Altri chitarristi
Altri chitarristi italiani dell'Ottocento
Sono noti i nomi di
V. Adami-Vinatier (XIX s.) - L. Agliati (XIX s.) - G. Appiani (XIX s.) - B. Asioli
(1769-1832) N. Bassi
(XIX s.) G. Blanchi
(1793?-1861) G. A. Boccomini
(1790?-?) P. Bottesini
(XIX s.) L. Brambilla
(XIX s.) F. Calegari
(1790?-?) C. Canobbio
(1741 -1822) C. Casati
(XIX s.) A. Castello
(XIX s.) W. Cerruti
(XIX s.) V. Colla
(XIX s.) G. Comoglio
(XIX s.) O. Costa
(XIX s.) R. Cuboni
(XIX s.) F. De Salvo
(XIX s.) P. Galliani
(XIX s.) -
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E. Gardana
(XIX s.) E. Giuliani
(1813-?) Mich. Giuliani
(1801-1847) A. Lodi
(XIX s.) B. Razzetti
(1792-?) M. Ressi
(XIX s.) G. Ricca
(1800-1866) G. Romersi
(XIX s.) L. Sagrini
(1809-1840?) - G. Toja
(XIX s.) P. Tonassi
(1800-1877) F. Verini
(1783-1846) F. Zucconi
(XIX s.) Altri chitarristi minori e ignoti
Adami Vinatier (XIX sec.)
La biografia di Adami Vinatier è molto incerta: di origini piemontesi, noto come professore di
chitarra e clarinetto dall'inizio dell'Ottocento. La sua sola opera nota è l'Aria "Bella fiamma di
gloria..." per chitarra e canto, pubblicata da Festa a Torino (Biblioteca privata Dell'Ara Moncalieri).
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Luigi Agliati (XIX sec.)
Del tutto incerte sono le notizie attorno a Luigi Agliati. Molto probabilmente di origini milanesi,
nella città lombarda sviluppò una sua attività di chitarrista e compositore per chitarra nei primi
anni dell'Ottocento. Alcune sue opere furono pubblicate da Ricordi nei primi decenni del XIX
secolo.
Tra le sue opere per chitarra bisogna menzionare alcune musiche per due chitarre, tra cui le V
ariazioni su la Folia
. Agliati risulta dedicatario della
Grande Ouverture Op.61
per chitarra di Mauro Giuliani e di altre opere di Luigi Legnani, Mosè Borsani, Pietro Lunghi.
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Giangiacomo Appiani (XIX cent.)
Chitarrista di origine italiana, vissuto nella prima metà dell'Ottocento; molto poco è noto sulla
sua vita. L'unica sua opera nota è "Trois Themes / avec Variations / pour la guitare seule / par
Jean Jacques Appian / amateur,"
c.1810, conservata nella
biblioteca del Conservatorio di Milano. Fu dedicatario dei
Duetti per Violino e Chitarra,
Op. 23, di Antonio Nava.
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Bonifacio Asioli (1769-1832)
Compositore, didatta e teorico, nacque il 30 agosto 1769 a Correggio. Studiò, musica fin dall'età
di cinque anni. Nel 1787 fu a Torino, rimanendovi fino al 1796. In seguito fu a Venezia, fino al
1799. Trasferitosi a Milano ebbe riconoscimenti come insegnante presso il conservatorio della
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città (fondato nel 1808) di cui fu anche primo direttore. Circa nel 1825 fu pubblicato da Bertuzzi
il suo metodo per chitarra a Milano. Esso ha per titolo "Transunto / dei / Principi elementari / di
musica / compilati / dal celebre M.B. Asioli / chitarra." Asioli è anche ricordato per un Duo per
canto e chitarra, edito da Ricordi (Milano, c.1830).
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Nicola Bassi (XIX sec.)
Musicista di origini settentrionali, conoscitore del canto e della chitarra, vissuto nella prima metà
del XIX secolo. Ha pubblicato delle ariette per canto e chitarra, che sono il terzo numero
editoriale della Casa Ricordi di Milano, nel 1808. Oggi la sua musica è conservata alla
Biblioteca del Conservatorio di Milano.
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Giuseppe Blanchi (1793?-1861)
Giuseppe Blanchi fu un musicista e chitarrista operante a Torino e in Piemonte nei primi
decenni del XIX secolo: nato a Fossano (Cuneo) intorno al 1793, morì a Torino nel 1861. Ben
poco si conosce della sua vita e della sua attività come concertista.
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Giuseppe A. Boccomini (1790?-?)
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Fu un eccellente chitarrista attivo agli inizi dell'Ottocento. Nato probabilmente a Firenze
nell'ultima decade del Settecento, si trasferì a Roma dopo il 1810, rimanendovi per molti anni.
Nel 1812 circa pubblicò per l'editore e libraio Pietro Piale una Grammatica per chitarra francese,
che risulta essere una delle sue prime composizioni per chitarra.
Della sua produzione per lo strumento, una decina di lavori a noi pervenuti, ricordiamo alcune
opere per canto con accompagnamento di chitarra, pubblicate da Ricordi, e i Sei valzer per
chitarra sola, editi a Lipsia da Peters nei primi decenni del XIX secolo.
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Pietro Bottesini (XIX sec.)
Autore di cui si hanno poche notizie biografiche. Vissuto nella prima metà del XIX secolo
nell'Italia settentrionale, pubblicò alcune composizioni per chitarra e per flauto e chitarra presso
gli editori milanesi Ricordi e Antonio Carulli.
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Luigi Brambilla (XIX sec.)
Autore di origini italiane, della prima metà del XIX secolo. Fu un esperto cantante, e visse nei
primi decenni del secolo a Vienna, dove pubblicò molte raccolte per canto con
accompagnamento pianistico e chitarristico.
Non si hanno altri riferimenti biografici.
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Francesco Calegari (1790?-?)
Fu un chitarrista compositore della prima metà del XIX secolo, di cui si hanno scarse notizie
biografiche. Probabilmente nativo di Firenze e appartenente alla famiglia dei Calegari, musicisti
di cui il più conosciuto fu Antonio, iniziò la sua attività come concertista proprio a Firenze, e
venne in seguito molto apprezzato durante le sue Accademie in Europa centrale,
principalmente in Germania. Soggiornò per lungo tempo a Lipsia e Brunswick, e per un breve
periodo anche a Parigi. Le sue composizioni vennero pubblicate da importanti editori come
Pleyel a Parigi, Hofmeister e Schwarz a Lipsia, Ricordi e Canti a Milano, Cipriani a Bologna e
Firenze. Intorno al 1830 entrò in editoria, rilevando l'attività di Cipriani a Bologna.
Della produzione per chitarra, circa una ventina di composizioni, ricordiamo le Variazioni Op.18
per chitarra, il
Rondò
Op.3, sempre per chitarra, la
Polonese Op.16
per violino e chitarra, oltre a varie riduzioni strumentali da temi d'opera.
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Carlo Canobbio (1741 -1822)
Nacque a Venezia nel 1741. Violinista virtuoso, fu molto conosciuto alla fine del Settecento. Dal
1779 al 1800 fu al servizio nell'Opera di Pietroburgo, come musicista da camera, violinista e
compositore. Dopo il 1800 tornò in Italia, ma preferì presto tornare nell'amata Russia, ove morì
nel 1822.
Scrisse musica per il balletto "Arianna e Bachus" (1789) e "Piram e Tieba" (1791). Compose
anche due sinfonie per orchestra.
Rimangono altre composizioni strumentali e delle sonate per violino e chitarra, che dimostrano
una sua conoscenza per lo strumento a cinque corde.
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Carlo Casati (?)
Musicista e concertista di chitarra italiano, vissuto nella prima metà del XIX secolo. Di origini
presumibilmente settentrionali, non si hanno informazioni sulla sua vita.
È riportata, in un giornale locale del tempo, la notizia di un suo concerto a Genova, il 28 giugno
1815, presso il Teatro S.Agostino, in duo con il violinista fiorentino Lorenzo Petrocchi.
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Antonio Castello (XIX sec.)
È un ennesimo compositore per chitarra del primo Ottocento del quale non si dispone finora di
notizie biografiche certe. Vissuto molto probabilmente a Genova nei primi decenni del XIX
secolo, pubblicò per l'editore Giovanni Ricordi di Milano alcune brevi composizioni per due
chitarre, intorno al 1810: Quattro piccoli Duetti (n.editoriale 83), e delle Monferrine,Valtz,
Contraddanze e Perigoldini (n.editoriale 105). Non compaiono altri titoli di una sua produzione
musicale e chitarristica presso altri editori italiani del periodo, nè presso editori stranieri.
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Wenceslas (Venceslao) Cerruti (XIX sec.)
Autore di origini probabilmente torinesi, vissuto tra la fine del Settecento ed i primi decenni del
XIX secolo. Iniziò la sua esperienza musicale a Torino, intorno al 1810, pubblicando le prime
composizioni per chitarra presso gli editori Fratelli Reycend. Si trasferì in seguito a Parigi, verso
il 1820, sviluppando la sua attività musicale e di compositore. Alcune opere per chitarra furono
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pubblicate a Parigi, dagli editori Dufaut-Dubois.
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Vincenzo Colla (XIX sec.)
Originario di Piacenza, fu un musicista vissuto a cavallo tra la fine del Settecento ed i primi anni
dell'Ottocento. Organista e pianista, fu maestro di cappella a Voghera.
Ha lasciato alcune composizioni cameristiche con chitarra, senza numero d'opera, pubblicate
da editori italiani verso il 1810.
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Giovanni Comoglio (XIX sec.)
Autore per chitarra presumibilmente di origine torinese, nato alla fine del Settecento. Non si
concoscono dati sufficienti sulla sua vita. Fece attività concertistica in duo con il violinista
fiorentino Francesco Petrocchi: è del marzo 1809 l'annuncio nel "Courier de Turin" di una loro
esibizione a Torino.
Si trasferì presumibilmente in Francia, verso la seconda decade dell'Ottocento.
Comoglio ha lasciato alcune composizioni per chitarra sola, canto e chitarra e violino e chitarra,
tutte di pregevole fattura, alcune delle quali pubblicate, nei primi anni del XIX secolo, dai Fratelli
Reycend a Torino.
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Onorato Costa (XIX sec.)
Chitarrista di cui si dispone di pochissime notizie biografiche. Probabilmente di origini italiane, si
stabilì a Vienna intorno al 1818 per svolgere attività concertistica. È documentato un suo
concerto solista tenuto alla Grosser Redoutensaal di Vienna il 27 febbraio 1820, con musiche di
Rossini e proprie.
In considerazione dei dedicatari delle opere a noi pervenute, sembra avesse avuto dei contatti
con la Romania.
Le sue composizioni per chitarra vennero pubblicate a Vienna dai principali editori, tra il 1818 e
il 1832.
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Raimondo Cuboni (XIX sec.)
Musicista di cui si dispone di poche notizie biografiche. Fu un violinista di ambiente modenese,
conoscitore della chitarra e presumibilmente del clarinetto.
Il nome di Cuboni compare nell'elenco degli esecutori, nella veste di primo violino,
dell'Orchestra del Teatro dell'Illustrissima Comunità in Modena, in occasione di
rappresentazioni del dramma giocoso "La Clotilde" di Carlo Coccia, e del melodramma
semiserio Il Barone di Dolsheim di Giovanni Pacini, rispettivamente negli anni 1820 e 1824.
Pubblicò, verso il 1824, per l'editore Cipriani di Firenze una Cavatina per flauto e chitarra, tratta
dall'opera "Erminia" di Gandini.
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Francesco De Salvo (XIX sec.)
Risulta a tutt'oggi un musicista e compositore per chitarra, di cui non si dispone di notizie
biografiche. Vissuto tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, si conoscono attualmente le
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poche composizioni pubblicate dall'editore Giovanni Ricordi, intorno al 1810: un interessante Tri
o per violino, viola e chitarra
, nel quale si intravedono validi elementi di una buona conoscenza degli strumenti ad arco, oltre
che della chitarra,
Due Sonate
per chitarra sola e
Dodici Monferrine
, sempre per chitarra sola, lavori tutti privi del numero d'opera.
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Pasquale Galliani (XIX sec.)
Autore di origini italiane, Galliani (o Gagliani secondo alcune fonti russe), fu nel 1802 a Varsavia
e nel 1803 a Vilno (oggi Vilnius, Lituania). Trasferitosi in seguito a Pietroburgo (Russia), ebbe
fama come insegnante di canto e chitarra. Non è noto che qui tenne mai concerti, ma fu molto
attivo come insegnante e nei recital privati nelle case nobiliari. La sua importanza storica è
legata alla conoscenza in Russia dello strumento occidentale a sei corde, di cui Galliani fu tra i
primi ad impartire lezioni.
A Pietroburgo furono pubblicate Sei Sonate per chitarra a cinque corde, gli Studi per chitarra
nel 1808 (considerato come il suo Metodo per chitarra a sei corde) dedicati alla moglie dello zar
Aleksandr I, Elizabetta II,
4 sonate
per pianoforte e chitarra (sei corde) e pure varie romanze vocali.
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Enea Gardana (XIX sec.)
Chitarrista e compositore vissuto nella metà del XIX secolo di cui non si dispone di notizie
biografiche. Originario presumibilmente dell'Italia settentrionale, ha lasciato un vasto numero di
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composizioni per chitarra (almeno 37), per lo più arrangiamenti riduzioni e trascrizioni da arie
operistiche, di una certa difficoltà, pubblicate da Ricordi.
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Emilia Giuliani (1813-?)
Figlia secondogenita di Mauro Giuliani, nacque a Vienna nel 1813. Fu un talento musicale, e
studiò chitarra sotto la guida del padre, con il quale si esibiva in concerto in duo. Fu seguita dal
padre per una buona educazione, essendo la figlia prediletta. Sposatasi in Guglielmi, seguì il
padre a Napoli, e gli stette vicino nel momento della morte. Non si conosce l'anno della sua
morte.
Pubblicò alcune opere per chitarra per l'editore Ricordi.
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Michele Giuliani (1801-1867)
Figlio non riconosciuto di Mauro Giuliani, nato nel 1801 a Barletta. Fu stimato insegnante di
canto e chitarrista di un certo talento. Alcune sue opere per chitarra furono pubblicate a Vienna
ed a Milano. Visse in gran parte a Vienna, ma i trasferì in Russia e nel 1828 a Parigi, dove fu,
per qualche tempo, maestro al Teatro dell'Opera. Morì nel 1867 a Parigi.
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Angelo Lodi (XIX sec.)
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Musicista di probabili origini ferraresi, vissuto tra la fine del Settencento e la prima metà
dell'Ottocento, operante in Italia settentrionale durante la sua vita. Fu organista e fortepianista,
e pubblicò alcune opere per Lorenzi di Firenze.
Soltanto un'opera per chitarra fu pubblicata agli inizi del XIX secolo: un piccolo Preludio, edito
da Ricordi a Milano. Risulta manoscritta una Sonata per chitarra e pianoforte, in tre tempi, dei
primi decenni del XIX secolo. Ebbe un fratello cantante.
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Benedetto Razzetti (1792-?)
Nacque nel 1792 a Torino. Compiuti gli studi di chitarra e composizione, si recò all'estero per un
breve periodo, pubblicando in Germania alcune opere presso André di Offenbach. Operò gran
parte della sua vita a Torino, pubblicando per vari editori locali durante la prima metà del XIX
secolo. Scrisse anche un metodo per chitarra, nel 1832, presso l'editore Magrini. Visse molto a
lungo, ma non si conosce con certezza la data della morte.
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Giuseppe Ricca (1800-1866)
Nacque a Codogno, un paesino vicino Milano nel 1800. Operò presumibilmente nell'Italia
settentrionale, affiancando all'attività di esecutore di chitarra quella di dirigente amministrativo
della sua città: fu impiegato comunale a partire dal 1821. Pubblicò soltanto una composizione,
nel 1826, per Ricordi: delle variazioni per chitarra. Presso la Biblioteca civica di Codogno,
intestata al fratello Luigi Ricca (1801-1878), sono giacenti alcune sue partiture autografe, per
chitarra sola e cameristiche con chitarra, nonchè vari arrangiamenti strumentali da arie
operistiche. Morì a Codogno nel 1866.
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Giovanni Romersi (XIX sec.)
È un autore di cui si dispone di pochissime notizie biografiche. Probabilmente violinista di origini
milanesi, operò nella città lombarda presumibilmente come orchestrale, nei primi decenni del
XIX secolo.
Conoscitore della chitarra pubblicò un Duettino brillante per violino e chitarra presso l'editore
Scotti di Milano.
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Giovanni Toja (XIX century)
Giovanni Toja fu un chitarrista di formazione dilettante vissuto nella prima metà del XIX secolo,
originario probabilmente di Milano. Non si hanno notizie complete sulla sua vita. Fu incisore
presso la Casa Ricordi dal 21 giugno 1830 al 20 giugno 1836, e, sempre presso Ricordi,
assieme alla moglie Antonietta, dal 21 novembre 1836 al 20 novembre 1842. Morì
presumibilmente a Milano, dopo il 1850.
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Pietro Tonassi (1800-1877)
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Altri chitarristi
Nacque a Venezia nel 1800. Distinto contrappuntista, studiò violoncello e fu direttore di bande
militari. Coltivò contemporaneamente l'interesse per la chitarra, pubblicando varie composizioni,
in genere rielaborazioni o trascrizioni da arie d'opera, pubblicate verso la metà del XIX secolo
da Ricordi. Morì nel 1877.
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Filippo Verini (1783-1846)
Autore italiano dei primi anni dell'Ottocento di cui si dispone di scarse notizie. Sconosciuta la
sua provenienza, studiò chitarra e canto. Durante l'era napoleonica fu prigioniero in guerra e
condotto in Spagna per poco tempo. Nei primi anni del XIX secolo si stabilì a Londra, che
divenne sua dimora stabile almeno fino al 1846, anno presunto di morte. La sua attività
concertistica come virtuoso della chitarra è documentata dal 1836 in poi. Fu anche insegnante,
e pubblicò un metodo, dedicato a Fernando Sor, che conobbe molto probabilmente durante la
sua permanenza nella capitale inglese.
Verini ha lasciato varie composizioni per chitarra, e per canto con accompagnamento di
chitarra, pubblicate da editori inglesi nella prima metà dell'Ottocento.
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Francesco Zucconi (XIX sec.)
Chitarrista e mandolinista di origini italiane, nato nella seconda metà del Settecento e morto nei
primi decenni del XIX secolo. Non si conoscono molte notizie biografiche. Fu gran parte della
sua vita a Vienna, dove pubblicò le sue composizioni per chitarra tra il 1801 e il 1805. Fu molto
probabilmente un conoscitore del canto: varie sue canzoni furono scritte per canto con
accompagnamento di chitarra e stampate dall'editore Cappi di Vienna in un periodico musicale
contenente brani scelti per voce e accompagnamento strumentale.
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Altri autori dell'Ottocento chitarristico italiano
Giovan Battista Beneggi, Giovanni Beneggi, Bernardino Beretta, Alessandro Bertioli, Vincenzo
Bertocchi
, Antonio Bianchi, Gioacchino Blanchi, Felice Blangini (1781-1841), Michele Bolaffi, Mosè
Borsani, Antonio Canti, Samuele Carusi, Carlo Casati, Francesco Castelli, Gaudenzio Cattaneo,
Baldassarre Cavalleri, Francesco
Ceracchini
, Pietro Chiera, Giovanni Battista Coppa, Girolamo Crescentini (1766-1846), Francesco De
Salvo, Giuseppe Del Sarto, Di Sumaglia, Giacomo Gotifredo Ferrari (1759-1842), Giuditta
Frotta, Carlo Gherardini, Giovanni Francesco Giuliani, Golmini (?), Luigi Grossi, M. Grossi,
Giuseppe Gussoni, Benedetto Isnardi, Luigi Lami, Vito Interlandi, Giuseppe Lanza (1750-?),
Gennaro Lavasinno, Pietro Lunghi, Luigi Marchesi, Nicola Mazio, Alessandro Migliavacca,
Damiano Minguzzi, Valentino Molino (1766-1824), Domenico Mombelli, Giovanni Navone,
Francesco Nevissano, F. Nicolai, Giuseppe Nicolini (1762-1842), Giovanni Nisle, Giovanni
Pacini, Antonio Padiglione, Carlo Pancaldi, Pietro Parrini, Giuseppe Pasini, Mario Paturzo,
Gioacchino Pettoletti, Francesco Pollini, Antonio Ponzio, Gaetano Porta, Marco Ressi,
Giuseppe Rossi, Luigi Sagrini (1809-?), Paolo Sandrini (1782-1813), Carlo Michele Alessio Sola
(1786-1829?), Luigi Sommariva, Andrea Spina, Federico (Frederich ?) Spina, Luigi Tonelli,
Troselli, Leopoldo Urcullu, Giuseppe Zappa.
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