La Festa del Cinema di Roma al Carcere di - Gina

La Festa del Cinema di Roma al Carcere di Rebibbia N.C.
È la prima volta al mondo che l’Auditorium di un carcere diventa sala cinematografica di un grande Festival
del Cinema: il 16, 17 e 18 ottobre verranno proiettati a Rebibbia N.C. i film in programmazione alla Festa.
Primo fra tutti Inferno di Ron Howard con Tom Hanks, grazie al technical partner Augustus Color.
Il 20 ottobre le parti si invertono: la compagnia teatrale del Reparto di Alta Sorveglianza del carcere - già
protagonista del film Cesare deve morire dei fratelli Taviani - metterà in scena l’opera Dalla Città Dolente,
recitando canti dell’Inferno di Dante Alighieri, per la regia di Fabio Cavalli, che con la Fondazione Enrico
Maria Salerno, da anni lavora in questo ambito.
L’aspetto civile e artistico del programma è reso possibile dalla disponibilità e attenzione della Direzione del
Carcere e del Provveditorato dell'amministrazione penitenziaria di Lazio – Abruzzo – Molise. C’è anche
l’aspetto tecnologico che accompagna l’evento e che potrebbe costituire un tracciato di innovazione da
percorrere per l’intero mondo teatrale.
Dalla Città Dolente, infatti, verrà trasmesso da Rebibbia in live in streaming, sullo schermo della Festa del
Cinema del MAXXI, grazie alla disponibilità di Unidata S.P.A. che garantirà server e collegamenti in fibra,
capaci di restituire al pubblico del MAXXI immagini straordinariamente definite, e vere e proprie sequenze
cinematografiche di uno spettacolo in diretta teatrale.
Già oggi spettacoli teatrali vengono proiettati nelle sale cinematografiche. Si tratta però in gran parte di
performance non italiane ed in ogni caso registrate, montate ad hoc e solo successivamente proiettate sugli
schermi.
Nel nostro caso, invece, lo spettacolo verrà trasmesso in tempo reale, ripreso da 6 telecamere, sempre per
la regia di Fabio Cavalli e Gianluca Rame.
Si tratta quindi di un tracciato che suggerisce al mondo del teatro una via nuova per un nuovo pubblico.
Attraverso la tecnologia, si estende all’esterno della sala la magia e le sensazioni del rapporto diretto con la
performance teatrale, nel momento stesso in cui si svolge. Una fusione di teatro, cinema, web: enhacend
performing art, per gli artisti e per gli spettatori. Un progetto artistico e di comunicazione portato avanti
dalla Fondazione Enrico Maria Salerno diretta da Laura Andreini e Fabio Cavalli e dal Dipartimento di
Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre e in particolare dalla prof.ssa Valentina
Venturini, dal prof. Enrico Menduni e dal prof. Giandomenico Celata.
Il fatto che ciò avvenga da un carcere, da un Reparto di Alta Sorveglianza, suggerisce un percorso innovativo
che affianca la ricostruzione di tante vite smarrite e recluse, che potrebbero recuperare il senso della
socialità perduta.