Cultura&Spettacolo TarantoSera Martedì 5 - Mercoledì 6 luglio 2011 25 Nella Cava Giardino di Mottola si esibiranno il Chakra Duo e il Quartetto Santorsola Al Festival della chitarra due concerti d’eccezione Qualità a costo zero per il pubblico di appassionati che da due decenni segue la rassegna internazionale MOTTOLA - Qualità a costo zero per il pubblico di appassionati che, da quasi due decenni, segue il Festival Internazionale della Chitarra di Mottola. “Serenate” di sabato scorso, con i 10 concerti in 5 piazze del borgo medievale mottolese, è stato ancora una volta un gran successo con migliaia di visitatori accolti al meglio, con parcheggi e servizi. Da oggi è iniziata la vacanza studio dedicata alla chitarra all’insegna del tutto esaurito con giovani arrivati dalla Puglia e dalle regioni limitrofe, organizzata con l’Urban Lab The Factory di Mottola. Ora la parola passa alla chitarra d’autore con appuntamenti di qualità a cominciare dai concerti a doppio (con due artisti diversi per serata) di domani e venerdì 8, tutti e due a ingresso libero nella splendida cornice della Cava Giardino di Casina Buttiglione, nei pressi di Mottola. Il luogo è assolutamente straordinario, immerso nei profumi della macchia mediterranea e nel cuore della storia rupestre, inserito nei percorsi spirituali del Giubileo 2000. I concerti saranno ospitati all’aperto nell’ex Cava oggi arricchita da rigogliosi alberi di aranci, mentre chi vorrà cenare potrà farlo al chiuso nel ristorante e pizzeria di Casina Buttiglione che è una struttura turistica di proprietà del Comune di Mottola, dotata anche di accoglienza per i camper. Domani si esibiranno il Chakra duo e il Quartetto Santòrsola, start ore 20.45, ingresso libero. Il Chakra Duo esprime una combinazione unica fra cultura d’Oriente e d’Occidente, un viaggio pieno di emozioni, amore, allegria, notti di pioggia e sensazioni uniche. Nel Duo la chitarra, di Andrea Vettoretti e la chitarra e voce di Yagmur Sivaslioglu, turca che canta in più lingue, con un repertorio che va dal tango di Piazzolla al mondo intero.Si cambia completamente genere con Antonio Rugolo, Angelo Gillo, Vincenzo Zecca, Livio Grasso riuniti nel Quartetto Santòrsola che è dedicato al grande compo- sitore Guido Santòrsola, nato in Puglia e vissuto in Brasile e Uruguay. A Mottola i musicisti utilizzeranno strumenti d’eccezione: suoneranno con cinque chitarre che il liutaio milanese Roberto De Miranda ha appositamente costruito per loro, tra cui una chitarra ad otto corde ed una chitarra quintina. Il Chakra Duo è composto da Andrea Vettoretti, chitarra e Yagmur Sivaslioglu, chitarra e voce. Vettoretti è considerato dalla critica uno dei chitarristi più importanti in Europa, laureatosi alla prestigiosa “Ecole Normale de Musique” di Parigi. Attualmente è in preparazione il loro primo cd che esprime una combinazione unica fra cultura d’Oriente e d’Occidente, un viaggio pieno di emozioni, amore, allegria, notti di pioggia e sensazioni uniche. Il Quartetto dedica il suo nome al compositore Guido Santórsola, pugliese come i componenti del Quartetto e vissuto in Brasile e in Uruguay, e autore di importanti pagine scritte per 4 chitarre. musica sacra Appuntamento nel bicentenario della nascita del compositore ungherese Franz Listz La Missa Choralis nella cattedrale di Castellaneta Gaetano Laudadio CASTELLANETA - Nel bicentenario della nascita di Franz Listz , stasera alle 20.30, nella Cattedrale Santa Maria Assunta alla presenza di autorità politiche e religiose sarà eseguita una composizione sacra e suggestiva : la “Missa Choralis” scritta dal compositore ungherese. Hanno garantito la loro presenza il vescovo Pietro Maria Fragnelli, il sindaco Italo D’Alessandro, il presidente del consiglio comunale, Giovanni Gugliotti, l’assessore alla cultura Anna Rita D’ Ettorre. Listz si affermò come il più grande pianista del suo tempo, grazie ad un virtuosismo senza confronti; si affermò anche come direttore d’orchestra, compositore ed organista. Viaggiò in tutta l’Europa tenendo concerti ovunque; seguì lezioni di composizione con Salieri e conobbe Felix Mendelssohn, Chopin e Wagner, del quale fu grande estimatore. Influì sulla musica sinfonica del secondo ‘800 ampliandone le risorse armoniche e coloristiche. Dopo una vita inquieta, che lo vide al centro del bel mondo europeo, nel 1865 ricevette in Vaticano la tonsura e gli ordini minori divenendo abate; la sua vena compositiva da quel momento si volse sempre più verso la musica sacra, in particolare spiccano la “Missa Choralis” e il “Christus”. Recatosi in luglio del 1886 a Bayreuth per le rappresentazioni wagneriane, nonostante fosse ammalato, fu colto da polmonite e dopo pochi giorni morì.Alla sua biografa Lina Ramann, lo stesso compositore schematizzò la sua esistenza in cinque periodi significativi; all’ultimo appartengono messe, salmi, oratori. Prendendo spunto da Palestrina e dai grandi polifonisti del 500, Liszt pubblicò nel 1869 la “Missa Choralis”, qualche anno dopo aver preso i voti in Vaticano. Questa composizione rappresenta un chia- ro emblema dell’intenzione di Liszt di riformare la musica sacra che, nel primo ottocento, aveva visto un significativo declino per via dell’interesse dei compositori colti a cimentarsi nell’opera. I tempi sono quelli dell’”Ordinarium Missae” e quindi sono i classici: Kyrye, Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus, Agnus Dei. Sono fin troppo eviden- ti i continui richiami allo stile gregoriano con molti passaggi in chiaro linguaggio modale, inframezzati da elementi compositivi più romantici e con molte figurazioni manieristiche tipicamente lisztiane. In altri termini, anche nella musica sacra, Listz non rinunciò mai alla sua forte e prorompente musicalità. La poetica musicale di questa “Mis- sa Choralis”, parla di una religiosità non solo frutto di ascesi e di meditazione, ma è fortemente intrisa di dolore e sofferenza umana, proprio quella sofferenza che, elevata a sacrificio, diventa forma di espiazione dai propri peccati. A rappresentare questa difficile e molto impegnativa composizione, per coro a quattro voci ed organo, sarà il coro polifonico “Choral Iter” costituitosi nel 2010 per volontà di coristi provenienti da precedenti esperienze fatte sempre con il direttore Pierluigi Lippolis; nell’occasione all’organo sarà il giovanissimo Danilo Tarso. Il concerto sarà aperto dal direttore del coro Pierluigi Lippolis, in veste di organista. Eseguirà : “Preludio e fuga” sul nome BACH, per solo organo, scritto da Listz.