Data Science e Social Informatics: sfide, competenze e opportunità per il Sociologo nell'era Digitale La tecnologia ha ormai riempito ogni aspetto della vita quotidiana degli individui, incluse le relazioni e le interazioni sociali. Questo cambiamento ha catapultato la sociologia nel mondo digitale: viene offerto al sociologo un nuovo modo di fare sociologia, un nuovo modo di ricerca, poiché lo studioso può avere accesso a una grande quantità di dati facilmente reperibili nella realtà virtuale. Secondo Deborah Lupton ( autrice del testo “Digital Sociology”) la sociologia può affrontare in modo sicuro e creativo le sfide poste dal Big data (l'insieme delle tecnologie e delle metodologie di analisi di dati massivi, ovvero la capacità di estrapolare, analizzare e mettere in relazione un'enorme mole di dati eterogenei, strutturati e non strutturati, per scoprire i legami tra fenomeni diversi e prevedere quelli futuri). Tra i sociologi, accademici e non, si registra un interesse sempre più marcato verso percorsi di ricerca che prevedono analisi delle tracce online, l’opportunità di poter svolgere ricerca a bassi costi, analizzando informazioni che sono già disponibili in rete, la possibilità di disporre di dati in tempo reale, quasi simultaneo, relativi a un certo fenomeno. La sociologia digitale offre gli strumenti per indagare, analizzare e comprendere l’impatto, lo sviluppo e l’uso di queste tecnologie e i modi in cui si incorporano nei mondi sociali, nelle istituzioni, nella costituzione del sé e del corpo. Tuttavia, non va trascurato come esistano anche preoccupazioni in merito ad alcuni aspetti di natura metodologica che riguardano l’utilizzo dei Big Data nell’ambito della ricerca sociale. In tutto ciò ha rilevanza anche la ricerca quantitativa che vede contrapporsi informazioni (materiale empirico grezzo non ancora sistematizzato, come ad esempio, il pacco di questionari) e i dati (lo stesso materiale organizzato in modo tale da poter essere analizzato con gli strumenti della matematica e della statistica, per esempio, la matrice dati) Oggi sentendo parlare di “Società digitale”, si aggiungono elementi come il Sé digitale, un identità disseminata nelle maglie della tecnologia informatica; si crea un immagine suggestivamente legata ai processi di smaterializzazione virtuale dell'esperienza umana, ma rappresenta uno strumento concreto per sviluppare nuovi sistemi di codificazione e accesso al sapere. Lo sviluppo delle piattaforme telematiche pare rinforzare una concezione connessionista dell'esperienza personale, dove l'Io è un sistema emergente dell'incrocio distribuito secondo logiche retoriche e flessibili. La rete, quindi, è diventata l'equivalente informatico dell'archivio con i suoi cataloghi e codici. Sentiamo parlare anche di Media Education per la formazione del cittadino scientifico della “Network Society” proprio perché l'uso delle nuove tecnologie deve comportare un'attitudine critica e riflessiva nei confronti delle informazioni, l'uso responsabile dei mezzi di comunicazione ed un interesse a impegnarsi in rete con scopi culturali. La letteratura scientifica ha esplorato la funzionalità degli spazi online per il supporto sociale correlato a problematiche di salute. Siccome le emozioni costituiscono la base per la comunicazione ed il comportamento umano, le ricerche hanno esaminato anche la relazione tra espressione emotiva e ricerca di sostegno sociale online (i tweets sul cancro). Gli utenti di ogni comunità virtuale possono essere divisi in tre categorie: opinion leader, utilizzatori e compratori. I primi danno risonanza a vari messaggi fra il pubblico, spesso grazie alla loro reputazione all'interno della community; gli utilizzatori sono membri della community che assimilano le informazioni e interagiscono con gli altri membri. Lo scopo del marketing strategico è quello di trasformare gli utilizzatori in membri dei compratori, ossia in reali acquirenti che avviano il processo di fidelizzazione al brand. La sfida del venditore consiste nel capire le dinamiche potenzialmente complesse della community virtuale e nell'essere capace di sfruttarle efficacemente. La società moderna si sta immergendo sempre più nel mondo digitale, dall'acquisto di qualsiasi bene alla ricerca di un lavoro, fino alla creazione di figure proprie digitali. Questo progresso, anche se mostra vantaggi e innovazioni, non manca di critiche, a causa della natura del essere umano moderno, pronto a spingersi verso i propri limiti non curandosi delle conseguenze.