IL SORRISO PIÙ BELLO?
è bianco e rosso!
Il binomio del buonumore Denti candidi esaltati da labbra dipinte di vermiglio.
Uno specialista racconta tecniche e condizioni dello sbiancamento e, per
sublimarlo, un make-up artist svela la combinazione cromatica più adatta
di Martina Manfredi
A
d averlo naturalmente perfetto sono in poche fortunate.
Anche il sorriso più sfavillante
richiede cure, manutenzione
e tecniche. A partire dai denti.
Non è tanto una questione di allineamento (sul diastema hanno costruito il loro
fascino Lauren Hutton, Georgia May Jagger, Madonna e Vanessa Paradis), ma di
colore e lucentezza. Una dentatura sana,
curata e di tonalità uniforme (attenzione,
il bianco ottico fa “finto”, sono le gradazioni naturali a vincere) se non si eredita
si può ottenere. Grazie alle tecniche di
bleaching da fare rigorosamente in studi
dentistici specializzati. E poi c’è la cornice,
ovvero le labbra. Ben disegnate, morbide,
turgide. E con il rossetto più adatto a far
risaltare dentatura e incarnato. Sorridere
non è più solo una formula di seduzione
o un effetto del buonumore, ma anche di
stile. Come a dire: a ciascuno il suo sorriso.
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ggi lo sbiancamento dentale rappresenta una delle cure odontoiatriche più richieste. Un fenomeno
che non stupisce considerando
che, nell’immaginario collettivo e
nella scala dei valori estetici, un sorriso candido,
luminoso e ben calibrato è sempre più simbolo
di bellezza e sinonimo di giovinezza. In più garantisce “appeal” e può contribuire a migliorare
sensibilmente l’autostima e la qualità della vita.
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ESTETICA CON GIUDIZIO
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«Le tecniche di sbiancamento dentale appartengono all’odontoiatria cosmetica, che aiuta le
donne a piacersi di più», spiega Simona Russo,
odontoiatra specialista in Ortognatodonzia presso lo Studio Zarone di Napoli. «Si basano sull’utilizzo di agenti chimici ossidanti, come il perossido
di idrogeno, che, applicati con diversi strumenti
e metodiche a seconda del caso, permettono
di eliminare o ridurre le pigmentazioni interne al
tessuto dentario. Queste procedure non vanno
confuse con l’eliminazione dalla superficie dello
smalto dei pigmenti esterni, come quelli di natura
alimentare o da fumo, che viene effettuata al ter6
mine delle sedute di igiene orale professionale (la
cosiddetta “pulizia dei denti”)», spiega l’esperta.
«Si può agire in diversi modi: dall’applicazione
di mascherine domiciliari alle sedute con materiali fotoattivabili, sempre proteggendo i tessuti gengivali. I risultati sono in genere eccellenti,
purché il trattamento venga eseguito da professionisti
competenti,
PULIZIA & CURA: SPAZZOLE, FILI E PASTE che operino scegliendo
il sistema adatto al paPER UN EFFETTO DIAMANTE
ziente, anche se esiste
una certa soggettività per
1. Denivit Pro Electric Active Clean (€ 3,29): primo dentifricio per spazzolini elettrici. 2. Colgate
quanto riguarda successi
Max White One Optic (€ 2,99): con sbiancanti ottici.
e tempi. Naturalmente, vi
3. AirFloss di Philips (€ 115,99): filo interdentale
sono alcuni casi in cui lo
ad aria e acqua. 4. Triumph Black 7000 di Braun Oral-B (€ 249,99): spazzolino elettrico con smartsbiancamento non è inguide nel display (5). 6. Mentadent White Now Gold
dicato come: gravidanza,
(€ 3,39): con Blue Light Technology triplicata. 7. AZ
allattamento, patologie
3D White Luxe (€ 3,99): riflette la luce. 8. Spazzolino Elmex Sensitive (€ 3,58): con setole a X delicate.
dentarie e parodontali. Il
trattamento va ripetuto
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Foto Jon Compson/Blaublut-edition.com, Christian Kettiger/Trunk/Contrasto. Still-life Studio Anita
È lo sbiancamento che
migliora il COLORE DEI
DENTI, ma va eseguito
sotto controllo medico
e ripetuto nel tempo
nel tempo, con sedute
di “richiamo” a intervalli
variabili da caso a caso.
Un ultimo avvertimento:
affidarsi sempre a professionisti seri e competenti che utilizzino
materiali certificati, ed
evitare l’approccio “fai
da te” che rischierebbe
di accentuare eventuali
problemi di ipersensibilità dentale e gengivale».
SCARLATTO, RUBINO, ARANCIO:
MESSAGGI DI PASSIONE
1. Twist XS Gloss Ultrabrillante n.4, Amarena, di
Collistar (€ 13,50). 2. Rouge Volupté Shine n. 4, Rouge in Danger, di Yves Saint Laurent (€ 32). 3. I’m Rossetto Colore Puro - Luminosità Assoluta n.209, Hypnotic Coral, di Pupa (€ 12,90). 4. Dior Addict Lipstick
n. 651, Mayday, di Dior (€ 33,41). 5. Lipstick, Head
in the Clouds, di MAC Cosmetics (€ 18,65). 6. Chubby
Stick Moisturizing Lip Colour Balm, Two Ton Tomato, di Clinique (€ 19,66). 7. Super Lustrous Lipstick
n.828, Carnival Spirit, di Revlon (€ 14). 8. Joli Rouge Brilliant n.20, Coral Tulip, di Clarins (€ 23). 9.
Perfect Rouge OR418, Day Lily, di Shiseido (€ 28).
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BELLE COPPIE
«È il colore simbolo del rossetto, immancabile in qualsiasi trousse»: così il make-up artist
di Mac, Michele Magnani, introduce il rosso.
«Ha una sola regola generale: bisogna saperlo portare». Indecise astenersi: «Dev’essere indossato quasi con prepotenza, per
sdrammatizzare un look o dargli un tocco
chic». Ma viso, incarnato e colore dei denti non contano? «Sono determinanti la forma delle labbra, per scegliere la texture, e il
colore dei denti, per la nuance: se si hanno
Attenzione al rossetto
nei selfie: L’HD AMPLIFICA
infatti alcuni pigmenti
rossi alterando il risultato
labbra sottili meglio una specialità glossata
o cremosa, se invece sono normali o carnose ben venga il rosso mat. Sul fronte colore,
chi ha denti “avorio” deve preferire rossetti
rossi con una punta di blu all’interno, quindi toni freddi, mentre chi ha una dentatura
bianco brillante può esaltarla con sfumature calde come il corallo o gli aranciati».
Un accorgimento per la moda del momento:
attenzione ai selfie con il rossetto. «L’alta definizione delle tv e delle macchine fotografiche,
i-Phone compreso, è molto sensibile al pigmento vermiglio. Se il sorriso non è hollywoodiano,
meglio usare un rosso vivo: l’HD amplificherà il
colore e anche i denti prenderanno nuova luce».
Paura di non saperlo applicare? Il consiglio di
Michele Magnani è quello di scegliere prodotti
a lunga tenuta e stendere prima il primer per le
labbra. Una rassicurazione arriva dalle tendenze moda. «Le ultime passerelle», conclude il make-up artist, «vogliono un colore ben costruito
ma impreciso: più intenso nella parte centrale
della bocca e quasi sfumato e glossato ai lati.
La matita si può usare dopo e solo per ricreare la forma dove manca la pigmentazione».
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