Cielito Lindo – l’America latina a Caorso 1a edizione – 28 / 29 / 30 maggio + 2 giugno 2009 venerdì 29 maggio ORQUESTRA DO FUBA’ Forrò, Samba, Bossa Nova, Funk… - BRASILE Fernando do Cavaco: voce e cavaquinho Ricardo Herz: violino Natallino Neto: basso Wander Pio: percussioni José Moura: fisarmonica Mathieu Gramoli: percussioni L'Orquestra do Fubá, creata alla fine del 2001 a Parigi dove stavano approfondendo la loro cultura musicale da cinque giovani di San Paolo e di Rio de Janeiro provenienti da diverse esperienze musicali, invita ad una danza sfrenata seguendo il ritmo del forró e della tradizione musicale della grande regione del nord-est del Brasile. Samba, bossa nova, funk si miscelano al forró per creare un sound contagioso, uno swing “che spezza le ginocchia e fa rovesciare i corpi “. Diventati presto a Parigi uno dei nomi più ricercati tra gli spettacoli cittadini hanno suonato poi in prestigiosi festival di musica brasiliana e di word music, dall’Olympia di Parigi al Festival Brésil Anthropophage di Marsiglia, ai Festival Rio Loco di Tolosa e Festival du Bout du Monde nella Presqu’Ile de Crozon, ai numerosi Festival di Radio France, fino ad approdare in Italia al Festival Latinoamericano di Milano e all’ EtnhoFest di San Marino, nonché nella prestigiosa rassegna Asti in Musica. Ha pubblicato il CD "Forroleidoscope" . Fernando do Cavaco – Cavaquinho e voce Provenendo da una famiglia di musicisti, Fernando do Cavaco è stato immerso fin dalla tenera età nella feconda tradizione del Choro oltre che nel rock brasiliano e nel pop internazionale. Affascinato da ogni cultura musicale, ha perfezionato i suoi studi in etnomusicologia a Parigi. E’ un compositore di melodie vivaci e come cantante, accompagnandosi con il cavaquinho, trasmette un entusiasmo contagioso. E’ dunque un valoroso seguace dei grandi cantautori di samba e pagode. Ricardo Herz – Violino Giovane violista virtuoso si è specializzato nelle più prestigiose scuole jazz del mondo (USP, Berklee, Centre de Musiques Didier Lockwood) e ha accompagnato i nomi più celebri del Forró compresi Dominguinhos e Orwaldinho do Acordeon. Nel 2004 fu una delle grandi rivelazioni della settima edizione dei Brazilian Music Award (“VISA”) nella categoria “strumentista”. José Carlos Moura – Accordion José Carlos Moura ha ottenuto diversi premi come fisarmonicista. Ha fatto la sua prima comparsa sul palco come accompagnatore per gli esponenti della nuova generazione della canzone francese (Wladimir Anselme, Drôle de Sire). Due anni trascorsi in Brasile gli hanno consentito di immergersi completamente nella musica popolare. In questo modo ha potuto riscoprire il Forró. Natallino Neto – Basso Nato nella periferia povera di Rio, Natallino Neto scoprì il basso all’età di diciassette anni. Solo un anno più tardi suonava già con Baden Powell e in seguito con altri importanti esponenti della bossa nova e della musica strumentale brasiliana (samba, jazz, choro), fra cui Carlos Lyra, Billy Blanco, Sebastião Tapajós e Hamilton de Holanda. Warden Pio – Percussioni Polistrumetista e compositore, Warden Pio ha studiato musicolologia all’Università di Rio de Janeiro, dopodichè si è dedicato al lavoro per il Teatro ed il Cinema, producendo colonne sonore per alcuni film. Esplora tutte le tradizioni ritmiche del Nordest. Mathieu Gramoli - Percussioni A 15 anni inizia a suonare la batteria in band di rock e funk, frequenta il “Centre des Musiques Didier Lockwood” dove studia con Franck Aghulon, André Charlier, Stephane Huchard, successivamente il passaggio al jazz e alla world music, in particolare si appassiona ai ritmi brasiliani. Nel 2004 vince il premio per i giovani artisti « ESPRIT DE JAZZ AT ST GERMIN DES PRES ». Viaggia spesso in Brasile, dove ha l’opportunità di approfondire il sound a fianco di grandi musicisti quali Marcio Bahia (batterista di Hermeto Pascoal, Ivan Lins, Joyce).Suona con Hamilton de Holanda e Marco Pereira, che accompagnerà ad Umbria Jazz nel luglio 2006. Il forró ha origine negli anni Quaranta, nelle povere aree rurali del Nordest brasiliano. Il termine deriva dall'inglese 'for all' e sta ad indicare quella musica 'per tutti', caratterizzata dalle sonorità della popolare fisarmonica che raggiungono quelle delle percussioni in una danza che fa ballare tutta la notte giovani e meno giovani. Divulgato dal leggendario fisarmonicista Luiz Gonzaga, il quale, traendo ispirazione dalla musica folcloristica di quella regione, ne reinventò il repertorio, ben presto fu ripreso dai musicisti provenienti sì dal nordest ma stabilitisi nelle maggiori città del paese. Qualche decennio più tardi, gli studenti di Sao Paulo si infiammano per questa musica… Nasce il forró universitario di cui la Orquestra do Fuba è degna rappresentante. In origine il forró veniva eseguito in trio: fisarmonica, triangolo, zazumba (grancassa). Col tempo e con le nuove influenze, furono aggiunti gradualmente altri elementi presi in prestito dal folk e da altri generi: rabeca (violino), fifes, pandeiro (frame drum), guitarra, cavaquinho (un liuto pizzicato, via di mezzo fra chitarra e mandolino) e basso. Non disgiungibile dai balli pubblici, il forró è rimasto indifferente alle mode e appassiona tutti coloro che amano attraversare le notti ballando. In tempi abbastanza recenti, è diventato molto popolare e di moda, a Rio de Janeiro e San Paolo: le feste forró sono sempre le più riuscite ed affollate. Non più autenticamente rurale, è ora associato alle nuove leve ma lo spirito originale della danza e della festa è ancora al suo posto, accresciuto da molteplici influenze musicali più moderne... Dalle pianure aride del Nordest all’Europa, il forró porta con sé l’anima del popolo brasiliano e della sua musica.