SECONDA LEZIONE (4 ore): CONDUTTORI e DIELETTRICI • Conduttori in campo elettrico • Polarizzazione della materia • Vettore polarizzazione • Vettore spostamento elettrico • Suscettività elettrica • Capacità • Condensatori • Energia del campo elettrico Conduttore posto in un campo elettrico In un conduttore immerso in un campo elettrico esterno le cariche elettriche libere di muoversi vengono spinte dalla forza del campo elettrico fino ad addensarsi sulle superfici finché il campo che esse producono all’interno del conduttore non annulla completamente il campo esterno applicato, producendo così un equilibrio. In conclusione: 1) in un conduttore posto in un campo elettrostatico e che sia in equilibrio elettrico, il campo elettrico nei punti interni è nullo; 2) il campo elettrico alla superficie di un conduttore in equilibrio è normale alla superficie (altrimenti le cariche sarebbero libere di muoversi fino a raggiungere un equilibrio, campo nullo); 3) l’intera carica elettrica di un conduttore in equilibrio si trova sulla sua superficie Polarizzazione della materia Nella materia non conduttrice costituita da atomi, e quindi da un insieme di cariche positive (nuclei) e negative (elettroni), ci troviamo in presenza di una situazione di neutralità elettrica a livello macroscopico. A livello microscopico possiamo avere due situazioni: (i) i baricentri della carica negativa e di quella positiva non coincidono; (ii) il baricentro della carica positiva e di quella negativa coincidono. Nel primo caso la materia presenta dipoli microscopici. Nel secondo caso non abbiamo dipoli microscopici. I dipoli elettrici della materia posti in un campo elettrico E E=0 E Nei materiali comuni costituiti da dipoli elettrici microscopici in assenza di campo elettrico esterno i dipoli sono orientati in modo casuale, come conseguenza dell’agitazione termica, e non si manifesta nessun effetto elettrico macroscopico. Se il materiale in questione è immerso in un campo elettrico esterno, i dipoli cominciano ad orientarsi nella direzione del campo elettrico dando origine ad un effetto elettrico macroscopico. Materiali privi di dipoli elettrici microscopici Materiali privi di dipoli elettrici microscopici (baricentro della carica positiva coincide con il baricentro della carica negativa), se posti in un campo elettrico esterno, manifestano uno spostamento in senso opposto dei baricentri delle due cariche. Questo provoca la creazione di dipoli elettrici microscopici orientati in direzione del campo elettrico esterno, che creano un effetto elettrico macroscopico. Pezzetti di carta attirati dalla bacchetta carica Il vettore polarizzazione Se inseriamo un parallelepipedo di materiale non conduttore (dielettrico) in un campo elettrico, la sua polarizzazione crea la comparsa di una carica positiva da un lato e una carica negativa dall’altro. Definiamo la POLARIZZAZIONE P di un materiale come il vettore che indica il momento di dipolo per unità di volume. Se p è il momento di dipolo indotto negli atomi (o quello molecolare), e n è il numero di dipoli elementari per unità di volume P=np in genere (per materiali isotropi) la polarizzazione è parallela al campo elettrico. Se la lastra di materiale ha spessore l e superficie S, posta perpendicolarmente al campo E, la polarizzazione parallela a E è perpendicolare a S. Il momento di dipolo totale è P per volume: P(Sl)= (PS)l l è la distanza tra le due cariche sulle superfici del parallelepipedo. Dalla definizione di momento di dipolo (carica per distanza) P(Sl) = Ql abbiamo PS=Q cioè la carica sulle superfici S. Possiamo generalizzare il risultato: la carica per unità di superficie di un pezzo di materiale polarizzato è uguale alla componente della polarizzazione P nella direzione della normale alla superficie del corpo. σ r r = P ⋅u n r un versore normale alla superficie Vettore spostamento elettrico Se inseriamo tra due piani carichi con uguale densità di carica σLIB una lastra di dielettrico, sulle sue superfici affacciate ai piani carichi viene indotta una carica di polarizzazione per unità di area pari a σPOL=P Il campo elettrico dentro alla lastra sarà il risultato della carica totale nei piani e sulle facce della lastra: σ = σLIB + σPOL = σLIB - P Quindi il campo E vale: 1 σ E = = (σ ε 0 ε 0 LIB − P ) σ LIB = ε 0 E + P Si può definire un vettore Spostamento Elettrico D, tale che la componente di D lungo la normale alla superficie di un conduttore immerso in un dielettrico è uguale alla densità di carica libera superficiale sul conduttore σ LIB r r = D ⋅u n σ LIB = ε 0 E + P r D = ε Da cui, generalizzando il risultato in forma vettoriale 0 r r E + P L’unità di misura dello spostamento elettrico nel S.I. è [D] = C m -2 (la stessa della polarizzazione P) Essendo σ LIB r r = D ⋅u n il flusso del vettore spostamento elettrico attraverso una superficie chiusa è uguale alla carica “libera” totale entro la superficie qLIB r r = ∫ D ⋅ dS S Suscettività e permettività elettrica In molti materiali (ma non è sempre vero) il vettore polarizzazione è parallelo al vettore campo elettrico risultante nel materiale: r P = ε 0 χ e r E Dove χe è una costante adimensionata detta suscettività elettrica, che dipende dal materiale. Quindi se riprendiamo la definizione di vettore spostamento elettrico otteniamo: r r r r r D = ε0E + P = ε0E + ε0χeE = r = (1 + χ e )ε 0 E r r D =ε E ε=(1+χE)ε0 è detta permettività o costante dielettrica del mezzo. εr=(1+χE) è detta permettività relativa o costante dielettrica relativa. Riprendendo la legge di Gauss per il vettore D qLIB r r r r = ∫ D ⋅ dS = ∫ εE ⋅ dS S S r r qLIB ∫ E ⋅ dS = S ε N.B. nel caso in cui non si consideri la costante dielettrica relativa, la legge di Gauss deve tenere conto sia delle cariche libere che di quelle di polarizzazione r r q LIB + q POL ∫ E ⋅ dS = S ε0 r r q LIB ∫ E ⋅ dS = ε S Per una carica puntiforme q il campo nel vuoto risulta E0 = q 4πε 0 r 2 La stessa carica in un dielettrico ha campo E= q 4πε 0ε r r 2 Cioè smorzato di un fattore εr rispetto al vuoto. Lo smorzamento del campo elettrico di una carica in un mezzo, rispetto alla stessa carica nel vuoto, è una conseguenza degli effetti di schermatura dei dipoli elettrici indotti o orientati dal campo elettrico sorgente. Per una piastra con densità di carica superfic. libera σLIB e di polarizzazione σPOL r r q LIB ∫ E ⋅ dS = S ε E= σ LIB σ LIB = ε ε 0ε r Senza dielettrico tra le piastre risulterebbe E0 = σ LIB ε0 E risulta “smorzato” di un fattore εr rispetto al vuoto. La suscettività elettrica descrive la risposta di un mezzo al campo elettrico applicato. r P = ε 0 χ e r E C’è da aspettarsi una differenza se il campo è stazionario o variabile, e c’è da aspettarsi una variazione con la temperatura χe = A + B T Legge di Curie A dipende dallo spostamento dei baricentri delle cariche + e -; B dall’orientazione dei dipoli microscopici, che peggiora con l’agitazione termica. La capacità elettrica e i condensatori Se prendiamo un conduttore isolato su cui si trova la carica Q si può dimostrare che qualunque sia la geometria la carica Q è proporzionale al potenziale V Q = CV La costante C è detta capacità elettrica del conduttore. ESEMPIO: prendiamo una sfera metallica di raggio R con carica Q: V= Q 4πεR E quindi: C = 4 πε R La capacità si misura in FARAD [F]=CV-1 nel S.I. CONDENSATORE Quando prendiamo due conduttori isolati su cui abbiamo posto due cariche Q uguali in modulo ma di segno opposto abbiamo un CONDENSATORE e si può dimostrare che qualunque sia la geometria del sistema Q = C ∆ V ∆V è la diff. di pot. tra i metalli e C dipende solo dalla geometria e dal dielettrico in cui il condensatore è immerso. CONDENSATORI CONDENSATORI: “bundling” e bottiglia di Lenden il “bundling” era praticato nelle corti del 18mo secolo: persone di sesso opposto nello stesso letto, con una barriera per mantenerle distanti. Nella bottiglia di Leyden, cariche opposte sono separate dal vetro; le linee di forza sono concentrate dentro il vetro, l’energia è accumulata dentro il vetro della bottiglia. Per scaricare la bottiglia basta connettere con un filo conduttore il lato + ed il lato – del vetro. Il condensatore a facce piane e parallele DATI: area facce S; carica Q; densità di carica σLIB=Q/S E Q = εS C = = σ LIB V 1 − V 2 = E ⋅ d = σ Senza dielettrico tra le piastre risulterebbe C C0 = = εS d d = ε ε Q ∆ V LIB = ε 0 ε r Q ⋅ d S ⋅ε S d ε0S d La Capacità C di un condensatore risulta incrementata di un fattore εr rispetto all’assenza di dielettrico (vuoto tra le piastre) Energia del campo elettrostatico Se cerchiamo di caricare un condensatore a facce piane parallele di capacità C, il lavoro fatto per portare la carica dq sulle facce vale: dL = Vdq Ma V è la diff. di pot. tra le armature q V= C Per il caricamento totale si fa un lavoro V0 Q V0 V0 q 1 Q2 L = ∫ Vdq = ∫ dq = 2 C C 0 0 1 2 L = ∫ Vdq = ∫ Vd (CV ) = CV0 2 0 0 Immagazzinamento di 60 MJ Progetto Nova: fusione nucleare. 10000 condensatori al Lawrence Livermore National laboratory immagazzinano 60 MJ di energia e la rilasciano in 1 ms a lampade che pilotano un laser. Dove va a finire il lavoro L del generatore per caricare il condensatore ? Nella costruzione del campo elettrico dentro il condensatore. Quindi diventa energia del campo elettrostatico. Calcoliamo questa energia in funzione di E per un condensatore a facce piane e parallele: 1 2 L = CV0 = W en. campo elettr. 2 εS ma ricordando : C = ; V0 = Ed d 1 εS 1 2 2 W = ( )( Ed ) = εE ( Sd ) 2 d 2 Introducendo il concetto di densità di energia del campo elettrostatico: W 1 2 w= = εE ( Sd ) 2 Si può dimostrare che il risultato è generalizzabile a qualsiasi campo elettrostatico Serie e paralleli di condensatori 1 = capacità in serie Ceq ∑ capacità in parallelo C eq 1 Ci = ∑ C i