I BENEFICI DEL LITE TIP - Audioprotesisti

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Giugno 2014
Topics in Amplification
I BENEFICI DEL LITE TIP
I pazienti che decidono di indossare gli apparecchi
acustici spesso scelgono un modello RITE (ricevitore nell’orecchio) in quanto offre la possibilità di
eseguire il fitting in modo instantaneo e con i dome
standard. Sebbene la flessibilità dei dome standard
sia un aspetto interessante, c’è però chi, proprio
per motivi di fitting, preferisce le soluzioni con
chiocciole su misura. Tuttavia, a volte, nessuna di
queste soluzioni appare idonea e spesso emergono
delle lamentele circa il comfort degli apparecchi
acustici. Siamo certi che anche voi, in qualità di
Audioprotesisti, vi siate trovati a dover fronteggiare
simili problematiche ed è per questo che vogliamo
sottoporre alla vostra attenzione una terza, validissima opzione: il Lite Tip di Bernafon (vedi Fig. 1).
Figura 1: Lite Tip per apparecchi acustici RITE
Come mostrato nella Fig. 1, il Lite Tip assomiglia
a una chiocciola su misura ed infatti, proprio come
una chiocciola, alloggia stabilmente nell’orecchio
del paziente. Tuttavia, il Lite Tip offre una serie
di benefici esclusivi: oltre a garantire una qualità
sonora costante e affidabile, è la scelta ideale
nei casi di condotti uditivi molto piccoli ed ha una
resa ottimale sotto il profilo estetico.
La soluzione ideale per i condotti
uditivi stretti
I pazienti, generalmente, apprezzano molto la
possibilità di una applicazione istantanea ed i benefici offerti dalla vasta gamma di opzioni e misure
disponibili, in quanto permettono di soddisfare le
loro esigenze personali. Nonostante questo, a volte,
dopo un breve periodo di prova alcune persone
possono provare fastidio a causa della posizione
o della scarsa tenuta della dome nell’orecchio.
A parte il problema di un fitting non adeguato,
o della scarsa tenuta, va detto che, nel caso di
pazienti con ipoacusie più gravi, si presenta un
altro problema: quello dell’occlusione, causato dalla
necessità di utilizzare dome più occlusive. Secondo
Conrad e Rout (2013) infatti, i pazienti con forte
ipoacusia sono proprio il gruppo più a rischio, dal
momento che le dome da applicare, nel loro caso,
hanno dimensioni maggiori. Più grande è la dome,
maggiore è la porzione di condotto uditivo occluso,
con il risultato che la percezione della propria
voce viene compromessa, risultando “vuota”
o rimbombante.
Quando i pazienti manifestano problemi come
irritazioni della pelle, scarsa tenuta oppure occlusione, in genere trovano sollievo con l’utilizzo delle
chiocciole su misura. Esse migliorano la tenuta
stabilizzando il ricevitore nell’orecchio e riducono il
contatto con la pelle del condotto uditivo, alleviando
così le irritazioni. Inoltre, le chiocciole su misura
includono anche una ventilazione, utile a ridurre
l’effetto occlusione.
I pazienti con condotti uditivi stretti tuttavia, si
trovano a dover fronteggiare due problematiche
specifiche. La prima è dovuta dalle dimensioni della
chiocciola su misura, che possono essere tali da
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far sporgere il cavetto del ricevitore all’interno della
conca dell’orecchio, fino a provocare la fuoruscita
dell’apparecchio (West, 2010). La seconda invece
deriva dal fatto che le dimensioni della chiocciola,
aggiungendo massa fisica all’elemento dell’auricolare, aumentano il rischio di occlusione. Per alleviare
questo effetto, è necessario dotare la chiocciola
di una ventilazione sufficientemente ampia da
consentire la dispersione del suono. In alcuni casi,
il diametro della ventilazione per sortire un buon
effetto dovrebbe poter raggiungere i 2 – 3 mm
(Fulton & Martin, 2006), ma è ovvio che una
­ventilazione così grande è semplicemente impossibile da inserire in un condotto uditivo stretto.
Per questi pazienti quindi, la soluzione migliore
consiste nel Lite Tip.
Dieci anni più tardi Schum, Behrens e Welle (2010)
hanno condotto una ricerca su 750 neo-utenti,
persone con probabili problemi uditivi, ma ancora
indecise nell’acquisto degli apparecchi acustici.
A loro è stato chiesto di elencare i fattori determinanti per la loro decisione di acquisto. Due dei primi
cinque fattori emersi sono stati quelli strettamente
legati all’aspetto estetico degli apparecchi, vale da
dire la discrezione (n. 3) e la completa invisibilità
(n. 5).
Senza alcun dubbio dunque, l’aspetto estetico di
un apparecchio acustico è un fattore determinante,
di fronte al quale il Lite Tip rappresenta una
soluzione pressoché perfetta. Nella Fig. 2 vediamo
un confronto tra il Lite Tip e una Power Mold per il
Nano RITE.
Il Lite Tip, proprio come una chiocciola su misura,
alloggia nell’orecchio con altrettanta stabilità, riducendo i fastidi, le irritazioni epiteliali e migliorando
complessivamente la tenuta. Un aspetto ancora
più importante però è che il Lite Tip, grazie alla sua
forma vuota ed al tip particolarmente corto, nel
caso di pazienti con condotti uditivi stretti, risolve il
problema dell’occlusione (vedi Fig. 1).
L’efficacia della ventilazione, in effetti, dipende
principalmente da due fattori: il diametro e la
lunghezza. Più la ventilazione è corta e ampia,
maggiore è la sua efficacia. Questo spiega come
mai, la forma vuota e corta del Lite Tip sia tanto
utile, in quanto offre gli stessi benefici di una
ventilazione particolarmente corta e dal diametro
ampio (Kuk & Nordahn, 2006).
Aspetto estetico eccellente
La maggior parte dei pazienti è molto preoccupata
dall’aspetto estetico degli apparecchi acustici.
Questo dato sembra rimasto invariato nel tempo,
come dimostra lo studio di Kochkin del 2000 che ha
preso in esame i fattori determinanti per la soddisfazione generale delle persone ipoacusiche rispetto
alla loro applicazione audioprotesica. La ricerca,
già all’epoca, ha dimostrato che gli apparecchi più
piccoli e meno visibili sono quelli che ottengono il
maggior gradimento.
Figura 2: Comparazione tra Lite Tip (a sinistra) rispetto
ad un Power Mold (a destra) applicati su un ricevitore per
Nano RITE
Come mostrato nella Fig. 2 il Lite Tip è molto meno
visibile della Power Mold. In effetti, l’unica cosa
che si vede del Lite Tip è il cavetto del ricevitore,
mentre nella Power Mold si vedono interamente sia
il faceplate che il filo di estrazione.
Inoltre, a differenza dei dome standard, il Lite Tip
non si muove liberamente nel condotto uditivo,
questo significa un minor rischio che il cavetto
sporga verso l’esterno dalla conca. Il Lite Tip infatti
viene ancorato nell’orecchio, il ricevitore si blocca
nella posizione giusta, proprio al centro del condotto
uditivo, permettendo così al cavetto di appoggiarsi
sulla pelle e di andare verso l’alto, in direzione
dell’apparecchio acustico. In questo modo, il Lite
Tip offre un fitting molto gradevole e discreto sotto
il profilo estetico, che aiuta i pazienti a sentirsi più
sicuri della propria applicazione audioprotesica.
Topics in Amplification
Gli aspetti che riguardano il comfort e l’estetica
sono molto importanti, ma non dobbiamo certo
sottovalutare la qualità del suono e l’intelligibilità
del parlato. Abbiamo confrontato il Lite Tip e le
dome standard anche in relazione a questi fattori.
I test hanno rivelato che i Lite Tip, anche a questo
riguardo, costituiscono una soluzione decisamente
valida. Nello specifico, hanno dimostrato di saper
offrire le stesse prestazioni delle dome standard,
proprio grazie all’alloggiamento ottimale nell’orec­
chio. Anzi, per quelle persone che hanno una
maggiore mobilità dell’orecchio, i Lite Tip costitui­
scono in realtà una soluzione ancora migliore, in
quanto le dome standard, nel corso della giornata,
tendono a spostarsi con conseguenze spesso
negative sulla qualità sonora. I Lite Tip invece
restano ancorati nella loro posizione, garantendo per
tutto il giorno un suono dalla qualità ottimale.
I test condotti internamente sono stati suddivisi in
due diversi momenti: uno dedicato alle misurazioni
soggettive, l’altro a quelle oggettive. In entrambi
i casi, i partecipanti hanno indossato apparecchi
acustici di tipo Nano RITE, dome standard e Lite
Tip con opzioni acustiche specifiche, consigliate dal
software di fitting Oasis.
Le misurazioni soggettive hanno riguardato il
comfort, l’autofonia e la qualità sonora generale.
I partecipanti hanno valutato ciascuna opzione
acustica per un periodo di due settimane, compilando, dopo ciascuna fase del test, un questionario
con le proprie valutazioni. La scala del punteggio
attraverso cui esprimere la propria esperienza era
la stessa per tutte e tre le misurazioni e andava da
1 (pessimo) a 5 (ottimo). I risultati sono riassunti
nella Fig. 3.
Valutazione soggettiva (1 = pessimo / 5 = ottimo)
Qualità del suono stabile
Misurazioni soggettive
6
Dome
Lite Tip
5
4
3
2
1
0
Comfort
Qualità della Qualità complessiva
propria voce
del suono
Scala di valutazione
Figura 3: valutazioni soggettive sul comfort, qualità della
propria voce e sulla qualità complessiva del suono
La Fig. 3 non evidenzia differenze significative per
nessuna delle tre sottocategorie, confermando il
fatto che il Lite Tip offre benefici simili a quelli delle
dome standard. Quando ai partecipanti è stato
chiesto di scegliere una delle opzioni acustiche,
metà ha scelto le dome standard, mentre l’altra
metà i Lite Tip. Questa scelta inoltre non era
associata ad altri fattori quali il grado di ipoacusia
ecc.
Le misurazioni oggettive invece hanno riguardato
i miglioramenti relativi alla soglia di percezione del
parlato (SRT) rispetto alla condizione non protesica,
ovvero all’ascolto senza apparecchi acustici. La
procedura di test ha seguito gli standard OLSA
(Oldenburg Satztest), utilizzando due diversi livelli
di rumore di sottofondo: 40 e 60 dB SPL. I risultati
sono riportati nella Fig. 4.
Miglioramento SRT rispetto
allacondizione "senza protesi" (in dB)
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Lite Tip
a comunicare6senza barriere.
Fino ad oggi le dome standard e le chiocciole fatte
su misura costituivano le uniche due opzioni disponibili per i pazienti. Ora, invece, in particolare coloro
che hanno canali uditivi stretti, hanno a disposizione
una terza opzione: il Lite Tip. Una soluzione innovativa che offre più flessibilità all’Audioprotesista e
permette di soddisfare ancora meglio le esigenze
personali di ciascun paziente.
5
4
3
2
1
0
60 dB SPL
40 dB SPL
Livello del rumore di fondo
Figura 4: Risultati dei test di ricezione vocale
Riferimenti
Conrad, S., & Rout, A. (2013). Perceived Occlusion and
Comfort in Receiver-in-the-Ear Hearing Aids.
American Journal of Audiology, 22 (2), 283–290.
La Fig. 4 non evidenza alcuna differenza significativa
circa le soglie di percezione del parlato. Questo
vale per tutti e due i livelli di rumore di sottofondo
e conferma ulteriormente la validità del Lite Tip.
Questo risultato infatti, indica che il Lite Tip è in
grado di preservare l’intelligibilità del parlato anche
nel rumore.
Fulton, B., & Martin, L. (2006). Drilling a vent often
fails to give relief from occlusion. The Hearing
Journal, 59 (7), 40–45.
Kochkin, S. (2000). MarkeTrak V: Consumer satisfaction revisited. The Hearing Journal, 53 (1), 38,
40, 42, 45–46, 50, 52, 55.
Informazione tecnica destinata all‘uso esclusivo degli specialisti del settore audioprotesico
Topics in Amplification
Kuk, F., & Nordahn, M. (2006). Where an accurate
fitting begins: Assessment of in-situ acoustics
(AISA). Hearing Review, 13 (7), 60, 62–64, 66–67.
Schum, D. J., Behrens, T., & Welle, J. N. (2011).
New insights into first-time users.
Retrieved from http://www.oticon.com
West, M. (2010). Earmolds and More: Maximizing
Client Satisfaction. AudiologyOnline. Retrieved from
http://www.audiologyonline.com/articles/
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