WSAN-XEE 82 - 302 Pompa di calore raffreddata ad aria per installazione esterna Manuale installazione uso e manutenzione M6G210F7-05 17-12-2013 Gentile Cliente, Ci congratuliamo con Lei per avere scelto questo prodotto Clivet da anni opera per proporre al mercato sistemi in grado di assicurare il massimo benessere per lungo tempo con elevata affidabilità, efficienza, qualità e sicurezza. L’obiettivo dell’azienda è quello di portare ai propri clienti sistemi evoluti, che assicurino il comfort migliore, riducano i consumi di energia, i costi di installazione e di manutenzione per l’intero ciclo di vita del sistema. Con questo manuale, desideriamo fornire informazioni che potranno essere utili in tutte le fasi: dalla ricezione, all’installazione, all’utilizzo e fino allo smaltimento affinché un sistema così evoluto incontri le migliori modalità d’istallazione ed utilizzo. Cordiali saluti e buona lettura. CLIVET Spa 2 INDICE 1 Generalità 4 2 Ricevimento 7 3 Posizionamento 8 4 Collegamenti idraulici 9 5 Collegamenti elettrici 11 6 Avviamento 16 7 Regolazione 20 8 Manutenzione 27 9 Informazioni tecniche 29 10 Dismissione 36 11 Rischi residui 37 I dati contenuti nel presente manuale non sono impegnativi e possono venire cambiati dal costruttore senza obbligo di preavviso. Bollettino Tecnico di riferimento : BT07F009I--10 3 1 - GENERALITA' 1.1 MANUALE Manutenzione Prevedere ispezioni e manutenzioni periodiche per evitare e limitare i costi di riparazione. Il manuale permette una corretta installazione, uso e manutenzione dell’unità. Togliere tensione prima di ogni operazione. Fare particolare attenzione ad : Modifiche Ogni tipo di modifica all’unità fa decadere la garanzia e la responsabilità del costruttore. AVVERTENZE, indicano operazioni o informazioni particolarmente importanti DIVIETI, indicano operazioni che non si possono fare , che compromettono la funzionalità della macchina o che possono causare danni a cose o persone . • Leggere con attenzione consente di risparmiare tempo nelle varie operazioni. • Seguire le indicazioni riportate per non incorrere in danni a cose o persone.Le informazioni preliminari devono essere lette prima di effettuare qualsiasi operazione seguente. Guasto o funzionamento difettoso Disattivare subito l’unità in caso di guasto o malfunzionamento. Rivolgersi ad un centro assistenza autorizzato dal costruttore. Richiedere l’utilizzo di ricambi originali. Formazione utilizzatore L’installatore deve istruire l’ utilizzatore; in particolare su : 1.2 AVVERTENZE GENERALI Preliminari L’ubicazione, l’impianto idraulico, frigorifero, elettrico e le canalizzazioni dell’aria devono essere stabilite dal progettista dell’impianto in accordo con la legislazione locale vigente . Utilizzare l’unità in presenza di guasto o malfunzionamento: fa decadere la garanzia • può compromettere la sicurezza della macchina • può aumentare costi e tempi di riparazione . Accensione/spegnimento; • Modifica setpoint; • Messa a riposo • Manutenzione; • Cosa fare/non fare in caso di guasto. Aggiornamento dati I continui miglioramenti apportati al prodotto possono determinare variazioni dei dati indicati in questo manuale. Sull’unità può intervenire solo personale qualificato, come previsto dalle normative in vigore. • • Consultare il sito web www.clivet.it per ottenere dati aggiornati. Attenersi in qualsiasi operazione alle norme di sicurezza locali. 1.3 INDICAZIONI PER L'UTENTE Tenere fuori dalla portata di bambini il materiale di imballaggio perché potenziale fonte di pericolo. Conservare questo manuale insieme allo schema elettrico in luogo accessibile all’operatore. Riciclare e smaltire il materiale di imballaggio secondo le norme locali. Annotare i dati identificativi dell’unità in modo da poterli fornire al centro assistenza in caso di richiesta di intervento (vedere il paragrafo “Identificazione della macchina”). Situazioni di rischio L’unità è progettata e costruita in modo tale da non esporre a rischio la salute e la sicurezza delle persone. Prevedere un libretto di macchina che consenta di tenere traccia degli interventi effettuati sull’unità, in questo modo sarà più facile cadenzare adeguatamente i vari interventi e sarà facilitata una eventuale ricerca guasti. In fase di progetto non è possibile intervenire su tutte le cause di rischio. Leggere la sezione “Rischi residui” che riporta le situazioni che possono dare origine a rischi per cose o persone. In caso di guasto o malfunzionamento: • disattivare subito l'unità Installazione, avviamento, manutenzione e riparazione richiedono conoscenze specifiche; se effettuate da personale inesperto possono portare danni a cose o persone. • rivolgersi ad un centro assistenza autorizzato. • richiedere l'utilizzo di ricambi originali. Chiedere all’installatore di essere formati su: Destinazione d’uso Destinare l’unità solo al raffreddamento/riscaldamento di acqua o acqua glicolata per il condizionamento attenendosi ai limiti previsti dal bollettino tecnico e dal presente manuale. • accensione/spegnimento • modifica setpoint Qualsiasi diverso utilizzo non comporta al costruttore impegno o vincolo di alcun genere. • messa a riposo • manutenzione Installazione Verificare che le caratteristiche della rete elettrica siano conformi ai dati riportati sulla targhetta matricolare dell’unità. • cosa fare/non fare in caso di guasto. 4 1 - GENERALITA' 1.4 IDENTIFICAZIONE DELLA MACCHINA Etichetta matricolare L’ etichetta matricolare è posizionata sull’unità e consente di risalire a tutte le caratteristiche della macchina. 2 5 1a L'etichetta matricolare non deve mai essere rimossa. 6 L’etichetta matricolare riporta le indicazioni previste dalle normative, in particolare: • il tipo di macchina , ad esempio serie → WSAN-XEE grandezza → 82 o 102….. • il numero di matricola 12 caratteri → Axxxxxxxxxxx • • • • l’anno di fabbricazione 1b 3 4 INVERNO : il ciclo frigorifero consente di assorbire energia (calore a bassa temperatura) dall’ambiente esterno e trasferirlo all’ambiente da riscaldare . il numero di schema elettrico dati elettrici logo e indirizzo del costruttore 1. Il compressore comprime il fluido refrigerante portandolo ad alta pressione e ad alta temperatura ; Numero di matricola Identifica in modo univoco ciascuna macchina. 2. la valvola 4 vie inverte il flusso rispetto al funzionamento in ESTATE; Permette di individuare i ricambi specifici per la macchina 3. nello scambiatore a piastre l’acqua che torna dall’impianto assorbe calore dal refrigerante Richieste di intervento Annotare dall’etichetta matricolare i dati caratteristici e riportarli in tabella in modo da averli facilmente disponibili in caso di necessità. 4. raffreddandosi il refrigerante condensa e diventa liquido ; 5. la valvola di espansione provoca una riduzione repentina della pressione del refrigerante che espandendo il proprio volume diventa molto freddo . In caso di richiesta di intervento fornire sempre i dati 6. nella batteria esterna il refrigerante freddo evaporando assorbe calore dall’aria esterna . In questa fase la batteria raffreddandosi può “gelare” : per questo motivo il ciclo periodicamente viene invertito per breve tempo in modo da “sbrinarla” Serie Grandezza Numero di matricola Anno di produzione Schema elettrico 2 1a 3 7 1.5 CICLO FRIGORIFERO PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO 1b ESTATE : il ciclo frigorifero consente di trasferire calore in eccesso dall’interno all’ambiente esterno : 4 1. il compressore comprime il gas refrigerante portandolo ad alta pressione ed alta temperatura ; 2. nella batteria esterna il refrigerante viene raffreddato smaltendo il calore nell’ambiente grazie al ventilatore (ecco perché la batteria deve essere mantenuta pulita e libera da ostacoli) ; 3. nel raffreddamento il refrigerante diventa liquido ; 4. la valvola di espansione provoca una riduzione repentina della pressione del refrigerante che espandendo il proprio volume diventa molto freddo ; 5. nello scambiatore il refrigerante evaporando assorbe calore dall’acqua che torna dall’impianto, raffreddandola. 5 5 6 1 - GENERALITA' 1.6 ACCESSORI VERSIONI D Recupero energetico parziale B Bassa temperatura acqua CONFIGURAZIONI DSPB Doppio set point per bassa temperatura acqua CIRCUITO FRIGORIFERO CCCA Batteria condensante in esecuzione rame/alluminio con rivestimento acrilico CCCA1 Batteria condensante in esecuzione rame / alluminio con trattamento Energy Guard DCC Aluminum MHP Manometri di alta e bassa pressione MHPX Manometri di alta e bassa pressione OHP Funzionamento in pompa di calore OHO Funzionamento solo caldo CIRCUITO IDRAULICO - Gruppo idronico lato utilizzo: non richiesto 1PUS Pompa standard 1PUR Pompa singola con prevalenza ridotta 1PUM Pompa singola con prevalenza maggiorata 2PUS Doppia pompa standard 2PUR Doppia pompa con prevalenza ridotta 2PUM Doppia pompa con prevalenza maggiorata ACC1 Accumulo in Acciaio Teflonato IFWX Filtro a maglia di acciaio sul lato acqua GESTORI DI SISTEMA CMMBX Modulo di comunicazione seriale con supervisore (MODBUS) CMSC9 Modulo di comunicazione seriale per supervisore Modbus CMSC7 Kit convertitore seriale MODBUS/LON WORKS CIRCUITO ELETTRICO RCMRX Controllo a distanza con comando a microprocessore remoto PCDWX Orologio programmatore giornaliero e settimanale PM Monitore di fase PMX Monitore di fase SFSTR4N Dispositivo riduzione corrente di spunto, per unità 400/3/50+N PFCP Condensatori di rifasamento (cosfi > 0.9) CLSE Contatti liberi segnalazione esterna SCP3X Compensazione set point in funzione dell' Entalpia esterna INSTALLAZIONE AMRX Antivibranti di base in gomma PGCEX Griglie di protezione della batteria lato aria esterna X = Accessorio fornito separatamente 6 2 - RICEVIMENTO 2.1 INFORMAZIONI PRELIMINARI Operare rispettando le normative di sicurezza in vigore. Per le informazioni di dettaglio (dimensioni, pesi, caratteristiche tecniche, etc) far riferimento al capitolo INFORMAZIONI TECNICHE. Per effettuare le operazioni usare dispositivi di protezione: guanti , occhiali ecc. 2.2 CONTROLLO ALL’ARRIVO Prima di accettare la consegna controllare: • Che l’unità non abbia subito danni nel trasporto • Che il materiale consegnato corrisponda a quanto indicato sul documento di trasporto confrontando i dati con l’etichetta matricolare ‘A’ posizionata sull’imballo. A 2 In caso di danni o anomalie : • annotare immediatamente sul documento di trasporto il danno riscontrato e riportare la dicitura: “Ritiro con riserva per evidenti ammanchi/danni da trasporto”. • contestare via fax e con raccomandata A.R. al vettore e al fornitore. 1 1 spina di sicurezza 2 coppiglie Le contestazioni devono essere effettuate entro 8 giorni dal ricevimento, le segnalazioni oltre tale termine non sono valide. B 2.3 STOCCAGGIO Rispettare le indicazioni riportate sull’esterno dell’imballo. 2.4 MOVIMENTAZIONE Verificare peso dell’unità e capacità del mezzo di sollevamento. Utilizzare protezioni per non danneggiare l'unità Individuare i punti critici nel percorso di movimentazione (percorsi sconnessi, rampe, scalini, porte). 2.5 RIMOZIONE IMBALLO Prima di iniziare la movimentazione assicurarsi che l’unità sia in equilibrio stabile. Fare attenzione a non danneggiare l’unità. Riciclare e smaltire il materiale di imballaggio secondo le norme locali. 7 3 - POSIZIONAMENTO 3.1 INFORMAZIONI PRELIMINARI Evitare : Operare rispettando le normative di sicurezza in vigore. Per le informazioni di dettaglio (dimensioni, pesi, caratteristiche tecniche, etc) far riferimento al capitolo INFORMAZIONI TECNICHE . Per effettuare le operazioni usare dispositivi di protezione: guanti, occhiali ecc. Nel posizionamento considerare questi elementi : • spazi tecnici richiesti dalla macchina e dall’impianto • scelta del luogo di installazione della macchina • collegamenti elettrici • collegamenti idraulici • aria / canalizzazioni aerauliche • • • ostacoli al flusso dell’aria • • venti che contrastano o favoriscono il flusso d’aria • • • difficoltà di ricambio foglie o altri corpi che possono ostruire le batterie di scambio sorgenti di calore o inquinanti vicino all’unità (camini, estrattori ecc) stratificazione (aria fredda che ristagna in basso) ricircolo (aria espulsa che viene ripresa in aspirazione) posizionamenti sotto il livello del suolo, vicino a pareti molto alte, sotto tettoie o in angoli che possono appunto dare luogo a fenomeni di stratificazione o ricircolo. Trascurare le indicazioni precedenti può portare a : • • Trascurare questi aspetti può diminuire prestazioni e vita operativa dell’unità. peggioramento dell’efficienza energetica blocchi per ALTA PRESSIONE (in estate) o BASSA PRESSIONE (in inverno). 3.2 SPAZI FUNZIONALI Gli spazi funzionali hanno lo scopo di: • garantire il buon funzionamento dell’unità • consentire le operazioni di manutenzione • salvaguardare gli operatori autorizzati e le persone esposte. 3.4 CONDENSA Nel funzionamento in pompa di calore viene prodotta una notevole quantità di acqua dovuta ai cicli di sbrinamento della batteria esterna. La condensa deve essere smaltita in modo da evitare sversamenti in luoghi soggetti a passaggio di persone. Rispettare gli spazi funzionali indicati del capitolo INFORMAZIONI TECNICHE Le unita sono progettate per essere installate: Con temperature esterne particolarmente rigide e prolungate la condensa potrebbe gelare bloccando il deflusso e generando un accumulo di ghiaccio via via più consistente; porre quindi particolare attenzione allo smaltimento della condensa , rialzando l’unità rispetto al suolo e valutando la possibilità di predisporre cavi scaldanti con funzione antigelo. • • all’ ESTERNO 3.5 SONDA ARIA ESTERNA - OPZIONE • utilizzare antivibranti sui punti di appoggio/sostegno dell’unita Raddoppiare gli spazi funzionali se più unità sono allineate. 3.3 POSIZIONAMENTO in posizione fissa Limitare la trasmissione di vibrazioni: La sonda esterna consente di variare automaticamente il set point dell’ unità in funzione dell’ entalpia esterna (temperatura + umidità). • installare giunti flessibili sulle connessioni idrauliche Criteri di installazione: • • • • • • • • • In questo modo è possibile ottimizzare l’efficienza energetica dell’unità . approvazione del Cliente Nel funzionamento invernale inoltre si ottimizzano i tempi di sbrinamento . posizione accessibile in sicurezza spazi tecnici richiesti dall’unita POSIZIONAMENTO Il sensore non deve essere influenzato da fattori che ne possono falsare la lettura (ad esempio irraggiamento solare diretto, aria espulsa dal ventilatore o da altre fonti, contatto con la struttura dell’unità o altre fonti di calore, accumuli di neve/ghiaccio). spazi per aspirazione ed espulsione dell’aria evitare luoghi che possono essere soggetti ad allagamenti verificare peso dell’unita e portata dei punti di appoggio verificare che i punti di appoggio siano allineati e in piano installare l’unita sollevata da terra Esempi per posizionare la sonda esterna : distanza massima consentita dai collegamenti elettrici Preferire luoghi in cui l’unita non crea disturbo ai vicini. Evitare installazioni in prossimità di camere o finestre. Evitare che accumuli di neve ostruiscano le batterie. Una corretta circolazione dell’aria e indispensabile per garantire il buon funzionamento della macchina. Proteggere l'unità con idonea recinzione in modo da evitare l'accesso a personale non autorizzato(bambini, vandali ecc) • • • A sottotetto B sotto un terrazzo C se a libero muro prevedere una piccola tettoia A B N O RD C 8 4 - COLLEGAMENTI IDRAULICI 4.1 INFORMAZIONI PRELIMINARI 4.4 QUALITA' DELL' ACQUA Scelta e installazione dei componenti dell’impianto devono essere effettuati dall’ installatore. La qualità dell’acqua può essere verificata da personale specializzato. Di seguito una serie di indicazioni che devono essere integrate con quanto previsto dalle normative locali in vigore e dalle norme di buona tecnica. I fattori da analizzare sono i seguenti: 4.2 COMPONENTI VALVOLE DI INTERCETTAZIONE • • • • • Sali inorganici • • • aumento delle perdite di carico pH Carico biologico (alghe ecc) Solidi sospesi Ossigeno disciolto Acqua con caratteristiche non adeguate può causare: • Installate in entrata e uscita (sia sul circuito acqua tecnica che su quello acqua calda sanitaria) consentono le operazioni di manutenzione senza dover svuotare l’impianto. TERMOMETRI E MANOMETRI diminuizione dell’efficienza energetica aumento dei fenomeni corrosivi • 4.5 RISCHIO GELO • Adottare misure per prevenire il rischio gelo se l’unità o i relativi collegamenti idraulici possono essere soggetti a temperature prossime a 0°C . Installati in entrata e uscita dei principali elementi facilitano controlli e manutenzione. VALVOLE DI SFIATO Installate in tutti i punti più alti dell’impianto permettono lo sfogo dell’aria dal circuito. RUBINETTI DI DRENAGGIO Ad esempio: • • • miscelare l’acqua con glicole etilenico • • svuotare l’impianto in caso di lunghe fermate e verificare che: Installati nei punti bassi dell’impianto ne consentono lo svuotamento. VASO DI ESPANSIONE Permette di mantenere corretta la pressione dell’impianto al variare della temperatura dell’ acqua. Deve essere dimensionato in funzione di temperatura e volume acqua impianto. FILTRO ACQUA • Se non presente a bordo macchina, deve essere installato immediatamente all’ingresso acqua dell’unità, in posizione facilmente accessibile per la pulizia. • non rimangano rubinetti chiusi che possono intrappolare acqua anche dopo lo svuotamento • non esistano punti bassi in cui può ristagnare dell’acqua anche dopo lo svuotamento; eventualmente effettuare una soffiatura 4.6 SOLUZIONI INCONGELABILI • Il filtro non deve mai essere rimosso, l’operazione fa decadere la garanzia. SUPPORTI Considerare che l’utilizzo di soluzioni incongelabili determina un aumento delle perdite di carico. Accertarsi che il tipo di glicole utilizzato sia inibito (non corrosivo) e compatibile con i componenti del circuito idraulico (pompe ecc). • per il peso delle tubazioni idrauliche che non deve gravare sugli attacchi dell’unità. FLUSSOSTATO • proteggere le tubazioni con cavi scaldanti posati sotto l’isolamento Non utilizzare miscele di glicole di tipo diverso (ad esempio etilenico con propilenico) in quanto componente di impianto deve sempre essere previsto 4.7 ATTACCHI IDRAULICI 4.3 SEQUENZA OPERAZIONI 1. Effettuare un accurato lavaggio dell’impianto con acqua pulita: riempire e scaricare l’impianto più volte. 2. Applicare additivi per prevenire corrosione, incrostazione, formazione di fanghi e alghe. 3. Riempire l’impianto 4. Eseguire una prova perdite. 5. Isolare tutte le tubazioni per evitare dispersioni termiche e formazione di condensa. 6. Lasciare liberi i vari punti di servizio (pozzetti, sfiati ecc). Trascurare il lavaggio obbligherà a numerosi interventi per la pulizia del filtro e nei casi peggiori può portare a danneggiare scambiatori e altri componenti. • Togliere il raccordo di collegamento dato in dotazione agendo sul giunto di connessione . • • Saldare il raccordo alla tubazione dell’impianto. Effettuare la connessione tra la tubazione dell’impianto e l’evaporatore per mezzo del giunto stesso. Non saldare il tubo dell’impianto con il giunto di connessione attaccato. Le guarnizioni in gomma potrebbero essere irrimediabilmente danneggiate. 9 4 - COLLEGAMENTI IDRAULICI 4.7 COLLEGAMENTO CONSIGLIATO 1 4 2 P 5 6 7 4.8 SVUOTAMENTO CIRCUITO IDRAULICO L’unità è dotata di scarichi che consentono lo svuotamento di pompe e accumulo. 9 8 3 Gli scarichi sono accessibili dal lato posteriore (lato sinistro nella figura). F 10 8 P 11 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Contenuto accumulo: 14 13 12 7 Pressostato impianto carico sfiato circolatore / pompa vaso di espansione valvola di sicurezza flussostato manometro / termometro 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. grand. 82¸122 80 litri grand. 162¸302 130litri (opzionale) filtro gruppo di riempimento giunti antivibranti scambiatore lato utilizzo presso stato differenziale valvola di scarico accumulo inerziale COMPONENTI CIRCUITO IDRAULICO STANDARD • valvola di sicurezza lato acqua 4.9 SCAMBIATORE DI RECUPERO • raccoglitore di impurità con filtro OPZIONALE • elettropompa centrifuga L’unità può essere dotata di scambiatori che consentono il recupero parziale del calore di condensazione . • resistenza antigelo protezione kit idronico • rubinetto di scarico La gestione è a cura del cliente ( pompa di circolazione, valvole , termostati ecc ) L’acqua in ingresso al recupero non deve scendere sotto i 25° C, in caso contrario si possono determinare malfunzionamenti o guasti dell’unità. I collegamenti idraulici devono essere effettuati con le stesse attenzioni usate per l’evaporatore ( filtro , lavaggio circuito ecc ) . Adottare gli accorgimenti necessari per prevenire il RISCHIO GHIACCIO ( isolamento tubazioni , svuotamento circuito o glicolatura , resistenze antigelo ) . La temperatura dell’acqua può raggiungere temperature elevate ( fino a 100 °C ), quindi : 10 • prevenire il RISCHIO USTIONI adottando le precauzioni del caso ( isolamento tubazioni , termostazione sull’acqua se è previsto l’utilizzo sanitario ecc ) • Installare nel circuito idraulico valvole di sicurezza e vasi di espansione adeguatamente dimensionati . 5 - COLLEGAMENTI ELETTRICI 5.1 INFORMAZIONI PRELIMINARI 5.4 LINEE SEGNALI / DATI Le caratteristiche delle linee devono essere determinate da personale abilitato alla progettazione di impianti elettrici, attenendosi alle normative in vigore. I dispositivi di protezione della linea di alimentazione dell’unità devono essere in grado di interrompere la corrente di corto circuito presunta, il cui valore deve essere determinato in funzione delle caratteristiche dell’impianto. La sezione dei cavi di alimentazione e del cavo di protezione deve essere determinata in funzione delle caratteristiche delle protezioni adottate. Tutte le operazioni di carattere elettrico devono essere eseguite da personale in possesso dei requisiti previsti dalle normative in vigore, istruito sui rischi correlati a tali operazioni. Operare rispettando le normative di sicurezza in vigore Non superare la massima distanza consentita, che varia in funzione del tipo di cavo e del segnale . 5.2 DATI ELETTRICI 5.5 INGRESSO LINEA ELETTRICA Posare i cavi lontano da linee di potenza, con tensione diversa, o che emettano disturbi di origine elettromagnetica. Evitare di posare i cavi nelle vicinanze di apparecchiature che possono creare interferenze elettromagnetiche. Evitare la posa in parallelo con altri cavi, eventuali incroci con altri cavi sono ammessi solo se a 90°. Lo schermo va connesso ad una terra priva di disturbi. Garantire la continuità dello schermo per tutta l’estensione del cavo . Rispettare le indicazioni relative a impedenza, capacità, attenuazione. L’ etichetta matricolare riporta i dati elettrici specifici dell’unità, compresi eventuali accessori elettrici. I dati elettrici indicati nel bollettino tecnico e nel manuale sono riferiti all’unità standard, accessori esclusi. Fare quindi riferimento ai dati riportati in etichetta matricolare . etichetta matricolare TENSIONE FLA (A) FLI (kW) F.L.A. full load ampere corrente assorbita alle massime condizioni ammesse F.L.I. Full load input Potenza assorbita a pieno carico ( alle massime condizioni ammesse ) 5.3 COLLEGAMENTI 1. Fare riferimento allo schema elettrico dell’unità (il numero di schema elettrico è indicato nell’etichetta matricolare) 2. Verificare che la rete abbia caratteristiche conformi ai dati riportati sulla targhetta matricolare 3. Prima di iniziare i lavori verificare che il dispositivo di sezionamento alla partenza della linea di alimentazione dell’unità sia aperto, bloccato e dotato dell’apposito cartello di segnalazione Fissare i cavi : se lasciati liberi possono essere soggetti a strappi. I cavi non devono toccare i compressori e le tubazioni frigorifere (raggiungono temperature elevate) 4. Realizzare per primo il collegamento di messa a terra 5. Proteggere i cavi utilizzando passacavi di misura adeguata 6. Prima di alimentare elettricamente l’unità, assicurarsi che siano state ripristinate tutte le protezioni che erano state rimosse durante i lavori di allacciamento elettrico. 11 5 - COLLEGAMENTI ELETTRICI 5.6 QUADRO ELETTRICO 82 - 122 AP1 Modulo di controllo principale QM1-2 Interruttore salvamotore compressore AP2 tastiera locale QM3-QM4 Interruttore salvamotore pompa AP3 Modulo espansione KM1-2 Contattore compressore AP5 Modulo RS 485 KM3-4 contattore pompa AP11-12 Soft starter QS1 Sezionatore generale 162 - 302 12 5 - COLLEGAMENTI ELETTRICI 5.7 COLLEGAMENTI CLIENTE BT6 sonda temperatura aria esterna H% sonda umidità esterna SQ1 flussostato AP7 tastiera remota SA1 ON-OFF remoto SA2 ESTATE-INVERNO remoto SA3 abilitazione 2° setpoint HL1 unità in blocco HL2 unità in funzionamento 13 5 - COLLEGAMENTI ELETTRICI 5.8 COMPENSAZIONE DEL SET POINT CON SEGNALE 4-20 mA ( WATER RESET ) Ottimizza l’efficienza energetica dell’unità adeguando automaticamente il set-point in funzione di un segnale esterno di tipo 4-20 mA. richiede l’opzione modulo plug-in di espansione che deve essere montato dal cliente ( riferirsi alle istruzioni del kit stesso ) e abilitato con il parametro 140 = 1 . Questa funzione deve essere abilitata con parametro18 ( =0 non abilitato , =1 solo estate , = 2 solo inverno, = 3 estate e inverno ) par descrizione 18 WaterReset Abilitazione Water Reset 0=No 1=Cool 2=Heat 3=Sempre 0 19 MaxCWRH Massimo valore della correzione WR Inverno 10 20 SWRMAXH Segnale corrispondente Max correzione Inverno 4 21 SWRMinH Segnale corrispondente Min correzione Inverno 20 22 MaxCWRC Massimo valore di correzione Estate 8 23 SWRMaxC Segnale corrispondente MAX correzione Estate 20 24 SWRMinC Segnale corrispondente MIN correzione Estate 4 140 PlugInEn significato valore Abilita presenza PLUG-IN . 1=SI / 0=NO CURVA SET POINT IN RAFFREDDAMENTO CURVA SET POINT IN RISCALDAMENTO SET POINT SET POINT COMP. =0 P 24 P 23 COMP. =0 COMP. MAX = P19 COMP. MAX = P22 mA P 21 P 20 mA 5.9 COMPENSAZIONE DEL SET POINT SULLA TEMPERATURA O ENTALPIA ESTERNA Ottimizza l’efficienza energetica dell’unità adeguando automaticamente il set-point in funzione dell’entalpia o della temperatura esterna . Richiede il sensore umidità esterna e la sonda temperatura esterna che su alcune tipologie di unità sono opzionali e devono essere installate dal cliente e abilitate con i parametri 152=1 e 156=1. par descrizione 9 CompExt 10 CextMaxC Temp. Ext. massima correzione Estiva 15 11 CextMinC Temp. Ext. Minima correzione Estiva 30 12 CextMaxH Temp. Ext. Massima correzione Inverno 15 13 CextMinH Temp. Ext. Minima correzione Inverno 0 14 MaxCExtC Massimo valore di correzione Estate 8 15 MaxCExtH Massimo valore di correzione Inverno 10 16 HExtMinC Entalpia ext Minima correzione 10,5 17 HExtMaxC Entalpia ext Massima correzione 13,5 152 TextEn Presenza sonda aria EXT . 1=SI, 0=NO URProbeExt Abilita sonda UR% esterna . 1=SI, 0=NO 156 significato valore Abilitazione comp.Temp.Esterna 0=No 1=Cool 2=Heat 3=Sempre CURVA SET POINT IN RAFFREDDAMENTO CURVA SET POINT IN RISCALDAMENTO SET POINT COMP. MAX = P14 P 11 P 17 P 16 SET POINT COMP. =0 COMP.=0 P 10 0 COMP. MAX = P15 T EXT P 13 14 P 12 T EXT 5 - COLLEGAMENTI ELETTRICI 5.10 RS485 TIPOLOGIA DI RETE le linee seriali devono essere collegate in tipologia bus, cioè non sono ammessi nodi verso più punti Supervisore RS-232 12 V AC - - + gnd RS-485 OK 12 V AC + gnd 21 TTL / RS485 - CN1 18 19 20 21 CN1 + TTL / gnd RS485 18 19 20 NO ! ALLE ALTRE UNITA’ SCHERMO • deve essere connesso ad una terra priva di disturbi • connesso a terra in un solo punto • Si deve provvedere alla continuità dello schermo durante tutta l’estensione del cavo seriale. Se l’unità è l’ultima della linea seriale effettuare la terminazione terminazione SI = dip ON Sistema di supervisione CARATTERISTICHE CAVO RETE Coppia di conduttori twistata e schermata Sezione del conduttore 0.22mm2…0,35mm2 Capacità nominale tra i conduttori < 50 pF/m Impedenza nominale 120 Ω Cavo consigliato BELDEN 3105A 15 6 - AVVIAMENTO VERIFICHE PRELIMINARI Controlli da effettuare prima di avviare la macchina . Per i dettagli fare riferimento ai vari capitoli del manuale. √ Verifiche preliminari - alimentazione unità OFF accesso in sicurezza spazi funzionali flusso aria : aspirazione e mandata libere (no bypass, no stratificazione) integrità struttura ventilatori girano liberamente unità su antivibranti filtro acqua ingresso unità + valvole intercettazione per pulizia antivibranti su collegamenti idraulici vaso espansione (volume indicativo = 5% contenuto impianto) impianto lavato impianto caricato + eventuale soluzione glicolata + inibitore corrosione impianto in pressione impianto sfiatato controllo visivo circuito frigo collegamento messa a terra caratteristiche alimentazione elettrica collegamenti elettrici cura cliente 16 6 - AVVIAMENTO SEQUENZA AVVIAMENTO Operazioni da effettuare per avviare la macchina . Per i dettagli fare riferimento ai vari capitoli del manuale. √ Sequenza avviamento - alimentazione unità ON resistenze carter compressore in funzione da almeno 8 ore misura tensione a vuoto controllo sequenza fasi avvio manuale pompa e verifica portata ON unità misura tensioni a carico e assorbimenti verifica spia liquido (no bolle) verifica funzionamento di tutti i ventilatori misura temperatura acqua mandata e ritorno misura surriscaldamento e sottoraffreddamento verifica assenza vibrazioni anomale personalizzazione set-point personalizzazione curve climatiche documentazione di macchina completa e disponibile 17 6 - AVVIAMENTO 6.1 INFORMAZIONI PRELIMINARI 6.5 CIRCUITO ELETTRICO Le operazioni indicate devono essere effettuate da tecnici qualificati e con formazione specifica sul prodotto. Verificare che l’unità sia connessa all’impianto di terra Controllare il serraggio dei conduttori : le vibrazioni provocate da movimentazione e trasporto potrebbero causare allentamenti Su richiesta i centri assistenza effettuano la messa in funzione. I collegamenti elettrici, idraulici e gli altri lavori propri dell’impianto sono a cura dell’installatore. Alimentare l’unità chiudendo il dispositivo di sezionamento ma lasciarla in OFF Concordare con sufficiente anticipo la data di messa in funzione con il centro assistenza Controllare i valori di tensione e frequenza di rete, che devono essere entro i limiti : 6.2 CONTROLLI PRELIMINARI 400/3/50 +/- 10% Controllare lo sbilanciamento delle fasi : Prima di dar corso a qualsiasi tipo di controllo verificare che: • l’unità sia installata a regola d’arte e in conformità a quanto riportato in questo manuale • la linea di alimentazione elettrica dell’ unità sia sezionata alla partenza • il dispositivo di sezionamento della linea sia aperto, bloccato e dotato dell’apposito cartello di segnalazione • l’unità non sia in tensione deve essere inferiore al 2% . Esempio : L1 L2 L3 388 V 379 V 6.3 CIRCUITO FRIGORIFERO 377 V 1. Controllare visivamente il circuito frigorifero : eventuali macchie d’olio possono essere sintomo di perdite (causate ad es. da trasporto, movimentazione o altro). 2. Verificare che il circuito frigorifero sia in pressione : usare i manometri di macchina, se presenti, o dei manometri di servizio. 1) 388 + 379 + 377 = 3 3. Verificare che tutte le prese di servizio siano chiuse con gli appositi tappi; la loro assenza potrebbe determinare perdite di refrigerante 2) 381 388 (max) – 381 = 7 7 3) x 100 = 1,83 OK 381 6.4 CIRCUITO IDRAULICO 1. Informarsi se prima del collegamento dell’unità l’impianto idraulico è stato lavato e l’acqua di lavaggio scaricata Il funzionamento fuori dai limiti può portare a danni irreversibili e fa decadere la garanzia 2. Controllare che il circuito idraulico sia stato caricato e messo in pressione. 6.6 RESISTENZE CARTER COMPRESSORE 3. Controllare che le valvole di intercettazione poste sul circuito siano in posizione di “ APERTO “. Alimentare le resistenze di riscaldamento dell’olio del compressore per almeno 8 ore prima della partenza del compressore stesso: 4. Controllare che non vi sia aria nel circuito, eventualmente evacuarla attraverso le valvole di sfiato poste nei punti alti dell’impianto. • • 5. In caso di utilizzo di soluzioni incongelabili verificare che la percentuale sia idonea alla tipologia di impiego. Glicole in peso (%) 10 20 30 40 Temp. di congelamento (°C) -4 -9 -15 -23 Temp. di sicurezza (°C) -1 -4 -10 -19 alla prima messa in funzione dell’unità dopo ogni periodo di sosta prolungata 1. Alimentare le resistenze chiudendo il sezionatore dell’ unità. 2. Controllare l’assorbimento elettrico delle resistenze per essere certi che siano in funzione . 3. Effettuare l’avviamento solo se la temperatura della carcassa del compressore sul lato inferiore è superiore di almeno 10°C alla temperatura esterna. Non avviare il compressore con olio carter non in temperatura . 18 6 - AVVIAMENTO 6.6 TENSIONI Controllare che le temperature di aria e acqua siano all’interno dei limiti di funzionamento. Fare riferimento alla sezione “Regolazione” per le indicazioni sul sistema di controllo. Avviare l’unità. Con unità a regime, cioè in condizioni stabili e prossime a quelle di lavoro verificare: • • • tensione di alimentazione assorbimento complessivo dell’unità assorbimento dei singoli carichi elettrici 6.7 CONSENSI REMOTI • Controllare che i comandi remoti (ON-OFF ecc) siano collegati e se necessario abilitati con i relativi parametri come indicato nella sezione COLLEGAMENTI ELETTRICI • Controllare che sonde o componenti opzionali siano collegati e abilitati con i relativi parametri (sezioni COLLEGAMENTI ELETTRICI e pagine seguenti) 6.8 REPORT AVVIAMENTO Rilevare le condizioni oggettive di funzionamento è utile per controllare nel tempo l’unità. Con unità a regime , cioè in condizioni stabili e prossime a quelle di lavoro, rilevare i seguenti dati : • Tensioni ed assorbimenti complessivi con unità a pieno carico • Assorbimenti dei vari carichi elettrici (compressori, ventilatori, pompe ecc) • Temperature e portate dei vari fluidi (acqua, aria) sia in ingresso che in uscita dall’unità • Temperature e pressioni nei punti caratteristici del circuito frigorifero (scarico compressore, liquido,aspirazione) I rilievi devono essere conservati e resi disponibili in occasione di interventi manutentivi. 6.9 DIRETTIVA CE 97/23 PED Dalla Direttiva 97/23 CE PED derivano prescrizioni anche per gli installatori, gli utilizzatori e i manutentori delle unità. Fare riferimento alle normative locali di attuazione ; in estrema sintesi e a titolo puramente indicativo: • Verifica obbligatoria di primo impianto : solo per le unità assemblate sul cantiere dall’installatore (ad es. motocondensante + unità ad espansione diretta ) • Dichiarazione di messa in servizio : per tutte le unità • Verifiche periodiche : da effettuarsi con la frequenza definita dal Costruttore (vedere sezione Manutenzione”) 19 7 - REGOLAZIONE 7.1 TASTIERA MULTIFUNZIONE S ST AT U AL AR SE T Nelle unità SOLO FREDDO i parametri relativi sono VISIBILI ma NON ATTIVI , come ad esempio i setpoint inverno. M Le funzionalità relative al modo RISCALDAMENTO sono attive unicamente sulle unità in versione POMPA DI CALORE . MODI DI FUNZIONAMENTO L’unità può essere accesa e spenta da : • tastiera di servizio o remota ON – OFF • • RAFFREDDAMENTO selettore remoto (vedere paragrafo COLLEGAMENTI ELETTRICI ) supervisore il compressore viene attivato con temperatura acqua di mandata superiore al set point La commutazione da raffreddamento a riscaldamento o viceversa deve avvenire : • • dopo aver posto l’unità in OFF quando le temperature acqua impianto ( ed eventualmente aria esterna ) si sono riportate all’interno dei limiti di funzionamento Il cambio può essere effettuato anche tramite selettore remoto ( vedere paragrafo COLLEGAMENTI ELETTRICI ). RISCALDAMENTO il compressore viene attivato con temperatura acqua di mandata inferiore al set point ECO viene utilizzato un set point secondario , che privilegia minori consumi rispetto al comfort . In riscaldamento il set-ECO è inferiore al set standard , in raffreddamento il set-ECO è superiore al set standard . MANTENIMENTO viene mantenuto l’impianto entro i limiti di funzionamento anche con unità in OFF o STAND-BY SBRINAMENTO la batteria esterna viene liberata dal ghiaccio fermando i ventilatori e forzando per un breve periodo TERMOREGOLAZIONE La termoregolazione si basa sulla temperatura di MANDATA L’unità viene dimensionata per un determinato SALTO TOTALE tra temperatura acqua ingresso e uscita . Abitualmente il salto di progetto è 5 °C ; nel caso in cui sia previsto un valore diverso è necessario reimpostare i parametri 37 e 38 ( accessibili a centro assistenza ) . In funzione del salto totale il sistema determina la quota di salto che ogni risorsa ( compressore , resistenze elettriche ) è in grado di fornire : il SALTO GRADINO . La logica di regolazione tende ad inserire gradualmente le risorse quando la temperatura di mandata supera il set-point + il salto gradino . Le risorse vengono attivate una alla volta e solo allo scadere del TEMPO DI SCANSIONE . Il tempo di scansione non è fisso ma varia in funzione dello scarto tra la temperatura di mandata acqua ed il valore del Set point . Più elevato è il valore dello scarto ( sia in positivo che in negativo ) più breve sarà l’intervallo tra i punti di scansione. Il valore del tempo di scansione è visualizzato allo stato 4 ; quando lo stato 3 ha raggiunto il valore dello stato 4 si attiva la richiesta di funzionamento del compressore . Quanto visto sopra è riferito al funzionamento in RAFFREDDAMENTO ; in RISCALDAMENTO la logica è la stessa ma “rovesciata” ( inserimento compressore per temp di mandata< set-point –salto gradino ) nota interna SOLO POMPE DI CALORE temperatura MANDATA RILEVAZIONE temperatura MANDATA , allo scadere del TEMPO DI SCANSIONE salto gradino set point ATTUALE tempo tempi di scansione VARIABILI 20 7 - REGOLAZIONE COMPENSAZIONI DEL SET-POINT Le compensazioni sono delle funzioni evolute che hanno lo scopo di salvaguardare i compressori e di adeguare , per quanto possibile, il funzionamento dell’unità alle caratteristiche dell’impianto e dell’utilizzo . Le compensazioni tendono a prolungare il tempo di funzionamento dei compressori e a limitarne il numero di spunti ; per fare questo ritardano il punto di inserimento dei compressori aggiungendo un offset . punto attivazione compressore COMPENSATO punto attivazione compressore non compensato offset da compensazione o e O s set point ATTUALE • la compensazione sulla DURATA è utile quando il contenuto d’acqua dell’impianto è limitato . • la compensazione sul CARICO è utile in presenza di carico variabile . Per l’abilitazione e la configurazione è necessaria la modifica di parametri con accesso riservato a centri assistenza . In applicazioni industriali ove sia richiesto un controllo fine della temperatura è possibile disabilitare le COMPENSAZIONI CORREZIONI DEL SET-POINT Le correzioni hanno lo scopo di ottimizzare l’efficienza energetica dell’unità . Per far questo le correzioni vanno a modificare il set-point in modo dinamico in funzione di determinate variabili : ad esempio nel funzionamento estivo con temperature esterne basse , quindi con carico ridotto , è possibile ottenere il comfort interno anche con setpoint più elevati dello standard , ottenendo così una maggiore efficienza energetica . set point corretto o ATTUALE ( visibile allo stato 1 ) CORREZIONE set point statico Il set-point statico può quindi essere modificato in modo dinamico con due CORREZIONI basate su altrettanti fattori esterni all’unità : • • correzione basata sulla temp. Esterna / entalpia correzione basata sul Water reset ( segnale 4-20 mA fornito dal Cliente ) Il set-point corretto , a cui cioè sono state sommate o sottratte le correzioni , viene chiamato set-point ATTUALE ed è visibile allo stato n° 1 . Il menu STATI visualizza il valore delle compensazioni su temp. ext ( stato 5 ) e WR ( stato 6 ) Per ulteriori dettagli vedere il capitolo COLLEGAMENTI ELETTRICI CORREZIONE DEL SET POINT PER LIMITE FUNZIONAMENTO COMPRESSORI La funzione è attiva solo in RISCALDAMENTO ; consente di estendere i limiti di funzionamento diminuendo gradualmente il set point quando la temperatura esterna scende oltre determinati limiti . Nel grafico l’azione della correzione è indicato dalla parte sinistra della curva ( B ) . La parte destra della curva ( A ) rappresenta l’andamento della correzione sulla temperatura esterna ( opzionale , vedere sezione COLLEGAMENTI ELETTRICI ) I valori riportati sono indicativi . SET POINT 40 °C A B 37 °C 35 °C -15 °C -2 °C 7 °C 21 15°C T EXT 7 - REGOLAZIONE SBRINAMENTO Lo sbrinamento ha lo scopo di mantenere la batteria esterna libera dal ghiaccio che si può formare nel funzionamento invernale : per fare questo l’unità viene periodicamente commutata in funzionamento “estivo” per pochi minuti e vengono arrestati i ventilatori . La fase di sbrinamento viene avviata quando la pressione di evaporazione scende al di sotto di un valore fissato . Parte quindi un conteggio alla fine del quale , se la temperatura sulla batteria è inferiore alla soglia ,avviene lo sbrinamento vero e proprio . Il conteggio è variabile in funzione della temperatura esterna e della quantità di ghiaccio sulla batteria ( attraverso alcune variabili indirette ) . Al termine dello sbrinamento l’unità si riporta automaticamente nel funzionamento invernale . La frequenza con cui si verificano gli sbrinamenti dipende dalla temperatura esterna e dall’umidità presente nell’aria : • maggiore umidità = sbrinamenti frequenti • temperatura esterna prossima a 0°C = sbrinamenti frequenti Con l’opzione SONDA UMIDITA’ ESTERNA gli sbrinamenti sono ottimizzati in funzione di temperatura e umidità esterna . POMPA DI CIRCOLAZIONE La pompa è sempre attiva per unità in ON . E’ gestita con portata variabile in modo da attenuare gli shock termici cui è soggetto il compressore quando la temperatura dell’impianto è prossima ai limiti di funzionamento . La portata è quindi funzione della temperatura in ingresso : • ESTATE : temperatura acqua elevate comportano una riduzione della portata • INVERNO : temperature acqua basse comportano una riduzione della portata VENTILAZIONE I ventilatori sono comandati a velocità variabile : • in ESTATE la velocità aumenta all’aumentare della temperatura aria esterna • in INVERNO la velocità aumenta al diminuire della temperatura esterna SET POINT ESTATE – INVERNO Il termoregolatore gestisce due set-point : • set-point ESTATE per il raffreddamento ( parametro 32 ) • set-point INVERNO per il riscaldamento ( parametro 33 ) La regolazione viene effettuata sulla TEMPERATURA in USCITA , confrontandola con il valore attuale del set-point (visibile allo stato 1) CALCOLO DEL SET-POINT: • temperatura media desiderata dell’acqua in mandata = 7 °C • salto termico di progetto = 5 °C ( cioè acqua in ritorno = 12 °C ) • ¼ del salto termico di progetto = 5 / 4 = 1.25 °C • set-point da impostare = 7 – 1.25 = 5.7 °C SET-POINT SECONDARIO - ECO E’ possibile utilizzare un set-point secondario con valore diverso dal set-point “normale” . Normalmente viene impostato in modo da privilegiare il minor consumo rispetto al comfort : • il set point secondario ESTIVO è più alto del set ESTATE • il set point secondario INVERNO è più basso del set INVERNO E’ comunque impostabile secondo le proprie specifiche esigenze . • set-point secondario estivo parametro 29 • set-point secondario invernale parametro 30 L’attivazione può avvenire da tastiera utente , supervisore o selettore remoto. Per cambio tramite selettore remoto vedere paragrafo COLLEGAMENTI ELETTRICI. 22 7 - REGOLAZIONE MANTENIMENTO In questa modalità è possibile mantenere l’impianto all’interno dei limiti di funzionamento anche con unità in OFF o STAND-BY , ad esempio nei fine settimana o di notte . Il sistema attiva periodicamente la pompa di circolazione , misura la temperatura dell’acqua ed eventualmente attiva il compressore per portare la temperatura dell’acqua al setpoint di mantenimento . ST AT SE T AL AR M U S STB • • set-point mantenimento estate par 42 set-point mantenimento inverno par 43 La funzione deve essere abilitata portando a 1 i parametri 44 ( abilita mant. estate ) e 45 ( abilita mant. inverno ). Con unità in modo mantenimento il display visualizza STB . FUNZIONAMENTO CON GLICOLE ETILENICO Le unità previste per il funzionamento con acqua glicolata escono dallo stabilimento con i parametri standard . Sarà cura dell’installatore, dopo aver addizionato l’acqua dell’impianto con il glicole etilenico , settarli adeguatamente . parametri da modificare : 32 77 80 84 set point estate set resistenze antigelo allarme antigelo soglia preallarme antigelo TASTIERA menu e storico allarmi lampeggia con allarme in corso se acceso moltiplicare x 100 il valore visualizzato display VALORI acceso sbrinamento attivo acceso compressore attivo display INDICE. RAFFREDDAMENTO acceso in RAFFR U S menu STATI AT ST AL AR M RISCALDAMENTO acceso in RISC . ET acceso POMPA ATTIVA S aumenta / diminuisce VALORE ON –OFF scorrimento indici U AL AR M 2 AT unità in OFF . da tastiera da supervisore accensione : pressione prolungata ON - OFF SE T SE T ST M AL AR 1 ST AT US OFF S MODIFICA PARAMETRI M SE T 23 ST AT US AL AR M AL AR STB visualizza temperatura MANDATA SE T ST AT U S 11.6 3 Unità in modo MANTENIMENTO 7 - REGOLAZIONE PARAMETRI ACCESSIBILI DA TASTIERA REMOTA O DI SERVIZIO num. Par. descrizione 29 SetPoint Secondario estivo 30 32 33 42 43 44 45 77 80 84 163 192 SetPoint secondario Inverno Set Point Estate Set Point Inverno Set Point Mantenimento Estate Set Point Mantenimento Inverno Abilita Mantenimento Estate Abilita mantenimento Inverno Set Point Resistenze antigelo Allarme Antigelo Soglia Disattivazione Gradini Pre Antigelo configura ingressi remoti : 1 = H/C da tastiera o supervisore Indirizzo tastiera valore Unità misura 10 °C 35 5.7 41.2 20 30 0 0 4 4 4.5 °C °C °C °C °C num num °C °C °C S TU M SE T ST A selezionare altro parametro SE T AL AR M AL AR M AL AR selezionare il parametro SET per uscire SE T ST AT US 5 M 4 ST AT US modificare il valore SE T ST AT US 3 AL AR 2 ST A premere tasto SET SE T AL AR M 1 TU S MODIFICA DEI PARAMETRI STATI VISIBILI DA TASTIERA REMOTA O DI SERVIZIO In funzione della configurazione dell’unità e delle opzioni presenti alcuni stati possono non essere utilizzati . INDICE DESCRIZIONE VALORE 1 Set point attuale °C 2 Salto di temperatura in gradi centigradi fornito dal compressore comprensivo delle eventuali compensazioni Timer relativo all’inserzione risorse Quando questo conteggio è arrivato al valore fissato dallo stato 4 il termoregolatore confronterà la temperatura in mandata con il set-point ed eventualmente attiverà le risorse TimeScan dinamico relativo all’inserimento risorse Valore in gradi della compensazione per aria esterna Valore in gradi della compensazione dovuta al segnale di water reset Valore in gradi della compensazione dovuta al carico Temperatura Ingresso Temperatura uscita 1 Temperatura uscita 2 Temperatura batteria 1 Pressione condensazione 1 Percentuale Fan/Valvola 1 Temperatura batteria 2 Pressione condensazione 2 Pressione condensazione 2 Valore del segnale di Water Reset °C 3 4 5 6 7 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 24 Secondi Secondi °C °C °C °C °C °C °C Bar 0-100% °C Bar Bar 4-20 mA 7 - REGOLAZIONE INDICE 19 20 21 22 23 24 25 30 31 32 33 34 35 36 37 DESCRIZIONE Temperatura esterna Umidità esterna Orologio macchina - ore di funzionamento unità Ore funzionamento C1 Spunti C1 Ore funzionamento C2 Spunti C2 Software della tastiera Anno di omologazione del SW tastiera Mese di omologazione del SW tastiera Giorno di omologazione del SW tastiera Software della base Anno di omologazione del SW base Mese di omologazione del SW base Giorno di omologazione del SW base VALORE °C 0-100% Num Num Num Num Num AS – t 2007 03 04 AS – b 2007 1 11 M R SE T S TU RM STATUS per uscire ST A AL A Select selezionare lo stato SE T 3 ST AT U S 2 AL A ST AT U S premere tasto STATUS SE T 1 AL AR M VISUALIZZAZIONE STATI ALLARMI PRIMA DI RESETTARE UN ALLARME IDENTIFICARE E RIMUOVERE LA CAUSA CHE LO HA GENERATO . RESET RIPETUTI POSSONO DETERMINARE DANNI IRREVERSIBILI . Gli ALLARMI indicano una situazione potenzialmente pericolosa per l’integrità della macchina . Prima di resettare l’allarme individuare e rimuovere la causa del blocco : un reset ripetuto può determinare danni irreversibili . Per questo motivo il ripristino è di tipo MANUALE , cioè è necessario un reset da tastiera ( a condizione che la causa sia venuta meno ) . PREALLARMI e SEGNALAZIONI indicano l’approssimarsi a una situazione di rischio . Il loro verificarsi può essere ritenuto accettabile se si verificano occasionalmente e/o in situazioni transitorie ( ad esempio in fase di avviamento impianto ). Il ripristino è AUTOMATICO , cioè appena la causa viene meno si autoresetta senza necessità di intervento da tastiera . I GUASTI segnalano il malfunzionamento di sonde e trasduttori ; il ripristino è AUTOMATICO in modo da consentire comunque il funzionamento dell’unità , eventualmente con funzionalità ridotte . In caso di dubbio rivolgersi comunque ad un centro assistenza autorizzato . La presenza di uno o più allarmi è segnalata dal lampeggio del CODICE DI ALLARME e dell’ora macchina a cui è avvenuto . Il relè di blocco cumulativo si attiva contemporaneamente alla visualizzazione del codice di allarme . Alcuni allarmi , tipicamente i PREALLARMI , non attivano il relè . 25 7 - REGOLAZIONE 2 viene visualizzato allarme più recente per visualizzare altri allarmi tasti freccia 4 M A LA R ST AT US AL AR M per uscire pressione breve ALARM SE T ST AT U S AL AR M SE T accesso storico allarmi pressione breve ALARM per RESETTARE pressione PROLUNGATA ALARM SE T 5 ST AT U S SE T 3 ST AT U S AL AR M lampeggio codice allarme ore macchina allarme SE T 1 2 ST AT U S E 11 A LA R M VISUALIZZAZIONE ALLARMI In funzione della configurazione dell’unità e delle opzioni presenti alcuni allarmi possono non essere utilizzati INDICE E 1 E 2 E 3 E 4 E 5 E 6 E 7 E 8 C 9 E 10 E 11 E 12 E 13 E 14 E 15 E 16 E 17 E 18 E 19 E 20 C 21 C 22 C 23 C 24 E 25 E 26 C 27 C 28 E 33 E 34 E 35 C/E 36 C/E 37 ALLARME Sonda acqua ingresso guasta o scollegata Sonda acqua uscita 1 guasta o scollegata Sonda acqua uscita 2 guasta o scollegata Sonda batteria 1 guasta o scollegata Sonda batteria 2 guasta o scollegata Sonda esterna guasta o scollegata Trasduttore di pressione 1 guasto o scollegato Trasduttore di pressione 1 guasto o scollegato Ingresso Water Reset in corto o fuori scala Sonda UR% esterna guasta o scollegata Alta pressione 1 Bassa pressione 1 Termico compressore 1 e/o ventilatore di condensazione Alta pressione 2 Bassa pressione 2 Termico compressore 2 e/o ventilatore di condensazione Flusso pompa Impianto carico d’acqua Monitore di fase Allarme antigelo PREAllarme antigelo Preallarme di alta pressione 1 Preallarme di alta pressione 2 Cambio pompa Allarme flusso C1 Allarme flusso C2 Allarme bassa temperatura C1 Allarme bassa temperatura C2 Allarme Gelo condensatore Allarme Temp ingresso evaporatore Allarme DeltaT incongruente BP1 Preallarme di bassa pressione C1 BP1 Preallarme di bassa pressione C2 C = segnalazione di situazione anomala che non pregiudica la funzionalità della macchina E = ALLARME, situazione che pregiudica la funzionalità della macchina 26 RIPR. Auto. Auto. Auto. Auto. Auto. Auto. Auto. Auto. Auto. Auto. MANUALE Auto. MANUALE MANUALE Auto. MANUALE Auto. MANUALE Auto. MANUALE Auto. Auto. Auto. Auto. Auto. Auto. Auto. Auto. MANUALE Auto. MANUALE Auto. Auto. 8 - MANUTENZIONE 8.1 GENERALITÀ 8.7 SCAMBIATORE AD ACQUA La manutenzione deve essere effettuata da centri assistenza autorizzati o comunque da personale specializzato. La manutenzione consente di : Lo scambiatore deve consentire il massimo scambio termico, quindi le superfici interne devono essere libere da sporco e • • mantenere l’ efficienza dell’ unità incrostazioni. ridurre la velocità del deterioramento cui ogni apparecchiatura è soggetta nel tempo Controllare la differenza tra temperatura dell’acqua in uscita e • raccogliere informazioni e dati per capire lo stato di efficienza dell’unità e prevenire possibili guasti 8°C–10°C è opportuno procedere con una pulizia dello la temperatura di evaporazione : con differenze superiori agli scambiatore. La pulizia deve essere effettuata : 8.2 FREQUENZA INTERVENTI La frequenza delle ispezioni deve essere almeno semestrale. La frequenza è comunque funzione del tipo di utilizzo. Prevedere interventi ad intervalli ravvicinati in caso di utilizzi: • pesanti (continuativi oppure altamente intermittenti, prossimi ai limiti di funzionamento ecc) • • • • con circolazione in direzione opposta a quella abituale • dopo il lavaggio risciacquare con acqua per inibire i residui di detergente con velocità almeno 1,5 volte superiore alla nominale con idoneo prodotto moderatamente acido (95% acqua + 5% acido fosforico critici (servizio indispensabile). 8.8 ELETTROVENTILATORI Verificare: 8.3 LIBRETTO DI MACCHINA Prevedere un libretto di macchina che consenta di tenere traccia degli interventi effettuati sull’unità. In questo modo sarà più facile cadenzare adeguatamente i vari interventi e sarà facilitata una eventuale ricerca guasti. Riportare sul libretto: • • • • data tipo di intervento effettuato • il fissaggio del ventilatore e delle relative griglie di protezione • i cuscinetti dei ventilatore (anomalie sono evidenziate da rumore e vibrazioni anomale) • la chiusura delle scatole coprimorsetti e il corretto posizionamento dei pressa cavi 8.9 BATTERIA descrizione dell’intervento Il contatto accidentale con le alette dello scambiatore può misure effettuate ecc . provocare ferite da taglio: utilizzare guanti protettivi. 8.4 MESSA A RIPOSO La batteria deve consentire il massimo scambio termico, Se si prevede un lungo periodo di inattività: quindi la superficie deve essere libera da sporco e • togliere tensione in modo da evitare rischi elettrici o danni conseguenti a fulmini incrostazioni. • prevenire il rischio di gelature (svuotare o glicolare le sezioni di impianto esposte a tempera ture negative, mantenere alimentate eventuali resistenze antigelo) possono adagiare sulla superficie. Effettuare la pulizia rimuovendo tutte quelle impurità che si Con l’ausilio di un getto di aria in pressione pulire la superficie della batteria avendo cura di orientare il getto in senso E’ consigliabile che l’avviamento dopo il periodo di fermo sia opposto al moto dell’aria indotto dal ventilatore. effettuato da un tecnico qualificato, soprattutto dopo fermate Mantenere il getto parallelo all’andamento delle alette per non stagionali o in occasione della commutazione stagionale. produrre dei danneggiamenti. All’ avviamento seguire quanto indicato nella sezione MESSA E’ anche possibile utilizzare un aspiratore, aspirando le IN FUNZIONE. impurità dal lato di ingresso dell’aria. Pianificare con anticipo l’intervento del tecnico in modo da Verificare che le alette di alluminio non abbiano subito prevenire disguidi e poter usufruire dell’impianto nel momento danneggiamenti o piegature, in caso contrario contattare un necessario centro assistenza autorizzato che “pettinerà” la batteria in modo da consentire un ottimale flusso d’aria. 8.5 FILTRO ACQUA Verificare che non ci siano impurità che ostacolano il corretto passaggio dell’acqua. 8.6 POMPE DI CIRCOLAZIONE Verificare : • • assenza di perdite • la chiusura delle scatole coprimorsetti e il corretto posizionamento dei pressa cavi stato dei cuscinetti (anomalie sono evidenziate da rumore e vibrazioni anomale) 27 8 - MANUTENZIONE SCHEDA DI CONTROLLO Controlli effettuati il…………………….......da……………………………...……………………….della ditta….................……………………………………………. √ frequenza intervento (mesi) □ presenza corrosioni □ fissaggio pannellature □ fissaggio ventilatori □ pulizia batteria □ pulizia filtro acqua □ verifica efficienza scambiatore □ pompa di circolazione □ controllo fissaggio e isolamento cavo di alimentazione □ controllo cavo di messa a terra □ pulizia quadro elettrico □ stato teleruttori di potenza □ chiusura morsetti, integrità isolamento cavi □ tensioni di alimentazione e sbilanciamento fasi (a vuoto e sotto carico) □ assorbimenti dei singoli carichi elettrici □ prova resistenze carter compressori □ controllo perdite * □ rilievo parametri di lavoro circuito frigorifero □ prova dispositivi di protezione : valvole sicurezza, pressostati, termostati, flussostati ecc □ prova sistemi di regolazione: setpoint, compensazioni climatiche, parzializzazioni di potenza, variazioni portata aria □ prova dispositivi di controllo : segnalazione allarmi, termometri, sonde, manometri ecc 1 6 12 Note/interventi consigliati al Proprietario *Regolamento europeo 303/2008: Fare riferimento alle normative locali di attuazione; in estrema sintesi e a titolo indicativo il regolamento prescrive quanto segue. Imprese e tecnici che effettuano interventi di installazione, manutenzione/riparazione, controllo perdite e recupero devono essere CERTIFICATE come previsto dalle normative locali. Il controllo perdite deve essere effettuato con cadenza annuale 28 9 - INFORMAZIONI TECNICHE DIMENSIONALI E DISTRIBUZIONE PESI WSAN-XEE 82-102-122 GRANDEZZE M N O P Lunghezza Profondità Altezza W1 W2 W3 W4 Peso in funzionamento Peso di spedizione mm mm mm mm mm mm mm kg kg kg kg kg kg 82 102 122 705 998 345 330 1771 680 1287 101 60 88 66 315 325 700 1003 345 330 1771 680 1287 102 61 90 67 320 330 699 1004 345 330 1771 680 1287 118 70 104 78 370 380 (1) VANO COMPRESSORI (2) QUADRO ELETTRICO (3) TASTIERA CONTROLLO UNITA’ (4) INGRESSO LINEA ELETTRICA (5) SPAZI FUNZIONALI (6) MANDATA ARIA (7) ENTRATA ACQUA 1” 1/4” VICTAULIC (8) USCITA ACQUA 1” 1/4 VICTAULIC (9) ENTRATA ACQUA DESURRISCALDATORE 1”1/4 VICTAULIC (OPZIONALE) (10) USCITA ACQUA DESURRISCALDATORE 1”1/4 VICTAULIC (OPZIONALE) (11) SEZIONATORE GENERALE (12) POSIZIONE ANTIVIBRANTI (13) POSIZIONE FORI SOLLEVAMENTO 29 9 - INFORMAZIONI TECNICHE DIMENSIONALI E DISTRIBUZIONE PESI WSAN-XEE 162-182-222 GRANDEZZE M N O P Lunghezza Profondità Altezza W1 W2 W3 W4 Peso in funzionamento Peso di spedizione mm mm mm mm mm mm mm kg kg kg kg kg kg 162 182 222 892 1040 520 580 2012 1100 1599 148 101 170 111 530 545 888 1044 515 585 2012 1100 1599 154 105 176 116 550 565 889 1043 517 583 2012 1100 1599 162 110 186 122 580 595 (1) VANO COMPRESSORI (2) QUADRO ELETTRICO (3) TASTIERA CONTROLLO UNITA’ (4) INGRESSO LINEA ELETTRICA (5) SPAZI FUNZIONALI (6) MANDATA ARIA (7) ENTRATA ACQUA 2” VICTAULIC (8) USCITA ACQUA 2” VICTAULIC (9) ENTRATA ACQUA DESURRISCALDATORE 1”1/4 VICTAULIC (OPZIONALE) (10) USCITA ACQUA DESURRISCALDATORE 1”1/4 VICTAULIC (OPZIONALE) (11) SEZIONATORE GENERALE (12) POSIZIONE ANTIVIBRANTI (13) POSIZIONE FORI SOLLEVAMENTO 30 9 - INFORMAZIONI TECNICHE DIMENSIONALI E DISTRIBUZIONE PESI WSAN-XEE 262-302 GRANDEZZE M N O P Lunghezza Profondità Altezza W1 W2 W3 W4 Peso in funzionamento Peso di spedizione mm mm mm mm mm mm mm kg kg kg kg kg kg 262 302 1105 1227 515 585 2406 1100 1593 189 128 216 142 675 690 1100 1232 513 587 2406 1100 1593 193 131 221 145 690 705 (1) VANO COMPRESSORI (2) QUADRO ELETTRICO (3) TASTIERA CONTROLLO UNITA’ (4) INGRESSO LINEA ELETTRICA (5) SPAZI FUNZIONALI (6) MANDATA ARIA (7) ENTRATA ACQUA 2” VICTAULIC (8) USCITA ACQUA 2” VICTAULIC (9) ENTRATA ACQUA DESURRISCALDATORE 1”1/4 VICTAULIC (OPZIONALE) (10) USCITA ACQUA DESURRISCALDATORE 1”1/4 VICTAULIC (OPZIONALE) (11) SEZIONATORE GENERALE (12) POSIZIONE ANTIVIBRANTI (13) POSIZIONE FORI SOLLEVAMENTO 31 9 - INFORMAZIONI TECNICHE APPLICAZIONE: UNITÀ TERMINALI DATI TECNICI GENERALI GRANDEZZE 82 102 122 162 182 222 262 302 RAFFREDDAMENTO Potenzialità frigorifera Potenza assorbita compressori Potenza assorbita totale EER 1 1 2 3 kW kW kW 23.6 9.00 9.52 2.48 27.5 10.5 11.0 2.49 32.7 12.7 13.2 2.48 39.4 14.6 16.4 2.41 45.6 17.1 18.8 2.42 52.9 20.3 22.0 2.40 63.0 23.9 25.7 2.45 71.9 27.3 29.1 2.47 4 4 2 4 kW kW kW 28.8 8.66 9.16 3.14 32.9 9.93 10.4 3.15 37.5 11.4 11.9 3.16 45.6 13.4 15.1 3.02 53.0 15.8 17.5 3.03 61.9 18.3 20.0 3.09 72.4 21.1 22.9 3.16 83.7 24.5 26.3 3.18 SCROLL 2 3 SCROLL 2 3 SCROLL 2 2 SCROLL 2 3 SCROLL 2 3 SCROLL 2 3 SCROLL 2 3 SCROLL 2 2 RISCALDAMENTO Potenzialità termica Potenza assorbita compressori Potenza assorbita totale COP COMPRESSORE Tipo compressori N° compressori Gradini capacità Std Nr Nr Carica olio (C1) Carica refrigerante (1) Circuiti refrigeranti SCAMBIATORE INTERNO Tipo scambiatore interno N° scambiatori interni Portata acqua (Scambiatore Interno) Portata acqua max Perdite di carico scambiatore interno Prevalenza utile pompa l 3.61 3.72 3.54 5.76 5.76 6.65 7.39 8.28 kg Nr 12,5 1 11,8 1 14,0 1 18,0 1 18,5 1 23,5 1 21,5 1 27,0 1 Nr l/s l/s kPa kPa PHE 1 1.1 1.5 48.1 136 PHE 1 1.3 1.8 47.6 129 PHE 1 1.6 2.3 41.6 125 PHE 1 1.9 2.7 42.7 107 PHE 1 2.2 3.1 43.1 89 PHE 1 2.5 4.0 37.5 150 PHE 1 3.0 4.6 39.4 141 PHE 1 3.4 5.4 41.9 131 Nr l/s kW AX 2 2553 0.25 AX 2 2545 0.25 AX 2 2514 0.25 AX 1 4965 1.72 AX 1 4902 1.72 AX 1 4778 1.72 AX 2 7196 0.90 AX 2 6971 0.90 1" 1/4 1" 1/4 1" 1/4 2" 2" 2" 2" 2" 550 600 550 600 550 600 550 600 550 600 550 600 550 600 550 600 5 1 1 VENTILATORI ZONA ESTERNA Tipo ventilatori Numero ventilatori Portata aria standard Potenza unitaria installata 6 CONNESSIONI Attacchi acqua CIRCUITO IDRAULICO Max pressione lato acqua Taratura valvola sicurezza kPa kPa ALIMENTAZIONE Alimentazione standard V 400/3/50+ 400/3/50+ 400/3/50+ 400/3/50+ 400/3/50+ 400/3/50+ 400/3/50+ 400/3/50+ LIVELLI RUMORE Livello di Pressione Sonora (1m) dB(A) 60 60 60 64 64 65 65 65 mm mm mm m3 1771 680 1287 1.8 1771 680 1287 1.8 1771 680 1287 1.8 2012 1100 1599 4.0 2012 1100 1599 4.0 2012 1100 1599 4.0 2406 1100 1593 4.5 2406 1100 1593 4.5 Peso di spedizione kg 325 330 380 545 565 595 690 705 Peso in funzionamento kg 315 320 370 530 550 580 675 690 DIMENSIONI Lunghezza Profondità Altezza Volume imballo PESI UNITA' STANDARD (5) PHE = piastre (6) AX = ventilatore assiale (1) dati riferiti alle seguenti condizioni : acqua scambiatore interno = 12/7 °C aria entrante allo scambiatore esterno 35°C (2) La potenza assorbita totale si ricava sommando la potenza assorbita compressori + la potenza assorbita dai ventilatori + la potenza assorbita dal circuito ausiliario. (3) EER 100% temperatura acqua uscita scambiatore interno = 7°C temperatura ambiente = 35 °C (4) dati riferiti alle seguenti condizioni : acqua uscita scambiatore interno 45°C temperatura ambiente = 7 °C (U.R. = 85%) 32 9 - INFORMAZIONI TECNICHE APPLICAZIONE: UNITÀ PER PANNELLI RADIANTI DATI TECNICI GENERALI GRANDEZZE RAFFREDDAMENTO Potenzialità frigorifera Potenza assorbita compressori Potenza assorbita totale EER RISCALDAMENTO Potenzialità termica Potenza assorbita compressori Potenza assorbita totale COP COMPRESSORE 82 102 122 162 182 222 262 302 1 1 2 kW kW kW 31,5 9,59 10.11 3,12 36,7 11,5 12.0 3,05 43,8 14.0 14,5 3,02 52,6 16,1 17.8 2.95 60,2 18,2 19.9 3,02 72,3 22.0 23.7 3,05 83,1 25,5 27.3 3,04 97,2 29,4 31.2 3,11 3 3 kW kW kW 29,2 6,73 7,23 4,04 33,6 7,63 8.1 4,13 38.0 8,8 9,3 4,09 46,9 10,5 12.2 3.84 54,1 12,6 14.3 3.78 63,3 14,9 16.6 3.81 74.0 17,1 18,9 3.92 85,4 20.0 21,8 3.92 Nr Nr l kg Nr SCROLL 2 3 3,61 12,5 1 SCROLL 2 3 3,72 11,8 1 SCROLL 2 2 3,54 14,0 1 SCROLL 2 3 5,76 18,0 1 SCROLL 2 3 5,76 18,5 1 SCROLL 2 3 6,65 23,5 1 SCROLL 2 3 7,39 21,5 1 SCROLL 2 2 8,28 27,0 1 Nr l/s l/s kPa kPa PHE 1 1,5 1,5 48,1 91,8 PHE 1 1,8 1,8 47,6 80,4 PHE 1 2,1 2,3 41,6 72,7 PHE 1 2,5 2,7 42,7 42,9 PHE 1 2,9 3,1 43,1 17,2 PHE 1 3,5 4 37,5 111,2 PHE 1 4 4,6 39,4 102,3 PHE 1 4,6 5,4 41,9 82,9 Nr l/s kW AX 2 2553 0,25 AX 2 2545 0,25 AX 2 2514 0,25 AX 1 4965 1.72 AX 1 4902 1.72 AX 1 4778 1.72 AX 2 7196 0.90 AX 2 6971 0.90 1" 1/4 1" 1/4 1" 1/4 2" 2" 2" 2" 2" 550 600 550 600 550 600 550 600 550 600 550 600 550 600 550 600 Tipo compressori N° compressori Gradini capacità Std Carica olio (C1) Carica refrigerante (C1) Circuiti refrigeranti SCAMBIATORE INTERNO Tipo scambiatore interno N° scambiatori interni Portata acqua (Scambiatore Interno) Portata acqua max Perdite di carico scambiatore interno Prevalenza utile pompa 4 1 1 VENTILATORI ZONA ESTERNA Tipo ventilatori Numero ventilatori Portata aria standard Potenza unitaria installata 5 CONNESSIONI Attacchi acqua CIRCUITO IDRAULICO Max pressione lato acqua Taratura valvola sicurezza kPa kPa ALIMENTAZIONE Alimentazione standard V 400/3/50+N 400/3/50+N 400/3/50+N 400/3/50+N 400/3/50+N 400/3/50+N 400/3/50+N 400/3/50+N LIVELLI RUMORE Livello di Pressione Sonora (1m) dB(A) 60 60 60 64 64 65 65 65 mm mm mm m3 1771 680 1287 1,8 1771 680 1287 1,8 1771 680 1287 1,8 2012 1100 1599 4 2012 1100 1599 4 2012 1100 1599 4 2406 1100 1593 4,5 2406 1100 1593 4,5 kg kg 325 315 330 320 380 370 545 530 565 550 595 580 690 675 705 690 DIMENSIONI Lunghezza Profondità Altezza Volume imballo PESI UNITA' STANDARD Peso di spedizione Peso in funzionamento (1) dati riferiti alle seguenti condizioni : acqua scambiatore interno = 23/18°C aria entrante allo scambiatore esterno 35°C (2) La potenza assorbita totale si ricava sommando la potenza assorbita compressori + la potenza assorbita dai ventilatori + la potenza assorbita dal circuito ausiliario. (3) dati riferiti alle seguenti condizioni : acqua allo scambiatore interno 30/35°C temperatura aria esterna 7°C B.S. - 6°C B.U. (4) PHE = piastre (5) AX = ventilatore assiale 33 9 - INFORMAZIONI TECNICHE APPLICAZIONE: UNITÀ TERMINALI LIMITI DI FUNZIONAMENTO (RAFFREDDAMENTO) GRANDEZZE 82 102 122 162 182 222 262 302 SCAMBIATORE ESTERNO Max temperatura aria in ingresso Max temperatura aria in ingresso Min. temperatura aria in ingresso SCAMBIATORE INTERNO Max temperatura acqua in ingresso Min.temperatura acqua in uscita Min.temperatura acqua in uscita 1 2 3 °C °C °C 47 49 -10 47 49 -10 46 48 -10 47 49 -10 48 48 -10 47 49 -10 47 49 -10 47 49 -10 4 5 6 °C °C °C 22 5 -8 22 5 -8 22 5 -8 22 5 -8 22 5 -8 22 5 -8 22 5 -8 22 5 -8 LIMITI DI FUNZIONAMENTO (RISCALDAMENTO) SCAMBIATORE ESTERNO Max temperatura aria in ingresso (W.B.) Min temperatura aria in ingresso (W.B.) 7 8 °C °C 22 -7 22 -7 24 -7 24 -7 24 -7 22 -7 24 -7 22 -7 9 °C °C 28 55 28 55 28 53 28 55 28 55 28 55 28 55 28 55 SCAMBIATORE INTERNO Min.temperatura acqua in uscita Max temperatura acqua in uscita Attenzione la condizione di aria in quiete è definita come assenza assoluta di flussi d'aria verso l'unità. Deboli venti possono indurre dei flussi d'aria attraverso lo scambiatore ad aria tali da provocare una riduzione del limite di funzionamento (vedi limiti con aria a 0.5 m/s & 1 m/s). unità parzializzata (parzializzazione automatica) (3) aria allo scambiatore esterno in quiete (4) limite superabile per periodi brevi e transitori. Limite max 30°C. (5) unità standard temperatura aria esterna 35°C (6) B = Bassa Temperatura - temperatura aria esterna 35°C -fluido trattato con glicole etilenico pari al 40% (7) unità a pieno carico - acqua uscita scambiatore interno 45°C (8) acqua uscita scambiatore interno 45°C (9) temperatura ambiente = 7 °C (U.R. = 85%) ATTENZIONE: NEL CASO DI VENTI PREDOMINANTI SI RENDE NECESSARIO L'IMPIEGO DI OPPORTUNE BARRIERE FRANGIVENTO. Il salto termico acqua minimo e massimo sono indicati nella sezione “PERDITE DI CARICO SCAMBIATORE INTERNO” (1) unità a pieno carico : acqua scambiatore interno 12/7 °C (2) acqua scambiatore interno = 12/7 °C APPLICAZIONE: UNITÀ PER PANNELLI RADIANTI LIMITI DI FUNZIONAMENTO (RAFFREDDAMENTO) GRANDEZZE 82 102 122 162 182 222 262 302 SCAMBIATORE ESTERNO Max temperatura aria in ingresso Max temperatura aria in ingresso Min. temperatura aria in ingresso SCAMBIATORE INTERNO Max temperatura acqua in ingresso Min.temperatura acqua in uscita Min.temperatura acqua in uscita 1 2 3 °C °C °C 44 46 -10 44 46 -10 42 45 -10 43 45 -10 43 45 -10 42 45 -10 41,5 44 -10 43 45 -10 4 5 6 °C °C °C 22 5 -8 22 5 -8 22 5 -8 22 5 -8 22 5 -8 22 5 -8 22 5 -8 22 5 -8 °C °C 22 -10 22 -10 24 -10 24 -10 24 -10 22 -10 24 -10 22 -10 °C °C 28 55 28 55 28 53 28 55 28 55 28 55 28 55 28 55 LIMITI DI FUNZIONAMENTO (RISCALDAMENTO) SCAMBIATORE ESTERNO Max temperatura aria in ingresso (W.B.) Min temperatura aria in ingresso (W.B.) 7 8 SCAMBIATORE INTERNO Min.temperatura acqua in uscita Max temperatura acqua in uscita (1) Unità a pieno carico acqua scambiatore interno = 23/18°C (2) Acqua scambiatore interno = 23/18°C unità parzializzata (parzializzazione automatica) (3) Aria allo scambiatore esterno in quiete (4) Llimite superabile per periodi brevi e transitori. Limite max 30°C. (5) Unità standard - temperatura aria esterna 35°C (6) B = Bassa Temperatura - temperatura aria esterna 35°C - fluido trattato con glicole etilenico pari al 40% (7) Unità a pieno carico - acqua uscita scambiatore 35°C (8) Acqua uscita scambiatore 35°C 34 9 - INFORMAZIONI TECNICHE LIVELLI SONORI GRANDEZZE 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 dB(A) dB(A) 82 80 75 78 73 70 66 58 52 60 75 102 79 74 77 73 70 66 60 51 60 75 122 79 74 77 72 70 67 61 52 60 75 Il livello di pressione sonora è riferito ad 1 m di distanza dalla superficie esterna dell'unità funzionante in campo aperto. 162 89 82 78 80 77 69 64 59 64 81 dati riferiti alle seguenti condizioni : 182 89 82 77 79 77 71 66 60 64 81 acqua scambiatore interno = 12/7 °C 222 89 82 80 81 77 72 64 59 65 82 262 89 82 79 80 78 73 67 59 65 82 302 89 82 80 81 76 73 64 57 65 82 Livello di Potenza Sonora (dB) Bande d'ottava (Hz) Livello di Pressione Sonora Livello di Potenza Sonora Le misure vengono effettuate in accordo alla normativa UNI EN ISO 9614-2, nel rispetto di quanto richiesto dalla certificazione EUROVENT 8/1. i livelli sonori si riferiscono ad unità a pieno carico, nelle condizioni nominali di prova. PERDITE DI CARICO SCAMBIATORE INTERNO LIMITE DELLE PERDITE DI CARICO SCAMBIATORE. ATTENZIONE: NON UTILIZZARE SOPRA QUESTO LIMITE 82 102 122 162 182 222 80 262 61 302 61 70 UNITÀ SENZA COMPONENTI CIRCUITO IDRAULICO Q [L/S] = PORTATA ACQUA DP (kPa) 60 DP = PERDITE DI CARICO 50 40 30 20 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 Q (l/s) LIMITE DELLE PERDITE DI CARICO SCAMBIATORE.ATTENZIONE: NON UTILIZZARE SOTTO QUESTO LIMITE Grandezza 82 102 122 162 182 222 262 302 Portata minima [l/s] 0.70 0.80 0.85 1.00 1.11 1.51 1.74 1.95 Portata massima [l/s] 1.52 1.80 2.85 2.71 3.05 4.05 4.65 5.00 FATTORI DI CORREZIONE PER IMPIEGO CON GLICOLE % peso glicole etilenico Temperatura congelamento Temperatura di sicurezza Fattore Potenzialità frigorifera Fattore Potenza assorbita compressore Fattore Portata soluzione glicolata scambiatore Fattore Perdite di carico °C °C Nr Nr Nr Nr 5% -2,0 3,0 0,995 0,997 1,003 1,029 10% -3,9 1,0 0,990 0,993 1,010 1,060 15% -6,5 -1,0 0,985 0,990 1,020 1,090 20% -8,9 -4,0 0,981 0,988 1,033 1,118 25% -11,8 -6,0 0,977 0,986 1,050 1,149 30% -15,6 -10,0 0,974 0,984 1,072 1,182 35% -19,0 -14,0 0,971 0,982 1,095 1,211 40% -23,4 -19,0 0,968 0,981 1,124 1,243 I fattori di correzione riportati si riferiscono a miscele di acqua e glicole etilenico utilizzate per prevenire la formazione di ghiaccio negli scambiatori collegati al circuito idraulico durante la fermata invernale. 35 10 - DISMISSIONE 10.1 SCOLLEGAMENTO distributore, in appositi centri di raccolta. Le operazioni di scollegamento devono essere effettuate da tecnici qualificati. • Evitare versamenti o perdite in ambiente. Qualora lo smaltimento avvenga in concomitanza con la • • fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica destinata ad un nucleo domestico, il prodotto potrà essere Prima di scollegare l’unità recuperare, se presenti : - il gas refrigerante - soluzioni incongelabili presenti nei circuiti idraulici In attesa di smantellamento e smaltimento l’unità può ritirato direttamente dal distributore. essere immagazzinata anche all’aperto in quanto intemperie e sbalzi di temperatura non provocano effetti dannosi per l’ambiente, purché l’unità abbia i circuiti elettrici, frigoriferi e idraulici integri e chiusi. 10.2 SMANTELLAMENTO E SMALTIMENTO PER LO SMANTELLAMENTO E SMALTIMENTO, L’UNITÀ DEVE ESSERE SEMPRE CONSEGNATA AI CENTRI AUTORIZZATI. In fase di smantellamento, il ventilatore, il motore e la batteria, se funzionanti, potrebbero essere recuperati dai centri specializzati per l'eventuale riutilizzo. Tutti i materiali devono essere recuperati o smaltiti in conformità alle norme nazionali vigenti in materia. Per ulteriori informazioni sulla dismissione dell’unità contattare la ditta produttrice. 10.3 DIRETTIVA CE RAEE Le unità che rientrano nella normativa in oggetto sono contraddistinte dal simbolo a fianco. Nell’ottica del rispetto dell’ambiente le nostre unità sono prodotte in accordo alla Direttiva CE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Gli effetti potenziali sull’ambiente e sulla salute umana, dovuti alla presenza di sostanze pericolose, sono riportati all’interno del manuale d’uso e manutenzione nella sezione di rischi residui. Informazioni aggiuntive a quelle di seguito indicate, se necessario, possono essere richieste sia al produttore/ distributore/importatore, in quanto responsabili della raccolta/ trattamento dei rifiuti derivanti da apparecchiature contemplate dalla CE - RAEE, sia al negoziante da cui è stata acquistata l’apparecchiatura oppure ai servizi locali preposti alla raccolta rifiuti. La Direttiva CE-RAEE prevede che lo smaltimento ed il riciclaggio delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, in essa indicate, vengano obbligatoriamente gestiti tramite un’apposita raccolta, in adeguati centri, separata da quella adottata per lo smaltimento del rifiuto urbano misto. L’utente ha l’obbligo di non smaltire l’apparecchiatura, alla fine della vita utile della stessa, come rifiuto urbano, ma di conferirla, come previsto dalle normative vigenti o indicato dal 36 11 - RISCHI RESIDUI In caso di fuoriuscita di gas refrigerante fare riferimento alla “Scheda di sicurezza” del refrigerante. tubazioni di mandata o altri componenti può causare lesioni e/ o ustioni. Indossare sempre un abbigliamento adeguato che comprenda guanti protettivi per le operazioni all’interno della zona pericolosa. Operazioni manutenzione e riparazione effettuate da personale non qualificato possono causare danni a cose, persone o all’unità stessa. Contattare sempre un centro di assistenza qualificato. La mancata chiusura dei pannelli dell’unità, o la mancata verifica del corretto serraggio di tutte le viti di fissaggio delle pannellature può causare danni a cose, persone o all’unità stessa. Verificare periodicamente la chiusura di tutti pannelli ed il loro corretto fissaggio. In caso di incendio, la temperatura del refrigerante può raggiungere valori tali da portare la pressione oltre il valore di sicurezza con conseguenti possibili proiezioni del refrigerante stesso o esplosioni delle parti del circuito che restano isolate dalla chiusura dei rubinetti. Non sostare presso le valvole di sicurezza e non lasciare mai chiusi i rubinetti dell’impianto frigorifero. 11.4 INSTALLAZIONE 11.6 PARTE ELETTRICA 11.1 GENERALITA' In questa sezione vengono segnalate le situazioni più comuni che, non potendo essere controllate dal costruttore, potrebbero dare origine a situazioni di rischio per cose o persone. 11.2 ZONA PERICOLOSA E’ l’area nella quale può agire solo un operatore autorizzato. La zona pericolosa è l’area interna delle unità, accessibile soltanto mediante rimozione deliberata delle carenature o parti di esse. 11.3 MOVIMENTAZIONE Le operazioni di movimentazione, se effettuate senza tutte le sicurezze necessarie e senza la dovuta prudenza, possono causare la caduta o il ribaltamento dell’unità con conseguenti danni, anche molto gravi, a cose, persone ed all’unità stessa. Movimentare l’unità seguendo le istruzioni riportate sull’imballo, nel presente manuale, e secondo le normative locali vigenti. Una linea di allacciamento alla rete elettrica non completa e/o con cavi dimensionati non correttamente, e/o con dispositivi di protezione inadeguati può causare shock da scosse elettriche, intossicazioni, danni all’unità o incendi. Effettuare tutti i lavori sull’impianto elettrico facendo riferimento allo schema elettrico ed al presente manuale assicurando l’uso di un impianto dedicato. Un fissaggio non corretto del coperchio dei componenti elettrici può favorire l’ingresso di polvere, acqua, ecc all’interno e di conseguenza può causare scosse elettriche, danni all’unità o incendi. Fissare sempre bene il coperchio all’unità. Le masse metalliche dell’unità, quando sono sotto tensione e non sono collegate correttamente all’impianto di terra, possono causare shock da scosse elettriche o la morte per folgorazione. Curare in modo particolarmente attento l’esecuzione del collegamento all’impianto di terra. Il contatto con le parti in tensione accessibili all’interno dell’unità dopo la rimozione dei ripari può causare shock da scosse elettriche, ustioni o la morte per folgorazione. Aprire e lucchettare il sezionatore generale prima di togliere i ripari, e segnalare i lavori in corso con l’apposito cartello. Il contatto con parti che potrebbero andare in tensione a causa dell’avviamento dell’unità può causare shock da scosse elettriche, ustioni o la morte per folgorazione. Quando non è necessario avere tensione sui circuiti aprire il sezionatore posto sulla linea di allacciamento dell’unità stessa, lucchettarlo e dotarlo dell’apposito cartello di segnalazione. Un’installazione errata dell’unità può causare perdite d’acqua, accumulo di condensa, fuoriuscite di refrigerante, scosse elettriche, incendi, il cattivo funzionamento o danni all’unità stessa. Verificare che l’istallazione sia effettuata solo da personale tecnico qualificato e che vengano seguite le istruzioni contenute nel presente manuale e le normative locali vigenti. L’installazione dell’unità in un luogo dove sono possibili, anche sporadicamente, delle fughe di gas infiammabile ed il conseguente accumulo di questi gas nell’area circostante l’unità stessa, può essere causa di esplosioni ed incendi. Verificare con cura il posizionamento dell’unità. L’installazione dell’unità in un luogo non adatto a sostenerne il peso e/o a garantirne un adeguato ancoraggio può causarne la caduta e/o il ribaltamento, con conseguenti danni a cose, persone o all’unità stessa. Verificare con cura il posizionamento e gli ancoraggi dell’unità. La facile accessibilità all’unità da parte di bambini, persone non autorizzate o animali, può essere origine di incidenti ed infortuni, anche gravi. Installare l’unità in luoghi accessibili solo da personale autorizzato e/o prevedere delle protezioni contro le intrusioni nella zona pericolosa. 11.5 RISCHI GENERICI Odore di bruciato, fumo, o altri segnali di anomalie gravi possono indicare l’insorgere di situazioni che potrebbero causare danni a cose, persone o all’unità stessa. Sezionare elettricamente l’unità (sezionatore giallo-rosso). Contattare il centro assistenza autorizzato per identificare e risolvere il problema all’origine dell’anomalia. Il contatto accidentale con batterie di scambio, compressori, 37 11 - RISCHI RESIDUI 11.7 ORGANI IN MOVIMENTO Il contatto con le trasmissioni o con l’aspirazione dei ventilatori può causare lesioni. Prima di accedere all’interno dell’unità aprire il sezionatore posto sulla linea di allacciamento dell’unità stessa, lucchettarlo e dotarlo dell’apposito cartello di segnalazione. Il contatto con i ventilatori può causare lesioni. Prima di rimuovere le griglie di protezione o i ventilatori, aprire il sezionatore posto sulla linea di allacciamento dell’unità stessa, lucchettarlo e dotarlo dell’apposito cartello di segnalazione. 11.8 REFRIGERANTE L’intervento delle valvole di sicurezza, e la conseguente espulsione del gas refrigerante possono causare lesioni ed intossicazioni. Indossare sempre un abbigliamento adeguato ed occhiali protettivi per le operazioni all’interno della zona pericolosa. In caso di fuoriuscita di gas refrigerante fare riferimento alla “Scheda di sicurezza” del refrigerante. Il contatto tra fiamme libere o sorgenti di calore col refrigerante, o il riscaldamento del circuito gas in pressione (ad esempio durante operazioni di saldatura) può causare esplosioni o incendi. Non posizionare nessuna sorgente di calore all’interno della zona pericolosa. Gli interventi di manutenzione o riparazione che necessitano di saldature devono essere effettuati ad impianto scarico. 11.9 PARTE IDRAULICA Difetti nelle tubature, negli allacciamenti o negli organi di intercettazione possono dare origine a perdite o proiezioni d’acqua con conseguenti danni a cose o cortocircuiti dell’unità. 38 NOTE 39 I dati contenuti nel presente manuale non sono impegnativi e possono venire cambiati dal costruttore senza obbligo di preavviso. Riproduzione anche parziale VIETATA © Copyright - CLIVET S.p.A. - Feltre (BL) - Italia CLIVET SPA Via Camp Lonc 25, Z.I. Villapaiera - 32032 Feltre (BL) - Italy Tel. + 39 0439 3131 - Fax + 39 0439 313300 - [email protected] CLIVET ESPAÑA S.A. Calle Real de Burgos 12 - 28860, Paracuellos de Jarama, Madrid - España Tel. + 34 91 6658280 - Fax + 34 91 6657806 - [email protected] CLIVET UK LTD 4 Kingdom Close, Segensworth East - Fareham, Hampshire - PO15 5TJ - United Kingdom Tel. + 44 (0) 1489 572238 - Fax + 44 (0) 1489 573033 - [email protected] CLIVET NEDERLAND B.V. Siliciumweg 20a, 3812 SX Amersfoort - Netherlands Tel. + 31 (0) 33 7503420 - Fax + 31 (0) 33 7503424 - [email protected] CLIVET GmbH Hummelsbütteler Steindamm 84, 22851 Norderstedt - Germany Tel. + 49 (0) 40 32 59 57-0 - Fax + 49 (0) 40 32 59 57-194 - [email protected] CLIVET RUSSIA Elektrozavodskaya st. 24, office 509 - 107023, Moscow, Russia Tel. + 74956462009 - Fax + 74956462009 - [email protected] CLIVET MIDEAST FZCO Dubai Silicon Oasis (DSO), High Bay Complex, Ind Unit No. 3 - PO Box 28178 - DUBAI, UAE Tel. + 97 14 3208499 - Fax + 97 14 3208216 - [email protected] CLIVET AIRCONDITIONING SYSTEMS (P) LTD 3C3, Gundecha Onclave, Kherani Road, Saki Naka, Andheri (East), Mumbai 400 072 (INDIA) Tel. + 91 - 22 - 6193 7000 - Fax + 91 - 22 - 6193 7001 - [email protected] www.clivet.com