Tetraktis - Amir Eslami

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Fondazione Gioventù musicale d’Italia Sede di Modena
Sabato 16 gennaio 2010 ore 17.30
Auditorium Marco Biagi
Tetraktis
quartetto di percussioni
Matteo Flori
Gianni Maestrucci
Leonardo Ramadori
Gianluca Saveri
Steve Reich (1936)
Music for pieces of wood
Lou Harrison (1917-2003)
Song of Quetzalcoatl
Steve Reich
Nagoya Marimbas
Amirhossein Eslami Mirabadi (1971)
Vincitore Concorso 2 Agosto Edizione 2009
Percussions
Prima esecuzione assoluta
John Cage (1912-1992)
Third Construction
Giovanni Sollima (1962)
Millennium Bug
La Tetraktys era particolarmente sacra ai pitagorici in quanto
rappresenta i primi quattro numeri 1, 2, 3, 4 i quali, a loro volta,
rappresentano i quattro elementi: fuoco, aria, acqua, terra e
anche perché riassume gli insegnamenti relativi al Creatore
ed al Creato ed è costituita da 10 monadi (1 + 2 + 3 + 4 = 10),
formanti una decade, base del sistema decimale pitagorico.
I musicisti hanno scelto questo nome perché pensano rappresenti al meglio il loro modo di vedere il quartetto, cioè
non la semplice somma dei singoli individui ma l'unione di
capacità ed espressioni musicali diverse finalizzata ad un
risultato artistico comune. Inoltre, il gruppo non esegue
solo composizioni per quartetto ma anche pezzi a solo, per
duo, trio, quintetto e nelle intenzioni future ci sono brani
per formazioni più ampie. Il quartetto base è formato da
percussionisti diplomati con il massimo dei voti presso il
Conservatorio di Perugia.
In circa quindici anni di attività Tetraktis segue un percorso che prende origine dalla musica contemporanea di derivazione classica ma che
incontra molti altri linguaggi tra cui
a musica popolare antica, il Jazz, il
Pop. La principale scelta artistica
che orienta il percorso del gruppo
è la volontà di utilizzare il proprio
parco strumenti (per vocazione il più
ricco di tutte le famiglie strumentali)
senza porre barriere di genere;
cercando anzi gli incontri più vari ed
inusuali. Tetraktis percussioni inizia
ad esibirsi in pubblico in Italia nel
1993 dimostrando presto di essere
una delle pochissime formazioni di
musica cameristica per percussioni
ad avere un’attività costante ed in
continua crescita. Si esibisce, fra le
altre, per le seguenti associazioni:
Amici della Musica di Perugia, Amici
della Musica di Palermo, Lingotto
Musica di Torino e nell’ ambito di
festival ed eventi quali: “Salone
della Musica” di Torino, “Festival
dei Due Mondi” di Spoleto,Estate
Musicale a Portogruaro, Perugia
Classico, Incontri Internazionali
di Musica Contemporanea di Jesi
"L’Ombelico del Mondo”, Incontri
Musicali alla Galleria Nazionale
d’Arte Moderna (Roma). Effettua
concerti e masterclasses in Germania, U.S.A., Nigeria e Turchia.
Partecipa, suonando dal vivo, a
trasmissioni radiofoniche quali: "La
stanza della Musica" di RAI Radiotre
e “New Sounds” per la radio newyorkese WNYC. Ha registrato per
PH Music Worx, Universal Music
Publishing Ricordi, Giotto Music. Il
gruppo vanta diverse collaborazioni con solisti di diverse estrazioni
musicali (Micrologus, David Brutti,
Stefano "Cocco" Cantini, Ramberto
Ciammarughi, Jovanotti) e con compagnie di danza (Moto Armonico,
Kataklò) e Teatro (ATMO, Bruno De
Franceschi, Maurizio Smith).
È caduta su Tetraktis la scelta di
eseguire un brano in prima esecuzione assoluta commissionato
dalla Gmi modenese al vincitore
del concorso 2 Agosto, promosso
in ricordo dei caduti della strage
terroristica del 1980 a Bologna. Il
premio nell’edizione 2009 è stato
attribuito al compositore iraniano
Amirhossein Eslami Mirabadi.
Steve Reich
Music for Pieces of Wood
Spartana nella strumentazione, Music for Pieces of Wood
(1973) segue di un anno l’altrettanto essenziale Clapping
Music. E se in questo brano i soli strumenti utilizzati erano le mani degli esecutori, in Music for Pieces of Wood si
utilizzano giusto delle coppie di claves, ovvero dei corti legnetti – intonati – battuti tra loro. Nonostante la semplicità
dell’‘orchestrazione’, il brano raggiunge un’alta complessità ritmica e metrica basata sul phasing, la tecnica cara a
Reich che consiste nella ripetizione sfasata di una singola
cellula, continuamente sovrapposta a se stessa.
(tb)
Lou Harrison
Song of Quetzalcoatl
Americano, allievo di Hery Cowell e Arnold Schönberg, Lou
Harrison ha sempre rivolto la propria attenzione di compositore alle culture musicali non occidentali e soprattutto al gamelan, l’orchestra tradizionale giavanese composta di soli strumenti a percussione. Non sorprende perciò
che nel catalogo del compositore abbondino i brani dedicati alle percussioni, tra cui il Song of Quetzalcoatl (il leggendario serpente piumato della mitologia azteca) composto nel 1941.
(tb)
Steve Reich
Nagoya Marimbas
Il brano è considerato un punto di sintesi tra lo stile del
Reich anni Sessanta-Settanta e quello più recente, ed è
stato eseguito per la prima volta nel 1994 alla Shirakawa Hall del Nagoya College of Music. Nagoya Marimbas si
compone di pattern suonati su entrambi gli strumenti e ripetuti fino a tre volte, nonché da una o più pulsazioni ‘fuori fase’ che compongono una serie di canoni all’unisono. I
pattern presentano, a differenza della produzione ‘classica’ di Reich, una maggiore melodicità e un più ampio tasso di sviluppo motivico.
(Chiara Ferrari)
Amirhossein Eslami Mirabadi
Vincitore del Concorso di composizione “2 Agosto”
edizione 2009
Nato ad Isfahan nel 1971, dal 1986 è attivo come virtuoso di
ney (flauto tradizionale iraniano), esibendosi in Iran, Turkmenistan, India e Francia.
Dal 1996 si dedica all’insegnamento ed alla redazione di sag-
gi musicologici e volumi didattici. Dal 1998 a oggi pubblica
colonne sonore per cortometraggi, numerosi album per ney,
quartetti per archi e per fiati. Vincitore del Primo premio di
composizione elettronica presso l’Università di Teheran, nel
2004 riceve la massima onorificenza del Festival musicale
studentesco iraniano.
Dal 2004 al 2007 è direttore artistico dell’Orchestra sinfonica universitaria di Teheran, e dal 2005 è docente presso
il Dipartimento di musica della locale Università, che dirige dal 2005 e dove riceve il titolo di “miglior ricercatore” nel
2005 e nel 2009.
John Cage
Third Construction
Nel 1939 Cage scopre e viene affascinato dalla musica che oggi si definisce ‘etnica’, da cui trova gli stimoli
per creare nuove forme musicali ‘anticonformiste’ basate sull’uso delle percussioni. Third Construction nasce da
questo tentativo di rottura – tipico di Cage – con la tradizione occidentale, e ci trasporta l’ascoltatore dentro sonorità costruite con strumenti che provengono da tutto il
mondo. L’autore crea nella propria composizione una particolare forma di struttura ritmica, basata sulla ripetizione di un segmento musicale in forme diverse per un numero di volte stabilito matematicamente: la matematica
al servizio dell’estro.
(Paola Giberti)
Giovanni Sollima
Millennium Bug
Composto nel 1999, il brano è, nelle parole del compositore, «Una breve riflessione … su un’ansia che divide equamente virtuale e reale, tecnologia e spiritualità, un’antica
e ancestrale apprensione che l’uomo prova nei confronti
delle “grandi transizioni”. A queste ultime si riferisce forse la struttura del brano: cinque movimenti caratterizzati da un ben definito gruppo di percussioni o da una determinata tecnica esecutiva in cui (sempre nelle parole di
Sollima) «una materia molto fisica e ritmica si alterna a
veri e propri “interspazi statici e gelidi”».
(tb)
programmAperitivo
Solista
Curanatura, linea medievale
Basso continuo
Vini selezionati e offerti da Compagnia del Taglio
Vini prodotti e offerti da Villaboni - Pazzano, Modena
Torte e quiches del commercio equo e solidale
Bottega d’Oltremare - Modena
Prodotti biologici e di alta qualità selezionati
in collaborazione con Slow Food, Condotta di Modena
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