PREGHIERA Il primo lavoro del monaco è la preghiera: è venuto in

Preghiera
PREGHIERA
Il primo lavoro del monaco è la preghiera: è venuto in monastero per fare della sua vita un
canto di lode e per imparare a trasformare in preghiera tutto ciò che sfiora. Il fascino della
bellezza di Dio caratterizza persino il suo modo d'esser: un uomo di preghiera. Raccogliendo
l'indicazione del salmo 118 per sette volte al giorno il monaco si ferma per santificare il ritmo
del tempo, quasi a instaurare una lode perenne.
«Come dice il Profeta, Ti ho lodato sette volte durante il giorno. Ora questo sacro numero di
sette sarà da noi rispettato allo stesso
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modo, se adempiremo i doveri del nostro servizio alle Lodi
, a Prima
, a Terza
, a Sesta
, a Nona
, a Vespro
e a Compieta
, perché appunto di queste Ore diurne il Profeta disse:
Sette volte durante il giorno Ti ho cantato la lode
. Infatti quanto alle Vigilie notturne il medesimo Profeta dice:
Nel mezzo della notte mi alzavo a celebrarti
. In queste Ore dunque rendiamo lodi al nostro Creatore
per i giudizi della sua giustizia
, cioè alle Lodi, a Prima, a Terza, a
Sesta, a Nona, a Vespro, a Compieta; e la notte leviamoci a celebrarlo
» (R.B. 16).
Il luogo della preghiera comunitaria è la Chiesa e più specificatamente il coro. Anticamente il
coro dell’Abbazia di Fiastra occupava lo spazio tra il transetto e circa la metà della navata
centrale della Chiesa. Attualmente è posto nel presbiterio.
Insieme alla preghiera, molto importante è la lectio divina (la lettura spirituale della S. Scrittura).
La Comunità di Fiastra dedica circa due ore al giorno a questa attività: un’ora prima di Terza e
un’ora dopo il Vespro. Nella
lectio, la
preghiera si mostra nella dimensione del dialogo.
Il Santo Padre Benedetto XVI, che non manca mai di mostrare il suo amore per il monachesimo
benedettino, spesso ricorda ai monaci quando l’Opus Dei (la preghiera) gli sia essenziale: «Nell
a vita dei monaci la preghiera ha una speciale importanza: è il centro del loro servizio nella
Chiesa. Essi, infatti, esercitano la professione dell'orante. [...] È il servizio per eccellenza, il
servizio sacro dei monaci
» (Dal
discorso ai monaci dell'Abbazia cistercense di Heiligenkreuz
).
Una nota caratterizzante della spiritualità cistercense, impressa con forza da San Bernardo, è
quella mariana: «Guarda la stella, invoca Maria … Nei pericoli, nella angustie, nelle incertezze,
pensa a Maria, invoca Maria. Non s’allontani il suo nome dalla tua bocca, non si allontani dal
tuo cuore … Seguendo lei non ti smarrisci, pregando lei non ti disperi, pensando a lei non
sbagli. Se lei ti tiene, non cadi; se lei ti protegge, non temi; se lei ti guida, non ti stanchi, se lei ti
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concede il suo favore, tu arrivi al tuo fine» (Bernardo di Chiaravalle, In laudibus Virginis Matris,
Homilia 2, 17).
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