Piazza Pia
Piazza Pia, già denominata piazza Luigi Sabatini, è una storica piazza principale della città di
Albano Laziale, in provincia di Roma, nell'area dei Castelli Romani. Situata a ridosso del fianco
orientale della Cattedrale di San Pancrazio, è la seconda piazza più vasta del centro storico di
Albano.
La piazza venne aperta alla metà del Seicento, quando sulle terre della duecentesca abbazia di San
Paolo venne disegnato il "tridente di strade" di Albano Laziale,[1][2] attorno al quale sorse il nuovo
quartiere di borgo San Paolo, che si popolò di edifici monumentali come palazzo Rospigliosi
(1667)[3] e soprattutto palazzo Pamphilj (1708-1717). [3]
Al suo aspetto originario la piazza si presentava come un vasto manto erboso largo circa 55 metri
per 75 e delimitato a sud-est da palazzo Serlupi, a nord-est da case di civile abitazione, a nord-ovest
dal convento della monache clarisse (aperto nel 1631 e noto agli albanensi come "delle sepolte
vive" o "delle monache Farnesiane")[4] ed a sud-ovest dalla navata destra della basilica cattedrale di
San Pancrazio (adibito dal 1687 al 1826 a cimitero).[5] La piazza prese il nome di "prato delle
Monache" dal convento delle clarisse, ed era destinata tra l'altro all'annuale fiera del 12 maggio ed
alle esecuzioni capitali; in particolare dopo la rivoluzione francese ospitò la ghigliottina, che venne
collocata sul lato nord-est del quadrilatero erboso: lo storico boia dello Stato Pontificio, Mastro
Titta, registrò nelle sue memorie che fu attivo ad Albano solo due volte in un settantennio, nel 1801
e nel 1856.[6]
Nel 1847, un anno dopo la visita ad Albano di papa Pio IX, la piazza ricevette il nome di "Pia" che
conservò nella toponomastica ufficiale fino al 1870,[2] ma che è rimasto ancora oggi fortemente
radicato presso gli albanensi. Una nuova denominazione della piazza venne decretata dal sindaco
albanense Pietro Feoli il 13 maggio 1883, che decise di intitolare la piazza a sè stesso in
considerazione del dono da lui fatto alla città di una storica fontana precedentemente collocata nel
suo palazzo, già palazzo Corsini, e fatta realizzare da Carlo IV di Spagna all'epoca del suo
soggiorno ad Albano.[7]
Piazza Feoli tuttavia già nel 1897 cambiò nome in piazza Luigi Antonio Sabatini, poiché
l'amministrazione accolse la proposta del maestro Cesare De Santis di dedicare l'area al compositore
e musicista albanense Luigi Antonio Sabatini.[8] Durante il fascismo la piazza venne intitolata al
presidente del Consiglio dei ministri Benedetto Cairoli.[8] Dopo la seconda guerra mondiale è
tornata la denominazione di piazza Luigi Sabatini, ma si è probabilmente generata una confusione
tra il compositore settecentesco ed il quasi omonimo sindaco repubblicano Luigi Sabatini. Ad ogni
modo dopo la risistemazione del 2006 la piazza è tornata alla denominazione di piazza Pia, che in
effetti non le è mai stata tolta.
Uno scorcio della Cattedraleda piazza Pia nell'inverno [2007].