DI RAME - Copper Concept

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36
ITALIANO
EDITORIALE
ILLUMINANTE ARCHITETTURA IN RAME
Apriamo questo numero con i risultati del concorso europeo
Copper in Architecture 2013 e non ci scusiamo se ricordiamo
ancora una volta l’eccezionale qualità dei progetti vincitori
e finalisti, così come le diverse applicazioni esibite dal rame.
La Piattaforma di arte e creatività a Guimarães, in Portogallo
– vincitrice incontrastata – è eccezionale e noi approfondiamo
l’approccio degli architetti con una significativa intervista (pag.
8) a Fernando de Sà, il socio fondatore di Pitàgoras Arquitectos. Parimenti illuminante è un altro edificio (pag. 10) dello
stesso architetto, sempre a Guimarães. Questo è il primo
di una serie di progetti di rigenerazione nell’ambito dei centri
storici illustrati in questo numero, il che fornisce interessanti
confronti.
Altri approcci rigorosi e di contrasto verso il contesto medioevale sono stati intrapresi con un nuovo museo a Duderstadt, in
Germania (pag. 14), e con l’ampliamento di un hotel a Visby, in
Svezia (pag. 18). Sempre in Svezia, alcune strutture di basso
profilo ma pienamente contemporanee forniscono servizi
per chi prende il traghetto lungo lo storico fronte del porto
di Stoccolma (pag. 20). Altri esempi di interventi più modesti
(pensiline dei bus, strutture di accesso e perfino vasi) confermano il ruolo che il rame ricopre nel definire il contesto
stradale (pag. 22).
progettisti. A Litzendorf, in Germania, un nuovo centro comunitario assume una forma pura e cristallina, in cui i tetti e le pareti
diventano una singolare superficie composta da una maglia in
lega di rame, ottenuta attraverso un’intelligente cura del dettaglio (pag. 24). L’attenzione ai dettagli definisce anche la relazione
ritmica tra rame e vetro nel cuore del nuovo edificio universitario di Bialystok, in Polonia (pag. 24). Nel frattempo, per un
centro di radioterapia ad Hof, in Germania, sono state utilizzate
speciali tecniche per ottenere pannelli di rame completamente
a specchio, inframezzati da vetrate, per trasmettere un’idea di
tecnologia unita ad un senso di calore (pag. 29).
La combinazione di rame e sue leghe con altri materiali
è un’area di crescente interesse: la nuova palestra per un
club italiano di calcio esplora la relazione tra legno e ottone,
ancorando l’edificio alla sua posizione cardine (pag. 32).
Il nostro esempio conclusivo mostra una lega di rame dorata
che gioca un ruolo chiave dentro un isolato parigino costituito
per la maggior parte di mattoni (pag. 36).
Copper Architecture Forum è reso possible solo dall’entusiamo e dal coinvolgemento di architetti in tutta Europa. Puoi
sottoporre i tuoi progetti o scrivere ai collaboratori locali della
redazione o alla nostra e-mail generale: siamo desiderosi di
ricevere i tuoi commenti.
Nella seconda metà di questo numero, l’attenzione si sposta
verso la diversità delle forme del rame impiegate oggi dai
La Redazione
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Copper Architecture Forum n.36, maggio 2014
Editore: Nigel Cotton, ECI
Copper architecture Forum è parte della “Campagna Europea sul Rame in
Architettura”. È pubblicato due volte l’anno e ha una tiratura di 25.000 copie.
Layout and produzione tecnica: Naula Grafisk Design, Sweden/ECI
La rivista è distribuita agli architetti e ai professionisti del settore edile
in tutta Europa – e non solo – in lingua italiana, ceca, francese, inglese,
polacca, russa, spagnola, tedesca e ungherese.
Indirizzo: CAF, European Copper Institute,
Avenue de Tervueren 168 b-10, B-1150 Brussels, Belgium
Stampa: Copy & Consulting Kft., Hungary
Collaboratori:
Birgit Schmitz, De
Kazimierz Zakrzewski, Pl
Marco Crespi, It
Nicholas Hay, UK
Nikolaos Vergopoulos, Gr
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Olivier Tissot, Fr
Pia Voutilainen, Se, No, Fi, Dk
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Immagine di copertina:
Terminal dei traghetti a Stoccolma (pag. 20)
Foto: Johan Fowelin
© Copper Architecture Forum 2014
INDICE
36
2 Illuminante architettura in rame – editoriale
4 – 9 Il rame, che successo! – I risultati – Il concorso Copper in
Architecture, con l’intervista al Vincitore
10 – 13
L’architettura dei ricordi – rigenerazione di un ambiente
industriale storico a Guimarães, Portogallo
14 – 17 Dove il moderno incontra il medioevo – Un museo contemporaneo
a Duderstadt, in Germania, riflette i suoi storici dintorni
18 – 19 Una vista dalla strada – Questa moderna estensione di un hotel
completa il paesaggio urbano di Visby, citta svedese patrimonio
UNESCO
20 – 21
Interventi marini – Un rivestimento in ottone per i terminal
dei traghetti lungo l’iconico molo di Stoccolma
22 – 23
Interventi urbani – Strutture in rame per un’ampia varietà di utilizzi
in ambito urbano
24 – 25
Cristallo di rame – Una maglia in lega di rame racchiude questo
edificio comunitario a Litzendorf, in Germania
26 – 28
Rievocazioni silvestri – Un paesaggio forestale ha ispirato
la ritmica facciata in rame di un edificio universitario a Bialystok,
in Polonia
29 – 31
Riflessi di rame – Un centro di radioterapia ad Hof, in Germania,
si differenzia dai classici rivestimenti in rame
32 – 35 Ottone per il calcio – Questa nuova palestra fornisce un
catalizzatore per la rigenerazione urbana di Zingonia,
vicino a Bergamo
36 – 39
Macchine per abitare – Una lega dorata di rame funge
da contappunto alla massa di mattoni di un edificio residenziale
a Parigi
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© Copper Architecture Forum 2014
COPPERCONCEPT.ORG 3
IL RAME, CHE SUCCESSO!
- I risultati
Nel nostro ultimo numero, abbiamo discusso del concorso Copper in Architecture 2013 e abbiamo rivisitato i
dieci progetti finalisti. Ora possiamo scrivere dei vincitori, svelati durante un evento tenuto alla fiera BATIMAT
a Parigi lo scorso novembre e riassumere i commenti della giuria.
Con una partecipazione record di 82 progetti, il concorso 2013
ha dimostrato di essere una celebrazione del meglio dell’architettura contemporanea. La giuria era composta da architetti che avevano ricevuto riconoscimenti nelle passate edizioni
del concorso: Einar Jarmund (Jarmund/Vigsnæs, Norvegia),
Craig Casci (Grid Architects, UK), Davide Macullo (Davide Macullo Architects, Svizzera) e Anu Puustinen (Avanto Architects,
Finlandia); hanno selezionato 10 progetti che si distinguevano
dal resto, palesando una reale diversità di tipologie e approcci,
nonché una eccezionale qualità architettonica.
Ognuno dei 10 progetti è stato esaminato e confrontato con gli
altri, facendo emergere inizialmente giudizi differenti che si
alternavano e circolavano tra i quattro giurati. Alla fine, è stato
raggiunto un chiaro consenso, che ha evidenziato tre schemi particolarmente forti e davvero differenti, meritevoli di
una Menzione speciale e un chiaro Vincitore, dalla qualità
eccezionale: la Piattaforma di arte e creatività (Guimarães,
Portogallo) di Pitàgoras Arquitectos.
Interessante da sottolineare, il più votato su internet è stato
Dolomitenblick (Sesto/Sexten, in provincia di Bolzano). Tutti i progetti finalisti sono stati presentati durante un evento
tenuto durante il BATIMAT di Parigi lo scorso novembre,
seguito da un ricevimento vivace dove architetti, giornalisti
ed esperti del rame erano mescolati tra loro. Nel corso
dei 4 giorni del BATIMAT, i progetti del concorso sono stati
mostrati in uno stand interattivo dedicato.
di Chris Hodson
Gli architetti degli edifici finalisti dopo la presentazione dei loro progetti, insieme a Nigel Cotton dell’European Copper Institute (a sin.) – Foto: Edgar Stouvenot
4 COPPER ARCHITECTURE FORUM 36/2014
CONCORSO2013
I progetti finalisti 2013
[Tutti i dieci progetti sono stati illustrati nel numero 35]
Biblioteca comunale a Seinäjoki, Finlandia
JKMM Architects
Memoriale a Beslan, Repubblica dell’Ossezia
Settentrionale-Alania
Dr Krekeler Generalplaner GmbH
Nuova sede del Tribunale di Sorveglianza a Venezia
C+S Architects
Copertura delle pietre runiche a Jelling, Danimarca
NOBEL arkitekter
L’Atelier a Gournay en Bray, Francia
Vincent Parreira Atelier Architecture
Clarion Hotel Post a Goteborg, Svezia
Fernando de Sá (a des.) riceve il primo premio per conto di Pitágoras Arquitectos
– Foto: Edgar Stouvenot
Esempi dei premi in bronzo: lo Stambecco per il progetto più votato su internet (a
sin.) e la Testa cicladica per le menzioni speciali (a des.) – Foto: Edgar Stouvenot
Semrén & Månsson
Piattaforma di arte e creatività a Guimarães,
Portogallo
Pitágoras Arquitectos
Polo educativo e culturale a Pau, Francia
Marjan Hessamfar & Joe Vérons Architectes Associés
Centro di radioterapia a Hof, Germania
Hiendl_Schineis Architekten [articolo a pag.29]
Dolomitenblick a Sesto/Sexten (BZ)
Plasma Studio
Lo stand al BATIMAT dedicato al concorso Copper in Architecture – Foto: Edgar Stouvenot
COPPERCONCEPT.ORG 5
CONCORSO2013
LE MENZIONI SPECIALI
Biblioteca comunale di Seinäjoki, Finlandia
JKMM Architects
La giuria ha elogiato questa aggiunta assertiva ma rispettosa al più numeroso gruppo di edifici al mondo progettati
da Alvar Aalto. Le imponenti e bianchissime “cornici” delle
aperture operano bene come contrappunto alla rustica
sensazione generata dalla pelle esterna in rame preossidato.
La forma, distribuita secondo un piano centrifugo, presenta
livelli variabili e genera vivaci spazi aperti che piaceranno
agli utenti. L’edificio giace a suo agio tra i suoi illustri vicini,
mantenendo la sua individualità: un risultato concreto che
giustifica la sua Menzione.
[articolo pubblicato sul numero 33]
Foto: Mika Huisman
Copertura delle pietre runiche a Jelling, Danimarca
NOBEL arkitekter
In termini di programma, la giuria ha considerato questo
progetto come una “poesia di un unico verso” – ma tuttavia l’ha trovata deliziosa e certamente meritevole di una
­Menzione. Nel suo design apparentemente semplice, tutto è
stato intelligentemente riportato ad una pura bellezza. ­
Gli interventi in questo sito antico possono essere visti come
un paio di cofanetti per gioielli di reale qualità: rafforzano
sostanzialmente l’esperienza delle pietre runiche da parte
del visitatore, che esse proteggono così diligentemente, ma
discretamente.
[articolo pubblicato sul n.33]
Foto: Jens Lindhe
Dolomitenblick a Sexten/Sesto (BZ)
Plasma Studio
La giuria è stata attratta dalle brillanti immagini e dalla
presentazione di questo progetto, che manifestava agevolmente la sua ragione di forma e contesto. Il design di questi
appartamenti di lusso riecheggia sia la topografia alpina
che le tradizionali forme dei tetti, ridefinendo l’architettura
locale. L’uso rigoroso del rame e del legno per definire la
massa scolpita, sia dentro che fuori, è notevole. E’ un edificio
progettato e completato con convinzione, giustificando il
suo riconoscimento con una Menzione. Inoltre il progetto
è stato quello più votato su internet.
[articolo pubblicato sul n. 35]
Foto: Hertha Hurnaus
6 COPPER ARCHITECTURE FORUM 36/2014
CONCORSO2013
IL VINCITORE
Piattaforma di arte e creatività, Guimarães, Portogallo
Pitàgoras Arquitectos
La rigenerazione del centro di una delle più importanti città
storiche del Portogallo da parte di Pitàgoras Arquitectos
è definita da forme cubiche astratte, unificanti, velate da una
griglia di profili in ottone. La giuria si è soffermata a scoprire
le numerose qualità di questa imprescrutabile proposta su
più livelli: più osservavano, più scoprivano.
Il design è una risposta sicura alle sfide di lavorare all’interno
di un sito patrimonio dell’UNESCO e della Capitale europea
della Cultura 2012. Raggruppando insieme una diversità di
vecchi edifici, la rigenerazione regala alla città un nuovo cuore
civico, guardando sia al futuro che al passato. Si capisce che
il progetto è stato creato da architetti del posto.
Foto: João Morgado
Esternamente, la griglia dei profili in ottone dematerializza
la massa dell’edificio aggiungendo una dimensione extra, traslucida, mentre gli spazi interni bianchi e flessibili
fluiscono con grazia l’uno dentro l’altro. Il progetto possiede
un approccio fresco e intelligente che la giuria descrive
semplicemente come fantastico. Tra tutti, questo era il
progetto che ogni giurato aveva più desiderio di visitare ed
esplorare: davvero un degno vincitore.
Dalla pagina copperconcept.org/awards possono
essere scaricate la brochure dedicata al concorso,
le informazioni e le immagini di tutti i progetti.
Foto: João Morgado
COPPERCONCEPT.ORG 7
INTERVISTA A
FERNANDO DE SÁ
Chris Hodson ha incontrato il socio fondatore di
Pitàgoras Arquitectos, vincitore del Concorso 2013,
per discutere del lavoro del suo studio.
CH : Quanto è importante per voi il riconoscimento internazionale attraverso premi come questi?
FS : Il riconoscimento è importante – anche se è sempre una
sorpresa per noi – in quanto dà una certa visibilità al nostro
lavoro, riconoscendo e convalidando il nostro approccio.
CH : Il progetto di Guimarães ha vinto anche altri premi, tra
cui il Mies Award 2013, il “Red Dot: best of the best 2013”
e il Readers’ Prize della rivista Detail. Con il crescente riconoscimento, vi aspettate più lavoro internazionale? Questo
cambierà il vostro appoccio?
FS : Abbiamo già fatto qualche lavoro a livello internazionale – in Ghana, Mozambico e Brasile – e stiamo cercando altri
mercati dove potere sviluppare il nostro lavoro. Se i premi
aiutano un’ulteriore espansione delle nostre operazioni,
tanto meglio. Il nostro approccio rimarrà probabilmente
lo stesso, anche se con più sforzi per comprendere ogni
­singola realtà locale – qualcosa che noi consideriamo essenziale nello sviluppo di qualsiasi progetto.
CH : Può spiegare i vostri interessi e preferenze in termini
di scelta dei materiali per i vostri progetti ?
8 COPPER ARCHITECTURE FORUM 36/2014
FS : Penso che questo derivi non dalla semplice ricerca, ma
dalla realizzazione di potenzialità e impieghi non sfruttati di
numerosi materiali, in grado di servire ogni progetto, realtà
distinte e intese espressioni. In sostanza, è necessario avere
una chiara coscienza dei materiali e del loro impatto sull’architettura.
CH : Come si è sviluppata la scelta dell’ottone come uno dei
principali materiali esterni per il progetto di Guimarães?
FS : Il materiale e la sua composizione rendono possibile per
l’edificio avere specifiche caratteristiche come la lucentezza,
il ritmo, la trasparenza e l’opacità – e quindi la scelta è stata
molto naturale, ma sostenuta dalle possibilità di produzione
locale. Significava che diversi prototipi venivano eseguiti
durante la fase di progettazione per valutare le possibilità
di applicazione dei pannelli di facciata ed i relativi costi, raggiungendo il miglior equilibrio tra questi due fattori.
CH : Pensa che il fatto che siete architetti del posto influenzi la progettazione dell’opera?
FS : Assolutamente. Si inizia con la fiducia del Proprietario.
Quindi, la nostra conoscenza delle realtà locali – fisiche,
Foto: João Morgado
sociali ed economiche – ci aiuta ad essere più assertivi nelle
proposte e nei progetti che facciamo.
CH : Molto del suo lavoro è stato costruito in ed intorno
a Guimarães. Secondo lei quale impatto ha avuto Pitàgoras
su questa città storica?
FS : Guimarães ha fatto uno sforzo enorme, non solo recuperando il suo centro storico, ma anche dotandosi di un nuovo
paradigma di sviluppo regionale e locale, più focalizzato
sulla conoscenza e la qualifica per le persone. Attraverso
i nostri edifici, vediamo noi stessi come agenti di questo
cambiamento fondamentale per il nostro futuro collettivo.
CH : Quali architetti o insegnanti vi hanno influenzato di
più?
FS : Come architetti, i partner di Pitágoras hanno avuto la
loro formazione alla Scuola di Oporto, con maestri come
­Tavora, Siza o Souto de Moura. Ma – più che l’influenza diretta individuale o di questo o quel maestro – abbiamo imparato
che è più importante tenere gli occhi aperti sulla realtà, sia
locale che globale.
CH : Come riassumerebbe il suo approccio all’architettura –
vede lei stesso e i suoi colleghi come modernisti?
FS : Per noi – e questo è stato il modo di fare architettura in
Portogallo – i fattori più importanti sono la posizione e attenzione al dettaglio. Per quanto riguarda la categorizzazione
del nostro lavoro, è meglio se la fanno gli altri. Sì, siamo
interessati a imparare dal “modernismo” – ma sia dai suoi
errori che dalle sue realizzazioni.
CH : Qual è il processo collaborativo tra lei e i suoi colleghi
alla Pitàgoras quando si lavora su un progetto?
FS : Vediamo sempre noi stessi come un collettivo di tutto
l’intero ufficio, qualunque sia la geometria che usiamo per
svolgere un lavoro specifico.
CH : Lontano dall’architettura, quando ha del tempo, come
si rilassa?
FS : Ci sono un sacco di cose piacevoli da fare nel mondo oltre all’architettura, iniziando con il primo caffè del mattino...
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10 COPPER ARCHITECTURE FORUM 36/2014
L’ARCHITETTURA
DEI RICORDI
La Piattaforma delle Arti e Creatività non è stato l’unico progetto di Pitàgoras e di Guimarães in lizza al
Concorso 2013. Anche se non finalista, il Centro per la Formazione avanzata post-laurea (CAFPG)
dell’Università di Minho ha catturato l’attenzione di ogni giudice. Qui, Pitàgoras spiega la sua risposta
a un ambiente industriale storico.
Il progetto si trova nella vecchia
”Zona de Couros” (Zona del cuoio) ed
è collegato ad essa da vicoli e sentieri
che seguono il piccolo fiume che ha
avuto un ruolo importante per la locale
industria del trattamento del cuoio. Ora,
la “Zona de Couros” è caratterizzata da
edifici abbandonati o trasformati – ma
anche dai ricordi, a volte immaginari,
sviluppati dai frammenti storici rimasti
fino ad oggi. Questi includono un paio
di vasche di trattamento per la pelle,
il piccolo fiume e un ricco patrimonio
di edifici industriali con un interesse
architettonico innegabile, che ci hanno
fornito temi di riflessione e sviluppo.
Architetto: Pitágoras Arquitectos
Foto: José Campos
Prodotto di rame: rame naturale
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”Il contesto urbano di questo progetto significava, paradossalmente, una rigorosa conservazione
dei volumi della costruzione originale ed anche la sua ricostruzione, che a nostro avviso doveva
essere fatta con un sistema di costruzione leggera. Qui, il rame – con le sue qualità tecniche e le
caratteristiche di invecchiamento – è diventato la soluzione più ovvia. Il rivestimento in lastre di
rame ha assicurato, senza mimica, un dialogo con i materiali tradizionali in loco.”
Fernando de Sá
Per il nostro progetto la ridondante
fabbrica era un insieme di strutture
disposte intorno ad un grande cortile.
L’edificio CAFPG ora ha aree vivibili, aule e alloggi amministrativi al
piano terra. Al primo piano si trovano
gli uffici, i laboratori e stanze per le
attività – ma anche la biblioteca che si
collega con le aree sociali. La circolazione ha una geometria irregolare per
dare spazio ai “laboratori da vivere” per
la presentazione degli attuali progetti
accademici.
12 COPPER ARCHITECTURE FORUM 36/2014
Nella progettazione, per l’intervento
e la realizzazione abbiamo evitato
un approccio rigido, applicando invece
una risposta pragmatica e dettagliata
per ciascun problema presentato dal
progetto. Paradossalmente, abbiamo
adottato il principio fondamentale di
mantenere i volumi originali come
un deposito essenziale della sua
memoria. I materiali esterni riflettono
la “Zona de Couros “ – legno e granito – insieme con una costruzione
leggera al livello superiore rivestita
in rame. Come contrasto, la completa
ricostruzione degli interni utilizza un
linguaggio progettuale contemporaneo
e finiture moderne.
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DOVE IL
MODERNO
INCONTRA IL
MEDIOEVO
14 COPPER ARCHITECTURE FORUM 36/2014
L’essenza di una città medievale, dalle guglie attorcigliate alle
antiche case incorniciate dal legno,
si incarna nel nuovo Museo storico
del Tiro di precisione di Duderstadt,
descritto qui dai suoi progettisti
Gnädinger Arkitekten.
Duderstadt, situata nel circondario di
Gottinga, si colloca tra le 10 più importanti città “in legno e muratura” della
Germania. Oltre allo storico municipio,
uno dei riferimenti più suggestivi è il
medievale “Westerturm”, con la sua
caratteristica cuspide attorcigliata,
integrata in una delle nella parti più
antiche delle fortificazioni cittadine.
Nel 2009 si è deciso di intraprendere
la ristrutturazione di una casa abbandonata in legno e muratura, posta
accanto alla torre e di installarvi un
museo sul tiro di precisione, incorporando così la torre con un’altra casa sul
suo lato est, che era stato malamente
restaurato alcuni anni prima.
Il massiccio muro storico in pietra
funge da supporto per la struttura su
un lato del complesso. Oltre alla parte
ricostruita, abbiamo progettato una
nuova, espressiva ala fatta in cemento, consistente in pieghe triangolari
assemblate. L’aggiunta ospita principalmente scale di emergenza, insieme
ad una galleria con uno spazio libero
davanti a una grande finestra. In linea
con il profilo del nuovo edificio, anche
le scale aperte sui tre piani sono scultoree nel design e nella forma .
Architetto: Gnädinger Architekten
Installatore del rame: Eduard Koch Bedachungsgesellschaft mbH
Prodotto di rame: TECU ® Gold
Foto: Markus Hattwig
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”Le facciate inclinate della nuova ala si riferiscono a facciate similmente inclinate
di tipiche vecchie case in legno e muratura nel quartiere, ma in modi completamente
diversi e nuovi. La pelle dorata è stata scelta in riferimento alle superfici di metallo
lucido di armi antiche, come armature, spade e scudi.”
Christoph Claus, Gnädinger Architekten
Lega di rame dorato
La facciata è rivestita con pannelli in lega di rame dorato di varie dimensioni, sistemati in maniera asimmetrica, posati da una ditta specializzata secondo standard
di manodopera particolarmente elevati. Il risultato è un corpo completamente
estraneo, che aggiunge una nuova qualità entusiasmante – in parte rigida e in parte
organica – in mezzo alle altre case di questo ambiente idilliaco. Un nuovo ponte in
acciaio sopra al parapetto ricostruito rende possibili le passeggiate lungo le fortificazioni dell’antica città. L’interno del museo è caratterizzato principalmente da una
tavolozza limitata di materiali: acciaio grezzo per pavimento e balaustre, legno verniciato nero per le superfici di mobili e porte (con impressi testi e immagini in giallo
zolfo), calcestruzzo a vista all’interno della nuova ala, in contrasto con il vecchio
muro di pietra. Qui, il museo offre tre piani di reperti storici e diverse installazioni
multimediali, permettendo approfondimenti su temi come il tiro, la difesa della
città e la vita cittadina nel Medioevo. Il primo piano è dedicato agli arcieri e fucilieri,
che hanno formato una milizia speciale per difendere la città.
16 COPPER ARCHITECTURE FORUM 36/2014
RAME IN DETTAGLIO
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UNA VISTA DALLA STRADA
Questo è l’ultimo esempio del nostro trio di interventi contemporanei per
siti sotto tutela architettonica; il nuovo collegamento in rame completa e
rianima uno storico fronte stradale, seguendo nel contempo la tradizione
locale di stretti scorci di visuali verso il retro, come spiega l’architetto
Sven Landahl di VISBYARK.
Camminando lungo la Strandgatan nel
cuore di Visby – una città medioevale
­dichiarata Patrimonio dell’Umanità,
situata nell’isola di Gotland, in Svezia –
ci si imbatte in una scatola rivestita di
rame, luccicante sulla strada. Questa
scatola è la parte più importante del
recente ampliamento del Clarion Hotel
Visby.
Attraverso l’acquisizione e la conversione di una proprietà adiacente, sono
state aggiunte all’hotel 77 camere.
La nuova estensione si collega al primo
piano dell’albergo originale e crea un
ingresso intrigante sulla Strandgatan
al giardino dell’hotel. Seduta su una
solida base di cemento, la luccicante
scatola di rame – visivamente leggera –
fornisce alla Strandgatan una facciata
continua sul fronte strada e si aggiunge
alla varietà del paesaggio urbano.
Architetto: VISBYARK
Installatore del rame: Gardells Plåt AB
Prodotto di rame: Nordic Standard
Foto: Roland Hejdström
18 COPPER ARCHITECTURE FORUM 36/2014
Una scatola di rame
Edifici nuovi affacciati su una strada
importante di una città patrimonio
UNESCO come Visby richiedono grande
sensibilità nel design. L’espressione
architettonica del nuovo edificio di collegamento è stata discussa in dettaglio
con i responsabili dello sviluppo urbano
e dei monumenti sotto tutela. Il design
è contemporaneo ma, allo stesso tempo, segue il linguaggio tradizionale di
Visby. I materiali principali sono rame,
vetro e cemento e le altre caratteristiche degne di nota sono il muro in
acciaio nero a livello strada e il tetto
’verde’. Lo spazio interno al nuovo collegamento – soprannominato ’La sala di
rame’ – presenta sala da pranzo, bar e
lounge. Gli interni di ogni parte dell’hotel ora riflettono i vari periodi della sua
storia e offrono un viaggio nel tempo,
dal Medioevo ai giorni nostri.
Pianta del sito
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INTERVENTI
MARINI
Una serie di nuovi terminal per
i traghetti collegano l’iconico molo
di Stoccolma alla città.
20 COPPER ARCHITECTURE FORUM 36/2014
Queste strutture di basso profilo sul lungomare del centro città differiscono dai loro
dintorni storici e privilegiano visuali aperte del Palazzo Reale. Il concetto dell’architetto coinvolge “coni” interagenti – unità di diverse dimensioni e numero a seconda
del progetto e della posizione, generando edifici senza fronte o retro specifici.
Tetti e pareti sono rivestiti in ottone brunito, che si armonizza bene con le facciate
in pietra e stucco sullo sfondo e creano un’espressione scultorea unificata. Inoltre,
le variazioni nella struttura della superficie sono state ottenute usando differenti
tecniche. Su questa banchina, l’ottone offre anche durata e grande resistenza alla
corrosione.
Architetto: Marge Arkitekter
Prodotto di rame: Nordic Brass
Foto: Johan Fowelin
COPPERCONCEPT.ORG 21
INTERVENTI URBANI
Chris Hodson esamina il crescente ruolo del rame per la progettazione
urbana e paesaggistica – ed anche in architettura – in varie strutture
europee legate a trasporti, infrastrutture e strade.
Cominciamo con due asserzioni molto
­ iverse riguardo alle onnipresenti
d
pensiline pubbliche, elementi sempre
più importanti nel trasporto sostenibile
con autobus, treni o tram. A Wettingen,
in Svizzera, la stazione degli autobus
è definita dall’ottone di tettoie piane,
punteggiate da lucernari e fluttuanti su
sottili colonne.
Questo elegante modernismo contrasta
con le pensiline di Rouen, in Francia.
Qui, gli architetti hanno cercato oggetti
a misura d’uomo facilmente identificabili, per marcare posizioni particolari ­
ed esprimere un senso di movimento.
Il rame pre-patinato verde fa riferimento alle guglie della cattedrale cittadina,
mentre il trasparente, organico motivo
a ‘foglia’ può essere visto come un richiamo agli ingressi in stile art nouveau
progettati da Guimard per l’entrata
della Metropolitana a Parigi.
Architetto: Schockguyan Arch.
Prodotto di rame: TECU® Brass
Foto: Thomas Züger
Architetto: AR THEME Associés
Prodotto di rame: TECU® Patina
Foto: Carl Lang
22 COPPER ARCHITECTURE FORUM 36/2014
Fioriere rivestite di rame incorporano e celano l’illuminazione.
I giardini Brown Hart
Intanto a Londra, l’ammodernamento di questo spazio pubblico (posto sopra ad una sottostazione elettrica sotto vincolo
architettonico, costruita originariamente nel 1905) utilizza un
linguaggio materico di rame, vetro e legno per interventi contemporanei, nettamente differenziato da quelli in stile barocco
eduardiano originale, con struttura in pietra di Portland.
Sara Edmonds della BDP Project Architect ha detto:
“Abbiamo voluto utilizzare il rame perchè ha associazioni
storiche, oltre ad essere un materiale moderno. Ma c’erano anche considerazioni tecniche, dal momento che solo
una costruzione leggera poteva essere sostenuta dal piano
preesistente. Per fare da complemento alla pietra Portland,
abbiamo optato per una particolare e delicata sfumatura
blu-verde di rame pre-patinato.”
Architetto: BDP
Prodotto di rame: Nordic BlueTM Living
Foto: Chris Hodson
Una struttura nuova con scala e ascensore soddisfa
le moderne esigenze di accessibilità e annuncia l’ingresso
dei giardini ai pedoni che arrivano da Oxford Street.
COPPERCONCEPT.ORG 23
CRISTALLO
DI RAME
di Chris Hodson
24 COPPER ARCHITECTURE FORUM 36/2014
Una intelligente costruzione e cura del dettaglio
consentono all’involucro in lega di rame di inglobare senza giunture sia le facciate che i tetti di questa
biblioteca, aggiungendo ricchezza, trama e profondità in modo uniforme su tutte le sue superfici.
Il nuovo edificio si propone di dare un iconico focus
civico alla città tedesca di Litzendorf, come parte di
un programma di promozione dello sviluppo urbano.
Esso fornisce un nuovo centro comunitario che comprende una biblioteca, uffici, sale per presentazioni
e mostre. Questa biblioteca a tre piani, risultato di
un concorso di architettura vinto dal progetto degli
architetti H²M, è un simbolo importante definito dalla sua forma fresca, angolata, cristallina, velata in
una maglia in lega dorata di rame ed interrotta solo
da incisioni vetrate incassate.
RAME IN DETTAGLIO
Continuità senza giunture
Raggiungere una continuità di superficie lungo pareti e tetti
inclinati si è dimostrato un compito non facile. Le facciate
sono state concepite come pareti ventilate non portanti, con
un isolamento impermeabile in lana minerale su una struttura
in muro di cemento, protetta da un manto di rivestimento.
I pannelli a maglia a coste in lega di rame sono stati poi fissati
all’esterno su una sottostruttura che incorpora delle molle di
bloccaggio, che permettono le tolleranze richieste. L’installatore specializzato ha paragonato la posa e l’allineamento dei
pannelli a maglia come all’ “applicazione di tappezzerie decorative. Devi farlo con estrema precisione e curare nello stesso
tempo sia i lembi orizzontali che quelli verticali.”
Dettaglio dell’angolo della facciata, con il pluviale nascosto
Poi, il passaggio dalla facciata al tetto è quasi senza giunture,
con una grondaia nascosta da una scossalina consistente in
una lastra sagomata in lega di rame. Sotto la maglia in lega c’è
una copertura di rame tipo standard, del tutto sostenuta da un
substrato con isolatamento inferiore. I pluviali in rame sono
abilmente nascosti in vuoti dietro le facciate.
Architetto: H²M
Installatore del rame: Fleischer Metallfaszinationen
Prodotto di rame: TECU® Gold
Foto: Fleischer MetallFaszinationen
Dettaglio della linea di gronda, con grondaia nascosta
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RIEVOCAZIONI
SILVESTRI
Il rame e il vetro sul fronte di questo
nuovo edificio universitario a Bialystok,
in Polonia, prendono spunto dalla sua
posizione ai margini di una foresta,
come spiega Chris Hodson.
Alla Facoltà di Pedagogia e Psicologia presso l’Università di
Bialystok, la Sala adibita ai seminari e alle rappresentazioni
teatrali è definita dalla sua facciata d’ingresso. Qui, vetrate e
pannelli verticali di rame si alternano slanciati e si muovono
ritmicamente per tutta la lunghezza dell’edificio in tre fasce
orizzontali, che riflettono l’adiacente foresta di Zwierzyniecki.
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L’ingresso centrale è segnalato da una curva concava
di benvenuto, che funge anche da “cardine” per il lato di
una facciata, dove ogni piano è spostato in avanti rispetto
a quello sottostante. Questo stratagemma crea un angolo
spettacolare all’incrocio delle strade, rivelando la natura
indipendente della facciata in rame, in contrasto con gli
altri prospetti dell’edificio, in mattoni grigi.
La disposizione interna è divisa in due da un percorso
longitudinale di circolazione, evidenziato da lunghi tagli
nei soffitti e penetrato da un lucernario centrale. La parte
principale dell’edificio consente spazi flessibili per esposizioni e rappresentazioni, con un palcoscenico centrale
in mezzo a due platee da 150 e 300 posti. Pareti mobili
insonorizzate permettono la suddivisione degli spazi per
le diverse funzioni. Per tutto lo spazio sono stati posati
pannelli acustici a soffitto in lastre di rame perforato
e in griglia di rame, in attinenza con la facciata principale.
Lungo il percorso di circolazione, spazi più piccoli offrono
un teatro, delle sale per musica e arte, aule didattiche e
una caffetteria.
Piano terra Scala 1:500
Piano Primo Scala 1:500
Secondo piano Scala 1:500
Sezione Scala 1:500
Architetto: Arkon Jan Kabac & Meteor Architects
Prodotto di rame: Nordic BrownTM
Foto: Bogdan Pszonak
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RAME IN DETTAGLIO
Creare il carattere della facciata di rame
Concepito come un elemento distinto e indipendente dell’edificio, la facciata d’ingresso è organizzata in tre forti bande
orizzontali. La verticalità è introdotta con un’alternanza
di pannelli di rame e vetro, ed accentuata dalle aggraffature
in rilievo tra le lastre di rame. Questi giunti sembrano dispo-
Prospetto
sti in maniera apparentemente casuale, volutamente non
allineati tra i piani, aggiungendo complessità ramificata
e animazione alla superficie. I pannelli di rame stanno davanti alla vetrata e vi si sovrappongono, creando ombre decise
e accrescendo il distacco visivo della facciata.
Sezione
Piano
Dettaglio della facciata Scala 1:25
1 . Nordic Brown TM arrotondato in lastre da 1 mm
2 . Rivestimento di facciata in pannello Nordic Brown TM da 0,7 mm
3 . Profilo “C” in alluminio da 2 mm
4 . Pannello compensato da 18 mm
5 . Profilo a “L” in alluminio da 2 mm
6 . Lamiera forata in Nordic Brown TM da 1 mm
7 . Lamiera di acciaio da 4 mm
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Piano – Dettaglio di facciata Scala 1:5
RIFLESSI
DI RAME
Hiendl_Schineis Arkitekten
descrivono il loro progetto finalista
al concorso Copper in Architecture:
il Centro di Radioterapia a Hof,
in Germania, che si allontana dalle
tradizioni di rivestimento in rame,
attraverso superfici in rame puro
e con una netta cura del dettaglio.
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Una semplice forma cubica: l’edificio si
libera dalle sue restrizioni e gioca con
le linee angolate delle sezioni dei pannelli
in facciata. Gruppi di alberi crescono
intorno all’edificio, a volte producendo
ombra, accentuando la verticalità del
progetto. La facciata è divisa in sezioni
non parallele che sviluppano un’interazione vivace con gli alberi circostanti.
Il rame è il materiale utilizzato per
le facciate non portanti: muta nel tempo
e le stagioni si riflettono nei suoi sottili
cambiamenti di colore, dal rame brillante
luminoso a un rosso-marrone caldo
– da lucido a opaco.
Architetto: Hiendl_Schineis Architekten
Prodotto di rame: TECU® Bond
Foto: Eckhart Matthäus, Augsburg
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Il manto di facciata è stato applicato
utilizzando un sistema adesivo sviluppato
appositamente per dare una superficie
completamente piatta, con bordi netti.
Il vetro verde scintillante – che interrompe la facciata di rame – lascia entrare internamente la luce e, di notte, la diffonde
dall’interno all’esterno, portando alla vita
l’edificio.
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OTTONE
PER IL
CALCIO
De8 Architetti descrivono la loro
nuova palestra rivestita in ottone,
utilizzata dalla squadra dell’Atalanta. La sua importante posizione
cardine funge da catalizzatore per
la rigenerazione della “città nuova”
degli anni ’60.
Zingonia, in provincia di Bergamo,
è stata intesa come una nuova “città
dei lavoratori”. Ma dei 50.000 abitanti
previsti, oggi ce ne sono 2.000, di cui
tre quarti sono immigrati. Con l’avvento
della nuova Proprietà e come sede della
squadra di calcio, lo sviluppo del Centro
Sportivo dell’Atalanta giocherà un ruolo
importante per invertire il declino economico e sociale della città.
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Il primo progetto – la nuova palestra
in legno e ottone – anticipa la visione
complessiva del piano generale, che
comprende un nuovo centro giovanile
(punto di forza della squadra di calcio),
una nuova sala stampa e una riprogettazione coerente dei flussi di accesso
in tutto il sito.
La nuova palestra riconnette i campi
di allenamento e l’edificio principale
(che fornisce gli spogliatoi e la sede della squadra principale) in un nuovo spazio
continuo. Introduce un nuovo linguaggio
architettonico e agisce come un hub
– tutti gli atleti passano attraverso la
­palestra, anche per raggiungere i campi
di allenamento. Inoltre stabilisce un
forte legame con l’ambiente circostante
e gli alberi esistenti sono posizionati secondo la forma del progetto e le posizioni delle aperture. La palestra è un punto
di osservazione privilegiato del parco
e dei campi di allenamento.
Architetto: De8 architetti
Installatore del rame: Rubner Objektbau GmbH/Bauspenglerei Kammerer Paul GmbH
Prodotto di rame: TECU® Brass
Foto: Danielle De Lonti
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Pianta del tetto – il principale tetto verde presenta piante di sedum, mentre il
tetto più basso è rivestito in ottone.
Mappa generale – la nuova palestra riprende l’edificio esistente su questo
importante sito, quindi si orienta verso i campi sportivi.
Piano terra – l’edificio funge da punto di riferimento per la circolazione
intorno all’intero sito, fondendo gli spazi interni ed esterni.
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Sezione trasversale – l’edificio con il tetto verde ha una pergola di legno
davanti, con l’ala rivestita in ottone, più in la.
Un sistema di costruzioni in legno prefabbricate ha permesso la costruzione
in cantiere nei 60 giorni di pausa estiva
nel calendario sportivo. Senza cartongesso, l’intera struttura di legno fa percepire visivamente un onestà materica
e definisce uno spazio ibrido tra interno
e l’esterno. Infatti, il progetto potrebbe
anche essere considerato come un progetto di paesaggio.
A sud la palestra è ben definita da una parete solida, che tiene fuori il rumore della
strada. Ma a nord, verso i campi di allenamento, la struttura in legno e le generose
aperture confondono la percezione dell’edificio. Nuovi bambù e alberi preesistenti
si confondono davanti e dietro le quinte, e
vengono riflessi e amplificati dalla pelle
d’ottone dell’edificio.
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MACCHINE
PER ABITARE
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Chiaramente ispirato da Unité d’Habitation di Le Corbusier, questo quartiere ad alta densità per i giovani lavoratori ed immigrati presenta case concepite come “macchine per abitare”, come spiegano i suoi architetti. Qui, una
lega dorata di rame agisce come ricco contrappunto alla
dominante massa di mattoni dell’edificio.
Il progetto di Zac des Lilas offre 240 monolocali, un asilo nido
da 66 posti e altre strutture comunali per RIVP, uno dei principali operatori nell’edilizia popolare a Parigi. Situato appena
fuori il boulevard périphérique, l’edificio mira a collegare
Parigi con la zona Les Lilas. Immerso in un ambiente tridimensionale complesso (la périphérique, la topografia locale e la
terrazza di un cinema d’essai), l’edificio fa riferimento ai piani
che cambiano, creando un proprio sistema di “balconi urbani”
che dialogano con i vari strati.
Il livello strada è principalmente occupato dall’asilo nido, ma abbiamo scelto di progettare tutti gli altri spazi pubblici (biblioteca, palestra e cucina in comune) al piano superiore R+3. Questo li rende
più accessibili ai residenti, facilita il controllo e crea un sentimento
“aperto” verso l’edificio. Qui, le “scatole” per le attività sono disposte
liberamente, creando spazi all’aperto di fronte alla terrazza del
cinema (che è allo stesso livello). Ad integrare la divisione orizzontale nell’edificio c’è un “difetto” verticale nella facciata sulla Avenue
du Docteur Gley, che introduce all’interno luce naturale e che crea
un’atmosfera conviviale su ogni piano. Allo stesso modo, le trombe
delle scale sono tutte illuminate da luce naturale e abbiamo deciso
di incoraggiare il massimo uso di questi spazi (a discapito dell’installazione di un ascensore, per esempio).
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Foto: David Foessel
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Foto: Luc Boegly
Foto: Luc Boegly
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“La luminosità e la qualità riflettente della
lega di rame contrasta con la struttura
vellutata del mattone antracite”.
Contrappunto in rame
Il volume complessivo è trattato con una pelle omogenea di
mattoni, che promuove la sostenibilità e la minore necessità di
manutenzione. Le interruzioni orizzontali e verticali in facciata
sono rivestite con una lega dorata di rame. La luminosità e la
qualità riflettente di questo materiale contrasta con la vellutata
struttura del mattone antracite.
La tipologia di appartamento è vista come una “macchina per
vivere”, destinata a fare pieno uso del volume disponibile e consente versatilità e flessibilità nell’organizzazione degli spazi
(per esempio, con mobili su misura, una parete mobile che può
separare la cucina e un telaio fisso che permette alla luce naturale di entrare nella stanza da bagno). La compattezza della
facciata permette aperture vetrate di grandi dimensioni, 2 m ×
2 m per ogni 18m² di monolocale. Su tutte le finestre sono state
installate serrande metalliche perforate (che ripetono il modello del mattone), che garantiscono un buon comfort termico.
Architetti: Avenier&Cornejo and Chartier-Dalix
Installatore del rame: RAIMOND SAS
Foto: Samuel Lehuéde
Foto: Luc Boegly
Prodotto di rame: TECU® Gold
Foto: Luc Boegly
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