Anno III – Numero 550 Mercoledì 31 Dicembre 2014, S. Silvestro AVVISO Proverbio di oggi……….. Ordine 1. Crisi occupazionale: Istituito un fondo di solidarietà per i colleghi iscritti all’ albo in stato di disoccupazione 2. Bilanci e aspettative di fine anno Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Non riesci a mantenere l'equilibrio per 20 secondi su una gamba? Ecco cosa rischi Prevenzione e Salute 4. Il make up del veglione? Il trucco perfetto è “light” 5. Il gozzo tiroideo: non solo un problema estetico Curiosità e Salute 6. Come aprire (e versare) lo spumante Tutto ‘o lassato è perduto BILANCI E ASPETTATIVE DI FINE ANNO Cari Colleghi, è con una certa emozione che Vi scrivo in occasione delle Festività di fine anno e all’inizio del mio secondo mandato di Presidenza all’Ordine . Alla luce di quanto riportato nella presentazione del programma, sono orgoglioso del percorso condiviso in questi anni e ringrazio il Presidente di Federfarma-Na Dr. Michele di Iorio, perché, pur nelle difficoltà, abbiamo sempre saputo dimostrarci uniti e compatti, insieme alle altre associazioni di categoria (Sifo, Sinafo, Agifar, Ucfi, Conasfa, Farmacisti Volontari, Farmaciste insieme) nella difesa e nella valorizzazione del laureato in Farmacia e CTF. Tra i gradevoli obblighi che coinvolgono il nostro ruolo a fine anno c’è, certamente per primo, quello di rivolgere un grato e sincero augurio a tutti i Colleghi per la loro partecipazione alla vita di Categoria, nonché quello di formulare un bilancio per l’anno appena trascorso, tracciando al contempo una strategia per il 2015. Oggi attraverso FarmaDAY, importante e basilare strumento di comunicazione della Categoria, giunto ormai a 550 edizioni e raggiunge circa 5000 Colleghi ogni giorno, insieme al Presidente di Federfarma-Na Michele Di Iorio, attraverso questo editoriale, più che provare a fare un bilancio di quanto fatto in questo anno che volge al termine (pur in un momento difficile - basta vedere le tantissime attività svolte e quelle in fase di progettazione), proveremo a fare un’analisi di quelli che saranno gli scenari della Farmacia che ci aspetta e delle prospettive che possono avere i Laureati in Farmacia e in CTF. “Il futuro del farmacista nasce dalla professionalità”, ribadiva qualche mese fa il presidente Mandelli. Anche noi siamo fortemente convinti che la farmacia del passato non può più riproporsi come un modello praticabile. Ma questo non significa che per il farmacista non sia possibile avere un ruolo sempre più centrale nella tutela della salute facendo leva sulla professionalità. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 550 Bisogna rilanciare l’attività di supporto all’aderenza terapeutica allo scopo di migliorare l’esito delle cure, e quindi la salute del paziente e parallelamente è necessario ottimizzare l’impiego delle risorse ed inserire ancora più direttamente il farmacista nel processo di cura in piena collaborazione con gli altri professionisti – il medico e l’infermiere – presenti sul territorio. “Il farmacista da sempre svolge la funzione di supporto del paziente nel suo rapporto con i medicinali, ma oggi è fondamentale dare sistematicità e costanza a questo intervento”. Quindi, per contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti, garantirne la continuità assistenziale, ottimizzare la spesa sanitaria e ottenere da un farmaco, con la piena aderenza alle cure prescritte, la massima efficacia, è necessaria una corretta interazione tra medico-farmacista-paziente. Per ottenere ciò, strumenti di base, a nostro parere, sono l’informatizzazione sanitaria e la telemedicina in cui riveste un ruolo di primaria importanza la Farmacia dei servizi: questi sono alcuni degli elementi oggetto di riflessione del nostro percorso da rincorrere in questo nuovo triennio. Infatti, un miglioramento raggiungibile passa attraverso il rilancio di una nuova e consapevole sinergia tra medico e farmacista nella gestione del paziente. Una sempre maggiore professionalizzazione, accanto ad un sempre crescente adeguamento dei livelli di collaborazione e interlocuzione tra istituzioni, medici, operatori sanitari e pazienti, rappresentano, come evidenzia la Pharmaceutical care, il percorso giusto su cui proseguire per costruire un sistema efficiente ed efficace”. Tale visione porta sicuramente a fornire più servizi sul territorio e a ridurre l’ospedalizzazione. Una sfida e una opportunità: una sfida per ammodernare il servizio sanitario del nostro Paese attraverso l’implementazione della informatizzazione sanitaria (Cup, Fascicolo sanitario elettronico, ricetta dematerializzata, telemedicina, test di autovalutazione del paziente); una opportunità per adeguare il ruolo, le competenze e la funzione delle Professioni al nuovo scenario”. Il raggiungimento di questo nuovo scenario passa attraverso una sola strada: quella dell’informazione e della formazione che da anni stiamo cercando di seguire. In questo ambito si calano tutte le iniziative recentemente proposte (es. corso teorico pratico per la conoscenza delle manovre di rianimazione in caso di morte improvvisa o in caso di ostruzione delle vie aeree, campagne di prevenzione e di educazione sanitaria). Nell’ambito del mondo strettamente legato alla farmacia, l’introduzione della ricetta dematerializzata ci fa compiere un significativo passo verso la sanità digitale anche se, nonostante le buone intenzioni di tutti, non tutte le nostre criticità risultano “dematerializzate” sebbene si intravedano lievi segnali di inversione di tendenza. La strada da seguire per irrobustire tali tendenze va percorsa con tutte le componenti della filiera, nessuna esclusa a condizione che ognuna svolga il proprio ruolo senza provare a interpretarne altri. Il farmacista non deve limitarsi a conoscere cosa c’è dentro un farmaco ma anche cosa c’è dietro il farmaco, recuperando, per primo, un protagonismo culturale teso a coordinare gli altri compagni di viaggio con i quali non deve dialogare per paura, ma non deve aver paura di dialogare. CONCORSI: in via di conclusione il concorso ordinario bandito nel Marzo 2009. L’Ordine di Napoli, insieme ad altri Ordini della Regione Campania ha seguito le vicende relative alle farmacie prelate dai comuni e non attivate favorendo la pubblicazione sul Burc della regione Campania nel mese di Luglio dei decreti di decadenza delle precedenti prelazioni. Per quanto concerne il concorso straordinario, la consulta regionale degli Ordini ha nominato nel mese di Giugno u.s. i due membri rappresentanti dei titolari e dei collaboratori di farmacia. L’amministrazione regionale dovrà adesso provvedere alla nomina dei restanti tre componenti. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 550 Un fatto è certo: in un anno così complesso, la Categoria, in tutte le sue componenti, ha fornito significativi segnali di orgoglio professionale, di capacità al confronto, di volontà di ascolto, di messaggi che tanto l’Ordine professionale quanto Federfarma-Napoli hanno trasmesso. Resta questa la più forte delle motivazioni, non tanto per chi ha l’onore di rappresentare la Categoria, quanto per tutti i Colleghi. Con il nuovo anno alle porte sorge quasi spontaneamente il desiderio di tracciare i prossimi traguardi da raggiungere per conferire un orizzonte più ampio alle nostre legittime aspettative professionali ed aziendali. Due sono gli obiettivi strategici verso i quali occorrerà investire il nostro impegno collettivo nel corso del 2015. Il primo è proiettato interamente all’interno del nostro comparto e consiste nel rendere più solide le basi della farmacia e agevolare il turn over dei collaboratori fornendo nuove opportunità ai tanti giovani laureati in cerca di una occupazione stabile, problema questo che interessa purtroppo anche le altre regioni d’Italia. Risulta inoltre fondamentale tanto continuare nell’azione sindacale tesa tanto a consolidare la continuità dei pagamenti da parte delle AA.SS.LL., quanto a far rientrare nel canale della farmacia tutto ciò di cui la farmacia stessa è stata privata. Il secondo obiettivo, invece, deve essere rivolto a saldare le radici della Categoria alla professionalità senza mai rinunciare ad aprire un confronto con il mondo delle altre professioni avendo come fine ultimo il raggiungimento di uno scambio di contributi nell’ottica di una sinergia sempre più ampia ed aperta; Un compito quello appena descritto che sarà sempre più importante trasmettere alle nuove generazioni di giovani farmacisti sotto la regia dell’Ordine Professionale e di Federfarma Napoli. Su tali percorsi il dibattito è aperto, aspettiamo i contributi di tutti. Accantoniamo, ma solo per ora, il momento delle riflessioni e delle proposte: è questo il momento di un augurio coniugato sempre con un impegno preciso che consiste nel difendere il ruolo del Laureato in Farmacia e in CTF e per garantire al Farmacista solo giorni di festa che coincidano però, come vuole la nostra tradizione, con giorni di lavoro. Ed è proprio con questo auspicio e con questa speranza che desideriamo ringraziare tutti i Colleghi Consiglieri dell’Ordine e di Federfarma-Na unitamente al personale dei rispettivi Uffici per il lavoro svolto finora con l’augurio di consolidare quanto raggiunto insieme e fare sempre meglio. L’occasione è gradita per augurare a Voi tutti ed alle Vostre Famiglie un sereno e prospero 2015. Buon Anno a tutti Voi. Enzo Santagada Michele Di Iorio COME APRIRE (E VERSARE) LO SPUMANTE Come aprire in modo corretto una bottiglia di spumante o di champagne (o di vino frizzante). Una volta aperto, se conservato in modo corretto, mantiene le sue proprietà per 3/4 giorni. Per aprire una bottiglia non serve il cavatappi, bastano le dita. Per evitare che fuoriesca non agitatelo e tenete la bottiglia tra le mani in modo da formare un angolo di 45°. Una volta stappato, versatelo in un bicchiere fino a riempirlo per i due terzi. Il suggerimento naturalmente vale per tutte le bottiglie di vino frizzante (spumante, prosecco, ecc). Come si fa ad evitare l'eccesso di schiuma nel bicchiere? Semplice: basta riempirlo a metà e prima di continuare a mescere il prezioso nettare bisogna aspettare che la spuma si dissolva. Buon anno a tutti PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 550 NON RIESCI A MANTENERE L'EQUILIBRIO PER 20 SECONDI SU UNA GAMBA? ECCO COSA RISCHI Il mancato equilibrio potrebbe essere spia di gravi problemi di salute che possono insorgere con il tempo. Se non si riesce a stare fermi su una sola gamba per almeno 20 secondi, infatti, secondo gli scienziati, aumentano le possibilità di avere un ictus o di soffrire di demenza senile. La capacità di equilibrio su una gamba può mostrare lo stato di salute del cervello. «Gli individui che mostra scarso equilibrio su una gamba dovrebbe fare maggiori controlli, in quanto ciò potrebbe indicare un aumento del rischio di malattie del cervello e declino cognitivo». (Salute, Il Mattino) Il make up del veglione? Il trucco perfetto è “light” Fondotinta, ombretti, gloss dai colori sgargianti e trucchi dalla tenuta perfetta. Quando arrivano le feste si tende a osare di più, con il make up. Abbiamo chiesto al dermatologo se ci sono i rischi. Durante le feste di Natale e il veglione di Capodanno si desidera un trucco perfetto, che non passi inosservato. E l’industria dei cosmetici asseconda le tendenze della moda con tenute perfette, che sopravvivono alla pioggia, alla discoteca e anche al passare delle ore. La resistenza del make up è sempre più prolungata, perfetta per le giornate di festa, ma si tratta di innovazioni che nascondono insidie. A cominciare dal fondotinta. «La maggior parte dei make up ha una base grassa, spesso i cosmetici sono realizzati con oli chimici o, ancora peggio, con siliconi, che conferiscono una migliore sensorialità, agevolano la texture e la morbidità, ma a un prezzo alto per la pelle». L’azione di questi prodotti, infatti, può rivelarsi molto dannosa. «Si tratta di composti che impediscono la traspirazione cutanea e che penetrano nei follicoli della pelle ostruendo i dotti, esercitando un’azione irritante e infiammatoria – spiega il professor Monti – e favorendo la formazione di microcisti e punti neri». Il risultato di quello che si pensa essere un trucco perfetto è dunque una pelle che appare sporca, rovinata. Non va meglio con i prodotti struccanti. «Proprio per la presenza di materie grasse nei cosmetici, il trucco pesante oggi non va via con una pulizia leggera – e spesso neppure con il sapone. Per questo la cosmesi industriale ha realizzato latti detergenti per “sciogliere” letteralmente i trucchi. Si tratta di soluzioni composte a loro volta da sostanze grassose, generalmente oli di vasellina o paraffina che finiscono per peggiorare la condizione cutanea». Make up, i consigli per evitare sorprese: Il consiglio è quindi di non esagerare. «Se proprio non si può fare a meno del make up ultraresistente, allora cerchiamo di indossarlo per il minor tempo possibile – raccomanda il professor Monti – e comunque per non più di 1-2 ore. Dopo questo periodo il trucco comincia a essere assorbito dalla pelle». C’è anche un’alternativa. «Non bisogna per forza rinunciare all’aspetto seduttivo del trucco – dice ancora lo specialista –. Possiamo optare per un trucco light, fatto di cosmetici a base polverosa, come i trucchi minerali, che non penetrano nella pelle, non hanno grassi e sono più facili da togliere». Per struccarsi «meglio un detergente semplice – che un latte detergente». E se, invece, si abusa di prodotti che lasciano la pelle sporca, piena di comedoni, i famosi punti neri? «Il dermatologo può consigliare il miglior trattamento in questi casi – su misura per ogni tipo di pelle. Una lozione micropeeling serale da frizionare dopo lo strucco favorisce il ricambio cellulare annullando, almeno in parte, i danni da fondotinta e restituisce subito una pelle luminosa e brillante». (salute, Humanitas) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 550 PREVENZIONE E SALUTE IL GOZZO TIROIDEO:Non SOLO un PROBLEMA ESTETICO La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla situata appena al di sotto del pomo d'Adamo e il gozzo, o struma, è un rigonfiamento più o meno evidente e simmetrico del collo, che dipende dall’aumento di volume della tiroide. Le cause possono essere diverse così come differenti sono le ripercussioni del gozzo sulla salute dell'individuo. Basti ricordare che gli ormoni prodotti dalla tiroide regolano ogni aspetto del metabolismo corporeo, come la frequenza cardiaca, la temperatura e la velocità di utilizzo dei glucidi e dei lipidi a scopo energetico. Tra i diversi tipi di gozzo c’è quello endemico dovuto alla mancanza di iodio. In assenza di un'adeguata quantità di questo minerale, infatti, la tiroide non riesce a sintetizzare e rilasciare due ormoni contenenti iodio, cioè la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3). Se la sintesi ormonale è insufficiente si assiste ad un aumento della secrezione dell'ormone TSH o tireostimolante, prodotto dall'ipofisi per stimolare la produzione di ormoni tiroidei e di conseguenza anche ad un aumento di volume della ghiandola tiroide, da cui il gozzo. C’è poi il gozzo sporadico dovuto a cause endogene, ad esempio alla presenza di un tumore o di altre patologie, o all'assunzione di farmaci antitiroidei. È detto sporadico perché, in genere, si riferisce a casi isolati. Il gozzo congenito, invece, è causato da difetti genetici dell'ormonogenesi tiroidea. La presenza di gozzo, però, non significa necessariamente incapacità di secernere adeguati quantitativi di ormoni tiroidei. Nonostante sia vistosamente cresciuta di volume, questa ghiandola può infatti avere un'attività normale, ridotta o addirittura aumentata. Nel primo caso si parla di gozzo eutiroideo, gozzo semplice o gozzo non tossico, nel secondo caso si parla di gozzo ipotiroideo e nel terzo di gozzo ipertiroideo o gozzo tossico. Quando è causato da ipertiroidismo, il gozzo si accompagna ad un accrescimento dell'attività metabolica, a tachicardia, tremori, sudorazione e dimagrimento eccessivo. I sintomi opposti, invece, sono tipici dell'ipotiroidismo. Ci sono poi il gozzo diffuso e il nodulare. L'aumento di volume della tiroide può essere uniforme e coinvolgere tutta la ghiandola da qui il gozzo diffuso, oppure asimmetrico, con ipertrofia ed iperplasia circoscritte ad uno o più noduli e da qui il gozzo uninodulare o multinodulare. La maggior parte di queste protuberanze ha un'origine benigna. Infine c’è il gozzo esoftalmico, devo anche besedowiano, dovuto al morbo di Graves o di Basedow,una malattia autoimmune più diffusa nel sesso femminile ed associata ad ipertiroidismo, cioè ad un'esagerata produzione di ormoni tiroidei. La malattia si manifesta con un gozzo tossico diffuso. (Msn, Salute e Benessere)