VOCI DEL MONDO 27 aprile - Centro Culturale Le Ciminiere di Catania - ore 21,00 Nell’ambito della sezione Arte della rassegna Etnafest 2007 torna venerdì 27 aprile alle 21,00 al Centro culturale Le Ciminiere di Catania “Voci del mondo”, il festival internazionale di poesia, curato dal direttore artistico Angelo Scandurra, da Biagio Guerriera e Giovanni Miraglia. Giunto alla sua quarta edizione il festival è dedicato quest’anno alle “identità migranti”. Voci poetiche in viaggio tra lingue che testimoniano il rito di matrici antiche e l’approdo ad altri idiomi, ad altre culture in un significativo scambio fra realtà diverse. Le storie di queste voci migranti si incrociano come “punto di intersezione” di luoghi differenti: l’Asia e l’Europa per l’indiana Sujata Bhatt; i Carabi, il sud e nord America, l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente per l’haitiano Louis-Philippe Dalembert; la Sicilia e l’America del Sud per Margara Russotto; il Medio Oriente e la Sicilia per il palestinese Faisal Taher; l’Angola e il Portogallo per Ana Paula Tavares. La lettura dei testi, nelle lingue originali, si intreccerà con gli interventi musicali di Bratko Bibic, eccellente compositore e fisarmonicista sloveno. Sujata Bhatt, una delle voci più innovative e originali della poesia contemporanea in lingua inglese, è nata ad Ahmedabad (India), attualmente vive in Germania. La sua opera sta a cavallo fra la cultura indiana e quella occidentale. Ha pubblicato 5 raccolte di versi, per le quali ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui, il Commonwealth Poetry Prize (Asia) e l’Alice Hunt Bartlett Award. Alcune sue poesie sono state tradotte in italiano ( “Tratti”, “Testo a Fronte”, “Lo Straniero”, “Semicerchio”). Nel 2005 Donzelli editore ha pubblicato una scelta delle sue poesie, tradotte da Paola Splendore, dal titolo “Il colore della solitudine”. Louis-Philippe Dalembert nasce nel 1962 a Port-au-Prince, Haiti. Uomo-tartaruga, come si definisce lui stesso, Dalembert ha studiato a Parigi dove ha svolto ogni genere di lavoro prima di approdare al giornalismo. Le sue prime poesie sono state raccolte nel volume “Evangile pour les miens”, Port-au-Prince, 1982. Ha pubblicato in riviste di molti paesi europei ed americani. Dal 1990 pubblica anche racconti, uno dei quali, Caraiblues, ha vinto nel 1991 il concorso di Radio France Internationale. “La matita del buon Dio non ha la gomma” (Edizioni Lavoro, 1997 Roma) è il suo primo romanzo. Margara Russotto, poetessa, traduttrice e critico letterario, è nata in Sicilia, a Palermo. Nel 1958 si trasferisce con la famiglia in Venezuela e lo spagnolo diventa la sua prima lingua. Ha mantenuto vivi i ricordi dell’infanzia, le tradizioni, la lingua e il dialetto siciliano, tutte componenti che arricchiscono e rendono drammatica la sua poesia, nel senso in cui due culture e due lingue possono affrontarsi, essere complementari oppure combattersi all’interno di una sola persona. È forse questo biculturalismo, inscindibile dal bilinguismo, uno degli aspetti più interessanti, anche se non certamente l’unico, della sua poesia. Fra le numerose opere pubblicate: Restos del viaje (1979); Brasa (1980); Tópicos de retórica femenina (1993). In italiano esiste una breve antologia, "Poesie di due mondi" (Multimedia, Salerno, 1995 e 2003), pubblicata in occasione dei suoi viaggi in Italia. Ufficio Stampa SEC & Associati Katia Scapellato - 338.4481297 Riccardo Porcellana - 339.6917033 Faisal Taher cantante e cantore palestinese nato a Yabad (Palestina) nel 1959, che la diaspora del suo popolo ha condotto in Sicilia. E’ stato la voce solista dei Kunsertu, con cui ha inciso 4 CD, e attualmente la voce solista dei Dounia. Ha collaborato con innumerevoli artisti, tra cui Paolo Fresu, Tri Muzike, Al Qantarah, Roi Paci, Franco Battiato, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Moni Ovadia. Ha registrato numerose colonne sonore (fra le quali quelle La piovra 8 e 9) ed ha ricevuto diversi riconoscimenti. E’rimasta famosa la sua incisione della Surat Mariam, che reciterà dal vero al Festival. Ana Paula Tavares è nata in Angola, è laureata in storia ed ha conseguito un master in Letteratura Africana di Lingua Portoghese. Ha scelto di scrivere nella lingua dei colonizzatori perchè ritiene che il portoghese abbia prodotto delle opere di grande significato alle latitudini africane. Ha pubblicato numerose raccolte poetiche: Ritos de Passagem (1985) ; O Lago da Lua (1999) ; Coisas Amargas como os Frutos (2001) e ExVotos (2003). Mentre è del 1988 il saggio O Sangue da Buganvilia. Tradotta in varie lingue, in Italia nel 2007 è uscita la raccolta “Cerimonia di passaggio”. Bratko Bibic è un fisarmonicista e compositore sloveno, con una lunga storia musicale alle spalle avendo fondato e suonato in varie formazioni quali Begnagrad I & II, Bratko Bibic & Otto Lechner Duo, e gli ormai leggendari Nimal e Accordion Tribe. Dagli anni settanta a oggi ha suonato in oltre trecento concerti e festival internazionali e inciso due Lp e sette Cd in solo, oltre che aver composto colonne sonore e musicato vari spettacoli teatrali e multimediali. Bibic ha avuto sicuramente il merito di aver fuso elementi del folk slavo con le acquisizioni più interessanti del rock d’avanguardia. Autore di numerose incisioni discografiche nel 95 ha realizzato il primo album da solista. www.etnafest.it Ufficio Stampa SEC & Associati Katia Scapellato - 338.4481297 Riccardo Porcellana - 339.6917033