RESPIRAZIONE CELLULARE e RESPIRAZIONE POLMONARE respirazione cellulare: il termine respirazione cellulare indica l’insieme di reazioni chimiche che, nei mitocondri, forniscono la maggior parte dell’energia consumando ossigeno; respirazione polmonare: il termine respirazione polmonare indica il processo con cui si assume ossigeno dall’ambiente esterno e si elimina anidride carbonica; richiesta di ossigeno: le richieste di ossigeno da parte dell’organismo sono direttamente proporzionali alle richieste di energia; durante una intensa attività fisica, il consumo di ossigeno e quindi di energia è circa venti volte superiore rispetto a quello necessario in condizioni di totale riposo; meccanismo di scambio: in tutti gli organismi viventi (dall’ameba agli elefanti), lo scambio di ossigeno ed anidride carbonica tra le cellule e l’ambiente esterno avviene mediante diffusione; la diffusione è il processo nel quale le molecole di spostano da una regione a concentrazione maggiore ad una regione a concentrazione minore: nel descrivere la diffusione dei gas, tuttavia, si fa in genere riferimento alla pressione gassosa piuttosto che alla concentrazione; le varie sostanze si possono muovere per diffusione solo per tratti molto brevi: tale limitazione non rappresenta un problema per gli animali molto piccoli perché tutte le cellule del corpo sono sufficientemente vicine alla superficie esterna; la diffusione non può invece in alcun modo sopperire alle necessità di organismi di una certa mole in cui gran parte delle cellule interne è distante molti centimetri dall’aria o dall’acqua, ossia dal mezzo esterno che è la fonte di ossigeno; 1 EVOLUZIONE dei SISTEMI RESPIRATORI sistema respiratorio nei lombrichi: i lombrichi possiedono una rete di capillari posta sotto la superficie del corpo, per cui l’ossigeno e l’anidride carbonica possono diffondere direttamente attraverso la pelle umida entrando ed uscendo dal sangue mentre questo scorre nei capillari; il sangue raccoglie l’ossigeno passando vicino alla superficie esterna dell’animale e lo cede per diffusione quando scorre vicino alle cellule povere di ossigeno che si trovano all’interno del corpo del lombrico: viceversa, raccoglie anidride carbonica dalle cellule e la cede quando passa vicino alla superficie; sistema respiratorio negli insetti: negli insetti l’aria passa direttamente nei tessuti attraverso una rete di tubuli, chiamati trachee, dotate di molteplici ramificazioni più strette chiamate tracheole (la superficie terminale di queste ultime è sempre ricoperta da una sostanza liquida che favorisce gli scambi gassosi; questo sistema respiratorio limita fortemente le dimensioni degli insetti, i quali devono essere necessariamente piccoli, dato che l’aria avrebbe grandi difficoltà a raggiungere, tramite le trachee, tutte le parti interne di un corpo di grosse dimensioni; sistema respiratorio nei pesci: negli animali acquatici la superficie respiratoria è a diretto contatto con l’acqua, un aspetto questo che è da un lato vantaggioso in quanto consente di mantenere sempre umida la superficie in corrispondenza della quale avvengono gli scambi gassosi; d’altra parte gli animali acquatici hanno lo svantaggio di dover prelevare l’ossigeno da un ambiente in cui la concentrazione di quest’ultimo è molto inferiore rispetto a quella dell’ossigeno presente nell’aria; 2 le branchie sono organi specializzati per gli scambi gassosi nell’ambiente acquatico: sono estensioni, o ripiegamenti esterni, della superficie corporea che assorbono l’ossigeno disciolto nell’acqua; l’area della superficie respiratoria delle branchie dei pesci è molto più estesa rispetto al resto della superficie del corpo; in un pesce lo scambio dei gas è intensificato dalla ventilazione e dallo scambio controcorrente tra il sangue e l’acqua che, infatti, fluiscono l’uno in senso opposto all’altra: in questo modo i pesci riescono a prelevare dall’acqua circa l’80% dell’ossigeno in essa disciolto; 3