CORSO: ISTOLOGIA LEZIONE: 28 OTTOBRE 2020 PROFESSORESSA: VICINI IL CORSO INTEGRATO COMPRENDE: • • • Fisiologia Anatomia Istologia Tali materie affrontano diversi argomenti alla cellula. che riguardano lo studio dall’organismo fino Se dovessimo mettere in ordine gerarchico tutti gli argomenti che dobbiamo studiare, avremmo: 1) 2) 3) 4) 5) organismo apparati organi tessuti cellule Quindi, per capire: • • come sono fatti come funzionano I NOSTRI ORGANI E APPARATI • • è necessario conoscere: come sono fatti come funzionano I TESSUTI E LE CELLULE. ➢ Lo studio delle cellule ➢ lo studio dei tessuti viene chiamato “CITOLOGIA” è “L’ISTOLOGIA” L’ISTOLOGIA STUDIA IL MODO IN CUI LE CELLULE SI METTONO INSIEME FORMARE UN TESSUTO. Per parlare di ISTOLOGIA ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ PER occorre conoscere bene UNA CELLULA GENERALE: com’è fatta quali sono i suoi compartimenti il nucleo il citoplasma l’apparato di Golgi tutti gli organelli del citoplasma la mitosi la meiosi ecc. Questo perché LA CITOLOGIA Mentre, L’ISTOLOGIA studia la struttura della cellula e delle sue parti. studia i tessuti, quindi come queste cellule si mettono insieme. In modo particolare, RISPETTO ALLA BIOLOGIA CELLULARE il cui studio è rivolto ad una cellula abbastanza generica L’ISTOLOGIA SI OCCUPA, IN MODO FONDAMENTALE di conoscere e studiare quelle che sono LE CELLULE SPECIALIZZATE. Quindi, non parliamo più di una cellula come esempio di base ma andiamo a studiare, nello specifico, le cellule dentro i tessuti che acquisiscono delle SPECIALIZZAZIONI. TALI SPECIALIZZAZIONI hanno a che fare con la funzione che queste cellule hanno e INFLUISCONO IN MODO INCISIVO SULLA LORO MORFOLOGIA ovvero sul loro aspetto, osservate al microscopio. L’immagine tenta di spiegare qual è la differenza morfologica di quasi tutti i tipi cellulari che compongono il corpo di un mammifero. Considerate che, dentro il corpo di un mammifero stessa INFORMAZIONE GENETICA, cioè il numero di: ▪ ▪ tutte le cellule contengono la cromosomi geni in generale, sono sempre identici l’uno all’altro. Però, sebbene queste cellule abbiano tutte: ▪ ▪ ▪ lo stesso quantitativo di DNA le stesse sequenze geniche e probabilmente la genetica è uguale nelle cellule, almeno all’inizio tutte queste cellule hanno comunque questa forma così diversa fra di loro. Questo significa che LA SPECIALIZZAZIONE da una cellula più indifferenziata verso una cellula più specializzata prevede che, tale cellula, UTILIZZI SOLTANTO UNA PARTE DEL SUO GENOMA QUINDI È SOLTANTO UNA PARTE DI DNA DELLA CELLULA CHE VIENE UTILIZZATO. Ciò che cosa significa? Dire che una parte del DNA viene utilizzato vuol dire che, QUELLA PARTE DI DNA, VIENE TRASCRITTA quindi trasformato in un RNA messaggero. L’RNA MESSAGGERO VIENE TRADOTTO specifica di quella cellula. quindi viene a formarsi una proteina che è Se ogni cellula di questa immagine utilizza soltanto una parte di geni, la parte di DNA che viene trascritta sarà diversa e prende il nome di ▪ ▪ ESPRESSIONE TESSUTO SPECIFICA oppure CELLULA SPECIFICA Ciò significa che I GENI DELLE CELLULE EPITELIALI utilizzate durante il differenziamento, saranno più o meno diversi da quelli che si trovano: ▪ ▪ nella fibra muscolare nelle cellule nervose QUINDI, LA PARTE DI GENOMA CHE VIENE UTILIZZATA NEI VARI TESSUTI È DIVERSA. In sostanza, quello che succede è che all’inizio dello sviluppo, quando si forma un embrione le cellule che via via si vanno a formare, dovranno intraprendere una certa strada: ▪ ▪ ▪ quelle che dovranno diventare muscoli quelle che dovranno diventare neurone quelle che dovranno diventare una cellula del sangue Tali cellule, praticamente, vanno ad esprimere soltanto una parte del genoma e non tutti i geni per questo motivo si parla di ESPRESSIONE TESSUTO SPECIFICA. Quindi, quali sono i geni e le proteine più importanti? Nel decidere quale strada deve prendere una cellula, quindi se deve diventare una cellula: ▪ ▪ ▪ epiteliale muscolare etc, entrano in gioco I FATTORI DI TRASCRIZIONE che, come sappiamo, SONO PROTEINE CHE REGOLANO SOPRATTUTTO LA TRASCRIZIONE DEI GENI. Quindi, ad esempio tutte le cellule che devono diventare muscolari, cominciano ad esprimere il fattore di trascrizione che viene detto muscolo specifico. Tale fattore si accende soltanto in quelle cellule e da lì, questo fattore, che viene chiamato “MASTER” è in grado di controllare tutti gli altri geni che, messi insieme, fanno di una cellula indifferenziata una cellula che poi diventerà una FIBRA MUSCOLARE SPECIALIZZATA. QUESTO DISCORSO VALE PER TUTTE LE CELLULE DEI TESSUTI. Quindi, la specializzazione da una cellula embrionale poco sviluppata avviene per un programma di TRASCRIZIONE GENICA SPECIFICO, CHE CAMBIA DA TESSUTO A TESSUTO. I NEURONI non sempre sono disegnati in scala quindi, nell’immagine precedente, non è reale la loro dimensione. LE CELLULE MUSCOLARI, sempre nell’immagine I NEURONI sono molto più grandi delle altre. sono cellule che possono essere le più grandi del nostro corpo. Ù Soffermiamoci sulla diversità morfologica di queste cellule e, soprattutto, sul capire come: ▪ ▪ ▪ si mettono insieme si coordinano da cellule isolate diventano un vero e proprio tessuto Quindi, noi studiamo: ▪ ▪ sia le cellule sia quello che producono e poi portano all’esterno della cellula stessa In un tessuto, infatti, non abbiamo soltanto le cellule stesse LA SOSTANZA EXTRA-CELLULARE. LA SOSTANZA EXTRA-CELLULARE producono e portano all’esterno. ma abbiamo soprattutto è costituita da tutte quelle molecole che le cellule Quindi, un’altra componente importante dei tessuti è il “LIQUIDO INTERSTIZIALE “. IL “LIQUIDO INTERSTIZIALE” È UN LIQUIDO CHE TIENE SCIOLTE DENTRO DI SÉ TUTTE LE SOSTANZE CHE DEVONO CIRCOLARE ATTRAVERSO LE CELLULE. E’ un liquido: ▪ ▪ acquoso deriva dalla filtrazione del plasma (la parte liquida del sangue) Quindi, tutta l’acqua che noi assumiamo con l’alimentazione circola nel nostro corpo con il circolo sanguigno. Naturalmente, però, gran parte del liquido che noi assumiamo va a finire nei tessuti perché, attraverso il plasma, viene poi filtrato e arriva proprio fin dentro i tessuti dove porta in soluzione tutte le sostanze: ▪ ▪ ▪ ▪ nutrienti metaboliti cataboliti gas respiratori, che devono arrivare alle cellule, per poi tornare indietro. IL LIQUIDO INTERSTIZIALE è un’altra componente importantissima di tutti i tessuti.. I TESSUTI si dividono in quattro grandi gruppi: -TESSUTI EPITELIALI -TESSUTI CONNETTIVI -TESSUTO MUSCOLARE -TESSUTO NERVOSO Oggi cominciamo con I TESSUTI EPITELIALI. Nello specifico, dovete conoscere IL TESSUTO DI RIVESTIMENTO E GHIANDOLARE, non occupatevi di quello sensoriale. IL TESSUTO EPITELIALE IL TESSUTO EPITELIALE è costituito da cellule fittamente stipate, cioè ben attaccate le une alle altre, e lasciano pochissimo spazio fra loro. Quindi, IL MATERIALE EXTRA-CELLULARE È MOLTO RIDOTTO. IL TESSUTO EPITELIALE barriera. si sviluppa in uno o più strati di cellule che formano una IL TESSUTO EPITELIALE ha, in generale, diverse funzioni. Una delle più importanti è quella di formare una barriera protettiva con proprietà specifiche. Però, attenzione, non è che gli epiteli fanno soltanto da barriera ci sono delle localizzazioni anatomiche dove gli epiteli, invece, sono collocati lì proprio perché garantiscono lo scambio fra diversi compartimenti. Quindi, laddove deve esserci un passaggio di sostanze: ▪ ▪ da un tessuto all’altro da una parte dell’organo all’altra Si colloca un epitelio • • che garantisce proprio: l’assorbimento o la secrezione quindi il passaggio libero di sostanze. IMPORTANTE: L’EPITELIO HA SEMPRE ( ricordate in particolare l’epitelio di rivestimento) UNA SUPERFICIE: • • LIBERA ESPOSTA VERSO L’AMBIENTE: I. esterno II. o verso una cavità III. oppure verso un condotto Per esempio corpo. nel caso dell’epidermide, l’ambiente esterno è l’esterno del Considerate, però, che ci sono degli epiteli di rivestimento che vanno a rivestire le cavità degli organi pensate: ▪ ▪ ▪ allo stomaco all’intestino ai polmoni cioè tutto quello che: ▪ ▪ ▪ è dentro il nostro corpo cavità interne del nostro corpo che sono in comunicazione con l’esterno cavità chiuse all’interno del nostro corpo presentano proprio uno strato di cellule epiteliali che le riveste. CHE COSA VUOL DIRE “CONDOTTO”? potrebbe essere, per esempio: ▪ ▪ un condotto all’interno del nostro corpo un vaso sanguigno oppure un condotto di secrezione di una ghiandola E’ una formazione tubulare a pareti proprie (differente dal canale che invece si scava nella trama di un organo) in cui possono decorrere: ▪ ▪ ▪ secrezioni ghiandolari sangue linfa quindi sono delle strutture simili a dei tubicini, situate dove si sviluppa un lume cioè, una cavità, anatomicamente delimitata dal complesso dei tessuti che costituiscono un organo, detto appunto "cavo", come ad esempio: ▪ ▪ ▪ l'intestino (lume intestinale) lo stomaco (lume gastrico) i vasi sanguigni (lume vascolare) Quindi, quando guardate al microscopio l’immagine di un tessuto uno spazio vuoto che può essere: • • • se vedete che c’è lo spazio esterno o la cavità o un lume dovete sempre pensare, per prima cosa, a un epitelio. IMPORTANTE ▪ ▪ i tessuti epiteliali: sia quelli di rivestimento che quelli ghiandolari SONO PRIVI DI VASCOLARIZZAZIONE. Questo significa che, dentro al tessuto epiteliale non ci sono vasi sanguigni. Quindi, le cellule del tessuto epiteliale, per poter portare avanti la loro funzione hanno bisogno di ricevere sostanze nutritive e gas respiratori da un altro tessuto quasi sempre TESSUTO CONNETTIVO. che è TUTTI GLI EPITELI: ▪ ▪ sia quelli di rivestimento che ghiandolari poggiano su quello che noi chiamiamo TESSUTO CONNETTIVO, che serve da sostegno e, DENTRO AL CONNETTIVO ABBIAMO I VASI SANGUIGNI, che portano al tessuto epiteliale tutte le sostanze necessarie: ▪ ▪ nutrienti gas respiratori e ricevono i prodotti del catabolismo delle cellule epiteliali. Quindi, dentro l’epitelio, in condizioni normali non ci sono vasi sanguigni. IMPORTANTE: tutti i tessuti epiteliali sono in contatto con il tessuto connettivo ma non si tratta di un contatto diretto POGGIANO SU UNA MEMBRANA, DETTA “BASALE”. LA MEMBRANA BASALE che separa sempre: ▪ ▪ un tessuto epiteliale dal connettivo sottostante LA MEMBRANA BASALE ▪ ▪ ▪ ▪ è una struttura acellulare (formata, cioè, da solo molecole) è fondamentale, in quanto è un dispositivo tessutale che: organizza i tessuti serve da filtro molecolare blocca il passaggio di cellule fa passare delle sostanze piuttosto che delle altre Questa membrana non si trova soltanto nel tessuto epiteliale tantissimi altri tessuti. ma si trova anche in Quali sono le funzioni del tessuto epiteliale? Abbiamo parlato della funzione di barriera quindi una protezione fisica. Pensate quanto è importante l’epidermide, che ci protegge: ▪ ▪ ▪ ▪ dagli effetti nocivi dei raggi solari dal caldo dal freddo dall’attacco all’organismo L’EPIDERMIDE è la prima barriera di protezione del nostro corpo. Pensate anche quanto sono importanti gli epiteli che rivestono: ▪ ▪ ▪ la cavità della bocca del tratto gastro-digerente dei polmoni fanno tutti parte di una sorta di “foglietto” E’ la prima barriera ▪ ▪ che divide il nostro corpo dall’esterno. verso l’attacco di sostanze: fisiche chimiche ma anche di altri organismi biologici, come ad esempio: ▪ ▪ batteri virus QUINDI QUESTA È LA PRIMA COSA DA RICORDARE. Però, L’EPIDERMIDE non può fare soltanto da barriera scambio di sostanze tra l’ambiente e il tessuto. ma deve servire anche allo COME CLASSIFICHIAMO GLI EPITELI? IL TESSUTO EPITELIALE è costituito da tante cellule, disposte attaccate le une alle altre. Quando, però, osserviamo queste cellule: ▪ ▪ sia al microscopio ottico che elettronico sappiamo riconoscere la loro forma. Una prima classificazione sugli epiteli delle cellule ▪ ▪ ▪ dipende dalla morfologia, quindi dalla forma CELLULE PIATTE AVREMO UN EPITELIO PAVIMENTOSO CELLULE CUBICHE LE TRE DIMENSIONI DELLO SPAZIO SONO UGUALI CELLULE CILINDRICHE SONO PIÙ ALTE CHE LARGHE Quindi, a seconda della morfologia delle cellule riconosciamo questi tre tipi di epiteli. Un altro modo di classificare gli epiteli di rivestimento STRATIFICAZIONE: ▪ ▪ è A SECONDA DELLA alcuni epiteli sono formati DA UNO STRATO SINGOLO DI CELLULE che poggiano tutte quante sulla lamina basale e questi verranno chiamati “EPITELI SEMPLICI” oppure, possiamo avere EPITELI COMPOSTI DA DUE O PIÙ STRATI CELLULARI e quindi parleremo di “EPITELI PLURISTRATIFICATI”. Abbiamo delle eccezioni, nel caso dell’epitelio semplice perché potremmo avere un epitelio che viene chiamato “EPITELIO PSEUDOSTRATIFICATO”. L’EPITELIO PSEUDOSTRATIFICATO è costituito da un solo strato cellulare, che poggia sulla lamina basale però sembra, a guardarlo, che ci siano più strati ecco perché viene chiamato PSEUDO STRATIFICATO. Per quanto riguarda GLI EPITELI COMPOSTI OVVERO QUELLI CHE HANNO PIÙ STRATI, c’è un’eccezione che viene detta “EPITELIO A MORFOLOGIA VARIABILE O DI TRANSIZIONE”. Tale epitelio, naturalmente è pluristratificato. Però, IL NUMERO DEGLI STRATI CAMBIA A SECONDA DELLO STADIO FUNZIONALE DELL’EPITELIO STESSO. EPITELI SEMPLICI Si dividono in: ➢ ➢ ➢ ➢ EPITELIO PAVIMENTOSO SEMPLICE anche detto PIATTO O LAMELLARE EPITELIO CUBICO SEMPLICE o ISOPRISMATICO EPITELIO CILINDRICO SEMPLICE o BATIPRISMATICO EPITELIO CILINDRICO SEMPLICE PSEUDOSTRATIFICATO Vediamoli, ora, uno per uno. EPITELIO PAVIMENTOSO SEMPLICE ➢ HA L’ASPETTO DI UN PAVIMENTO A MATTONELLE POLIGONALI ➢ ANCHE DETTO PIATTO O LAMELLARE Lo ritroviamo: ▪ ▪ NEGLI ALVEOLI POLMONARI IN ALCUNE PARTI DEL RENE, come: I. Foglietto parietale della capsula del BOWMAN II. Porzione sottile dell’ansa di HENLE ▪ NELLE MEMBRANE SIEROSE MESOTELIO ▪ NELLA PARETE DEI VASI SANGUIGNI E LINFATICI ENDOTELIO ▪ NELLA CAVITA’ DEL TIMPANO ▪ NEL LABIRINTO MEMBRANOSO DELL’ORECCHIO INTERNO EPITELIO CUBICO SEMPLICE ➢ E’ COSTITUITO DA CELLULE CHE HANNO: I. LARGHEZZA ED ALTEZZA UGUALI II. ASSUMONO L’ASPETTO DI BASSI PRISMI IN GENERE, A SEI FACCE. DOTATI DI UN APICE CHE SI AFFACCIA NELLA CAVITA’ LIBERA E DI UNA BASE CHE POGGIA SULLA MEMBRANA BASALE ➢ ANCHE DETTO “ISOPRISMATICO” Lo ritroviamo: ▪ ▪ ▪ SULLA SUPERFICIE DELL’OVAIO NEI CONDOTTI ESCRETORI DELLE GHIANDOLE NEI FOLLICOLI TIROIDEI EPITELIO CILINDRICO SEMPLICE ➢ E’ COSTITUITO DA CELLULE LA CUI ALTEZZA PREVALE SULLA LUNGHEZZA. Lo ritroviamo a rivestire la superficie dei seguenti organi: ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ STOMACO INTESTINO TUBA UTERINA UTERO TUBULI CONTORTI PROSSIMALI E DISTALI DEL RENE EPITELIO CILINDRICO SEMPLICE PSEUDOSTRATIFICATO ➢ E’ COSTITUITO DA CELLULE CHE POGGIANO TUTTE SULLA MEMBRANA BASALE, ANCHE SE NON TUTTE RAGGIUNGONO LA SUPERFICIE DISTALE Lo ritroviamo nelle VIE RESPIRATORIE dove ha la caratteristica di possedere delle CIGLIA VIBRATILI sulla SUPERFICIE APICALE: ▪ ▪ ▪ ▪ FOSSE NASALI LARINGE TRACHEA BRONCHI EPITELI COMPOSTI O STRATIFICATI Si dividono in: ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ EPITELIO PAVIMENTOSO COMPOSTO UMIDO EPITELIO PAVIMENTOSO COMPOSTO SECCO EPITELIO CUBICO COMPOSTO EPITELIO CILINDRICO COMPOSTO EPITELIO POLIMORFO O DI TRANSIZIONE EPITELIO CUBICO E CILINDRICO COMPOSTO ➢ SONO EPITELI RARI NELL’UOMO Li ritroviamo: ▪ ▪ NELLA CONGIUNTIVA PALPEBRALE IN ALCUNI CONDOTTI ESCRETORI DI GHIANDOLE EPITELIO POLIMORFO O DI TRANSIZIONE ➢ ESSO POSSIEDE LA CARATTERISTICA DI MODIFICARE IL SUO ASPETTO IN RELAZIONE AL GRADO DI DISTENSIONE DELL’ORGANO CAVO CHE RIVESTE ➢ LO RITROVIAMO A RIVESTIRE QUASI TUTTE LE VIE ESCRETRICI DEL RENE E LA VESCICA ➢ E’ COSTITUITO DA TRE STRATI CELLULARI: 1. Strato basale 2. Strato intermedio di cellule dette CLAVATE 3. Strato superficiale di cellule dette GLOBOSE EPITELIO PAVIMENTOSO COMPOSTO UMIDO ANCHE DETTO NON CHERATINIZZATO O NON CORNEIFICATO E’ A PREVALENTE FUNZIONE PROTETTIVA E’ COSTITUITO DA PIU’ STRATI SOVRAPPOSTI DI CELLULE LA SUPERFICIE DI QUESTO EPITELIO E’ MANTENUTA UMIDA dal secreto DELLE GHIANDOLE ➢ LE CELLULE DEGLI EPITELI PAVIMENTOSI NON CHERATINIZZATI possono contenere tracce di cheratina, a prova della loro capacità di esprimere i geni per tale proteina infatti, a seguito di traumi o patologie, si può assistere ad una cheratinizzazione ➢ ➢ ➢ ➢ Lo ritroviamo a livello della: ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ BOCCA FARINGE ESOFAGO VAGINA CORNEA PARTE TERMINALE DELL’URETRA MASCHILE E FEMMINILE EPITELIO PAVIMENTOSO COMPOSTO SECCO ➢ ANCHE DETTO CHERATINIZZATO O CORNEIFICATO ➢ IN CORRISPONDENZA DELLA SUPERFICIE LIBERA presenta uno STRATO DI CELLULE DISIDRATATE che costituiscono una SORTA DI MEMBRANA PROTETTIVA più o meno spessa, detta “STRATO CORNEO” ➢ LE CELLULE DELLO “STRATO CORNEO” sono sprovviste di NUCLEO perché, dopo il PROCESSO DI “CITOMORFOSI CORNEA” vanno incontro a MORTE CELLULARE. ➢ L'EPITELIO CHERATINIZZATO PER ECCELLENZA È L'EPIDERMIDE, cioè LA CUTE ➢ LE CELLULE DELLO STRATO SPINOSO sintetizzano numerosi: I. CHERATINOSOMI II. TONOFIBRILLE I CHERATINOSOMI o Corpi di Odland sono: granuli avvolti da una membrana prodotti da cellule dell'epidermide, denominate CHERATINOCITI situate all'interno dello strato spinoso (o del Malpighi). Hanno un diametro di 0,1-0,3 micron sono chiamati anche corpi multilamellari o granuli lamellati per la caratteristica organizzazione interna a lamelle chiare e scure alternate. TONOFIBRILLE: robusta formazione fibrillare presente negli epiteli pavimentosi e nello strato spinoso dell’epidermide ammassi di tonofibrille, passando da cellula a cellula al tessuto un’elevata consistenza. conferiscono ➢ AVVICINANDOSI AGLI STRATI SUPERFICIALI STRATO GRANULOSO E STRATO LUCIDO si creano accumuli di cheratina e la cellula inizia un processo di apoptosi trasformandosi in lamelle appiattite di cheratina. ➢ GLI SPAZI INTERCELLULARI vengono riempiti da lipidi, secreti dalle stesse cellule che impermeabilizzano la struttura. ➢ IN QUESTO TIPO DI EPITELIO PAVIMENTOSO avviene un PROCESSO DI DIVISIONE DIFFERENZIATIVA DELLE CELLULE che dunque VANNO INCONTRO AD UNA MITOSI BIVALENTE: I. produzione di cellule staminali e quindi indifferenziate II. al contempo, produzione di cellule staminali commissionate che poi si differenzieranno, in modo tale da assicurare un continuo ricambio di cellule differenziate dello strato apicale che tendono a desquamare. ➢ QUESTO STRATO SUPERFICIALE IMPERMEABILE è detto STRATO CORNEO e può variare di spessore a seconda delle sollecitazioni meccaniche a cui è esposto il distretto anatomico. NOTA BENE per esempio, ciò trova un riscontro pratico nell'epitelio della mano di un contadino o di un muratore, la quale mostrerà: chiari segni di cheratinizzazione con una epidermide dura al tatto a differenza di una mano non sottoposta a sollecitazioni, come può essere quella di un insegnante o di un impiegato, che mostreranno: modesta cheratinizzazione dunque una epidermide più morbida al tatto Tessuto epiteliale pavimentoso pluristratificato cheratinizzato; colorato con ematossilina-eosina. CELLULE EPITELIALI LE SPECIALIZZAZIONI PIU’ IMPORTANTI PER UNA CELLULA EPITELIALE SONO LE SPECIALIZZAZIONI CHE LE PERMETTONO DI ESSERE ADESA STRETTAMENTE ALLE CELLULE VICINE. LE CARATTERISTICHE PIÙ IMPORTANTI DELLE CELLULE EPITELIALI SONO: ➢ POLARITÀ se osserviamo GLI ORGANULI DENTRO LA CELLULA: I. Nucleo II. apparato di golgi III. citoscheletro IV. ecc. NON SONO DISTRIBUITI CASUALMENTE. SONO DISTRIBUITI: • secondo un asse funzionale • sono sempre distribuite allo stesso modo per questo la cellula si definisce POLARIZZATA PERCHÈ È POLARIZZATA. e funziona bene SOLO QUESTA SUA CARATTERISTICA si riflette nel fatto che noi possiamo identificare, in una cellula epiteliale, sempre: • • • ➢ ADESIONE la sua superficie apicale quella sopra la sua superficie basale quella sotto la sua superficie latero- laterale queste cellule aderiscono strettamente le une alle altre Indipendentemente dal fatto che tali cellule siano: ➢ Piatte ➢ Cubiche ➢ Cilindriche HANNO SEMPRE: ➢ una superficie sopra ➢ una sotto ➢ una latero-laterale SULLA SUPERFICIE LATERO-LATERALE vi sono le STRUTTURE DI GIUNZIONE: ➢ SONO DEI DISPOSITIVI MOLECOLARI ➢ COMPOSTI DA TANTISSIME MOLECOLE come PROTEINE e LIPIDI ➢ CHE PERMETTONO ALLE CELLULE EPITELIALI DI: • Rimanere attaccate fra loro • Rimanere ancorate sulla LAMINA BASALE GIUNZIONI CELLULARI FUNZIONALMENTE distinguiamo 3 tipi di GIUNZIONI CELLULARI: ➢ OCCLUDENTI: • Giunzioni strette dette anche ZONULA OCCLUDENS o TIGHT JUNCTION ➢ ANCORANTI O DI ANCORAGGIO: • Giunzioni aderenti • Desmosoma ➢ COMUNICANTI: • Giunzione serrata detta anche GAP JUNCTION GIUNZIONI OCCLUDENTI SI DIVIDONO IN: ▪ ▪ GIUNZIONI STRETTE GIUNZIONI SETTATE nei vertebrati negli invertebrati ➢ LE SUPERFICI EXTRA-CELLULARI DI 2 MEMBRANE PLASMATICHE ADIACENTI: • Sono in intimo contatto • Non lasciano alcuno spazio fra loro ➢ SONO POSIZIONATE COME UNA BANDA intorno all’intera CELLULA ➢ IMPEDISCONO LA DIFFUSIONE DELLE MOLECOLE ORGANICHE ma possono lasciare passare: • Piccoli ioni • Acqua ➢ NON SONO ASSOCIATE CON ALCUN ELEMENTO DEL CITOSCHELETRO GIUNZIONI STRETTE formano una barriera di permeabilità selettiva, attraverso FOGLIETTI DI CELLULE EPITELIALI sigillando le cellule fra loro Figura 2 Figura 1 COMPOSIZIONE MOLECOLARE DELLE GIUNZIONI OCCLUDENTI LE PROTEINE DELLA GIUNZIONE STRETTA: ➢ Claudine ➢ Occludine Si associano con PROTEINE PERIFERICHE INTRACELLULARI DI MEMBRANA PROTEINE ZO che ancorano i filamenti al citoscheletro di ACTINA dette GIUNZIONE ANCORANTE ➢ CONNETTONO IL CITOSCHELETRO DI UNA CELLULA: • Al citoscheletro di cellule vicine • Alla ECM MATRICE EXTRA CELLULARE ➢ SONO LARGAMENTE DISTRIBUITE ➢ SONO PIU’ ABBONDANTI IN TESSUTI SOGGETTI A FORTI STRESS MECCANICI, COME: • Tessuto cardiaco • Tessuto muscolare • Epidermide ➢ SONO COMPOSTE DA 2 CLASSI DI PROTEINE: 1. Le PROTEINE DI ANCORAGGIO INTRACELLULARE che connettono il complesso giunzionale ai filamenti di actina o ai filamenti intermedi 2. LE PROTEINE DI ADESIONE TRANSMEMBRANA hanno una coda citoplasmatica che si attacca alle PROTEINE DI ANCORAGGIO INTRACELLULARE e ad un DOMINIO EXTRACELLULARE, che interagisce: • O con la MATRICE EXTRA CELLULARE • O con DOMINI EXTRACELLULARI DI PROTEINE DI ADESIONE TRANSMEMBRANA LE GIUNZIONI DI ANCORAGGIO SI TROVANO IN DUE FORME FUNZIONALMENTE DIVERSE: 1. LE GIUNZIONI ADERENTI e i DESMOSOMI: • Tengono insieme le cellule • Sono formate da proteine TRANSMEMBRANA della famiglia delle CADERINE 2. LE ADESIONI FOCALI e gli EMIDESMOSOMI: • Attaccano le cellule alla MATRICE EXTRACELLULARE • Sono formate da proteine TRANSMEMBRANA della famiglia delle INTEGRINE NOTA BENE SE C’È UNA MUTAZIONE in una INTEGRINA (una delle tante proteine-ponte tra la cellula e la lamina basale) L’EPIDERMIDE SI STACCA DAL DERMA. Un esempio di malattia di questa tipologia è L’EPIDERMOLISI BOLLOSA Dove l’epidermide si stacca dal derma, a causa di un trauma riempiendosi di liquido, che determina la formazione di bolle che poi scoppieranno portando ad infezioni ricorrenti perché l’epidermide non è più sana e continua. ❖ GIUNZIONI ADERENTI E ADESIONI FOCALI fungono da SITI DI CONNESSIONE per filamenti di ACTINA ❖ DESMOSOMI ED EMIDESMOSOMI fungono da SITI DI CONNESSIONE per filamenti intermedi DESMOSOMI ➢ SITI DI ANCORAGGIO ➢ COLLEGATI IN UNA RETE PER FILAMENTI INTERMEDI DI CELLULE ADIACENTI CHE SI ESTENDE IN TUTTE LE CELLULE DI UN TESSUTO ➢ IL TIPO DI FILAMENTI INTERMEDI COINVOLTI IN UN DESMOSOMA DIPENDE DAL TIPO CELLULARE: • FILAMENTI DI CHERATINA nella maggior parte delle cellule EPITELIALI • FILAMENTI DI DESMINA nel tessuto CARDIACO EMIDESMOSOMA ➢ E’ PRESENTE SULLA PORZIONE DI MEMBRANA che poggia sulla LAMINA BASALE ➢ E’ REALMENTE UN MEZZO DESMOSOMA poiché manca un’altra cellula CHE FORMI L’ALTRA META’ ➢ I FILAMENTI DI CITOCHERATINA si continuano CON QUELLI DEI DESMOSOMI DELLA STESSA CELLULA GIUNZIONE COMUNICANTE ➢ PERMETTONO A PICCOLE MOLECOLE: • Ioni inorganici • Nucleotidi • Vitamine • Mediatori intracellulari di passare DIRETTAMENTE DA CELLULA A CELLULA ➢ ACCOPPIANO LE CELLULE ECCITABILI sincronizzando: • Cellule del muscolo cardiaco • Cellule muscolari lisce ➢ SMORZANO LE FLUTTUAZIONI CASUALI MOLECOLE ELETTRICAMENTE. Per esempio, delle CONCENTRAZIONI DI PICCOLE COMPOSIZIONE MOLECOLARE ➢ CONNESSONI sono composti da proteine della famiglia delle CONNESSINE ➢ CONNESSINE: • 6 CONNESSINE formano un CANALE • Esistono diversi tipi di connessine tessuto-specifiche • La permeabilità può variare in base al tipo di connessine che li compongono SCHEMA SINTETIZZANTE LE GIUNZIONI SPECIALIZZAZIONI DELLA MEMBRANA BASALE ➢ LAMINA BASALE ➢ EMIDESMOSOMI Fra: • • La superficie basale degli epiteli Ed il tessuto connettivo È presente un composta da: ▪ ▪ SOTTILE STRATO EXTRACELLULARE, cioè LA MEMBRANA BASALE LAMINA BASALE LAMINA FIBRORETICOLARE MEMBRANA BASALE: ➢ foglietto specializzato di matrice extracellulare ➢ disposto fra: • le cellule parenchimali (del parenchima) • e i tessuti di supporto ossia il CONNETTIVO PARENCHIMA Tessuto specifico di un organo, con struttura compatta, per esempio: Fegato Rene Polmone Tiroide È costituito dalle cellule, dette PARENCHIMALI caratteristiche strutturali e funzionali Per esempio: IL PARENCHIMA POLMONARE che conferiscono all'organo le sue E’ FORMATO DAGLI ALVEOLI POLMONARI CELLULE PARENCHIMALI CELLULA EPITELIALE nel caso del tessuto epiteliale la cellula parenchimale è la FUNZIONI DELLA MEMBRANA BASALE ➢ COLLEGAMENTO MECCANICO ➢ REGOLAZIONE DEGLI SCAMBI col TESSUTO CONNETTIVO ➢ RUOLO REGOLATIVO nei PROCESSI DI RIGENERAZIONE LAMINA BASALE È la matrice extracellulare organizzata come uno strato sottile ma resistente. La costruzione delle lamine basali • • da alcuni tipi specializzati di molecole della matrice extracellulare una varietà di collagene specializzata LE LAMINE BASALI • • • • dipende: sono composte soprattutto di: collagene di tipo IV proteoglicani ad eparan solfato laminina entatina LE LAMINE BASALI: • • • sono come delle stuoie sottili e flessibili (40-120 nm di spessore) di matrice extracellulare specializzata si trovano sotto tutti gli strati e tubi di cellule epiteliali circondano, inoltre: ▪ le singole cellule muscolari ▪ gli adipociti ▪ le cellule di Schwann che avvolgono gli assoni delle cellule nervose periferiche per formare la mielina LA LAMINA BASALE separa: • • queste cellule e strati cellulari dal tessuto connettivo sottostante o circostante. LE LAMINE BASALI sono in grado di: • • • • • svolgono un ruolo che non é solo strutturale o di filtrazione. Infatti, determinare la polarità delle cellule influenzare il metabolismo cellulare organizzare le proteine nelle adiacenti membrane plasmatiche indurre il differenziamento cellulare servire come vie specifiche per la migrazione cellulare LA LAMINA BASALE é largamente sintetizzata dalle cellule che vi poggiano sopra. Come si vede al microscopio elettronico dopo fissazione e colorazione di tipo convenzionale, la maggior parte delle lamine basali consistono in due strati distinti: ➢ LA LAMINA RARA (detta anche LAMINA LUCIDA) si presenta come: • una lamina omogenea • di spessore compreso fra 10 e 50 nanometri • situata immediatamente sotto le cellule epiteliali • Al microscopio elettronico appare “elettrolucente” da qui il nome "lamina lucida" • è costituita, a sua volta da due strati, detti rispettivamente: ▪ lamina rara interna ▪ lamina rara esterna Un componente fondamentale di entrambe è la GLICOPROTEINA LAMININA che interagendo con il collagene di tipo IV, interviene nell'unione tra epitelio e connettivo facente parte integrante dell'organizzazione strutturale della membrana basale. ➢ LA LAMINA DENSA struttura filamentosa che si trova: • al di sotto della LAMINA LUCIDA • tra l'epidermide e il derma della pelle • sotto alle cellule epiteliali • è più spessa della LAMINA LUCIDA circa 20-300 nanometri • Sintetizzata dalle cellule basali dell'epidermide • è composta da: ▪ Collagene di tipo IV ▪ fibrille di ancoraggio fatte di collagene di tipo VII ▪ microfibrille dermiche LAMINA FIBRORETICOLARE • • • costituita da fibre reticolari di collagene di tipo III non contiene proteoglicani fibrille di collagene di tipo VII connettono invece il collagene di tipo IV della lamina densa alla lamina fibroreticolare, ancorandola ad essa. A questo legame concorrono anche i gruppi basici delle fibre collagene, che formano legami con i gruppi acidi dei GAG della lamina densa. LA LAMINA FIBRORETICOLARE è sintetizzata dai fibroblasti, a differenza delle lamine lucida e densa, sintetizzate dalle cellule epiteliali. SPECIALIZZAZIONI DELLA MEMBRANA APICALE Le SPECIALIZZAZIONI DELLA SUPERFICIE DELLA CELLULA ossia quello APICALE, sono: soprattutto nell’ultimo strato, ➢ MICROVILLI ➢ STEREOCIGLIA ➢ CIGLIA FLAGELLI In un EPITELIO SEMPLICE tutte le cellule hanno la loro superficie libera. In un EPITELIO PLURISTRATIFICATO soltanto le cellule superiori hanno la superficie libera, e quest’ultima può assolvere a funzioni specializzate: - Espandere la superficie della cellula stessa e qui abbiamo i MICROVILLI Per la mobilizzazione dei fluidi superficiali sulla superficie dell’epitelio e qui abbiamo CIGLIA e STEREOCIGLIA MICROVILLI • Sono un’estroflessione della superficie della cellula epiteliale di rivestimento • Sono alti 1 μm e larghi 0,08 μm circa • è paragonabile alle dita di un guanto di plastica • Hanno LA FUNZIONE di aumentare la superficie di scambio. Infatti, si trovano su cellule impiegate nell'assorbimento di acqua e nutrienti, come: ▪ gli enterociti cellule epiteliali unite da complessi di giunzione con funzione di barriera NELL'INTESTINO ▪ le cellule che rivestono il lume del tubulo contorto prossimale NEL RENE • sono strutture fisse LA STRUTTURA DEI MICROVILLI • • • è mantenuta dal citoscheletro, costituito da: una trentina di microfilamenti di actina ordinati parallelamente tenuti insieme da ponti di villina e fibrina. LA ZONA APICALE DEL FASCIO DI MICROFILAMENTI • • appartenenti al tessuto (terminazione positiva): è stabilizzata da un cappuccio proteico amorfo ed è collegata lateralmente alla membrana attraverso: ▪ la calmodulina ▪ la miosina I. ALLA BASE DEL MICROVILLO i microfilamenti sono invece ancorati ad una zona corticale, ricca in ACTINA e SPECTRINA. TUTTO CIO’ È COME UN’IMPALCATURA CHE STABILIZZA E FISSA IL MICROVILLO. NOTA BENE Quando abbiamo dei problemi di celiachia e facciamo la biopsia intestinale dell’epitelio intestinale, notiamo che i microvilli sono distrutti o mancano. PER QUESTO SONO IMPORTANTI PER IL GIUSTO RIASSORBIMENTO. STEREOCIGLIA • • • • ESTROFLESSIONI IMMOBILI formati da un CITOSCHELETRO DI ACTINA Microvilli modificati, più lunghi Non contengono microtubuli Possono facilitare l'assorbimento LE STEREOCIGLIA si trovano nel: • • • Epididimo orecchio interno dotto deferente NELL’ORECCHIO INTERNO in stimoli elettrici sono presenti sulle cellule capellute e trasformano il suono SONO IMPORTANTI PERCHÉ prendono contatto con gli spermatozoi in transito nell’epididimo, e dunque si trovano solo nell’uomo. L'EPIDIDIMO è una parte dell'apparato genitale maschile dell'uomo e di tutti gli altri mammiferi maschi. È un dotto: di piccolo diametro strettamente avvolto collega i dotti efferenti, dal retro di ogni testicolo al suo dotto deferente. CIGLIA ▪ ▪ ▪ SONO STRUTTURE MORBIDE NELLA SUA FORMAZIONE ALLA BASE DI OGNI CIGLIO della formazione del ciglio sulla superficie della cellula sono coinvolti i microtubuli abbiamo un CORPO BASALE che è responsabile LE CIGLIA SONO UTILI IN MOLTI LUOGHI DELL’ ORGANISMO: ▪ NELL’EPITELIO RESPIATORIO troviamo un EPITELIO PSEUDOSTRATIFICATO CILIATO che: • SERVE A MOVIMENTARE IL MUCO una sostanza viscosa che viene prodotta delle cellule dell’epitelio ed è essenziale per mantenere le vie respiratorie pulite perchè il muco intrappola tutte le sostanze estranee, come: o Batteri o Virus o Polvere LE CIGLIA dunque, con il loro movimento: ➢ portano il muco dalle aree dell’apparato respiratorio più basse verso l’alto. ➢ IL BATTITO CILIARE è il nome del processo per il quale il muco risale tramite le ciglia. ANCHE L’EPITELIO CHE RIVESTE LE TUBE UTERINE È CILIATO battito ciliare aiutano le cellule germinali: • • spermatozoo o uovo a muoversi verso l’utero. MA NON TUTTI GLI EPITELI SONO CILIATI. e queste ciglia, con il loro