Un filo lungo vent`anni BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE

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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ
ETICA E SOCIALE 2013
Un filo lungo vent’anni
Grazie a:
Realizzato da:
Via Gorki, 5 - 20146 Milano
tel. 02425527 - 024232477
fax 0242297685
[email protected]
www.spazioapertoservizi.org
1993 2013 Un filo lungo vent’anni
“Solo tu puoi farcela,
ma non puoi farcela da solo”.
Monsignor Bregantini
“Ci stiamo cioè accorgendo che l’aiuto funziona quando è capace di coinvolgere direttamente le persone
aiutate in base al bellissimo detto: “Solo tu puoi farcela, ma non puoi farcela da solo”.
Il nostro aiuto ha a che fare con la seconda parte del detto (“non puoi farcela da solo”), ma ha
bisogno che ci sia anche la prima parte (“solo tu puoi farcela”), che è qualcosa in parte
misterioso,
che
per
essere
risvegliato
richiede
prossimità,
amicizia,
partecipazione,
conoscenza, accompagnamento, tutte parole nuove di questi ultimi anni di cooperazione allo sviluppo,
una cooperazione che va oltre l’aiuto poiché si comprende che lo sviluppo è un processo dove tutti
(chi aiuta, chi è aiutato, le istituzioni…) debbono fare la propria parte, e ogni parte è coessenziale”.
Luigino Bruni
BILANCIO DI RESPONSABILTÀ
ETICA E SOCIALE 2013
INDICE
7
8
•
10
16
22
24
26
Lettera del presidente
Progetto 20 anni SAS: comunicaione,
eventi, iniziative e performance
L’IDENTITÀ
Il profilo della cooperativa
La mission e la vision
La mappa degli stakeholder
•
AREA DISABILITÀ
82
Servizio progetti socio-educativi e
socio-assistenziali personalizzati per persone con
disabilità e loro famiglie
84
86
90
Servizi e progetti Scuole (Nova Milanese)
94
Polo Autismo: Centro Diurno per persone con
Disabilità Centro per l’Autismo, Centro Diurno
Spazio Giovani Autismo, Spazio Piccoli, Spazio
Asperger, Sportello Progetto Unico Autismo
Juniores, Progetto Consulenza Scolastica
Il sistema di governance
La struttura organizzativa
Servizi e progetti Scuole (Milano)
Centro Diurno per persone con disabilità
“Itaca”
•
LE RISORSE
100 Centro Diurno per persone con disabilità
•
Umane
104 Centro Diurno per persone con disabilità
28
•
36
L’analisi del personale
Di rete
Rapporti istituzionali con il territorio, con la
rete cooperativistica del Terzo Settore,
Rapporti formali ed informali con gli agenti
del territorio
•
LA RELAZIONE SOCIALE
•
AREA MINORI E FAMIGLIA
“Casoretto”
“Colleoni”
108 Centro Socio Educativo “Spazio Aurora”
112 Servizio Tempo Libero
116 Residenzialità per giovani e adulti con disabilità:
Progetto sperimentale “ProgettaMi”, Card “Casa
Edolo” e Microcomunità “Casa Bassini”
•
AREA COESIONE SOCIALE ED INNOVAZIONE
120 Servizio di Custodia Sociale
126 Progetto Punto e Linea – Community Hub
Giambellino
42
Servizio Interventi Educativi Personalizzati
per minori e famiglie
46
50
Progetto “Valorizzazione delle risorse”
130 Spazio 98 – Laboratorio Culturale di Quartiere
134 Progetto di Housing sociale
Servizio di assistenza tecnica e di supporto
al servizio di orientamento e di
informazione presso il Tribunale per
i Minorenni di Milano
138 Una famiglia per le famiglie
140 Non 6 perso 6 in rete
142 Percorsi Creattivi
54
58
62
Servizi per l’affido
70
74
78
Spazio Neutro
Progetti per il Carcere
Centro per la cura del Trauma nell’Infanzia
e nella Famiglia (CtiF)
I passi di Arianna e L’Inventore dei Sogni
Servizio di assistenza educativa domiciliare
e scolastica a minori (Nova Milanese)
“Cenni di cambiamento”, House & Home
•
AREA SANITARIA
144 Centro Medico Welfare Milano Solari 6
6
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
LETTERA DEL PRESIDENTE
1993-2013 SPAZIO APERTO SERVIZI COMPIE 20 ANNI!
20 anni di vita della nostra cooperativa, 20 anni di lavoro costante a
fianco delle persone in difficolta’ e delle nostre comunità di riferimento.
Grazie alla passione, alla creatività e professionalità che ognuno di noi
mette in campo quotidianamente, siamo arrivati fino a qui, insieme, ed è
una grande gioia festeggiare questo compleanno, con la consapevolezza che
ancora tanta strada abbiamo da fare, con lo sguardo fisso sui nostri valori,
ma proiettati sulle sfide che ancora ci attendono.
Viviamo un momento di grande cambiamento e sappiamo che mai come adesso
la nostra vocazione di impresa sociale è preziosa per contribuire al bene comune, promuovendo lo
scambio di beni relazionali, la coesione
sociale, la fiducia come fattore di crescita, la cura reciproca, aspetti che hanno orientato e continuano
ad orientare il nostro agire.
Un grazie particolare a quei soci che per primi ci hanno
creduto il 20 gennaio 1993, dando vita a questa bellissima avventura della
quale siamo parte!
E poi grazie a ciascuno per averla portata avanti in questi anni!
Il Presidente
Maria Grazia Campese
7
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Progetto 20 anni SAS: comunicazione, eventi , iniziative e performance
UN FILO LUNGO 20 ANNI
IL PROGETTO
Nel 2013, la Cooperativa Spazio Aperto Servizi ha celebrato i suoi primi 20 anni di storia, di
passione, di intraprendenza, che ha voluto celebrare proponendo un calendario di eventi lungo tutto
l’anno al fine di favorire:
• la promozione della specificità della mission, incentrata su una risposta integrata al disagio
attraverso la costruzione partecipata di percorsi di autonomia e di miglioramento della qualità di vita delle
persone e delle famiglie;
• lo sviluppo di sinergie, di radicamento e di reti territoriali con nuovi partner;
• la sensibilizzazione dei cittadini, delle istituzioni pubbliche e dei soggetti privati sulle aree di intervento
innovative e sui progetti realizzati ed in corso;
• la visibilità del brand SAS e potenziare azioni di welfare community ed iniziative di fund raising.
In quest’ottica, le iniziative sono state inquadrate in una prospettiva diversa da quella della logica
dell’evento-spot per essere inserite in un percorso dinamico di senso a partire da:
• l’unitarietà di una comunicazione che , pur nella diversificazione dei linguaggi in funzione dei diversi
target (cittadini, soci, fruitori beneficiari diretti dei servizi, istituzioni, ecc), riuscisse a mantenere
segni comuni riconoscibili;
• a varietà tipologica delle iniziative (concerto gospel, concerto musica pop,
spettacolo teatrale,
assemblea/festa
sociale, mostra di quadri, performance di street art),
delle
location (CentroAggregativo Multifunzionale Olmi, Teatro, chiostro ex monastero ) e dei partner
(Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute, Presidenza e Commissione Cultura del
Consiglio di Zona Consiglio di Zona 6, Commissione Sport e Cultura del Consiglio di zona 7,
Fondazione Cariplo, CGM, SIS, Associazione Culturale Linguaggicreativi, Associazione Feder Cospel Choir,
Associazione Gaetano Negri, Scuola di Economia Civile, Danone S. p. A., Associazione Salvadané, Vita
no profit magazine, Gruppo musicale The Sporadics)
• la pluralità di strumenti di divulgazione (social networking sites, - Facebook, Twitter,
Googleplus, Linkedin - invio e-mailing, comunicato stampa, locandina, flyer..) e di materiali prodotti
(gadget, testi, immagini).
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Progetto 20 anni SAS: comunicazione, eventi , iniziative e performance
Gli eventi:
• Concerto di Feder Gospels Choir.
• Lo spettacolo teatrale “Bestiario familiare”, sulle relazioni genitoriali e di coppia, rivolto alla
cittadinanza al fine promuovere l’emersione dei progetti rivolti a minori per la cura del trauma
nell’infanzia e nella famiglia.
• L’inaugurazione della mostra “20 Oli”, rivolto a cittadini, utenti, operatori e istituzioni a sostegno
del Centro Itaca.
• L’evento “Tracce CreAttive”, rivolto alle famiglie della città e agli abitanti della zona 6: installazione di
opera street art, spettacolo teatrale, laboratori per bambini in P.za Berlinguer.
• Pranzo conviviale per i soci e le loro famiglie presso lo storico Chiostro del ex Convento S. Maria della
Vittoria in via De Amicis.
• Evento conviviale e concerto natalizio per i soci presso Il Pime in via Mosè.
• Il Convegno “L’impresa sociale tra economia civile e felicità pubblica” organizzato nel 2013 e ha
visto il suo svolgimento ed esito il 22 gennaio del 2014, rivolto a istituzioni, media, stakeholders del
territorio, mondo della cooperazione sociale, fondazioni bancarie, soggetti profit coinvolti attivamente
nella Responsabilità Sociale d’Impresa, ecc.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
L’identità
IL PROFILO DELLA COOPERATIVA
DENOMINAZIONE E SEDE LEGALE
La cooperativa Spazio Aperto Servizi è una società cooperativa sociale, ONLUS, avente sede legale ed
operativa in Via Gorki, 5 a Milano.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
SEDI OPERATIVE
1.
2.
Presidenza, direzione e amministrazione - Via Gorki 5, Milano
Sede coordinamenti Servizio Interventi Educativi Personalizzati per minori e famiglie e
persone con disabilità, Servizi per il Carcere, Servizi per l’affido, Tempo Libero, Servizi scuole
Milano e Nova Milanese, Servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica a minori
(Nova Milanese), servizio interventi educativi presso i centri diurni per persone con disabilità
comunali - Via Gorki 5, Milano
Comunità alloggio per minori comunità leggera l’INVENTORE DEI SOGNI - Via Gorki 5,
Milano
“I PASSI DI ARIANNA” - Appartamento per l’autonomia - Piazza Bolivar 8, Milano
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
CTiF - Centro Clinico e 2 comunità alloggio (123 STELLA E GIROTONDO)
Via Mac Mahon 92, Milano
CTiF - Comunità alloggio “CASA DEI PUFFI” - Piazza Madonna di Fatima 1, Milano
-
CTiF – Comunità alloggio “TUTTIPERUNO” - Via Ugo Betti 62, Milano
SPAZIO NEUTRO - Via Mac Mahon 92, Milano
Servizio di assistenza tecnica e di supporto al servizio di orientamento e di informazione
presso il Tribunale per i Minorenni - Via Leopardi 19, Milano
Spazio 98 – Via Appennini 98, Milano
CDD CASORETTO - P. zza S. Materno 15, Milano
CDD COLLEONI - Via Colleoni 8, Milano
CDD “CPA Centro per l’autismo”- Via Mancinelli 3, Milano
CDD “Spazio giovani autismo” – P.za S. Materno 15, Milano
SPORTELLO “Progetto Autismo Juniores”- Via Colleoni 8 e Via Mancinelli 3, Milano
CDD ITACA - Via Giambellino 127, Milano
CSE SPAZIO AURORA - Piazzale Lugano 9, Milano
Appartamento per il tempo libero – Piazza Roma 1, Torre d’Arese (PV)
Comunità alloggio e micro comunità per la sperimentazione vita autonoma e
residenzialità giovani e adulti con disabilità - Via Edolo 15 e via Bassini 41, Milano
Appartamenti per il progetto di Housing Sociale “House & Home” in via Gabetti 15, Milano
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
FORMA GIURIDICA
Spazio Aperto Servizi è una società cooperativa sociale costituita con atto del 20.01.1993 con certificato
di iscrizione nella sezione ordinaria al REA n. 1414063 il 25.03.93 ed iscritta al registro imprese con il n.
10860990158.
La cooperativa è iscritta: all’Albo Regionale delle cooperative sociali alla Sezione A, foglio 9, n.
progressivo 17 l’8 novembre 1993 , al Registro Prefettizio della Provincia di Milano al n. 2867 della sezione
Cooperazione Produzione e Lavoro Milano e all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente
con il n. A132669.
PARTECIPATE
SAS è socio fondatore di Welfare Milano, impresa sociale costituita nel 2011 insieme al Consorzio Sis
e ad alcune cooperative socie di SIS (Adelante Dolmen, Aurora2000, Il Giardinone, La Cordata,
Spazio Aperto, Genera) e alla Fondazione Serena, per l’attivazione del poliambulatorio
Welfare Italia Solari 6.
RELAZIONI CONSORTILI ED INTERCORSORTILI
Spazio Aperto Servizi è socia Consorzio Provinciale Sistema Imprese Sociali (SIS), a sua volta
socio del Consorzio Nazionale Gino Mattarelli (CGM), del Consorzio Comunità Brianza
e del Consorzio Oikos.
La cooperativa aderisce a Confcooperative
alla sezione specifica delle Cooperative Sociali
Federsolidarietà.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
ATTIVITÀ E SERVIZI DI INTERVENTO
La cooperativa opera nell’ambito dei servizi socio sanitari, educativi, socio assistenziali in favore
di persone con disabilità; tali servizi si concretizzano attraverso interventi nelle scuole di ogni ordine e
grado, mediante il Servizio Interventi Socio Assistenziali , Educativi Personalizzati per bambini, giovani e
adulti con disabilità, il servizio di tempo libero, la gestione di un centro socio-educativo e di 5 centri diurni
per persone con disabilità, di cui 2 specializzati nell’ambito dell’autismo e 1 centro diurno per fragilità
psichiche e con 2 unità di offerta sociale residenziale: Card e Micro comunità per la sperimentazione
della vita autonoma.
La cooperativa si cura anche del disagio minorile, con particolare attenzione verso coloro che sono
vittime di maltrattamenti e abusi, di abbandono, di situazioni familiari compromesse, di traumi,
di difficoltà di integrazione. Gli specifici interventi si attuano mediante la progettazione e il lavoro nella
scuola, il Servizio Interventi Educativi Personalizzati per minori, la gestione di 5 comunità alloggio e di
un centro clinico, il sostegno della genitorialità all’interno della casa di reclusione di Bollate, la gestione
di uno Spazio Neutro, i servizi per l’Affido il supporto ed orientamento presso il Tribunale per i Minorenni
ed il supporto educativo all’interno dell’istituto penale minorile “Beccaria”, la cogestione di progetti
nazionali e locali a favore dell’infanzia e l’adolescenza, l’animazione di centri estivi e di centri oratoriali,
l’organizzazione e gestione di vacanze e la progettazione sull’affido.
Spazio Aperto Servizi sviluppa progettualità nell’ambito della coesione sociale tramite servizi di
prossimità che
propongono esperienze innovative di progettazione partecipata diffusa con gli
abitanti, utili a prevenire fenomeni di emarginazione e solitudine e a supportare in particolare i cittadini in
condizioni di fragilità sociale. Gli interventi attivati riguardano il Servizio di Custodia Sociale, i laboratori di
quartiere, gli spazi di aggregazione e di supporto allo studio per bambini e ragazzi, i centri per la famiglia,
i servizi di housing sociale.
Dal 2010 inoltre Spazio Aperto Servizi è socia del Centro Medico Welfare Milano Solari 6, nato
nel 2011 dalla volontà del consorzio SIS, delle cooperative Spazio Aperto Servizi, Spazio Aperto,
Il Giardinone, Xenia, Aurora 2000, Adelante Dolmen, La Cordata, della Fondazione Serena, di dare una
risposta al bisogno sanitario dei cittadini di Milano con una professionalità, competenza e attenzione
alla persona che da sempre contraddistinguono l’operato delle socie, così da offrire “servizi di welfare
accessibili come il pubblico con competenza e capacità tipici dei servizi privati”.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
TERRITORIO DI INTERVENTO
Spazio Aperto Servizi prosegue il suo intervento connotando sempre più le progettualità e l’offerta di
servizi nell’area metropolitana milanese ove sono collocate, peraltro, le principali sedi
operative, come si può evincere dal grafico riportato di seguito. La presenza nell’Hinterland è legata a
specificità progettuali. In particolare la presenza nel Comune di Nova Milanese è presenza “storica”,
legata alla ormai pluriennale esperienza nelle scuole e al positivo rapporto di collaborazione con i referenti
comunali: si è nel tempo sviluppata una rete di servizi (integrazione scolastica, assistenza domiciliare
minori, iniziative pubbliche sul disagio minorile, …) grazie alla conoscenza dei bisogni del tessuto sociale
e territoriale di riferimento.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
ZONA 8
• Servizi nelle scuole
• CDD Colleoni
• Sportello Autismo
Juniores
• CTIF – centro clinico
e 3 comunità per
minori
• Spazio 98
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ZONA 9
• Servizi nelle scuole
• CSE Spazio Aurora
!
NOVA MILANESE, DESIO,
MUGGIO, MARIANO
COMENSE, MONZA,
VAREDO
Assistenza domiciliare
minori e disabilità, servizi
scuole, centro estivo
ZONA 2
Servizi nelle scuole
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BOLLATE
PROGETTO
CARCERE
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ZONA 7
• Servizi nelle
scuole
• Laboratori
progetto legalità
• Progetto Housing
Sociale “Cenni di
cambiamento”
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ZONA 5
• CTIF – 1 comunità
minori
• Servizi nelle scuole
• Custodi Sociali
• Comunità Casa dei
Puffi
•
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ZONA 4
• Servizi nelle scuole
SERVIZIO DI TEMPO LIBERO E SOGGIORNI
CLIMATICI E CAMPUS ESTIVI PER PERSONE
CON DISABILITÀ E MINORI
!
TORRE D’ARESE
Appartamento Tempo
Libero e soggiorni sollievo
!
ZONA 1
• Servizio di
orientamento e
informazione
• Servizi nelle scuole
• Progetto Affido
• Custodi Sociali
• Servizio Assistenza
Orientamento Info
presso Tribunale
Minorenni Milano
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
La mission e
la visione della
cooperativa
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
Finalità,
attività, valori
LA MISSION
•
•
•
•
Siamo un’impresa sociale storicamente radicata nel territorio milanese;
Cooperiamo per realizzare il bene comune, promuovendo servizi innovativi, affidabili, orientati
all’inclusione e alla coesione sociale;
Lavoriamo con passione e professionalità, mettendo al centro del nostro agire la persona in una logica
di accoglienza e solidarietà;
• Ci poniamo come soggetto attivo nello sviluppo di reti locali e nazionali.
LA VISION
• Vogliamo essere un’impresa di comunità solidale e aperta al cambiamento.
• Contribuiamo con esperienza e responsabilità a promuovere cittadinanza attiva.
• Con gli altri attori della rete sociale, lavoriamo con dinamismo e innovatività affinché Milano diventi la
città di tutti, luogo di fermento sociale, economico e culturale.
• Cogliamo le positività ed infondiamo ottimismo tra i soci come approccio al lavoro.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
LA STORIA
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
Dal 1993 porta armonia dove c’è bisogno
Il 20 gennaio del 1993 Spazio Aperto Servizi, società cooperativa sociale ONLUS viene
costituita da un gruppo di 49 soci (educatori, genitori di ragazzi con disabilità, simpatizzanti), in
ottemperanza di quanto disposto dalla legge 381/91 che disciplina le cooperative sociali. La nuova impresa
nasce come cooperativa di tipo A dalla cooperativa Spazio Aperto che a sua volta si specializza in servizi di
inserimento lavorativo come cooperativa sociale di tipo B. Spazio Aperto Servizi ispirandosi ai principi
della solidarietà sociale, si propone di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione
umana e all’integrazione dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-sanitari, assistenziali ed
educativi.
La Cooperativa Sociale Spazio Aperto Servizi si presenta con un sistema di servizi rivolto a soddisfare i
bisogni relazionali, educativi, di cura, delle persone beneficiarie adottando interventi volti a stimolare il
potenziale la persona , favorendo il raggiungimento del massimo livello di autonomia , di inserimento ed
inclusione nel contesto sociale compatibile con le condizioni personali.
Dalla sollecitazione della comunità locale e dal confronto con le istituzioni pubbliche prendono corpo
servizi nell’area del disagio minorile, con particolare attenzione al tema del trauma e dell’abuso minorile e
degli interventi educativi in favore di minori e famiglie problematiche. Nascono così le comunità educative
rivolte ai minori, il CTiF (Centro clinico per la cura del trauma nell’infanzia e nella famiglia), si consolida
il rapporto di collaborazione con il Comune di Milano nell’ambito del servizio di assistenza domiciliare
(rivolto anche a minori e famiglie in difficoltà) e nascono nuove progettazioni sperimentali nell’ambito
dell’inclusione sociale (progetti per il sostegno alla genitorialità in carcere).
Coessenziale ai principi appena esposti emerge come caratteristica peculiare di Spazio Aperto Servizi
la valorizzazione del socio lavoratore, attraverso il costante investimento rivolto alle opportunità
di partecipazione, di formazione, di co-gestione, ma anche tramite una particolare attenzione
al benessere di ciascuno all’interno dell’organizzazione, curando gli aspetti relazionali e privilegiando
la costituzione di un clima di lavoro improntato alla condivisione. La dimensione produttiva sociale
viene perseguita anche attraverso un impegno imprenditoriale, rivolto alla massimizzazione del
benessere sociale, reinvestendo così tutti gli eventuali utili di gestione in nuove attività produttive.
Oggi la Cooperativa è un’impresa sociale, con una base sociale di 344 soci, che continua a vivere
improntata sulla continuità dei valori e dei principi di solidarietà e di mutualità che ne hanno ispirato la
costituzione.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
Per Spazio Aperto Servizi essere cooperativa oggi significa: mantenere fede al mandato sociale
di impresa di comunità, continuare a costruire e concretizzare le proprie progettualità assieme alle
persone con disabilità, con i bambini, i ragazzi e le famiglie beneficiare, con la sensibilità e la volontà
di saper leggere, mediare e produrre azioni sostenibili ai bisogni emergenti nel nuovo scenario cittadino
e nazionale, connotato da fattori di criticità, quali:
1. la riduzione di risorse economiche da parte delle istituzioni pubbliche per rispondere ai bisogni
delle fasce più deboli (in un contesto di crisi economica ancora non superata, di presente e futuro
ridimensionamento della spesa pubblica e di riduzione del potere di acquisto dei cittadini);
2. il contesto milanese: aumento delle situazioni di disagio socio-culturale e familiare; aumento del
bisogno di coesione tra
cittadini; scarsità di risorse abitative accessibili per le fasce più deboli
e non solo; incremento sociale della condizione di non autosufficienza determinata dal progressivo
invecchiamento della popolazione; riassetto organizzativo dei servizi comunali;
3. il mercato competitivo e ilquadro demografico nazionale delle istituzioni nonprofit in continua
trasformazione;
Alla luce di questo contesto la Cooperativa intende ricalibrare il proprio posizionamento, per essere:
• organizzazione che mira a promuovere la coesione sociale, in grado di riprogettare i propri servizi e
leggere i bisogni della comunità attivando progettualità e risposte innovative;
• cooperativa capace di attirare sempre più risorse private (e ridurre la “dipendenza” dalle risorse
pubbliche), incrementare la collaborazione con le fondazioni bancarie e definire partnership con il
mondo profit - anche all’interno di coprogettazioni con la rete cooperativa;
• interlocutore accreditato del Comune di Milano e soggetto riconosciuto dalla cittadinanza;
• realtà con una dirigenza solida e preparata in grado di gestire la complessità dell’impresa sociale e di
attivare e gestire progetti di rete;
• ente con risorse umane sempre più competenti nelle aree di specializzazione;
• impresa solida (aumento della capitalizzazione, della patrimonializzazione e del “prestito soci”) in
grado di sostenere nuovi investimenti;
• realtà attiva e propositiva all’interno della rete cooperativa di riferimento - Consorzio SIS di
Milano, rete nazionale CGM/Welfare Italia; Confcooperative/Federsolidarietà.
• promotore e soggetto attivonello cooperative; sviluppo e nel sostegno imprenditoriale di realtà
cooperative;
• soggetto forte di una base sociale compatta, consapevole e partecipativa nei processi decisionali e
promotrice della propria mission.
L’organizzazione dovrà quindi essere dinamica e efficace nonché promuovere un crescente
coinvolgimento dei soci nella vita della cooperativa , attraverso una partecipazione sempre più
ampia e attiva ai processi decisionali, coerentemente con la scelta di una gestione democratica e
partecipata.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
La mappa degli
stakeholder
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
SOCI
BENEFICIARI
CONSORZI
SINDACATI
RETI NON PROFIT
COMUNITÀ
LOCALE
PUBBLICA
AMMINISTRZIONE
FINANZIATORI
FORNITORI
DONATORI
I portatori di interessi – i c.d. ‘stakeholder’ - sono persone o gruppi con interessi legittimi negli
aspetti procedurali e/o sostanziali dell’attività dell’organizzazione. Essi vengono identificati in base ai
loro interessi, bisogni, aspettative nei confronti dell’impresa sociale, quale che sia l’interesse funzionale
corrispondente che l’impresa stessa trovi in loro. Ne consegue che gli interessi di tutti gli stakeholder
hanno un valore intrinseco: ogni gruppo di stakeholder merita una specifica considerazione.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
IL SISTEMA DI GOVERNANCE
L’ASSEMBLEA DEI SOCI
L’assemblea dei soci si è riunita 2 volte per:
• Approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/2012
• Presentazione Bilancio sociale e relazione degli amministratori
• Lettura e approvazione della nota integrativa
• Relazione del collegio sindacale
• Presentazione e ratifica del nuovo regolamento soci, approvato dal CDA in data 24 Aprile 2013
• Aggiornamento annuale tasso di interesse prestito sociale
• Aggiornamento sulle attività e prossimi eventi della Cooperativa
• Varie ed eventuali
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Consiglio elegge il Presidente ed il Vice presidente. Può individuare inoltre uno o più amministratori
delegati determinando a norma di legge, i poteri a loro attribuiti e l’eventuale compenso. Il Consiglio di
Amministrazione è investito dei più ampi poteri per la gestione della società, esclusi solo quelli riservati
all’Assemblea dalla legge. Spetta, pertanto, all’organo amministrativo:
•
•
•
•
Redigere i bilanci consuntivi ed eventualmente quelli preventivi;
Compilare i Regolamenti interni;
Stipulare tutti gli atti e contratti di ogni genere inerenti all’attività;
Concorrere a gare di appalto, licitazioni e trattative private per operare curare l’esecuzione delle
deliberazioni dell’Assemblea;
• Deliberare circa l’ammissione, il recesso e l’esclusione dei soci;
• Deliberare l’adesione o l’uscita da altri organismi, enti o società;
• Compiere tutti gli atti e le operazioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, facendosi
preventivamente autorizzare dalla assemblea dei soci nei casi previsti dalla legge o dallo statuto.
24
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il CdA è composto da:
NOME
COGNOME
CARICA
DAL
AL
PRIMA
NOMINA
TIPOLOGIA
SOCIO
Maria Grazia
Campese
Presidente
23-05-2011
23-05-2014
26-05-2008
Lavoratore
Marco
Brognoli
Vice presidente 23-05-2011
23-05-2014
23-05-2011
Lavoratore
Francesca
Savi
Consigliere
23-05-2011
23-05-2014
26-05-2005
Lavoratore
Ida
Veltri
Consigliere
23-05-2011
23-05-2014
23-05-2011
Lavoratore
Lara
Luppi
Consigliere
23-05-2011
23-05-2014
23-05-2011
Lavoratore
Manlio
Mele
Consigliere
23-05-2011
23-05-2014
23-05-2011
Lavoratore
Giovanni
Bido
Consigliere
23-05-2011
23-05-2014
23-05-2011
Lavoratore
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
La struttura
organizzativa
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
L’identità
ORGANIGRAMMA DELLA COOPERATIVA
L’organigramma della cooperativa affiancato da un funzionigramma che declina, per ciascuna figura
coinvolta, ruoli e responsabilità nell’organizzazione del lavoro al 31.12.2013
ASSEMBLEA SOCI
PRIVACY E SICUREZZA
COLLEGIO SINDACALE
CDA E PRESIDENTE
COMUNICAZIONE
RISORSE UMANE
INNOVAZIONE
E PROGETTAZIONE
SOCIETARIO
DIREZIONE
AMMINISTRAZIONE
FINANZA E PIANIFICAZIONE
SEGRETERIA
DI DIREZIONE
RESPONSABILE VOLONTARI
AREA DISABILITÀ
AREA MINORI
CDD COLLEONI
SERVIZI INTERVENTI
EDUCATIVI PERSONALIZZATI
MINORI E FAMIGLIE
POLO PER L’AUTISMO: CDD
CPA, CDD SGA, PAJU, SPAZIO
ASPERGER , SPAZIO PICCOLI
CDD ITACA
CDD CASORETTO
CSE SPAZIO AURORA
SERVIZIO SCUOLE MILANO
SERVIZIO SCUOLE NOVA M.
TEMPO LIBERO
RESIDENZIALITÀ
SPAZIO INTERVENTI ASS. EDU.
PERSONALIZZATI PER PERSONE
CON DISABILITÀ
PROGETTO VALORIZZAZIONE
DELLE RISORSE
PROGETTI CARCERE
ADM NOVA M.
FINANZA
AREA COESIONE E
INNOVAZIONE
CUSTODIA SOCIALE
COMMUNITY HUB GIAMBELLINO
PROGETTO HOUSING SOCIALE
“CENNI DI CAMBIAMENTO”
SPAZIO 98 LABORATORIO
CULTURALE DI QUARTIERE
SPAZIO NEUTRO
SERVIZIO AFFIDI
AREA SANITARIA
INVENTORE DEI SOGNI
CTIF
CENTRO CLINICO
CENTRO MEDICO WELFARE
MILANO SOLARI 6
TUTTI PER UNO
CASA DEI PUFFI
123 STELLA
GIROTONDO
27
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Le risorse
Le risorse
umane
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Le risorse
ANALISI DEL PERSONALE
Le Risorse Umane rappresentano per Spazio Aperto Servizi il capitale fondamentale sul quale basare la
propria solidità d’impresa, nonché un elemento cardine per il perseguimento della mission.
Spazio Aperto Servizi da sempre si pone nella relazione con i soci ponendo attenzione ai bisogni, alla
qualità di vita e alla continuità del lavoro non solo in un’ottica di responsabilità ma anche come fattori che
definiscono il clima organizzativo e orientano la qualità dei servizi rivolti all’utenza.
I dati numerici che di seguito riportiamo, confermano come la cooperativa ha continuato a porsi con
efficacia come luogo di crescita umana e professionale per i soci stessi. Al 31.12.2013 i soci della
Cooperativa Spazio Aperto servizi risultano complessivamente 344; rispetto allo stesso periodo dell’anno
2012 il numero di soci della cooperativa è aumentato di 5 unità.
Nell’anno 2013, la composizione della base sociale (soci “persone giuridiche”, “soci fruitori”,
“soci lavoratori” e “soci volontari”) è cresciuta, grazie all’aumento del numero dei “soci volontari”, passati
da 64 a 76, mentre il numero dei “soci lavoratori” appare leggermente diminuito passando da 263 a 256.
Il numero dei “soci fruitori” e dei “soci persone giuridiche” è rimasto sostanzialmente invariato.
!
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Le risorse
!
I LAVORATORI
!
LA CONTINUITÀ
Al 31/12/2013 i lavoratori presenti in Spazio Aperto Servizi risultano complessivamente 292. E’ possibile
evidenziare come di questi circa l’80% siano presenti in cooperativa da più di due anni. Anche per il 2013
si conferma dunque la tendenza ad integrare l’ingresso di nuove risorse ed energie con una presenza
lavorativa oramai consolidata. A sostegno della continuità si è mantenuta centrale l’assunzione delle
nuove risorse come soci lavoratori: l’associatura alla cooperativa promuove la fidelizzazione e il senso
di appartenenza. Attraverso la condivisione della vita sociale e assembleare il lavoratore può sentire
di contribuire all’impresa in termini di corresponsabilità e partecipazione.
!
!
30
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Le risorse
L’attenzione alla qualità dell’impiego e alla garanzia di continuità viene realizzata attraverso
tipologie contrattuali (assunzione a tempo determinato/indeterminato) volti ad offrire maggior
tutela al lavoratore. In particolare il 70,9% dei dipendenti è assunto con contratto a tempo
indeterminato.
!
Inoltre è possibile evidenziare in maniera molto concreta quanto la cooperativa si sia impegnata
nel realizzare delle proposte lavorative che coniughino la corposità dell’orario con la flessibilità
in riferimento all’organizzazione temporale del lavoro, in ottica che favorisca la conciliazione dei
tempi lavoro famiglia.
Si evidenzia infine come la professionalizzazione dei lavoratori sia in continua crescita, a garanzia
di un costante investimento rispetto alla qualità del lavoro.
!
31
!
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Le risorse
L’ETÀ MEDIA E LA DIFFERENZA DI GENERE
Importante sottolineare, come evidenzia il seguente grafico, la forte presenza femminile
all’interno della compagine lavorativa e dei livelli di coordinamento e di quadro all’interno della
cooperativa.
!
Il grafico seguente evidenzia come la maggior parte dei lavoratori, precisamente il 47,5%,
si collochi all’interno della fascia di età compresa tra i 26 e i 35 anni.
!
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Le risorse
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Le risorse
I portatori di
interesse...
ci credono
con noi
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Le risorse
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Le risorse
RAPPORTI ISTITUZIONALI CON IL TERRITORIO
RAPPORTI CON LA RETE COOPERATIVISTICA E DEL TERZO SETTORE
RAPPORTI FORMALI ED INFORMALI CON AGENTI TERRITORIALI
UTENTI -- SOCI LAVORATORI -- SOCI VOLONTARI -- FINANZIATORI DONATORI -MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI -- MINISTERO PARI OPPORTUNITÀ -REGIONE LOMBARDIA -- PROVINCIA DI MILANO -- AMMINISTRAZIONI LOCALI -COMUNE DI MILANO -- PROCURA DI MILANO -- MAGISTRATI DI SORVEGLIANZA DI MILANO -TRIBUNALE PER I MINORENNI DI MILANO -- COMUNI AMBITO DI CINISELLO BALSAMO -COMUNE DI SEGRATE -- COMUNE DI NOVA MILANESE -- ASL MI 1 -SPAZIO BLU ASL MILANO -- A. O. S. CARLO BORROMEO -A. O. S. PAOLO PROGETTO DAMA -- A. O. MELEGNANO -CASA DI RECLUSIONE DI BOLLATE -- ISTITUTO PENALE CESARE BECCARIA -- ENAIP -FONDAZIONE UN FUTURO PER L’ASPERGER -- CONSORZIO CODEBRÌ -CONSORZIO COMUNITÀ BRIANZA -- CENTRO DI GIUSTIZIA MINORILE -CONFCOOPERATIVE FEDERSOLIDARIETÀ -- CONSORZIO GINO MATTARELLI CGM -WELFARE ITALIA -- WELFARE MILANO -- CONSORZIO SISTEMA IMPRESE SOCIALI SIS -CONSORZIO SIR -- CONSORZIO MESTIERI AREA CGM -- LUOGHI PER CRESCERE AREA CGM -COMUNITÀ SOLIDALI AREA CGM -- COOPERATIVA AURORA 2000 -COOPERATIVA OMNICOOP -- COOPERATIVA AZIONE SOLIDALE -- COOPERATIVA CASCINA BIBLIOTECA -- COOPERATIVA A77 -- LEDHA -FONDAZIONE OLTRE NOI LA VITA -- COOPERATIVA COMUNITÀ PROGETTO -COOPERATIVA COMUNITÀ DEL GIAMBELLINO -- COOPERATIVA PROGETTO INTEGRAZIONE -COOPERATIVA SOCIALE SPAZIO APERTO -- COOPERATIVA ERANOS -COOPERATIVA GENERA -- COOPERATIVA LA CORDATA -- COOPERATIVA LO SCRIGNO -COOPERATIVA GHENOS -- COOPERATIVA COMUNITÀ DEL GIAMBELLINO -COOPERATIVA COMIN -- COOPERATIVA DAR CASA -- COOPERATIVA COMUNITÀ NUOVA -FRATERNITÀ CASCINA NIBAI -- PARROCCHIA SANTA MARIA AL CASORETTO -PARROCCHIA DI TORRE D’ARESE -36
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Le risorse
ORATORI DEL DECANATO DI QUARTOGGIARO, LORENTEGGIO/GIAMBELLINO -PARROCCHIA MADONNA DI FATIMA PARROCCHIA SS MARTIRI ANAUNIESI -PARROCCHIA SAN CURATO D’ARS -- PARROCCHIA SANTA MARIA DEL BUON CONSIGLIO -ASSOCIAZIONE ANGSA -- ASSOCIAZIONE BAMBINI SENZA SBARRE -ASSOCIAZIONE “LA COMUNE” -- ASSOCIAZIONE “CRI DU CHAT” -- ASSOCIAZIONE KOLBE -ASSOCIAZIONE VOLONTARI OSPEDALIERI -- ASSOCIAZIONE IL MINOTAURO -ASSOCIAZIONE ANGELI PER UN GIORNO -- ASSOCIAZIONE POLISPORTIVA GAREGNANO -ASSOCIAZIONE SPORTIVA TUMINELLI -- ASSOCIAZIONE ALELE’S COMPANY -ASSOCIAZIONE PANE QUOTIDIANO -- OPERA DON GUANELLA -- BANCA PROSSIMA -BANCA INTESA SAN PAOLO -- CREDITO BERGAMASCO -- FONDAZIONE OLIVER TWIST -FONDAZIONE HOUSING SOCIALE -- FONDAZIONE CARIPLO -FONDAZIONE BAMBINI INSIEME -- FONDAZIONE INTESA SAN PAOLO -ORDINE DEGLI PSICOLOGI LOMBARDIA -COMPAGNIA TEATRALE ALMA ROSÈ -- UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA -ASSOCIAZIONE CULTURALE LINGUAGGICREATIVI -- ASSOCIAZIONE FEDER GOSPEL CHOIR -ASSOCIAZIONE AMICO CHARLIE -- ASSOCIAZIONE PONY TROTTO -ASSOCIAZIONE MASSA SPORT -- ASSOCIAZIONE S. VINCENZO -ASSOCIAZIONE DYNAMOSCOPIO -- ASSOCIAZIONE LE RADICI E LE ALI -ASSOCIAZIONE IL BALZO -- ASSOCIAZIONE CNGEI GRUPPO SCOUT -ASSOCIAZIONE SENECA -- ASSOCIAZIONE SAMARCANDA -ASSOCIAZIONE GIAMBELLITALY -- UNIONE INQUILINI -- ASSOCIAZIONE AUSER -CLINICA MANGIAGALLI -- SERVIZIO VIOLENZE SESSUALI E DOMESTICHE -- FONDAZIONE
SODALITAS -- CENTRO SPORTIVO MASSERONI -- LIONS CLUB -RETE DEL DONO -- PALLACANESTRO OLIMPIA EA7 --
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale
AREA MINORI E FAMIGLIA
AREA DISABILITÀ
AREA COESIONE SOCIALE ED INNOVAZIONE
Prosegue da parte della Cooperativa il forte impulso allo sviluppo di nuove
progettualità generato dall’interlocuzione e scambio sensibile con ciascuna comunità di
riferimento, ne conseguono nuove aree di prodotto grazie alla sperimentazione di metodologie,
azioni ed interventi innovativi.
La struttura organizzativa è realizzata con lo scopo di:
• gestire al meglio tutti i servizi afferenti alla medesima area in un’ottica di continua, crescente
e positiva contaminazione;
• far crescere le co-progettazioni trasversali ai diversi servizi.
Segue un’ analisi e restituzione dei servizi e progetti al fine di far emergere le specificità,
la dimensione e il lavoro di rete che hanno caratterizzato il 2013,nonché gli indicatori che si
propongono di rappresentare, laddove possibile, i risultati dell’attività svolta in termini
quali-quantitativi.
I SETTORI D’INTERVENTO
Per facilitare la comprensione, i settori d’intervento saranno elencati e suddivisi per le seguenti
macro-aree:
AREA MINORI E FAMIGLIA
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Servizio Interventi Educativi Personalizzati per minori e famiglie
Progetto “Valorizzazione delle risorse”
Servizi per l’affido
Centro per la cura del Trauma nell’Infanzia e nella Famiglia (CtiF)
Servizio di assistenza tecnica e di supporto al servizio di orientamento e di informazione
presso il Tribunale per i Minorenni di Milano
Spazio Neutro
I passi di Arianna e L’Inventore dei Sogni
Servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica a minori (Nova Milanese)
Progetti per il Carcere
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale
AREA DISABILITÀ
• Servizio progetti socio-educativi e socio-assistenziali personalizzati per persone con disabilità
e loro famiglie
• Servizi e progetti Scuole (Nova Milanese)
• Servizi e progetti Scuole (Milano)
• Centro Diurno per persone con disabilità “Itaca”
• Polo Autismo: Centro Diurno per persone con Disabilità Centro per l’Autismo, Centro Diurno
Spazio Giovani Autismo, Spazio Piccoli, Spazio Asperger, Sportello Progetto Unico Autismo
Juniores, Progetto Consulenza Scolastica
• Centro Diurno per persone con disabilità “Casoretto”
• Centro Diurno per persone con disabilità “Colleoni”
• Centro Socio Educativo “Spazio Aurora”
• Servizio Tempo Libero
• Residenzialità per giovani e adulti con disabilità: Progetto sperimentale “ProgettaMi”,
Card “Casa Edolo” e Microcomunità “Casa Bassini”
AREA COESIONE SOCIALE ED INNOVAZIONE
•
•
•
•
•
•
•
•
Servizio di Custodia Sociale
Progetto Punto e Linea – Community Hub Giambellino
Spazio 98 – Laboratorio Culturale di Quartiere
Progetto di Housing sociale “Cenni di cambiamento”, House & Home
Una famiglia per le famiglie
Non 6 perso 6 in rete
Adolescenti e sicurezza
Percorsi creattivi
AREA SANITARIA
• Centro Medico Welfare Milano Solari 6
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area minori e famiglia
La relazione
sociale
Area minori
e famiglia
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area minori e famiglia
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area minori e famiglia
SERVIZIO INTERVENTI EDUCATIVI
PERSONALIZZATI PER MINORI E FAMIGLIE
IL PROGETTO
Il Servizio Interventi Educativi Personalizzati per minori e famiglie ha la finalità di offrire un sostegno a
favore di nuclei familiari con figli minori che, in seguito alla valutazione dei Servizi Sociali del Comune di
Milano, e spesso interessati da un decreto della Magistratura, o a fronte di un bisogno riconosciuto dalla
famiglia stessa, necessitano di aiuto e di interventi di supporto educativo. Ad oggi inoltre la situazione di
difficoltà di gestione dei figli in età adolescenziale appare la problematica maggiormente presente nelle
situazioni di famiglie private che richiedono un intervento educativo domiciliare.
Il servizio offerto, tramite l’intervento specifico di un educatore professionale a domicilio, tende a
sostenere il benessere e l’armoniosa crescita evolutiva di bambini e ragazzi (0-18 anni)
che, a causa della situazione ambientale e/o familiare, o per la loro situazione e condizione personale,
necessitino d’interventi specifici e diversificati nelle modalità, nei tempi e nei luoghi, secondo un progetto
personalizzato che riguardi la persona, il nucleo familiare (contribuendo ad aumentarne e riattivarne
competenze e risorse) ed il contesto relazionale ed ambientale.
Complementare al servizio è l’attivazione e gestione di attività di doposcuola quali lo Spazio Pinocchio, e
il progetto Una famiglia per le Famiglie e l’organizzazione di momenti conviviali con le famiglie dei minori
seguiti dal Servizio e con le famiglie dei minori del territorio.
I destinatari dell’intervento sono quindi famiglie con difficoltà ad esercitare il proprio ruolo genitoriale e
minori spesso interessati da un decreto della Magistratura minorile.
Il Servizio, pur coprendo in larga misura la fascia dei minori che frequentano la scuola dell’obbligo, può
essere erogato a favore di minori appartenenti alla fascia della prima infanzia e dell’adolescenza, fino al
raggiungimento della maggiore età.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area minori e famiglia
I NUMERI
Minori seguiti
Minori Milano Zona 6 e Zona 3
Nuovi casi aperti (zona 6 e zona3)
Casi chiusi Casi chiusi per raggiungimento degli obiettivi del progetto e
per passaggio ad altri servizi
Minori privati in carico
Ore lavorative impiegate: zona 6 e zona 3
Educatori: zona 6 e zona 3
Psicologi
Ore equipe
Ore di formazione
Ore supervisione
SpazioPinocchio
Educatori DopoScuola
Volontari
Minori DopoScuola
Minori in carico ai Servizi Sociali
2012
2013
77+53
25
23
16
73+43
15
31
10
3
10329.5 + 7360.5
58
1
660
200
190
5
10194 + 4348
58
1
800
360
230
4
17
70
4
5
20
75
3
IL LAVORO DI RETE
SpazioPinocchio
La collaborazione con la parrocchia del Santo Curato d’Ars ha permesso anche nel 2013 la
prosecuzione delle attività dello SpazioPinocchio con un doposcuola per le elementari, medie e superiori.
Lo SpazioPinocchio è utilizzato da alcuni minori in carico al Servizio Sociale di zona 6 e molti minori del
territorio per lo più stranieri. All’interno dello SpazioPinocchio, collaborano insieme agli educatori alcuni
volontari (ragazzi attivi in oratorio o appartenenti a gruppi, volontarie della San Vincenzo, maestri o ex
docenti) con i quali sono stati organizzati incontri di approfondimento e di formazione.
Momenti conviviali di festa per minori
La collaborazione con le realtà del territorio e le diverse progettualità attive sono state risorsa anche
per la realizzazione di momenti conviviali con le famiglie dei minori: feste negli spazi di via Mancinelli,
momenti di festa con le famiglie del doposcuola SpazioPinocchio e partecipazione agli eventi e occasioni di
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area minori e famiglia
socializzazione proposti dal progetto Community Hub Giambellino.
Dal 2013 sono inoltre attivi i progetti “Non 6 perso, 6 in rete. Buone pratiche contro la dispersione
scolastica” e “Una famiglia per le famiglie” grazie al fondo 285/97. Tali progetti sono strettamente
legati al “Servizio Interventi Educativi Personalizzati per minori e famiglie” rispetto all’utenza, ma afferenti
all’area coesione sociale per quanto riguarda l’ambito di lavoro.
Momenti di formazione comuni a tutti e progetto PIPPI
Anche nel 2013 l’equipe ha usufruito di momenti comuni formativi: valorizzando competenze specifiche
e qualificate di alcuni operatori dell’equipe e di SAS è stato possibile organizzare 2 percorsi formativi
relativi al lavorare con le famiglie migranti e all’inquadramento giuridico del TM e del TO. Quest’anno
inoltre 6 operatori dell’equipe hanno partecipato al progetto PIPPI (Programma di Intervento per la
Prevenzione dell’Istituzionalizzazione) promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e
dall’Università degli Studi di Padova e da nove Comuni italiani. Il Programma propone pratiche innovative
e interdisciplinari per ridurre il rischio di allontanamento dei bambini dal nucleo familiare coinvolgendo in
tutte le fasi i molteplici operatori e tutti i membri della famiglia.
PER IL 2014
Il 2014 vedrà un cambiamento sostanziale degli interventi domiciliari. Da settembre 2014 partirà il nuovo
accreditamento che supererà la settorializzazione per valorizzare la trasversalità degli interventi educativi
e socio-assistenziali. Sarà necessario lavorare come equipe e come servizio nel comprendere come meglio
agire il cambiamento e il lavoro sul territorio di Milano nell’ottica di interventi che sappiano sostenere le
famiglie rispetto ai diversi bisogni che portano. Inoltre il lavoro di rete con gli altri enti accreditati, con il
Comune, con le risorse territoriali e i progetti attivi dovrà diventare sempre più funzionale ad aumentare
le opportunità per i minori e le famiglie, ad ampliare tutte le attività rivolte non solo ai minori in carico
ma estese anche ai minori del territorio (SpazioPinocchio, Laboratori,…), a sostenere l’organizzazione di
proposte, momenti di festa e attività di gruppo per famiglie e minori.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area minori e famiglia
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area minori e famiglia
PROGETTO:
“VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE”
IL PROGETTO
Nell’anno 2013 si da avvio alla nuova co-progettazione Valorizzazione delle risorse realizzata in
partnership con organizzazioni del privato sociale ed Ente Pubblico nell’ambito del programma di
finanziamento L285/97 V piano Infanzia ed Adolescenza – Città di Milano.
Novità di questa bando è il programma innovativo che assume la parola co-progettazione di servizi
con l’Ente Pubblico, siamo infatti alle prime sperimentazione di un modello di gestione differente delle
relazioni Pubbliche/Privato.
L’Associazione Temporanea di Impresa formalizzata tra la cooperativa Comin, la cooperativa Diapason,
il consorzio Sistema Imprese Sociali e l’Istituto di Ricerca Sociale, vede ogni soggetto partecipare per
competenze specifiche.
Il progetto si propone nella sua dimensione operativa tre ambiti di lavoro sulle quali sperimentare una
co-gestione Comune di Milano/Enti Partner
a) Gestione unità operativa indagini sociali (500 indagini/anno ca):
• Trasformare la fase di analisi/valutazione* psico-sociale del nucleo familiare in un
percorso breve di sostegno alla genitorialità, per recuperare e ripristinare legami fragili o
disturbati ma soprattutto per individuare una possibile alleanza di lavoro con i soggetti minori/genitori,
evidenziando e facendo emergere, oltre ai fattori di rischio, anche
quelli di protezione e, nel
percorso di espletamento dell’indagine sociale, orientare il lavoro con il nucleo verso il più alto livello
possibile di consapevolezza e significazione degli elementi , azioni e dinamiche che hanno determinato
l’avvio dell’indagine*(Per valutazione genitoriale si intende quell’insieme di osservazioni descrittive e
qualitative delle competenze dei genitori o delle figure di accudimento che, a partire dai bisogni e
dal disagio del minore, portano alla valutazione delle possibilità di recupero e alla individuazione degli
interventi di sostegno necessari)
• Mettere a punto un metodo di lavoro tramite percorsi formativi e supervisione per rendere esportabili
all’intero assetto dei servizi sociali della famiglia le buone prassi , contemporaneamente alleggerendo
il carico di lavoro (500 indagini/anno) dei SSdF
• Definire percorsi per ricomporre le competenze sociali con quelle psico-sociali dei CFI e delle AO/NPI
b) Gestione unità operativa residenzialità
Avviare un processo di sviluppo di metodi e strumenti di gestione dell’intervento di inserimento dei
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area minori e famiglia
minori in comunità, maggiormente orientati al lavoro finalizzato alle dimissioni ed al coinvolgimento delle
figure genitoriali nelle diverse fasi del percorso comunitario.
Si prevede a tal fine la Costituzione di un gruppo di lavoro per:
1. Analizzare, condividere e documentare il fenomeno, attraverso lo studio:
• dei dati statistici e dei numeri inerenti
• delle esperienze operative (es. progetto tandem e affini)
• delle riflessioni tecnico – metodologiche pregresse o in corso (es commissione metodologica del settore)
2. Mappare, riordinare e mettere a sistema le diverse offerte e risorse esistenti sul territorio riguardanti
l’area di lavoro della residenzialità, del pubblico e del privato sociale nonché del volontariato, al fine di
rappresentare un più ampio e articolato panorama di risposte e facilitarne l’uso da parte dei servizi.
3. Ipotizzare , sperimentare e proporre buone prassi, in particolare comprendenti la temporalizzazione
degli inserimenti comunitari , anche confrontando altri modelli di intervento di città affini , anche con
l’obiettivo di aggiornare, produrre e testare nuovi strumenti educativi formali (es. modulistica PEI di
inserimento in comunità)
4. Predisporre e proporre agli operatori del SSdF la messa in campo di azioni di sostegno al
singolo intervento di inserimento, finalizzate all’efficacia e al contenimento dei tempi di ricovero e alla
valorizzazione e recupero di competenze genitoriali (es. gruppi di genitori, costruzione del progetto di
inserimento, rapporti con la comunità, monitoraggio percorso complessivo, etc).
c) Costruire ed attivare percorsi di formazione e supervisione clinica e metodologica
• Rinforzare l’azione di sostegno delle equipe di lavoro al singolo operatore/professionista
• Affiancare percorsi di ridefinizione delle buone prassi e di riordino delle attività e procedure, con
percorsi formativi mirati (ad es. cos’è e come si fa in pratica il sostegno alla genitorialità negli
interventi socio-educativi, trattamento della conflittualità genitoriale, conduzione di gruppi di genitori
come sostegno alle loro competenze etc).
Spazio Aperto Servizi mette così in campo un team di specialisti fatta da Assistenti Sociali, Psicologhe,
Educatori, Mediatori Culturali che si dedicano principalmente allo svolgimento delle prime due azioni,
indagini sociali e residenzialità. Inoltre impegna un suo massimo esperto nel percorso di formazione
clinica metodologica rivolta prevalentemente alle Assistenti Sociali della città. Portando così il suo sapere
clinico e scientifico porta anche il marchio di ciò che la Spazio Aperto Servizi agisce nelle politiche dei
bambini e delle loro famiglie.
Il percorso di formazione e modellizzazione realizzato in equipe mista pubblico/privata ha prodotto delle
Linee Guida Sperimentali per la realizzazione di indagini sociali e psico- sociali nella città di Milano.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area minori e famiglia
I NUMERI
2013
Beneficiari
Indagini sociali (per l’intero progetto)
Famiglie
Residenzialità (per l’intero progetto)
Minori in comunità
Educatori
Assistenti Sociali
Psicologi
Mediatori linguistici culturali
Formatore clinico
Coordinatore
Ore riunione équipe Ati
Ore riunione per Cabina di Regia
Ore riunione per Staff di direzione
Ore formazione incluse nel progetto per singolo operatore
500
50
1
4
3
6
1
1
50
20
20
80
IL LAVORO DI RETE
La co-progettazione di per sé è gia un lavoro di rete, che l’ATI ha voluto formalizzare in una struttura
organizzativa chiara ma al contempo flessibile: Cabina di Regia e Staff di Direzione sono i luoghi di
confronto e di indirizzo con tra partner del progetto. Allo stesso tempo gli Enti che hanno costituito l’ATI
hanno sentito la necessità di fare un percorso di approfondimento di indirizzi metodologici ed organizzativi
comuni.
Ulteriore tavolo di lavoro integrato è il percorso di valutazione e monitoraggio accompagnato dal suo Iter
da uno dei partner del progetto e che supporta i soggetti della progettazione a verificarne gli obiettivi
preposti o a trovare nuove soluzioni.
La strutturazione del progetto ha proprio visto la contaminazione pubblico/privato in ogni sua azione.
Le equipe multidisciplinari ( assistente sociale/psicologa/educatrice) delle indagini sociali sono miste in parte
distaccate dal comune di Milano in parte distaccate dagli enti privati, questo ha permesso l’interscambio
di competenze e culture simili ma al contempo diverse. L’accompagnamento in un percorso formativo
comune ha reso possibile la realizzazione di linee guida.
L’equipe dell’azione sulla residenzialità, anch’essa formata da personale del Comune di Milano e degli Enti,
sta portando ad un lavoro comune e sinergico che riguarda la riorganizzazione del sistema dei servizi di
accoglienza per minori.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area minori e famiglia
La formazione clinica e metodologica ha visto la contaminazione di professionalità diverse messe a
disposizione dalle diverse organizzazione dell’ATI in rapporto ad un ruolo da svolgere per l’Ente Pubblico.
Questi confronti sui diversi piani di relazione fra pubblico/ privato stanno rendendo questo progetto
modello di una relazione che si intende perseguire laddove si parli di co-progettazione.
PER IL 2014
La progettazione termina il suo mandato ufficiale nel 2014 come da intervento del V Piano Infanzia della
città di Milano L.285/97.
L’anno 2014 segna la possibilità di trovare soluzioni ragionate e condivise per un proseguimento di
questo servizio anche nella logica di patrimonializzare prassi che stanno assumendo forma e carattere di
innovazione.
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
SERVIZIO DI ASSISTENZA TECNICA E
DI SUPPORTO AL SERVIZIO DI ORIENTAMENTO
E DI INFORMAZIONE PRESSO IL TRIBUNALE
PER I MINORENNI DI MILANO
IL PROGETTO
Il Servizio denominato “Punto Informativo” è stato attivato nel 2008 presso il Tribunale per i Minorenni
di Milano, grazie ad un Protocollo d’intesa firmato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per
i Minorenni, dal Tribunale per i Minorenni e dalla Provincia di Milano, e dato in gestione alla cooperativa
inizialmente a seguito di gara d’appalto e successivamente con contribuzione diretta.
L’esigenza di istituire un punto di informazione e di segretariato socio/giuridico era già da tempo presente
e sentita sia presso il Tribunale per i Minorenni, sia presso i Servizi Territoriali.
L’accordo interistituzionale che è stato siglato prevede la collaborazione di operatori le cui caratteristiche
professionali devono necessariamente comprendere competenze sociali e giuridico amministrative nel
settore del diritto di famiglia e minorile e la struttura operativa prevedeva originariamente la presenza di
due Assistenti sociali (di cui una dipendente della Provincia e una della cooperativa) e di un Coordinatore
del Servizio (dipendente della cooperativa).
Successivamente si è esaurito completamente il contributo assegnato alla cooperativa dalla provincia di
Milano per il riconoscimento delle figure professionali impiegate, ma nonostante questo la cooperativa ha
deciso di continuare a mantenere la presenza di figure impiegate sul servizio, fino alla fine dell’anno, al
fine di poter garantire la medesima qualità e efficacia del servizio.
BENEFICIARI
• Dal 2008 al 2012 sono stati registrati più di 21000 accessi di cui più di 8500 del comune di Milano
• Dal 2008, data di apertura del servizio, le richieste dell’utenza hanno avuto un picco nel 2009 per poi
stabilizzarsi negli anni successivi. Si precisa che durante questi anni il Tribunale per i Minorenni ha
perso per legge parte delle sue competenze e che con l’introduzione dell’assistenza sanitaria da parte
della Regione Lombardia estesa ai minori extracomunitari figli di genitori irregolari è venuta meno
la richiesta un tempo assai numerosa di applicazione dell’articolo 31 della legge sull’immigrazione.
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
Queste due novità legislative giustificano l’attestarsi della richiesta degli utenti su posizioni più stabili
e limitate. Discorso completamente diverso si deve fare per le richieste dei servizi territoriali, sia di
informazione sia di consulenza, che sono in continuo aumento ed hanno perfino superato quelle dei
cittadini privati.
IL LAVORO DI RETE
Il Punto Informativo realizza i propri interventi sia nei confronti dei cittadini sia nei confronti dei Servizi.
L’attività rivolta ai cittadini
• Adozione nazionale ed internazionale: L’attività prevalente riguarda le richieste relative alla
Presentazione di domanda di adozione nazionale ed internazionale: il Punto Informativo è di
orientamento ed informazione sia sulle procedure (modulistica, tempi, sequenza degli interventi) sia
sui contenuti del percorso per arrivare all’idoneità, all’incontro con i servizi, e, nel caso dell’ADI,
all’incarico agli enti autorizzati. Un altro tema interessante e delicato sono le richieste di accesso alle
informazioni relative alle proprie origini da parte di persone che sono state adottate.
• Procedimenti relativi alla potestà genitoriale: Le richieste prevalenti riguardano la necessità di
segnalare situazioni di possibili rischi o pregiudizi per i minori, la richiesta di parlare direttamente
con un giudice, la verifica dell’andamento procedurale. Il Punto informativo fornisce consulenza e
orientamento. Altra attività riguarda la verifica dell’andamento processuale attraverso il SICAM
a cui il Servizio ha la possibilità di accedere, che consente agli operatori del Punto Informativo di
comprendere e di comunicare ai cittadini lo stato della situazione, quali provvedimenti sono stati
emessi, quali documenti sono contenuti nel fascicolo, chi è il Giudice Delegato.
• Procedimenti relativi all’area della conflittualità genitoriale: le richieste riguardano in
particolare le situazioni di coppie che non sono in grado di trovare un accordo comune sull’affidamento
dei figli e sugli aspetti economici.
• Autorizzazione all’ingresso o alla permanenza in Italia del familiare straniero di un
minore, per gravi motivi sanitari riguardanti il minore stesso: questa richiesta particolare è
prevista dall’art. 31 del DLG 286/98.La norma riguarda uno o entrambi i genitori di figli minori
privi di permesso di soggiorno o perché entrati irregolarmente nel territorio nazionale oppure perché
hanno inizialmente ottenuto un permesso di soggiorno che è successivamente scaduto e non è più
rinnovabile. Qualora ricorrano gravi motivi connessi alla salute dei bambini, il Tribunale per i Minorenni,
con proprio Decreto, può autorizzare la temporanea permanenza in Italia della famiglia fino a quando
vengano a cessare la necessità e l’urgenza di cure sanitarie.
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
L’attività rivolta ai servizi
Gli accessi dei Servizi del territorio sono decisamente aumentati, così come si sono modificate le richieste,
che inizialmente vertevano per lo più sulle tematiche relative alle nuove procedure e sulle verifiche dello
stato delle procedure attraverso il SICAM.
Nel tempo si è assistito ad un aumento delle richieste di consulenza che riguardano le procedure e che si
allargano all’orientamento in merito al trattamento delle situazioni, alle modalità di segnalazione e presa
in carico, alla consulenza operativa su tutte le tematiche che fanno capo alle attività svolte dai servizi
nell’ambito della protezione dei minori.
La rete di relazioni con il territorio che il Punto Informativo ha costruito in questi anni di attività non
coinvolge unicamente i servizi Tutela Minori ma anche tutti quegli operatori, servizi specialistici, comunità,
associazioni, ospedali che a diverso titolo operano nell’ambito della tutela minorile e che compongono una
trama variegata e complessa di fili e intrecci.
Diverso è il rapporto che si sta avviando con il privato sociale: i rapporti con i referenti del terzo settore
hanno il fine di costruire una rete di relazioni finalizzate alla condivisione delle informazioni/indicazioni
fornite all’utenza, al reciproco invio mirato e, alla raccolta e scambio delle informazioni relative all’attività
svolta. Non avendo più alcuna fonte di finanziamento che permetta di garantire la presenza di un’assistente
sociale e di un coordinatore, la cooperativa, in accordo con il Tribunale per i Minorenni e la Procura ha
deciso di supportare il servizio, ancora attivo grazie alla presenza di assistenti sociali della Provincia di
Milano, attraverso l’impiego di volontari debitamente selezionati e formati e la presenza per qualche ora
di un coordinatore con precedente esperienza specifica: tutto questo nell’ottica di poter continuare a
fare completamente fronte all’intera attività del Punto Informativo così come era stata coprogettata e
successivamente si è sviluppata.
Ovviamente si dovranno tenere aperte tutte le strade per poter verificare eventuali nuove opportunità di
sostenibilità economica.
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SERVIZIO PER L’AFFIDO
IL PROGETTO
Nel maggio 2013 Spazio Aperto Servizi, capofila dell’ATI
con l’Associazione A Piccoli Passi e
la cooperativa Tuttinsieme, si è aggiudicata il primo lotto del bando triennale INTERVENTI INTEGRATIVI
DI SUPPORTO PSICO-SOCIO-EDUCATIVO ALLA GESTIONE DEGLI AFFIDI FAMILIARI DI MINORI per il
Comune di Milano per la gestione di interventi di promozione , formazione, conoscenza e sostegno alle
famiglie affidatarie e di sostegno educativo, confermando la sinergia pregressa con il Comune di Milano
grazie al lavoro svolto con il Progetto Cariplo.
Il Servizio si propone di:
• attivare percorsi di sensibilizzazione e promozione dell’affido
• formare e selezionare coppie e singole persone disponibili all’accoglienza di un minore
• sostenere, attraverso monitoraggio e attivazione di gruppo di mutuo autoaiuto agli affidatari
• attivare sostegni educativi volti a rispondere criticità o cambi di progetto che il percorso dell’affido
sollecita
Il Servizio è coordinato da una figura psicologica della nostra cooperativa che insieme a un educatore e
a un’assistente sociale delle altre due realtà dell’ATI, formano un’equipe multidisciplinare che si occupa
di tutti gli aspetti progettuali e di verifica del Servizio con uno sguardo orientato alla commistione e al
continuo scambio mantenendo alta la propria specificità di provenienza.
In un’ottica di promozione delle diverse competenze e di possibilità di contaminazione delle esperienze,
Spazio Aperto Servizi ha portato in equipe educativa, due figure educative della Cooperativa Comin
esperte nel progetto di Pronta Accoglienza per poter dare una continuità al lavoro svolto con la
possibilità di una crescita esperienziale e formativa per tutta l’equipe.
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I NUMERI
2013
Minori seguiti
Famiglie seguite
Sensibilizzazione e informativi
Percorsi formativi
Percorsi conoscenza
Educatori
Psicologi
Assistenti sociali
Ore equipe
Ore supervisione
Ore formazione
•
•
•
•
•
•
4
2
3
4
2
3
10
10
20
14
3 coppie
4
1
1
25
10
incontri informativi
percorsi di formazione con 6 coppie, 2 single
progetti educativi sostenuti a supporto di esperienze di affido già avviate
progetti educativi sostenuti a supporto di post pronta accoglienza
progetti educativi conclusi
nuclei famigliari coinvolti in percorsi di sostegno alla genitorialità (monitoraggio)
IL LAVORO DI RETE
Le azioni di sensibilizzazione mirata hanno generato in alcune famiglie il desiderio di approfondire le
tematiche sull’affido e la volontà di partecipare ad un percorso più approfondito, che per qualcuno si è
concluso con la definizione di una disponibilità a un progetto di affido. Questa modalità di lavoro va nella
direzione della ridefinizione dell’affido come progetto che va costruito a misura della famiglia accogliente
e del minore accolto al fine di diminuire le criticità che possono talvolta a interrompere prima del tempo
i percorsi di affido.
Sostegno educativo a progetti individuali a favore di minori e famiglie durante l’affido:
L’ATI, grazie ad educatori professionali specializzati con esperienza consolidata, ha svolto attività di
supporto educativo al progetto individuale declinato in incontri dell’educatore con minore e/o affidatari
e/o famiglia di origine attivati sulla base del progetto costruito e condiviso con il Servizio Coordinamento
Affido e il Servizio Sociale Inviante.
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PER IL 2014
• Incrementare, attraverso l’utilizzo di canali comunicativi differenti e la sollecitazione della rete delle
realtà (anche profit) a noi vicine, la promozione e la sensibilizzazione al tema dell’affido così da poter
realizzare un maggior numero di percorsi di conoscenza con la possibilità di incrementare le risorse
famiglia.
• Realizzare interventi di Pronta Accoglienza attraverso percorsi formativi altamente specifici
• Continuare e favorire gli interventi educativi a sostegno dell’affido nell’ottica del benessere del
minore.
• Partecipazione al Tavolo Cittadino dell’Affido per favorire connessioni e contaminazioni con
associazioni e reti di famiglie, promuovere partecipazione e sollecitazione delle possibili criticità
e azioni migliorative in tema di affido, favorire e far crescere competenze reciproche e linguaggio
comune tra realtà così diverse.
• Realizzare un convegno sul tema degli affidi sostenibili, genitorialità sociale e reti di accoglienza.
• Realizzare una giornata formativa per le famiglie affidatarie.
• Da gennaio 2014 è partita la supervisione a favore dell’equipe educativa.
www.satelliteaffido.org
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
PROGETTI PER IL CARCERE
IL PROGETTO
Proseguono le progettualità grazie ai finanziamenti ottenuti da ex legge 8, asl Mi 1 per quanto riguarda
l’area adulti, casa di reclusione di Milano-Bollate, e Asl Milano per quanto riguarda l’area minori, Beccaria
e Centro di Prima Accoglienza.
Il progetto “Comunque Famiglia” a Bollate, mira al sostegno alla relazione affettiva tra genitore detenuto
e figlio/i e consiste nell’accompagnamento all’incontro tra genitori detenuti e i loro figli minori all’interno
di uno spazio accuratamente predisposto in modo da evocare un ambiente domestico. Gli incontri con i
bambini vengono preparati e rielaborati attraverso sistematici colloqui con i genitori.
Per quanto riguarda le attività all’interno del Istituto Beccaria e del centro di Prima Accoglienza, prosegue
il lavoro di sostegno alle attività educative con l’obiettivo di sostenere e supportare i minori in carico a:
• Analizzare e rielaborare la propria condotta deviante per una progettazione consapevole dei propri
obiettivi futuri.
• Mettere a fuoco le proprie potenzialità e quelle del proprio contesto ambientale, al fine di rendere,
laddove è possibile, residua la carcerazione.
Il progetto punta l’attenzione anche sulla famiglia oltre che sul minore, riconoscendo nel contesto
famigliare talvolta una risorsa e in ogni caso una variabile di cui tenere conto per potere avviare
percorsi individualizzati realmente dimensionati ai bisogni evolutivi del minore e al suo contesto socio –
famigliare.
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I NUMERI
Nuclei familiari in carico
Minori seguiti nel cpa e nei gruppi orientamento ed avanzato
dell’ipm
Criminologi
Psicologi
Educatori
Tirocinanti*
Ore di formazione
Ore d’équipe
2012
2013
33
54
40
200
1
3
1
2
12
112
1
4
4
4
10
90
* tirocinanti della facoltà di Scienze dell’educazione e Psicologia che hanno svolto un periodo di
osservazione e di affiancamento agli operatori della Cooperativa su richiesta degli operatori penitenziari.
IL LAVORO DI RETE
Per quanto riguarda le attività presso l’IPM e il CPA, nell’anno di rendicontazione si è fortemente
incrementato il lavoro di rete impostato negli anni con il Centro di Giustizia Minorile, anche grazie
all’occasione della partecipazione al bando regionale ex l. 8 denominato „Traiettorie Possibili“ che ha visto
capofila Enaip e partner molte realtà già attive nell’Istituto Beccaria e nel CPA (Spazio Aperto Servizi,
SEAD, Comunità Nuova, Fratenità Cascina Nibai), che con questa occasione si sono messe in rete per
avviare un lavoro sinergico di intervento, volto a una presa in carico a 360°.
Nell’anno di rendicontazione sono stati molte le occasioni di confronto/incontro con il Centro di
Giustizia Minorile e le realtà operanti al suo interno (CPA, IPM - Gruppi Accoglienza, Orientamento,
Avanzato, USSM, SEAD) con avvocati, psicologi, mediatori, assistenti sociali, operatori del territorio,
i servizi della Giustizia, l’A.O. “S. Carlo Borromeo”, l’A.S.L. Spazio Blu, il “Minotauro”, i referenti delle
Comunità e dei Centri, le agenzie di formazione, altri C.P.A., Cooperative di presidio territoriale
(specialmente per i campi rom), oratori, agenzie sanitarie, la Magistratura.
Per quanto riguarda l’area adulti il lavoro svolto all’interno del carcere di Bollate ha visto la nostra
partecipazione, di nuovo in partnership con l’Associazione Bambini Senza Sbarre, al bando regionale ex
legge 8 Asl Milano 1 con un nuovo progetto denominato: „Legami familiari: dal carcere al territorio“, che
ha come azione innovativa sostegno a gruppi di genitori detenuti, collocati all’interno del 7° reparto, per
maltrattamenti in famiglia e reati di tipo sessuale.
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
PER IL 2014
Nel 2014, anche in previsione della partecipazione al nuovo bando regionale ex l. 8, che vedrà
un’impostazione nuova (biennalità, macro progettualità e progettazione complementare su più territori),
sarà necessario continuare a lavorare in rete con tutti i soggetti operanti nel carcere, sia per condividere
le priorità di intervento, sia per creare aggregazioni funzionali a una presa in carico più efficiente ed
efficace, sia per progettare in modo condiviso, in modo da valorizzare al massimo le singole esperienze.
La partecipazione all’Osservatorio Carcere rimarrà quindi luogo privilegiato per impostare questo tipo di
lavoro.
Inoltre per quanto riguarda l’ambito minorile, in considerazione della crescente incidenza nella
popolazione carceraria di casi a rilevanza sanitaria (psicopatologie, doppie diagnosi, disabilità,
invalidità, etc.) appare auspicabile perseverare nella costruzione del lavoro di rete con le Aziende sanitarie
e ospedaliere, specie nella loro funzione di raccordo con le aziende sanitarie territoriali che avevano in
carico i casi prima dell’arresto, ovvero che prenderanno in carico i minori una volta tornati in libertà.
Infine per quanto riguarda l’area del sostegno alle reti familiari diventa imprescindibile fermarsi a
riprogettare in modo da innovare il progetto e plasmarlo sulle richieste emergenti: maggior raccordo tra
dentro e fuori, maggiore integrazione con gli Spazi Neutri Territoriali in situazioni di Decreti del TM che
prescrivano incontri monitorati e protetti.
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
CENTRO PER LA CURA DEL TRAUMA
NELL’INFANZIA E NELLA FAMIGLIA
IL PROGETTO
Il progetto del “Centro per la cura del Trauma nell’Infanzia e nella famiglia” è nato nel 1999 dalla
riflessione di specialisti che da anni si occupano di maltrattamenti e abusi all’interno della famiglia.
Il Centro nel corso di questi 15 anni ha ampliato l’area di intervento clinico, occupandosi delle plurime
e varie realtà traumatiche di cui il bambino e la sua famiglia possono essere vittime, con l’obiettivo di
identificare, analizzare e definire strategie di intervento per “curare” traumi dovuti ad inadeguati
funzionamenti familiari ed eventi traumatici.
Il progetto del “Centro per la cura del Trauma nell’Infanzia e nella famiglia” si compone di
un centro clinico specialistico per la cura del trauma in grado di offrire prestazioni di tipo ambulatoriale
per minori, famiglie e operatori dei servizi pubblici e privati, convenzionato con l’ASL di Milano, e di 4
comunità residenziali educative specialistiche in grado di accogliere bambini di età compresa tra i 4 e i 15
anni, vittime di traumi, da quest’anno, accreditate con il Comune di Milano.
Nell’ambito del CTIF vengono offerti quindi i seguenti servizi:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Comunità di accoglienza per minori
Psicodiagnosi dei bambini e delle loro famiglie
Terapie focali e multimodali ai bambini e alle famiglie
Spazio neutro per l’osservazione, stimolazione e supporto degli incontri tra genitori e figli e la diagnosi
della relazione parentale
Sostegno ai minori in prossimità di eventi testimoniali
Sostegno ai minori per la preparazione a visite del Medico Legale richieste dal Magistrato
Supporto e sostegno ai bambini e alle famiglie nelle fasi pre e post dimissione
Accoglienza di minori in regime di semiconvitto
Vacanze terapeutiche
Consulenza, formazione, supervisione agli operatori interessati dei Servizi pubblici o privati
Attività di formazione e sensibilizzazione rivolte alle categorie professionali che si occupano in senso
ampio della salute e del benessere dell’infanzia
Organizzazione di convegni e seminari
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
IL CENTRO CLINICO
Il centro clinico è un luogo di cura e di supporto psicologico per i minori e i loro genitori vittime di maltrattamenti, abusi all’interno della famiglia, traumi dovuti ad inadeguati funzionamenti famigliari, e diversi
traumi indipendenti dai contesti familiari, il direttore del centro è la dott.ssa Luisa Della Rosa. Al centro
clinico accedono minori e famiglie inviate dal Tribunale per i Minorenni, singoli membri e loro genitori
inviati dai servizi sociali, coppie o singoli con accesso spontaneo. Il centro dunque garantisce anche una
presa in carico più ampia ossia rivolta non solo al singolo membro familiare in difficoltà ma all’intero
nucleo così da poter permettere un lavoro in sinergia con tutti i suoi componenti.
Il centro clinico offre un intervento clinico specialistico anche a minori e famiglie non accolti in
comunità:
si tratta di utenza proveniente da invio spontaneo o istituzionale.
Sempre più numerosi sono i casi di persone che accedono al centro con richieste cliniche terapeutiche in
base alla convenzione stipulata con l’OPL (Ordine degli Psicologi della Lombardia), con tariffe agevolate in
base al progetto di terapia sostenibile.
Fornisce anche un intervento di accompagnamento e supporto dopo la dimissione dei minori dalla
comunità per quei delicati momenti che accompagnano il reinserimento in famiglia.
Il centro clinico collabora con il Tribunale per i Minorenni di Milano e di altre regioni d’Italia, con il Tribunale
Ordinario, con la Magistratura e con le Autorità di Polizia e svolge audizioni protette e S.i.T. in appositi
locali attrezzati.
L’equipe è costituita da psicoterapeuti, psicologi, criminologo forense, ed educatori specializzati.
Il centro clinico è anche luogo di formazione sulle tematiche legate al maltrattamento, abuso, agli eventi
traumatici e alla loro riparazione, e a tutti quegli aspetti legati ai rapporti con le istituzioni nell’ottica
della protezione del minore e collabora anche con le Università milanesi, di altre regioni e con le scuole di
specializzazione.
GIROTONDO
La comunità Girotondo ha una capienza di 8 posti ed attualmente accoglie bambini di ambo i sessi
nella fascia di età dal 5 ai 10 anni. La scelta di una fascia di età specifica (ciclo delle scuole elementari)
permette di impostare il lavoro in modo più omogeneo con il gruppo di bimbi ospiti, pur
tenendo ben in considerazione le differenti caratteristiche di ogni momento evolutivo del bambino e le
caratteristiche proprie di ciascun ospite e delle loro storie: gli educatori possono fare un lavoro di cura,
sostegno, accompagnamento sia con il gruppo che con ciascun bambino, tenendo conto delle specificità e
dell’intervento specialistico su ciascuno.
L’équipe è costituita da 5 educatori, 1 responsabile di servizio e un ASA ed è affiancata da un gruppo di
volontari che svolgono svariate mansioni di sostegno, accompagnamento a scuola e alle attività sportive,
supporto ai turni nella fascia serale, notturna e nei week end.
La vicinanza con la comunità 123 stella permette di avere un integrazione di competenze e risorse sia per
gli ospiti della comunità sia per gli educatori.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
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123 STELLA
La Comunità 123 Stella ha una capienza di otto posti ed accoglie minori preadolescenti di ambo i
sessi che frequentino il ciclo della scuola media . L’idea di sperimentarsi in una fascia di età più grande
rispetto alle altre comunità di C.T.i.F. nasce come tentativo di rispondere al meglio ai bisogni dei
minori presi in cura: l’esperienza ha dimostrato l’importanza per i minori di questa fascia di età di essere
accompagnati in modo graduale verso le autonomie, consentendo uno stile di vita non troppo dissimile dai
coetanei, permettendo di sperimentarsi in momenti di autonomia (uscite senza educatore, rientri da scuola,
incontri con amici, etc.), di mantenere i contatti con i loro amici tramite internet o il cellulare, di
socializzare. L’equipe clinico-educativa, oltre ad essere il punto di riferimento nella quotidianità,
attraverso la cura di tutti gli aspetti che riguardano il minore (scuola, salute, igiene etc.) ha il
compito di valutare la presenza di competenze necessarie per gestire autonomamente comportamenti ed
emozioni per ciascun minore, l’opportunità delle compagnie, dei luoghi frequentati e delle attività svolte.
Tutti ragazzi di 123stella hanno la possibilità di frequentare sport o attività ricreative scelte da loro e
concordate con gli educatori. L’equipe è composta da 5 educatori, 1 responsabile di servizio ed un’ A.S.A.,
ed è affiancata da un gruppo di volontari grazie ai quali è possibile offrire ai ragazzi supporti didattici
individualizzati, momenti ricreativi privilegiati, e momenti di confronto con diverse figure adulte capaci
di accoglierli e sostenerli nei momenti di fatica. Grazie alla solidità dell’equipe è possibile seguire, oltre al
gruppo di minori collocato in comunità, alcuni minori in regime di semiconvitto con l’obiettivo del sostegno
al rientro a casa.
CASA DEI PUFFI
La comunità “La Casa dei Puffi” è una delle due comunità del C.T.i.F. nata a marzo del 2010, è ubicata
all’interno di una parrocchia connotata da vivacità relazionale, con spazi di gioco e di socializzazione per i
bambini, e profondamente radicata nel quartiere in cui i cittadini ne promuovono e condividono l’attività.
Il suo inserimento all’interno di questa realtà è espressione di una disponibilità all’accoglienza e alla
solidarietà sia della parrocchia che di alcune famiglie e persone residenti nel quartiere che sono diventate
parte della vita comunitaria rendendosi partecipi negli aspetti della vita quotidiana dei minori accolti,
divenendo risorsa efficace anche per l’equipe.
La possibilità di accogliere un piccolo gruppo di 3 bambini, ha permesso l’ideazione di progetti specifici
su bambini piccoli, profondamente traumatizzati, bisognosi di essere inseriti in contesti raccolti e poco
dispersivi, per garantire loro un rapporto di cura e affettività individualizzata . Particolare arricchimento
è dato dalla possibilità di partecipare alle molteplici attività ludico ricreative proposte dalla parrocchia e
dal territorio.
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
TUTTIPERUNO
La comunità “Tuttiperuno” è una delle due comunità del C.T.i.F. nata nel marzo del 2010 e ospita
attualmente 9 minori di età compresa tra i 3 ed i 14 anni di ambo i sessi. “Tuttiperuno” è inserita in un
più ampio progetto di coesione sociale nato e voluto dal parroco della Chiesa dei Santi Martiri Anauniesi,
don Riccardo Festa, ed è fondato sulla condivisione dei valori propri della cooperazione sociale di alcuni
soggetti attivi e riconosciuti sul territorio milanese.
Questa comunità è una delle realtà di un Condominio Solidale ubicato all’interno della sopracitata
parrocchia, connotata da una grande sensibilità nei confronti del disagio e caratterizzata dal desiderio
di dare a questo una risposta che venga dalla collaborazione. Fanno parte del condominio solidale la
comunità “Tuttiperuno”, la comunità “Casa Betti” (gestita dalla cooperativa Azione Solidale) e due famiglie
di accoglienza. L’équipe di “Tuttiperuno” è composta da 6 educatori, 1 responsabile di servizio, un’ASA. La
comunità “Tuttiperuno” conta sul contributo e supporto di volontari residenti e non nel quartiere, che si
sono messi a disposizione per fronteggiare le necessità periodiche della comunità, sia come risorse umane
che con aiuti concreti, garantendo l’opportunità di dare ai minori accolti un’offerta più ricca di progetti.
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
I NUMERI
Tot.minori presenti nelle 4 comunità
2-5
6-10
Oltre 10
Educatori
Psicologi
Tirocinanti (educatori e psicologi)
Volontari e finanziatori
Minori dimessi (per fasce d’età ) nell’anno
2-5
6-10
Oltre 10
Tot.minori accolti nell’anno
Meno di 2 anni
2-5
6-10
Oltre 10
Minori rientrati in famiglia (da progetto)
Minori collocati in affido
Minori in affido preadottivo
Minori inseriti in altra struttura
Semiconvitti
Vacanze terapeutiche
Ore supervisione clinica
Ore di formazione
Ore di equipe
2012
2013
46
4
19
23
25
7
3+6
95
16
0
5
11
15
0
4
6
5
4
4
2
2
3
4
522
464
2025
40
3
13
24
29
9
7+8
120
8
2
2
4
8
0
1
2
5
2
2
2
2
3
2
500
400
1105
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
IL LAVORO DI RETE
La collaborazione con la rete formale
Il CTiF nel corso degli anni ha instaurato fattive collaborazioni con i servizi territoriali non solo milanesi:
ne sono un esempio i consolidati rapporti con i comuni di Lecco, di Sesto San Giovanni, di Segrate, di
Magenta e con il comune di Trento.
Nel corso del 2013 il CTiF è stato scelto per partecipare ad un progetto sperimentale del comune di Milano
di analisi sulla permanenza dei minori nelle strutture residenziali.
La collaborazione con la rete informale
Le collaborazioni con tutte le reti territoriali, locali, prossime alle quattro comunità e con tutti i volontari
che a vario titolo si avvicinano alla realtà del C.T.i.F. continuano a rimanere una grande ricchezza sia per
gli ospiti delle comunità sia per le equipe di lavoro. In quest’ottica si mantengono scambi periodici con le
diverse realtà con cui si collabora e si promuovono nuove conoscenze preziose e funzionali alle mutevoli
esigenze dei minori accolti.
La collaborazione con l’Associazione “Angeli per un giorno” continua ad essere risorsa per i bambini che
hanno l’occasione di partecipare periodicamente a giornate ludico-ricreative, con la presenza di volontari
che garantiscono a volte anche un supporto in comunità.
Nel 2013 le associazioni “Polisportiva Garegnano”, “Alele’s Company”, “Massa Sport”, “Pony trotto Milano”
e “Amico Charlie” sono diventati dei punti di riferimento per le attività dei nostri minori.
Grazie ai volontari e ai loro contatti, i bambini delle comunità continuano a beneficiare di cure
Specialistiche (dentisti, dermatologi, oculisti, ecc) gratuitamente.
Nel corso del 2013 il C.T.i.F. ha continuato a godere delle donazioni dell’Associazione Pane quotidiano,
BTS, Associazione San Vincenzo e Banco Alimentare.
Alcuni dei nostri progetti sono stati sostenuti dagli studi legali “Roedl & Partner”, “Clifford Chance”,
“Bonelli erede Pappalardo” e dalla fondazione “Paola Frassi”.
Il lavoro con la rete interna: l’equipe e i volontari
Il lavoro con le equipe è un pezzo importante delle attività della comunità: agli educatori, infatti è chiesto
di aderire ad un progetto che va oltre il lavoro educativo ma che tiene insieme, in perfetta sintonia,
l’approccio educativo/pedagogico e l’approccio clinico. Per questa ragione il ruolo degli educatori
con maggiore esperienza nelle comunità C.T.i.F. diventa particolarmente prezioso nel momento in cui
devono essere inseriti nuovi educatori e vanno affrontati momenti di difficoltà e di particolare stress.
Per evitare tutto questo si prosegue nello sforzo di continuo miglioramento dell’organizzazione del lavoro
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
e di condivisione dei percorsi educativi/di cura di ciascun ospite o futuro ospite.
L’articolazione abituale dei progetti si continua ad ampliare con offerta di nuove proposte che rispondono
a particolari richieste e specifiche esigenze: semiconvitto, vacanza comunitaria, vacanza terapeutica,
accompagnamento al rientro nel proprio nucleo familiare e nel proprio territorio, raccoglimento in
comunità in situazioni di emergenza, prosecuzione dell’intervento oltre il termine dell’età se funzionale al
progetto. Tali proposte sono ormai consolidate, parte integrante del progetto C.T.i.F. e sono riconosciute
come peculiarità da parte dei servizi con cui si collabora.
Elemento preziosissimo nell’organizzazione della vita comunitaria è la presenza dei numerosi
volontari che in vario modo sostengono le attività: il loro apporto è il più vario, va dagli accompagnamenti,
alla presenza in comunità per supportare nelle attività scolastiche o nella gestione di momenti di vita
quotidiana, al sostegno economico attraverso acquisti diretti o attraverso raccolta fondi, all’organizzazione
settimanale dei pasti e della spesa, all’offerta di momenti ludici e di festa per i bambini/ragazzi ospiti.
Il Centro clinico: un’eccellenza
Le attività del centro clinico sono riconosciute come un’eccellenza non solo a Milano ma sull’intero
territorio nazionale, grazie alla grandissima competenza e professionalità del Direttore Clinico e
Supervisore dott.ssa Della Rosa e ai clinici che operano in perfetta sintonia con le indicazioni e il metodo
utilizzato: nel 2012 sono state richieste consulenze da altri comuni, è stata fatta richiesta di essere
interlocutori stabili di aziende ospedaliere, quali l’azienda ospedaliera di Melegnano e si è diventati
fornitori all’interno di un progetto finanziato dal Ministero e promosso da SVS, (Servizio Violenza
Sessuale), Comune di Milano e ASL Milano. Inoltre il centro Clinico, nella persona della dott.ssa Della
Rosa, rimane luogo di supervisione e formazione per gli operatori del servizio pubblico.
PER IL 2014
Nel 2014 il Centro Clinico cosi come negli anni passati
ha utilizzato il modello d’intervento
semi-convittuale che ha permesso di garantire un buon controllo delle situazioni dei minori e delle famiglie
anche in un regime di presa in carico più lieve rispetto all’accoglimento.
Per quanto riguarda le comunità si dovrà continuare nella direzione del rafforzamento delle relazioni con
le realtà territoriali, nel coinvolgimento dei volontari nella vita delle comunità, nella capacità di lettura
e di dare risposte a nuovi bisogni della famiglia e dei minori, strutturando nuove progettualità connesse
all’esperienza comunitaria.
La cultura teorica dell’intervento e della presa in carico in tutte le sue varie ramificazioni tiene sempre più
conto del grande impegno di tutti gli operatori nel scoprire e attivare le risorse positive e la resilienza delle
persone che si rivolgono al centro usando sempre di più strategie di coinvolgimento ed attivazione.
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
SPAZIO NEUTRO
IL PROGETTO
Spazio Neutro è un servizio nato a Milano nel 1993 dalla collaborazione tra il Settore Politiche della
Famiglia del Comune di Milano e il Settore delle politiche Sociali della Provincia di Milano. Attualmente
opera grazie a professionisti del Comune di Milano e delle cooperative sociali Ghenos e Spazio Aperto
Servizi, costituitesi in ATI per la gestione dell’appalto del Comune di Milano. La costituzione dell’ATI
ha permesso il reciproco avvalersi dell’esperienza nella gestione del servizio e delle sue specifiche
declinazioni: diritto di visita, abuso e/o maltrattamento, supporto alla genitorialità fragile o
multiproblematica, accordi e regolamentazioni e gli operatori, selezionati tenendo conto delle
pluriennali competenze multidisciplinari riferibili all’area psicologica, sociale ed educativa (educatore,
pedagogista, psicologo e psicoterapeuti) sono stati organizzati in équipe coordinate da specialisti nell’area delle
relazioni famigliari.
Il servizio si rivolge a cittadini, genitori e figli, in situazioni di grave conflittualità familiare, di definizione
di accordi, di fragilità genitoriale, di grave difficoltà relazionale. Le équipe di lavoro operano pertanto per
realizzare interventi mirati a:
•
•
•
•
garantire il diritto di visita e di relazione in situazioni di conflitto familiare
effettuare osservazione della relazione in situazioni di maltrattamento e/o sospetto abuso;
sostenere e supportare la genitorialità fragile e multiproblematica.
definire accordi e regolamentazioni tra adulti quando ciò risulta compromesso dall’elevata conflittualità
della coppia;
Le sedi operative sono a Milano in via Pusiano 22 e in Via Mac Mahon 92.
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I NUMERI
Operatori
Ore di formazione
Ore di supervisione interna
2012
2013
11
100
280
9
108
216
2012
2013
67
49
5
10
131
82
37
13
12
144
NUCLEI FAMILIARI TRATTATI
Diritto di visita
Abuso e maltrattamento
Multiproblematici
Regolamentazioni
Totale
IL LAVORO DI RETE
L’atteggiamento collaborativo costruito e mantenuto con la cooperativa Ghenos ha permesso di proseguire
il lavoro mantenendo un alto livello qualitativo grazie anche al confronto continuo con i servizi di base e
specialistici coinvolti e con gli organi giudiziari.
L’implementazione della Scheda del Tempo ha favorito sia lo strutturarsi di strategie per l’ottimizzazione
dei tempi della presa in carico in risposta ad una crescente domanda da parte da parte del territorio, sia
l’apertura di spazi di condivisione con la rete dei servizi, volti al miglioramento delle procedure di presa in
carico, di gestione e di responsabilità.
L’équipe, costituita da figure professionali aventi specializzazioni nelle diverse aree d’intervento,
ha promosso l’analisi delle situazioni secondo angolature diverse, riducendo così il rischio di pregiudizio
ed empasse procedurale.
Si è continuata a garantire sia la formazione e la supervisione interna agli operatori dell’ATI, sia gli incontri
di formazione e di supervisione agli assistenti sociali del Comune di Milano.
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
PER IL 2014
Nel 2014 si cercherà di mantenere un’altra qualità dell’intervento a fronte di una sempre maggiore
richiesta e, grazie all’utilizzo della Scheda del tempo, di promuovere strategie volte all’ottimizzazione dei
tempi della presa in carico.
Si cercherà, a tutela del minore e della sua famiglia, di raffinare il rapporto con i servizi coinvolti e gli
organi giudiziari per il perseguimento di procedure operative sempre più efficaci e funzionali all’evasione
delle richieste d’intervento da parte del territorio.
Grazie all’alto profilo del supervisore si continuerà a offrire formazione agli operatori e, attraverso
momenti di supervisione e formazione, a garantire il supporto agli Assistenti Sociali del territorio
milanese.
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
I PASSI DI ARIANNA E
L’INVENTORE DEI SOGNI
IL PROGETTO
L’Inventore dei Sogni, frutto della trasformazione della comunità educativa per adolescenti Arianna, è
un progetto finanziato con i fondi della legge 285/97, che prevede la gestione di una comunità leggera
per 6 ragazze di età compresa tra i 16 e i 18 anni, che possono essere accolte, a seguito di valutazione
congiunta dei servizi sociali referenti e degli educatori, nei casi in cui si possa prevedere per loro un
percorso volto al raggiungimento di un’autonomia lavorativa e abitativa entro un tempo di permanenza
massimo di due anni. Le minori che possono essere accolte in ogni caso devono essere in carico al
Comune di Milano e avere un Decreto del Tribunale dei Minorenni.
“I Passi di Arianna”, è invece un progetto di così detto “prosieguo amministrativo”, rivolto a quelle ragazze
neo maggiorenni che provengono da precedenti esperienze di comunità e che pur avendo compiuto la
maggiore età necessitano ancora di un sostegno educativo al fine di raggiungere la completa autonomia:
in questo caso la presenza educativa è residuale e funzionale al disbrigo di pratiche per funzioni legate
all’autonomia abitativa e lavorativa.
I NUMERI
Ospiti della Comunità e
appartamento per l’autonomia
Educatori
Ospiti dimesse
Nuovi inserimenti
Psicologi
Tirocinanti
Volontari (famiglie in appoggio)
Ore formazione
Ore supervisione
Ore èquipe
Ore incontri servizi sociali
Ore incontri con le famiglie
I PASSI DI
ARIANNA
2012
L’INVENTORE
DEI SOGNI
2012
I PASSI DI
ARIANNA
2013
L’INVENTORE
DEI SOGNI
2013
3
5
3
5
1 part time
1
0
0
0
0
0
0
0
160
35
3
0
2
1
1
2
30
10
30
72
10
1 part time
0
0
0
0
0
0
0
0
130
25
2
3
2
1
0
2
30
10
30
120
12
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
IL LAVORO DI RETE
Nell’anno di rendicontazione, ultimo anno di finanziamento del progetto sperimentale “L’inventore dei
sogni”, non sono stati effettuati nuovi inserimenti, alla luce della considerazione (frutto di esperienza)
che la permanenza in una struttura di questo tipo per un periodo inferiore ai 6/9 mesi non riesce a
portare al raggiungimento degli obiettivi propri di questo progetto. Tre delle ospiti, al compimento della
maggiore età, sono state dimesse, con inserimento in altri percorsi volti al supporto al raggiungimento
dell’autonomia, sempre nel rispetto dei progetti individualizzati condivisi con i servizi sociali di riferimento
e con le ragazze stesse. Per le altre due ospiti, si è trovata una soluzione, concordemente con il Comune
di Milano, per prolungare il progetto sino a fine anno (temine naturale sarebbe stato agosto 2013) così
da poter proseguire sino al compimento della maggiore età e programmare un percorso di dimissioni e
inserimento in altra struttura o rientro in famiglia. Ogni nuovo percorso è stato approfondito sia con le
ospiti, sia con i servizi di riferimento, nell’ottica di poter davvero costruire un progetto di vita che in un
tempo breve possa portare le ospiti a raggiungere una autonomia lavorativa e relazionale (rispetto alle
situazioni di provenienza), elementi prodromici al raggiungimento dell’obiettivo dell’autonomia di vita.
A supporto di tutto questo percorso sono intervenuti alcuni soggetti, ognuno di grande importanza per
differenti aspetti: Cooperative di tipo B e la Fondazione Sodalitas, fondamentali risorse per l’avvio al
lavoro delle ospiti (una ospite è stata assunta da un’azienda, altre hanno fatto colloqui per stage e
tirocini), le famiglie di appoggio, sostegni discreti nel percorso di raggiungimento dell’autonomia di vita,
altri servizi innovativi della cooperativa, risorsa per fare sperimentare esperienze di co housing alle ospiti
(Progetto “House&Home” nel contesto di “Cenni di Cambiamento”). Il progetto ha avuto la sua naturale
conclusione alla fine dell’anno 2013.
Per quanto riguarda il progetto “I Passi di Arianna” si è lavorato, in collaborazione con i servizi di
riferimento, per concludere i progetti delle tre ospiti, ponendosi l’obiettivo di concretizzarli entro i primi
mesi del 2014, attraverso le dimissioni e la realizzazione dei percorsi di autonomia condivisi con i Servizi
e con ciascuna ragazza.
PER IL 2014
L’obiettivo per il 2014 sarà quello di portare avanti i progetti di autonomia delle ospiti (ancora in carico
alla cooperativa) inserite in altre strutture di SAS, potendo così raggiungere gli obiettivi che sono stati
condivisi, in tempi brevi e definiti, e offrire esperienze di vita autonoma particolarmente
stimolanti e responsabilizzanti quali le esperienze di co housing attualmente attive nel contesto di Cenni
di Cambiamento.
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La relazione sociale - Area minori e famiglia
SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA
DOMICILIARE E SCOLASTICA A MINORI
A NOVA MILANESE
IL PROGETTO
Il servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica a minori intende offrire sostegno educativo
al minore, portatore di un disagio relazionale, sociale o scolastico per favorirne il processo evolutivo
valorizzandone le potenzialità, abilità e attitudini e l’affermazione di sé nel contesto familiare, sociale
e relazionale. Il supporto offerto, fornito attraverso l’intervento mirato di un educatore professionale
a domicilio o a scuola, ha lo scopo di prevenire o recuperare il disagio del minore, di sostenerlo nelle
situazioni di crisi o di rischio psico-sociale attraverso un’alleanza tra la famiglia, la scuola e le istituzioni.
I destinatari dell’intervento sono minori in carico al Servizio Sociale del Comune di Nova Milanese,
sottoposti a decreto del Tribunale per i Minorenni o del Tribunale Ordinario o in condizione di svantaggio
socio-culturale.
I NUMERI
Utenti seguiti
Casi chiusi
Ore impiegate
Educatori
Psicologi
Responsabile di servizio
Ore coordinamento
Ore di formazione interna
Partecipanti formazione interna
Ore di formazione esterna
Partecipanti formazione esterna
Ore di èquipe
Ore di supervisione
2012
2013
52
9
3584
12
1
1
480
14
7
0
0
279
164
62
6
3163
18
1
1
480
14
6
0
0
294
154
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area minori e famiglia
IL LAVORO DI RETE
Le relazioni di fiducia create con i Servizi Sociali del Comune di Nova Milanese sono determinate da una
progettualità condivisa, da una presenza costante sul territorio da parte del coordinatore, dall’alta qualità
del lavoro svolto dagli educatori e dalla proficua collaborazione con le agenzie territoriali coinvolte nella
presa in carico dei casi.
L’avvicendamento nel coordinamento, grazie alla solida strutturazione della cooperativa, alla
stabilità del servizio, al consolidato rapporto di collaborazione e fiducia con il Comune nonché alla radicata
professionalità dell’équipe educativa, è stato vissuto con serenità.
La cresciuta collaborazione e fiducia è il frutto anche della competenza ed esperienza dell’equipe
educativa che è stata in grado di affiancare e supportare il Servizio Sociale nella gestione di situazioni
critiche: il lavoro educativo e il ruolo stesso dell’educatore si sono a tratti trasformati nella lente di
ingrandimento attraverso la quale la rete degli operatori ha potuto vedere e interpretare l’andamento di
alcune situazioni. Questo tipo di intervento è stato svolto dagli educatori e dal coordinatore, strutturando
un intervento articolato e integrato oltre il mero lavoro educativo, con il desiderio, la consapevolezza e
la responsabilità di dover in ogni momento mettere le proprie competenze al servizio di minori spesso
sottoposti a grandi fatiche e bisognosi di risposte concrete e immediate.
Si è implementata e consolidata la partecipazione a reti specifiche per ogni minore seguito, focalizzando
e lavorando su obiettivi tarati sul bisogno dell’utente e comuni alla rete, così da favorire una sempre
maggiore efficacia del servizio. Tale azione dà maggior efficacia al lavoro di ogni singolo educatore e
stimola un processo di responsabilizzazione di tutti gli attori coinvolti.
PER IL 2014
Nel 2014 si dovranno realizzare le migliorie previste nella gara d’appalto, consolidare ulteriormente i
rapporti di collaborazione con il Comune e le reti territoriali, attivandosi per un maggiore
coinvolgi- mento ai tavoli territoriali al fine di aumentare la collaborazione con le altre agenzie della
zona che lavorano sull’area minori in ottica di fornire nuove risposte ai bisogni emergenti sul territorio.
Sarà necessario proseguire il lavoro di una costante verifica del servizio di assistenza educativa scolastica, con
metodologie nuove e in stretta collaborazione con il servizio sociale.
Attivare progettazioni innovative mirate sui bisogni specifici del territorio incrementando le attività di
gruppo per i ragazzi seguiti in assistenza domiciliare, valutando con il Comune le opportunità economiche
da mettere in atto.
Sul fronte interno si dovrà riprendere il lavoro di ottimizzazione delle risorse e di gestione del personale,
sollecitando tutti gli interlocutori coinvolti nella realizzazione dei progetti (educatori, famiglie, scuole)
attraverso un processo di responsabilizzazione individuale e sarà utile strutturare momenti di confronto e
formazione per gli educatori ei quali siano coinvolti anche interlocutori territoriali.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
La relazione
sociale
Area
disabilità
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
PROGETTI SOCIO-EDUCATIVI
E SOCIO-ASSISTENZIALI PERSONALIZZATI
PER PERSONE CON DISABILITA’
E LE LORO FAMIGLIE
IL PROGETTO
Il servizio si propone - sulla base di un progetto di sostegno individualizzato - di supportare con un
intervento di tipo educativo e/o socio-assistenziale domiciliare i nuclei familiari che hanno al loro
interno una persona con disabilità, minore o adulto (max 60 anni), con modesto o grave grado di non
autosufficienza fisica e/o intellettiva (disabilità in percentuale superiore al 45%), con scarsa capacità
organizzativa rispetto alla gestione di sé, della casa e della propria vita in generale, in situazioni di
solitudine e di isolamento sociale e psicologico.
L’intervento a domicilio si propone di rispondere ai bisogni relazionali delle persone seguite, attraverso
un supporto concreto funzionale alla cura di sé e del proprio ambiente di vita, a stimolare, recuperare e
migliorare le capacità per mantenere il più possibile le autonomie. L’intervento, inoltre, è volto ad attivare
quelle risorse presenti sul territorio in grado di supportare e facilitare l’integrazione nel tessuto sociale.
Il servizio può essere attivato su richiesta dei servizi sociali territoriali o su richiesta diretta della famiglia,
si tratta infatti di un servizio in accreditamento con il comune di Milano che prevede l’inserimento della
cooperativa nell’albo degli enti accreditati di zona 6 e di zona 3 e nell’albo cittadino.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
I NUMERI
Persone seguite
di cui minori
Ore lavorate
Educatori e operatori socio assistenziali
Psicologi
Ore di formazione
Ore di Equipe
Ore di supervisione
2012
2013
41
7
6504,5
19
1
20
252
60
47
7
7954
19
1
33
161
29,5
IL LAVORO DI RETE
• Aumentate di un’unità le situazioni seguite in zona 3.
• Aumentate in maniera significativa le situazioni private, soprattutto grazie a sinergia di filiera con altri
servizi, in primis CDD Casoretto (2 unità) e assistenza educativa scolastica (1).
PER IL 2014
• Promuovere e gestire i cambiamenti organizzativi e di sistema della nuova domiciliarità
• Implementare ulteriormente il lavoro in zona 3
• Aumentare gli interventi privati, sollecitando nuove filiere con i nostri altri servizi
83
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
SERVIZI E PROGETTI SCUOLE
NOVA MILANESE
IL PROGETTO
Il servizio di integrazione scolastica, attivo a Nova Milanese sin dal 1993, ha l’obiettivo di
favorire l’integrazione degli alunni con disabilità residenti nel Comune, all’interno del contesto
scolastico, nell’ottica di migliorarne la qualità di vita a scuola e con l’ importante obiettivo di promuovere la
cultura dell’integrazione, per fare dell’esperienza scolastica una significativa esperienza di crescita sociale,
formativa, educativa ed affettiva. L’efficacia e qualità del servizio è garantita dall’intervento qualificato di
operatori specializzati, fortemente motivati, in collaborazione con le figure scolastiche di riferimento, la
famiglia e i referenti territoriali.
La continuità dei rapporti con le scuole e con il comune di Nova Milanese consente di offrire un
intervento educativo di grande valore, basato su una solida relazione con gli operatori di riferimento.
Dal 2012 il servizio di integrazione scolastica, ADH e Assistenti alla Comunicazione per persone con Disabilità
Sensoriali del territorio dell’ambito di Desio è stato affidato al Consorzio Comunità Brianza, il quale ha poi
provveduto ad assegnare SAS la gestione del servizio a Nova Milanese. Questo ha comportato una serie
di cambiamenti a livello organizzativo che nel corso del 2013 si sono consolidati.
84
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
I NUMERI
Utenti minori
Operatori
Specialisti (psicologo supervisore)
Responsabile di servizio
Ore impiegate con utenti
Ore di formazione
Partecipanti formazione
Ore di équipe
Ore di supervisione
Direzioni didattiche coinvolte
Sedi didattiche coinvolte
2012
2013
72
7 su comuni limitrofi
1 caso privato
79
14
Consortili
1
10395,68
173
15
229
107
8
19
15
Consortili + 1 di SAS
1
10771,47
70
15
263
115
9
21
IL LAVORO DI RETE
La continua condivisione con i servizi sociali dei punti di forza e criticità del servizio ha permesso di
consolidare buone prassi e migliorarne la qualità laddove necessario, con la ricaduta immediata di
poter portare nuove progettazioni all’interno delle scuole, e la possibilità di essere riconosciuti come
professionisti competenti e parte essenziale per un più efficace lavoro di rete.
Nel corso del 2013 si è proseguito nel percorso sperimentale sull’Attaccamento con la collaborazione ed il
coinvolgimento di educatori e Psicologi di altre cooperative del consorzio.
PER IL 2014
Nel 2014 si continuerà nella collaborazione con il Consorzio Comunità Brianza, allargando lo sguardo
sull’intero territorio delle Brianza per la realizzazione di servizi e progetti innovativi che rispondano ai tanti
bisogni della zona, facendo rete con le altre realtà del privato sociale, le Istituzioni, i privati.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
SERVIZI E PROGETTI SCUOLE
IL PROGETTO
Il servizio di assistenza educativa scolastica è attivo a Milano dal 1993 e si propone di favorire l’inclusione
degli alunni con disabilità, residenti nel comune di Milano, che frequentano le scuole dell’infanzia,
primarie, secondarie di primo e secondo grado, all’interno del contesto scolastico al fine di migliorarne il
più possibile la qualità della vita scolastica. L’efficacia e la qualità del servizio è garantita dall’intervento
qualificato di operatori specializzati, fortemente motivati, in collaborazione con le figure scolastiche di
riferimento, la famiglia e i referenti territoriali.
Un altro importante obiettivo del servizio è quello di promuovere la cultura dell’inclusione, per fare
dell’esperienza scolastica una significativa esperienza di crescita sociale, formativa, educativa ed
affettiva per tutti. La continuità dei rapporti con le autonomie scolastiche consente di offrire un intervento
educativo significativo ed efficace, basato su una relazione consolidata con l’operatore di riferimento.
A partire dall’anno scolastico 2012/2013 il servizio è stato accreditato dal Comune di Milano e a seguito di
una modifica nella gestione del servizio da parte della Provincia di Milano, sono aumentati i casi di alunni
con disabilità sensoriale presi in carico dalla cooperativa.
Negli ultimi anni il servizio ha ampliato l’offerta, e grazie a una accurata e meticolosa azione di diffusione
sono stati realizzati:
•
•
•
•
•
Attività psicomotoria;
Progetto di educazione alla legalità De.Vi.L.S. (Detenuti Vicini alle Scuole);
Laboratori di educazione socio-affettiva Il colore delle emozioni
Progetti volti all’inclusione degli alunni con disabilità;
Progetti di alfabetizzazione rivolti agli alunni stranieri;
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La relazione sociale - Area disabilità
I NUMERI
Alunni seguiti
Di cui minori
Ore utilizzate
Educatori
Ore formazione
Ore supervisione
Ore di equipe
Autonomie scolastiche seguite
Contratti con privati
2012
2013
285
259
41107
112
120
200
210
35
1
364
336
49570
110
110
200
210
34
3
IL LAVORO DI RETE
Il coordinatore del servizio è entrato a far parte del gruppo dei rappresentanti degli enti gestori
accreditati. La storia ormai ventennale della cooperativa su questo servizio ha permesso di fare un passo
in avanti anche nella gestione delle relazioni con gli interlocutori: oltre all’ormai consolidato lavoro di
condivisione con gli insegnanti di riferimento, sono proseguiti infatti i numerosi incontri con i dirigenti
scolastici e gli insegnanti referenti del sostegno, durante i quali sono stati trattati vari argomenti tra cui
in particolare:
• verifica dell’anno scolastico, i rapporti con la cooperativa e con gli educatori;
• ipotesi di rinnovo dell’affidamento del servizio per il nuovo anno scolastico successivo ed eventuale
programmazione;
• presentazione Brochure con le nuove offerte di attività e progetti;
• coprogettazione con alcune autonomie scolastiche di attività progettuali.
Grazie alla fiducia raccolta e alla capacità di pensare e dare risposte sempre nuove, nel 2013 sono
proseguite le progettazioni innovative iniziate nel precedente anno scolastico:
• In collaborazione con l’Armani Junior Program è iniziato il progetto One Team volto al contrasto del
bullismo e alla promozione del tifo positivo.
• Prosegue, in collaborazione con la Coop. Progetto Integrazione (capofila) e il Consorzio Mestieri
(part- ner), la gestione del servizio di informazione, orientamento e mediazione culturale sui servizi
dell’ambito territoriale di Cinisello Balsamo.
• In collaborazione con la DDS Nazario Sauro, le cooperative Comunità del Giambellino ed Eranos e
la Parrocchia del Santo Curato D’Ars, è proseguita la gestione del progetto “Il mondo che vorrei”,
finanziato con un bando Cariplo, volto a promuovere il successo scolastico dei giovani con origini
straniere e interventi di integrazione sociale e culturale.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
PER IL 2014
Nel 2013 si dovranno sviluppare e consolidare collaborazioni, co-progettazioni e partnership con i
membri delle reti consortili di riferimento e con tutti gli altri soggetti del territorio, e accrescere i rapporti
di collaborazione con altri servizi. Inoltre su fronte interno si vuole consolidare l’equipe, al di là delle ampie
dimensioni assunte, valorizzando anche le competenze degli educatori e ampliando l’offerta formativa loro
rivolta.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
CENTRO DIURNO
PER PERSONE CON DISABILITÀ
CDD ITACA
IL PROGETTO
Il CDD Itaca, attivo già dal 1996 come servizio socio educativo, è stato accreditato come Centro Diurno
per persone con Disabilità dal 2009, per 12 posti. E’ un servizio semiresidenziale socio sanitario - con
funzioni educative ed assistenziali - a regime diurno (9.00-16.00) che accoglie persone di età compresa
tra i 18 ed i 65 anni con disabilità psicofisica medio grave con diversi quadri clinici (es. deficit intellettivo,
disabilità con tratti psichiatrici, oligofrenia, patologia cromosomica, ecc.) con le finalità di:
• sollecitare il benessere personale in un luogo strutturato in cui ciascuno possa sentirsi accolto, libero
di esprimersi e di instaurare relazioni amicali;
• sviluppare un insieme di competenze comunicative, relazionali ed operative, funzionali ad una
maggiore autonomia sociale e personale;
• promuovere l’integrazione con il territorio attraverso il consolidamento di relazioni significative con le
realtà presenti (parrocchia, esercizi commerciali, gruppi di volontariato, ecc.);
• sostenere una collaborazione fattiva attraverso un lavoro di rete tra le diverse strutture educative,
sanitarie, di tempo libero, residenziali, le famiglie, i servizi sociali, le realtà di volontariato e del
territorio.
Per rispondere al meglio alle esigenze personali, anche di supporto psicologico, di ciascun ospite, nel
centro vengono organizzate attività individuali ad hoc all’interno della programmazione consueta (uscite
sul territorio, gestione del tempo libero, utilizzo di software specifici, ecc.).
Elemento fondamentale è la relazione con le famiglie degli ospiti sia per la condivisione e verifica
del Progetto individualizzato, sia per un lavoro sinergico di sostegno, scambio e supporto.
Inoltre si ritiene importante, nel rispetto dei Progetti di ciascun ospite, poter organizzare periodi di
vacanza insieme (generalmente all’inizio del periodo estivo), per poter vivere anche questa esperienza
comunitaria.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
I NUMERI
Nel 2013 è stato dimesso un utente a fine di luglio, mentre a metà settembre ne è stato inserito uno
nuovo: il centro ha lavorato a piena saturazione di posti. Sono stati mantenuti gli standard garantiti grazie
alla adeguata presenza del personale.
Utenti
Utenti minori
Utenti privati
Educatori
Asa/Oss
Psicologi (psicoterapeuta)
Medico (Neuropsichiatra)
Musicoterapeuta
Psicomotricista
Arteterapeuta
Tecnico teatrale
Volontari
Tirocinanti
Ore operatori riunioni equipe
Ore di formazione
Ore supervisione
Ore operatori supervisione
2012
2013
14
0
1
6
2
1
1
2
0
1
0
0
2
93
46
27
137,5
13
0
0
8
2
1
1
2
0
1
0
1
3
83,5
87
25,5
157,5
IL LAVORO DI RETE
Collaborazione con la rete istituzionale e con i servizi della cooperativa
Si sono mantenuti costanti i rapporti con i referenti comunali (Ufficio CDD, Consiglio di zona 6, settori di
altri assessorati), riconoscendo nel lavoro sinergico e nella continua condivisione una garanzia per il buon
andamento del servizio, sia nella gestione ordinaria del servizio sia in quella straordinaria. Ad esempio, in
occasione dei festeggiamenti dei 20 anni della cooperativa, con il patrocinio del Comune di Milano e del
Consiglio di Zona 6 si è organizzata la Mostra “Venti oli per venti anni” presso il Seicentro A.Fois di Via
Savona.
Inoltre il continuo raccordo e condivisione tra i responsabili degli altri servizi della cooperativa
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
(anche attraverso riunioni sull’area specifica) ha permesso di scambiarsi strumenti di lavoro, ragionare
insieme su progetti innovativi e quindi contribuire alla crescita della cooperativa.
Lo scambio di competenze
E’ proseguita la valorizzazione di competenze diversificate presenti all’interno della cooperativa. Sia
all’interno che all’esterno del centro, in collaborazione con educatori specializzati in organico ad altri
servizi della cooperativa sono state organizzate attività di Arteterapia, Manipolazione creativa, Kiatsu,
Artigianato, Falegnameria, Terzo fuoco.
Inoltre alcuni utenti ed educatori del servizio hanno partecipato ad eventi organizzati dal servizio Tempo
Libero della cooperativa.
Collaborazione con la rete informale
E’ proseguita la collaborazione con le risorse all’interno della Parrocchia del Santo Curato d’Ars. Si è
mantenuta anche l’attività di Danzaterapia presso l’Associazione “La Comune” presente sul territorio.
PER IL 2014
Nel 2014 si lavorerà per mantenere e rafforzare ulteriormente la rete, interna ed esterna, così da fornire
in modo sempre più adeguato risposte mirate ai singoli bisogni - molto diversificati e variabili - degli
utenti.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
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La relazione sociale - Area disabilità
POLO AUTISMO
IL PROGETTO
Il Polo Autismo si compone di due Centri Diurni per persone con Disabilità, il CDD CPA “Centro per
l’Autismo” e il CDD SGA “Spazio Giovani Autismo”, il primo con 15 posti contrattualizzati con ASL e
convenzionati con il Comune di Milano, il secondo con 10 posti contrattualizzati con ASL, non ancora
convenzionati e operativo con Progetti Individualizzati con il Comune di Milano, con compartecipazione
delle famiglie. Inoltre il Polo Autismo ha altre progettualità, lo Spazio Piccoli che accoglie minori con
Disturbi dello Spettro Autistico, lo Spazio Alto Funzionamento / Asperger, dedicato a quelle persone con
tale diagnosi, un servizio di formazione e consulenza scolastica e ha aperto una sezione autismo presso
il Centro Colleoni.
Il Polo Autismo nasce nel 1997 come Centro per l’Autismo, con l’obiettivo di creare un luogo adeguato
ai bisogni delle persone con diagnosi di autismo o ad essa assimilabile e delle loro famiglie; nel 2005
il servizio per gli adulti si accredita come CDD, servizio semiresidenziale socio-sanitario con funzioni
educative, sanitarie e assistenziali. Dal 1999 nasce un Servizio rivolto a bambini in età pre-scolare e
scolare – Spazio Piccoli e Spazio Giovani – volto a fornire interventi di formazione, consulenza e
supervisione nelle scuole oltre a terapie riabilitative e/o abilitative in spazi adeguati e parents training
per i genitori. L’obiettivo è quello di una presa in carico completa, coordinata e continuativa nell’arco del
ciclo di vita mediante l’attivazione di un lavoro di rete. Nel 2012, considerate le molteplici progettualità,
diventa Polo Autismo.
Il Polo Autismo opera conformemente alle Linee Guida Regionali e Nazionali della neuropsichiatria,
seguendo il modello cognitivo–comportamentale e, valorizzando l’esperienza maturata in Spazio
Aperto Servizi, porta avanti un proprio modello di presa in carico della persona orientato a tenere conto
dell’insieme e non dei singoli pezzi che appartengono alla persona stessa, mettendo al centro del Progetto
Globale la persona e la sua famiglia; è uno dei Poli del Coordinamento Regionale Sindrome Autistica e, un
Servizio del Tavolo “Sindrome Autistica” dell’ASL Città di Milano e del Comune di Milano.
Il servizio è rivolto a bambini, adolescenti e adulti con Disturbo dello Spettro Autistico - diagnosi di
autismo, sindrome di Asperger, autismo ad Alto Funzionamento e patologie assimilabili.
Il Polo Autismo offre:
•
•
•
•
•
•
Presa in carico con Progetto Individualizzato;
Trattamenti educativi abilitativi e/o (ri)abilitativi;
Valutazione psicoeducativa;
Valutazione comportamento adattivo;
VAP-H
Software Senior Plus
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Profilo Funzionale;
Interventi mirati per aree;
Consulenza scolastica;
Consulenza ad altre realtà;
Anamnesi familiare;
Parents training genitoriale;
Presa in carico familiare;
Formazione base;
Formazione di livello superiore;
Formazione sull’utilizzo dei test
I NUMERI
Utenti
Utenti minori
Utenti privati
Educatori
Asa/Oss
Psicologi (psicoterapeuta)
Medico (Neuropsichiatra)
Musicoterapeuta
Psicomotricista
Arteterapeuta
Tecnico teatrale
Volontari
Tirocinanti
Ore riunione equipe
Ore operatori riunioni equipe
Ore di formazione
Ore supervisione
Ore operatori supervisione
2012
2013
54
37
22
11
2
3
1
0
1
1
0
1
4
66
780
350
66
850
62
44
29
8
2
3
1
0
2
1
0
2
4
69
551
380
69
627
95
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
IL LAVORO DI RETE
Polo Autismo:
Spazio adulti, Spazio piccoli, Spazio adolescenti, Spazio alto funzionamento
Nella sua organizzazione, il Polo Autismo si articola nei seguenti quattro Progetti / Servizi e offerte:
•
•
•
•
“Spazio Piccoli” (dai 2 ai 11 anni)
CDD SGA “Spazio Adolescenti” (dai 12 ai 18 anni)
CDD CPA “Spazio Adulti” (dai 19 anni in su)
“Spazio Asperger e Autismo ad Alto Funzionamento”
Tutto il Polo autismo si rifà ai principi espressi dalle “Linee giuda per l’autismo” (SINPIA 2005, Ministero
della Salute ottobre 2011 e Unità di Neuropsichiatria della regione Lombardia 2011). La presa in carico
avviene attraverso la costruzione di un Progetto Individuale che si integra nella rete del Progetto di vita
della persona nel suo territorio di appartenenza. La comunicazione, il confronto e la collaborazione con le
Famiglie è un elemento essenziale del Progetto.
Progetto consulenza scolastica
Nel corso del 2013 è proseguito il lavoro di consulenza scolastica, in 44 scuole, mantenendo un alto livello
di qualità, la richiesta è rimasta la stessa del 2012. La scelta di lavorare principalmente nelle scuole dei
minori seguiti anche in terapia è stata mantenuta, anche se alcune situazioni di particolare bisogno sono
state accolte solo come consulenza scolastica, di rete e familiare .
La consulenza prevede la partecipazione e/o l’attivazione della rete dei servizi che operano con il minore.
Attraverso questa azione si accompagna e supporta l’insegnante e/o l’operatore, e di conseguenza la
persona disabile e la sua famiglia, nel delicato processo di definizione del Progetto di Vita, in relazione alle
caratteristiche della persona stessa e delle sue capacità.
Anche nel 2013 è stato realizzato un Progetto con lo snodo Milano Est.
Progetto unico autismo Juniores
A febbraio 2013 è iniziato il Progetto Unico Autismo Juniores, progetto finanziato da un bando regionale
di sperimentazione. Il progetto ha previsto la realizzazione di terapie educative abilitative, riconosciute
come interventi sanitari al pari della logopedia e della psicomotricità, in favore di 18 minori con diagnosi
di Autismo. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il comune di Verano Brianza con noi come
capofila.
Progetto asperger e autismo ad alto funzionamento
E’ proseguito, con 4 persone, il Progetto dedicato a persone affette da sindrome di Asperger o da Autismo
ad alto funzionamento. Il Progetto prevede, come nostra modalità di lavoro, una presa in carico globale e
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
un lavoro di rete, quindi consulenza scolastica, terapia “socializzante” diretta e lavoro con le famiglie.
Avvio progetto autismo Colleoni
Verso la fine del 2012 è stato avviato il Progetto Autismo Colleoni che ha previsto nel 2013 l’apertura di
un servizio specifico per persone affette da Disturbi dello Spettro Autistico presso la via Colleoni. Nel 2013
è stato seguito un minore.
Collaborazioni con il Comune di Milano
Da settembre 2007 aderiamo al Tavolo Sindrome Autistica promosso dal Comune di Milano. Inoltre
sono stati attivati, in situazioni di forte bisogno e difficoltà, progetti individualizzati specifici in piena
collaborazione con il Comune stesso. Nel corso del 2013, attraverso un accordo tra comune e famiglie
dei ragazzi inseriti nello “Spazio Giovani Autismo”, sono stati attivati 11 progetti individualizzati in
compartecipazione.
Partecipazione al Coordinamento Regionale Sindrome Autistica
Il Coordinamento Regionale Sindrome Autistica è un tavolo di lavoro tecnico e politico che ha l’obiettivo
di fare rete individuando delle linee guida comuni a cui aderire. Il coordinamento promuove la formazione
continua e lo scambio di esperienze fra gli operatori che aderiscono. Anche nel 2013 abbiamo collaborato
per la realizzazione di due percorsi formativi con la Provincia di Milano rivolti agli operatori e genitori.
Tavolo di lavoro ASL città
Nel 2013 la collaborazione e lo scambio con ASL Città di Milano si è intensificato sia per il “Progetto Unico
Autismo Juniores” DGR 3239 e 499, sia per la fase di lavoro per il futuro progetto “Case Management”,
DGR 392 della regione Lombardia.
Autoformazione
Considerati gli esiti dell’autoformazione degli anni scorsi, nel 2013 l’équipe del Polo Autismo che unisce
le quattro équipe di lavoro adulti, adolescenti, piccoli e Asperger; ha deciso di proseguire con il percorso
formativo interno.
Collaborazione con l’Associazione Sportiva Tuminelli, Associazione Negri, Associazione Shen,
Associazione ANGSA
Anche nel 2013 è proseguita in modo fruttuoso la collaborazione con l’Associazione Sportiva Tuminelli che
ha permesso di riattivare con il Consiglio di zona 3 il Progetto “Un canestro per tutti” rivolto sia ad un
gruppo di persone minori che ad un gruppo di persone adulte affette da Disturbi dello Spettro Autistico.
Con le altre realtà associative prosegue la fase di consolidamento rapporti e riconoscimento della realtà
della cooperazione e da parte di Angsa Lombardia il sostegno a progettualità. Si sta attivando una nuova
collaborazione con la Fondazione “Un futuro per l’Asperger”.
97
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
PER IL 2014
• Proporsi all’esterno con percorsi formativi sempre più innovativi.
• Ri-proporre all’esterno la qualità specifica progettuale e la capacità di lavorare in Rete che hanno
contraddistinto la storia del Servizio e della cooperativa.
• Proseguire e concludere il Progetto Unico Autismo Juniores con fondi della Regione Lombardia
dedicato ai minori con riconoscimento sanitario della terapia educativa e del modello di lavoro del Polo
Autismo.
• Portare a sistema la terapia educativa abilitativa con riconoscimento sanitario.
• Ampliare il lavoro del Polo Autismo negli spazi di via Colleoni.
• Consolidare le collaborazioni con Comune di Milano, Provincia di Milano e Regione Lombardia
• Chiedere il convenzionamento per il CDD “Spazio Giovani Autismo”
• Consolidare il Progetto sperimentale in collaborazione con l’Associazione Sportiva Tumminelli
“Un canestro per tutti”
• Attivare attraverso il Coordinamento Regionale Sindrome Autistica nuovi percorsi formativi rivolti a
operatori, dirigenti e famiglie.
• Attivare, tramite contrattualizzazione con Regione Lombardia e ASL città di Milano, il progetto del
Case Management.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
SERVIZIO
CENTRO DIURNO
PER PERSONE CON DISABILITÀ
CDD CASORETTO
IL PROGETTO
Il CDD Casoretto, attivo dal 1999, è un servizio semiresidenziale socio sanitario - con
funzioni educative ed assistenziali - a regime diurno (9.00- 16.00), accreditato per 30 posti che accoglie
persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni, con disabilità psicofisica medio grave, con diversi quadri clinici
(es. deficit intellettivo, oligofrenia, patologia cromosomica, ecc.) con le finalità di:
• sollecitare il benessere personale in un luogo strutturato in cui ciascuno possa sentirsi accolto, libero
di esprimersi e di instaurare relazioni amicali;
• sviluppare un insieme di competenze comunicative, relazionali ed operative, funzionali ad una
maggiore autonomia sociale e personale;
• promuovere l’integrazione con il territorio attraverso il consolidamento di relazioni significative con le
realtà presenti (parrocchia, esercizi commerciali, gruppi di volontariato, ecc.);
• sostenere una collaborazione fattiva attraverso un lavoro di rete tra le diverse strutture educative,
sanitarie, di tempo libero, residenziali, le famiglie, i servizi sociali, le realtà di volontariato e del
territorio.
Di fondamentale importanza rimane l’attenzione ai percorsi individuali delle persone prese in carico e la
conseguente programmazione che deve necessariamente adattarsi alle esigenze degli ospiti: la flessibilità
dell’équipe e la capacità di assumersi e gestire le deleghe assegnate permette di modulare le attività con
intensità diverse (es. lavoro al mattino, momento della giornata in cui la resa è maggiore, ampio spazio
di riposo al pomeriggio).
Elemento fondamentale per una migliore presa in carico è la collaborazione con le famiglie:
la condivisione del progetto individuale (co-costruzione e partecipazione ai momenti salienti) la
partecipazione a momenti di festa, il sostegno, lo scambio e il supporto su varie problematiche tra cui
quella relativa al futuro e al progetto di vita.
Le macro aree di monitoraggio rispetto alla qualità della vista delle persone possono essere così
declinate: la relazione educativa, la presa in carico sanitaria, la gestione del tempo libero, il diritto alla vita
indipendente. Su questi aspetti si costruiscono i progetti di vita delle persone e le strategie per
raggiungere gli obiettivi.
100
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
I NUMERI
Utenti
di cui minori
Utenti privati
Educatori
Asa/Oss
Psicologi (psicoterapeuta)
Musicoterapeuta
Volontari
Tirocinanti
Ore riunione équipe
Ore operatori riunione équipe
Ore formazione
Ore supervisione
Ore operatori supervisione
•
•
•
•
5
6
6
2
2012
2013
30
2
0
19
4
9
1
11
9
69
734,50
136
120
703
30
2
0
18
4
6
1
9
6
67,50
668
77,50
80
756
momenti individualizzati per il raggiungimento degli obiettivi di 5 persone
famiglie hanno usufruito del sostegno offerto dall’area psicologica
stage formativi svolti presso il Centro
turni di vacanza per 2 differenti gruppi
IL LAVORO DI RETE
Promozione del lavoro di rete con i servizi della cooperativa, le famiglie, le reti informali
Il CDD Casoretto investe concretamente nel lavoro di rete all’interno della Cooperativa attraverso la
partecipazione alla riunione d’area e alla messa in comune di risorse sia in termini di personale che di
mezzi e materiali. La condivisione di pensieri e progetti permette di essere innovativi e creare buone
prassi per un miglior funzionamento dei servizi.
Il confronto tra i responsabili dei centri diurni per persone con disabilità ha permesso di uniformare le
procedure al fine di adempiere agli obblighi di legge previsti dalla Regione Lombardia: le ultime delibere
della Giunta Regionale vincolano gli enti gestori a fornire prestazioni sempre più misurabili e pertinenti
con gli obiettivi indicati nei progetti individualizzati delle persone seguite.
L’équipe di lavoro collabora costantemente con le famiglie e gli altri interlocutori che hanno in carico
101
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
le persone con disabilità che frequentano il centro (residenze) al fine di co-costruire progetti efficaci e
misurabili. Sono previsti colloqui di condivisione e di monitoraggio del lavoro svolto.
Altri ambiti in cui si sviluppa il lavoro di rete riguardano l’area sanitaria (proficua collaborazione con i
medici del Progetto Dama dell’Ospedale San Paolo, con i medici di base degli ospiti, con gli psichiatri
dei Cps, con la fondazione Sacra Famiglia per quanto riguarda il servizio odontoiatrico), le attività sul
territorio (la biblioteca di via Valvassori Peroni, le piscine di Cologno M.se e Saini, il mercato della zona, la
Parrocchia Santa Maria Bianca al Casoretto ecc.), le attività di formazione e tirocinio (collaborazione con
le principali organizzazioni formative per la realizzazione di stage formativi al Centro).
Le competenze interne alla cooperativa e la professionalità di alcuni educatori in organico, anche ad altri
servizi, hanno consentito la realizzazione di un laboratorio sulla modificabilità cognitiva attraverso l’uso
di un programma di arricchimento strumentale (PAS Basic) secondo il metodo Feuerstein, l’attività di
giornalino, l’attività di Calcetto, implementando la costruzione delle reti con gli altri servizi della
cooperativa e con altri centri del Comune di Milano.
Promuovere un lavoro di rete favorendo la collaborazione con l’Ente Pubblico e i suoi servizi
territoriali
Il CDD Casoretto favorisce la costruzione di progetti di vita che consentano la vita indipendente della
persona con disabilità attraverso dei percorsi di sperimentazione. Per questo motivo alcune persone
hanno aderito al Progettami, progetto promosso da alcune organizzazioni del terzo e del quarto settore
in collaborazione con Fondazione Cariplo e Comune d Milano, concretizzando la possibilità di trascorrere
alcune settimane o mesi al di fuori del nucleo famigliare.
Per coloro che hanno portato a termine in maniera positiva tali percorsi è stato possibile l’inserimento
in strutture definitive, anche grazie al lavoro di rete con i servizi residenziali e territoriale del Comune di
Milano.
Spazio Aperto Servizi è una delle organizzazioni che coordina il tavolo di lavoro che raggruppa gli enti
gestori e le associazioni/fondazioni a tutela delle zone amministrative 1/2/3 del Comune di Milano.
Obiettivo del lavoro è quello di sensibilizzare le istituzioni in merito ai bisogni riscontrati e realizzare
progetti inerenti alla qualità della vita delle persone con disabilità.
PER IL 2014
Nell’anno 2014 si lavorerà al fine di consolidare le procedure condivise con gli altri centri diurni della
cooperativa onde rispondere al meglio alle normative e alle esigenze socio sanitarie delle persone
seguite.
Saranno incrementati gli incontri di rete circa i progetti di vita delle persone con disabilità: sono già
stati stabiliti contatti con due organizzazioni per le attività di tempo libero, Pulce Allegra e Associazione
Kolbe.
Continua la collaborazione con l’ufficio residenzialità del Comune di Milano e con altri enti gestori per
realizzare progetti di vita indipendente.
Presentare e realizzare un luogo in cui possa avvenire la soddisfazione dei bisogni emersi dal territorio.
102
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
CENTRO DIURNO
PER PERSONE CON DISABILITÀ
CDD COLLEONI
IL PROGETTO
Il CDD Colleoni è un servizio semiresidenziale socio sanitario – con funzioni educative ed assistenziali - a
regime diurno (9.00 – 16.00) accreditato con 30 posti che accoglie persone di età compresa tra i 18 e 65
anni, con disabilità psicofisica medio grave, con diversi quadri clinici (es. deficit intellettivo, oligofrenia,
patologia cromosomica, ecc..) con finalità di:
• sollecitare il benessere personale in un luogo strutturato in cui ciascuno possa sentirsi accolto, libero
di esprimersi e di instaurare relazioni amicali;
• sviluppare un insieme di competenze comunicative, relazionali ed operative, funzionali ad una
maggiore autonomia sociale e personale;
• promuovere l’integrazione con il territorio attraverso il consolidamento di relazioni significative con le
realtà presenti (parrocchia, esercizi commerciali, gruppi di volontariato, ecc.);
• sostenere una collaborazione fattiva attraverso un lavoro di rete tra le diverse strutture educative,
sanitarie, di tempo libero, residenziali, le famiglie, i servizi sociali, le realtà di volontariato e del
territorio.
Il CDD fa una presa in carico dal punto di vista sanitario, psico-educativo, riabilitativo, assistenziale
attraverso un progetto individualizzato, con obiettivi mirati per ciascun ospite.
L’intervento individualizzato si pone in un’ottica di presa in carico globale, cercando di superare la
frammentarietà della risposta al bisogno riscontrato.
Elemento fondamentale per la migliore presa in carico è la collaborazione con le famiglie, sia in
termini di condivisione del progetto individuale (co-costruzione e partecipazione ai momenti salienti) sia in
ter- mini di programmazione generale delle attività del centro (coinvolgimento del Comitato di
Partecipazione Sociale).
Le famiglie sono considerate anch’esse fruitrici del servizio al pari dei loro congiunti, e risorse preziose
per sviluppare in sinergia nuove progettazioni e nuove visioni. L’approccio di lavoro del CDD è di totale
apertura e inclusione.
Per creare più occasioni di incontro e confronto tra i genitori, bisogno emerso dall’indagine sul livello di
soddisfazione del servizio che viene fatta annualmente, nel mese di novembre, è partito un percorso di
sostegno alla genitorialità attraverso la costituzione di un gruppo di mutuo aiuto, condotto dallo psicologo
del CDD, che affronta la tematica del “dopo di noi, durante noi”. Il percorso prevede incontri con cadenza
mensile, e nei mesi di novembre e dicembre hanno partecipato 10/15 famiglie.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
I NUMERI
Utenti
Educatori
Asa/Oss
Psicologo (psicoterapeuta)
Medico (neuropsichiatra)
Musicoterapeuta/Psicomotricista/Tecnico teatrale
Volontari
Tirocinanti
Ore riunione d’equipe
Ore operatori riunione d’equipe
Ore formazione
Ore supervisione
Ore operatori supervisione
2012
2013
30
10
3
1
1
3
3
2
92
0
41
67,5
0
30
11
3
1
1
3
1
5
87,5
913,5
254,5
58,5
653,5
IL LAVORO DI RETE
Collaborazione con la rete formale e informale
Anche quest’anno è continuata la collaborazione con il CDD Treves e Faravelli. Alcune competenze
specifiche degli operatori del CDD sono state messe a disposizione anche di utenti di questi servizi.
Quest’anno il CDD Treves ha messo a disposizione uno spazio molto ampio e luminoso all’interno della sua
struttura per ospitare il gruppo di yoga integrato, permettendo così agli utenti del CDD Colleoni di fare
un’esperienza molto positiva e di benessere. Questo spirito di lavoro in sinergia e collaborazione permette
di vivere i propri servizi con confini più ampi, dove è possibile mettere in condivisione mezzi strutturali e
competenze specialistiche per offrire interventi sempre più rispondenti ai bisogni degli ospiti.
Il lavoro di rete ha permesso il riproporre all’interno della programmazione del CDD l’attività di
bocce presso la bocciofila di Via Candiani, completamente gestita da volontari estremamente sensibili e
disponibili, che hanno permesso al gruppo dei partecipanti di fare un’esperienza di grande partecipazione
e soddisfazione.
E’ continuata la collaborazione con l’associazione la Comune presso la quale viene svolta l’attività di
“Danzaterapia” con grande competenza e coinvolgimento da parte della danzaterapeuta, sempre molto
disponibile a confronti e scambi con l’equipe degli operatori.
Il CDD ha partecipato attivamente al lavoro della rete dei servizi per la disabilità della zona 8, il
Tavolotto, portando contributi e visioni sul proprio modello d’intervento, collaborando con le altre realtà che
partecipano alla rete.
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La relazione sociale - Area disabilità
Quest’anno è iniziata la collaborazione con La Casa delle Associazioni, servizio del Comune di Milano, che ha
il compito di supportare e mettere in connessioni le associazioni che lavorano sul territorio, d’intercettare
risorse ed opportunità e metterle in rete a favore delle realtà che lavorano in questa zona.
Collaborazione con i servizi della cooperativa e scambio di competenze
Da sempre la cooperativa sostiene i soci lavoratori nei loro percorsi di formazione e specializzazione,
an- che personali, sposando la logica che queste specializzazioni abbiamo un’importante ricaduta sulla
qualità degli interventi proposti all’interno dei propri servizi.
Il CDD Colleoni ha beneficiato dell’intervento di diversi soci lavoratori specializzati che portano nel loro
approccio terapeutico anche una grossa valenza educativa, che permette all’intervento stesso di essere
più mirato ed efficace: l’intervento di arteterapia, musicoterapia, psicomotricità, laboratorio espressivo
teatrale, lavorazione dell’argilla e decorazione su ceramica.
E’ proseguito lo scambio di competenze con il CSE Spazioaurora, un gruppo del CDD ha
continuato/sperimentato il laboratorio di argilla, “il terzo fuoco”, e decorazione su ceramica, e un’educatrice
del CDD con formazione di tipo psicologico, ha condotto un gruppo di mutuo aiuto con gli utenti del CSE,
il “circle time”.
Ha preso avvio il progetto Autismo Colleoni che ha preso in carico una minore per 2 pomeriggi a
settimana, con la quale ha lavorato un’educatrice con particolari competenze in quest’ambito d’intervento,
distaccata dall’equipe del CDD.
Per la realizzazione di questo progetto è stata fatta una ridefinizione degli spazi del CDD, all’interno della
quale è stato predisposto uno spazio specifico per questi interventi, con le idonee caratteristiche.
Da Gennaio a Marzo di sabato pomeriggio il Servizio Tempo libero ha portato, all’interno degli spazi del
CDD, una proposta di animazione musicale che ha visto la partecipazione di 5/6 persone e 1 volontario.
Da marzo a giugno ha preso avvio il progetto “dell’extra centro”, previsto dal piano di sviluppo delle
proposte del CDD, il Polo Diurno Colleoni, a cui hanno aderito 2 ospiti del CDD.
Il raccordo e la condivisione dei responsabili dei diversi servizi della cooperativa, anche attraverso
momenti di riunioni sull’area specifica, permette di scambiarsi buone prassi, strumenti di lavoro, di
ragionare sugli ambiti di sviluppo di nuove progettualità e quindi contribuire alla crescita della
cooperativa.
PER IL 2014
•
•
•
•
Incrementare le proposte all’interno del progetto Polo Diurno Colleoni
Individuare nuovi ambiti di scambio e collaborazione con i CDD di zona
Coinvolgere un numero maggiore di volontari
Incrementare i rapporti con la parrocchia di S. Ildefonso
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
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La relazione sociale - Area disabilità
CENTRO SOCIO EDUCATIVO
(CSE) SPAZIO AURORA
IL PROGETTO
Il CSE Spazio Aurora, nato nell’aprile del 2009 dalla trasformazione e unione degli SFA di Spazio Aperto
Servizi e della cooperativa Aurora 2000, è un servizio semiresidenziale a regime diurno, con funzioni
educative e sociali, rivolto a persone con disabilità di tipo psicofisico medio con diversi quadri clinici
(sindrome di ritardo maturativo dello sviluppo psicomotorio, sindrome genetica, deficit cognitivi con
ritardo mentale da lieve a medio, oligofrenia, patologia cromosomica ecc.), con livello di fragilità coerente
ed appropriato con le prestazioni garantite dai CSE, quindi non riconducibili al sistema socio-sanitario ed
età compresa tra i 18 anni e i 65 anni.
Gli interventi socio-educativi e socio-animativi sono finalizzati:
•
•
•
•
all’autonomia personale
alla socializzazione
al mantenimento del livello culturale
propedeutici all’inserimento nel mercato del lavoro
Elemento fondamentale è il coinvolgimento degli utenti e dei familiari, sia nei momenti di presentazione e
verifica dei PEI, sia nei momenti di programmazione e verifica delle attività del servizio (anche tramite un
questionario di rilevazione della soddisfazione). Lo scopo è il raggiungimento di una migliore condivisione
su interventi educativi sempre più personalizzati e consapevoli e la possibilità di programmare attività
sempre più rispondenti a interessi e bisogni di ogni singolo utente, in modo che il servizio sia sintesi del
contributo di tutte le parti coinvolte.
Inoltre si ritiene importante organizzare brevi periodi di vacanza insieme (generalmente all’inizio
del periodo estivo), per permettere agli utenti di sperimentarsi nella gestione del quotidiano, di
migliorare l’autonomia personale, di incrementare competenze e conoscenze, di incentivare la capacità di
relazionarsi e di condividere spazi ed abitudini. Nello stesso tempo per la famiglia questi periodi divengono
momento di sollievo nella gestione del quotidiano.
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La relazione sociale - Area disabilità
I NUMERI
Utenti
Educatori
Asa
Psicologi
Tirocinanti
Volontari
Ore riunione equipe
Ore operatori riunioni equipe
Ore di formazione
Ore supervisione
Ore operatori supervisione
2012
2013
15
4
1
2
6
9
58
191
39
19
58,5
15
4
1
2
4
6
77
309
37
19,5
78
IL LAVORO DI RETE
Collaborazione con i servizi della cooperativa e scambio di competenze
Il raccordo e la condivisione tra i responsabili degli altri servizi della cooperativa (anche attraverso riunioni
sull’area specifica) permette di scambiarsi strumenti di lavoro, ragionare insieme su progetti innovativi e
quindi contribuire alla crescita della cooperativa.
La ricchezza di competenze diversificate all’interno della cooperativa continua ed essere valorizzata
attraverso la realizzazione di laboratori specifici quali il “Laboratorio di Manipolazione
dell’argilla/decorazione su ceramica” che, gestito da un’educatrice specializzata, è stato offerto anche ad
utenti provenienti da altri Centri Diurni della cooperativa, ottenendo così oltre che un apprendimento di
diverse tecniche artistiche e artigianali, uno spazio di incontro e confronto fra i diversi fruitori che
appaiono positivamente coinvolti ed interessati all’incontro con l’altro.
Prosegue l’attività sportiva di basket, iniziata nel 2010, aperta a utenti del CSE e del Servizio Integrato
alla Famiglia, con l’obiettivo di coinvolgere il gruppo in una situazione ludica che permetta l’acquisizione di
minime competenze rispetto a questo sport e stimoli la motricità: risultato è stato la nascita di una piccola
squadra, che si ritrova a giocare presso una polisportiva di Milano.
Inoltre altri ragazzi ospiti continuano a partecipare alle attività di calcetto offerte dal CDD Casoretto, così
da formare un’unica squadra di Spazio Aperto Servizi.
109
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La relazione sociale - Area disabilità
Collaborazione con la rete informale
Il gruppo attivo nell’attività di Basket ha aderito al progetto “SportivamenteInsieme” promosso dal Polo
Ovest Disabilità (POD), animato da organizzazioni che si occupano di disabilità nelle zone 6, 7 e 8 del
comune di Milano e volto a favorire, anche attraverso lo sport e il gioco di squadra, l’incontro tra giovani
con disabilità e giovani normodotati.
Questo progetto, avviato con un percorso di sensibilizzazione sul tema della disabilità e del volontariato
giovanile presso due licei di Milano, proseguito con 4 allenamenti tra i nostri ragazzi e gli alunni di una
classe del liceo Marconi, si è concluso con una giornata di gare sportive e premiazioni.
Il Centro Sportivo Masseroni si è reso disponibile a ospitare gli allenamenti per l’attività di calcetto
che ha avuto la sua naturale conclusione nella partecipazione a un torneo tra le squadre di alcuni CDD
milanesi presso vari campi (Don Gnocchi, Don Calabria, Forza e Coraggio, Arci Corvetto, Centro sportivo
Masseroni): tale attività permette di confrontarsi e socializzare con altri ragazzi che frequentano i servizi
milanesi, rinsaldando vincoli di amicizia e favorendo la creazione di un vero spirito di squadra, che va oltre
la singola appartenenza.
PER IL 2014
Il 2014 dovrà insistere, ancora, sul rafforzamento della presenza e visibilità del centro sul territorio di
appartenenza, sul coinvolgimento dei familiari sia nei momenti formali che in quelli informali della vita
del servizio, sulla collaborazione con gli altri servizi della cooperativa e sul maggior coinvolgimento dei
volontari nella vita del CSE al fine di poter dare risposte sempre più adeguate e soddisfacenti agli ospiti
del centro.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
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La relazione sociale - Area disabilità
TEMPO LIBERO
IL PROGETTO
Il servizio Tempo Libero si propone di:
• garantire momenti e spazi di benessere, generalmente non scanditi da attività derivanti dai servizi
istituzionali, attraverso il miglioramento della qualità del tempo libero al fine di ottenere un generale
arricchimento della vita di ogni persona, a maggior ragione se si tratta di soggetti che non sono in
grado di farlo da sole;
• promuovere la persona disabile quale titolare di diritti: attraverso la frequenza e la partecipazione ad
eventi cittadini ed il più possibile aggregativi, attraverso i quali si intende porre l’accento sul fatto che
la persona disabile è soggetto titolare degli stessi diritti garantiti ai tutti i cittadini;
• progettare, organizzare e gestire servizi e attività ricreative, animative ed educative di tempo libero
per bambini e ragazzi (es. centri estivi, oratori estivi, vacanze estive, …)
A chi si rivolge:
Il servizio è rivolto a persone con disabilità intellettiva di età compresa tra i 18 ed i 65 anni e loro famiglie
e a minori.
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La relazione sociale - Area disabilità
I NUMERI
Utenti
Educatori
Volontari
Tirocinanti
Ore di formazione
Ore di équipe
2012
2013
56
28
5
1
0
0
64
31
4
0
25
112
IL LAVORO DI RETE
Sono stati realizzati 8 weekend di sollievo presso la casa di Torre D’Arese, piccolo paesino in provincia di
Pavia, a cui hanno partecipato gruppi omogenei per caratteristiche e affinità, formati da 4-6 ragazzi con
1 o 2 educatori e 1 volontario. Anche la vacanza di Pasqua, per 9 utenti e 4 operatori, è stata realizzata
presso la stessa struttura in formula di autogestione.
Nel mese di dicembre è iniziato il laboratorio di musica presso gli spazi del CSE di piazzale Lugano in cui
sono stati coinvolti 4 utenti: i partecipanti hanno preso confidenza con vari strumenti musicali e con ritmi
sempre nuovi.
La vacanza di Capodanno si è svolta a Volterra per 16 utenti e 6 educatori che hanno alloggiato in una
caratteristica villa di campagna del 1600, in formula di autogestione.
Durante il periodo estivo sono stati realizzati 4 turni di vacanza di 15 giorni ognuno, nelle località di Cervia
e Aprica, in strutture alberghiere/casa per ferie, con pensione completa. Le strutture sono attrezzate
con spazi esterni, spiaggia privata, piscina e hanno vicino luoghi di aggregazione dove è stato possibile
passare i dopo cena. Questo tipo di vacanza permette agli utenti di vivere un periodo di vacanza godendo
delle bellezze dei posti in sicurezza e con la presenza di operatori specializzati e esperti anche grazie alla
continuità dell’equipe educativa impiegata.
Sono stati realizzati 3 incontri per il laboratorio di musica e movimento che si sono svolti presso gli spazi
del CDD Colleoni, a cui hanno partecipato 5 utenti e 1 volontario: i partecipanti hanno preso confidenza
con il proprio corpo e con musiche diverse.
Gli utenti hanno potuto beneficiare anche di 9 uscite serali: spettacolo televisivo, fiera dell’artigianato,
happy-hours, pigiama party, circo, cene, musei. Le mete sono state scelte in collaborazione o su
proposta degli stessi partecipanti. I gruppi mediamente erano formati da 6 utenti, un educatore e due
volontari.
113
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI DELLA COOPERATIVA
Durante l’arco dell’anno il servizio di Tempo Libero ha sostenuto e collaborato con il Laboratorio Culturale
di Quartiere Spazio98 per l’iniziativa “Barattiamo la Moda”. Ciò è avvenuto attraverso la raccolta degli
abiti, il controllo e la cernita degli abiti da barattare e con la presenza di almeno due utenti, un educatore
e un gruppo di volontari per l’intero arco della giornata.
Durante i week-end di sollievo si è collaborato con le ospiti della comunità “L’inventore dei sogni” che
hanno aiutato nella gestione della casa e nell’animazione con i ragazzi.
Il CSE Spazio Aurora e il CDD Colleoni hanno messo a disposizione gli spazi per svolgere le attività
laboratoriali.
La collaborazione con la parrocchia di Torre D’Arese ha permesso, anche per il 2013 di poter usufruire
dell’appartamento situato all’interno dell’oratorio.
Durante l’arco dell’anno il servizio di Tempo Libero ha partecipato all’evento “ Tutti a tavola” iniziativa del
Comune di Milano.
PER IL 2014
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Individuare per le vacanze strutture nuove e diversificate per tipologia di ospitalità.
Potenziare la programmazione periodica di attività sul territorio di Milano.
Ricercare volontari per le attività.
Ampliare le attività presso la struttura di Torre D’Arese.
Organizzare eventi di raccolta fondi.
Ampliare la collaborazione con gli altri servizi della cooperativa .
Stabilizzare l’equipe
Mantenere la collaborazione con gli oratori per i supporto alle attività estive
Mantenere e consolidare le relazioni con le parrocchie con cui si è maggiormente collaborato
114
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
PROGETTO DI RESIDENZIALITÀ
IL PROGETTO
Residenzialità per giovani ed adulti con disabilità: Casa Edolo – Casa Bassini
Il progetto dal 2008 offre a giovani ed adulti con disabilità la possibilità di emanciparsi dal proprio nucleo
familiare con la possibilità di una vita autonoma ed indipendente.
Si parla di “Casa” nel senso più profondo del termine: le attività della vita quotidiana non sono quelle
di una comunità o di un centro bensì quelle della casa, in cui poter organizzare la propria vita, il proprio
tempo, secondo i propri desideri, bisogni, aspettative, sogni…
La vita in casa Edolo e Bassini si propone di:
•
•
•
•
Garantire una casa per il benessere delle persone che la abitano
Stimolare le autonomie e le potenzialità degli abitanti della casa
Offrire momenti di sollievo sia ai ragazzi sia alle famiglie
Accompagnare le famiglie in un percorso di graduale e positivo distacco
Tutto questo è stato possibile e lo è ancora oggi, grazie alla partecipazione al grande progetto del Comune
di Milano “PROGETTAMI”, che intende offrire percorsi sperimentali che permettano di costruire e verificare
“durante noi”, il progetto di vita adeguato alle aspirazioni di ciascuna persona, affinché il “dopo di noi” non
esponga il proprio figlio a situazioni di emergenza.
Casa Edolo è accreditata presso il Comune di Milano come CARD mentre Casa Bassini è accreditata come
micro comunità.
116
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area disabilità
I NUMERI
Utenti
Educatori
Volontari
Psicologi
Ore di Equipe
Ore di formazione
Ore di supervisione
2012
2013
33
26
3
1
300
65
40
30
18
5
1
320
0
40
IL LAVORO DI RETE
Un tema così importante e delicato è certamente una sfida che non può vederci soli nell’affrontarla, e
per questo i rapporti con il Comune di Milano, LeDHA, la Fondazione Idea Vita (con il prezioso lavoro dei
Monitori) sono stati e sono determinanti per la riuscita del progetto e per la qualità dello stesso,
soprattutto per giungere alla stabilizzazione delle sperimentazioni.
Preziosissimo è il ruolo nelle azioni di sostegno e raccolta fondi rivestito dal Lions club, Banca Intesa San
Paolo, Fondazione Intesa San Paolo, l’Associazione Bambini Cri du Chat, numerosi privati cittadini.
PER IL 2014
Si continuerà con le sperimentazioni attraverso PROGETTAMI e si darà stabilità alle persone che a
seguito delle sperimentazioni ormai pluriennali, hanno scelto Casa Edolo e Casa Bassini come loro casa
definitiva.
Si lavorerà in rete per ampliare l’offerta di residenzialità integrandosi con i nuovi modelli di Welfare
comunitario, con un particolare sguardo all’Housing Sociale.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Coesione sociale e innovazione
La relazione
sociale
Coesione
sociale
e innovazione
118
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Coesione sociale e innovazione
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Coesione sociale e innovazione
SERVIZIO DI CUSTODIA SOCIALE
IL PROGETTO
Il servizio di custodia sociale è un servizio di prossimità a sostegno alla domiciliarità utile a prevenire
fenomeni di emarginazione e solitudine e a supportare i cittadini in condizioni di fragilità sociale.
Le finalità del servizio sono:
• fornire sostegno ai cittadini condizioni di disagio e fragilità sociale in modo prioritario ad anziani e
persone con disabilità residenti in alloggi ERP, e avvicinarli ai servizi territoriali e alla fruizione dei
servizi offerti dalle istituzioni, migliorando il rapporto tra il cittadino e i servizi stessi (A2A, uffici di
gestione e assegnazione alloggi pubblici, ecc);
• favorire l’informazione, l’orientamento e l’accompagnamento dei cittadini e delle loro famiglie alle
risorse e ai servizi territoriali;
• fornire risposte e servizi anche a cittadini non residenti in alloggi ERP, laddove emergano particolari
bisogni;
• contribuire al consolidamento di reti e di processi di socialità e coesione sociale con lo scopo di
prevenire e contrastare fenomeni di solitudine ed emarginazione e di favorire la conoscenza e l’utilizzo
delle risorse del territorio;
• integrare e supportare il lavoro dei servizi territoriali per intercettare e monitorare bisogni sul territorio
e fornire risposte possibili all’immediata necessità, anche attraverso la valorizzazione e collaborazione
delle portinerie sociali.
Il Servizio è presente in tutta la città di Milano. Spazio Aperto Servizi, in ATI con le cooperative Lo Scrigno,
Genera, La Cordata, gestisce il servizio nelle zone 1, 5, 6.
Il custode sociale opera in continua collaborazione con altri servizi territoriali, in primis con il servizio
sociale che da mandato ai custodi di operare sulla base di progetti individualizzati o progetti di intervento,
condivisi anche con i referenti dei custodi. In quest’ottica il custode:
• partecipa ad un monitoraggio della situazione complessiva degli stabili e dei residenti più fragili,
nell’ottica della prevenzione sociale e sanitaria, potendosi anche avvalere del contributo del vigile di
quartiere, del vicinato dei comitati inquilini e dei capi scala;
• ascolta le richieste e le problematiche e si attiva per la loro soluzione integrando le prestazioni dei
servizi esistenti, sulla base di un progetto individuale concordato;
• mette in atto un progetto all’interno di una programmazione settimanale concordata e condivisa;
120
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Coesione sociale e innovazione
• mantiene relazioni con i caregivers e con le figure preposte alla cura degli utenti (familiari, medici di
base, medici specialisti, terapeuti, ecc...);
• invia e riceve segnalazioni di situazioni complesse e si attiva per la soluzione di situazioni di
emergenza;
• se programmato fornisce servizi (accompagnamenti per commissioni e visite mediche, disbrigo
pratiche, acquisto generi prima necessità e farmaci, piccoli aiuti domestici o cura della persona,
ecc…);
• facilita l’accesso e l’utilizzo corretto dei servizi pubblici e/o privati sul territorio, con una azione di
informazione e orientamento;
• promuove e crea occasioni di socializzazione, fa circolare le informazioni relative alle stesse (orari e
servizi, feste, parrocchie, ecc…) e favorisce il supporto delle reti informali (vicinato, familiari) anche
attraverso meccanismi e dinamiche di mutuo aiuto negli stabili
I NUMERI
Utenti seguiti
Tot lotto (zona 1, 5, 6)
Nuovi utenti tot lotto (zona 1, 5, 6)
Ore impiegate
Tot lotto (zona 1, 5, 6)
Ore equipe lotto
Ore equipe referenti
Ore di formazione
Ore supervisione referenti e custodi
Operatori
Tot lotto (zona 1, 5, 6)
Sportelli di prossimità
Sportelli attivi
Ore impiegate
Spazi di socializzazione
Ore impiegate
Operatori complessivi coinvolti
2012
2013
249+760+821
248+797+733
26+284+148
10+306+108
0
0
7309,5+21860+34754,5
7612+17434+28080,5
4000
4300
250
336
45
960
50
400
6+18+30
6+16+23
8
8
810
632
11
12
990
1368
30
28
Note:
Tutti i dati riportati si riferiscono all’attività complessiva dell’intera ATI (cooperative Spazio Aperto Servizi + Lo Scrigno + Genera + La Cordata)
121
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Coesione sociale e innovazione
IL LAVORO DI RETE
Nel corso dei mesi di febbraio-marzo 2013, il Comune tramite IRS ha realizzato un percorso di
condivisione del documento “Linee guida per un esercizio efficace del ruolo del custode sociale” con tutti
i custodi sociali della città. Il percorso ha consentito di condividere la nuova mission del servizio e del
ruolo del custode sociale, discutere e consolidare alcune funzioni proprie al ruolo del custode, fornire
competenze per migliorare i processi di assunzione di ruolo, fornendo strumenti per l’analisi dei bisogni di
situazioni complesse che i custodi possono trovarsi ad affrontare.
Tale azione formativa, insieme alla precedente (anno 2012) di ricerca e laboratorio, è confluita nel
rapporto di valutazione redatto da Irs e Amapola nell’aprile 2013 e condiviso con Comune di Milano e Enti
Gestori del Servizio a livello cittadino.
A partire da novembre 2013 il Comune di Milano ha realizzato, sempre tramite Irs, un percorso di
consultazione del terzo settore per sviluppare un nuovo sistema di accreditamento della domiciliarità.
La prima fase del lavoro è consistita nello studio di fattibilità finalizzato alla collocazione del servizio di
Custodia sociale all’interno di questo piano.
Sportelli informativi aperti a tutta la popolazione del quartiere, attività di gruppo
e di socializzazione
Il Servizio prevede la possibilità di attivare “sportelli di prossimità” in collaborazione con Aler e/o
realtà/agenzie del Territorio, che svolgano azione di informazione, orientamento, consulenza o che
realizzino azioni di socializzazione o micro progetti rispondenti alle esigenze della popolazione della zona.
Gli obiettivi sono quello di far conoscere e rendere visibile il Servizio, così che la popolazione sappia
di potersi rivolgere ai custodi in caso di necessità, e quello di far nascere risposte/micro progetti di
socializzazione/coesione, con l’intento di favorire la creazione di legami e di esperienze che possano nel
tempo essere portate avanti in autonomia dai cittadini. Il custode diviene così promotore di coesione
sociale, attivatore di risorse presenti sul territorio, connettore tra bisogni e opportunità, facilitatore nella
ricerca di soluzioni collettive a necessità individuali.
Il Servizio offre inoltre svariate opportunità di socializzazione che i custodi sono chiamati a declinare
sul territorio e che li impegnano settimanalmente (cinema, pranzi al ristorante gratuiti) o in occasioni
particolari (teatri, stadio…).
All’interno del piano della socialità, nel luglio 2013 sono state realizzate due feste del vicinato nei territori
di via Neera e via Solari, che hanno coinvolto l’intero quartiere.
Collaborazione con le reti formali e informali del territorio
Il Servizio di Custodia Sociale, per perseguire la sua mission, necessita anche di una collaborazione
costante con il Comune di Milano -assessorato- e con gli altri gestori sul territorio milanese, in modo
da poter ricentrare e ricondividere gli obiettivi e l’andamento del servizio. Nel 2013 ci sono state alcune
occasioni che hanno permesso di condividere proposte e problematiche, oltre a dare il via al percorso
122
BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Coesione sociale e innovazione
di definizione del nuovo piano della domiciliarità. Inoltre, a livello più operativo, risulta fondamentale
il confronto con i Servizi Sociali Comunali e con tutta la rete di servizi pubblici e privati, nonché con le
associazioni di volontariato e le varie agenzie del territorio. Questo richiede l’attivazione di un
dialogo e di una cooperazione effettiva, che si raggiunge attraverso il confronto operativo su singoli casi,
attraverso la condivisione di prassi e metodi di lavoro e incontri che portino alla nascita di ulteriori progetti
e collaborazioni.
La rete interna: l’ATI
Il confronto periodico tra le 4 cooperative dell’ATI è stato fondamentale per tenere vivo il dialogo interno,
per definire strategie e orientamenti, per fare valutazioni e prendere decisioni sinergiche e condivise.
PER IL 2014
Nel 2014 dovrà proseguire il lavoro a livello qualitativo impostato e condiviso con tutta l’ATI e con i servizi
sociali delle zone 1, 5 e 6, oltre che con i servizi territoriali. Si dovrà continuare a contribuire alla crescita
del servizio in un’ottica di sempre miglior rispondenza al bisogno, proseguendo il confronto con il Comune
di Milano e con le organizzazioni titolari della gestione del servizio sulle altre zone di Milano.
Si andrà a concludere lo studio di fattibilità realizzato con IRS e il Comune di Milano, per l’inserimento
del servizio di custodia nel nuovo piano della domiciliarità, che sfocerà in una proposta di accreditamento
degli enti gestori nelle diverse linee di prodotto che comporranno il sistema.
Internamente, si punta a rispondere agli ultimi mandati del servizio e a riorganizzarsi per far fronte al
nuovo, complesso e articolato piano dei servizi domiciliari, che richiede una forte sinergia e connessione
di tutti i servizi in essere al fine di fornire alle famiglie una risposta ai loro bisogni che sia unica ma al
contempo articolata e professionalmente strutturata.
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PROGETTO PUNTO E LINEA
COMMUNITY HUB GIAMBELLINO
IL PROGETTO
Il “Progetto Community Hub Giambellino” è un progetto di coesione sociale attivo nel quartiere
Giambellino che si inserisce all’interno del “Progetto Punto e Linea”, finanziato da Fondazione Cariplo,
(territori di Giambellino, Baggio, Barona e Grattosoglio) e che si propone di sperimentare nelle periferie
urbane della città di Milano un intervento di coesione sociale che punti alla valorizzazione delle risorse
esistenti a livello locale e alla loro integrazione nella prospettiva della costruzione di una rete di luoghi
attrattori, volti a favorire l’aggregazione e lo sviluppo delle relazioni sociali.
Punto e Linea è un progetto triennale e il finanziamento si è concluso a luglio 2013.
L’Hub è spazio d’incontro e di relazione tra gli abitanti, strumento per organizzarsi e realizzare
iniziative volte a migliorare il quartiere e la vivibilità, luogo dove trovare informazioni. Attraverso eventi,
laboratori, progetti e attività, l’Hub propone una partecipazione attiva alle persone in modo da contrastare
l’isolamento e la frammentazione delle persone e delle realtà che agiscono in quartiere.
Il progetto ha la sua sede nella Casetta di via Odazio 7 e vede attive, oltre a Spazio Aperto Servizi, una
rete di Cooperative e Associazioni che lavorano e collaborano con il supporto attivo di abitanti e volontari
del quartiere. Nel 2013 le realtà hanno collaborato alla realizzazione del progetto, oltre a Spazio Aperto
Servizi, la Cooperativa Comunità del Giambellino, la Cooperativa A77, la Cooperativa Azione Solidale,
l’Associazione Samarcanda, l’Associazione Seneca, l’Associazione Giambellitaly, l’Associazione il Balzo,
l’Associazione CNGEI gruppo scout MI 7, oltre all’Associazione Dynamoscopio, , l’Associazione Le Radici
e le Ali, la Cineteca dei Ragazzi, l’Auser e l’Unione Inquilini. Quindi oltre ai partner di Progetto (Spazio
Aperto Servizi e Comunità del Giambellino) sono attive e partecipano svariate realtà che a diverso titolo
collaborano insieme a singoli cittadini che volontariamente si impegnano nel progetto. Tramite assemblee
e tavoli di lavoro, la programmazione delle attività è stata condivisa e preparata con tutti i diversi attori.
L’equipe di lavoro è rappresentativa di questo lavoro di rete, essendo formata da 5 operatori provenienti
da 5 realtà differenti.
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I NUMERI
Cooperative coinvolte
Associazioni coinvolte
Altre realtà/associazioni che hanno
Operatori del progetto
Volontari attivi del progetto
Eventi
Abitanti coinvolti negli eventi
2012
2013
4
7
12
5
70
10
850
4
7
12
5
70
7
700
IL LAVORO DI RETE
Nell’anno 2013 l’Hub ha avuto un fitto programma di azioni ed eventi:
• Giornate di festa ed eventi per tutti gli abitanti (feste per bambini e famiglie, domeniche ambientali,
feste con performance artistiche,…): il Progetto propone anche eventi in quartiere per promuovere
esperienze di socializzazione e occasioni per aumentare la vivibilità del Giambellino e in particolare
durante la primavera e l’estate sono state organizzate diverse feste di quartiere tra le quali l’evento
culturale “Giambellico del mondo 2” che ha coinvolto di tutte le realtà del quartiere e molti volontari
e ha visto la partecipazione di diverse centinaia di abitanti.
• Attività per anziani del quartiere (pomeriggi di socializzazione, ginnastica dolce)
• GiambellGarden: un’esperienza di giardinaggio comunitario nata da una proposta di
un abitante
del quartiere giardiniere, pensato per tutte le fasce d’età, con cadenza settimanale, che ha visto la
partecipazione di circa 20 persone tra bambini, ragazzi, adulti e anziani e che ogni volta si conclude
con un pranzo autorganizzato a cui possono partecipare tutti gli abitanti del quartiere. Nel 2013 è
proseguita l’attività di creazione di aiuole fiorite di abbellimento del giardino di via Odazio.
• Azioni nei cortili delle case popolari intorno alla casetta (rassegna di proiezioni di film, sportelli, …)
• Progetto Memoria Giambellino
• Laboratori e workshop (Critical Fashion, uncinetto, danza, montaggio video,…)
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PER IL 2014
Concluso il finanziamento del Progetto Punto e Linea, nel 2014 sarà necessario capire come proseguire
il progetto di coesione sociale sperimentato in questi anni tra le organizzazioni e gli abitati del quartiere
Giambellino.
Sarà indispensabile ridefinire con il CDZ6 la disponibilità dello spazio della Casetta di via Odazio 7 e
presentarsi come realtà attive sul territorio per ottenere finanziamenti che possano garantire la
prosecuzione del lavoro di questi anni.
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SPAZIO 98
LABORATORIO CULTURALE DI QUARTIERE
IL PROGETTO
Il progetto nasce grazie all’assegnazione, tramite bando, di uno degli spazi, uno spazio di circa 50mq, sito
all’interno di un’area di edilizia residenziale sociale tra via Gallarate e Via Appennini, denominata “Abitare
a Milano la casa come servizio” di Regione Lombardia e ALER Milano.
L’idea su cui si fonda il progetto è di considerare l’intervento come un sistema integrato di abitazione e
servizi, la cui fruibilità è rivolta all’intera zona su cui esso gravita.
Da qui nasce Spazio98, Laboratorio Culturale di Quartiere, spazio pensato come punto d’incontro, fulcro
e catalizzatore degli interessi, delle aspirazioni e dei sogni, uno spazio multifunzionale di socializzazione e
integrazione, con l’ambizione di supportare la crescita della persona, lo sviluppo degli interessi individuali
e la riappropriazione dello spazio urbano.
I NUMERI
Cooperative coinvolte
Associazioni coinvolte
Altre realtà/associazioni che hanno collaborato
Operatori del progetto
Volontari attivi del progetto
Eventi
Abitanti coinvolti negli eventi
2012
2013
12
7
12
2
6
24
200
12
8
12
2
7
26
250
130
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IL LAVORO DI RETE
Grazie alla collaborazione con altri servizi della cooperativa stessa, ha ottenuto una progettazione più
stabile di appuntamenti per l’intero 2013:
• Tempo Libero: Fashion Swap (“Barattiamo la moda”, 1 domenica al mese)
• Servizio Minori e Famiglie progetto legge 285 “Una famiglia per le famiglie”
• Spazio compiti e spazio ludico/ricreativo per pre-adolescenti e appuntamenti laboratoriali creativi per
famiglie
• Soci e donatori: “Donate un libro, creazione di una libreria gratuita”
• Associazione Imprevisti su misura: “Lezioni di improvvisazione teatrale”
• Associazione TerraLuna: ” Il laboratorio dell’ affettività mamma papà bambino”
• Generazione EXPO: Laboratori di arte e fotografia
Sono state inoltre instaurate relazioni di rete con altri soggetti del no profit appartenenti alla stessa zona
8, al fine di consolidare un progetto partecipato per l’intero quartiere, collaborando per tutto il 2013 ad
attività di coesione sociale, attraverso laboratori creativi e momenti di condivisione degli spazi comuni.
PER IL 2014
Possibilità di mantenere i servizi già in essere, grazie alla partecipazione di Servizi della cooperativa
stessa e sviluppare collaborazioni con realtà/associazioni per la creazione e lo sviluppo di progetti ludico
educativi culturali che favoriscano al territorio buone pratiche di coesione sociale.
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CENNI DI CAMBIAMENTO
HOUSE & HOME
IL PROGETTO
Sostenere l’abitare sociale temporaneo di ragazze neo-maggiorenni in uscita dai percorsi di
tutela e di nuclei familiari stranieri con minori nell’ambito del progetto abitativo sperimentale
“Cenni di cambiamento”
La cooperativa ha avviato questo nuovo servizio di housing sociale, grazie alla partecipazione al
bando a due fasi promosso da Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto abitativo sperimentale Cenni di
Cambiamento, cogliendo la continuità con quanto già svolto negli anni nel contesto milanese e
condividendone lo spirito, vicino ai valori fondanti della stessa. Si è giunti ad elaborare questo progetto
attraverso lo studio e la valutazione dei bisogni del contesto milanese e dell’utenza alla quale sono rivolti
gli altri servizi della Cooperativa vedendo in “Cenni di cambiamento” il completamento e l’integrazione
di un processo di offerta integrale di servizi che si fa carico di persone in difficoltà lungo tutto il percorso
di vita, attraverso tipologie di servizio differenziate ma integrate. Questa iniziativa si correla da un lato
al Progetto Emergenze Sostenibili, frutto della collaborazione tra soggetti del privato sociale e il Comune
di Milano, dall’altro alla pregressa esperienza della cooperativa rispetto a progetti rivolti all’autonomia di
neo maggiorenni.
L’intento del progetto è coinvolgere la cittadinanza locale al fine di favorire al massimo i processi
d’integrazione sociale di neo-maggiorenni e nuclei familiari con minori in emergenza abitativa e favorire
il raggiungimento dell’autonomia socio-abitativa anche in periodo di crisi economica e mancanza del
lavoro: infatti l’acquisizione dell’autonomia abitativa e di una condizione di benessere familiare e
personale migliore consente alle persone di riconquistare una posizione di cittadino attivo, integrato
nel contesto milanese. Lo sviluppo di una rete cittadina a sostegno di queste fasce della popolazione è
quindi sia strategia di intervento sia obiettivo dello stesso. Le azioni di costruzione di comunità territoriale
partecipata previste dal progetto si sviluppano in macroaree: reti di sostegno e solidarietà (costruzione
di una rete di nuclei familiari di appoggio, definizione e implementazione di modelli di “socialità utile”,
animazione culturale territoriale) e interventi socio-educativi individualizzati (creazione di una rete di
soggetti formali ed informali a sostegno dei percorsi di emergenza abitativa, sostegno
personalizzato a i ragazzi neo-maggiorenni e ai nuclei familiari in emergenza abitativa per accoglienza abitativa
temporanea, analisi e osservazione dei nuclei familiari, accompagnamento sociale ai nuclei accolti).
Il nuovo servizio è quindi l’unità di offerta mancante, finora solo parzialmente sperimentata nella propria
struttura complessiva di presa in carico, e diventa occasione per la sperimentazione di un nuovo servizio
corrispondente ai pensieri progettuali già in essere nella Cooperativa.
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I NUMERI
2013
Organizzazioni coinvolte
Altre realtà
Referenti progettuali
Operatori del progetto
Incontri di coprogettazione
Eventi
Abitanti coinvolti negli eventi
Incontri enti gestori
11
3
2
1
5 gg
1
300
3
Il progetto nel 2013 si è sviluppato nella sue fasi di coprogettazione con tutti gli altri soggetti del privato
sociale e Fondazione Cariplo e di impostazione e avvio dei due servzi accolti: gli appartamenti verranno
abitati a partire dal 2014
Incontri di coprogettazione: 5 giornate
Organizzazioni coinvolte: 11 organizzazioni del privato sociale (Adelante Dolmen, AIBI, Arimo,
Associazione Don Gnocchi,Azione solidale, Fondazione Fratelli San Francesco, Handicap Su la Testa,
Saman, Spazio Aperto, Spazio Aperto Servizi, UILDM), il gestore sociale Dar Casa, Fondazione Housing
Sociel e Fondazione Cariplo
Incontri tra enti gestori post co progettazione: 3
IL LAVORO DI RETE
Il progetto è stato suddiviso in tre fasi:
1. presentazione di un pre-progetto a Fondazione Cariplo
2. coprogettazione con tutti gli enti ammessi a questa seconda fase
3. presentazione del progetto definitivo a Fondazione Cariplo e avvio delle attività proposte
La seconda fase ha rappresentato una esperienza di effettivo lavoro di rete: ogni organizzazione ha
con- diviso la propria idea progettuale e nell’arco delle 5 giornate dedicate alla coprogettazione si è
costruito un percorso volto alla definizione di un patto di coabitazione e di co costruzione di un abitare
sociale innovativo sottoscritto da tutti gli enti), che ha portato alla stesura di un documento comune che
è il fondamento dell’”abitare in cenni” di ogni ospite delle 11 organizzazioni.
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Questo tipo di lavoro non si è esaurito nella fase di coprogettazione ma ha avuto seguito nei mesi
successivi alla presentazione del progetto definitivo poichè il confronto e la costruzione di un percorso
comune è considerato elemento di valore e di arricchimento da e per ogni organizzazione coinvolta.
Frutto operativo immediato di questo lavoro di rete è stata la possibilità di portare a beneficio di altre
organizzazioni e de loro ospiti, esperienze e risorse, realizzando così sia da subito quell’esperienza di co
housing in cui ogni abitante è risorsa e soggetto attivo della comunità.
PER IL 2014
Il 2014 sarà l’anno in cui gli appartamenti verranno abitati dalle persone che sono state individuate
come
i beficiari del progetto:
• ragazze neo maggiorenni in uscita da comunità, che devono terminare percorsi di autonomia
(temporeneità della permanenza)
• famiglie in situazione di emergenza abitativa causa sfratto, cui viene data una collocazione
temporanea in attesa di una sistemazione definitiva.
Il 2014 quindi sarà l’anno in cui si sperimenterà la realizzazione di quanto pensato, condiviso e voluto
insieme agli abitanti di Cenni, a Fondazione Cariplo a Fondazione Housing sociale e a tutti gli altri enti
gestori: la creazione di un nuovo modo di abitare in un conesto responsabile e collaborativo, in cui
la dimensione relazionale e di equa distribuzione siano la cornice per il percorso di coinvolgimento e
inserimento di soggetti fragili.
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UNA FAMIGLIA PER LE FAMIGLIE
IL PROGETTO
Il Piano di Zona 2009-11 sottolinea l’importanza di “vedere la famiglia non solo come “consumatore
passivo” di servizi, ma anche come “soggetto attivo”, capace di produrre essa stessa una quota rilevante
di capitale sociale primario”. Partendo da questo principio il progetto UNA FAMIGLIA PER LE FAMIGLIE,
finanziato con i fondi della legge 285/97, si propone l’intento di offrire un servizio aperto al territorio
in cui la famiglia non compaia solo come oggetto di prestazione, ma anche come protagonista in grado
di generare risorse e strutturare risposte ai bisogni sociali. Il progetto prevede l’attivazione di un vero
e proprio Centro per le famiglie del territorio volto a promuovere condizioni di benessere, coesione e
inclusione sociale e a sostenere i nuclei famigliari mediante la costruzione di legami di solidarietà tra
famiglie e gruppi sociali.
“Action 4 young” spazio compiti e ludico-creativo per ragazzi pre-adolescenti.
Uno spazio pensato per ragazzi dagli 11 ai 14 anni come supporto ai compiti, ma anche come luogo
di svago attraverso la proposta di laboratori ludico-ricreativi. “Action 4 young” è gestito da educatori,
volontari ex- insegnanti e da esperti di laboratori creativi e si realizza su due diversi territori della città di
Milano,: Via Appennini, 98 e via Mancinelli,3.
Nell’intento di valorizzare il contatto fra i minori che vivono situazioni di difficoltà e quelli che dispongono
di maggiori risorse al fine di promuovere processi di inclusione e coesione sociale, le attività saranno
aperte a tutti i minori della zona, ma offriranno una particolare attenzione ai minori che affrontano
situazioni di criticità.
Sportello Educativo
Lo sportello educativo è uno spazio di accoglienza ed ascolto rivolto ai genitori per migliorare le
competenze educative nella relazione con i figli a partire dalle risorse e potenzialità che questi
manifestano andando così a lavorare sul rinforzo di queste e sul potenziamento di aree più fragili.
Caratteristica fondamentale è la flessibilità del servizio che può essere modulato rispondendo alle
esigenze della famiglia in modo personalizzato attraverso colloqui individuali con genitori e minori, con gli
insegnanti, con i servizi territoriali o altre agenzie educative di riferimento. Il servizio vede la
partecipazione di una pedagogista che si occuperà di orientare i genitori circa i bisogni e le difficoltà dell’età
adolescenziale e i diversi cambiamenti dell’età evolutiva. In ipotesi la strutturazione di percorsi di piccoli
gruppi con temi di pertinenza ai bisogni delle famiglie che utilizzano il servizio in modo continuativo.
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“Spazio famiglie” luogo di incontro per i minori e le proprie famiglie.
Spazio rivolto ai minori dai 3 ai 10 anni e ai loro famigliari volto a promuovere momenti di coesione
e di scambio fra le famiglie che partecipano alla vita del Centro. Le attività si svolgeranno nel fine
settimana e comprenderanno momenti di gioco, di laboratorio e di festa. In questo modo i minori avranno
l’opportunità di condividere con i genitori e con i pari una situazione privilegiata di gioco in un ambiente
protetto e strutturato. Allo stesso modo gli adulti possono trovare uno spazio di incontro, confronto e
condivisione di esperienze con altri genitori e potranno avere l’occasione di stare insieme con i propri figli
e di osservarli in un ambiente appositamente pensato per loro.
Lo Spazio Famiglie si configura anche come un’opportunità per favorire l’incontro fra le Famiglie Tutor e i
nuclei parentali della zona attivando nuove forme di legame.
Gli incontri saranno condotti da due educatori esperti dei processi di crescita, che attraverso il gioco e la
creatività guideranno i bambini e i loro genitori. Favoriranno gli scambi fra adulti, fra minori e fra adulti
e minori guidandoli verso un confronto dove la circolazione delle esperienze e delle competenze possa
diventare un patrimonio condiviso.
I NUMERI
2012
2013
4
3
4
9
32
2
9
8
49
3
Minori seguiti
Una Famiglia per le Famiglie
Educatori DopoScuola
Volontari oratorio
Minori DopoScuola
Minori in carico ai Servizi Sociali
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NON 6 PERSO, 6 IN RETE
BUONE PRATICHE CONTRO
LA DISPERSIONE SCOLASTICA
IL PROGETTO
Il Progetto si propone di affrontare il tema dell’integrazione e della dispersione scolastica attraverso
una messa in rete delle agenzie educative formali ed informali che si occupano di servizi per i minori sul
territorio. Rispetto a questo ha particolare importanza la relazione e la collaborazione tra scuola, famiglia,
minore e doposcuola. Il progetto promuove il rafforzamento e l’integrazione tra le risorse disponibili di zona
6, in particolare dei servizi di doposcuola, sperimentando un modello che sia in grado di dare un’efficace
risposta ai bisogni e sviluppando un sistema di intervento che riesca a destinare a ogni minore il servizio
più idoneo e attinente alle sue esigenze. I minori coinvolti saranno ragazzi delle scuole secondarie, con
difficoltà scolastiche e a rischio di dispersione.
Le scuole secondarie di primo e secondo grado sono coinvolte insieme agli altri soggetti del
pubblico che intercettano i minori con difficoltà scolastiche, per creare dei protocolli di lavoro per il
singolo minore, e sono inoltre incluse attraverso percorsi di formazione per i docenti relativi alle difficoltà
scolastiche, al disagio sociale e a metodologie per una didattica dell’inclusione.
Il progetto infine vuole valorizzare il volontariato come risorsa territoriale per la promozione di
cittadinanza attiva attraverso il sostegno e la formazione.
Il progetto si declina in 3 principali azioni:
1. Rafforzamento e potenziamento doposcuola: realizzazione diprogetti educativi sui singoli ragazzi;
reclutamento dei volontari; sperimentazione di un modello innovativo nel rapporto con la scuola;
2. Realizzazione di una rete tra i doposcuola del territorio: creazione rete doposcuola; modellizzazione del
servizio di doposcuola; formazione dei volontari;
3. Realizzazione di una Rete Territoriale contro la dispersione scolastica: creazione della rete;
connessione domanda – offerta; organizzazione e realizzazione formazione docenti;
Il Progetto è finanziato con i fondi della legge 285/97 e vede Spazio Aperto Servizi come capofila, in
partenariato con Comunità del Giambellino e Comunità Nuova; è attivo nella Zona 6 di Milano fino al 31
dicembre 2014. Il progetto è in stretta collaborazione con altri 7 progetti attivi sulle altre zone di Milano
attraverso un “Osservatorio” che sostiene e valuta i singoli progetti per realizzare una lettura complessiva
del fenomeno della dispersione scolastica a Milano.
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I NUMERI
2013
Doposcuola di zona 6 coinvolti
Scuole secondarie di primo grado di zona 6 coinvolte
Altre realtà che hanno collaborato
Operatori del progetto
Volontari attivi del progetto
Ragazzi coinvolti nel progetto
10
5
4
4
15
15
PER IL 2014
Per l’anno 2014 il Progetto consoliderà le azioni iniziate nel 2013, in particolare tramite il rafforzamento
della Rete territoriale contro la dispersione scolastica. Attraverso il dialogo tra doposcuola e scuola, si
proporrà la sperimentazione di un protocollo di collaborazione scuola-doposcuola-famiglia, per i ragazzi in
carico e a rischio di dispersione scolastica.
Sarà inoltre fondamentale proseguire nel coinvolgimento attivo dei docenti e dei volontari del territorio
per rendere sempre più efficaci i Progetti per ogni ragazzo.
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PERCORSI CREATTIVI
IL PROGETTO
Il progetto mira alla costruzione di percorsi inclusivi che favoriscano le pari opportunità per le persone
con disabilità all’interno dell’arte e della cultura, in un’ottica della massima possibilità di espressione per
ciascuna delle persone coinvolte in termini di interessi, attitudini, desideri. Si intendono realizzare
le migliori condizioni perché le persone con disabilità siano protagoniste del loro tempo libero e non
semplici fruitori di laboratori che operatori hanno pensato per loro. I laboratori e le attività proposte
sono da intendersi, infatti, quali proposte aperte a tutti i cittadini della comunità territoriale al fine di
perseguire un’effettiva e concreta inclusione delle persone con disabilità all’interno del tessuto sociale nel
quale vivono. Attraverso la proposta di laboratori e visite a mostre e musei cittadini si è creato un gruppo
integrato che alla fine del percorso ha reso partecipi gli altri membri della comunità del proprio mondo
emozionale attraverso una mostra dei lavori realizzati e la messa in scena di uno spettacolo teatrale.
Il progetto si è articolato in tre percorsi laboratori ali (musicale, artistico e teatrale) che hanno previsto
anche alcune uscite sul territorio alla scoperta di musei e gallerie d’arte.Durante le visite guidate, svolte
da guide turistiche professionali, è stato di di volta in volta impiegato un linguaggio adeguato che potesse
esprimere con chiarezza temi e concetti complessi e specifici, rendendoli comprensibili anche ad un
pubblico non specialista senza banalizzazioni ed approssimazioni. In particolare le modalità comunicative
sono state calibrate concretamente sul profilo culturale e cognitivo dei gruppi a cui sono state rivolte le
visite guidate.
A completamento dei laboratorio artistico sono state realizzate alcune visite guidate: alla Pinacoteca di
Brera, Museo degli strumenti musicali del Castello Sforzesco e presso i Laboratori-atelier Ansaldo del
Teatro alla Scala.
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La relazione sociale - Area Sanitaria
CENTRO MEDICO
WELFARE MILANO SOLARI 6
Spazio Aperto Servizi è socia del Centro Medico Welfare Milano Solari 6, nato nel 2011 dalla volontà del
consorzio SIS (soggetto propulsore, attivatore, orientatore), delle sue associate Spazio Aperto Servizi,
Spazio Aperto, Il Giardinone, Xenia, Aurora 2000, Adelante Dolmen, La Cordata e della Fondazione Serena
con la volontà di realizzare anche a Milano un poliambulatorio Welfare Italia.
L’idea di Poliambulatori Welfare Italia, su tutto il territorio nazionale, nasce nel 2005 da una ricerca che ha
rivelato che il “desiderio” degli italiani in materia di servizi è quello di avere “servizi di welfare accessibili
come il pubblico con competenza e capacità tipici dei servizi privati”.
A questo si aggiunga la consapevolezza che la fascia di persone con un reddito minimo si sta
allargando sempre più, una fascia che è però ancora disposta e in grado di acquistare servizi di welfare
(dall’assistenza sanitaria, ai servizi che siano in grado di rispondere alle esigenze delle diverse fasi della
vita di una persona, accudimento dei bimbi, supporto all’inserimento nel mondo del lavoro, problematiche
inerenti l’acquisto e la gestione della casa – es. accesso a mutuo -, previdenza, servizi per la vecchiaia,
ecc.) da soggetti che siano in grado di offrire professionalità, maggiore “vicinanza” ai fruitori dei servizi,
capacità di orientare, ad un prezzo e con una fatica adeguati.
In quegli anni Spazio Aperto Servizi, insieme ad altre cooperative afferenti al Consorzio SIS più
strutturate e avanzate nella tensione verso l’innovare, stava già lavorando sulle strategie per affrontare il
“nuovo welfare”.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
La relazione sociale - Area Sanitaria
Si è quindi dato seguito a un percorso teso a:
• Estendere i servizi alla cosiddetta area grigia della popolazione “i troppo ricchi per beneficiare dei
servizi erogati dal sistema pubblico e i troppo poveri per accedere al mercato tout court”
• Scambiare buone pratiche sul versante dei processi, dell’analisi degli scenari sociali economici e
delle politiche, degli orientamenti strategici di medio-lungo periodo, delle logiche imprenditoriali e di
investimento.
• Sentirsi ed essere sempre più imprese di/per/della comunità, piuttosto che insieme di cooperative che
gestiscono “servizi di welfare pubblico in appalto”.
Tra l’esercizio 2011 (anno d’acquisto dell’azienda Centro Medico Solari) e l’esercizio 2013 sono stati
consolidati i rapporti istituzionali con Regione Lombardia e ASL (accreditamento e convenzionamento),
sono stati attivati progetti di Welfare Aziendale, sono state incrementate le prestazioni sanitarie sia
in convenzione che private (visite specialistiche, odontoiatria, diagnostica per immagini, fisioterapia e
riabilitazione, ben essere) per rispondere in modo sempre più adeguato e professionale alle esigenze delle
persone.
Spazio Aperto Servizi e le altre imprese sociali socie (Adelante Dolmen, Aurora 2000, Cascina
Biblioteca, Consorzio SIS, Genera, Il Giardinone, La cordata, Spazio Aperto) garantiscano che il Centro Medico
Solari 6 non esaurisca le proprie competenze e potenzialità di risposta ai bisogni in ambito sanitario, ma
permettono che si possano attivare anche risposte a sollecitazioni/problematiche di tipo sociale, educativo
ed assistenziale.
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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE 2013 - SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Via Gorki, 5 - 20146 Milano
tel. 02425527 - 024232477
fax 0242297685
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