BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA PER IL MICROCREDITO

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA PER IL MICROCREDITO:
NASCE MICROCREDITO DI SOLIDARIETÀ S.p.A
TO MAKE POVERTY HISTORY
Autori
Dott. Francesco Suma – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Ing. Francesco Mereu – Banca Monte dei Paschi di Siena
UN GLOBAL COMPACT BUSINESS CASE STUDY – BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA
INDICE
Abstract
Introduzione al Microcredito
Il ruolo delle banche nel microcredito
Profilo della Società Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A
Microcredito di Solidarietà S.p.A
Le motivazioni e i destinatari dell’iniziativa
Le risorse impiegate
L’organizzazione: la società, Banca Monte Paschi e centri d’ascolto
Le garanzie richieste
Prospettive future ed esperienze del passato
Conclusioni e questioni aperte
Data e autori del caso
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UN GLOBAL COMPACT BUSINESS CASE STUDY – BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA
Abstract
Banca Monte dei Paschi di Siena, una delle prime cinque banche italiane, ha avviato un progetto, in
accordo con Istituzioni Politiche Locali, Enti religiosi e alcune Associazioni di Volontariato, per la
costituzione di una società finanziaria “Microcredito di Solidarietà S.p.A”, specializzata nell’attività
di microcredito a favore di alcune fasce deboli della popolazione. La società entra nella fase di
piena operatività da giugno 2006, grazie alla collaborazione di una rete di centri di ascolto, che
rappresentano il contatto tra persone bisognose e istituzione finanziaria. Il progetto è circoscritto
alla Provincia di Siena, con possibilità di future espansioni in altre aree geografiche. Con questo
strumento si agevola il sostegno economico di alcuni soggetti non bancabili, evitando la loro
esclusione socio – economica e favorendo una migliore integrazione.
Introduzione al Microcredito
La riduzione della povertà nel Mondo è uno dei “Millennium Development Goals” dell’ONU,
indicati dai Leader mondiali nell’UN Millennium Summit nel Settembre 2000: l’obiettivo specifico
prevede di dimezzare la povertà entro il 2015. La microfinanza e il microcredito possono
contribuire in modo significativo al raggiungimento di questo traguardo e degli altri obiettivi1: per
promuovere la diffusione e la conoscenza di questi strumenti il 2005 era stato dichiarato “Anno
Internazionale per il Microcredito”. La decisione era stata presa nel corso dell’Assemblea generale
dell’ONU il 15 dicembre 1998, con la risoluzione 53/198, specificando che la celebrazione doveva
essere un'occasione speciale per dare slancio ai programmi di microcredito in tutto il mondo. Nella
stessa risoluzione i Governi, gli Organi delle Nazioni Unite e le ONG impegnate nel settore sono
stati invitati ad evidenziare e diffondere l'importante ruolo che il microcredito ha nell'eliminazione
della povertà e nello sviluppo sociale. L'Assemblea ha inoltre invitato tutti coloro che sono
impegnati nella lotta alla povertà a rafforzare e potenziare le istituzioni di microcredito esistenti, al
fine di offrire a un sempre maggior numero di persone la possibilità di accedere al credito e ai
servizi finanziari, per permettere loro di esercitare un'attività indipendente e remunerativa.
L’importanza di questo evento era stata indicata dalle parole del Segretario Generale delle Nazioni
Unite il 18 ottobre 2004, in occasione della presentazione delle iniziative per l’evento:“The
International Year of Microcredit 2005 underscores the importance of microfinance as an integral
part of our collective effort to meet the Millennium Development Goals. The challenge before us is
to address the constraints that exclude people from full participation in the financial sector. The
International Year of Microcredit offers a pivotal opportunity for the international community to
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1 – Sradicare la fame e la povertà; 2 – garantire l’istruzione primaria a tutti; 3 – promuovere l’uguaglianza tra i sessi e favorire
l’ascesa femminile; 4 – ridurre la mortalità infantile; 5 – migliorare la salute nello stato di gravidanza; 6 – combattere HIV/AIDS, la
malaria ed altre malattie; 7 – assicurare la sostenibilità ambientale; 8 – creare un accordo globale per lo sviluppo
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engage in a shared commitment to meet this challenge. Together, we can and we must build
inclusive financial sectors that help people improve their lives.”
Kofi Annan – Segretario Generale delle Nazioni Unite
Nel corso della stessa Assemblea Generale, era stato adottato un Piano d'Azione che si pone 5
obiettivi fondamentali:
•
contribuire al raggiungimento degli "Obiettivi del Millennio";
•
accrescere nel pubblico la consapevolezza del ruolo del microcredito per lo sradicamento
della povertà;
•
individuare misure maggiormente significative a stimolare lo sviluppo sostenibile di
strumenti finanziari a favore delle classi più svantaggiate;
•
accrescere la capacità e l'efficienza dei fornitori di servizi di microcredito e di microfinanza
nel rispondere alle necessità delle classi povere;
•
incoraggiare innovazione e partneriati.
Il ruolo delle banche nel microcredito
Le istituzioni finanziarie, tra cui le banche, hanno un ruolo fondamentale nell’offerta di prodotti e
servizi di microcredito, perché possono consentire l’accesso al credito a soggetti poveri,
promuovendo in tal modo la giustizia sociale, le pari opportunità, lo sviluppo economico. Le
situazioni di povertà, che si presentano in un Paese industrializzato come l’Italia, sono ben diverse
da altri contesti, ma crescono le situazioni di disagio socio-economico, nonostante il livello di vita
medio sia piuttosto elevato. La “bancabilità” di un soggetto è quella capacità reddituale o situazione
patrimoniale e di garanzie che lo rendono affidabile di credito. La mancanza di questa condizione
non deve essere fonte di esclusione economica e sociale, deve prevalere un senso di solidarietà e di
responsabilità sociale, basate sulla fiducia nelle persone per impedire l’aggravarsi di condizioni già
precarie. In linea con quanto descritto, il caso della costituzione di una società “Microcredito di
Solidarietà S.p.A”, su progetto di Banca Monte dei Paschi S.p.A., è conforme all’impegno richiesto
dalle Nazioni Unite, per la costruzione di reti che sostengano e diffondano gli strumenti di
microcredito, riuscendo a coinvolgere una molteplicità di istituzioni. La promozione di questa
iniziativa vuole dimostrare l’applicazione dei Principi del Global Compact nelle pratiche aziendali,
in particolare nel I Principio sul rispetto e la promozione dei Diritti Umani nella propria sfera di
influenza.2
2
“Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua
famiglia” …Dall’ art 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Inoltre si può considerare richiamato
l’art. 23 della Medesima in materia di lavoro: “Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a
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Profilo della società
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A è conosciuta come la banca più antica del mondo, la cui
costituzione risale al 1472, come Monte di Pietà, nato per volere delle Magistrature Senesi per
aiutare le persone più bisognose. Nella storia recente, dal 1936 al 1995, il Monte dei Paschi di Siena
era stato trasformato in un Istituto di Credito di Diritto Pubblico: con decreto del Ministero Italiano
del Tesoro, è stata stabilita la scissione tra Banca Monte dei Paschi (Società per Azioni) ed Istituto
Pubblico, che ha assunto il nome di Fondazione Monte dei Paschi di Siena. La Fondazione MPS è il
primo azionista di Banca MPS, di cui possiede il 49% del capitale ordinario, ed è un’associazione
senza scopo di lucro, che persegue scopi di utilità sociale con erogazioni e liberalità proprie, o
sostegno di terzi, in progetti di ricerca scientifica, di volontariato, di assistenza, promozione
dell’arte e della cultura con riferimento al territorio di Siena. Banca Monte dei Paschi di Siena
S.p.A è invece una società italiana con scopo di lucro, a capo di un gruppo bancario-assicurativo di
primo piano nel mercato italiano (è la quarta/quinta banca italiana per dimensione), con una
propensione verso il mercato Europeo e Internazionale, dove è presente con proprie filiali e Uffici
di Rappresentanza. Dal 1999 è quotata alla Borsa Valori di Milano e a fine 2005 capitalizzava
11.892 Milioni di Euro. La sede della società è a Siena, presso il Palazzo Salimbeni. Il gruppo è
impegnato nel settore bancario, con Banca Monte Paschi di Siena, altre due banche commerciali di
rilievo nazionale (Banca Toscana e Banca Agricola Mantovana), diverse società specializzate nei
vari comparti (Leasing, Factoring, Credito al Consumo, Private Banking, Corporate Banking), nel
settore finanziario e di intermediazione mobiliare, in quello assicurativo ed in altri settori collaterali
come la Riscossione Tributi. Nel territorio italiano il Gruppo MPS è presente con circa 1880 filiali,
sparse in tutte le Regioni. All’estero operano tre società bancarie (in Belgio, Francia e Marocco), a
cui si aggiungono filiali ed uffici a Londra, Francoforte, Bratislava, New York, Istanbul, Mosca,
Mumbai, Hong Kong, Pechino, Shanghai, Canton, Casablanca, Tunisi e Algeri, per un totale di
circa 30 Uffici, con il compito principale di favorire l’espansione commerciale – produttiva delle
imprese italiane all’estero.
Nell’ultimo biennio 2004-2005 la società e il gruppo hanno fatto registrare una decisa crescita. In
particolare nel 2005 è stato registrato l’utile consolidato più alto nella storia della società pari a 790
milioni di Euro, con un incremento del 42% rispetto all’anno precedente, e da un margine della
gestione finanziaria e assicurativa pari a 4727 milioni di Euro, in aumento del 7,4% rispetto a fine
giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro (…)Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e
soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia un'esistenza conforme alla dignità umana ed integrata”
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UN GLOBAL COMPACT BUSINESS CASE STUDY – BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA
2004. La raccolta diretta ammonta a 94279 milioni di Euro (quarto posto in Italia tra gli Istituti di
Credito), l’attivo totale è pari a 153749 milioni di Euro. Il principale concorrente nel settore
bancario italiano di Monte Paschi è il gruppo bancario Capitalia, con il quale si contende il quarto o
quinto posto nelle classifiche dei vari indicatori: il settore è infatti dominato dal gruppo Unicredito,
a cui seguono Banca Intesa e il gruppo San Paolo Imi. La quota di mercato si attesta pertanto
intorno al 6,5% negli impieghi a breve, al 10,7% nella Bancassicurazione, 5,9% nel risparmio
gestito, 4,6% nel credito al consumo.
Il Gruppo MPS ha integrato le pratiche di responsabilità sociale d’impresa nella propria filosofia di
business, redigendo un Piano Strategico di Responsabilità Sociale e integrando queste azioni nel
Piano Industriale. Rappresenta un caso di successo anche per le certificazioni ambientali, sociali e
di gestione della qualità, conseguite dalla società capogruppo e dalla controllata MPS Banca per
l’Impresa, prima banca al mondo a conseguire la certificazione SA 8000. Ha aderito dal giugno
2002 al Global Compact e partecipa attivamente al progetto italiano “Sviluppo Sostenibile
attraverso il Global Compact”. Pubblica un proprio bilancio socio – ambientale dal 2000, mentre nel
2006 pubblicherà il primo bilancio socio – ambientale consolidato, con riferimento a tutte le società
del gruppo MPS.
Ulteriori informazioni sull’azienda sono disponibili al sito internet aziendale www.mps.it, mentre
per i bilanci sociali www.paschiambiente.it
Microcredito di Solidarietà S.p.A
Le motivazioni e i destinatari dell’iniziativa
Dare aiuto a soggetti deboli è un’opera sempre meritevole: in questo caso si tratta di dare un
sostegno finanziario a persone fisiche che trovano difficoltà ad ottenere credito. Banca Monte dei
Paschi di Siena, continuando l’esperienza passata nel campo della finanza sociale, ha deciso di
sviluppare un modello innovativo per operare nel settore del microcredito, costituendo un soggetto
terzo, in collaborazione con le istituzioni locali e le principali realtà del volontariato della Provincia
di Siena: infatti nel gennaio 2006 è stata costituita la società finanziaria “Microcredito di Solidarietà
S.p.A”, che ha avviato la propria attività, a seguito della concessione da parte dell’Ufficio Italiano
Cambi, nel mese di giugno 2006 e raggiungerà la piena operatività tra poche settimane. Questo
progetto intende contribuire al miglioramento delle condizioni sociali di vita della comunità,
cercando di arginare la solitudine, l’incomunicabilità e il disagio, che sono spesso cause di ricorso a
pratiche illegali o di caduta nella rete di usurai: è un impegno sostenibile teso al miglioramento
della qualità della vita e del benessere collettivo. L’iniziativa nasce per rispondere alle richieste di
finanziamento di alcune categorie di soggetti “deboli”, in difficoltà nell’accesso al credito bancario
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ordinario, non potendo rilasciare idonee garanzie a fronte delle somme ricevute e avendo una
situazione giuridico – patrimoniale non adeguata: tra i potenziali beneficiari di questa iniziativa
figurano detenuti in semi-libertà, persone che vogliono costituire piccole cooperative di servizi cui
occorrono risorse per lo start-up, extracomunitari in regola con il permesso di soggiorno, desiderosi
di ricongiungersi con la propria famiglia; non è definibile una limitazione di categorie destinatarie
dei prestiti ed escluderne delle altre, altrettanto meritevoli di attenzione e supporto. Non è un
progetto di beneficenza a fondo perduto, ma rientra nelle azioni di responsabilità sociale a sostegno
del territorio: l’operatività della società è infatti circoscritta, al momento, alla Provincia di Siena, in
cui è nata e si è radicata la consolidata esperienza di Banca Monte Paschi di Siena.
Le risorse impiegate
La società “Microcredito di Solidarietà S.p.A” possiede una dotazione iniziale di risorse, pari
all’ammontare del suo capitale sociale di 1 milione di euro: i principali azionisti sono Banca Monte
dei Paschi di Siena, che ha contributo con il 40% del capitale, l’Amministrazione Provinciale di
Siena (15%) e il Comune di Siena (15%). A questi partner principali si aggiungono l’Arcidiocesi di
Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino (5%), la Diocesi di Montepulciano, Chiusi e Pienza (5%), e le
tre principali Associazioni di Volontariato del territorio, ovvero l’Arciconfraternita di Misericordia
di Siena, l’Associazione di Pubblica Assistenza di Siena e l’ARCI Nuova Associazione che insieme
hanno contributo per il 10% del capitale. Il restante 10% del capitale sociale è stato versato da
numerose Amministrazioni Comunali (33) della Provincia di Siena. Già a partire dal secondo anno
la società dovrebbe poter operare in condizioni di pareggio economico, autofinanziando i prestiti
con le somme restituite: l’obiettivo è di recuperare le somme prestate e di realizzare un modesto
utile, per incrementare i fondi a disposizione. La dotazione patrimoniale è già stata incrementata
grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena di 400 Mila Euro. L’attività della
società consiste principalmente nell’erogazione di finanziamenti a tassi d’interesse contenuti, in
linea con i tassi applicati dalle altre strutture del settore. Bisogna anche considerare che in queste
pratiche non sono percepite commissioni. Gli importi erogati sono non superiori agli 8000/10000
euro. La durata massima dei finanziamenti concessi è stabilita a 60 mesi, con una durata media
intorno ai 36 mesi.
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L’organizzazione: la società, Banca Monte Paschi e i centri d’ascolto
La struttura organizzativa della società è composta da un Consiglio di Amministrazione, formato da
9 membri, da un Direttore Generale con deleghe conferite dal Consiglio e da una Segreteria; il
Direttore si avvale di un Comitato di Valutazione, esterno alla società, per la concessione dei
prestiti. A questi organi si aggiunge il Collegio Sindacale, previsto in tutte le Società per Azioni.
Consiglio di
Amministrazione
Comitato di
Valutazione
Direttore Generale
Segreteria di Direzione
Audit (outsourcing affidato a Banca MPS)
Gestione Posizioni
Rapporti Istituzionali e Bilancio
Fig 1. Assetto organizzativo di Microcredito di Solidarietà S.p.A – Fonte Business Plan della
società
I membri del Consiglio di Amministrazione riflettono la composizione azionaria della società: 2
sono nominati su indicazione di Banca Monte Paschi (tra cui il Presidente), 2 dalla Provincia di
Siena, 2 dal Comune di Siena, 1 dalle Diocesi, 1 dalle Associazioni di Volontariato, 1 dai restanti
Comuni della Provincia. Presidente della Società è stato nominato Mario Marzucchi, Provveditore
dell’Arciconfraternita di Misericordia ed Istituzioni Riunite di Siena, nonché ex responsabile del
servizio Economato del Gruppo MPS: le sue competenze spaziano quindi dalla conoscenza dei
problemi socio assistenziali a quelli economici e bancari. Il Direttore Generale e la Segreteria sono
dipendenti di Banca Monte dei Paschi di Siena, persone dotate di competenza ed esperienza in
materia bancaria, in particolare il Direttore della Società era responsabile dell’Area Politiche di
Credito. La maggior parte delle persone operanti nella società sono volontari e prestano il loro
servizio a titolo gratuito, secondo quanto stabilito dallo Statuto, pertanto la società non ha costi
diretti per il funzionamento. Il supporto operativo della società è garantito dalla rete di filiali di
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Banca MPS, che svolge questa funzione in outsourcing, tramite un contratto di service, ottenendo
un compenso forfetario annuo molto contenuto, in ragione dei costi amministrativi che comporta
l’erogazione del finanziamento e la restituzione delle rate. Una parte fondamentale della struttura
organizzativa è rappresentata dai Centri di Ascolto, appositamente individuati dagli Enti Locali,
Istituzioni ed Associazioni di Volontariato: fanno parte della rete circa 30 uffici, dislocati nella
Provincia senese, in rappresentanza delle Associazioni di Volontariato iscritte nell’apposito registro
della Provincia di Siena; è prevedibile l’incremento di questo numero di enti che hanno il compito
di segnalare i casi meritevoli di finanziamento. Il personale dei Centri di Ascolto, che presta la sua
opera in modo gratuito e volontario, ha il compito di raccogliere informazioni utili per la
valutazione del merito creditizio: sono normalmente persone con esperienze professionali
qualificanti (avvocati, bancari, psicologi), che non solo esprimono il proprio parere sulla moralità
delle persone, ma vigilano sul reale impiego responsabile delle somme ricevute. Gli operatori dei
centri di ascolto frequentano quattro giornate di formazione, sotto la guida di consulenti esterni o di
personale di Banca MPS, su diverse tematiche dall’ambito sociale a quello più tecnico. Oltre allo
spirito di volontariato è ottimale la conoscenza del territorio circostante. I volontari non hanno la
possibilità di decidere se concedere o rifiutare la richiesta di prestito, ma si limitano alla
compilazione di un questionario, su cui si fonda il giudizio tecnico di concessione. Hanno però
funzione consultiva: il giudizio espresso e trasmesso nel questionario sulla base della loro
esperienza passata, della conoscenza personale dell’interessato, è utile per la valutazione del
progetto e della sua finalità. La concessione del finanziamento è rilasciata dal Consiglio di
Amministrazione della Società, solo a seguito di un giudizio di merito espresso dal Comitato di
Valutazione, coordinato dal Direttore Generale, in particolare a soggetti ritenuti moralmente in
grado di impegnarsi nello sviluppo delle proprie potenzialità: diverse possono essere le esigenze che
spingono persone a richiedere tali prestiti, tra cui la mancanza momentanea di liquidità per
difficoltà personali o della famiglia, partecipazione a corsi di formazione per il reinserimento nel
mondo del lavoro, avvio di nuove imprese, o altre motivazioni socialmente valide, ma non ritenute
tali dai canali tradizionali di finanziamento. Le persone interessate devono recarsi presso uno dei
Centri di Ascolto con un documento di identità (e copia del permesso di soggiorno se straniere),
compilare la modulistica di richiesta da inviare alla Società stessa, indicando lo sportello di Banca
MPS più comodo per la gestione del prestito. L’erogazione delle somme presso le filiali del Monte
Paschi di Siena è uno degli impegni dell’Istituto senese, che si occupa anche dell’incasso delle rate
in scadenza, oltre a effettuare controlli di audit, prestare consulenza alla società Microcredito per le
attività svolte e i servizi amministrativi, consentire l’uso di spazi e attrezzature di sua proprietà, tra
cui la sede sociale.
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Le garanzie richieste
Per l’ottenimento del prestito non è necessario il rilascio di alcuna garanzia, in quanto il rapporto si
fonda sulla moralità del richiedente e la sua capacità di rispettare gli impegni assunti, riattivando un
processo di fiducia nelle proprie capacità, che spesso viene limitato dall’assenza di risorse
finanziarie da investire in un’attività economica, con beneficio sociale anche sulle altre persone
coinvolte in tali iniziative (famiglie, lavoratori, ecc). Un punto di forza della struttura è la rapidità
nello svolgimento della pratica, che dovrebbe esaurirsi entro dieci giorni lavorativi. La particolarità
di questa società indipendente, rispetto ai modelli tradizionali italiani di progetti di microcredito, è
infatti, l’assenza di un fondo di garanzia per eventuali sofferenze, costituito con capitale pubblico,
peraltro già presente con proprie quote di capitale nel fondo iniziale tramite l’Amministrazione
Provinciale e quelle Comunali. Rappresenta un’evoluzione di questo settore, con una governance
congiunta insieme ad amministrazioni pubbliche e alle associazioni impegnate nel volontariato o nel
sostegno agli emarginati.
Prospettive future ed esperienze del passato
I risultati previsti per il primo anno di attività sono 80 finanziamenti, con la prospettiva di
raggiungere circa 150 finanziamenti annui, dopo un periodo di messa a regime di 2/3 anni. Banca
MPS crede in questo progetto, dal momento che ha avviato un’attività simile da 10 anni, ma con
una struttura diversa, in collaborazione sempre con l’Arciconfraternita di Misericordia di Siena, per
tre tipologie di progetti: antiusura, fallimenti immobiliari, prestiti di solidarietà. Questo ultimo
segmento appare un precursore della nuova società costituita, e si fondava in partnership tra Banca
MPS, Misericordie di Siena e Fondazione Monte dei Paschi di Siena. I destinatari dei fondi erano i
medesimi, famiglie bisognose, immigrati regolari per favorire l’inserimento, persone che avevano
perso il posto di lavoro o con altri problemi finanziari. Per la concessione del prestito, ci si avvaleva
sempre dei centri di ascolto, in questo caso non solo limitati alla zona di Siena, ma anche di
Grosseto, Porto S. Stefano, quindi un’area geografica di riferimento più ampia. Un’ulteriore
distinzione riguardava la provenienza dei fondi: la somma iniziale derivava da un fondo di garanzia
di 200.000 Euro, concesso dalla Fondazione. Anche la valutazione del merito di credito era affidata
unicamente alle Misericordie, tramite la Commissione Centrale Crediti: dopo aver stabilito se
inoltrare la richiesta di concessione alla banca, l’istituto di credito poteva con autonomia decidere
sul merito. Rispetto a quel modello, si è voluto quindi costruire un’organizzazione più snella, libera
di decidere, pur avvalendosi della competenza dei medesimi volontari dei centri di ascolto e di ex
dipendenti di Banca Monte dei Paschi di Siena.
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L’altra iniziativa, avviata già dal 1996 tra Banca MPS e Misericordie di Siena, si è estesa ad altre
città toscane, coinvolgendo altre banche convenzionate e la Regione Toscana. Anche in questo caso
il fondo di dotazione iniziale di 250.000 Euro era stato donato dalla Fondazione Monte dei Paschi.
Le Misericordie hanno ottenuto dallo Stato Italiano il riconoscimento come unico soggetto operante
nella Regione Toscana nella prevenzione antiusura, ottenendo un ulteriore fondo di garanzia statale,
di oltre 2,3 milioni di euro. I finanziamenti, con prestiti massimi pari a 26.000 Euro, erano destinati
a persone che, a causa di protesti, pignoramenti, sovraindebitamenti per cattiva gestione, non
riuscivano ad ottenere credito presso le banche. La procedura di valutazione era simile a quanto
descritto sopra, ma più concentrata sul segmento imprese di diversi settori o lavoratori dipendenti,
con una buona percentuale di domande accolte dalle banche. Nel complesso, dall’inizio dell’attività
a fine 2004, Banca Monte dei Paschi ha erogato 742 finanziamenti, per un totale di 13,5 milioni di
euro. Queste iniziative non verranno interrotte, ma affiancheranno la nuova società Microcredito di
Solidarietà, perché sono diverse la filosofia e la tecnica di concessione: nel modello della nuova
società conta molto di più l’aspetto solidale di responsabilizzazione e reinserimento dell’individuo,
senza nessun tipo di garanzia finanziaria. Invece, nelle altre esperienze, la valutazione del credito e
della finalità economica del progetto sono parte fondamentale, perché i destinatari sono soggetti
bancabili ma in difficoltà, e le istituzioni si curano di dare accesso al capitale da reinvestire, senza
richiedere tassi di interesse troppo onerosi, e impedire di ricorre all’usura (o aiutano ad uscirne,
qualora si è rimasti coinvolti). È allo studio un sistema per impedire che i medesimi soggetti
possano beneficiare di tutte queste opportunità di finanziamento, con il rischio di escludere altri
progetti meritevoli ma inascoltati per scarsità di risorse disponibili.
Il progetto Microcredito di Solidarietà S.p.A è stato voluto fortemente sia dalle associazioni di
volontariato sia dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, da sempre impegnata in questo ambito,
che ha contribuito al progetto ma non è entrata direttamente nell’azionariato. Certamente l’iniziativa
rientra tra gli impegni assunti da Banca MPS e dal Consiglio di Amministrazione per il 2005 - anno
del microcredito, su invito molto specifico delle Nazioni Unite, accolto anche dalle istituzioni
italiane. Rappresenta una significativa esperienza di collaborazione tra primo settore
(Amministrazione Provinciale e Comunali), secondo (la banca come impresa) e terzo (le
associazioni di Volontariato ed altri enti coinvolti), con una perfetta sinergia delle reciproche forze
e mezzi a disposizione: l’obiettivo del progetto, come in genere nella finanza etica e sociale, è la
valorizzazione non solo dell’aspetto economico, che rientra nel business d’impresa, ma del suo
riflesso non economico, la persona e la sua situazione attuale di difficoltà, l’idea imprenditoriale e
non il patrimonio che può dare garanzia, con tutte le conseguenze su altri soggetti coinvolti.
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Conclusioni e questioni aperte
Banca Monte dei Paschi di Siena ha progettato questa struttura organizzativa, che potrebbe
rappresentare un modello vincente nel settore del microcredito. Altre banche italiane hanno già
dimostrato interesse per questo esempio. L’estensione del progetto al di fuori della Provincia di
Siena è auspicabile per il futuro, con un orizzonte regionale in Toscana (prima di poter pensare ad
un raggio più ampio), ma è soltanto una possibilità e un auspicio, che prima deve essere supportato
dalla validità e dai risultati di questo progetto, e certamente non prima del 2008. L’esperienza già
maturata in certi segmenti della microfinanza (prestiti antiusura) è un punto di forza, a favore di
Banca MPS. La struttura capillare di supporto, formata dai centri di ascolto, è ormai consolidata
nella zona di Siena, dove collaborano da diversi anni con Banca e Fondazione Monte dei Paschi
nella realizzazione di progetti simili e hanno costruito una rete tra associazioni di volontariato,
istituzioni politiche e finanziarie: è stata descritta sopra la collaborazione con la Regione Toscana.
Per l’estensione ad altre aree si deve anche valutare l’applicabilità di un progetto simile con la
creazione di comitati locali e con il coinvolgimento di operatori sul territorio.
Ci sono state difficoltà iniziali legate agli aspetti organizzativi: la rete dei centri di ascolto e i legami
con le associazioni sono un punto di forza, ma incrementano la complessità dell’organizzazione.
Non esisteva in Italia un modello vincente che potesse essere esempio, quindi il compito è stato
ancora più arduo; nessuna Istituzione però vive nel contesto di Siena da così tanti anni come il
Monte Paschi, che conserva un capitale sociale in termini di reputazione e legami con l’area
geografica irripetibile. Proprio per questa ragione si è scelto di partire dal territorio più conosciuto e
con una struttura indipendente e specifica che consente maggiore libertà di azione e di scelta sulla
tipologia di interventi da attuare.
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Data del caso: Giugno 2006
Autori
Questo Business Case Study è stato scritto dal dott. Francesco Suma, studente del corso di Laurea
Specialistica in Management d’Impresa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
(email: [email protected]), con la collaborazione dell’Ing. Francesco Mereu, Settore Politiche
Ambientali di Banca Monte Paschi di Siena.
La revisione del Business Case Study è a cura del prof. Mario Molteni, Professore Ordinario di
Economia Aziendale e Corporate Strategy presso l’Università Cattolica di Milano e Direttore di
ALTIS, Alta Scuola di Impresa e Società. Email [email protected]
Contatti di Banca Monte dei Paschi di Siena
Gianfranco Indrizzi, Project Manager, Area Politiche del Credito Banca MPS,
email: [email protected]
Luciano Pivetta, Responsabile Servizio Politiche Ambientali, Salute, Sicurezza e Privacy Banca
MPS, email [email protected]
Francesco Mereu, Settore Politiche Ambientali Banca MPS, email: [email protected]
Contatto Microcredito di Solidarietà
Mario Marzucchi, Presidente Microcredito Solidarietà S.p.A, [email protected]
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