17/10/2010 Operaclick: notizie dal mondo dell’Op… BENVENUTO legolas Il tuo abbonamento scade il 16/09/2011 Esegui il logout Rinnova il tuo abbonamento Luigi Cherubini Venezia - Teatro La Fenice: Lodoïska , capolavoro ritrovato La recensione foto Michele Crosera foto Michele Crosera Luigi Cherubini ha goduto per dec enni, soprattutto nella natia Italia, di fama tutt’altro c he prec lara. Il compositore fiorentino è stato ritenuto da molti nulla più c he un c onservatore, sia per quanto attiene alla musica che per quel che riguarda le sue idee riguardo alla politica. Se possiamo essere senza dubbio conc ordi sul c onservatorismo di Cherubini in politica, vista la sua totale avversione per gli ideali rivoluzionari, il rapporto di reciproca disistima c on Napoleone ed il suo entusiasmo per il reazionario Carlo X, non siamo altrettanto d’ac cordo riguardo al suo essere conservatore in music a. Lodoïska è opera profondamente innovatrice nel panorama del teatro in francese, fino ad allora rigidamente chiuso in forme e stilemi drammaturgici consolidatisi nel corso di almeno un sec olo. Se fino ad allora l’ Opéra-comique non era stata che una serie di ariette ed intermezzi intervallati da dialoghi parlati, con Lodoïska, assistiamo non solo ad un radic ale cambiamento del genere, ma anche e soprattutto alla nascita della prima opera romantica francese. Il giovane Cherubini, non ancora assurto alla gloria di compositore cesareo onusto di inc arichi e di onorificenze, crea un c apolavoro drammaturgico e musicale c onferendo ai protagonisti, sino ad allora mèri “caratteri”, il rango e la dignità di individui che vivono intensamente i propri sentimenti passioni. Le arie, gli ensemble ed i conc ertati sono vividi ora di stringente drammaticità, ora di voluttuose morbidezze, ora di spunti brillantemente comici, sempre sostenuti da un’orchestra che, nella sua ricchezza, si pone imperiosamente come coprotagonista. La locandina Data dello spe ttacolo: 13/10/2010 Lodoïska Na thalie Ma nfrino Lysinka Hjördis Thé bault Floreski Sé bastien Guèze Titzikan Philippe Do Pierre-Yves Dourlinski Pruvot Varbel Arm ando Noguera A ltamor Alain Buet Premier Tartare – Premier Pierre Virly Èmissaire Deuxième Anto nio Guira o Èmissaire Un Tatrare – Troisième Cyrille Ga utre au Èmissaire Direttore Jéré m ie R horer M° del coro Joël Suhubiette Orchestra Le Cercle de l'Harmonie Coro da camera Les Éléments È la varietà delle sfumature, la profondità dei personaggi, l’incalzare delle dinamiche sonore che fanno della Lodoïska, al di là di qualche farragine, inevitabile all’epoca, nel libretto, la più moderna tra le opere di Cherubini e la pongono oggi con ritrovata autorevolezza come pietra miliare di quel Romanticismo la cui paternità è stata a lungo attribuita all’area germanica e che invece scopriamo passare per la Francia attraverso l’Italia, a testimoniare una profonda visione comune in tutta Europa. Grazie alla collaborazione del Palazzetto Bru zane con l’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Théâtre des Champs-Elysées e il Teatro La Fenice, Lodoïska ha rivisto la luc e nella sua forma originaria in una straorinaria esecuzione in forma di concerto. Il giovanissimo direttore Jérémie Rhorer, alla testa del suo Le Cercle de l’Harmonie, magnifico complesso che suona strumenti d’epoca, dà della partitura cherubiniana una lettura che tiene conto sia dell’elemento francese che di quello più squisitamente italiano mantenendo viva ed in equilibrio la doppia natura del compositore. I tempi sono serrati, a tratti quasi convulsi, ma capaci al contempo di sc iogliersi in www.operaclick.com/pagpn/vrec.php?… 1/2 17/10/2010 Operaclick: notizie dal mondo quasi convulsi, ma capaci al contempo didell’Op… sc iogliersi in languidi abbandoni melodici e dolci momenti di straniante elegia. Sostanzialmente convincente la Lodoïska di Nathalie Manfrino, la quale coglie con intelligenza la modernità del ruolo, ac costabile per analogia alla Konstanze del Ratto dal serraglio, e lo rende con palpitante ricchezza di accenti e proprietà di fraseggio, nonostante qualche asprezza nel registro acuto. Superbo il Floreski di Sébastien Guèze, autentico haute-c ontre dalla voc e cristallina, perfettamente a suo agio sia nelle arie ove si richiede maggior virtuosismo ma in grado al contempo di modellare la frase musicale ove debba c antare l’amore. Armando Noguera caratterizza in ogni minima sfumatura il suo Varbel, pavido compagno d’avventure di Floreski, grazie non solo ad una naturale vis comica, ma anche e soprattutto in virtù di un mezzo vocale duttile negli accenti di una linea di canto impeccabile. Nei panni del vilain Dourlinski il bravo Pierre-Yves Pruvot comprende argutamente anche il lato divertente del personaggio, in fondo cattivo sino ad un certo punto, e lo rende con le giuste sfac cettature. Bene il Titzikan, ricco di compassionevole nobiltà, di Philippe Do, tenore capace di fiati lunghi e sicuro nelle agilità. Convincenti l’Altamor di Alain Buet e la Lysinka di Hjördis Thébault. Molto bene, infine, anche Pierre Virly, come Premier Tartare e Premier Èmissaire, Antonio Guirao, Deuxième Èmissaire e Cyrille Gautreau, Un Tatrare e Troisième Èmissaire, tutti e tre membri dello straordinario coro da camera Les Éléments diretto da Joël Suhubiette. Il pubblico che esauriva il teatro ha decretato il suc cesso della serata con quasi dieci minuti di applausi e con ovazioni per direttore e orc hestra. Alessandro Cammarano Home Chi siamo Recensioni Interv iste Biografie Terza pagina Forum Chat Appuntamenti Guest book Gli ascolti Gli speciali © OperaClick Tutti i diritti riserv ati. È v ietato l'utilizzo anche parziale di qualsiasi pagina di questo sito senza autorizzazione Autorizzazione del tribunale di Milano n° 696 dell’8 ottobre 2004 - P. Iv a: 04237170966 www.operaclick.com/pagpn/vrec.php?… 2/2