Educazione e istruzione - Dipartimento di Scienze sociali e politiche

Educazione e istruzione
Roberto Pedersini
L’educazione
•  L’educazione è l’azione esercitata dalle generazioni adulte su
quelle che non sono ancora mature per la vita sociale.
Essa ha lo scopo di suscitare e sviluppare nel bambino un certo
numero di stati fisici e morali che richiedono da lui sia la società
politica nel suo insieme che il settore particolare al quale egli è
specificamente destinato [Durkheim, 1922]
•  Educazione e socializzazione
•  Istruzione: educazione formale e istituzionalizzata
•  L’istruzione è il processo formale attraverso cui la società
trasmette da una parte conoscenze e competenze e dall’altra
valori, norme, aspettative
•  Il nucleo delle norme trasmesse include le pratiche quotidiane e
consolidate: il rispetto dell’autorità, la disciplina, lo svolgimento
dei compiti, sostenere gli esami, adottare le categorie scolastiche
del ‘merito’ e del ‘premio’, della ‘competizione’
Scrittura, alfabetizzazione, scuola
•  L’affermazione dell’istituzione scolastica è strettamente legata
all’affermazione della scrittura come mezzo prevalente di
comunicazione
•  La scuola nel periodo classico si diffonde ad Atene nel VII
secolo avanti cristo e poi a Roma
•  L’invenzione della stampa a caratteri mobili (Johann
Gutenberg 1455) consentì una maggiore diffusione dei libri e
favorì l’alfabetizzazione
•  L’affermazione della cultura scritta ha avuto probabilmente
un’influenza importante sul piano dei valori e degli
atteggiamenti, con particolare riferimento al processo di
razionalizzazione applicato alla conoscenza e
all’organizzazione pratica della vita sociale, favorendo la
discontinuità e l’innovazione rispetto alla continuità
Teorie dell’istruzione
•  Le teorie dell’istruzione e dei sistemi scolastici:
•  Funzionalista: aumento della divisione del lavoro e
specializzazione delle competenze richiede più investimento in
istruzione e tempi più lunghi dedicati all’educazione (formazione
e selezione). Inoltre, teorie del ‘capitale umano’ e del ‘controllo
sociale’.
•  Marxista: il sistema educativo è un potente mezzo di dominio
ideologico, creando le condizioni per la legittimazione e la
riproduzione della struttura di classe. Inoltre, educazione e
differenze di classe, approcci radicali e ‘descolarizzazione’
•  Weberiana: differenze fra tipi di potere e di sistema politicosociale (carismatico: iniziato, tradizionale: uomo colto e
raffinamento, legale-razionale: specialista).
I titoli e gli esami diventano strumento di chiusura e di monopolio
delle professioni (credenzialismo).
I percorsi formativi sono differenziati per ceto
Istruzione e alfabetizzazione
•  Il ruolo della religione: grande influenza della riforma protestante
•  Lo sviluppo dello stato nazionale ha promosso l’uso dell’istruzione di base per
la creazione di un’identità nazionale fatta di lingua, storia, valori comuni
•  Importanza del diritto di voto e della ‘cittadinanza politica’, dell’uguaglianza
sostanziale e delle ‘pari opportunità’ hanno favorito l’introduzione e il
rafforzamento progressivo dell’istruzione ‘di massa’
•  Rilevanza della rivoluzione industriale e della necessità di avere a disposizione
certe competenze e di integrare lavoratori e lavoratrici rurali e immigrati
•  Le posizioni delle classi dominanti hanno a volte ostacolato l’affermazione
dell’istruzione di massa:
•  “L’istruzione insegnerebbe al popolo a disprezzare la loro posizione nella vita […]
invece di insegnare loro la subordinazione li renderebbe faziosi e ribelli”
•  “Dove vi è più istruzione nella massa, il popolo è più costumato, e tranquillo: rispetta
i magistrati, eseguisce le leggi, apprezzandone i vantaggi e riconoscendo la necessità
del vincolo, che la società civile costituisce e conserva”.
•  “Consideriamo bene che dalla scuola primaria i figliuoli del popolo debbano ritrarre
conoscenza e attitudini utili alla vita reale delle famiglie e de’ luoghi, e conforto a
rimanere nella condizione sortita dalla natura, anziché incentivo ad abbandonarla”
Fonte: Bagnasco, A., Barbagli, M., Cavalli, A., (2004), Elementi di sociologia, Bologna: Il Mulino, p. 264.
Fonte: Bagnasco, A., Barbagli, M., Cavalli, A., (2004), Elementi di sociologia, Bologna: Il Mulino, p. 268.
La convergenza dei sistemi
educativi
•  La diffusione dell’istruzione
•  L’omogeneizzazione dei curricula della scuola primaria
•  La struttura dei sistemi educativi: riduzione della rilevanza
dei percorsi duali e della differenziazione fra ‘sistema
competitivo’ e ‘sistema cooptativo’ (democratizzazione dei
percorsi educativi)
Fonte: Bagnasco, A., Barbagli, M., Cavalli, A., (2004), Elementi di sociologia, Bologna: Il Mulino, p. 269.
Istruzione e disuguaglianza
• 
• 
• 
• 
Origine sociale
Percorsi educativi
Risultati educativi e successo scolastico
Collocazione sociale post-educativa
Fonte: Bagnasco, A., Barbagli, M., Cavalli, A., (2004), Elementi di sociologia, Bologna: Il Mulino, p. 271.
Classe sociale e successo
scolastico
•  Esiste una relazione positiva fra classe sociale (in particolare
misurata dal titolo di studio dei genitori) e risultati educativi
•  Teoria del deficit: dipende dalle capacità linguistiche e cognitive,
nonché dai valori, dagli atteggiamenti e dalle aspirazioni appresi nel
contesto sociale di origine. In certe situazioni, si determina una
situazione di ‘privazione culturale’
•  Teoria della differenza: contano le attese differenti che il sistema
educativo ha nei confronti degli allievi di diversa origine sociale
•  Teoria del capitale culturale: conoscenze, valori e atteggiamento nei
confronti della cultura influenzano rendimento e durata della carriera
educativa. La trasmissione ‘per osmosi’ e il fatto che la scuola sembra
che tratti gli studenti come se fossero uguali fanno apparire le
differenze come naturali e le legittimano
•  Tuttavia, l’istruzione influenza gli esiti occupazionali…
Le tendenze negli ultimi decenni
• 
• 
• 
• 
Erosione dei percorsi differenziati
Aumento dei tassi di partecipazione scolastica
Miglioramento dei livelli di scolarizzazione dei genitori
Innalzamento degli standard di vita
➡  È cambiato qualcosa nelle relazioni fra variabili?
Schizzerotto, A., Trivellato, U., Sartor, U. (2011), Generazioni disuguali. Le condizioni di vita dei
giovani di ieri e di oggi: un confronto, Collana della Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi
sociali, Bologna: Il Mulino, p. 81.
Schizzerotto, A., Trivellato, U., Sartor, U. (2011), Generazioni disuguali. Le condizioni di vita dei
giovani di ieri e di oggi: un confronto, Collana della Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi
sociali, Bologna: Il Mulino, p. 82.
Schizzerotto, A., Trivellato, U., Sartor, U. (2011), Generazioni disuguali. Le condizioni di vita dei
giovani di ieri e di oggi: un confronto, Collana della Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi
sociali, Bologna: Il Mulino, p. 83.
Schizzerotto, A., Trivellato, U., Sartor, U. (2011), Generazioni disuguali. Le condizioni di vita dei
giovani di ieri e di oggi: un confronto, Collana della Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi
sociali, Bologna: Il Mulino, p. 84.
Schizzerotto, A., Trivellato, U., Sartor, U. (2011), Generazioni disuguali. Le condizioni di vita dei
giovani di ieri e di oggi: un confronto, Collana della Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi
sociali, Bologna: Il Mulino, p. 87.
Schizzerotto, A., Trivellato, U., Sartor, U. (2011), Generazioni disuguali. Le condizioni di vita dei
giovani di ieri e di oggi: un confronto, Collana della Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi
sociali, Bologna: Il Mulino, p. 88.
Schizzerotto, A., Trivellato, U., Sartor, U. (2011), Generazioni disuguali. Le condizioni di vita dei
giovani di ieri e di oggi: un confronto, Collana della Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi
sociali, Bologna: Il Mulino, p. 90.
Schizzerotto, A., Trivellato, U., Sartor, U. (2011), Generazioni disuguali. Le condizioni di vita dei
giovani di ieri e di oggi: un confronto, Collana della Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi
sociali, Bologna: Il Mulino, p. 97.