Il prodotto che non c’è Martino Caranti Ingegnere chimico, pubblicista, è autore di numerose pubblicazioni e libri. Consulente sui temi relativi a piste e percorsi ciclabili, sicurezza stradale e tecnica della bicicletta, fa parte del Collegio delle Guide Alpine dell’Emilia-Romagna e del gruppo tecnico della FIAB g Martino e Stefano Caranti Stefano Caranti È stato tra i primi utilizzatori di mountainbike in Italia; primo presidente del Monte Sole Bike Group di Bologna è oggi presidente del Team Due Ruote Bologna nonché membro del Direttivo UISP di Bologna. È titolare dei punti vendita Due Ruote di Bologna e provincia Bici (e ciclisti) a levitazione magnetica L a levitazione magnetica è uno di quei rami della tecnologia che affascinano anche solo dal nome. Il poter sospendere (e quindi muovere) un oggetto su un altro, vincendo la forza di gravità, senza alcun aiuto se non un campo magnetico ha solleticato la fantasia di scrittori, urbanisti, progettisti. Numerosi treni a levitazione magnetica sono stati costruiti a partire dagli anni ‘80 del secolo scorso: probabilmente il più famoso di questi resta il maglev realizzato a Shanghai nel 2002 che rimane una delle attrazioni della città per le velocità raggiunte (circa 500 km/h) e l’ardire del progetto (anche per via dei costi associati). Può forse la levitazione magnetica restare estranea alla bicicletta? Pare di no, ormai. Il cinese Zhiping Wang ha realizzato un brevetto mondiale (PCT WO 2009/062418, pubblicato il 22 maggio 2009) riguardante un mozzo per bicicletta a levitazione magnetica (Fig.1 e 2). In pratica, il mozzo è costituito da due gusci che contengono un albero con uno statore e sei bobine avvolte intorno allo statore. Due generatori elettrici sono posizionati nei fori dello statore e all’esterno sono posizionati pignoni piccoli e medi in grado di variare il rapporto di trasmissione. Il vantaggio, secondo l’autore del brevetto, di questa soluzione, sta nella eliminazione degli attriti meccanici interni che consentirebbero di raggiungere velocità superiori ai sistemi tradizionali. Il coreano Lee Il Soo ha brevettato (KR20090023749, pubblicato il 6 marzo 2009) una sella con appoggio a levitazione magnetica (Fig.3, 4 e 5): in una battuta, il “ciclista a levitazione magnetica”! In pratica, l’intenzione 84 febbraio 2011 Fig. 1 Fig. 2 Fig. 4 Fig. 3 Fig. 5 dell’autore è quella di eliminare l’appoggio verticale per il ciclista sulla sella. Per mezzo di un supporto posteriore alla sella e un sistema magnetico in parte nascosto nella sella stessa e in parte da applicare ai pantaloni (o a un soprapantalone), il ciclista verrebbe a essere sospeso dalla sella e appoggerebbe soltanto nella parte posteriore. z