alphega farmacia MAGAZINE Gennaio Febbraio 2016 Copia gratuita offerta dal tuo farmacista Prevenzione L’importanza delle vaccinazioni 01 Pronti per affrontare l’inverno Alimentazione COD. 323266 I cibi troppo dorati possono essere nocivi I nostri sensi Vita di città, gli eccessivi rumori insidiano l’udito e non solo per starti più vicino Paracetamolo Sandoz 500 mg compresse Dolore da lieve a moderato e febbre. È un medicinale a base di Paracetamolo che può avere effetti indesiderati anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Questo è un medicinale di AUTOMEDICAZIONE che può essere usato per curare disturbi lievi e transitori facilmente riconoscibili e risolvibili 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 125 843 527 102 013 657 843 952 315 249 867 919 senza ricorrere all’aiuto del medico. Per maggiori informazioni e consigli rivolgersi al farmacista. Consultare il medico se il disturbo non si risolve dopo un breve periodo di trattamento. AUTORIZZAZIONE DEL 22/07/2015 IT1505331779 ...e sei di nuovo in gioco Che cosa cambia Cambia il volto grafico di Alphega Farmacia Magazine. Una nuova impaginazione, studiata per rendere ancora più chiara e piacevole la lettura, con contenuti e impronta che restano però immutati: continueranno a essere quelli con cui da oltre dieci anni i farmacisti Alphega ampliano, sulle colonne della rivista che offrono gratuitamente al proprio pubblico, il loro dialogo continuo con chi entra in farmacia alla ricerca non solo di prodotti ma anche e soprattutto di un’assistenza, una consulenza qualificata, una guida per la salute, il benessere, la bellezza, l’igiene. E dato che una rivista non può non occuparsi innanzitutto dell’attualità, parleremo di vaccinazioni, uno dei temi del momento in fatto di salute: le infezioni dell’infanzia, proprio quelle da cui le vaccinazioni proteggono, espongono - vedremo tra le notizie dal mondo - al rischio di infarto precoce in età adulta. Un motivo in più, oltre a quelli che illustreremo in un approfondimento a parte, per non sottrarsi mai a questa prevenzione. A proposito di attualità: vedremo i risultati di un sondaggio in 11 paesi sull’esposizione ai rumori e ci occuperemo di un avvertimento dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare su una sostanza che si produce quando i cibi vengono ‘dorati’. E poi molti altri argomenti: buona lettura. per starti più vicino 4 SALUTE DA... Informazioni di attualità 6 PREVENZIONE Vaccinazioni, difesa per sé e per gli altri 9 12 IN FAMIGLIA Mali da freddo: come curarli e prevenirli ALIMENTAZIONE Cibi dorati, gustosi ma poco sani 14 18 I NOSTRI SENSI Rumore, insidia da cui difendersi BELLEZZA Area degli occhi: non fatela invecchiare Anno XII, numero 1 (Gennaio-febbraio 2016) Registrazione Tribunale di Milano N. 882 del 22 novembre 2005 Periodico bimestrale di Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpA Via Tiburtina, 1310 - Roma Edizione in esclusiva per le farmacie Alphega Direttore responsabile Angelo Cambié [email protected] Coordinamento scientifico e redazionale, grafica e impaginazione InterMedia Servizi Editoriali, via A. Gramsci 11, 24128 Bergamo, tel. 035 400944 Consulenza scientifica Mariapia Fazio Gestione spazi e materiali pubblicitari Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpA tel. 0185 372300 - fax 0185 372269 Editore Sinergie s.r.l., Via La Spezia 1, 20143 Milano Stampa Roto 3 Industria Grafica S.p.a., via Turbigo 11/b, 20022 Castano Primo (MI) Amministrazione Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpA tel. 0185 372300 - fax 0185 372269 © Proprietà letteraria riservata. La riproduzione intera o parziale in ogni forma e su qualunque supporto, anche citando la fonte, è vietata in ogni lingua. Diritti riservati in tutto il mondo. 21 22 IL FARMACISTA INFORMA La guardia medica assistenza continua DI SANA PIANTA Curcuma: protegge l’apparato digerente alphega farmacia 3 Attualità AMSTERDAM Salute da... LONDRA La sede dell’Università Infezioni gravi contratte nell’infanzia, come morbillo o varicella, aumentano il rischio di infarto precoce in età adulta. Lo sostiene uno studio condotto dall’Academic Medical Centre dell’Università di Amsterdam. Sono stati confrontati 153 pazienti che avevano avuto un attacco di cuore prima dei 56 anni e altrettanti senza una patologia del genere alle spalle. Si è visto che, al netto della presenza di fattori di rischio ben noti, chi aveva contratto infezioni gravi durante l’infanzia presentava una probabilità tre volte maggiore di andare incontro a un infarto precoce. ROMA • Sono sempre più frequenti, tra quanti passano molto tempo al computer, i casi di tendinite da mouse, un disturbo che colpisce soprattutto le donne, più sensibili perché hanno il polso sottile. “Utilizzando il mouse”, spiega il chirurgo della mano Carlo Felice De Biase, dell’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, “si tiene il braccio fermo, mentre si muove in continuazione il polso: in questo modo i tendini sono sottoposti a un movimento innaturale e può succedere, alla lunga, che si infiammino.” Un buona prevenzione è praticare sport che rafforzino i muscoli dell'avambraccio, come il tennis. PERTH • Bere più tazze di tè nero al giorno riduce il rischio di frattura ossea negli anziani. Lo rivela uno studio condotto dalla University of Western Australia su oltre mille donne dell’età media di 75 anni, di cui è stata seguita per dieci anni la salute delle ossa. Le anziane che usavano bere tè nero (tre tazze al giorno) presentavano un rischio ridotto del 34% di andare incontro a una grave frattura collegabile all’osteoporosi, e una frequenza di frattura dell’anca ridotta del 42%. È possibile che gli antiossidanti del tè nero (flavonoidi ) esercitino un’azione positiva su massa e resistenza delle ossa infragilite degli anziani. AUSTIN Guardare cartoni animati giova ai bambini con ‘occhio pigro’, l’indebolimento della vista da una parte che colpisce almeno due piccoli su cento. Uno studio della University of Texas suggerisce che un trattamento basato sulla visione di film animati, semplice e più divertente di quelli tradizionali, può migliorare in modo significativo un problema che, se non curato, persiste in età adulta. La forma più comune di cura è posizionare un cerotto sopra l’occhio più forte, costringendo così a un utilizzo maggiore di quello più debole. 4 alphega farmacia Chi ha più di undici nei sul braccio destro ha un più alto rischio di sviluppare un melanoma e quindi dovrebbe controllarsi più spesso. Uno studio condotto dall’italiano Simone Ribero nel King’s College London evidenzia che contare i nei in questa parte del corpo è il miglior indicatore di quanti se ne hanno nel complesso: chi ne ha più di sette può averne nel complesso 50, chi ne ha più di undici oltre 100 in tutto. Questo metodo consente ai medici di stimare il numero totale di nei in modo rapido e semplice. Il 20-40% dei melanomi ha origine da un neo, e averne più di 100 accresce fino a cinque volte il rischio. Prevenzione Vaccinazioni Difesa per sé e per gli altri La riduzione della copertura dalle malattie infettive crea nuovi rischi: dal ritorno della difterite a casi mortali di morbillo, a pericoli per la gravidanza. N on esiste più. Il vaiolo, malattia che per millenni ha costituito un flagello dell’umanità, è cancellato nell’intero pianeta, e questo è solo uno, il più evidente tra tutti, dei risultati a cui hanno portato le vaccinazioni, che in poco più di un secolo di diffusione su larga scala Perché è importante continuare a proteggersi Grazie alle vaccinazioni in Italia sono state eliminate da tempo la poliomielite e la difterite ; occorre però continuare a vaccinarsi anche contro queste malattie, che non sono scomparse in tutto il mondo. Si è ridotta parecchio, grazie ai vaccini, anche la diffusione di altre malattie un tempo molto comuni, come la parotite (orecchioni), la pertosse, la rosolia, il morbillo, la meningite da Haemophilus influenzae tipo B , ma non è questo un buon motivo per non vaccinarsi. Il morbillo, per esempio, è ancora diffuso in Italia, e può causare gravi complicanze (polmonite nell’1-6% dei casi, encefalite nello 0,1-0,2%, con esiti anche mortali); in gravidanza, poi, la rosolia può causare aborto spontaneo o malformazioni gravi del feto, che anche la varicella può danneggiare. 6 alphega farmacia hanno consentito di ridurre notevolmente la diffusione di patologie infettive temibili come la poliomielite e anche di malattie molto comuni i cui effetti non devono essere sottovalutati (un esempio per tutti il morbillo). Il principio su cui si basano i vaccini è lo stesso in base al quale, nel 1796, il medico inglese Edward Jenner utilizzò con successo il pus di una mucca ammalata di vaiolo per immunizzare un bambino di 8 anni: tuttora si somministra, in piccolissima quantità, un agente infettivo (virus o batterio) ucciso o attenuato, o componenti del microorganismo resi sicuri, o sue proteine ottenute sinteticamente. In questo modo si evoca una risposta del sistema immunitario che produce una protezione simile a quella conseguente all’infezione naturale, senza però che si manifesti la malattia. Quando la vaccinazione viene effettuata su una fetta ampia della popolazione, questo effetto protettivo si moltiplica grazie a quella che viene definita immunità di gregge : in sostanza le vaccinazioni di massa, riducendo il numero di persone esposte all’infezione, rendono più difficile la propagazione e la riproduzione dei microbi che ne sono responsabili. Per questa ragione le vaccinazioni sono realmente efficaci nel contrastare una malattia soltanto se vi ricorre Quali sono quelle gratuite un’alta percentuale della popolazione, e in questo senso il calo della copertura vaccinale che si sta osservando in Italia negli ultimi anni - a causa di timori diffusisi tra i genitori sulla base di informazioni poco documentate che circolano soprattutto su Internet - sta creando rischi non solo individuali ma anche collettivi, con la possibilità che tornino a diffondersi malattie da noi ormai dimenticate come la difterite, o che si Il Servizio sanitario nazionale offre gratuitamente queste vaccinazioni: obbligatorie nell’infanzia e successivi richiami (antidifterica, antipoliomielitica, antitetanica, antiepatite virale B); raccomandate nell’infanzia e successivi richiami (contro pertosse, infezioni da haemophilus influenzae b, morbillo-parotite-rosolia): sono vaccinazioni altrettanto utili e importanti di quelle obbligatorie, anche se non imposte per legge; contro il papilloma virus per le ragazze nel 12° anno di vita; antipneumococcica e antimeningococcica C per tutti i nuovi nati; antinfluenzale per le persone oltre i 65 anni e per quelle più a rischio; contro la varicella per tutti i nuovi nati. presentino casi di morti per complicazioni del morbillo. Chi decida di rifiutare le vaccinazioni, dunque, si assume un’importante responsabilità, che potrebbe mettere a rischio non solo l’incolumità propria o dei propri figli, ma anche la salute dell’intera comunità. È importante praticare le vaccinazioni nei primi mesi di vita, il momento migliore per la probabilità di contagio, la durata della protezione garantita dagli anticorpi materni, il grado di maturazione del sistema immunitario, il fatto che alcune malattie infettive possono risultare più gravi nei bambini molto piccoli. Il calendario di immunizzazioni e richiami nascita 3° mese 5°-6° mese 11-13° mese 13-15° mese 5-6 anni 11-18 anni oltre 65 anni ogni 10 anni difterite e tetano Difterite-tetano-pertosse Poliomielite Epatite B madre positiva Haemophilus influenzae b Morbillo-parotite-rosolia Pneumococco Meningococco C Papilloma virus 3 dosi Varicella 2 dosi Influenza alphega farmacia 7 In famiglia Mali da freddo Come curarli come prevenirli Influenza e raffreddore sono infezioni virali, difficili da combattere se non con precauzioni per evitare la loro trasmissione. La terapia è sintomatica. A doversi basare sui sintomi, non è facile riconoscere con certezza l’influenza dalle altre malattie tipiche dei mesi freddi, raffreddore in testa. I disturbi, infatti, sono comuni a molte altre patologie, perfino alcune non infettive come le allergie: • congestione nasale, con aumento delle secrezioni (naso che cola), mal di gola, bronchite, tosse; Le risposte del vostro farmacista • Quali farmaci si possono utilizzare contro raffreddore e influenza? • Contro i sintomi possono essere di aiuto gli antipiretici (che abbassano la febbre) e gli antidolorifici per il mal di testa e i dolori osteomuscolari: i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei , come acido acetilsalicilico o flurbiprofene ) hanno entrambe le attività. Per mal di gola e naso che cola utili anche preparati per uso locale a base di FANS (tra cui la benzidamina) e/o decongestionanti come la fenilefrina . Per la tosse utili sciroppi calmanti e/o espettoranti. • mal di testa; • occhi arrossati; • dolori ai muscoli e alle articolazioni; • malessere generale, mancanza di appetito; • febbre (generalmente accompagnata da brividi); • nausea, vomito, diarrea (soprattutto nei bambini); • debolezza, stato confusionale (soprattutto negli anziani). La certezza della diagnosi può essere raggiunta solo con l’isolamento del virus influenzale, che però non viene eseguito se non per scopi scientifici. Ma in fondo ha poca importanza stabilire se di influenza si tratti, o di raffreddore o di qualche altra sindrome parainfluenzale, considerato che in ogni caso l’agente infettante è un virus, e praticamente identiche sono le modalità di contagio, le misure di prevenzione (riquadri nella pagina successiva) e le possibili terapie. Ciò che renderebbe prezioso riuscire a individuare la vera influenza (cosa che in ogni modo un medico riesce a fare con sufficiente certezza) sono le possibili complicanze di questa malattia, le quali sono più pesanti che per le altre forme e vanno dalle bronchiti, broncopolmoniti e polmoniti virali e batteriche alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (come quelle croniche cardiovascolari o respiratorie), alle sinusiti e alle otiti (queste ultime soprattutto nei bambini): quanto alphega farmacia 9 In famiglia Virus influenzale basta, insomma, per trattare l’influenza, tuttora la terza causa di morte in Italia per patologia infettiva, come una malattia da non trascurare, soprattutto nei bambini, negli anziani e nelle persone indebolite da altre patologie. Combattere il virus Proprio questa particolarità dell’influenza rende preziosa un’altra caratteristica che solo questa forma virale ha rispetto alle altre, vale a dire la possibilità di una prevenzione attuabile con il vaccino. Il periodo migliore per la vaccinazione, che è offerta gratuitamente ad alcune categorie di soggetti a rischio, è da metà ottobre a fine dicembre. Si può anche andare oltre questo periodo, ma va tenuto presente che la protezione comincia due settimane dopo l’inoculazione. L’immunizzazione perdura poi per 6-8 mesi, quindi tende a declinare, ed è per questo, oltre che perché possono cambiare i ceppi in circolazione, che è necessario sottoporsi alla vaccinazione all’inizio di ogni nuova stagione influenzale. Essendo di origine virale, influenza e raffreddore si possono curare solo in modo sintomatico (riquadro nella pagina precedente) : non vanno usati antibiotici, utili solo in caso di complicanze batteriche che dovranno essere trattate dal medico. Giova riposare a letto ed evitare gli sbalzi di temperatura e l’esposizione alle basse temperature. 10 alphega farmacia Per la prevenzione, oltre al vaccino, sono importanti alcune misure igieniche, tra cui ha grande importanza il lavaggio sistematico e accurato delle mani (riquadro in basso) . Esistono farmaci antivirali che possono essere utilizzati per prevenire l’infezione influenzale, ma non in maniera abituale per via dei loro effetti collaterali: vi si ricorre, sotto stretto controllo medico, qualora l’influenza crei un alto rischio ma non sia possibile utilizzare il vaccino a causa di controindicazioni. Così si trasmettono i virus Molto contagiosa, l’influenza si trasmette facilmente attraverso goccioline di muco e di saliva, anche semplicemente tra due persone che parlano una vicina all’altra. La trasmissione può pure essere indiretta, attraverso le mani contaminate con le secrezioni respiratorie. I pazienti sono già contagiosi durante il periodo di incubazione, prima dunque che si manifestino i sintomi; lo rimangono per 3-7 giorni dopo l’inizio della malattia, i bambini più a lungo. L’influenza si diffonde con particolare facilità nelle collettività, a maggior ragione in quelle scolastiche che sono frequentate da ragazzi e giovani. Questa fascia di età è infatti più esposta al rischio di contrarre l’infezione, mentre gli adulti e gli anziani sono più immunizzati per precedenti contagi e vaccinazioni. L’igiene salva dal contagio 1 Lavare spesso le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo avere tossito o starnutito, o dopo avere frequentato luoghi pubblici e mezzi di trasporto; se acqua e sapone non sono disponibili, usare soluzioni detergenti alcoliche, che è bene portare sempre con sé. Non toccare occhi, naso e bocca senza aver lavato le mani. 3 2 Coprire naso e bocca, quando si tossisce o starnutisce, con un fazzoletto (possibilmente di carta), che va gettato immediatamente nella spazzatura o nella biancheria da lavare. Rimanere a casa se si è malati, evitando di intraprendere viaggi e di recarsi al lavoro o a scuola, in modo da limitare contatti possibilmente infettanti con altre persone e ridurre il rischio di complicazioni e infezioni concomitanti (superinfezioni) da parte di altri batteri o virus. 4 STITICHEZZA? Ritrova la strada della regolarità. cattiva alimentazione flora intestinale sedentarietà stress INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SPECIALE BAMBINI Intestino pigro, risposta “BUONA DA MORDERE” Fruvislax Junior: i cubogel® per la regolarità intestinale dei piccoli. La stitichezza è un problema diffuso che può manifestarsi già in tenera età: riguarda oltre 10 milioni di italiani e fino al 10% dei bambini. Le “cattive abitudini”, infatti, vengono spesso trasmesse dai genitori ai figli. In primis una dieta povera di fibre, sostanze importanti per stimolare naturalmente la peristalsi e ridurre le sostanze dannose per l’intestino. Questo perché vengono consumate poca frutta e verdura e cereali, a vantaggio di cibi pre-trattati, grassi e poco salutari. Se sommiamo i ritmi frenitici a cui i bambini sono sottoposti, in molti casi accompagnati da uno scarso livello di attività fisica, ecco che l’intestino tende a “impigrirsi”. Via libera nell’intestino. A volte cattiva alimentazione, stress, sedentarietà e anche farmaci possono “bloccare” l’intestino. Quando serve c’è Magrilax, un nuovo sistema di integrazione, completo e naturale, che combina la gradevolezza di assunzione della frutta con le proprietà di benefici principi vegetali. Magrilax, innovativi cubogel® masticabili e confettura, al gradevole gusto prugna, veicolano attraverso la frutta e.s. di Tamarindo, Cassia, Frangula, Aloe Vera, Prugna e Fico d’India, utili per favorire la regolarità del transito intestinale. Confettura di frutta con principi vegetali in Cubogel® e in Vasetto. IN FARMACIA La prima regola è abituare i piccoli a un’alimentazione corretta e uno stile di vita sano. All’occorrenza, possiamo aiutarli a ritrovare la fisiologica regolarità con Fruvislax Junior, i cubogel® di gelatina di frutta studiati per le loro esigenze. La formulazione Fruvislax Junior è ricca di fibre, oltre 4 g per cubogel®, con Pera e Tamarindo che contribuisce alla regolazione del transito intestinale, aiutando a normalizzare il volume e la consistenza delle feci. Ma soprattutto è “a prova di capricci”: i cubogel®, piacevoli da masticare e al buon gusto di Pera, rendono gradevole e semplice l’assunzione in ogni momento della giornata. Fruvislax Junior è disponibile in Farmacia, in confezione da 6 cubogel®. Alimentazione Cibi dorati Gustosi ma poco sani Si produce con i tipi di cottura ad alte temperature che danno ai cibi aspetto e buon sapore di abbrustolito. Ma l’acrilammide può essere dannosa. S i chiama acrilammide, e si forma in molti alimenti sottoposti, durante la preparazione, ad alte temperature (con la frittura, la cottura al forno e alla griglia, ma anche con lavorazioni industriali a più di 120° C in presenza di scarsa umidità): per lo più si origina a partire da zuccheri e aminoacidi (principalmente uno chiamato asparagina), componenti naturalmente presenti in molti cibi. Il processo chimico, detto reazione di Maillard, è lo stesso che conferisce ai cibi quel tipico aspetto dorato, abbrustolito, rendendoli più gustosi. Ma a conferma della regola non scritta secondo la quale ciò che più piace spesso fa male, l’acrilammide - scoperta per la prima volta nel 2002 negli alimenti, in cui però probabilmente è presente da quando esiste la cottura - è sospettata di essere nociva per l’organismo. Recentemente l’EFSA, Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha accuratamente valutato i rischi connessi GLI ALIMENTI PIÙ DIFFUSI CHE CONTENGONO ACRILAMMIDE caffè, orzo, altri surrogati del caffè 12 alphega farmacia patate fritte e al forno crocchette pane morbido, cracker pane croccante biscotti, fette biscottate dolci di pasticceria all’acrilammide degli alimenti, concludendo che: • i più importanti gruppi di cibi che contribuiscono all’esposizione all’acrilammide sono i prodotti fritti a base di patate, il caffè, i biscotti, i cracker, i diversi tipi di pane croccante, il pane morbido; • l’acrilammide presente negli alimenti può aumentare il rischio di sviluppare il cancro in tutte le fasce d’età, mentre con le quantità presenti nei cibi i possibili effetti sul sistema nervoso, sullo sviluppo pre e postnatale e sul sistema riproduttivo maschile (riquadro a fianco) non sono motivo di preoccupazione; • poiché l’acrilammide è presente in un’ampia gamma di cibi, tutti devono prestarvi attenzione, ma sono i bambini la fascia d’età più esposta; • la scelta del metodo di cottura a casa può influire in maniera sostanziale sul livello di acrilammide: evitare dunque quelli con temperature superiori a 120° C. La parola degli esperti Gli esperti dell’EFSA hanno concluso di non poter stabilire una dose tollerabile di acrilammide nei cibi, considerato che qualsiasi livello di esposizione a una sostanza cancerogena può originare tumori. Hanno però individuato la quantità giornaliera oltre la quale l’acrilammide può provocare una “misurabile incidenza di tumori”, che è di 0,17 mg per ogni kg di peso corporeo: per una persona di 70 kg, dunque, poco meno di 12 mg, quanta è presente in 12 kg di patatine fritte, in oltre 13 kg di caffè solubile, in 24 kg di biscotti o cracker. Quantità lontane da quelle del consumo abituale, anche se va considerato che i cibi contenenti acrilammide sono numerosi, e le quantità della sostanza tendono dunque a sommarsi. Che cosa dicono gli studi • Negli animali da laboratorio l’esposizione all’acrilammide per via orale sembra comportare una maggior probabilità di mutazioni genetiche e tumori (in particolare alla ghiandola mammaria), oltre a effetti nocivi sul sistema nervoso, sullo sviluppo pre e post natale e sul sistema riproduttivo maschile. • I risultati di studi effettuati sull’uomo lasciano sospettare, sia pur in maniera discordante, un maggior rischio di sviluppare tumori (al rene, all’endometrio e alle ovaie). • In due ricerche, sempre sull’uomo, viene riferito che l’acrilammide rallenti la crescita fetale e riduca il peso alla nascita. • Studi su lavoratori esposti all’acrilammide per motivi professionali evidenziano un accresciuto rischio di disturbi del sistema nervoso. Età per età, i cibi che apportano maggiormente la sostanza nociva I prodotti fritti e al forno a base di patate sono responsabili fino al 49% dell’esposizione all’acrilammide, con caffè (34%) e pane morbido (23%) quali altre fonti alimentari importanti, seguiti da biscotti, cracker e pane croccante, nonché da altri prodotti a base di patate. Bambini e ragazzi Adulti I prodotti a base di patate fritte (esclusi patatine e snack) sono responsabili fino al 51% dell’esposizione alimentare complessiva. Pane morbido, cereali da colazione, biscotti e altri prodotti a base di cereali o patate contribuiscono fino al 25%. Gli alimenti trasformati a base di cereali originano fino al 14% dell’esposizione per i più piccoli, dolci e prodotti di pasticceria fino al 15% per gli altri bambini e gli adolescenti, patatine e snack l’11% per gli adolescenti. Espongono fino al 30% gli alimenti trasformati per bambini a base di cereali (soprattutto fette biscottate e biscotti), fino al 33% i pasti pronti e i dessert, e fino al 50% i prodotti a base di patate. Neonati PER SAPERNE DI PIÙ Autorità europea per la sicurezza alimentare - Parma telefono (8.30-18.00, lunedì-venerdì): 0521 036111 alphega farmacia 13 I nostri sensi Rumore Insidia da cui difendersi L’esposizione ad alti livelli sonori comporta rischi non solo per l’udito ma anche per i sistemi cardiovascolare e nervoso. Limitarla vale a evitare danni. I l rumore affligge le grandi città di tutto il mondo, nelle quali quasi un terzo della popolazione è esposto a troppi decibel, quanto basta per aumentare di circa il 30% la probabilità di un disturbo uditivo e per raddoppia- I nuovi stili di vita che nuocciono all’udito Già negli anni 50 era emerso che la soglia audiometrica (l’intensità minima sonora che si è in grado di percepire) è più elevata tra gli abitanti delle città rispetto a quelli di aree rurali. Da allora, l’inquinamento acustico è aumentato e alcuni stili di vita contemporanei hanno peggiorato le cose: abuso di alcool, fumo, obesità, ipertensione, diabete, eccesso di colesterolo possono accentuare il danno uditivo. È inoltre molto cambiato l’ascolto della musica. Le discoteche hanno raggiunto livelli di rumorosità tali da poter danneggiare l’udito, e negli ultimi 20 anni si è molto diffuso l’uso di cuffie o auricolari, i cui livelli di suono possono arrivare a 120 decibel. Il 90% dei ragazzi fra 12 e 19 anni utilizza questi dispositivi, e tra loro la metà ammette di tenerli ad alto volume e uno su tre di usarli molto spesso. 14 alphega farmacia re i casi di disturbi dell’umore, insonnia, difficoltà di concentrazione e mal di testa. Un’indagine condotta su 8800 persone di 11 Paesi da GfK Eurisko , per iniziativa di Amplifon , mette in luce quanto il rumore incida sulla vita quotidiana di milioni di persone. In Italia è esposto a livelli alti un cittadino su dieci, il che rende il nostro paese secondo per incidenza dietro agli Stati Uniti. Oltre che in questi due nazioni, anche in Francia, Gran Bretagna, Portogallo, Belgio, Spagna, Australia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e Germania si è indagato riguardo alla percezione del rumore nelle grandi città e agli effetti di questa esposizione sulla salute, da quelli relativi all’udito alle conseguenze sul benessere generale fisico e psicologico (riquadro a pagina 16). Inquinamento acustico, i pericoli Alti livelli di suoni e di rumori, in maniera persistente, possono mettere a rischio la salute. Circa il 30% delle persone che vi sono soggette lamenta, secondo l’indagine, disturbi dell’umore (irritabilità, instabilità, nervosismo, preoccupazione), insonnia, difficoltà di concentrazione, mal di testa, contro il 16% di chi ha minore esposizione. Si calcola inoltre che la semplice riduzione di 5 decibel sarebbe sufficiente a diminuire i casi di ipertensione nella popolazione dell'1,4%, e quella di coronaropatie e infarti dell’1,8%. Il 30% delle persone soggette ad alto rumore lamenta disturbi dell’umore, insonnia, difficoltà di concentrazione e mal di testa, contro il 16% di chi ha minor esposizione. E poi ci sono i possibili danni all’udito. “L’esposizione al rumore”, spiega Giancarlo Cianfrone, direttore del Dipartimento organi di senso nell’Università degli Studi di Roma La Sapienza , “può provocare nelle orecchie danni anatomici e funzionali, che dipendono dall’intensità sonora, dalla durata dell’esposizione e dalla suscettibilità che ogni persona ha Risponde il farmacista • Danni all’udito possono essere provocati anche dai farmaci? • A volte sì. Alcuni antibiotici (come la streptomicina, la neomicina, la viomicina, la vancomicina, la gentamicina, la tobramicina), i salicilati, il chinino e i suoi sostituti sintetici, diuretici quali l’acido etacrinico e la furosemide, possono danneggiare strutture dell’orecchio interno. Quasi tutti vengono eliminati attraverso i reni, per cui l'insufficienza renale accresce il rischio di effetti tossici. nei confronti del rumore. In pratica, un eccesso di decibel può compromettere lo stato di salute delle strutture uditive, sia sensoriali sia nervose. Quando c’è un’esposizione nociva o rischiosa al rumore, le alterazioni che si registrano coinvolgono in particolare, in maniera più o meno vistosa, gli scambi biochimici tra neuroni acustici.” Da questa situazione di sofferenza possono generarsi le condizioni per una perdita di udito provocata dal rumore e, a volte, anche di due altri fenomeni uditivi: • gli acufeni, percezioni fantasma di suoni non generati da sorgenti esterne, che si manifestano come fischi, ronzii e in altro modo; • l’iperacusia, intolleranza ai suoni esterni, anche lievi o moderati. “I soggetti più vulnerabili al rumore”, aggiunge Cianfrone, “sono da una parte i giovani e gli adolescenti, Quando si sopporta troppo Ci sono anche vari fattori culturali che intervengono nella valutazione del rumore, tanto da poter portare la sopportazione a livelli pericolosi. “Quello che le persone considerano accettabile o meno”, spiega Giampaolo Nuvolati, presidente del corso di laurea in Sociologia nell’Università di Milano Bicocca, “cambia continuamente sulla base dei propri valori, di esperienze e abitudini. In alcune culture i rumori della strada sono visti come elementi identitari e di appartenenza alla comunità, in altre il silenzio assume addirittura una valenza di esclusività e di selezione sociale.” Ad esempio, a New York o Napoli l’aspettativa di silenzio degli abitanti è bassa, i rumori sono considerati come parte integrante della cultura locale ed è perciò elevato l’adattamento all’inquinamento acustico. “Un esempio tipico di questo adattamento”, esemplifica il docente, “è quello che si crea in discoteca, dove il volume è assordante, ma è ritenuto accettabile perché è parte dell’esperienza. Al contrario dopo un trasloco dalla campagna il caos urbano può sembrare intollerabile, o se si ha un lavoro che richiede concentrazione nulla di diverso dal silenzio risulterà sostenibile”. alphega farmacia 15 I nostri sensi orecchio interno orecchio medio orecchio esterno spesso esposti a musica ad alto volume, dall’altra gli anziani, in cui al rumore si aggiunge il possibile utilizzo di farmaci che possono nuocere le strutture dell’orecchio (riquadro grigio nella pagina precedente) e un maggiore rischio metabolico e cardiovascolare: una sommatoria molto sfavorevole”. Come rimediare Due sono i versanti su cui agire contro i danni da rumore. Il primo è quello preventivo, con la diffusione, soprattutto tra i più giovani, della consapevolezza riguardo ai rischi dell’inquinamento acustico, alla tipologia di suoni che possono danneggiare l'udito, ai sintomi dei disturbi. Parte da questa una serie di possibili interventi come l’installazione di doppi vetri, l’uso di cuffie professionali, la riduzione del volume quando si ascolta la musica. C’è poi il versante della gestione di disturbi uditivi che si siano ormai prodotti: innanzitutto si deve cercare di riconoscere precocemente i sintomi e arrivare a una corretta diagnosi, così da poter attenuare i fastidi e ridurre le possibili complicanze. In caso di riduzione della capacità uditiva, i trattamenti possono comprendere l’applicazione di apparecchi acustici, dispositivi per i quali le nuove tecnologie hanno permesso di superare alcuni limiti precedenti. Si tende a personalizzare sempre di più 16 alphega farmacia le soluzioni, anche grazie a test con cui prevedere il successo individuale di quella che si intende adottare. Nel caso degli acufeni e dell’ipera- cusia, i trattamenti mirano a ottenere una desensibilizzazione con cui ridurre l'iperattività o l’ipersensibilità delle strutture nervose acustiche. Un sondaggio in 11 paesi Il 28% della popolazione italiana è esposto a rumore eccessivo; in particolare il 10% convive con rumore alto, contro il 16% degli Stati Uniti, il 7% di Francia, Gran Bretagna e Portogallo, il 2% della Germania. Le città più rumorose sono New York (36%) e Los Angeles (24%), seguite da Napoli (15%), Parigi (10%), Roma (9%) e, con l’8%, Milano, Torino, Londra, Bruxelles, Porto. Le fonti Il rumore medio-alto proviene, secondo la gente, da strade (33%, in Italia 39%), conversazioni (28%, da noi 30%), musica di sottofondo (25%, nel nostro paese 32%), trasporto pubblico (21%, qui 28%). Anche bambini (18%) e vicini di casa (18%) sono considerati fonti fastidiose, più di sirene (17%), tv o radio ad alto volume (17%) e suonerie dei telefoni (14%). L’esposizione a rumore alto o medio-alto è associata a un raddoppio dei casi di irritabilità, umore instabile, nervosismo, insonnia, difficoltà di concentrazione, mal di testa. Danni per l’udito Dove c’è più chiasso Rumore e umore Nel mondo il 28% della popolazione (in Italia il 27%) ha difficoltà di udito, con punte del 34% oltre i 55 anni. Un alto o medio-alto livello di esposizione al rumore aumenta di circa il 30% la probabilità di avvertire qualche difficoltà uditiva. Soltanto una persona su due sa che il rumore può provocare stress, compromettere il sonno o rendere irritabili, e meno di una su dieci conosce la correlazione con un maggior rischio cardiovascolare. La metà della popolazione ignora addirittura che un’esposizione frequente e prolungata a rumori intensi possa danneggiare l’udito. Più consapevolezza dei rischi c’è in Portogallo (44% di alta e medio-alta conoscenza), Italia (42%), Germania (28%) e Stati Uniti (28%). Rischi: quanti li sanno 4 BENEFICI IN 1 SOLA FIBRA Lo psillio contenuto in Metamucil: Favorisce la regolarità intestinale. Facilita il metabolismo dei lipidi. Modula l’assorbimento dei nutrienti. Favorisce un’azione lenitiva del sistema digerente. Scopri di più su www.metamucil.it Bellezza Area degli occhi Non fatela invecchiare Molto più sottile che nel resto del viso, la pelle della zona oculare ha pure poche ghiandole sebacee e sudorifere: secca e delicatissima, va trattata di conseguenza. È una pelle diversa da quella che ricopre il resto del viso. Nella zona che contorna gli occhi l’epidermide è da 3 a 5 volte più sottile, con uno spessore di circa 0,33 mm (altrove è di 1-1,6 mm), e il derma sottostante ha un contenuto minore di fibre elastiche e collagene. In questa area, inoltre, le ghiandole sebacee e sudorifere sono piuttosto scarse, e di conseguenza risulta sottile e poco protettivo il film idrolipidico, l’emulsione di varie sostanze che ricopre la pelle rendendola meno esposta non solo alle aggressioni di fattori ambientali come sole, vento, freddo, inquinanti, ma anche all’assalto dei microrganismi. Come conseguenza di tutto questo la pelle della zona intorno agli occhi è meno elastica, più permeabile e sensibile, facilmente soggetta a disidratazione. 18 alphega farmacia Inoltre la circolazione sanguigna e linfatica è qui più lenta, e per questo la zona sotto agli occhi è spesso sede di ristagni di sangue e di liquidi, resi ancor più evidenti dalla sottigliezza della pelle: compaiono allora le occhiaie - un alone bluastro o giallastro - e rigonfiamenti noti come borse. Questi inestetismi hanno in molti casi hanno un’origine genetica, ma possono anche presentarsi, in maniera occasionale, in seguito a stress, insonnia, affaticamento, malessere, cattiva alimentazione, o durante il ciclo mestruale: per esempio possono possono comparire alla fine di una giornata particolarmente impegnativa. Ecco alcune cose che non si devono fare • Strofinare il contorno degli occhi con salviette, asciugamani o altro. • Struccarsi lasciando tracce di cosmetici sugli occhi. • Applicare sulla pelle attorno agli occhi un trattamento previsto per il viso. • Dormire meno del necessario. Inoltre questa area, in fondo piuttosto limitata, è sottoposta all’azione di ben 22 muscoli, che compiono ogni giorno circa diecimila movimenti: quanto basta per favorire la comparsa anche molto precoce di segni conosciuti come ‘zampe di gallina’. Queste tipiche rughe di espressione, legate proprio alle contrazioni continue dei muscoli, inizialmente sono visibili soltanto quando si chiudono gli occhi; in seguito diventano permanenti, accentuandosi con il passare degli anni. Quale prevenzione Tutti questi segni di invecchiamento, che possono comparire già in età giovanile, possono essere limitati e ritardati con una serie di accorgimenti prevenitivi: • mantenere idratata e protetta la zona intorno agli occhi fin dalla giovinezza, con una corretta detersione e con trattamenti espressamente concepiti (riquadri a fianco) : i prodotti per per il contorno degli occhi sono specificatamente formulati con una consistenza più leggera - tanto da risultare facilmente assorbibili da questa pelle così delicata - e contengono costituenti in alcuni casi di provenienza naturale (lupino bianco, gelso, ginseng, burro di karité, kiwi, sofora), oltre a vitamine come la A e la C; • proteggere tutto l’anno la zona dai raggi ultravioletti, con prodotti specifici; • utilizzare prodotti per il make up ipoallergenici e di alta qualità; • applicare qualsiasi preparato sempre con gesti molto delicati; • seguire uno stile di vita sano, in particolare dormendo il giusto numero di ore; • adottare un’alimentazione corretta, bilanciata e ricca di acqua. Come attuare la detersione Mattino e sera. Per la pulizia utilizzare, sulla zona intorno agli occhi, un detergente delicato e non irritante. Qualora il prodotto lo richieda, risciacquare abbondantemente con acqua, quindi asciugare tamponando delicatamente con una salvietta o un asciugamano, senza strofinare energicamente. Sera. Struccare in maniera accurata, rimuovendo ogni traccia di impurità. Scegliere il prodotto, tra acque, gel, lozioni, oli, anche in base al tipo di cosmetici usati per il trucco (solubili in acqua o waterproof). Appoggiare sugli occhi chiusi garze morbide o dischetti di cotone intrisi con il prodotto struccante (ne esistono anche di già pronti all’uso, imbevuti di lozione), lasciando agire qualche secondo per sciogliere bene il trucco; sfregare poi dolcemente le palpebre e le ciglia, ripetendo l’operazione - ogni volta con un nuovo dischetto - finché non ci sia più traccia di prodotti per il make up. Se la pelle è sensibile, preferire le confezioni monodose, che essendo prive di conservanti risultano, in genere, ben tollerate. Se si applicano sul viso esfolianti o maschere per la pulizia profonda, evitare accuratamente l’area intorno agli occhi. I possibili trattamenti L’area intorno agli occhi richiede, per le sue caratteristiche, l’apporto quotidiano di principi attivi idratanti e protettivi, che devono essere veicolati da prodotti specifici e non da preparati per il viso, che hanno formulazioni e concentrazioni inadeguate a questa zona. Applicare creme e fluidi picchiettando delicatamente piccole quantità di prodotto con le dita, evitando le palpebre e l’interno dell’occhio. Massaggiare fino a completo assorbimento, secondo piccoli cerchi che si restringano dalla parte esterna dell’occhio verso l’interno. • Già a partire dai 25 anni, e anche senza che si siano manifestati inestetismi, è necessario attuare mattina e sera un trattamento per prevenire l’invecchiamento cutaneo, specifico per l’area degli occhi. • Per attenuare le occhiaie si possono applicare prodotti che da un lato rinforzino le pareti dei vasi sanguigni, tanto da limitare la fuoriuscita di sangue e altri liquidi, dall’altro combattano la fragilità capillare. • Per lo stesso problema un rimedio solo estetico può essere, al mattino, il camouflage con correttori del colore, sulla gradazione del giallo per coprire l’alone blu e sul beige per quello giallastro. • Per distendere le rughe, applicare una maschera o un impacco idratante, anche in questo caso specifici per il contorno degli occhi. alphega farmacia 19 DOLHEXAL 1% gel 50 g Trat tamento locale di stati dolorosi e flogistici ( infiammatori ) di natura reumatica o traumatica delle articolazioni, dei muscoli, dei tendini e dei legamenti. È un medicinale a base di Diclofenac sodico che può avere effetti indesiderati anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Questo è un medicinale di AUTOMEDICAZIONE che può essere usato per curare disturbi lievi e transitori facilmente riconoscibili e risolvibili senza ricorrere all’aiuto del medico. Per maggiori informazioni e consigli rivolgersi al farmacista. Consultare il medico se il disturbo non si risolve dopo un breve periodo di trattamento. Autorizzazione del 09/05/2014 IT1503306565 Liberi di muoversi Il farmacista informa La guardia medica Continuità dell’assistenza ai cittadini Medici di famiglia e pediatri di libera scelta, in base al loro contratto di lavoro con il Sistema sanitario nazionale, prestano servizio per cinque giorni a settimana e in una fascia oraria limitata. La continuità dell’assistenza ai cittadini, quando non lavora il medico di famiglia, è assicurata allora dal Servizio di continuità assistenziale , più noto con la denominazione, ormai abbandonata ufficialmente, di Guardia medica . Questo servizio garantisce l’assistenza medica di base per situazioni che rivestono carattere di non rinviabilità, cioè per quei problemi sanitari per i quali non si può aspettare fino Cosa può fare il medico Il medico di continuità assistenziale può: • effettuare visite domiciliari non rinviabili; • prescrivere farmaci indicati per terapie non rinviabili, o necessari alla prosecuzione di una terapia la cui interruzione potrebbe aggravare le condizioni della persona; • rilasciare certificati di malattia in casi di stretta necessità e per un periodo massimo di tre giorni; • proporre il ricovero in ospedale. all’apertura dell’ambulatorio del proprio medico curante o pediatra di libera scelta. Al servizio di continuità assistenziale, che è attivo nelle ore notturne o nei giorni festivi e prefestivi (riquadro in basso), si accede attraverso un numero telefonico dedicato che si può reperire alla propria Asl. Il medico di continuità assistenziale, sulla base della valutazione del bisogno espresso dal cittadino, può rispondere in due modi differenti: • tramite consiglio telefonico; • con visita ambulatoriale (ove possibile) o visita domiciliare. Spetta al medico stabilire, anche in base a linee guida nazionali e regionali, se serve la visita domiciliare. La guardia turistica Nelle località con elevata presenza di turisti le Regioni possono attivare, durante i periodi di maggior afflusso, il servizio di guardia medica turistica, a cui possono rivolgersi i villeggianti. A chi usufruisce di questo servizio di guardia medica viene richiesto il pagamento di un ticket che varia tra i 10 e i 30 euro. Quando si può chiamare Ci si può rivolgere alla guardia medica per problemi sanitari emersi di notte o nei giorni festivi e prefestivi, quando il proprio medico curante non è in servizio, e per i quali non si possa aspettare. Il servizio è attivo: di notte: dal lunedì alla domenica, dalle ore 20 alle ore 8; di giorno: • nei prefestivi, dalle ore 10 alle ore 20; • nei festivi, dalle ore 8 alle ore 20. Quando non chiamare: • per problemi di emergenza o di urgenza sanitaria, per i quali si contatta direttamente il Servizio di emergenza-urgenza, al numero telefonico 118; • per la prescrizione di esami e visite specialistiche, attività che non rientra tra quelle assegnate al medico di continuità assistenziale (riquadro a fianco). alphega farmacia 21 Di sana pianta Curcuma Protegge e cura l’apparato digerente Il nome di zafferano delle Indie con cui pure è conosciuta dichiara molto dell’impiego che se ne fa in cucina, e ormai non solo in quella orientale di cui è da secoli spezia immancabile, per il suo sapore e anche per il suo bel colore giallo carico. La curcuma, però, è anche una pianta medicinale, il cui utilizzo in varie patologie si va diffondendo ancor più che quello gastronomico. Ha un’azione antiossidante e antinfiammatoria, in particolare a livello dell’apparato digerente: effetti comprovati da studi che la rendono utile in caso di malattie infiammatorie del grosso intestino, patologie del fegato di lieve e media entità, sindrome del colon irritabile. Stimolando la secrezione biliare, inoltre, favorisce la digestione dei grassi. Contrasta l’Alzheimer Studi recenti hanno evidenziato un effetto antiossidante anche a livello del tessuto nervoso, che si traduce in una protezione nei confronti della degerazione neuronale tipica della malattia di Alzheimer. A conferma di questi dati sperimentali c’è l’osservazione che nella popolazione indiana, la quale utilizza abitualmente la curcuma nella dieta, si riscontra la più bassa diffusione di questa patologia, così come del morbo di Parkinson. La carta d’identità NOME SCIENTIFICO: Curcuma longa. FAMIGLIA: Zingiberacee. DOVE CRESCE: è originaria dell'Asia, in particolare India e Pakistan. CARATTERISTICHE BOTANICHE: è un’erba perenne che può raggiungere un metro di altezza, con foglie grandi. I fiori, gialli, sono raccolti in una pseudo-infiorescenza ricca di grandi brattee, foglie protettive che sono verdi in basso e bianche o violacee in alto. La radice è un grosso rizoma cilindrico, ramificato, di colore giallo o arancione. QUALI PARTI SI USANO: le radici, ossia sia i rizomi primari, ovali, sia quelli secondari, allungati. CHE COSA CONTIENE: gli amidi costituiscono il 45-55% del peso della radice; le sostanze coloranti, e al tempo stesso farmacologicamente attive, sono curcuminoidi, il principale dei quali è la curcumina. 22 alphega farmacia La curcuma è sconsigliata in gravidanza e allattamento. In presenza di occlusione delle vie biliari o di calcoli biliari andrebbe assunta sotto controllo medico. Va usata con cautela, inoltre, nei pazienti in trattamento con farmaci quali warfarin, digossina, ciclosporina, eritromicina, tamoxifene. Come si utilizza Si impiega l’estratto secco, con un contenuto minimo di curcumina del 4%. La dose giornaliera è di 8-10 mg per chilogrammo di peso corporeo, suddivisi in due somministrazioni preferibilmente lontano dai pasti. Abbiamo tutti lo stesso desiderio. Andare dove i nostri sogni ci portano. In Mylan ci impegniamo affinchè ognuno di noi possa vivere i propri sogni, fornendo l’accesso a cure di qualità a 7 miliardi di persone. Una persona alla volta. Chiedi al tuo farmacista per maggiori informazioni o visita Mylansalutemigliore.it Una salute migliore per un mondo migliore 7MLD:1 Ibuprofene Sandoz 200 mg compresse rivestite con film Dolori di varia origine e natura (mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori osteo-articolari e muscolari, dolori mestruali). È un medicinale a base di Ibuprofene che puó avere effetti indesiderati anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Questo é un medicinale di AUTOMEDICAZIONE che puó essere usato per curare disturbi lievi e transitori facilmente riconoscibili e risolvibili senza ricorrere all’aiuto del medico. Per maggiori informazioni e consigli rivolgersi al farmacista. Consultare il medico se il disturbo non si risolve dopo un breve periodo di trattamento. Autorizzazione del 09/05/2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 321 153 426 486 759 741 852 963 357 103 306 232 NP4 number: IT1403183001 Ti senti a pezzi?