CORSO PROPEDEUTICO AGLI ESAMI DI ABILITAZIONE 2017 IL RISPARMIO ENERGETICO NEGLI EDIFICI Parte 2 Stefano Geom. Bertazzo 3 l’involucro opaco Stefano Geom. Bertazzo Le Componenti dell’Involucro Opaco Fondazioni: a platea o tradizionali continue; Pareti: pesanti, leggere, costruite in opera, prefabbricate o con sistema a secco; Tetto: piano a terrazza, verde, a botte o tradizionale a 2 o più falde. In ogni caso, gli edifici, salvo rare eccezioni, hanno struttura portante in cemento armato o acciaio. Considerazione a parte meritano gli edifici in legno siano essi Xlam che a telaio. Stefano Geom. Bertazzo FONDAZIONI L’elemento su cui posa l’edificio, solo nell’ultimo decennio è stato preso in considerazione sotto l’aspetto termico e/o per la capacità di fenomeni di risalita che comportano ammaloramenti alle strutture del sistema edificio. Termicamente devono essere trattate come qualsiasi altro elemento disperdente energia sebbene siano «esposte» controterra. Devono essere pertanto isolate e protette anche dai fenomeni di risalita capillare dell’acqua per evitare tutti quei spiacevoli fenomeni che causano scrostamenti, salsedine, muffe, infiltrazioni d’acqua, umidità, condense dovute, anche, alla presenza di nodi strutturali non progettati o non lavorati correttamente. Stefano Geom. Bertazzo l’involucro opaco Coibentazione con XPS sottoplatea Getto di platea coibentata Stefano Geom. Bertazzo l’involucro opaco Sottofondazione in vetro cellulare granulato Parete coibentata controterra Stefano Geom. Bertazzo l’involucro opaco Isolamento di fondazione continua Coibentazione di parete contro terra Stefano Geom. Bertazzo l’involucro opaco Isolamento plinto su fondazione continua Isolamento plinto contro-terra Stefano Geom. Bertazzo PARETI Possono essere considerate l’elemento cruciale della progettazione. Costituiscono la superficie maggiore (salvo casi eccezionali e particolari) di dispersione in un edificio. . Sono il punto di contatto con le fondazioni, siano esse a platea che continue, ma anche con l’elemento di copertura, con o senza cornice, piano o a falda che sia. . Le pareti, si raccordano con aggetti che spesso non vengono disgiunti termicamente generando pertanto dei ponti termici importanti. . Quali sono gli aggetti principali che possono essere presenti nelle pareti ? Stefano Geom. Bertazzo PARETI 1 poggioli; 2 pompeiane; 3 cornici; 4 elementi decorativi; 5 volumi sporgenti; 6 Serre solari. Stefano Geom. Bertazzo PARETI Vi sono poi tutta una serie di nodi strutturali, che, se non progettati correttamente influiscono negativamente sulle prestazioni delle pareti. Proviamo ad elencarli ? Stefano Geom. Bertazzo PARETI 1 Nodo di giunzione con la platea; 2 Nodo di giunzione con fondazione continua; 3 Nodo di giunzione con marciapiede; 4 Nodo cordoli; 5 Nodo di giunzione Poggiolo/terrazzo a sbalzo, porticato; 6 Cornice edificio; Stefano Geom. Bertazzo PARETI Risoluzione nodo strutturale, struttura a sbalzo Risoluzione nodo strutturale parete / fondazione Stefano Geom. Bertazzo PARETI Esempio elementi di disgiunzione per partenza strutture verticali Stefano Geom. Bertazzo PARETI Esempio elementi di disgiunzione per partenza strutture verticali Stefano Geom. Bertazzo PARETI Esempio murature verticali opache Stefano Geom. Bertazzo PARETI Esempio murature verticali opache Stefano Geom. Bertazzo PARETI Esempio murature verticali opache Stefano Geom. Bertazzo PARETI Esempio murature verticali opache Stefano Geom. Bertazzo PARETI Cosa pensate dell’esempio qui a fianco? È corretto, manca qualcosa o si può togliere qualcosa? Il cordolo in calcestruzzo risulta corretto a livello termico? Stefano Geom. Bertazzo Ciò che vediamo nelle prossime immagini sono i giunti termici di ultima generazione, giunti che dovrebbero essere utilizzati per l’aggancio di tutte quelle strutture che per i più svariati motivi, sono agganciate fisicamente agli elementi strutturali e creano quindi ponte termico. Stefano Geom. Bertazzo Connettori a taglio termico Stefano Geom. Bertazzo Connettori a taglio termico strutturali Stefano Geom. Bertazzo Connettori a taglio termico strutturale e cappotto Stefano Geom. Bertazzo PARETI Dobbiamo poi tenere presente che le pareti sono elemento di contatto con locali che possono essere riscaldati, non riscaldati, comunicanti direttamente con l’ambiente riscaldato (scale interne) o non comunicanti con l’ambiente riscaldato, spesso sono locali interrati, ma possono essere anche seminterrati, al piano terra o sottotetti. 1 Locale Garage, locale notoriamente freddo; 2 Cantine, locale notoriamente freddo; 3 Soffitte e/o mansarde, non riscaldate. 4 C.T. e canne fumarie (elemento disperdente interno). Stefano Geom. Bertazzo PARETI Le pareti sono poi contenitore di uno degli elementi ancora oggi più dispersivi. IL SERRAMENTO Stefano Geom. Bertazzo TETTO E’ l’elemento rivolto verso la «volta celeste» e disperde pertanto molta energia. Progettarlo sembra cosa semplice, sebbene molto spesso ci si dimentichi che calore e di conseguenza umidità, tendono ad andare verso l’alto. Se non progettato correttamente i danni che si possono provocare alle strutture sono ingenti. Pertanto particolare attenzione deve essere posta in fase di progettazione ed in fase di costruzione. Posare un freno vapore al posto di un traspirante o invertire i coefficienti µ, significa generare problemi a «cascata». Stefano Geom. Bertazzo TETTO Il tetto, può essere…… piano, a botte, a semi-botte, ad una falda, a due falde, a quattro falde, con… copertura in coppi, tegole, ardesia, lamiera, acciaio, rame, allumino o semplicemente un tetto verde. Stefano Geom. Bertazzo TETTO In ogni caso, il tetto, deve garantire la tenuta all’acqua, all’aria e possedere un elevato sfasamento termico. Tetto a botte Tetto due falde in metallo Stefano Geom. Bertazzo TETTO Tetto a quattro falde Stefano Geom. Bertazzo TETTO Tetto verde Stefano Geom. Bertazzo TETTO Secondo Voi l’immagine mostra un «nodo strutturale Corretto? e se SI, dove si può formare condensa e perché ? Stefano Geom. Bertazzo TETTO Questa sezione mostra la progettazione di un particolare di un nodo architettonico Stefano Geom. Bertazzo TETTO Sezione di una copertura a due falde con materiali isolanti differenti per caratteristica e materia, ma il nodo costruttivo su una sottostante parete verticale come andrebbe corretto? Stefano Geom. Bertazzo TETTO Considerata l’immagine precedente un tetto così realizzato dovrebbe essere considerato integrato con il resto delle strutture e naturalmente dovrebbe garantire anche: Tenuta: all’acqua - all’aria - termica - acustica Stefano Geom. Bertazzo TETTO Se nelle immagini precedenti tutto sembrava correttamente eseguito, in queste……… Il cappotto non è stato eseguito correttamente, mancano sicuramente i nastri autoespandenti di tenuta, ma anche lavorare con puntoni passanti, indica lavori eseguiti, senza le opportune conoscenze costruttive e/o progettuali Stefano Geom. Bertazzo TETTO Alle immagini esterne possiamo ora abbinare quelle interne. Di certo le conseguenze sono immaginabili……. Stefano Geom. Bertazzo IL SERRAMENTO E’ forse uno degli elementi dell’involucro edile più difficile da progettare, costruire e posare. Deve essere inserito nella parete non solo con perfetta aderenza, ma deve anche garantire una perfetta tenuta all’acqua ed all’aria. Quest’ultima in case ad alte prestazioni energetiche produce oggi i maggiori danni nel contorno. Stefano Geom. Bertazzo 4 Componenti trasparenti Migliorato e ad alte prestazioni, il serramento oggi assume un’importanza sempre maggiore, nel contenimento energetico. Risulta comunque l’elemento più disperdente e quindi freddo nella componente opaca dell’edificio ed assume dimensioni sempre maggiori. Costruito in legno, alluminio o pvc, il telaio è comunque una minima parte rispetto alla chiusura trasparente in vetro singola a due o tre camere. Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti Gli infissi sono oggi parte importante ed essenziale dell’immobile. Conoscere come si comportano termicamente, risulta quindi fondamentale per la successiva e corretta progettazione impiantistica. Quali prestazioni devono assolvere ? - Isolamento termico; - riflessione (parte del calore della luce solare); - trasmissione della luce diurna; - tenuta all’aria e all’acqua; - isolamento acustico; - resistenza alle effrazioni; Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti Nel serramento o infisso, la maggiore dispersione è data dal componente trasparente, il vetro. Questo elemento negli ultimi 30 anni, ha visto una notevole evoluzione tecnica, sia di lastra – spessore e dimensione, sia per qualità. Il vetro, assieme al telaio risulta quindi il componente fondamentale del serramento. Sul mercato possono essere reperite numerose tipologie di vetri, la scelta ricade quindi sull’efficienza energetica che il serramento deve garantire per farci giungere a quanto prefissato. Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti Evoluzione delle varie tipologie Vetro singolo Ug = 5,80 W/m²K g = 92% Vetro isolante standard a doppia lastra con aria Ug = da 3,20 W/m²K a 2,70 W/m²K g = 72% Vetro termoisolante a doppia lastra con pellicola basso-emissiva e gas Ug = da 1,40 W/m²K a 0,90 W/m²K g = 62% Vetro termoisolante a tripla lastra con pellicola basso-emissiva e gas Ug = da 0,90 W/m²K a 0,40 W/m²K g = 48% Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti I distanziatori Le vetrocamere termoisolanti sono composte da: - due o più lastre di vetro; - fissate tra loro mediante un distanziatore; - ed un sigillante elastico; - è presente una pellicola bassoemissiva- Detti anche «distanziali» sono profili in alluminio, acciaio inox o materiale plastico, inseriti lungo i bordi delle laste. La loro funzione è quella di mantenere distanti le lastre di vetro. Al loro interno contengono polveri disidratanti per assorbire l’eventuale umidità presente nell’intercapedine ed evitare così il possibile appannamento delle lastre. Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti I gas nobili Il riempimento dell’intercapedine fra le lastre con gas nobili è ormai ampiamente diffuso. Il gas riduce la trasmissione di calore per conduzione e convenzione fra una lastra e l’altra. Essendo più pesanti dell’aria hanno una conduttività termica inferiore e quindi assicurano un isolamento termico migliore. Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti Un valore sconosciuto è il fattore, g, del vetro. Mi sapete dire cosa indica? Fattore solare g e trasmissione luminosa Ti. Se da un lato tutti conosciamo o abbiamo sentito parlare del valore Ug la trasmittanza termica riferita al componente vetrato, pochi si chiedono cosa sia il fattore g del vetro e la trasmissione luminosa Ti, perché spesso sono lasciati al caso. -g – fattore solare: indica la quota percentuale di energia solare che entra in una stanza e quindi trasmessa dal vetro rispetto all’energia totale incidente. - Ti – trasmissione luminosa: il rapporto tra la radiazione luminosa trasmessa e quella incidente, limitato alla zona visibile. Se molto basso, siamo costretti ad accendere la luce artificiale al minimo oscuramento del cielo. Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti Il valore Ug ed il fattore solare Secondo la norma UNI EN 410 definizione ■ il fattore solare è il rapporto percentuale fra l’energia solare globalmente trasmessa attraverso il vetro e l’energia incidente su di esso. ■ il fattore solare è la somma tra la trasmissione energetica diretta (TED) e la parete di assorbimento energetico (AE) reirradiato verso l’interno del locale. Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti I vetri selettivi, schema di funzionamento Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti Essenze principali Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti Oltre al legno troviamo anche: Il telaio in pvc offre capacità termiche migliorative in base al numero di camere…, mentre quello in alluminio al taglio termico. Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti Tradizionali, a nastro, con tapparella o con oscuro, posizionati a filo muratura interno, in mezzeria o esterno, serramento singolo o doppio (controfinestra), con o senza cassonetto (a sua volta può essere montato in diverse posizioni) o con elementi oscuranti orientabili. In ogni caso ogni tipologia necessita di un particolare costruttivo e di un accurato montaggio. Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti Immagini eseguite su un edificio del 2014-15 attualmente abitato dalla committenza e certificato in classe «A». Stefano Geom. Bertazzo Componenti trasparenti Immagini eseguite su un edificio del 2011-12 attualmente abitato dalla committenza e certificato in classe «B». Stefano Geom. Bertazzo 5 La Certificazione Energetica Strumento voluto a livello comunitario dalla Direttiva 2002/91/CE, sin dall’inizio è stata vista come un ulteriore balzello, un pezzo di carta, un ulteriore documento di cui dotarsi e per di più con scadenza decennale. Come se non bastasse, poi, ci si è messa una normativa in costante evoluzione e spesso soggetta ad interpretazione. Basti pensare che il Veneto è rimasta l’unica Regione del Nord e Centro Italia a non aver adottato una propria normativa. Si, siamo gli unici ad adottare quella nazionale e pensare che nel 2007 già se ne parlava e discuteva, mentre altre Regioni ben più lungimiranti si dotavano con anni di anticipo di propri regolamenti. «fonte ANIT» Stefano Geom. Bertazzo 5 La Certificazione Energetica Si applica per le Regioni e Provincie autonome che non abbiano provveduto ad adottare propri provvedimenti in applicazione alla Direttiva 2002/91/CE. e’ prescritta dal D.lgs 192/05 per introdurre il parametro «efficienza energetica» come nuovo valore del mercato edilizio e per sensibilizzare tutti gli attori del processo edilizio e in particolare l’utente finale in riferimento alle problematiche energetico-ambientali. «fonte ANIT» Stefano Geom. Bertazzo Abruzzo Delibera Giunta Reg. 05/08/2013 n.567. Basilicata Legge Regionale del 28/12/2007 n.28 Bolzano D.P.P. 29/09/2004 n.34 e direttiva CasaClima Calabria NON VI E’ ALCUNA LEGGE QUADRO REGIONALE Campania NON VI E’ ALCUNA LEGGE QUADRO REGIONALE. Emilia Romagna Delibera Assemblea Lgs Reg. 07/07/2008 n.156 Lazio NON VI E’ ALCUNA LEGGE QUADRO REGIONALE. Liguria Legge Regionale 29/05/2007 n.22 e s.m.i. Lombardia Decreto 03/03/2009 n.2055 Molise NON VI E’ ALCUNA LEGGE QUADRO REGIONALE. Stefano Geom. Bertazzo Piemonte Legge regionale del 28/05/2005. Toscana Decreto del 03/03/2011. Trento Legge del 04/03/2008. Valle d’Aosta Deliberazione del 2010. Veneto NON VI E’ ALCUNA LEGGE QUADRO REGIONALE. Friuli Venezia Giulia Legge 18/08/2005 n.23 Puglia Legge Regionale 10/06/2008 n.13 Sardegna Sicilia NON VI E’ ALCUNA LEGGE QUADRO REGIONALE. Legge n.23/03/2010 n.6 Umbria Delibera Giunta Regionale 06/02/2012 n.112 Stefano Geom. Bertazzo Chi è il Certificatore Energetico ? E’ in primo luogo una figura professionale, in grado di eseguire una diagnosi energetica di un edificio e produrre, quindi, un attestato di prestazione energetica. Il certificatore energetico è pertanto un professionista esperto, accreditato, qualificato ed indipendente. I requisiti minimi del certificatore sono imposti, dalle singole regioni nelle quali sono in vigore linee guida e protocolli attuativi delle direttive nazionali. Stefano Geom. Bertazzo La Certificazione Energetica Il risultato, ottenuto, a seguito dell’inserimento di tutti i dati raccolti, dovrebbe definire quanta energia il nostro immobile, se correttamente gestito, dovrebbe consumare complessivamente. Pertanto oltre al consumo relativo all’impianto di riscaldamento, si considerano anche i consumi per l’ACS e l’elettricità per il raffrescamento estivo, gli elettrodomestici e l’illuminazione. Per redigere un APE, necessita eseguire un accurato sopraluogo tecnico dimensionale e conoscitivo, in modo da recuperare tutte quelle informazioni utili e necessarie, ad ottenere un risultato finale quanto più corretto possibile. Necessita, inoltre, un bagaglio culturale che solo il tempo può colmare onde evitare di perpetrare nelle strutture prove invasive o «inventarsi» dati. Stefano Geom. Bertazzo La Certificazione Energetica I parametri limite da osservare per la trasmittanza termica delle strutture che compongono l’involucro sono i seguenti e corrispondono anche ai limiti per accedere alle detrazioni fiscali. Stefano Geom. Bertazzo La Certificazione Energetica L’uscita tecnica Il rilievo tecnico dimensionale oltre a permettere di rilevare tutte le quote interne ed esterne di murature, solai e finestre, permette di verificare la presenza di molti altri elementi tra cui: Orientamento, presenza di nicchie, tipologia finestre, chiusure oscuranti (esterne ed interne), cassonetti (se presenti), spessore murature, spessore solai, tipologia impianto di riscaldamento, tipologia generatore, tipologia termostato, presenza di CDZ, presenza di VMC, presenza di caminetto e/o stufa, presenza di isolamenti a parete, solaio tetto (se visibile con botola), impianto solare termico, impianto fotovoltaico. Inoltre si è in grado di verificare che l’immobile comunica con altri. Stefano Geom. Bertazzo La Certificazione Energetica In Ufficio Oltre a produrre il file dwg e/o dxf, il tecnico, dovrà calcolare da subito le superfici nette interne e quelle lorde complessive, dati normalmente richiesti dai programmi di calcolo, oltre a costruire le varie stratigrafie, elemento per elemento. Solo in seguito e recuperati eventuali dati mancanti, il mancante per eccellenza spesso riguarda il generatore, sarà possibile inserire i dati ed ottenere la Classe Energetica e EPgl. Stefano Geom. Bertazzo La Certificazione Energetica Esistono, due tipologie di certificati, l’APE che va depositato in Regione e L’AQE che deve essere depositato in Comune contestualmente con la fine lavori. Ma quali le differenze? . L’AQE – introdotto a seguito delle modifiche della D.lgs.192/2005 con il D.lgs 311 del 29/12/2006 e confermato in toto anche dal D.L.63/2013. E’ un attestato chiamato a svolgere il ruolo di strumento di controllo «ex post» del rispetto, in fase di costruzione o ristrutturazione degli edifici delle prescrizioni svolte a migliorarne le prestazioni energetiche. È normalmente firmato dal D.L. che ne certifica la corretta esecuzione dell’opera. L’APE che ha sostituito dal 06/06/2013 l’ACE, è stato introdotto a seguito delle modifiche al D.lgs 192/2005 apportate dal D.L.63/2013 a sua volta modificato dal D.Lgs 145/2013. l’attestato è chiamato a svolgere il ruolo di strumento di «informazione» del proprietario, dell’acquirente e/o del locatario, circa la prestazione energetica ed il grado di efficienza energetica degli edifici. Fornisce all’utente raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica, con le proposte degli interventi migliorativi più significativi. Deve essere depositato presso il competente Ufficio Regionale. Stefano Geom. Bertazzo La Certificazione Energetica I due attestati sono chiamati pertanto a svolgere ruoli e finzioni ben distinte e non sono tra loro «fungibili». L’AQE degli edifici si differenzia dall’APE, essenzialmente per i soggetti che sono chiamati a redigerlo e per l’assenza dell’attribuzione di una classe di efficienza energetica all’edificio in esame. (proposta solo dal tecnico che lo redige). I due attestati si distinguono, inoltre, per le caratteristiche del certificatore: infatti mentre l’AQE può essere predisposto ed asseverato da un professionista abilitato alla progettazione o alla realizzazione dell’edificio, non necessariamente estraneo alla proprietà, l’APE, invece, viene rilasciato da «esperti qualificati e indipendenti, con eventuale parentela superiore al 4 grado» o da «organismi» dei quali dovranno comunque essere garantiti «la qualificazione e l’indipendenza». Stefano Geom. Bertazzo La Certificazione Energetica Come detto, l’eficientamento energetico, non riguarda solo i nuovi edifici, ma considerato il «parco» edile italiano con il 90% dell’edilizia altamente energivoro, gli interventi di riqualificazione energetica, potrebbero offrire lavoro per anni. Nel tentativo di smuovere l’importante mercato della riqualificazione energetica, sono stati introdotti negli ultimi anni una serie di incentivi fiscali variabili dal 36 al 65%, utilizzabili per opere di: demolizione e ricostruzione, ampliamento di edifici esistenti con nuovo impianto, ampliamento di edifici esistenti con estensione di impianto, ristrutturazioni importanti di primo livello ristrutturazioni importanti di secondo livello, riqualificazione energetica dell’involucro, nuova installazione di impianto (anche di energie rinnovabili), ristrutturazione di impianto e sostituzione di generatore. E’ importante sapere che per ottenere le detrazioni fiscali necessita depositare presso l’ENEA tutti i dati e la documentazione necessaria entro 90 giorni dalla fine lavori. Stefano Geom. Bertazzo La Certificazione Energetica I codici da utilizzare per il deposito della pratica sono i seguenti e possono essere selezionati nella sezione Enea «seleziona intervento»: 344 ristrutturazione globale dell’edificio 345a coibentazione pareti, solai e coperture e per la sostituzione di finestre comprensive di infissi in tutti i casi diversi da quelli del comma 345b 345b sostituzione di finestre comprensive di infissi in singole unità immobiliari 346 installazione di pannelli solari termici 347 sostituzione di impianti termici Stefano Geom. Bertazzo La Certificazione Energetica La detrazione per le spese di ristrutturazione, si applica all’IRPEF, anche sulle parti comuni dell’edificio. Il beneficio sul quale calcolare la detrazione viene suddiviso in 10 anni e la detrazione dipende quindi dall’IRPEF disponibile. Il tecnico pertanto dovrà porre particolare attenzione a questo importo per evitare che vi siano eccedenze non detraibili ed una perdita economica per il committente. La detrazione più essere usufruita da: - proprietari o nudi proprietari - titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie) - locatari e comodatari - soci di cooperative divise e indivise imprenditori individuali, per immobili non rientranti per immobili non rientranti tra i beni strumentali o merce - soggetti indicati nell’art.5 del Tuir, (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, imprese familiari….) Stefano Geom. Bertazzo La Certificazione Energetica Per il calcolo della trasmittanza, necessita inserire anche il relativo valore della resistenza liminare interna "Rsi" ed esterna "Rse". Meglio rappresentati nella successiva tabella. Ma cosa sono i coefficienti liminari ? Liminare significa "attinente alle superfici che delimitano un corpo", "al limite", alla "zona di soglia". . Qualsiasi scambio termico generalmente coinvolge conduzione, convezione e irraggiamento. . Lo scambio termico di una parete con l'ambiente non fa eccezione: la differenza di T tra interno ed esterno fa si che la T cambi entro lo spessore della parete per conduzione, ma le superfici a contatto con l'interno, da un lato, e l'esterno dall'altro scambiano calore con l'ambiente per convezione e per irraggiamento. Lo scambio termico liminare è quella parte dello scambio complessivo tra parete e ambiente dovuta a queste 2 ultime modalità → convezione + irraggiamento. Stefano Geom. Bertazzo Stefano Geom. Bertazzo Nella seguente tabella vediamo pertanto quali siano le principali grandezze per determinare il valore U di un elemento. Stefano Geom. Bertazzo TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE GRANDEZZE Nome Simbolo Unità di misura Potenza termica Q Watt (W) Conducibilità termica λ (W/m K) λ s Conduttanza termica specifica R= Resistenza termica specifica Trasmittanza termica U= (W/m2 K) s (m2 K/W) λ 1 1 = 1 1 RG + ΣR i + αi (W/m2 K) αe Stefano Geom. Bertazzo Conversioni fondamentali Stefano Geom. Bertazzo NOTA Nel 2012 Legambiente ha emanato il primo rapporto sullo stato degli edifici in Italia, individuando nel territorio italiano edifici che definire in alcuni casi costruiti male è dir poco. Nel 2014 Legambiente ha emanato un secondo rapporto in cui sono stati verificati in 47 città italiane oltre 500 edifici mediante l’impiego di termocamera. Anche in questo caso il dato è a dir poco allarmante. . Pertanto se nel 2014 edifici, anche nuovi, si presentavano in questo stato, c’è da chiedersi se basta un’ APE «non corretto» per vendere un immobile. . Stefano Geom. Bertazzo Immagini termografiche Le immagini che vi propongo, tranne una, sono relative ad immobili costruiti negli ultimi 12 anni. Uno di questi con cappotto esterno, un altro dichiarato con muratura termica ad incastro. Lascio a Voi ogni considerazione. Edificio del 2004 Edificio anni ‘70 Stefano Geom. Bertazzo Immagini termografiche Edificio del 2005 Edificio del 2005 – p.1 Stefano Geom. Bertazzo Immagini termografiche Edificio del 2009 - bifamiliare Edificio del 2009 - bifamiliare Stefano Geom. Bertazzo Vi Chiedo pertanto: E’ SUFFICIENTE PRODURE UN CERTIFICATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA IN CLASSE A, al solo scopo di accontentare il committente e far si che venda prima e a maggior costo l’immobile ? Oppure…… Bisogna saper dire…. NO, l’immobile così come è stato costruito risulta in classe «C» Dovete sapere che l’APE, che Vi appresterete a firmare e depositare, è l’equivalente di un ATTO NOTORIO, pertanto in caso di dichiarazione mendace, si è soggetti al Codice di procedura Penale. Stefano Geom. Bertazzo GRAZIE PER L’ATTENZIONE Alcune immagini, porzioni di testo o periodi, sono state tratte da dispense, volumi, norme e pertanto appartengono ai legittimi proprietari. Stefano Geom. Bertazzo