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Storia delle arti contemporanee 13

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Storia delle arti contemporanee 13-11-2020
L’eclettismo in Italia
Il teatro Massimo di Palermo: il periodo di
edificazione fu lungo e questo portò ad
abbracciare quello che erano le tracce dello stile
liberty che le troviamo all’interno di questo
teatro.
Il teatro sposa un’architettura neoclassica, il
pronao ( è lo spazio davanti alla cella preceduto
da colonne. Per estensione, indica la parte
anteriore di un qualsiasi edificio (anche moderno)
che abbia forma simile a quella d'un tempio, con
facciata colonnata e frontone) sulla facciata che
ricorda il classico partenone, con altre
suggestione di neorinascimentale, abbiamo la
scelta della cupola che ci ricorda l’operà di parigi.
La sala: dove la realizzazione si rifà di stili diversi,
negli spicchi diversi artisti realizzano diversi
allegorie ispirate alla musica. Questi pannelli si
muovevano con sistema meccanico che
consentiva di dare ventilazione alla sala di platea
Come tutti i teatri dell’800 non esiste solo la sala
di platea, ma anche antri spazi che servono per
incontri di aggregazioni non legati solo allo
spettacolo.
Questi spazi costituiscono i cosiddetti casini
sociali, ci si incontrava anche per manifestazioni
come la sala pompeiana con una serie de
decorazioni centrali.
Il foyer superiori, con splendidi lampadari di vetro
soffiato a corolla spampanata che è un esempio
di ricchezza della boiserie in legno. Non possiamo
parlare di sfarzo come per il teatro dell’opera ma
abbiamo comunque una grande eleganza.
Un’altra manifestazione di questo eclettismo è
costituita dal recupero di una tecnica del passato
quella della tempera a muro, che trova vasta
applicazione in questi anni sia nelle sede
pubbliche che private.
Nei palazzi privati i soggetti raffigurati sulle
parete della sale erano soggetti d’ispirazione
libera , del proprietario di casa del palazzo.
In europa nei palazzi pubblici quasi sempre le
decorazioni pittoriche si legavano alla
destinazione d’uso del palazzo scegliendo quasi
sempre dei soggetti che rappresentava la storia
del luogo in cui ci si trovava. In italia questa storia
che viene svolta sulle pareti dei palazzi pubblici è
quasi sempre una storia che deve riesaltare le
radici nazionali e deve ancora una volta stimolare
la maturazione di questa coscienza idenditaria.
Cioè come abbiamo in italia l’unità arriva tardi nel
1861 per cui il processo
psicologico,mentale,sociale di consapevolezza di
questa unità è un processo è un po’ più lento.
Nicola Cianfanelli con il perdono di Ludovico, a
muro su Palazzo Pitti ispirandosi ai promessi
sposi, poterebbe sembrare una scelta letteraria,
ma tuttavia la scelta di questi soggetti ancora una
volta è riconducibile a prima dell’unità’? ( minuto
13.48)
In una delle sale del palazzo adibito al ministero
del tesoro, sulle pareti Cesari Mariani pittore
romano realizza i poeti e i filosofi e vengono
raffigurati personaggi illustri della cultura italiana.
Pietro Aldi affresca l’incontro a teano tra Vittorio
Emanuele II e Giuseppe Garibaldi 26/10/1860 nel
palazzo pubblico del comune di Siena.
A Roma nella sale del palazzo madama sede
pubblica in una delle sale CESARE MACCARIA si
specializzò in questa pratica decorativa e realizzò
il ritorno di attilio regolo e catilina in senato.
Nel palazzo della banca commerciale un tempo
ospitava una sala pubblica e Annibale Brugnoli
dipinge la caduta della rocca paolina 1885 e
dipinge anche nel palazzo del Quirinale nella sala
dello zodiaco
La sala bianca del Quirinale di Ignazio Perricci è
uno degli esponenti principale di questo modo di
decorare a muro di origini pugliesi ma si è
trasferito giovanissimo a Napoli ottenendo anche
una cattedra di ornato decorativo all’accademia
delle berti di Napoli per 30 anni , ed è alla scuola
di Perricci che si formano tutti i più importanti
decoratori meridionali di questi anni, e lui sarà
uno dei massimi decoratori preferiti dai Savoia e
decorerà diverse residenze reali sparse tra il
Piemonte, Lazio, Lombardia , poiché sarà uno dei
massimi decoratori al servizi dei reali.
Giuseppe Cellini, decorazioni murali con scene di
allegoria domestica 1888 a Roma nella galleria
sciarra; raffigura uno spaccato di una classica
tavolata borgese e questo tipo di
rappresentazione si sposa con quella che era
l’utenza della galleria ( destinate ad ospitare il
medio borghese, con botteghe, negozi, ci si
incontrava si prendeva il caffè ecc)
Nella stazione zoologica di Napoli, il cosiddetto
acquario di Napoli, al piano superiore vi è un
grande salone con le pareti affrescati negli anni
70, Hans von marées realizzò la pergola 1873.
La pittura murale in questi anni è diffusissima.
ARTI INTEGRALI A NAPOLI E IN CAMPANIA
NELL’ETA’ DELL’ECLETTISMO (1870/1900)
A Napoli un’opera dell’800 è la chiesa di San
Francesco di Paola fatta da Pietro Bianchi, iniziata
nel 1816 ma conclusa nel 1830, in stile
neoclassico, con pronao di facciata. Oltre a
questa struttura negli anni 50 napoli non poteva
vantare edilizia troppo significativa, perché il
neoclassicismo anche da noi arriva tardi cioè alla
fine del 700.
Jacques Louis David è il pittore per eccellenza
del neoclassicismo
Un’altra manifestazione di pre-eclettismo è la
sala del trono del Palazzo reale di caserta 1845, la
stile è in stile neoclassico, un neoclassico un po’
particolare per la sua abbondanza di ori, di
volute arricciate che troviamo nelle decorazione
nella volta della sala, fanno pensare piuttosto al
barocco e roccoco che al neoclassicismo che
invece è uno stile abbastanza essenziale.
La vera e propria svolta verso l’architettura
eclettica , si ha con la costrizione del Palazzo
Nunziante nel 1855 da Enrico Alvino, che autore
diversi edifici pubblici in Campania.
Questo palazzo è un palazzo importante per due
ragioni:
1.è il primo palazzo di edilizia borghese,
distribuito con appartamenti su piani
2. è lo stile neorinascimentale, come anche i
palazzi del corso Umberto , per cui all’interno ci si
sbizzarriva con altri stile, abbiamo così la sala
pompeiana, la sala roccoco ecc.
Un’altro esempio importante è il palazzo 1860
della accademia delle belle arti stile
neorinascimentale, con utilizzo di materiali locali
esempio pietra grezza locale( pietra esempio del
piperno pietra vulcanica, quindi viene ribadito
l’impronta territoriale )
Anche la cassa armonica nella villa comunale,
tipica realizzazione ottocentesca fu completato
dopo la morte di Enrico Alvino.
Il teatro è il massima rappresentazione della
società alta borghesia.
ogni città sente l’esigenza di avvalersi di un teatro
e quindi anche la città più piccola sente la
necessita di un teatro che sia un luogo d’incontro
della classe borghese.
Il punto di riferimento quasi assoluto resterà Il
teatro dell’operà di parigi realizzato e progettato
da Garnier, architetto formatosi in italia ( cosa da
non dimenticare)
In campania sorgono molti edifici di teatro:
uno di questi è il Teatro Bellini inaugurato nel
1864 si trova in una strada molto stretta
adiacente alla accademia delle belle arti, ed quasi
impossibile prender una fotografia di un
prospetto intero, nonostante ciò si riesce a capire
che lo stile è rinascimentale, all’interno si da ad
uno sfogo a un melange di suggestioni, esempio
le lampade , le arpie che reggono le lampade con
diverse essenze di legni colorati che fanno
richiamo a culture e stili diversi da quello che è il
neorinascimentale
Altro teatro importante è il teatro verdi di
Salerno, non viene realizzata solo la sala di platea,
una sala pompeiana , il piccolo foyer realizzato
con decorazioni alla pompeiana.
Ancora abbiamo il teatro Mercadante di gusto
neoclassico , possiamo oggi vedere poco degli
interni perché ha subito dei danni con l’incendio.
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