VIAGGI di CULTURA Piazza San Domenico, 2 40124 Bologna Tel. 051 233 716 www.viaggidicultura.com SOROLLA, GIARDINI DI LUCE - scheda Prof. Giuseppe Mazzocchi Visita guidata di Sabato 5 maggio 2012 - Ferrara, Palazzo dei Diamanti La mostra Sorolla. Giardini di luce, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, è un grande piccolo evento che rischia di essere coperto dal rumore che fa il già noto, abilmente riproposto ed ampliato dai media. E invece non va persa l’occasione di tornare nella fascinosa Ferrara proprio per questa mostra, la prima monografica di Joaquín Sorolla, il pittore per cui nei primi due decenni del XX secolo deliravano gli appassionati d’arte europei e statunitensi. Ci sono zone un po’ appartate dei grandi nusei spagnoli, o degli istituti museali che definiamo minori solo perché sono poco affollati, che riservano le grandi sorprese di un inaspettato primo Novecento spagnolo: sono i Nonell della Ciudadela barcellonese, le sale di Solana al Reina Sofía, le tele di Zuloaga al Bellas Artes di Bilbao, la casa-museo Sorolla di Madrid… Tutti gioielli che celano esperienze pittoriche estremamente variegate e di qualità eccelsa, che propongono il problematico interrogarsi sulla Spagna, il suo passato e il suo futuro, oltre i vecchi miti romantici. I nostri amici hanno imparato a conoscere questi capitoli meno frequentati dell’arte europea grazie agli itinerari guidati in Spagna dal Professor Mazzocchi, dell’Università di Pavia. Non poteva dunque che essere lui a condurre la visita (preceduta da un seminario) di questi Giardini di luce, che cronologicamente inglobano la produzione posteriore al 1908, il periodo in cui Sorolla ha definitivamente superato il descrittivismo regionalista ottocentesco, per concentrarsi sul colore e la luce, in una pennellata sempre più essenziale, e prossima al “dipinger parsimonioso” di Velázquez, e alla capacità del genio ammirato di fissare l’attimo sulla tela. Dopo la visita, tutti si chiederanno cosa sarebbe di Sorolla, e della sua fortuna critica, se fosse francese, quale museo gli dedicherebbe Parigi, su quanti miliardi di cartoline e paccottiglia sarebbero riprodotti suoi capolavori…Sorolla, invece, forma parte del patrimonio visuale condiviso degli Spagnoli (basti riandare alla grande rassegna del 2009 al Prado, un evento primaverile segnato per tutti dalla gioia del vedere: i visitatori andavano di quadro in quadro, sorridendo agli sconosciuti che incrociavano…); ma è un gioiello di famiglia da esibire poco, una di quelle belle cose di cui si è un po’ gelosi, che non si ha piacere a far vedere troppo. Una porta da aprire, dunque, questa di Ferrara, anche per apprezzare come un pittore valenzano (solo dal Mediterraneo gli poteva venire questo senso della luce, di una luce sempre vitale) tratta le regioni spagnole (in mostra a Ferrara specialmente il Sud), cogliendo con il pennello la pluralità di una Spagna tanto molteplice e cangiante. Che è poi la filosofia della Spagna di VIAGGI di CULTURA, proiettata in itinerari estremamente mirati ed attenti (da Sud a Nord, dall’Atlantico al Mediterraneo: in programma per giugno l’inedito e coinvolgente itinerario nelle Asturias, un viaggio-studio da non perdere), che regalano sempre ai nostri amici scenari e storie sempre diversi di un grande paese.