fisica 2°a - ISTITUTO COMPRENSIVO E SUPERIORE STATALE di

ISTITUTO COMPRENSIVO E SUPERIORE STATALE
di Scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di I° e II° della Valle di Scalve
Via A. Locatelli,8/A - 24020 - VILMINORE DI SCALVE (Bg)
tel. 0346 51066 - fax 0346 50056
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PIANO DI LAVORO ANNUALE
Anno Scolastico 2014/15
DISCIPLINA
Fisica
CLASSE
II° A
FINALITÀ
L’obiettivo primario dell'insegnamento
'insegnamento della Fisica è quello di costruire strategie didattiche in grado di
portare gli studenti ad acquisire le basi conoscitive, concettuali,
concettuali, logiche, lessicali indispensabili alla
comprensione dei fenomeni fisici, quale
premessa all’acquisizione da una parte di una capacità
critica di interpretazione delle situazioni con cui quotidianamente si devono confrontare, e dall’altra
alla formazione di un background di conoscenze e competenze atte a favorire in concorso con le altre
discipline, di una professionalità polivalente e flessibile.
f
Sulla base di questa premessa, l’insegnamento di tale disciplina sarà dunque finalizzata per:
•
costruire un background di conoscenze di base, che permetta agli allievi di tenere il passo con
una scienza in continuo sviluppo e con il tumultuoso universo
u niverso dell’innovazione tecnologica;
•
favorire lo sviluppo di una capacità critica di fronte ai fatti e ai fenomeni osservati,
incoraggiando scelte e comportamenti personali consapevoli, facendo in modo che
l’apprendimento strettamente disciplinare si integri
inte gri con quello educativo e comportamentale;
•
dare un carattere di sistematicità e di organicità al bagaglio delle conoscenze che vengono via via
acquisite, in modo che i discenti siano in grado di analizzare gli aspetti specifici e parziali dei
fenomeni osservati
ervati e di individuare i collegamenti tra essi e le strutture che li sottendono. Nel
contempo, trasmettere la consapevolezza del carattere di rivedibilità delle teorie e delle strutture in
cui la scienza viene concettualizzata.
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
SVERSALI
-
Rispettare le regole della convivenza scolastica
Partecipare attivamente alle lezioni e alle esercitazioni;
Instaurare un dialogo costruttivo con l’insegnante e con i compagni;
Essere puntuale nello svolgimento e consegna del lavoro assegnato;
Increnentare progressivamente il senso di responsabilità (conoscenza e rispetto dei diritti e doveri);
Prestare attenzione nella cura del materiale scolastico .
PROGRAMMAZIONE DI FISICA A.S. 2014-2015
PRIMO BIENNIO
COMPETENZE
C1: Osservare, formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche
C2: Analizzare fenomeni fisici qualitativamente e quantitativamente
C3: Risolvere problemi
C4: Contestualizzare storicamente le principali scoperte scientifiche e invenzioni tecniche.
PERIODO
UNITÀ DIDATTICA
CONOSCENZE
ABILITÀ
Settembre/Ottobre
Calcolare la velocità e l’accelerazione media di un punto materiale
Ripetizione
Cinematica
Velocità e accelerazione
Data la legge oraria v-t o s-t ,saper tracciare il relativo grafico
moto uniforme: legge oraria e grafico s-t
Dato un grafico v-t o s-t , saperlo interpretare per dedurne il tipo di moto
moto accelerato: leggi orarie e grafici s-t e v-t
il moto circolare uniforme
Ottobre/Novembre
il moto parabolico
Primo principio della dinamica
I principi della
Dinamica
COMPETENZE
C3
C1-C2
Risolvere problemi sul moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato/ ritardato
Calcolare il Periodo (T) e la frequenza (f)
Calcolare la velocità tangenziale, la velocità angolare e l’accelerazione centripeta di un
punto materiale
Risolvere problemi sul moto circolare e sul moto parabolico
Comprendere il legame di causa e effetto tra forza e moto
C3
C2
Sistemi inerziali
Secondo principio della dinamica
Costruire ed interpretare i grafici dei moti, ricavandone informazioni e
comprendendone il significato
C1-C2
Risolvere problemi mediante l’applicazione dei principi della Dinamica
C3
Determinare il lavoro compiuto da una forza e la potenza sviluppata
C3
Riconoscere in casi concreti le forme di energia presenti e le trasformazioni subite
C2
Terzo principio della dinamica
Lavoro di una forza costante e variabile
Novembre/Dicembre
Energia cinetica
Forze conservative e non
Lavoro ed Energia
Energia potenziale gravitazionale (peso)
Calcolare l’energia cinetica, potenziale gravitazionale ed elastica
Energia potenziale elastica
Calcolare l’energia meccanica
Conservazione dell’energia meccanica
Definizione di quantità di moto
Applicare il principio di conservazione dell’energia meccanica per la risoluzione di
problemi
Forze impulsive e teorema dell’impulso
Valutare il tipo di urto in base alla conservazione dell’energia cinetica
Conservazione della quantità di moto. Urti
Riconoscere in casi concreti l’applicazione del principio di conservazione del momento
angolare.
C3
C2
PERIODO
UNITÀ DIDATTICA
CONOSCENZE
Dicembre
Cenni sulle teorie cosmologiche
La gravitazione
Universale
Le leggi di Keplero
Concetto di campo gravitazionale
Legge di Newton
Energia potenziale gravitazionale
Gennaio/Febbraio
Misura della temperatura
Dilatazione termica
Legge fondamentale della termologia
Calore e
Temperatura
Capacità termica e calore specifico
Equilibrio termico
Calore latente
Cambiamenti di stato
Propagazione del calore
Febbraio/Marzo
Leggi dei gas
Modello di gas perfetto
COMPETENZE
Comprendere la natura dell’interazione gravitazionale e dei fenomeni ad essa legati
C2
Saper leggere l’evoluzione del progresso scientifico attraverso le rivoluzioni
scientifiche
C4
Comprendere il passaggio dalla descrizione attraverso l’azione a distanza a quella
attraverso il concetto di campo
Applicare quanto appreso alla risoluzione di problemi
Definire la temperatura dal punto di vista operativo e spiegare la relazione tra
agitazione termica e temperature
Calcolare la variazione di lunghezza e di volume di un solido e la variazione di volume
di un fluido
Costruire e interpretare un grafico tempo-temperatura
Calcolare la quantità di calore necessaria a far variare la temperatura di un corpo
Illustrare il calorimetro delle mescolanze
Determinare la temperatura di equilibrio
Spiegare i cambiamenti di stato
Calcolare la quantità di calore necessaria per la fusione
Descrivere i fenomeni di conduzione, convezione e irraggiamento
C2-C4
C3
C2-C3
C3
C1-C2
C3
C1-C2
C3
C1-C2
C3
C1-C2
Conoscere e comprendere il modello di “ gas perfetto” con accenni al comportamento
statistico delle particelle che lo costituiscono
C1
Saper confrontare i comportamenti dei gas reali con quelli descritti dal modello
C2
Comprendere il legame tra grandezze macroscopiche e grandezze medie microscopiche
C1
Applicare quanto appreso alla risoluzione di problemi
C3
Equazione di stato dei gas perfetti
I gas perfetti
Relazione tra grandezze macroscopiche e
microscopiche
Energia interna di un gas perfetto
Teoria cinetica
Trasformazioni termodinamiche e scambi di
Marzo/Aprile
ABILITÀ
energia
La termodinamica e
i suoi principi
Il primo principio della termodinamica
Le macchine termiche
Il secondo principio della termodinamica
Descrivere quantitativamente gli effetti delle trasformazioni fondamentali di un gas
ideale nel piano di Clapeyron
Riconoscere che l'energia interna dipende, per un gas ideale, solo dalla sua temperatura
Descrivere e interpretare processi termodinamici mettendo in evidenza la
conservazione dell’energia e la sua degradazione
Calcolare il calore specifico di un gas ideale basato sulla sua struttura molecolare e
distinguere tra calore specifico a volume costante e a pressione costante
Risolvere problemi di applicazione del primo principio della termodinamica
Spiegare il secondo principio della termodinamica
Individuare le trasformazioni di una macchina termica e calcolarne il rendimento
Risolvere semplici problemi sulle macchine termiche.
C1-C2
C1
C1-C2
C3
C3
C2
C3
PERIODO
UNITÀ DIDATTICA
CONOSCENZE
Fenomeni di elettrizzazione.
ABILITÀ
Disegnare linee di campi elettrici
COMPETENZE
C2
La legge di Coulomb.
Principio di sovrapposizione.
La forza elettrica e quella gravitazionale.
Determinare la forza dovuta all’interazione di due o più cariche
Determinare il campo elettrico generato da una o più cariche puntiformi.
Il vettore campo elettrico e il suo flusso.
Energia potenziale elettrica e potenziale
elettrico
Aprile/Maggio/Giugno
Superfici equipotenziali.
C3
Applicare la conservazione dell’energia per risolvere problemi inerenti il moto di
cariche in un campo elettrostatico
Risolvere semplici problemi che riguardano l'energia elettrica e le differenze di
potenziale
Circuitazione del campo elettrostatico
Campo elettrico e potenziale di un
Cariche e correnti
elettriche
Identificare le proprietà del potenziale e del campo elettrico di un conduttore in
equilibrio elettrostatico
C1
conduttore in equilibrio elettrostatico
Teorema di Coulomb.
Capacità di un conduttore e di un
Calcolare capacità , campo elettrico ed energia di un condensatore
C3
Calcolare la capacità di sistemi di condensatori.
condensatore piano.
Condensatori in serie e parallelo.
Descrivere le proprietà della corrente elettrica continua.
Curve caratteristiche.
Resistenza e resistività.
C2
Distinguere tra la velocità di deriva dei portatori di carica e la velocità media dei
portatori di carica tra due collisioni
Leggi di Ohm. Potenza.
Lavoro, energia e f.e.m.
Costruire schemi di circuiti elettrici semplici e misti e saperli risolvere
C2-C3
Resistenze in serie e in parallelo.
Leggi di Kirchhoff.
Circuiti elettrici a corrente continua
La potenza elettrica
Calcolare la potenza elettrica
C3
METODOLOGIA E STRUMENTI
Gli argomenti saranno presentati in forma semplice e intuitiva, procedendo con gradualità dai concetti più semplici
verso quelli più complessi, usando un linguaggio chiaro e di facile comprensione, ricorrendo spesso ad esempi
pratici, al fine di rendere più chiari i concetti esposti.
La lezione frontale sarà impostata in forma interattiva allo scopo di sollecitare e stimolare l’attenzione degli alunni
e di avere un riscontro immediato sull’esito della lezione.
Per gli esercizi proposti è prevista la correzione in classe e gli eventuali errori commessi saranno utilizzati quali
occasione per favorire un ulteriore approfondimento.
La scelta del tempo da dedicare ai singoli argomenti terrà conto dei livelli di apprendimento degli allievi. Quando
necessario, saranno attivate azioni di consolidamento o di recupero per aiutare chi si trova in difficoltà e
permettere così a tutti di raggiungere almeno gli obiettivi minimi.
STRUMENTI DIDATTICI
I mezzi impiegati sono suggeriti dai temi e dalle modalità di svolgimento delle unità di apprendimento, il libro di
testo rappresenterà il punto di riferimento costante per le attività in classe, sia per gli argomenti teorici, sia per la
produzione pratica (esercizi-esperienze laboratoriali). Le informazioni potranno essere ampliate mediante
l’utilizzo di testi integrativie strumenti multimediali e informatici.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le competenze acquisite saranno accertate con verifiche orali e scritte. Le prove scritte saranno articolate sia sotto
forma di esercizi di tipo tradizionale, sia sotto forma di test o questionari e saranno proposte in itinere per
individuare il livello di apprendimento raggiunto ed evidenziare, qualora risultasse necessario, l’opportunità di
modificare l’impostazione della didattica seguita. A tale proposito, risulterà fondamentale anche l’accertamento
del lavoro fatto a casa, la partecipazione ai dialoghi e gli interventi nelle discussioni. Le interrogazioni orali e le
prove scritte, debitamente programmate al termine di un ciclo di lezioni, avranno lo scopo di valutare il livello
delle conoscenze e competenze degli allievi. La valutazione, espressa attraverso il voto, fornirà la sintesi finale dei
risultati raggiunti e permetterà di stabilire il progresso e il cambiamento avvenuto tra la situazione iniziale e quella
finale. Si assumeranno quali fondamentali elementi per la valutazione:
la frequenza e partecipazione attiva alle lezioni;
l’impegno ed interesse dimostrati nel lavoro svolto in classe e a casa;
il grado di acquisizione dei contenuti disciplinari;
la capacità di utilizzare e mettere in pratica le conoscenze acquisite;
la capacità di migliorare le condizioni iniziali;
la capacità di riuscire ad esprimere le conoscenze acquisite con proprietà di linguaggio ed apporti
personali.
Docente
Fernando Suppa