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Esperimenti/Esemplificazioni delle 3 Leggi del Moto

Dimostrazione della validità dei 3 principi di Newton
1° principio
"Ciascun corpo rimane nel proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme a meno che non
intervenga su di esso una forza esterna che ne modifichi lo stato"
Per verificare l'efficacia del primo principio, utilizziamo una macchina telecomandata e un
manichino. Poggiamo il manichino sulla macchina mettendolo "seduto" e verifichiamo che non
possa cadere da fermo, che rimanga quindi nel proprio stato di quiete.
Quando la macchina telecomandata, attraverso il telecomando, si muove e scatta velocemente il
manichino viene ribaltato; passa da uno stato di quiete ad uno stato di inerzia.
Un altro esempio consiste nel prendere un barattolo, un cartoncino ed una moneta.
Posizioniamo il cartoncino sulla bocca del barattolo e sopra al cartoncino la moneta.
Levando il cartoncino dal bicchiere, la moneta passa da uno stato di quiete ad uno di moto cadendo
sul fondo del bicchiere.
2° principio
"Una forza costante (cioé della stessa intensità) imprime ad un corpo su cui agisce un'
accelerazione che dipende dalla massa del corpo: maggiore é la massa del corpo minore é
l'accelerazione impressa" F = m a
Per verificare l'esattezza di questo principio eseguiamo la seguente procedura:
poggiamo su una superfice piana (tavolo) una macchina modellino in grado di spostarsi ad una
velocità costante.
Leghiamo uno spago alla macchina e lo conduciamo su una carrucola che lo porta al di sotto del
tavolo.
Al capo dello spago opposto a quello legato alla macchina (quindi quello al di sotto del tavolo)
abbiamo legato dei pesetti e abbiamo notato che la macchina si muoveva verso la carrucola poichè
trainata dai pesi.
Aggiungendo della massa (altri pesetti) alla macchina si può osservare che il modellino fa più fatica
ed impiega più tempo nell'accelerare rispetto alla prova fatta precedentemente.
Questo perchè i pesetti legati all'estremità dello spago imprimono una forza costante alla macchina,
su cui però agisce un' accelerazione che dipende dalla massa del corpo.
3° principio
"Alla forza che un corpo esercita su di un altro (chiamata azione), si oppone una forza
contraria, ma di uguale intensità (chiamta reazione) esercitata dal secondo corpo sul primo"
...Ad ogni azione corrisponde una reazione di uguale intensità ma di verso opposto...
Utilizziamo un palloncino gonfio d'aria e lo agganciamo con dei sostegni di stcoch ad uno
stecchino. Quando lasciamo fuoriuscire l'aria il palloncino si oppone all'azione che esrcitava in
precedenza con una reazione, cioè quella di volar via .