COUNTRY PROFILE HOLY SEE - Compendium of Cultural Policies

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COUNTRY PROFILE
HOLY SEE
(IN ITALIAN)
Last profile update: October 2015
This profile was prepared and updated by Ms. Jeannine SIAT (Strasbourg).
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Standard Reference: Council of Europe/ERICarts: "Compendium of Cultural Policies and Trends in
Europe", 17th edition 2015. Available from World Wide Web: <http:// www.culturalpolicies.net>.
LA SANTA SEDE
1.
LA PROSPETTIVA STORICA: POLITICHE CULTURALI E STRUMENTI ... 2
2.
2.1
2.2
2.3
OBIETTIVI GENERALI E PRINCIPI DELLA POLITICA CULTURALE ........ 3
Elementi principali del modello di politica culturale corrente ....................................... 3
Definizione nazionale di cultura..................................................................................... 4
Obiettivi della politica culturale ..................................................................................... 4
3.
3.1
3.2
3.3
3.4
COMPETENZE, PROCESSO DI DECISIONI E AMMINISTRAZIONE............ 6
Struttura organizzativa (organigramma)......................................................................... 6
Descrizione complessiva del sistema ............................................................................. 7
Cooperazione inter-ministeriale o inter-governativa ...................................................... 8
Cooperazione culturale internazionale ........................................................................... 9
4.
QUESTIONI CORRENTI NELLO SVILUPPO E DIBATTITO DELLA
POLITICA CULTURALE ........................................................................................ 12
4.1 Questioni e priorità principali di politica cultuale ........................................................ 12
4.2 Questioni politiche e dibattiti recenti ........................................................................... 12
4.3 Altri dibattiti e questioni rilevanti ................................................................................ 17
5.
5.1
5.2
5.3
PRINCIPALI MISURE LEGALI NEL CAMPO DELLA CULTURA ................ 18
Legislazione generale ................................................................................................... 18
Legislazione sulla cultura ............................................................................................. 19
Legislazione di specifici settori .................................................................................... 19
6.
6.1
6.2
6.3
FINANZIAMENTO DELLA CULTURA................................................................ 21
Breve visione generale ................................................................................................. 21
Spesa pubblica per la cultura ........................................................................................ 21
Tendenze e indicatori per il finanziamento privato culturali........................................ 21
7.
LE ISTITUZIONI PUBBLICHE NEL SETTORE DELLE INFRASTRUTTURE
CULTURALI .............................................................................................................. 22
7.1 Infrastrutture culturali: tendenze e strategie ................................................................. 22
7.2 Dati di base selezionati su istituzioni pubbliche nel settore culturale .......................... 22
7.3 Status e partenariati di istituzioni culturali pubbliche .................................................. 22
8.
8.1
8.2
8.3
8.4
PROMUOVERE LA CREATIVITÀ E LA PARTECIPAZIONE ........................ 25
Sostegno ad artisti e altri lavoratori creativi ................................................................. 25
Consumo e partecipazione culturale ............................................................................. 25
Educazione artistica e culturale .................................................................................... 26
Arti amatoriali, associazioni culturali e iniziative civili............................................... 27
9. SORGENTI E LINK .................................................................................................. 29
9.1 Documenti chiave sulla politica culturale .................................................................... 29
9.2 Organizzazioni chiave e portali .................................................................................... 29
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
V-1
La Santa Sede
1.
La prospettiva storica: politiche culturali e strumenti
L'Apostolica Sedes, o Santa Sede, si considera un promotore ed un tutore dell'arte e della
cultura. Fin dalle sue origini, ed anche nei periodi di persecuzione, le opere d'arte sono
state usate per adornare i luoghi di culto. La libertà di religione nel quarto secolo ha portato
alla nascita di un'Arte Cristiana caratteristica, che ha trovato la sua espressione nella
costruzione di edifici religiosi e nelle loro decorazioni.
Nel Medioevo, la Chiesa è divenuta il guardiano ed il veicolo per promuovere l'antico
patrimonio culturale, specialmente a Roma. Le opere più antiche sono state copiate e le
opere d'arte portate nei monasteri.
Le università, creazione tipicamente europea, sono state istituite all'interno della struttura
della Chiesa.
In seguito al periodo dell'Illuminismo, si è allargato lo strappo tra la Chiesa e la cultura.
Con il Concilio Vaticano Secondo, svoltosi tra il 1962 e il 1965, la Chiesa ha spostato la
sua attenzione dalla concezione classica ed umanistica della cultura alla sua dimensione
antropologica. La Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel Mondo Contemporaneo
(Gaudium et Spes) ha dedicato un capitolo alla relazione che intercorre tra la Chiesa, la
cultura e le culture.
Fin dal 1965, la Santa Sede è stata molto consapevole dell'importanza sia del dialogo tra le
culture moderne e la Chiesa, sia della sua relazione con le diverse culture. Nei Musei
Vaticani, Paolo VI ha creato una collezione d'arte moderna, e nella sua esortazione
Evangelii nuntiandi (1975), ha posto attenzione al bisogno di evangelizzare la cultura.
Questa consapevolezza, unita ad una ricca e personale esperienza, ha portato il Papa
Giovanni Paolo II a creare il Pontificio Consiglio della Cultura nel 1982, con lo scopo di
fornire alla Santa Sede uno strumento efficace per incoraggiare e sostenere il dialogo della
Chiesa con le persone e le istituzioni del mondo della cultura e della politica culturale.
Nel campo della cultura, Papa Benedetto XVI ha mantenuto una continuità con la politica
del suo predecessore, Papa Giovanni Paolo II, e sta incoraggiando il dialogo tra la Chiesa
Cattolica e la cultura contemporanea. La Santa Sede è inoltre impegnata attivamente nel
dialogo interreligioso ed interculturale.
V-2
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
La Santa Sede
2.
Obiettivi Generali e principi della politica culturale
2.1
Elementi principali del modello di politica culturale corrente
I principi che stanno alla base delle attività culturali della Santa Sede possono essere
riassunti come di seguito:
•
•
•
•
•
•
•
la persona umana cuore della cultura. La cultura fa scattare in avanti il potenziale
umano, è definita in relazione all'esistenza umana e tutta l'attività culturale è sia dalla
persona, che per la persona. In occasione del convegno "Cultura, Ragione e Libertà"
(Maggio 2005), con le parole tratte dal discorso alla Conferenza Generale
dell'UNESCO di Giovanni Paolo II nel 1980, il Papa Benedetto XVI ha ricordato che:
"nell'ambito culturale, l'uomo è sempre il fatto primario: l'uomo è il fatto primordiale e
fondamentale della cultura";
le basi comuni di tutte le culture. "Le varie culture non sono in realtà che modi diversi
di affrontare la questione del significato dell'esistenza personale. E proprio qui
possiamo identificare una fonte del rispetto che è dovuto ad ogni cultura e ad ogni
nazione: qualsiasi cultura è uno sforzo di riflessione sul mistero del mondo e in
particolare dell'uomo: è un modo di dare espressione alla dimensione trascendente della
vita umana. Il cuore di ogni cultura è costituito dal suo approccio al più grande dei
misteri: il mistero di Dio." (Giovanni Paolo II, rivolto alle Nazioni Unite, 5 Ottobre
1995);
apertura alla trascendenza. "Le culture, quando sono profondamente radicate
nell'umano, portano in sé la testimonianza dell'apertura tipica dell'uomo all'universale e
alla trascendenza. Esse presentano, pertanto, approcci diversi alla verità, che si rivelano
di indubbia utilità per l'uomo, a cui prospettano valori capaci di rendere sempre più
umana la sua esistenza." (Giovanni Paolo II, Fides et Ratio, 70);
cambi culturali. "Essendo in stretto rapporto con gli uomini e con la loro storia, le
culture condividono le stesse dinamiche secondo cui il tempo umano si esprime. Si
registrano di conseguenza trasformazioni e progressi dovuti agli incontri che gli uomini
sviluppano e alle comunicazioni che reciprocamente si fanno dei loro modelli di vita.
Le culture traggono alimento dalla comunicazione di valori, e la loro vitalità e
sussistenza è data dalla capacità di rimanere aperte all'accoglienza del nuovo."
(Giovanni Paolo II, Fides et Ratio, 71);
il Vangelo e la cultura. "Il Vangelo, e quindi l'evangelizzazione, non si identificano
certo con la cultura, e sono indipendenti rispetto a tutte le culture, Tuttavia il Regno,
che il Vangelo annunzia, è vissuto da uomini profondamente legati a una cultura, e la
costruzione del Regno non può non avvalersi degli elementi della cultura e delle
culture umane. Indipendenti di fronte alle culture, il Vangelo e l'evangelizzazione non
sono necessariamente incompatibili con esse, ma capaci di impregnarle tutte, senza
asservirsi ad alcuna." (Paolo VI, Evangelii nuntiandii, 20);
rilancio dello studio della filosofia. "Condividendo tale preoccupazione e
incoraggiando la fruttuosa collaborazione tra i Docenti di diversi Atenei, romani ed
europei, desidero rivolgere ai Docenti di filosofia un particolare invito a proseguire con
fiducia nella ricerca filosofica investendo energie intellettuali e coinvolgendo le nuove
generazioni in tale impegno" (Benedetto XVI, rivolto ai partecipanti del VI Simposio
europeo dei Docenti universitari, 7 giugno 2008);
fede, cultura e Oriente. "Il metodo di combinare tutte le arti, l'intelletto, il cuore e i
sensi, che proveniva dall'Oriente, ha ricevuto enorme sviluppo in Occidente toccando
vertici ineguagliabili nei codici miniati della Bibbia e in altre opere di fede e di arte,
che sono fiorite in Europa fino all'invenzione della stampa ed anche oltre (…). La
necessità di coinvolgere, nell'esperienza della fede, non soltanto la mente e il cuore, ma
anche i sensi mediante quegli altri aspetti del gusto estetico e della sensibilità umana
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
V-3
La Santa Sede
che portano l'uomo a fruire della verità con tutto se stesso, spirito, anima e corpo."
Questo è importante: la fede non è solo pensiero, ma tocca tutto il nostro essere.
(Benedetto XVI, udienza generale, 3 giugno 2009)
2.2
Definizione nazionale di cultura
La Santa Sede basa la sua definizione di cultura sul Concilio Vaticano II: "Con il termine
generico di «cultura» si vogliono indicare tutti quei mezzi con i quali l'uomo affina e
sviluppa le molteplici capacità della sua anima e del suo corpo; procura di ridurre in suo
potere il cosmo stesso con la conoscenza e il lavoro; rende più umana la vita sociale, sia
nella famiglia che in tutta la società civile, mediante il progresso del costume e delle
istituzioni; infine, con l'andar del tempo, esprime, comunica e conserva nelle sue opere le
grandi esperienze e aspirazioni spirituali, affinché possano servire al progresso di molti,
anzi di tutto il genere umano." (Concilio Vaticano II, Gaudium et Spes, 53).
2.3
Obiettivi della politica culturale
La Santa Sede è uno dei firmatari della Dichiarazione Europea sugli Obiettivi Culturali
(Berlino 1984) ed aderisce alla Convenzione Culturale Europea dal 1962, guardando a tali
dichiarazioni come ad un maggior stimolo, per generare tra gli attori della politica una
comune consapevolezza e per promuovere un'azione concertata nella sfera culturale. I
valori contenuti in questi documenti ispirano il piano d'azione della Santa Sede.
Dal XIX secolo al giorno d'oggi, la Chiesa Cattolica elabora un corpo di dottrina, riguardo
il tema della vita sociale e le questioni fondamentali della vita umana. Queste aree
includono la libertà di ogni essere umano, il rispetto per ogni individuo e la lotta contro
ogni forma di discriminazione.
Gli obiettivi della politica culturale della Santa Sede sono contenuti nella lettera di
fondazione del Pontificio Consiglio della Cultura (1982):
•
•
•
•
•
V-4
promuovere l'incontro tra il messaggio salvifico del Vangelo e le culture del nostro
tempo, spesso segnate dalla non credenza e dall'indifferenza religiosa, affinché esse si
aprano sempre più alla Fede cristiana, creatrice di cultura e fonte ispiratrice di scienze,
lettere ed arti (Cf. Motu Proprio "Inde a Pontificatus, Art. 1);
manifestare la sollecitudine pastorale della Chiesa di fronte ai gravi fenomeni di
frattura tra Vangelo e culture. Promuovere, quindi, lo studio del problema della non
credenza e dell'indifferenza religiosa presente in varie forme nei diversi ambienti
culturali, indagandone le cause e le conseguenze per quanto riguarda la Fede cristiana,
con l'intento di fornire sussidi adeguati all'azione pastorale della Chiesa per
l'evangelizzazione delle culture e l'inculturazione del Vangelo. (Cf. Ibid., Art. 2);
favorire le relazioni della Chiesa e della Santa Sede con il mondo della cultura,
assumendo iniziative appropriate concernenti il dialogo tra la Fede e le culture, e il
dialogo interculturale. Seguire quelle che sono intraprese dalle varie Istituzioni della
Chiesa e offrire la propria collaborazione ai corrispettivi Organismi delle Conferenze
episcopali. (Cf. Ibid., Art. 3);
stabilire il dialogo con coloro che non credono in Dio o non professano alcuna
religione, ogni volta che costoro siano aperti ad una sincera collaborazione. Quindi
organizzare e partecipare a convegni di studio in questo campo per mezzo di persone
esperte (Cf. Ibid., Art. 4);
seguire e coordinare l'attività delle Pontificie Accademie (Cf. Ibid., II, e Lettera
autografa di fondazione), fatta salva l'autonomia dei rispettivi programmi di ricerca, in
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
La Santa Sede
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•
•
•
maniera da promuovere la ricerca interdisciplinare e dare maggiore risonanza alla loro
opera (Norme per il rinnovamento delle Pontificie Accademie, n° 7);
farsi partecipe delle preoccupazioni culturali dei Dicasteri della Santa Sede, realizzare
progetti comuni con altri Organismi della Santa Sede, in modo da facilitare il
coordinamento dei loro incarichi per l'evangelizzazione delle culture, e assicurare la
cooperazione delle istituzioni culturali della Santa Sede. (Cf. Lettera autografa di
fondazione);
dialogare con le Conferenze episcopali, le Conferenze dei Superiori e Superiore
Maggiori, anche allo scopo di fare beneficiare tutta la Chiesa delle ricerche, iniziative,
realizzazioni e creazioni che permettono alle Chiese locali un'attiva presenza nel
proprio ambiente culturale. (Cf. Ibid.);
collaborare con le Organizzazioni internazionali cattoliche, universitarie, storiche,
filosofiche, teologiche, scientifiche, artistiche, intellettuali, e promuovere la reciproca
cooperazione. (Cf. Ibid.);
seguire l'azione degli organismi internazionali, a cominciare dall'UNESCO e dal
Consiglio d'Europa, che s'interessano di cultura, filosofia delle scienze, scienze
dell'uomo, e assicurare l'efficiente partecipazione della Santa Sede ai Congressi
internazionali che si occupano di scienza, di cultura e di educazione. (Cf. Ibid.);
seguire la politica e l'azione culturale dei diversi governi del mondo. (Cf. Ibid.);
facilitare il dialogo Chiesa-culture a livello di università e di centri di ricerca,
specialmente i Centri Culturali Cattolici, di organizzazioni di artisti e di specialisti, di
ricercatori e di studiosi, e promuovere incontri significativi mediante questi mondi
culturali. (Cf. Ibid.)
accogliere a Roma i rappresentanti della cultura interessati a conoscere meglio l'azione
della Chiesa in questo campo e a far beneficiare la Santa Sede della loro ricca
esperienza, offrendo loro a Roma un luogo di riunione e di dialogo. (Cf. Ibid.).
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
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La Santa Sede
3.
Competenze, processo di decisioni e amministrazione
3.1
Struttura organizzativa (organigramma)
La Santa Sede
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Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
La Santa Sede
Stato Città del Vaticano
3.2
Descrizione complessiva del sistema
Prendendo in considerazione la Santa Sede, è importante tener presente che ci sono due
entità strettamente relazionate tra di loro, differenti nella propria natura e funzione: la
Santa Sede e lo Stato della Città del Vaticano.
Inoltre, la Santa Sede non è uno Stato Nazione, ma un ente sovrano, i cui membri vivono
nei rispettivi paesi e sono soggetti alle proprie legislazioni nazionali. In materia
concernente la politica culturale, la Santa Sede ha solo un'autorità morale o religiosa nei
confronti degli organi culturali della Chiesa Cattolica. Lo Stato della Città del Vaticano è
responsabile solo per gli organismi culturali nel suo territorio.
La Santa Sede
La Santa Sede, o Apostolica Sedes, è l'entità giuridica costituita dal Romano Pontefice,
dalla Curia Romana e dai diversi organi che coadiuvano il Sommo Pontefice, nell'esercizio
della sua missione pastorale, generalmente conosciuti con il nome di dicasteri. La Santa
Sede, come organo supremo del governo della Chiesa Cattolica, è un ente giuridico
sovrano di diritto internazionale.
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
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La Santa Sede
La Curia Romana è un organo complesso, composto dalla Segreteria di Stato,
Congregazioni, Tribunali, Pontifici Consigli, Uffici ed altre strutture. Ulteriori istituzioni,
come ad esempio l'Archivio Segreto Vaticano, la Biblioteca Apostolica Vaticana ed alcune
Accademie, dipendono direttamente dal controllo della Santa Sede.
Le Congregazioni ed i Consigli sono costituiti da cardinali, arcivescovi, vescovi e persone
di status laico, scelte dal vasto mondo della Chiesa Cattolica. A capo di ciascun Dicastero è
posto un Cardinale Prefetto o Presidente, il quale è affiancato da funzionari responsabili
per incarichi amministrativi a livello pratico. Ciascun dicastero, riguardo la sua specifica
missione, è consigliato da un insieme di consultori, scelti per i loro particolari talenti,
capacità e conoscenze.
Nella sfera culturale, la missione del Pontificio Consiglio della Cultura, creato da Giovanni
Paolo II nel 1982, è quella di promuovere il dialogo tra la fede e le persone di primo piano
nei campi della cultura, letteratura, scienze ed arti, correnti culturali, che sono spesso
contrassegnate dalla non credenza e dall'indifferenza religiosa. Il Consiglio, inoltre,
collabora con le attività culturali della Santa Sede. Il suo incarico è di animazione, senza
giurisdizione su altre istituzioni culturali che sono autonome e dipendono dal Sommo
Pontefice, attraverso la Segreteria di Stato.
Alcune istituzioni collegate alla Santa Sede ricoprono un ruolo importante negli affari
culturali: la Radio Vaticana, la Sala Stampa della Santa Sede e la Libreria Editrice
Vaticana, il Centro Televisivo Vaticano, il giornale L'Osservatore Romano, servono tutti il
ministero spirituale del Papa. La Fabbrica di San Pietro ricopre inoltre un ruolo maggiore
nella conservazione del patrimonio protetto dall'UNESCO ed ha l'incarico di amministrare
e mantenere la Basilica di San Pietro ed il suo patrimonio.
Lo Stato della Città del Vaticano
Lo Stato della Città del Vaticano è stato costituito nel 1929 con la firma dei Patti
Lateranensi tra Italia e Santa Sede. Il Trattato ha effetto di garante dell'indipendenza della
Santa Sede, che esercita la sua sovranità sullo Stato della Città del Vaticano. La sua
istituzione giuridica è racchiusa nella Legge Fondamentale (2000).
Il Papa, o Sommo Pontefice, detiene il pieno potere legislativo, esecutivo e giudiziario
nello Stato della Città del Vaticano. Egli, insieme con la Segreteria di Stato, è responsabile
per la cooperazione internazionale.
Il potere legislativo è esercitato dalla Pontificia Commissione per lo Stato della Città del
Vaticano, che è composta da cardinali nominati dal Sommo Pontefice. Il Cardinale
Presidente della Commissione esercita inoltre anche il potere esecutivo attraverso il
Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che è composto da uffici centrali e
servizi che concernono l'amministrazione dei beni temporali della Santa Sede.
La Direzione Generale dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie (i Musei Vaticani) e la
Specola Vaticana fanno capo al Governatorato. La Commissione Permanente per la Tutela
dei Monumenti Storici ed Artistici della Santa Sede è responsabile della tutela artistica
degli immobili di proprietà della Santa Sede, sia nello Stato della Città del Vaticano che
nelle aree extra territoriali.
3.3
Cooperazione inter-ministeriale o inter-governativa
La Santa Sede è profondamente consapevole dell'importanza del dialogo interculturale ed
interreligioso, quindi promuove una significativa collaborazione tra questi due distinti
campi.
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Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
La Santa Sede
La cooperazione interculturale è portata avanti, tra quattro dicasteri, anche da un gruppo
permanente composto dai Segretari della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli,
il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il Pontificio Consiglio
per il Dialogo Interreligioso ed il Pontificio Consiglio della Cultura. Lo scopo di questo
gruppo permanente è mantenere costanti relazioni e comunicazioni con i collaboratori, in
modo tale che argomenti di comune interesse possano essere affrontati insieme. Il gruppo
produce documenti, studi accademici, promuove riflessioni pastorali e propone iniziative
congiunte: in tal modo possono armonizzare le loro attività, specialmente riguardo il tema
delle relazioni con i non-Cristiani, le sette e le correnti culturali contemporanee. Questo
gruppo permanente si occupa inoltre del dialogo interculturale.
La missione del Pontifico Consiglio della Cultura è sovrintendere e coordinare le attività
delle Pontificie Accademie attraverso il Consiglio di Coordinamento fra Accademie
Pontificie. La Pontificia Accademia delle Scienze, l'Accademia delle Scienze Sociali e
l'Accademia della vita hanno uno status speciale nell'organizzazione.
La composizione internazionale e multiculturale delle Congregazioni e dei Pontifici
Consigli, con membri provenienti da tutti i continenti, dimostra le intenzioni della Curia
Romana di essere uno strumento effettivo di contatto e comunione tra le Chiese locali
attraverso il mondo; tale aspetto è riscontrabile in molte iniziative congiunte.
Incontri tra i Presidenti di tutti i dicasteri, insieme al Sommo Pontefice, assicurano l'unità
di intenti e di scopi. I Segretari dei dicasteri hanno inoltre i propri incontri plenari
interdicasteriali. Accanto al loro lavoro nei gruppi permanenti, i componenti dei diversi
Dicasteri si scambiano regolarmente documenti e riviste e presenziano ad eventi ogni qual
volta si possano riscontrare centri d'interesse interdicasteriali. In questo contesto, per
esempio, il Pontificio Consiglio per i i Migranti ed il Pontificio Consiglio della Cultura
hanno sviluppato un approccio comune riguardo la rilevanza del dialogo interculturale.
3.4
Cooperazione culturale internazionale
3.4.1 Visione d'insieme delle strutture principali ed orientamenti
Nelle ultime decadi si è potuto osservare un intenso sviluppo della collaborazione
internazionale. Continua ad aumentare la partecipazione della Santa Sede in un vasto
campo di iniziative, specialmente con l'UNESCO ed il Consiglio d'Europa.
3.4.2 Attori pubblici e diplomazia culturale
La Santa Sede sostiene, attraverso il Pontificio Consiglio della Cultura, iniziative locali ed
incontri tra i maggiori attori della sfera culturale. Organizza incontri internazionali per
studiosi accademici in vari campi e professionisti di film, letteratura, musica e belle arti,
ecc. In collaborazione con le locali Commissioni episcopali incoraggia inoltre i progetti,
procura esperti competenti ed una rete di contatti.
Alcuni istituti che dipendono dalla Santa Sede, come ad esempio le Pontificie Università,
sviluppano una ricerca nei campi accademici che possa essere applicata alla cultura, come
le scienze storiche, la sociologia, l'arte, ecc.
Per la specificità della Santa Sede, gli strumenti principali della cooperazione
internazionale sono la presenza ed il patrocinio morale di incontri e comitati promotori per
mezzo dei quali procura esperti competenti, incoraggia il perseguimento degli obiettivi e
favorisce l'accesso alla sua estesa rete di relazioni. Incontri internazionali di specialisti di
varie discipline, a proposito di un tema preciso, favoriscono lo sviluppo di una migliore
comprensione tra varie culture.
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
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La Santa Sede
Il posto occupato dalla cultura, all'interno delle università sovrintese dalla Santa Sede, è
cambiato rapidamente nelle ultime decadi, sulla scia del documento Gaudium et Spes del
Concilio Vaticano II, il quale contiene un capitolo dedicato interamente alla cultura che
continua ad avere effetto. Molte università hanno oggi dei centri dedicati alla cultura, ed
essa stessa è considerata un elemento trasversale che può raggiungere facoltà e corsi
diversi tra di loro. Sono stati anche istituiti alcuni corsi universitari aventi per tema la
cultura di educazione. Inoltre, con la crescente mobilità di catechisti e di sacerdoti, sono
stati creati molti centri locali per aiutarli ad "inculturarsi", il che significa comprendere,
rispettare, servirsi e far proprio il modo di vivere della cultura locale, elementi,
quest'ultimi, tutti in accordo con i principi fondamentali della fede. Dal Canada al Sud
Africa, dal Vietnam all'Irlanda, questi centri seguono sentieri simili, insegnando il
linguaggio e l'idioma locali e promuovendo la comprensione della cultura, della storia e dei
simboli locali.
3.4.3 Attori europei / internazionali e programmi
La Santa Sede partecipa ad oltre 80 comitati e gruppi di lavoro del Consiglio d'Europa,
così come in altrettanti gruppi di lavoro dell'UNESCO e mantiene relazioni attive con i
ministeri della cultura o gli organismi equivalenti di molti paesi, attraverso
l'organizzazione di attività congiunte, sia a Roma che all'estero. Il Pontificio Consiglio
della Cultura è l'organismo che anima la pastorale globale della Chiesa Cattolica riguardo
l'adozione e l'attuazione della Convenzione dell'UNESCO sulla Protezione e la
Promozione della Diversità e delle Espressioni Culturali. L'attuazione della Convenzione è
raggiunta attraverso tutti i diversi media della Chiesa e tutti i musei, le collezioni ed i beni
culturali.
3.4.4 Cooperazione professionale diretta
Quelli che seguono sono alcuni esempi di cooperazione internazionale con entità culturali
locali:
•
•
•
•
•
•
un festival ed una Conferenza internazionale sul Cinema per la Pace, organizzata nel
2001, presso la città di Cartagena de Indias, in Colombia, dal Pontificio Consiglio della
Cultura ed il Ministero Colombiano della Cultura. Per il programma ed i dettagli
riguardo "Film, Spiritualità e Cultura per la Pace", si visiti l'indirizzo:
http://www.vatican.va/roman_curia/pontificial_councils/cultr/documents/rc_pc_cultr_d
oc_20010924_cartagena_sp.html. Gli incontri successivi si sono tenuti in Guadalajara
(Messico) ed a Lubiana nel 2005;
nel Maggio 2001, una Conferenza Internazionale, riguardo l'Identità Culturale Europea,
dal titolo "Un servizio cristiano per l'identità culturale e per il dialogo tra le culture", è
stata organizzata insieme con il Ministero Rumeno della Cultura. Per i dettagli si visiti
l'indirizzo:
http://www.vatican.va/roman_curia/pontificial_councils/cultr/documents/rc_pc_cultr_d
oc_20010430_bucharest-europe_en.html;
il 12 Febbraio 2004, una Conferenza riguardo Letteratura e Cattolicesimo nel XX
secolo è stata tenuta a Madrid, in Spagna, congiuntamente organizzata con il Ministero
Spagnolo della Cultura e il Pontificio Consiglio della Cultura;
il 27-28 Ottobre 2005, una conferenza Ministeriale per il 50' anniversario della
Convenzione Culturale Europea è stata organizzata a Faro, Portogallo;
il 3-5 Luglio 2006, è stato organizzato un incontro a Lima, al fine di scrivere una storia
culturale della Chiesa in America con l'aiuto delle locali comunità di storici;
da 19 al 21 giugno 2007 un Convegno internazionale, dal titolo "Cristianesimo, cultura
e valori morali", è stato organizzato dal Pontificio Consiglio della Cultura, dall'Istituto
di Storia Universale dell'Accademia delle Scienze di Russia, dal Dipartimento per i
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Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
La Santa Sede
•
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Rapporti Ecclesiastici Esterni del Patriarcato di Mosca e dal Pontificio Comitato di
Scienze Storiche, sulla scia dell'incontro di Vienna del maggio 2006, per un dialogo e
una cooperazione tra cattolici e ortodossi in favore della cultura;
dall'11 al 12 dicembre 2007, è stato promosso il Convegno "Identità e disgregazione.
La crisi dell'uomo nel mondo contemporaneo attraverso il cinema di finzione e
documentario" sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana,
organizzato dal Pontificio Consiglio della Cultura, dal Pontificio Consiglio delle
Comunicazioni Sociali e dalla Filmoteca Vaticana, in collaborazione con la Rivista del
cinematografo dell'Ente dello Spettacolo di Roma, nel quadro dell'XI edizione del
Festival del Cinema Spirituale "Tertio Millennio", (Sala Trevi di Roma) e della
promozione dei valori morali in Europa, (Mosca);
dal 4 al 7 febbraio 2008 è stato organizzato il "Seminario sull'Evangelizzazione delle
Culture, Yangon = Rangoon (Myanmar, Birmania)", dalla Commissione Episcopale
per la Cultura di Myanmar e dal Pontificio Consiglio della Cultura;
il 4 dicembre 2008 è stata preparata una giornata di studio, "Culture e Religioni in
Dialogo", nell'ambito dell'Anno del dialogo interculturale indetto dall'Unione Europea,
organizzata dal Pontificio Consiglio della Cultura insieme al Pontificio Consiglio per il
Dialogo Interreligioso.
3.4.5 Cooperazione e dialogo interculturale di frontiera
Il Pontificio Consiglio della Cultura organizza incontri regolari con i responsabili delle
commissioni della cultura, ovvero i dipartimenti delle Conferenze Episcopali – istituzioni
costituite ampiamente lungo linee regionali, nazionali o internazionali. Questi incontri,
tenuti a livelli continentali, mirano a legare fortemente le entità culturali nella
cooperazione e a incoraggiare il dialogo interculturale.
Le organizzazioni locali, rette dalla Chiesa Cattolica, stanno cercando di aiutare le persone
a scoprire e rispettare la cultura e la religione dei loro vicini, attraverso il dialogo e
suscitando la reciproca curiosità, cercando di sviluppare il dialogo interculturale ed
interreligioso insieme alle altre iniziative locali: ad esempio, il Movimento Culturale in
Antelias (Libano) o il Centro di Studi delle Religioni Mondiali in Bangalore (India).
La Santa Sede organizza periodicamente la Giornata Mondiale della Gioventù, una
settimana di celebrazioni, preghiere e catechesi che raduna più di un milione di giovani
Cattolici attorno al Sommo Pontefice. Alcune delle conseguenze di questo evento mondiale
sono l'incontro interculturale, il dialogo e la mutua influenza sotto circostanze informali. Il
finanziamento è sostenuto dalla Chiesa, in particolare attraverso le diocesi locali e gli
sponsor ufficiali, perché artisti di ogni genere abbiano spazi e risorse adeguati per mettere
i loro doni a servizio dei diversi eventi.
3.4.6 Altri risultati rilevanti
Le celebrazioni annuali interreligiose della Giornata Mondiale per la Pace, che hanno
frequenza annuale ad Assisi dal 1986, sono un esempio di un vasto evento internazionale
promosso dalla Santa Sede. L'aspetto culturale di questo incontro è innegabile. La
celebrazione dell'Ottobre 2006, il ventesimo anniversario di questo evento iniziato da
Giovanni Paolo II, è stata caratterizzata da un diffuso interesse internazionale e da una
consapevolezza dei contributi che le religioni offrono attraverso la pace.
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
V-11
La Santa Sede
4.
Questioni correnti nello sviluppo e dibattito della politica
culturale
4.1
Questioni e priorità principali di politica cultuale
Tra le principali questioni di politica culturale della Santa Sede, è possibile elencarne le
seguenti:
•
•
•
l'incontro tra il Vangelo e le culture;
la rottura tra il Vangelo e le culture, indifferenza religiosa e non credenza;
le relazioni tra la Chiesa Cattolica ed il mondo della cultura, donando un'enfasi speciale
al dialogo tra le diverse culture. La Santa Sede indirizza i suoi sforzi verso quelli che
lavorano nei campi della Scienza, delle Lettere e delle Belle arti, costruendo ponti tra il
Vangelo e tutte le espressioni delle culture moderne.
4.2
Questioni politiche e dibattiti recenti
4.2.1 Questioni concettuali delle politiche per le arti
L'informazione non è momentaneamente disponibile.
4.2.2 Questioni e politiche riguardo il patrimonio
L'insieme dei beni dello Stato della Città del Vaticano è elencato nel Registro
Internazionale delle Proprietà Culturali delle Nazioni Unite, sotto la voce Protezione
Speciale, come deciso dalla Convenzione di Hague del 14 Maggio 1954 (firmata dalla
Santa Sede il 24 Febbraio 1958).
Lo Stato della Città del Vaticano è stato incluso nella lista del Patrimonio Culturale
dell'Umanità il 31 Ottobre 1984, in seguito all'ingresso della Santa Sede nella Convenzione
sulla Protezione del Patrimonio Culturale e Naturale dell'Umanità il 16 Novembre 1972.
Nel 1990, tutte le proprietà extra-territoriali della Santa Sede a Roma sono state incluse in
questo accordo.
La Santa Sede ha firmato la Convenzione del Consiglio d'Europa per la Protezione del
Patrimonio Archeologico il 16 Gennaio 1992, ratificata successivamente il 6 Maggio 1999.
Il 25 Luglio 2001, è stata promulgata la Legge per la Protezione dei Beni Culturali, in
seguito all'aggiornamento della Legge Fondamentale dello Stato della Città del Vaticano il
26 Novembre 2000. Essa provvede ad un inventario di tutte le proprietà culturali della
Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, e stabilisce procedure concrete per
l'amministrazione di queste proprietà.
La Pontificia Commissione per i Beni Culturali ha prodotto e distribuito quattro lettere
circolari ai vescovi riguardo l'amministrazione dei beni culturali:
•
•
•
•
Librerie della Chiesa nella Missione della Chiesa, 19 Marzo 1994;
La Funzione Pastorale degli Archivi della Chiesa, 2 Febbraio 1997;
L'Inventario ed il Catalogo del Patrimonio Culturale della Chiesa: Un Compito
Necessario ed Urgente, 8 Dicembre 1999;
La Funzione Pastorale dei Musei Ecclesiali, 15 Agosto 2001.
Queste linee guida indicano il bisogno di catalogare il patrimonio artistico e culturale delle
diocesi e degli ordini religiosi dove ciò non sia ancora stato compiuto, di incoraggiare la
creazione di strutture per la conservazione e lo sviluppo di questi beni (musei, archivi e
V-12
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
La Santa Sede
librerie) e sottolinea il bisogno di investire in staff preparati ad amministrare questo
patrimonio (clero, persone laiche e volontari) attraverso speciali programmi istruttivi.
4.2.3 Industrie culturali: politiche e programmi
Sebbene l'accesso alla cultura sia un diritto inalienabile di ogni essere umano, per la speciale
natura dello Stato della Città del Vaticano, tutti i beni e le industrie culturali all'interno del
Vaticano sono di proprietà della Santa Sede e questa particolare situazione le rende senza utile.
Ci sono ancora alcuni programmi di collaborazione riguardo i media. La Santa Sede
produce il programma CTV Oltre il 2000, in collaborazione con il Centro Televisivo
Vaticano (CTV) e l'Agenzia Spaziale Europea. Questa iniziativa tenta di stabilire una
trasmissione via satellite di materiale visivo di alta qualità a basso costo, verso diversi
paesi e stazioni, incluse quelle piccole locali nel Terzo Mondo. Un altro progetto, CTV
Verso le Americhe, coinvolge la trasmissione del materiale alle nuove stazioni Cattoliche
locali nelle Americhe, via satellite live.
Negli anni recenti, la Radio Vaticana ha sviluppato dei programmi in collaborazione con
diverse stazioni Cattoliche per la trasmissione gratuita dei suoi servizi alla gente comune.
4.2.4 Diversità culturale e le politiche di inclusione
Il Sommo Pontefice e la Santa Sede parlano direttamente alla comunità delle nazioni,
richiamando l'attenzione affinché i diritti fondamentali delle minoranze culturali siano
rispettati, iniziando dal diritto all'esistenza ed alla libera espressione di sé nella propria
cultura e linguaggio, senza alcuna forma di violenza. I principi della posizione della Santa
Sede in questo campo sono contenuti nel discorso che Giovanni Paolo II ha indirizzato alle
Nazioni Unite il 5 Ottobre 1995, ed inoltre nel suo messaggio per la Giornata Mondiale
della Pace del 1° Gennaio 2001, Dialogo tra Culture per una Civilizzazione dell'Amore e
della Pace: "il dialogo tra le culture, tema del presente Messaggio per la Giornata Mondiale
della Pace, emerge come un'esigenza intrinseca alla natura stessa dell'uomo e della cultura".
(http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/messagges/peace/documents/hf/_jpii_mes_20001208_xxxiv-world-day-peace_en.html)
Nel dialogo con i fratelli musulmani, Benedetto XVI, durante il suo viaggio in Camerun
(17-23 marzo 2009), ha mostrato il terreno molto concreto dove sarebbe necessario
intendersi in nome del comune appello alla ragione: da una parte, il rifiuto di "tutte le
forme di violenza", dall'altra i diritti umani con il ripudio della schiavitù e della
discriminazione delle donne e delle minoranze, pure in Camerun – come già nell'enciclica
Spe salvi – collegati al ricordo di una santa africana, Giuseppina Bakhita (1869-1947),
prima schiava rapita alla famiglia nel Darfur (dove violenze simili avvengono ancora oggi)
e poi, grazie a un console italiano, educata cristianamente e suora canossiana in Italia.
4.2.5 Questioni linguistiche e politiche
La lingua ufficiale della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano è il Latino. La
Fondazione Latinitas è stata creata nella Città del Vaticano nel 1976, con lo scopo di
promuovere lo studio e l'uso del Latino. Mentre altre lingue sono ora d'uso più abituale,
l'uso del Latino continua nella liturgia e nei documenti ufficiali ed il tipico idioma della
lingua Latina continua a pervadere gran parte della vita della Santa Sede.
Il carattere universale del ministero del Sommo Pontefice ha storicamente incoraggiato
l'uso di lingue diverse. Grazie alla sua collocazione geografica, l'Italiano è divenuto la
lingua quotidiana di lavoro negli uffici della Santa Sede e nello Stato della Città del
Vaticano. Il Francese è la lingua diplomatica della Santa Sede. Anche l'Inglese risulta
essere ampiamente usato. Lo Spagnolo è la più comune madre lingua dei membri della
Chiesa universale. Il Sommo Pontefice attuale è di madrelingua tedesca.
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
V-13
La Santa Sede
La Tipografia Vaticana, costituita nel XVI secolo, è divenuta la Tipografia Poliglotta
Vaticana nel XVII secolo, ben conosciuta per le sue pubblicazioni nelle lingue europee ed
orientali.
Per quanto riguarda la sua parte, lo staff editoriale della Radio Vaticana ed i suoi
programmi sono nelle seguenti lingue: Albanese, Arabo, Armeno, Bulgaro, Bielorusso,
Brasiliano, Cinese, Croato, Ceco, Etiopico Eritreo, Francese (Francia, Africa, Canada),
Giapponese, Indiano, Inglese, Italiano, Lettone, Lituano, Polacco, Portoghese (Portogallo,
Brasile), Rumeno, Russo, Scandinavo (Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia), Slovacco,
Sloveno, Spagnolo (Spagna, le Americhe), Tedesco, Ucraino, Ungherese, Vietnamita.
Il giornale L'Osservatore Romano ha un'edizione quotidiana in italiano e delle edizioni
settimanali in Inglese, Francese, Portoghese, Spagnolo ed una mensile in Polacco.
I documenti principali del Sommo Pontefice e delle Congregazioni sono pubblicati sia su
supporto cartaceo che sul sito del Vaticano in Inglese, Francese, Tedesco, Italiano,
Polacco, Portoghese, Spagnolo e Cinese (si veda il capitolo 9.2).
La Congregazione del Culto Divino ha approvato 350 lingue in tutto il mondo per l'uso
liturgico.
4.2.6 Il pluralismo dei media e la diversità dei contenuti
Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, non c'è posto
per la diversità del pluralismo dei media e la diversità dei contenuti. Queste diversità si
possono riscontrare all'interno della Chiesa a livello locale. I media esistenti che dipendono
dalla Santa Sede sono:
•
•
•
•
•
la Radio Vaticana. Istituita nel 1931 al fine di trasmettere le parole del Sommo
Pontefice, è la sola stazione radio dello Stato della Città del Vaticano. Sebbene abbia
programmi culturali, educativi e musicali, il suo primo compito è quello di trasmettere
gli insegnamenti del Sommo Pontefice in diverse lingue. I podcast e gli RSS dei suoi
principali
programmi
sono
all'interno
del
suo
sito
web:
http://www.105live.radiovaticana.org;
il Centro Televisivo Vaticano. Produce film e trasmissioni riguardo le attività in tutto il
mondo del Sommo Pontefice e riguardo gli eventi della Chiesa che hanno luogo
all'interno dello Stato della Città del Vaticano. Non è una stazione televisiva ma
un'agenzia di informazioni televisive ed inoltre non detiene un programma regolare di
trasmissioni. La sua missione include inoltre la protezione dei diritti dei film archiviati
ed un ruolo di collegamento, come un'agenzia di televisione, per collaborare con altre
organizzazioni come Eurovisione e la RAI;
la Filmoteca Vaticana. Fin dalle origini del cinema, ha preservato il materiale
filmografico riguardo le varie attività del Sommo Pontefice ed i maggiori eventi nella
vita della Chiesa;
la Pagina Web del Vaticano. Questo Sito Internet è stato creato nel 1995 e contiene i
discorsi ed i documenti del Sommo Pontefice, così come quelli dei diversi organismi
della Santa Sede e della Città del Vaticano, specialmente i musei. L'indirizzo è:
http://www.vatican.va ;
il canale Youtube del Vaticano. Questo mezzo offre una copertura informativa delle
principali attività del Sommo Pontefice Benedetto XVI e degli avvenimenti vaticani
più rilevanti. E' aggiornato quotidianamente. Le immagini sono prodotte dal Centro
Televisivo Vaticano (CTV), i testi sono redatti dalla Radio Vaticana (RV) e dal CTV.
Le videonews offrono una presentazione delle posizioni più autorevoli della Chiesa
cattolica sulle principali questioni del mondo d'oggi. I link permettono l'accesso ai testi
completi
ed
ufficiali
dei
documenti
citati.
L'indirizzo
è:
http://www.youtube.com/user/vaticanit
V-14
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
La Santa Sede
•
l'applicazione Pope2You su Facebook. Per meglio promuovere il dialogo con i giovani,
la Chiesa guarda anche al portale sociale più utilizzato al mondo, Facebook, capace di
contare oltre 200 milioni di iscritti, aprendo una pagina chiamata Pope to you
(Pope2You), punta di diamante delle iniziative a margine della 43ª Giornata mondiale
delle comunicazioni sociali. In un'ottica di apertura verso le nuove forme di
comunicazione e di comunità virtuale, anche la Santa Sede, più precisamente lo stesso
Papa Benedetto XVI, ha deciso di percorrere la strada del Web2.0 attivando un proprio
profilo sul più noto dei portale sociale, strumento di divulgazione del sentimento
cristiano. Grazie all'applicazione per Facebook scaricabile dal portale Pope2You,
chiunque potrà ricevere immagini del Papa e i suoi messaggi. A capo del progetto, il
Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali sta anche per presentare
un'applicazione per iPhone, che permetterà di seguire e rimanere informati sulle notizie
riguardanti il Papa in cinque lingue diverse. L'indirizzo è: http://www.facebook.it
4.2.7 Dialogo interculturale: attori, strategie, programmi
Il dialogo interculturale ed interreligioso è una questione importante per la Santa Sede, al
fine di assicurare che le persone possano comprendersi al meglio tra di loro. Significative
sono le iniziative di cooperazione in questo duplice campo, come ad esempio la Giornata
di Studio del 4 dicembre 2008 dedicata a: ”Culture e religioni in dialogo”.
Il dialogo interculturale è racchiuso nella lettera di fondazione del Pontificio Consiglio
della
Cultura,
scritta
da
Giovanni
Paolo
II
(si
visiti
l'indirizzo:
http://www.vatican.va/roman_curia/pontificial_councils/cultr/index.html). Una delle sue
missioni centrali è quella di sostenere il dialogo interculturale e di incoraggiare tutte le
entità che lavorano in collaborazione con esso a promuovere esse stesse questo obiettivo
(ad esempio: le commissioni Episcopali della cultura ed i centri culturali locali che sono
legati alla Chiesa Cattolica).
Sebbene il suo raggio d'azione sia mondiale, il Pontificio Consiglio della Cultura è inoltre
responsabile per la promozione del dialogo interculturale all'interno del Vaticano. Persegue
tale obiettivo attraverso le sue pubblicazioni, organizzando incontri annuali
interdicasteriali, con i suoi contributi ai processi di consultazione dei documenti di altri
organismi interni ed infine promuovendo anteprime, mostre, premiazioni di film, ecc. Altre
istituzioni attivamente coinvolte in questo dialogo interculturale sono i media collegati
direttamente o dipendenti dal Vaticano: ad esempio L'Osservatore Romano, la Libreria
Editrice Vaticana (Casa di Pubblicazione Vaticana) e la Radio Vaticana. Per lo status
speciale del Vaticano non ci sono attori privati nel campo della cultura, ad eccezione di
mecenati che sovvenzionano occasionalmente alcune iniziative culturali.
4.2.8 Coesione sociale e politiche culturali
Per la speciale natura della Santa Sede, questo paragrafo non è rilevante. Comunque, lo
Stato della Città del Vaticano sta cercando di provvedere un accesso più ampio e più
facilitato alla cultura, attraverso una politica di prezzi di biglietti d'ingresso inferiori e
rimuovendo le barriere architettoniche. La cultura è considerata dalla Chiesa come il forum
privilegiato per il dialogo tra le persone che socialmente, culturalmente e religiosamente
appartengono a tradizioni diverse. Il tema del dialogo all'interno del campo della cultura è
un punto di forza della corrente politica pontificia.
4.2.9 Politiche di impiego per i settori culturali
Per la speciale natura dello Stato della Città del Vaticano, le autorità di governo non hanno
strategie per stimolare l'impiego nel settore culturale.
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
V-15
La Santa Sede
4.2.10 Parità sessuale e politiche culturali
Per la sua natura e con l'espresso incoraggiamento degli ultimi pontefici, la Curia Romana
si è internazionalizzata sempre di più. Inoltre, gli ultimi anni hanno visto l'assunzione di un
numero sempre maggiore di laici, sia uomini che donne, e maggior partecipazione nella
vita della Chiesa.
Al di fuori del presente staff di 2 748 persone, 1 021 sono sacerdoti o religiosi, 90 sono le
religiose e 1 637 sono persone laiche, (1 212 uomini e 425 donne). Le persone laiche
ammontano al 59.6% del totale. Ci sono 515 donne, sia laiche che religiose, che
ammontano al 18.7% del totale della forza lavorativa.
Tabella 1: Bilancia del genere nello staff Vaticano, 2007
Staff
Sacerdoti e religiosi
Persone laiche
Totale
Genere
Uomini
Donne
Uomini
Donne
Numero
1 021
90
1 212
425
2 748
Sorgente: Fogli di Bilancio Consolidato della Santa Sede dell'anno 2007.
Le donne occupano posizioni in diversi uffici e/o istituzioni culturali della Santa Sede
inclusi i Musei Vaticani, l'Accademia per le Scienze, l'Accademia per le Scienze Sociali e
la Pontificia Commissione per l'Archeologia cristiana. Le delegazioni ufficiali della Santa
Sede alle conferenze internazionali sono caratterizzate dal crescente numero di donne. Per
esempio, il capo delegazione della Santa Sede alla Conferenza Internazionale delle Nazioni
Unite sulle Donne (Pechino 1995) è stata la Sig.ra Mary Ann Glendon. La Sig.ra Glendon
è stata successivamente nominata Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze
Sociali a Roma. Nell'Aprile 2004, per la prima volta, una donna è stata nominata
Sottosegretario della Congregazione della Vita Consacrata, Suor Enrica Rosanna.
Nel 1988, Giovanni Paolo II ha scritto una lettera con riguardo al ruolo delle donne
all'interno della Chiesa Cattolica, Mulieris dignitatem, che non è un documento legislativo,
ma contiene riflessioni e linee guida riguardo il comportamento. Questa Lettera alle Donne
incoraggia inoltre una consapevolezza universale e rinnovata della dignità della donna ed il
rispetto dell'identità femminile. (Per consultare il test si visiti l'indirizzo:
http://www.vativan.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jpii_apl_15081988_mulieris-dignitatem_en.html).
Un altro documento relativo alle questioni sul genere è stata pubblicata nel 2004 dalla
Congregazione per la Dottrina della Fede, allora presieduta dal Cardinal J. Ratzinger: Sulla
Collaborazione degli Uomini e delle Donne nella Chiesa nel Mondo. Questo documento
richiama l'eguale dignità degli uomini e delle donne, insiste nei riguardi di una corretta
comprensione della collaborazioni di uomini e donne, nei confronti del rispetto delle loro
differenze, e verso l'importanza dei valori femminili nella Chiesa e nella società.
http://www.vativa.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_200
40731_collaboration_en.html
Recentemente, anche il Papa Benedetto XVI, nel suo discorso all'Incontro con i Movimenti
cattolici per la promozione della donna, si è rivolto con "un saluto carico di affetto e di
speranza alle donne, alle quali Dio ha affidato le sorgenti della vita", augurando loro di "vivere
e scommettere sulla vita, perché il Dio vivente ha scommesso su di voi!" (22 marzo 2009).
V-16
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
La Santa Sede
4.2.11 Nuove tecnologie e digitalizzazione nel campo delle arti e della cultura
In aggiunta al progetto di diffusione e trasmissione menzionato prima (si osservi il capitolo
4.2.6), il Vaticano ha un sito web di vasta portata: http://www.vatican.va dove la cultura è
promossa trasversalmente e la diversità culturale è incoraggiata.
4.3
Altri dibattiti e questioni rilevanti
L'informazione non è momentaneamente disponibile.
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
V-17
La Santa Sede
5.
Principali misure legali nel campo della cultura
5.1
Legislazione generale
5.1.1 Costituzione
Il Codice Canonico, promulgato dal Sommo Pontefice nel 1983, provvede alla struttura
generale per l'intera attività legale della Chiesa, ed il suo quinto libro è dedicato ai beni
temporali. I Canoni 1254 – 1310 forniscono le linee guida per l'acquisizione ecclesiastica,
la custodia, l'amministrazione e l'alienazione dei beni ecclesiastici, includendo quelli
culturali. Il Canone n. 22 permette, in alcuni casi, la canonizzazione della legge civile, e
quei canoni che allineano i requisiti ecclesiali riguardo i beni temporali con la legge civile,
sono i seguenti: 1274,§5; 1284,§2,2°-3°; 1286,1°; 1290; 1299,§2; 1500.
La Curia Romana è regolata in accordo con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus
(1988), che specifica il numero, la giurisdizione e la composizione dei differenti organismi
all'interno della Curia Romana.
Per lo Stato della Città del Vaticano, la Legge Fondamentale promulgata nel 2000 e
divenuta effettiva il 22 Febbraio 2001.
5.1.2 Divisione della giurisdizione
Si veda il capitolo 5.1.1
5.1.3 Allocazione dei fondi pubblici
Il bilancio preventivo per le istituzioni della Santa Sede è approvato ogni anno dalla
Segreteria di Stato. Data la speciale natura della Santa Sede, non c'è allocazione dei fondi
pubblici a organismi privati.
5.1.4 Struttura della sicurezza sociale
Ogni persona che lavora per la Santa Sede o nello Stato della Città del Vaticano è protetta
da un Sistema di Sicurezza Sociale, chiamato Fondo Assistenza Sanitaria, che copre la
cura della salute e la protezione sociale.
Non c'è una legislazione specifica per gli artisti. Comunque, la Lettera agli Artisti del 2000
di Giovanni Paolo II, contiene uno statuto di principi sulle relazioni tra la Chiesa e gli
artisti. Si veda l'indirizzo:
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/letters/documents/hf_jpii_let_23041999_artists_en.html
5.1.5 Legge sulle tasse
Non ci sono tasse sulle attività commerciali o di rendita nello Stato della Città del
Vaticano. Ad ogni modo, gli accordi con privati stranieri, compagnie pubbliche o
fondazioni culturali sono certamente visti dalla Chiesa come positivi, tanto più quanto le
compagnie o le fondazioni stesse rispettino la speciale natura pastorale della Santa Sede.
I principi di cooperazione con le compagnie o fondazioni per la restaurazione dei beni
artistici e culturali appartenenti alla Santa Sede, sono governati dalla Legge per la
Protezione dei Beni Culturali del 25 Luglio 2001 (si veda il capitolo 4.2.2). L'acquisizione
dei diritti del materiale televisivo del Sommo Pontefice e delle attività della Santa Sede o
dello Stato della Città del Vaticano, richiede un permesso dal Pontificio Consiglio per le
Comunicazioni Sociali ed un contratto con il Centro Televisivo Vaticano.
V-18
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
La Santa Sede
5.1.6 Leggi sul lavoro
La principale regolazione del lavoro è contenuta nella Regolazione Generale della Curia
Romana, emessa il 30 Aprile 1999.
5.1.7 Clausole di copyright
La Santa Sede ha firmato le seguenti convenzioni internazionali ed accordi:
•
•
•
•
la Convenzione di Berna per la Protezione dei Lavori Letterari ed Artistici, 24 Luglio
1971, firmata e ratificata dalla Santa Sede e dallo Stato Città del Vaticano il 20
Gennaio 1975;
la Convenzione Istituente l'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale
(WIPO), 14 Luglio 1967, firmata e ratificata dalla Santa Sede e dallo Stato Città del
Vaticano il 29 Gennaio 1975;
la Convenzione Multilaterale per la Proibizione della Doppia Tassazione delle
Royalties del Copyright, UNESCO-WIPO, 13 Dicembre 1979;
la Convenzione Universale sul Copyright, o Paris Act, 24 Luglio 1971, ratificata dalla
Santa Sede il 6 Febbraio 1980.
5.1.8 Leggi sulla protezione dei dati
Non ci sono specifiche regolamentazioni concernenti la protezione dei dati.
5.1.9 Leggi sulle lingue
Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, non ci sono
leggi sulle lingue che governino la lingua nel settore culturale.
5.1.10 Altri settori di legislazione generale
L'informazione non è momentaneamente disponibile.
5.2
Legislazione sulla cultura
Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, solo il
Sommo Pontefice detiene l'autorità per creare, modificare o sopprimere un'istituzione
culturale, mentre in ogni diocesi il vescovo, assistito dal suo consiglio pastorale, detiene il
potere autonomo sugli affari culturali, sempre nel rispetto del diritto dei fedeli di creare
istituzioni culturali. Come organismo per la coordinazione e la promozione, il Pontificio
Consiglio della Cultura non ha giurisdizione sopra le altre istituzioni culturali della Santa
Sede.
5.3
Legislazione di specifici settori
5.3.1. Arte visive ed applicate
Non c'è una legislazione specifica.
5.3.2 Arti dello spettacolo e musica
Non c'è una legislazione specifica.
5.3.3 Patrimonio culturale
Conformemente al Codice di Diritto Canonico, ciascuna diocesi, eparchia, parrocchia,
ordine religioso ed associazione è il legittimo proprietario della propria proprietà culturale.
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
V-19
La Santa Sede
Molti di questi, seguendo le linee guida nazionali, sono giunti ad accordi speciali con le
autorità legislative ed amministrative dello Stato nel quale si trovano, per la protezione e la
preservazione della proprietà culturale ecclesiale, particolarmente quando si tratta di un
monumento nazionale. Questa autonomia riguardo gli Stati, rende impossibile dare una
visione generale della varietà della legislazione in quest'area. La Pontificia Commissione
per i Beni culturali della Chiesa è stata concepita per incoraggiare l'attenzione alla
preservazione del patrimonio culturale delle Chiese locali, attraverso commissioni ad hoc e
la pubblicazione di linee guida (si veda il capitolo 4.2.2).
Per lo Stato della Città del Vaticano, la Commissione Permanente per la Cura dei
Monumenti Storici ed Artistici della Santa Sede è responsabile della protezione e della
preservazione del patrimonio dei beni culturali della Santa Sede. Non c'è alcuna proprietà
privata all'interno del Vaticano.
5.3.4 Letteratura e libri
L'informazione non è momentaneamente disponibile.
5.3.5 Architettura e pianificazione territoriale
Non c'è una legislazione specifica.
5.3.6 Film, video e fotografia
Al fine di girare film o video all'interno dello Stato della Città del Vaticano è richiesto un
permesso rilasciato dal Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali.
5.3.7 Mass media
I media collegati alla Santa Sede (il Centro Televisivo Vaticano, la Radio Vaticana,
L'Osservatore romano, la Libreria Editrice Vaticana e la Tipografia Poliglotta Vaticana)
sono tutti strumenti al servizio della missione pastorale del Sommo Pontefice e della Santa
Sede.
5.3.8 Altri settori della legislazione specifica cultura
Nessuna legislazione specifica.
V-20
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
La Santa Sede
6.
Finanziamento della cultura
6.1
Breve visione generale
E' difficile dare una completa visione generale delle spese del Vaticano nella sfera culturale.
Purtuttavia, i numeri per quattro istituzioni culturali collegate alle Santa Sede – L'Osservatore
Romano, la Radio Vaticana, la Libreria Editrice Vaticana e il Centro Televisivo Vaticano –
possono essere forniti. Per un'analisi delle spese, si veda il capitolo 6.2.3.
6.2
Spesa pubblica per la cultura
6.2.1 Aggregated indicators
Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano queste cifre
non sono applicabili.
6.2.2 Spesa pubblica per la cultura, analizzata dai livelli di governo
Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano queste cifre
non sono applicabili.
6.2.3 Settori analizzati
Tabella 2: Spesa statale per la cultura: per settore, in euro, 2007
Campo
Media
Beni culturali
Altro
Totale
Sotto-campo
Osservatore Romano
Radio Vaticana
Libreria Editrice Vaticana
Centro Televisivo Vaticano
Musei Vaticani*
Archivi Vaticani*
Libreria Vaticana*
Specola Vaticana*
Spesa Diretta % del totale
9 739 557
22.2
24 675 632
56.2
8 502 431
19.3
1 050 173
2.3
43 967 793
100.0
Sorgente: Fogli di Bilancio Consolidato della Santa Sede dell'anno 2007, prodotto dalla Prefettura per gli
Affari Economici della Santa Sede (Vaticano 2008) ed il Governatorato dello Stato della Città del
Vaticano
*
dati non disponibili; cifre del 2007.
6.3
Tendenze e indicatori per il finanziamento privato culturali
Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano queste cifre
non sono applicabili.
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
V-21
La Santa Sede
7.
Le istituzioni pubbliche nel settore delle infrastrutture
culturali
7.1
Infrastrutture culturali: tendenze e strategie
Lo Stato della Città del Vaticano è stato creato per assicurare l'assoluta e visibile
indipendenza della Santa Sede e per garantirle una sovranità indiscussa ed
internazionalmente riconosciuta. Così il Sommo Pontefice, come Sovrano dello Stato della
Città del Vaticano, ha la totale libertà di esercitare la sua autorità spirituale su più di un
miliardo di Cattolici sparsi in tutto il mondo. Capo del Collegio dei vescovi e pastore della
Chiesa universale, il Sommo Pontefice gode della potestà ordinaria, suprema e universale
nella Chiesa. Esercitando questa missione specifica ed universale, è assistito dagli
organismi della Santa Sede, che tutti insieme costituiscono la Curia Romana.
7.2
Dati di base selezionati su istituzioni pubbliche nel settore culturale
Tabella 3: Le istituzioni culturali finanziati da enti pubblici, per dominio
Domain
Cultural heritage
Visual arts
Performing arts
Books and Libraries
Audiovisual
Interdisciplinary
Cultural institutions (subdomains)
Cultural heritage sites (recognized)
Museums (organisations)
Archives (of public authorities)
public art galleries / exhibition halls
Art academies (or universities)
Symphonic orchestras
Music schools
Music
/
theatre
academies
(or universities)
Dramatic theatre
Music theatres, opera houses
Dance and ballet companies
Libraries
Broadcasting organisations
Socio-cultural centres / cultural
houses
Number (Year)
Trend (++ to --)
Other (please explain)
Source(s):
7.3
Status e partenariati di istituzioni culturali pubbliche
Le Pontificie Accademie
Benedetto XVI ha ribadito gli scopi delle Pontificie Accademie in un messaggio ai loro
Membri nel 2005: "offrire alla Chiesa, come pure al mondo della cultura e delle arti, un
progetto rinnovato di autentico umanesimo cristiano, valido e significativo per gli uomini e
le donne del terzo millennio." Ha successivamente aggiunto: "Questo è, dunque, il vostro
arduo compito, la vostra alta missione: additare Cristo all'uomo d'oggi, presentandolo come
la vera misura della maturità e della pienezza umana".
•
La Pontificia Accademia delle Scienze è una discendente della Accademia dei Lincei,
che fu fondata a Roma nel 1603 e della quale Galileo fu membro. Fu ravvivata da Pio
IX nel 1847, nazionalizzata dal Governo Italiano dopo la presa di Roma nel 1870, e
successivamente ricostituita dal Pio XI nel 1936. E' collocata nella Casina di Pio IV nei
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La Santa Sede
•
•
Giardini Vaticani. La missione dei suoi 80 membri, che sono scelti senza riguardo al
paese o alla religione, e dei quali circa 40 sono stati insigniti del premio Nobel, è di
onorare la pura scienza, assicurandone la libertà ed incoraggiando la ricerca. E'
supportata finanziariamente dalla Santa Sede;
più recentemente, la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali è stata istituita nel
1994 con lo scopo di promuovere le scienze sociali, economiche, politiche e giuridiche.
La Pontificia Accademia per la Vita è stata costituita nel 1984;
ci sono altre sette accademie che sono parte del Consiglio di Coordinamento tra
Accademie Pontificie. La più antica di queste è la Pontificia Accademia dei Virtuosi al
Pantheon, fondata nel 1542. Negli anni recenti le varie accademie hanno subìto un
processo di modernizzazione, con un aggiornamento dei loro statuti ed un
rinnovamento dei loro obiettivi, sono state finanziate dalla Santa Sede, e si stanno
cercando nuove forme di finanziamento.
I Musei Vaticani
I Papi Clemente XIV e Pio VII sono stati i fondatori dei Pontifici Musei e delle Gallerie
del Vaticano. La Galleria d'Arte, il Museo Egizio, il Museo Etrusco, la Cappella Sistina e
le Stanze di Raffaello o Appartamenti Borgia sono gli aspetti meglio conosciuti dei Musei
Vaticani. Giovanni XXIII ha unito tre musei Laterani – il Museo del Sacro e del Profano, il
Museo Cristiano ed il Museo Missionario Etnografico – in una nuova costruzione moderna
aperta al pubblico nel 1970. Nel 1973, Paolo VI ha creato il Museo di Arte Moderna
Religiosa.
Il flusso in costante crescita di visitatori ha portato all'apertura di un nuovo punto d'accesso
ai musei. Nel 1982 è stata fondata l'Associazione dei Patroni delle Arti, raggruppando dei
Cattolici Americani (nonché persone appartenenti ad altre fedi) per provvedere un supporto
finanziario per la restaurazione e la preservazione dei Musei Vaticani. Il Museo Egizio è
stato completamente rinnovato grazie a questo supporto. Il restauro degli affreschi della
Cappella Sistina, un'impresa enorme, è stata portata a termine anche con l'aiuto finanziario
e tecnico di una compagnia Giapponese.
La Fabbrica di San Pietro
Questa organizzazione risale a Papa Giulio II ed è responsabile per tutto ciò che concerne
la Basilica di San Pietro – la sua conservazione e decorazione così come l'organizzazione
interna delle guardie e dei pellegrini. Le grandi somme di denaro, di cui c'è stato bisogno
per i lavori di restauro, hanno portato ad una ricerca di fondi all'esterno. Così, la facciata
della Basilica di San Pietro ed il colonnato attorno alla Piazza di San Pietro sono stati
completamente restaurati e puliti per la celebrazione del Giubileo del 2000, un'operazione
che tutt'ora procede e che è stata resa possibile grazie ai contributi degli sponsor che
finanziano tali opere completamente. I risultati fanno crescere la speranza che possano
essere intraprese altre cooperazioni in futuro. La Fabbrica di San Pietro comprende inoltre
un laboratorio di mosaici.
Centri d'insegnamento
La Santa Sede ha due centri d'insegnamento nella Città del Vaticano: la Scuola Vaticana di
Paleografia, Diplomatica e Archivistica, la Scuola Vaticana di Biblioteconomia. Inoltre,
un'estesa rete di Università Pontificie, che sono finanziariamente ed amministrativamente
autonome, ricade sotto la giurisdizione della Congregazione dell'Educazione Cattolica, per
quanto riguarda la scelta delle autorità accademiche e l'approvazione dei programmi. Ci
sono nove Pontificie Università a Roma, così come quattro Pontificie Facoltà Teologiche,
tre Alti Istituti Pontifici per la specializzazione (il Pontificio Istituto di Musica Sacra, il
Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana ed il Pontificio Istituto di Studi Arabi ed
Islamici), mentre una rete molto ampia di Università Cattoliche esiste in tutto il mondo. Le
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Pontificie Università di Roma hanno recentemente creato un sistema di informazione,
incorporandovi le biblioteche ecclesiali di Roma, con un totale di 3 500 000 volumi (vedi
capitolo 9.2 per l'indirizzo web).
Il Comitato Centrale del Grande Giubileo, istituito nel corso delle celebrazioni per il
Grande Giubileo dell'Anno 2000, ha stabilito molti accordi di collaborazione con diverse
compagnie, provvedendo prodotti e servizi, al fine di aiutare a coprire le spese costose
connesse con gli eventi del giubileo. Accordi bilaterali simili sono stati inoltre stabiliti con
diverse compagnie per interventi specifici, specialmente lavori di restauro (per esempio, la
Cappella Sistina, la facciata della Basilica di San Pietro ed il colonnato della Piazza di San
Pietro) e l'installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto dell'aula Paolo VI. La tendenza è
quella di muoversi maggiormente attraverso accordi di collaborazione caso per caso,
piuttosto che attraverso una serie di accordi generali.
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Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
La Santa Sede
8.
Promuovere la creatività e la partecipazione
8.1
Sostegno ad artisti e altri lavoratori creativi
8.1.1 Strategie, programmi e diretta o indirette forme di sostegno
Uno degli scopi del Pontificio Consiglio della Cultura è di sostenere le creazioni artistiche
in tutti i campi. Gli ultimi recenti anni hanno visto un incremento delle commissioni
artistiche da parte delle diocesi. Gli ostacoli principali alla creatività in quest'area, sono la
mancanza di un dialogo sufficiente tra i movimenti artistici e coloro i quali presiedono le
attività pastorali della Chiesa, e la difficoltà di trovare fondi.
Si sta studiando la possibilità di allestire un padiglione della Santa Sede in occasione della
Biennale di Venezia, chiamando a parteciparvi artisti affermati. Inoltre, in occasione del
decimo anniversario della Lettera agli artisti del Papa Giovanni Paolo II, l'attuale
Pontefice Benedetto XVI riceverà una delegazione significativa di artisti nello scrigno
della Cappella Sistina.
8.1.2 Fondi speciali per gli artisti
Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano non c'è alcun
fondo speciale per gli artisti.
8.1.3 Contributi, premi, borse di studio
Un Premio Annuale delle Pontificie Accademie è stato creato per incoraggiare le attività
culturali e stimolare la creatività. E' consegnato ogni anno dal Sommo Pontefice ad un
ricercatore o ad un artista di una struttura indipendente, o ad una istituzione anch'essa
indipendente, come riconoscimento per un contributo rilevante allo sviluppo delle scienze
religiose, all'umanesimo Cristiano o per l'espressione artistica. Il premio è finanziato con
una somma di 20 000 euro per eventi culturali, pubblicazioni o borse di studio.
Ogni anno le sette accademie scelgono un candidato in un campo, scelto anch'esso a
rotazione dalle quattro aree della filosofia e teologia, mariologia, storia ed archeologia,
delle belle arti e della letteratura. I vincitori del premio sono scelti sulla base di proposte
avanzate dagli istituti culturali designati dal Consiglio di Coordinamento.
Non ci sono programmi speciali al momento, per il commissionamento di nuovi lavori
dell'arte nello Stato della Città del Vaticano o nella Fabbrica di San Pietro.
8.1.4 Sostegno alle associazioni e alle unioni di artisti professionisti
Non ci sono specifici status delle politiche dell'arte o della legislazione, per la speciale
natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.
8.2
Consumo e partecipazione culturale
8.2.1 Orientamenti e cifre
Dato il carattere speciale della Santa Sede, non sono disponibili cifre riguardo la
partecipazione negli eventi culturali e non ci sono neppure ricerche che controllano la
partecipazione dei gruppi di minoranze culturali. Comunque, nelle udienze generali
settimanali e in occasione dell'Angelus domenicale in Piazza S. Pietro, il Sommo Pontefice
si indirizza ai presenti – che nell'arco di un anno possono superare il milione di unità – in
sette lingue più eventuali interventi per gruppi culturali specifici. Inoltre, c'è un dato a
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La Santa Sede
riguardo delle visite alle due istituzioni culturali dei Musei Vaticani ed alla Basilica di San
Pietro. Le cifre mostrano un aumento crescente dei visitatori.
Nel 2008 i Musei Vaticani hanno avuto un totale di 4 441 734 visitatori, paragonati ai
4 310 083 visitatori del 2007, ma già il 23 giugno 2009 è stata superata la quota di 4
milioni. Questo significa una consolidazione del numero dei visitatori. La media
quotidiana dei visitatori nel 2007 è stata di 20 000 nella massima stagione turistica (da
marzo a ottobre).
Nel 1999, la media dei visitatori alla Basilica di San Pietro è stata stimata intorno alle
10 000 persone al giorno, mentre nel 2000 è stata registrata una media di 20 000 visitatori.
Nel 1998 ci sono stati 1 900 000 visitatori alla cupola di San Pietro, 870 000 nel 1999 ed
1 100 000 nel 2000.
Nel 2004, ci sono stati 50 817 visitatori agli scavi delle Necropoli Vaticane sotto la
Basilica, con un aumento di 6 472 persone, pari al 12.07% se paragonato al 2003.
(Sorgente: Attività della Santa Sede 2004).
8.2.2 Politiche e programmi
Per alcuni anni, recentemente, l'ultima domenica di ogni mese è stato deciso il libero
ingresso ai Musei Vaticani. Ci sono inoltre facilitazioni per gruppi di studenti ed una
maggiore apertura giornaliera dei Musei stessi, grazie a nuovi orari.
Il legame tra cultura, sviluppo della società civile e la coesione sociale è stato evidenziato
da molti papi, ma non esiste un esplicito legame tra questo messaggio essenziale e la
politica culturale della Santa Sede o dello Stato della Città del Vaticano.
8.3
Educazione artistica e culturale
8.3.1 Panoramica Istituzionale
Molte istituzioni connesse con la Santa Sede hanno promosso iniziative di formazione,
specialmente nel campo degli archivi. Benché gli Archivi Segreti Vaticani innanzitutto
servano principalmente la Santa Sede, le loro risorse sono state aperte ai ricercatori fin dal
pontificato di Benedetto XV. Una Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e
Archivistica è in funzione fin dagli inizi del XX secolo ed ha offerto un annuale corso per
archivisti fin dal 1923. Conferisce un diploma di Paleografia, Diplomatica, Archivistica.
Fin dal 1934, la Biblioteca Apostolica ha avuto una Scuola di Biblioteca delle Scienze, che
organizza corsi annuali, sanciti da un diploma in Biblioteconomia.
Il Pontificio Istituto di Musica Sacra, fondato da Pio X nel 1911, è un centro di eccellenza
che offre una distinta educazione Romana nell'arte della musica sacra: canto gregoriano,
composizione sacra, direzione corale, organo, musicologia. Conferisce i gradi accademici
di baccalaureato, licenza, magistero e dottorato. Organizza scuole con indirizzo musicale e
politiche nelle diocesi di tutto il mondo.
8.3.2 Arte a scuola (piani di studio ecc)
L'informazione non è momentaneamente disponibile.
8.3.3 Educazione interculturale
La politica educativa della Santa Sede è per sua natura interculturale. Le Facoltà
Ecclesiastiche che conferiscono i gradi canonici, sebbene esistano in diversi paesi,
dipendono dalla Congregazione per l'Educazione della Santa Sede ed hanno un'identità
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La Santa Sede
interculturale: come primo grado dell'educazione interculturale proteggono e sviluppano la
loro identità Cattolica all'interno del quadro delineato dalla costituzione Sapientia
Christana; poi, immerse nell'ambiente culturale locale, hanno un certo grado di
integrazione nei sistemi culturali nazionali.
Inoltre, molti istituti interculturali, gruppi di ricerca, associazioni sperimentali e organismi
per l'analisi di politiche pubbliche e sociali sono stati costituiti nelle università Cattoliche,
oppure vi ci sono stati annessi. Ex Corde Ecclesiae, la costituzione che sovrintende queste
istituzioni educative, obbliga le Università Cattoliche a collaborare con il mondo culturale,
accademico e scientifico della regione in cui sono dislocate e ad incoraggiare le forme
originali di dialogo e collaborazione appropriate per la situazione culturale locale.
8.3.4 L'istruzione superiore e formazione professionale delle arti
L'impatto del processo di Bologna sull'Educazione Cattolica ha visto una revisione dei
programmi di studio della Santa Sede contenuti nella costituzione Sapientia Christana. La
Santa Sede ha inoltre promosso ed incoraggiato il lavoro di Assicurazione ed Accredito
della Qualità, cercando di essere attenta a mantenere la sua ultima parola sulle questioni
interne. Le linee guida per l'assestamento interno sono state stabilite ed illustrate.
La Santa Sede ha inoltre avanzato contributi significativi alla costituzione dell'"Area
Europea di Educazione Superiore", suscitando l'attenzione verso i cambiamenti culturali
contemporanei, che si sono sviluppati nelle Università Europee, riguardo i valori
fondamentali ed il patrimonio culturale. La Chiesa sfida continuamente le sue istituzioni
educative coinvolte nel processo di Bologna perchè pongano al primo posto la vita umana,
la promozione della giustizia e la ricerca della pace.
8.3.5 Basic fuori scuolaistruzione artistica e culturale (scuole di musica, patrimonio,
ecc)
L'informazione non è momentaneamente disponibile.
8.4
Arti amatoriali, associazioni culturali e iniziative civili
8.4.1 Arti amatoriali e cultura popolare
Non ci sono associazioni di artisti no-profit nello Stato della Città del Vaticano.
8.4.2 Centri culturali e Centri ricreativi culturali
Il Pontificio Consiglio della Cultura ha realizzato un censimento dei Centri Culturali
Cattolici di tutto il mondo. L'abbondanza e la varietà delle istituzioni censite sotto il titolo
"Centri Culturali Cattolici" possono essere viste non solo nel campo delle denominazioni
(centri culturali o circoli, accademie, istituzioni universitarie, scuole di formazione) o nei
loro campi particolari (teologico, scientifico, educativo, artistico, ecc), ma anche nelle loro
attività (conferenze, dibattiti, corsi, seminari, pubblicazioni, biblioteche, mostre culturali,
esposizioni, ecc), insieme con i loro orientamenti particolari ( valori, linee culturali,
dialogo interculturale ed interreligioso, scienze, arti, ecc). Come centri dove la fede e la
cultura si possono incontrare, essi riflettono la varietà delle situazioni che si possono
trovare in ciascun paese. Potrebbero essere istituzioni della Chiesa (parrocchie, diocesi,
conferenze dei vescovi, ordini religiosi od altre strutture della Chiesa) o private iniziative
dei Cattolici in comunione con la Chiesa Universale. Nonostante la loro grande varietà,
condividono la stessa preoccupazione per l'incontro tra fede e cultura attraverso il dialogo
vivo, la ricerca scientifica e la preparazione interiore.
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
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La Santa Sede
Un registro dei Centri Cattolici Culturali è stato iniziato nel 1995, registrando un regolare
incremento di circa l'1.2% ogni anno nel numero delle iscrizioni ricevute dal Pontificio
Consiglio della Cultura per esser incluse nell'annuario internazionale degli aggiornamenti.
La quarta edizione (Vaticano 2005) di questa Guida registra 1 300 centri.
8.4.3 Associazioni di cittadini, gruppi di sostegno, delle ONG e di consulenza
pannelli
L'informazione non è momentaneamente disponibile.
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Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
La Santa Sede
9.
Sorgenti e link
9.1
Documenti chiave sulla politica culturale
Segreteria di Stato. Annuarium Statisticum Ecclesiae 2007. Vaticano: Libreria Editrice
Vaticana, 2009.
Pontificio Consiglio della Cultura, Per una pastorale della cultura. Vaticano: Libreria
Editrice Vaticana, 1999.
Annuario Pontificio per l'anno 2009. Vaticano: Libreria Editrice Vaticana, 2009.
Del Re, N. (ed.). Mondo Vaticano. Passato e presente. Vaticano, Libreria Editrice
Vaticana: 1995.
Poupard, P. Le Vatican. Paris: P.U.F., 2nd ed. 1994.
9.2
Organizzazioni chiave e portali
Sito ufficiale della Santa Sede
http://www.vatican.va/
Pontificio Consiglio della Cultura
http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/cultr/index_en.htm
Stato Città del Vaticano
http://www.vatican.va/vatican_city_state/index_en.htm
Musei Vaticani
http://www.vatican.va/library_archives/vat_library/collections/index_en.htm
Pontificie Accademie
http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/index_en.htm
Congregazione per il Clero
http://clerus.org/
Librerie Ecclesiali di Roma
http://www.urbe.it/
Catacombe cristiane
http://www.catacombe.roma.it/
Osservatorio Vaticano
http://clavius.as.arizona.edu/vo.index.html
Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015
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