Kostantin Meyl - ForumAstronautico

annuncio pubblicitario
Journal of Scientific Exploration, Vol 15, No.2, pp. 199-205, 2001
2001 Society for Scientific Exploration
Onde Scalari: Teoria ed Esperimenti1
KOSTANTIN MEYL
Transferzentrum der Steinbeis-Stiftung,Leopoldstrasse 1, D-78112 St.
Georgen/Schwarzwald,Germanye-mail: [email protected]
Riassunto: - Sarà mostrato che le onde scalari, che normalmente rimangono inosservate, sono
molto interessanti in relazione al loro uso pratico per l’informazione e la tecnologia energetica per
via dei loro attributi speciali. Le deduzioni fisiche e matematiche sono supportate da esperimenti
pratici. La dimostrazione mostrerà le seguenti:
1. la trasmissione senza fili di energia elettrica,
2. la reazione del ricevitore al trasmettitore
3. energia libera con un effetto overunit di circa 10,
4. la trasmissione di onde scalari con una velocità pari a 1.5 volte la velocità della luce, e
5. l’incapacità di schermare le onde scalari usando una gabbia di Faraday.
IRRAGGIAMENTO DI TESLA
In questo documento è descritta scienza straordinaria: cinque esperimenti, che sono incompatibili
con i libri di testo di fisica. Seguendo la mia breve lezione ti mostrerò la trasmissione di onde
longitudinali elettriche.
E’ un’esperienza storica, perché cento anni fa, il famoso fisico sperimentale Nikola Tesla misurò
come me le stesse proprietà d’onda. Da lui proviene un brevetto riguardante la trasmissione di
energia senza fili (Tesla, 1900).
Poiché scoprì anche che al ricevitore arrivava molta più energia di quella presa dal trasmettitore,
parlava di un “Trasmettitore di Aumento” (Magnifying Transmitter).
Basandosi sull’effetto di ritorno sul trasmettitore che Tesla faceva in modo avvenisse, Tesla
scoprì la risonanza della terra che si trova, in accordo con la sua misurazione, a 12 Hz. Poiché la
risonanza di Schuman di un’onda, che viaggia alla velocità della luce, è di 7.8 Hz, Tesla giunse alla
conclusione che la sua onda è 1.5 volte la velocità della luce (Tesla, 1905).
Come fondatore della diatermia, Tesla aveva anche messo in evidenza l’efficacia biologica e il
possibile uso in medicina. La diatermia di oggi non ha niente a che vedere con l’irraggiamento di
Tesla; essa usa onde sbagliate e di conseguenza, ha a malapena importanza medica.
La scoperta dell’irraggiamento di Tesla non è riconosciuto e non è più menzionato nei libri di
testo. Per questa ci sono due ragioni: (1) Nessuna università ha mai ricostruito un “Trasmettitore di
Aumento”. La Tecnologia era semplicemente troppo costosa. Per questo motivo, i risultati non sono
mai stati riprodotti, come è necessario per il riconoscimento della radiazione di Tesla. Ho risolto
questo problema usando la moderna elettronica sostituendo il generatore spinterometro con un
generatore di funzioni e il funzionamento ad alta tensione con uno a bassa tensione da 2 a 4 volts.
Ho venduto l’esperimento nelle vesti di un set di dimostrazione così che possa essere riprodotto il
più spesso possibile. Il kit sperimentale è fornito in una scatola ed è stato venduto 50 volte nelle
ultime quattro settimane. Alcune università possono già confermare gli effetti. I gradi di rendimento
misurati sono fra il 500 e il 1000%. (2) Le altre ragioni per cui questa importante scoperta potrebbe
cadere nell’oblio stanno nell’assenza di una descrizione adeguata del campo. Le equazioni di
Maxwell in qualsiasi caso descrivono solo onde trasversali, per le quali gli indici del campo
oscillano perpendicolarmente alla direzione della propagazione.
EQUAZIONE D’ONDA
Usando l’operatore di Laplace , le ben note equazione d’onda, secondo le regole del calcolo
vettoriale, possono essere scomposte in due parti: nella parte vettoriale (rot rot E; Figura 1), che
deriva dalle equazioni di Maxwell, e nella parte scalare (grad div E; Figura 2), a seconda di quale
divergenza di un indice di campo è uno scalare. Dobbiamo chiederci, “Quali proprietà ha questa
parte d’onda, la quale crea un’onda scalare?”
Se deriviamo il campo vettore da un potenziale scalare φ, allora questo approccio ci porta
immediatamente ad una equazione d’onda disomogenea, la quale è chiamata Onda di Plasma. Le
soluzioni sono note, come le onde di plasma dell’elettrone, che sono oscillazioni longitudinali della
densità dell’elettrone (Onde di Langmuir).
FIG 1 La parte vettoriale dell’equazione d’onda (derivata dalle equazioni di Maxwell)
ONDA SCALARE
FIG 2 La parte scalare dell’equazione d’onda descrive onde elettriche longitudinali (derivazione
delle onde di plasma).
IL MODELLO VORTICE
L’esperimento di Tesla e la mia ricostruzione storica, comunque, mostrano più soluzioni. Tali onde
longitudinali ovviamente esistono nell’aria anche senza plasma ed anche nel vuoto. Di conseguenza,
la domanda è: “Cosa descrive in questo caso la divergenza E ? Come viene trasmesso l’impulso,
così che un’onda longitudinale stazionaria possa formarsi? Come potrebbe verificarsi un’onda
d’urto, se non ci sono particelle che si spingono?
Ho risposto a questa domanda estendendo il campo della teoria di Maxwell ai vortici del campo
elettrico. Questi cosiddetti vortici potenziali sono capaci di formare strutture, ed essi si propagano
nello spazio a causa della loro natura particellare come un’onda d’urto longitudinale. L’idea del
modello è basata sul modello di vortice circolare di Hermann von Helmholtz, che Lord Kelvin rese
popolare. Nei miei libri (Meyl, 1996, 1998, 1999, 2002), sono descritte le deduzioni matematiche e
fisiche.
A dispetto della serie di difficoltà del campo teorico, ogni fisico inizierà a cercare una spiegazione
convenzionale. Egli proverà i seguenti due approcci.
Fig. 3 Interpretazione come circuito aperto risonante
Interpretazione del circuito risonante
Tesla aveva presentato il suo esperimento, fra gli altri, a Lord Kevin, e oltre 100 anni fa, Tesla
aveva parlato di una trasmissione di vortici. Nel parere di Kelvin, tuttavia, la trasmissione di vortici
attraverso nessun mezzo non riguarda un’onda bensì la radiazione. Kelvin aveva riconosciuto
chiaramente che ogni interpretazione tecnica radio aveva fallito, perchè il solo percorso delle linee
di campo è completamente differente.
Viene alla mente di supporre un circuito risonante, che consiste in un condensatore e una
induttanza (Figura 3). Se entrambi gli elettrodi del condensatore sono staccati, allora fra entrambi si
estende un campo elettrico. Le linee di campo cominciano ad una sfera, il trasmettitore, e vengono
mandate a pacchetti contro il ricevitore. In questo modo un grado più elevato di efficienza e un
accoppiamento molto serrato può essere atteso. In questo maniera, senza alcun dubbio, gli effetti,
ma non tutti, possono essere spiegati.
L’induttanza è divisa in due trasformatori ad aria, che sono arieggiati in un modo completamente
identico. Se un voltaggio di tensione sinusoidale introdotto è aumentato nel trasmettitore, allora è di
nuovo diminuito al ricevitore. Il voltaggio in uscita dovrebbe essere piccolo o, al massimo, uguale
al voltaggio in ingresso - eppure è sostanzialmente più grande !
Uno schema circuitale può essere disegnato e calcolato, ma in nessun caso avviene il risultato
misurabile che i diodi al ricevitore (U>2 Volts) si accendono, mentre allo stesso tempo, i
corrispondenti diodi alla trasmittente si spengono (U<2 Volts)! Per verificare questo risultato, sono
state cambiate entrambe le bobine.
Il grado misurato di rendimento rimane, nonostante lo scambio, al 1000%. Se la legge di
conservazione dell’energia non è violata, allora l’unica interpretazione rimasta è: il condensatore
aperto leva energia di campo dal suo territorio circostante. Senza considerazioni su questa
circostanza, l’errore derivato di ogni calcolo di modello convenzionale rimane a più del 90%. In
questo caso, si potrebbe fare senza il calcolo.
Il calcolo riguarderà campi oscillanti, perché gli elettrodi sferici cambiano nella polarità con una
frequenza di approssimativamente 7 MHz. Essi operano in risonanza. La condizione per le letture
della risonanza è la seguente: frequenze identiche e fase opposta. La trasmittente ovviamente
modula il campo nel suo territorio circostante, mentre il ricevitore raccoglie ogni cosa che soddisfa
la condizione per la risonanza.
Anche nella questione aperta riguardante la velocità di trasmissione del segnale, l’interpretazione
del circuito risonante fallisce. Ma il tecnico HF ha ancora un’altra spiegazione sulla punta della sua
lingua, come segue.
Interpretazione del campo vicino
Nel campo vicino di un’antenna, gli effetti sono misurati, i quali da una parte sono inspiegabili,
perché essi eludono la teoria di campo normalmente usata, e dall’altra parte vengono ben
approssimati, attraverso gli effetti dell’onda scalare che ho mostrato.
Chiunque è a conoscenza di una applicazione pratica (per esempio, all’entrata dei grandi magazzini,
dove il cliente deve andare attraverso dei rivelatori di onda scalare).
Nel mio esperimento, la trasmittente è situata nella misteriosa zona vicina. Anche Tesla lavorò
sempre nell’ambito della zona vicina. Ma colui che chiede le cause scoprirà che l’effetto del campo
vicino non è nient’altro che la parte d’onda scalare dell’equazione d’onda. La mia spiegazione è la
seguente: i portatori di carica che oscillano con alta frequenza in una bacchetta di un’antenna
formano un’onda stazionaria longitudinale. Come risultato, anche i campi nella zona vicina di un
dipolo Hertziano sono campi di onda scalare longitudinale. La figura 4 mostra chiaramente come si
formano i vortici e come essi si allontanano dal dipolo.
Come nel caso dei portatori di carica nella bacchetta dell’antenna, l’angolo di fase fra la corrente e
il voltaggio della tensione ammonta a 90 gradi e avviene nel campo vicino; anche il campo elettrico
e magnetico sono sfasati di 90 gradi. Nel campo lontano, tuttavia, l’angolo di fase è zero gradi.
Nella mia interpretazione, i vortici si rompono, essi decadono, e si formano onde radio traverse.
Intepretazione del Vortice
Il decadimento del vortice, tuttavia, dipende dalla velocità di propagazione. Calcolati alla velocità
della luce, i vortici sono già decaduti entro metà della lunghezza d’onda. Più grande è la velocità,
più stabili diventano, sino a rimanere stabili al di sopra di 1.6 volte la velocità della luce. Questi
vortici molto veloci si contraggono nelle dimensioni. Essi possono ora perforare creando un tunnel.
Pertanto, velocità più elevate della luce avvengono nell’effetto tunnel. Quindi, nessuna gabbia di
Faraday è capace di schermare questi vortici veloci.
Poiché questi vortici di campo con natura di particelle, seguendo le oscillazioni ad alta frequenza,
cambiano permanentemente la loro polarità da positiva a negativa e viceversa, essi non hanno una
carica, in media, nel tempo. Come risultato, essi sono capaci di penetrare i solidi in una maniera
quasi indisturbata. Particelle con questa proprietà in fisica sono chiamate neutrini. L’energia di
campo che è raccolta nel mio esperimento, in accordo con quella proprietà, proviene dalla
radiazione del neutrino che ci circonda. Poiché la sorgente di questa radiazione, indifferentemente
se di origine artificiale o naturale, è lontana dal mio ricevitore, ogni tentativo dell’interpretazione
del campo vicino non va bene. Dopo tutto, può la trasmittente installata nella zona del campo vicino
fornire meno del 10% della potenza ricevuta? E comunque il 90% che interessa non può provenire
dalla zona di campo vicino!
Esperimento
Al generatore di funzioni ho regolato la frequenza e ampiezza del segnale sinusoidale, con il quale
la trasmittente è fatta funzionare. Io giro significativamente il regolatore della frequenza, fino a
quando i diodi che emettono luce al ricevitore si accendono luminosamente, mentre quelli alla
trasmittente si spengono. A questo punto ha luogo una trasmissione di energia.
Se l’ampiezza è ridotta a tal punto che è garantito che nessun surplus di energia è irradiato, allora
ha luogo anche l’aumento di energia mediante l’amplificazione dell’energia. Se ridimensiono il
ricevitore staccando la messa a terra, allora l’illuminazione dei led segnala l’effetto menzionato
indietro alla trasmittente. La trasmittente quindi percepisce come se il segnale è ricevuto.
L’auto risonanza delle bobine di Tesla, secondo il contatore di frequenza, sta a 7 MHz. Ora la
frequenza è abbassata, ad approssimativamente 4.7 MHz, e a quel punto il ricevitore si illumina di
nuovo, ma meno intensamente, ed è facilmente schermabile e senza distinguibile effetto di ritorno al
trasmettitore. Ora abbiamo a che fare ambiguamente con la trasmissione della parte Hertiana che va
con la velocità della luce. Poiché la lunghezza d’onda non è stata cambiata, può la proporzione delle
frequenza determinare la proporzione delle velocità di propagazione? L’onda scalare, secondo
questa teoria, va con (7/4.7) 1.5 volte la velocità della luce!
Se metto il trasmettitore in un case di alluminio e chiudo la porta, allora non dovrebbe arrivare
niente al ricevitore. Laboratori esperti di compatibilità elettromagnetica non possono rilevare
proprio niente in questo caso, e, a dispetto di questo fatto, le lampade del ricevitore si illuminano!
Girando la bobina del ricevitore può essere verificato che è presente un abbinamento elettrico e non
magnetico, sebbene la gabbia di Faraday dovrebbe schermare campi elettrici. L’onda scalare
ovviamente supera la gabbia con una velocità superiore a quella della luce, perforandola !
Note
1 Questo documento è basato su una presentazione fatta dall’autore alla conferenza di Amsterdam
della Society for Scientific Exploration, Ottobre 2000
Riferimenti
Meyl, K. (1996). Elektromagnetische Umweltverträglichkeit. Villingen-Schwenningen: INDELVerlag.
Meyl, K. (1998).Teil 1: Umdruck zur Vorlesung.Villingen-Schwenningen. 3. Aufl.
Meyl, K. (1999). Teil 2: Energietechnisches Seminar.3. Auflage.
Meyl, K. (2002).Teil 3: Informationstechnisches Seminar 2002.Auszugsweise enthalten. InMeyl, K.
Skalarwellentechnik, Dokumentation für das Demonstrations-Set.Villingen-Schwenningen:
INDEL-Verlag.
Tesla N. (1900). Apparatus for Transmission of Electrical Energy.US Patent No. 645,576
NewYork.
Tesla N. (1905). Art of Transmitting Electrical Energy Through the Natural Mediums. US
PatentNo. 787,412. New York.
Scarica