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liceo classico T. Tasso Roma MAOMETTO E CARLOMAGNO - Isabella Tokos 3A

Scrivi una relazione sul libro Maometto e Carlomagno
di Henri Pirenne (concentranti sull’importanza e sulla tesi trattata)
Ancora oggi è difficile stabilire esattamente la ragione e soprattutto l’inizio di quel periodo della
storia umana da molti definito buio, il Medioevo.
Il Medioevo è un’epoca di passaggio tra il mondo antico e quello moderno. Ed è nel mondo antico
che vanno cercate le sue cause e i suoi primordi. Convenzionalmente si considera come evento che ha
scaturito e favorito il Medioevo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, nel 476 d.C. I motivi di
questa caduta sono tanti: lotte interne, difficoltà a governare un territorio tanto vasto e sempre più
autonomo, ma soprattutto le invasioni dei barbari all’interno dei confini romani.
Nonostante questa sia una tra le tesi più accettate da parte degli studiosi, ci sono storici che la
criticano dando un’alternativa. Questo è anche il caso di Henri Pirenne, studioso e autore del libro
Maometto e Carlomagno.
Pirenne non è convinto dalla teoria sopra esposta. Egli motiva così il suo parere: l’Europa
successiva alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, in preda ai barbari avrebbe dovuto
abbandonare lo stile di vita romano. Al contrario l’Europa ha continuato ad essere influenzata dagli usi
romani, dalle loro leggi, e per un po’ anche dalla loro lingua. Ciò si spiega facilmente, in quanto i
barbari non avevano invaso l’Impero con lo scopo di distruggerlo, di rovesciarlo, ma la maggior parte
di loro erano semplicemente stati attratti dalle ricchezze romane di cui volevano essere partecipi. E
proprio per questo i barbari hanno tollerato la presenza dei Romani e delle loro abitudini anche dopo la
caduta dell’Impero Romano d’Occidente, accettando in alcuni casi anche una componente romana
nell’amministrazione dei territori ormai diventati proprietà dei barbari.
Secondo Pirenne il momento cruciale in cui comincia il periodo di decadenza dell’Europa è nel VII
secolo d.C. Questo è il secolo di Maometto, profeta islamico che si impegnerà a diffondere il suo
credo anche in parti dell’Europa. In questo secolo si pongono le basi per un nuovo distacco, che
continua ad esistere ancora oggi. Non più quello tra Oriente (ortodosso) e Occidente (cattolico), ma tra
Nord (cristiano) e Sud (musulmano).
Infatti, è proprio con l’arrivo dell’islam che l’Europa, secondo Pirenne, comincia a tagliare i
contatti con il resto del mondo. Dal mercato aperto e vasto si passa a un mercato chiuso. La gente
smette di viaggiare, non si sposta più, le efficienti reti stradali che prima univano l’intero Impero
cominciano a degradarsi. L’Impero bizantino, ortodosso, non guarda più verso quell’Europa cattolica,
ma si concentra sul mercato con l’Oriente e con il mondo arabo (Turchia sud-orientale, Siria,
Palestina, Nordafrica, Spagna e Portogallo). Quando Carlo Magno sale al potere e cerca di ricostruire
quello che era stato l’Impero Romano, si trova di fronte a un’Europa concentrata sull’agricoltura di
sussistenza. Sarà solo la fine dell’Alto Medioevo (circa nell’anno mille) e l’inizio del Basso Medioevo
a segnre una ripresa, anche se lenta, dell’economia e anche della cultura europea.
Per confermare la sua tesi, Pirenne fa notare la mancanza in Europa dall’espansione araba di risorse
materiali provenienti dal mondo arabo. Ad esempio le monede d’oro o anche il semplice papiro,
prodotto esclusivamente nell’Egitto, ma che nel periodo del Medioevo sarà sostituito in Europa dalle
pelli animali.
Chiaramente la tesi di Pirenne è fondamentale. Essa infatti offre un nuovo punto di vista storico
riguardo al principio del Medioevo e alle sue cause che non riguarda più solo i Romani e l’Europa ma
include una parte più vasta del mondo allora conosciuto. É un’antitesi alla tesi più accettata, ma resta
comunque una teoria e una variante plausibile di un periodo storico poco testimoniato e che crea
ancora tanti interrogativi.
Roma, 04/10/2019
Isabella Tokos, III A