COMUNE DI CARUGATE PIANO DI LOCALIZZAZIONE IMPIANTI PER LA TELECOMUNICAZIONE E LA RADIOTELEVISIONE Adottato con deliberazione di C.C. n. 98 del 19 dicembre 2003 Approvato con deliberazione di C.C. n. 24 del 18 maggio 2004 Titolo del documento pag. 0 Titolo del documento: Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) (Incarico affidato con determinazione n° 822 del 07/10/2002) Estensori del documento: Punto Energia: Data di emissione: Nome del file: Revisione: Distribuzione: Berardi, De Simone, Sarto Unità Centrale di Coordinamento 27.02.03 Piano Elettrom Carugate.doc 1.3 Riservata/Interna Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) INDICE 1. SCOPO DEL DOCUMENTO............................................................................2 2. I CAMPI ELETTROMAGNETICI......................................................................2 3. EFFETTI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI SULL’UOMO ...........................3 4. FONTI DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO .....................................5 4.1 Linee elettriche o elettrodotti ad alta tensione ..............................................5 4.2 Sistemi di telecomunicazione e radar ...........................................................5 5. CENSIMENTO DELLE SORGENTI DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO RICADENTI NELLA L.R.11 DEL 2001 ....................7 5.1 Valutazione della distanza entro la quale si può avere superamento dei limiti. .............................................................................................................8 6. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ...................................................................11 6.1 Ambito statale.............................................................................................11 6.2 Ambito regionale.........................................................................................14 7. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE E DEI SITI DI PARTICOLARE INTERESSE STORICO ED ARTISTICO.............................................................................17 8. LINEE GUIDA PER L’INSEDIAMENTO URBANISTICO E TERRITORIALE DI IMPIANTI PER RADIOTELECOMUNICAZIONI........................................18 9. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE PER L’INSTALLAZIONE .........................20 1 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) 1. Scopo del documento L’obiettivo del presente documento è quello di fornire alla Amministrazione locale i criteri per l’installazione degli impianti di radiocomunicazione alla luce degli ultimi aggiornamenti normativi in materia. Gli elaborati grafici allegati sono di supporto alla caratterizzazione delle diverse aree e all’individuazione dei siti idonei. 2. I campi elettromagnetici Un campo elettromagnetico nasce quando esistono cariche elettriche o dipoli magnetici variabili nel tempo. Diversamente dal campo elettrico generato da una carica elettrica statica, come ad esempio quello che si produce strofinando alcuni materiali, o del campo magnetico generato da un magnete permanente, come nel caso del campo magnetico terrestre, il campo elettromagnetico è in grado di propagarsi nello spazio. Quindi un campo elettrico variabile induce un campo magnetico variabile e analogamente un campo magnetico variabile induce un campo elettrico variabile, generando un’onda elettromagnetica che, propagandosi nello spazio alla velocità della luce (300.000 km/s), trasporta energia. La luce, ad esempio, è un’onda elettromagnetica. Le caratteristiche di un’onda elettromagnetica vengono determinate dalla velocità di variazione dei campi di forze elettrici e magnetici e dall’energia trasportata dall’onda. L’Hertz (Hz) è l’unità di misura che rappresenta il numero di oscillazioni che subiscono i campi in un secondo, mentre l’energia trasportata che transita attraverso una superficie di un metro quadrato nell’unità di tempo viene misurata in Watt/m2. La frequenza dell’oscillazione determina il comportamento e l’interazione con la materia dell’onda (o radiazione) elettromagnetica. 2 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) Figura 1 Classificazione delle onde in base alla caratteristica “frequenza (Hz)”. In funzione della frequenza quindi la radiazione elettromagnetica può attraversare alcuni materiali, essere riflessa oppure assorbita da altri corpi. In definitiva, il campo elettromagnetico è un “trasportatore” di energia e l’energia trasportata può essere utilizzata per molteplici scopi dall’uomo (riscaldarci al sole, osservare, trasmettere informazioni, cucinare, eseguire radiografie, ecc.). Nella figura 1 è riportata la classificazione delle onde in base alla caratteristica frequenza (Hz). 3. Effetti dei campi elettromagnetici sull’uomo L’uomo è da sempre circondato da onde elettromagnetiche (radiazione solare, raggi cosmici, emissioni da stelle e galassie, campo terrestre), ma negli ultimi cento anni l’utilizzo delle onde radio prodotte dall’uomo è cresciuto in modo esponenziale. Per una corretta valutazione dell’effetto della radiazione elettromagnetica sull’uomo occorre fare alcune opportune distinzioni. Prima di tutto, occorre suddividere le onde elettromagnetiche in radiazioni ionizzanti e radiazioni non ionizzanti: infatti, se la frequenza è particolarmente elevata, la radiazione assume particolari caratteristiche che la rendono 3 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) particolarmente reattiva con la materia. I pesanti effetti delle radiazioni ionizzanti sull’uomo sono ormai noti e provati: l’energia ad esse associata è cosi elevata da riuscire ad attraversare i tessuti umani in profondità e provocare danni irreversibili alle cellule. Ovviamente, il loro effetto dipende dalla dose: i raggi X sono radiazioni ionizzanti, ma l’effetto, ad esempio, di molte decine di radiografie nella vita di un uomo è trascurabile. Le radiazioni utilizzate per le trasmissioni radio non sono ionizzanti e quindi non esercitano questi pesanti effetti sull’uomo, anche se ciò non implica che il loro effetto sia nullo. Sono stati condotti numerosi studi, che hanno comunque portato a risultati spesso scarsamente attendibili e a volte contrastanti. In particolare, sono ben noti solo gli effetti acuti per elevati livelli di potenza, in funzione della frequenza, mentre non esistono risultati definitivi per le esposizioni a lungo termine a bassi livelli. Si pensi che, allo stato attuale, la classificazione di cancerogenicità delle onde elettromagnetiche è pari a quella del caffè. Un effetto noto da tempo e sicuramente provato è l’effetto termico, che si manifesta nel corpo umano quando è sottoposto a radiazione elettromagnetica di particolare potenza. L’energia trasportata dall’onda viene assorbita più o meno in profondità, in funzione della frequenza, e trasformata in calore con conseguente aumento di temperatura che, a sua volta, risulta significativo se la potenza incidente è rilevante e può causare danni. Un’applicazione esemplare di tale principio è quella del riscaldamento del cibo nei forni a microonde. Tuttavia soltanto nelle immediate vicinanze di un’antenna trasmittente di grande potenza ci si può trovare immersi in un campo elettromagnetico tale da causare effetti termici, diversamente, in condizioni normali, l’effetto termico non si manifesta. Gli effetti acuti per l’esposizione a campi di intensità relativamente elevata sono quindi ben noti, mentre rimane il grosso interrogativo attorno a quelli che possono essere gli effetti a lungo termine, non termici, prodotti dall’esposizione a radiazioni elettromagnetiche di bassa potenza. Si tenga presente che, mentre alcuni studi sembrano aver dimostrato l’esistenza di una correlazione tra l’incidenza di alcune tipologie di tumore e la distanza da grossi impianti di trasmissione, altre indagini 4 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) successive hanno smentito la veridicità di tale correlazione. Le variabili in gioco sono numerose: risulta alquanto difficile affermare con sicurezza che l’aumento di incidenza di tumori in una certa zona sia dovuto all’inquinamento elettromagnetico e non all’inquinamento dell’aria o dell’acqua. 4. Fonti di Inquinamento Elettromagnetico Escludendo le fonti industriali, la popolazione civile risulta esposta alla radiazione elettromagnetica proveniente da linee elettriche ad alta tensione, da sistemi di telecomunicazione e, inoltre, in ambito domestico, dei diversi elettrodomestici presenti nelle case. Di seguito vengono prese in considerazione le prime due fonti. 4.1 Linee elettriche o elettrodotti ad alta tensione Gli elettrodotti assicurano il trasporto dell’energia elettrica dalle centrali di produzione alle utenze domestiche e ai siti industriali. Gli elettrodotti quindi trasportano energia e, come effetto secondario non voluto, ne irradiano una piccola parte, generando un campo elettromagnetico alla frequenza di 50 Hz. L’intensità del campo prodotto è direttamente proporzionale alla corrente che scorre nei conduttori ed è funzione complessa del numero dei conduttori stessi e della loro configurazione spaziale, mentre risulta inversamente proporzionale alla distanza dalla linea. In prossimità dei conduttori il campo è particolarmente intenso e dannoso per l’uomo: a scopo precauzionale, la legge definisce le distanze da rispettare affinché il livello di esposizione per la popolazione si mantenga al di sotto di 1/50 rispetto al livello oltre cui si conoscono effetti negativi per la salute umana. 4.2 Sistemi di telecomunicazione e radar Questi impianti sono progettati appositamente per generare e diffondere onde elettromagnetiche utili a trasmettere informazioni. Lo spettro di frequenze utilizzato è molto ampio, attualmente variabile da alcuni 5 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) kHz a centinaia di GHz, mentre le potenze vanno dai millesimi di Watt ai milioni di Watt. L’intensità del campo in un punto è funzione della potenza e delle caratteristiche dell’antenna (direttività) ed è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dall’antenna medesima. In genere, gli impianti che producono i più alti livelli di campo sono quelli di radio e di telediffusione, che utilizzano potenze superiori al centinaio di Watt (in media tra 5.000 e 50.000 Watt). Livelli di campo medio-alti vengono prodotti dagli impianti per telefonia mobile con tecnica TACS GSM e DCS che utilizzano mediamente una potenza di 100 Watt alla frequenza di 900 o 1800 MHz. Altri servizi di comunicazione mobile come quelli utilizzati dalla Polizia, dai Carabinieri, dai Vigili Urbani, dalle ambulanze etc. utilizzano, in modo intermittente, potenze inferiori ai 100 Watt esercitando scarso impatto sul livello di inquinamento elettromagnetico. Nei nuovi sistemi di telefonia mobile (UMTS) si tende ad utilizzare celle, corrispondenti alle aree servite da un singolo impianto, molto piccole, al fine di massimizzare il numero di utenti servibili: questo implica l’utilizzo di potenze molto basse rispetto a quelle dei terminali mobili. L’impatto sul livello di inquinamento elettromagnetico e con esso anche l’impatto visivo, date le ridotte dimensioni, sono molto limitati. Occorre citare inoltre i sistemi ponte radio o di comunicazione satellitare che utilizzano potenze basse ma concentrate in fasci molto stretti, i quali possono dare contributi sensibili solo in prossimità dell’antenna e nel centro del fascio emesso. Infine, gli impianti radar, che utilizzano brevissimi impulsi di elevata potenza, non danno, in genere, alcun problema alla popolazione, essendo localizzati a sufficiente distanza dai centri abitati. 6 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) 5. Censimento delle sorgenti di inquinamento elettromagnetico ricadenti nella L.R.11 del 2001 Le tabelle 1 e 2 riportano i dati relativi alla consistenza attuale delle potenziali sorgenti di inquinamento elettromagnetico. A seguito delle richieste inoltrate, la Regione Lombardia ha fornito le informazioni relative agli elettrodotti che attraversano il territorio comunale (vedi tabella 1). Nome impianto Stazzona (SO) - Milano ric. nord (MI) Cologno (MI) - Cologno al. (MI) Brugherio dt (MI) - r.c.s. (MI) Brugherio p.6 (MI) - Cologno (MI) Grosio (SO) - Milano ric. nord (MI) Brugherio (MI) - Verderio al. (CO) Brugherio (MI) - Verderio c.d. Dalmine(BG) Brugherio (MI) - Tavazzano (LO) Brugherio - Sesto San Giovanni Lunghezza Totale (km) Tratto nel Comune (m) 245 1616 Sigla Ente Tensione (kV) AEM ENEL ENEL ENEL AEM ENEL 130 130 130 130 220 220 131,50 0,03 9,94 1,38 129,37 12,26 ENEL 220 37,99 1616 ENEL SONDEL 380 130 31,5 9,586 20,7 1142,4 Tabella 1 Linee elettriche ad altissima tensione presenti nel Comune di Carugate e nei contermini (Fonte: Regione Lombardia). L’ARPA, competente per le sorgenti a radiofrequenza, non ha ancora completato e validato il catasto che dovrà contenere tutte le fonti previste nella Legge Regionale n°11, ma ha fornito comunque i dati tecnici fondamentali delle Stazioni Radio Base per telefonia mobile presenti nel territorio comunale di Carugate (vedi tabella 2). Tipo impianto Proprietà Rete Tipo Ubicazione Telefonia Telefonia Telefonia Telefonia Telefonia Vodafone H3G Wind TIM H3G Su edificio Sostegno isolato Sostegno isolato Sostegno isolato Su edificio Sistema Frequenza di [MHz] Trasmiss. GSM DCS DCS GSM UMTS 900 1800 1800 900 1900 Quota Centro elettrico dal p.c. [m] 29 31 28 28 29 Potenza complessiva ai connettori d’antenna [W] 173 54 39 70 50,88 Tabella 2 Impianti fissi per telecomunicazioni nel comune di Carugate (Fonte: ARPA Lombardia e Comune di Carugate). I dati forniti dall’ARPA sono stati integrati con le informazioni fornite dal Comune. 7 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) L’ARPA non ha riscontrato la presenza di impianti per diffusione radiotelevisiva e neppure altre fonti forniscono indicazioni in merito alla presenza di tali impianti nel territorio comunale di Carugate E’ stata elaborata la base cartografica georeferenziata per la presentazione dei risultati, utilizzando in combinazione il PRG fornito dal Comune e la Carta Tecnica Regionale 1:10.000. Nell’Allegato 1 sono riportate si riportano le mappe del territorio comunale contenenti l’indicazione delle fonti di inquinamento elettromagnetico e l’individuazione delle aree sensibili. 5.1 Valutazione della distanza entro la quale si può avere superamento dei limiti. Nelle mappe contenute nell’Allegato 1 sono state riportate le sorgenti di inquinamento elettromagnetico. Per quanto riguarda gli elettrodotti, è necessario in primo luogo tener presente che gli impianti elettrici di pubblico servizio sono classificati secondo il DM.LL.PP 21/03/1988, n. 449, come riassunto nella tabella 3. Identificazione corrente Classi previste nel DM 449 Tensione Descrizione Sigla kV Prima Bassa tensione BT 0,4 Seconda Media tensione MT 15 Alta tensione AT 132 Altissima tensione AAT 220 380 Terza Tipo di utilizzo prevelente Distribuzione di energia elettrica alla clientela diffusa Distribuzione secondaria Trasmissione e Distribuzione Primaria Trasmissione Tabella 3 Classificazione ai sensi del DM.LL.PP 21/03/1988 n.449. Un obiettivo di qualità da perseguire potrebbe essere assunto pari a 0,2 microTesla di induzione magnetica; l’obiettivo potrebbe essere conseguito attraverso gli strumenti urbanistici, tenendo conto delle particolari situazioni territoriali, al fine di contemperare le esigenze di minimizzazione del rischio con quelle di sviluppo territoriale, fermo restando la garanzia del principio della tutela della salute attraverso il rispetto di opportuni valori di cautela e limiti di 8 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) esposizione. Tuttavia, mentre il limite di esposizione per gli elettrodotti è stato formalmente fissato (D.P.C.M. 23 aprile 1992) nella misura di 100 microTesla, per quanto concerne il valore di cautela il Ministero ha fornito solo un’indicazione nella misura di 0,5 microTesla. Questo valore, individuato sulla base delle più aggiornate conoscenze scientifiche in materia di protezione da possibili effetti, a lungo termine, trova positivo riscontro in alcune normative regionali. In Emilia Romagna, ad esempio, tale valore rappresenta, all’interno delle campagne di censimento e di monitoraggio, la soglia per l'individuazione dei ricettori per i quali dovrà essere effettuato il risanamento in seguito all’adozione di una specifica normativa da parte dello Stato. Si tenga comunque presente che alcune leggi regionali hanno suddiviso gli impianti per la trasmissione e la distribuzione dell’energia elettrica in diverse categorie, in funzione della tensione e quindi della corrente correlata, definendo opportune fasce di rispetto. In particolare si riportano, a titolo indicativo, le fasce di rispetto definite dall’Emilia Romagna, limitatamente alle linee con tensione superiore a 35 kV (cfr. tabella 4) e a quelle con tensione pari o inferiore a 35 kV (cfr. tabella 5). kV 380 220 132 Terna singola 100 70 50 Doppia terna ottimizzata (1) 70 40 40 Doppia terna non ottimizzata (2) 150 80 70 Note (1)Fasi diverse per le coppie di conduttori a pari altezza e correnti concordi o fasi uguali e correnti discordi. (2)Caso inverso al precedente. Tabella 4 Dimensione della fascia laterale di rispetto (m) per il perseguimento dell'obiettivo di qualità di 0,2m T al ricettore (Fonte: D.G.R. N.197 DEL 20/02/01 Emilia- Romagna). Linee a 15 kV Linea aerea in conduttori nudi Cavo aereo Cavo interrato Terna o cavo singolo Doppia terna o cavo ottimizzato Doppia terna o cavo non ottimizzato 20 12 28 3 3 = = 4 4 Tabella 5 Dimensione della fascia laterale di rispetto (m) per il perseguimento dell'obiettivo di qualità di 0,2m T al ricettore (Fonte: D.G.R. N.197 DEL 20/02/01 Emilia- Romagna). 9 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) Per quanto riguarda le mappe allegate, le fasce di rispetto sono state definite conformemente alla normativa nazionale, assumendo come approssimazione la proiezione sul terreno dell’asse centrale della linea e calcolando l’ampiezza come somma delle fasce riferite a ciascun lato della linea stessa. Per quanto riguarda gli impianti radiotelefonici dall’elenco fornito dall’ARPA, risultano installati solo impianti di telefonia. I dati ARPA contengono i livelli di potenza massima generata dall’impianto ma non informazioni sulla tipologia, la direttività e l’orientamento delle antenne utilizzate. Le distanze entro le quali si può avere il superamento dei limiti di legge, nell’ipotesi in cui venga utilizzata una tipologia standard di antenna, sono state determinate assumendo un’ipotesi conservativa. Infatti le condizioni effettive risultano migliorative al fine dell’impatto elettromagnetico per i seguenti motivi: ! il funzionamento degli impianti a massima potenza interessa periodi temporali molto limitati; ! la potenza emessa è sempre inferiore a quella generata, così che la potenza di progetto risulta essere sempre superiore a quella di esercizio; ! i livelli massimi di potenza si hanno solo in alcune direzioni particolari, mentre lungo le altre direttrici la potenza è notevolmente inferiore, date le caratteristiche fisiche del campo generato; ! gli edifici assorbono parte dell’energia che li investe e quindi contribuiscono a ridurre ulteriormente l’energia che va ad interessare altri soggetti. 10 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) 6. Normativa di riferimento 6.1 Ambito statale La legislazione che si occupa di inquinamento elettromagnetico è relativamente recente e solo con la Legge Quadro del 22 febbraio 2001 n. 36 ha assunto una forma organica. Gli obiettivi prioritari della legge n.36/2001 sono: ! la tutela della salute dei lavoratori e della popolazione dagli effetti dell'esposizione a determinati livelli di elettromagnetismo; ! la tutela dell'ambiente e del paesaggio; ! la promozione delle azioni di risanamento volte a ridurre l'inquinamento elettromagnetico. L'ambito di applicazione comprende gli impianti radioelettrici (SRB, radar, stazioni radiotelevisive) e gli elettrodotti operanti nel range di frequenza da 0 a 300 GHz (radiazioni non ionizzanti). Per quanto riguarda gli impianti fissi sorgenti di campi ELM, la norma prevede 3 tipi di limiti: ! limite di esposizione (per gli effetti acuti): valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione, che non deve essere superato in alcuna condizione di esposizione (valido sia per la popolazione che per i lavoratori); ! valore di attenzione (per gli effetti a lungo termine): valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione, che non deve essere superato negli ambienti abitativi, scolastici, e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate; ! obiettivi di qualità: valori di campo definiti dallo stato, nonchè criteri per la localizzazione degli impianti, prescrizioni ecc. contenuti nelle leggi regionali. 11 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) Per quanto attiene alle competenze, lo Stato: ! fissa i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità; ! istituisce il Catasto Nazionale delle sorgenti di campi ELM (fisse e mobili); ! fissa i criteri per l'elaborazione dei Piani di Risanamento regionali; ! definisce il tracciato e le fasce di rispetto degli elettrodotti con tensione superiore a 150 kV; ! determina le caratteristiche delle fasce di rispetto per gli elettrodotti, all'interno delle quali non è consentita alcuna destinazione edilizia ad uso residenziale, scolastico, sanitario o che comunque comporti una permanenza superiore a 4 ore. Le Regioni: ! individuano i siti idonei per la localizzazione di impianti di telefonia mobile, radioelettrici e radiotelevisivi; ! stabiliscono i tracciati degli elettrodotti con tensione fino a 150 kV; ! determinano le modalità per il rilascio delle autorizzazioni all'installazione degli impianti; ! realizzano il Catasto Regionale delle sorgenti di campi ELM (fisse e mobili); ! realizzano ed adottano i Piani di Risanamento per l'adeguamento degli impianti ai limiti di esposizione, ai valori di attenzione e agli obiettivi di qualità; ! definiscono, mediante l'emanazione di leggi regionali, le competenze delle Province e dei Comuni. La Legge attribuiva ai Comuni il compito di adottare “un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici” (art. 8). Le funzioni di controllo e vigilanza sono attribuite sia alle Province sia Comuni, che si avvalgono a loro volta delle ARPA. La Legge Quadro, che prevede anche una serie di sanzioni amministrative pecuniarie per chi non ottempera alle prescrizioni previste, necessita, per essere 12 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) realmente efficace, dell’emanazione di decreti attuativi. In particolare, dovranno essere emanati: ! tre DPCM che dovranno stabilire, da una parte, i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità per la popolazione e i lavoratori professionalmente esposti, e dall'altra, le tecniche di rilevamento, i criteri per la definizione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti e per l'elaborazione dei piani di risanamento; ! un DPR che definisca le caratteristiche tecniche e la localizzazione dei tracciati per la realizzazione di elettrodotti e degli impianti SRB e radiotelevisivi; ! un DM Ambiente che predisponga la realizzazione del Catasto Nazionale; ! un DM Ambiente che stabilisca quali informazioni i produttori di apparecchi che emettono campi ELM sono tenuti a fornire agli acquirenti attraverso l’apposita etichettatura o le schede tecniche necessarie. In regime transitorio e fino all'emanazione dei decreti, sono da considerarsi validi i Decreti precedenti alla Legge Quadro. Il DPCM 23 aprile 1992 fissa il valore massimo di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale nominale di 50 Hz (elettrodotti, stazioni e cabine elettriche) nell’ambiente esterno e abitativo. In aree in cui viene trascorsa una parte significativa della giornata In aree in cui l’esposizione è ridotta a poche ore della giornata Campo elettrico (V/m) Campo magnetico (mT) 5.000 0,1 10.000 1,0 Tabella 6 Limiti di esposizione al campo elettrico e magnetico (Fonte: D.P.C.M. 23 aprile 1992). I limiti di esposizione contenuti nella tabella 3 si riferiscono ad effetti sanitari “acuti”. I nuovi Decreti terranno conto anche degli effetti a lungo termine. 13 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) Il decreto stabilisce inoltre la distanza di rispetto degli elettrodotti: ! linee a 132 kV: 10 m; ! linee a 220 kV: 18 m; ! linee a 380 kV: 28 m. Per le linee a tensione diversa, compresa cioè tra 132 e 380 kV, la distanza di rispetto viene calcolata mediante proporzione diretta da quelle indicate. Il DM Ambiente 10 settembre 1998 n. 381 stabilisce i limiti di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici connessi al funzionamento dei sistemi fissi delle telecomunicazioni (SRB e stazioni radiotelevisive) operanti nel “range” di frequenza tra i 100 kHz e i 300 GHz (cfr. Tabella 7). Frequenza 0,1 – 3 MHz 3 MHz – 3.000 MHz 3.000 MHz – 300 GHz Campo elettrico 6 V/m Campo elettrico 60 V/m 20 V/m 40 V/m Campo magnetico 0,2 A/m 0,05 A/m 0,1 A/m Densità di potenza 2 1 W/m 2 4 W/m Limiti per esposizione di durata superiore a 4 ore Campo magnetico Densità di potenza 2 0,016 A/m 0,1 W/m (3 MHz – 300 GHz) Tabella 7 Limiti di esposizione per campi generati da impianti funzionanti a 100 kHz – 300 GHz e limiti per esposizione di durata superiore 4 ore (Fonte: DM Ambiente n. 381 del 1998). Tali prescrizioni non riguardano gli impianti radar né i terminali mobili telefonici (telefonini). La Legge 20 marzo 2001 n. 66 (conversione del Decreto legge 23 gennaio 2001 n.5) prevede sanzioni per i titolari di impianti radiotelevisivi che superano i valori stabiliti dal DM 381/98 e che non procedono alla “riduzione in conformità” prescritta dalla Regione competente. 6.2 Ambito regionale La Legge Regionale 11 maggio 2001, n.11 della Regione Lombardia “detta indirizzi per l’ubicazione, l’installazione, la modifica ed il risanamento degli impianti per le telecomunicazioni e la radiotelevisione” (art. 1) in grado di produrre campi elettromagnetici di frequenza compresa tra 100 kHz e 300 GHz. 14 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) Per quanto riguarda la pianificazione, la legge regionale prevede che i Comuni debbano provvedere ad individuare, sulla base dei criteri definiti dalla Giunta Regionale, le aree nelle quali è possibile installare impianti per le telecomunicazioni e per la radiotelevisione (art. 4). Le aree per le quali è prevista una maggiore tutela sono quelle di particolare intensità abitativa, quelle ospitanti soggetti ritenuti sensibili (bambini, anziani e malati) e quelle che hanno una particolare valenza storico-artistica o paesaggistica-ambientale. Gli impianti radiobase per la telefonia mobile di potenza totale ai connettori di antenna non superiore a 300 W non richiedono una specifica regolamentazione urbanistica. Tuttavia è vietata in ogni caso l’installazione di impianti di telecomunicazioni e radiotelevisione in corrispondenza di asili, edifici scolastici, ospedali e relative pertinenze. Ai Comuni spetta il compito di autorizzare l’installazione di tali impianti, una volta acquisito il parere tecnico dell’ARPA (art. 7). I gestori delle reti di telecomunicazione devono inviare annualmente ai Comuni e all’ARPA un piano di localizzazione che descriva lo sviluppo delle reti da loro gestite, in modo che i Comuni possano razionalizzare la distribuzione delle stazioni e quindi ridurre al minimo l’esposizione della popolazione. L’ARPA gestisce il Catasto Regionale degli impianti fissi per le telecomunicazioni e la radiotelevisione e fornisce le informazioni in esso contenute alla Giunta regionale, agli enti locali ed allo Stato I titolari di impianti di potenza al connettore di antenna non superiore a 7 W, di impianti ad uso radioamatoriale e di reti microcellulari di telecomunicazioni sono tenuti a comunicare, al sindaco ed all’ARPA, l’esercizio di tali impianti almeno 30 giorni prima dell’attivazione. La legge regionale prevede anche sanzioni di tipo pecuniario per chi viola le prescrizioni. La Delibera di Giunta regionale 11 dicembre 2001 n. VII/7351 definisce i criteri per l’installazione degli impianti per le telecomunicazioni e la radiotelevisione di cui all’articolo 4 della legge regionale. 15 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) Nella Delibera vengono definite 3 tipologie di aree: ! Area 1: comprende le parti del territorio comunale edificate con continuità; ! Area 2: parte del territorio comunale non rientrante in Area 1; ! Aree di particolare tutela: aree comprese entro il limite di 100 metri dal perimetro di proprietà di asili, scuole, ospedali, case di cura e residenze per anziani. Ogni Comune deve provvedere a suddividere l’intero territorio di competenza in Area 1 e Area 2 e a delimitare le aree di particolare tutela, dandone quindi comunicazione all’ARPA. Nelle aree di particolare tutela è consentita l’installazione di impianti fino a 300 W. In Area 1 (al di fuori di aree di particolare tutela) è consentita l’installazione di impianti di potenza rispettivamente fino a 1.000 W, mentre in Area 2 (comunque al di fuori di aree di particolare tutela) non sono previsti vincoli di potenza. L’installazione deve essere realizzata in modo che il centro del sistema radiante sia posizionato a quote superiori a quelle di edifici destinati a permanenze prolungate e situati: ! entro 100 metri, nel caso di impianti di potenza < 300 W; ! entro 250 metri, nel caso di impianti con potenza compresa tra i 300 e i 1.000 W; ! entro 500 metri, nel caso di impianti di potenza > 1.000 W. La valutazione dell’inserimento dei manufatti nel territorio comunale dovrà tenere conto degli indirizzi contenuti nel Piano Territoriale Paesistico Regionale e dovrà salvaguardare gli aspetti storici, artistici e naturalistici. Il recente Decreto Legislativo 198/2002 semplifica notevolmente e rende estremamente rapido il procedimento amministrativo per l’autorizzazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione. Di fatto, il Decreto introduce il meccanismo del “silenzio-assenso” e riduce i tempi per l’adempimento del procedimento a disposizione di tutte le Amministrazioni coinvolte. 16 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) Questa norma si pone in forte contrasto rispetto alla normativa regionale appena descritta, in quanto, da una parte, limita il potere autorizzatorio dell’Amministrazione comunale, dall’altro non contiene alcuna prescrizione sulla tutela paesaggistica ed artistica del territorio. Per questo motivo, la Regione Lombardia ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto 198/2002. In data 30 Dicembre 2002, la Circolare esplicativa della Regione Lombardia “Norme in materia di impianti per le telecomunicazioni e la radiotelevisione. Rapporti tra fonti statali e legge regionale” precisa le ricadute sull’applicabilità della L.R. 11/01 limitatamente agli impianti per le telecomunicazioni, individuando la perdita di efficacia del comma 1 e del comma 2 della legge regionale e dei vincoli espressi al comma 7 e 8. 7. Individuazione delle aree e dei siti di particolare interesse storico ed artistico Attraverso la conoscenza della storia del Comune di Carugate si possono individuare alcuni edifici di rilevanza storica e/o artistica. La prima menzione del borgo di Carugate è rintracciabile in un diploma con cui Re Enrico III di Germania, nel Febbraio 1045, confermò a favore dei monaci di San Dionigi di Milano tutti i beni che aveva loro lasciato l'Arcivescovo Ariberto di Intimiano. In località Sant'Ambrogio, tra Brugherio e Carugate, si trova un monastero di Suore Benedettine intitolato a Sant' Ambrogio ( fondato nel XI secolo). Oltre all'antico monastero, fin da tempi remoti, Carugate disponeva sul suo territorio di due chiese: la Chiesa di Sant'Andrea e la Chiesa di Santa Maria. Per molti anni Carugate fu sottoposta al dominio di un feudatario. Un documento del 3 Maggio 1392 attesta che Carugate, insieme ad altre terre (Pessano, Santa Maria alla Molgora, Cascine Valera e Bornago), fu concesso ad Ettore, figlio di Bernabò Visconti, e ai suoi discendenti. Gianmaria Visconti , figlio del Duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, ottenne dalla cugina, Donnina Visconti, il controllo sul castello di Pessano ed alcuni beni immobili a Valera, Santa Maria alla Molgora, Bornago e Carugate. Non vengono citati edifici di rilevanza appartenenti 17 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) a tale periodo. Nel 1575, secondo una iscrizione ritrovata in casa Ghirlanda, a Carugate si fermò Enrico III di Angoulème al suo ritorno dalla Polonia, dove aveva lasciato il regno per diventare Re della Francia. Alla fine del XVIII secolo, il borgo di Carugate, insieme a Cassina Imperiale, venne infeudato dal Governo spagnolo alla Contessa Aurelia. Successivamente vide il Governo Austriaco. 8. Linee guida per l’insediamento urbanistico e territoriale di impianti per radiotelecomunicazioni Alla luce della recente normativa e in particolare della Circolare esplicativa della Regione Lombardia del 30 Dicembre u.s. perdono di significato i piani di individuazione, a cura dei Comuni, delle aree per l’installazione di impianti radioemittenti compresi i criteri contenuti nella d.g.r. 11 dicembre 2001 –n.7/7351. Si è quindi optato per la stesura di alcune linee guida che siano comunque di supporto all’Amministrazione per le valutazioni in materia e per assicurare il corretto insediamento teleradiocomunicazione urbanistico e e minimizzare territoriale così degli l’esposizione impianti ai di campi elettromagnetici. In particolare, le seguenti linee guida si riferiscono a tutti gli impianti di teleradiocomunicazione, ivi compresi quelli per la produzione e la ripetizione del segnale radiotelevisivo, radiofonico e a servizio della telefonia cellulare, escluse le installazioni radioamatoriali, domestiche, delle forze di Polizia, di vigilanza, dei servizi antincendio e di soccorso sanitario. E’ necessario innanzitutto definire le seguenti aree sull’intero territorio comunale: ! aree sensibili, ossia le aree destinate ad asili nido, scuole di ogni ordine e grado, ospedali, case di cura e di riposo, strutture socio-assistenziali, oratori, parco giochi, orfanotrofi e strutture similari, e relative pertinenze, che ospitano soggetti minorenni; ! aree a destinazione residenziale, intendendo il territorio edificato e destinato 18 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) all’edificazione così come definito dal vigente P.R.G.; ! fasce di rispetto, ossia le aree che ricadono in un raggio di 200 metri rispetto al perimetro esterno delle aree sensibili; ! aree idonee, che coincidono con quelle zone, evidenziate negli elaborati grafici allegati, poste all’esterno delle aree residenziali e delle fasce di rispetto delle aree sensibili, all’interno delle quali è compatibile l’installazione di impianti per teleradiocomunicazione. Le aree sono evidenziate nelle mappe allegate secondo la seguente legenda: ! aree sensibili: sono state indicate in colore arancione; ! aree a destinazione residenziale: sono state indicate in colore verde; ! fasce di rispetto per le aree sensibili: sono state evidenziate tramite un tratteggiato rosso. L’installazione degli impianti per teleradiocomunicazione in oggetto dovrebbe essere prevista, compatibilmente con le esigenze di utilità pubblica, esclusivamente nelle aree cosiddette idonee. In particolare, per ridurre l’impatto visivo e garantire un corretto inserimento, si dovrebbero considerare i seguenti criteri: ! le antenne dovrebbero essere posizionate sul medesimo supporto di torri faro o altri supporti per l’illuminazione pubblica, eventuali altre tipologie di torri, quali torri piezometriche, presenti. Questo tipo di supporto dovrebbe garantire il posizionamento delle antenne alla massima altezza tecnicamente possibile rispetto al suolo e compatibile ai vincoli urbanistici. E’ da considerare l’eventuale sostituzione degli attuali pali con altri supporti tecnicamente idonei all’installazione congiunta del gruppo illuminante e delle antenne/celle con altezza complessiva da valutare puntualmente; ! le apparecchiature a servizio delle antenne e dei ripetitori dovranno essere ospitate in locali tecnici idonei, quali bassi fabbricati, da realizzare preferibilmente alla base della torre o in prossimità della stessa; 19 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) ! nel caso di ripetitori ricetrasmittenti e di stazioni radio base per telefoni cellulari da collocare sulle coperture di edifici, per garantire un corretto inserimento ambientale, si dovrebbe evitare l’installazione su falde prospicienti spazi pubblici (vie, piazze, giardini), quali installazioni in facciata e su balconi. E’ da evitare anche la collocazione di impianti a distanza inferiore a 200 metri, in presenza di scuole, asili, parchi gioco, ospedali, case di cura e sulle falde in fronte ad edifici di rilevante valore storico – artistico – ambientale. Si tenga infine presente che i nuovi sistemi di telefonia mobile a microcelle di potenza inferiore ai 20 Watt (UMTS) determinano un basso impatto sul livello di inquinamento elettromagnetico e presentano dimensioni ridotte. E’ comunque da evitare la loro installazione su edifici soggetti a vincolo architettonico ed è sempre meglio considerare nella scelta i vincoli paesaggistico-ambientali nonché la presenza di eventuali aree sensibili. 9. Individuazione delle aree per l’installazione Dal PRG e dalle mappe elaborate risulta un tessuto urbano compatto che coincide con l’area critica. L’area periferica del Comune risulta invece area idonea all’installazione di impianti, fatta eccezione per alcuni punti a destinazione residenziale. Il territorio si presenta già sufficientemente coperto da tutti i gestori per quanto riguarda la tecnologia GSM, mentre per quanto attiene la tecnologia UMTS il gestore H3G ha installato un impianto nel centro di Carugate. Tale impianto genera un campo elettrico che non raggiunge il livello di 20 V/m entro aree ritenute sensibili. Si evidenzia che l’impianto VODAFONE esistente ricade in una zona critica, essendo presente un edificio sensibile all’interno della fascia di potenziale superamento dei limiti previsti pari a 20 V/m. Stabilito che l’area periferica risulta area idonea, si suggerisce al Comune di definire, in accordo con i gestori, l’area migliore per la localizzazione in modo da garantire, in coerenza con altri eventuali installazioni presso i Comuni adiacenti, la 20 Piano di localizzazione e Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione e radiotelevisione nel Comune di Carugate (MI) copertura adeguata del territorio. In particolare si suggerisce di valutare la collocazione dei nuovi impianti presso le seguenti aree evidenziate nelle mappe: - Area a Nord del Comune adiacente a Via dei Mille; - Area a Ovest adiacente alla tangenziale; - Area a Sud corrispondente alla piattaforma ecologica; - Area a Sud-Est a destinazione agricola. Le suddette aree permettono di garantire una adeguata copertura del territorio e allo stesso tempo assicurare un impatto contenuto sull’ambiente e sulla popolazione. 21 Sondel 132 Comune di Carugate Telecom Wind H3G Enel 220 Mappatura sorgenti di inquinamento elettromagnetico Legenda Confini comunali Aree residenziali Cositing (TIM - Wind - H3G) Impianto Vodafone Impianto H3G Aree sensibili Elettrodotto 132 kV (Sondel) Elettrodotto 132 kV (Enel) Elettrodotto 220 kV (Enel) Elettrodotto 380 kV (Enel) Fasce rispetto 132 kV (Sondel) Fasce rispetto 132 kV (Enel) Fasce rispetto 220 kV (Enel) Fasce rispetto 380 kV (Enel) Fasce aree sensibili Aree idonee 1:10.000 Vodafone Enel 220 H3G Enel 132 Enel 132 Enel 380 I3 P_I IT CAI NI GARI BAL D I MPI IT Comune di Carugate AGRATE Mappatura sorgenti di inquinamento elettromagnetico localizzazione impianti cositing Telecom Italia Mobile H3G Wind VBR P_I IT VI A P_I IT IT IT BRI ANZA VI 154 L9 Legenda VBR IT IT 154 3 Cositing (TIM - Wind - H3G) 153 5 Campo el. > di 3 V/m 149 5 Campo el. > di 20 V/m Elettrodotto 220 kV (Enel) Fasce rispetto 220 kV (Enel) P_I P_I P_I IT P_I v IT P_I v v v V_I VI A DEI MI LLE AGR P_I 150 6 v V_I v v v v P_I v 3 152 3 159 9 PV_I 158 4 152 7 151 9 V_I 152 3 161 2 151 8 1:2.000 v 152 7 153 2 152 6 152 6 153 0 161 1 v v151 8 160 7 157 6 161 2 152 4 RR1 157 9 157 6 160 6 151 5 156 4 160 6 159 2 154 9 151 5 A v v SC151 4 151 0 v 152 3 P v 151 5 152 1 RR2 152 1 CI CL v v v 153 1 151 9 P CI CL 158 3 155 1 151 9 v 151 4 152 1 151 4 152 1 158 5 151 4 152 3 RC 152 5 150 9 151 5 CT8RR2 164 7 158 4 P 152 0 IA 151 2 151 6 151 2 151 2 VB 156 1 151 5 151 2 159 9 158 8 152 8 AGR 152 0 V 159 9 R 152 5 160 1 168 162 5 1 L 159 4 165 5 IT AGR 155 6 152 1 168 5 150 8 153 1 153 0 158 9 165 5 156 7 160 8 150 7 151 4 151 5 157 9 151 7 V 154 3 159 0 155 4 151 5 155 0 151 0 163 3 151 2 156 3 147 6 150 7 152 6 180 1 156 6 147 4 PG 155 5 151 150 1 3 RGA RGA 154 6 158 0 CC S. MARCELLI NA 149 2 154 7 151 8 PED PG P 2 155 153 7 150 3 149 5 151 1 150 9 150 3 VI A 149 6 151 1 154 3 XX VI A 149 6 157 9 156 3 154 3 SC RGA RGA 158 7 155 1 150 5 156 6 151 0 RG 151 7 155 0 153 6 P 146 6 VV 152 6 147 2 149 1 RR1 145 0 152 1 151 1 154 5 153 4 150 9 160 4 150 2 146 7151 156 7 151 8 146 1 RR1 RR1 RR2 155 4 154 1 P 159 8 159 3 1:2.000 158 5 152 5 155 159 7 RR2145 2 148 3 159 8 147 6 155 3 148 8 154 2 148 9 154 9 158 8 148 7 147 0 159 2 152 0 156 7 154 157 1 146 5 146 6 149 5 150 9 151 7 164 1 154 2 153 3 154 7 149 5 157 6 147 0149 0 151 9 149 0 RR1 149 1 155 3 158 6 158 8 151 5 154 7 157 1 CC RR1 V 151 9 157 6 147 2 P 147 3 147 1 151 2 PRE 148 3 154 6 P 158 4 154 6 153 9 153 4 151 2 151 4 147 0 158 3 146 4 146 5 146 7 146 1 145 7 I C. ALBERT 147 2 153 8 VI A 150 4 150 5 P 152 6 148 7 CI CL 152 3 148 2 150 1 151 7 150 9 147 8 150 0 RR1 152 2 147 9 P 145 9 145 5 145 3 146 9 147 4 P 146 3 151 8 159 1 148 3 149 3 146 9 V RR1 154 0 147 7 150 6 148 3 149 7149 0 149 1 150 7 147 3 159 1 151 8 RR1 155 7 159 8 8 156 7 152 7 155 7 150 0 156 8 Sovrapposizione dei campi 155 4 153 4 147 4 RR1 154 2 153 3 147 7 147 7 SC 154 1 153 8 154 4 RR Campo el. > di 20 V/m 150 3 159 1 145 9 152 0 149 5 Campo el. > di 3 V/m 152 6 151 8 154 7 145 7 157 4 PV 145 4 PV PV PED V V PED V V V PV 154 2 150 3 151 0 150 4 152 1 154 6 RR2 CC 150 7 DONI ZZETTI 149 1 155 3 G. VERDI 150 8 PV 151 6 VI A 151 1 152 2 160 3 152 2 149 2 152 9 PRA RR1 145 9 T1 PC V E. TOTI P RI 149 8 147 3 149 4 149 7 153 8 155 0 152 0 RR1 149 9 151 1 151 3 145 1 Impianto H3G RG Aree sensibili 153 7 146 3 RR2 152 5 152 7 155 4 RR1 158 0 143 7 145 7 RR1 145 5 147 3 149 6 154 4 149 1 163 6 159 5 151 7 152 9 VI A 150 2 153 5 147 4 155 0 146 6 146 1 150 4 150 3 153 5 149 51 149 147 1 149 3 CAVOUR 152 3 154 3 151 5 150 0 149 8 149 9 146 1 154 1 151 5 145 8 147 2 RR2 150 7 RR1 V 147 5 PED 157 7 154 8 153 2 149 7 P 160 4 153 2 153 1 154 9 155 8 P 147 5 146 5 S 153 1 158 4 146 7 158 6 145 7 148 1 154 6 146 5 152 7 E1 C 155 0 151 3 155 3 RG 162 8 155 7 148 3 155 2 152 2 147 7 149 3 146 4 153 1 151 5 146 9 158 6 158 4 P147 3 154 7 148 5 151 3 155 6 156 7 147 7 152 6 148 7 155 0 154 5 148 8 150 4 152 4 1 151 6 Impianto Vodafone 154 9 153 1 VI A 154 8 152 7 147 8 152 3 BACHELET V 158 6 147 0 150 0 150 5 150 3 152 2 P P BATTI STI 155 3 v P Pv 148 4 CI CL Legenda 155 9 154 7 155 2 152 7 VI A PG RR1 P 154 3 153 5 RG 157 7 156 0 154 2 151 1 150 0 155 3 150 0 159 3 153 3 152 0 CI CL RR1 151 2 146 2 152 5 155 6 156 7 146 0 156 6 151 156 3 1 151 3 158 7 165 4 154 9 P 150 6 158 2 150 6 PRB 156 4 156 6 V V 147 5 P C. 155 2 158 6 154 1 15 151 4 151 0 150 5 H RR1 157 0 155 4 150 7 157 8 158 5 149 2 RI 151 8 158 1 150 5 151 7 148 5 148 5 155 1 150 4 151 5 151 2 152 152 2 3 151 8 P 154 5 152 8 RR2 150 7 150 6 146 7 PED 153 6 154 6 154 5 155 1 154 7 155 0 152 8 157 1 151 3 P156 V 7 154 9 158 7 PRF RG 1 151 152 2 153 9 155 5 161 5 155 4 153 4 RR1 V V 147 0 152 9 146 8 RGA 154 5 PED 166 3 147 1 RR2 146 8 152 5 152 2 152 8 157 6 153 5 154 6 152 0 150 1 147 3 150 3 RG P 152 1 153 7 150 0 150 8 146 5 151 0 159 6 153 4 171 5 153 7 157 4 152 2 155 5 154 2 151 1151 9 151 6 156 1 155 7 154 6 154 5 150 8 CT1 PP15 P 154 2 CR V P RGA 153 148 4 153 1 156 7 RR1 RGA 150 0 150 0 P VI A 146 6 154 8 158 3 150 1 152 5 156 8 146 8 RGA 150 2 RG 151 1 149 4 150 3 151 9 146 6 RGA 151 8 153 6 153 6 146 8 154 1 155 0 154 9 157 1 156 9 147 6 155 1 153 3 154 0 154 0 156 9 155 1 154 0 158 6 154 8 150 5 158 6 151 6 155 2 154 2 155 2 154 4 154 5 151 0 156 5 153 4 157 6 168 4 170 9 146 3 151 0 152 0 151 5 150 5 155 0 148 5 P RG RGA 154 1 150 4 156 1 150 6 150 5 154 9 153 3 SETTEMBRE RGA 154 3 174 3 154 8 154 9 152 7 154 9 149 5 154 9 150 4 P 150 7 156 0 151 9 154 0 155 155 4 152 2 152 7 151 3 150 5 155 2 150 2 156 5 149 3 151 2 152 1 150 6 152 0 CC 151 5 148 9 156 8 159 3 158 9 Mappatura sorgenti di inquinamento P Velettromagnetico ingrandimento RR1 RR1 localizzazione impianti Vodafone RR1 e H3G 154 7 156 3 152 5 154 3 160 8 151 3 152 0 151 7 SC 152 152 55 152 9 150 9 150 6 148 0 171 7 152 4 151 1 150 9 154 6 149 9 151 4 151 3 149 7 RGA 148 4 RR1148 3 155 3 153 7 RG 162 2 168 9 RGA 149 3 153 1 147 8 147 0 153 3 152 9 149 7 157 0 V 156 7 152 7 150 6 151 1 153 4 150 3 RR2 149 7 153 4 150 4 151 9 155 9 156 4 151 4 153 5 151 9 161 3 157 5 148 9 151 8 156 6 154 7 153 3 153 150 2 9 154 8 SR 150 8 148 3 152 4 156 5 160 0 155 4 157 4 150 2 162 4 151 2 158 0 155 4 150 4 155 9 6 154 7 152 7 RGA 157 3 152 8 144 2 146 8 149 6 151 0 SC O VI A PASUBI 155 8 149 7 155 3 152 3 154 0 150 3 150 7 148 8 157 0 151 7 153 4 155 0 152 GRAPPA 156 5 155 0 154 2 146 8 154 5 158 6 150 5 154 0 160 8 148 9 149 1 157 1 VI A G. VERDI 147 1 156 2 151 7 152 5 155 0 8 153 3 151 2 RR1 151 9 MARI A RG RGA 154 5 153 6 RGA 162 4 152 5 154 2 152 0 157 0 152 3 157 7 156 9 151 4 151 2 167 6 153 7 151 6 152 0 156 4 150 6 154 2 154 6 153 8 158 0 154 2 153 9 146 7 154 1 149 2 154 2 SC 150 7 S. 146 7 PED 153 4 153 8 154 5 154 0 154 7 158 9 157 6 157 9 154 2 148 5 RG 151 5 160 3 CC 154 5 149 6 150 5 150 5 149 6 158 0 151 9 151 5 151 9 157 0 152 2 152 0 151 8 P V I SONZO 154 1 153 7 151 2 157 6 154 0 RGA 154 7 PED 151 8 150 0 RGA 154 0 158 8 157 8 157 2 147 2 RGA 157 9 150 8 157 4 154 8 152 2 156 8 157 5 158 3 151 2 153 4 160 7 153 6 156 8 156 9 RR1 Comune di RR1 Carugate 152 4 158 0 152 2152 2 148 7 MONTE 153 1 159 1 159 2 151 2 RR1 158 3 L 153 2 153 5 153 9 160 2 VI A 148 1 VI A CT5 RGA RGA P 154 0 RR1 VI A 147 2 152 8 156 5 154 5 149 3 155 5 154 3 158 5 155 5 152 2 154 6 159 1 147 4 RR1 155 7 151 6 RR2 PG 152 4 149 9 153 2 154 0 158 7 155 5 150 7 149 8 C 155 7 158 1 157 8 P 158 1 149 0 152 4 160 5 148 8 CC 150 6 148 2 155 0 154 5 149 1 P RR2 160 3 157 4 151 9 P 158 4 153 1 153 2 152 2 159 5 152 0 155 7 160 3 148 0 154 4 152 5 152 7 156 5 154157 8 7 151 0 162 4 151 3 156 4 CC 166 2 RG RG 155 7 155 6 RR2 153 6 152 8 PRN 149 9 150 9 153 4 152 5 SC 160 8 150 7 156 6 151 8 155 9 160 4 153 7 148 5 150 7 159 4 155 8 147 7 VVS 156 9 RGA PV 153 0 151 4 152 3 158 6 152 5 159 0 S T2 152 0 157 6 151 7 S. FRANCESCO 158 2 ROMA 152 151 1 0 P 148 7 RGA 164 5 150 9 166 7 154 0 153 1153 3 IA 157 9 152 2 151 4 156 2 153 2 150 2 E1 V RR1 V CE2 150 1 161 8 148 6 155 5 CC 151 2 158 1151 4 161 4 V TONALE 156 7 156 2 154 2 156 9 VI A V147 3 RGA 162 3 165 9 160 7 151 8 151 7 153 9 BI ANCO 161 0 157 6 151 1 152 5 150 0 150 7 MONTE CR 151 3 158 1 148 2 157 0 150 7 VI A 181 9 152 0 164 5 MONCENI SI O PED 156 8 154 2 147 5 RR2 151 4 155 5 155 1501 7 VI A 150 2 159 3 153 6 G. CC CC 152 2 160 4 PI AZZA A. MANZONI MAZZI NI 148 6 RG 151 7 154 0 155 8 151 9 146 6 150 7 Comune di Carugate Mappatura sorgenti di inquinamento elettromagnetico: particolare sulle aree idonee all'installazione periferia Nord Legenda Fasce aree sensibili Aree sensibili Aree idonee Fasce rispetto 132 kV (Sondel) Fasce rispetto 220 kV (Enel) Elettrodotto 132 kV (Sondel) Elettrodotto 220 kV (Enel) Confini comunali 1:5.000 Comune di Carugate Mappatura sorgenti di inquinamento elettromagnetico: particolare sulle aree idonee all'installazione Periferia Ovest Legenda Fasce aree sensibili Confini comunali Aree idonee Aree sensibili 1:5.000 Comune di Carugate Mappatura sorgenti di inquinamento elettromagnetico: particolare sulle aree idonee all'installazione periferia Sud Legenda Fasce aree sensibili Aree sensibili Aree idonee Fasce rispetto 132 kV (Enel) Elettrodotto 132 kV (Enel) Confini Comunali 1:5.000