1_LO STUDIO Logicagotica viene costituita nel gennaio del 2011 dall'ing. Sergio Pesaresi, una volta conclusasi la proficua esperienza professionale vissuta con lo Studio Ass. CoED ENGINEERING. Logicagotica è studio di Architettura Sostenibile e Mobilità Sostenibile. Progetta interventi edilizi che si basano sul concetto “+CE= più Comfort con meno Energia”, avendo come obiettivo un elevato benessere abitativo associato ad un'alta efficienza energetica. Adotta l'approccio integrato alla progettazione in collaborazione con il team multidisciplinare. Logicagotica progetta utilizzando i protocolli di efficienza energetici più avanzati in Europa quali CasaClima, CasaClima R dell'Agenzia CasaClima di Bolzano, Passivehaus elaborato dal Passivhaus Institut di Darmstadt (D) e Casa Passiva gPHi del Gruppo Passive House Italia e del GPBC Global Passive Building Council internazionale. L'ing. Sergio Pesaresi è Progettista e Consulente Esperto CasaClima, Certified Passivhaus Designer e Progettista certificato gPHi e GPBC. Logicagotica sviluppa al proprio interno il concept fattibilità base progettuale, lo studio di normativa-tecnica-economica, la progettazione preliminare, la progettazione generale, concept urbanistica energetico e dei architettonica, protocolli il utilizzati, l'interior design, l'arredo urbano, i capitolati d'appalto, lo sviluppo dei progetti esecutivi di cantiere e la verifica degli Stati di Avanzamento collaborazioni dei Lavori stabili con e si avvale specialisti di esterni (impiantisti, geologi, paesaggisti, progettisti della sicurezza, tecnici acustici) con i quali ha formato da tempo un affiatato gruppo di lavoro interdisciplinare caratterizzato da sensibilità e competenza nel campo della progettazione di edifici ad alta efficienza energetica, a basso consumo e con elevato comfort abitativo e dell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Il tema progettuale viene fin da subito affrontato dal gruppo interdisciplinare e sviscerato in tutti i suoi molteplici aspetti. Prende così avvio un processo di progettazione iterativo che conduce alla soluzione più consona alle richieste della committenza e più sostenibile in termini ambientali, sociali ed economici. Questo tipo di approccio multidisciplinare permette di affrontare temi progettuali diversi e di risolverli utilizzando linguaggi, tecnologie appropriati e pertinenti. SETTORI DI ATTIVITA' • Abitativo • Efficienza energetica • Ricettivo - Alberghiero • Artigianato e Industria • Direzionale e Commerciale • Impianti sportivi e ricreativi • Parchi • Arredo urbano tecniche e • Interior design • Istruzione e biblioteche • Cave ed estrattivi • Sovrastrutture territoriali • Mobilità sostenibile TIPOLOGIE EDILIZIE • Nuova costruzione • Ristrutturazione edilizia • Restauro e ripristino di edilizia storica e di pregio • Riqualificazione energetica, retrofit • Urbanistica PUBBLICAZIONI 1) S. Pesaresi, S. Para, O. Manfroni, “Discoteca SYMBOL nella Repubblica di San Marino” ACCIAIO, luglio – agosto 1989 2) La rivista specialistica Il Giornale dell'Albergatore di Hotel Domani nel numero di maggio 2007 pubblica una recensione dell'Hotel Accademia di Rimini (4 stelle) del quale l'ing. Sergio Pesaresi ha curato la progettazione generale, architettonica, strutturale e l'Interior Design. 3) La rivista specialistica Pianeta Hotel nel numero di aprile-maggio 2007 pubblica una recensione dell'Hotel Accademia di Rimini (4 stelle) del quale l'ing. Sergio Pesaresi ha curato la progettazione architettonica, strutturale e l'Interior Design. generale, 4) “Per una scuola di Paesaggio. Laboratori progettuali e linee guida”. Pubblicazione a cura dell'Unione Europea, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Emilia Romagna, in merito ai laboratori progettuali svolti in occasione del Corso sul Paesaggio. 5) “Premio architettura Sostenibilità ecocompatibili 2007. nella Pianificazione Regione e Emilia Romagna” della collana Architettura Sostenibile/Report edito da Edicom Edizioni. Recensione su “Campo don Pippo” a pag. 50. 6) Nella rubrica Panorama (pag. 11) del n. 152 di aprile 2013 della prestigiosa rivista Costruire in Laterizio viene pubblicato l'articolo “Il nuovo complesso residenziale a energia quasi zero di Solarolo (RA)”. 2_FILOSOFIA Terra, Paesaggio e Natura La Terra è la nostra casa. E' il nostro passato e il nostro futuro. Noi non siamo i padroni della Terra. Ne siamo i suoi figli. Non l'abbiamo avuta in eredità dai nostri Padri. L'abbiamo avuta in affidamento temporaneo dai nostri Figli. Ai quali dobbiamo riconsegnarla nelle stesse condizioni nelle quali l'abbiamo ricevuta. Magari migliori, se possibile. Paesaggio sono il mare, le colline, la campagna, le strade, i ponti, i centri storici, le periferie, le industrie e le discariche. Paesaggio è la parte di mondo che ognuno di noi vive, occupa, trasforma. Tutte le nostre opere modificano il paesaggio: e solo quelle che lo migliorano hanno il diritto di essere realizzate, le altre è meglio lasciarle sul foglio di carta. Questa è la sfida che dobbiamo vincere. Noi uomini e noi progettisti. Non è una sfida impossibile. Qualcuno, prima di noi, c'è riuscito. La Natura detta le regole del gioco. Il moto della Terra attorno al sole, il ciclo dell'acqua, la forza del fuoco e del vento. il lento inesorabile avvicendarsi della vita e della morte. L'uomo si dimostra grande quando accetta queste regole con l'intelligenza, non quando cerca di sovvertirle con l'arroganza. Progettare e costruire E' necessario comprendere che ogni segno che la matita traccia sul foglio per dare vita ad un nuovo progetto è gravato da un'ipoteca sociale che non si può ignorare. La qualità del costruito incide fortemente sulla qualità della vita di coloro che vivono attorno o all'interno di esso. Ogni costruzione esercita un notevole impatto sulla nostra vita sociale. Occupa spazi a terra e volumi in altezza. Toglie la visuale del tramonto, della collina, dell'orizzonte. Nasconde il sole, inquina l'aria, riscalda l'atmosfera, sperpera risorse non rinnovabili. Determina stili di vita. Progettare e costruire presuppone una coscienza etica e sociale. La costruzione è un organismo complesso che nel suo insieme assume un valore maggiore di quello contenuto nella somma delle singole parti delle quali è composto. Decrescita Decrescita significa diminuire le merci che non sono beni. La crescita non misura la qualità dei beni ma la quantità delle merci prodotte. Crescita significa solamente aumento indefinito del PIL. Così se le nostre migliori case consumano il doppio di energia delle peggiori case tedesche il petrolio consumato in più va ad aumentare il PIL. Ma non è crescita. E' spreco. Decrescita non è rinuncia ad un bene, ma ad una merce che di cui posso fare senza. Decrescita non vuol dire meno, ma il meno quando è meglio. Sobrietà, bellezza, eleganza Sobrietà significa progettare in modo sostenibile, eticamente, sostenibile. ecologicamente Significa ed economicamente leggere il contesto, comprenderlo e dialogare con esso senza arroganza. Sobrietà significa utilizzare il materiale del posto, utilizzando la sua eventuale povertà per farne forza espressiva. Sobrietà significa non uniformarsi alla moda corrente, significa ragionare no global per non farsi colonizzare dalle cosiddette archi-star. Bellezza significa ricercare l'armonia delle forme, della misura, dei colori. Significa inserirsi nel ciclo virtuoso della natura per aggiungere un piccolo contributo positivo che migliori il paesaggio. Sobrietà e bellezza significa saper rinunciare ai metri cubi concessi quando si ritiene che siano eccessivi o ingiustificati. E' togliere, semplificare, pulire, rallentare. Sobrietà significa meno quantità e meno velocità. Eleganza significa più qualità e più bellezza. CURRICULUM STUDIORUM E PROFESSIONALE dott. ing. Sergio Pesaresi Sergio Pesaresi nasce a Rimini il 23.09.1959. Si laurea in ingegneria civile sez. edile il 25.02.1987 presso l’Università degli Studi di Bologna discutendo la tesi in Tecnica delle Costruzioni dal titolo “Valutazione della vulnerabilità sismica di un edificio alberghiero in Rimini. Progetto delle strutture per l’adeguamento sismico” (relatori prof. ing. Roberto Alessi e dott. ing. Pier Paolo Diotallevi). La tesi, per l’attualità dell’argomento e per il tipo di approccio al tema, riceve apprezzamenti sia da parte di enti tecnico – scientifici sia da parte di Amministrazioni pubbliche impegnate nella gestione del territorio. Nel 1988 riceve il Premio per tesi di laurea conferita dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Rimini. Nel 1989 vince il Concorso per tesi di laurea bandito dalla Cassa di Risparmio di Rimini. Supera l’Esame di Stato nella II° sezione dell’anno 1987. Si iscrive all’Albo dell’Ordine degli Ingegneri di Forlì il 16.02.1988 e si trasferisce in data 15.10.1993 a quello dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Rimini al n. 312/A. Inizia l’attività professionale nel 1988 nel settore della progettazione strutturale in campo civile ed industriale. Nel 1989 costituisce lo Studio Associato CoED ENGINEERING assieme all’ing. Sergio Para e all'ing. Odine Manfroni.. Nel 1991 frequenta a Bologna il Corso di Aggiornamento del C.T.E. “Progettare Europa 1992: strutture industrializzate in C.A. e C.A.P.” (direttore prof. ing. Roberto Alessi), su Eurocodici e progettazione agli stati limite (32 ore). Nel 1997 professionale frequenta il “Materiali e corso di specializzazione tecniche del restauro edilizio” organizzato dal Comune di Cervia (16 ore). Nel 1998 partecipa a Pesaro al corso “Ingegneria geotecnica in zona sismica” organizzati dall’Associazione Geotecnica Italiana (20 ore). Nel 1998 partecipa a Orciano (PU) al ciclo “Incontri di aggiornamento professionale sull'Ingegneria del Restauro” organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pesaro e Urbino e tenuto dal prof. Ing. Salvatore di Pasquale. Nel 1998 viene selezionato, in base al curriculum e su base mondiale, dalla Renzo Piano Foundation per partecipare al primo Internet Workshop Internazionale organizzato dalla RPWF (Renzo Piano Workshop Foundation), corso on-line di architettura. Il corso si svolge dal settembre 1998 al marzo 1999. Nel 2002 partecipa al corso “I sistemi fotovoltaici : progettazione tecnica architettonica” tenutosi a Rimini e organizzato dalla ISES ITALIA (16 ore). Nel 2003 partecipa al corso “Recupero e consolidamento delle costruzioni in muratura, sulle problematiche della fatiscenza nell’emergenza post-sismica” muraria tenuto dall’ing. Giuseppe Tosti dell’Associazione Sisto Mastrodicasa (35 ore). È membro della Commissione Edilizia del Comune di Riccione nel triennio 1997 – 2000 quale rappresentante dell’Ordine degli Ingegneri di Rimini. È membro Architettonica Verucchio della e nel Commissione Paesaggio triennio del 2004 Qualità Comune – 2007 di quale rappresentante dell’Ordine degli Ingegneri di Rimini. Viene riconfermato al medesimo incarico per il triennio 2008 – 2011. Nel 2004/05 frequenta e supera l'esame finale del Corso Nazionale di Bioarchitettura organizzato dall'INBAR Istituto Nazionale di Bioarchitettura. Nel 2004 frequenta il corso “Progettazione civile in Zona Sismica alla luce dell'OPCM n.3274/2003” organizzato dall'Ass. Congenia e Ordine degli Ingegneri di Rimini (56 ore). Nel 2006/07 partecipa al corso “Salvaguardia, progettazione e valorizzazione del Paesaggio in Emilia Romagna”, organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l'Anci e la Regione Emilia Romagna (85 ore). Nel 2007 frequenta a Bolzano il Corso Base di CasaClima organizzato dall'Agenzia CasaClima - KlimaHaus di Bolzano (20 ore). Nel 2008 frequenta a Dobbiaco il Corso Avanzato di CasaClima organizzato dall'Agenzia Casa Clima - KlimaHaus di Bolzano (40 ore). Diviene Progettista Esperto CasaClima e inserito nell'Elenco Esperti pubblicato sul sito dell'Agenzia . Dal 2005 al 2009 è membro del Consiglio dell'Ordine degli Ingegneri di Rimini per il quale presiede la Commissione Urbanistica e Architettura. Dal 2008 presiede la sezione riminese del CENSU (Centro Nazionale Studi presidente della Urbanistici). Commissione Viene Qualità riconfermato del Territorio (Architettura, Urbanistica, Paesaggio) per il quadriennio successivo 2009/13. Dal 1999 al 2004 è presidente di Istituto della Scuola comunale per l'Infanzia “La Lucciola”. Dal 2003 al 2009 è presidente del Consiglio del V Circolo Didattico di Rimini. All'interno del Circolo si rende promotore di otto linee di Piedibus, quale modalità di trasporto alternativo ed ecosostenibile, che coinvolge quotidianamente 200 bambini. E' membro del Tavolo Permanente della Mobilità istituito dal Comune di Rimini quale rappresentante dell’Ordine degli Ingegneri di Rimini. E' membro del Forum del Piano Strategico istituito dal Comune di Rimini quale rappresentante dell’Ordine degli Ingegneri di Rimini. E' membro del Comitato Scientifico per il Convegno “Ambiente e salute. La qualità della vita nelle nostre città”, organizzato dagli Ordini degli Ingegneri, dei Medici e degli Architetti della Provincia di Rimini tenutosi in data 22.11.2008, nel quale è anche relatore sul tema “La mobilità a Rimini: possibili interventi”. In qualità di presidente della Commissione Urbanistica e Architettura e della sezione provinciale del CENSU promuove nell'aprile 2009 il “Per-Corso nel Paesaggio” (9 ore). Dall'ottobre 2009 al marzo 2010 frequenta a Bolzano il Corso Consulenti di CasaClima-KlimaHaus (120 ore). Supera l'esame finale e diviene Consulente Esperto di CasaClima-KlimaHaus con iscrizione all'Albo dei Consulenti. Viene invitato quale relatore al convegno organizzato dall'Associazione Congenia “La Green Economy nell'edilizia. Situazione e prospettive” che si tiene a Rimini il 28 maggio 2010. Presenta la relazione “La Casa Passiva: sogno o realtà?” e partecipa alla tavola rotonda sul tema “Abitare ecologico”. Il 31 dicembre 2010 si conclude il lungo e proficuo cammino di CoED ENGINEERING. Nel gennaio LogicaGotica. 2011 l'ing. Sergio Pesaresi fonda Nel maggio 2011 frequenta a Bolzano il Corso di specializzazione Calcolo” “Ponti Termici organizzato – dall'Agenzia Valutazione e Casa - Clima KlimaHaus (16 ore). Da marzo a giugno 2011 partecipa a Riccione (RN) al Laboratorio Nazionale di Alta Formazione sulla Mobilità Sostenibile “La Città Post-Auto” (48 ore) organizzato da Europa Inform con la Consulenza scientifica di FGM AMOR (Austrian Mobility Research) di Graz (Austria). Il 15 giugno 2011 organizza a Imola il Convegno “La sfida CasaClima. A Borgo Morandi di Solarolo efficienza energetica, risparmio di risorse e alta qualità abitativa. Perché un mondo migliore è possibile”. Un convegno di approfondimento culturale e scientifico delle idee e delle tecniche legate alla sostenibilità in edilizia. Viene presentata un'eccellenza italiana, il Borgo Morandi di Solarolo, una delle esperienze più avanzate ed innovative nel panorama edilizio nazionale, in corso di costruzione, con cinque case in classe CasaClima A+, su progetto dell'ing. Sergio Pesaresi, che presenta l'intervento. Intervengono il direttore CasaClima Norbert Lantschner, l'ing. Ruben Erlacher e il prof. ing. Carlo Monti dell'Università di Bologna. In occasione sull'efficienza della "III energetica" Conferenza organizzata Nazionale dall'Ass. AMICI DELLA TERRA, che si è tenuta nel prestigioso Palazzo Rospigliosi in piazza del Quirinale a Roma nei giorni 30 novembre / 1 dicembre 2011, durante la prima sessione dei lavori alla presenza del ministro dell'Ambiente Corrado Clini presenta BORGO MORANDI, lavoro selezionato quale best practice italiana nel campo dell'efficienza energetica. Nel gennaio 2012 frequenta a Bolzano il Corso di specializzazione “Murature isolanti” organizzato dall'Agenzia Casa Clima - KlimaHaus (16 ore). Il progetto di risanamento energetico dell'edificio rurale Spina a San Giovanni in Marignano viene selezionato dall'Agenzia CasaClima di Bolzano quale progetto-pilota per la nuova certificazione CasaClima R in fase di studio. Il 6 giugno 2012 in occasione dell'EIRE (Expo Italia Real Estate) svoltasi alla Fiera di Rho-Pero di Milano e nell'ambito della sezione “Comfort e sostenibilità per il residenziale” l'ing. Sergio Pesaresi tiene una relazione su “Il complesso residenziale Borgo Morandi”, lavoro selezionato quale best practice italiana nel campo dell'efficienza energetica. In agosto 2012 partecipa al Contest nazionale “Olimpiadi della Sostenibilità in Edilizia” promosso dal Gruppo Ripabianca. Il concorso si pone l'obiettivo di raccogliere e valorizzare progetti e idee che comunichino con originalità ed efficacia il tema della sostenibilità in edilizia. Al contributo inviato dall'ing. Sergio Pesaresi viene assegnata la Medaglia d'Argento. Nei giorni 14 settembre e 19 ottobre partecipa al Corso “PHPP 2007.it” presso il Centro di Fisica Edile TBZ di Bolzano. Il PHPP (Passive House Planning Package) è il foglio di calcolo sviluppato dal Passivhaus Institut di Darmstadt (D) per la progettazione di case passive (16 ore). Il 6 ottobre 2012 a Solarolo (RA) il dott. Ulrich Klammsteiner, direttore dell'area tecnica dell'Agenzia CasaClima di Bolzano, consegna al proprietario Claudio Naldi le targhette CasaClima A+, relative alle palazzine B e C2 di Borgo Morandi già completate. Dal certificato finale si evince che le due palazzine consumano 13 kWh/mq.a e non immettono CO 2 in atmosfera. Nei mesi ottobre e novembre 2012 frequenta a Bolzano presso il Centro di Fisica Edile TBZ il Corso Internazionale “CEPH 2012 – Certified European Passive House Designer”. Il CEPH è un progetto realizzato nell'ambito dell'Unione Europea sviluppato in collaborazione tra i partner Energieinstitut Vorarlberg (Austria), eza! energie & umweltzentrum allgäu gGmbH (Germania) e Passivhaus Dienstleistung GmbH (Germania) per la qualifica di progettisti di case passive (80 ore). Nell'ottobre 2012 partecipa al Concorso “Premio Domotica ed Energie rinnovabili” promosso dall'AESS (Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile) di Modena con il progetto di Borgo Morandi. Il progetto viene inserito fra i dieci migliori progetti che accedono alla fase finale. Il 24 novembre 2012 a Bolzano presso il Centro di Fisica Edile TBZ l'ing. Sergio Pesaresi sostiene e supera l'Esame divenendo gPHi (Gruppo Progettista Passive Accreditato House gPHi. Italia) Il nominativo viene inserito nell'Albo Progettisti gPHi. suo Il 7 dicembre 2012 presso il Centro di Fisica Edile ZEPHIR di Pergine Valsugana (TN) l'ing. Sergio Pesaresi sostien l'Esame internazionale del Passivhaus Institut (PHI) di Darmstadt (D). Il giorno 8 febbraio 2013 il Passivhaus Institut gli comunica l'esito postiivo dell'esame e gli consegna l'attestato di Certified Passive House Designer e inserisce il suo nominativo nell'Albo Progettisti del PHI. Il 7 febbraio 2013 nell'ambito del Future Build – Salone della sostenibilità tenutosi presso la Fiera di Parma viene invitato al convegno “Verso edifici a energia quasi zero: best practices CasaClima in Emilia-Romagna” quale relatore sul tema “Borgo Morandi: 5 edifici a Solarolo in classe CasaClima A+”. Nell'aprile 2013 viene costituito il GPBC - GLOBAL PASSIVE BUILDING COUNCIL. L'ing. Sergio Pesaresi viene accreditato quale progettista certificato di questo nuovo organismo scientifico mondiale costituito per studiare, approfondire e diffondere le tecniche di costruzione di edifici passivi. E' sposato, ha due figli e due passioni che coltiva nel tempo libero: la musica e l'atletica. Cantautore dagli anni del liceo, suona la chitarra e canta nella band damanserpastelo! dal 1978. Dal 2005 è iscritto alla S.I.A.E. (Società Italiana Autori ed Editori) quale Autore e Compositore nella sezione Musica. Pratica l'atletica leggera con la squadra Master dell'Olimpia Amatori Rimini nelle specialità dei 100m, 200m e 400m. Nel 2009 consegue il diploma di Tecnico Istruttore della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera). Nel 2011 consegue il titolo di Giudice provinciale FIDAL. 4_PROGETTI Progetto: 1 _ Agriturismo Le Calastre Località: Santarcangelo di Romagna (RN) Committente: soc. Le Calastre Anno: 2003 Incarico: Progettazione Architettonica e Strutturale Descrizione: Il progetto consiste nella ristrutturazione degli edifici rurali già utilizzati ad allevamento avicolo per destinarli ad uso agrituristico. L’agriturismo potrà così disporre di spazi per la ristorazione, di camere ad uso ricettivo, di spazi per un maneggio coperto ed un allevamento di cavalli, di una grande sala convegni, di servizi per cicloturisti, di spazi per l’attività agricola e di una fattoria didattica. All’esterno verranno realizzati parcheggi e piazzole per il camping di camper, roulottes e tende. Progetto: 2 _ Antica Pescheria di Santarcangelo Località: Santarcangelo di Romagna (RN) Committente: Comune di Santarcangelo di Romagna (RN) Anno: 1997 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: “Nel 1828 venne varato un “Piano per l’erezione di diverse Fabbriche Comunali” fra le quali un nuovo Palazzo Municipale, la pubblica Torre, l’Orologio pubblico e le Pescheria”. “La Pescheria inaugurò a Santarcangelo, con le sue linee superficie essenziali, appena mossa bugnato, a addolcite la dalla serie di “architetture di servizio” che hanno come modulo di base il porticato”. (Brani tratti da: S.Nicolini “Architettura a Santarcangelo di Romagna tra ‘800 e inizi del ‘900: le scelte stilistiche del paese). Nel 1997 Romagna, la può gente vedere di Santarcangelo finalmente di restaurata l’Antica Pescheria posta al centro dell’affascinante paese medievale dell’entroterra riminese. L’edificio in muratura avvolge un'unica grande sala al centro della quale sono disposti i banchi di vendita presenta in pietra. due La grandi copertura capriate, a le padiglione terzere e l’orditura minuta realizzate in legno. Al di sopra un tavolato in tavelle di laterizio. Il restauro ha cercato di salvare la forma e il colore di ogni singolo elemento strutturale e decorativa per recuperare le memorie popolari che sono impresse nelle pietre dell’Antica Pescheria. Progetto: 3 _ Appartamento Masi in edificio storico Località: Pesaro Committente: Mario Masi Anno: 1999 - 2000 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: L’intervento viene effettuato su una unità immobiliare posta al primo piano di un edificio sito nel centro storico di Pesaro, in un contesto urbano fortemente vecchia caratterizzato Pescheria, ora dal fabbricato adibito a della sala per esposizioni d’arte moderna, e da alcuni edifici a carattere storico ben conservati. L’appartamento presenta una pianta rettangolare con due lati affacciati sulle strade. La posizione interna dei vani al momento dell’intervento seguiva la consueta distribuzione delle stanze rettangolari poste sul lato esterno con gli affacci sul lungo corridoio posto sul lato cieco. Il progetto, come per gioco, ha voluto rompere gli schemi di una distribuzione rigida dei vani, per creare una strada fantastica che conduce alla scoperta intrigante degli spazi e delle funzioni interne. Progetto: 4 _ Appartamento Boco in edificio storico. Località: Rimini Committente: Andrea e Donatella Boco Anno: 2003 Incarico: Progettazione architettonica, DL e Interior Design Descrizione: Progetto di ristrutturazione e interior design di appartamento sito in edificio storico. Le nuove esigenze abitative della famiglia proprietaria si integrano funzionalmente con le caratteristiche tipologico-formali dell'edificio. Progetto: 5 _ Appartamento Paola Pesaresi Località: Rimini Committente: Paola Pesaresi Anno: 1995 Incarico: Progettazione architettonica, DL e Interior Design Descrizione: Ristrutturazione di appartamento all'interno di una palazzina degli anni '60. La proprietaria voleva creare un ambiente cosmopolita con chiari riferimenti culturali alla pittura moderna e alla poesia. Fulcro dell'appartamento è il luminosissimo muro vetrato centrale con andamento ad arco. I decori dei bagni giocano con l'arte di Mondrian e di Rimbaud. Progetto: 6 _ Appartamento di Sergio e Patrizia Località: Rimini Committente: Sergio e Patrizia Pesaresi Anno: 2002 Incarico: Progettazione architettonica, DL e Interior Design Descrizione: Ristrutturazione di appartamento all'interno di una palazzina degli anni '60. Il design interno è giocato sui toni morbidi del legno del pavimento e dell'arredamento. Guardaroba a tutta altezza con doppio affaccio sostituiscono le pareti divisorie, ricavando così utili spazi chiusi di contenimento. Ogni componente dell'arredo è stato realizzato da un artigiano su disegni originali dello Studio. Progetto: 7 _ Azienda Agricola storica Busignani Pasquale Località: S. Giustina di Rimini Committente: Pasquale Busignani Anno: 1992 – 1996 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: Il fabbricato ha più di un secolo di vita. È un grande edificio rurale situato in zona agricola nei pressi di un antico ghetto di case. È sempre stato adibito ad uso agricolo con la stalla, la cantina, l’appartamento del contadino e del fattore. La ristrutturazione prevede la riorganizzazione dello spazio interno consolidamento della ed un intervento struttura di muraria comportante l’adeguamento sismico. I solai e la copertura, già fortemente deteriorati, vengono sostituiti con solette in laterocemento utilmente collegati con i muri interni ed esterni attraverso cordoli armati e innesti a coda di rondine. I muri, di notevole spessore, vengono risanati e ripristinati, ove necessario, con tecniche quali il “cuci-scuci” e il placcaggio armato superficiale; le fondazione vengono bonificate ed allargate tramite l’applicazione di due lastre in c.c.a. poste a fianco della fondazione esistente e collegate fra loro attraverso cordoli trasversali armati. Il fienile viene ricostruito con la soluzione formale che riprende la tipologia rurale storica con muratura faccia a vista. Progetto: 8 _ Azienda Agricola storica Busignani Martino Località: S. Giustina di Rimini Committente: Martino Busignani Anno: 2006 – in corso Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: L'azienda ortaggi, agricola, necessitava residenza, servizio che di produce nuovi rurale e spazi e vende ad come uso deposito dell'attrezzatura agricola. La soluzione progettuale ha previsto la realizzazione di un unico fabbricato posto sul fianco ovest dell'edificio abitativo esistente, e collegato ad esso tramite un portico, al fine di creare un nucleo rurale compatto multifunzionale che si sviluppasse attorno all'aia esistente. La soluzione formale ha così ripreso il tema compositivo proprio della nostra storia rurale più vera per la quale anche gli annessi agricoli dovevano possedere una dignità formale e non solo funzionale. Pertanto non si è inteso progettare un anonimo capannone ma un edificio che si armonizzi con il paesaggio rurale, con la sua storia e con il contesto preesistente. Progetto: 9 _ Borgo Morandi Località: Solarolo (RA) Committente: Blu & Oro srl Anno: 2006 – in corso Incarico: Progettazione Urbanistica, Architettonica, Strutturale e Direzione Lavori. Concept energetico per certificazione CasaClima A+. Recupero acqua piovana. Descrizione: Borgo Morandi è un piccolo borgo progettato su un'area in precedenza sede di attività artigianali in dismissione. Il Borgo è composto da cinque case isolate che ospitano diciotto appartamenti disposti a schiera su 10tre livelli con proprio giardino privato. I percorsi carrabili ed i parcheggi interni all'area non intersecano i percorsi pedonali: ciò garantiscono una vita relazionale e sociale tipica di certi borghi storici italiani. La progettazione è ispirata dai principi della ecosostenibilità, della bioclimatica e della bioarchitettura. Tutte le case sono progettate secondo il protocollo CASACLIMA Classe A+. I materiali e le soluzioni tecniche ed impiantistiche adottate sono finalizzate al risparmio delle fonti energetiche non rinnovabili e al corretto uso meteorica, sole). di quelle rinnovabili (acqua Progetto: 10 _ Campo don Pippo Località: Rimini – loc. Casetti Committente: Parrocchia San Gaudenzo Anno: 2000 – 2006 Incarico: Progettazione Urbanistica, Architettonica, Strutturale, Paesaggistica e Direzione Lavori Descrizione: Il Campo don Pippo è un centro sportivo e ricreativo molto noto a Rimini, sito alle pendici della collina di Covignano e di proprietà della Parrocchia San Gaudenzo di Rimini. Sorto nel 1972, necessitava da tempo di un radicale intervento di riqualificazione formale e funzionale. Nel 2006 sono stati terminati i lavori. Ora il Campo don Pippo ospita al suo interno due aree con destinazioni specifiche e complementari: l'area sportiva, attrezzata con campi all'aperto per calcio, calcetto, pallacanestro, pallavolo, beach-volley, beach-tennis e campo indoor per pallavolo e calcio a cinque, e corredata di un capiente centro servizi; e l'area ricreativa, nella quale trovano posto la cascina ad uso ristorante. il parco giochi, il palco spettacoli, i servizi igienici, le strutture di accoglienza e la cappellina. Gli edifici realizzati all'interno del Campo don Pippo sono: la cascina ristorante, il nucleo dei servizi igienici, il centro servizi con gli spogliatoi e la palestra poli-funzionale. Il progetto ha perseguito i criteri di rispetto del paesaggio, di valorizzazione delle vicende sociali, culturali e storiche del luogo, di attenzione agli aspetti della progettazione bio-climatica ed ecosostenibile, della bio-compatibilità dei materiali, del risparmio delle fonti energetiche non rinnovabili e della totale accessibilità da parte di chiunque. Nella scelta dei materiali, concretizzatasi attorno a questi criteri, si è optato per il legno massello di abete rosso per le coperture, il sughero per l'isolamento termico, il laterizio locale nei colori delle terre chiare per i tamponamenti ed il manto di copertura, la calce per gli intonaci, le pitture traspiranti ai silossani, gli impasti con scarti di sughero per i sottofondi ed il gres porcellanato con certificazione ambientale per pavimenti e rivestimenti. Gli impianti termo-idraulico ed elettrico sono stati improntati ad un uso razionale dell’energia e delle risorse non rinnovabili e ad uno sfruttamento avanzato dell’energia solare. L’impianto di produzione del calore, composto da caldaie a condensazione alimentate a gas metano, è integrato da una batteria di pannelli solari, con elevato accumulo, dimensionata in maniera tale da massimizzare lo sfruttamento dell’energia solare incidente. Per ottimizzare l'uso dell'energia la Palestra poli-funzionale è riscaldata tramite un impianto a pavimento che richiede acqua a bassa temperatura (quale quella fornita dai pannelli solari e dalla caldaia a condensazione) e garantisce alta inerzia termica. Particolare attenzione è stata rivolta all’uso dell’acqua, bene da considerare alla stregua di quelli non più rinnovabili. L’acqua potabile viene utilizzata solo per gli impieghi più nobili, mentre per gli altri usi (pulizia delle tazze dei water e degli scarpini da calcio, innaffiamento dei campi di calcio e delle piante) si utilizza l'acqua piovana e quella proveniente da pozzi e da dreni superficiali, debitamente accumulate in grandi cisterne interrate. Progetto: 11 _ Casa Grossi in schiera storica Località: Rimini Committente: Fiorella Grossi Anno: 1995 – 1999 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: L’edificio oggetto dell'intervento è situato in piazza Mazzini, nel cuore dell'antico borgo di Sant'Andrea posto a ridosso delle mure malatestiane in prossimità di Porta Montanara. Dalle vecchie mappe della città di Rimini risulta che sul sito sul quale insiste il fabbricato odierno erano presenti abitazioni già nel '700 (cfr. Pianta di Rimini dell'ing. C. Gambalunga, gabinetto all'inizio nostro del G. Fossati delle secolo - stampe) era Bibl. e che sicuramente presente il fabbricato nella sua conformazione attuale (cfr. Fiorentini Pianta - di Bibl. Rimini del Gambalunga, geom. A. archivio fotografico). L'edificio è un chiaro esempio della tipologia delle case a schiera esistenti nei borghi storici di Rimini con facciata principale a filo strada e con un cortile sviluppa di pertinenza su parzialmente due piani abitabile completamente nel e interrati lato posteriore. oltre al presenta detti Si sottotetto due vani comunemente "grotte" dove venivano conservati al fresco i generi alimentari altrimenti deteriorabili. Il progetto ha previsto un intervento di restauro e risanamento conservativo dell’intero edificio svolto con la preoccupazione di una lettura attenta della storia dell’edificio e di un rispetto costante ai materiali e alle forme preesistenti. Progetto: 12 _ Casa GG in schiera storica Località: Rimini – Borgo di San Giuliano Committente: Giuseppe e Graziella Valli Casadei Anno: 2000 - 2001 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: L’edificio appartiene ad una schiera di abitazioni posta sulla piazzetta degli Orti nel Borgo storico di San Giuliano. Nel corso degli anni l’edificio era stato oggetto d’intervento che ne avevano snaturato la facciata e la distribuzione interna. L’intervento di restauro e risanamento conservativo si poneva l’obbiettivo di riconsegnare ai prospetti e agli interni un’appartenenza tipologica e formale al contesto sociale, storico e ambientale propria del sito. La facciata propone ora una ripartizione su tre ordini orizzontali, ottenuta attraverso delimitati da marcapiani, l’utilizzo delle finestrature esistenti ai primi due livelli e con l’aggiunta di un terzo livello di aperture fittizie cieche. L’edificio ha ripreso in tal modo la tipica ripartizione borghigiana delle case poste su tre livelli con finestre poco distanti fra loro in senso verticale e con le finestre del sottotetto di piccole dimensioni e poste a ridosso del cornicione. Progetto: 13 _ Casa a torre storica Località: Pieve Corena (RN) Committente: Conti e Boschi Anno: 1999 – 2001 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: La casa – torre è situata in un ghetto storico di case affacciate sul torrente Mazzocco in località Pieve Corena (enclave del Comune di Verucchio in territorio marchigiano) del quale ne determina, con la sua sagoma e la sua mole, la connotazione storico - architettonica. È posta su terreno acclive e si presenta come organismo unitario composto da cinque corpi di fabbrica realizzati in pietra e mattoni intimamente collegati fra loro ma con caratteristiche plano – altimetriche peculiarmente diverse. La casa era stata da tempo abbandonata e versava in uno stato avanzato di degrado specie all’interno. Su sollecitazione dei nuovi proprietari è stato predisposto un progetto di recupero statico e funzionale. Dato il forte carattere storico e ambientale dell’impianto architettonico, l’intervento strutturale ha dovuto l’organizzazione esistente, necessariamente planimetrica prevedendo ed l’utilizzo rispettare altimetrica degli stessi materiali nelle medesime fogge originali. L’intervento si è pertanto configurato restauro statico dell’edificio condotto come con la contemporanea preoccupazione di migliorarne il livello di sicurezza esistente nei riguardi dei fenomeni sismici. Progetto: 14 _ Villa Marchioni Località: Rimini Committente: Giancarlo Marchioni Anno: 2006 Incarico: Studio di fattibilità Descrizione: Ristrutturazione di un edificio dei primi anni '70 nella prima periferia urbana di Rimini. Il progetto prevede la ridistribuzione funzionale interna del fabbricato a due piani e la sua sopraelevazione per ricavare un ulteriore appartamento soppalcato. La soluzione formale è caratterizzata dalla copertura in legno ed acciaio ad andamento curvilineo e dal rinnovamento grafico dei prospetti e dei materiali. Progetto: 15 _ Borgo storico Case della Pieve Località: Verucchio (RN) Committente: CMV - Coop. Muratori Verucchio Anno: 1998 - 2002 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: Le case oggetto del presente progetto di restauro formano un abitato addossato alla Pieve romanica di “S.Martino in Raffaneto” realizzata nel X secolo. La casa adiacente alla Pieve è ad essa coeva mentre le altre sono state realizzate in un arco temporale di cinque secoli. Sono case che fino a trent’anni fa erano ancora utilizzate come case coloniche a servizio dei poderi vicini e che in seguito furono abbandonate al degrado e all’incuria. Pur essendo fra loro addossate fino a formare un unico complesso a schiera si possono ancora chiaramente distinguere tre corpi di fabbrica con proprie caratteristiche formali e strutturali. I muri hanno forte spessore e sono realizzati con murature di pietrame a sacco. Lo stato di incuria in cui hanno versato per 30 anni ha compromesso buona parte dei muri, alcuni dei quali erano seriamente deteriorati, altri già crollati o in procinto di crollare. Il progetto ha previsto l’intervento riparazione della struttura ai fini di statici e di miglioramento sismico delle case coloniche e la costruzione di nuovo garage interrato sul sedime delle superfetazioni demolite. Sulla scorta di una accurata verifica numerica volta a determinare la sicurezza statico dell’impianto strutturale originario, si è progettato il ripristino di tale impianto come esso si presentava in passato avendo avuto cura di riparare le murature ove possibile, cioè quando esse non presentassero gravi sintomi di instabilità quali strapiombi o estese lesioni, e di demolirle e di ripristinarle con muratura in laterizio dove il recupero si presentasse problematico o controproducente. I solai sono stati sostituiti con analoga struttura composta da travi principali e travicelli lignei e sovrastante piano in tavelle di laterizio con l’aggiunta di una caldana di c.c.a. dello spessore di 4 cm armata con rete e.s.; analogamente per ciò che riguarda il solaio di copertura. Progetto: 16 _ Centro Anziani “Le Pozzette” Località: Villa Verucchio (RN) Committente: Comune di Verucchio (RN) Anno: 1998 – 2000 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: All’interno di una vecchia casa colonica da tempo non più abitata e che rappresenta il legame con il proprio passato contadino, il Comune di Verucchio ha pensato di ospitare il Centro Anziani e la sede di associazioni legate alle problematiche sociali ed ambientali. L’edificio è realizzato in muratura portante con solai lignei e piano in tavelle di laterizio. L’intervento mira a ripristinare l’integrità strutturale del fabbricato, ad adeguarlo alla normativa sismica vigente nella zona e a renderlo utilizzabile ad un pubblico vasto composto principalmente da anziani. L’intervento, pur nella sua sistematicità, tende a ripristinare l’ambiente tipico della vita contadina. Il ripristino strutturale privilegia materiali e forme tipiche del contesto storico-ambientale in cui il fabbricato è sito. Progetto: 17 _ Centro Sportivo Grotta Rossa Località: Rimini Committente: Comune di Rimini Anno: 2002 – 2004 Incarico: Progettazione Urbanistica, Architettonica, Strutturale, Paesaggistica e Direzione Lavori Descrizione: Il progetto prevede la realizzazione di un Centro Sportivo e Ricreativo in una località situata nella prima 18periferia urbana dove è stato recentemente realizzato un grande insediamento abitativo sul tessuto di un vecchio borgo contadino. Il progetto mira a realizzare una sorta di cerniera sociale ed architettonica fra il vecchio ed il nuovo insediamento, per formare una sorta di Piazza Verde nella quale gli abitanti della zona possano incontrarsi e relazionarsi fra loro. Il Centro Sportivo e Ricreativo è costituito da un parco di medie dimensioni attrezzato con giochi e panchine, attraversato da una pista ciclopedonale e dotato di adeguati parcheggi per auto e motocicli. All’interno è posta il Centro Servizi costituito da sala di quartiere, servizi igienici e locali spogliatoio a servizio dell’annesso campo sportivo polifunzionale all’aperto. Progetto: 18 _ Concessionaria Mercedes Cesenatico Località: Cesenatico (FC) Committente: Luciano Farabegoli Anno: 1997 – 1998 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: In accordo sviluppato con un la Mercedes Italia viene mirante alla all’ammodernamento e progetto riqualificazione, all’ampliamento della concessionaria della zona di Cesenatico (FC) e Mercedes dell’officina meccanica annessa. L’obbiettivo che si persegue è quello di realizzare una concessionaria che unisca il fascino della marca automobilistica con un approccio amichevole, quasi familiare, al cliente specie se turista. A tali vincoli espressivi si uniscono i vincoli imposti dal sito (vicinanza di un canale d’acqua e la bassa potenza del terreno zona sismica), dalla preesistenza (il progetto deve integrare le costruzioni esistenti, che non possono essere demolite; le nuove fondazioni devono “convivere” con le fondazioni esistenti) e dalle esigenze del cliente: l’officina e la concessionaria devono poter essere sempre operative e non si prevedono giorni di chiusura al pubblico. L'ing. Sergio Pesaresi redige il progetto strutturale e il piano operativo dei lavori. Due laboratori vengono realizzati con struttura esistente in su c.a. in adiacenza fondazione a all’officina platea, il già terzo laboratorio viene “inserito” fra tale officina e il magazzino ricambi e ha struttura in acciaio con pilastratura interna per non interagire con i plinti a bicchiere dei fabbricati adiacenti. La sala esposizione, costruita in adiacenza a due corpi di fabbrica preesistenti, ha struttura in acciaio con travature reticolari metalliche a lunghezza variabile e presenta un lato interamente vetrato e un lato tamponato con setto verticale in c.a. opportunamente sagomato per ospitare il logo della marca automobilistica. La cifra stilistica dell’intervento, proposta dall'ing. Sergio Pesaresi, riguarda la strallatura delle pensiline a sbalzo che richiama nella forma degli stralli presenti sulle barche a vela. L’intervento, risposto funzionali in pieno della alle ora terminato, aspettative committenza e ha formali della e casa automobilistica. Il piano dei lavori ha efficacemente consentito l’utilizzo dell’officina per tutta la durata dei lavori. Progetto: 19 _ Piedibus scolastico Località: Rimini Committente: V Circolo didattico, Comune e Provincia di Rimini Anno: 2008 Incarico: Promozione e progettazione percorsi Descrizione: Si sono promosse e in seguito progettate otto linee di Piedibus per permettere a 200 alunni di tre plessi cittadini della scuola primaria del V Circolo didattico di andare a scuola a piedi, in compagnia degli amici e in sicurezza. Il Piedibus è un gruppo organizzato di bambini che accompagnati da due adulti effettuano a piedi un percorso stabilito, con fermate intermedie, per andare e tornare da scuola. In tal modo si evita l'uso di automobili e gli intasamenti di traffico attorno a scuole nelle ore di entrata e di uscita. Il Piedibus ha una fortissima valenza ecologica ed educativa, ed ha una notevole ripercussione positiva sulla salute e sull'umore degli alunni. Progetto: 20 _ Concorso internazionale per la riqualificazione del Palazzo Uffici ENI - Roma Località: Roma Committente: Arch. Emilio Ambasz Anno: 1999 Incarico: Studio di fattibilità strutturale Descrizione: “Il Palazzo ENI all’EUR di Roma rientra appieno in un certo tipo di architettura direzionale: una versione italica dell’internation style, apprezzabile come testimonianza di un epoca. Voluta con forza da Mattei nei primi anni ’60 questa architettura è inserita nel quartiere EUR di Roma. Il Palazzo ENI, ancorché ormai diventato un landmark, sembra aver esaurito il suo primo ciclo vitale, sia per problemi tecnici e funzionali, sia per motivi di immagine. È stata quindi attivata una consulenza progettuale per il restyling dell’edificio, fra tre architetti di livello internazionale: Emilio Ambasz, Philippe Samyn e Jean Nouvel. Emilio Ambasz, come nella sua poetica abituale, ha evocato paesaggi sognanti di una natura artificiale, un rituale architettonico che vede la restituzione della qualità ambientale compensare la come perdita obiettivo: di naturalità ovvero della metropoli, restituendo un plusvalore di paesaggio nel progetto. L’edificio diviene quasi un giardino verticale che esprime architettonicamente la sua convinzione che l’uomo sia il giardino della natura” (tratto da L’ARCA n. 140 SET99). L’architetto Emilio Ambasz ha incaricato l'ing. Sergio Pesaresi della consulenza strutturale sul progetto che prevedeva: una “scaffalatura” in acciaio estesa a tutte le facciate sulla quale alloggiare le piante; una riorganizzazione degli spazi interni, una nuova mensa, la realizzazione di un volume conico e di un bow window ellittico al ventesimo piano e la sistemazione a sala concerti e a giardino della copertura. È stata pertanto condotta la verifica statica e sismica dell’intero fabbricato come proposto dal progetto di ristrutturazione e uno studio sulla fattibilità tecnica della realizzazione. Progetto: 21 _ Concorso Biblioteca di Maranello Località: Maranello (MO) Committente: Comune di Maranello Anno: 2007 Incarico: Concorso di Idee Descrizione: Progettare una biblioteca è un'avventura affascinante. Ogni segno tracciato dalla matita si carica di secoli di storia dell'uomo e del suo pensiero; il segno è reso greve dalla responsabilità di dover facilitare la trasmissione, alle nuove generazioni, di un passato che è la nostra ricchezza e la nostra condanna; è reso leggero dalla volontà, talvolta incosciente, di dare una casa accogliente al pensiero dell'oggi e del domani, che speriamo migliore. Abbiamo voluto immaginare la nuova biblioteca di Maranello come una Fabbrica delle Idee, che racchiudesse in sé il genius loci di una comunità che è famosa nel mondo per avere inventato una fabbrica nella quale la tecnica si sposa con la fantasia, la fatica con la creatività, la tradizione con l'innovazione, il lavoro con la passione, il mercato con la dimensione umana. La biblioteca di Maranello ha attualmente un bacino di utenza pari a 16.000 abitanti, possiede 37.868 volumi, 29 abbonamenti a riviste e 5 abbonamenti a quotidiani ed ha una fruizione media giornaliera di 75 persone. Ogni anno vengono acquistati 1.700 volumi. La nuova biblioteca avrà una superficie utile di 1.200 mq. Sulla base di preventivamente biblioteconomico questi stilato a respiro dati un è stato programma ventennale per dimensionare correttamente l'offerta dei posti e del patrimonio. Sulla base di accertati standard europei ed italiani abbiamo stimato il fabbisogno di posti di lettura pari a 8 - 9 ogni 1000 abitanti, cioè 144 nella fase iniziale, che diventeranno 210 (con incremento medio del 2.5% annuo) in prospettiva ventennale. Sulla base dell'indice di crescita programmato, il patrimonio passerà dai 39.000 volumi attuali ai quasi 70.000 del 2027. Indicativamente il 25% di tali volumi sarà posto nel magazzino chiuso (17.500 volumi) mentre il restante 75% troverà posto sugli scaffali aperti. Partendo da questi dati ci siamo chiesti: quale biblioteca? La Fabbrica delle Idee che abbiamo immaginato è una biblioteca aperta a tutti, accogliente, con un grande portico all'ingresso, citazione della tradizione emiliana di riparo e di luogo di socialità. Informale. Abbiamo immaginato di accedere ad essa così come si entra in una libreria, in un grande magazzino, in un negozio di dischi o di videogiochi. All'interno si può curiosare fra le novità editoriali (browsing), sfogliare le riviste, leggere i quotidiani sorseggiando un buon caffè. Non c'è l'imbarazzo che si prova quando si entra in un luogo sconosciuto, indistintamente ostile. Non è il Tempio del Sapere, è una fabbrica. Che accoglie i bambini. Abbiamo immaginato tre sale al piano terra dedicate a loro, per appassionarli alla lettura, per abituarli a pensare con la loro testa, per educarli alla conoscenza vera. Le sale sono affacciate su un cortile interno a loro uso esclusivo. Luminosa. Abbiamo immaginato tutte le pareti esterne vetrate; pensiline e frangisole regolano la luce solare in modo che sia sempre soffusa, indiretta mai fastidiosa per chi legge o studia. La luce ed il mondo entrano dentro le stanze: non è la Torre d'Avorio, è una fabbrica. Dinamica. Al primo piano abbiamo immaginato sale che si accolgono trasformano mostre continuamente, temporanee, che laboratori, convegni, concerti, esposizioni. Non è un mondo statico, è una fabbrica. Verde. Abbiamo immaginato che il parco del vicino ufficio tecnico divenga parte integrante del progetto svolgendo la funzione di salotto di invito. I percorsi pedonali assumono un aspetto sinuoso, le panchine sono affiancate dai divanetti e dai tavolini, le aiuole diventano un parco giochi e al termine dei vialetti si incontra un piccolo laghetto. Un altro laghetto è situato sul terrazzo del primo piano lungo la "passeggiata dei filosofi", un percorso in legno immerso nel verde. Ma non è un parco, è una fabbrica. Una fabbrica. Abbiamo immaginato le sale di studio e di consultazione ospitate all'ultimo piano in un ambiente che fosse una citazione del mondo industriale: la copertura conformata a shed, l'open space, la struttura in acciaio a vista. Non è una boutique, è una fabbrica delle idee. E ora, come realizzarla? L'edificio attuale, che si presenta con la tipica conformazione di capannone prefabbricato con plinti isolati, pilastri e copertura a shed realizzata in copponi, copre l'intero lotto di progetto e si estende su una superficie pari a 850 mq. Per ottemperare al programma si rende necessario reperire altro spazio utile (350 mq). Considerazioni di tipo strutturale (difficoltà a realizzare un piano interrato, stante la maglia e la natura dei pilastri e dei plinti esistenti), di tipo architettonico-distributivo (la necessità di reperire spazi con fronti esterni, debitamente illuminati) e di tipo economico (realizzazione di un piano interrato molto onerosa in termini di tempo e di danaro) ci hanno guidato alla soluzione finale che prevede la ristrutturazione del piano terra attuale, del quale si mantiene unicamente il perimetro esterno e la linea di gronda e nel quale sarà inserita una nuova struttura portante in acciaio, e la soprelevazione parziale di altri due livelli fuori terra. La soprelevazione rispetterà le prescritte distanze dai confine di proprietà (> 5.00 m) e dalle frontistanti pareti finestrate (> 10.00 m) sui lati confinanti con altre proprietà, non considerando tali limitazioni nei confronti del lato frontistante l'ufficio tecnico comunale trattandosi di stessa proprietà. Come sarà? L'edificio in progetto si compone di tre livelli fuori terra, senza piano interrato (inutile e costoso), con struttura portante in acciaio a vista. Complessivamente l'edificio dispone di una superficie netta pari a 1203.32 mq. Il piano terra (Sup. utile = 528.34 mq), che mantiene il perimetro attuale, occupa l'intero sedime del lotto. Il sedime è occupato in parte da un grande portico (Sup. = 251.58 mq), in parte dai locali al chiuso ed in parte da un cavedio rettangolare che ospita il cortile a servizio delle sale per bambini. Dal piano terra fuoriescono due piani di pari superficie (Sup. utile = 337.49 cad.). Il lato ovest dell'edificio è caratterizzato da una parete con andamento in pianta ad arco di cerchio che parte da terra, attraversa il terrazzo del primo piano e si eleva per i due livelli superiori. Tutte le pareti sono realizzate con vetrate continue costituite da vetro termico e struttura portante in alluminio. Sui lati sud ed ovest le vetrate sono affiancate sull'esterno da lamelle frangisole in legno di larice aventi funzione di riduzione della radiazione solare incidente. La copertura è sagomata a shed con finestroni posti sul lato nord dai quali penetra una luce soffusa ed indiretta. Il terrazzo del primo piano è inerbito e coperto in parte da un percorso in legno. Sullo spigolo di sud-est del terrazzo è situato un laghetto: il dolce rumore dell'acqua evoca serenità d'animo e stimola la mente. La fabbrica rispetta la natura? Il progetto è stato redatto adottando criteri di eco-sostenibilità, bioclimatica, bio-compatibilità e di risparmio delle fonti energetiche non rinnovabili. L'acqua meteorica (depurata da quella di prima pioggia contenente un'alta concentrazione di materiali inquinanti e corrosivi) viene convogliata in grandi vasche interrate di accumulo e da lì prelevata per essere utilizzata per scopi poco pregiati, per i quali non è richiesta l'acqua potabile (innaffiamento del giardino pensile e pulizia dei servizi igienici). L'installazione permette di dei produrre pannelli energia fotovoltaici elettrica pulita mentre l'uso di pannelli solari termici, associati a caldaie a condensazione, permette di produrre acqua calda sanitaria limitando l'uso di combustibili fossili. Per limitare il surriscaldamento estivo (elevato angolo di incidenza dei raggi solari) ed evitare il dispendioso uso di condizionatori, sui lati sud ed ovest sono state posizionate pensiline adeguatamente sporgenti poste a livello dei solai e lamelle frangisole che ombreggiano l'interno del fabbricato fintantochè le temperature dei raggi incidenti rimangono alte. Tali protezioni diventano invece trasparenti nei mesi invernali allorché diminuiscono gli angoli di incidenza dei raggi solari e si utilizza l'apporto termico solare per diminuire il ricorso al riscaldamento tradizionale. L'orientamento e le inclinazioni degli shed di copertura, la posizione dei lucernai e dell'impianto fotovoltaico, sono stati progettati tenendo conto di tre concomitanti esigenze: illuminare l'intero secondo piano (che, ricordiamo, è un open space utilizzato quale sala di studio e di consultazione a scaffale aperto) con la luce naturale soffusa ed indiretta proveniente da nord, proteggere la sala dall'incidenza diretta della luce solare e posizionare i pannelli fotovoltaici in falda in modo da inserirli nel disegno complessivo della copertura e per accedere al bonus economico supplementare previsto dalla legge sul Conto Energia proprio a favore degli impianti fotovoltaici posizionati in falda. I laghetti posizionati a sud (sul terrazzo) ed a ovest (nel giardino) concorrono, con la loro evaporazione, a raffrescare l'aria estiva. I materiali impiegati saranno sottoposti a certificazione di bio-compatibilità che garantisca la bassa energia di produzione e la possibilità di un loro riuso in caso di smaltimento. Come funziona la nuova biblioteca? Il ciclo iterativo del percorso progettuale è giunto alla conclusione. E' ora di visitare la nostra Fabbrica delle Idee. Il grande portico accoglie il visitatore e lo invita ad entrare. Il settore di ingresso è strutturato come un grande open-space con le unità stesse. funzionali Il delimitate banco dalle scaffalature informazione è posto leggermente defilato per non incutere soggezione nel visitatore appena entrato. Nella sala trovano posto l'emeroteca, gli spazi novità e fiction nei quali fare browsing, il front-office per le informazioni, il banco prestiti, il back-office, il Caffè della Cultura e i suoi spazi tecnici (dispensa e spogliatoio), gli armadietti per borse e caschi, gli spazi per la consultazione dell'archivio storico e il settore reference con la consultazione dei cataloghi sia in formato cartaceo che digitale (postazioni pc in piedi). Da questa sala si può accedere ai servizi igienici (uomini, donne, disabili e un fasciatoio per bambini), al magazzino a scaffale chiuso e alle tre sale per i bambini. Il magazzino, al quale si accede anche dall'esterno per le operazioni di carico e scarico, ospita gli scaffali chiusi e l'archivio storico comunale. Le tre sale per bambini (0-6 anni, scuola primaria, scuola secondaria) sono fra loro indipendenti anche se comunicanti e sono arredate secondo le esigenze tipiche di ogni età. Dalle tre sale si accede alla corte erbosa adibita a loro uso esclusivo. Una grande scala ellissoidale aperta conduce al primo livello nel quale sono stati posizionati gli spazi polivalenti: in tal modo il visitatore viene attratto con naturalezza all'interno della biblioteca e può così scoprire un mondo per molti sconosciuto o ritenuto ostile. Su questo piano trovano posto: la sala per esposizioni o allestimenti temporanei, la sala polivalente per laboratori o convegni con 60 posti, la sede del Consorzio Maranello Terra del Mito con ufficio e prestigioso spazio vetrina, la ludoteca, la fonoteca e la videoteca oltre ai servizi igienici di piano (uomini, donne, disabili e ripostiglio). Tutte le sale sono affacciate sul giardino pensile seminato in parte a prato e in parte arredato con divani. La "passeggiata dei filosofi" su pedane in legno, conduce al laghetto. L'ultimo piano, disposto ad open space, è invece riservato alle aree di studio e di consultazione propriamente dette. La luce è naturale e zenitale e molto adatta allo studio. In tale piano trovano posto i tavoli di studio e i tavoli con postazioni pc e rete adsl, gli scaffali aperti, le fotocopiatrici, i servizi igienici di piano e i bibliotecario, laboratorio. servizi interni con gli dell'amministrazione uffici ed del il Progetto: 22 _ Concorso Ripensare il Rockisland Località: Molo di Rimini Committente: soc. Rockisland Anno: 2008 Incarico: Concorso di idee su invito Descrizione: PREMESSA UNO. Il Rockisland occupa un posto importante nella città di Rimini e nel cuore di tutti i riminesi e dei turisti ospiti. Occupa il posto del limite del mondo, del finisterrae, delle Colonne d'Ercole. L'ultimo passo sulla terraferma prima dell'infinito, l'ultimo porto prima di salpare verso l'ignoto, l'ultimo briciolo di certezza prima del nulla, l'ultimo battito di orologio prima dell'eternità. E' un angolo di mondo in equilibrio fragile, un posto da maneggiare con cura, con attenzione, con amore. Perché è di tutti e perché tutti lo cercano per trovarvi l'ispirazione del vivere. Senza il molo di Levante, Rimini sarebbe un bimbo senza occhi, una ragazza senza sogni, una città senza cuore. Abbiamo cercato di ripensare il Rockisland avendo tutto questo ben chiaro in mente, in modo che ogni segno che la matita lasciava sul foglio fosse un gesto di amore consapevole verso tutti coloro che passeranno, un giorno, da lì. PREMESSA DUE. “Noi, popolo del Rockisland, siamo diversi dagli altri”. E' bastato poco per incontrare il popolo che frequenta il locale, per capire questa diversità. Una domanda e d'improvviso tutti vogliono intervenire, spiegare, raccontare, suggerire. E tutti spiegano che questa diversità risiede nel fatto che il loro locale non è situato in una piazzetta riparata della città, né in una comoda villa in collina, né fra le bancarelle del lungomare: il loro locale è a metà strada fra il mare ed il cielo, fra la notte e l'alba, fra il vento ed il rock. E guai a proporre loro di immaginare un passaggio protetto dalle intemperie: “noi siamo diversi, noi vogliamo sentire in faccia il vento e la pioggia perché lì sentiamo l'alito di una vita diversa”. Tale era la foga che abbiamo ritenuto di non progettare alcun passaggio coperto e protetto, per assecondare questa diversità, una diversità da rispettare e tutelare. I CONCETTI DI BASE. I concetti interpretativi ed i contenuti culturali su cui si è basata la progettazione, intrinseco che racchiudono esplicitato poi il nelle significato scelte architettoniche, sono in estrema sintesi i seguenti: Elevato livello di attenzione verso il delicato contesto ambientale e sociale sul quale si innesta l'intervento, affinché si raggiunga un equilibrio di forme e di fruizione che sia rispettoso del luogo e della percezione che di esso hanno le persone che lo frequentano. Valorizzazione della funzione di aggregazione sociale e di consenso cittadino della struttura stessa del Rockisland. Allo stato attuale l'edificio non è permeabile ai fruitori del molo, è un annesso laterale al percorso verso la cima di Levante che tuttalpiù limita la visuale verso est. Le pareti poste lungo la palata e sul fronte nord provocano una sensazione di estraneità, evocano quasi la visione di un castello impenetrabile. Riteniamo invece prioritaria una proposta di apertura del Rockisland verso tutti i fruitori del molo: i nuovi portici posti lungo la palata e sul fronte nord possono diventare luogo di sosta per ammirare la stupenda vista sul mare, per proteggersi dal sole o dalle intemperie. La terrazza può diventare una vera e propria piazza sul mare, la meta della passeggiata, l'occasione per una socialità in un'atmosfera unica. Il Rockisland diventa il rifugio in mezzo al mare. Riconversione del locale in luogo polifunzionale. Il Rockisland deve aspirare ad assumere un ruolo più rappresentativo della realtà riminese. Non è forse una mano tesa verso altri mondi e altre culture? non rappresenta, forse, il primo benvenuto ai naviganti? Allora può essere discobar ma anche sala mostre, ristorante ma anche sala convegni, può essere meta di un aperitivo fra amici ma anche sede di iniziative culturali, di vernissage, di sfilate. Può essere rock-island ma anche jazz-island, classica-island o etnica-island. Uso di fonti rinnovabili di energia, in modo che l'attività del Rockisland sia improntata ad una dichiarata ecosostenibilità e ad una attenzione a quell'ambiente che lo ha così positivamente accolto. Uno sbocco sul mare! Riteniamo che il locale debba avere un approccio più diretto col mare: un attracco per piccole imbarcazioni che vengono dalle spiagge di Marina Centro o dalla Darsena o, permetteteci un sogno, per una navetta che colleghi il Ponte di Tiberio al Rockisland! Utilizzo di quel mondo misterioso, che noi abbiamo chiamato sottocoperta, che si insinua fra le tante gambe che sorreggono il solaio del piano terra. Impatto volumico limitato, in scala con il contesto. LE SCELTE PROGETTUALI. La proposta progettuale prevede una diversa distribuzione planimetrica della superficie coperta e scoperta esistente: non c'è aumento o diminuzione di superficie ma una diversa distribuzione della stessa. Vengono progettati due padiglioni distinti fra loro, separati da una piazza centrale che si estende dalla palata fino ad una terrazza a picco sul mare sul lato est. I padiglioni sono arretrati rispetto al confine fra la palata e l'area concessionata in modo da permettere la formazione di un portico coperto ad uso pubblico che si spinge fin sul lato nord permettendo quindi uno stupendo affaccio sulla zona dei due fari. Le pareti dei due padiglioni sul lato di ingresso lungo la palata sono state volutamente realizzate con poche aperture e con pareti di elevato spessore. Con questa soluzione si è voluto rispondere a due esigenze: primariamente evitare una fastidiosa invadenza del locale verso la palata, in modo da dell'esperienza rendere della evidente vista la del priorità mare e, secondariamente, isolare termicamente le pareti sottoposte, in estate, ai raggi solari pomeridiani bassi ma molto energetici. La piazza, aperta al pubblico, diventa luogo di incontri e di socialità e di distribuzione fra le varie zone funzionali: il padiglione nord, il padiglione sud, la terrazza panoramica e l'attracco. Il padiglione nord è adibito a disco-bar. E' un grande open space caratterizzato al centro dal banco bar con foggia ad ogiva. Le pareti nord ed est sono costituite da vetrate a tutta altezza, strapiombanti verso l'esterno, che offrono una vista mozzafiato sul mare aperto a nord, vista caratterizzata da una luce chiara priva di raggi solari, e permettono allo sguardo di scorrere su tutta la costa fino al promontorio di Gabicce. Il locale è dotato di servizi igienici, di servizi tecnici per la gestione, di una postazione dj e di un grande palco per la musica dal vivo. Una lunga fila di tavolini è posizionata lungo la parete nord e dal grande belvedere circolare è possibile godere della vista della luna e delle stelle dato che il soffitto è vetrato. Il piano di copertura di questo padiglione è stato progettato come un nuovo spazio, ora non esistente: una nuova terrazza panoramica da utilizzare come bar, come pista da ballo o semplicemente per ammirare lo spettacolo del mare dallo posizione più bella di Rimini. I frangisole in legno mitigano i raggi del sole, mentre teli in pvc mobili su guide, azionabili elettricamente, permettono la copertura integrale della terrazza per ripararla dal sole e proteggerla dalla pioggia. Il padiglione sud è costituito da una grande sala, con annessi servizi igienici per i clienti, e da una grande cucina servita da spazi tecnici per la ristorazione e per gli operatori. Questo padiglione permette una evidente polifunzionalità: può ristorante, le interamente con vetrate, ed essere sue che tre può importante un grandi elegante pareti ospitare 92 commensali; una grande sala convegni con 96 comodi posti a sedere; una sala concerti con il mare sullo sfondo, una sala per sfilate di moda, per vernissage, per aperitivi, per eventi culturali, per presentazioni, per mostre... Il terrazzo di copertura di questo padiglione viene utilizzato per alloggiare gli impianti tecnici e, soprattutto, i pannelli fotovoltaici e solari termici essendo posizionato correttamente verso sud e verso ovest senza ostacoli frapposti al sole. Da questo padiglione si può accedere al piano sottocoperta. Il piano sottocoperta impegna parte del spazio posto al di sotto della soletta di calpestio del piano terra. E' tuttora caratterizzato da una selva di pali in ferro che non hanno più funzione portante, eccettuati i pali circolari tuttora portanti, e che saranno pertanto eliminati. Questo piano è in diretto contatto con il mare, con il suo fascino e con la sua forza anche distruttrice. E' stato pensato come la chiglia di una nave, con pareti in lamiera che possano resistere alle forti sollecitazioni del mare in burrasca, sulle quali si aprono numerosi marinara. Anche oblò, questo evidente piano ha citazione una forte vocazione polifunzionale: può essere utilizzato come open space o suddiviso in spazi a vocazione specifica: l'avventura di ascoltare musica, di ascoltare novelle, di seguire il percorso di una mostra, di assistere ad un film o ad un documentario, a diretto contatto con il mare, immersi negli spruzzi delle onde può rivelarsi sicuramente affascinante. I terrazzi di copertura dei due padiglioni sono collegati attraverso un ponte con piano vetrato sostenuto da una struttura metallica che richiama le bilance dei casotti di pesca. Sulla sponda est del molo è stato progettato il nuovo attracco per piccole imbarcazioni. Dal pontile si può accedere direttamente alla piazza attraverso una scala a chiocciola o al piano sottocoperta attraverso una porta a tenuta stagna. L'attracco costituisce una novità nel panorama riminese, privo com'è di collegamenti via mare. Non è difficile immaginare il fascino dell'approdo, magari notturno con le vetrate del Rockisland illuminate, per un aperitivo al bar o per assistere ad un concerto! E quale ineguagliabile esperienza potrebbe diventare il salire su una navetta al Ponte di Tiberio e, dopo aver navigato per l'intero porto, approdare al Rockisland per trascorrervi un pomeriggio in compagnia! Il Rockisland vive nel mare, nel sole e sotto la pioggia. E deve imparare ad utilizzare queste fonti rinnovabili per scaldarsi, per rinfrescarsi e per pulirsi. Il progetto prevede il recupero dell'acqua meteorica, il suo accumulo e il suo successivo uso al fine di evitare di sprecare l'acqua potabile, ritenuta a ragione prodotto non rinnovabile, per gli scopi meno nobili, come la pulizia dei servizi igienici o dei pavimenti interni od esterni. Prevede l'installazione dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica da utilizzare o da vendere con il Conto Energia e dei pannelli di solare termico che, combinati con caldaie a condensazione, scaldano l'acqua sanitaria e di riscaldamento a basso costo e, soprattuto, a bassissimo impatto ambientale. Inoltre, novità, prevede la realizzazione di un impianto geotermico stabilità annua il quale della combinando temperatura la dell'acqua marina e la potenzialità di una pompa di calore, può riscaldare il locale d'estate e raffrescarlo d'inverno. LA SOLUZIONE ARCHITETTONICA FORMALE. Per il nuovo Rockisland si è scelta una soluzione architettonica formale sobria ma elegante, pulita, non invadente, con continui richiami ed evidenti citazioni alla storia e alle tradizioni locali. Una soluzione formale rispettosa della frugalità marinaresca dei luoghi e rispettosa anche di coloro che frequentano il molo ma non il locale. Il bianco, colore della luce, ed il vetro, citazione della trasparenza del mare, si integrano con discrezione nella natura dei luoghi. CONCLUSIONE. Era nostra intenzione contribuire al concorso con idee che potessero in qualche modo servire a migliorare un fantastico angolo di terra che ci ha affascinato. E' isola del mare, isola del vento, isola delle onde, isola della luna. Isola del sole e della pioggia, isola degli uomini e delle donne, isola dei ragazzi e delle ragazze. Isola dei passi lenti per meditare, isola dei baci da ricordare, isola di un amore da dimenticare. Isola degli innamorati e dei disperati. Isola degli anziani e dei bambini. Isola dei solitari e degli amici. Isola del giorno e della notte. Isola delle brezze e delle burrasche, Isola dei pescatori e dei sognatori. Isola dei pirati e dei poeti. Isola del rock e del silenzio. Progetto: 23 _ Centro Direzionale “Il Trenino” Località: Borgo Maggiore (RSM) Committente: soc. Il Trenino Anno: 1996 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: Il progetto copertura prevede della piazza la realizzazione interna del della Centro Direzionale e Commerciale denominato Il Trenino posto a Borgo Maggiore nella Repubblica di San Marino. La copertura ha forma piramidale con base quadrata ed è strutturalmente organizzata con otto travi reticolari convergenti sul pilastro centrale. Le falde sono fissato su infissi ricoperte di con alluminio vetro-camera e proseguono lateralmente per coprire le rampe delle scale di accesso ai piani. Progetto: 24 _ Casa rurale storica EMIR Località: Talamello (PU) Committente: soc. EMIR Anno: 1995 – 1999 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: L’edificio è sito nell’area estrattiva di Talamello ed è stato notevolmente danneggiato dalle vibrazioni aeree e sotterranee procurate dalle esplosioni necessarie all’attività estrattiva della cava. L’edificio, risalente ai primi anni del secolo, è stato realizzato con materiali poveri quali pietrame di grosse dimensioni grossolanamente squadrate con inserti di laterizio di varie fogge e dimensioni. Si notano interventi locali di riparazione effettuati in periodi ormai lontani. Per 20 anni la casa è stata disabitata e versava in pessime condizioni statiche: ampie lesioni solcavano i fronti, si notavano evidenti distacchi di materiale nelle zone adiacenti agli angoli e i solai interni in travi di legno e tavellonato erano in più punti crollati. L’intervento ha previsto la riparazione delle lesioni presenti nella muratura attraverso iniezioni armate di miscela a base di legante cementizio e l’adeguamento sismico del fabbricato. Si è inteso preservare l’aspetto povero dell’edificio con i prospetti in pietrame a faccia a vista per cui tutte le opere previste nell’adeguamento e le sismico tecnologie dovevano adottate avere un impatto molto discreto sugli esterni. Il solaio interno e la copertura sono stati ripristinati con struttura lignea con travi ad uso Trieste e tavelle di recupero. Progetto: 25 _ Azienda Agricola storica Pesaresi Località: Santarcangelo di Romagna (RN) Committente: Agostino e Leda Pesaresi Anno: 2008 – 2011 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: Edificio rurale di origine prebellica in azienda agricola. Il progetto prevede un intervento di ristrutturazione del fabbricato che si propone due obiettivi ed una metodologia: riparare o sostituire le parti ammalorate dal tempo e dall'uso ed eliminare le parti incongrue che si sono depositate negli anni, dell'organismo salvaguardando architettonico la originario tipicità che è ancora in grado di raccontare la storia del mondo rurale del nostro territorio. Progetto: 26 _ Casa Pagliarani in schiera storica Località: Santa Giustina di Rimini Committente: Mauro Pagliarani Anno: 1999 - 2001 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: L’edificio è un vecchio fabbricato pre-bellico posto nel ghetto storico di S. Giustina. È parte di una casa a schiera con due piani fuori terra suddivisa in due proprietà. Presenta una caratteristica copertura ad unica falda longitudinale. Dopo anni di abbandono e di conseguente degrado la nuova proprietà ne ha deciso la ristrutturazione per realizzare la propria abitazione familiare. Il progetto si basava sul concetto di integrazione con il contesto nel quale l’edificio è inserito, curandone l’inserimento e le specifiche dimensioni senza rinunciare però a fare dell’edificio stesso un angolo pregiato del ghetto e uno stimolo ad altri successivi interventi che, come poi è effettivamente accaduto, ridessero dignità formale e sociale ad una zona degradata. Progetto: 27 _ Hospice AUSL Località: Rimini Committente: AUSL Rimini Anno: 2003 Incarico: Progettazione Strutturale Descrizione: L’incarico affidatoci dall'AUSL di Rimini prevedeva lo studio di fattibilità della realizzazione del nuovo Hospice per le cure palliative all'interno di un edificio esistente realizzato nei primi anni cinquanta in disuso o in alternativa, quale ampliamento di strutture ospedaliere esistenti. Progetto: 28 _ Hotel Accademia Località: Rivabella di Rimini Committente: Privato Anno: 2000 - 2005 Incarico: Concept, Architettura, Strutture, DL, interior design Descrizione: Era una pensione ad una stella, situata a Rivabella, una piccola frazione a nord di Rimini, nata negli anni '50. Si chiamava Norina, come la nonna che l'aveva costruita. Negli anni '70 la pensione Norina passò alle figlie, che l'ampliarono portandola a 44 camere. Nel 2003 altro ricambio generazionale: i nipoti, a differenza di tanti altri coetanei che hanno abbandonato le strutture ricettive familiari vendendole o affittandole, decidono di proseguire l'avventura impegnandosi in prima persona. Decidono, anzi, di puntare alto. Affidano l'incarico di riqualificazione della pensione all'ing. Sergio Pesaresi il quale elabora una proposta integrata di progettazione basata sul concept: sobrietà, eleganza & design. La proposta prevede un intervento di riqualificazione globale giocata in termini formali, estetici, funzionali e di individuazione di un nuovo target di marketing. La soluzione prospettata non è facile da accettare perché prevede, oltre ad un fattore spesa consistente, una riduzione drastica di quello che è sempre stato l'idolo-tabù di intere generazioni di albergatori riminesi: il numero delle camere! Contestualmente il progetto prevede un incremento notevole dei servizi e degli spazi offerte alla clientela, mai ritenuti, questi, in riviera, requisiti che portano vantaggi economici. La proposta viene invece accettata. Così la pensione Norina diventa l'Hotel Accademia, a quattro stelle, un hotel di design dove respirare un'atmosfera rilassante per gli occhi e per il cuore. Le forme esteriori sdrammatizzata internazionale sono dello una rivisitazione stile anteguerra del neoclassico quale erano splendidi esempi le ville disseminate lungo la costa nord di Rimini. La scelta di voler intraprendere una progettazione fortemente integrata ed unitaria emerge prepotente dalla sensazione quasi tattile di armonia, un'armonia di materiali, di scenari che si susseguono diversi ma riconoscibili, un'armonia dei caratteri delle persone e dei luoghi. Cuore dell'hotel è il laghetto verde posto in posizione centrale sopra la sala da pranzo. La musicalità dei giochi d'acqua riporta la mente in una dimensione ambientale di tranquillità e serenità. Tutte le camere hanno arredi disegnati su misura in legno massello di ciliegio ed un locale bagno estremamente curato. Nel viaggio i panorami, le città, i visi rimangono agganciati dietro gli occhi. Poi un giorno, inaspettatamente, riemergono dal cuore. Così l'hotel accoglie i suoi ospiti all'ingresso. Progetto: 29 _ Hotel Atlantic Località: Riccione (RN) Committente: Privato Anno: 1990 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: La necessità di ampliare gli spazi destinati alla sala congressi rendere l'intera posta al piano superficie interrato, priva di per ostacoli intermedi (pilastri), ha indotto a scegliere l'acciaio sia per la sua leggerezza che per la sua facilità di impiego in situazioni di difficile accesso. In particolare si è pensato all'inserimento di travi in acciaio di luce pari a 9.00 metri a sostegno dei solai esistenti in latero-cemento, la cui posa in opera è avvenuta senza alcuna demolizione delle strutture preesistenti. I pilastri, dovendo sopportare gli effetti sismici della sovrastante struttura, sono stati realizzati con tralicci verticali in acciaio la cui posa in opera è avvenuta previa formazione di breccia nei sovrastanti solai. La felice scelta dell'acciaio, opportunamente approfondita in fase progettuale, ha consentito di risolvere i grossi problemi di intervento che la situazione logistica poneva date le ristrettezze fisiche degli spazi di manovra e la necessità di limitare al massimo i tempi della realizzazione. Progetto: 30 _ Hotel Harmony Località: Rivazzurra di Rimini Committente: Privato Anno: 2008 Incarico: Interior Design Descrizione: La società proprietaria si è rivolta allo Studio per incaricarlo della progettazione della ristrutturazione della sala da pranzo. Il concept proposto è legato ad un rapporto più esplicito con il contesto esterno, trasformando la sala da pranzo in una belvedere illuminato in inverno ed in una loggia aperta ed arieggiata nelle belle giornate d'estate. Progetto: 31 _ Hotel Luxor Località: Rimini Committente: Privato Anno: 1992 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: L’intervento architettonico ha previsto una ristrutturazione totale dell’edificio con l’obbiettivo di riqualificare la recettività turistica mediante una migliore distribuzione degli spazi interni, prevedendo nelle zone comuni affacci con doppi volumi, dotando ogni camera di nuovi balconi e migliorando globalmente sotto il profilo estetico il fabbricato. Dal punto di vista strutturale si sono affrontati diversi problemi struttura con legati al particolare caratteristiche tipo di estremamente disuniformi sia in pianta che in elevazione. Si è quindi ritenuto intervento di opportuno adeguamento procedere sismico ad rivolto un a reintegrare l’organismo strutturale esistente ad una più idonea funzionalità riportando la struttura resistente ad un unico organismo strutturale costituito da soli telai in c.c.a.. Inoltre, al fine di contrastare efficacemente gli effetti sismici, si è progettato di rendere collaborante con la struttura intelaiata anche parte del tamponamento, individuando le posizioni migliori in pianta al fine di ridurre i fenomeni torsionali. Questa scelta, suffragata dal nulla osta del Ministero dei Lavori Pubblici, ci ha consentito di realizzare un intervento efficace ed economicamente competitivo rispetto ad altre soluzioni. Progetto: 32_Hotel Saponi Località: Marebello di Rimini Committente: Privato Anno: 1994 - 1995 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: Negli anni ’90 il turismo riminese prende coscienza che è terminata la corsa alla “quantità” della proposta e che si apre il periodo della “qualità” dell’offerta. Gli involucri informi degli alberghi e delle pensioni addossati gli uni agli altri creano imbarazzo. Così le mille e mille camere costruite si mettono alla ricerca di una dignità formale che possa dar loro un futuro turistico. L’intervento effettuato sull’Hotel Saponi racchiude molte delle caratteristiche di analoghi interventi che si stanno tuttora effettuando sugli edifici alberghieri della riviera. Il progetto interviene su un contesto urbanistico caratterizzato dalle grandi volumetrie esistenti e all’interno di un fitto reticolo di vincoli materiali e normativi molto rigidi quasi soffocanti. Il risultato è un ritrovato piacere di presentarsi, di farsi ammirare, di proporre una vacanza in un contesto più piacevole e qualificato. Progetto: 33 _ I.T.S.G. O. Belluzzi Località: Rimini Committente: Provincia di Rimini Anno: 1995 – 1997 Incarico: Progettazione Strutturale Descrizione: Il progetto architettonico per la realizzazione della nuova sede dell’Istituto Tecnico per Geometri di Rimini “Odone Belluzzi” prevede la copertura dell’ampio atrio d’ingresso attraverso la costruzione di una cupola in vetro e acciaio di grandi dimensioni. La struttura portante in acciaio è di forma tronco-conica con inclinazione di 30 gradi sull’orizzontale ed è sormontata da un cupolino avente lati inclinati di 60 gradi. Tale cupola viene realizzata mediante infissi di alluminio e vetrocamera posti all’estradosso della sottostante struttura in acciaio e collegata ad essa in maniera puntuale. Strutturalmente l’apparato resistente consiste tronco-conica in una realizzato superficie con tubi discreta di forma rettangolare (travi principali meridiane) collegati ad un anello superiore ed uno inferiore che delimitano le facce piane del tronco di cono. I “Meridiani” sono a loro volta collegati da tubi disposti sui “paralleli” del cono, conferendo in tal senso una notevole all’intera struttura. presenta un In regime rigidezza membranale tal la modo flessionale struttura decisamente ridotto rispetto a quello che si sarebbe verificato se fossero presenti solamente le travi principali meridiane. Progetto: 34 _ Impianto frantumazione inerti S.I.C. Località: Ponte Verucchio (RN) Committente: S.I.C. srl Anno: 1998 - 2005 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: Il progetto di ristrutturazione dell’impianto per la lavorazione degli aggregati e degli inerti prevedeva la realizzazione delle seguenti opere necessarie per la riqualificazione strutturale, funzionale e gestionale dell’impianto stesso: • Gruppo Primario di Frantumazione • Fabbricato per l’alloggiamento della centrale dei comandi elettrici; • Impianto di decantazione e di chiarificazione delle acque di cava. • Impianto per il Filtro-pressa • Fabbricato a struttura metallica per l’alloggiamento centralina del flocculante che sostituisce il previsto container • Centralina ENEL • Ufficio amministrativo • Capannone per ricoveri attrezzatura • Blocco servizi igienici • Garage. della Progetto: 35 _ Palazzo storico Ripa Località: Verucchio (RN) Committente: Eredi Ripa Anno: 1997 – 1998 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: L’edificio è situato nella parte antica del borgo di Verucchio fra la Collegiata e la Rocca di Passarello e con la sua sagoma e con la sua impronta contribuisce a formare l’impianto storico della città. Un prolungato periodo di mancata costante manutenzione aveva provocato segni di degrado per cui si era reso necessario un consistente intervento di restauro statico all’intero edificio. L’intervento è stato svolto con la costante preoccupazione di migliorare il livello di sicurezza statica e sismica senza snaturare minimamente la natura e la configurazione storica. I materiali utilizzati e le opere effettuate e le tecniche adoperate hanno restituito l’edificio ad una integrità formale e sostanziale rigorosa e rispettosa della sua storia. Progetto: 36 _ Palazzo Baldacci in schiera storica Località: Rimini Committente: Giovanna Baldacci Anno: 2003 - 2007 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: La riqualificazione architettonica, formale, sociale e commerciale di via Garibaldi è una sfida che i privati e l’Amministrazione Pubblica stanno conducendo contro il degrado urbano che ha caratterizzato negli ultimi anni il cardo romano. Il primo progetto privato portato in cantiere dopo la riqualificazione della pavimentazione ed il ritorno della storica Porta Montanara riguarda il restauro ed il Risanamento Conservativo di una casa appartenente alla schiera nord di via Garibaldi situata in prossimità dell’incrocio con via Santa Chiara. Il progetto prevede il ripristino storico del fronte principale, così come si evince dallo studio dei documenti catastali storici, ed il restauro dell’intero edificio con le tecniche, i materiali ed i colori della tradizione cittadina riminese. Progetto: 37 _ Palazzo storico Tonti Località: Rimini - Santa Cristina Committente: Azienda Agricola Binotti Anno: 2003 - 2007 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: L’edificio storico conosciuto come Palazzo Tonti è situato in zona collinare in località Santa Cristina sulla direttrice Rimini - Verucchio ed è costituito da una corpo rettangolare posto su due piani e da due appendici laterali ad un piano. L’edificio presenta la tipologia di grande casa padronale in zona agricola caratterizzata dalla scansione delle aperture, dagli architravi ad arco ribassato delle stesse, dalla scala posta in posizione centrale e dalla copertura a padiglione. L’intervento di progetto ha inteso salvaguardare tali peculiarità formali mirando ad un loro ripristino attraverso l’uso di idonei materiali (il legno per le strutture orizzontali, la muratura per il recupero statico, il rame per gronde ed i pluviali, i coppi di recupero per la copertura e le pietre per le soglie e le banchine) ed il rispetto delle caratteristiche morfologiche, formali e dimensionali. Il palazzo è posto all’interno di un Azienda Agricola della quale il progetto prevede una riqualificazione funzionale e la costruzione di un edificio dove alloggiare la cantina e la produzione e la vendita del vino prodotto. Progetto: 38_ Villa Vincenza Località: Rimini Committente: Giorgio e Vincenza Baietti Anno: 1999 - 2001 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: Il fabbricato è situato nella prima periferia urbana di Rimini e si presenta come una villetta isolata con due piani fuori terra e un sottotetto parzialmente abitabile. Il progetto presenta una tipicità ricorrente in altri interventi sull’esistente proposti dallo Studio basati sul concetto di “qualità differita”: dopo gli anni ’60, ’70 e ’80 nei quali si costruiva la “quantità” edilizia è giunto il tempo di aggiungere la “qualità” architettonica e prestazionali agli edifici esistenti per rifondare quel tessuto urbano e sociale delle prime periferie urbane portato colpevolmente al degrado. Con una progettazione curata, attenta alle esigenze economiche e alla richiesta di qualità, si possono recuperare interi angoli di città salvandoli dall’incuria materiale e dal degrado sociale. Progetto: 39_ Villa Costanzi Località: Rimini Committente: Maurizio e Fabio Costanzi Anno: 1997 – 1999 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: L’edificio, costruito nei primi anni ’70, è situato nella prima periferia urbana di Rimini e si presentava come villetta isolata che si sviluppava su due piani fuori terra con copertura a due falde e utilizzata come unica unità immobiliare. Le mutate esigenze dei proprietari richiedevano una suddivisione interna in tre distinte unità immobiliari. Il progetto, partendo da tali esigenze, si è sviluppato in più direzioni finalizzate a garantire temporaneamente il più alto livello di confort abitativo, di sicurezza e di valorizzazione ha condotto architettonica. Il linguaggio formale ad un elegante villino curato nei minimi particolari e caratterizzato da un loggiato all’ultimo piano con due affacci. La soluzione estetica racchiude le più innovative soluzioni impiantistiche e tecniche in termini di isolamento termico, di climatizzazione degli ambienti nelle quattro stagioni e di comfort abitativo. Progetto: 40 _ Piazza del Mare a Rivazzurra Località: Rivazzurra di Rimini Committente: Comune di Rimini Anno: 2003 - 2008 Incarico: Progettazione paesaggistica, arredo urbano e DL Descrizione: Il progetto prevede la riqualificazione di un parco situato nella località turistica di Rivazzurra e posto a ridosso della spiaggia. L’idea base del progetto è quella di realizzare un luogo di incontro sia per gli abitanti che per gli ospiti estivi, un luogo accogliente e tranquillo, un luogo di sosta e di transito, un luogo che crei un’atmosfera di accoglienza e di ospitalità, un luogo che si proponga come occasione di incontro e di socialità. Insomma un luogo che si proponga e che si faccia riconoscere come Piazza sul Mare, quella piazza che la forte urbanizzazione del luogo non ha saputo creare. Viene così realizzata una grande piazza attorniata da altre piazzette più piccole tutte con una forma ogivale, quasi un rinvenimento di antiche barche sepolte, caratterizzate da una pavimentazione policroma a forte impatto grafico. Le piazze vengono collegate fra loro da vialetti che si snodano fra le dune di sabbia e quelle inerbate mentre sul limite della spiaggia attrezzata viene proposta una pista ciclabile con numerosi posti di sosta. Progetto: 41 _ Discoteca “Villa delle Rose” Località: Misano monte (RN) Committente: Privato Anno: 1993 - 1994 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: Il progetto prevedeva, oltre alla ristrutturazione totale dell’edificio, la realizzazione di una cupola insonorizzante in acciaio e vetro del diametro di 10 ml. L’intelaiatura in acciaio, a forma ottogonalepiramidale ricopre interamente la pista da ballo esterna elevandosi dalla quota del pavimento per un’altezza pari a 12 ml. Ogni specchiatura dell’ottagono, nella sua parte più bassa, è ricoperta da vetri composti e convergenti in un nucleo centrale particolarmente deformabile e quindi in grado di smorzare notevolmente l’effetto delle onde del suono. Progetto: 42 _ Ponte IPER Savignano Località: Capanni – Savignano sul Rubicone (FC) Committente: Privato Anno: 1992 Incarico: Progettazione Strutturale Descrizione: Il progetto riguarda la costruzione di un viadotto stradale di prima categoria sito in località Capanni nel Comune di Savignano sul Rubicone. È costituito da una successione di quattro campate di 25 m di luce ciascuna, realizzate con nove travi precompresse in c.c.a. poggianti al centro su monopile in c.c.a. con pulvini in c.a.p. e, in prossimità delle rampe di accesso, su spalle in c.c.a. la rampa di accesso sul lato Bellaria consta anche di muri di contenimento progettati in c.c.a. L’intero manufatto poggia su una palificata che consente di sopperire alle carenti geotecniche del terreno superficiale. proprietà Progetto: 43 _ Scala sulle mura malatestiane Località: Verucchio (RN) Committente: Comune di Verucchio Anno: 1994 – 1995 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: All’interno del progetto di ristrutturazione e riqualificazione del Museo di Verucchio viene prevista la costruzione ex novo di una scala che, risalendo le antiche Mure del Fossato, colleghi la struttura museale al parcheggio attraverso un percorso denso di valenze paesistiche ed architettoniche. La scala deve inserire armoniosamente all’interno di questo scenario e deve possedere i caratteri tipologici e formali peculiari del periodo di costruzione dei manufatti di contorno. Il connubio fra la fedeltà al passato ed i dettami normativi attuali ha portato alla realizzazione di un manufatto armato, dove resistente la alle struttura azioni in cemento sismiche e debitamente sgiuntata dai bastioni, si sposa con lo scapolame di pietre e con i mattoni sagomati fatti a mano posati con gusto antico. Progetto: 44 _ Scuola I.P.S.S.A.R. Savioli Località: Riccione (RN) Committente: Provincia di Rimini Anno: 2006 Incarico: Progettazione Strutturale Descrizione: Il progetto prevede la riqualificazione funzionale della sede attuale dell'IPSSAR Savioli ed il suo ampliamento. L'intervento prevede la demolizione della pertinenza prefabbricata posta in adiacenza al fabbricato principale, la realizzazione di un ampliamento necessario ad aumentare la capienza dell'Istituto e la realizzazione di una nuova rampa scala esterna di servizio posta sul lato destro del fabbricato attuale. I percorsi interni, susseguenti alla nuova distribuzione planimetrica, richiedono, inoltre, che la scala interna esistente venga innalzata di un piano e coperta con un nuovo torrino. Infine accumulo antincendio. verrà realizzata dell'acqua una necessaria vasca di all'impianto Progetto: 45_ Torre malatestiana Località: Torriana (RN) Committente: Comune di Torriana Anno: 1995 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: La Torre malatestiana posta sulla sommità del colle di Torriana è un elemento simbolico del paesaggio riminese in quanto dotato di una stupefacente visibilità anche a notevoli distanze e perché rappresenta il cardine e la cerniera fra il mare e la Valmarecchia. Questa torre di avvistamento era parte del sistema di difesa del territorio riminese e del Montefeltro, strategicamente fondamentale essendo passaggio obbligato verso la Toscana e verso Roma. In accordo con la Soprintendenza l'intervento effettuato ha voluto salvaguardare innanzitutto la statica della Torre e la sua riconoscibilità storica. Il restauro, effettuato in anastilosi, ha ripreso le tecniche ed i materiali di costruzione originali, rendendo in ogni caso evidente e leggibile le parti recuperate. Progetto: 46 _ Villa Monti Dragoni Località: Montescudo (RN) Committente: Maurizio e Donatella Monti e Marco e Susanna Dragoni Anno: 2001 - 2005 Incarico: Progettazione Paesaggistica, Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: Il progetto prevede la costruzione di una villa bi-familiare su terreno collinare posto a cavallo fra i Comuni di Montescudo e Montecolombo. L’edificio è composto da due corpi di fabbrica su tre piani collegati da un corpo centrale più piccolo adibito ad uso comune. I portici e la corte comune centrale formano un belvedere sul paesaggio sottostante che digrada lentamente verso il mare. La progettazione formale, tipologica e la scelta dei materiali sono stati guidati dall'intenzione di inserire con garbo l'edificio contestuale, arricchendolo. nel paesaggio Progetto: 47 _ Villa Conti Località: Torriana (RN) Committente: Privato Anno: 2000 - in corso Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: Villetta isolata posta all’interno di una recente lottizzazione sulle prime pendici del colle di Torriana di fronte ai borghi storici di Verucchio, San Marino e Santarcangelo. Posta su terreno in pendio si sviluppa su due piani. Ha copertura in legno lamellare. Il progetto è stato redatto attenendosi ai criteri informatori della bio-climatica, dell’edilizia ecosostenibile e del risparmio energetico. Progetto: 48 _ Villa Lisi Località: Rimini Committente: Paolo Lisi Anno: 1998 – 2000 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: L’edificio è posto sulla direttrice storica fra Rimini e San Marino. Negli anni era stato soggetto di una sovrapposizione di interventi che ne avevano alterato la sua natura di villino isolato. L’intervento ha voluto ridare alla costruzione la specificità di villa e la dignità di un disegno elegante e ben curato inserito in una cornice di verde strappata ad un contesto attuale rumoroso e caotico. Progetto: 49 _ Villino storico Pollarini Località: Rimini Committente: Pollarini Anno: 2001 - 2004 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: L’edificio è un elegante villa posta nelle immediate vicinanze del viale Principe Amedeo, il simbolo della Belle Epoque riminese. È tipologicamente riconoscibile dalle facciate principali a partizione simmetrica, dall’imponente balcone posto sul fronte e dalle torrette laterali sul retro. L’edificio era stato indebolito internamente dai bombardamenti dell'ultima guerra e da precedenti interventi. Il progetto strutturale ha previsto la ristrutturazione del fabbricato e l’adeguamento in termini sismici della struttura portante in muratura e il ripristino delle fondazioni e dei solai interni con una costante attenzione all'uso di materiali e tecnologie idonee alla storia tipologica dell'edificio. Progetto: 50 _ Villino storico Farneti Località: Rimini Committente: Farneti Anno: 1999 – 2001 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: L’edificio è un bel villino risalente all’inizio del secolo, posto sulla via Covignano, la vecchia via Polverara contado che accompagnava riminese dalle gli colline abitanti fino a del Porta Montanara, offrendo loro l’aspetto nobile dei molti villini che sorgevano ai suoi lati e la rinfrancante teoria dei primi marittimi. Consiste in rettangolare un con edificio due isolato piani fuori a pianta terra, un accessorio adiacente ed una pertinenza sul retro adibiti nei decenni passati rispettivamente a ricovero attrezzi agricoli ed a stalla di cavalli. Il progetto procede ad una organizzazione degli spazi interni per conseguire un utilizzo più razionale e più confacente alle esigenze attuali e ad un ripristino tecnologico che adegui il fabbricato agli standard prestazionali in termini igienico-sanitari, impiantistici e di sicurezza, senza peraltro alterare tipologico-formale. la pregnante specificità Progetto: 51 _ Vivaio F.lli Pesaresi Località: Corpolò di Rimini (RN) Committente: Privato Anno: 1995 – 1996 Incarico: Progettazione Strutturale e DL Descrizione: L’intervento prevede la costruzione di una casa bi-familiare e la costruzione di un capannone di 1250 mq ad uso deposito e serra espositiva. Il capannone è stato realizzato con struttura verticale costituita da pilastri in conglomerato cementizio armato alti 4.50 ml e da una copertura con struttura metallica costituita da un orditura primaria di travi reticolari a campata unica di 25 ml. Progetto: 52 _ Direzionale artigianale WaterTeam Località: Cesena Committente: Water Team spa Anno: 2005 - 2006 Incarico: Progettazione Architettonica, Strutturale e DL Descrizione: L'intervento prevede la realizzazione di opere edilizie di completamento all’insediamento industriale della società Water Team srl, nota società che opera in tutto il mondo nel trattamento dell'acqua. La società ha ampliato la sede aggiungendo un ulteriore laboratorio chimico, un transit-zone per la dislocazione delle merci in entrata ed in uscita e un soprapasso pedonale per collegare gli uffici posizionati in due diverse palazzine. La transit-zone ha pianta rettangolare con lati pari a 25.88 m e 10.43 m e copre un’area avente superficie complessiva di 270 mq. La struttura portante è in acciaio. Il sovrappasso pedonale consiste in una passerella coperta, realizzata in struttura metallica, avente il piano di calpestio, posto a 5.33 m dal piano di cortile è realizzato in assito di legno antisdrucciolo. Il nuovo laboratorio chimico viene ospitato all'interno di una struttura metallica soppalcata posta all'interno esistente. di un capannone industriale Progetto: 53_ Villa Barbara Località: Igea Marina (RN) Committente: Maurizio e Barbara Costanzi Anno: 2011 Incarico: Progettazione Architettonica, Energetica e DL Descrizione: Villa Barbara è situata in un bel quartiere residenziale di Igea Marina, immersa nel verde. Nel bel giardino vi sono le ultime anse che il Rio Pircio forma poco prima di gettarsi in Adriatico. La casa è isolata appartamento e composta che si da estende su un unico piano seminterrato, rialzato e sottotetto. I proprietari hanno incaricato lo studio Logicagotica di ridistribuire le funzioni residenziali, di progettare una riqualificazione energetica dell'intero edificio e di studiare la sistemazione esterna del giardino. L'edificio è stato coibentato con cappotto in EPS e grafite e sono stati sostituiti gli infissi esterni. La sistemazione esterna ha comportato il tombinamento del fosso stradale e la realizzazione della recinzione e della cancellata in ferro battuto. Progetto: 54_ Azienda Agricola storica Busignani Maurizio Località: Santa Giustina di Rimini (RN) Committente: Pmaurizio Busignani Anno: 2011 Incarico: Arredo urbano Descrizione: L'area cortilizia della casa rurale è in parte posta a servizio dell'attività produttiva dell'azienda agricola e in parte utilizzata quale aia di pertinenza della parte residenziale. Tale area si presentava ancora indefinita e da riqualificare. Il progetto ha previsto una sistemazione complessiva dell'area esterna di accoglienza che comprende una recinzione in ferro battuto posta su muretti in pietrame faccia a vista, la realizzazione di due cancelli di ingresso arretrati con colonne in mattoni faccia a vista e la pavimentazione dell'area cortilizia interna con mattoni in laterizio e inserti in pietra bianca. Progetto: 55 _ Villa De' Viola Località: Marina Centro di Rimini Committente: Laura e Federica Viola Anno: 2011 – in corso Incarico: Progettazione Architettonica, DL, concept energetico per certificazione CasaClima A, interior design. Descrizione: La pensione Urbinati era nata prima della guerra. Allora era una locanda con due camere. Poi, come quasi tutti gli alberghi di Rimini, anno dopo anno e con i soldi guadagnati durante l'estate, si è ampliata. Si trova a Marina Centro di Rimini, alla foce del torrente Ausa. Quando il torrente viene tombinato per far posto al Parco Ausa la pensione viene a trovarsi a ridosso di piazzale Kennedy nel cuore della Rimini felliniana. Poi nel pensione. 1991 la famiglia Ora le nipoti, Urbinati attuali chiude la proprietarie, decidono di ristrutturare la casa di famiglia per farne la loro abitazione. Il progetto è affidato allo studio Logicagotica. LO STATO DI FATTO L'edifico è inserito in un agglomerato edilizio molto articolato, quasi da centro storico, composto da corpi di fabbrica fra loro eterogenei per età, materiali, composizione formale e conformazione planivolumetrica, adiacenti e addossati gli uni agli altri. Sul lato mare l'edificio è in aderenza alla pensione Morri's mentre sul lato posteriore è collegato con latri fabbricati. Un piccolo giardino si snoda sul lato monte. L'edificio presenta tre piani fuori terra. Il piano terra è adibito a soggiorno, sala pranzo e cucina, più altri servizi complementari all'attività ricettiva. Il primo e secondo piano sono adibiti a camere. I tre piani hanno forme diverse e presentano una conformazione in pianta molto movimentata. La copertura è a falde. IL PROGETTO Gli obiettivi che il progetto si propone di realizzare sono quelli di elevare il livello di protezione sismica dell'edificio e di raggiungere un'alta efficienza energetica con un elevato comfort abitativo e un alto grado di sostenibilità ambientale. La scelta formale. Dati i vincoli imposti dalla norma alla forma dell'edificio si è deciso di giocare la scelta formale e compositiva dei prospetti su caratteri di sobria eleganza con citazioni alle ville d'inizio secolo scorso: si è pertanto rispettata la simmetria del fronte strada e si sono voluti valorizzare tutti gli elementi compositivi presenti sulle facciate: fasce marcanti al piano terra, cornici alle finestre, marcapiani, cornicioni lavorati e ringhiere in ferro battuto alle terrazze e ai balconi. Efficienza energetica. Il concetto ispiratore del nuovo edifico è basato sul raggiungimento di un'alta efficienza energetica, di basso consumo e di un elevato comfort abitativo. Viene progettato per raggiungere la classe A secondo il protocollo CasaClima, l'Agenzia di Bolzano che è diventata negli anni il punto di riferimento italiano del buon costruire efficiente e sostenibile, dove A sta per consumi inferiori a 30 Kwh/mq anno. Pertanto l'edificio sarà curato nei minimi particolari per assicurare l'assenza totale di ponti termici e per garantire un'assoluta efficienza energetica dell'involucro esterno. L'involucro esterno sarà realizzato con tamponamento in laterizio di cm 25 e cappotto in EPS additivato con grafite di cm 10. La copertura sarà coibentata con fibra di legno a doppia densità. Gli infissi saranno in alluminio a taglio termico con alte prestazioni isolanti e i vetri saranno del tipo a camera con basso emissivo in terza faccia e canalina warm-edge. Impianti. Per garantire un'alta efficienza energetica e un elevato comfort abitativo si installerà in ogni appartamento un impianto di VMC (ventilazione meccanica controllata) che fornirà aria purificata agli ambienti, preriscalderà l'aria in entrata utilizzando, tramite scambiatore, il calore dell'aria esausta in uscita e sarà in grado di garantire il corretto rapporto igrotermico interno ai vani. Il riscaldamento invernale, il raffrescamento estivo e la produzione di acqua calda sanitaria sarà garantito da una pompa di calore aria-acqua collegata ai pannelli radianti a pavimento. Nell'edificio non si farà uso di gas metano né per il riscaldamento né per la cottura dei cibi che sarà affidata a fornelli ad induzione. Pertanto, dato che anche la produzione di ACS viene affidata alla pompa di calore elettrica si installeranno in copertura un numero di pannelli fotovoltaici tale da poter garantire un apporto elettrico sufficiente per la conduzione della casa. Progetto: 56 _ Casa rurale storica Zannoni Località: San Savino di Monte Colombo (RN) Committente: Mirco e Nadia Rinaldi Anno: 2011 – in corso Incarico: Progettazione Architettonica, DL, interior design. Descrizione: L'edificio è sito in località San Savino in via Cà Marano, quasi al termine della lunga discesa che collega il borgo storico al fondo valle, in un paesaggio ancora rurale caratterizzato dalla sagoma delle colline circostanti e impreziosito dalla mole incombente del castello malatestiano. L'area ricade in zona omogenea agricola normale E1 disciplinata dall'art. 41 delle NTA e il fabbricato è destinato ad uso residenziale non più connesso con la produzione agricola. L'origine del fabbricato è prebellica e non risultano presso l'archivio comunale pratiche edilizie che lo abbiano riguardato in passato. Lo stato di fatto. L'edificio in oggetto si presenta come un caratteristiche formali casolare isolato con e morfologiche proprie dell'edilizia rurale della zona: corpo principale a pianta rettangolare su due piani con un piccolo corpo avanzato sul fronte portico posto sul lato sud, fronte nord, tetto a due principale, grande piccole aperture sul falde, piano terra suddiviso fra le funzioni abitative di accoglienza (soggiorno, cucina, bagno) e di servizio e il primo piano adibito a zona notte. La struttura portante è realizzata in mattoni a più teste con intrusioni di pietrame e con presenza di vari corsi listati per dare orizzontalità al paramento murario. I solai hanno struttura portante lignea (terzere e travicelli) con interposte tavelle in laterizio o talvolta con incongrui tavelloni in conseguenza di interventi manutentivi relativamente recenti. Tetto e portico hanno manto in coppi. I solai della parte est dell'edificio (adibita principalmente a servizi) e parte della copertura versano in cattive condizioni essendo le travi portanti ammalorate e puntellate da tempo. Anche la struttura muraria denuncia fessurazioni e cavillature più o meno importanti. Esternamente l'intonaco si sta distaccando in più punti. In più parti l'edificio è stato oggetto nel tempo di opere di riparazione locali con uso di materiali diversi e non sempre congrui con la storia dell'edificio. Il progetto. Gli attuali proprietari, che condividono la passione per l'architettura e la cultura rurale, individuato in dopo lunghe questo ricerche, edificio hanno tutte le caratteristiche che andavano cercando, lo hanno acquistato di recente e ora intendono ristrutturarlo rispettandone la natura rurale e i materiali per farne la loro abitazione familiare. L'intervento in progetto si fabbricato compone di ristrutturazione del e realizzazione, in esistente ampliamento, di autorimessa. La ristrutturazione L'intervento di consolidamento e l'ampliamento. ristrutturazione strutturale prevede: dello il edificio (interventi sulle murature portanti e sostituzione dei solai) che porta anche un miglioramento ai fini sismici; una diversa caratterizzazione distributiva interna dei vani con le necessarie modifiche alle partizioni interne e la variazione di destinazione d'uso, da servizio ad abitazione, di alcuni locali posti al piano terra. Rimarrà inalterata la suddivisione fra zona giorno, al piano terra, e zona notte posta al primo piano mentre i due livelli saranno collegati da una nuova scala interna (ora vi è solo una scala aperta esterna posta sotto il portico). Per garantire il necessario comfort abitativo saranno aggiunte due nuove aperture verso l'esterno e saranno modificate due aperture esistenti. Il portico, la cui struttura portante presenta varie problematiche strutturali, sarà demolito e ricostruito nella medesima posizione ma con quota di colmo posta al di sotto delle banchine delle finestre e cioè leggermente più bassa della quota attuale. L'impiantistica sarà interamente rinnovata e resa conforme agli standard normativi attuali. L'autorimessa verrà costruita in aderenza al fabbricato esistente. La soluzione formale. L'intervento intende recuperare l'identità storica di casolare rurale dell'edificio, salvaguardando le caratteristiche già presenti e ripristinando quelle perse nel corso degli ultimi anni e, nel contempo, adeguare funzionalmente l'edificio alle necessità di una famiglia, numerosa, con le esigenze attuali di efficienza, comfort abitativo e risparmio energetico. Per la definizione dell'intervento ci si è avvalsi di studi sulla morfologia storica rurale della zona e di sopralluoghi presso casolari simili e ben conservati. Sono stati individuati in zona numerosi edifici che condividono appieno la tipologia formale del casolare in oggetto, la tipicità di alcuni particolari e la scelta dei materiali. Tale lavoro di ricerca rappresenta particolari che dell'intervento. ha una sorta fatto di da abaco dei linea-guida Il corpo autorimessa, di nuova necessaria costruzione al ad uso ricovero di un'autovettura, sarà costruito affiancato all'edificio esistente sul fronte sud, per dare continuità formale al portico del quale ne riprende sia la profondità che l'altezza e per annullare l'impatto di un nuovo volume a fianco di quello esistente. Progetto: 57 _ Casale del Lago Località: S. Giovanni in Marignano (RN) loc. S. Maria Pietrafitta Committente: Pierangelo e Claudia Spina Anno: 2012 – in corso Incarico: Progettazione Architettonica, concept energetico certificazione CasaClima R, DL. Descrizione: Il tema del risanamento energetico degli edifici ex agricoli in collina è ancora lungi dall'essere tema caldo e attuale nella zona di Rimini. Ritengo che questo intervento, con i vincoli, comunali e di opportunità, che si porta dietro, possa rappresentare un primo passo significativo nel territorio che possa scardinare tanti luoghi comuni contrari. I proprietari, che ora vivono e lavorano a Bologna, si sono problematica lentamente dell'efficienza avvicinati energetica alla e del rispetto dell'ambiente e ora sono in piena sintonia con la filosofia CasaClima. Sono stati parte attiva, entusiasta elaborazione e propositiva del concept nel processo energetico che di ha portato il loro casolare, costruito in maniera tradizionale, a ridurre del 90% il consumo energetico per il riscaldamento. Questo intervento è stato inserito dall'Agenzia CasaClima fra i progetti-pilota per lo studio della certificazione CasaClima R che viene rilasciata agli interventi di risanamento energetico degli edifici esistenti. Lo stato di fatto. L'edificio si presenta con la conformazione tipica dei casolari di campagna dell'entroterra riminese. Ha un'origine prebellica. Era abitazione di coltivatori e allevatori. Dopo anni di abbandono nel 1998 è stato ristrutturato attraverso un intervento che ne ha rispettato la per conformazione e i materiali originari. Negli ultimi dieci anni è stato utilizzato in parte quale seconda casa e in parte affittato ai turisti estivi. Due anni fa i proprietari hanno deciso di farne la loro residenza abituale definitiva utilizzando il piano terra a zona giorno e il primo piano a camere e hanno pensato di procedere ad un risanamento da energetico tale diminuire il consumo energetico e la dipendenza da fonti non rinnovabili e di aumentare il comfort abitativo interno. Nel dicembre del 2011 hanno affidato la progettazione allo studio Logicagotica. I vincoli. La progettazione del risanamento energetica ha dovuto prendere atto della presenza di due tipologie di vincoli che ne hanno indirizzato lo sviluppo: a) il vincolo comunale L'edificio ha un vincolo comunale del tipo A3 ossia assimilabile a quello di edificio in centro storico: non sono permessi interventi di isolamento che alterino le dimensioni esterne delle murature e della copertura. B) il vincolo di opportunità L'edificio, a seguito risanamento del sistemato curato e 1998, e è dell'intervento di internamente ben pertanto gli interventi dovranno essere localizzati dove non creeranno danni alle finiture già presenti. L'analisi termografica. Per comprendere il funzionamento termo-igrometrico dell'edificio e per porre le giuste basi al progetto di risanamento si è provveduto a realizzare un'indagine termografica svolta dall'ing. Ruben Erlacher il 29 dicembre 2011. Tale analisi ha evidenziato i punti deboli dell'involucro e la presenza di vari ponti termici. Il progetto. A seguito del rilievo puntuale dello stato di fatto, sulla base dei risultati dell'analisi termografica, sulla scorta di diverse simulazioni energetiche e delle loro convenienze economiche, è stato sviluppato il progetto dell'intervento di risanamento energetico che si è svolto lungo queste direttrici: 1_asportazione dell'intonaco esterno e sua sostituzione con cappotto in aerogel e sughero in pannelli (2 cm sulla facciata nord, 1 cm sulle altre facce) che non modificasse le dimensioni esterne in pianta del fabbricato; 2_isolamento della copertura con aerogel in rotolo e pannelli fibra di legno e posa telo di tenuta all'aria; 3_applicazione di intonaco termico interno alla parete nord; 4_insufflaggio di perle di EPS e grafite nell'intercapedine posta sul terreno formata dal vespaio a iglù con riempimento guidato da telecamera; 5_sostituzione degli infissi con infissi in legno e vetro ad alta perfomance energetica; 6_interventi localizzati per garantire la tenuta all'aria interna; 7_attenuazione, correzione o eliminazione dei ponti termici presenti, anche in situazioni di muratura con faccia a vista; 8_realizzazione di VMC con soluzioni ad hoc per rispettare il faccia a vista dei muri interni e dei solai; 9_sostituzione delle parti dell'impianto termoidraulico esistente con soluzioni energeticamente più efficienti; 10_installazione di termocucina a legno con sua integrazione con l'impianto di riscaldamento quale generatore a biomassa; 11_installazione di pannelli solari-termici con alta integrazione architettonica. Il cantiere è stato continuamente monitorato e verificato tramite prova Blower Door Test, termografie e sopralluoghi da parte dell'Agenzia CasaClima. Il Casale del Lago è ora in classe A con dispersioni pari a 20 kWh/mq anno. Progetto: 58 _ Appartamento Dalvit Località: Santarcangelo di Romagna (RN) Committente: Oscar e Miriam Dalvit Anno: 2012 – in corso Incarico: Progettazione Architettonica, concept energetico certificazione CasaClima R, DL, interior design. Descrizione: Una coppia di giovani bolzanini acquista un appartamento in un condominio a Santarcangelo di Romagna per farne la loro abitazione. L'edificio è stato costruito negli anni '70 e risente di una tecnologia costruttiva poco (o niente?) attenta alle esigenze di comfort interno e di efficienza energetica. Loro invece vogliono vivere in una casa confortevole e attenta all'ambiente. Poiché gli altri condomini non hanno intenzione di riqualificare l'intero edificio decidono di intervenire sul loro appartamento. Incaricano lo studio Logicagotica del risanamento energetico e della ristrutturazione interna dell'appartamento, con lo studio dell'arredamento da realizzare ad hoc. Il progetto di ristrutturazione interna si integra con le soluzioni di efficienza energetica per coniugare elevato comfort interno e risparmio energetico alla cura architettonica di ogni dettaglio. Il risanamento energetico prevede la formazione di cappotto interno su muri perimetrali e soffitto composto da fibra di legno di cm 10, telo di tenuta all'aria e freno al vapore e cavedio per impianti e lastra di fermacell, isolamento termico e acustico sul solaio di calpestio, sostituzione degli infissi esistenti con infissi ad alta performance per acustica e termica e installazione di impianto di VMC con recupero di calore ad alta efficienza. Il progetto viene assunto dall'Agenzia CasaClima quale progetto-pilota per la messa a punto della nuova certificazione Casaclima R che verrà rilasciata a coloro che effettueranno interneti di riqualificazione energetica di appartamenti esistenti. Il cantiere viene sorvegliato e monitorato costantemente tramite termografia, prova Blower Door test e sopralluoghi da parte dell'Agenzia CasaClima. Progetto: 59 _ Villa Lazzarini Località: Rimini Committente: Cesare e Maria Luisa Lazzarini Anno: 2012 – in corso Incarico: Progettazione Architettonica, Energetica, DL, interior design Descrizione: La villa è posta in zona residenziale di pregio nella pressi del parco Marecchia di Rimini. E' un edificio di origine prebellica poi ampliato nel 1963 e sopraelevato nel 1977. Presenta pianta pressoché quadrata con un'appendice sul lato nord ed composto da un piano seminterrato ad uso servizi, un piano rialzato ad uso residenziale, un primo piano ad uso residenziale dal quale si accede ad un sottotetto non abitabile. La copertura è a quattro falde inclinate. Il progetto è finalizzato ad una riqualificazione estetica della villa, alla riqualificazione funzionale dell'unità immobiliare posta al piano rialzato, ad un risanamento energetico dell'intero edificio e in un accorpamento delle due pertinenze esterne in un unico corpo addossato all'edificio principale da adibire ad autorimessa. La riqualificazione architettonica esterna prevede di rinnovare e di uniformare i parametri estetici della villa che risente di interventi precedenti non coordinati. Vengono riproposti in chiave moderna gli elementi tipici delle ville riminesi con fasce, cornici, marcapiani e cornicione sagomato. Viene aggiornato anche il profilo dei balconi. Il risanamento energetico prevede la posa del cappotto esterno sull'intero involucro dell'edificio (compresa copertura, terrazzi e balconi) realizzato con EPS addizionato a grafite con spessore pari a cm 10 e la posa in copertura di pannelli fotovoltaici. L'appartamento posto al piano rialzato verrà completamente ristrutturato internamente con modifiche distributive, sostituzione di infissi con altri più performanti in termici energetici e acustici, formazione di impianto di riscaldamento con pompa di calore e distribuzione tramite pannelli radianti a pavimento e installazione di VMC con recupero di calore ad alta efficienza. Progetto: 60 _ Villa Tiraferri Località: Viserba monte di Rimini Committente: Roberto, Lidia, Matteo e Chiara Tiraferri Anno: 2013 – in corso Incarico: Progettazione Architettonica, Energetica, DL, interior design Descrizione: La famiglia Tiraferri ha incaricato lo studio Logicagotica di progettare l'intervento edilizio in un ghetto non storico posizionato in zona rurale a Viserba monte. Sul lotto è presente un fabbricato rurale prebellico attorniato da pertinenze ad uso agricolo. Il progetto prevede la ristrutturazione del fabbricato rurale esistente per ripristinarlo nella sua integrità strutturale e tipologica e la costruzione di un nuovo edifico residenziale con tre appartamenti e autorimessa. Il nuovo edificio dialogherà con il contesto rurale mutuando da esso materiali e tipologia morfologica. Progetto: 61 _ Byblio's Località: Solarolo (RA) Committente: CoED ENGINEERING Anno: 2008 Incarico: Proposta progettuale Descrizione: Nell'ambito dello sviluppo del masterplan urbanistico che ha portato al progetto di Borgo Morandi, si è avanzata una proposta di integrazione del Borgo con una nuova biblioteca a servizio degli abitanti di Solarolo. La proposta non ha poi avuto sviluppi concreti. Il progetto prevedeva una costruzione con un piano interrato e tre piani fuori terra caratterizzata da un disegno di forte impatto identitario, una casa della cultura trasparente e attraente, rivolta ai giovani e alle nuove tecnologie. TEAM MULTIDISCIPLINARE DI PROGETTAZIONE COLLABORAZIONI Geologia Impianti termoidraulici Impianti elettrici Termografia, Blower Door Test, Fisica Edile Acustica Rendering Rilievi e catasto Sicurezza dott. Guglielmo Vannoni p.i. Luca Maldini p.i. Luciano Zavaglia ing. Ruben Erlacher ing. Massimo Feletti Matteo Babbi geom. Fabio Bucci geom. Daniele del Bianco Studio Vannoni Studio Newton Studio Newton Studio Erlacher Studio Newton Teografica Studio Bucci Studio San Giuliano Rimini Rimini Rimini Chiusa (BZ) Rimini Bellaria (RN) Rimini Rimini