Algebra lineare S Analisi della sopravvivenza S Analisi di Mercato S

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PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI (LAUREE SPECIALISTICHE)
Algebra lineare S
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: MAT/02
Mutuato da Algebra lineare (lauree triennali)
Analisi della sopravvivenza S
docente
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: MED/01
Rino Bellocco
Programma da definirsi.
Analisi di Mercato S
docente
Paolo Mariani
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03
1. Obiettivi dell'attività formativa
Fornire degli strumenti per le analisi di mercato e mostrare, attraverso giochi di ruolo
e testimonianze, come i metodi statistici consentano di affrontare e risolvere alcuni
problemi in azienda. Particolare attenzione è dedicata alle aree di applicazione
statistica in ambito aziendale, gli aspetti connessi alla raccolta, elaborazione e
comunicazione dei dati ed allo studio di casi aziendali. L'attività formativa è svolta
attraverso lezioni.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Statistica e Marketing
Le ricerche di mercato
Indagini qualitative e quantitative
Tecniche di indagine
Gioco di ruolo
TOTALE GENERALE
3. Programma dettagliato
a. Il significato del Marketing
b. Fonti statistiche endogene ed esogene
c. I piani di ricerca
d. Le ricerche continuative
e. Le ricerche ad hoc
f. Indagini qualitative
Ore
Lezioni
6
6
10
10
4
36
g.
h.
i.
j.
k.
Indagini quantitative
I questionari
Tecniche e modalità di somministrazione dei questionari
Il reporting
Gioco di ruolo
4. Propedeuticità
Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel
corso di Statistica economica I.
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova orale e nella realizzazione di una tesina sugli
argomenti trattati.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
P. Mariani, Prendersi cura del proprio prodotto. Guida alle ricerche di mercato lungo il ciclo
di vita del prodotto/servizio, Franco Angeli, Milano, in fase di stampa.
•
P. Mariani, Appunti del corso
Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione del testo di
riferimento. Gli studenti non frequentanti sono invitati a richiedere il materiale direttamente al
docente
Basi di dati S
docente
Mario Mezzanzanica
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
1. Obiettivi dell’attività formativa
L’obiettivo è di fornire le conoscenze necessarie sia metodologiche che implementative per
l’analisi e la progettazione di sistemi per la gestione dei dati. Gli argomenti vengono trattati
da vari punti di vista, con riferimento sia alla situazione esistente, che ad aspetti avanzati in
via di sviluppo. Alla fine del corso lo studente dovrebbe aver acquisito non soltanto le
conoscenze teoriche sulla materia trattata, ma anche le tecniche e gli strumenti
metodologici sufficienti per affrontare e condurre a termine il progetto completo di una base
di dati
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Metodologie e modelli per il progetto
La progettazione concettuale
La normalizzazione
Architetture e paradigmi per l’analisi dei dati
Basi di dati e World Wide Web
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
6
6
6
10
8
36
3. Programma dettagliato
a. Progettazione di basi di dati
Metodologie e modelli per il progetto
Introduzione alla progettazione: il ciclo di vita dei sistemi informativi, metodologie di
progettazione e basi di dati.
Il modello Entità – Relazione: i costrutti principali del modello, panoramica finale
del modello E-R
Documentazione di schemi E-R, regole aziendali, tecniche di documentazione.
b. La progettazione concettuale
La raccolta e l’analisi dei requisiti
Criteri generali di rappresentazione
Strategie di progetto: strategia top- down, strategia bottom- up, strategia insideout, strategia mista
Qualità di uno schema concettuale
Strumenti CASE per la progettazione di basi di dati
c. La normalizzazione
Ridondanze e anomalie
Dipendenze funzionali
Forma normale di Boyce e Codd: definizione e decomposizione in forma normale
di Boyce e Codd
Proprietà delle decomposizioni, decomposizione senza perdita, conservazione
delle dipendenze, qualità delle decomposizioni.
Terza forma normale: definizione di terza forma normale, decomposizione in terza
forma normale, altre tecniche di normalizzazione.
Progettazione di basi di dati e normalizzazione: verifiche di normalizzazione su
entità e su associazioni, ulteriori decomposizioni di associazioni, ulteriori
decomposizioni di schemi concettuali
d. Evoluzioni di basi di dati
Architetture e paradigmi per l’analisi dei dati
Architettura della data warehouse
Schema della data warehouse : schema a stella, schema a fiocco di neve
Operazioni per l’analisi dei dati, interfacce per la formulazione di query, drill down e
roll up, data cube.
Realizzazione della data warehouse: indici bitmap e indici di join, materializzazione
delle viste
Data mining: il processo di data mining, problemi di data mining, prospettive del
data mining
e. Basi di dati e World Wide Web
Internet e World Wide Web: internet, il World Wide Web, HTML – un linguaggio
per la specifica di ipertesti, il protocollo HTTP, gateway.
Sistemi informativi sul Web
Progettazione di siti incentrati sui dati
Tecniche e strumenti per l’accesso a basi di dati attraverso il Web
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste di una prova orale.
6. Materiale didattico
P.Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi e R. Torlone: Basi di dati (II edizione) McGraw-Hill Italia,
1999.
Calcolo delle probabilità S
docente
Stefano Meda
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: MAT/06
1. Obiettivi dell'attività formativa
Lo scopo del corso è di far acquisire dimestichezza con alcune variabili aleatorie
multidimensionali e con altri importanti concetti probabilistici
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Convergenza di variabili aleatorie
Legge debole e legge forte dei grandi numeri e
teorema centrale del limite
Variabili aleatorie normale e multinomiale
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
6
Ore
Esercitazioni
4
6
4
6
18
4
12
3. Programma dettagliato
a. Convergenze puntuali quasi ovunque (quasi certa), uniforme quasi
ovunque, quasi uniforme, in misura (in probabilità); loro confronto.
b. Legge dei grandi numeri nella forma di Cebysev (Teorema di Bernoulli).
Teorema di Khincin. Teorema di Markov.
c. Studio di particolari variabili aleatorie multidimensionali: la variabile aleatoria
normale multidimensionale e la variabile aleatoria multinomiale.
4. Propedeuticità
Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel
corso di Matematica III S.
5. Modalità dell’esame
L'esame consta di una prova scritta e di una orale.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
A. Calogero e S. Meda, Teoria della misura, dispense disponibili in linea
all'indirizzo www.statistica.unimib.it/utenti/matematica
•
•
•
•
A. Calogero, Esercizi sulla convergenza puntuale e uniforme, dispense
disponibili in linea all'indirizzo www.statistica.unimib.it/utenti/matematica
a
B.V. Gnedenko, Teoria della probabilità Editori Riuniti, 2 ed., 1992.
H. Hsu, Probabilità, variabili casuali e processi stocastici, McGraw-Hill Libri
Italia, 1998.
Baclawski, Cerasoli, G.C. Rota, Introduzione alla probabilità, Unione Matematica
Italiana, I Ed., 1990.
Cartografia tematica S
docente
Mario Boffi
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: ICAR/06
1. Obiettivi dell'attività formativa
L'analisi territoriale è diventata una disciplina matura, grazie alla disponibilità di strumenti
informatici per l'elaborazione visuale, di flussi imponenti di dati territoriali e al
consolidamento delle tecniche e dei metodi che la riguardano. I Sistemi Informativi
Geografici (GIS), integrando in uno strumento composito database, programmi statistici e
sistemi per la rappresentazione visuale, rappresentano lo strumento applicativo per gestire
a analizzare i dati territoriali. Lo scopo del corso è quello di formare le basi culturali e
tecniche necessarie per utilizzare i GIS e, quindi, per sfruttare le risorse rappresentate dai
dati territoriali, sia dal punto di vista metodologico (conoscenza della terminologia
disciplinare, delle fonti dei dati, dei metodi per gestirli ed elaborarli), sia da quello applicativo
(capacità di utilizzare i software GIS per produrre rappresentazioni cartografiche e per
analizzare fenomeni territoriali). Il corso ha natura eminentemente applicativa e si svolgerà
nei laboratori informatici dell’Ateneo.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
La gestione dei dati nei GIS
La georeferenziazione
Operazioni sui dati territoriali
La costruzione delle mappe tematiche
L’analisi spaziale
Il mercato dei dati e dei software GIS
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
6
4
8
4
10
4
36
3. Programma dettagliato
a. I Sistemi Informativi Geografici (GIS) per I'analisi statistica territoriale
b. La componente alfanumerica del GIS: il database relazionale- principi strutturali
e strumenti operativi
c. La componente geografica del GIS:
d. Georeferenziazione , geocodifica e proiezioni
e.
f.
g.
h.
i.
j.
k.
l.
m.
n.
o.
p.
q.
Operatori e funzioni logiche, statistiche , geografiche
Trasformazioni sugli oggetti e sugli attributi geografici
Le tecniche di rappresentazione dell’informazione territoriale
Rappresentazioni vettoriali e raster
L’analisi descrittiva: le mappe tematiche o coroplete, le mappe di densità
La classificazione: metodi di classificazione per la mappatura tematica
Gli strati informativi
Mappe discrete e mappe continue
Modelli di interpolazione spaziale
Strumenti per l’analisi spaziale: modelli di vicinato, di Voronoi, buffer, isolinee
Metodi statistici per l’analisi spaziale
Le principali fonti di dati territoriali
I Software per la gestione e l’analisi dei dati territoriali
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in un colloquio orale focalizzato sulla discussione degli aspetti
metodologici di un caso di studio.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
M.Boffi, Scienza dell’informazione geografica. Introduzione ai GIS. Zanichelli,
Bologna, 2004.
Controllo statistico della qualità S
docente
Giorgio Vittadini
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell’attività formativa
L’obiettivo del corso è quello di approfondire sotto il profilo teorico e pratico le
metodologie per il controllo di qualità nei processi industriali e per la valutazione della
qualità nei servizi alle persone di pubblica utilità (SPPU).
Per ciò che concerne i processi industriali si approfondiscano i seguenti temi:
a) Controllo in corso di produzione
b) Controllo di accettazione e piani di campionamento.
Per ciò che concerne i SPPU si analizzeranno sotto il profilo teorico e applicativo gli
strumenti statistici più importanti per l’analisi di efficienza, efficacia, customer
satisfaction.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Controllo in corso di produzione: introduzione
I 7 strumenti di Ishikawa
Carte di controllo
Controllo di accettazione
Valutazione dei servizi di pubblica utilità alla
persona: introduzione
Efficacia, Efficienza, Customer satisfaction
Modello multilevel
Totale Generale
Ore
Lezioni
4
4
4
4
Ore
Esercitazioni
2
2
4
8
8
36
8
12
3. Programma dettagliato
a. Il controllo in corso di produzione
Le carte di controllo
Controllo per variabili e controllo per attributi
b. Carte di controllo per variabili
c. Carte di controllo per attributi
d. Introduzione al campionamento sequenziale
Confronti tra carte Shewhart e CUSUM
e. Il controllo di accettazione per attributi
Numerosità media di campionamento e numerosità media di ispezione
f.
Controllo di accettazione per variabili
g. Cenni sull’uso delle tavole standard per il controllo di accettazione
II PARTE: La valutazione nei SPPU
a. La valutazione dei servizi di pubblica utilità alla persona: introduzione
generale
b. Il concetto di output e outcome
c. Metodi di valutazione della qualità nei servizi di pubblica utilità alla persona
d. Valutazione di efficacia
e. Valutazione di efficienza
f.
Valutazione di customer satisfaction
g. Modelli multilevel
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio.
5. Modalità dell’esame
Alla fine dei cicli di lezione agli studenti verranno assegnati paper ed esercizi inerenti
ai problemi di controllo di qualità trattati inerenti sia l’affronto di aspetti teorici che la
risoluzione di problemi empirici mediante pacchetti Sas.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
a cura di G.Vittadini, Liberi di scegliere, Ed. ETAS, 2002
•
•
•
a cura di E. Gori, G. Vittadini, Qualità e valutazione nei servizi di pubblica utilità,
Ed. ETAS, 1998.
Iacobini, Il controllo statistico della qualità, La Goliardica Ed. Universitaria,
Roma.
A cura Pagano G. Vittadini, Qualità e valutazione della struttura sanitaria, ed.
ETAS, 2004
Corso integrato di elementi di medicina S:
Modulo introduttivo
docente :
Giancarlo Cesana
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: MED/05
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’obiettivo è di trasmettere il linguaggio, le leggi fondamentali e il ragionamento del
processo clinico agli studenti con un titolo di studio di primo livello che non contempla
tali conoscenze.
2. Programma riassuntivo
In questo modulo si illustra il ragionamento medico, soffermandosi in particolare su
anamnesi, esame obiettivo, sintomi e segni ed all’evolversi delle conoscenze
mediche.
3. Programma dettagliato
ARGOMENTI
1^ parte: INTRODUZIONE ALLA MEDICINA
Introduzione alla Medicina
Storia della Medicina
Sistemi Sanitari
2^ parte: APPROCCIO MEDICO AL PAZIENTE
Atto medico e cartella clinica
Anamnesi
Esame Obiettivo
Esami Strumentali
3^ parte:EVIDENZA ED INFORMAZIONE IN MEDICINA
Medicina basata sulle prove di efficacia
TOTALE GENERALE
4 Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità.
Ore
Lezioni
18
5 Modalità dell’esame
L’esame consiste di una prova scritta e una prova orale nei giorni immediatamente
successivi al giorno dello scritto.
6 Materiale didattico
Per ogni argomento, agli studenti vengono forniti articoli scientifici della letteratura
medica da commentare e discutere.
Corso integrato di elementi di medicina S:
Sistemi sanitari
docente:
Roberto Sega
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: MED/05
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’obiettivo è di trasmettere il linguaggio, le leggi fondamentali e il ragionamento del
processo clinico agli studenti con un titolo di studio di primo livello che non contempla
tali conoscenze.
2. Programma riassuntivo
In questo modulo si descrivono i criteri delle politiche sanitarie ed i loro principali
modelli di attuazione.
3. Programma dettagliato
ARGOMENTI
Strategia ed indirizzi di politica della salute
Concetto di salute
Il sistema sanitario
Peculiarità della professione medica
Sistema sanitario USA
Sistemi di riferimento Europei
Sistema sanitario Italiano
Sistema sanitario Lombardo
Confronti internazionali
Argomenti di riflessione
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
18
4. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità.
5 Modalità dell’esame
L’esame consiste di una prova scritta e una prova orale nei giorni immediatamente
successivi al giorno dello scritto.
6 Materiale didattico
Per ogni argomento, agli studenti vengono forniti articoli scientifici della letteratura
medica da commentare e discutere.
Corso integrato di elementi di medicina S:
Introduzione alla patologia medica
docente :
Polo-Friz Hernan
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: MED/05
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’obiettivo è di trasmettere il linguaggio, le leggi fondamentali e il ragionamento del
processo clinico agli studenti con un titolo di studio di primo livello che non contempla
tali conoscenze.
2. Programma dettagliato
ARGOMENTI
Cardiopatia ischemica
Ipertensione arteriosa
Insufficienza cardiaca
Embolia polmonare
Ictus
Broncopneumopatia cronica ostruttiva
Diabete mellito
Ipertiroidismo ed ipotiroidismo
Obesità
Artrite Reumatoide
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
18
3. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità.
4. Modalità dell’esame
L’esame consiste di una prova scritta e una prova orale nei giorni immediatamente
successivi al giorno dello scritto.
5. Materiale didattico
Per ogni argomento, agli studenti vengono forniti articoli scientifici della letteratura
medica da commentare e discutere.
Corso integrato di elementi di medicina S:
Aspetti specialistici in medicina
docente:
Sarino Aricò
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: MED/05
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’obiettivo è di trasmettere il linguaggio, le leggi fondamentali e il ragionamento del
processo clinico agli studenti con un titolo di studio di primo livello che non contempla
tali conoscenze.
2. Programma dettagliato
ARGOMENTI
Il ragionamento medico in medicina specialistica
La ricerca in medicina specialistica
Gastroenterologia: la malattia peptica
Gastroenterologia: l'intestino irritabile
Epatologia: l'epatite cronica
Epatologia: la cirrosi epatica
Dipendenze: droghe, gioco d'azzardo, vita notturna
Dipendenze: anoressia nervosa, bulimia
Alcologia: alcolismo, l'approccio familiare
Alcologia: patologie alcol-correlate
Nefrologia: l'insufficienza renale
L'oncologia
Le specialità chirurgiche
Ostetricia, ginecologia e pediatria
La psichiatria
La riabilitazione e la prevenzione
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
18
3. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità.
4. Modalità dell’esame
L’esame consiste di una prova scritta e una prova orale nei giorni immediatamente
successivi al giorno dello scritto.
5. Materiale didattico
Per ogni argomento, agli studenti vengono forniti articoli scientifici della letteratura
medica da commentare e discutere.
Demografia I S
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/04
Mutuato da Demografia I (lauree triennali)
Ecologia S
Crediti 4
Settore scientifico disciplinare: BIO/07
Mutuato da Ecologia del Corso di laurea in Scienze Biologiche
Econometria S
docente
Matteo Manera
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/05
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’econometria moderna si è andata progressivamente specializzando, articolandosi
nella distinzione tra macroeconometria e microeconometria. La microeconometria, in
particolare, si occupa di sviluppare tecniche e metodi per chi studia il
comportamento, le decisioni e l’interazione tra i singoli agenti economici. Il corso si
rivolge a studenti interessati ad apprendere alcuni strumenti microeconometrici
avanzati, di natura teorica e applicata, riguardanti: 1) modelli per dati panel (statici e
dinamici); 2) modelli per variabile dipendente qualitativa (binaria, multinomiale,
ordinata); 3) modelli per variabile dipendente “censurata” o “troncata”; 4) modelli di
durata; 5) modelli per dati count. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni
teoriche ed esercitazioni al calcolatore.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Introduzione, motivazione e definizioni
Modelli per serie storiche pooled
Modelli per dati longitudinali
Dati panel e modelli two-way
Dati panel e modelli dinamici
Modelli per scelte binarie e con variabili dipendenti
limitate
Modelli di durata e per dati count
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
2
4
6
6
6
Ore
Esercitazioni
0
2
2
2
2
8
2
4
36
2
12
3. Programma dettagliato
a. Richiami sugli stimatori di base (OLS, GLS, IV)
b. Eteroschedasticità cross-sezionale e autocorrelazione
c. Effetti fissi (stimatore OLS con variabili dummy, trasformazione within)
d. Effetti casuali, non correlati con i regressori (stimatore GLS, trasformazione
between)
e. Effetti casuali, correlati con i regressori (stimatore IV)
f. Modelli panel two-way: effetti fissi e casuali
g. Modelli panel dinamici: differenze prime e stimatore IV
h. Modelli per scelte binarie e con variabili dipendenti limitate: Probit, Logit e
Tobit
i. Modelli di durata e per dati count
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio.
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova scritta.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
B. Baltagi, Econometric Analysis of Panel Data, Wiley, 2nd edition, 2001.
•
M. Manera, M. Galeotti, Microeconometria. Metodi e Applicazioni, Carocci, 2005.
•
M. Verbeek, A Guide to Modern Econometrics, Wiley, 2000.
Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo.
Economia dell’informazione S
docente Irene
Valsecchi
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/06
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso prevede due parti. Nella prima parte è introdotta in maniera formale e
rigorosa la teoria dei contratti, che mira a risolvere problemi di asimmetria informativa
in presenza di conflitto. La seconda parte del corso si articola in argomenti specifici di
natura essenzialmente informativa. Tali argomenti sono esemplificativi del ruolo
centrale giocato dall’informazione nel disegno e nell’evoluzione di relazioni di
carattere economico.
L’attività formativa si svolge in lezioni.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Relazione principal-agent
Giochi dinamici
Selezione avversa
Disegno organizzativo
Apprendimento e opinioni
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
10
4
6
8
8
36
3. Programma dettagliato
a. Relazione principal-agent
b. Equilibri bayesiani perfetti
c. Relazioni ripetute principal-agent
d. Relazioni multi-agent e partnership
e. Selezione avversa
f. Informazione e forma organizzativa
g. Apprendimento e comportamenti imitativi
h. Common knowledge e common prior
i. Differenze di opinione ed esperti
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
5. Modalità dell’esame
L'esame prevede una prova scritta più eventuali relazioni scritte su particolari letture.
6. Materiale didattico
Testo di riferimento:
•
Mas-Colell A., M.D. Whinston e J.R. Green, Microeconomic Theory, Oxford University
Press, New York
Lista preliminare delle letture di approfondimento:
•
Akerlof G., 1970, The Market for Lemon: Qualitative Uncertainty and the Market
Mechanism, Quarterly Journal of Economics 84, 488-500
•
Bala V. – Goyal S, 1998, Learning from Neighbours, Review of Economic Studies 65, 595621
•
Banerjee A.V., 1992, A Simple Theory of Herd Behavior, Quarterly Journal of Economics
107, 797-817
•
Bayarri M.J. – De Groot M.H., 1991, What Bayesians Expect of Each Other, Journal of
American Statistical Association 86, 924-32
•
Birckchandani S. – Hirshleifer D. – Welch I, 1992, A Theory of Fads, Fashion, Custom and
Cultural Change as Informational Cascades, Journal of Political Economy 100, 992-1026
•
De Groot M.H., 1974, Reaching a Consensus, Journal of American Statistical Association
69, 118-21
•
Dewatripont M. – Jewitt I. – Tirole J., 1999, The Economics of Career Concerns, Part I:
Comparing Information Structures, Review of Economic Studies 66, 183-98
•
Geanakoplos J., 1992, Common Knowledge, Journal of Economic Perspectives 6, 53-82
•
Harris M. – Raviv A., 1993, Differences of Opinion Make a Horse Race, Review of
Financial Studies 6, 473-506
•
Harris M. – Raviv A., 2002, Organization Design, Management Science 48, 852-65
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Harris M. – Raviv A., 2002, The Allocation of Decision-Making Authority, mimeo
Holmstrom B. – Milgrom P., 1991, Multi-task Principal-Agent Analyses: Incentive
Contracts, Asset Ownership and Job Design Journal of Law, Economics and Organization
7, 24-52
Itoh H., 1991, Incentives to Help in Multi-Agent Situations, Econometrica 59, 611-36
Li H. – Suen W., 2004, Delegating Decisions to Experts, Journal of Political Economy, 112,
S311-S335
Maskin E. – Quian Y. – Xu C., 2002, Incentives, Information and Organizational Form,
Review of Economic Studies 67, 359-78
Morris S., 1995, The Common Prior Assumption in Economic Theory, Economics and
Philosophy 11, 227-53
Morris S., 1997, Risk, Uncertainty and Hidden Information, Theory and Decision, 42, 23570
Pesendorfer W. – Wolinsky A., 2003, Second Opinions and Price Competition: Inefficiency
in the Market for Expert Advice, Review of Economic Studies, 70, 417-437
Radner R., 1991, Dynamic Games in Organization Theory, Journal of Economic Behavior
and Organization 16, 217-60
Radner R., 1992, The Economics of Managing, Journal of Economic Literature 30, 13821415
Riley J., 1979, Informational Equilibria, Econometrica 47, 331-360
Rogerson W., 1985, Repeated Moral Hazard, Econometrica 53, 69-76
Rothschild M. – Stiglitz J., 1976, Equilibrium in Competitive Insurance Markets, Quarterly
Journal of Economics 90, 629-650
Samuelson L., 2003, Modeling Knowledge in Economic Analysis, Journal of Economic
Literature, 42, 367-403
Stein J., 2002, Information Production and Capital Allocation: Decentralized vs.
Hierarchical Firms, Journal of Finance 57, 1891-1921
Economia finanziaria S
docente Vittoria
Cerasi
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/02
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di fornire gli strumenti concettuali per l’analisi del funzionamento
dei mercati monetari e finanziari allo scopo di suggerire temi di economia finanziaria
di interesse per la ricerca teorica e empirica. In una prima parte del corso si analizza
la funzione dei principali contratti finanziari, obbligazioni e azioni, sia sotto il profilo
remunerativo sia per i diritti di controllo incorporati. In una seconda parte vengono
illustrati alcuni modelli e studi empirici rilevanti per l’analisi dei mercati monetari e
finanziari: per esempio modelli microfondati del credito bancario per spiegare il
razionamento del credito e modelli che spieghino l’impatto dell’informazione
asimmetrica sul finanziamento alle imprese. L'attività formativa è svolta attraverso
lezioni.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Introduzione. Un modello di razionamento
Selezione avversa e contratti finanziari
La microeconomia delle banche
Banche e concorrenza: teoria e verifiche empiriche
Effetti reali del razionamento del credito
Argomenti monografici
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
4
8
8
6
4
6
36
3. Programma dettagliato
a. Introduzione ai mercati finanziari
b. Un modello introduttivo al razionamento del credito
c. Selezione avversa e razionamento del credito
d. Selezione avversa e contratti finanziari
e. Intermediazione finanziaria
f. Credito bancario e concorrenza: teoria e verifiche empiriche
g. Credito bancario e credito diretto
h. Argomenti monografici:
Relazioni multiple di credito
Conglomerati e mercati dei capitali interni
Concentrazione azionaria e protezione degli investitori
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti sulla parte
comune e in una tesina su un argomento monografico da concordare con la docente.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
V. Cerasi, Appunti del corso (su richiesta alla docente)
•
J. Tirole, Lecture Notes on Corporate Finance, Università di Toulouse, 1996,
Cap.2,3,4,6.
•
Brealey, Myers, Sandri, Principi di finanza aziendale, McGraw Hill Italia, 1999,
Cap. 14,15.
Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione del libro
di testo.
Economia sanitaria S
docente: Gianluca
Baio
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: MED/01
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Introduzione; tecnologie sanitarie e valutazione economica
Analisi di costo efficacia (non probabilistiche e probabilistiche)
Approccio Bayesiano all’inferenza statistica
Modelli decisionali e Bayesian Networks
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
18
3. Programma dettagliato
a. Introduzione al corso
Definizione e motivazioni della valutazione economica; concetti economici
rilevanti; definizione di alcuni indicatori; tipologie di studi e prospettive di
analisi; modelli epidemiologici.
b. Analisi di costo efficacia - modelli non probabilistici
Definizione delle misure coinvolte e legami con gli studi osservazionali; modelli
non probabilistici e principali indicatori: Incremental Cost Effectiveness Ratio
(ICER) e Incremental Net Benefit (INB); descrizione ed interpretazione degli
indici; limiti dei modelli non probabilistici; esempi elaborati.
c. Analisi di costo efficacia - modelli probabilistici
Analisi probabilistiche: introduzione, motivazione ed obiettivi; introduzione alla
statistica Bayesiana; principali aspetti formali; distribuzioni a priori, likelihood e
distribuzioni a posteriori; modelli coniugati; esempi.
d. Statistica Bayesiana
Modelli non coniugati: difficoltà di analisi, possibili soluzioni; metodi di
simulazione Monte Carlo; metodi di simulazione MCMC; esempi e discussione;
analisi di costo efficacia probabilistica: definizione degli indicatori, Cost
Effectiveness Acceptability Curve (CEAC); interpretazione frequentista ed
interpretazione Bayesiana; esempi elaborati.
e. Modelli decisionali (1)
Introduzione ai modelli decisionali; accenni alla teoria dell'utilità attesa; modelli
ad albero; esempi applicati.
f. Modelli decisionali (2)
Approccio teoretico-decisionale, Bayesian Networks ed Influence Diagrams:
aspetti formali, definizioni ed esempi applicati; propagazione probabilistica;
esempi elaborati in ambito di economia sanitaria; discussione finale e revisione
degli argomenti trattati.
5. Modalità dell’esame
La valutazione avviene mediante un esame orale. Il conseguimento dei 3 crediti
aggiuntivi (esame di Laboratorio di Economia Sanitaria) avviene mediante una
tesina. Ogni studente può scegliere un paper da un lista assegnata dal docente;
la tesina consiste nella discussione critica (non dal riassunto!) del lavoro.
6. Materiale didattico
Dispense del corso (a cura del docente)
Spiegelhalter D., Abrams K., Myles J. (2004). Bayesian approach to clinical trials
and health care evaluation, John Wiley and Sons.
Degli Esposti L., Valpiani G., Baio G. (2002). Valutare l’efficienza in sanità. Il
Pensiero Scientifico Editore.
Elementi di biochimica S
docente Paolo
Tortora
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: BIO/19
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso fornisce le conoscenze essenziali di chimica generale e chimica
organica, una trattazione della principali classi di molecole biologiche, con particolare
enfasi su proteine e acidi nucleici (struttura e loro funzioni biologiche). Vengono
anche impartite conoscenze elementari circa l’organizzazione strutturale delle cellule
e un quadro generale del metabolismo.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Generalità
Le principali classi di composti di interesse biologico
e loro ruoli strutturali e funzionali
L’organizzazione strutturale dei sistemi viventi
Il metabolismo
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
3
7
3
5
18
3. Programma dettagliato
a. Generalità. Teoria del legame chimico. Legame covalente e ionico. Le principali
classi di composti organici. Interazioni non covalenti e loro ruolo nella struttura
delle molecole biologiche. Concetto di concentrazione. L’equilibrio chimico . il pH
e il suo ruolo nei fenomeni biologici. Dissociazione acido-base in soluzione
acquosa. Soluzioni tampone
b. Le principali classi di composti di interesse biologico e loro ruoli strutturali e
funzionali. Carboidrati. Lipidi. Nucleotidi e acidi nucleici: ruolo di
immagazzinamento dell’informazione genetica degli acidi nucleici. Struttura di
DNA e RNA. Struttura degli aminoacidi presenti nelle proteine. L’assemblaggio di
amminoacidi tramite legame peptidico dà origine alle proteine. I diversi livelli
organizzativi delle proteine (struttura primaria, secondaria, terziaria e
quaternaria). Ruoli funzionali delle proteine. Alcuni esempi di proteine di rilevante
interesse biologico.
c. L’organizzazione strutturale dei sistemi viventi. Differenze nella struttura e
nell’organizzazione generale di cellule procariotiche ed eucariotiche. Struttura e
ciclo vitale dei virus.
d. Il metabolismo. Il ruolo centrale dell’ATP nel metabolismo energetico. Cenni sulle
diverse vie metaboliche: metabolismo glicidico, lipidico, dei composti azotati. Il
metabolismo ossidativo. Vitamine e ormoni: cenni sulle loro strutture e ruoli
funzionali.
4. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità
5. Modalità dell’esame
Orale
6. Materiale didattico
Dispense disponibili in segreteria didattica.
Elementi di farmacologia S
docente
Barbara Costa
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: BIO/14
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’insegnamento si propone di fornire le conoscenze di base riguardo la farmacocinetica e
la farmacodinamica. In particolare si impartiranno conoscenze elementari circa la
distribuzione del farmaco nell’organismo e conoscenze più approfondite circa i possibili
bersagli dell’azione dei farmaci, con riferimenti ai farmaci più comunemente utilizzati.
Saranno parte preponderante del corso anche argomenti quali la valutazione
tossicologica di un farmaco e le diverse fasi precliniche e cliniche che devono essere
condotte per la commercializzazione di un farmaco.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Farmacocinetica
Farmacodinamica
Farmacotossicologia
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
4
8
6
18
3. Programma riassuntivo
a. Definizione di farmaco. Agonisti, antagonisti, agonisti inversi e agonisti parziali
b. Tipi di risposte determinate dai farmaci. risposte graduali, quantali e non
misurabili in continuo
c. Farmacocinetica. Assorbimento, distribuzione ed eliminazione dei farmaci.
Controllo della concentrazione plasmatica dei farmaci dopo singola e ripetuta
somministrazione
d. Studio temporale dell’effetto di un farmaco. Valutazione del tempo di latenza, di
picco e durata dell’effetto del farmaco
e. Determinazione delle curve dose-risposta. Comparazione di farmaci agonisti e
potenza di un farmaco; studio del tipo di antagonismo mediante le curve doserisposta in presenza e in assenza di antagonisti
f. Interazioni farmacologiche. Antagonismo, sinergismo additivo, potenziamento
g. Meccanismi d’azione dei farmaci: enzimi (antinfiammatori non stereoidei),
recettori (benzodiazepine).
h. Valutazione della tossicità acuta e cronica di un farmaco
4. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova orale
6. Materiale didattico
Il materiale didattico necessario per sostenere l’esame sarà fornito dal docente
durante il corso
Elementi di fisiologia S
docente
Massimo Mantegazza
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: BIO/09
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’insegnamento si propone di fornire conoscenze sui meccanismi che sono alla base
delle funzioni biologiche necessarie alla vita, con un approccio che parte dalla cellula
per arrivare, attraverso i tessuti, agli organi e ai sistemi.
2. Programma riassuntivo
a. La cellula: le membrane biologiche; il nucleo e l’espressione genica; i mitocondri
e la produzione di energia; sintesi proteica; reticolo endoplasmatico e apparato
di Golgi; vescicole; secrezione e degradazione di sostanze.
b. Principali tipi di cellule, tessuti e loro funzioni: epiteli; endoteli; ghiandole; tessuto
connettivo; tessuti muscolari; tessuto nervoso.
c. Fisiologia delle membrane: diffusione e permeabilità; trasporti attivi e passivi;
trasportatori, pompe e canali ionici; potenziale elettrico di membrana (equazione
di Nernst, equazione di Goldman)
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
La comunicazione tra le cellule: gap junctions e mediatori chimici; feedback
negativo; trasduzione del segnale dei mediatori idrosolubili: recettori di
membrana; proteine G; secondi messaggeri; azione dei mediatori liposolubili;
costante di dissociazione mediatore-recettore.
Il sistema nervoso: il potenziale d’azione e la codificazione dell’informazione; glia
e mielinizzazione; sinapsi: rilascio di neurotrasmettitori e potenziali postsinaptici,
sinapsi eccitatorie, inibitorie; interneuroni; cenni di anatomia funzionale del
sistema nervoso: sistema nervoso centrale, periferico e autonomo; barriera
ematoencefalica.
Il sistema muscolare: muscolatura scheletrica, cardiaca e liscia; contrazione
della fibra muscolare striata: placca motrice, accoppiamento stimolo elettricocontrazione, scorrimento filamenti di actina e miosina; cuore ed
elettrocardiogramma.
Sistema circolatorio e sangue: arterie, vene e capillari; pressioni sanguigne;
componenti del sangue.
Il sistema respiratorio: meccanica respiratoria; scambi di gas nell’alveolo e
trasporto di ossigeno nel sangue.
Il rene: cenni di anatomia funzionale; filtrazione glomerulare; composizione
dell’urina.
I sistemi e il mantenimento dell’omeostasi.
6. Materiale didattico
Testi consigliati:
•
Silbernagl e Despopoulos, Fisiologia – Atlante tascabile, CEA.
•
Marieb, Elementi di Anatomia e Fisiologia dell’uomo, Zanichelli.
Elementi di genetica S
docente Sergio
Ottolenghi
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: BIO/18
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’insegnamento dà le nozioni essenziali per comprendere le basi della trasmissione
dei caratteri genici, dell'evoluzione del genoma e del mappaggio di geni rilevanti per
malattie o funzioni biochimico-fisiologiche significative.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Struttura dei geni
Trasmissione di caratteri ereditari. Mappaggio..
Genetica di popolazione
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
6
6
6
18
3. Programma dettagliato
a. La struttura del DNA, dei geni e del genoma. L'espressione genica e il suo
controllo. Le sonde molecolari. Il codice genetico
b. La trasmissione dei caratteri ereditari, semplici e complessi
c. La concatenazione e la ricombinazione . Il linkage disequilibrium. Aplotipi
d. Mappaggio di geni via analisi di linkage e di linkage disequilibrium. Altre
metodiche
e. Sequenziamento del genoma umano
f. Genetica genomica
g. La mutazione. Genetica di popolazione.
h. Selezione a favore e contro diverse varianti geniche
i. Evoluzione
6. Materiale didattico
Copia dei lucidi presentati alle lezioni sarà messa a disposizione degli studenti.
Numerosi ottimi libri di testo possono integrare le lezioni:
•
GENETICA: dall’analisi formale alla genomica (Mc Graw Hill )
•
GENETICA: Russel (Edises)
•
EREDITA. Principi e problematiche della genetica umana: Cummings
(Edises)
Elementi di Scienze ambientali S
docente
Antonio Finizio
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: BIO/07
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’obiettivo principale del corso è quello di fornire i concetti di base delle scienze
ambientali con particolare riferimento alle interazioni tra uomo ambiente. Nella prima
parte del corso sono analizzate le cause principali della crisi ambientale in riferimento
allo sviluppo della società umana (es. crescita esponenziale della popolazione). Nella
seconda parte, invece, sono forniti gli elementi essenziali per la comprensione e la
descrizioni dei sistemi ambientali. Nell’ambito del corso sono, infine, forniti cenni di
analisi statistica nell’ambito delle discipline ambientali.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
I problemi ambientali, le loro cause e lo sviluppo sostenibile
Elementi di ecologia
I sistemi antropizzati (agrario, urbano)
Statistica applicata ai problemi ambientali
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
12
14
4
6
36
3. Programma dettagliato
a. Le Scienze Ambientali: Concetti e Collegamenti
b. La popolazione umana: crescita demografica e regolazione
c. Risorse rinnovabili, risorse non rinnovabili, risorse potenzialmente rinnovabili
d. Le cause della crisi nel rapporto uomo/ambiente
e. L’inquinamento ambientale: principali tipologie
f. Il concetto di sviluppo sostenibile in relazione all’uso delle risorse e strategie di
sviluppo sostenibile
g. Introduzione al concetto di materia ed energia (legge della conservazione della
materia e leggi fondamentali della termodinamica)
h. Ecosistemi e loro funzionamento: componenti, proprietà e caratteristiche dei
sistemi
i. Fotosintesi e respirazione
j. Classificazione degli organismi in funzione delle fonti di energia e di carbonio
k. Organizzazione degli ecosistemi: i concetti di organismo, specie, popolazione,
comunità
l. Utilizzo dell’energia negli organismi viventi
m. Produttività primaria e secondaria. Produzione ed efficienza. Fattori che
controllano la produttività
n. Il concetto di catena o rete trofica; flusso di energia nelle catene trofiche (catena
del pascolo e catena del detrito); i limiti alla lunghezza delle catene trofiche;
piramidi ecologiche
o. Il ciclo della materia: richiami al ruolo dei principali materiali; il concetto di ciclo
biogeochimico ed il ciclo dell’azoto del carbonio, dell’ossigeno e del fosforo
p. Le conseguenze delle alterazioni antropiche sui cicli degli elementi
q. Interazioni tra gli organismi nelle comunità (competizioni inter o intra specifica)
r. Il concetto di nicchia ecologica, sovrapposizione e differenziazione di nicchia.
s. Dinamica ed evoluzione degli ecosistemi, successioni ecologiche e lo stato di
climax
t. Le caratteristiche dei principali ecosistemi terrestri ed acquatici
u. Le caratteristiche dei sistemi antropizzati (agricoli ed urbani)
5. Modalità dell’esame
orale
6. Materiale didattico
Miller G.T., Scienze Ambientali. EDISES Napoli
Sono disponibili copie dei lucidi proiettati a lezione presso il docente
Epidemiologia S
Crediti 5
Settore scientifico disciplinare: MED/01
Mutuato da Epidemiologia (lauree triennali)
Epidemiologia integrativo S
docente
Vincenzo Bagnardi
Crediti 1
Settore scientifico disciplinare: MED/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Obiettivo del corso è presentare gli strumenti software di base per l’analisi di dati raccolti
in studi epidemiologici. Con questo corso lo studente potrà integrare, dal punto di vista
applicativo, alcune delle conoscenze acquisite nel corso di Epidemiologia I.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Analisi dei dati di uno studio epidemiologico: metodi
basati sulla stratificazione.
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
6
6
3. Programma dettagliato
Il concetto di confondimento e interazione.
Procedure SAS per l’analisi stratificata dei dati di uno studio epidemiologico.
4. Propedeuticità
Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel
corso di Epidemiologia I.
5. Modalità dell’esame
L'esame consiste in una prova scritta da svolgere al calcolatore.
6. Materiale didattico
- Appunti del corso.
- dos Santos Silva I., Cancer Epidemiology – Principles and Methods, IARC Press,
1999. Cap. 14.
- Szklo M., Nieto F.J. Epidemiology – Beyond the Basics. Aspen Publishers, 2000
Cap. 6
Il materiale didattico di riferimento viene fornito personalmente dal docente.
Indagini di popolazione S
docente
Patrizia Farina
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare:SECS-S/04
1. Obiettivi dell'attività formativa
Le trasformazioni sociali, economiche e demografiche degli ultimi decenni hanno
generato nuovi bisogni conoscitivi, in parte soddisfatti dalla realizzazione di indagini
specifiche.
Obiettivo del corso è quello di esaminare i requisiti, i metodi e i caratteri salienti delle
indagini realizzate attraverso questionari. In particolare verranno esaminati due tipi di
indagine – la Demographic Health Survey e alcune Multiscopo realizzate dall’Istat a
partire dalla predisposizione degli obiettivi di ricerca fino alla restituzione dei risultati.
Il differente contesto sociale ed economico e le differenti finalità delle indagini prese
in considerazione sono in grado di restituire, anche in termini comparativi, alcuni nodi
critici e il valore di questi strumenti di indagine.
2. Programma riassuntivo
a. Il disegno della ricerca
I tipi di ricerca
Lo sviluppo storico delle indagini
Agenzie di ricerca
Popolazione, campionamento e qualità dei dati
b. Gli elementi della ricerca
Il disegno complessivo
Risorse e vincoli
Le misure
La raccolta dei dati
Qualità dei dati e validità delle misure
c. Le indagini
Multiscopo
Demographic Health Survey
3. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità.
4. Modalità dell'esame
L’esame consiste in un rapporto di ricerca, concordato con il docente, e in una prova
orale.
5. Materiale didattico
Il materiale didattico, costituito da dispense e letture consigliate, verrà distribuito
durante il corso. Gli studenti non frequentanti sono invitati a richiedere il materiale
direttamente alla docente.
Introduzione alla statistica e al calcolo
delle probabilità S
docente
Laura Terzera
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’attività formativa ha l’obiettivo di richiamare i concetti base di Statistica Descrittiva
e Calcolo delle Probabilità indispensabili per seguire con profitto i corsi avanzati
dell’Area Statistica. Si rivolge a laureati il cui percorso di studi triennale necessita di
un livellamento rispetto a lauree triennali nell’area delle Scienze Statistiche.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Richiami di Statistica Descrittiva Univariata
Richiami di Statistica Descrittiva Bivariata
Esperimenti casuali, Eventi e Probabilità
Concetto di variabile casuale
Particolari famiglie di variabili casuali discrete
Particolari famiglie di variabili casuali continue
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
6
6
8
6
4
6
36
Ore
Esercitazioni
2
2
4
2
1
1
12
3. Programma dettagliato
a. Popolazioni e unità statistiche, fenomeni statistici, distribuzioni di frequenza
univariate
b. Indici di sintesi
c. Variabilità e sua misura
d. Rilevazione congiunta di 2 fenomeni: Tabelle a doppia entrata, distribuzioni di
frequenza congiunta, marginali, condizionate
e. Indipendenza, connessione, correlazione
f. Esperimenti casuali, eventi casuali e spazio campionario
g. Concetto di Probabilità
h. Indipendenza stocastica, probabilità condizionata, Teorema di Bayes
i. Concetto di variabile casuale
j. Funzione di ripartizione e sue proprietà
k. Funzione di probabilità, Funzione di densità
l. Momenti e funzione generatrice dei momenti
m. Famiglie di variabili casuali discrete: Uniforme, Bernoulliana, Binomiale, Poisson
n. Famiglie di variabili casuali continue: Rettangolare, Esponenziale, Gamma,
Normale
o. Funzioni di variabili casuali
4. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità.
5. Modalità dell’esame
L’esame si compone di una prova scritta e una prova orale. La prova scritta consta di
esercizi numerici e riguarda gli aspetti applicativi del corso; la prova orale consiste
nella discussione dello scritto e in un colloquio sugli aspetti teorici del corso.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
I contenuti del corso sono reperibili in qualunque manuale di Statistica Descrittiva e
di Calcolo delle Probabilità. L’approccio e la notazione adottati nel corso fanno
riferimento ai seguenti testi:
•
G.Landenna “Fondamenti di Statistica Descrittiva”, Il Mulino, Bologna, 1994
• G.Landenna, D.Marasini, P.Ferrari “Probabilità e Variabili Casuali”, Il Mulino,
Bologna, 1997.
Introduzione alla statistica multivariata S
docente
Nadia Solaro
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso di Introduzione alla Statistica Multivariata s ha come scopo quello di fornire
metodi statistici per lo studio di due o più fenomeni osservabili congiuntamente su un
insieme di unità statistiche. Il corso è suddiviso in due parti. La prima parte è di
natura descrittiva ed ha come contenuto i metodi che si propongono un’esplorazione
dei dati al fine di pervenire ad una loro “riduzione” che ne evidenzi e preservi le
caratteristiche principali. La seconda parte è di natura probabilistico-inferenziale ed
ha come contenuto la formulazione, la stima e la verifica di modelli interpretativi dei
dati.
L'attività formativa è svolta attraverso lezioni ed esercitazioni. Le lezioni sono
dedicate sia alla teoria statistica necessaria per l’analisi sia all’illustrazione e
all’interpretazione dei risultati da essa prodotti. Nelle esercitazioni vengono
presentate le principali procedure disponibili per realizzare tali analisi con il pacchetto
statistico-applicativo SPSS.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
a
1 Parte
Matrice dei dati, prime sintesi e rappresentazione dei
dati
Cluster Analysis
Analisi delle componenti principali
Analisi fattoriale
Ore
Lezioni
Ore
Esercitazioni
4
1
4
6
4
2
1
2
a
2 Parte
Variabili Multidimensionali
Stima e Verifica di ipotesi su un vettore di parametri
Regressione Lineare Semplice
Regressione Lineare Multipla
Selezione del modello di regressione lineare multipla:
approccio descrittivo e approccio inferenziale
TOTALE GENERALE
2
2
4
6
0
0
2
2
4
2
36
12
3. Programma dettagliato
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
Introduzione all’analisi statistica multivariata.
Matrice dei dati e prime sintesi della matrice dei dati.
Rappresentazione dei dati, spazio degli individui, spazio delle variabili, distanze fra
individui e distanze fra variabili.
Cluster Analysis: principali procedure di raggruppamento.
Componenti Principali: approccio fattoriale, estrazione delle componenti principali, regole
di arresto, valutazione della variabilità riprodotta; applicazioni.
Analisi Fattoriale: modello fattoriale, studio delle correlazioni, principali metodi di
estrazione dei fattori, rotazione dei fattori, punteggi fattoriali; applicazioni.
Richiami sulle variabili casuali multidimensionali: stima di un vettore di parametri (massima
verosimiglianza); verifica di ipotesi su un vettore di parametri, test di rapporto delle
verosimiglianze.
Modello di regressione lineare semplice: stima dei parametri e verifiche di ipotesi.
Modello di regressione lineare multiplo: stima dei parametri e verifiche di ipotesi, selezione
del modello.
Correlazione multipla e correlazione parziale.
4. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede propedeuticità formali. Si consiglia tuttavia di
conoscere i principali contenuti degli insegnamenti di statistica descrittiva, inferenza
statistica e algebra lineare impartiti nella facoltà.
5. Modalità dell’esame
•
Studenti frequentanti
L’esame consiste in una prova scritta, riguardante argomenti teorici ed esercizi
numerici, e in una prova in laboratorio, riguardante analisi di dati reali mediante l’uso
di SPSS.
•
Studenti non frequentanti
Lo studente che non ha la possibilità di frequentare le esercitazioni in laboratorio
statistico-informatico può decidere di sostenere l’esame secondo le seguenti
modalità: una prova scritta, riguardante argomenti teorici ed esercizi numerici, e una
prova orale, riguardante sia l’intero programma del corso che i seguenti argomenti
teorici in sostituzione della prova in laboratorio:
a) analisi discriminante;
b) un argomento a scelta fra: analisi della varianza, oppure: modello di regressione
logistica.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
Studenti frequentanti: gli appunti del corso e alcune parti specifiche dei testi sotto
elencati che verranno comunicate a lezione.
Studenti non frequentanti
•
S. Zani, Analisi dei dati statistici, Vol. 2, Giuffrè Editore, Milano. Capp. 1 (esclusi
parr. 5, 6, 8), 3 (esclusi parr. 8, 10.2, 10.4), 4 (esclusi parr. 4, 5.4, 5.5, 7, 8, 9), 5
(escluso par. 14).
•
L. Fabbris, Statistica multivariata, McGraw-Hill, Milano, 1997. Capp. 3 (esclusi
parr. 3.4, 3.5.2.4), 5 (esclusi parr. 5.3.2.2, 5.3.2.3).
•
S. Sadocchi, Manuale di analisi statistica multivariata, Franco Angeli Libri,
Milano, 1990. Capp. 2 (esclusi parr. 6.2, 7.2, 9.2, 10.2, 11.2), 3, 5 (esclusi parr.
6.5, 8.5), 7.
•
G. Landenna, D. Marasini, P. Ferrari, La verifica di ipotesi statistiche, Il Mulino,
Bologna, 1998. Cap.5 (esclusi parr. 5.4, 5.9, 5.10).
Per la parte in sostituzione della prova in laboratorio:
Analisi discriminante: Cap. 8, S. Sadocchi.
Analisi della varianza: Cap. 6, S. Sadocchi;
oppure: Modello di regressione logistica: Cap.4, L. Fabbris.
Ulteriori testi di riferimento:
•
W.R. Dillon, M. Goldstein, Multivariate Analysis, J. Wiley, New York, 1984.
•
G. Landenna, D. Marasini, P. Ferrari, La teoria della stima, Il Mulino,
Bologna, 1997
•
•
Ulteriori informazioni sul corso sono disponibili nella pagina personale del docente:
http://www.statistica.unimib.it/utenti/solaro/sito%20web/didattica/intro_stat_multiv/ind
ex.htm
Laboratorio statistico-informatico S
Crediti 5
Settore scientifico disciplinare: INF/01
Mutuato da Laboratorio statistico-informatico (lauree triennali)
Laboratorio statistico-informatico integrativo S
docente Vincenzo
Bagnardi
Crediti 2
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di introdurre i linguaggi di programmazione SAS MACRO e
SAS/IML (Interactive Matrix Language). Alla fine del corso lo studente dovrà essere
in grado di creare programmi dinamici e flessibili tramite l’utilizzo di macro variabili e
di macro programmi, creare e manipolare matrici in ambiente IML, creare ed
eseguire programmi di elaborazione statistica dei dati basati sul linguaggio
matriciale.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Introduzione al linguaggio SAS Macro
Introduzione al linguaggio SAS/IML
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
6
6
12
3. Programma dettagliato
a. Introduzione al linguaggio SAS Macro.
1. Macro Variabili
2. Macro Programmi
b. Introduzione al linguaggio SAS/IML.
1. Cos’è SAS/IML e motivazioni al suo utilizzo.
2. Le matrici come oggetti.
3. Esempio di sessione di lavoro IML.
4. Lavorare con i dataset SAS e le matrici IML
5. Programmazione condizionata: IF, THEN, ELSE.
6. Programmazione iterativa: cicli DO.
7. Moduli.
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
5. Modalità dell'esame
L'esame consiste in una prova scritta da svolgere al calcolatore.
6. Materiale didattico
•
Appunti del corso.
•
SAS Institute Inc. SAS/IML® Software: Usage and Reference, Version 6, First Edition,
Cary, NC: SAS Institute Inc., 1989
•
SAS Institute Inc. SAS/IML® Software: Usage and Reference, Version 6, First Edition,
Cary, NC: SAS Institute Inc., 1989
Macroeconomia S
docente Patrizio
Tirelli
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/02
1. Obiettivi dell'attività formativa
Questo insegnamento, fornisce gli strumenti di base per l’analisi macroeconomica.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
I fondamenti dell’approccio intertemporale in
macroeconomia
Teoria della crescita endogena
La teoria del ciclo economico reale
Teorie della disoccupazione
Imperfetta concorrenza, vischiosità dei prezzi e ciclo
economico
Politica monetaria e inflazione
Politica monetaria e politica fiscale
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
6
Ore
Esercitazioni
2
6
4
4
2
2
1
6
2
6
4
36
2
1
12
3. Programma dettagliato
a. Le prime due parti del corso affrontano due fondamentali questioni: i) quali siano
le determinanti della crescita del reddito pro capite; ii) per quale motivo alcuni
paesi sono più ricchi di altri. La trattazione analizzerà il ruolo svolto dal
progresso tecnico, dal tasso di risparmio, dalla dinamica della popolazione in un
contesto di generazioni sovrapposte, dall’accumulazione di conoscenze
attraverso diversi canali di apprendimento
b. La terza parte del corso si propone di interpretare il nesso tra evoluzione della
tecnologia e ciclo economico in un contesto caratterizzato dall’assenza di
imperfezioni nei mercati. All’analisi teorica farà seguito una discussione puntuale
della compatibilità tra evidenza empirica e previsioni formulabili sulla base di
questa classe di modelli.
c. La quarta parte si concentra sull’analisi delle cause della disoccupazione, con
particolare riferimento ai modelli dei salari di efficienza, insider-outsider e ai
modelli di search.
d. La quinta parte riconsidera l’analisi del ciclo economico incorporando le nozioni
di imperfetta concorrenza nel mercato dei beni e di vischiosità di prezzi e salari
nominali, secondo la cosiddetta nuova sintesi neoclassica.
e. Le ultime due parti sono dedicate all’analisi delle politiche macroeconomiche.
La trattazione della relazione tra politica monetaria e inflazione sarà duplice. In
primo luogo si discuteranno modelli che interpretano l’inflazione come
conseguenza di un gioco non cooperativo tra settore privato e policymaker, in
cui la formazione di aspettative inflazionistiche dipende dalla struttura degli
incentivi cui è soggetto il policymaker. In secondo luogo riconsidereremo la
funzione della politica monetaria in chiave “anticiclica” nell’ambito dei modelli del
ciclo economico discussi in precedenza. La discussione dell’interdipendenza tra
politica fiscale e monetaria verterà sull’analisi dei condizionamenti che la scelta
di un regime fiscale impone all’azione della banca centrale.
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
.
5. Modalità dell’esame
L’esame prevede una prova scritta.
6. Materiale didattico
•
Romer David Advanced Macroeconomics McGraw-Hill ultima edizione
•
Materiali resi disponibili a lezione
Matematica I S
docente
Amos Uderzo
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/06
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’obiettivo del corso è quello di fornire alcuni degli strumenti analitici che sono alla
base dei modelli matematici di tipo statico e dinamico maggiormente utilizzati per lo
studio dei fenomeni economici. In particolare il corso è focalizzato sui più importanti
risultati teorici relativi ai problemi di ottimizzazione vincolata e all’evoluzione di
sistemi dinamici in tempo continuo. Vengono forniti esempi di applicazioni nel campo
delle scelte economiche e finanziarie.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Ottimizzazione libera
Funzione implicita
Elementi di analisi convessa
Ottimizzazione vincolata
Equazioni e sistemi di equazioni
ordinarie.
TOTALE GENERALE
differenziali
Ore
Lezioni
2
4
6
12
12
Ore
Esercitazioni
36
12
2
2
4
4
3. Programma dettagliato
a. Ottimizzazione libera: Brevi richiami di Analisi II (calcolo differenziale).
Condizioni di ottimalità del 1° e del 2° ordine. Problemi del consumatore e
della composizione ottima dei fattori produttivi per un’impresa
concorrenziale. Problema dei minimi quadrati.
b. Funzione implicita: Curve di indifferenza, studio della domanda di input,
dell’offerta e del profitto ottimo nel problema dell’impresa concorrenziale,
tasso marginale di sostituzione.
c. Elementi di analisi convessa: Insiemi convessi, relative proprietà, punti estremi
e rappresentazione di poliedri; funzioni convesse e loro caratterizzazione.
Sottodifferenziali e regole di calcolo.
d. Ottimizzazione vincolata: Problemi di estremo con vincoli di disuguaglianza e
relative condizioni di ottimalità (regole di moltiplicatori). Problemi con vincoli
di disuguaglianza e moltiplicatori di Lagrange. Condizioni di regolarità dei
vincoli.
e. Equazioni e sistemi di equazioni differenziali: Richiami sulle equazioni
differenziali ordinarie del primo ordine. Punti di equilibrio di equazioni
autonome del primo ordine. Sistemi ed equazioni lineari. Equazioni
omogenee a coefficienti costanti, stabilità della soluzione nulla. Equazioni a
coefficienti costanti non omogenee. Sistemi omogenei a coefficienti costanti,
matrice esponenziale, stabilità della soluzione nulla. Sistemi a coefficienti
costanti non omogenei. Sistemi bidimensionali autonomi, spazio delle fasi:
sistemi lineari e non, metodo di linearizzazione e di Liapunov, teorema di
Poincarè-Bendixson. Applicazioni economiche.
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova scritta, eventualmente seguita da una prova orale.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
Luigi Montrucchio, Introduzione alla teoria delle scelte, Ottimizzazione statica,
Carocci editore, Roma.
•
A. Guerragio, S. Salsa: Metodi matematici per l’economia e le scienze sociali,
Giappichelli editore – Torino
Sul sito http://www.statistica.unimib.it/utenti/matematica/ saranno progressivamente
resi disponibili materiale ed ulteriori informazioni relative al corso.
Matematica II S
docente Andrea
Calogero
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’obiettivo del corso è quello di fornire strumenti analitici avanzati che sono alla base
dei modelli matematici maggiormente utilizzati per lo studio dei fenomeni economici
variabili nel tempo (dinamici). In particolare nel corso si sviluppano gli elementi di
base teorici del calcolo delle variazioni e del controllo ottimo. Queste due tecniche di
ottimizzazione dinamica verranno applicate per esporre e formalizzare
quantitativamente alcuni modelli economici relativi a problemi di ottimizzazione nel
tempo.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Richiami ai sistemi di
ordinarie.
Calcolo delle variazioni.
Teoria dei controlli.
TOTALE GENERALE
equazioni
differenziali
Ore
Lezioni
4
Ore
Esercitazioni
2
16
16
36
6
4
12
3. Programma dettagliato
a.
b.
c.
Richiami ai sistemi di equazioni differenziali ordinarie.
Calcolo delle variazioni.
Introduzione al calcolo delle variazioni (CdV).
Il problema “più semplice” di CdV: Teorema di Eulero e studio di suoi casi particolari.
Condizioni sufficienti basate sulla convessità/concavità globale, e locale. Ulteriori
condizioni sufficienti: condizione di Legendre forte e condizione di Jacobi forte. Lunghezza
minima di una curva con estremi fissati.
Problemi di CdV senza vincoli agli estremi: condizioni di trasversalità.
Problemi di CdV ad intervallo illimitato: condizioni all’infinito e condizioni di trasversalità.
Problemi di CdV isoperimetrici: funzione Lagrangiana e condizioni necessarie, regolarità
dei vincoli. Condizioni sufficienti basate sulla variazione prima. Interpretazione del
moltiplicatore di Lagrange. Condizioni sufficienti di Legendre e Jacobi. Lunghezza minima
di una curva sottendente area fissata. Curva sottendente area massima di lunghezza
fissata. Cenni ai problemi duali e al principio di dualità.
Applicazioni economiche.
Teoria dei controlli.
Introduzione al problema del controllo e alle sue due tecniche: principio del massimo di
Pontryagin e principio di ottimalità di Belmann.
Controllo ammissibile e controllo ottimo; traiettorie e traiettoria ottimale.
Teorema di Pontryagin e principio del massimo: funzione Hamiltoniana, controllo
estremale e casi particolari. Considerazioni geometriche. Il Teorema di Eulero del CdV
come caso particolare di problema di controllo ottimo. Condizioni sufficienti di ottimalità
basate sulla convessità.
Principi di ottimalità di Belmann. La funzione valore e l’equazione di Belmann-JacobiHamilton. Condizioni sufficienti di ottimalità.
Interpretazione geometrica dei moltiplicatori e collegamenti tra le due tecniche.
Applicazioni economiche.
4. Propedeuticità
Il corso di Matematica I S.
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti e in una prova
orale .
6. Materiale didattico
Sul sito http://www.statistica.unimib.it/utenti/calogero/ vengono progressivamente resi
disponibili i lucidi delle lezioni. Sono inoltre disponibili i temi di esame vecchi e alcuni
esercizi.
Testi di riferimento:
•
A. Guerragio, S. Salsa: Metodi matematici per l’economia e le scienze sociali,
Giappichelli editore – Torino
•
M.K. Kamien, N.L. Schwartz: Dynamic Optimization: the calculus of variations
and optimal control in economics and management, second edition. NorthHolland
o A. Calogero, C. Melzi: Esercizi su stabilità di sistemi di equazioni differenziali e
calcolo delle variazioni. Quaderno del Dipartimento di Statistica dell'Università
degli Studi di Milano--Bicocca, QD 2004/7 (reso gratuitamente disponibile in rete)
Matematica III S
docente Stefano
Meda
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
1. Obiettivi dell'attività formativa
Lo scopo del corso è di fornire gli strumenti matematici necessari per una buona
comprensione dei concetti probabilistici.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Variabili aleatorie unidimensionali
Variabili aleatorie multidimensionali
La trasformata di Fourier e funzione caratteristica di
una variabile aleatoria
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
6
6
Ore
Esercitazioni
4
4
6
4
18
12
3. Programma dettagliato
a. Richiami sull'integrale di Riemann e l'integrale di Riemann generalizzato.
Integrale di Riemann-Stieltjes.
Variabili aleatorie unidimensionali. Funzioni di ripartizione. Momenti.
b. Richiami sull'integrale di Riemann e l'integrale di Riemann generalizzato in più
variabili.
Variabili aleatorie multidimensionali. Funzioni di ripartizione congiunte. Momenti.
c. Il campo dei numeri complessi.
La trasformata di Fourier. Formula di inversione. Funzione caratteristica di una
variabile aleatoria.
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
5. Modalità dell’esame
L'esame consta di una prova scritta e di una orale.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
A. Calogero e S. Meda, Teoria della misura, dispense disponibili in linea
all'indirizzo www.statistica.unimib.it/utenti/matematica
a
•
B.V. Gnedenko, Teoria della probabilità Editori Riuniti, 2 ed., 1992.
•
H. Hsu, Probabilità, variabili casuali e processi stocastici, McGraw-Hill Libri
Italia, 1998.
•
Baclawski, Cerasoli, G.C. Rota, Introduzione alla probabilità, Unione Matematica
Italiana, I Ed., 1990.
Matematica S
Crediti 7
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
Mutuato da Matematica I (lauree triennali)
Metodologia della ricerca clinica ed epidemiologica S
(Insegnamento a distanza)
docente Giovanni
Corrao
Crediti 9
Settore scientifico disciplinare: MED/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di: (1) introdurre le fonti di incertezza del processo clinico, dalla
formulazione della diagnosi, alla scelta della terapia e/o dell’intervento preventivo; (2)
esaminare criticamente le misure proposte in letteratura sulla validità della diagnosi,
sul disaccordo clinico, sulla frequenza della malattia e dei suoi possibili esiti,
sull’associazione tra determinanti e rischio di malattia, sull’efficacia e sull’impatto
degli interventi terapeutici e preventivi; (3) approfondire gli aspetti legati al disegno
degli studi mettendo lo studente in grado di leggere criticamente la letteratura medica
e di redigere il protocollo di uno studio clinico sperimentale od osservazionale o di
una meta-analisi; (4) esaminare i principali modelli per l’analisi dei risultati di uno
studio clinico mettendo lo studente in grado di redigere il rapporto finale di uno studio
clinico sperimentale od osservazionale o di una meta-analisi.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
1. Incertezza del processo diagnostico
2. Caratteristiche operative di un test diagnostico
3. Test multipli
4. Predittività di un test diagnostico
5. Accordo tra osservatori
6. Frequenza degli eventi clinici
7. Cause, prevenzione e trattamento degli eventi clinici
8. Incertezza casuale e sistematica delle misure
9. Ricerca e pratica clinica
10. Disegno e solidità degli studi primari
11. Ricerca bibliografica degli studi primari
12. Revisioni sistematiche, meta-analisi e pubblicazioni
secondarie
TOTALE GENERALE
3. Programma dettagliato
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
Ore
Lezioni
1
2
2
2
2
3
2
7
1
7
2
1
Ore
Esercitazioni
32
22
2
2
2
2
1
1
7
3
2
Incertezza del processo diagnostico
Introduzione al processo diagnostico
Accuratezza e precisione della misure cliniche
Validità e riproducibilità del giudizio clinico
Caratteristiche operative di un test diagnostico
Validità di un test diagnostico (Sensibilità e specificità)
Test espressi in scala continua
Scelta del test (Uso di test sensibili e uso di test specifici)
Test multipli
Combinazione di test
Test in serie
Test in parallelo
Predittività di un test diagnostico
Valore predittivo
Predittività e prevalenza
Predittività e ragionamento clinico
Accordo tra osservatori
Un richiamo ai concetti di validità e riproducibilità
La misura della concordanza
Quanto frequentemente si verifica il disaccordo tra clinici?
Frequenza degli eventi clinici
I concetti di incidenza e prevalenza
Rischio assoluto
Tasso di incidenza
Tasso di prevalenza
Cause, prevenzione e trattamento degli eventi clinici
Introduzione
Le misure per lo studio dei determinanti degli eventi clinici (Forza dell’associazione e
impatto dell’associazione)
h.
i.
j.
k.
l.
Le misure per lo studio dell’efficacia degli interventi terapeutici (forza dell’efficacia e
impatto clinico dell’efficacia)
Incertezza casuale e sistematica delle misure
Introduzione
Precisione e accuratezza delle misure (Precisione e variabilità casuale, Accuratezza
ed errori sistematici)
Ricerca e pratica clinica
Introduzione
Le evidenze scientifiche disponibili
Gerarchia delle evidenze
Disegno e solidità degli studi primari
Introduzione
Segnalazioni di casistica
Studi controllati con controlli storici
Studi controllati con controlli concorrenti: l’epidemiologia analitica
È giustificato lo scetticismo verso gli studi epidemiologici?
Le quattro parole chiave degli studi sperimentali (Sperimentazione, Clinica,
Controllata, Randomizzata)
Luci ed ombre del metodo sperimentale
Dalla sperimentazione all’osservazione
Ricerca bibliografica degli studi primari
Presentazione
Introduzione a Pubmed
La strategia di ricerca
Revisioni sistematiche, meta-analisi e pubblicazioni secondarie
Rassegne tradizionali, revisioni sistematiche e meta-analisi
Vantaggi e limiti della meta-analisi
Meta-analisi verso sperimentazioni cliniche controllate
Il ruolo della Cochrane Collaboration
Le pubblicazioni secondarie
4. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità.
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste di quattro prove in itinere ondine. E una prova orale che verterà sul
programma del corso e su una discussione del materiale elaborato dallo studente.
6. Materiale didattico
Per ogni argomento, agli studenti viene fornito il materiale didattico e metodologico, articoli
scientifici della letteratura medica.
Microeconomia I S
docente Piero
Tedeschi
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di introdurre concetti e strumenti analitici es senziali della teoria
microeconomica moderna. Svilupperemo la teoria del comportamento del
consumatore e quindi la teoria della domanda dei beni e dell’offerta dei fattori.
Svilupperemo inoltre la teoria del comportamento dell’impresa e quindi la teoria
dell’offerta di beni e di domanda di fattori nell’ambito di un’economia di mercato
perfettamente concorrenziale.
Dopo aver introdotto la nozione di equilibrio
concorrenziale e la nozione di efficienza paretiana in un contesto di analisi parziale di
un singolo mercato, studieremo il funzionamento di un’economia costituita da una
pluralità di mercati interrelati.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Teoria della scelta individuale razionale in condizioni di
certezza
Teoria del comportamento del consumatore
Teoria della domanda
Scelte in condizioni di rischio
Teoria del comportamento dell’impresa e teoria della
produzione
Equilibrio di mercato concorrenziale: analisi parziale
Equilibrio di mercato concorrenziale: equilibrio generale
walrasiano ed economia del benessere
TOTALE GENERALE
3. Programma dettagliato
a.
Ore
Lezioni
4
Ore
Esercitazioni
1
6
6
6
6
2
2
2
2
4
4
1
2
36
12
Teoria della scelta individuale razionale in condizioni di certezza
Introduzione
Relazioni di preferenza e approccio basato sulle preferenze
Assioma delle preferenze rivelate, regole di scelta e approccio basato sulle scelte
Relazioni fra i due approcci
b. Teoria del comportamento del consumatore
Il problema di scelta del consumatore concorrenziale
Preferenze e utilità
Massimizzazione dell’utilità e minimizzazione della spesa
Dualità
c. Teoria della domanda
Funzioni e corrispondenze di domanda individuale
Funzioni e corrispondenze di domanda aggregata
d. Scelte in condizioni di rischio
Ipotesi fondamentali
Applicazioni ai mercati finanziari
Applicazioni ai mercati assicurativi
e Teoria del comportamento dell’impresa e teoria della produzione
Il problema di scelta dell’impresa concorrenziale
Tecnologia, insieme di produzione, funzione di produzione
Massimizzazione dei profitti e minimizzazione dei costi
Dualità
Funzioni di costo e di offerta nel caso di produzione singola
Aggregazione
f. Equilibrio di mercato concorrenziale: analisi parziale
L’equilibrio di un mercato isolato in concorrenza perfetta
Equilibrio concorrenziale e ottimalità paretiana
g. Equilibrio di mercato concorrenziale: equilibrio generale walrasiano ed economia del
benessere
Economie di produzione: il modello 2 x 2
Equilibrio ed efficienza: i due Teoremi Fondamentali dell’economia del benessere
Efficienza paretiana e benessere sociale
Un modello generale di equilibrio concorrenziale
Esistenza di un equilibrio walrasiano
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
5. Modalità dell’esame
L'esame prevede una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti. Gli studenti
frequentanti sono vivamente sollecitati a sostenere la prova scritta subito dopo la fine
del corso.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
Mas-Colell A., M.D. Whinston e J.R. Green, Microeconomic Theory, Oxford University
Press, New York, 1995.
•
Varian H.R., Microeconomic Analysis, 3rd ed., W.W. Norton & Company, New York,
1984.
Nel corso delle lezioni e delle esercitazioni saranno indicati o distribuiti altri materiali
didattici.
Microeconomia II S
docente Irene
Valsecchi
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Questo insegnamento, assieme a Microeconomia I S, fornisce gli strumenti di base
per l’analisi economica.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Ore
Lezioni
6
10
4
4
4
8
36
Scelte in condizioni di rischio
Teoria dei giochi
Beni pubblici
Esternalità
Monopolio
Oligopolio
TOTALE GENERALE
Ore
Esercitazioni
2
4
1
1
1
3
12
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
5. Modalità dell’esame
L’esame prevede la soluzione di esercizi più una eventuale verifica teorica. Nel corso
delle lezioni saranno dati compiti a casa che verranno valutati.
6. Materiale didattico
Testo di riferimento:
•
Varian Hal: Microeconomic Analysis, Norton, (ultima edizione)
Testi complementari:
•
Guiso Luigi e Daniele Terlizzese: Economia dell’incertezza e dell’informazione
•
Mas-Colell Andreu, Michael Whinston e Jerry Green: Microeconomic Theory,
Oxford University Press.
Modelli statistici di comportamento economico S
docente
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di esplorare i principali modelli statistici utilizzati per
rappresentare il fenomeno della domanda di beni di largo consumo. In particolare,
sono trattati i sistemi di domanda statici ed i modelli di attrazione per quote di
mercato. L’attività formativa prevede la presentazione di casi di studio basati su dati
reali di mercato. Viene data particolare enfasi all’applicazione delle teorie e dei
metodi, con l’obiettivo di formare il senso critico degli studenti nella scelta degli
strumenti più adeguati per la realizzazione dei modelli.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Teoria di comportamento del consumatore
Casi di studio di sistemi di domanda
Teoria delle quote di mercato e modelli di attrazione
Tecniche di trattamento della variabile pubblicitaria
Cenni ad altri approcci modellistica
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
8
4
14
6
4
36
3. Programma dettagliato
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
k.
l.
m.
n.
o.
p.
q.
r.
Introduzione alla teoria della domanda
Funzioni di utilità
Sistemi di domanda e restrizioni generali
Restrizioni particolari
Casi di studio classici di sistemi di domanda
Caso di studio della pasta di semola
Introduzione alla teoria delle quote di mercato e delle attrazioni
Elasticità delle principali forme funzionali e strutture competitive
Modelli ad effetti differenziali e completi
Principali problematiche nella raccolta e nell'organizzazione dei dati
Metodi di stima dei modelli di attrazione
Caso di studio dei detergenti per la casa
Caso di studio dei detersivi per lavatrice (senza la variabile pubblicitaria)
Elementi di teoria della pubblicità
Adstock: definizione, metodo di calcolo ed applicazione ai modelli di attrazione
Caso di studio dei detersivi per lavatrice (con la variabile pubblicitaria)
Cenni ad altri approcci modellistici: i test a negozio controllato e gli area test
Cenni ad altri approcci modellistici: i modelli analogici per i prodotti in lancio
4. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità.
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste nella realizzazione di un modello econometrico ed in una prova orale.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
L. Phlips, Applied Consumption Analysis, North Holland, Amsterdam, 1983, Cap.1 (escluse
sezioni 1.3 e 1.5), 2, 3 (esclusa sezione 3.5), 4.
•
L. G. Cooper, M. Nakamishi, Market-Share Analysis, International Series in Quantitative
Marketing (ISQM), 1993, Cap. 1, 2, 3, 4, 5 (fino al 5.11 compreso).
•
S. Broadbent, Accountable Advertising, Ed. Admap Publications, 1997, Cap. 5, 8 (fino
all’8.11 compreso).
Tutti i testi di riferimento sono difficili da reperire e pertanto saranno disponibili presso il
Dipartimento di Statistica.
Modelli statistici in epidemiologia S
docente Rino
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: MED/01
Bellocco
Programma da definirsi.
Modelli statistici per le sperimentazioni cliniche S
docente Antonella
Zambon
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: MED/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di fornire le basi teoriche e le conoscenze informatiche necessarie
per l’analisi dei disegni sperimentali, e l’interpretazione dei risultati, con particolare
attenzione ai disegni a misure ripetute. Tutti gli argomenti sono completati da
esercitazioni pratiche condotte in ambiente SAS.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Cenni al modello lineare
Modelli ad effetti fissi e casuali
Disegno a misure ripetute
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
6
6
6
18
3. Programma dettagliato
a. Cenni al modello lineare
Approccio matriciale
Analisi della varianza
b. Modelli ad effetti fissi e casuali
Modello ad effetti fissi
Modello ad effetti casuali
Modello ad effetti misti
c. Disegno a misure ripetute
Confronto tra alcuni approcci utilizzati nell’analisi delle misure ripetute: i)
ANOVA per misure ripetute, ii) MANOVA (Multivariate Analysis of Variance);
(iii) modelli misti
Crossover
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova di laboratorio e nella preparazione di una tesina su un
argomento concordato con il docente.
Gli studenti non frequentanti sono invitati a contattare la docente per concordare le
modalità dell’esame.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
A. Zambon, Lucidi del corso, ed. 2006
Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione dei
lucidi.
Piano degli esperimenti I S
Crediti 5
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
Mutuato da Piano degli esperimenti (lauree triennali)
Piano degli esperimenti integrativo I S
docente
Crediti 1
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di approfondire alcune tematiche tipiche della programmazione
degli esperimentino con riferimento ai modelli con effetti fissi e variabili nonchè alla
ricerca del disegno ottimo.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Cenni a modelli con effetti fissi e con effetti casuali
Cenni di disegno ottimo degli esperimenti
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
2
4
6
3. Programma dettagliato
a. Problemi di modelli con effetti fissi e con effetti casuali
b. Problemi di disegno ottimo degli esperimenti
4. Propedeuticità
Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell’esame di
Piano degli esperimenti.
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti.
6. Materiale didattico
Letture consigliate:
• Armitage P., Betty G., Statistica Medica, Mc Graw-Hill Italia, Milano, 1996
• Box G.E.P., Hunter W.G., Stuart Hunter J., Statistics for Experimenters, John
Wiley & Sons, New York.
• Cochran W.G., Cox M.G., Experimental Designs, II ed. Wiley, New York, 1992
th
• Montgomery, D.C., Design and Analysis of Experiments, Wiley &Sons, 5 ed., NewYork, 2001.
Piano degli esperimenti II S
Docente: Laura
Deldossi
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di estendere le conoscenze raggiunte con il corso di Piano degli
Esperimenti I andando ad esaminare particolari e più complessi disegni sperimentali
a 2 o più fattori particolarmente utili in ambito biostatistico e per la statistica
sperimentale. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di impostare
correttamente il piano di un esperimento orientandosi tra diversi disegni sperimentali,
di effettuare l’analisi dei dati mediante il più appropriato modello nonché di
interpretare dal punto di vista statistico i risultati.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Disegno sperimentale: definizione e classificazione
Richiami dei principali disegni sperimentali ad un fattore
Disegno sperimentale fattoriale completo
k
Disegno 2 e suo frazionamento
k
Cenno ai disegni 3
Modelli a effetti casuali e a effetti misti
Disegni di tipo gerarchico
Disegni di tipo split-plot
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
4
4
4
8
2
6
4
4
36
3. Programma dettagliato
a. Disegno sperimentale: definizione e classificazione. Il modello di regressione.
Fattori qualitativi: analisi della varianza; fattori quantitativi: analisi della
regressione.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
Richiami dei principali disegni sperimentali ad un fattore: completamente
randomizzato, a blocchi randomizzati, a quadrato latino. La scelta della
dimensione campionaria.
k
Disegno fattoriale 2 e suo frazionamento: il problema del confondimento dei
blocchi e dei fattori. Loro utilizzo in modo sequenziale. Il piano centrale
composto.
k
Cenni ai piani 3 .
Modelli a effetti casuali e a effetti misti: definizione, loro utilizzo e analisi
statistica.
Disegni di tipo gerarchico: definizione, loro utilizzo e analisi statistica
Disegni di tipo split-plot: definizione, loro utilizzo e analisi statistica
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti eventualmente
integrata con una prova orale.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
Montgomery, D.C., Design and Analysis of Experiments, Wiley &Sons, 5th ed., New-York, 2001.
Testi di utile consultazione:
•
Paulson D.S. Applied Statistical Designs for the Researcher, Marcel Dekker,
New-York,2003.
•
Box, G.E.P., Hunter, W.G., Hunter, S.J. , Statistics for Experiments, Wiley, New
York, 1978
Popolazione e disuguaglianze II S
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/02
Mutuato da Sviluppo demografico ed economico S
Processi stocastici S
docente
Andrea Ongaro
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di introdurre i concetti fondamentali relativi ad alcune classi di
processi di largo interesse e utilità nelle applicazioni, con particolare riferimento a
quelle di tipo spaziale ed ambientale. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni
teoriche ed esercitazioni in laboratorio.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Definizione generale di processo stocastico
Processi markoviani
Processi di punto
Processi spaziali
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
3
13
10
10
36
Ore
Esercitazioni
2
2
2
6
3. Programma dettagliato
a. Introduzione alla teoria generale dei processi stocastici
b. Catene di Markov a tempo discreto:
Equazioni di Chapman-Kolmogorov
Classificazione degli stati
Distribuzioni limite
c. Cenni sulle catene di Markov a tempo continuo
d. Processo di Poisson
e. Processi di punto nello spazio
f. Cenni sul moto browniano
g. Processi spaziali:
Stazionarietà e isotropia
Variogramma e covariogramma
Principali modelli parametrici isotropici
4. Propedeuticità
Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel
corso di Calcolo delle Probabilità S.
5. Modalità dell’esame
L’esame finale consiste in una prova orale.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
Ross S., Probability models, Academic Press, 2003
•
Durrett R., Essentials of stochastic processes, Springer, 1999
Per la parte riguardante i processi spaziali è disponibile una apposita dispensa
Programmazione e controllo S
docente
Massimo Saita
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/07
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di introdurre in maniera rigorosa alcuni concetti e strumenti
essenziali per la programmazione ed il controllo di gestione nelle imprese industriali.
Dopo aver ripreso alcuni concetti fondamentali sui costi aziendali nel sistema di
amministrazione e controllo, relativi ai costi dei fattori produttivi, costi per centro di
responsabilità, costi per attività, costi per processo e commessa, costi per prodotto,
si analizza il processo di formazione del budget
economico, finanziario e
patrimoniale. Dopo un breve cenno sulla contabilità gestionale/analitica/industriale e
sul sistema di forecast si analizza il sistema di reporting aziendale. Il processo di
formazione del budget sarà spiegato possibilmente su personal computer con un
caso guida a cui seguirà un caso a scelta predisposto dallo studente.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Ripresa dei concetti fondamentali sui costi aziendali
Introduzione al budget
Il budget del sistema produttivo
Il budget commerciale
Il budget delle strutture centrali e il budget aziendale
La contabilità gestionale ed il forecast
Il sistema di reporting
TOTALE GENERALE
3. Programma dettagliato
a.
b.
Concetti fondamentali sui costi
costi dei fattori produttivi
costi per centro di responsabilità
costi per attività
costi per processo e commessa
costi per prodotto
Introduzione al budget
Il budget e le politiche aziendali
Il budget ed il ciclo produttivo-distributivo
Il budget ed il ciclo economico-finanziario e patrimoniale
Il budget multidimensionale
Piano integrato di vendita, produzione, scorte
Dualità
Ore
Lezioni
4
2
12
6
2
2
8
36
c.
d.
e.
f.
g.
Il budget del sistema produttivo
Struttura input-output
Budget dei fattori produttivi
Budget del personale
Costo standard semilavorati e prodotti
Budget economico per centro produttivo
Budget economico e patrimoniale consolidato
Budget commerciale
Budget dei ricavi
Budget del costo del venduto
Budget dei costi commerciali fissi e variabili
Budget degli investimenti commerciali
Budget dei margini di contribuzione
Il budget delle strutture centrali e il budget aziendale
Il budget delle strutture centrali
Il budget di tesoreria
Il budget economico patrimoniale
La contabilità gestionale ed il forecast
Dalla contabilità generale alla contabilità gestionale
Il sistema amministrativo integrato
Il forecast
Il sistema di reporting
Principi
Struttura
Reporting produzione
Reporting commerciale
Reporting struttura
Reporting aziendale
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio
5. Modalità dell’esame
L'esame prevede la predisposizione da parte dello studente di un caso semplificato
di budget utilizzando il software previsto nel libro di testo. Il caso verrà discusso con
la commissione d’esame.
Qualora lo studente non predisponesse il caso, l’esame verterà sui contenuti del libro
di testo.
6. Materiale didattico
Software su Excel inserito nel testo di riferimento.
Testo di riferimento:
•
Massimo Saita, “Programmazione e Controllo”, Giuffrè Milano.
Ricerche di marketing S
docente
Silvio Brondoni
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/08
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di approfondire il Marketing e le Ricerche di Marketing. In tale
ambito, specifica attenzione sarà attribuita all’approfondimento delle tematiche delle
Ricerche di Marketing in condizioni di eccesso di offerta.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
!
"
#
#
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni*
5
5
10
16
36
3.
a.
b.
c.
d.
e.
f.
Programma dettagliato
Marketing e dinamiche competitive
Marketing e economie di scarsità.
Marketing e economie di benessere
Marketing e economie in eccesso di offerta.
‘Intangible competition’
I sistema delle risorse immateriali di prodotto (brand, design, pre/post sales
services)
g. Le risorse immateriali d’impresa (cultura d’impresa, sistema informativo, brand
equity)
h. Il sistema delle risorse immateriali d’impresa
i. Marketing research in eccesso di offerta
j. Communication researches
k. Product researches
l. Price researches
m. Trade researches
4. Propedeuticità
Economia e Gestione delle Imprese S
5. Modalità dell’esame
L’esame prevede una prova scritta nell’appello riservato per gli studenti frequentanti
e prove orali per gli studenti non frequentanti.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
Market-Space Management, Symphonya. Emerging Issues in Management, vol.
1, 2002
•
Brand Equity, Symphonya. Emerging Issues in Management, vol. 1, 2000-2001
•
Lambin Jean-Jacques, Market-Driven Management, MacMillan, London, 2000.
(cap 1, 2, 4)
•
Corniani Margherita, Sistema informativo aziendale e dinamiche competitive,
Giappichelli, Torino, 2000. (cap 2, 3)
Risk management S
docente
Crediti 6
Programma da definirsi.
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/05
Serie storiche economiche integrato S
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03
Mutuato parzialmente da Serie storiche economiche I e Serie storiche
economiche II (lauree triennali)
Serie storiche economiche S
docente Biancamaria
Zavanella
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03
1. Obiettivi dell'attività formativa
Obiettivo del corso è fornire agli studenti strumenti avanzati per l’analisi di serie
storiche univariate e multivariate, a fini sia previsivi che interpretativi dei fenomeni
economici e delle loro dinamiche. Il contenuto del corso è sia teorico che applicativo.
Al termine del corso lo studente è in grado di effettuare analisi originali su fenomeni
reali di carattere economico (e anche su altri tipi di fenomeni descritti da serie
storiche), di leggere la letteratura specializzata in materia e di utilizzare i principali
software esistenti.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Introduzione e definizioni
Modelli dinamici stazionari
Test di stazionarietà
Processi integrati e modelli cointegrati
Modelli Vettoriali Autoregressivi
Cointegrazione nei modelli VAR
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
2
6
4
10
6
8
36
Ore
Esercitazioni
0
0
2
2
4
4
12
3. Programma dettagliato
a. Modelli dinamici stazionari.
b. Espansione e recessione dei sistemi economici.
c. Analisi di variabili non stazionarie.
d. Fluttuazioni di breve e di lungo periodo.
e. Trend stocastici e deterministici.
f. Test di stazionarietà e non stazionarietà.
g. Processi lineari integrati.
h. Modelli cointegrati.
i. Error correction Mechanism.
j. Modelli a variabili latenti. Il filtro di Kalman e il filtro di Hamilton.
k. La logica dei modelli VAR.
l. Modelli strutturali e modelli VAR.
m. Cointegrazione in ambito VAR
n. Test di cointegrazione.
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio.
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova scritta o nella discussione di un elaborato originale
dello studente.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
B. Zavanella, Modelli per serie storiche multivariate , CUSL, Milano, 2004
•
Lutkepohl, H., Introduction to multiple time series analysis : Springer-Verlag,
c1991, New York.
•
Harvey, Andrew C., Time series models, 2. ed. - New York , Harvester
Wheatsheaf, 1993.
•
J.D. Hamilton, Econometria delle serie storiche, Monduzzi, Bologna, 1995.
•
A. Gardini, G. Cavaliere, M. Costa, L. Fanelli, P. Paruolo, Econometria. Franco
Angeli, Milano, 2000.
Durante le lezioni verrà fornito materiale specifico per alcuni argomenti.
Statistica ambientale S
docente
Piero Quatto
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso intende fornire un’introduzione alle principali applicazioni della Statistica in
campo ambientale.
L'attività formativa è svolta attraverso lezioni.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Ecologia statistica
Modelli spaziali per dati ambientali
Analisi dei valori estremi
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
6
6
6
18
3. Programma dettagliato
a.
Campionamento ambientale
b.
Stima della densità di una popolazione biologica
c.
Modelli per la correlazione spaziale (variogramma e covariogramma)
d.
Previsione e interpolazione (Kriging semplice, ordinario e universale)
e.
Analisi dei valori estremi
f.
Distribuzioni asintotiche dei valori estremi
4. Propedeuticità
Per questa attività formativa è consigliata la conoscenza degli argomenti trattati nel
corso di Statistica II.
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova orale.
6. Materiale didattico
Dispense e articoli forniti dal docente.
Testo di utile consultazione:
S.K. Thompson, “Sampling”, Wiley, New York, 2002.
Statistica applicata alle scienze biologiche S
Crediti 5
Settore scientifico disciplinare: MED/01
Mutuato da Statistica applicata alle scienze biologiche (lauree triennali)
Statistica applicata alle scienze biologiche
integrativo S
docente Elia
Biganzoli
Crediti 1
Settore scientifico disciplinare: MED/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Lo studente dovrà integrare le basi per l'applicazione di metodi quantitativi nel
laboratorio di analisi biologiche includendo aspetti relativi a controllo di qualità delle
misure.
Verrà considerata la metodologia statistica di riferimento, in relazione alla sua
applicazione ad esempi pratici.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Calibrazione e controllo di qualità
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
6
6
3. Programma dettagliato
Calibrazione e Controllo di qualità
a. Calibrazione lineare e dosaggi chimici
b. Calibrazione non lineare e dosaggi immunologici
c. Controllo di qualità interno
d. Verifica esterna della qualità
4. Propedeuticità
Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel
corso di Statistica applicata alle scienze biologiche.
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in un test preliminare e nella discussione dei risultati di un'analisi di
dati sperimentali.
6. Materiale didattico
Verrà fornito materiale specifico.
Statistica aziendale S
docente Paolo
Mariani
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03
1. Obiettivi dell'attività formativa
Fornire gli elementi per offrire soluzioni partendo dall’ascolto delle esigenze
aziendali.
L’analisi statistica territoriale come strumento operativo, la segmentazione ed il
profiling dei clienti/utenti (CRM), le misure di impatto degli investimenti in promozione
e comunicazione, l’analisi della concorrenza rappresentano le aree di applicazione.
Attraverso giochi di ruolo e testimonianze, si mostrerà come i metodi statistici
consentano di affrontare e risolvere alcuni problemi in azienda.
L'attività formativa è svolta attraverso lezioni.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Analisi statistica territoriale
Customer Relationship Management (CRM)
Misure di impatto gli investimenti
Competitive intelligence
Gioco di ruolo
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
8
8
8
8
4
36
3. Programma dettagliato
a. Rilevazione dei dati e generazione della base informativa
b. Il territorio come strumento decisionale
c. Tecniche di segmentazione ed ambiti di applicazione
d. Profiling in ottica CRM
e. Tecniche di analisi per il CRM
f. Indicatori per la misura dell’impatto dell’investimento
g. Analisi della concorrenza
h. Il sistema informativo aziendale
i. Fonti statistiche endogene ed esogene
j. Gioco di ruolo
4. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità.
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova orale e nella realizzazione di una tesina sugli
argomenti trattati.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
P. Mariani, Dal Report al Customer Comunication Management. Introduzione ai
Sistemi di Supporto alle Decisioni d'
Impresa, FrancoAngeli, Milano, in fase di
stampa.
•
P. Mariani, Appunti del corso
Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione del
testo di riferimento.
Gli studenti non frequentanti sono invitati a richiedere il materiale direttamente al
docente
Statistica dei mercati monetari e finanziari S
docente Matteo
Pelagatti
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di fornire gli strumenti statistico-econometrici necessari per
analizzare le serie storiche tipiche dei mercati monetari e finanziari (tassi di cambio,
prezzi dei titoli, volumi scambiati, rendimenti), sia dal punto di vista descrittivo ed
interpretativo, sia dal punto di vista previsivo. In particolare si studiano i modelli
stocastici utilizzabili per la previsione delle serie storiche finanziarie e della loro
volatilità. L’uso dei modelli statistici viene illustrato nell’ambito dell’ottimizzazione del
portafoglio e della verifica di modelli macroeconomici dei mercati finanziari.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Prodotti finanziari
Prezzi e rendimenti
Richiami di modellistica ARMA
Processi integrati e processi ARIMA
Fatti empirici delle serie storiche finanziarie
Modelli per la volatilità (GARCH e dintorni)
Modelli di volatilità multivariati
Applicazioni all’ottimizzazione del portafoglio
Applicazioni al Value at Risk
TOTALE GENERALE
3. Programma dettagliato
a. Prodotti finanziari
b. Prezzi e rendimenti
c. Richiami di processi ARMA
d. Processi integrati e test di radice unitaria
Ore
Lezioni
2
2
2
2
2
11
11
2
2
36
e.
f.
g.
h.
i.
j.
k.
l.
Fatti empirici delle serie storiche finanziarie
Modelli GARCH
Quasi-massima verosimiglianza e test per processi GARCH
GARCH assimmetrici e GARCH-in-mean
Elementi di processi VAR e cointegrazione
GARCH multivariati
Applicazioni al CAPM
Applicazioni al Value at Risk
4. Propedeuticità
Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel
corso di Serie storiche economiche integrato S.
5. Modalità dell’esame
Scritto e orale (presentazione di un argomento di approfondimento).
6. Materiale didattico
Dispense scaricabili dal sito http://www.statistica.unimib.it/utenti/p_matteo/
Materiale fornito dal docente per l’argomento di approfondimento.
Statistica II S
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare:SECS-S/01
Mutuato da Statistica II (lauree triennali)
Statistica multivariata I S
docente Giorgio
Vittadini
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso vuole dare strumenti per una prima introduzione alle analisi dei modelli lineari
con variabili esaustive e latenti. Il corso vuole inoltre mettere in grado gli studenti di
utilizzare i pacchetti statistici del SAS onde poter svolgere autonomamente
un’indagine empirica nei più diversi campi (bio-statistico, economico, sociologico).
Nella prima parte si presentano l’analisi della varianza e della covarianza come
sviluppo del modello lineare. Successivamente, dopo aver illustrato il concetto di
correlazione spuria si introducono i modelli di path analysis e i modelli strutturali con
variabili osservate in connessione con l’analisi esplorativa della correlazione
canonica.
Si presenta quindi il concetto di variabili latenti nelle sue diverse accezioni onde
introdurre i modelli con variabili latenti quali il modello fattoriale e il modello
strutturale con variabili latenti nella versione lisrel.
Si discute infine dell’unicità di tali modelli.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
I parte: Modello lineare e analisi delle varianze e covarianze
II parte: Analisi della correlazione canonica
III parte: Correlazione spuria e path analysis
IV parte: Variabile latente e modelli fattoriali, modelli con
variabili latenti
TOTALE GENERALE
Ore
Ore
Lezioni Esercitazioni
12
4
6
2
6
2
12
4
36
12
3. Programma dettagliato
a. Modello lineare classico : ipotesi
Metodi di stima
Valutazione della bontà di adattamento
Distribuzione normale degli errori
Test di ipotesi e intervalli di confidenza su parametri ed errori
Modelli lineari generalizzati.
Analisi delle Varianze. Analisi delle covarianze
Confronti per verifica di ipotesi plurime
b. Analisi della Correlazione Canonica. Funzione obiettivo. Vincoli. Determinazione
Risultati. Rappresentazione grafica. Principali applicazioni
Introduzione ai pacchetti statistici del Sas
c. I modelli nell’Analisi Multivariata
Modello lineari e Modelli Multivariati
Correlazione spuria, Modelli causali, Path Analysis
d. Errori nelle variabili e variabili latenti. Modelli di misurazione
Modello di Analisi Fattoriale Comunalità. Metodo per ricavare i parametri.
Rotazione delle soluzioni. Metodi per ricavare i punteggi fattoriali. Non
identificabilità dei parametri e indeterminatezza dei fattori.
Modelli strutturali con variabili latenti.
4. Propedeuticità
Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel
corso di Introduzione alla Statistica multivariata S.
5. Modalità dell’esame
Alla fine dei cicli di lezione agli studenti verranno assegnati paper inerenti ai problemi
di controllo di qualità trattati inerenti sia l’affronto di aspetti teorici che la risoluzione di
problemi empirici mediante pacchetti Sas. Gli studenti sostengono una prova scritta
con l’ausilio del materiale da loro selezionato.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
G. Vittadini, Dispense del corso.
•
L.Fabbris, Statistica Multivariata, McGraw- Hill, Milano, 1997.
•
•
K.G. Joreskog, H.Wold, System under in direct observation, North Holland
Publishing Company, Amsterdam, 1982.
Manuale Sas: capitoli inerenti parti 2, 3, 4.
Statistica multivariata II S
docente Giorgio
Vittadini
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
L’obiettivo del corso è:
a) Dopo aver introdotto i modelli lineari generalmente atti ad analizzare le
rispondenze di variabili qualitative e delle variabili esplicative miste
mostrare un quadro organico dei metodi di quantificazione delle variabili
qualitative e miste e un’introduzione.
b) Scaling di variabili qualitative.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Analisi discriminante e modello logit
Metodi di Scaling
Quantificazione Modelli strutturali
Rasch Analysis
TOTALE GENERALE
Ore
Ore
Lezioni Esercitazioni
9
3
9
3
6
2
12
4
36
12
3. Programma dettagliato
a. Analisi discriminante e modelli logit come varie
b. Scaling mediante criteri di coerenza interna
c. Scaling mediante funzione obiettivo. Analisi delle corrispondenze
d. Quantificazione mediante metodi alterati di quantificazione delle variabili e di
estrazione di trasformati lineari di variabili osservate
e. Quantificazione nei modelli strutturali
f. Rasch analysis come metodi di quantificazione delle variabili. Scomposizione
parametri abilità e difficoltà. Inferenza nella Rasch Analysis.
4. Propedeuticità
Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel
corso di Introduzione alla Statistica multivariata S.
5. Modalità dell’esame
Alla fine dei cicli di lezione agli studenti verranno assegnati paper inerenti ai problemi
di controllo di qualità trattati inerenti sia l’affronto di aspetti teorici che la risoluzione di
problemi empirici mediante pacchetti Sas.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
G. Vittadini, Dispense del corso.
•
L. Fabbris, Statistica Multivariata, McGraw- Hill, Milano, 1997.
•
K.G. Joreskog, H.Wold, System under in direct observation, North Holland
Publishing Company, Amsterdam, 1982.
•
Manuale Sas: capitoli inerenti parti 2, 3, 4.
Statistica spaziale S
docente Riccardo
Borgoni
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di introdurre modelli e metodi per l’analisi di processi il cui valore
varia nello spazio. Particolare attenzione viene posta sull’analisi della covarianza che
descrive la struttura di dipendenza spaziale del processo e sull’interpolazione del
processo.
Il corso ha una forte componente applicativa; applicazioni in ambito ambientale,
ricostruzione di immagini ed epidemiologico saranno presentate durante le lezioni.
Sessioni di laboratorio informatico fanno parte integrante del programma. Il software
utilizzato sarà R.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Introduzione alla statistica spaziale e analisi esplorativa dei
dati spaziali
Modelli geostatistici
Modelli per dati di area
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
Ore
Lab
Informatico
10
16
10
36
3
6
3
12
3. Programma dettagliato
Introduzione. Generalità sui metodi e finalità della statistica spaziale. Il modello
spaziale: variabilità di piccola e larga scala. Tipologie di dati spaziali.
PARTE A: GEOSTATISTICA. Richiami sui processi stocastici gaussiani.
Stazionarietà, Funzione di covarianza, correlogramma e variogramma.
Caratteristiche del
semi-variogramma: Sill, Range, Nugget effect. Isotropia.
Continuità e derivabilità di un processo stocastico spaziale; Alcuni modelli
parametrici isotropici. Analisi esplorativa dei dati: EDA & ESDA. ESDA per la
componente di larga e piccola scala. Analisi della componente di piccola scala:
variogramma empirico, stime robuste e stime kernel del variogramma, stime di
massima verosimiglianza, il metodo dei minimi quadrati (ols, wls, gls). Stima del
covariogramma. Analisi della componente di larga scala: metodi parametrici
(regressioni polinomiali), regressione non parametrica e semiparametrica (kernel,
polinomi locali, loess e modelli additivi)
La previsione spaziale: previsione non stocastica e previsione stocastica: kriging
semplice, ordinario e universale.
PARTE B: DATI DI AREA. Misure di autocorrelazione spaziale: indice di Moran, di
Geary, di Moran modificato. Test parametrici e di permutazione per la correlazione
spaziale. Cenni sui modelli spaziali autoregressivi: modello simultaneo
autoregressivo (SAR) modello condizionale autoregressivo (CAR).
PARTE C: LABORATORIO IN AMBIENTE R.
4. Propedeuticità
Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel
corso di Processi stocastici e di Teoria dell’inferenza statistica S.
5. Modalità dell’esame
L’esame finale si compone di due parti. La prima consiste nella stesura di due relazioni; una
di tipo applicato consistente in un’analisi di dati con struttura spaziale e l’altra di argomento
metodologico. I lavori sono individuali e verranno svolti a casa con modalità indicate durante
il corso. La seconda parte consiste in una prova orale di cui fa parte integrante la
discussione dei due lavori di cui sopra.
Ulteriori informazioni verranno fornite all’inizio del corso
La frequenza è fortemente consigliata. Coloro che non potessero seguire le lezioni sono
pregati di contattare il docente all’inizio del modulo.
6. Materiale didattico
Borgoni R. Ongaro A (2005) Note sui processi stocastici spaziali Dipartimento di
Statistica Università Milano-Bicocca
Cressie, N. A. C. 1993 Statistics for spatial data.(New York: Wiley.
Ulteriore materiale verrà indicato dal docente all’inizio del corso
Sviluppo demografico ed economico S
docente
Alessandro Rosina
Crediti 3
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/04
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di introdurre allo studio delle relazioni tra dinamica demografica e
variabili sociali ed economiche. A livello macro viene trattato il rapporto tra
popolazione, risorse e sviluppo sostenibile. A livello micro viene analizzato, in
particolare, l’impatto dei fattori economici e dei vincoli e delle opportunità del mercato
del lavoro sui percorsi di vita individuali.
L'attività formativa è svolta attraverso lezioni.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Famiglie e mercato del lavoro: le trasformazioni in atto
Invecchiamento e sistema pensionistico
Globalizzazione ed immigrazione
TOTALE GENERALE
3. Programma dettagliato
a. Modelli di famiglia e di welfare in Europa
b. La lunga transizione allo stato aduto: il ruolo dei fattori economici
c. La bassa fecondità: costo dei figli e occupazione femminile.
d. Cause e conseguenze dell’invecchiamento della popolazione
e. Globalizzazione ed immigrazione
f. Politiche sociali
Ore
Lezioni
6
6
6
18
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studi
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova orale.
6. Materiale didattico
Materiale distribuito durante il corso.
Teoria dei campioni S
docente Giovanna
Nicolini
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di fornire un approfondimento dell’inferenza da popolazioni finite
presentando piani di campionamento complessi con probabilità costanti e variabili,
nonché particolari analisi che vengono impiegate sempre più di frequente in indagini
campionarie svolte in situazioni anomale.
L'attività formativa è svolta attraverso lezioni ed esercitazioni.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Inferenza da popolazioni finite
Piani di campionamento complessi
Stimatori nei campionamenti per aggregati
Dimensione campionaria
Tipologia degli errori non campionari
Attività seminariale
TOTALE GENERALE
Ore
Lezioni
2
8
12
3
2
6
36
Ore
Esercitazioni
0
0
8
2
2
12
3. Programma dettagliato
a. Cenni sull’approccio inferenziale dipendente dal modello e assistito dal modello
b. Campionamento con probabilità variabili: tecniche di estrazione di una unità.
Metodi di estrazione di campioni con più unità.
c. Piano di campionamento a grappoli, a due o più stadi e sistematico
d. Stimatori corretti nel campionamento a grappoli, a due stadi e nel sistematico.
e. Stimatori per quoziente nel campionamento a grappoli e a due stadi.
f. Stimatori per regressione.
g. Stimatori per la proporzione.
h. Definizione della dimensione campionaria in funzione dei costi e dell’errore
campionario.
i. Errori di copertura e di mancate risposte.
j. Attività seminariale su particolari argomenti quali, ad esempio, il campionamento
per popolazioni elusive, il campionamento doppio, il panel, gli stimatori per
piccole aree.
4. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità.
Saranno tenuti seminari di recupero per studenti che provengono da lauree triennali
dove non sono programmati corsi di base di Teoria dei campioni, oppure seminari di
approfondimento su specifici argomenti del programma.
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova scritta e, in caso di esito positivo, in una prova orale.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
Frosini B.V., Montinaro M., Nicolini G., Il campionamento da popolazioni finite,
UTET, 1999
Testi di utile consultazione:
•
Cochran W.G., Sampling Techniques,J. Wiley, New York, 1977
•
Sarndal C.E., Swensson B., Wretman J., Model Assisted Survey Sampling, SpringerVerlag, New York, 1992
•
Thompson S.K., Sampling, J Wiley, New York, 1999.
Teoria delle decisioni integrativo S
docente Sonia
Migliorati
Crediti 1
Settore scientifico disciplinare: MAT/09
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di completare le nozioni della teoria delle decisioni in condizioni di
incertezza. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Ore
Lezioni
6
6
Analisi sequenziale
TOTALE GENERALE
3. Programma dettagliato
a. Regola di decisione sequenziale e regola d'arresto.
b. Test del rapporto sequenziale delle probabilità.
4. Propedeuticità
Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel
corso di Teoria delle decisioni.
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova orale.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
Piccinato L., Metodi per le Decisioni Statistiche, Springer-Verlag Italia, Milano, 1996.
Teoria delle decisioni S
Crediti 5
Settore scientifico disciplinare: MAT/09
Mutuato da Teoria delle decisioni (lauree triennali)
Teoria dell’inferenza statistica S
Docente: Antonio
Pievatolo
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di presentare le nozioni generali e i metodi dell’inferenza
statistica, con particolare riguardo a problemi di stima e di verifica d'ipotesi,
utilizzando come filo conduttore l'approccio basato sulla verosimiglianza. A tale
scopo verranno inoltre preliminarmente introdotti gli strumenti di calcolo delle
probabilità necessari. L'attività formativa sarà svolta attraverso lezioni ed
esercitazioni.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Complementi sulle variabili casuali multidimensionali
Convergenza di successioni di variabili casuali
Verosimiglianza
Stimatori di massima verosimiglianza
Test del rapporto di verosimiglianza
TOTALE GENERALE
3.
a.
b.
c.
d.
e.
Ore
Lezioni
10
4
2
8
12
36
Ore
Esercitazioni
4
1
3
4
12
Programma dettagliato
Complementi sulle variabili casuali multidimensionali.
Funzione di ripartizione multidimensionale (caso discreto e assolutamente
continuo).
Valore atteso e momenti.
Trasformazioni di variabili casuali multidimensionali.
Distribuzioni multidimensionali notevoli.
Funzioni generatrici.
Convergenze di successioni di variabili casuali.
Vari tipi di convergenze e loro proprietà.
Leggi dei grandi numeri e teoremi centrali del limite.
Verosimiglianza
La funzione di verosimiglianza.
Il principio di verosimiglianza.
Stimatori di massima verosimiglianza
Equazioni di verosimiglianza.
Informazione di Fisher.
Proprietà degli stimatori di verosimiglianza.
Test del rapporto di verosimiglianza.
Formulazione del test del rapporto di verosimiglianza.
Distribuzione asintotica del test.
Casi notevoli.
Intervalli di confidenza basati sulla verosimiglianza.
4. Propedeuticità
Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studi
5. Modalità dell’esame
L’esame consiste in una prova scritta seguita, in caso di esito positivo, da una prova
orale.
6. Materiale didattico
Testi di riferimento:
•
Landenna G., Marasini D., Ferrari P. Probabilità e variabili casuali. Il Mulino,
Bologna, 1997
•
Landenna G., Marasini D., Ferrari P. Teoria della stima. Il Mulino, Bologna, 1997
•
Landenna G., Marasini D., Ferrari P. Teoria della verifica di ipotesi. Il Mulino,
Bologna, 1997
Testi di utile consultazione:
•
Dall’Aglio G. Calcolo delle probabilità. Zanichelli, Bologna, 1997
•
Azzalini A. Inferenza Statistica: un’introduzione basata sul concetto di
verosimiglianza (2 ed.). Springer-Verlag, 2001
•
Pace L., Salvan A. Introduzione alla statistica: inferenza, verosimiglianza,
modelli. Cedam, Padova, 2001
•
Rohatgi V.K. An introduction to Probability Theory and Mathematical Statistics.
J. Wiley, New York, 1976
Valutazione dei servizi socio-sanitari S
Docente: Camillo
Rossi
Crediti 6
Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01
1. Obiettivi dell'attività formativa
Il corso si propone di contestualizzare nel mondo dei servizi socio-sanitari le
definizioni di efficacia, efficienza e customer’s satisfaction attraverso l’uso di
indicatori di outcome e output. Vengono illustrati i diversi sistemi di analisi e
miglioramento della performance delle strutture sanitarie che utilizzano i database
amministrativi attualmente generati dai flussi informativi regionali. Vengono inoltre
illustrate le più significative esperienze del panorama nazionale e internazionale sulla
valutazione e miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria.
2. Programma riassuntivo
ARGOMENTI
Organizzazione del SSN e SSR, PSN, PSSR
La valutazione nei servizi alla persona
Certificazione di qualità, Vision 2000, Joint Commission
Efficacia, efficienza e customer’s satisfaction
Sistemi di indicatori di outcome e output e strumenti di analisi
Sistemi di valutazione della performance
TOTALE GENERALE
3.
1.
2.
Ore
Lezioni
4
6
6
6
8
6
36
Programma dettagliato
Il contesto dei servizi sanitari e socio-sanitari: Il servizio sanitario nazionale, il
servizio sanitario regionale lombardo e il piano socio sanitario regionale
Gli obiettivi
a. Definire il significato della valutazione in sanità: perché valutare, cosa,
chi e come.
b. Definire e studiare efficacia e outcome, efficienza e output, customer’s
satisfaction e qualità percepita
3.
4.
c. Il benchmarking e la sua utilizzazione
Strumenti
a. La certificazione di qualità secondo le Vision 2000
b. Progettare un sistema qualità e attuare il business process
reengineering
c. Il sistema informativo sanitario
d. I flussi informativi sanitari e le banche dati
e. La scheda di dimissione ospedaliera (SDO)
f. Strumenti di analisi e cenni sul metodo multilevel
Le metodologie
a. Valutazione dell’efficacia delle strutture ospedaliere attraverso lo studio
dell’outcome
b. Valutazione dell’efficienza delle strutture ospedaliere attraverso lo
studio dell’output
c. L’uso dei dati amministrativi per la valutazione
d. Gli indicatori, classificazione e utilizzazione
e. I sistemi di valutazione della performance e il metodo Ioint commission
f. La valutazione del capitale umano in sanità
4. Propedeuticità
Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità.
5. Modalità dell’esame
Colloquio orale
6. Materiale didattico
Slides powepoint, links per internet
In caso di difformità tra le propedeuticità indicate in questa Guida e
quelle indicate nei Regolamenti dei Corsi di laurea , fanno fede quelle
dei Regolamenti.
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