ADHD Attention deficit hyperactivity disorder In Italia non esiste uno strumento normativo (come per i d.s.a.) che consenta e giustifichi un intervento del docente per un alunno con diagnosi di Adhd. Qualsiasi intervento si basa su due principi fondamentali: Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema osservazione dei comportamenti gradualità (circa un anno scolastico) di rilevazione dei primi miglioramenti L’ Intervento in classe Intervento sui comportamenti problema Progettazione dell’ambiente di apprendimento Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema L’alunno con ADHD in classe non regola la capacità di attenzione sostenuta l’interazione sociale il comportamento motorio Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema le emozioni il percorso di pianificazione e risoluzione dei problemi Il livello di autostima Comportamenti dell’alunno con ADHD Atteggiamenti verso i compagni Prendere oggetti Attirare l'attenzione Gettare per terra libri o quaderni Danneggiare materiale e oggetti altrui Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Ricorrere al contatto fisico con intento di disturbo (solletico, spinte, ecc..) Comportamenti dell’alunno con ADHD Comportamenti verbali inadeguati Conversare durante la lezione Fare commenti decontestualizzati Non modulare la voce Canticchiare Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Ricorrere al turpiloquio nei momenti di stress emotivo o per attirare l’attenzione Comportamenti dell’alunno con ADHD Azioni di disturbo Battere la penna sul banco Tamburellare con le mani sul banco Dondolare sulla sedia Procurare rumore giocando con il materiale sul banco Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Muovere il banco Usare il cellulare Usare l’I-pod Comportamenti dell’alunno con ADHD Comportamenti aggressivi Sferrare pugni, tirare schiaffi e morsi, tirare i capelli, ecc. Colpire con oggetti Spingere con forza Ecc. Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Con conseguenti prestazioni scolastiche disastrose che portano nella maggioranza dei casi all’abbandono e al conseguente scarso inserimento di questi alunni nel contesto socio –produttivo. L’ INTERVENTO SUI COMPORTAMENTI PROBLEMA Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema I comportamenti problema costituiscono, oltre che un notevole ostacolo al successo dell’integrazione scolastica, una fonte di fatica e frustrazione per l’insegnante. Ridurre questi comportamenti e aiutare l’alunno ad acquisire un atteggiamento più adeguato È POSSIBILE Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema L’approccio cognitivo comportamentale Consiste nell’attivazione di procedure metacognitive che favoriscano l’acquisizione di uno stile di pensiero più riflessivo, attraverso l’applicazione di strategie di problem-solving. È una tecnica di autoistruzioni verbali per insegnare all’alunno a farsi domande e darsi auto-comandi per organizzare l’esecuzione dei Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema compiti. “Impulsività e autocontrollo” di Cornoldi e altri (1996) L’esperienza italiana (Celi & Fontana, 2008) Le osservazioni in classe Per capire e decidere su cosa intervenire è necessario fare un minimo di osservazioni occasionali su fogli liberi, non strutturate. Dopo 6-8 giorni si individuano i comportamenti target oggetto di una osservazione sistematica tramite il modello ABC. Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Esempio di osservazione ABC Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Presupposti per l’intervento Ogni comportamento dell’alunno è finalizzato. Ogni comportamento varia in funzione del contesto. Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Fasi dell’intervento 1. Definizione del comportamento 1. Identificazione degli antecedenti e dei conseguenti 1. Osservazione Ipotesi funzionale Fare1. clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Fase I – definizione del comportamento Definire con esattezza il comportamento fornisce un criterio di osservazione oggettivo. 1.Come si presenta il comportamento? 2.Come viene eseguito? 3.Quando si verifica e quanto dura? 4.Con quale frequenza si verifica? 5.Qual è il livello di intensità? clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema 6.DoveFare si verifica? SINTESI DELLA DEFINIZIONE: es. Stefania, durante l’intervallo con i suoi compagni, manifesta comportamenti aggressivi colpendoli sulla schiena per 3-4 secondi tre o quattro volte senza provocare lesioni fisiche. Fase II – identificazione antecedenti e conseguenti ANTECEDENTI comportamenti dell’insegnante comportamenti dell’alunno fattori ambientali CONSEGUENTI comportamenti dell’insegnante comportamenti dell’alunno comportamenti degli altri alunni fattori ambientali Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema IDENTIFICAZIONE DELLO SCOPO DEL COMPORTAMENTO: indicare le funzioni più probabili (richiesta di attenzione, accesso ad oggetti, evitamento di un compito, stimolazione sensoriale, autoaffermazione, ecc.) Fase III – osservazione Osservatore ____________________ Data _____________ Comportamento ___________________________________________ _________________________________________________________ attività ora lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema sabato Fase IV – ipotesi funzionale Formulazione ipotesi: quando durante l’intervallo i compagni giocano tra loro Stefania li colpisce sulla schiena per attirare la loro attenzione. Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Ipotesi di modifica dell’intervento Comportamento sostitutivo adeguato Rinforzi simbolici Token economy Costo della risposta Contratto educativo Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Time-out Consigli per i docenti Strutturare le attività in anticipo Definire chiaramente le regole di comportamento Strutturare l’ambiente di apprendimento Variare le attività e le modalità di presentazione Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Preservare un ritmo vivace della lezione Scomporre il compito Incoraggiare e gratificare SEMPRE anche piccoli progressi Utilizzare il peer - tutoring « La complainte de' élève thada (hyperactif)! » trouble d’ d’hyperactivité yperactivité avec déficit de l’l’attention Non faccio apposta a comportarmi "sbagliato", aver spesso la luna, tener la penna con la sinistra, o scrivere come un maiale, far fatica con la coniugazione, e neanche a collezionare brutti voti nei dettati, Fare clic per modificare lo stilenote del per sottotitolo dello schema o prendere il mio comportamento, note per quaderni dimenticati e compiti non fatti. Si dice che sono intelligente, ….. eppure a scuola …. neanche una considerazione! Neanche un buon voto ! Non faccio apposta se non mi controllo abbastanza quando il canto degli uccelli mi fa venire in mente che fuori c'è il sole e che sarebbe bello lanciare un tappo o stuzzicare il gatto oppure fare un bel giro in bici. "Finito!… consegnate i compiti!" Ma con tutti questi miei pensieri e la mia attenzione disordinata, Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema no - non è questa la volta buona che aumenta la media dei miei voti. Non sono altro che un alunno solitario ma non sedentario, che ha la voglia di riuscire, ma respinge il momento di agire, che farebbe di tutto ma non può fare niente e sbaglia ancora nell'interrogazione. Si, io vivo l'ora presente e solo il piacere di quest'istante conta per me intensamente, Fare clic per modificareelonon stile del sottotitolo dello schema capisco questa gente, che si preoccupa già dell' indomani. … Yves C. www.aifa.it/poesiascuola.htm LA STRUTTURAZIONE DELL’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Ambiente di apprendimento Qualsiasi intervento educativo deve partire con la predisposizione dell’ AMBIENTE DI APPRENDIMENTO ... … Il luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi reciprocamente in una varietà di strumenti e risorse informative in attività di apprendimento guidato o Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema problem solving. [B. G. Wilson, 1996, Constructivist Learning Environment. Case studies in instructional Design, Educational Technology Publications, Englewood Cliff, N.Y.] STRUTTURAZIONE DELL’INTERVENTO Un ambiente d'apprendimento è determinato da: uno spazio fisico, un insieme di attori che vi agiscono, dei comportamenti concordati, una serie di regole o vincoli, attività o compiti assegnati o concordati, tempi di operatività, un insieme di strumenti oggetto di osservazione, manipolazione, lettura, argomentazione, Fare insieme clic per modificare lo stile del sottotitolo schema un clima un di relazioni fra glidello attori, determinato dalle relazioni instaurate e dallo svolgimento di attività e compiti, un insieme di aspettative, un modo di vedere se stessi, lo sforzo mentale impegnato nei processi di apprendimento. [Gavriel Salomon] Ambiente di apprendimento Disposizione del banco Vicinanza alla cattedra per favorire il contatto oculare Estrema raggiungibilità del banco da parte dell’adulto Tipologia dei compagni a lui vicini Posizionamento lontano dalla finestra Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Ambiente di apprendimento Uso dell’orologio Vantaggi Svantaggi Segna il tempo Può rappresentare un distrattore Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Facilita il rispetto delle consegne È efficace solo se fuori della visuale abituale Ambiente di apprendimento Definizione della routine Programmare sempre le attività nei tempi e nelle modalità. Stabilire una scaletta di attività che preveda momenti di decompressione. Esplicitare SEMPRE la durata dell’attività. Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Esplicitare la routine della classe. Ambiente di apprendimento Organizzazione del lavoro La scarsa capacità di portare a termine il compito è dovuta a: difficoltà di attenzione prolungata, difficoltà di concentrazione sulle consegne sia scritte sia orali, tendenza al lavoro compulsivo e privo di pianificazione, Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema scarse procedure di controllo. Ambiente di apprendimento Organizzazione del lavoro Come procedere: Segmentazione delle attività. Progressione molto graduale verso un maggiore sforzo attentivo. Utilizzo di schemi e mappe concettuali per l’esecuzione di tutte le Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema attività. Esplicitazione verbale e iconica delle procedure. Ambiente di apprendimento Organizzazione del lavoro utilizzo di segni convenzionali per comunicare che ci si è persi. Verifica tempestiva dell’utilizzo delle procedure. Lezione partecipata. Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Ambiente di apprendimento Le regole Decidere POCHI ma IMPRESCINDIBILI NO (max 10). Condividere la regola. Porre la regola come una proposizione e non come un divieto. Determinare con precisione i comportamenti coinvolti nella regola. Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Rendere la regola sempre visibile o esplicita. Evitare una modalità aggressiva nel richiamo. Ambiente di apprendimento Il rinforzo Come procedere: Rinforzo negativo Il rimprovero è efficace solo se l’alunno comprende il significato del suo comportamento. Rinforzo positivo Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema L’elogio in seguito ad un comportamento adeguato sortisce risultati molto più efficaci della sanzione del comportamento scorretto. Ambiente di apprendimento Coinvolgimento della classe Metodologie più efficaci: Tutoring. Cooperative learning. Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema … EVITARE IL PIÙ POSSIBILE L’ALLONTANAMENTO DALLA CLASSE Un ambiente inclusivo La presenza di alunni con ADHD sicuramente costituisce un banco di prova per gli assetti organizzativi di un istituto ma porta necessariamente stimoli al rinnovamento in direzione della progettazione e realizzazione di strategie diversificate. Di fondamentale importanza: Il ruolo del Dirigente Scolastico , che è il garante di un’offerta formativa inclusiva nella misura in cui riesce a fornire risposte Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema precise ad esigenze educative individuali . Il lavoro del GLH d’istituto. La sinergia del consiglio di classe/interclasse coinvolto attraverso la fase di programmazione e valutazione in itinere e finale del progetto di vita nell’ambito del GLH operativo.