Politica Sociale
2013-14
L2 / Storia del Welfare
Le forme, le tappe, gli sviluppi
Rachele Benedetti [email protected]
Giulia Cordella [email protected]
Matteo Villa [email protected]
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Perché un'analisi storica del welfare
Occorre “collocare l'analisi del welfare state in una
prospettiva temporale di lungo periodo anche dal punto di
vista concettuale e terminologico (Flora, Heidenheimer,
1983). Bisogna, cioè, collegare il significato che esso
assume al contesto in cui viene formulato e considerare
le caratteristiche che presenta concretamente in quel
determinato periodo” (Kazepov, Carbone, 2007).
Modi differenti di guardare alla storia
(A) PROTEZIONE, SICUREZZA, INSICUREZZA (Castel, 2004, cap. I, II)
→ Come cambiano le fonti e le forme di protezione sociale e civile
→ Trasformazioni socio-economiche, sviluppo della cittadinanza sociale, forma e
ruolo dello stato
(B) POVERTA', ASSISTENZA, CITTADINANZA (Simmel, 1908)
→ Lo studio sociologico del ruolo dell'assistenza e della povertà nello stato
moderno (come cambia il rapporto tra il povero e la collettività)
(C) SVILUPPO STORICO-ISTITUZIONALE (Kazepov, Carbone, 2007, cap. II)
→ Principali tappe di sviluppo (dal medioevo a oggi)
→ Principali fattori di trasformazione
(D) CONCEZIONI, CRITICHE, DEFINIZIONI
(Kazepov, Carbone, 2007, cap. I, Simmel, 1908, Esping-Andersen, 2000)
→ Cambiamento delle concezioni sulla società, i cittadini, la politica, la protezione
sociale e i suoi beneficiari
(A) PROTEZIONE, SICUREZZA, INSICUREZZA
→ Come cambiano le fonti e le forme di protezione sociale e civile
→ Trasformazioni socio-economiche, forma e ruolo dello stato
Fonte Principale:
R. Castel, L’insicurezza sociale. Che significa essere protetti,
Torino, Einaudi, 2004
(gli argomenti di queste slide fanno riferimento a Introduzione, Cap. I e II)
Castel: Il filo conduttore
Le società moderne sono costruite sul terreno dell’insicurezza
poiché sono società di individui che non riescono a
trovare una garanzia di protezione né in se stessi né nel
proprio entourage.
Se è vero che queste società si sono dedicate alla
promozione dell’individuo, è altrettanto vero che esse
promuovono anche la sua vulnerabilità
Il sentimento di insicurezza è l’effetto di un dislivello tra
un’aspettativa socialmente costruita di protezione e le
capacità effettive, da parte di una società, di farla
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funzionare
Un passaggio fondamentale
Dal pericolo (società premoderna) ….
Protezione
Ravvicinata
(comunità, gruppi di mestiere)


 dai pericoli,
Verso l’esterno
Verso l’interno (il
vagabondo)
Dipendenza e scarsa mobilità
- Poveri non cittadini
- Repressione
- Accettazione dell’esistenza della povertà
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Un passaggio fondamentale
... al rischio (società moderna)
Cittadinanza:
protezione che prescinde da
appartenenza ravvicinata ed
è volta all’individuo
 (2) Protezione sociale
(copertura dei principali
rischi che possono
provocare un degrado nella
condizione degli individui,
diritti sociali)
 dai rischi,
verso l’interno
e l’esterno.
Di 2 tipi principali:
 (1) Protezione civile
(libertà fondamentali e
sicurezza dei dei beni e delle
persone nell'ambito di uno
stato di diritto, diritti civili)
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Un passaggio fondamentale
Dal pericolo al rischio → società moderna
Cittadinanza (sociale): protezione che prescinde da
appartenenza ravvicinata ed è volta all’individuo in quanto tale.
COME si è arrivati?
Fonte di
Insicurezza
Fonte di
protezione
Forma
dello Stato
Individualizzazione e
libertà nella sfera
privata
Libertà nella sfera
privata e Potere
assoluto dello stato
Stato assoluto
Sradicamento
Proprietà privata e
Stato di Diritto
Stato liberale
Protezioni del Lavoro
Proprietà Sociale
Stato sociale
Differenziazione
Libertà pubbliche
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Un passaggio fondamentale
Dal pericolo al rischio → società moderna
La protezione del lavoro e La proprietà sociale:
 Protezione della
condizione lavorativa
 Accesso alla
proprietà sociale
(regolazione, condizione
salariale, copertura rischi)
(organizzazione della
ricchezza e accesso risorse)

Stato garante e
protettore

Società di simili
(non uguali)
Crescita economica
Consenso verso le
protezioni sociali
Inscrizione degli
individui in collettivi di
protezione
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(B) POVERTA', ASSISTENZA, CITTADINANZA
(Simmel, 1908)
→ La protezione sociale e i suoi mutamenti:
lo studio sociologico del ruolo dell'assistenza e della povertà nello stato
moderno (come cambia il rapporto tra il povero e la collettività)
Fonte:
G. Simmel, Il povero, 1. in Simmel G., Ventura e sventura della
modernità. Antologia degli scritti sociologici, a cura di P. Alfierj e
E. Rutigliano. Torino, Bollati Boringhieri, 2003 (capitolo 2, parte
III). Opp. qualsiasi altra edizione
Diritti e doveri e condizione di povertà
Assistenza sulla base
dell’appartenenza
a un gruppo:
diritto come fondamento dell’assistenza

dovere di assistere non è più basato su:
• Arbitrio
• Disponibilità finanziaria
• Altre incertezze
DIRITTO A RICEVERE ≠ DOVERE DI OFFRIRE ASSISTENZA
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Diritti e doveri e condizione di povertà
Diritto come fondamento dell’assistenza a tutti i poveri
pur con attenzione alla diversità, anche di attribuzione della
responsabilità personale
Ne segue che:
che
▶ Diritto  punto di partenza metodico
▶ L’assistenza è sottratta alla discrezionalità
▶ Diritto all’assistenza parificato a Diritto al lavoro e all’esistenza
▶ L'oppressione, la vergogna,
vergogna il declassamento provocato
dall'elemosinare vengono eliminati perché egli può esercitare pretesa
▶ Povero diventa non solo mezzo del donante (salvezza dell’anima o
salvezza della società … dai poveri)
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Ruolo della pubblica assistenza
Diversa da altre istituzioni che provvedono al bene pubblico:
 Contenuto personale:
alleviare situazioni
individuali di bisogno
 Scopo (finale) collettivo:
protezione e promozione
della collettività
Lo stesso nelle famiglie o nelle unioni sindacali:
Evitare vergogna o pericoloso precedente
Assistenza ai poveri simile alla difesa animali:
Motivata dal riguardo per i testimoni del maltrattamento
Lo scopo generale, dunque, non è eliminare le
differenze, ma attenuarle perché la struttura sociale
possa continuare a reggersi su di esse
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Povertà, Cittadinanza, Appartenenza
Povero:
Povero
- non solo povero
- ma anche cittadino dello stato
2 condizioni diverse:
- portatore di diritto dell’intervento
- verso cui è solo oggetto privo di diritto
Concezione oggi teoricamente superata
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Povertà, Cittadinanza, Appartenenza
L’evoluzione delle forme di appartenenza del povero in quanto tale:
•
•
•
•
appartenenza ad una Stirpe
ad una Chiesa
ad una Comunità (accento sul domicilio)
ad uno Stato (totalità, accento sulla struttura sociale → libertà di movimento)
movimento
Il ruolo del Comune diventa di natura Pragmatica,
Pragmatica un incaricato dello stato
- Il comune, la comunità non sono più punto di
partenza ma punto di passaggio dell’assistenza.
- L’assistenza si realizza sulla base di un concetto
generale e astratto di povertà, non sulla base di
un’evidenza immediata, di un punto di vista
sensibile
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sussidiarietà
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(C) SVILUPPO STORICO-ISTITUZIONALE
→ Il processo di modernizzazione
-
individualizzazione e differenziazione
struttura sociale + complessa
urbanizzazione, globalizzazione, distanziazione spazio-temporale
relazioni impersonali (legami deboli)
economia di mercato
innovazione tecnologica
→ Principali fattori di trasformazione
→ Principali tappe di sviluppo
Fonte Principale:
Y. Kazepov, D. Carbone, Che cos’è il welfare state, Roma, Carocci, 2007
(gli argomenti di queste slide fanno riferimento al Cap. 2)
Le fasi di sviluppo del welfare
0. Retroterra storico: dal medioevo alla rivoluzione industriale;
il processo di modernizzazione
1. Instaurazione (1883 – 1915)
2. Consolidamento (tra le guerre mondiali)
3. Espansione (1945 – 1975)
4. Crisi (’70 – ’80)
5. Riforma (’90 →)
6. Oggi (ulteriori processi di crisi e riforma) (non nei testi)
0. Retroterra storico
(dal medioevo alla rivoluzione industriale)
Alcuni fattori di mutamento della società all’origine:
1) Crescita demografica e Colonizzazione nuove terre (Sec. XIII–XIV)
2) Domanda di manufatti idonei e sviluppo dell’attività artigianale
3) Sviluppo dello scambio tra prodotti della terra e artigianali
4) Crescita di importanza dell’ambito urbano: commercio e innovazione tecnica
5) Sviluppo di commerci e istituzioni economiche: banche e assicurazioni
6) Declino dell’importanza della protezione su scala locale (feudale)
7) Accentramento del potere politico verso gli stati nazionali
8) Estensione alle attività produttive agricole e artigianali dei principi
dell’economia monetaria
0. Retroterra storico
(dal medioevo alla rivoluzione industriale)
Cambiamenti nei diritti di proprietà:
le enclosures
Crescita demografica
Terra risorsa scarsa
Da Bene Comune (pubblico)
a Bene Esclusivo (privato)
Duplice IMPATTO:
- Affermazione dell’economia e dello “spirito” capitalista
- Conseguenze sociali (vita e sussistenza dei contadini)
Diverso equilibrio tra
Economia e Rapporti Sociali
Dipendenza dal Mercato
(posizione e condizioni)
0. Retroterra storico
(dal medioevo alla rivoluzione industriale)
Emersione della povertà come
fenomeno di massa
(anche per guerre ed epidemie)

Intervento dello Stato (UK)

Poor Laws
(1601 - 1662)

Nuove leggi sui poveri
(1795 – 1834)

Tutela del lavoro
(1847)
• Diritto a vivere
• Parrocchie e Poorhouses
• Controllo dei poveri e
Difesa ordine pubblico
• Responsabilità, Colpa
• Ignoranza cause povertà
• Povertà, disoccupazione,
disgregazione comunità
• Poorhouses > Workhouses
• Integrazione al minimo del reddito
• Vincolo di domicilio

Immobilità salariale e geografica
• Abolizione del Vincolo di domicilio
• Protezione del lavoro
• Affermazione Mercato del Lavoro
• Nascita della questione sociale
1. Instaurazione 1883 – 1915:
Le assicurazioni per i lavoratori
- Rottura liberale → Nascita della questione sociale
- La svolta → l’assicurazione obbligatoria
- Ribaltamento verso un concetto di cittadinanza sociale
dalla elargizione - punizione → al diritto
- Primi paesi: Germania, Austria, Norvegia, Finlandia, Italia
- 4 Schemi: infortuni, malattia, vecchiaia/invalid.,
disoccupazione
(GB 1911, Italia 1919, Austria 1920)
- Elevata prossimità temporale nei diversi paesi di:
- movimento operaio vs. controllo sociale e legittimazione governi
- formazione dei partiti operai e aumento presenza parlamentare
2. Consolidamento (tra le due guerre mondiali)
Forti tensioni politiche
Crisi economica
(inflazione, grande depressione)
Perdita di sicurezza dei ceti abbienti
e reazione → governi totalitari
Tema forte della disoccupazione e assicurazioni
2. Consolidamento (tra le due guerre mondiali)
MUTAMENTI GENERALI:
Dalla nozione di assicurazione dei lavoratori
A quella di assicurazione sociale
Protezione minima oltre al risarcimento in base ai contributi versati:
+ Rischi e Bisogni coperti
+ Schemi, o schemi con + ampio raggio d'azione (es. assegni familiari)
+ Categorie di beneficiari
DIFFERENZE:
Regimi democratici: ala riformista movimento operaio, riconoscimento
sindacale, pluralismo corporativo, contrattazione collettiva
Regimi totalitari: repressione movimenti rivoluzionari, abuso e uso
ideologico stato sociale, forte istituzionalizzazione
All'alba del “trentennio d'oro”
Il Rapporto Beveridge (1942)
Presupposti (da ricerche del comitato presieduto da Lord Beveridge):
- Perdita di reddito → Povertà e mancanza di salute
- Sussidi compensativi → Inadeguati (sotto la soglia di povertà)
Orientamenti
• Contrasto alla povertà come parte di una più ampia politica (di
progresso) sociale che comprendeva la lotta contro gli altri rischi:
malattia, ignoranza, incuria, inoperosità
• Collegamento tra politica economica (piena occupazione) e
sociale (protezione universale)
All'alba del “trentennio d'oro”
Il Rapporto Beveridge (in vigore dal 1945)
Altri elementi caratterizzanti:
-
Dall'assicurazione dei lavoratori a quella di tutti i cittadini
Attenzione a famiglie numerose (assegni familiari)
Servizio sanitario nazionale gratuito per tutti
Universalità e unitarietà sistema assistenziale
Sistema si basava su:
- sussidi di sussistenza omogenei per diversi tipi di perdita di reddito
- contribuzione uniforme
- unificazione responsabilità amministrative
- classificazione e inclusione (8 categorie rif. a posizione sul mercato)
→ Orientamento verso Male Breadwinner
3. Espansione (1945 - 1975)
Almeno 3 Presupposti
- Crescita economica
- Da paternalistico-discrezionale a diritti e universalismo (no “carità”)
- Accettazione principi keynesiani del pieno impiego
Almeno2 modelli di espansione:
- verticale (welfare universalistico – paesi scandinavi)
- orizzontale (welfare occupazionale – paesi dell’Europa continentale)
Alcune tendenze:
- Da tutela di tipo reattivo a una di tipo preventivo
- Dalla redistribuzione alla distribuzione
- Da politica di “classe” a politica delle “categorie”
- Nuovi schemi di ass. sociale e sanità non necessariamente assicurativi
- Dall'accantonamento o capitalizzazione alla ripartizione (es. pensioni)
- Crescente indebitamento pubblico
Alcuni dati sulla
CRESCITA DEI WELFARE STATE
Growth of Social
Insurance Coverage
1890 – 1975
(Pierson 2007)
Annual Growth in GNP 1950 – 1981
(Pierson 2007)
Growth in Social Expenditure 1960 – 1975
(Pierson 2007)
Real Social
Expenditure
and Real
GDP
1965 - 1985
(Pierson 2007)
Alcuni dati sulla CRESCITA DEL WELFARE (Flora, 1984)
Copertura dai rischi dei lavoratori
Tipi di
assicurazione
Copertura
Inizi anni 30’
Copertura
Metà anni ‘70
Infortuni
50%
80%
Malattia
50%
90%
Invalidità e
Vecchiaia
50%
90%
meno del 20%
60%
Disoccupazione
Alcuni dati sulla CRESCITA DEL WELFARE (Flora, 1984)
Copertura dai rischi dei lavoratori
Tipi di
assicurazione
Copertura
Inizi anni 30’
Copertura
Metà anni ‘70
Infortuni
50%
80%
Malattia
50%
90%
Invalidità e
Vecchiaia
50%
90%
meno del 20%
60%
Disoccupazione
Alcuni dati sulla CRESCITA DEL WELFARE
Spesa
Assicurazione Sociale:
1930:
1950:
1960:
1974:
3% PIL
5% PIL
7% PIL
13% PIL
Alcuni dati sulla CRESCITA DEL WELFARE
Spesa
Sicurezza Sociale (con assistenza e sanità):
1950: 9,3% PIL (5,9 CH – 14,8 D)
1965: 13,4% PIL (8,8 CH – 17,6 A)
1974: 19,2% PIL (13,9 CH – 24,8 NL)
Accelerazione del tasso medio di crescita:
0,9%
1950-55
1,4%
1955-60
Motivi:
1,8%
1960-65
- Crescita spesa per pensioni e sanità
- Riduzione trasferimenti alle famiglie
2,4%
1965-70
3,4%
1970-74
Alcuni dati sulla CRESCITA DEL WELFARE
Spesa
Spesa compresa istruzione e casa:
1950: 10-20% PIL
1975: 25-33% PIL
“Quota statale” del PIL:
25% 1950
45% 1975
Da metà anni ‘80:
- Crescita continua e crescente differenziazione tra paesi
- Problema del deficit pubblico
Spesa per la protezione sociale in Europa (2003)
in % sul PIL (Ferrera 2006)