Fulvio Roiter
FULVIO ROITER - La sua carriera si è sviluppata spesso nel suo rapporto con il mare. Quello
di Venezia,
primo fra tutti. Nato nel
1926 a Meolo, nelle vici­
nanze della città dei Dogi, Roiter, a partire dal suo
esordio con
"Venise à fleur d'eau"
(Lausanne,
1954) ha dedicato alla laguna i suoi momenti di
più incantato lirismo.
"Essere Venezia"
(1977),
"L'Oriente di Venezia"
(1982) e il recentissimo
"Una vita per Venezia"
(2006) sono i capitoli di
questo incredibile rapporto edipico tra il fotografo e la sua terra madre. Capitoli cui Roiter ha
alter­
nato altre realtà:
"Ombrie. Terre de Saint­
Frangois"
(1955)
sull'Umbria,
"Andalousie"
(1957),
"Mexico"
(1962),
"Brasile"
(1970),
"Spagna"
(1972),
"Turchia"
(1973),
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Fulvio Roiter
"Laguna"
(1978),
"Centesimi di secondo"
(1984),
"Firenze
e la Toscana"
(1987),
"Egitto"
(1988),
"L'albero"
(1989),
"Visibilia"
(1992),
"Milano in liberty'
(1993),
"Terra di Dio"
(1994),
"Vaticano"
(1997),
"Tunisia"
(2005),
"Un uomo senza desi­
deri"
(2005), tutte opere vissute con la stessa i
ntima magia affettiva che fa di lui un artista di
profonda e
straordinaria umanità.
Hanno detto di Lui - "Le sue fotografie rivelano un occhio e un animo penetrante, capace di
scegliere l'essenziale, di sorprendere ogni espressione umana. Ha percorso il mondo in cerca
di quel che voleva non di ciò che gli era stato ordinato o di quello che il pubblico s'aspettava.
Come ogni artista vero, la tecnica sua accompagna l'ispirazione e si muta con essa. Non c'è
mai retorica, nè luogo comune nelle sue immagini. I suoi libri da regalare, da conservare, da
sfogliare nelle ore in cui si vuol vivere intensamente assorbiti dal mistero di un occhio
meccanico che ci fa vedere quello che l'occhio naturale non scorgerebbe".
Giuseppe Prezzolini
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Testo e foto da: I Grandi Fotografi -- Gruppo Editoriale Fabbri
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