A. Di Mauro (CERN) Italia al CERN, 10/10/14 Alcune defnizioni • RIVELATORE E’ un dispositivo che conta, traccia o identifica le particelle prodotte dai decadimenti radioattivi, dalle radiazioni cosmiche o dalle collisioni generate in acceleratori di particelle, attraverso vari tipi di interazione con il “mezzo” (gas, liquido, solido) di rivelazione. • PARTICELLE • • • • Stabili: protoni (p), neutroni (n), elettroni (e), fotoni (g) Instabili (t > 10-10 s, traccia > 0.5 mm): kaoni (K), pioni (p), muoni (m) Altre centinaia di particelle instabili decadono immediatemente (traccia < 0.5 mm) e sono rivelabili attraverso le particelle secondarie Adroni: combinazioni di 2 o 3 quarks/anti-quarks (p, K, p, n) • INTERAZIONI • • • Elettromagnetica: e±, m± , g Nucleare forte: K0, n E.m. + forte: p±, p±, K± • IDENTIFICAZIONE Ogni particelle e’ caratterizzata da una massa e una carica; le differenze di massa, carica e interazione sono fondamentali per la identificazione delle particelle Uno schema di rivelatore “multi-purpose” g di alta energia → coppie e+/ee± ionizzano o emettono g m non interagiscono adroni carichi ionizzano e producono “cascate adroniche” in mezzi di alta r adroni neutri non ionizzano e producono “cascate adroniche” in mezzi di alta r B, bassa r alta r alta r tracciamento Campo magnetico B → curvatura R delle tracce (carica +/-), impulso p ~ R∙B Cinematica relativistica: p=mbg , E= mg → misura della massa → identificazione Un esempio concreto: CMS Sommario delle tecnologie • Rivelatori a semiconduttore (pixels di silicio) vicino al punto di collisione con altissima risoluzione spaziale (~ 10 mm) per individuare i vertici primari e secondari • Rivelatori a semiconduttore (strips di silicio) o a gas a distanze maggiori per tracciamento in campo magnetico (misura di p) • Calorimetri elettromagnetici o adronici (strati alternati di materiale “assorbitore” ad alta densita’ e materiale “attivo” – per es. scintillatore) per la misura dell’energia E delle particelle Elementi principali di un sistema di rivelazione • Il detector (materiali, meccanica di precisione, assemblaggio) • Elettronica di lettura, interfaccia con sistema di acquisizione • Servizi: sistemi gas, raffreddamento, alimentazioni LV e HV • Software: sistema di controllo dei servizi, analisi dati, simulazione • Sistemi centrali (esperimenti): trigger (selezione eventi e sincronizzazione di tutti i sotto detectors), acquisizione dati (DAQ) e registrazione, controllo dei rivelatori (DCS), event display, data quality monitoring (online), analisi eventi (offline) La sfida LHC • Campi magnetici elevati per spettroscopia dell’ impulso p • Magneti superconduttori, criogenia • Strutture massiccie (~ 104 T) • Apparati di grandi dimensioni per spettroscopia di p e calorimetria • Ingegnerizzazione e integrazione di dispositivi grandi, fragili, pesanti,…. • Modularita’, riduzione spazi “morti” • Frequenze di collisione (~800 MHz) e flussi di particelle elevatissimi • Materiali dei rivelatori e elettronica “radiation hard” • Rivelatori e elettronica di lettura rapidi • Elevata risoluzione spaziale • Elevata granularita’ • Numero di canali di elettronica (100 M) e quantita’ di dati da immagazzinare elevati (~ 1-10 GB/s) • Capacita’ di selezione degli eventi • Filtraggio intelligente in tempo reale (combinazioni di rivelatori e software) ALICE ATLAS CMS LHCb Rivelatori a semiconduttore Giunzione p-n polarizzata inversamente (diodo) Regione completamente svuotata da cariche libere (rumore termico), zona attiva per la rivelazione ca. 50-150 mm SiO2 passivazione 300mm Una particella ionizzante produce cariche elettriche che per effetto del campo elettrico migrano agli elettrodi producendo un segnale N (e-h) ~ 11000 /100 mm Risoluzione spaziale ~ 10 mm Architettura ibrida Sensore (silicio) e chip di lettura separati “wire bonding” CMS Si strip “bump bonding” di ciascun pixel Il silicon tracker di CMS • • • 5.6x 2.4 m 200 m2 di silicio 71 M di canali Pile-up di vertici primari di collisioni p-p, separazione ~ 100 mm Il silicon tracker di ATLAS pixels • • 60 m2 di silicio 80 M di canali strips Sensori CMOS CMOS (Pixel) Detector • Sensore e elettronica di lettura integrati nello stesso chip • Stessa tecnologia delle fotocamere digitali • Ridotti costi di produzione • Maggiore granularita’ (pixel piu’ piccoli) • Spessore ridotto (material budget) • Soluzione adottata per l’upgrade dell’Inner Tracking System di ALICE L’upgrade dell’ITS di ALICE 10 m2, 25 Gpixels di 20x20 mm, 7 layers, copertura radiale da 21 a 400 mm L’upgrade dell’ITS di ALICE - Design ottimizzato per ridurre material budget (X0=0.3%) e incrementare la risoluzione spaziale - Struttura di supporto in fibra di carbonio, peso 1.5 gr - 50 mm pixel chips connessi a PCB flessibile a doppio layer in Al e kapton spesso 150 mm, peso di un modulo: 2 gr - Interconnessione con saldatura laser IR in vuoto di biglie di SnAg di 200 mm Inner barrel stave Rivelatori a gas Single wire counter • • In prossimita’ del filo E molto elevato Diametro ~ 20 mm Moltiplicazione a valanga G. Charpak, premio Nobel 1992 a : coeff. di Townsend, dipende dal gas G ~ 105 Camera proporzionale multifilo (MWPC), 2D position sensitivity Time Projection Chamber • Volume di gas con E e B paralleli • E ~ 100-400 V/cm, d fino a 2.5 m, t deriva ~ 10-100 ms • Ricostruzione 3D delle tracce usando t deriva (fondamentale: controllo temperatura, velocita’ di deriva, purita’ gas) La TPC di ALICE La TPC di ALICE La TPC di ALICE First Pb-Pb collision in Nov 2011 L’upgrade della TPC Sostituzione MWPC con GEM quadruple 25 Rivelatori a gas “micropattern” • Micro-pattern gas detectors sono stati introdotti negli anni 90 per ottenere migliore risoluzione spaziale, capcita’ di alti rates di particelle e semplicita’ di costruzione rispetto alle tradizionali MWPC • La GEM (Gaseous Electron Multiplier) e’ un foglio di kapton (50 mm) rivestito da Cu (5 mm) su entrambe le facce, con fori di 70 mm e passo di 140 mm • I due elettrodi di Cu sono collegati ad una DV ~ 4-500 V, all’interno dei fori si ha moltiplicazione a valanga F. Sauli Rivelatori a gas “micropattern” • Altre versioni: THGEM, mMEGAS, InGrid, mStrip, mDot,… THGEM InGrid • Grandi superfici sensibili a costi contenuti • Resistenti meccanicamente e alla radiazione • Notevole risoluzione spaziale e temporale • Tecniche di produzione sviluppate al CERN, in continua evoluzione, nuovi materiali e procedimenti, tecniche litografiche ~ standard Rivelatori a gas “micropattern” R&D in corso per l’upgrade dei rivelatori per LHC, HL-LHC • TPC di ALICE -> GEM o GEM+μMegas • Muon system di CMS -> GEM • Muon system di ATLAS -> μMegas CMS GEM ATLAS μMegas Rivelatori a gas “micropattern” Altre applicazioni: • Adatti anche a misurare neutroni e raggi X • Possibili applicazioni fuori dalla ricerca di base: • Homeland security (Rn detector, flame/smoke detector, ...) • Dosimetria e dosimetria ambientale • X-ray imaging • Neutron scattering (biologia e materiali) Note conclusive • Parte del materiale proviene da talks di D. Bertolotto, F. Resnati e W. Riegler • Questa presentazione ha mostrato una parte molto ridotta degli innumerevoli sistemi di rivelazione esistenti • Ricerca pura → progresso e innovazione tecnologica …. 1911 Camera a nebbia di Wilson 2012 ATLAS Future Circular Collider ~ 100 km, 100 TeV 20XX ?