Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Rubrica Data Titolo Pag. Istituto Naz. di Fisica Nucleare Stradeeautostrade.it 01/02/2017 LO STUDIO: LUNIVERSO E' UN GRANDE OLOGRAMMA 2 Ansa.it 31/01/2017 L'UNIVERSO COME UN OLOGRAMMA 5 Bresciaoggi 31/01/2017 UN GIGANTESCO "OLOGRAMMA" IPOTESI SULL'UNIVERSO 7 Huffingtonpost.it 31/01/2017 "L'UNIVERSO POTREBBE ESSERE SOLO UN GIGANTESCO E SOFISTICATO OLOGRAMMA": UNA RICERCA SPIEGA PERCHE' 8 Il Giornale di Vicenza 31/01/2017 UN GIGANTESCO OLOGRAMMA IPOTESI SULL'UNIVERSO 10 It.Ibtimes.com 31/01/2017 E SE L'UNIVERSO FOSSE SOLO UN OLOGRAMMA? 11 L'Arena 31/01/2017 UN GIGANTESCO "OLOGRAMMA" IPOTESI SULL'UNIVERSO 14 Lastampa.it 31/01/2017 L'UNIVERSO E' UN GRANDE OLOGRAMMA, NUOVE CONFERME 15 7 Nuovo Quotidiano di Puglia - Ed. Lecce 31/01/2017 UNIVERSO, SORPRESA: IL GRANDE OLOGRAMMA DOPO IL BIG BANG 17 15 Nuovo Quotidiano di Puglia - Ed. Lecce 31/01/2017 "L'UNIVERSO OLOGRAMMA" LO STUDIO DI UNISALENTO 19 Tiscali.it 31/01/2017 L'UNIVERSO POTREBBE ESSERE UN GIGANTESCO OLOGRAMMA 3D 20 Adnkronos.com/IGN 30/01/2017 LO STUDIO: L'UNIVERSO E' UN GRANDE OLOGRAMMA 22 Fanpage.it 30/01/2017 LUNIVERSO E' UN GRANDE OLOGRAMMA? LA SCOPERTA DEGLI SCIENZIATI ITALIANI 23 Giornaledimontesilvano.com 30/01/2017 UNIVERSO OLOGRAFICO COME UNA CARTA DI CREDITO 24 Globalist.it 30/01/2017 GLI ASTROFISICI NE SONO CONVINTI: L'UNIVERSO E' UN GRANDE OLOGRAMMA 25 Larena.it 30/01/2017 L'UNIVERSO? «POTREBBE ESSERE UN OLOGRAMMA» 27 Lettera43.it 30/01/2017 L'UNIVERSO POTREBBE ESSERE UN OLOGRAMMA 29 Lettera43.it 30/01/2017 SCIENZA, L'UNIVERSO POTREBBE ESSERE UN OLOGRAMMA 31 Lostivalepensante.it 30/01/2017 SCIENZA: LUNIVERSO? E SOLO UN GRANDE E COMPLESSO OLOGRAMMA 33 Media.Inaf.it 30/01/2017 LUNIVERSO COME OLOGRAMMA 34 Meteoweb.eu 30/01/2017 L'UNIVERSO COME OLOGRAMMA: LA TEORIA COSMOLOGICA E' COMPATIBILE CON I DATI SPERIMENTALI 36 Meteoweb.eu 30/01/2017 SCIENZA, LA CLAMOROSA SCOPERTA SUL COSMO: "L'UNIVERSO IN REALTA' E' SOLTANTO UN GRANDE OLOGRAMMA" 38 Quifinanza.it 30/01/2017 SE LUNIVERSO FOSSE UN OLOGRAMMA 40 Quotidianodipuglia.it 30/01/2017 «L'UNIVERSO? E' COME UN GRANDE OLOGRAMMA». I RISULTATI DI UNO STUDIO INTERNAZIONALE A CUI HANNO LAVO 42 REPUBBLICA.IT 30/01/2017 STUDIO: IL NOSTRO UNIVERSO POTREBBE ESSERE UN GIGANTESCO OLOGRAMMA. LA FISICA E' QUASI FANTASCIENZA 44 Sardanews.it 30/01/2017 L'UNIVERSO? E' UN GRANDE OLOGRAMMA. NUOVI SCENARI SU TEORIA BIG BANG E GRAVITA' QUANTISTICA 47 Sardegnaoggi.it 30/01/2017 L'UNIVERSO? E' UN GRANDE OLOGRAMMA. NUOVI SCENARI SU TEORIA BIG BANG E GRAVITA' QUANTISTICA 49 Zazoom.it 30/01/2017 SCIENZA | LA CLAMOROSA SCOPERTA SUL COSMO | LUNIVERSO IN REALTA' E' SOLTANTO UN GRANDE 51 47 47 48 Data STRADEEAUTOSTRADE.IT(WEB2) 01-02-2017 Pagina Foglio 1 / 3 Casa editrice Contatti NOTIZIE CERCA INFRASTRUTTURE SOCIAL MATERIALI MACCHINE VIABILITÀ AMBIENTE NORMATIVE INTERVISTE MANIFESTAZIONI Home \ Notizie \ Physical Review \ Lo studio: l’Universo è un grande ologram… Condividi , , , , Stampa Lo studio: l’Universo è un grande ologramma Codice abbonamento: 075278 1 febbraio 2017 Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 2 STRADEEAUTOSTRADE.IT(WEB2) Data 01-02-2017 Pagina Foglio 2 / 3 Il nostro Universo sarebbe un grande e complesso ologramma. A mostrare una prima evidenza di quanto già ipotizzato nel 1990 è uno studio internazionale pubblicato su Physical Review che ha coinvolto fisici e astrofisici teorici di Regno Unito, Italia e Canada. I ricercatori hanno pubblicato prove di osservazione che spiegherebbero quindi una visione olografica 2D dell’Universo. Lo studio può aprire nuovi scenari sulla teoria del Big Bang e sulla gravità quantistica, uno dei problemi più profondi di fisica teorica. Ad annunciare la scoperta è l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Lo studio è stato realizzato da ricercatori dell’Università di Southampton in Inghilterra, della Sezione di Lecce dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell’Università del Salento in Italia, del Perimeter Institute e dell’Università di Waterloo in Canada. “Gli scienziati ora sperano che il loro studio possa migliorare la nostra comprensione dell’Universo e spiegare come lo spazio e il tempo si siano prodotti” spiega l’Infn. Questo lavoro potrebbe portare ad una teoria del funzionamento della gravità quantistica, una teoria che armonizza la meccanica quantistica con la teoria della gravità di Einstein. La ricerca è frutto di un’analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della fisica dell’universo primordiale, uniti a studi di fisica delle interazioni fondamentali. “L’ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata formulata negli anni ’90 del secolo scorso da diversi scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della fisica delle interazioni fondamentali” spiega Claudio Corianò, ricercatore dell’Infn e professore di fisica teorica dell’Università del Salento, che ha partecipato alla 075278 ricerca insieme ai colleghi Niayesh Afshordi, Luigi Delle Rose, Elizabeth Gould e Kostas Codice abbonamento: Skenderis. “L’idea alla base della teoria olografica dell’universo -prosegue Corianò- è che tutte le informazioni che costituiscono la ‘realtà’ a tre dimensioni – più il tempo – siano contenute entro i confini di una realtà con una dimensione in meno”. Si può immaginare, rimarca l’Infn, Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 3 Data STRADEEAUTOSTRADE.IT(WEB2) 01-02-2017 Pagina Foglio 3 / 3 “che tutto ciò che si vede, si sente e si ascolta in 3D – e la percezione del tempo – sia emanazione di un campo piatto bidimensionale, cioè che la terza dimensione sia ‘emergente’, se paragonata alle altre due dimensioni”. “L’idea, quindi, -continua l’Istituto italiano- è simile a quella degli ologrammi ordinari, in cui l’immagine tridimensionale è codificata in una superficie bidimensionale, come nell’ologramma su una carta di credito, solo che qui è l’intero universo a essere codificato. In un ologramma la terza dimensione viene generata dinamicamente a partire dall’informazione sulle rimanenti due dimensioni”. “Per creare un ologramma -spiega ancora Corianò- si prende un fascio laser luminoso e lo si separa all’origine in due fasci: uno è inviato su un oggetto distante e quindi viene riflesso, mentre l’altro è inviato per essere registrato. Servono due coordinate per indirizzare il fascio incidente sull’oggetto, in modo da esplorarlo completamente, mentre è proprio l’interferenza tra il fascio originario e quello riflesso che permette di ricostruire l’immagine e dare il senso della profondità”. Si può rappresentare il concetto pensando al cinema in 3D. Anche in questo caso, afferma l’Infn, “la visione 3D è il risultato di due immagini differenti inviate all’occhio destro e all’occhio sinistro, dove una scena viene ripresa da due angolature distinte, che il nostro cervello processa automaticamente generando il senso della profondità. L’informazione, in questo caso, viene da uno schermo piatto, ma è percepita dall’osservatore come tridimensionale”. “In ambito cosmologico, per avere una rappresentazione semplificata della formulazione olografica, possiamo immaginare -conclude l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare- che ci sia una superficie ideale, sulla quale tutta l’informazione dell’universo venga in qualche modo registrata, come in un ologramma: uno schermo che contiene la ‘scena’ dell’intero universo”. Tag Physical Review , Universo Associazioni e Organizzazioni Fonti Istituto Nazionale Fisica Nucleare (Infn) , Università di Waterloo AdnKronos , , , , Precedente Veicoli a guida autonoma per la sicurezza su strada Istituto Naz. di Fisica Nucleare Successivo MCE 2017: Milano infrastruttura per lo sviluppo del paese Codice abbonamento: 075278 Pag. 4 Data 31-01-2017 Pagina Foglio 1 / 2 Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, a scopi pubblicitari e per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. 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A indicarlo è lo studio pubblicato sulla rivista Physical Review Letters da un gruppo internazionale di fisici e astrofisici teorici Identificato il più antico progenitore dell'uomo Biotech a cui ha preso parte anche l'Italia con l'Università del Salento e la sezione di Lecce dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). ''L'idea alla base della teoria olografica dell'Universo - precisa l'esperto - è che tutte le informazioni che costituiscono la 'realtà' a tre dimensioni (più il tempo) siano contenute Biotech Ingv, scosse sull'Etna nella norma Terra e Poli Codice abbonamento: entro i confini di una realtà con una dimensione in meno''. Per verificare la plausibilità di questo modello, i ricercatori hanno condotto un'analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della fisica dell'universo primordiale, insieme Istituto Naz. di Fisica Nucleare 075278 L'ipotesi che l'universo funzioni come un enorme e complesso ologramma ha raccolto negli anni ''evidenze teoriche in vari settori della fisica delle interazioni fondamentali'', spiega Claudio Corianò, ricercatore dell'Infn e docente di fisica teorica nell'Università del Salento. Calcoli renali di 9.000 anni fa spostano la data delle infezioni Pag. 5 Data 31-01-2017 Pagina Foglio 2 / 2 a studi di fisica delle interazioni fondamentali. I risultati di questa complessa analisi sono stati poi confrontati con i dati sperimentali satellitari sulla radiazione cosmica di fondo, l'eco del Big Bang appunto, risultando statisticamente compatibili anche con il modello olografico, e non solo con il modello corrente del nostro universo (chiamato Lambda-Cdm) che lo descrive come in fase di accelerazione a causa della presenza dell'energia oscura. I ricercatori ritengono che i risultati di questo studio possano aprire la strada ad una migliore comprensione del cosmo, spiegando come siano nati lo spazio e il tempo in cui viviamo. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA Scrivi alla redazione Stampa TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE: Sponsor Piercing e tatuaggi che passione, ma attenzione ai rischi Salute&Benessere Greenpeace, prime foto della barriera corallina amazzonica Ambiente&Energia Materie esame di stato 2017, si alza il velo sulla maturità - Cronaca Codice abbonamento: 075278 È arrivata IperFibra Attiva gratis IperFibra Vodafone, sconto canone 25€ Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 6 Quotidiano Data Pagina . Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 7 Codice abbonamento: 075278 Foglio 31-01-2017 47 1 Data HUFFINGTONPOST.IT (WEB) 31-01-2017 Pagina Foglio 1 / 2 iPhone/iPad app Android app Altro 31 gennaio 2017 Mi piace Edizione: IT HOME POLITICA ECONOMIA 912 mila CRONACA ESTERI CULTURE DIRITTI Newsletter LA VITA COM'È TERZA METRICA FUNZIONA! STILE VIDEO Innovazione • Food • ABC finanza • Electrify the World • Fondazione Veronesi • Salute • Fotografia • Arte • TV • Viaggi • Tech • Sant'Egidio Quattro fermi per traffico di armi destinate a Iran e Libia: anche una coppia italiana radicalizzata "HA TRADITO": LICENZIATA DA TRUMP "L'universo potrebbe essere solo un gigantesco e sofisticato ologramma": una ricerca spiega perché Una Bad Bank europea da mille miliardi per i crediti deteriorati I meet up M5S di R riunirsi ma la Ragg PUBBLICITÀ CONTENUTO OFFERTO DA CARTA BCC L'Huffington Post | Di Ilaria Betti Pubblicato: 31/01/2017 14:19 CET Aggiornato: 53 minuti fa 5 motivi per cui tuo figlio dovrebbe viaggiare di più In breve | Commenti | 01.23.2017 I PIÙ CLICCATI SU HUFFPOST Condividi Tweet Condividi "Renzi È Geneticamente Un Bullo" 0 Commento Un gigantesco e sofisticato ologramma: questo sarebbe l'universo, secondo una nuova ricerca, pubblicata sulla rivista "Physical Review Letters". Il vasto studio internazionale, a cui hanno partecipato anche ricercatori italiani della Sezione di Lecce dell'Infn e dell'Università del Salento, ha per la prima volta dato vita a questa ipotesi, osservando la radiazione cosmica di fondo, considerata l'"eco" del Big Bang. La nostra visione dell'universo, insomma, sarebbe soltanto un'illusione: proprio come quando guardiamo un film in 3D al cinema, e ne avvertiamo la profondità, allo stesso modo potremmo percepire l'universo come qualcosa di reale, quando, in verità, si tratterebbe solo di un "inganno". Un'idea fantascientifica, di certo, ma non nuova: fin dagli anni '90 gli scienziati hanno ipotizzato l'esistenza di un universo-ologramma. Soltanto ora, però, sembra che gli studiosi siano riusciti ad elaborare una teoria convincente. Analizzando le osservazioni condotte dal satellite europeo Planck, progettato per studiare la radiazione cosmica di fondo, ovvero l'"eco" del Big Bang, i fisici sarebbero riusciti a scovare gli indizi della natura olografica dell'Universo. "Si può immaginare ha spiegato Kostas Skenderis, uno degli autori e professore alla University of Istituto Naz. di Fisica Nucleare 12 Confessioni Di Mariti E Mogli Che Vivono Un Matrimonio Senza Sesso 075278 Mi piace 0 0 "Sono Andata Per Un Mese In Ufficio Vestita Da Uomo. E Questo È Quello Che Ho Scoperto" Pag. 8 Codice abbonamento: 3 Data HUFFINGTONPOST.IT (WEB) 31-01-2017 Pagina Foglio 2 / 2 Southampton - che tutto ciò che si vede, si sente e si ascolta in 3D e la percezione del tempo sia emanazione di un campo piatto bidimensionale, cioè che la terza dimensione sia ‘emergente’, se paragonata alle altre due dimensioni. L'idea è simile a quella degli ologrammi ordinari, in cui l’immagine tridimensionale è codificata in una superficie bidimensionale, solo che qui è l’intero universo a essere codificato". "Renzi O D'Alema? Una Gara Fra Bugiardi. Pd Al Capolinea" USA TODAY Multimedia Segui @usatodayvideo Come Funziona Il Riscatto Degli Anni Di Laurea, Un Toccasana Per La Pensione (A Caro Prezzo) The entire Universe as we know it could be a hologram. usat.ly/2jnyS0E 23:26 - 30 Gen 2017 61 116 Ma cosa si intende per ologramma? Si tratta di figure (o pattern) d'onda interferenti ottenute tramite l'uso di un laser, aventi la specificità di creare un effetto fotografico tridimensionale. Esempi di ologramma sono quelli di sicurezza, ovvero le figurine tridimensionali stampate sulle carte di credito. "Per creare un ologramma - ha spiegato Claudio Corianò, ricercatore dell'INFN e professore di fisica teorica dell'Università del Salento, fra gli autori dello studio - si prende un fascio laser luminoso e lo si separa all'origine in due fasci: uno è inviato su un oggetto distante e quindi viene riflesso, mentre l'altro è inviato per essere registrato. Servono due coordinate per indirizzare il fascio incidente sull'oggetto, in modo da esplorarlo completamente, mentre è proprio l'interferenza tra il fascio originario e quello riflesso che permette di ricostruire l'immagine e dare il senso della profondità". Partendo dal concetto di ologramma ordinario, i fisici teorici hanno costruito un modello in cui è l'intero Universo ad essere un ologramma. Possiamo infatti descrivere un punto dell'Universo utilizzando quattro dimensioni, tre per lo spazio più una dimensione "extra" per il tempo. Esattamente come un ologramma ordinario, in cui rappresentiamo un oggetto tridimensionale a partire da due dimensioni, in questo modello i punti dell'Universo a quattro dimensioni si costruiscono usando solo tre dimensioni. A partire da questa "struttura base" a tre dimensioni, possiamo così "proiettare" l'intero Universo nelle tre dimensioni dello spazio e nel tempo. Anche se è facile perdersi nelle spiegazioni tecniche della teoria dei ricercatori, ciò che conta è che la ricerca apra a nuovi orizzonti nello studio dell'universo e soprattutto della sua formazione. "In ambito cosmologico, per avere una rappresentazione semplificata della formulazione olografica, possiamo immaginare - conclude l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - che ci sia una superficie ideale, sulla quale tutta l’informazione dell’universo venga in qualche modo registrata, come in un ologramma: uno schermo che contiene la ‘scena’ dell’intero universo". Il Regalo Che Fedez Ha Fatto A Chiara Ferragni È Quello Che Ogni Donna Vorrebbe Ricevere PISAPIA HA UN INCUBO Le 9 Cose Più Folli Che Le Persone Hanno Scoperto "Googlando" Il Nome Di Qualcuno Che Stavano Frequentando Mi piace 075278 • Segui gli aggiornamenti sulla nostra pagina Facebook Condividi Piace a 912 mila persone. Iscriviti per vedere cosa piace ai tuoi amici. ALTRO: universo, universo ologramma, origini universo, universo ricerca, ricerca universo, italiascienza, italia-culture Istituto Naz. di Fisica Nucleare Codice abbonamento: • Per essere aggiornato sulle notizie de L'HuffPost, clicca sulla nostra Homepage • Iscriviti alla newsletter de L'HuffPost Lo Spot Della Birra Corona È La Migliore Risposta Ai Muri Di Trump Pag. 9 Quotidiano Data Pagina . Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 10 Codice abbonamento: 075278 Foglio 31-01-2017 47 1 31-01-2017 Data IT.IBTIMES.COM (WEB) Pagina Foglio 1 / 3 SUBSCRIBE EDIZIONE ITALIA IT EDITION | 31.01.2017 12:12 CET Home Economia e Finanza Mondo Europa Italia Tecnologia Sport Entertainment Life & Style Opinioni Video Your browser does not support HTML5 video TECNOLOGIA E se l'universo fosse solo un ologramma? di Alessandro Martorana @alexthelondoner [email protected] 31.01.2017 12:10 CET Cerca Tutto l'universo potrebbe essere un ologramma Jaysin Trevino (CC BY 2.0) L'idea che la Terra sia piatta è considerata ormai da anni (ed a pieno titolo) la massima espressione della pseudoscienza. I terrapiattisti moderni potrebbero però aver semplicemente commesso l'errore di pensare troppo in piccolo: ad essere piatto non sarebbe infatti il nostro pianeta, ma l'intero universo. Alcuni scienziati ritengono infatti di aver trovato la prima prova di come l'universo nel quale viviamo non sia altro che un gigantesco ologramma bi-dimensionale. Prima che qualcuno possa essere colto dal dubbio: no, questo non significa che l'intera nostra Notizie del giorno esistenza sia una simulazione simile a quella descritta nei film di Matrix. Peraltro, come vi abbiamo raccontato in passato, la pur straordinaria e spettacolare trilogia dei fratelli straordinaria scoperta "Immaginate che ogni cosa che vedete, provate ed ascoltate in tre dimensioni (e la vostra percezione del tempo) sia in effetti emanata da un campo bi-dimensionale piatto", ha Istituto Naz. di Fisica Nucleare Mondo Economia e Finanza La Francia vuole ristabilire il suo primato in Nord Africa (e si avvicina alla Russia) Unicredit punta dritto al maxi aumento di capitale Pag. 11 Codice abbonamento: LEGGI ANCHE: Idrogeno metallico: perché è giusto essere scettici sull'ultima 075278 Wachowski è etremamente implausibile dal punto di vista scientifico. Data IT.IBTIMES.COM (WEB) 31-01-2017 Pagina Foglio 2 / 3 spiegato Kostas Skenderis della University of Southampton. "L'idea è simile a quella di ordinari ologrammi, nei quali un'immagine tridimensionale è codificata in una superficie bidimensionale, come per l'ologramma su una carta di credito. Ad ogni modo, questa volta ad essere codificato è l'intero universo!". Economia e Finanza Mondo Una boccata di ossigeno per l’economia russa Cosa prevede davvero il "ban statunitense contro i musulmani" radiazione cosmica di fondo (Cosmic Microwave Background, CMB), ossia grossomodo una Politica Mondo mappa della più vecchia luce nell'universo. Ricapitoliamo chi sono i candidati alle Presidentielle 2017? Il piano della Russia per mettere le mani sulla Libia Quanto sopra è stato riportato in un paper pubblicato su Physical Review Letters, prodotto della collaborazione fra ricercatori della University of Southampton, della sezione di Lecce dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dell’Università del Salento, del Perimeter Institute e della Waterloo University in Canada. La ricerca si basa sull'analisi di aspetti teorici e fenomenologici della fisica dell’universo primordiale, che sono stati confrontati con i dati sperimentali satellitari sulla Seguici La sequenza temporale dell'universo olografico, secondo la ricerca condotta da ricercatori italiani, inglesi e canadesi Paul McFadden/University of Southampton Inserisci email Iscriviti I risultati mostrano come alcune semplici teorie quantistiche potrebbero spiegare delle osservazioni cosmologiche dell'universo primordiale più di quanto siano in grado di fare teorie come l'inflazione cosmica. "Le osservazioni possono essere utilizzate per escludere alcuni modelli della teoria quantistica dei campi (QFT), ed allo stesso troviamo dei modelli che soddisfano tutti i vincoli fenomenologici", scrivono i ricercatori. L'idea di un universo olografico in effetti non è nuova, ma è emersa già negli anni '90. Il fisico Leonard Susskind sviluppò il cosiddetto "principio olografico" nell'ambito della teoria delle stringhe, secondo il quale potremmo esistere sia qui che sul confine dell'universo, dove una versione bi-dimensionale di noi viene proiettata in questa "versione in 3D" della realtà. O, per meglio dire, di ciò che noi percepiamo come realtà. "Per creare un ologramma si prende un fascio laser luminoso e lo si separa all’origine in due fasci: uno è inviato su un oggetto distante e quindi viene riflesso, mentre 075278 l’altro è inviato per essere registrato", spiega Claudio Corianò, ricercatore dell’INFN e professore di fisica teorica dell’Università del Salento. "Servono due coordinate per indirizzare Codice abbonamento: il fascio incidente sull’oggetto, in modo da esplorarlo completamente, mentre è proprio l’interferenza tra il fascio originario e quello riflesso che permette di ricostruire l’immagine e dare il senso della profondità". LEGGI ANCHE: Trump farà una promessa per Marte come JFK fece per la Luna? Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 12 Data IT.IBTIMES.COM (WEB) 31-01-2017 Pagina Foglio 3 / 3 Un'ulteriore semplificazione, facilmente comprensibile da chiunque, è quella di un film in 3D: l'effetto di tridimensionalità è dato dalla combinazione di due diverse immagini "registrate" dall'occhio destro e da quello sinistro. Quella che noi percepiamo come profondità è in realtà l'interpretazione che il nostro cervello sta dando a quelle informazioni. In quel caso la scena che vediamo è però proiettata su uno schermo piatto, quindi bidimensionale. Volendo trasferire questo concetto in ambito cosmologico, possiamo dire che secondo questa teoria l'universo sia come "proiettato" su uno schermo, dal quale noi lo percepiamo come tridimensionale. Alessandro Martorana Alessandro Martorana scrive per International Business Times Italia dalla primavera del 2013, occupandosi di tutto ciò che riguarda l'industria tech ed il campo scientifico, con...Continua a leggere Altri articoli di Alessandro Martorana Altri articoli Silicon Valley contro Donald Trump: forti L'intelligenza artificiale sta per conquistare proteste da Google, Facebook, Apple, Microsoft anche il poker: esseri umani vicini alla disfatta Questo smartphone può essere lavato con Idrogeno metallico: perché è giusto essere acqua e sapone scettici sull'ultima straordinaria scoperta Articoli correlati Like 36K Follow Come si è formata la Luna? 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Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 14 Codice abbonamento: 075278 Foglio 31-01-2017 48 1 31-01-2017 Data Pagina 1 / 2 Foglio TUTTOSCIENZE ACCEDI SEGUICI SU Cerca... SEZIONI Un asteroide ha sfiorato la Terra “L’apocalisse è vicina”. Lo dice la scienza Da Leonardo alle biotecnologie Apollo 1: cinquant’anni fa, la prima tragedia spaziale americana “Vivere (e bene) nell’era dei bambini nati da un solo genitore o da tre” L’universo è un grande ologramma, nuove conferme La teoria sembra compatibile con i dati sperimentali raccolti sull’eco del Big Bang dal satellite Planck dell’Esa LEGGI ANCHE 15/12/2016 Un attimo dopo il Big Bang una pioggia di “semi” creò tutto 0 0 Trent’anni di Les Rencontres, per una Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 15 Codice abbonamento: 075278 07/03/2016 Data 31-01-2017 Pagina Foglio Pubblicato il 31/01/2017 Ultima modifica il 31/01/2017 alle ore 10:24 2 / 2 settimana La Thuile capitale della Fisica L’universo potrebbe essere davvero un gigantesco ologramma 3D, emanazione di un campo piatto bidimensionale: questa teoria cosmologica alternativa, elaborata negli anni Novanta, sembrerebbe infatti compatibile con i dati sperimentali raccolti sull’eco del Big Bang dal satellite Planck dell’Agenzia 07/03/2016 spaziale europea (Esa). A indicarlo è un nuovo studio pubblicato su Physical Review Letters da un gruppo internazionale di fisici e astrofisici teorici a cui ha preso parte anche l’Italia attraverso l’Università del Salento e la sezione di Lecce dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). L’ipotesi che l’universo funzioni come un enorme e complesso ologramma ha raccolto negli anni «evidenze teoriche in vari settori della fisica delle interazioni fondamentali», spiega Claudio Corianò, ricercatore dell’Infn e professore di fisica teorica all’Università del Salento. «L’idea alla base della teoria olografica dell’Universo - precisa l’esperto - è che tutte le informazioni che costituiscono la `realtà´ a tre dimensioni (più il tempo) siano contenute entro i confini di una realtà con una dimensione in meno». Per verificare la plausibilità di questo modello, i ricercatori hanno condotto un’analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della fisica dell’universo primordiale, insieme a studi di fisica delle interazioni fondamentali. I risultati di questa complessa analisi sono stati poi confrontati con i dati sperimentali satellitari sulla radiazione cosmica di fondo, l’eco del Big Bang appunto, risultando statisticamente compatibili anche con il modello olografico, e non solo con il modello corrente del nostro universo (chiamato Lambda-Cdm) che lo Trent’anni di Les Rencontres per una settimana La Thuile diventa la capitale della Fisica LA STAMPA CON TE DOVE E QUANDO VUOI E-mail Password ABBONATI ACCEDI + Recupera password descrive come in fase di accelerazione a causa della presenza dell’energia oscura. I ricercatori credono che i risultati di questo studio possano aprire la strada ad una migliore comprensione del cosmo, spiegando come siano nati lo spazio e il tempo in cui viviamo. Alcuni diritti riservati. TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE 13/01/2016 Il parabrezza è coperto di ghiaccio? Ecco come liberarlo senza sforzo 16/04/2015 Da che pianta arriva la cannella? Ecco la risposta Codice abbonamento: Elettrizzati. Scopri la nuova BMW i3, da ora disponibile con DriveNow. 075278 31/01/2017 Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 16 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 075278 Foglio 31-01-2017 7 1 / 2 Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 17 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 075278 Foglio 31-01-2017 7 2 / 2 Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 18 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 075278 Foglio 31-01-2017 15 1 Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 19 31-01-2017 Data Pagina 1 / 2 Foglio NEWS | REGIONI | SPORT | SPETTACOLI | MILLEUNADONNA | TECNOLOGIA | MOTORI | Web | Immagini | News | Mappe | Shopping Cerca ultimora news cronaca esteri economia Offerte Tiscali: 19.95€ al mese politica sociale scienze interviste Autori photostory strano ma vero video L'Universo potrebbe essere un gigantesco ologramma 3D E' quanto dimostra uno studio dell'Infn e i cui risultati sono stati pubblicati sulle pagine del Physical Review Letters I più recenti Monte Ortles: il ghiaccio si muove dopo settemila anni Tutto pronto per la nuova missione su Marte, si parte nel 2020 Colpa dei cambiamenti climatici: livelli di mercurio 7 volte più alti nei pesci Tweet Redazione Tiscali L'Universo potrebbe essere davvero un gigantesco ologramma 3D, emanazione di un campo Spazio, lanciato il primo satellite della piattaforma SmallGeo piatto bidimensionale: questa teoria cosmologica "alternativa", elaborata negli anni '90, sembrerebbe infatti compatibile con i dati sperimentali raccolti sull'eco del Big Bang dal satellite Planck dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). A indicarlo è lo studio pubblicato sulla rivista Physical Review Letters da un gruppo internazionale di fisici e astrofisici La Bella e La Bestia: ecco la bambola... riveduta e corretta! teorici a cui ha preso parte anche l'Italia con l'Università del Salento e la sezione di Lecce dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). 1 di 318 Android Facebook Twitter RSS Codice abbonamento: iPhone 075278 Segui Tiscali su: Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 20 31-01-2017 Data Pagina 2 / 2 Foglio Shopping Intenso 6025861 Memory 2 MOVE PRO HardDisk Le informazioni della "realtà" 3D contenute in una con 2 dimensione L'ipotesi che l'Universo funzioni come un enorme e complesso ologramma ha raccolto negli anni "evidenze teoriche in vari settori della fisica delle interazioni fondamentali", spiega Claudio Corianò, ricercatore dell'Infn e docente di fisica teorica nell'Università del Salento. Samsung DM32E LCD Monitor 32 " "L'idea alla base della teoria olografica dell'Universo - precisa l'esperto - è che tutte le informazioni che costituiscono la 'realtà' a tre dimensioni (più il tempo) siano contenute entro i confini di una realtà con una dimensione in meno". Ottenibile una migliore comprensione del Cosmo Bikkembergs Speed 712 Mid Shoe M Lycra/Leather, A Collo Alto Uomo Per verificare la plausibilità di questo modello, i ricercatori hanno condotto un'analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della fisica dell'universo primordiale, insieme a studi di fisica delle interazioni fondamentali. I risultati di questa complessa analisi sono stati poi confrontati con i dati sperimentali satellitari sulla radiazione cosmica di fondo, l'eco Pataugas - Bague/A - Sneakers per Donna / Bianco del Big Bang appunto, risultando statisticamente compatibili anche con il modello olografico, e non solo con il modello corrente del nostro universo (chiamato Lambda-Cdm) che lo descrive come in fase di accelerazione a causa della presenza dell'energia oscura. I ricercatori ritengono che i risultati di questo studio possano aprire la strada ad una migliore comprensione del cosmo, spiegando come siano nati lo spazio e il tempo in cui viviamo. 31 gennaio 2017 Diventa fan di Tiscali su Facebook Mi piace 244 mila Sono Cerco Uomo Donna Età 25 Regione 45 Indifferente Cerca Commenti Leggi la Netiquette Redazione | Privacy Policy | Informativa sui cookie Codice abbonamento: 075278 © Tiscali Italia S.p.A. 2017 P.IVA 02508100928 | Dati Sociali Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 21 GLOBALIST.IT (WEB2) Data 30-01-2017 Pagina Foglio ricerca 1 / 2 World News Politics Economy Intelligence Media Green Culture Life Sport Science Science Gli astrofisici ne sono convinti: l'Universo è un grande ologramma Lo studio è firmato da scienziati di Regno Unito, Italia e Canada e può aprire nuovi scenari sulla teoria del Big Bang e sulla gravità quantistica L'universo globalist 30 gennaio 2017 A mostrare una prima evidenza di quanto già ipotizzato nel 1990 è uno studio internazionale pubblicato su Physical Review che ha coinvolto fisici e astrofisici teorici di Regno Unito, Italia e Canada. I ricercatori hanno pubblicato prove di osservazione che spiegherebbero quindi una visione olografica 2D dell'Universo. Lo studio può aprire nuovi scenari sulla teoria del Big Bang e sulla gravità quantistica, uno dei problemi più profondi di fisica teorica. Ad annunciare la scoperta è l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Lo studio è stato realizzato da ricercatori dell’Università di Southampton in Inghilterra, della Sezione di Lecce dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell’Università del Salento in Italia, del Perimeter Institute e dell’Università di Waterloo in Canada. Codice abbonamento: 075278 "Gli scienziati ora sperano che il loro studio possa migliorare la nostra comprensione dell’Universo e spiegare come lo spazio e il tempo si siano prodotti" spiega l'Infn. Questo lavoro potrebbe portare ad una teoria del funzionamento della gravità quantistica, una teoria che armonizza la meccanica quantistica con la teoria della gravità di Einstein. La ricerca è frutto di un’analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della fisica dell’universo primordiale, uniti a studi di fisica delle interazioni fondamentali. "L’ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata formulata negli anni ’90 del secolo scorso da diversi scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della fisica delle interazioni fondamentali" spiega Claudio Corianò, ricercatore dell'Infn e professore di fisica teorica dell’Università del Salento, che Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 25 Data GLOBALIST.IT (WEB2) 30-01-2017 Pagina Foglio 2 / 2 ha partecipato alla ricerca insieme ai colleghi Niayesh Afshordi, Luigi Delle Rose, Elizabeth Gould e Kostas Skenderis. "L’idea alla base della teoria olografica dell’universo -prosegue Corianò- è che tutte le informazioni che costituiscono la 'realtà' a tre dimensioni - più il tempo - siano contenute entro i confini di una realtà con una dimensione in meno". Si può immaginare, rimarca l'Infn, "che tutto ciò che si vede, si sente e si ascolta in 3D - e la percezione del tempo sia emanazione di un campo piatto bidimensionale, cioè che la terza dimensione sia 'emergente', se paragonata alle altre due dimensioni". "L’idea, quindi, -continua l'Istituto italiano- è simile a quella degli ologrammi ordinari, in cui l’immagine tridimensionale è codificata in una superficie bidimensionale, come nell’ologramma su una carta di credito, solo che qui è l’intero universo a essere codificato. In un ologramma la terza dimensione viene generata dinamicamente a partire dall’informazione sulle rimanenti due dimensioni". "Per creare un ologramma -spiega ancora Corianò- si prende un fascio laser luminoso e lo si separa all’origine in due fasci: uno è inviato su un oggetto distante e quindi viene riflesso, mentre l’altro è inviato per essere registrato. Servono due coordinate per indirizzare il fascio incidente sull’oggetto, in modo da esplorarlo completamente, mentre è proprio l’interferenza tra il fascio originario e quello riflesso che permette di ricostruire l’immagine e dare il senso della profondità". Si può rappresentare il concetto pensando al cinema in 3D. Anche in questo caso, afferma l'Infn, "la visione 3D è il risultato di due immagini differenti inviate all’occhio destro e all’occhio sinistro, dove una scena viene ripresa da due angolature distinte, che il nostro cervello processa automaticamente generando il senso della profondità. L’informazione, in questo caso, viene da uno schermo piatto, ma è percepita dall’osservatore come tridimensionale". "In ambito cosmologico, per avere una rappresentazione semplificata della formulazione olografica, possiamo immaginare -conclude l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare- che ci sia una superficie ideale, sulla quale tutta l’informazione dell’universo venga in qualche modo registrata, come in un ologramma: uno schermo che contiene la 'scena' dell’intero universo". Condividi 1 Mi piace Piace a 51 mila persone. Iscriviti per vedere cosa piace ai tuoi amici. 0 commenti Ordina per Meno recenti Aggiungi un commento... Facebook Comments Plugin articoli correlati Spazio/ Lancio record per il razzo Ariane 5, porta in orbita 4 satelliti Galileo Spazio/ Sorpresa su Urano: il pianeta ha altre due lune 075278 Giornale dello spettacolo e Agenzia spaziale italiana insieme per "Spazio cinema" Codice abbonamento: Spazio/ New Horizon ai confini del Sistema Solare: incontrerà un pianetino lontanissimo Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 26 Data 30-01-2017 Pagina Foglio Seguici... 1 / 2 Cerca MONDO 30 gennaio 2017 CITTÀ Login GRANDE VERONA EST GARDA BALDO VILLAFRANCHESE LESSINIA VALPOLICELLA BASSA Provincia Veneto Italia Mondo Economia SPORT CULTURA SPETTACOLI Foto Video Spazio Lettori Altri Abbonamenti Home Mondo OGGI IN MONDO IL METEO Verona Gb insorge ma May 'felice vedere Trump' 30.01.2017 Canada,sospetto amava Trump-Le Pen su Fb Strage moschea Canada, ucciso anche imam May vede leader Scozia-Galles-Ulster L'Universo? «Potrebbe essere un ologramma» Guarda Netflix quando vuoi, dove vuoi. Secondo una teoria alternativa, l'universo potrebbe essere un ologramma GUARDA SUBITO › Tutto Schermo TWITTER Stampa Invia Commenta 0 Mi piace Condividi 0 L’ universo potrebbe essere davvero un gigantesco ologramma 3D, emanazione di un campo piatto bidimensionale: questa teoria cosmologica alternativa, elaborata negli anni Novanta, sembrerebbe infatti compatibile con i dati sperimentali raccolti sull’eco del Big Bang dal satellite Planck dell’Agenzia spaziale europea (Esa). A indicarlo è un nuovo studio pubblicato su Physical Review Letters da un gruppo internazionale di fisici e astrofisici teorici a cui ha preso parte anche l’Italia attraverso l’Università del Salento e la sezione di Lecce dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). L’ipotesi che l’ universo funzioni come un enorme e complesso ologramma ha raccolto negli anni «evidenze teoriche in vari settori Istituto Naz. di Fisica Nucleare Tweet di @larenait L'Arena @larenait Provincia di #Verona Tamponamento a catena alla rotonda: ferita una 23enne bit.ly/2jLCW9u fb.me/1H47kflfl 8m L'Arena @larenait L'#Universo? Potrebbe essere un gigantesco Pag. 27 075278 Diminuisci Codice abbonamento: Aumenta 30-01-2017 Data Pagina Foglio della fisica delle interazioni fondamentali», spiega Claudio Corianò, ricercatore dell’Infn e professore di fisica teorica all’Università del Salento. «L’idea alla base della teoria olografica dell’ Universo precisa l’esperto - è che tutte le informazioni che costituiscono la ’realta» a tre dimensioni (più il tempo) siano contenute entro i confini di una realtà con una dimensione in meno». 2 / 2 ologramma. Scoprite il contenuto di questa teoria cosmologica... fb.me/3rdyDpwMW 16m L'Arena @larenait #Verona Copertura dell'#Arena, domani si Incorpora SUGGERIMENTI Visualizza su Twitter ARTICOLI DA LEGGERE FACEBOOK L'Arena.it 142.787 "Mi piace" Vi spiego come riesco iPhone 7 Black, Jet a guadagnare 17.000 Black e Argento a € al mese partire da 589€ Migliore Offerta Il lavoro dei sogni Amazon Cerchi Assicurazione Auto Online? Guarda La Nostra Selezione ! Mi piace questa Pagina Condividi assicurazione auto Di' che ti piace prima di tutti i tuoi amici Dove acquistare iPhone7 L'Arena.it 13 minuti fa Arena coperta Martedì a Milano i progetti vincitori Professore tenta di uccidere compagno IL TESTIMONE DELLA SHOAH Provincia di #Verona Tamponamento a catena alla rotonda: ferita una 23enne http://bit.ly/2jLCW9u Sponsorizzato da 14 COMMENTA Commenta Condividi PARTECIPA. 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INVIA PAGINE 1 DI 1 Codice abbonamento: 075278 VAI ALLO SPECIALE Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 28 30-01-2017 Data Pagina 1 / 2 Foglio Potere e dintorni Denari Bussole Frontiere Visioni Incontri e scontri TERREMOTO IN CENTRO ITALIA L'AMERICA DI TRUMP CRISI DELLE BANCHE EMERGENZA MIGRANTI 30 gennaio 2017 Scienza, l'universo potrebbe essere un ologramma L'idea alla base della teoria è che tutte le informazioni che costituiscono la realtà a tre dimensioni, più il tempo, siano contenute entro i con ni di una realtà con una dimensione in meno. L'universo potrebbe essere un gigantesco ologramma in tre dimensioni, emanazione di un campo piatto bidimensionale. Questa teoria cosmologica 'alternativa', elaborata negli Anni 90, sembrerebbe infatti compatibile con i dati sperimentali raccolti sull'eco del Big Bang dal satellite Planck dell'Agenzia spaziale europea. STUDIO PUBBLICATO SU PHYSICAL REVIEW. Un nuovo studio, pubblicato su Physical Review Letters da un gruppo internazionale di sici e astro sici teorici a cui ha preso parte anche l'Italia, attraverso l'Università del Salento e la sezione di Lecce dell'Istituto nazionale di sica nucleare (Infn), ha fatto propria l'ipotesi. L'IDEA DI BASE. Claudio Corianò, ricercatore dell'Infn e professore di Fisica teorica all'Università del Salento, ha spiegato: «L'idea alla base della teoria ologra ca dell'universo è che tutte le informazioni che costituiscono la realtà a tre dimensioni, più il tempo, siano contenute entro i con ni di una 075278 realtà con una dimensione in meno». RISULTATI CONFRONTATI CON L'ECO DEL BIG BANG. Per veri care la Codice abbonamento: plausibilità di questo modello, i ricercatori hanno condotto un'analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della sica dell'universo primordiale, insieme a studi di sica delle interazioni fondamentali. I risultati di questa complessa analisi sono stati poi confrontati con i dati Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 29 Data 30-01-2017 Pagina Foglio 2 / 2 sperimentali satellitari sulla radiazione cosmica di fondo, l'eco del Big Bang appunto. COMPATIBILITÀ CON LA TEORIA. E a quanto pare si sono rivelati statisticamente compatibili anche con il modello ologra co e non solo con il modello corrente del nostro universo, che lo descrive come in fase di accelerazione a causa della presenza dell'energia oscura. I ricercatori credono che i risultati di questo studio possano aprire la strada ad una migliore comprensione del cosmo, spiegando come siano nati lo spazio e il tempo in cui viviamo. # Universo # Università # Salento 0 Commenti Lettera43 Consiglia ⤤ Condividi # Italia # Fondo # Energia # Nucleare # Nazionale # Lecce # Spazio 1 Accedi Ordina dal più recente Inizia la discussione... CORRELATI ✉ Iscriviti d Aggiungi Disqus al tuo sito web Privacy Community primo advisor di comunicazione finanziaria in Italia SOLIDARIETÀ Dal Ticino con gli spazzaneve, gli svizzeri adottano l'Abruzzo Codice abbonamento: 075278 Vedi Anche Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 30 30-01-2017 Data Pagina 1 / 2 Foglio Potere e dintorni Denari Bussole Frontiere Visioni Incontri e scontri TERREMOTO IN CENTRO ITALIA L'AMERICA DI TRUMP CRISI DELLE BANCHE EMERGENZA MIGRANTI 30 gennaio 2017 Scienza, l'universo potrebbe essere un ologramma L'idea alla base della teoria è che tutte le informazioni che costituiscono la realtà a tre dimensioni, più il tempo, siano contenute entro i con ni di una realtà con una dimensione in meno. L'universo potrebbe essere un gigantesco ologramma in tre dimensioni, emanazione di un campo piatto bidimensionale. Questa teoria cosmologica 'alternativa', elaborata negli Anni 90, sembrerebbe infatti compatibile con i dati sperimentali raccolti sull'eco del Big Bang dal satellite Planck dell'Agenzia spaziale europea. STUDIO PUBBLICATO SU PHYSICAL REVIEW. Un nuovo studio, pubblicato su Physical Review Letters da un gruppo internazionale di sici e astro sici teorici a cui ha preso parte anche l'Italia, attraverso l'Università del Salento e la sezione di Lecce dell'Istituto nazionale di sica nucleare (Infn), ha fatto propria l'ipotesi. L'IDEA DI BASE. Claudio Corianò, ricercatore dell'Infn e professore di Fisica teorica all'Università del Salento, ha spiegato: «L'idea alla base della teoria ologra ca dell'universo è che tutte le informazioni che costituiscono la realtà a tre dimensioni, più il tempo, siano contenute entro i con ni di una 075278 realtà con una dimensione in meno». RISULTATI CONFRONTATI CON L'ECO DEL BIG BANG. Per veri care la Codice abbonamento: plausibilità di questo modello, i ricercatori hanno condotto un'analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della sica dell'universo primordiale, insieme a studi di sica delle interazioni fondamentali. I risultati di questa complessa analisi sono stati poi confrontati con i dati Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 31 Data 30-01-2017 Pagina Foglio 2 / 2 sperimentali satellitari sulla radiazione cosmica di fondo, l'eco del Big Bang appunto. COMPATIBILITÀ CON LA TEORIA. E a quanto pare si sono rivelati statisticamente compatibili anche con il modello ologra co e non solo con il modello corrente del nostro universo, che lo descrive come in fase di accelerazione a causa della presenza dell'energia oscura. I ricercatori credono che i risultati di questo studio possano aprire la strada ad una migliore comprensione del cosmo, spiegando come siano nati lo spazio e il tempo in cui viviamo. Nuova SEAT Ateca. Best Buy Car 2017. Nuova SEAT Ateca è stata premiata Best Buy Car 2017 da Autobest per il suo mix... Sponsorizzato da SEAT # Universo # Università # Salento # Italia # Fondo # Energia # Nucleare # Nazionale # Lecce # Spazio CORRELATI 0 Commenti Lettera43 Consiglia ⤤ Condividi 1 Accedi Ordina dal più recente Inizia la discussione... Villa Scarface diventa un centro per disabili ✉ Iscriviti d Aggiungi Disqus al tuo sito web Privacy Community primo advisor di comunicazione finanziaria in Italia Codice abbonamento: 075278 Vedi Anche Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 32 Data 30-01-2017 Pagina Foglio 1 / 2 App | Sedi | Astrochannel | Progetti da Terra | Progetti spaziali | Agenda | Lavoro | Seminari | Per le scuole | Rassegna stampa | Sito istituzionale HOME ASTRONOMIA SPAZIO FISICA TEORIA COMPATIBILE CON DATI SPERIMENTALI TECH EVENTI ARCHIVIO 3 Tweet GALLERY Share 123 L’universo come ologramma INAF TV ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI MEDIA INAF Nome Cognome Uno studio pubblicato su Physical Review Letters e rmato, fra gli altri, da Claudio Corianò dell’Infn mostra come i dati sulla radiazione cosmica di fondo siano a favore non solo del modello Lambda-CDM Indirizzo email Subscribe ma anche di quello con un universo ologra co. di Antonella Varaschin Segui @U ComINFN OGGI SU MEDIA INAF lunedì 30 gennaio 2017 @ 13:05 L’universo come ologramma Un nuovo studio, pubblicato su Physical Review In difesa della montagna magica Letters, ha fornito le prime importanti Christa McAuli e, “Teacher in Space” indicazioni scienti che sulla compatibilità A Napoli, l’universo in chiaro scuro statistica con i dati sperimentali del modello Grissom, White e Cha ee, i tre dell’Apollo 1 ologra co dell’universo, secondo il quale il Acqua di cometa per il “procione spaziale” nostro universo sarebbe, appunto, un grande e complesso ologramma. Ecco a voi l’idrogeno metallico POTREBBE INTERESSARTI ANCHE… E se l’universo fosse un ologramma? La ricerca ha coinvolto sici e astro sici teorici E se fossimo un ologramma in 2D? di Regno Unito, Italia e Canada, in particolare Storia dell’universo in 11 equazioni dell’Università di Southampton in Inghilterra, Dal Big Bang a oggi, ecco l’universo di Planck della Sezione di Lecce dell’INFN e Eccesso d’energia nell’universo neonato dell’Università del Salento in Italia, del Perimeter Institute e dell’Università di Waterloo in Canada. La ricerca è frutto di un’analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della sica dell’universo primordiale, uniti a studi di sica delle interazioni fondamentali. I risultati di questa complessa analisi sono stati confrontati con i dati sperimentali satellitari sulla radiazione cosmica di fondo (Cosmic Microwave Background, CMB) e sono stati trovati in accordo con essi. Il modello corrente del nostro universo, che è in una fase di accelerazione dovuta alla presenza di energia oscura, prevede una cosiddetta ‘costante cosmologica’, introdotta da Einstein GIORNO PER GIORNO Dal 02.12.2016 al 30.05.2017 - A Monte Porzio le stelle fanno i nidi Dal 16.12.2016 al 28.02.2017 - Incontri ravvicinati con il Pianeta rosso Dal 22.12.2016 al 19.03.2017 - Dalla Specola ad Arcetri Dal 29.01.2017 al 02.02.2017 - A Napoli, l’universo in chiaro scuro negli anni ’20 e chiamata Lambda, insieme a materia oscura fredda (Cold Dark Matter, CDM), e per 11.02.2017 (16:00) - Giochiamo che eravamo laureati in astronomia questo prende il nome di modello Lambda-CDM. Questo modello è supportato dai dati 24.02.2017 (20:45) - Conferenze in Cirenaica sperimentali. La nuova ricerca prova che gli stessi dati sperimentali sono a favore anche di un 10.03.2017 (20:45) - Conferenze in Cirenaica modello di universo ologra co. 05.05.2017 - Premio Galileo, ecco i fantastici cinque «L’ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata I VIDEO E GLI AUDIO PIÙ RECENTI formulata negli anni ’90 del secolo scorso da diversi scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della sica delle interazioni fondamentali», spiega Claudio Corianò, ricercatore dell’INFN e professore di sica teorica dell’Università del Salento, che ha partecipato alla ricerca 82 share insieme ai colleghi Niayesh Afshordi, Luigi Delle Rose, Elizabeth Gould e Kostas Skenderis. «L’idea alla base della teoria ologra ca dell’universo – prosegue Corianò – è che tutte le informazioni che costituiscono la ‘realtà’ a tre dimensioni – più il tempo – siano contenute entro i con ni di una Si può immaginare che tutto ciò che si vede, si sente e si ascolta in 3D – e la percezione del tempo – sia emanazione di un campo piatto bidimensionale, cioè che la terza dimensione sia ‘emergente’, se paragonata alle altre due dimensioni. L’idea, quindi, è simile a quella degli ologrammi ordinari, La vita di 100 galassie in una simulazione al supercomputer 72 nell’ologramma su una carta di credito, solo che qui è l’intero universo a essere codi cato. In un Codice abbonamento: in cui l’immagine tridimensionale è codi cata in una super cie bidimensionale, come share ologramma la terza dimensione viene generata dinamicamente a partire dall’informazione sulle rimanenti due dimensioni. Istituto Naz. di Fisica Nucleare 075278 realtà con una dimensione in meno». Pag. 34 30-01-2017 Data Pagina Foglio 2 / 2 «Per creare un ologramma si prende un fascio laser luminoso e lo si separa all’origine in due fasci: uno è inviato su un oggetto distante e quindi viene ri esso, mentre l’altro è inviato per essere registrato. Servono due coordinate per indirizzare il fascio incidente sull’oggetto, in modo da esplorarlo completamente, mentre è proprio l’interferenza tra il fascio originario e quello ri esso che permette di ricostruire l’immagine e dare il senso della profondità», conclude Corianò. La costante di Hubble sotto la lente gravitazionale 81 share Si può rappresentare il concetto pensando al cinema in 3D. Anche in questo caso la visione 3D è il risultato di due immagini di erenti inviate all’occhio destro e all’occhio sinistro, dove una scena viene ripresa da due angolature distinte, che il nostro cervello processa automaticamente generando il senso della profondità. L’informazione, in questo caso, viene da uno schermo piatto, ma è percepita dall’osservatore come tridimensionale. In ambito cosmologico, per avere una rappresentazione sempli cata della formulazione ologra ca, possiamo immaginare che ci sia una Un adolescente assai navigato: il rover Opportunity compie 13 anni super cie ideale, sulla quale tutta l’informazione dell’universo venga in qualche modo registrata, 104 come in un ologramma: uno schermo che contiene la “scena” dell’intero universo. share Gli scienziati ora sperano che il loro studio possa aprire la via per migliorare la nostra comprensione dell’universo e spiegare come lo spazio e il tempo si siano prodotti. Fonte: comunicato stampa INFN Una galassia lontanissima sotto la lente gravitazionale Per saperne di più: Leggi su Physical Review Letters l’articolo “From Planck Data to Planck Era: Observational Tests of Holographic Cosmology“, di Niayesh Afshordi, Claudio Corianò, Luigi Delle Rose, Elizabeth 56 share Gould e Kostas Skenderis (qui il preprint) Recommend 123 people recommend this. Sign Up to see what your friends recommend. 3 Tweet Share 123 CMB | COSTANTE COSMOLOGICA | ESA | INFN | PLANCK | PRINCIPIO OLOGRAFICO Articolo pubblicato il 30/01/2017 alle 13:05 da Antonella Varaschin in Fisica, News. I commenti sono aperti a tutti sulla pagina Facebook del sito. Per segnalare alla redazione refusi, imprecisioni ed errori è invece disponbibile un modulo dedicato. Meraviglie hitech venute dallo spazio: il catalogo 2017 23 share ← In difesa della montagna magica Quattro passi avanti per la costruzione di E-ELT MEDIA INAF PER LA STAMPA Direttore responsabile: Marco Malaspina » Ricevere le notizie di Media INAF » Contattare l'u cio stampa » Ultimi comunicati stampa » Diritti sui contenuti » INAF in TV Redazione: U cio comunicazione INAF Viale del Parco Mellini 84 - 00136 - Roma Registrazione n. 8150 dell'11.12.2010 presso il Tribunale di Bologna REDAZIONE E SITO WEB Powered by Wordpress - Theme design by Mala Ok Leggi di più Codice abbonamento: 075278 Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di pro lazione, nostri e di terze parti Redazione e contatti » Newsletter » Area 51 » Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 35 Data 30-01-2017 Pagina Foglio HOME NEWS METEO NOWCASTING GEO-VULCANOLOGIA ASTRONOMIA MEDICINA & SALUTE TECNOLOGIA VIAGGI 1 / 2 OLTRE LA SCIENZA FOTO VIDEO L’universo come ologramma: la teoria cosmologica è compatibile con i dati sperimentali "L'ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata formulata negli anni ’90 del secolo scorso da diversi scienziati" A cura di Filomena Fotia 30 gennaio 2017 - 11:56 Mi piace 472 mila Il treno a vapore della Sila, magia vintage tra la neve calabrese Un nuovo studio, pubblicato su Physical Review Letters, ha fornito le prime importanti indicazioni scienti che sulla compatibilità statistica con i dati sperimentali del modello ologra co dell’universo, secondo il quale il nostro universo sarebbe, appunto, un grande e complesso ologramma. La ricerca ha coinvolto sici e astro sici teorici di Regno Unito, Italia e Canada, in particolare dell’Università di Southampton in Inghilterra, della Sezione di Lecce dell’INFN e dell’Università del Salento in Italia, del Perimeter Institute e dell’Università di Waterloo in Canada. La ricerca è frutto di un’analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della sica dell’universo primordiale, uniti a studi di fisica delle interazioni fondamentali. I risultati di questa complessa analisi sono stati confrontati con i dati sperimentali satellitari sulla radiazione cosmica di fondo (Cosmic Microwave Background, CMB) e sono stati trovati in accordo con essi. Il modello corrente del nostro universo, che è in una fase di accelerazione dovuta alla presenza di energia oscura, prevede una cosiddetta ‘costante cosmologica’, introdotta da Einstein negli anni ’20 e chiamata Lambda, insieme a materia oscura fredda (Cold Dark Matter, CDM), e per questo prende il nome di modello Lambda-CDM. Questo modello è supportato dai dati sperimentali. La nuova ricerca prova che gli stessi dati sperimentali sono a favore anche di un modello di universo ologra co. “L’ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata formulata negli anni ’90 del secolo scorso da diversi scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della sica delle interazioni fondamentali”, spiega Claudio Corianò, 075278 ricercatore dell’INFN e professore di sica teorica dell’Università del Salento, che ha partecipato alla ricerca insieme ai colleghi Niayesh Afshordi, Luigi Delle Rose, Elizabeth Gould e Kostas Skenderis. Codice abbonamento: “L’idea alla base della teoria ologra ca dell’universo – prosegue Corianò – è che tutte le informazioni che costituiscono la ‘realtà’ a tre dimensioni – più il tempo – siano contenute entro i con ni di una realtà con una dimensione in meno”. Si può immaginare che tutto ciò che si vede, si sente e si ascolta in 3D – e la percezione del tempo – sia emanazione di un campo piatto bidimensionale, cioè che la terza dimensione sia ‘emergente’, se paragonata alle altre due dimensioni. L’idea, quindi, è simile a quella degli Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 36 Data 30-01-2017 Pagina Foglio 2 / 2 ologrammi ordinari, in cui l’immagine tridimensionale è codi cata in una super cie bidimensionale, come nell’ologramma su una carta di credito, solo che qui è l’intero universo a essere codi cato. In un ologramma la terza dimensione viene generata dinamicamente a partire dall’informazione sulle rimanenti due dimensioni. “Per creare un ologramma – spiega Corianò – si prende un fascio laser luminoso e lo si separa all’origine in due fasci: uno è inviato su un oggetto distante e quindi viene ri esso, mentre l’altro è inviato per essere registrato”. “Servono due coordinate per indirizzare il fascio incidente sull’oggetto, in modo da esplorarlo completamente, mentre è proprio l’interferenza tra il fascio originario e quello ri esso che permette di ricostruire l’immagine e dare il senso della profondità”, conclude Corianò. Si può rappresentare il concetto pensando al cinema in 3D. Anche in questo caso la visione 3D è il risultato di due immagini differenti inviate all’occhio destro e all’occhio sinistro, dove una scena viene ripresa da due angolature distinte, che il nostro cervello processa automaticamente generando il senso della profondità. L’informazione, in questo caso, viene da uno schermo piatto, ma è percepita dall’osservatore come tridimensionale. In ambito cosmologico, per avere una rappresentazione sempli cata della formulazione ologra ca, possiamo immaginare che ci sia una super cie ideale, sulla quale tutta l’informazione dell’universo venga in qualche modo registrata, come in un ologramma: uno schermo che contiene la “scena” dell’intero universo. Gli scienziati ora sperano che il loro studio possa aprire la via per migliorare la nostra comprensione dell’universo e spiegare come lo spazio e il tempo si siano prodotti. From Planck data to Planck Era: Observational Tests of Holografic Cosmology, Physical Review Letters From Planck Data to Planck Era: Observational Tests of Holografic Cosmology, arxiv.org 11:56 30.01.17 A cura di Filomena Fotia ARTICOLI CORRELATI ALTRO DALL'AUTORE Pediatria, nuove nomine: la Terremoto, vescovo di Chieti: scuola di rinnovabili con prof.ssa Susanna Esposito “grande dignità della gente” Vaillant chiamata dall’Università... Greenpeace: le prime FOTO Sbagliando s’impara: così il Medicina, SIBIoC: “Esami clinici della barriera corallina cervello impara anche dagli in crescita del 20% ogni... amazzonica errori... 075278 Nuovo Laboratorio Energie: a Istituto Naz. di Fisica Nucleare HOME GEO-VULCANOLOGIA FOTO ASTRONOMIA Codice abbonamento: SITEMAP Pag. 37 Data 30-01-2017 Pagina Foglio HOME NEWS METEO NOWCASTING GEO-VULCANOLOGIA ASTRONOMIA MEDICINA & SALUTE TECNOLOGIA VIAGGI 1 / 2 OLTRE LA SCIENZA FOTO VIDEO Scienza, la clamorosa scoperta sul cosmo: “l’universo in realtà è soltanto un grande ologramma” Scienza, sullo Spazio gli scienziati scoprono che si tratta di un grande ologramma e adesso sperano di comprendere meglio il cosmo e spiegare come si siano prodotti lo spazio e il tempo A cura di Peppe Caridi 30 gennaio 2017 - 20:25 Mi piace 472 mila Stop a etichette 'bugiarde' Il nostro Universo sarebbe un grande e complesso ologramma. A mostrare una prima evidenza di quanto già ipotizzato nel 1990 è uno studio internazionale pubblicato su Physical Review che ha coinvolto sici e astro sici teorici di Regno Unito, Italia e Canada. I ricercatori hanno pubblicato prove di osservazione che spiegherebbero quindi una visione olografica 2D dell’Universo. Lo studio può aprire nuovi scenari sulla teoria del Big Bang e sulla gravità quantistica, uno dei problemi più profondi di sica teorica. Ad annunciare la scoperta è l’L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. LO studio è stato realizzato da ricercatori dell’Università di Southampton in Inghilterra, della Sezione di Lecce dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell’Università del Salento in Italia, del Perimeter Institute e dell’Università di Waterloo in Canada. “Gli scienziati ora sperano che il loro studio possa migliorare la nostra comprensione dell’Universo e spiegare come lo spazio e il tempo si siano prodotti” spiega l’Infn. Questo lavoro potrebbe portare ad una teoria del funzionamento della gravità quantistica, una teoria che armonizza la meccanica 075278 quantistica con la teoria della gravità di Einstein. La ricerca è frutto di un’analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della sica dell’universo Codice abbonamento: primordiale, uniti a studi di sica delle interazioni fondamentali. “L’ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata formulata negli anni ’90 del secolo scorso da Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 38 Data 30-01-2017 Pagina Foglio 2 / 2 diversi scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della sica delle interazioni fondamentali” spiega Claudio Corianò, ricercatore dell’Infn e professore di sica teorica dell’Università del Salento, che ha partecipato alla ricerca insieme ai colleghi Niayesh Afshordi, Luigi Delle Rose, Elizabeth Gould e Kostas Skenderis. “L’idea alla base della teoria olografica dell’universo -prosegue Corianò- è che tutte le informazioni che costituiscono la ‘realtà’ a tre dimensioni – più il tempo – siano contenute entro i con ni di una realtà con una dimensione in meno”. Si può immaginare, rimarca l’Infn, “che tutto ciò che si vede, si sente e si ascolta in 3D – e la percezione del tempo – sia emanazione di un campo piatto bidimensionale, cioè che la terza dimensione sia ‘emergente’, se paragonata alle altre due dimensioni”. “L’idea, quindi, -continua l’Istituto italiano- è simile a quella degli ologrammi ordinari, in cui l’immagine tridimensionale è codi cata in una super cie bidimensionale, come nell’ologramma su una carta di credito, solo che qui è l’intero universo a essere codi cato. In un ologramma la terza dimensione viene generata dinamicamente a partire dall’informazione sulle rimanenti due dimensioni”. “Per creare un ologramma -spiega ancora Corianòsi prende un fascio laser luminoso e lo si separa all’origine in due fasci: uno è inviato su un oggetto distante e quindi viene ri esso, mentre l’altro è inviato per essere registrato. Servono due coordinate per indirizzare il fascio incidente sull’oggetto, in modo da esplorarlo completamente, mentre è proprio l’interferenza tra il fascio originario e quello riflesso che permette di ricostruire l’immagine e dare il senso della profondità”. Si può rappresentare il concetto pensando al cinema in 3D. Anche in questo caso, afferma l’Infn, “la visione 3D è il risultato di due immagini differenti inviate all’occhio destro e all’occhio sinistro, dove una scena viene ripresa da due angolature distinte, che il nostro cervello processa automaticamente generando il senso della profondità. L’informazione, in questo caso, viene da uno schermo piatto, ma è percepita dall’osservatore come tridimensionale”. “In ambito cosmologico, per avere una rappresentazione sempli cata della formulazione ologra ca, possiamo immaginare conclude l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare- che ci sia una super cie ideale, sulla quale tutta l’informazione dell’universo venga in qualche modo registrata, come in un ologramma: uno schermo che contiene la ‘scena’ dell’intero universo”. 20:25 30.01.17 ALTRO DALL'AUTORE Codice abbonamento: ARTICOLI CORRELATI 075278 A cura di Peppe Caridi Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 39 30-01-2017 Data QUIFINANZA.IT (WEB2) Pagina 1 / 2 Foglio NOTIZIE SPORT ECONOMIA DONNE VIAGGI MOTORI IN CITTÀ EVENTI AZIENDE MENU MAIL COMMUNITY X Questo sito utilizza cookie anche di terzi per inviarti pubblicita' e servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di piu' o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, leggi qui. 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La ricerca ha coinvolto fisici e astrofisici teorici di Regno Unito, Italia e Canada, in particolare dell’Università di Southampton in Inghilterra, della Sezione di Lecce dell’INFN e dell’Università del In Svizzera le cabine telefoniche si trasformano in biblioteche La vicina sta per morire, l'attore la invita a vivere con lui In una chiesa sconsacrata di Londra hanno creato una piscina Salento in Italia, del Perimeter La ricerca è frutto di un’analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della fisica dell’universo primordiale, uniti a studi di fisica delle interazioni fondamentali. I risultati di questa complessa analisi sono stati confrontati con i dati sperimentali satellitari sulla radiazione cosmica di fondo (Cosmic Microwave Background, CMB) e sono stati trovati in accordo con essi. Il modello corrente del nostro universo, che è in una fase di accelerazione Articoli recenti Elettricità, nel 2016 domanda in calo del 2,1% rispetto allo scorso anno Unicredit, nel 2016 stima perdita di 11,8 miliardi Piazza Affari chiude in fondo all’Europa. Bancari in picchiata Lufthansa: “Digital Travel Experience” a bordo dei nuovi Airbus A350-900 075278 Waterloo in Canada. Alerion, Assemblea nomina CdA per il triennio 2017-2019 Codice abbonamento: Institute e dell’Università di dovuta alla presenza di energia oscura, prevede una cosiddetta ‘costante cosmologica’, introdotta da Einstein negli anni ’20 e chiamata Lambda, insieme a materia oscura fredda (Cold Dark Matter, CDM), e per questo Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 40 Data QUIFINANZA.IT (WEB2) 30-01-2017 Pagina Foglio prende il nome di modello Lambda-CDM. Questo modello è supportato dai dati sperimentali. La nuova ricerca prova che gli stessi dati sperimentali 2 / 2 In Evidenza BORSA ITALIANA sono a favore anche di un modello di universo olografico. BORSE ESTERE “L’ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata formulata negli anni ’90 del secolo scorso da diversi EURIBOR scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della fisica delle TITOLI DI STATO interazioni fondamentali”, spiega Claudio Corianò, ricercatore dell’INFN e professore di fisica teorica dell’Università del Salento, che ha partecipato VALUTE alla ricerca insieme ai colleghi Niayesh Afshordi, Luigi Delle Rose, ESPERTI Elizabeth Gould e Kostas Skenderis. “L’idea alla base della teoria olografica dell’universo – prosegue Corianò – è I Video più visti che tutte le informazioni che costituiscono la ‘realtà’ a tre dimensioni – più Pochi prelievi al bancomat? Ora si rischia l’accertamento fiscale il tempo – siano contenute entro i confini di una realtà con una dimensione in meno”. Si può immaginare che tutto ciò che si vede, si sente e si ascolta in 3D – e la percezione del tempo – sia emanazione di un campo piatto Chi svolge queste professioni è più portato al tradimento bidimensionale, cioè che la terza dimensione sia ‘emergente’, se paragonata alle altre due dimensioni. L’idea, quindi, è simile a quella degli ologrammi Truffa del bancomat: ecco come vengono rubati pin e carta ordinari, in cui l’immagine tridimensionale è codificata in una superficie bidimensionale, come nell’ologramma su una carta di credito, solo che qui è l’intero universo a essere codificato. In un ologramma la terza dimensione Bail in e prelievo forzoso, la lista delle banche più a rischio. Come difendersi viene generata dinamicamente a partire dall’informazione sulle rimanenti due dimensioni. Riscaldamento, 100 giorni per mettersi in regola. Ecco come “Per creare un ologramma – spiega Corianò – si prende un fascio laser luminoso e lo si separa all’origine in due fasci: uno è inviato su un oggetto distante e quindi viene riflesso, mentre l’altro è inviato per essere registrato”. “Servono due coordinate per indirizzare il fascio incidente sull’oggetto, in modo da esplorarlo completamente, mentre è proprio l’interferenza tra il fascio originario e quello riflesso che permette di ricostruire l’immagine e dare il senso della profondità”, conclude Corianò. Si può rappresentare il concetto pensando al cinema in 3D. Anche in questo caso la visione 3D è il risultato di due immagini differenti inviate all’occhio destro e all’occhio sinistro, dove una scena viene ripresa da due angolature distinte, che il nostro cervello processa automaticamente generando il senso della profondità. L’informazione, in questo caso, viene da uno schermo piatto, ma è percepita dall’osservatore come tridimensionale. In ambito cosmologico, per avere una rappresentazione semplificata della formulazione olografica, possiamo immaginare che ci sia una superficie ideale, sulla quale tutta l’informazione dell’universo venga in qualche modo 075278 dell’intero universo. 007 Spectre (Blu-Ray) Condividi su Facebook Istituto Naz. di Fisica Nucleare + Amazon E-reader Kindle Paperwhite, schermo Amazon €11.02 €129.99 Pag. 41 Codice abbonamento: registrata, come in un ologramma: uno schermo che contiene la “scena” Data 30-01-2017 Pagina Foglio HOME VIDEO FOTO Lecce 1 / 2 Lunedì 30 Gennaio 2017 | Ultimo agg.: 20:36 Lecce NAZIONALE LECCE BRINDISI Lecce - «L'universo? E' come un grande ologramma»... TARANTO BARI BAT FOGGIA REGIONE seguici su «L'universo? E' come un grande ologramma». I risultati di uno studio internazionale a cui hanno lavorato anche la Sezione di Lecce dell’Infn e dell’Università del Salento 3 Mi piace 3 Un nuovo studio, pubblicato su Physical Review Letters, ha fornito le prime importanti indicazioni scientifiche sulla compatibilità statistica con i dati sperimentali del modello “olografico” dell’universo, secondo il quale il nostro universo sarebbe, appunto, un grande e complesso ologramma. La ricerca ha coinvolto fisici e astrofisici teorici di Regno Unito, Italia e Canada, in particolare dell’Università di Southampton in Inghilterra, della Sezione di Lecce dell’Infn e dell’Università del Salento in Italia, del Perimeter Institute e dell’Università di Waterloo in Canada. Condividi «L’ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata formulata negli anni ‘90 del secolo scorso da diversi scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della fisica delle interazioni fondamentali», spiega il professor Claudio Corianò, docente UniSalento di Fisica Teorica delle Interazioni Fondamentali e ricercatore dell’INFN, che ha partecipato alla ricerca insieme ai colleghi Kostas Skenderis, Luigi Delle Rose, Niayesh Afshordi ed Elizabeth Gould, «L’idea alla base della teoria olografica dell’universo è che tutte le informazioni che costituiscono la ‘realtà’ a tre dimensioni - più il tempo - siano contenute entro i confini di una realtà con una dimensione in meno. Si può immaginare che tutto ciò che si vede, si sente e si ascolta in 3D - e la percezione del tempo - sia emanazione di un campo piatto bidimensionale, cioè che la terza dimensione sia ‘emergente’, se paragonata alle altre due dimensioni. L’idea, Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 42 075278 La ricerca è frutto di un’analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della fisica dell’universo primordiale, uniti a studi di fisica delle interazioni fondamentali. I risultati di questa complessa analisi sono stati confrontati con i dati sperimentali satellitari sulla radiazione cosmica di fondo (Cosmic Microwave Background, CMB) e sono stati trovati in accordo con essi. Il modello corrente del nostro universo, che è in una fase di accelerazione dovuta alla presenza di energia oscura, prevede una cosiddetta ‘costante cosmologica’, introdotta da Einstein negli anni ‘20 e chiamata Lambda, insieme a materia oscura fredda (Cold Dark Matter, CDM), e per questo prende il nome di modello Lambda-CDM. Questo modello è supportato dai dati sperimentali. La nuova ricerca prova che gli stessi dati sperimentali sono a favore anche di un modello di universo olografico. Codice abbonamento: 0 Data 30-01-2017 Pagina Foglio 2 / 2 quindi, è simile a quella degli ologrammi ordinari, in cui l’immagine tridimensionale è codificata in una superficie bidimensionale, come nell’ologramma su una carta di credito, solo che qui è l’intero universo a essere codificato». «In un ologramma la terza dimensione viene generata dinamicamente a partire dall’informazione sulle rimanenti due dimensioni. Per creare un ologramma», spiega ancora Corianò, «si prende un fascio laser luminoso e lo si separa all’origine in due fasci: uno è inviato su un oggetto distante e quindi viene riflesso, mentre l’altro è inviato per essere registrato. Servono due coordinate per indirizzare il fascio incidente sull’oggetto, in modo da esplorarlo completamente, mentre è proprio l’interferenza tra il fascio originario e quello riflesso che permette di ricostruire l’immagine e dare il senso della profondità. Si può rappresentare il concetto pensando al cinema in 3D. Anche in questo caso la visione 3D è il risultato di due immagini differenti inviate all’occhio destro e all’occhio sinistro, dove una scena viene ripresa da due angolature distinte, che il nostro cervello processa automaticamente generando il senso della profondità. L’informazione, in questo caso, viene da uno schermo piatto, ma è percepita dall’osservatore come tridimensionale. In ambito cosmologico, per avere una rappresentazione semplificata della formulazione olografica, possiamo immaginare che ci sia una superficie ideale, sulla quale tutta l’informazione dell’universo venga in qualche modo registrata, come in un ologramma: uno schermo che contiene la “scena” dell’intero universo». Gli scienziati ora sperano che il loro studio possa aprire la via per migliorare la nostra comprensione dell’universo e spiegare come lo spazio e il tempo si sono prodotti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lunedì 30 Gennaio 2017 - Ultimo aggiornamento: 20:17 Codice abbonamento: 075278 POTREBBE INTERESSARTI ANCHE Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 43 30-01-2017 Data Pagina 1 / 3 Foglio Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Cliccando in un punto qualsiasi dello schermo, effettuando un’azione di scroll o chiudendo questo banner, invece, presti il consenso all’uso di tutti i cookie OK NETWORK LAVORO ANNUNCI ASTE × Accedi Scienze Home Politica Economia Sport Spettacoli Tecnologia Motori Tutte le sezioni Studio: il nostro Universo potrebbe essere un gigantesco ologramma Le osservazioni della radiazione cosmica di fondo, considerata l'"eco" del Big Bang, sono compatibili con questo modello. Tra gli studiosi anche ricercatori italiani di MASSIMILIANO RAZZANO Un modello per l'Universo. Secondo il modello attuale, il nostro Universo è nato dal Big Bang, una colossale "esplosione iniziale" avvenuta quasi 14 miliardi di anni fa. Dopo il Big Bang l'Universo ha iniziato a espandersi in modo continuo fino a raggiungere l'aspetto attuale. Resta da capire come mai questa espansione stia procedendo in modo accelerato, ovvero perché l'Universo si "gonfi" sempre più velocemente. Il modello attuale, supportato dai dati sperimentali, si basa su una combinazione fra materia visibile e materia oscura e sull'azione della misteriosa Energia Oscura, che sarebbe la principale Istituto Naz. di Fisica Nucleare Leicester, una città in festa fino all'alba. Ranieri: "Sono vecchio, titolo indimenticabile" Renzi: "Tagli all'Irpef per aiutare le famiglie e stop al bollo auto" Regno Unito, Sadiq Khan conquista Londra. Ma il Labour sprofonda in Scozia "Fermare Renzi", bufera sul consigliere Csm Morosini. Colloqui tra Legnini e Mattarella Vitalizi ai parlamentari, Boeri: "Con il contributivo si ridurrebbero del 40%" Leicester, Ranieri: "Sapevo che un giorno avrei vinto uno scudetto" Meno trentenni e più culle vuote. "Così l'Italia perde una mamma su cinque" Fisco, Soru si dimette dopo la condanna a tre anni per evasione fiscale Pag. 44 075278 DA STAR WARS a Superman, da Ritorno al Futuro a Star Trek, il cinema di fantascienza ci ha fatto conoscere molto bene gli ologrammi. Siamo infatti abituati a vedere ologrammi di personaggi, astronavi, e ovviamente alieni di ogni specie. Ma quel che forse non immaginiamo è che l'intero Universo potrebbe essere un gigantesco e sofisticato ologramma. E' questa la conclusione di una nuova ricerca internazionale, che combina aspetti teorici della fisica dell'universo primordiale a studi legati alla struttura fondamentale della materia. Una complessa analisi, a cui hanno partecipato in Italia ricercatori della Sezione di Lecce dell'Infn e dell'Università del Salento. Lo studio, pubblicato su Physical Review Letters, potrebbe aprire la strada per una migliore comprensione del cosmo, spiegando come sia nato e come si siano prodotti lo spazio e il tempo in cui viviamo. I PIÙ I PIÙ LETTI CONDIVISI Codice abbonamento: 30 gennaio 2017 Data 30-01-2017 Pagina Foglio responsabile dell'espansione accelerata. Ma secondo la nuova ricerca, le osservazioni sarebbero in accordo anche con un modello alternativo, basato su un Universo olografico. "L'ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata formulata negli anni '90 del secolo scorso da diversi scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della fisica delle interazioni fondamentali", ha spiegato Claudio Corianò, ricercatore dell'INFN e professore di fisica teorica dell'Università del Salento, fra gli autori dello studio. 2 / 3 la Repubblica Seguici su STASERA IN TV 21:25 - 23:35 I Bastardi di Pizzofalcone 21:20 - 23:00 Monsters & Co. E se l'Universo fosse un ologramma? 21:10 - 00:30 L'Isola dei Famosi Stagione 12 - Ep. 1 21:10 - 22:55 CSI - Stagione 15 - Ep. 17 18 Guida Tv completa » CLASSIFICA TVZAP SOCIALSCORE 1. X Factor 79/100 Slideshow Mi piace 1 di 5 Visioni in 3D. Ma, fantascienza a parte, che cosa vuol dire Universo olografico? L'idea da cui si parte è quella di un ologramma ordinario, in cui un'immagine tridimensionale è codificata su una superficie bidimensionale. Per costruire la percezione della terza dimensione, si parte dall'informazione sulle due dimensioni iniziali. "Per creare un ologramma", spiega Corianò, "si prende un fascio laser luminoso e lo si separa all'origine in due fasci: uno è inviato su un oggetto distante e quindi viene riflesso, mentre l'altro è inviato per essere registrato. Servono due coordinate per indirizzare il fascio incidente sull'oggetto, in modo da esplorarlo completamente, mentre è proprio l'interferenza tra il fascio originario e quello riflesso che permette di ricostruire l'immagine e dare il senso della profondità". Un altro esempio di ologramma che molti hanno in tasca (senza saperlo) sono gli ologrammi di sicurezza, quelle figurine tridimensionali stampate sulle carte di credito. LE GUIDE Corso di scrittura, tutte le novità Il Dio che non sono Giorgia Petrini NARRATIVA Pubblicare un libro Corso di scrittura Codice abbonamento: 075278 Universi olografici. A partire dal concetto di ologramma ordinario, i fisici teorici hanno costruito un modello in cui è l'intero Universo ad essere un ologramma. Possiamo infatti descrivere un punto dell'Universo utilizzando quattro dimensioni, tre per lo spazio più una dimensione "extra" per il tempo. Esattamente come un ologramma ordinario, in cui rappresentiamo un oggetto tridimensionale a partire da due dimensioni, in questo modello i punti dell'Universo a quattro dimensioni si costruiscono usando solo tre dimensioni. A partire da questa "struttura base" a tre dimensioni, possiamo così "proiettare" l'intero Universo nelle tre dimensioni dello spazio e nel tempo. Dalla teoria alle osservazioni. Tra ologrammi, Universo e dimensioni varie è facile perdersi fra equazioni e concetti molto complessi. Eppure la conclusione di Corianò e colleghi è che i dati osservativi sono compatibili con questo modello Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 45 Data 30-01-2017 Pagina Foglio 3 / 3 di Universo. I ricercatori hanno infatti analizzato le osservazioni condotte dal satellite europeo Planck, progettato per studiare la radiazione cosmica di fondo. Analizzando la struttura di questa radiazione di fondo, che possiamo considerare l'"eco" del Big Bang, è infatti possibile riuscire a scovare gli indizi della natura olografica dell'Universo. Nel loro lavoro, gli autori confermano che il modello attuale rappresenta meglio i dati, sottolineando però che in alcune condizioni il modello olografico potrebbe essere più adeguato. Oltre a farci riflettere su concetti così complessi, gli autori sperano che questo risultato possa aprire la strada a una comprensione più profonda dell'Universo in cui viviamo, magari adottando un punto di vista meno convenzionale ma sicuramente molto affascinante. universo ologramma fisica planck radiazione cosmica © Riproduzione riservata 30 gennaio 2017 I gemelli spaziali non sono più identici: il codice genetico di Scott si Altri articoli dalla categoria » Fai di Repubblica la tua homepage Mappa del sito Redazione Studio: il nostro Universo potrebbe essere un gigantesco ologramma Scriveteci Per inviare foto e video Nasa, lo studio: quante radiazioni prendiamo nei voli aerei? Servizio Clienti Pubblicità Privacy Codice abbonamento: 075278 Divisione Stampa Nazionale — Gruppo Editoriale L’Espresso Spa - P.Iva 00906801006 — Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di CIR SpA Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 46 Data SARDANEWS.IT (WEB2) 30-01-2017 Pagina Foglio 1 / 2 Cerca Notizia Sarda News NOTIZIE BLOGGERS ARCHIVIO FACEBOOK CONTATTI VAI RADIO FUSION L'Universo? È un grande ologramma. Nuovi scenari su teoria Big Bang e gravità quantistica NOTIZIE Sardegna Oggi Stampa Email ROMA - Il nostro Universo sarebbe un grande e complesso ologramma. A mostrare una prima evidenza di quanto già ipotizzato nel 1990 è uno studio internazionale pubblicato su Physical Review che ha coinvolto fisici e astrofisici teorici di Regno Unito, Italia e Canada. I ricercatori hanno pubblicato prove di osservazione che spiegherebbero quindi una visione olografica 2D dell'Universo. Lo studio può aprire nuovi scenari sulla teoria del Big Bang e sulla gravità quantistica, uno dei problemi più profondi di fisica teorica. Ad annunciare la scoperta è l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Lo studio è stato realizzato da ricercatori dell’Università di Southampton in Inghilterra, della Sezione di Lecce dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell’Università del Salento in Italia, del Perimeter Institute e dell’Università di Waterloo in Canada. "Gli scienziati ora sperano che il loro studio possa migliorare la nostra comprensione dell’Universo e spiegare come lo spazio e il tempo si siano prodotti" spiega l'Infn. Questo lavoro potrebbe portare ad una teoria del funzionamento della gravità quantistica, una teoria che armonizza la meccanica quantistica con la teoria della gravità di Einstein. La ricerca è frutto di un’analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della fisica dell’universo primordiale, uniti a studi di fisica delle interazioni fondamentali. "L’ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata formulata negli anni ’90 del secolo scorso da diversi scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della fisica delle interazioni fondamentali" spiega Claudio Corianò, ricercatore dell'Infn e professore di fisica teorica dell’Università del Salento, che ha partecipato alla ricerca insieme ai colleghi Niayesh Afshordi, Luigi Delle Rose, Elizabeth Gould e Kostas Skenderis. "L’idea alla base della teoria olografica dell’universo -prosegue Corianò- è che tutte le informazioni che costituiscono la 'realtà' a tre dimensioni - più il tempo - siano contenute entro i confini di una realtà con una dimensione in meno". Si può immaginare, rimarca l'Infn, "che tutto ciò che si vede, si sente e si ascolta in 3D - e la percezione del tempo - sia emanazione di un campo piatto bidimensionale, cioè che la terza dimensione sia 'emergente', se paragonata alle altre due dimensioni". "L’idea, quindi, -continua l'Istituto italiano- è simile a quella degli ologrammi ordinari, in cui l’immagine tridimensionale è codificata in una superficie bidimensionale, come nell’ologramma su una carta di credito, solo che qui è l’intero universo a essere codificato. In un ologramma la terza dimensione 075278 viene generata dinamicamente a partire dall’informazione sulle rimanenti due dimensioni". "Per creare un ologramma -spiega ancora Corianò- si prende un fascio laser luminoso e lo si separa all’origine in due fasci: uno è inviato su un oggetto distante e quindi viene riflesso, mentre l’altro è inviato per essere registrato. Servono due coordinate per Codice abbonamento: indirizzare il fascio incidente sull’oggetto, in modo da esplorarlo completamente, mentre è proprio l’interferenza tra il fascio originario e quello riflesso che permette di ricostruire l’immagine e dare il senso della profondità". Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 47 Data SARDANEWS.IT (WEB2) 30-01-2017 Pagina Foglio 2 / 2 Si può rappresentare il concetto pensando al cinema in 3D. Anche in questo caso, afferma l'Infn, "la visione 3D è il risultato di due immagini differenti inviate all’occhio destro e all’occhio sinistro, dove una scena viene ripresa da due angolature distinte, che il nostro cervello processa automaticamente generando il senso della profondità. L’informazione, in questo caso, viene da uno schermo piatto, ma è percepita dall’osservatore come tridimensionale". "In ambito cosmologico, per avere una rappresentazione semplificata della formulazione olografica, possiamo immaginare conclude l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare- che ci sia una superficie ideale, sulla quale tutta l’informazione dell’universo venga in qualche modo registrata, come in un ologramma: uno schermo che contiene la 'scena' dell’intero universo". ADNKRONOS Vedi su Sardegna Oggi Condividi questo post Follow @sardanews Mi piace 9,6 mila Cerca Il Meteo Regionale per oggi ed i prossimi due giorni Codice abbonamento: 075278 - Centro Epson Meteo Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 48 Data 30-01-2017 Pagina Foglio 1 / 2 xFeed RSS Informativa Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso lunedì, 30 gennaio 2017 ore 18:53 dei cookie. Aggiornato Alle 18:02 Dall'Italia Politica Cronaca Economia e Lavoro Costume Spettacolo E Cultura Scienza e Tecnologia Sport Altre notizie Consigliate Ultime Popolari Correlate lunedì, 30 gennaio 2017 L'Universo? È un grande ologramma. Nuovi scenari su teoria Big Bang e gravità quantistica Da Roma ennesimo schiaffo alla Sardegna. Zero fondi per Province e Città metropolitana Nuova vita a Cagliari per la torre della Quarta Regia. Restauro finito, via al parco - LE FOTO Cervo azzannato da cani randagi vaga, ferito, a Guspini. Salvato dai Forestali - IL VIDEO Sanità, i conti non tornano. Il manager Moirano: "Servono 100 milioni" Ricerca sulla sclerosi multipla, premio a laureata cagliaritana Rubriche Viaggi e Tradizioni Scienza e Tecnologia Istituto Naz. di Fisica Nucleare Sardegna Oggi 32.375 "Mi piace" Mi piace questa Pagina Scopri di più Di' che ti piace prima di tutti i tuoi amici ©2017 ilMeteo.it Cagliari Nubi sparse Temperatura: 12°C Umidità: 81% Vento: moderato - NNW 13 km/h 075278 R O M A - Il nostro Universo sarebbe un grande e complesso ologramma. A mostrare una prima evidenza di quanto già ipotizzato nel 1990 è uno studio internazionale pubblicato su Physical Review che ha coinvolto fisici e astrofisici teorici di Regno Unito, Italia e Canada. I ricercatori hanno pubblicato prove di osservazione che spiegherebbero quindi una visione olografica 2D dell'Universo. Lo studio può aprire nuovi scenari sulla teoria del Big Bang e sulla gravità quantistica, uno dei problemi più profondi di fisica teorica. Ad annunciare la scoperta è l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Lo studio è stato realizzato da ricercatori dell’Università di Southampton in Inghilterra, della Sezione di Lecce dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell’Università del Salento in Italia, del Perimeter Institute e dell’Università di Waterloo in Canada. Sostenibilità Situazione alle ore 18:20 Cagliari Carbonia Iglesias Sanluri Villacidro Nuoro Lanusei Tortolì Olbia Tempio Pausania Oristano Sassari Pag. 49 Codice abbonamento: La scoperta di un team di studiosi di Regno Unito, Canada e Italia. Gli Scienziati ora sperano di comprendere meglio il cosmo e spiegare come si siano prodotti lo spazio e il tempo. Data 30-01-2017 Pagina Foglio "Gli scienziati ora sperano che il loro studio possa migliorare la nostra comprensione dell’Universo e spiegare come lo spazio e il tempo si siano prodotti" spiega l'Infn. Questo lavoro potrebbe portare ad una teoria del funzionamento della gravità quantistica, una teoria che armonizza la meccanica quantistica con la teoria della gravità di Einstein. La ricerca è frutto di un’analisi congiunta di aspetti teorici e fenomenologici della fisica dell’universo primordiale, uniti a studi di fisica delle interazioni fondamentali. "L’ipotesi che il nostro universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata formulata negli anni ’90 del secolo scorso da diversi scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della fisica delle interazioni fondamentali" spiega Claudio Corianò, ricercatore dell'Infn e professore di fisica teorica dell’Università del Salento, che ha partecipato alla ricerca insieme ai colleghi Niayesh Afshordi, Luigi Delle Rose, Elizabeth Gould e Kostas Skenderis. "L’idea alla base della teoria olografica dell’universo -prosegue Corianò- è che tutte le informazioni che costituiscono la 'realtà' a tre dimensioni - più il tempo - siano contenute entro i confini di una realtà con una dimensione in meno". Si può immaginare, rimarca l'Infn, "che tutto ciò che si vede, si sente e si ascolta in 3D - e la percezione del tempo - sia emanazione di un campo piatto bidimensionale, cioè che la terza dimensione sia 'emergente', se paragonata alle altre due dimensioni". "L’idea, quindi, -continua l'Istituto italiano- è simile a quella degli ologrammi ordinari, in cui l’immagine tridimensionale è codificata in una superficie bidimensionale, come nell’ologramma su una carta di credito, solo che qui è l’intero universo a essere codificato. In un ologramma la terza dimensione viene generata dinamicamente a partire dall’informazione sulle rimanenti due dimensioni". "Per creare un ologramma -spiega ancora Corianò- si prende un fascio laser luminoso e lo si separa all’origine in due fasci: uno è inviato su un oggetto distante e quindi viene riflesso, mentre l’altro è inviato per essere registrato. Servono due coordinate per indirizzare il fascio incidente sull’oggetto, in modo da esplorarlo completamente, mentre è proprio l’interferenza tra il fascio originario e quello riflesso che permette di ricostruire l’immagine e dare il senso della profondità". Si può rappresentare il concetto pensando al cinema in 3D. Anche in questo caso, afferma l'Infn, "la visione 3D è il risultato di due immagini differenti inviate all’occhio destro e all’occhio sinistro, dove una scena viene ripresa da due angolature distinte, che il nostro cervello processa automaticamente generando il senso della profondità. L’informazione, in questo caso, viene da uno schermo piatto, ma è percepita dall’osservatore come tridimensionale". "In ambito cosmologico, per avere una rappresentazione semplificata della formulazione olografica, possiamo immaginare -conclude l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleareche ci sia una superficie ideale, sulla quale tutta l’informazione dell’universo venga in qualche modo registrata, come in un ologramma: uno schermo che contiene la 'scena' dell’intero universo". 2 / 2 Click e Gusta Da oggi a Cagliari la pizza si ordina così: 1. 2. 3. 4. inserisci l'indirizzo scegli la pizzeria (o il ristorante) decidi cosa mangiare attendi la consegna a domicilio www.clickegusta.it Gravi problemi di salute per... Migrante si masturba in un... Incidente mortale in viale Marconi,... Ikea lancia e raddoppia. A... Rischio terremoti in Sardegna, gli... Renato Soru querela il... Rapporti sessuali con l'alunna... ADNKRONOS Tenta di violentare una donna,... Ultimo aggiornamento: 30-01-2017 18:02 Dall'Italia Istituto Naz. di Fisica Nucleare Spia donna da dentro la... Maltempo, altre 24 ore di allerta.... 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Codice abbonamento: 18:44 - Palermo: Fi, ad amministrative con Pag. 50 Data ZAZOOM.IT Foglio Il Tuo Account - Accedi Subito 30-01-2017 Pagina Segnala Blog Social Blog Redazione Blogorete Ultima Ora 1 Zazoom Social News Search Zazoom Social Blog Attualità Gossip Musica Politica Salute Scienza Spettacolo Mi piace Tecnologia Web Notizie dalla Rete 19 mila Top News Blogorete Tweets ATL Braves Player Survives Fiery Car ... Foto vip rubate : Selvaggia Lucarelli in carcere? ATL Braves Player Survives Fiery Car ... Scienza | la clamorosa scoperta sul cosmo | “l’universo in realtà è soltanto un grande Incidente Rovigo : Muore una Norcia, arriva primo modulo collettivo bambina di 12 anni 'Stranger Things' Star Says Winona ... Isola dei Famosi 2017 : Prima puntata - ... Soulja Boy Says Evander Holyfield's In ... Decreto anti-furbetti in arrivo: è ... Adam Lambert e i Queen in tour Il nostro Universo sarebbe un grande e complesso ologramma. A mostrare una prima evidenza di quanto ... 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LO studio è stato realizzato da ricercatori dell’Università di Southampton in Inghilterra, della Sezione di Lecce dell’Istituto Nazionale di Fisica Codice abbonamento: 075278 Nucleare (Infn) e dell’Università del Salento in Italia, del Perimeter Institute e dell’Università di Waterloo in ... LA NOTIZIA COMPLETA SU METEOWEB.EU Istituto Naz. di Fisica Nucleare Pag. 51