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Corso di Laurea:
Insegnamento:
Lezione n°:
Titolo:
Attività n°:
INGEGNERIA INDUSTRIALE - CURR. TERMOMECCANICO
RETI ED IMPIANTI ELETTRICI
13
CALCOLO DELLE RESISTENZA CHILOMETRICA
1
Facoltà di Ingegneria
LEZIONE N. 12
CALCOLO DELLE COSTANTI
FONDAMENTALI PER
LE LINEE AEREE
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - [email protected]
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Lezione n°:
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Attività n°:
INGEGNERIA INDUSTRIALE - CURR. TERMOMECCANICO
RETI ED IMPIANTI ELETTRICI
13
CALCOLO DELLE RESISTENZA CHILOMETRICA
1
Facoltà di Ingegneria
COSTANTI CHILOMETRICHE DI LINEA
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INGEGNERIA INDUSTRIALE - CURR. TERMOMECCANICO
RETI ED IMPIANTI ELETTRICI
13
CALCOLO DELLE RESISTENZA CHILOMETRICA
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INGEGNERIA INDUSTRIALE - CURR. TERMOMECCANICO
RETI ED IMPIANTI ELETTRICI
13/S1
CALCOLO DELL’INDUTTANZA CHILOMETRICA
1
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INGEGNERIA INDUSTRIALE - CURR. TERMOMECCANICO
RETI ED IMPIANTI ELETTRICI
13/S1
CALCOLO DELL’INDUTTANZA CHILOMETRICA
1
Facoltà di Ingegneria
Valutiamo L2 nei punti interni al conduttore cioè per i punti in cui 0≤x≤R (R=d/2)
I ⋅x
2 ⋅ π ⋅ x 2 ⋅π ⋅ R2
x2
essendo I x = I ⋅ 2 la corrente che circola nel cilindro di raggio x.
R
H2
I2
Ricordiamo che la densità di energia W = μ0 ⋅
= L2 ⋅ da tale equazione ricaviamo L2
2
2
l ' energia magnetica dW del volume inf initesimo di conduttore dv = l ⋅ 2 ⋅ π ⋅ x ⋅ dx
H=
Ix
=
2
H 2 ⋅ dv
⎛ I ⋅x ⎞
l ⋅ π ⋅ x ⋅ dx (notare che la permeabilità del conduttore è pari a quella dell ' aria )
è dW = μ0 ⋅
= μ0 ⋅ ⎜
2 ⎟
2
⎝ 2 ⋅π ⋅ R ⎠
I2
μ0 ⋅ I 2 ⋅ l R 3
μ0 ⋅ I 2 ⋅ l
μ0 ⋅ I 2
che per l = 1 m diventa W =
W=
=L ⋅
⋅ x ⋅ dx =
4 ⋅ π ⋅ R 4 ∫0
16 ⋅ π
16 ⋅ π
2
2
[ ] [
[mH km]
μ0 4 ⋅ π ⋅ 10−7
L2 =
= 0.05 ⋅ 10−6 H = 0,05 mH
=
m
km
8 ⋅π
8 ⋅π
L = L1 + L2 = 0,05 + 0,46 ⋅ log
2⋅D
d
]
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INGEGNERIA INDUSTRIALE - CURR. TERMOMECCANICO
RETI ED IMPIANTI ELETTRICI
13/S1
CALCOLO DELL’INDUTTANZA CHILOMETRICA
1
Facoltà di Ingegneria
Consideriamo una linea aerea trifase in cui i tre conduttori siano posti ai vertici di un triangolo equilatero. Tale
distribuzione è teorica in quanto i sostegni non consentono la supposta simmetria strutturale. Si supponga che
i1+i2+i3=0 (i2+i3=-i1) e d1=d2=d3=d e D12=D23=D31=D.
L1 =
φ1
i1
⎛
⎝
1⎞
d⎠
⎛
⎝
φ1 = L11 ⋅ i1 + M 12 ⋅ i2 + M 13 ⋅ i3 = i1 ⋅ ⎜ 0,05 + 0,46 ⋅ log ⎟ + i2 ⋅ ⎜ 0,46 ⋅ log
1 ⎞
⎟+
2⋅ D ⎠
1 ⎞
2⋅D ⎞
⎛
⎛
+ i3 ⋅ ⎜ 0,46 ⋅ log
⎟ = i1 ⋅ ⎜ 0,05 + 0,46 ⋅ log
⎟
2⋅D ⎠
d ⎠
⎝
⎝
2 ⋅ D ⎞ mH
⎛
L1 = ⎜ 0,05 + 0,46 ⋅ log
⎟
km
d ⎠
⎝
[
]
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RETI ED IMPIANTI ELETTRICI
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CALCOLO DELL’INDUTTANZA CHILOMETRICA
1
Facoltà di Ingegneria
INDUTTANZA DI UNA LINEA TRIFASE DISSIMMETRICA TRASPOSIZIONE DELLE FASI
Abbiamo visto che i sostegni non consentono di realizzare perfetta simmetria strutturale, tale asimmetria
strutturale porta ad una asimmetria elettrica (L1≠L2≠L3 => ∆V1≠∆V2≠∆V3 e Q1≠Q2≠Q3). E’ possibile eliminare le
dissimmetrie attraverso la trasposizione delle fasi , si può considerare un coefficiente di auto induzione medio per
chilometro chiamato induttanza di esercizio esprimibile come
[
2 ⋅ Dm ⎞ mH
⎛
Le = ⎜ 0,05 + 0,46 ⋅ log
⎟
km
d ⎠
⎝
]
in cui Dm = 3 D12 ⋅ D23 ⋅ D31
La trasposizione delle fasi si adotta solo nelle linee AT e AAT
con lunghezza superiore ai 150 km. La trasposizione avviene
su appositi tralicci. In figura è rappresentata una
trasposizione in cui le fasi ogni l/3 vengono trasposte.
La relazione per il calcolo di Le vale solamente per le sequenze diretta ed inversa infatti l’ipotesi in cui
i1(t)+i2(t)+i3(t)=0 per ogni t vale solo per le sequenze diretta ed inversa. Non vale per la sequenza omopolare in
cui i1(t)+i2(t)+i3(t)=3*i(t)≠0 per ogni t.
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RETI ED IMPIANTI ELETTRICI
13/S1
CALCOLO DELL’INDUTTANZA CHILOMETRICA
1
Facoltà di Ingegneria
L’ordine di grandezza dell’induttanza di esercizio Le per le linee aeree varia da 0,8 a 1,3 mH/km. In particolare per
linee da 10-15 kV in cui D varia tra 0,8 e 1 m Le varia da 1 a 1,1 mH/km, per grandi linee di trasporto Dm può
raggiungere i 10 m si ha Le che varia tra 1,3 e 1,4 mH/km. Chiaramente Dm è funzione della tensione = Le
dipende dalla tensione e cresce con essa. Per diminuire Le posso o diminuire Dm (problemi di isolamento) o
aumentare d attraverso linee binate o trinate. Nelle linee binate, trinate etc. si aumenta d senza aumentare
proporzionalmente il peso.
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RETI ED IMPIANTI ELETTRICI
13/S2
CALCOLO DELLA CAPACITA’ CHILOMETRICA
1
Facoltà di Ingegneria
CAPACITA’ PARZIALI E CAPACITA’ DI SERVIZIO
Alla frequenza di 50 Hz le capacità svolgono un ruolo importante nelle linee di trasmissione AAT sia a causa
delle alte tensioni, sia a causa delle elevate lunghezze.
Consideriamo un sistema costituito da tre conduttori cilindrici paralleli tra loro e rispetto al terreno, siano D12,
D23 e D31 le distanze tra i conduttori e H1, H2, H3 le distanze tra i conduttori e terra (Hi=HiM-2/3fM ), ciascun
conduttore abbia raggio r1, r2, r3. Con riferimento alla figura, imponendo una carica Qi per unità di lunghezza al
conduttore i si possono esprimere i potenziali facendo ricorso al metodo delle immagini come mostrato in
figura.
Ei =
⎛ 2 ⋅ Hi ⎞
Qi
⎟⎟ [V ]
⋅ ln⎜⎜
2πεol ⎝ ri ⎠
⎛ D 'i 3 ⎞
Qi
⎟⎟ [V ]
⋅ ln⎜⎜
Ei =
2πεol ⎝ Di 3 ⎠
Utilizzando il principio di sovrapposizione degli effetti è possibile calcolare le tensioni rispetto a terra di tutti gli
n (tre) conduttori dovute alla presenza simultanea delle cariche Q1, Q2, … Qn .Possiamo scrivere l’equazione
matriciale seguente
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RETI ED IMPIANTI ELETTRICI
13/S2
CALCOLO DELLA CAPACITA’ CHILOMETRICA
1
Facoltà di Ingegneria
⎛ E1 ⎞ ⎛ P11
⎜ ⎟ ⎜
⎜ E2 ⎟ = ⎜ P21
⎜E ⎟ ⎜P
⎝ 3 ⎠ ⎝ 31
E = [P ]⋅ Q
P12
P22
P32
P13 ⎞ ⎛ Q1 ⎞
⎟ ⎜ ⎟
P23 ⎟ ⋅ ⎜ Q2 ⎟
P33 ⎟⎠ ⎜⎝ Q3 ⎟⎠
Le capacità parziali sono legate ai
coefficienti della matrice [K] nel seguente
modo:
-la capacità del conduttore i –esimo verso
terra Ci0 è pari alla somma dei coefficienti
della matrice [K] sulla riga i
La capacità tra il conduttore i-esimo e
quello j-esimo Cij è l’opposto dell’elemento
di [K] che occupa la riga i e la colonna j
In formule:
in cui ponendo l = 1 m si ha
Pii =
⎛ 2Hi ⎞
⎟ [m / F ]
ln⎜⎜
2πε 0 ⎝ ri ⎟⎠
1
⎛ D' ⎞
ln⎜ ij ⎟ [m / F ]
2πε 0 ⎜⎝ Dij ⎟⎠
in cui D 'ij = D' ji vale
Pij =
1
j
D'ij = D ' ji = D ij + 4 H i ⋅ H j
2
passando ai log aritmi in base 10 e sostituendo in π e ε 0 otteniamo
⎛ 2Hi ⎞
⎟⎟ [m / F ]
Pii = 0,0414 ⋅ 1012 ⋅ log⎜⎜
r
⎝ i ⎠
Cio = ∑ Kir [F / m ]
r =1
Cij = C ji = − Kij [F / m ]
⎛ D' ⎞
Pij = 0,0414 ⋅ 1012 log⎜ ij ⎟ [m / F ]
⎜D ⎟
⎝ ij ⎠
E = [P ]⋅ Q
⇒ Q = [P ] ⋅ E = [K ]⋅ E
−1
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CALCOLO DELLA CAPACITA’ CHILOMETRICA
1
Facoltà di Ingegneria
CAPACITA’ OBLIQUE E CAPACITA’ DI ESERCIZIO.
Consideriamo una linea trifase dotata di simmetria strutturale
(conduttori posti ai vertici di un triangolo equilatero), n=3,
con tre conduttori cilindrici aventi diametro d, paralleli tra
loro e rispetto al terreno. Si hanno quattro elettrodi e tra di
essi sei capacità parziali con dielettrico aria. Nelle suddette
condizioni le capacità verso terra sono tutte uguali tra loro e
assumono il valore C0 lo stesso dicasi per le capacità tra le
fasi che assumono il valore C’
C0=C10=C20=C30
C’=C12=C23=C31
Ce=C0+3C’ è la capacità di servizio, identica per le tre fasi
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13/S2
CALCOLO DELLA CAPACITA’ CHILOMETRICA
1
Facoltà di Ingegneria
Consideriamo l’espressione seguente per il calcolo della capacità di esercizio:
Ce=(24,15/log (Dm/r) [nF/km]
In cui
Dm =(D12*D23*D31)1/3
ed r è il raggio del conduttore.
Per qualsiasi livello di tensione la capacità di esercizio è dell’ordine dei 8-10 nF/km. Per il
70% hanno influenza le capacità parziali verso terra, il restante 30% è dovuto alla capacità
tra conduttori.
Per i valori che assumono le capacità di esercizio nelle linee in bassa e media tensione e di
normale lunghezza a 50 Hz producono cadute di tensione e perdite trascurabili rispetto a
quelle prodotte dalle correnti assorbite dai carichi. In particolari condizioni, le capacità
parziali sono determinanti, ad esempio nelle linee elettriche a neutro isolato e nei transitori.
La relazione per il calcolo di Ce vale solamente per le sequenze diretta ed inversa. Essa non
vale per la sequenza omopolare.
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RETI ED IMPIANTI ELETTRICI
13/S3
CALCOLO DELLA CONDUTTANZA CHILOMETRICA
1
Facoltà di Ingegneria
CONDUTTANZA CHILOMETRICA
Le perdite di potenza attiva che dipendono direttamente dal valore della tensione sono quelle dovute
all’effetto corona pc (se presenti) e quelle dovute agli isolatori pi per conduttanza superficiale e, in minor
parte, per perdite nel dielettrico.
Poniamo p=pc+pi
A tali perdite per ogni fase e per ogni chilometro si assegna una conduttanza chilometrica
g=p/E2=(pc+pi)/E2 [S/km] se p è in W ed E (valore efficace della tensione stellata) in V.
Perdite negli isolatori
Le perdite per ogni isolatore a cappa e perno che costituiscono gli isolatori a catena delle linee elettriche
aeree varia da 1-3 W con tempo asciutto a 5-20 W per tempo piovoso o con brina.
Per calcolare le perdite per chilometro e per fase è sufficiente conoscere il numero degli isolatori.
Per linee a 220 kV le catene di isolatori sono costituite da 15-16 elementi, tenuto conto degli ammarri e delle
doppie sospensioni si possono considerare 70-90 elementi per chilometro e per fase.
Per linee a 380 kV le catene di isolatori hanno 21-22 elementi con 90-110 isolatori per chilometro e per fase.
Nelle linee a 380 kV si possono avere catene di isolatori a bastone (tre elementi di lunghezza 1,3 metri) con 710 catene per chilometro e per fase; per ogni catena di tre elementi si perdono 5 W per tempo asciutto e 1530 W con tempo nebbioso o piovoso. Le perdite di energia dovute alla conduttanza non possono essere
trascurate soprattutto se la linea è installata in luoghi in cui il numero delle ore di cattivo tempo durante l’anno
è elevato.
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