COUNTRY PROFILE HOLY SEE (IN ITALIAN) Last profile update: October 2015 This profile was prepared and updated by Ms. Jeannine SIAT (Strasbourg). It is based on official and non-official sources addressing current cultural policy issues. The opinions expressed in this profile are those of the author and are not official statements of the government or of the Compendium editors. Additional national cultural policy profiles are available on: http://www.culturalpolicies.net If the entire profile or relevant parts of it are reproduced in print or in electronic form including in a translated version, for whatever purpose, a specific request has to be addressed to the Secretary General of the Council of Europe who may authorise the reproduction in consultation with ERICarts. Such reproduction must be accompanied by the standard reference below, as well as by the name of the author of the profile. Standard Reference: Council of Europe/ERICarts: "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe", 17th edition 2015. Available from World Wide Web: <http:// www.culturalpolicies.net>. LA SANTA SEDE 1. LA PROSPETTIVA STORICA: POLITICHE CULTURALI E STRUMENTI ... 2 2. 2.1 2.2 2.3 OBIETTIVI GENERALI E PRINCIPI DELLA POLITICA CULTURALE ........ 3 Elementi principali del modello di politica culturale corrente ....................................... 3 Definizione nazionale di cultura..................................................................................... 4 Obiettivi della politica culturale ..................................................................................... 4 3. 3.1 3.2 3.3 3.4 COMPETENZE, PROCESSO DI DECISIONI E AMMINISTRAZIONE............ 6 Struttura organizzativa (organigramma)......................................................................... 6 Descrizione complessiva del sistema ............................................................................. 7 Cooperazione inter-ministeriale o inter-governativa ...................................................... 8 Cooperazione culturale internazionale ........................................................................... 9 4. QUESTIONI CORRENTI NELLO SVILUPPO E DIBATTITO DELLA POLITICA CULTURALE ........................................................................................ 12 4.1 Questioni e priorità principali di politica cultuale ........................................................ 12 4.2 Questioni politiche e dibattiti recenti ........................................................................... 12 4.3 Altri dibattiti e questioni rilevanti ................................................................................ 17 5. 5.1 5.2 5.3 PRINCIPALI MISURE LEGALI NEL CAMPO DELLA CULTURA ................ 18 Legislazione generale ................................................................................................... 18 Legislazione sulla cultura ............................................................................................. 19 Legislazione di specifici settori .................................................................................... 19 6. 6.1 6.2 6.3 FINANZIAMENTO DELLA CULTURA................................................................ 21 Breve visione generale ................................................................................................. 21 Spesa pubblica per la cultura ........................................................................................ 21 Tendenze e indicatori per il finanziamento privato culturali........................................ 21 7. LE ISTITUZIONI PUBBLICHE NEL SETTORE DELLE INFRASTRUTTURE CULTURALI .............................................................................................................. 22 7.1 Infrastrutture culturali: tendenze e strategie ................................................................. 22 7.2 Dati di base selezionati su istituzioni pubbliche nel settore culturale .......................... 22 7.3 Status e partenariati di istituzioni culturali pubbliche .................................................. 22 8. 8.1 8.2 8.3 8.4 PROMUOVERE LA CREATIVITÀ E LA PARTECIPAZIONE ........................ 25 Sostegno ad artisti e altri lavoratori creativi ................................................................. 25 Consumo e partecipazione culturale ............................................................................. 25 Educazione artistica e culturale .................................................................................... 26 Arti amatoriali, associazioni culturali e iniziative civili............................................... 27 9. SORGENTI E LINK .................................................................................................. 29 9.1 Documenti chiave sulla politica culturale .................................................................... 29 9.2 Organizzazioni chiave e portali .................................................................................... 29 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-1 La Santa Sede 1. La prospettiva storica: politiche culturali e strumenti L'Apostolica Sedes, o Santa Sede, si considera un promotore ed un tutore dell'arte e della cultura. Fin dalle sue origini, ed anche nei periodi di persecuzione, le opere d'arte sono state usate per adornare i luoghi di culto. La libertà di religione nel quarto secolo ha portato alla nascita di un'Arte Cristiana caratteristica, che ha trovato la sua espressione nella costruzione di edifici religiosi e nelle loro decorazioni. Nel Medioevo, la Chiesa è divenuta il guardiano ed il veicolo per promuovere l'antico patrimonio culturale, specialmente a Roma. Le opere più antiche sono state copiate e le opere d'arte portate nei monasteri. Le università, creazione tipicamente europea, sono state istituite all'interno della struttura della Chiesa. In seguito al periodo dell'Illuminismo, si è allargato lo strappo tra la Chiesa e la cultura. Con il Concilio Vaticano Secondo, svoltosi tra il 1962 e il 1965, la Chiesa ha spostato la sua attenzione dalla concezione classica ed umanistica della cultura alla sua dimensione antropologica. La Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel Mondo Contemporaneo (Gaudium et Spes) ha dedicato un capitolo alla relazione che intercorre tra la Chiesa, la cultura e le culture. Fin dal 1965, la Santa Sede è stata molto consapevole dell'importanza sia del dialogo tra le culture moderne e la Chiesa, sia della sua relazione con le diverse culture. Nei Musei Vaticani, Paolo VI ha creato una collezione d'arte moderna, e nella sua esortazione Evangelii nuntiandi (1975), ha posto attenzione al bisogno di evangelizzare la cultura. Questa consapevolezza, unita ad una ricca e personale esperienza, ha portato il Papa Giovanni Paolo II a creare il Pontificio Consiglio della Cultura nel 1982, con lo scopo di fornire alla Santa Sede uno strumento efficace per incoraggiare e sostenere il dialogo della Chiesa con le persone e le istituzioni del mondo della cultura e della politica culturale. Nel campo della cultura, Papa Benedetto XVI ha mantenuto una continuità con la politica del suo predecessore, Papa Giovanni Paolo II, e sta incoraggiando il dialogo tra la Chiesa Cattolica e la cultura contemporanea. La Santa Sede è inoltre impegnata attivamente nel dialogo interreligioso ed interculturale. V-2 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede 2. Obiettivi Generali e principi della politica culturale 2.1 Elementi principali del modello di politica culturale corrente I principi che stanno alla base delle attività culturali della Santa Sede possono essere riassunti come di seguito: • • • • • • • la persona umana cuore della cultura. La cultura fa scattare in avanti il potenziale umano, è definita in relazione all'esistenza umana e tutta l'attività culturale è sia dalla persona, che per la persona. In occasione del convegno "Cultura, Ragione e Libertà" (Maggio 2005), con le parole tratte dal discorso alla Conferenza Generale dell'UNESCO di Giovanni Paolo II nel 1980, il Papa Benedetto XVI ha ricordato che: "nell'ambito culturale, l'uomo è sempre il fatto primario: l'uomo è il fatto primordiale e fondamentale della cultura"; le basi comuni di tutte le culture. "Le varie culture non sono in realtà che modi diversi di affrontare la questione del significato dell'esistenza personale. E proprio qui possiamo identificare una fonte del rispetto che è dovuto ad ogni cultura e ad ogni nazione: qualsiasi cultura è uno sforzo di riflessione sul mistero del mondo e in particolare dell'uomo: è un modo di dare espressione alla dimensione trascendente della vita umana. Il cuore di ogni cultura è costituito dal suo approccio al più grande dei misteri: il mistero di Dio." (Giovanni Paolo II, rivolto alle Nazioni Unite, 5 Ottobre 1995); apertura alla trascendenza. "Le culture, quando sono profondamente radicate nell'umano, portano in sé la testimonianza dell'apertura tipica dell'uomo all'universale e alla trascendenza. Esse presentano, pertanto, approcci diversi alla verità, che si rivelano di indubbia utilità per l'uomo, a cui prospettano valori capaci di rendere sempre più umana la sua esistenza." (Giovanni Paolo II, Fides et Ratio, 70); cambi culturali. "Essendo in stretto rapporto con gli uomini e con la loro storia, le culture condividono le stesse dinamiche secondo cui il tempo umano si esprime. Si registrano di conseguenza trasformazioni e progressi dovuti agli incontri che gli uomini sviluppano e alle comunicazioni che reciprocamente si fanno dei loro modelli di vita. Le culture traggono alimento dalla comunicazione di valori, e la loro vitalità e sussistenza è data dalla capacità di rimanere aperte all'accoglienza del nuovo." (Giovanni Paolo II, Fides et Ratio, 71); il Vangelo e la cultura. "Il Vangelo, e quindi l'evangelizzazione, non si identificano certo con la cultura, e sono indipendenti rispetto a tutte le culture, Tuttavia il Regno, che il Vangelo annunzia, è vissuto da uomini profondamente legati a una cultura, e la costruzione del Regno non può non avvalersi degli elementi della cultura e delle culture umane. Indipendenti di fronte alle culture, il Vangelo e l'evangelizzazione non sono necessariamente incompatibili con esse, ma capaci di impregnarle tutte, senza asservirsi ad alcuna." (Paolo VI, Evangelii nuntiandii, 20); rilancio dello studio della filosofia. "Condividendo tale preoccupazione e incoraggiando la fruttuosa collaborazione tra i Docenti di diversi Atenei, romani ed europei, desidero rivolgere ai Docenti di filosofia un particolare invito a proseguire con fiducia nella ricerca filosofica investendo energie intellettuali e coinvolgendo le nuove generazioni in tale impegno" (Benedetto XVI, rivolto ai partecipanti del VI Simposio europeo dei Docenti universitari, 7 giugno 2008); fede, cultura e Oriente. "Il metodo di combinare tutte le arti, l'intelletto, il cuore e i sensi, che proveniva dall'Oriente, ha ricevuto enorme sviluppo in Occidente toccando vertici ineguagliabili nei codici miniati della Bibbia e in altre opere di fede e di arte, che sono fiorite in Europa fino all'invenzione della stampa ed anche oltre (…). La necessità di coinvolgere, nell'esperienza della fede, non soltanto la mente e il cuore, ma anche i sensi mediante quegli altri aspetti del gusto estetico e della sensibilità umana Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-3 La Santa Sede che portano l'uomo a fruire della verità con tutto se stesso, spirito, anima e corpo." Questo è importante: la fede non è solo pensiero, ma tocca tutto il nostro essere. (Benedetto XVI, udienza generale, 3 giugno 2009) 2.2 Definizione nazionale di cultura La Santa Sede basa la sua definizione di cultura sul Concilio Vaticano II: "Con il termine generico di «cultura» si vogliono indicare tutti quei mezzi con i quali l'uomo affina e sviluppa le molteplici capacità della sua anima e del suo corpo; procura di ridurre in suo potere il cosmo stesso con la conoscenza e il lavoro; rende più umana la vita sociale, sia nella famiglia che in tutta la società civile, mediante il progresso del costume e delle istituzioni; infine, con l'andar del tempo, esprime, comunica e conserva nelle sue opere le grandi esperienze e aspirazioni spirituali, affinché possano servire al progresso di molti, anzi di tutto il genere umano." (Concilio Vaticano II, Gaudium et Spes, 53). 2.3 Obiettivi della politica culturale La Santa Sede è uno dei firmatari della Dichiarazione Europea sugli Obiettivi Culturali (Berlino 1984) ed aderisce alla Convenzione Culturale Europea dal 1962, guardando a tali dichiarazioni come ad un maggior stimolo, per generare tra gli attori della politica una comune consapevolezza e per promuovere un'azione concertata nella sfera culturale. I valori contenuti in questi documenti ispirano il piano d'azione della Santa Sede. Dal XIX secolo al giorno d'oggi, la Chiesa Cattolica elabora un corpo di dottrina, riguardo il tema della vita sociale e le questioni fondamentali della vita umana. Queste aree includono la libertà di ogni essere umano, il rispetto per ogni individuo e la lotta contro ogni forma di discriminazione. Gli obiettivi della politica culturale della Santa Sede sono contenuti nella lettera di fondazione del Pontificio Consiglio della Cultura (1982): • • • • • V-4 promuovere l'incontro tra il messaggio salvifico del Vangelo e le culture del nostro tempo, spesso segnate dalla non credenza e dall'indifferenza religiosa, affinché esse si aprano sempre più alla Fede cristiana, creatrice di cultura e fonte ispiratrice di scienze, lettere ed arti (Cf. Motu Proprio "Inde a Pontificatus, Art. 1); manifestare la sollecitudine pastorale della Chiesa di fronte ai gravi fenomeni di frattura tra Vangelo e culture. Promuovere, quindi, lo studio del problema della non credenza e dell'indifferenza religiosa presente in varie forme nei diversi ambienti culturali, indagandone le cause e le conseguenze per quanto riguarda la Fede cristiana, con l'intento di fornire sussidi adeguati all'azione pastorale della Chiesa per l'evangelizzazione delle culture e l'inculturazione del Vangelo. (Cf. Ibid., Art. 2); favorire le relazioni della Chiesa e della Santa Sede con il mondo della cultura, assumendo iniziative appropriate concernenti il dialogo tra la Fede e le culture, e il dialogo interculturale. Seguire quelle che sono intraprese dalle varie Istituzioni della Chiesa e offrire la propria collaborazione ai corrispettivi Organismi delle Conferenze episcopali. (Cf. Ibid., Art. 3); stabilire il dialogo con coloro che non credono in Dio o non professano alcuna religione, ogni volta che costoro siano aperti ad una sincera collaborazione. Quindi organizzare e partecipare a convegni di studio in questo campo per mezzo di persone esperte (Cf. Ibid., Art. 4); seguire e coordinare l'attività delle Pontificie Accademie (Cf. Ibid., II, e Lettera autografa di fondazione), fatta salva l'autonomia dei rispettivi programmi di ricerca, in Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede • • • • • • • maniera da promuovere la ricerca interdisciplinare e dare maggiore risonanza alla loro opera (Norme per il rinnovamento delle Pontificie Accademie, n° 7); farsi partecipe delle preoccupazioni culturali dei Dicasteri della Santa Sede, realizzare progetti comuni con altri Organismi della Santa Sede, in modo da facilitare il coordinamento dei loro incarichi per l'evangelizzazione delle culture, e assicurare la cooperazione delle istituzioni culturali della Santa Sede. (Cf. Lettera autografa di fondazione); dialogare con le Conferenze episcopali, le Conferenze dei Superiori e Superiore Maggiori, anche allo scopo di fare beneficiare tutta la Chiesa delle ricerche, iniziative, realizzazioni e creazioni che permettono alle Chiese locali un'attiva presenza nel proprio ambiente culturale. (Cf. Ibid.); collaborare con le Organizzazioni internazionali cattoliche, universitarie, storiche, filosofiche, teologiche, scientifiche, artistiche, intellettuali, e promuovere la reciproca cooperazione. (Cf. Ibid.); seguire l'azione degli organismi internazionali, a cominciare dall'UNESCO e dal Consiglio d'Europa, che s'interessano di cultura, filosofia delle scienze, scienze dell'uomo, e assicurare l'efficiente partecipazione della Santa Sede ai Congressi internazionali che si occupano di scienza, di cultura e di educazione. (Cf. Ibid.); seguire la politica e l'azione culturale dei diversi governi del mondo. (Cf. Ibid.); facilitare il dialogo Chiesa-culture a livello di università e di centri di ricerca, specialmente i Centri Culturali Cattolici, di organizzazioni di artisti e di specialisti, di ricercatori e di studiosi, e promuovere incontri significativi mediante questi mondi culturali. (Cf. Ibid.) accogliere a Roma i rappresentanti della cultura interessati a conoscere meglio l'azione della Chiesa in questo campo e a far beneficiare la Santa Sede della loro ricca esperienza, offrendo loro a Roma un luogo di riunione e di dialogo. (Cf. Ibid.). Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-5 La Santa Sede 3. Competenze, processo di decisioni e amministrazione 3.1 Struttura organizzativa (organigramma) La Santa Sede V-6 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede Stato Città del Vaticano 3.2 Descrizione complessiva del sistema Prendendo in considerazione la Santa Sede, è importante tener presente che ci sono due entità strettamente relazionate tra di loro, differenti nella propria natura e funzione: la Santa Sede e lo Stato della Città del Vaticano. Inoltre, la Santa Sede non è uno Stato Nazione, ma un ente sovrano, i cui membri vivono nei rispettivi paesi e sono soggetti alle proprie legislazioni nazionali. In materia concernente la politica culturale, la Santa Sede ha solo un'autorità morale o religiosa nei confronti degli organi culturali della Chiesa Cattolica. Lo Stato della Città del Vaticano è responsabile solo per gli organismi culturali nel suo territorio. La Santa Sede La Santa Sede, o Apostolica Sedes, è l'entità giuridica costituita dal Romano Pontefice, dalla Curia Romana e dai diversi organi che coadiuvano il Sommo Pontefice, nell'esercizio della sua missione pastorale, generalmente conosciuti con il nome di dicasteri. La Santa Sede, come organo supremo del governo della Chiesa Cattolica, è un ente giuridico sovrano di diritto internazionale. Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-7 La Santa Sede La Curia Romana è un organo complesso, composto dalla Segreteria di Stato, Congregazioni, Tribunali, Pontifici Consigli, Uffici ed altre strutture. Ulteriori istituzioni, come ad esempio l'Archivio Segreto Vaticano, la Biblioteca Apostolica Vaticana ed alcune Accademie, dipendono direttamente dal controllo della Santa Sede. Le Congregazioni ed i Consigli sono costituiti da cardinali, arcivescovi, vescovi e persone di status laico, scelte dal vasto mondo della Chiesa Cattolica. A capo di ciascun Dicastero è posto un Cardinale Prefetto o Presidente, il quale è affiancato da funzionari responsabili per incarichi amministrativi a livello pratico. Ciascun dicastero, riguardo la sua specifica missione, è consigliato da un insieme di consultori, scelti per i loro particolari talenti, capacità e conoscenze. Nella sfera culturale, la missione del Pontificio Consiglio della Cultura, creato da Giovanni Paolo II nel 1982, è quella di promuovere il dialogo tra la fede e le persone di primo piano nei campi della cultura, letteratura, scienze ed arti, correnti culturali, che sono spesso contrassegnate dalla non credenza e dall'indifferenza religiosa. Il Consiglio, inoltre, collabora con le attività culturali della Santa Sede. Il suo incarico è di animazione, senza giurisdizione su altre istituzioni culturali che sono autonome e dipendono dal Sommo Pontefice, attraverso la Segreteria di Stato. Alcune istituzioni collegate alla Santa Sede ricoprono un ruolo importante negli affari culturali: la Radio Vaticana, la Sala Stampa della Santa Sede e la Libreria Editrice Vaticana, il Centro Televisivo Vaticano, il giornale L'Osservatore Romano, servono tutti il ministero spirituale del Papa. La Fabbrica di San Pietro ricopre inoltre un ruolo maggiore nella conservazione del patrimonio protetto dall'UNESCO ed ha l'incarico di amministrare e mantenere la Basilica di San Pietro ed il suo patrimonio. Lo Stato della Città del Vaticano Lo Stato della Città del Vaticano è stato costituito nel 1929 con la firma dei Patti Lateranensi tra Italia e Santa Sede. Il Trattato ha effetto di garante dell'indipendenza della Santa Sede, che esercita la sua sovranità sullo Stato della Città del Vaticano. La sua istituzione giuridica è racchiusa nella Legge Fondamentale (2000). Il Papa, o Sommo Pontefice, detiene il pieno potere legislativo, esecutivo e giudiziario nello Stato della Città del Vaticano. Egli, insieme con la Segreteria di Stato, è responsabile per la cooperazione internazionale. Il potere legislativo è esercitato dalla Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, che è composta da cardinali nominati dal Sommo Pontefice. Il Cardinale Presidente della Commissione esercita inoltre anche il potere esecutivo attraverso il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che è composto da uffici centrali e servizi che concernono l'amministrazione dei beni temporali della Santa Sede. La Direzione Generale dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie (i Musei Vaticani) e la Specola Vaticana fanno capo al Governatorato. La Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici ed Artistici della Santa Sede è responsabile della tutela artistica degli immobili di proprietà della Santa Sede, sia nello Stato della Città del Vaticano che nelle aree extra territoriali. 3.3 Cooperazione inter-ministeriale o inter-governativa La Santa Sede è profondamente consapevole dell'importanza del dialogo interculturale ed interreligioso, quindi promuove una significativa collaborazione tra questi due distinti campi. V-8 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede La cooperazione interculturale è portata avanti, tra quattro dicasteri, anche da un gruppo permanente composto dai Segretari della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ed il Pontificio Consiglio della Cultura. Lo scopo di questo gruppo permanente è mantenere costanti relazioni e comunicazioni con i collaboratori, in modo tale che argomenti di comune interesse possano essere affrontati insieme. Il gruppo produce documenti, studi accademici, promuove riflessioni pastorali e propone iniziative congiunte: in tal modo possono armonizzare le loro attività, specialmente riguardo il tema delle relazioni con i non-Cristiani, le sette e le correnti culturali contemporanee. Questo gruppo permanente si occupa inoltre del dialogo interculturale. La missione del Pontifico Consiglio della Cultura è sovrintendere e coordinare le attività delle Pontificie Accademie attraverso il Consiglio di Coordinamento fra Accademie Pontificie. La Pontificia Accademia delle Scienze, l'Accademia delle Scienze Sociali e l'Accademia della vita hanno uno status speciale nell'organizzazione. La composizione internazionale e multiculturale delle Congregazioni e dei Pontifici Consigli, con membri provenienti da tutti i continenti, dimostra le intenzioni della Curia Romana di essere uno strumento effettivo di contatto e comunione tra le Chiese locali attraverso il mondo; tale aspetto è riscontrabile in molte iniziative congiunte. Incontri tra i Presidenti di tutti i dicasteri, insieme al Sommo Pontefice, assicurano l'unità di intenti e di scopi. I Segretari dei dicasteri hanno inoltre i propri incontri plenari interdicasteriali. Accanto al loro lavoro nei gruppi permanenti, i componenti dei diversi Dicasteri si scambiano regolarmente documenti e riviste e presenziano ad eventi ogni qual volta si possano riscontrare centri d'interesse interdicasteriali. In questo contesto, per esempio, il Pontificio Consiglio per i i Migranti ed il Pontificio Consiglio della Cultura hanno sviluppato un approccio comune riguardo la rilevanza del dialogo interculturale. 3.4 Cooperazione culturale internazionale 3.4.1 Visione d'insieme delle strutture principali ed orientamenti Nelle ultime decadi si è potuto osservare un intenso sviluppo della collaborazione internazionale. Continua ad aumentare la partecipazione della Santa Sede in un vasto campo di iniziative, specialmente con l'UNESCO ed il Consiglio d'Europa. 3.4.2 Attori pubblici e diplomazia culturale La Santa Sede sostiene, attraverso il Pontificio Consiglio della Cultura, iniziative locali ed incontri tra i maggiori attori della sfera culturale. Organizza incontri internazionali per studiosi accademici in vari campi e professionisti di film, letteratura, musica e belle arti, ecc. In collaborazione con le locali Commissioni episcopali incoraggia inoltre i progetti, procura esperti competenti ed una rete di contatti. Alcuni istituti che dipendono dalla Santa Sede, come ad esempio le Pontificie Università, sviluppano una ricerca nei campi accademici che possa essere applicata alla cultura, come le scienze storiche, la sociologia, l'arte, ecc. Per la specificità della Santa Sede, gli strumenti principali della cooperazione internazionale sono la presenza ed il patrocinio morale di incontri e comitati promotori per mezzo dei quali procura esperti competenti, incoraggia il perseguimento degli obiettivi e favorisce l'accesso alla sua estesa rete di relazioni. Incontri internazionali di specialisti di varie discipline, a proposito di un tema preciso, favoriscono lo sviluppo di una migliore comprensione tra varie culture. Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-9 La Santa Sede Il posto occupato dalla cultura, all'interno delle università sovrintese dalla Santa Sede, è cambiato rapidamente nelle ultime decadi, sulla scia del documento Gaudium et Spes del Concilio Vaticano II, il quale contiene un capitolo dedicato interamente alla cultura che continua ad avere effetto. Molte università hanno oggi dei centri dedicati alla cultura, ed essa stessa è considerata un elemento trasversale che può raggiungere facoltà e corsi diversi tra di loro. Sono stati anche istituiti alcuni corsi universitari aventi per tema la cultura di educazione. Inoltre, con la crescente mobilità di catechisti e di sacerdoti, sono stati creati molti centri locali per aiutarli ad "inculturarsi", il che significa comprendere, rispettare, servirsi e far proprio il modo di vivere della cultura locale, elementi, quest'ultimi, tutti in accordo con i principi fondamentali della fede. Dal Canada al Sud Africa, dal Vietnam all'Irlanda, questi centri seguono sentieri simili, insegnando il linguaggio e l'idioma locali e promuovendo la comprensione della cultura, della storia e dei simboli locali. 3.4.3 Attori europei / internazionali e programmi La Santa Sede partecipa ad oltre 80 comitati e gruppi di lavoro del Consiglio d'Europa, così come in altrettanti gruppi di lavoro dell'UNESCO e mantiene relazioni attive con i ministeri della cultura o gli organismi equivalenti di molti paesi, attraverso l'organizzazione di attività congiunte, sia a Roma che all'estero. Il Pontificio Consiglio della Cultura è l'organismo che anima la pastorale globale della Chiesa Cattolica riguardo l'adozione e l'attuazione della Convenzione dell'UNESCO sulla Protezione e la Promozione della Diversità e delle Espressioni Culturali. L'attuazione della Convenzione è raggiunta attraverso tutti i diversi media della Chiesa e tutti i musei, le collezioni ed i beni culturali. 3.4.4 Cooperazione professionale diretta Quelli che seguono sono alcuni esempi di cooperazione internazionale con entità culturali locali: • • • • • • un festival ed una Conferenza internazionale sul Cinema per la Pace, organizzata nel 2001, presso la città di Cartagena de Indias, in Colombia, dal Pontificio Consiglio della Cultura ed il Ministero Colombiano della Cultura. Per il programma ed i dettagli riguardo "Film, Spiritualità e Cultura per la Pace", si visiti l'indirizzo: http://www.vatican.va/roman_curia/pontificial_councils/cultr/documents/rc_pc_cultr_d oc_20010924_cartagena_sp.html. Gli incontri successivi si sono tenuti in Guadalajara (Messico) ed a Lubiana nel 2005; nel Maggio 2001, una Conferenza Internazionale, riguardo l'Identità Culturale Europea, dal titolo "Un servizio cristiano per l'identità culturale e per il dialogo tra le culture", è stata organizzata insieme con il Ministero Rumeno della Cultura. Per i dettagli si visiti l'indirizzo: http://www.vatican.va/roman_curia/pontificial_councils/cultr/documents/rc_pc_cultr_d oc_20010430_bucharest-europe_en.html; il 12 Febbraio 2004, una Conferenza riguardo Letteratura e Cattolicesimo nel XX secolo è stata tenuta a Madrid, in Spagna, congiuntamente organizzata con il Ministero Spagnolo della Cultura e il Pontificio Consiglio della Cultura; il 27-28 Ottobre 2005, una conferenza Ministeriale per il 50' anniversario della Convenzione Culturale Europea è stata organizzata a Faro, Portogallo; il 3-5 Luglio 2006, è stato organizzato un incontro a Lima, al fine di scrivere una storia culturale della Chiesa in America con l'aiuto delle locali comunità di storici; da 19 al 21 giugno 2007 un Convegno internazionale, dal titolo "Cristianesimo, cultura e valori morali", è stato organizzato dal Pontificio Consiglio della Cultura, dall'Istituto di Storia Universale dell'Accademia delle Scienze di Russia, dal Dipartimento per i V-10 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede • • • Rapporti Ecclesiastici Esterni del Patriarcato di Mosca e dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche, sulla scia dell'incontro di Vienna del maggio 2006, per un dialogo e una cooperazione tra cattolici e ortodossi in favore della cultura; dall'11 al 12 dicembre 2007, è stato promosso il Convegno "Identità e disgregazione. La crisi dell'uomo nel mondo contemporaneo attraverso il cinema di finzione e documentario" sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, organizzato dal Pontificio Consiglio della Cultura, dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e dalla Filmoteca Vaticana, in collaborazione con la Rivista del cinematografo dell'Ente dello Spettacolo di Roma, nel quadro dell'XI edizione del Festival del Cinema Spirituale "Tertio Millennio", (Sala Trevi di Roma) e della promozione dei valori morali in Europa, (Mosca); dal 4 al 7 febbraio 2008 è stato organizzato il "Seminario sull'Evangelizzazione delle Culture, Yangon = Rangoon (Myanmar, Birmania)", dalla Commissione Episcopale per la Cultura di Myanmar e dal Pontificio Consiglio della Cultura; il 4 dicembre 2008 è stata preparata una giornata di studio, "Culture e Religioni in Dialogo", nell'ambito dell'Anno del dialogo interculturale indetto dall'Unione Europea, organizzata dal Pontificio Consiglio della Cultura insieme al Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. 3.4.5 Cooperazione e dialogo interculturale di frontiera Il Pontificio Consiglio della Cultura organizza incontri regolari con i responsabili delle commissioni della cultura, ovvero i dipartimenti delle Conferenze Episcopali – istituzioni costituite ampiamente lungo linee regionali, nazionali o internazionali. Questi incontri, tenuti a livelli continentali, mirano a legare fortemente le entità culturali nella cooperazione e a incoraggiare il dialogo interculturale. Le organizzazioni locali, rette dalla Chiesa Cattolica, stanno cercando di aiutare le persone a scoprire e rispettare la cultura e la religione dei loro vicini, attraverso il dialogo e suscitando la reciproca curiosità, cercando di sviluppare il dialogo interculturale ed interreligioso insieme alle altre iniziative locali: ad esempio, il Movimento Culturale in Antelias (Libano) o il Centro di Studi delle Religioni Mondiali in Bangalore (India). La Santa Sede organizza periodicamente la Giornata Mondiale della Gioventù, una settimana di celebrazioni, preghiere e catechesi che raduna più di un milione di giovani Cattolici attorno al Sommo Pontefice. Alcune delle conseguenze di questo evento mondiale sono l'incontro interculturale, il dialogo e la mutua influenza sotto circostanze informali. Il finanziamento è sostenuto dalla Chiesa, in particolare attraverso le diocesi locali e gli sponsor ufficiali, perché artisti di ogni genere abbiano spazi e risorse adeguati per mettere i loro doni a servizio dei diversi eventi. 3.4.6 Altri risultati rilevanti Le celebrazioni annuali interreligiose della Giornata Mondiale per la Pace, che hanno frequenza annuale ad Assisi dal 1986, sono un esempio di un vasto evento internazionale promosso dalla Santa Sede. L'aspetto culturale di questo incontro è innegabile. La celebrazione dell'Ottobre 2006, il ventesimo anniversario di questo evento iniziato da Giovanni Paolo II, è stata caratterizzata da un diffuso interesse internazionale e da una consapevolezza dei contributi che le religioni offrono attraverso la pace. Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-11 La Santa Sede 4. Questioni correnti nello sviluppo e dibattito della politica culturale 4.1 Questioni e priorità principali di politica cultuale Tra le principali questioni di politica culturale della Santa Sede, è possibile elencarne le seguenti: • • • l'incontro tra il Vangelo e le culture; la rottura tra il Vangelo e le culture, indifferenza religiosa e non credenza; le relazioni tra la Chiesa Cattolica ed il mondo della cultura, donando un'enfasi speciale al dialogo tra le diverse culture. La Santa Sede indirizza i suoi sforzi verso quelli che lavorano nei campi della Scienza, delle Lettere e delle Belle arti, costruendo ponti tra il Vangelo e tutte le espressioni delle culture moderne. 4.2 Questioni politiche e dibattiti recenti 4.2.1 Questioni concettuali delle politiche per le arti L'informazione non è momentaneamente disponibile. 4.2.2 Questioni e politiche riguardo il patrimonio L'insieme dei beni dello Stato della Città del Vaticano è elencato nel Registro Internazionale delle Proprietà Culturali delle Nazioni Unite, sotto la voce Protezione Speciale, come deciso dalla Convenzione di Hague del 14 Maggio 1954 (firmata dalla Santa Sede il 24 Febbraio 1958). Lo Stato della Città del Vaticano è stato incluso nella lista del Patrimonio Culturale dell'Umanità il 31 Ottobre 1984, in seguito all'ingresso della Santa Sede nella Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Culturale e Naturale dell'Umanità il 16 Novembre 1972. Nel 1990, tutte le proprietà extra-territoriali della Santa Sede a Roma sono state incluse in questo accordo. La Santa Sede ha firmato la Convenzione del Consiglio d'Europa per la Protezione del Patrimonio Archeologico il 16 Gennaio 1992, ratificata successivamente il 6 Maggio 1999. Il 25 Luglio 2001, è stata promulgata la Legge per la Protezione dei Beni Culturali, in seguito all'aggiornamento della Legge Fondamentale dello Stato della Città del Vaticano il 26 Novembre 2000. Essa provvede ad un inventario di tutte le proprietà culturali della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, e stabilisce procedure concrete per l'amministrazione di queste proprietà. La Pontificia Commissione per i Beni Culturali ha prodotto e distribuito quattro lettere circolari ai vescovi riguardo l'amministrazione dei beni culturali: • • • • Librerie della Chiesa nella Missione della Chiesa, 19 Marzo 1994; La Funzione Pastorale degli Archivi della Chiesa, 2 Febbraio 1997; L'Inventario ed il Catalogo del Patrimonio Culturale della Chiesa: Un Compito Necessario ed Urgente, 8 Dicembre 1999; La Funzione Pastorale dei Musei Ecclesiali, 15 Agosto 2001. Queste linee guida indicano il bisogno di catalogare il patrimonio artistico e culturale delle diocesi e degli ordini religiosi dove ciò non sia ancora stato compiuto, di incoraggiare la creazione di strutture per la conservazione e lo sviluppo di questi beni (musei, archivi e V-12 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede librerie) e sottolinea il bisogno di investire in staff preparati ad amministrare questo patrimonio (clero, persone laiche e volontari) attraverso speciali programmi istruttivi. 4.2.3 Industrie culturali: politiche e programmi Sebbene l'accesso alla cultura sia un diritto inalienabile di ogni essere umano, per la speciale natura dello Stato della Città del Vaticano, tutti i beni e le industrie culturali all'interno del Vaticano sono di proprietà della Santa Sede e questa particolare situazione le rende senza utile. Ci sono ancora alcuni programmi di collaborazione riguardo i media. La Santa Sede produce il programma CTV Oltre il 2000, in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano (CTV) e l'Agenzia Spaziale Europea. Questa iniziativa tenta di stabilire una trasmissione via satellite di materiale visivo di alta qualità a basso costo, verso diversi paesi e stazioni, incluse quelle piccole locali nel Terzo Mondo. Un altro progetto, CTV Verso le Americhe, coinvolge la trasmissione del materiale alle nuove stazioni Cattoliche locali nelle Americhe, via satellite live. Negli anni recenti, la Radio Vaticana ha sviluppato dei programmi in collaborazione con diverse stazioni Cattoliche per la trasmissione gratuita dei suoi servizi alla gente comune. 4.2.4 Diversità culturale e le politiche di inclusione Il Sommo Pontefice e la Santa Sede parlano direttamente alla comunità delle nazioni, richiamando l'attenzione affinché i diritti fondamentali delle minoranze culturali siano rispettati, iniziando dal diritto all'esistenza ed alla libera espressione di sé nella propria cultura e linguaggio, senza alcuna forma di violenza. I principi della posizione della Santa Sede in questo campo sono contenuti nel discorso che Giovanni Paolo II ha indirizzato alle Nazioni Unite il 5 Ottobre 1995, ed inoltre nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 1° Gennaio 2001, Dialogo tra Culture per una Civilizzazione dell'Amore e della Pace: "il dialogo tra le culture, tema del presente Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, emerge come un'esigenza intrinseca alla natura stessa dell'uomo e della cultura". (http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/messagges/peace/documents/hf/_jpii_mes_20001208_xxxiv-world-day-peace_en.html) Nel dialogo con i fratelli musulmani, Benedetto XVI, durante il suo viaggio in Camerun (17-23 marzo 2009), ha mostrato il terreno molto concreto dove sarebbe necessario intendersi in nome del comune appello alla ragione: da una parte, il rifiuto di "tutte le forme di violenza", dall'altra i diritti umani con il ripudio della schiavitù e della discriminazione delle donne e delle minoranze, pure in Camerun – come già nell'enciclica Spe salvi – collegati al ricordo di una santa africana, Giuseppina Bakhita (1869-1947), prima schiava rapita alla famiglia nel Darfur (dove violenze simili avvengono ancora oggi) e poi, grazie a un console italiano, educata cristianamente e suora canossiana in Italia. 4.2.5 Questioni linguistiche e politiche La lingua ufficiale della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano è il Latino. La Fondazione Latinitas è stata creata nella Città del Vaticano nel 1976, con lo scopo di promuovere lo studio e l'uso del Latino. Mentre altre lingue sono ora d'uso più abituale, l'uso del Latino continua nella liturgia e nei documenti ufficiali ed il tipico idioma della lingua Latina continua a pervadere gran parte della vita della Santa Sede. Il carattere universale del ministero del Sommo Pontefice ha storicamente incoraggiato l'uso di lingue diverse. Grazie alla sua collocazione geografica, l'Italiano è divenuto la lingua quotidiana di lavoro negli uffici della Santa Sede e nello Stato della Città del Vaticano. Il Francese è la lingua diplomatica della Santa Sede. Anche l'Inglese risulta essere ampiamente usato. Lo Spagnolo è la più comune madre lingua dei membri della Chiesa universale. Il Sommo Pontefice attuale è di madrelingua tedesca. Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-13 La Santa Sede La Tipografia Vaticana, costituita nel XVI secolo, è divenuta la Tipografia Poliglotta Vaticana nel XVII secolo, ben conosciuta per le sue pubblicazioni nelle lingue europee ed orientali. Per quanto riguarda la sua parte, lo staff editoriale della Radio Vaticana ed i suoi programmi sono nelle seguenti lingue: Albanese, Arabo, Armeno, Bulgaro, Bielorusso, Brasiliano, Cinese, Croato, Ceco, Etiopico Eritreo, Francese (Francia, Africa, Canada), Giapponese, Indiano, Inglese, Italiano, Lettone, Lituano, Polacco, Portoghese (Portogallo, Brasile), Rumeno, Russo, Scandinavo (Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia), Slovacco, Sloveno, Spagnolo (Spagna, le Americhe), Tedesco, Ucraino, Ungherese, Vietnamita. Il giornale L'Osservatore Romano ha un'edizione quotidiana in italiano e delle edizioni settimanali in Inglese, Francese, Portoghese, Spagnolo ed una mensile in Polacco. I documenti principali del Sommo Pontefice e delle Congregazioni sono pubblicati sia su supporto cartaceo che sul sito del Vaticano in Inglese, Francese, Tedesco, Italiano, Polacco, Portoghese, Spagnolo e Cinese (si veda il capitolo 9.2). La Congregazione del Culto Divino ha approvato 350 lingue in tutto il mondo per l'uso liturgico. 4.2.6 Il pluralismo dei media e la diversità dei contenuti Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, non c'è posto per la diversità del pluralismo dei media e la diversità dei contenuti. Queste diversità si possono riscontrare all'interno della Chiesa a livello locale. I media esistenti che dipendono dalla Santa Sede sono: • • • • • la Radio Vaticana. Istituita nel 1931 al fine di trasmettere le parole del Sommo Pontefice, è la sola stazione radio dello Stato della Città del Vaticano. Sebbene abbia programmi culturali, educativi e musicali, il suo primo compito è quello di trasmettere gli insegnamenti del Sommo Pontefice in diverse lingue. I podcast e gli RSS dei suoi principali programmi sono all'interno del suo sito web: http://www.105live.radiovaticana.org; il Centro Televisivo Vaticano. Produce film e trasmissioni riguardo le attività in tutto il mondo del Sommo Pontefice e riguardo gli eventi della Chiesa che hanno luogo all'interno dello Stato della Città del Vaticano. Non è una stazione televisiva ma un'agenzia di informazioni televisive ed inoltre non detiene un programma regolare di trasmissioni. La sua missione include inoltre la protezione dei diritti dei film archiviati ed un ruolo di collegamento, come un'agenzia di televisione, per collaborare con altre organizzazioni come Eurovisione e la RAI; la Filmoteca Vaticana. Fin dalle origini del cinema, ha preservato il materiale filmografico riguardo le varie attività del Sommo Pontefice ed i maggiori eventi nella vita della Chiesa; la Pagina Web del Vaticano. Questo Sito Internet è stato creato nel 1995 e contiene i discorsi ed i documenti del Sommo Pontefice, così come quelli dei diversi organismi della Santa Sede e della Città del Vaticano, specialmente i musei. L'indirizzo è: http://www.vatican.va ; il canale Youtube del Vaticano. Questo mezzo offre una copertura informativa delle principali attività del Sommo Pontefice Benedetto XVI e degli avvenimenti vaticani più rilevanti. E' aggiornato quotidianamente. Le immagini sono prodotte dal Centro Televisivo Vaticano (CTV), i testi sono redatti dalla Radio Vaticana (RV) e dal CTV. Le videonews offrono una presentazione delle posizioni più autorevoli della Chiesa cattolica sulle principali questioni del mondo d'oggi. I link permettono l'accesso ai testi completi ed ufficiali dei documenti citati. L'indirizzo è: http://www.youtube.com/user/vaticanit V-14 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede • l'applicazione Pope2You su Facebook. Per meglio promuovere il dialogo con i giovani, la Chiesa guarda anche al portale sociale più utilizzato al mondo, Facebook, capace di contare oltre 200 milioni di iscritti, aprendo una pagina chiamata Pope to you (Pope2You), punta di diamante delle iniziative a margine della 43ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. In un'ottica di apertura verso le nuove forme di comunicazione e di comunità virtuale, anche la Santa Sede, più precisamente lo stesso Papa Benedetto XVI, ha deciso di percorrere la strada del Web2.0 attivando un proprio profilo sul più noto dei portale sociale, strumento di divulgazione del sentimento cristiano. Grazie all'applicazione per Facebook scaricabile dal portale Pope2You, chiunque potrà ricevere immagini del Papa e i suoi messaggi. A capo del progetto, il Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali sta anche per presentare un'applicazione per iPhone, che permetterà di seguire e rimanere informati sulle notizie riguardanti il Papa in cinque lingue diverse. L'indirizzo è: http://www.facebook.it 4.2.7 Dialogo interculturale: attori, strategie, programmi Il dialogo interculturale ed interreligioso è una questione importante per la Santa Sede, al fine di assicurare che le persone possano comprendersi al meglio tra di loro. Significative sono le iniziative di cooperazione in questo duplice campo, come ad esempio la Giornata di Studio del 4 dicembre 2008 dedicata a: ”Culture e religioni in dialogo”. Il dialogo interculturale è racchiuso nella lettera di fondazione del Pontificio Consiglio della Cultura, scritta da Giovanni Paolo II (si visiti l'indirizzo: http://www.vatican.va/roman_curia/pontificial_councils/cultr/index.html). Una delle sue missioni centrali è quella di sostenere il dialogo interculturale e di incoraggiare tutte le entità che lavorano in collaborazione con esso a promuovere esse stesse questo obiettivo (ad esempio: le commissioni Episcopali della cultura ed i centri culturali locali che sono legati alla Chiesa Cattolica). Sebbene il suo raggio d'azione sia mondiale, il Pontificio Consiglio della Cultura è inoltre responsabile per la promozione del dialogo interculturale all'interno del Vaticano. Persegue tale obiettivo attraverso le sue pubblicazioni, organizzando incontri annuali interdicasteriali, con i suoi contributi ai processi di consultazione dei documenti di altri organismi interni ed infine promuovendo anteprime, mostre, premiazioni di film, ecc. Altre istituzioni attivamente coinvolte in questo dialogo interculturale sono i media collegati direttamente o dipendenti dal Vaticano: ad esempio L'Osservatore Romano, la Libreria Editrice Vaticana (Casa di Pubblicazione Vaticana) e la Radio Vaticana. Per lo status speciale del Vaticano non ci sono attori privati nel campo della cultura, ad eccezione di mecenati che sovvenzionano occasionalmente alcune iniziative culturali. 4.2.8 Coesione sociale e politiche culturali Per la speciale natura della Santa Sede, questo paragrafo non è rilevante. Comunque, lo Stato della Città del Vaticano sta cercando di provvedere un accesso più ampio e più facilitato alla cultura, attraverso una politica di prezzi di biglietti d'ingresso inferiori e rimuovendo le barriere architettoniche. La cultura è considerata dalla Chiesa come il forum privilegiato per il dialogo tra le persone che socialmente, culturalmente e religiosamente appartengono a tradizioni diverse. Il tema del dialogo all'interno del campo della cultura è un punto di forza della corrente politica pontificia. 4.2.9 Politiche di impiego per i settori culturali Per la speciale natura dello Stato della Città del Vaticano, le autorità di governo non hanno strategie per stimolare l'impiego nel settore culturale. Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-15 La Santa Sede 4.2.10 Parità sessuale e politiche culturali Per la sua natura e con l'espresso incoraggiamento degli ultimi pontefici, la Curia Romana si è internazionalizzata sempre di più. Inoltre, gli ultimi anni hanno visto l'assunzione di un numero sempre maggiore di laici, sia uomini che donne, e maggior partecipazione nella vita della Chiesa. Al di fuori del presente staff di 2 748 persone, 1 021 sono sacerdoti o religiosi, 90 sono le religiose e 1 637 sono persone laiche, (1 212 uomini e 425 donne). Le persone laiche ammontano al 59.6% del totale. Ci sono 515 donne, sia laiche che religiose, che ammontano al 18.7% del totale della forza lavorativa. Tabella 1: Bilancia del genere nello staff Vaticano, 2007 Staff Sacerdoti e religiosi Persone laiche Totale Genere Uomini Donne Uomini Donne Numero 1 021 90 1 212 425 2 748 Sorgente: Fogli di Bilancio Consolidato della Santa Sede dell'anno 2007. Le donne occupano posizioni in diversi uffici e/o istituzioni culturali della Santa Sede inclusi i Musei Vaticani, l'Accademia per le Scienze, l'Accademia per le Scienze Sociali e la Pontificia Commissione per l'Archeologia cristiana. Le delegazioni ufficiali della Santa Sede alle conferenze internazionali sono caratterizzate dal crescente numero di donne. Per esempio, il capo delegazione della Santa Sede alla Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite sulle Donne (Pechino 1995) è stata la Sig.ra Mary Ann Glendon. La Sig.ra Glendon è stata successivamente nominata Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali a Roma. Nell'Aprile 2004, per la prima volta, una donna è stata nominata Sottosegretario della Congregazione della Vita Consacrata, Suor Enrica Rosanna. Nel 1988, Giovanni Paolo II ha scritto una lettera con riguardo al ruolo delle donne all'interno della Chiesa Cattolica, Mulieris dignitatem, che non è un documento legislativo, ma contiene riflessioni e linee guida riguardo il comportamento. Questa Lettera alle Donne incoraggia inoltre una consapevolezza universale e rinnovata della dignità della donna ed il rispetto dell'identità femminile. (Per consultare il test si visiti l'indirizzo: http://www.vativan.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jpii_apl_15081988_mulieris-dignitatem_en.html). Un altro documento relativo alle questioni sul genere è stata pubblicata nel 2004 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, allora presieduta dal Cardinal J. Ratzinger: Sulla Collaborazione degli Uomini e delle Donne nella Chiesa nel Mondo. Questo documento richiama l'eguale dignità degli uomini e delle donne, insiste nei riguardi di una corretta comprensione della collaborazioni di uomini e donne, nei confronti del rispetto delle loro differenze, e verso l'importanza dei valori femminili nella Chiesa e nella società. http://www.vativa.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_200 40731_collaboration_en.html Recentemente, anche il Papa Benedetto XVI, nel suo discorso all'Incontro con i Movimenti cattolici per la promozione della donna, si è rivolto con "un saluto carico di affetto e di speranza alle donne, alle quali Dio ha affidato le sorgenti della vita", augurando loro di "vivere e scommettere sulla vita, perché il Dio vivente ha scommesso su di voi!" (22 marzo 2009). V-16 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede 4.2.11 Nuove tecnologie e digitalizzazione nel campo delle arti e della cultura In aggiunta al progetto di diffusione e trasmissione menzionato prima (si osservi il capitolo 4.2.6), il Vaticano ha un sito web di vasta portata: http://www.vatican.va dove la cultura è promossa trasversalmente e la diversità culturale è incoraggiata. 4.3 Altri dibattiti e questioni rilevanti L'informazione non è momentaneamente disponibile. Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-17 La Santa Sede 5. Principali misure legali nel campo della cultura 5.1 Legislazione generale 5.1.1 Costituzione Il Codice Canonico, promulgato dal Sommo Pontefice nel 1983, provvede alla struttura generale per l'intera attività legale della Chiesa, ed il suo quinto libro è dedicato ai beni temporali. I Canoni 1254 – 1310 forniscono le linee guida per l'acquisizione ecclesiastica, la custodia, l'amministrazione e l'alienazione dei beni ecclesiastici, includendo quelli culturali. Il Canone n. 22 permette, in alcuni casi, la canonizzazione della legge civile, e quei canoni che allineano i requisiti ecclesiali riguardo i beni temporali con la legge civile, sono i seguenti: 1274,§5; 1284,§2,2°-3°; 1286,1°; 1290; 1299,§2; 1500. La Curia Romana è regolata in accordo con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus (1988), che specifica il numero, la giurisdizione e la composizione dei differenti organismi all'interno della Curia Romana. Per lo Stato della Città del Vaticano, la Legge Fondamentale promulgata nel 2000 e divenuta effettiva il 22 Febbraio 2001. 5.1.2 Divisione della giurisdizione Si veda il capitolo 5.1.1 5.1.3 Allocazione dei fondi pubblici Il bilancio preventivo per le istituzioni della Santa Sede è approvato ogni anno dalla Segreteria di Stato. Data la speciale natura della Santa Sede, non c'è allocazione dei fondi pubblici a organismi privati. 5.1.4 Struttura della sicurezza sociale Ogni persona che lavora per la Santa Sede o nello Stato della Città del Vaticano è protetta da un Sistema di Sicurezza Sociale, chiamato Fondo Assistenza Sanitaria, che copre la cura della salute e la protezione sociale. Non c'è una legislazione specifica per gli artisti. Comunque, la Lettera agli Artisti del 2000 di Giovanni Paolo II, contiene uno statuto di principi sulle relazioni tra la Chiesa e gli artisti. Si veda l'indirizzo: http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/letters/documents/hf_jpii_let_23041999_artists_en.html 5.1.5 Legge sulle tasse Non ci sono tasse sulle attività commerciali o di rendita nello Stato della Città del Vaticano. Ad ogni modo, gli accordi con privati stranieri, compagnie pubbliche o fondazioni culturali sono certamente visti dalla Chiesa come positivi, tanto più quanto le compagnie o le fondazioni stesse rispettino la speciale natura pastorale della Santa Sede. I principi di cooperazione con le compagnie o fondazioni per la restaurazione dei beni artistici e culturali appartenenti alla Santa Sede, sono governati dalla Legge per la Protezione dei Beni Culturali del 25 Luglio 2001 (si veda il capitolo 4.2.2). L'acquisizione dei diritti del materiale televisivo del Sommo Pontefice e delle attività della Santa Sede o dello Stato della Città del Vaticano, richiede un permesso dal Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali ed un contratto con il Centro Televisivo Vaticano. V-18 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede 5.1.6 Leggi sul lavoro La principale regolazione del lavoro è contenuta nella Regolazione Generale della Curia Romana, emessa il 30 Aprile 1999. 5.1.7 Clausole di copyright La Santa Sede ha firmato le seguenti convenzioni internazionali ed accordi: • • • • la Convenzione di Berna per la Protezione dei Lavori Letterari ed Artistici, 24 Luglio 1971, firmata e ratificata dalla Santa Sede e dallo Stato Città del Vaticano il 20 Gennaio 1975; la Convenzione Istituente l'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO), 14 Luglio 1967, firmata e ratificata dalla Santa Sede e dallo Stato Città del Vaticano il 29 Gennaio 1975; la Convenzione Multilaterale per la Proibizione della Doppia Tassazione delle Royalties del Copyright, UNESCO-WIPO, 13 Dicembre 1979; la Convenzione Universale sul Copyright, o Paris Act, 24 Luglio 1971, ratificata dalla Santa Sede il 6 Febbraio 1980. 5.1.8 Leggi sulla protezione dei dati Non ci sono specifiche regolamentazioni concernenti la protezione dei dati. 5.1.9 Leggi sulle lingue Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, non ci sono leggi sulle lingue che governino la lingua nel settore culturale. 5.1.10 Altri settori di legislazione generale L'informazione non è momentaneamente disponibile. 5.2 Legislazione sulla cultura Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, solo il Sommo Pontefice detiene l'autorità per creare, modificare o sopprimere un'istituzione culturale, mentre in ogni diocesi il vescovo, assistito dal suo consiglio pastorale, detiene il potere autonomo sugli affari culturali, sempre nel rispetto del diritto dei fedeli di creare istituzioni culturali. Come organismo per la coordinazione e la promozione, il Pontificio Consiglio della Cultura non ha giurisdizione sopra le altre istituzioni culturali della Santa Sede. 5.3 Legislazione di specifici settori 5.3.1. Arte visive ed applicate Non c'è una legislazione specifica. 5.3.2 Arti dello spettacolo e musica Non c'è una legislazione specifica. 5.3.3 Patrimonio culturale Conformemente al Codice di Diritto Canonico, ciascuna diocesi, eparchia, parrocchia, ordine religioso ed associazione è il legittimo proprietario della propria proprietà culturale. Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-19 La Santa Sede Molti di questi, seguendo le linee guida nazionali, sono giunti ad accordi speciali con le autorità legislative ed amministrative dello Stato nel quale si trovano, per la protezione e la preservazione della proprietà culturale ecclesiale, particolarmente quando si tratta di un monumento nazionale. Questa autonomia riguardo gli Stati, rende impossibile dare una visione generale della varietà della legislazione in quest'area. La Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa è stata concepita per incoraggiare l'attenzione alla preservazione del patrimonio culturale delle Chiese locali, attraverso commissioni ad hoc e la pubblicazione di linee guida (si veda il capitolo 4.2.2). Per lo Stato della Città del Vaticano, la Commissione Permanente per la Cura dei Monumenti Storici ed Artistici della Santa Sede è responsabile della protezione e della preservazione del patrimonio dei beni culturali della Santa Sede. Non c'è alcuna proprietà privata all'interno del Vaticano. 5.3.4 Letteratura e libri L'informazione non è momentaneamente disponibile. 5.3.5 Architettura e pianificazione territoriale Non c'è una legislazione specifica. 5.3.6 Film, video e fotografia Al fine di girare film o video all'interno dello Stato della Città del Vaticano è richiesto un permesso rilasciato dal Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali. 5.3.7 Mass media I media collegati alla Santa Sede (il Centro Televisivo Vaticano, la Radio Vaticana, L'Osservatore romano, la Libreria Editrice Vaticana e la Tipografia Poliglotta Vaticana) sono tutti strumenti al servizio della missione pastorale del Sommo Pontefice e della Santa Sede. 5.3.8 Altri settori della legislazione specifica cultura Nessuna legislazione specifica. V-20 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede 6. Finanziamento della cultura 6.1 Breve visione generale E' difficile dare una completa visione generale delle spese del Vaticano nella sfera culturale. Purtuttavia, i numeri per quattro istituzioni culturali collegate alle Santa Sede – L'Osservatore Romano, la Radio Vaticana, la Libreria Editrice Vaticana e il Centro Televisivo Vaticano – possono essere forniti. Per un'analisi delle spese, si veda il capitolo 6.2.3. 6.2 Spesa pubblica per la cultura 6.2.1 Aggregated indicators Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano queste cifre non sono applicabili. 6.2.2 Spesa pubblica per la cultura, analizzata dai livelli di governo Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano queste cifre non sono applicabili. 6.2.3 Settori analizzati Tabella 2: Spesa statale per la cultura: per settore, in euro, 2007 Campo Media Beni culturali Altro Totale Sotto-campo Osservatore Romano Radio Vaticana Libreria Editrice Vaticana Centro Televisivo Vaticano Musei Vaticani* Archivi Vaticani* Libreria Vaticana* Specola Vaticana* Spesa Diretta % del totale 9 739 557 22.2 24 675 632 56.2 8 502 431 19.3 1 050 173 2.3 43 967 793 100.0 Sorgente: Fogli di Bilancio Consolidato della Santa Sede dell'anno 2007, prodotto dalla Prefettura per gli Affari Economici della Santa Sede (Vaticano 2008) ed il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano * dati non disponibili; cifre del 2007. 6.3 Tendenze e indicatori per il finanziamento privato culturali Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano queste cifre non sono applicabili. Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-21 La Santa Sede 7. Le istituzioni pubbliche nel settore delle infrastrutture culturali 7.1 Infrastrutture culturali: tendenze e strategie Lo Stato della Città del Vaticano è stato creato per assicurare l'assoluta e visibile indipendenza della Santa Sede e per garantirle una sovranità indiscussa ed internazionalmente riconosciuta. Così il Sommo Pontefice, come Sovrano dello Stato della Città del Vaticano, ha la totale libertà di esercitare la sua autorità spirituale su più di un miliardo di Cattolici sparsi in tutto il mondo. Capo del Collegio dei vescovi e pastore della Chiesa universale, il Sommo Pontefice gode della potestà ordinaria, suprema e universale nella Chiesa. Esercitando questa missione specifica ed universale, è assistito dagli organismi della Santa Sede, che tutti insieme costituiscono la Curia Romana. 7.2 Dati di base selezionati su istituzioni pubbliche nel settore culturale Tabella 3: Le istituzioni culturali finanziati da enti pubblici, per dominio Domain Cultural heritage Visual arts Performing arts Books and Libraries Audiovisual Interdisciplinary Cultural institutions (subdomains) Cultural heritage sites (recognized) Museums (organisations) Archives (of public authorities) public art galleries / exhibition halls Art academies (or universities) Symphonic orchestras Music schools Music / theatre academies (or universities) Dramatic theatre Music theatres, opera houses Dance and ballet companies Libraries Broadcasting organisations Socio-cultural centres / cultural houses Number (Year) Trend (++ to --) Other (please explain) Source(s): 7.3 Status e partenariati di istituzioni culturali pubbliche Le Pontificie Accademie Benedetto XVI ha ribadito gli scopi delle Pontificie Accademie in un messaggio ai loro Membri nel 2005: "offrire alla Chiesa, come pure al mondo della cultura e delle arti, un progetto rinnovato di autentico umanesimo cristiano, valido e significativo per gli uomini e le donne del terzo millennio." Ha successivamente aggiunto: "Questo è, dunque, il vostro arduo compito, la vostra alta missione: additare Cristo all'uomo d'oggi, presentandolo come la vera misura della maturità e della pienezza umana". • La Pontificia Accademia delle Scienze è una discendente della Accademia dei Lincei, che fu fondata a Roma nel 1603 e della quale Galileo fu membro. Fu ravvivata da Pio IX nel 1847, nazionalizzata dal Governo Italiano dopo la presa di Roma nel 1870, e successivamente ricostituita dal Pio XI nel 1936. E' collocata nella Casina di Pio IV nei V-22 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede • • Giardini Vaticani. La missione dei suoi 80 membri, che sono scelti senza riguardo al paese o alla religione, e dei quali circa 40 sono stati insigniti del premio Nobel, è di onorare la pura scienza, assicurandone la libertà ed incoraggiando la ricerca. E' supportata finanziariamente dalla Santa Sede; più recentemente, la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali è stata istituita nel 1994 con lo scopo di promuovere le scienze sociali, economiche, politiche e giuridiche. La Pontificia Accademia per la Vita è stata costituita nel 1984; ci sono altre sette accademie che sono parte del Consiglio di Coordinamento tra Accademie Pontificie. La più antica di queste è la Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon, fondata nel 1542. Negli anni recenti le varie accademie hanno subìto un processo di modernizzazione, con un aggiornamento dei loro statuti ed un rinnovamento dei loro obiettivi, sono state finanziate dalla Santa Sede, e si stanno cercando nuove forme di finanziamento. I Musei Vaticani I Papi Clemente XIV e Pio VII sono stati i fondatori dei Pontifici Musei e delle Gallerie del Vaticano. La Galleria d'Arte, il Museo Egizio, il Museo Etrusco, la Cappella Sistina e le Stanze di Raffaello o Appartamenti Borgia sono gli aspetti meglio conosciuti dei Musei Vaticani. Giovanni XXIII ha unito tre musei Laterani – il Museo del Sacro e del Profano, il Museo Cristiano ed il Museo Missionario Etnografico – in una nuova costruzione moderna aperta al pubblico nel 1970. Nel 1973, Paolo VI ha creato il Museo di Arte Moderna Religiosa. Il flusso in costante crescita di visitatori ha portato all'apertura di un nuovo punto d'accesso ai musei. Nel 1982 è stata fondata l'Associazione dei Patroni delle Arti, raggruppando dei Cattolici Americani (nonché persone appartenenti ad altre fedi) per provvedere un supporto finanziario per la restaurazione e la preservazione dei Musei Vaticani. Il Museo Egizio è stato completamente rinnovato grazie a questo supporto. Il restauro degli affreschi della Cappella Sistina, un'impresa enorme, è stata portata a termine anche con l'aiuto finanziario e tecnico di una compagnia Giapponese. La Fabbrica di San Pietro Questa organizzazione risale a Papa Giulio II ed è responsabile per tutto ciò che concerne la Basilica di San Pietro – la sua conservazione e decorazione così come l'organizzazione interna delle guardie e dei pellegrini. Le grandi somme di denaro, di cui c'è stato bisogno per i lavori di restauro, hanno portato ad una ricerca di fondi all'esterno. Così, la facciata della Basilica di San Pietro ed il colonnato attorno alla Piazza di San Pietro sono stati completamente restaurati e puliti per la celebrazione del Giubileo del 2000, un'operazione che tutt'ora procede e che è stata resa possibile grazie ai contributi degli sponsor che finanziano tali opere completamente. I risultati fanno crescere la speranza che possano essere intraprese altre cooperazioni in futuro. La Fabbrica di San Pietro comprende inoltre un laboratorio di mosaici. Centri d'insegnamento La Santa Sede ha due centri d'insegnamento nella Città del Vaticano: la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, la Scuola Vaticana di Biblioteconomia. Inoltre, un'estesa rete di Università Pontificie, che sono finanziariamente ed amministrativamente autonome, ricade sotto la giurisdizione della Congregazione dell'Educazione Cattolica, per quanto riguarda la scelta delle autorità accademiche e l'approvazione dei programmi. Ci sono nove Pontificie Università a Roma, così come quattro Pontificie Facoltà Teologiche, tre Alti Istituti Pontifici per la specializzazione (il Pontificio Istituto di Musica Sacra, il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana ed il Pontificio Istituto di Studi Arabi ed Islamici), mentre una rete molto ampia di Università Cattoliche esiste in tutto il mondo. Le Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-23 La Santa Sede Pontificie Università di Roma hanno recentemente creato un sistema di informazione, incorporandovi le biblioteche ecclesiali di Roma, con un totale di 3 500 000 volumi (vedi capitolo 9.2 per l'indirizzo web). Il Comitato Centrale del Grande Giubileo, istituito nel corso delle celebrazioni per il Grande Giubileo dell'Anno 2000, ha stabilito molti accordi di collaborazione con diverse compagnie, provvedendo prodotti e servizi, al fine di aiutare a coprire le spese costose connesse con gli eventi del giubileo. Accordi bilaterali simili sono stati inoltre stabiliti con diverse compagnie per interventi specifici, specialmente lavori di restauro (per esempio, la Cappella Sistina, la facciata della Basilica di San Pietro ed il colonnato della Piazza di San Pietro) e l'installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto dell'aula Paolo VI. La tendenza è quella di muoversi maggiormente attraverso accordi di collaborazione caso per caso, piuttosto che attraverso una serie di accordi generali. V-24 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede 8. Promuovere la creatività e la partecipazione 8.1 Sostegno ad artisti e altri lavoratori creativi 8.1.1 Strategie, programmi e diretta o indirette forme di sostegno Uno degli scopi del Pontificio Consiglio della Cultura è di sostenere le creazioni artistiche in tutti i campi. Gli ultimi recenti anni hanno visto un incremento delle commissioni artistiche da parte delle diocesi. Gli ostacoli principali alla creatività in quest'area, sono la mancanza di un dialogo sufficiente tra i movimenti artistici e coloro i quali presiedono le attività pastorali della Chiesa, e la difficoltà di trovare fondi. Si sta studiando la possibilità di allestire un padiglione della Santa Sede in occasione della Biennale di Venezia, chiamando a parteciparvi artisti affermati. Inoltre, in occasione del decimo anniversario della Lettera agli artisti del Papa Giovanni Paolo II, l'attuale Pontefice Benedetto XVI riceverà una delegazione significativa di artisti nello scrigno della Cappella Sistina. 8.1.2 Fondi speciali per gli artisti Per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano non c'è alcun fondo speciale per gli artisti. 8.1.3 Contributi, premi, borse di studio Un Premio Annuale delle Pontificie Accademie è stato creato per incoraggiare le attività culturali e stimolare la creatività. E' consegnato ogni anno dal Sommo Pontefice ad un ricercatore o ad un artista di una struttura indipendente, o ad una istituzione anch'essa indipendente, come riconoscimento per un contributo rilevante allo sviluppo delle scienze religiose, all'umanesimo Cristiano o per l'espressione artistica. Il premio è finanziato con una somma di 20 000 euro per eventi culturali, pubblicazioni o borse di studio. Ogni anno le sette accademie scelgono un candidato in un campo, scelto anch'esso a rotazione dalle quattro aree della filosofia e teologia, mariologia, storia ed archeologia, delle belle arti e della letteratura. I vincitori del premio sono scelti sulla base di proposte avanzate dagli istituti culturali designati dal Consiglio di Coordinamento. Non ci sono programmi speciali al momento, per il commissionamento di nuovi lavori dell'arte nello Stato della Città del Vaticano o nella Fabbrica di San Pietro. 8.1.4 Sostegno alle associazioni e alle unioni di artisti professionisti Non ci sono specifici status delle politiche dell'arte o della legislazione, per la speciale natura della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. 8.2 Consumo e partecipazione culturale 8.2.1 Orientamenti e cifre Dato il carattere speciale della Santa Sede, non sono disponibili cifre riguardo la partecipazione negli eventi culturali e non ci sono neppure ricerche che controllano la partecipazione dei gruppi di minoranze culturali. Comunque, nelle udienze generali settimanali e in occasione dell'Angelus domenicale in Piazza S. Pietro, il Sommo Pontefice si indirizza ai presenti – che nell'arco di un anno possono superare il milione di unità – in sette lingue più eventuali interventi per gruppi culturali specifici. Inoltre, c'è un dato a Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-25 La Santa Sede riguardo delle visite alle due istituzioni culturali dei Musei Vaticani ed alla Basilica di San Pietro. Le cifre mostrano un aumento crescente dei visitatori. Nel 2008 i Musei Vaticani hanno avuto un totale di 4 441 734 visitatori, paragonati ai 4 310 083 visitatori del 2007, ma già il 23 giugno 2009 è stata superata la quota di 4 milioni. Questo significa una consolidazione del numero dei visitatori. La media quotidiana dei visitatori nel 2007 è stata di 20 000 nella massima stagione turistica (da marzo a ottobre). Nel 1999, la media dei visitatori alla Basilica di San Pietro è stata stimata intorno alle 10 000 persone al giorno, mentre nel 2000 è stata registrata una media di 20 000 visitatori. Nel 1998 ci sono stati 1 900 000 visitatori alla cupola di San Pietro, 870 000 nel 1999 ed 1 100 000 nel 2000. Nel 2004, ci sono stati 50 817 visitatori agli scavi delle Necropoli Vaticane sotto la Basilica, con un aumento di 6 472 persone, pari al 12.07% se paragonato al 2003. (Sorgente: Attività della Santa Sede 2004). 8.2.2 Politiche e programmi Per alcuni anni, recentemente, l'ultima domenica di ogni mese è stato deciso il libero ingresso ai Musei Vaticani. Ci sono inoltre facilitazioni per gruppi di studenti ed una maggiore apertura giornaliera dei Musei stessi, grazie a nuovi orari. Il legame tra cultura, sviluppo della società civile e la coesione sociale è stato evidenziato da molti papi, ma non esiste un esplicito legame tra questo messaggio essenziale e la politica culturale della Santa Sede o dello Stato della Città del Vaticano. 8.3 Educazione artistica e culturale 8.3.1 Panoramica Istituzionale Molte istituzioni connesse con la Santa Sede hanno promosso iniziative di formazione, specialmente nel campo degli archivi. Benché gli Archivi Segreti Vaticani innanzitutto servano principalmente la Santa Sede, le loro risorse sono state aperte ai ricercatori fin dal pontificato di Benedetto XV. Una Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica è in funzione fin dagli inizi del XX secolo ed ha offerto un annuale corso per archivisti fin dal 1923. Conferisce un diploma di Paleografia, Diplomatica, Archivistica. Fin dal 1934, la Biblioteca Apostolica ha avuto una Scuola di Biblioteca delle Scienze, che organizza corsi annuali, sanciti da un diploma in Biblioteconomia. Il Pontificio Istituto di Musica Sacra, fondato da Pio X nel 1911, è un centro di eccellenza che offre una distinta educazione Romana nell'arte della musica sacra: canto gregoriano, composizione sacra, direzione corale, organo, musicologia. Conferisce i gradi accademici di baccalaureato, licenza, magistero e dottorato. Organizza scuole con indirizzo musicale e politiche nelle diocesi di tutto il mondo. 8.3.2 Arte a scuola (piani di studio ecc) L'informazione non è momentaneamente disponibile. 8.3.3 Educazione interculturale La politica educativa della Santa Sede è per sua natura interculturale. Le Facoltà Ecclesiastiche che conferiscono i gradi canonici, sebbene esistano in diversi paesi, dipendono dalla Congregazione per l'Educazione della Santa Sede ed hanno un'identità V-26 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede interculturale: come primo grado dell'educazione interculturale proteggono e sviluppano la loro identità Cattolica all'interno del quadro delineato dalla costituzione Sapientia Christana; poi, immerse nell'ambiente culturale locale, hanno un certo grado di integrazione nei sistemi culturali nazionali. Inoltre, molti istituti interculturali, gruppi di ricerca, associazioni sperimentali e organismi per l'analisi di politiche pubbliche e sociali sono stati costituiti nelle università Cattoliche, oppure vi ci sono stati annessi. Ex Corde Ecclesiae, la costituzione che sovrintende queste istituzioni educative, obbliga le Università Cattoliche a collaborare con il mondo culturale, accademico e scientifico della regione in cui sono dislocate e ad incoraggiare le forme originali di dialogo e collaborazione appropriate per la situazione culturale locale. 8.3.4 L'istruzione superiore e formazione professionale delle arti L'impatto del processo di Bologna sull'Educazione Cattolica ha visto una revisione dei programmi di studio della Santa Sede contenuti nella costituzione Sapientia Christana. La Santa Sede ha inoltre promosso ed incoraggiato il lavoro di Assicurazione ed Accredito della Qualità, cercando di essere attenta a mantenere la sua ultima parola sulle questioni interne. Le linee guida per l'assestamento interno sono state stabilite ed illustrate. La Santa Sede ha inoltre avanzato contributi significativi alla costituzione dell'"Area Europea di Educazione Superiore", suscitando l'attenzione verso i cambiamenti culturali contemporanei, che si sono sviluppati nelle Università Europee, riguardo i valori fondamentali ed il patrimonio culturale. La Chiesa sfida continuamente le sue istituzioni educative coinvolte nel processo di Bologna perchè pongano al primo posto la vita umana, la promozione della giustizia e la ricerca della pace. 8.3.5 Basic fuori scuolaistruzione artistica e culturale (scuole di musica, patrimonio, ecc) L'informazione non è momentaneamente disponibile. 8.4 Arti amatoriali, associazioni culturali e iniziative civili 8.4.1 Arti amatoriali e cultura popolare Non ci sono associazioni di artisti no-profit nello Stato della Città del Vaticano. 8.4.2 Centri culturali e Centri ricreativi culturali Il Pontificio Consiglio della Cultura ha realizzato un censimento dei Centri Culturali Cattolici di tutto il mondo. L'abbondanza e la varietà delle istituzioni censite sotto il titolo "Centri Culturali Cattolici" possono essere viste non solo nel campo delle denominazioni (centri culturali o circoli, accademie, istituzioni universitarie, scuole di formazione) o nei loro campi particolari (teologico, scientifico, educativo, artistico, ecc), ma anche nelle loro attività (conferenze, dibattiti, corsi, seminari, pubblicazioni, biblioteche, mostre culturali, esposizioni, ecc), insieme con i loro orientamenti particolari ( valori, linee culturali, dialogo interculturale ed interreligioso, scienze, arti, ecc). Come centri dove la fede e la cultura si possono incontrare, essi riflettono la varietà delle situazioni che si possono trovare in ciascun paese. Potrebbero essere istituzioni della Chiesa (parrocchie, diocesi, conferenze dei vescovi, ordini religiosi od altre strutture della Chiesa) o private iniziative dei Cattolici in comunione con la Chiesa Universale. Nonostante la loro grande varietà, condividono la stessa preoccupazione per l'incontro tra fede e cultura attraverso il dialogo vivo, la ricerca scientifica e la preparazione interiore. Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-27 La Santa Sede Un registro dei Centri Cattolici Culturali è stato iniziato nel 1995, registrando un regolare incremento di circa l'1.2% ogni anno nel numero delle iscrizioni ricevute dal Pontificio Consiglio della Cultura per esser incluse nell'annuario internazionale degli aggiornamenti. La quarta edizione (Vaticano 2005) di questa Guida registra 1 300 centri. 8.4.3 Associazioni di cittadini, gruppi di sostegno, delle ONG e di consulenza pannelli L'informazione non è momentaneamente disponibile. V-28 Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 La Santa Sede 9. Sorgenti e link 9.1 Documenti chiave sulla politica culturale Segreteria di Stato. Annuarium Statisticum Ecclesiae 2007. Vaticano: Libreria Editrice Vaticana, 2009. Pontificio Consiglio della Cultura, Per una pastorale della cultura. Vaticano: Libreria Editrice Vaticana, 1999. Annuario Pontificio per l'anno 2009. Vaticano: Libreria Editrice Vaticana, 2009. Del Re, N. (ed.). Mondo Vaticano. Passato e presente. Vaticano, Libreria Editrice Vaticana: 1995. Poupard, P. Le Vatican. Paris: P.U.F., 2nd ed. 1994. 9.2 Organizzazioni chiave e portali Sito ufficiale della Santa Sede http://www.vatican.va/ Pontificio Consiglio della Cultura http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/cultr/index_en.htm Stato Città del Vaticano http://www.vatican.va/vatican_city_state/index_en.htm Musei Vaticani http://www.vatican.va/library_archives/vat_library/collections/index_en.htm Pontificie Accademie http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/index_en.htm Congregazione per il Clero http://clerus.org/ Librerie Ecclesiali di Roma http://www.urbe.it/ Catacombe cristiane http://www.catacombe.roma.it/ Osservatorio Vaticano http://clavius.as.arizona.edu/vo.index.html Council of Europe/ERICarts, "Compendium of Cultural Policies and Trends in Europe, 17th edition", 2015 V-29