Premessa - Comune di Treviglio

CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
INQUINAMENTO ACUSTICO
Premessa
Per rumore si intende un insieme di suoni con effetti negativi sul benessere fisico e psicologico di un
individuo tali da costringerlo a cambiamenti di comportamento e condizioni di vita che egli ritiene sfavorevoli.
Rumore e suono hanno la stessa natura poichè sono il risultato di energia meccanica emessa da una
sorgente che si propaga in un qualunque mezzo (solido, liquido o gassoso) ed in qualunque direzione sotto
forma di vibrazioni.
Le onde sonore hanno due proprietà:
- la frequenza, cioè il numero di oscillazioni o vibrazioni nell’unità di tempo (1 oscillazione al secondo
= 1 Hertz o Hz);
- l’intensità che dipende dalla pressione che l’onda sonora esercita sul nostro orecchio e si misura in
decibel (dB).
Se la frequenza è regolare si parla di suono, se irregolare di rumore.
L’orecchio umano percepisce solo frequenze comprese tra 20 e 16000 Hz.
L’intensità minima percepita dall’orecchio umano è detta soglia di udibilità ed è di 5-10 dB. Al crescere
dell’intensità aumenta anche la sensazione sonora sino a raggiungere un massimo (120 dB) al quale fa
riscontro una sensazione di dolore (soglia del dolore).
All’interno di questi valori estremi esistono diversi livelli di comune riscontro nella nostra vita quotidiana.
Figura 244: Scala di intensità dei suoni/rumori
140
120
Decibel
100
80
60
40
20
Soglia del
dolore
Motori a
reazione
Musica rock
Aspirapolvere
Conversazione
animata
Onde del
mare
Vento tra le
foglie
Mormorio
Soglia di
udibilità
0
L’inquinamento acustico è oggi una delle cause di disagio ambientale più diffusa e fastidiosa, particolarmente
presente in ambiti territoriali urbani ad elevata densità abitativa e ad alto sviluppo economico, rispetto alla
quale ogni individuo finisce per assumere nello svolgimento delle sue varie attività, alternativamente il ruolo
sia del disturbato che del disturbatore.
La causa principale dell’inquinamento acustico è costituita dalle sorgenti sonore mobili, ovvero il traffico
veicolare di terra e, nelle aree urbane adiacenti gli aeroporti, il traffico aereo.
Le numerose e approfondite indagini compiute negli ultimi decenni all’estero e in Italia confermano
chiaramente questo dato, evidenziando inoltre l’assoluta preminenza del rumore prodotto dal traffico su
gomma che, per la sua intrusività e persistenza nell’arco delle 24 ore, è diventato uno dei fattori che
maggiormente pregiudicano, nelle aree metropolitane, la salvaguardia di qualsiasi situazione di tranquillità
acustica, provocando un grave degrado della qualità della vita nelle città e di conseguenza l’insorgere di
specifiche forme di nocività per la salute collettiva.
253
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Inquinamento acustico
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
In particolare, gli effetti negativi indotti sull’organismo da questo tipo di inquinamento sono raggruppabili in
tre principali categorie.
Innanzitutto gli effetti sul sonno, che non consistono solo nelle difficoltà nella fase di addormentamento, ma
riguardano la perturbazione dell’intero ciclo del sonno, con conseguenze negative per la salute a breve e
lungo termine.
In secondo luogo gli effetti sull’intelligibilità delle comunicazioni sonore, ovvero le difficoltà d’ascolto, per
esempio di televisione e radio nell’ambito domestico e del parlato nell’ambito scolastico e d’ufficio, che
possono determinare sia un’irritante perdita di informazione e/o di svago, sia la necessità di esercitare sforzi
di concentrazione supplementari, con un conseguente maggior affaticamento mentale per gli esposti a tale
disturbo.
In terzo luogo gli effetti sulla capacità di prestazione riscontrati, per esempio, nello svolgimento di lavori che
richiedono l’esecuzione di compiti multipli e consistenti: o in un maggiore affaticamento psichico, o in una
diminuzione d’impegno rilevata soprattutto nello svolgimento dei compiti considerati meno importanti.
Principali elementi di interesse
In tema di inquinamento acustico i riferimenti normativi sono essenzialmente costituiti da:
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D.P.C.M 01/03/1991 e D.P.C.M 14/11/1997 che prevedono la classificazione del territorio
comunale in zone omogenee dal punto di vista acustico;
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Legge Quadro sull’inquinamento acustico 26/10/1995, n. 447 che conferisce ai Comuni un ruolo
centrale in merito al problema, con competenze di carattere programmatico, decisionale e di controllo.
Tra le competenze affidate ai Comuni vi è l’adozione di “Piani di Zonizzazione Acustica”, ovvero
provvedimenti amministrativi che permettono di delimitare porzioni omogenee di territorio comunale (classi)
entro le quali disciplinare il rumore emesso dalle attività produttive (quali artigianato, commercio, industria)
nonché il rumore emesso dalle infrastrutture di trasporto al di fuori delle rispettive fasce di pertinenza.
La zonizzazione acustica è dunque lo strumento che contempera le esigenze di produzione e di mobilità con
le esigenze di quiete dei cittadini, e contiene o impedisce situazioni di degrado acustico dell’ambiente.
Nella redazione della zonizzazione acustica, l’Amministrazione Comunale deve considerare le destinazioni
d’uso del proprio territorio coordinandosi con gli altri strumenti di pianificazione urbanistica quali il PGT
(Piano di Governo del Territorio) e il PUT (Piano Urbano del Traffico).
Per ogni classe devono essere rispettati i valori limite di emissione, ovvero il valore massimo di rumore che
può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa, e quelli di
immissione, cioè il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore
nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori.
I valori limite sono definiti dalla Tabella A del D.P.C.M 14/11/1997 in funzione della tipologia della sorgente,
del periodo della giornata e della destinazione d'uso della zona da proteggere.
Tabella 116: valori limite di emissione
Classe
Destinazione d’uso
I
II
III
IV
V
VI
Aree particolarmente protette
Aree prevalentemente residenziali
Aree di tipo misto
Aree di intensa attività umana
Aree prevalentemente industriali
Aree esclusivamente industriali
Diurno (6-22)
Leq dB (A)
45
50
50
60
65
65
Notturno (22-6)
Leq dB (A)
35
40
45
50
55
65
Diurno (6-22)
Leq dB (A)
50
55
60
65
70
70
Notturno (22-6)
Leq dB (A)
40
45
50
55
60
70
Tabella 117: valori limite di immissione
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Classe
Destinazione d’uso
I
II
III
IV
V
VI
Aree particolarmente protette
Aree prevalentemente residenziali
Aree di tipo misto
Aree di intensa attività umana
Aree prevalentemente industriali
Aree esclusivamente industriali
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Inquinamento acustico
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Qualità dell’ambiente
In base alla normativa, due aree (zone) aventi limiti di livello sonoro che discostano di più di 5 dB(A) non
possono essere contigue, nemmeno nel caso in cui appartengano a due comuni distinti. Qualora non sia
possibile, nelle zone già urbanizzate, rispettare tale vincolo a causa di pregresse destinazioni d’uso, si
provvede all’adozione dei Piani di Risanamento Acustico. La Zonizzazione Acustica è di competenza comunale
e rappresenta un punto focale per le azioni di governo del territorio. Essa deve avvenire secondo i criteri
definiti dalle regioni in attuazione dell’art. 4 della legge quadro e deve essere complementare al PRG (ora in
Lombardia PGT, Piano di Governo del Territorio), dal quale dipende gerarchicamente.
La Regione Lombardia ha emanato la Legge Regionale n. 13/2001 per il recepimento della normativa
nazionale; in tale norma è ribadito come effettuare la classificazione nonché le modalità per la sua
approvazione (annuncio sul BURL, Bollettino Ufficiale Regione Lombardia).
Dalla Legge Quadro 447/1995 derivano inoltre provvedimenti legislativi specifici che regolano ogni tipo di
infrastruttura, definendone i limiti di rumorosità e le fasce di pertinenza. Per le linee ferroviarie la norma di
riferimento è il DPR 459/1998, per le infrastrutture stradali il DPR 142/2004, per quelle aeroportuali il DM 31
ottobre 1997 e il DPR 496/1997.
Situazione del territorio in esame
Nel 2004, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 del 16/02/2004, è stata adottata una prima
proposta di zonizzazione e classificazione acustica del Comune di Treviglio, nonché il regolamento comunale
in materia di inquinamento acustico. La procedura di approvazione non si è mai conclusa e con delibera di
Consiglio Comunale n. 21 del 11/03/2009 è stata adottata una nuova proposta di zonizzazione.
Per la classificazione acustica del Comune di Treviglio sono stati adottati i seguenti criteri:
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per le strade urbane di grande traffico, classificate di classe IV, si è considerata una fascia laterale (a
partire dal limite della carreggiata) di 50 metri cui è stata attribuita la classe IV; l’ampiezza della fascia
tiene conto della presenza di eventuali edifici posti a distanza inferiore a 50 metri che possono fungere
da schermo per la zona retrostante;
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per le infrastrutture ferroviarie (quelle che interessano l’abitato di Treviglio sono classificabili “di grande
comunicazione”, essendo previsto traffico anche nelle ore notturne) si è determinata una classe non
inferiore alla IV nella fascia di territorio distante meno di cento metri dalla linea;
!
si è evitato di porre a contatto zone i cui valori limite si discostano di oltre 10 dB (salto di più di due
classi) creando opportune zone intermedie;
!
riguardo alla contiguità di classi i cui valori si discostano di 10 dB (salto di una classe) si è cercato per
quanto possibile di creare opportune zone di classe intermedia; in alcuni particolari casi la cosa non è
stata possibile, volendo mantenere aree a particolare interesse più bassa possibile. In questi casi si
dovrà valutare la necessità di intervenire con piani di risanamento acustico;
!
si è evitato un eccessivo spezzettamento del territorio;
!
alcuni edifici scolastici non sono stati inseriti in classe I in quanto il contesto in cui si trovano non
permette questa classificazione, pur attribuendo loro la classe più bassa possibile;
!
l’area cimiteriale è stata inserita nella classe III.
Le scelte effettuate sono state dettate dall’obiettivo di prevenire il deterioramento di zone non inquinate e di
risanare quelle dove sono riscontrabili livelli di rumorosità ambientale elevata; ciò ha portato ad assegnare in
alcuni casi classi inferiori a zone ove può essere presente anche un rumore ambientale sensibile,
prediligendo la scelta di redigere eventualmente piani di risanamento, piuttosto che tollerare livelli di rumore
più alti.
La superficie totale del Comune risulta così suddivisa nelle diverse classi:
meno dell’1% (pari a 30 ha) appartiene alla Classe I “aree particolarmente protette”;
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circa il 8% (pari a 255 ha) appartiene alla Classe II “aree prevalentemente residenziali”;
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circa il 66% (pari a 2.091 ha) appartiene alla Classe III “aree di tipo misto”;
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circa il 17% (pari a 536 ha) appartiene alla Classe IV “aree di intensa attività umana”;
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circa il 6% (pari a 205 ha) appartiene alla Classe V “aree prevalentemente industriali”;
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circa il 2% (pari a 84 ha) appartiene alla classe VI “aree esclusivamente industriali”.
!
La percentuale di popolazione (dato 2001) che risiede in zone che si possono considerare potenzialmente
disturbate dal rumore (classi IV, V e VI) è pari a circa il 33%.
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Inquinamento acustico
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Qualità dell’ambiente
La mappa sottostante riporta la zonizzazione acustica del territorio comunale.
Figura 245: Zonizzazione acustica
Rilievi fonometrici del traffico
Per la redazione del Piano del Traffico Comunale (1998 – 1999) sono stati effettuati rilievi fonometrici
finalizzati alla calibrazione di modelli di simulazione per valutare i benefici indotti da diversi possibili
interventi.
I rilievi sono riferiti a periodi rappresentativi e danno quindi risultati significativi della situazione di
inquinamento sulle diverse strade.
I valori di inquinamento acustico riscontrati sono stati confrontati con i limiti massimi di rumorosità fissati dal
DPCM dell’1/3/1991 con riferimento al livello equivalente (Leq) per le 16 ore diurne (6.00-22.00) espresso in
dB(A), in 60 dB(A) per la Classe III e in 65 dB(A) per la Classe IV.
Mediante l’utilizzo di modelli di simulazione si sono resi compatibili i valori rilevati in periodi campione con i
limiti di legge riferiti al periodo diurno.
Tabella 118: Rilievi di inquinamento acustico
Sezione
1 – Piazza Manara (*)
2 – Via Roma (*)
3 – Via Gallinari (*)
4 – Via S. Martino (*)
256
Totale
0
280
72
192
36
224
36
Flusso orario
%Pesanti
0.0%
0.0%
0.0%
0.0%
0.0%
0.0%
11.1%
%Moto
0.0%
17.1%
5.6%
14.6%
11.1%
17.9%
33.3%
Acustico
Leq (dB(A))
52.9
53.5
58.6
64.1
60.5
65.6
60.1
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Inquinamento acustico
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Qualità dell’ambiente
Sezione
10
12
13
15
20
–
–
–
–
–
Viale Oriano
Viale Partigiano
Via Tasso
Viale De Gasperi
Viale Buonarroti
Totale
76
1320
1340
982
872
1284
Flusso orario
%Pesanti
5.3%
0.0%
0.3%
1.3%
3.7%
9.0%
%Moto
31.6%
17.0%
10.2%
9.9%
8.3%
3.4%
Acustico
Leq (dB(A))
61.7
68.7
67.2
67.8
65.4
69.9
(*) 1° valore zona a traffico limitato; 2° valore circolazione libera
Dai valori di rumorosità registrati si può osservare che:
- nel centro storico in concomitanza all’applicazione della zona a traffico limitato si registrano livelli di
58-60 dB(A), mentre in regime di libera circolazione si hanno valori leggermente più alti, con un
livello di 62 dB(A) in via S. Martino e livelli di 64-65 dB(A) in via Roma e via Gallinari; in Piazza
Manara, completamente pedonalizzata, si registrano valori decisamente inferiori (53 dB(A))
- esternamente al centro si hanno livelli variabili tra 65 e 70 dB(A), con punte di 70 dB(A) in viale
Buonarroti, valori di 67-69 dB(A) sulla Circonvallazione Interna (viale Oriano e viale del Partigiano) e
in via Tasso e valori di 65 dB(A) in viale de Gasperi.
Rispetto ad analoghi rilievi effettuati nel 1990 si registrano riduzioni di alcuni dB(A) imputabili agli interventi
di limitazione del traffico per il centro e, in generale, al miglioramento tecnologico del parco veicolare.
Nell'anno 2007 sono pervenuti agli uffici comunali 4 esposti per rumore. Per uno di questi l’ARPA ha
riscontrato un livello di rumorosità superiore rispetto ai limiti previsti.
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Inquinamento acustico
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Qualità dell’ambiente
INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO E GAS RADON
Premessa
L’inquinamento elettromagnetico (detto anche “elettrosmog”) può essere definito come una alterazione dello
stato dell’ambiente dovuta a campi elettromagnetici. Com’è noto, tutte le apparecchiature elettriche, le linee
di trasporto dell’energia elettrica, le antenne e le stazioni di telecomunicazione e della telefonia mobile
generano campi elettromagnetici e rappresentano quindi potenziali fonti di inquinamento elettromagnetico.
E’ necessario tuttavia distinguere tra le diverse sorgenti che sono presenti nell’ambiente in cui viviamo. In
generale le sorgenti si dividono in base alle frequenze a cui operano in:
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sorgenti a bassa frequenza: rientrano in questa categoria gli elettrodotti a bassa, media ed alta
tensione, nonché gli elettrodomestici e i dispositivi elettrici in genere;
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sorgenti ad alta frequenza: appartengono a questa categoria gli impianti di telecomunicazione (come
le stazioni radio – base, gli impianti radiotelevisivi e la telefonia cellulare).
I campi elettromagnetici sono sempre presenti all’interno delle nostre abitazioni e negli ambienti di vita e di
lavoro: è bene precisare infatti che tutti gli apparecchi alimentati con energia elettrica sono sorgenti di campi
elettromagnetici. La componente del campo elettrico è sempre presente negli ambienti a prescindere dal
funzionamento dell’elettrodomestico, mentre la componente del campo magnetico si manifesta solamente
quando l’apparecchio è funzionante e in esso circola della corrente elettrica.
Una considerazione importante è poi quella relativa alla misurazione del campo elettromagnetico in funzione
della distanza dalla sorgente. Solitamente infatti si distingue una zona di “campo vicino” ed una zona di
“campo lontano”: in condizione di campo vicino le misure devono essere condotte in maniera indipendente
per il campo elettrico e per il campo magnetico, mentre in condizione di campo lontano si può procedere in
maniera uguale alla misurazione di campo elettrico, campo magnetico o della densità di potenza in quanto
da una sola di queste grandezze si possono ricavare la altre due secondo relazioni matematiche.
Sorgenti a bassa frequenza
Le principali sorgenti di campi elettrici sono le linee elettriche aeree, mentre le altre apparecchiature comuni
e specialmente quelle per uso domestico, di solito producono campi elettrici di intensità decisamente
inferiore a quelle dei campi elettrici associati alle linee elettriche aeree. Gli altri componenti del sistema di
trasmissione e distribuzione che sono diffusi sul territorio, cioè le stazioni e le cabine non sono, in pratica,
delle importanti sorgenti di campo elettrico dal punto di vista dell’esposizione della popolazione.
Il campo elettrico generato dalle linee elettriche aeree in un determinato punto dello spazio circostante
dipende principalmente dal livello di tensione e dalla distanza del punto dai conduttori della linea (altri fattori
che influenzano l’intensità del campo elettrico sono poi la disposizione geometrica dei conduttori nello spazio
e la loro distanza reciproca).
La figura seguente mostra l’andamento – con riferimento a tipiche linee di trasmissione dell’energia elettrica
a 132 kV, 220 kV e 380 kV – del valore efficace del campo elettrico a 1 metro da terra, calcolato nella
sezione trasversale delle linee stesse in corrispondenza della minima distanza da terra dei conduttori.
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
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Qualità dell’ambiente
Figura 246: Profili laterali campo elettrico linee elettrica alta tensione
Fonte: Inquinamento da campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, Maggioli Editore
Com’è possibile notare dall’immagine sotto riportata, il campo elettrico presenta un massimo nella zona
sottostante la linea ma decresce abbastanza rapidamente all’allontanarsi dell’asse dalla linea stessa.
Figura 247: distribuzione del campo elettrico a 1m dal suolo
Fonte: Inquinamento da campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, Maggioli Editore
In realtà le situazioni precedentemente riportate in figura si riferiscono ad una ipotetica situazione in cui il
terreno sotto la linea è piano e senza ostacoli: in pratica però il campo elettrico al livello del suolo è spesso
ridotto nelle vicinanze di oggetti quali alberi, recinzioni, veicoli, ecc.
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
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Qualità dell’ambiente
Figura 248: Effetto schermante della presenza di un albero sul campo elettrico
Fonte: Inquinamento da campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, Maggioli Editore
A differenza di quanto detto a proposito dei campi elettrici, le linee elettriche aeree non sono le uniche
sorgenti significative dei campi magnetici ma esistono, sia in ambienti industriali, sia in ambienti domestici e
pubblici numerosissime sorgenti che determinano condizioni di esposizione al campo magnetico. Ad esempio,
misure effettuate nell’intorno di alcuni elettrodomestici hanno indicato che il campo magnetico può
raggiungere intensità anche di alcune decine e centinaia di microtesla a breve distanza (<10 cm) dalla
sorgente; peraltro, con l’aumentare della distanza, esso decresce molto più rapidamente di quanto non
succeda per gli elettrodotti, raggiungendo a circa 1m dalla sorgente valori uguali o inferiori a 1 µT.
Figura 249: Livelli tipici di campo magnetico di alcuni elettrodomestici
Fonte: Inquinamento da campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, Maggioli Editore
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
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Qualità dell’ambiente
Bisogna poi ricordare che il campo magnetico, dipendendo dalla corrente, varia a seconda della richiesta di
energia e quindi è fortemente influenzato dalle condizioni di carico delle linee stesse.
Figura 250: profili laterali dell’induzione magnetica a 1 m dal suolo
Fonte: Inquinamento da campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, Maggioli Editore
Come per il campo elettrico, anche il campo magnetico diminuisce con l’aumentare da terra dei conduttori,
per cui la situazione che si riscontra nella fascia di terreno sottostante la campata è quella illustrata nella
figura seguente. A differenza del campo elettrico però il campo magnetico non può generalmente essere
schermato da oggetti presenti in prossimità della linea.
Figura 251: Distribuzione dell'induzione magnetica a 1m dal suolo
Fonte: Inquinamento da campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, Maggioli Editore
Per quanto riguarda le linee di distribuzione a media e bassa tensione, l’induzione magnetica al suolo, a
causa delle minori correnti transitanti, è più bassa rispetto a quella riscontrabile nelle linee ad alta tensione.
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
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Qualità dell’ambiente
Sorgenti ad alta frequenza
Le principali sorgenti ad alta frequenza presenti nell'ambiente sono gli impianti per le telecomunicazioni e la
radiotelevisione: i primi sono impianti che diffondono il segnale su aree limitate e quindi sono di potenza
limitata (stazioni radiobase per la telefonia cellulare), le seconde diffondono su aree abbastanza vaste
(impianti radiotelevisivi).
Le antenne possono essere sia trasmittenti, ossia convertire il segnale elettrico in un onda elettromagnetica,
che riceventi, cioè in grado di operare la trasformazione inversa. Gli impianti fissi per le telecomunicazioni
trasmettono solamente in alta frequenza, di solito all’interno di un range compreso tra i 100 kHz e i 300 GHz.
Esistono fondamentalmente due metodologie di trasmissione:
di tipo broadcasting, ossia quando il segnale è trasmesso da un punto trasmittente a molti riceventi,
come nel caso delle antenne radio - base per la telefonia cellulare o dei ripetitori televisivi;
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di tipo direttivo, cioè quando il segnale è trasmesso da un punto ad un altro, come avviene nei ponti
radio.
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Il funzionamento della rete di telefonia cellulare è garantito da un sistema di broadcasting che è composto
da una serie di elementi intercomunicanti tra di loro, tra cui le Stazioni Radio Base e i telefoni cellulari. Le
Stazioni Radio Base (in seguito SRB) sono gli impianti costituiti da antenne che hanno il compito di
trasmettere il segnale al telefono cellulare e da antenne che ricevono il segnale da quest’ultimo. Le antenne
sono solitamente installate su tralicci o su edifici, ad altezze comprese tra i 25 – 30 m: le frequenze utilizzate
sono comprese tra i 900 MHz e i 1900 MHz e le potenze in antenna possono variare tra i 25 W e i 70 W.
Ogni SRB interessa una porzione limitata di territorio detta comunemente “cella”.
Figura 252: Esempio di “celle”
Fonte: Inquinamento da campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, Maggioli Editore
Diversamente dagli impianti radiotelevisivi, nella telefonia mobile si utilizzano bassi livelli di potenza per
evitare problemi di interferenza tra celle attigue. Solitamente i campi elettrici entro un raggio di 100 – 200m
generati dalle SRB a terra sono bassi, compresi tra 0,2 e 2 V/m, mentre tendono ad aumentare quando ci si
avvicina alla direzione di massimo irraggiamento delle antenne trasmittenti.
Un esempio del diagramma di radiazione di una macrocella o smart cells è riportato nella figura seguente.
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
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Qualità dell’ambiente
Figura 253:esempio di diagramma di radiazione di una macrocella
Fonte: Inquinamento da campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, Maggioli Editore
Un esempio di diagramma di radiazione di un impianto televisivo è invece riportato nella figura seguente.
Figura 254:esempio di diagramma di radiazione di un’antenna radiotelevisiva
Principali elementi di interesse
La Legge Quadro del 22/02/2001 ed il DPCM dell’ 8 Luglio 2003 forniscono una recente e completa
regolamentazione sull’argomento e possono pertanto essere presi a riferimento della normativa vigente.
In tali norme vengono esplicitamente definiti i limiti di esposizione per la popolazione, escludendo cioè da
tale normativa i lavoratori professionalmente esposti. Vengono inoltre definite 3 categorie limite:
Tabella 119: Limiti di esposizione ai campi elettromagnetici
Limite di esposizione
Limite di attenzione
Obiettivi di qualità
Valore che non deve essere superato in alcuna condizione di esposizione della
popolazione
Valore che non deve essere superato negli ambienti a permanenza prolungata
Limite da rispettare per installazioni future
In funzione dell’intervallo di frequenza nel quale ricadono le emissioni, i limiti stabiliti sono riportati nelle
tabelle seguenti.
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
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Qualità dell’ambiente
Tabella 120: Limiti di esposizione alla basse frequenze
D.P.C.M. 8 Luglio 2003 – Basse Frequenze (< 100 kHz)
Campo elettrico
Limite di esposizione
5000 V/m
Valore di attenzione (media 24 h)
Obiettivi di qualità (media 24 h)
Induzione magnetica
100 µT
10 µT
3 µT
Tabella 121: Limiti di esposizione alle alte frequenze
D.P.C.M. 8 Luglio 2003 – Alte Frequenze (100 kHz < f % 300 GHz)
Campo elettrico
100 kHz < f % 3 MHz
60 V/m
Limite di esposizione
3 MHz < f % 3 GHz
20 V/m
3 GHz < f % 300 GHz
40 V/m
Valore di attenzione (media 6 minuti)
6 V/m
Obiettivi di qualità (media 6 minuti)
6 V/m
Campo magnetico
0,2 A/m
0,05 A/m
0,01 A/m
0,016 A/m
0,016 A/m
Densità di potenza
1 W/ m2
4 W/m2
0,1 W/m2
0,1 W/m2
La Regione Lombardia con la legge n° 11/2001 ha stabilito le procedure per il rilascio di autorizzazione per
l’installazione degli impianti e ha definito i criteri per la localizzazione degli impianti stessi al fine di
minimizzarne l’impatto sia dal punto di vista dell’esposizione che al contesto urbanistico. La legge disciplina
inoltre il risanamento degli impianti esistenti, da attuarsi secondo le indicazioni del Piano Regionale.
Le disposizioni della L.R. n.11/2001 e le relative deliberazioni e circolari esplicative prevedono in estrema
sintesi:
!
il divieto di installazione in corrispondenza di asili, edifici scolastici, nonché strutture di accoglienza
socioassistenziale, ospedali, carceri, oratori, parchi giochi, orfanotrofi e strutture similari e relative
pertinenze che ospitano soggetti minorenni;
!
la suddivisione del territorio comunale in tre aree:
o area 1, definita come l’insieme delle parti di territorio che, una per ciascun centro o nucleo
abitato, sono singolarmente delimitate dal perimetro continuo che comprende unicamente
tutte le aree edificate con continuità ed i lotti interclusi del relativo centro o nucleo abitato.
Non possono essere compresi nel perimetro gli insediamenti sparsi e le aree esterne anche
se interessate dal processo di urbanizzazione;
o area 2, definita come la parte del territorio comunale non rientrante in Area 1;
o aree di particolare tutela, definite come le aree comprese entro il limite di 100 metri dal
perimetro di proprietà di asili, scuole, ospedali, case di cura e residenze per anziani.
Gas Radon
Il Radon (Rn) è un gas radioattivo naturale, inodore e incolore, otto volte più pesante dell’aria e
discretamente solubile in acqua, prodotto dal decadimento delle tre famiglie radioattive naturali presenti
nella crosta terrestre che fanno capo all’uranio - 235, all’uranio – 238 e al Thorio – 232.
Il Radon è presente naturalmente nel suolo, nelle rocce, nelle falde acquifere e nei materiali da costruzione.
In quanto gas, il radon è in grado di muoversi e fuoriuscire dal terreno (principale sorgente di radon) e
propagarsi facilmente nell’ambiente. Mentre in spazi aperti viene diluito e disperso rapidamente, in ambienti
chiusi, quali le abitazioni, può accumularsi con facilità raggiungendo talvolta concentrazioni elevate.
Questo gas rappresenta per la popolazione la principale fonte naturale di esposizione alla radioattività ed il
territorio lombardo risulta tra i più ricchi di Radon tra quelli delle altre regioni italiane.
L’esposizione al Radon negli edifici può essere minimizzata aumentando la ventilazione negli ambienti chiusi
e limitando la permanenza delle persone nei locali in cui la concentrazione di Radon risulti più elevata; inoltre
si può intervenire sulle caratteristiche costruttive degli edifici.
In Italia non esiste una normativa riguardante il Radon negli ambienti abitativi, ma è possibile fare
riferimento alla raccomandazione dell’Unione Europea del 21 febbraio 1990 (90/143 EURATOM) che prevede
valori di gas Radon per gli edifici di nuova costruzione e per gli edifici esistenti.
264
!
Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Tabella 122: Limiti Gas Radon in edifici (90/143 EURATOM)
Limite (Bq/m3)
200
400
Tipologia edificio
edifici di nuova costruzione
edifici esistenti
Nel caso in cui il valore misurato nel locale risulti al di sotto di 400 Bq/m3 non è necessario prendere alcuna
iniziativa, mentre nel caso in cui il valore misurato sia uguale o superiore a 400 Bq/m3 è opportuno valutare
le caratteristiche del locale e la sua destinazione d’uso ed individuare le azioni o gli interventi che possono
ridurne la concentrazione.
Strategie di intervento sull’esistente sono:
!
sigillatura delle principali vie di accesso del Radon;
!
depressurizzazione del sottosuolo;
!
pressurizzazione dei locali interni o del vespaio;
!
ventilazione del vespaio.
Per quanto riguarda i criteri per la progettazione del nuovo si possono citare:
scelta di suoli con bassa concentrazione di Radon e ridotta permeabilità ai gas;
!
depressurizzazione degli spazi sottostanti il primo solaio e la suzione mediante un estrattore che scarichi
il Radon in atmosfera;
!
miglioramento della tenuta all’aria nella zona di attacco a terra;
!
impiego di materiali da costruzione a basso contenuto di radionuclidi naturali e a bassa emanazione di
Radon;
!
aumento del tasso di ventilazione dell’edificio (VMC con recupero di calore).
!
Situazione del territorio in esame
Basse frequenze (ELF)
Le sorgenti di emissione elettromagnetica alle basse frequenze nel Comune di Treviglio sono da individuarsi
nei seguenti elettrodotti:
Tabella 123: Elettrodotti e relativa tensione nominale in Comune di Treviglio
Tensione nominale
Linea a 380 kV
Linea a 220 kV
Linea a 132 kV
Linea a 132 kV
Linea a 220 kV
Linea 132 kV (Rogoredo/Treviglio)
Linea 132 kV (Treviglio – Chiari)
Fonte: Terna S.p.A. e A2A
Proprietario/gestore
Terna S.p.A.
Terna S.p.A.
Terna S.p.A.
Enel S.p.A.
RetrAsm Srl (Gruppo A2A)
Rfi
Rfi
E’ stato possibile risalire alla Distanza di Prima Approssimazione (DPA) fissata dal recente D.M. 29 Maggio
2008 solamente per l’elettrodotto di proprietà di A2A: tale distanza è fissata in 30 metri a destra e 30 metri a
sinistra dall’asse dell’elettrodotto. Una mappa degli elettrodotti presenti nel territorio comunale è riportata
nella cartografia seguente.
265
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Figura 255: Mappa elettrodotti in Comune di Treviglio
La lunghezza complessiva degli elettrodotti nel Comune di Treviglio è di circa 45 Km, per una densità lineare
di 1,43 Km/Km2. Pur in una posizione abbastanza critica, rispetto ad altri comuni della provincia di Bergamo
tale valore si colloca in posizione intermedia, essendovi comuni con valori di densità compresi tra 0 – 4
km/km2, con un valore medio di densità provinciale per i comuni che ospitano elettrodotti che si attesta
intorno ai 0,6 Km/Km2.
266
!
Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Figura 256: Densità lunghezza elettrodotti
La lunghezza degli elettrodotti in territorio comunale suddivisa in funzione della tensione nominale dimostra
che la maggior parte (circa 60% della lunghezza complessiva) è costituita da linee a 132 kV, seguite dalle
linee a 220 kV (circa 27%), mentre le linee a 380 kV interessano circa il 15% della lunghezza complessiva.
Tabella 124: Lunghezza elettrodotti in funzione della tensione nominale
Tensione nominale
132 kV
220 kV
380 kV
Totale lunghezza (m)
%
57,47%
26,98%
15,55%
100%
Lunghezza (m)
25.912
12.168
7.010
45.091
Fonte: elaborazione su dati CT10
L’Arpa – Dipartimento di Bergamo ha eseguito alcuni monitoraggi del campo elettrico e magnetico (induzione
magnetica) in bassa frequenza che risalgono al periodo 2000 – 2001 in 3 punti, presso la scuola elementare
in Via Trento, in Via Brassede e in Via Pontirolo. I dati relativi alle misurazioni effettuate sono riportati nelle
tabelle seguenti.
Tabella 125: Monitoraggi Arpa campo elettromagnetico bassa frequenza
SCUOLA ELEMENTARE VIA TRENTO (05/04/2000)
Interno stabile/parte più vecchia della costruzione (più vicina all’elettrodotto)
Posizione
Aula Inglese (II° piano)
Aula II B (II° piano)
Servizi igienici (II° piano)
267
Campo elettrico (V/m)
8,3
6,2
3
Campo magnetico (µT)
0,85
1,28
0,56
!
Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Aula I A (I° piano)
Aula I B (I° piano)
Servizi igienici (I° piano)
5,2
3
2,3
1,03
0,68
0,52
Atrio/zona armadietti (II° piano)
Atrio (I° piano)
2,5
2,3
0,13
0,12
Di fronte all’ala più vetusta dell’edificio
sotto la linea
Spigolo abitazione/sotto la linea
Vicino alle mura dell’ala più vetusta
dell’edificio
222
1,46
290
150
1,53
0,60
Interno stabile – parte più recente della costruzione (più lontana dall’elettrodotto)
Esterno: giardino dell’edificio scolastico
VIA BRASSEDE (28/11/2001) – Linea 132 kV
Posizione
Campo elettrico (V/m)
Soletta al 2° piano – terrazzino
circolare
Soletta al 2° piano nel punto più vicino
100
alla linea
Soletta al 2° piano a metà dell’edificio
123
Soletta al 2° piano all’estremità nord
110
dell’edificio
Piano terra nel punto più vicino alla
40
linea
Giardino sotto la verticale alla linea
185
VIA PONTIROLO (15/02/2001) – Linea 220 kV
Posizione
Campo elettrico (V/m)
Sotto la verticale della linea
600
Nel punto più vicino della futura abit.
300
Campo magnetico (µT)
0,22
0,24
0,15
0,08
0,18
0,26
Campo magnetico (µT)
0,42
0,20
I dati, seppur datati, confermano il rispetto dei limiti di campo elettrico e magnetico previsti dalla normativa
vigente.
Dati più recenti sono disponibili per il plesso scolastico A. Mozzi ubicato in via Vespucci 2 ove sono state
eseguite, nell’anno scolastico 2008/2009, misurazioni dall’Associazione Volontari della Protezione Civile di
Treviglio e Gera d’Adda. I punti ove sono state eseguite le misurazioni sono riportati nella tabella seguente.
Tabella 126: Punti di misura campagna monitoraggio campi elettromagnetici plesso scolastico A. Mozzi (2008/09)
Punto di
misura
Localizzazione
Pm n°1
Piano terra aula informatica (1A)
Pm
Pm
Pm
Pm
n°2
n°3
n°4
n°5
Piano terra (1B)
Piano terra (1C)
Primo piano (2A)
Primo piano (2B)
Pm n°6
Primo piano (2C)
Pm n°7
Esterno – linee elettriche alta
tensione 132 KV – area giochi
bambini (3A)
Note
Misurazione effettuata nell’aula di informatica al piano terra
sia con i computer e monitor spenti ed accesi per il
rilevamento del campo magnetico ELF
Misurazione effettuata nell’aula del piano terra per il
rilevamento del campo magnetico ELF
Misurazione effettuata nell’aula al primo piano per il
rilevamento del campo magnetico ELF
Misurazione effettuata nell’aula al primo piano per il
rilevamento del campo RF
Misurazione effettuata all’esterno, sotto la linea dell’alta
tensione, nelle vicinanze dell’area giochi per i bambini per il
rilevamento del campo magnetico ELF
Fonte: Associazione Volontari della Protezione Civile di Treviglio e Gera d’Adda
Si riportano di seguito i risultati dei rilievi eseguiti per quanto riguarda la bassa frequenza. Anche in questo
casi sono stati rilevati valori in linea con la normativa vigente.
268
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Tabella 127: Valori di induzione magnetica campagna monitoraggio plesso scolastico A. Mozzi (2008/09)
Punto di rilevazione
ELF µT medio
ELF µT picco
Limite di esposizione (µT)
Limite di attenzione (µT)
1A
0,404
0,422
100
10
1B
0,607
0,706
100
10
1C
0,868
0,917
100
10
2A
0,938
1,08
100
10
2B
0,727
0,746
100
10
3A
1,12
1,14
100
10
Fonte: elaborazione su dati Associazione Volontari della Protezione Civile di Treviglio e Gera d’Adda
Alta frequenza
Nel territorio del Comune di Treviglio sono presenti (dato 20066) 88 stazioni radiobase (SRB) e 4 impianti
radiotelevisivi, la cui ubicazione è riportata nella cartografia seguente (nella carta viene riportata solo la
posizione delle strutture ospitanti gli impianti).
Figura 257: Strutture ospitanti stazioni radio base (SRB) e impianti televisivi in Comune di Treviglio
COMUNE DI TREVIGLIO
PROVINCIA DI BERGAMO
REGIONE LOMBARDIA
RAPPORTO SULLO STATO
DELL'AMBIENTE
!
!!
!
! !!!
!
!
!
!
Legenda
!! !!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!!
!
!
!
Impianti radiotelevisivi
Impianti radioamatoriali
Impianti di telefonia mobile
Impianti di pubblico servizio e soccorso
Edifici
!
Perimetro comunale
!
!
STAZIONI RADIO BASE
E IMPIANTI TELEVISIVI
!
Z
Fonte del dato di base: Catasto Elettrom.
Scala dei dati originali: ___________
Scala della rielaborazione: 1:60.000
La densità di impianti radiobase è pari a 2,378 impianti/kmq per una densità di potenza al connettore di
antenna pari a 0,066 kW/kmq, mentre la densità di impianti di radiotelevisivi è di 0,124 impianti/kmq per
una densità di potenza al connettore di antenna di 0,012 kW/kmq (fonte dati: RSA Arpa Lombardia, 2007).
Dal confronto con i valori degli altri comuni della provincia di Bergamo si nota come alcuni comuni siano ad
esposizione nulla, mentre Treviglio ha valori di densità di impianti e di potenza al connettore inferiori al
comune capoluogo.
6
Fonte: Arpa Lombardia, Rapporto Sullo Stato dell’Ambiente 2007
269
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Figura 258: Densità Stazioni Radio Base (2006)
Figura 259: Densità di potenza al connettore d’antenna Stazioni Radio Base (2006)
270
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Figura 260: Densità Impianti Radiotelevisivi (2006)
Figura 261: Densità di potenza al connettore d’antenna Impianti Radiotelevisivi (2006)
271
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Per quanto riguarda il monitoraggio dei campi elettromagnetici a radiofrequenza nel 2006 e nel 2007 sono
state eseguite dall’Arpa - Dipartimento Provinciale di Bergamo due campagne di monitoraggio in continuo: la
prima campagna di misura ha interessato 8 siti, mentre la seconda 3 siti, uno dei quali (in Via Donizzetti) era
stato monitorato anche nella prima campagna.
La scelta delle postazioni è stata effettuata tenendo conto delle sorgenti di campo elettromagnetico esistenti
e delle criticità connesse ad eventuali situazioni espositive segnalate dall’Amministrazione Comunale.
Per il posizionamento della centralina fissa, sono state eseguite in via preliminare delle prove mediante
sonda portatile e successivamente lo strumento di monitoraggio in continuo è stato posizionato nel punto
ove si è registrato il valore più elevato tra le prove effettuate con sonda portatile.
Le misure in continuo sono state effettuate con centralina fisse del tipo PMM8057F, mentre le misure
puntuali sono state eseguite mediante sonda portatile del tipo PMM8053. Entrambe le sonde effettuano
misure sulla media trascinata ogni 6 minuti.
Lo strumento di rilevazione in continuo è stato posizionato all’esterno, in corrispondenza di proprietà
recintate, per un periodo variabile dalle sette alle nove settimane nella prima campagna e per 4 settimane
nella seconda campagna.
Per quanto riguarda le SRB, i punti di misura scelti ricadono tutti nella cosiddetta “zona di campo lontano” o
radiativa, nella quale le componenti elettrica e magnetica dell’onda sono in stretta relazione tra loro, secondo
una legge di proporzionalità ben definita. Pertanto, l’accertamento del rispetto dei limiti di legge su una delle
due grandezze (in questo caso il campo elettrico) assicura anche il rispetto dei limiti previsti sulla restante
grandezza. Di seguito si riporta l’elenco dei punti monitorati nelle due campagne e la relativa ubicazione.
Tabella 128: Elenco delle Stazioni Radio Base (S.R.B) monitorate in Comune di Treviglio
Punti di misura
Ubicazione
postazione
1° CAMPAGNA DI MONITORAGGIO (GIUGNO 2006)
Postazione 1
Terrazzo al 3° piano
dell’edificio
Postazione 2
Mansarda
al
4°
piano dell’edificio
Postazione 3
Terrazzo al 1° piano
in
corrispondenza
aula video
Postazione 4
Balcone al 1° piano
dell’edificio
Sorgente nelle
vicinanze
Distanza dalla
sorgente
Srb Vodafone
Circa 80m
Viale Oriano 18/20
Srb Tim
Circa 20m
Srb H3G, Srb Wind,
Impianto televisivo
VideoStar
Srb Wind
Circa 150m
Via
Donizzetti,
Abitazione privata
Scuola Elementare
Cesare Battisti, V.Le
Piave
Scuola Elementare
Attilio Mozzi, Via
Vespucci 3
Istituto
Salesiano
Don
Bosco,
Via
Zanovelllo 1
Ditta Flydeco, Via
Ugo la Malfa
Abitazione privata,
Via Privata Soltarica,
5
Ditta
Chierichetti
Casa,
Via
Montesanto 9/a
Circa 100m
Postazione 5
Terrazzo palestra
Srb TIM
100m
Postazione 6
Lastrico
solare
edificio uffici
Balcone al 2° piano
della palazzina di
fronte all’impianto
Lastrico solare
Srb TIM
100m
Postazione 7
Postazione 8
Srb
Tim,
Vodafone
Srb
Srb H3G, Srb WIND,
impianto televisivo
Videostar
2° CAMPAGNA DI MONITORAGGIO (FEBBRAIO - APRILE 2007)
Postazione 1
Terrazzo al 4° piano Srb Tim
Postazione 2
272
Indirizzo
10m
150 m
Circa 20 m
Balcone al 5° piano Srb
H3G,
Srb
dell’edificio
vodafone, impianto
Circa 150 m
Via Donizzetti,
Abitazione privata
Via XX Settembre
14, Abitazione
!
Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Punti di misura
Postazione 3
Ubicazione
postazione
Sorgente nelle
vicinanze
DVBH
(3lettronica
industriale)
Terrazzo al 2° piano Srb
h3g,
Srb.
dell’edificio
vodafone
Distanza dalla
sorgente
Indirizzo
privata
Circa 100m
Via Canonica 1,
Hotel Meublé
Atlantic
Fonte: “Valutazione di impatto elettromagnetico generato da sorgenti a radiofrequenza sul Territorio comunale di Treviglio (seconda
campagna di monitoraggio)”
Figura 262: Localizzazione punti di monitoraggio Arpa (campagne 2006 – 2007)
I valori puntuali di misura del campo elettrico riferiti ad una media dei 6 minuti, sono riportati nella tabella
seguente.
Tabella 129: Risultati del monitoraggio mediante sonda puntuale
Posizione
Prima campagna di monitoraggio
POSTAZIONE 1
P1
P2 (3° piano)
POSTAZIONE 2
P3
P4 (3° piano)
P4 (3° piano)
POSTAZIONE 3
P5
273
Data e ora del campionamento
Campo elettrico (V/m)*
03/05/2006 ore 10.50
03/05/2006 ore 11:00
0,45
1,30
03/05/2006 ore 10.30
19/05/2006 ore 09.30
19/05/2006 ore 09.40
<0,3
1,33
4,39
03/05/2006 ore 11:30
0,40
!
Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Posizione
P6
P7 (1° piano)
POSTAZIONE 4
P8
POSTAZIONE 5
P9
P10
P11
POSTAZIONE 6
P12
P13
POSTAZIONE 7
P14
P15
P16
POSTAZIONE 8
P5
P6
Data e ora del campionamento
03/05/2006 ore 11:40
03/05/2006 ore 12:30
Campo elettrico (V/m)*
1,60
1,35
03/05/2006 ore 13:30
0,34
26/09/2006 ore 12:00
26/09/2006 ore 12:10
26/09/2006 ore 12:20
<0,3
<0,3
<0,3
26/09/2006 ore 11:00
26/09/2006 ore 11:10
0,52
0,47
26/09/2006 ore 11:30
26/09/2006 ore 11:40
26/09/2006 ore 11:5
0,79
0,60
0,94
03/05/2006 ore 11:30
03/05/2006 ore 11:40
0,40
1,60
08/02/2007 ore 10:40
08/02/2007 ore 10:50
08/02/2007 ore 11:00
1,20
3,70
1,90
08/03/2007 ore 17:40
08/03/2007 ore 17:50
1,03
0,82
08/03/2007 ore 18:30
08/03/2007 ore 18:40
08/03/2007 ore 18:50
0,77
0,74
0,83
2° campagna di monitoraggio (febbraio - aprile 2007)
POSTAZIONE 1
P1 – soggiorno 4° piano
P2 – terrazzo 4° piano
P3 – terrazzo 3° piano
POSTAZIONE 2
P4 – balcone 5° piano lato nord
P5 – balcone 5° piano lato sud
POSTAZIONE 3
P6 – terrazzo 2° piano/angolo Nord
P7 – accesso terrazzo 2° piano
P8 – terrazzo 2° piano/angolo Sud
*Valore medio sui 6 minuti
Dalle misurazioni puntuali è possibile osservare come in tutti i casi vi sia il rispetto dei valori di intensità del
campo elettrico fissato dalla normativa (pari a 6 V/m, media trascinata) in tutte le postazioni oggetto di
misura.
Anche le misurazioni in continuo, effettuate ogni 6 minuti7, hanno evidenziato una piena conformità ai valori
previsti dalla normativa.
Si riportano di seguito i grafici riassuntivi delle misure in continuo effettuate da Arpa (in blu sono riportati i
valori del campo elettrico misurati e riferiti alla media sui 6 minuti, mentre il rosso è riportato il valore
normativo di esposizione per il campo elettrico, pari a 6 V/m).
Figura 263: Grafici misure in continuo prima campagna Arpa (2006)
Postazione 1
Postazione 2
7
I valori puntuali delle misure (media sui 6 minuti) sono visualizzabili interamente per la campagna 2006 all’indirizzo web
www.monitoraggio.fub.it.
274
!
Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Postazione 3
Postazione 4
Postazione 5
Postazione 6
Postazione 7
Postazione 8
Figura 264: Grafici misure in continuo seconda campagna Arpa (2007)
Postazione 1
275
Postazione 2
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Postazione 3
Si riportano in tabella i valori medi del campo elettrico relativi alle due campagne in continuo del 2006 e del
2007.
Tabella 130: riassunto valori medi campo elettrico
Campagna
Prima campagna (2006)
Seconda campagna (2007)
Media campo elettrico (V/m)
4,53
3,65
Fonte: dati Arpa
Un ulteriore dato eseguito presso il plesso scolastico A. Mozzi dall’Associazione Volontari della Protezione
Civile di Treviglio e Gera d’Adda nel punto 2C (primo piano) all’interno della campagna 2008 - 2009
presentata per i campi a bassa frequenza ha rilevato valori in linea con la normativa vigente.
Tabella 131: Riassunto valori campo elettrico alta frequenza (RF) scuola A. Mozzi 2008 - 2009
Punto di rilevazione
Moving ISO max (V/m) valore rilevato
Moving ISO min (V/m) valore rilevato
2C
0,70
0,43
Fonte: Associazione Volontari della Protezione Civile di Treviglio e Gera d’Adda
Il Comune di Treviglio dispone inoltre di un regolamento per la localizzazione degli impianti fissi per le
telecomunicazioni e per la radiotelevisione, approvato con deliberazione del consiglio comunale N° 47 del
26.07.2004.
Il piano, nel rispetto dei criteri regionali ha individuato le aree interdette dall’installazione degli impianti, le
aree soggette a particolare tutela e le restanti aree.
Aree interdette all’installazione degli impianti:
1.Scuola Elementare S.Giuseppe e Scuola Materna di via Casnida
2.Scuola materna della frazione Geromina
3.Scuola elementare De Amicis e Scuola media Cameroni
4.Istituto Salesiano
5.Collegio degli Angeli
6.Scuola media Grossi
7. Scuola materna di via Bignamini
8. Scuola elementare e asilo nido di via Trento
9. Polo Tecnico Professionale Industriale e Liceo Artistico
10. Scuola materna Carcano
11. Istituto Professionale per il Commercio e Liceo Classico
12. Asilo nido di via Locatelli
13. Istituto Tecnico Commerciale Oberdan
14. Istituto Tecnico Agrario Cantoni
15. Istituto Facchetti
16. Istituto Conoscere
17. Scuola elementare Battisti
18. Scuola materna di via De Amicis
276
!
Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
37.
Asilo nido “Il giardino segreto” di via Portaluppi
Asilo nido di via Tasso
Asilo nido Girotondo di via Milano
Centro Diurno Integrato di viale XXIV Maggio
Oratorio del Conventino di via della Pace
Oratorio S.Agostino di via S.Giovanni Bosco
Oratorio S.Francesco di via Milano
Oratorio S.Pietro di via S.Pietro
Oratorio S.Zeno di via Terni
Oratorio Geromina di via Geromina
Oratorio Cerreto di via Castel Cerreto
Ospedale
Parco giochi viale Piave
Parco giochi via SS. Capitanio e Gerosa
Parco giochi via dei Cappuccini
Parco giochi via Trento
Parco giochi via F.lli Buttinoni
Parchi giochi via Canonica
Parco giochi di via Grossi
Aree di particolare tutela:
Rientrano tra queste le aree comprese entro il limite di 100 metri dal perimetro di competenza delle seguenti
strutture:
1. Scuola Elementare S.Giuseppe e Scuola Materna di via Casnida
2. Scuola materna della frazione Geromina
3. Scuola elementare De Amicis e Scuola media Cameroni
4. Istituto Salesiano
5. Collegio degli Angeli
6. Scuola media Grossi
7. Scuola materna di via Bignamini
8. Scuola elementare e asilo nido di via Trento
9. Polo Tecnico Professionale Industriale e Liceo Artistico
10. Scuola materna Carcano
11. Istituto Professionale per il Commercio e Liceo Classico
12. Asilo nido di via Locatelli
13. Istituto Tecnico Commerciale Oberdan
14. Istituto Tecnico Agrario Cantoni
15. Istituto Facchetti
16. Istituto Conoscere
17. Scuola elementare Battisti
18. Scuola materna di via De Amicis
19. Asilo nido “Il giardino segreto” di via Portaluppi
20. Asilo nido di via Tasso
21. Asilo nido Girotondo di via Milano
30. Ospedale
42. Gerontocomio
Per quanto riguarda l’Area di tipo 1, rientrano tra queste le aree urbanizzate relative al nucleo urbano
principale ed alle frazioni Geromina, Castel Cerreto e Battaglie, mentre nell’area di tipo 2 viene ricompresa
tutta la parte del territorio comunale non rientrante tra le sopraccitate aree.
277
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Figura 265: Inquinamento elettromagnetico – Classificazione del territorio comunale
Gas Radon
Per quanto riguarda la presenza di gas Radon negli edifici, sono disponibili i dati riferiti ad alcuni campioni
effettuati da Arpa Lombardia in alcune scuole nel periodo 2003 – 2005 e dati di una campagna più recente
(2008) effettuata dai Volontari della Protezione Civile presso 12 cascine localizzate nella zona sud – est.
I dati delle due campagne, riportati nei grafici seguenti, evidenziano comunque valori inferiori alla soglia di
azione di 400 Bq/m3 indicata nella raccomandazione dell’Unione Europea del 21 febbraio 1990 (90/143
EURATOM) per edifici esistenti.
Tabella 132: Dati monitoraggio ASL - Arpa Gas Radon (2003 – 2005)
Scuola
Scuola elementare De Amicis
Scuola elementare Geromina
Itis Cantoni
Liceo classico
Scuola elementare Battisti
Indirizzo
V.le partigiano 25
Via Canonica
Viale Merisio
Via Galvani
Via De Amicis
Bq/m3
52
184
47
50
25
Fonte: dati Asl - Arpa
278
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Figura 266: Gas Radon in edifici pubblici (2003 - 2005)
Gas Radon (2003 - 2005)
400
350
Bq/mc
300
250
200
150
100
50
0
Scuola elementare Scuola elementare
De Amicis
Geromina
Itis Cantoni
Liceo classico
Scuola elementare
Battisti
Fonte: elaborazione dati Asl - Arpa
In particolare i dati delle cascine, effettuati nella stagione calda (maggio) e fredda (novembre), hanno
permesso di evidenziare una maggiore concentrazione nella stagione invernale, in cui vi è minore areazione
dei locali.
La misura è stata effettuata in modo continuo per mezz’ora, in modo da ottenere 5 valori, uno ogni 5 minuti.
Su questi cinque valori è stata calcolata la media aritmetica; dai cinque valori sono stati tagliati il valore più
basso ed il valore più alto, e si è calcolata la media aritmetica sui tre valori restanti.
Tabella 133: Dati Volontari Protezione Civile monitoraggio Gas Radon (2008)
Data rilevamento
Cascina 1
Cascina 2
Cascina 3
Cascina 4
Cascina 5
Cascina 6
Cascina 7
Cascina 8
Cascina 9
Cascina 10
279
03/05/08
15/11/08
03/05/08
15/11/08
03/05/08
15/11/08
03/05/08
15/11/08
10/05/08
22/11/08
10/05/08
22/11/08
10/05/08
22/11/08
10/05/08
22/11/08
17/05/08
29/11/08
17/05/08
29/11/08
Media
Bq/mc
19,97
92,05
16,56
69,65
28,15
65,39
11,42
59,04
17,95
73,83
51,91
28,68
62,92
20,57
58,85
49,60
97,96
149,45
135,54
118,76
Media
Bq/mc
19,66
89,36
16,33
68,15
28,18
66,03
11,50
57,84
19,57
73,48
49,51
27,92
64,71
21,54
57,72
49,36
97,03
154,46
125,60
114,36
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon
CITTÀ DI TREVIGLIO
RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2008
Qualità dell’ambiente
Data rilevamento
Cascina 11
Cascina 12
17/05/08
29/11/08
17/05/08
29/11/08
Media
Bq/mc
43,43
140,04
63,69
240,24
Media
Bq/mc
42,90
140,33
63,45
248,60
Fonte: elaborazione dati Volontari Protezione Civile
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Inquinamento elettromagnetico e gas Radon