PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI (LAUREE SPECIALISTICHE) Algebra lineare S Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: MAT/02 Mutuato da Algebra lineare (lauree triennali) Analisi della sopravvivenza S docente Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: MED/01 Rino Bellocco Programma da definirsi. Analisi di Mercato S docente Paolo Mariani Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03 1. Obiettivi dell'attività formativa Fornire degli strumenti per le analisi di mercato e mostrare, attraverso giochi di ruolo e testimonianze, come i metodi statistici consentano di affrontare e risolvere alcuni problemi in azienda. Particolare attenzione è dedicata alle aree di applicazione statistica in ambito aziendale, gli aspetti connessi alla raccolta, elaborazione e comunicazione dei dati ed allo studio di casi aziendali. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Statistica e Marketing Le ricerche di mercato Indagini qualitative e quantitative Tecniche di indagine Gioco di ruolo TOTALE GENERALE 3. Programma dettagliato a. Il significato del Marketing b. Fonti statistiche endogene ed esogene c. I piani di ricerca d. Le ricerche continuative e. Le ricerche ad hoc f. Indagini qualitative Ore Lezioni 6 6 10 10 4 36 g. h. i. j. k. Indagini quantitative I questionari Tecniche e modalità di somministrazione dei questionari Il reporting Gioco di ruolo 4. Propedeuticità Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Statistica economica I. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova orale e nella realizzazione di una tesina sugli argomenti trattati. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • P. Mariani, Prendersi cura del proprio prodotto. Guida alle ricerche di mercato lungo il ciclo di vita del prodotto/servizio, Franco Angeli, Milano, in fase di stampa. • P. Mariani, Appunti del corso Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione del testo di riferimento. Gli studenti non frequentanti sono invitati a richiedere il materiale direttamente al docente Basi di dati S docente Mario Mezzanzanica Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 1. Obiettivi dell’attività formativa L’obiettivo è di fornire le conoscenze necessarie sia metodologiche che implementative per l’analisi e la progettazione di sistemi per la gestione dei dati. Gli argomenti vengono trattati da vari punti di vista, con riferimento sia alla situazione esistente, che ad aspetti avanzati in via di sviluppo. Alla fine del corso lo studente dovrebbe aver acquisito non soltanto le conoscenze teoriche sulla materia trattata, ma anche le tecniche e gli strumenti metodologici sufficienti per affrontare e condurre a termine il progetto completo di una base di dati 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Metodologie e modelli per il progetto La progettazione concettuale La normalizzazione Architetture e paradigmi per l’analisi dei dati Basi di dati e World Wide Web TOTALE GENERALE Ore Lezioni 6 6 6 10 8 36 3. Programma dettagliato a. Progettazione di basi di dati Metodologie e modelli per il progetto Introduzione alla progettazione: il ciclo di vita dei sistemi informativi, metodologie di progettazione e basi di dati. Il modello Entità – Relazione: i costrutti principali del modello, panoramica finale del modello E-R Documentazione di schemi E-R, regole aziendali, tecniche di documentazione. b. La progettazione concettuale La raccolta e l’analisi dei requisiti Criteri generali di rappresentazione Strategie di progetto: strategia top- down, strategia bottom- up, strategia insideout, strategia mista Qualità di uno schema concettuale Strumenti CASE per la progettazione di basi di dati c. La normalizzazione Ridondanze e anomalie Dipendenze funzionali Forma normale di Boyce e Codd: definizione e decomposizione in forma normale di Boyce e Codd Proprietà delle decomposizioni, decomposizione senza perdita, conservazione delle dipendenze, qualità delle decomposizioni. Terza forma normale: definizione di terza forma normale, decomposizione in terza forma normale, altre tecniche di normalizzazione. Progettazione di basi di dati e normalizzazione: verifiche di normalizzazione su entità e su associazioni, ulteriori decomposizioni di associazioni, ulteriori decomposizioni di schemi concettuali d. Evoluzioni di basi di dati Architetture e paradigmi per l’analisi dei dati Architettura della data warehouse Schema della data warehouse : schema a stella, schema a fiocco di neve Operazioni per l’analisi dei dati, interfacce per la formulazione di query, drill down e roll up, data cube. Realizzazione della data warehouse: indici bitmap e indici di join, materializzazione delle viste Data mining: il processo di data mining, problemi di data mining, prospettive del data mining e. Basi di dati e World Wide Web Internet e World Wide Web: internet, il World Wide Web, HTML – un linguaggio per la specifica di ipertesti, il protocollo HTTP, gateway. Sistemi informativi sul Web Progettazione di siti incentrati sui dati Tecniche e strumenti per l’accesso a basi di dati attraverso il Web 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio 5. Modalità dell’esame L’esame consiste di una prova orale. 6. Materiale didattico P.Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi e R. Torlone: Basi di dati (II edizione) McGraw-Hill Italia, 1999. Calcolo delle probabilità S docente Stefano Meda Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: MAT/06 1. Obiettivi dell'attività formativa Lo scopo del corso è di far acquisire dimestichezza con alcune variabili aleatorie multidimensionali e con altri importanti concetti probabilistici 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Convergenza di variabili aleatorie Legge debole e legge forte dei grandi numeri e teorema centrale del limite Variabili aleatorie normale e multinomiale TOTALE GENERALE Ore Lezioni 6 Ore Esercitazioni 4 6 4 6 18 4 12 3. Programma dettagliato a. Convergenze puntuali quasi ovunque (quasi certa), uniforme quasi ovunque, quasi uniforme, in misura (in probabilità); loro confronto. b. Legge dei grandi numeri nella forma di Cebysev (Teorema di Bernoulli). Teorema di Khincin. Teorema di Markov. c. Studio di particolari variabili aleatorie multidimensionali: la variabile aleatoria normale multidimensionale e la variabile aleatoria multinomiale. 4. Propedeuticità Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Matematica III S. 5. Modalità dell’esame L'esame consta di una prova scritta e di una orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • A. Calogero e S. Meda, Teoria della misura, dispense disponibili in linea all'indirizzo www.statistica.unimib.it/utenti/matematica • • • • A. Calogero, Esercizi sulla convergenza puntuale e uniforme, dispense disponibili in linea all'indirizzo www.statistica.unimib.it/utenti/matematica a B.V. Gnedenko, Teoria della probabilità Editori Riuniti, 2 ed., 1992. H. Hsu, Probabilità, variabili casuali e processi stocastici, McGraw-Hill Libri Italia, 1998. Baclawski, Cerasoli, G.C. Rota, Introduzione alla probabilità, Unione Matematica Italiana, I Ed., 1990. Cartografia tematica S docente Mario Boffi Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: ICAR/06 1. Obiettivi dell'attività formativa L'analisi territoriale è diventata una disciplina matura, grazie alla disponibilità di strumenti informatici per l'elaborazione visuale, di flussi imponenti di dati territoriali e al consolidamento delle tecniche e dei metodi che la riguardano. I Sistemi Informativi Geografici (GIS), integrando in uno strumento composito database, programmi statistici e sistemi per la rappresentazione visuale, rappresentano lo strumento applicativo per gestire a analizzare i dati territoriali. Lo scopo del corso è quello di formare le basi culturali e tecniche necessarie per utilizzare i GIS e, quindi, per sfruttare le risorse rappresentate dai dati territoriali, sia dal punto di vista metodologico (conoscenza della terminologia disciplinare, delle fonti dei dati, dei metodi per gestirli ed elaborarli), sia da quello applicativo (capacità di utilizzare i software GIS per produrre rappresentazioni cartografiche e per analizzare fenomeni territoriali). Il corso ha natura eminentemente applicativa e si svolgerà nei laboratori informatici dell’Ateneo. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI La gestione dei dati nei GIS La georeferenziazione Operazioni sui dati territoriali La costruzione delle mappe tematiche L’analisi spaziale Il mercato dei dati e dei software GIS TOTALE GENERALE Ore Lezioni 6 4 8 4 10 4 36 3. Programma dettagliato a. I Sistemi Informativi Geografici (GIS) per I'analisi statistica territoriale b. La componente alfanumerica del GIS: il database relazionale- principi strutturali e strumenti operativi c. La componente geografica del GIS: d. Georeferenziazione , geocodifica e proiezioni e. f. g. h. i. j. k. l. m. n. o. p. q. Operatori e funzioni logiche, statistiche , geografiche Trasformazioni sugli oggetti e sugli attributi geografici Le tecniche di rappresentazione dell’informazione territoriale Rappresentazioni vettoriali e raster L’analisi descrittiva: le mappe tematiche o coroplete, le mappe di densità La classificazione: metodi di classificazione per la mappatura tematica Gli strati informativi Mappe discrete e mappe continue Modelli di interpolazione spaziale Strumenti per l’analisi spaziale: modelli di vicinato, di Voronoi, buffer, isolinee Metodi statistici per l’analisi spaziale Le principali fonti di dati territoriali I Software per la gestione e l’analisi dei dati territoriali 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in un colloquio orale focalizzato sulla discussione degli aspetti metodologici di un caso di studio. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • M.Boffi, Scienza dell’informazione geografica. Introduzione ai GIS. Zanichelli, Bologna, 2004. Controllo statistico della qualità S docente Giorgio Vittadini Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell’attività formativa L’obiettivo del corso è quello di approfondire sotto il profilo teorico e pratico le metodologie per il controllo di qualità nei processi industriali e per la valutazione della qualità nei servizi alle persone di pubblica utilità (SPPU). Per ciò che concerne i processi industriali si approfondiscano i seguenti temi: a) Controllo in corso di produzione b) Controllo di accettazione e piani di campionamento. Per ciò che concerne i SPPU si analizzeranno sotto il profilo teorico e applicativo gli strumenti statistici più importanti per l’analisi di efficienza, efficacia, customer satisfaction. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Controllo in corso di produzione: introduzione I 7 strumenti di Ishikawa Carte di controllo Controllo di accettazione Valutazione dei servizi di pubblica utilità alla persona: introduzione Efficacia, Efficienza, Customer satisfaction Modello multilevel Totale Generale Ore Lezioni 4 4 4 4 Ore Esercitazioni 2 2 4 8 8 36 8 12 3. Programma dettagliato a. Il controllo in corso di produzione Le carte di controllo Controllo per variabili e controllo per attributi b. Carte di controllo per variabili c. Carte di controllo per attributi d. Introduzione al campionamento sequenziale Confronti tra carte Shewhart e CUSUM e. Il controllo di accettazione per attributi Numerosità media di campionamento e numerosità media di ispezione f. Controllo di accettazione per variabili g. Cenni sull’uso delle tavole standard per il controllo di accettazione II PARTE: La valutazione nei SPPU a. La valutazione dei servizi di pubblica utilità alla persona: introduzione generale b. Il concetto di output e outcome c. Metodi di valutazione della qualità nei servizi di pubblica utilità alla persona d. Valutazione di efficacia e. Valutazione di efficienza f. Valutazione di customer satisfaction g. Modelli multilevel 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio. 5. Modalità dell’esame Alla fine dei cicli di lezione agli studenti verranno assegnati paper ed esercizi inerenti ai problemi di controllo di qualità trattati inerenti sia l’affronto di aspetti teorici che la risoluzione di problemi empirici mediante pacchetti Sas. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • a cura di G.Vittadini, Liberi di scegliere, Ed. ETAS, 2002 • • • a cura di E. Gori, G. Vittadini, Qualità e valutazione nei servizi di pubblica utilità, Ed. ETAS, 1998. Iacobini, Il controllo statistico della qualità, La Goliardica Ed. Universitaria, Roma. A cura Pagano G. Vittadini, Qualità e valutazione della struttura sanitaria, ed. ETAS, 2004 Corso integrato di elementi di medicina S: Modulo introduttivo docente : Giancarlo Cesana Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: MED/05 1. Obiettivi dell'attività formativa L’obiettivo è di trasmettere il linguaggio, le leggi fondamentali e il ragionamento del processo clinico agli studenti con un titolo di studio di primo livello che non contempla tali conoscenze. 2. Programma riassuntivo In questo modulo si illustra il ragionamento medico, soffermandosi in particolare su anamnesi, esame obiettivo, sintomi e segni ed all’evolversi delle conoscenze mediche. 3. Programma dettagliato ARGOMENTI 1^ parte: INTRODUZIONE ALLA MEDICINA Introduzione alla Medicina Storia della Medicina Sistemi Sanitari 2^ parte: APPROCCIO MEDICO AL PAZIENTE Atto medico e cartella clinica Anamnesi Esame Obiettivo Esami Strumentali 3^ parte:EVIDENZA ED INFORMAZIONE IN MEDICINA Medicina basata sulle prove di efficacia TOTALE GENERALE 4 Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. Ore Lezioni 18 5 Modalità dell’esame L’esame consiste di una prova scritta e una prova orale nei giorni immediatamente successivi al giorno dello scritto. 6 Materiale didattico Per ogni argomento, agli studenti vengono forniti articoli scientifici della letteratura medica da commentare e discutere. Corso integrato di elementi di medicina S: Sistemi sanitari docente: Roberto Sega Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: MED/05 1. Obiettivi dell'attività formativa L’obiettivo è di trasmettere il linguaggio, le leggi fondamentali e il ragionamento del processo clinico agli studenti con un titolo di studio di primo livello che non contempla tali conoscenze. 2. Programma riassuntivo In questo modulo si descrivono i criteri delle politiche sanitarie ed i loro principali modelli di attuazione. 3. Programma dettagliato ARGOMENTI Strategia ed indirizzi di politica della salute Concetto di salute Il sistema sanitario Peculiarità della professione medica Sistema sanitario USA Sistemi di riferimento Europei Sistema sanitario Italiano Sistema sanitario Lombardo Confronti internazionali Argomenti di riflessione TOTALE GENERALE Ore Lezioni 18 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5 Modalità dell’esame L’esame consiste di una prova scritta e una prova orale nei giorni immediatamente successivi al giorno dello scritto. 6 Materiale didattico Per ogni argomento, agli studenti vengono forniti articoli scientifici della letteratura medica da commentare e discutere. Corso integrato di elementi di medicina S: Introduzione alla patologia medica docente : Polo-Friz Hernan Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: MED/05 1. Obiettivi dell'attività formativa L’obiettivo è di trasmettere il linguaggio, le leggi fondamentali e il ragionamento del processo clinico agli studenti con un titolo di studio di primo livello che non contempla tali conoscenze. 2. Programma dettagliato ARGOMENTI Cardiopatia ischemica Ipertensione arteriosa Insufficienza cardiaca Embolia polmonare Ictus Broncopneumopatia cronica ostruttiva Diabete mellito Ipertiroidismo ed ipotiroidismo Obesità Artrite Reumatoide TOTALE GENERALE Ore Lezioni 18 3. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 4. Modalità dell’esame L’esame consiste di una prova scritta e una prova orale nei giorni immediatamente successivi al giorno dello scritto. 5. Materiale didattico Per ogni argomento, agli studenti vengono forniti articoli scientifici della letteratura medica da commentare e discutere. Corso integrato di elementi di medicina S: Aspetti specialistici in medicina docente: Sarino Aricò Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: MED/05 1. Obiettivi dell'attività formativa L’obiettivo è di trasmettere il linguaggio, le leggi fondamentali e il ragionamento del processo clinico agli studenti con un titolo di studio di primo livello che non contempla tali conoscenze. 2. Programma dettagliato ARGOMENTI Il ragionamento medico in medicina specialistica La ricerca in medicina specialistica Gastroenterologia: la malattia peptica Gastroenterologia: l'intestino irritabile Epatologia: l'epatite cronica Epatologia: la cirrosi epatica Dipendenze: droghe, gioco d'azzardo, vita notturna Dipendenze: anoressia nervosa, bulimia Alcologia: alcolismo, l'approccio familiare Alcologia: patologie alcol-correlate Nefrologia: l'insufficienza renale L'oncologia Le specialità chirurgiche Ostetricia, ginecologia e pediatria La psichiatria La riabilitazione e la prevenzione TOTALE GENERALE Ore Lezioni 18 3. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 4. Modalità dell’esame L’esame consiste di una prova scritta e una prova orale nei giorni immediatamente successivi al giorno dello scritto. 5. Materiale didattico Per ogni argomento, agli studenti vengono forniti articoli scientifici della letteratura medica da commentare e discutere. Demografia I S Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/04 Mutuato da Demografia I (lauree triennali) Ecologia S Crediti 4 Settore scientifico disciplinare: BIO/07 Mutuato da Ecologia del Corso di laurea in Scienze Biologiche Econometria S docente Matteo Manera Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/05 1. Obiettivi dell'attività formativa L’econometria moderna si è andata progressivamente specializzando, articolandosi nella distinzione tra macroeconometria e microeconometria. La microeconometria, in particolare, si occupa di sviluppare tecniche e metodi per chi studia il comportamento, le decisioni e l’interazione tra i singoli agenti economici. Il corso si rivolge a studenti interessati ad apprendere alcuni strumenti microeconometrici avanzati, di natura teorica e applicata, riguardanti: 1) modelli per dati panel (statici e dinamici); 2) modelli per variabile dipendente qualitativa (binaria, multinomiale, ordinata); 3) modelli per variabile dipendente “censurata” o “troncata”; 4) modelli di durata; 5) modelli per dati count. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni al calcolatore. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Introduzione, motivazione e definizioni Modelli per serie storiche pooled Modelli per dati longitudinali Dati panel e modelli two-way Dati panel e modelli dinamici Modelli per scelte binarie e con variabili dipendenti limitate Modelli di durata e per dati count TOTALE GENERALE Ore Lezioni 2 4 6 6 6 Ore Esercitazioni 0 2 2 2 2 8 2 4 36 2 12 3. Programma dettagliato a. Richiami sugli stimatori di base (OLS, GLS, IV) b. Eteroschedasticità cross-sezionale e autocorrelazione c. Effetti fissi (stimatore OLS con variabili dummy, trasformazione within) d. Effetti casuali, non correlati con i regressori (stimatore GLS, trasformazione between) e. Effetti casuali, correlati con i regressori (stimatore IV) f. Modelli panel two-way: effetti fissi e casuali g. Modelli panel dinamici: differenze prime e stimatore IV h. Modelli per scelte binarie e con variabili dipendenti limitate: Probit, Logit e Tobit i. Modelli di durata e per dati count 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • B. Baltagi, Econometric Analysis of Panel Data, Wiley, 2nd edition, 2001. • M. Manera, M. Galeotti, Microeconometria. Metodi e Applicazioni, Carocci, 2005. • M. Verbeek, A Guide to Modern Econometrics, Wiley, 2000. Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo. Economia dell’informazione S docente Irene Valsecchi Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/06 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso prevede due parti. Nella prima parte è introdotta in maniera formale e rigorosa la teoria dei contratti, che mira a risolvere problemi di asimmetria informativa in presenza di conflitto. La seconda parte del corso si articola in argomenti specifici di natura essenzialmente informativa. Tali argomenti sono esemplificativi del ruolo centrale giocato dall’informazione nel disegno e nell’evoluzione di relazioni di carattere economico. L’attività formativa si svolge in lezioni. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Relazione principal-agent Giochi dinamici Selezione avversa Disegno organizzativo Apprendimento e opinioni TOTALE GENERALE Ore Lezioni 10 4 6 8 8 36 3. Programma dettagliato a. Relazione principal-agent b. Equilibri bayesiani perfetti c. Relazioni ripetute principal-agent d. Relazioni multi-agent e partnership e. Selezione avversa f. Informazione e forma organizzativa g. Apprendimento e comportamenti imitativi h. Common knowledge e common prior i. Differenze di opinione ed esperti 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio 5. Modalità dell’esame L'esame prevede una prova scritta più eventuali relazioni scritte su particolari letture. 6. Materiale didattico Testo di riferimento: • Mas-Colell A., M.D. Whinston e J.R. Green, Microeconomic Theory, Oxford University Press, New York Lista preliminare delle letture di approfondimento: • Akerlof G., 1970, The Market for Lemon: Qualitative Uncertainty and the Market Mechanism, Quarterly Journal of Economics 84, 488-500 • Bala V. – Goyal S, 1998, Learning from Neighbours, Review of Economic Studies 65, 595621 • Banerjee A.V., 1992, A Simple Theory of Herd Behavior, Quarterly Journal of Economics 107, 797-817 • Bayarri M.J. – De Groot M.H., 1991, What Bayesians Expect of Each Other, Journal of American Statistical Association 86, 924-32 • Birckchandani S. – Hirshleifer D. – Welch I, 1992, A Theory of Fads, Fashion, Custom and Cultural Change as Informational Cascades, Journal of Political Economy 100, 992-1026 • De Groot M.H., 1974, Reaching a Consensus, Journal of American Statistical Association 69, 118-21 • Dewatripont M. – Jewitt I. – Tirole J., 1999, The Economics of Career Concerns, Part I: Comparing Information Structures, Review of Economic Studies 66, 183-98 • Geanakoplos J., 1992, Common Knowledge, Journal of Economic Perspectives 6, 53-82 • Harris M. – Raviv A., 1993, Differences of Opinion Make a Horse Race, Review of Financial Studies 6, 473-506 • Harris M. – Raviv A., 2002, Organization Design, Management Science 48, 852-65 • • • • • • • • • • • • • • • Harris M. – Raviv A., 2002, The Allocation of Decision-Making Authority, mimeo Holmstrom B. – Milgrom P., 1991, Multi-task Principal-Agent Analyses: Incentive Contracts, Asset Ownership and Job Design Journal of Law, Economics and Organization 7, 24-52 Itoh H., 1991, Incentives to Help in Multi-Agent Situations, Econometrica 59, 611-36 Li H. – Suen W., 2004, Delegating Decisions to Experts, Journal of Political Economy, 112, S311-S335 Maskin E. – Quian Y. – Xu C., 2002, Incentives, Information and Organizational Form, Review of Economic Studies 67, 359-78 Morris S., 1995, The Common Prior Assumption in Economic Theory, Economics and Philosophy 11, 227-53 Morris S., 1997, Risk, Uncertainty and Hidden Information, Theory and Decision, 42, 23570 Pesendorfer W. – Wolinsky A., 2003, Second Opinions and Price Competition: Inefficiency in the Market for Expert Advice, Review of Economic Studies, 70, 417-437 Radner R., 1991, Dynamic Games in Organization Theory, Journal of Economic Behavior and Organization 16, 217-60 Radner R., 1992, The Economics of Managing, Journal of Economic Literature 30, 13821415 Riley J., 1979, Informational Equilibria, Econometrica 47, 331-360 Rogerson W., 1985, Repeated Moral Hazard, Econometrica 53, 69-76 Rothschild M. – Stiglitz J., 1976, Equilibrium in Competitive Insurance Markets, Quarterly Journal of Economics 90, 629-650 Samuelson L., 2003, Modeling Knowledge in Economic Analysis, Journal of Economic Literature, 42, 367-403 Stein J., 2002, Information Production and Capital Allocation: Decentralized vs. Hierarchical Firms, Journal of Finance 57, 1891-1921 Economia finanziaria S docente Vittoria Cerasi Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/02 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di fornire gli strumenti concettuali per l’analisi del funzionamento dei mercati monetari e finanziari allo scopo di suggerire temi di economia finanziaria di interesse per la ricerca teorica e empirica. In una prima parte del corso si analizza la funzione dei principali contratti finanziari, obbligazioni e azioni, sia sotto il profilo remunerativo sia per i diritti di controllo incorporati. In una seconda parte vengono illustrati alcuni modelli e studi empirici rilevanti per l’analisi dei mercati monetari e finanziari: per esempio modelli microfondati del credito bancario per spiegare il razionamento del credito e modelli che spieghino l’impatto dell’informazione asimmetrica sul finanziamento alle imprese. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Introduzione. Un modello di razionamento Selezione avversa e contratti finanziari La microeconomia delle banche Banche e concorrenza: teoria e verifiche empiriche Effetti reali del razionamento del credito Argomenti monografici TOTALE GENERALE Ore Lezioni 4 8 8 6 4 6 36 3. Programma dettagliato a. Introduzione ai mercati finanziari b. Un modello introduttivo al razionamento del credito c. Selezione avversa e razionamento del credito d. Selezione avversa e contratti finanziari e. Intermediazione finanziaria f. Credito bancario e concorrenza: teoria e verifiche empiriche g. Credito bancario e credito diretto h. Argomenti monografici: Relazioni multiple di credito Conglomerati e mercati dei capitali interni Concentrazione azionaria e protezione degli investitori 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti sulla parte comune e in una tesina su un argomento monografico da concordare con la docente. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • V. Cerasi, Appunti del corso (su richiesta alla docente) • J. Tirole, Lecture Notes on Corporate Finance, Università di Toulouse, 1996, Cap.2,3,4,6. • Brealey, Myers, Sandri, Principi di finanza aziendale, McGraw Hill Italia, 1999, Cap. 14,15. Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione del libro di testo. Economia sanitaria S docente: Gianluca Baio Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: MED/01 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Introduzione; tecnologie sanitarie e valutazione economica Analisi di costo efficacia (non probabilistiche e probabilistiche) Approccio Bayesiano all’inferenza statistica Modelli decisionali e Bayesian Networks TOTALE GENERALE Ore Lezioni 18 3. Programma dettagliato a. Introduzione al corso Definizione e motivazioni della valutazione economica; concetti economici rilevanti; definizione di alcuni indicatori; tipologie di studi e prospettive di analisi; modelli epidemiologici. b. Analisi di costo efficacia - modelli non probabilistici Definizione delle misure coinvolte e legami con gli studi osservazionali; modelli non probabilistici e principali indicatori: Incremental Cost Effectiveness Ratio (ICER) e Incremental Net Benefit (INB); descrizione ed interpretazione degli indici; limiti dei modelli non probabilistici; esempi elaborati. c. Analisi di costo efficacia - modelli probabilistici Analisi probabilistiche: introduzione, motivazione ed obiettivi; introduzione alla statistica Bayesiana; principali aspetti formali; distribuzioni a priori, likelihood e distribuzioni a posteriori; modelli coniugati; esempi. d. Statistica Bayesiana Modelli non coniugati: difficoltà di analisi, possibili soluzioni; metodi di simulazione Monte Carlo; metodi di simulazione MCMC; esempi e discussione; analisi di costo efficacia probabilistica: definizione degli indicatori, Cost Effectiveness Acceptability Curve (CEAC); interpretazione frequentista ed interpretazione Bayesiana; esempi elaborati. e. Modelli decisionali (1) Introduzione ai modelli decisionali; accenni alla teoria dell'utilità attesa; modelli ad albero; esempi applicati. f. Modelli decisionali (2) Approccio teoretico-decisionale, Bayesian Networks ed Influence Diagrams: aspetti formali, definizioni ed esempi applicati; propagazione probabilistica; esempi elaborati in ambito di economia sanitaria; discussione finale e revisione degli argomenti trattati. 5. Modalità dell’esame La valutazione avviene mediante un esame orale. Il conseguimento dei 3 crediti aggiuntivi (esame di Laboratorio di Economia Sanitaria) avviene mediante una tesina. Ogni studente può scegliere un paper da un lista assegnata dal docente; la tesina consiste nella discussione critica (non dal riassunto!) del lavoro. 6. Materiale didattico Dispense del corso (a cura del docente) Spiegelhalter D., Abrams K., Myles J. (2004). Bayesian approach to clinical trials and health care evaluation, John Wiley and Sons. Degli Esposti L., Valpiani G., Baio G. (2002). Valutare l’efficienza in sanità. Il Pensiero Scientifico Editore. Elementi di biochimica S docente Paolo Tortora Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: BIO/19 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso fornisce le conoscenze essenziali di chimica generale e chimica organica, una trattazione della principali classi di molecole biologiche, con particolare enfasi su proteine e acidi nucleici (struttura e loro funzioni biologiche). Vengono anche impartite conoscenze elementari circa l’organizzazione strutturale delle cellule e un quadro generale del metabolismo. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Generalità Le principali classi di composti di interesse biologico e loro ruoli strutturali e funzionali L’organizzazione strutturale dei sistemi viventi Il metabolismo TOTALE GENERALE Ore Lezioni 3 7 3 5 18 3. Programma dettagliato a. Generalità. Teoria del legame chimico. Legame covalente e ionico. Le principali classi di composti organici. Interazioni non covalenti e loro ruolo nella struttura delle molecole biologiche. Concetto di concentrazione. L’equilibrio chimico . il pH e il suo ruolo nei fenomeni biologici. Dissociazione acido-base in soluzione acquosa. Soluzioni tampone b. Le principali classi di composti di interesse biologico e loro ruoli strutturali e funzionali. Carboidrati. Lipidi. Nucleotidi e acidi nucleici: ruolo di immagazzinamento dell’informazione genetica degli acidi nucleici. Struttura di DNA e RNA. Struttura degli aminoacidi presenti nelle proteine. L’assemblaggio di amminoacidi tramite legame peptidico dà origine alle proteine. I diversi livelli organizzativi delle proteine (struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria). Ruoli funzionali delle proteine. Alcuni esempi di proteine di rilevante interesse biologico. c. L’organizzazione strutturale dei sistemi viventi. Differenze nella struttura e nell’organizzazione generale di cellule procariotiche ed eucariotiche. Struttura e ciclo vitale dei virus. d. Il metabolismo. Il ruolo centrale dell’ATP nel metabolismo energetico. Cenni sulle diverse vie metaboliche: metabolismo glicidico, lipidico, dei composti azotati. Il metabolismo ossidativo. Vitamine e ormoni: cenni sulle loro strutture e ruoli funzionali. 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità 5. Modalità dell’esame Orale 6. Materiale didattico Dispense disponibili in segreteria didattica. Elementi di farmacologia S docente Barbara Costa Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: BIO/14 1. Obiettivi dell'attività formativa L’insegnamento si propone di fornire le conoscenze di base riguardo la farmacocinetica e la farmacodinamica. In particolare si impartiranno conoscenze elementari circa la distribuzione del farmaco nell’organismo e conoscenze più approfondite circa i possibili bersagli dell’azione dei farmaci, con riferimenti ai farmaci più comunemente utilizzati. Saranno parte preponderante del corso anche argomenti quali la valutazione tossicologica di un farmaco e le diverse fasi precliniche e cliniche che devono essere condotte per la commercializzazione di un farmaco. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Farmacocinetica Farmacodinamica Farmacotossicologia TOTALE GENERALE Ore Lezioni 4 8 6 18 3. Programma riassuntivo a. Definizione di farmaco. Agonisti, antagonisti, agonisti inversi e agonisti parziali b. Tipi di risposte determinate dai farmaci. risposte graduali, quantali e non misurabili in continuo c. Farmacocinetica. Assorbimento, distribuzione ed eliminazione dei farmaci. Controllo della concentrazione plasmatica dei farmaci dopo singola e ripetuta somministrazione d. Studio temporale dell’effetto di un farmaco. Valutazione del tempo di latenza, di picco e durata dell’effetto del farmaco e. Determinazione delle curve dose-risposta. Comparazione di farmaci agonisti e potenza di un farmaco; studio del tipo di antagonismo mediante le curve doserisposta in presenza e in assenza di antagonisti f. Interazioni farmacologiche. Antagonismo, sinergismo additivo, potenziamento g. Meccanismi d’azione dei farmaci: enzimi (antinfiammatori non stereoidei), recettori (benzodiazepine). h. Valutazione della tossicità acuta e cronica di un farmaco 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova orale 6. Materiale didattico Il materiale didattico necessario per sostenere l’esame sarà fornito dal docente durante il corso Elementi di fisiologia S docente Massimo Mantegazza Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: BIO/09 1. Obiettivi dell'attività formativa L’insegnamento si propone di fornire conoscenze sui meccanismi che sono alla base delle funzioni biologiche necessarie alla vita, con un approccio che parte dalla cellula per arrivare, attraverso i tessuti, agli organi e ai sistemi. 2. Programma riassuntivo a. La cellula: le membrane biologiche; il nucleo e l’espressione genica; i mitocondri e la produzione di energia; sintesi proteica; reticolo endoplasmatico e apparato di Golgi; vescicole; secrezione e degradazione di sostanze. b. Principali tipi di cellule, tessuti e loro funzioni: epiteli; endoteli; ghiandole; tessuto connettivo; tessuti muscolari; tessuto nervoso. c. Fisiologia delle membrane: diffusione e permeabilità; trasporti attivi e passivi; trasportatori, pompe e canali ionici; potenziale elettrico di membrana (equazione di Nernst, equazione di Goldman) d. e. f. g. h. i. j. La comunicazione tra le cellule: gap junctions e mediatori chimici; feedback negativo; trasduzione del segnale dei mediatori idrosolubili: recettori di membrana; proteine G; secondi messaggeri; azione dei mediatori liposolubili; costante di dissociazione mediatore-recettore. Il sistema nervoso: il potenziale d’azione e la codificazione dell’informazione; glia e mielinizzazione; sinapsi: rilascio di neurotrasmettitori e potenziali postsinaptici, sinapsi eccitatorie, inibitorie; interneuroni; cenni di anatomia funzionale del sistema nervoso: sistema nervoso centrale, periferico e autonomo; barriera ematoencefalica. Il sistema muscolare: muscolatura scheletrica, cardiaca e liscia; contrazione della fibra muscolare striata: placca motrice, accoppiamento stimolo elettricocontrazione, scorrimento filamenti di actina e miosina; cuore ed elettrocardiogramma. Sistema circolatorio e sangue: arterie, vene e capillari; pressioni sanguigne; componenti del sangue. Il sistema respiratorio: meccanica respiratoria; scambi di gas nell’alveolo e trasporto di ossigeno nel sangue. Il rene: cenni di anatomia funzionale; filtrazione glomerulare; composizione dell’urina. I sistemi e il mantenimento dell’omeostasi. 6. Materiale didattico Testi consigliati: • Silbernagl e Despopoulos, Fisiologia – Atlante tascabile, CEA. • Marieb, Elementi di Anatomia e Fisiologia dell’uomo, Zanichelli. Elementi di genetica S docente Sergio Ottolenghi Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: BIO/18 1. Obiettivi dell'attività formativa L’insegnamento dà le nozioni essenziali per comprendere le basi della trasmissione dei caratteri genici, dell'evoluzione del genoma e del mappaggio di geni rilevanti per malattie o funzioni biochimico-fisiologiche significative. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Struttura dei geni Trasmissione di caratteri ereditari. Mappaggio.. Genetica di popolazione TOTALE GENERALE Ore Lezioni 6 6 6 18 3. Programma dettagliato a. La struttura del DNA, dei geni e del genoma. L'espressione genica e il suo controllo. Le sonde molecolari. Il codice genetico b. La trasmissione dei caratteri ereditari, semplici e complessi c. La concatenazione e la ricombinazione . Il linkage disequilibrium. Aplotipi d. Mappaggio di geni via analisi di linkage e di linkage disequilibrium. Altre metodiche e. Sequenziamento del genoma umano f. Genetica genomica g. La mutazione. Genetica di popolazione. h. Selezione a favore e contro diverse varianti geniche i. Evoluzione 6. Materiale didattico Copia dei lucidi presentati alle lezioni sarà messa a disposizione degli studenti. Numerosi ottimi libri di testo possono integrare le lezioni: • GENETICA: dall’analisi formale alla genomica (Mc Graw Hill ) • GENETICA: Russel (Edises) • EREDITA. Principi e problematiche della genetica umana: Cummings (Edises) Elementi di Scienze ambientali S docente Antonio Finizio Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: BIO/07 1. Obiettivi dell'attività formativa L’obiettivo principale del corso è quello di fornire i concetti di base delle scienze ambientali con particolare riferimento alle interazioni tra uomo ambiente. Nella prima parte del corso sono analizzate le cause principali della crisi ambientale in riferimento allo sviluppo della società umana (es. crescita esponenziale della popolazione). Nella seconda parte, invece, sono forniti gli elementi essenziali per la comprensione e la descrizioni dei sistemi ambientali. Nell’ambito del corso sono, infine, forniti cenni di analisi statistica nell’ambito delle discipline ambientali. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI I problemi ambientali, le loro cause e lo sviluppo sostenibile Elementi di ecologia I sistemi antropizzati (agrario, urbano) Statistica applicata ai problemi ambientali TOTALE GENERALE Ore Lezioni 12 14 4 6 36 3. Programma dettagliato a. Le Scienze Ambientali: Concetti e Collegamenti b. La popolazione umana: crescita demografica e regolazione c. Risorse rinnovabili, risorse non rinnovabili, risorse potenzialmente rinnovabili d. Le cause della crisi nel rapporto uomo/ambiente e. L’inquinamento ambientale: principali tipologie f. Il concetto di sviluppo sostenibile in relazione all’uso delle risorse e strategie di sviluppo sostenibile g. Introduzione al concetto di materia ed energia (legge della conservazione della materia e leggi fondamentali della termodinamica) h. Ecosistemi e loro funzionamento: componenti, proprietà e caratteristiche dei sistemi i. Fotosintesi e respirazione j. Classificazione degli organismi in funzione delle fonti di energia e di carbonio k. Organizzazione degli ecosistemi: i concetti di organismo, specie, popolazione, comunità l. Utilizzo dell’energia negli organismi viventi m. Produttività primaria e secondaria. Produzione ed efficienza. Fattori che controllano la produttività n. Il concetto di catena o rete trofica; flusso di energia nelle catene trofiche (catena del pascolo e catena del detrito); i limiti alla lunghezza delle catene trofiche; piramidi ecologiche o. Il ciclo della materia: richiami al ruolo dei principali materiali; il concetto di ciclo biogeochimico ed il ciclo dell’azoto del carbonio, dell’ossigeno e del fosforo p. Le conseguenze delle alterazioni antropiche sui cicli degli elementi q. Interazioni tra gli organismi nelle comunità (competizioni inter o intra specifica) r. Il concetto di nicchia ecologica, sovrapposizione e differenziazione di nicchia. s. Dinamica ed evoluzione degli ecosistemi, successioni ecologiche e lo stato di climax t. Le caratteristiche dei principali ecosistemi terrestri ed acquatici u. Le caratteristiche dei sistemi antropizzati (agricoli ed urbani) 5. Modalità dell’esame orale 6. Materiale didattico Miller G.T., Scienze Ambientali. EDISES Napoli Sono disponibili copie dei lucidi proiettati a lezione presso il docente Epidemiologia S Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: MED/01 Mutuato da Epidemiologia (lauree triennali) Epidemiologia integrativo S docente Vincenzo Bagnardi Crediti 1 Settore scientifico disciplinare: MED/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Obiettivo del corso è presentare gli strumenti software di base per l’analisi di dati raccolti in studi epidemiologici. Con questo corso lo studente potrà integrare, dal punto di vista applicativo, alcune delle conoscenze acquisite nel corso di Epidemiologia I. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Analisi dei dati di uno studio epidemiologico: metodi basati sulla stratificazione. TOTALE GENERALE Ore Lezioni 6 6 3. Programma dettagliato Il concetto di confondimento e interazione. Procedure SAS per l’analisi stratificata dei dati di uno studio epidemiologico. 4. Propedeuticità Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Epidemiologia I. 5. Modalità dell’esame L'esame consiste in una prova scritta da svolgere al calcolatore. 6. Materiale didattico - Appunti del corso. - dos Santos Silva I., Cancer Epidemiology – Principles and Methods, IARC Press, 1999. Cap. 14. - Szklo M., Nieto F.J. Epidemiology – Beyond the Basics. Aspen Publishers, 2000 Cap. 6 Il materiale didattico di riferimento viene fornito personalmente dal docente. Indagini di popolazione S docente Patrizia Farina Crediti 6 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/04 1. Obiettivi dell'attività formativa Le trasformazioni sociali, economiche e demografiche degli ultimi decenni hanno generato nuovi bisogni conoscitivi, in parte soddisfatti dalla realizzazione di indagini specifiche. Obiettivo del corso è quello di esaminare i requisiti, i metodi e i caratteri salienti delle indagini realizzate attraverso questionari. In particolare verranno esaminati due tipi di indagine – la Demographic Health Survey e alcune Multiscopo realizzate dall’Istat a partire dalla predisposizione degli obiettivi di ricerca fino alla restituzione dei risultati. Il differente contesto sociale ed economico e le differenti finalità delle indagini prese in considerazione sono in grado di restituire, anche in termini comparativi, alcuni nodi critici e il valore di questi strumenti di indagine. 2. Programma riassuntivo a. Il disegno della ricerca I tipi di ricerca Lo sviluppo storico delle indagini Agenzie di ricerca Popolazione, campionamento e qualità dei dati b. Gli elementi della ricerca Il disegno complessivo Risorse e vincoli Le misure La raccolta dei dati Qualità dei dati e validità delle misure c. Le indagini Multiscopo Demographic Health Survey 3. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 4. Modalità dell'esame L’esame consiste in un rapporto di ricerca, concordato con il docente, e in una prova orale. 5. Materiale didattico Il materiale didattico, costituito da dispense e letture consigliate, verrà distribuito durante il corso. Gli studenti non frequentanti sono invitati a richiedere il materiale direttamente alla docente. Introduzione alla statistica e al calcolo delle probabilità S docente Laura Terzera Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa L’attività formativa ha l’obiettivo di richiamare i concetti base di Statistica Descrittiva e Calcolo delle Probabilità indispensabili per seguire con profitto i corsi avanzati dell’Area Statistica. Si rivolge a laureati il cui percorso di studi triennale necessita di un livellamento rispetto a lauree triennali nell’area delle Scienze Statistiche. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Richiami di Statistica Descrittiva Univariata Richiami di Statistica Descrittiva Bivariata Esperimenti casuali, Eventi e Probabilità Concetto di variabile casuale Particolari famiglie di variabili casuali discrete Particolari famiglie di variabili casuali continue TOTALE GENERALE Ore Lezioni 6 6 8 6 4 6 36 Ore Esercitazioni 2 2 4 2 1 1 12 3. Programma dettagliato a. Popolazioni e unità statistiche, fenomeni statistici, distribuzioni di frequenza univariate b. Indici di sintesi c. Variabilità e sua misura d. Rilevazione congiunta di 2 fenomeni: Tabelle a doppia entrata, distribuzioni di frequenza congiunta, marginali, condizionate e. Indipendenza, connessione, correlazione f. Esperimenti casuali, eventi casuali e spazio campionario g. Concetto di Probabilità h. Indipendenza stocastica, probabilità condizionata, Teorema di Bayes i. Concetto di variabile casuale j. Funzione di ripartizione e sue proprietà k. Funzione di probabilità, Funzione di densità l. Momenti e funzione generatrice dei momenti m. Famiglie di variabili casuali discrete: Uniforme, Bernoulliana, Binomiale, Poisson n. Famiglie di variabili casuali continue: Rettangolare, Esponenziale, Gamma, Normale o. Funzioni di variabili casuali 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5. Modalità dell’esame L’esame si compone di una prova scritta e una prova orale. La prova scritta consta di esercizi numerici e riguarda gli aspetti applicativi del corso; la prova orale consiste nella discussione dello scritto e in un colloquio sugli aspetti teorici del corso. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: I contenuti del corso sono reperibili in qualunque manuale di Statistica Descrittiva e di Calcolo delle Probabilità. L’approccio e la notazione adottati nel corso fanno riferimento ai seguenti testi: • G.Landenna “Fondamenti di Statistica Descrittiva”, Il Mulino, Bologna, 1994 • G.Landenna, D.Marasini, P.Ferrari “Probabilità e Variabili Casuali”, Il Mulino, Bologna, 1997. Introduzione alla statistica multivariata S docente Nadia Solaro Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso di Introduzione alla Statistica Multivariata s ha come scopo quello di fornire metodi statistici per lo studio di due o più fenomeni osservabili congiuntamente su un insieme di unità statistiche. Il corso è suddiviso in due parti. La prima parte è di natura descrittiva ed ha come contenuto i metodi che si propongono un’esplorazione dei dati al fine di pervenire ad una loro “riduzione” che ne evidenzi e preservi le caratteristiche principali. La seconda parte è di natura probabilistico-inferenziale ed ha come contenuto la formulazione, la stima e la verifica di modelli interpretativi dei dati. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni ed esercitazioni. Le lezioni sono dedicate sia alla teoria statistica necessaria per l’analisi sia all’illustrazione e all’interpretazione dei risultati da essa prodotti. Nelle esercitazioni vengono presentate le principali procedure disponibili per realizzare tali analisi con il pacchetto statistico-applicativo SPSS. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI a 1 Parte Matrice dei dati, prime sintesi e rappresentazione dei dati Cluster Analysis Analisi delle componenti principali Analisi fattoriale Ore Lezioni Ore Esercitazioni 4 1 4 6 4 2 1 2 a 2 Parte Variabili Multidimensionali Stima e Verifica di ipotesi su un vettore di parametri Regressione Lineare Semplice Regressione Lineare Multipla Selezione del modello di regressione lineare multipla: approccio descrittivo e approccio inferenziale TOTALE GENERALE 2 2 4 6 0 0 2 2 4 2 36 12 3. Programma dettagliato a. b. c. d. e. f. g. h. i. j. Introduzione all’analisi statistica multivariata. Matrice dei dati e prime sintesi della matrice dei dati. Rappresentazione dei dati, spazio degli individui, spazio delle variabili, distanze fra individui e distanze fra variabili. Cluster Analysis: principali procedure di raggruppamento. Componenti Principali: approccio fattoriale, estrazione delle componenti principali, regole di arresto, valutazione della variabilità riprodotta; applicazioni. Analisi Fattoriale: modello fattoriale, studio delle correlazioni, principali metodi di estrazione dei fattori, rotazione dei fattori, punteggi fattoriali; applicazioni. Richiami sulle variabili casuali multidimensionali: stima di un vettore di parametri (massima verosimiglianza); verifica di ipotesi su un vettore di parametri, test di rapporto delle verosimiglianze. Modello di regressione lineare semplice: stima dei parametri e verifiche di ipotesi. Modello di regressione lineare multiplo: stima dei parametri e verifiche di ipotesi, selezione del modello. Correlazione multipla e correlazione parziale. 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede propedeuticità formali. Si consiglia tuttavia di conoscere i principali contenuti degli insegnamenti di statistica descrittiva, inferenza statistica e algebra lineare impartiti nella facoltà. 5. Modalità dell’esame • Studenti frequentanti L’esame consiste in una prova scritta, riguardante argomenti teorici ed esercizi numerici, e in una prova in laboratorio, riguardante analisi di dati reali mediante l’uso di SPSS. • Studenti non frequentanti Lo studente che non ha la possibilità di frequentare le esercitazioni in laboratorio statistico-informatico può decidere di sostenere l’esame secondo le seguenti modalità: una prova scritta, riguardante argomenti teorici ed esercizi numerici, e una prova orale, riguardante sia l’intero programma del corso che i seguenti argomenti teorici in sostituzione della prova in laboratorio: a) analisi discriminante; b) un argomento a scelta fra: analisi della varianza, oppure: modello di regressione logistica. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: Studenti frequentanti: gli appunti del corso e alcune parti specifiche dei testi sotto elencati che verranno comunicate a lezione. Studenti non frequentanti • S. Zani, Analisi dei dati statistici, Vol. 2, Giuffrè Editore, Milano. Capp. 1 (esclusi parr. 5, 6, 8), 3 (esclusi parr. 8, 10.2, 10.4), 4 (esclusi parr. 4, 5.4, 5.5, 7, 8, 9), 5 (escluso par. 14). • L. Fabbris, Statistica multivariata, McGraw-Hill, Milano, 1997. Capp. 3 (esclusi parr. 3.4, 3.5.2.4), 5 (esclusi parr. 5.3.2.2, 5.3.2.3). • S. Sadocchi, Manuale di analisi statistica multivariata, Franco Angeli Libri, Milano, 1990. Capp. 2 (esclusi parr. 6.2, 7.2, 9.2, 10.2, 11.2), 3, 5 (esclusi parr. 6.5, 8.5), 7. • G. Landenna, D. Marasini, P. Ferrari, La verifica di ipotesi statistiche, Il Mulino, Bologna, 1998. Cap.5 (esclusi parr. 5.4, 5.9, 5.10). Per la parte in sostituzione della prova in laboratorio: Analisi discriminante: Cap. 8, S. Sadocchi. Analisi della varianza: Cap. 6, S. Sadocchi; oppure: Modello di regressione logistica: Cap.4, L. Fabbris. Ulteriori testi di riferimento: • W.R. Dillon, M. Goldstein, Multivariate Analysis, J. Wiley, New York, 1984. • G. Landenna, D. Marasini, P. Ferrari, La teoria della stima, Il Mulino, Bologna, 1997 • • Ulteriori informazioni sul corso sono disponibili nella pagina personale del docente: http://www.statistica.unimib.it/utenti/solaro/sito%20web/didattica/intro_stat_multiv/ind ex.htm Laboratorio statistico-informatico S Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: INF/01 Mutuato da Laboratorio statistico-informatico (lauree triennali) Laboratorio statistico-informatico integrativo S docente Vincenzo Bagnardi Crediti 2 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre i linguaggi di programmazione SAS MACRO e SAS/IML (Interactive Matrix Language). Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di creare programmi dinamici e flessibili tramite l’utilizzo di macro variabili e di macro programmi, creare e manipolare matrici in ambiente IML, creare ed eseguire programmi di elaborazione statistica dei dati basati sul linguaggio matriciale. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Introduzione al linguaggio SAS Macro Introduzione al linguaggio SAS/IML TOTALE GENERALE Ore Lezioni 6 6 12 3. Programma dettagliato a. Introduzione al linguaggio SAS Macro. 1. Macro Variabili 2. Macro Programmi b. Introduzione al linguaggio SAS/IML. 1. Cos’è SAS/IML e motivazioni al suo utilizzo. 2. Le matrici come oggetti. 3. Esempio di sessione di lavoro IML. 4. Lavorare con i dataset SAS e le matrici IML 5. Programmazione condizionata: IF, THEN, ELSE. 6. Programmazione iterativa: cicli DO. 7. Moduli. 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio 5. Modalità dell'esame L'esame consiste in una prova scritta da svolgere al calcolatore. 6. Materiale didattico • Appunti del corso. • SAS Institute Inc. SAS/IML® Software: Usage and Reference, Version 6, First Edition, Cary, NC: SAS Institute Inc., 1989 • SAS Institute Inc. SAS/IML® Software: Usage and Reference, Version 6, First Edition, Cary, NC: SAS Institute Inc., 1989 Macroeconomia S docente Patrizio Tirelli Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/02 1. Obiettivi dell'attività formativa Questo insegnamento, fornisce gli strumenti di base per l’analisi macroeconomica. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI I fondamenti dell’approccio intertemporale in macroeconomia Teoria della crescita endogena La teoria del ciclo economico reale Teorie della disoccupazione Imperfetta concorrenza, vischiosità dei prezzi e ciclo economico Politica monetaria e inflazione Politica monetaria e politica fiscale TOTALE GENERALE Ore Lezioni 6 Ore Esercitazioni 2 6 4 4 2 2 1 6 2 6 4 36 2 1 12 3. Programma dettagliato a. Le prime due parti del corso affrontano due fondamentali questioni: i) quali siano le determinanti della crescita del reddito pro capite; ii) per quale motivo alcuni paesi sono più ricchi di altri. La trattazione analizzerà il ruolo svolto dal progresso tecnico, dal tasso di risparmio, dalla dinamica della popolazione in un contesto di generazioni sovrapposte, dall’accumulazione di conoscenze attraverso diversi canali di apprendimento b. La terza parte del corso si propone di interpretare il nesso tra evoluzione della tecnologia e ciclo economico in un contesto caratterizzato dall’assenza di imperfezioni nei mercati. All’analisi teorica farà seguito una discussione puntuale della compatibilità tra evidenza empirica e previsioni formulabili sulla base di questa classe di modelli. c. La quarta parte si concentra sull’analisi delle cause della disoccupazione, con particolare riferimento ai modelli dei salari di efficienza, insider-outsider e ai modelli di search. d. La quinta parte riconsidera l’analisi del ciclo economico incorporando le nozioni di imperfetta concorrenza nel mercato dei beni e di vischiosità di prezzi e salari nominali, secondo la cosiddetta nuova sintesi neoclassica. e. Le ultime due parti sono dedicate all’analisi delle politiche macroeconomiche. La trattazione della relazione tra politica monetaria e inflazione sarà duplice. In primo luogo si discuteranno modelli che interpretano l’inflazione come conseguenza di un gioco non cooperativo tra settore privato e policymaker, in cui la formazione di aspettative inflazionistiche dipende dalla struttura degli incentivi cui è soggetto il policymaker. In secondo luogo riconsidereremo la funzione della politica monetaria in chiave “anticiclica” nell’ambito dei modelli del ciclo economico discussi in precedenza. La discussione dell’interdipendenza tra politica fiscale e monetaria verterà sull’analisi dei condizionamenti che la scelta di un regime fiscale impone all’azione della banca centrale. 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio . 5. Modalità dell’esame L’esame prevede una prova scritta. 6. Materiale didattico • Romer David Advanced Macroeconomics McGraw-Hill ultima edizione • Materiali resi disponibili a lezione Matematica I S docente Amos Uderzo Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/06 1. Obiettivi dell'attività formativa L’obiettivo del corso è quello di fornire alcuni degli strumenti analitici che sono alla base dei modelli matematici di tipo statico e dinamico maggiormente utilizzati per lo studio dei fenomeni economici. In particolare il corso è focalizzato sui più importanti risultati teorici relativi ai problemi di ottimizzazione vincolata e all’evoluzione di sistemi dinamici in tempo continuo. Vengono forniti esempi di applicazioni nel campo delle scelte economiche e finanziarie. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Ottimizzazione libera Funzione implicita Elementi di analisi convessa Ottimizzazione vincolata Equazioni e sistemi di equazioni ordinarie. TOTALE GENERALE differenziali Ore Lezioni 2 4 6 12 12 Ore Esercitazioni 36 12 2 2 4 4 3. Programma dettagliato a. Ottimizzazione libera: Brevi richiami di Analisi II (calcolo differenziale). Condizioni di ottimalità del 1° e del 2° ordine. Problemi del consumatore e della composizione ottima dei fattori produttivi per un’impresa concorrenziale. Problema dei minimi quadrati. b. Funzione implicita: Curve di indifferenza, studio della domanda di input, dell’offerta e del profitto ottimo nel problema dell’impresa concorrenziale, tasso marginale di sostituzione. c. Elementi di analisi convessa: Insiemi convessi, relative proprietà, punti estremi e rappresentazione di poliedri; funzioni convesse e loro caratterizzazione. Sottodifferenziali e regole di calcolo. d. Ottimizzazione vincolata: Problemi di estremo con vincoli di disuguaglianza e relative condizioni di ottimalità (regole di moltiplicatori). Problemi con vincoli di disuguaglianza e moltiplicatori di Lagrange. Condizioni di regolarità dei vincoli. e. Equazioni e sistemi di equazioni differenziali: Richiami sulle equazioni differenziali ordinarie del primo ordine. Punti di equilibrio di equazioni autonome del primo ordine. Sistemi ed equazioni lineari. Equazioni omogenee a coefficienti costanti, stabilità della soluzione nulla. Equazioni a coefficienti costanti non omogenee. Sistemi omogenei a coefficienti costanti, matrice esponenziale, stabilità della soluzione nulla. Sistemi a coefficienti costanti non omogenei. Sistemi bidimensionali autonomi, spazio delle fasi: sistemi lineari e non, metodo di linearizzazione e di Liapunov, teorema di Poincarè-Bendixson. Applicazioni economiche. 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta, eventualmente seguita da una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Luigi Montrucchio, Introduzione alla teoria delle scelte, Ottimizzazione statica, Carocci editore, Roma. • A. Guerragio, S. Salsa: Metodi matematici per l’economia e le scienze sociali, Giappichelli editore – Torino Sul sito http://www.statistica.unimib.it/utenti/matematica/ saranno progressivamente resi disponibili materiale ed ulteriori informazioni relative al corso. Matematica II S docente Andrea Calogero Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 1. Obiettivi dell'attività formativa L’obiettivo del corso è quello di fornire strumenti analitici avanzati che sono alla base dei modelli matematici maggiormente utilizzati per lo studio dei fenomeni economici variabili nel tempo (dinamici). In particolare nel corso si sviluppano gli elementi di base teorici del calcolo delle variazioni e del controllo ottimo. Queste due tecniche di ottimizzazione dinamica verranno applicate per esporre e formalizzare quantitativamente alcuni modelli economici relativi a problemi di ottimizzazione nel tempo. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Richiami ai sistemi di ordinarie. Calcolo delle variazioni. Teoria dei controlli. TOTALE GENERALE equazioni differenziali Ore Lezioni 4 Ore Esercitazioni 2 16 16 36 6 4 12 3. Programma dettagliato a. b. c. Richiami ai sistemi di equazioni differenziali ordinarie. Calcolo delle variazioni. Introduzione al calcolo delle variazioni (CdV). Il problema “più semplice” di CdV: Teorema di Eulero e studio di suoi casi particolari. Condizioni sufficienti basate sulla convessità/concavità globale, e locale. Ulteriori condizioni sufficienti: condizione di Legendre forte e condizione di Jacobi forte. Lunghezza minima di una curva con estremi fissati. Problemi di CdV senza vincoli agli estremi: condizioni di trasversalità. Problemi di CdV ad intervallo illimitato: condizioni all’infinito e condizioni di trasversalità. Problemi di CdV isoperimetrici: funzione Lagrangiana e condizioni necessarie, regolarità dei vincoli. Condizioni sufficienti basate sulla variazione prima. Interpretazione del moltiplicatore di Lagrange. Condizioni sufficienti di Legendre e Jacobi. Lunghezza minima di una curva sottendente area fissata. Curva sottendente area massima di lunghezza fissata. Cenni ai problemi duali e al principio di dualità. Applicazioni economiche. Teoria dei controlli. Introduzione al problema del controllo e alle sue due tecniche: principio del massimo di Pontryagin e principio di ottimalità di Belmann. Controllo ammissibile e controllo ottimo; traiettorie e traiettoria ottimale. Teorema di Pontryagin e principio del massimo: funzione Hamiltoniana, controllo estremale e casi particolari. Considerazioni geometriche. Il Teorema di Eulero del CdV come caso particolare di problema di controllo ottimo. Condizioni sufficienti di ottimalità basate sulla convessità. Principi di ottimalità di Belmann. La funzione valore e l’equazione di Belmann-JacobiHamilton. Condizioni sufficienti di ottimalità. Interpretazione geometrica dei moltiplicatori e collegamenti tra le due tecniche. Applicazioni economiche. 4. Propedeuticità Il corso di Matematica I S. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti e in una prova orale . 6. Materiale didattico Sul sito http://www.statistica.unimib.it/utenti/calogero/ vengono progressivamente resi disponibili i lucidi delle lezioni. Sono inoltre disponibili i temi di esame vecchi e alcuni esercizi. Testi di riferimento: • A. Guerragio, S. Salsa: Metodi matematici per l’economia e le scienze sociali, Giappichelli editore – Torino • M.K. Kamien, N.L. Schwartz: Dynamic Optimization: the calculus of variations and optimal control in economics and management, second edition. NorthHolland o A. Calogero, C. Melzi: Esercizi su stabilità di sistemi di equazioni differenziali e calcolo delle variazioni. Quaderno del Dipartimento di Statistica dell'Università degli Studi di Milano--Bicocca, QD 2004/7 (reso gratuitamente disponibile in rete) Matematica III S docente Stefano Meda Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 1. Obiettivi dell'attività formativa Lo scopo del corso è di fornire gli strumenti matematici necessari per una buona comprensione dei concetti probabilistici. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Variabili aleatorie unidimensionali Variabili aleatorie multidimensionali La trasformata di Fourier e funzione caratteristica di una variabile aleatoria TOTALE GENERALE Ore Lezioni 6 6 Ore Esercitazioni 4 4 6 4 18 12 3. Programma dettagliato a. Richiami sull'integrale di Riemann e l'integrale di Riemann generalizzato. Integrale di Riemann-Stieltjes. Variabili aleatorie unidimensionali. Funzioni di ripartizione. Momenti. b. Richiami sull'integrale di Riemann e l'integrale di Riemann generalizzato in più variabili. Variabili aleatorie multidimensionali. Funzioni di ripartizione congiunte. Momenti. c. Il campo dei numeri complessi. La trasformata di Fourier. Formula di inversione. Funzione caratteristica di una variabile aleatoria. 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio 5. Modalità dell’esame L'esame consta di una prova scritta e di una orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • A. Calogero e S. Meda, Teoria della misura, dispense disponibili in linea all'indirizzo www.statistica.unimib.it/utenti/matematica a • B.V. Gnedenko, Teoria della probabilità Editori Riuniti, 2 ed., 1992. • H. Hsu, Probabilità, variabili casuali e processi stocastici, McGraw-Hill Libri Italia, 1998. • Baclawski, Cerasoli, G.C. Rota, Introduzione alla probabilità, Unione Matematica Italiana, I Ed., 1990. Matematica S Crediti 7 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Mutuato da Matematica I (lauree triennali) Metodologia della ricerca clinica ed epidemiologica S (Insegnamento a distanza) docente Giovanni Corrao Crediti 9 Settore scientifico disciplinare: MED/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di: (1) introdurre le fonti di incertezza del processo clinico, dalla formulazione della diagnosi, alla scelta della terapia e/o dell’intervento preventivo; (2) esaminare criticamente le misure proposte in letteratura sulla validità della diagnosi, sul disaccordo clinico, sulla frequenza della malattia e dei suoi possibili esiti, sull’associazione tra determinanti e rischio di malattia, sull’efficacia e sull’impatto degli interventi terapeutici e preventivi; (3) approfondire gli aspetti legati al disegno degli studi mettendo lo studente in grado di leggere criticamente la letteratura medica e di redigere il protocollo di uno studio clinico sperimentale od osservazionale o di una meta-analisi; (4) esaminare i principali modelli per l’analisi dei risultati di uno studio clinico mettendo lo studente in grado di redigere il rapporto finale di uno studio clinico sperimentale od osservazionale o di una meta-analisi. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI 1. Incertezza del processo diagnostico 2. Caratteristiche operative di un test diagnostico 3. Test multipli 4. Predittività di un test diagnostico 5. Accordo tra osservatori 6. Frequenza degli eventi clinici 7. Cause, prevenzione e trattamento degli eventi clinici 8. Incertezza casuale e sistematica delle misure 9. Ricerca e pratica clinica 10. Disegno e solidità degli studi primari 11. Ricerca bibliografica degli studi primari 12. Revisioni sistematiche, meta-analisi e pubblicazioni secondarie TOTALE GENERALE 3. Programma dettagliato a. b. c. d. e. f. g. Ore Lezioni 1 2 2 2 2 3 2 7 1 7 2 1 Ore Esercitazioni 32 22 2 2 2 2 1 1 7 3 2 Incertezza del processo diagnostico Introduzione al processo diagnostico Accuratezza e precisione della misure cliniche Validità e riproducibilità del giudizio clinico Caratteristiche operative di un test diagnostico Validità di un test diagnostico (Sensibilità e specificità) Test espressi in scala continua Scelta del test (Uso di test sensibili e uso di test specifici) Test multipli Combinazione di test Test in serie Test in parallelo Predittività di un test diagnostico Valore predittivo Predittività e prevalenza Predittività e ragionamento clinico Accordo tra osservatori Un richiamo ai concetti di validità e riproducibilità La misura della concordanza Quanto frequentemente si verifica il disaccordo tra clinici? Frequenza degli eventi clinici I concetti di incidenza e prevalenza Rischio assoluto Tasso di incidenza Tasso di prevalenza Cause, prevenzione e trattamento degli eventi clinici Introduzione Le misure per lo studio dei determinanti degli eventi clinici (Forza dell’associazione e impatto dell’associazione) h. i. j. k. l. Le misure per lo studio dell’efficacia degli interventi terapeutici (forza dell’efficacia e impatto clinico dell’efficacia) Incertezza casuale e sistematica delle misure Introduzione Precisione e accuratezza delle misure (Precisione e variabilità casuale, Accuratezza ed errori sistematici) Ricerca e pratica clinica Introduzione Le evidenze scientifiche disponibili Gerarchia delle evidenze Disegno e solidità degli studi primari Introduzione Segnalazioni di casistica Studi controllati con controlli storici Studi controllati con controlli concorrenti: l’epidemiologia analitica È giustificato lo scetticismo verso gli studi epidemiologici? Le quattro parole chiave degli studi sperimentali (Sperimentazione, Clinica, Controllata, Randomizzata) Luci ed ombre del metodo sperimentale Dalla sperimentazione all’osservazione Ricerca bibliografica degli studi primari Presentazione Introduzione a Pubmed La strategia di ricerca Revisioni sistematiche, meta-analisi e pubblicazioni secondarie Rassegne tradizionali, revisioni sistematiche e meta-analisi Vantaggi e limiti della meta-analisi Meta-analisi verso sperimentazioni cliniche controllate Il ruolo della Cochrane Collaboration Le pubblicazioni secondarie 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste di quattro prove in itinere ondine. E una prova orale che verterà sul programma del corso e su una discussione del materiale elaborato dallo studente. 6. Materiale didattico Per ogni argomento, agli studenti viene fornito il materiale didattico e metodologico, articoli scientifici della letteratura medica. Microeconomia I S docente Piero Tedeschi Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre concetti e strumenti analitici es senziali della teoria microeconomica moderna. Svilupperemo la teoria del comportamento del consumatore e quindi la teoria della domanda dei beni e dell’offerta dei fattori. Svilupperemo inoltre la teoria del comportamento dell’impresa e quindi la teoria dell’offerta di beni e di domanda di fattori nell’ambito di un’economia di mercato perfettamente concorrenziale. Dopo aver introdotto la nozione di equilibrio concorrenziale e la nozione di efficienza paretiana in un contesto di analisi parziale di un singolo mercato, studieremo il funzionamento di un’economia costituita da una pluralità di mercati interrelati. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Teoria della scelta individuale razionale in condizioni di certezza Teoria del comportamento del consumatore Teoria della domanda Scelte in condizioni di rischio Teoria del comportamento dell’impresa e teoria della produzione Equilibrio di mercato concorrenziale: analisi parziale Equilibrio di mercato concorrenziale: equilibrio generale walrasiano ed economia del benessere TOTALE GENERALE 3. Programma dettagliato a. Ore Lezioni 4 Ore Esercitazioni 1 6 6 6 6 2 2 2 2 4 4 1 2 36 12 Teoria della scelta individuale razionale in condizioni di certezza Introduzione Relazioni di preferenza e approccio basato sulle preferenze Assioma delle preferenze rivelate, regole di scelta e approccio basato sulle scelte Relazioni fra i due approcci b. Teoria del comportamento del consumatore Il problema di scelta del consumatore concorrenziale Preferenze e utilità Massimizzazione dell’utilità e minimizzazione della spesa Dualità c. Teoria della domanda Funzioni e corrispondenze di domanda individuale Funzioni e corrispondenze di domanda aggregata d. Scelte in condizioni di rischio Ipotesi fondamentali Applicazioni ai mercati finanziari Applicazioni ai mercati assicurativi e Teoria del comportamento dell’impresa e teoria della produzione Il problema di scelta dell’impresa concorrenziale Tecnologia, insieme di produzione, funzione di produzione Massimizzazione dei profitti e minimizzazione dei costi Dualità Funzioni di costo e di offerta nel caso di produzione singola Aggregazione f. Equilibrio di mercato concorrenziale: analisi parziale L’equilibrio di un mercato isolato in concorrenza perfetta Equilibrio concorrenziale e ottimalità paretiana g. Equilibrio di mercato concorrenziale: equilibrio generale walrasiano ed economia del benessere Economie di produzione: il modello 2 x 2 Equilibrio ed efficienza: i due Teoremi Fondamentali dell’economia del benessere Efficienza paretiana e benessere sociale Un modello generale di equilibrio concorrenziale Esistenza di un equilibrio walrasiano 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio 5. Modalità dell’esame L'esame prevede una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti. Gli studenti frequentanti sono vivamente sollecitati a sostenere la prova scritta subito dopo la fine del corso. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Mas-Colell A., M.D. Whinston e J.R. Green, Microeconomic Theory, Oxford University Press, New York, 1995. • Varian H.R., Microeconomic Analysis, 3rd ed., W.W. Norton & Company, New York, 1984. Nel corso delle lezioni e delle esercitazioni saranno indicati o distribuiti altri materiali didattici. Microeconomia II S docente Irene Valsecchi Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Questo insegnamento, assieme a Microeconomia I S, fornisce gli strumenti di base per l’analisi economica. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Ore Lezioni 6 10 4 4 4 8 36 Scelte in condizioni di rischio Teoria dei giochi Beni pubblici Esternalità Monopolio Oligopolio TOTALE GENERALE Ore Esercitazioni 2 4 1 1 1 3 12 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio 5. Modalità dell’esame L’esame prevede la soluzione di esercizi più una eventuale verifica teorica. Nel corso delle lezioni saranno dati compiti a casa che verranno valutati. 6. Materiale didattico Testo di riferimento: • Varian Hal: Microeconomic Analysis, Norton, (ultima edizione) Testi complementari: • Guiso Luigi e Daniele Terlizzese: Economia dell’incertezza e dell’informazione • Mas-Colell Andreu, Michael Whinston e Jerry Green: Microeconomic Theory, Oxford University Press. Modelli statistici di comportamento economico S docente Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di esplorare i principali modelli statistici utilizzati per rappresentare il fenomeno della domanda di beni di largo consumo. In particolare, sono trattati i sistemi di domanda statici ed i modelli di attrazione per quote di mercato. L’attività formativa prevede la presentazione di casi di studio basati su dati reali di mercato. Viene data particolare enfasi all’applicazione delle teorie e dei metodi, con l’obiettivo di formare il senso critico degli studenti nella scelta degli strumenti più adeguati per la realizzazione dei modelli. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Teoria di comportamento del consumatore Casi di studio di sistemi di domanda Teoria delle quote di mercato e modelli di attrazione Tecniche di trattamento della variabile pubblicitaria Cenni ad altri approcci modellistica TOTALE GENERALE Ore Lezioni 8 4 14 6 4 36 3. Programma dettagliato a. b. c. d. e. f. g. h. i. j. k. l. m. n. o. p. q. r. Introduzione alla teoria della domanda Funzioni di utilità Sistemi di domanda e restrizioni generali Restrizioni particolari Casi di studio classici di sistemi di domanda Caso di studio della pasta di semola Introduzione alla teoria delle quote di mercato e delle attrazioni Elasticità delle principali forme funzionali e strutture competitive Modelli ad effetti differenziali e completi Principali problematiche nella raccolta e nell'organizzazione dei dati Metodi di stima dei modelli di attrazione Caso di studio dei detergenti per la casa Caso di studio dei detersivi per lavatrice (senza la variabile pubblicitaria) Elementi di teoria della pubblicità Adstock: definizione, metodo di calcolo ed applicazione ai modelli di attrazione Caso di studio dei detersivi per lavatrice (con la variabile pubblicitaria) Cenni ad altri approcci modellistici: i test a negozio controllato e gli area test Cenni ad altri approcci modellistici: i modelli analogici per i prodotti in lancio 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste nella realizzazione di un modello econometrico ed in una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • L. Phlips, Applied Consumption Analysis, North Holland, Amsterdam, 1983, Cap.1 (escluse sezioni 1.3 e 1.5), 2, 3 (esclusa sezione 3.5), 4. • L. G. Cooper, M. Nakamishi, Market-Share Analysis, International Series in Quantitative Marketing (ISQM), 1993, Cap. 1, 2, 3, 4, 5 (fino al 5.11 compreso). • S. Broadbent, Accountable Advertising, Ed. Admap Publications, 1997, Cap. 5, 8 (fino all’8.11 compreso). Tutti i testi di riferimento sono difficili da reperire e pertanto saranno disponibili presso il Dipartimento di Statistica. Modelli statistici in epidemiologia S docente Rino Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: MED/01 Bellocco Programma da definirsi. Modelli statistici per le sperimentazioni cliniche S docente Antonella Zambon Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: MED/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di fornire le basi teoriche e le conoscenze informatiche necessarie per l’analisi dei disegni sperimentali, e l’interpretazione dei risultati, con particolare attenzione ai disegni a misure ripetute. Tutti gli argomenti sono completati da esercitazioni pratiche condotte in ambiente SAS. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Cenni al modello lineare Modelli ad effetti fissi e casuali Disegno a misure ripetute TOTALE GENERALE Ore Lezioni 6 6 6 18 3. Programma dettagliato a. Cenni al modello lineare Approccio matriciale Analisi della varianza b. Modelli ad effetti fissi e casuali Modello ad effetti fissi Modello ad effetti casuali Modello ad effetti misti c. Disegno a misure ripetute Confronto tra alcuni approcci utilizzati nell’analisi delle misure ripetute: i) ANOVA per misure ripetute, ii) MANOVA (Multivariate Analysis of Variance); (iii) modelli misti Crossover 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova di laboratorio e nella preparazione di una tesina su un argomento concordato con il docente. Gli studenti non frequentanti sono invitati a contattare la docente per concordare le modalità dell’esame. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • A. Zambon, Lucidi del corso, ed. 2006 Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione dei lucidi. Piano degli esperimenti I S Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 Mutuato da Piano degli esperimenti (lauree triennali) Piano degli esperimenti integrativo I S docente Crediti 1 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di approfondire alcune tematiche tipiche della programmazione degli esperimentino con riferimento ai modelli con effetti fissi e variabili nonchè alla ricerca del disegno ottimo. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Cenni a modelli con effetti fissi e con effetti casuali Cenni di disegno ottimo degli esperimenti TOTALE GENERALE Ore Lezioni 2 4 6 3. Programma dettagliato a. Problemi di modelli con effetti fissi e con effetti casuali b. Problemi di disegno ottimo degli esperimenti 4. Propedeuticità Questa attività formativa deve essere preceduta dal superamento dell’esame di Piano degli esperimenti. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti. 6. Materiale didattico Letture consigliate: • Armitage P., Betty G., Statistica Medica, Mc Graw-Hill Italia, Milano, 1996 • Box G.E.P., Hunter W.G., Stuart Hunter J., Statistics for Experimenters, John Wiley & Sons, New York. • Cochran W.G., Cox M.G., Experimental Designs, II ed. Wiley, New York, 1992 th • Montgomery, D.C., Design and Analysis of Experiments, Wiley &Sons, 5 ed., NewYork, 2001. Piano degli esperimenti II S Docente: Laura Deldossi Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di estendere le conoscenze raggiunte con il corso di Piano degli Esperimenti I andando ad esaminare particolari e più complessi disegni sperimentali a 2 o più fattori particolarmente utili in ambito biostatistico e per la statistica sperimentale. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di impostare correttamente il piano di un esperimento orientandosi tra diversi disegni sperimentali, di effettuare l’analisi dei dati mediante il più appropriato modello nonché di interpretare dal punto di vista statistico i risultati. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Disegno sperimentale: definizione e classificazione Richiami dei principali disegni sperimentali ad un fattore Disegno sperimentale fattoriale completo k Disegno 2 e suo frazionamento k Cenno ai disegni 3 Modelli a effetti casuali e a effetti misti Disegni di tipo gerarchico Disegni di tipo split-plot TOTALE GENERALE Ore Lezioni 4 4 4 8 2 6 4 4 36 3. Programma dettagliato a. Disegno sperimentale: definizione e classificazione. Il modello di regressione. Fattori qualitativi: analisi della varianza; fattori quantitativi: analisi della regressione. b. c. d. e. f. g. Richiami dei principali disegni sperimentali ad un fattore: completamente randomizzato, a blocchi randomizzati, a quadrato latino. La scelta della dimensione campionaria. k Disegno fattoriale 2 e suo frazionamento: il problema del confondimento dei blocchi e dei fattori. Loro utilizzo in modo sequenziale. Il piano centrale composto. k Cenni ai piani 3 . Modelli a effetti casuali e a effetti misti: definizione, loro utilizzo e analisi statistica. Disegni di tipo gerarchico: definizione, loro utilizzo e analisi statistica Disegni di tipo split-plot: definizione, loro utilizzo e analisi statistica 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria per tutti gli studenti eventualmente integrata con una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Montgomery, D.C., Design and Analysis of Experiments, Wiley &Sons, 5th ed., New-York, 2001. Testi di utile consultazione: • Paulson D.S. Applied Statistical Designs for the Researcher, Marcel Dekker, New-York,2003. • Box, G.E.P., Hunter, W.G., Hunter, S.J. , Statistics for Experiments, Wiley, New York, 1978 Popolazione e disuguaglianze II S Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/02 Mutuato da Sviluppo demografico ed economico S Processi stocastici S docente Andrea Ongaro Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre i concetti fondamentali relativi ad alcune classi di processi di largo interesse e utilità nelle applicazioni, con particolare riferimento a quelle di tipo spaziale ed ambientale. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni in laboratorio. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Definizione generale di processo stocastico Processi markoviani Processi di punto Processi spaziali TOTALE GENERALE Ore Lezioni 3 13 10 10 36 Ore Esercitazioni 2 2 2 6 3. Programma dettagliato a. Introduzione alla teoria generale dei processi stocastici b. Catene di Markov a tempo discreto: Equazioni di Chapman-Kolmogorov Classificazione degli stati Distribuzioni limite c. Cenni sulle catene di Markov a tempo continuo d. Processo di Poisson e. Processi di punto nello spazio f. Cenni sul moto browniano g. Processi spaziali: Stazionarietà e isotropia Variogramma e covariogramma Principali modelli parametrici isotropici 4. Propedeuticità Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Calcolo delle Probabilità S. 5. Modalità dell’esame L’esame finale consiste in una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Ross S., Probability models, Academic Press, 2003 • Durrett R., Essentials of stochastic processes, Springer, 1999 Per la parte riguardante i processi spaziali è disponibile una apposita dispensa Programmazione e controllo S docente Massimo Saita Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/07 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre in maniera rigorosa alcuni concetti e strumenti essenziali per la programmazione ed il controllo di gestione nelle imprese industriali. Dopo aver ripreso alcuni concetti fondamentali sui costi aziendali nel sistema di amministrazione e controllo, relativi ai costi dei fattori produttivi, costi per centro di responsabilità, costi per attività, costi per processo e commessa, costi per prodotto, si analizza il processo di formazione del budget economico, finanziario e patrimoniale. Dopo un breve cenno sulla contabilità gestionale/analitica/industriale e sul sistema di forecast si analizza il sistema di reporting aziendale. Il processo di formazione del budget sarà spiegato possibilmente su personal computer con un caso guida a cui seguirà un caso a scelta predisposto dallo studente. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Ripresa dei concetti fondamentali sui costi aziendali Introduzione al budget Il budget del sistema produttivo Il budget commerciale Il budget delle strutture centrali e il budget aziendale La contabilità gestionale ed il forecast Il sistema di reporting TOTALE GENERALE 3. Programma dettagliato a. b. Concetti fondamentali sui costi costi dei fattori produttivi costi per centro di responsabilità costi per attività costi per processo e commessa costi per prodotto Introduzione al budget Il budget e le politiche aziendali Il budget ed il ciclo produttivo-distributivo Il budget ed il ciclo economico-finanziario e patrimoniale Il budget multidimensionale Piano integrato di vendita, produzione, scorte Dualità Ore Lezioni 4 2 12 6 2 2 8 36 c. d. e. f. g. Il budget del sistema produttivo Struttura input-output Budget dei fattori produttivi Budget del personale Costo standard semilavorati e prodotti Budget economico per centro produttivo Budget economico e patrimoniale consolidato Budget commerciale Budget dei ricavi Budget del costo del venduto Budget dei costi commerciali fissi e variabili Budget degli investimenti commerciali Budget dei margini di contribuzione Il budget delle strutture centrali e il budget aziendale Il budget delle strutture centrali Il budget di tesoreria Il budget economico patrimoniale La contabilità gestionale ed il forecast Dalla contabilità generale alla contabilità gestionale Il sistema amministrativo integrato Il forecast Il sistema di reporting Principi Struttura Reporting produzione Reporting commerciale Reporting struttura Reporting aziendale 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio 5. Modalità dell’esame L'esame prevede la predisposizione da parte dello studente di un caso semplificato di budget utilizzando il software previsto nel libro di testo. Il caso verrà discusso con la commissione d’esame. Qualora lo studente non predisponesse il caso, l’esame verterà sui contenuti del libro di testo. 6. Materiale didattico Software su Excel inserito nel testo di riferimento. Testo di riferimento: • Massimo Saita, “Programmazione e Controllo”, Giuffrè Milano. Ricerche di marketing S docente Silvio Brondoni Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/08 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di approfondire il Marketing e le Ricerche di Marketing. In tale ambito, specifica attenzione sarà attribuita all’approfondimento delle tematiche delle Ricerche di Marketing in condizioni di eccesso di offerta. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI ! " # # TOTALE GENERALE Ore Lezioni* 5 5 10 16 36 3. a. b. c. d. e. f. Programma dettagliato Marketing e dinamiche competitive Marketing e economie di scarsità. Marketing e economie di benessere Marketing e economie in eccesso di offerta. ‘Intangible competition’ I sistema delle risorse immateriali di prodotto (brand, design, pre/post sales services) g. Le risorse immateriali d’impresa (cultura d’impresa, sistema informativo, brand equity) h. Il sistema delle risorse immateriali d’impresa i. Marketing research in eccesso di offerta j. Communication researches k. Product researches l. Price researches m. Trade researches 4. Propedeuticità Economia e Gestione delle Imprese S 5. Modalità dell’esame L’esame prevede una prova scritta nell’appello riservato per gli studenti frequentanti e prove orali per gli studenti non frequentanti. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Market-Space Management, Symphonya. Emerging Issues in Management, vol. 1, 2002 • Brand Equity, Symphonya. Emerging Issues in Management, vol. 1, 2000-2001 • Lambin Jean-Jacques, Market-Driven Management, MacMillan, London, 2000. (cap 1, 2, 4) • Corniani Margherita, Sistema informativo aziendale e dinamiche competitive, Giappichelli, Torino, 2000. (cap 2, 3) Risk management S docente Crediti 6 Programma da definirsi. Settore scientifico disciplinare: SECS-P/05 Serie storiche economiche integrato S Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03 Mutuato parzialmente da Serie storiche economiche I e Serie storiche economiche II (lauree triennali) Serie storiche economiche S docente Biancamaria Zavanella Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03 1. Obiettivi dell'attività formativa Obiettivo del corso è fornire agli studenti strumenti avanzati per l’analisi di serie storiche univariate e multivariate, a fini sia previsivi che interpretativi dei fenomeni economici e delle loro dinamiche. Il contenuto del corso è sia teorico che applicativo. Al termine del corso lo studente è in grado di effettuare analisi originali su fenomeni reali di carattere economico (e anche su altri tipi di fenomeni descritti da serie storiche), di leggere la letteratura specializzata in materia e di utilizzare i principali software esistenti. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Introduzione e definizioni Modelli dinamici stazionari Test di stazionarietà Processi integrati e modelli cointegrati Modelli Vettoriali Autoregressivi Cointegrazione nei modelli VAR TOTALE GENERALE Ore Lezioni 2 6 4 10 6 8 36 Ore Esercitazioni 0 0 2 2 4 4 12 3. Programma dettagliato a. Modelli dinamici stazionari. b. Espansione e recessione dei sistemi economici. c. Analisi di variabili non stazionarie. d. Fluttuazioni di breve e di lungo periodo. e. Trend stocastici e deterministici. f. Test di stazionarietà e non stazionarietà. g. Processi lineari integrati. h. Modelli cointegrati. i. Error correction Mechanism. j. Modelli a variabili latenti. Il filtro di Kalman e il filtro di Hamilton. k. La logica dei modelli VAR. l. Modelli strutturali e modelli VAR. m. Cointegrazione in ambito VAR n. Test di cointegrazione. 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studio. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta o nella discussione di un elaborato originale dello studente. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • B. Zavanella, Modelli per serie storiche multivariate , CUSL, Milano, 2004 • Lutkepohl, H., Introduction to multiple time series analysis : Springer-Verlag, c1991, New York. • Harvey, Andrew C., Time series models, 2. ed. - New York , Harvester Wheatsheaf, 1993. • J.D. Hamilton, Econometria delle serie storiche, Monduzzi, Bologna, 1995. • A. Gardini, G. Cavaliere, M. Costa, L. Fanelli, P. Paruolo, Econometria. Franco Angeli, Milano, 2000. Durante le lezioni verrà fornito materiale specifico per alcuni argomenti. Statistica ambientale S docente Piero Quatto Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso intende fornire un’introduzione alle principali applicazioni della Statistica in campo ambientale. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Ecologia statistica Modelli spaziali per dati ambientali Analisi dei valori estremi TOTALE GENERALE Ore Lezioni 6 6 6 18 3. Programma dettagliato a. Campionamento ambientale b. Stima della densità di una popolazione biologica c. Modelli per la correlazione spaziale (variogramma e covariogramma) d. Previsione e interpolazione (Kriging semplice, ordinario e universale) e. Analisi dei valori estremi f. Distribuzioni asintotiche dei valori estremi 4. Propedeuticità Per questa attività formativa è consigliata la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Statistica II. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova orale. 6. Materiale didattico Dispense e articoli forniti dal docente. Testo di utile consultazione: S.K. Thompson, “Sampling”, Wiley, New York, 2002. Statistica applicata alle scienze biologiche S Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: MED/01 Mutuato da Statistica applicata alle scienze biologiche (lauree triennali) Statistica applicata alle scienze biologiche integrativo S docente Elia Biganzoli Crediti 1 Settore scientifico disciplinare: MED/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Lo studente dovrà integrare le basi per l'applicazione di metodi quantitativi nel laboratorio di analisi biologiche includendo aspetti relativi a controllo di qualità delle misure. Verrà considerata la metodologia statistica di riferimento, in relazione alla sua applicazione ad esempi pratici. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Calibrazione e controllo di qualità TOTALE GENERALE Ore Lezioni 6 6 3. Programma dettagliato Calibrazione e Controllo di qualità a. Calibrazione lineare e dosaggi chimici b. Calibrazione non lineare e dosaggi immunologici c. Controllo di qualità interno d. Verifica esterna della qualità 4. Propedeuticità Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Statistica applicata alle scienze biologiche. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in un test preliminare e nella discussione dei risultati di un'analisi di dati sperimentali. 6. Materiale didattico Verrà fornito materiale specifico. Statistica aziendale S docente Paolo Mariani Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03 1. Obiettivi dell'attività formativa Fornire gli elementi per offrire soluzioni partendo dall’ascolto delle esigenze aziendali. L’analisi statistica territoriale come strumento operativo, la segmentazione ed il profiling dei clienti/utenti (CRM), le misure di impatto degli investimenti in promozione e comunicazione, l’analisi della concorrenza rappresentano le aree di applicazione. Attraverso giochi di ruolo e testimonianze, si mostrerà come i metodi statistici consentano di affrontare e risolvere alcuni problemi in azienda. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Analisi statistica territoriale Customer Relationship Management (CRM) Misure di impatto gli investimenti Competitive intelligence Gioco di ruolo TOTALE GENERALE Ore Lezioni 8 8 8 8 4 36 3. Programma dettagliato a. Rilevazione dei dati e generazione della base informativa b. Il territorio come strumento decisionale c. Tecniche di segmentazione ed ambiti di applicazione d. Profiling in ottica CRM e. Tecniche di analisi per il CRM f. Indicatori per la misura dell’impatto dell’investimento g. Analisi della concorrenza h. Il sistema informativo aziendale i. Fonti statistiche endogene ed esogene j. Gioco di ruolo 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova orale e nella realizzazione di una tesina sugli argomenti trattati. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • P. Mariani, Dal Report al Customer Comunication Management. Introduzione ai Sistemi di Supporto alle Decisioni d' Impresa, FrancoAngeli, Milano, in fase di stampa. • P. Mariani, Appunti del corso Per alcune parti del corso verrà indicato materiale aggiuntivo ad integrazione del testo di riferimento. Gli studenti non frequentanti sono invitati a richiedere il materiale direttamente al docente Statistica dei mercati monetari e finanziari S docente Matteo Pelagatti Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/03 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di fornire gli strumenti statistico-econometrici necessari per analizzare le serie storiche tipiche dei mercati monetari e finanziari (tassi di cambio, prezzi dei titoli, volumi scambiati, rendimenti), sia dal punto di vista descrittivo ed interpretativo, sia dal punto di vista previsivo. In particolare si studiano i modelli stocastici utilizzabili per la previsione delle serie storiche finanziarie e della loro volatilità. L’uso dei modelli statistici viene illustrato nell’ambito dell’ottimizzazione del portafoglio e della verifica di modelli macroeconomici dei mercati finanziari. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Prodotti finanziari Prezzi e rendimenti Richiami di modellistica ARMA Processi integrati e processi ARIMA Fatti empirici delle serie storiche finanziarie Modelli per la volatilità (GARCH e dintorni) Modelli di volatilità multivariati Applicazioni all’ottimizzazione del portafoglio Applicazioni al Value at Risk TOTALE GENERALE 3. Programma dettagliato a. Prodotti finanziari b. Prezzi e rendimenti c. Richiami di processi ARMA d. Processi integrati e test di radice unitaria Ore Lezioni 2 2 2 2 2 11 11 2 2 36 e. f. g. h. i. j. k. l. Fatti empirici delle serie storiche finanziarie Modelli GARCH Quasi-massima verosimiglianza e test per processi GARCH GARCH assimmetrici e GARCH-in-mean Elementi di processi VAR e cointegrazione GARCH multivariati Applicazioni al CAPM Applicazioni al Value at Risk 4. Propedeuticità Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Serie storiche economiche integrato S. 5. Modalità dell’esame Scritto e orale (presentazione di un argomento di approfondimento). 6. Materiale didattico Dispense scaricabili dal sito http://www.statistica.unimib.it/utenti/p_matteo/ Materiale fornito dal docente per l’argomento di approfondimento. Statistica II S Crediti 6 Settore scientifico disciplinare:SECS-S/01 Mutuato da Statistica II (lauree triennali) Statistica multivariata I S docente Giorgio Vittadini Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso vuole dare strumenti per una prima introduzione alle analisi dei modelli lineari con variabili esaustive e latenti. Il corso vuole inoltre mettere in grado gli studenti di utilizzare i pacchetti statistici del SAS onde poter svolgere autonomamente un’indagine empirica nei più diversi campi (bio-statistico, economico, sociologico). Nella prima parte si presentano l’analisi della varianza e della covarianza come sviluppo del modello lineare. Successivamente, dopo aver illustrato il concetto di correlazione spuria si introducono i modelli di path analysis e i modelli strutturali con variabili osservate in connessione con l’analisi esplorativa della correlazione canonica. Si presenta quindi il concetto di variabili latenti nelle sue diverse accezioni onde introdurre i modelli con variabili latenti quali il modello fattoriale e il modello strutturale con variabili latenti nella versione lisrel. Si discute infine dell’unicità di tali modelli. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI I parte: Modello lineare e analisi delle varianze e covarianze II parte: Analisi della correlazione canonica III parte: Correlazione spuria e path analysis IV parte: Variabile latente e modelli fattoriali, modelli con variabili latenti TOTALE GENERALE Ore Ore Lezioni Esercitazioni 12 4 6 2 6 2 12 4 36 12 3. Programma dettagliato a. Modello lineare classico : ipotesi Metodi di stima Valutazione della bontà di adattamento Distribuzione normale degli errori Test di ipotesi e intervalli di confidenza su parametri ed errori Modelli lineari generalizzati. Analisi delle Varianze. Analisi delle covarianze Confronti per verifica di ipotesi plurime b. Analisi della Correlazione Canonica. Funzione obiettivo. Vincoli. Determinazione Risultati. Rappresentazione grafica. Principali applicazioni Introduzione ai pacchetti statistici del Sas c. I modelli nell’Analisi Multivariata Modello lineari e Modelli Multivariati Correlazione spuria, Modelli causali, Path Analysis d. Errori nelle variabili e variabili latenti. Modelli di misurazione Modello di Analisi Fattoriale Comunalità. Metodo per ricavare i parametri. Rotazione delle soluzioni. Metodi per ricavare i punteggi fattoriali. Non identificabilità dei parametri e indeterminatezza dei fattori. Modelli strutturali con variabili latenti. 4. Propedeuticità Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Introduzione alla Statistica multivariata S. 5. Modalità dell’esame Alla fine dei cicli di lezione agli studenti verranno assegnati paper inerenti ai problemi di controllo di qualità trattati inerenti sia l’affronto di aspetti teorici che la risoluzione di problemi empirici mediante pacchetti Sas. Gli studenti sostengono una prova scritta con l’ausilio del materiale da loro selezionato. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • G. Vittadini, Dispense del corso. • L.Fabbris, Statistica Multivariata, McGraw- Hill, Milano, 1997. • • K.G. Joreskog, H.Wold, System under in direct observation, North Holland Publishing Company, Amsterdam, 1982. Manuale Sas: capitoli inerenti parti 2, 3, 4. Statistica multivariata II S docente Giorgio Vittadini Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa L’obiettivo del corso è: a) Dopo aver introdotto i modelli lineari generalmente atti ad analizzare le rispondenze di variabili qualitative e delle variabili esplicative miste mostrare un quadro organico dei metodi di quantificazione delle variabili qualitative e miste e un’introduzione. b) Scaling di variabili qualitative. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Analisi discriminante e modello logit Metodi di Scaling Quantificazione Modelli strutturali Rasch Analysis TOTALE GENERALE Ore Ore Lezioni Esercitazioni 9 3 9 3 6 2 12 4 36 12 3. Programma dettagliato a. Analisi discriminante e modelli logit come varie b. Scaling mediante criteri di coerenza interna c. Scaling mediante funzione obiettivo. Analisi delle corrispondenze d. Quantificazione mediante metodi alterati di quantificazione delle variabili e di estrazione di trasformati lineari di variabili osservate e. Quantificazione nei modelli strutturali f. Rasch analysis come metodi di quantificazione delle variabili. Scomposizione parametri abilità e difficoltà. Inferenza nella Rasch Analysis. 4. Propedeuticità Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Introduzione alla Statistica multivariata S. 5. Modalità dell’esame Alla fine dei cicli di lezione agli studenti verranno assegnati paper inerenti ai problemi di controllo di qualità trattati inerenti sia l’affronto di aspetti teorici che la risoluzione di problemi empirici mediante pacchetti Sas. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • G. Vittadini, Dispense del corso. • L. Fabbris, Statistica Multivariata, McGraw- Hill, Milano, 1997. • K.G. Joreskog, H.Wold, System under in direct observation, North Holland Publishing Company, Amsterdam, 1982. • Manuale Sas: capitoli inerenti parti 2, 3, 4. Statistica spaziale S docente Riccardo Borgoni Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre modelli e metodi per l’analisi di processi il cui valore varia nello spazio. Particolare attenzione viene posta sull’analisi della covarianza che descrive la struttura di dipendenza spaziale del processo e sull’interpolazione del processo. Il corso ha una forte componente applicativa; applicazioni in ambito ambientale, ricostruzione di immagini ed epidemiologico saranno presentate durante le lezioni. Sessioni di laboratorio informatico fanno parte integrante del programma. Il software utilizzato sarà R. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Introduzione alla statistica spaziale e analisi esplorativa dei dati spaziali Modelli geostatistici Modelli per dati di area TOTALE GENERALE Ore Lezioni Ore Lab Informatico 10 16 10 36 3 6 3 12 3. Programma dettagliato Introduzione. Generalità sui metodi e finalità della statistica spaziale. Il modello spaziale: variabilità di piccola e larga scala. Tipologie di dati spaziali. PARTE A: GEOSTATISTICA. Richiami sui processi stocastici gaussiani. Stazionarietà, Funzione di covarianza, correlogramma e variogramma. Caratteristiche del semi-variogramma: Sill, Range, Nugget effect. Isotropia. Continuità e derivabilità di un processo stocastico spaziale; Alcuni modelli parametrici isotropici. Analisi esplorativa dei dati: EDA & ESDA. ESDA per la componente di larga e piccola scala. Analisi della componente di piccola scala: variogramma empirico, stime robuste e stime kernel del variogramma, stime di massima verosimiglianza, il metodo dei minimi quadrati (ols, wls, gls). Stima del covariogramma. Analisi della componente di larga scala: metodi parametrici (regressioni polinomiali), regressione non parametrica e semiparametrica (kernel, polinomi locali, loess e modelli additivi) La previsione spaziale: previsione non stocastica e previsione stocastica: kriging semplice, ordinario e universale. PARTE B: DATI DI AREA. Misure di autocorrelazione spaziale: indice di Moran, di Geary, di Moran modificato. Test parametrici e di permutazione per la correlazione spaziale. Cenni sui modelli spaziali autoregressivi: modello simultaneo autoregressivo (SAR) modello condizionale autoregressivo (CAR). PARTE C: LABORATORIO IN AMBIENTE R. 4. Propedeuticità Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Processi stocastici e di Teoria dell’inferenza statistica S. 5. Modalità dell’esame L’esame finale si compone di due parti. La prima consiste nella stesura di due relazioni; una di tipo applicato consistente in un’analisi di dati con struttura spaziale e l’altra di argomento metodologico. I lavori sono individuali e verranno svolti a casa con modalità indicate durante il corso. La seconda parte consiste in una prova orale di cui fa parte integrante la discussione dei due lavori di cui sopra. Ulteriori informazioni verranno fornite all’inizio del corso La frequenza è fortemente consigliata. Coloro che non potessero seguire le lezioni sono pregati di contattare il docente all’inizio del modulo. 6. Materiale didattico Borgoni R. Ongaro A (2005) Note sui processi stocastici spaziali Dipartimento di Statistica Università Milano-Bicocca Cressie, N. A. C. 1993 Statistics for spatial data.(New York: Wiley. Ulteriore materiale verrà indicato dal docente all’inizio del corso Sviluppo demografico ed economico S docente Alessandro Rosina Crediti 3 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/04 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di introdurre allo studio delle relazioni tra dinamica demografica e variabili sociali ed economiche. A livello macro viene trattato il rapporto tra popolazione, risorse e sviluppo sostenibile. A livello micro viene analizzato, in particolare, l’impatto dei fattori economici e dei vincoli e delle opportunità del mercato del lavoro sui percorsi di vita individuali. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Famiglie e mercato del lavoro: le trasformazioni in atto Invecchiamento e sistema pensionistico Globalizzazione ed immigrazione TOTALE GENERALE 3. Programma dettagliato a. Modelli di famiglia e di welfare in Europa b. La lunga transizione allo stato aduto: il ruolo dei fattori economici c. La bassa fecondità: costo dei figli e occupazione femminile. d. Cause e conseguenze dell’invecchiamento della popolazione e. Globalizzazione ed immigrazione f. Politiche sociali Ore Lezioni 6 6 6 18 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studi 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova orale. 6. Materiale didattico Materiale distribuito durante il corso. Teoria dei campioni S docente Giovanna Nicolini Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di fornire un approfondimento dell’inferenza da popolazioni finite presentando piani di campionamento complessi con probabilità costanti e variabili, nonché particolari analisi che vengono impiegate sempre più di frequente in indagini campionarie svolte in situazioni anomale. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni ed esercitazioni. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Inferenza da popolazioni finite Piani di campionamento complessi Stimatori nei campionamenti per aggregati Dimensione campionaria Tipologia degli errori non campionari Attività seminariale TOTALE GENERALE Ore Lezioni 2 8 12 3 2 6 36 Ore Esercitazioni 0 0 8 2 2 12 3. Programma dettagliato a. Cenni sull’approccio inferenziale dipendente dal modello e assistito dal modello b. Campionamento con probabilità variabili: tecniche di estrazione di una unità. Metodi di estrazione di campioni con più unità. c. Piano di campionamento a grappoli, a due o più stadi e sistematico d. Stimatori corretti nel campionamento a grappoli, a due stadi e nel sistematico. e. Stimatori per quoziente nel campionamento a grappoli e a due stadi. f. Stimatori per regressione. g. Stimatori per la proporzione. h. Definizione della dimensione campionaria in funzione dei costi e dell’errore campionario. i. Errori di copertura e di mancate risposte. j. Attività seminariale su particolari argomenti quali, ad esempio, il campionamento per popolazioni elusive, il campionamento doppio, il panel, gli stimatori per piccole aree. 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. Saranno tenuti seminari di recupero per studenti che provengono da lauree triennali dove non sono programmati corsi di base di Teoria dei campioni, oppure seminari di approfondimento su specifici argomenti del programma. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta e, in caso di esito positivo, in una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Frosini B.V., Montinaro M., Nicolini G., Il campionamento da popolazioni finite, UTET, 1999 Testi di utile consultazione: • Cochran W.G., Sampling Techniques,J. Wiley, New York, 1977 • Sarndal C.E., Swensson B., Wretman J., Model Assisted Survey Sampling, SpringerVerlag, New York, 1992 • Thompson S.K., Sampling, J Wiley, New York, 1999. Teoria delle decisioni integrativo S docente Sonia Migliorati Crediti 1 Settore scientifico disciplinare: MAT/09 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di completare le nozioni della teoria delle decisioni in condizioni di incertezza. L'attività formativa è svolta attraverso lezioni. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Ore Lezioni 6 6 Analisi sequenziale TOTALE GENERALE 3. Programma dettagliato a. Regola di decisione sequenziale e regola d'arresto. b. Test del rapporto sequenziale delle probabilità. 4. Propedeuticità Per questa attività formativa si consiglia la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Teoria delle decisioni. 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: Piccinato L., Metodi per le Decisioni Statistiche, Springer-Verlag Italia, Milano, 1996. Teoria delle decisioni S Crediti 5 Settore scientifico disciplinare: MAT/09 Mutuato da Teoria delle decisioni (lauree triennali) Teoria dell’inferenza statistica S Docente: Antonio Pievatolo Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di presentare le nozioni generali e i metodi dell’inferenza statistica, con particolare riguardo a problemi di stima e di verifica d'ipotesi, utilizzando come filo conduttore l'approccio basato sulla verosimiglianza. A tale scopo verranno inoltre preliminarmente introdotti gli strumenti di calcolo delle probabilità necessari. L'attività formativa sarà svolta attraverso lezioni ed esercitazioni. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Complementi sulle variabili casuali multidimensionali Convergenza di successioni di variabili casuali Verosimiglianza Stimatori di massima verosimiglianza Test del rapporto di verosimiglianza TOTALE GENERALE 3. a. b. c. d. e. Ore Lezioni 10 4 2 8 12 36 Ore Esercitazioni 4 1 3 4 12 Programma dettagliato Complementi sulle variabili casuali multidimensionali. Funzione di ripartizione multidimensionale (caso discreto e assolutamente continuo). Valore atteso e momenti. Trasformazioni di variabili casuali multidimensionali. Distribuzioni multidimensionali notevoli. Funzioni generatrici. Convergenze di successioni di variabili casuali. Vari tipi di convergenze e loro proprietà. Leggi dei grandi numeri e teoremi centrali del limite. Verosimiglianza La funzione di verosimiglianza. Il principio di verosimiglianza. Stimatori di massima verosimiglianza Equazioni di verosimiglianza. Informazione di Fisher. Proprietà degli stimatori di verosimiglianza. Test del rapporto di verosimiglianza. Formulazione del test del rapporto di verosimiglianza. Distribuzione asintotica del test. Casi notevoli. Intervalli di confidenza basati sulla verosimiglianza. 4. Propedeuticità Si consiglia di rivolgersi al Coordinatore del corso di studi 5. Modalità dell’esame L’esame consiste in una prova scritta seguita, in caso di esito positivo, da una prova orale. 6. Materiale didattico Testi di riferimento: • Landenna G., Marasini D., Ferrari P. Probabilità e variabili casuali. Il Mulino, Bologna, 1997 • Landenna G., Marasini D., Ferrari P. Teoria della stima. Il Mulino, Bologna, 1997 • Landenna G., Marasini D., Ferrari P. Teoria della verifica di ipotesi. Il Mulino, Bologna, 1997 Testi di utile consultazione: • Dall’Aglio G. Calcolo delle probabilità. Zanichelli, Bologna, 1997 • Azzalini A. Inferenza Statistica: un’introduzione basata sul concetto di verosimiglianza (2 ed.). Springer-Verlag, 2001 • Pace L., Salvan A. Introduzione alla statistica: inferenza, verosimiglianza, modelli. Cedam, Padova, 2001 • Rohatgi V.K. An introduction to Probability Theory and Mathematical Statistics. J. Wiley, New York, 1976 Valutazione dei servizi socio-sanitari S Docente: Camillo Rossi Crediti 6 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/01 1. Obiettivi dell'attività formativa Il corso si propone di contestualizzare nel mondo dei servizi socio-sanitari le definizioni di efficacia, efficienza e customer’s satisfaction attraverso l’uso di indicatori di outcome e output. Vengono illustrati i diversi sistemi di analisi e miglioramento della performance delle strutture sanitarie che utilizzano i database amministrativi attualmente generati dai flussi informativi regionali. Vengono inoltre illustrate le più significative esperienze del panorama nazionale e internazionale sulla valutazione e miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria. 2. Programma riassuntivo ARGOMENTI Organizzazione del SSN e SSR, PSN, PSSR La valutazione nei servizi alla persona Certificazione di qualità, Vision 2000, Joint Commission Efficacia, efficienza e customer’s satisfaction Sistemi di indicatori di outcome e output e strumenti di analisi Sistemi di valutazione della performance TOTALE GENERALE 3. 1. 2. Ore Lezioni 4 6 6 6 8 6 36 Programma dettagliato Il contesto dei servizi sanitari e socio-sanitari: Il servizio sanitario nazionale, il servizio sanitario regionale lombardo e il piano socio sanitario regionale Gli obiettivi a. Definire il significato della valutazione in sanità: perché valutare, cosa, chi e come. b. Definire e studiare efficacia e outcome, efficienza e output, customer’s satisfaction e qualità percepita 3. 4. c. Il benchmarking e la sua utilizzazione Strumenti a. La certificazione di qualità secondo le Vision 2000 b. Progettare un sistema qualità e attuare il business process reengineering c. Il sistema informativo sanitario d. I flussi informativi sanitari e le banche dati e. La scheda di dimissione ospedaliera (SDO) f. Strumenti di analisi e cenni sul metodo multilevel Le metodologie a. Valutazione dell’efficacia delle strutture ospedaliere attraverso lo studio dell’outcome b. Valutazione dell’efficienza delle strutture ospedaliere attraverso lo studio dell’output c. L’uso dei dati amministrativi per la valutazione d. Gli indicatori, classificazione e utilizzazione e. I sistemi di valutazione della performance e il metodo Ioint commission f. La valutazione del capitale umano in sanità 4. Propedeuticità Questa attività formativa non prevede alcuna propedeuticità. 5. Modalità dell’esame Colloquio orale 6. Materiale didattico Slides powepoint, links per internet In caso di difformità tra le propedeuticità indicate in questa Guida e quelle indicate nei Regolamenti dei Corsi di laurea , fanno fede quelle dei Regolamenti.