Pierluigi Sabatti e Francesco Macedonio
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Pierluigi Sabatti e Francesco Macedonio
VOLA COLOMBA
la contrada
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ARIELLA REGGIO
Macelli di Brecht, allestito dal Piccolo
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Nata a Trieste, dopo aver conseguito la
maturità classica al Liceo F. Petrarca,
frequenta nella sua città la Scuola di
Recitazione “Silvio D’Amico” (annessa all’allora Teatro Nuovo diretto da
Sergio D’Osmo). Entra a far parte della
compagnia di prosa della RAI, diretta
dal regista Ugo Amodeo.
Nel 1961 viene scritturata dal Teatro
Stabile del Friuli-Venezia Giulia per
partecipare a un’edizione di Arlecchino
servitore di due padroni di Carlo
Goldoni e da allora, per numerosi anni,
fa parte della compagnia del Teatro
Stabile con la quale partecipa a numerosi spettacoli sotto la direzione di
molti registi, quali Giuseppe Maffioli,
Orazio Costa, Giovanni Poli, Francesco
Macedonio, Sandro Bolchi, Furio
Bordon e altri.
Si trasferisce quindi a Londra dove si
ferma per parecchi anni e conduce presso la BBC delle trasmissioni culturali,
sia radiofoniche sia televisive.
Ritornata in Italia, lavora a Genova presso il Teatro della Tosse diretto da Lele
Luzzati e Tonino Conte, e partecipa
all’allestimento di Santa Giovanna dei
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Teatro di Milano e diretto da Giorgio
Strehler.
Nel 1976 assieme a Orazio Bobbio,
Lidia Braico e Francesco Macedonio
fonda a Trieste il Teatro Popolare La
Contrada e da allora innumerevoli sono
le sue apparizioni sia in testi brillanti
che drammatici, in dialetto triestino
e non, sotto la direzione di registi
quali Francesco Macedonio, Antonio
Calenda, Patrick Rossi Gastaldi, Luisa
Crismani, Elena Vitas, Alessandro
Marinuzzi, Mario Licalsi.
Partecipa al Festival dell’Operetta che si
svolge ogni anno presso il Teatro Lirico
Giuseppe Verdi di Trieste, dove è stata
diretta da Gino Landi, Roberto Croce,
Filippo Crivelli, Massimo Scaglione.
Si ricordano inoltre alcune interpretazioni cinematografiche per la regia,
fra gli altri, di Sandro Bolchi, Gianni
Lepre, Mathieu Amalric e il recente
cortometraggio Per Agnese di Massimo
Cappelli, con Ricky Tognazzi.
Nelle utlime stagioni ha preso parte,
con Maria Amelia Monti e Antonio
Catania, alla fortunata commedia di
Natalia Ginzburg Ti ho sposato per
allegria, per la regia di Valerio Binasco,
e ha ottenuto un ottimo successo personale come protagonista della prima
edizione italiana del monologo Mrs.
Rose di Martin Sherman per la regia di
Mario Licalsi e Sabrina Morena.
Nuovamente diretta da Morena, è stata
protagonista di Elena di Ghiannis Ritsos, presentato con successo nell’estate
2007 al Festival “Teatri A Teatro a
Trieste e Provincia”.
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GIANFRANCO SALETTA
MARIA GRAZIA PLOS
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Veneziano, Saletta inizia la propria attività collaborando alla RAI. Nel 1966 il
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
gli propone di entrare a far parte della
compagnia stabile. Debutta nell’Enrico
IV di Pirandello al fianco di Renzo Ricci
ed Eva Magni. Da allora ha partecipato
ad una quarantina di produzioni dello
stabile regionale, diretto dai registi
Gianfranco de Bosio, Orazio Costa,
Giovanni Poli, Fulvio Tolusso, Sandro
Bolchi, Luigi Squarzina, Franco Enriquez e Andrzej Wajda.
Ha lavorato con la compagnia del
Teatro Stabile di Bolzano, di Genova,
di Roma e del Veneto, sotto la direzione di Luca Ronconi, Giorgio Strehler,
Maurizio Scaparro.
Per 29 anni consecutivi ha preso parte
al Festival dell’Operetta allestito dal
Teatro Verdi di Trieste.
Dal 1986 lavora, sotto la direzione di
Francesco Macedonio, con la Contrada.
È tra gli interpreti storici di tutti gli
spettacoli di Carpinteri e Faraguna.
Alla televisione ha partecipato a circa
400 registrazioni teatrali, 2000 registrazioni radiofoniche e una decina di film.
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Diplomata alla Civica Scuola di Recitazione Nico Pepe di Udine, Maria Grazia
Plos inizia la sua collaborazione con
la Contrada nel 1983, partecipando a
decine di allestimenti spaziando dal
repertorio brillante a quello drammatico.
Ha lavorato sotto la direzione di registi
quali Francesco Macedonio, Giorgio
Pressburger, Mario Licalsi, Patrick Rossi
Gastaldi, Orietta Crispino, Luisa Crismani, Antonio Salines, Sabrina Morena e
Cristina Pezzoli.
È stata diretta da Patrick Rossi Gastaldi
in Non ti conosco più e in Sorelle
Materassi al fianco di Lauretta Masiero,
Isa Barzizza e Ariella Reggio. Ha preso
parte a tutti gli spettacoli che hanno
inaugurato le Stagioni di Prosa del
Teatro Cristallo, con Francesco Macedonio. Ha recitato ne Il formaggio e i
vermi di Carlo Ginzburg per la regia di
Pressburger, presentato al Mittelfest di
Cividale del Friuli e in Infin il cidinôr
di Miclos Hubay nella rassegna “Avostanis” di Villacaccia di Lestizza. È stata fra
gli interpreti di Ballando con Cecilia
di Pino Roveredo e di diversi spettacoli
della rassegna estiva “Serate Sveviane”.
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ADRIANO GIRALDI
MARZIA POSTOGNA
Frequenta la scuola del Piccolo Teatro
di Milano e debutta nel 1981 allo Stabile
del Friuli Venezia Giulia in Karl Valentin
kabarett, regia di Giorgio Pressburger.
Quindi lavora al Teatro di Roma con
Luigi Squarzina, a Bologna con Leo
De Berardinis e a Trieste con Roberto
Guicciardini, Giuseppe Patroni Griffi
e Gabriele Lavia. Pratecipa inoltre a
diversi spettacoli diretti da Sandro Sequi,
Franco Però, Sandro Bolchi, Krysztof
Zanussi.
Dal 1986 collabora con la Contrada, sotto la direzione di Francesco Macedonio,
Antonio Calenda, Mario Licalsi, Patrick
Rossi Gastaldi, Tonino Pulci e altri.
Ha preso parte a decine di spettacoli
prodotti dalla Contrada: fra i più recenti I
ragazzi irresistibili accanto a Johnny Dorelli e Antonio Salines e Il gatto in tasca,
entrambi per la regia di Macedonio.
È stato inoltre protagonista di tutte le
produzioni realizzate per la rassegna
estiva “Serate Sveviane”, con la regia di
Elena Vitas, Antonio Salines, Francesco
macedonio, Sabrina Morena e Ulderico
Manani. Fra le più recenti Le ire di
Giuliano e Inferiorità.
Triestina, dal 1995 lavora alla
Contrada: ha recitato in El mulo
Carleto e El serpente de l’Olimpia
di Angelo Cecchelin, Antonio Freno
di Macedonio-Perno, L’assente di
Bruno Maier, L’Americano di San
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Giacomo, Un nido di memorie e
L’ultimo carneval di Tullio Kezich
(regia di Francesco Macedonio) e Non
ti conosco più di Aldo De Benedetti
(regia di Patrick Rossi Gastaldi).
Nelle ultime stagioni ha recitato con
successo nelle produzioni musicali della
Contrada: Un bellissimo settembre
di Gianni Gori per la regia di Mario
Licalsi, Piccole donne: il musical!
di Tonino Pulci e Stefano Marcucci,
Orient Express, spettacolo nato da
una sua idea in collaborazione con la
pianista Cristina Santin, e Io e Annie
di Woody Allen, diretta da Antonio
Salines.
Ha inoltre preso parte a I rusteghi di
Goldoni, a I ragazzi irresistibili di Neil
Simon, a Sariandole di Roberto Curci
e agli spettacoli sveviani L’avventura
di Maria e Le ire di Giuliano, per la
regia di Macedonio.
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PAOLA BONESI
MARI DELCONTE
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Originaria di Busto Arsizio (Varese),
Paola Bonesi si è diplomata presso
la Civica Scuola d’Arte Drammatica
“Piccolo Teatro di Milano”, sotto la
guida di Massimo Castri.
Alla Contrada giunge nel 1988,
prendendo parte agli spettacoli Kathie
e l’ippopotamo di Mario Vargas
Llosa e L’ospite desiderato di Pier
Maria Rosso di San Secondo, per la
regia di Orietta Crispino. Da allora,
inizia una stretta collaborazione con la
Contrada, partecipando sia a spettacoli
in lingua italiana, che all’allestimento di
commedie in dialetto triestino, sia infine
a spettacoli per il teatro ragazzi.
Ha lavorato sotto la direzione dei
registi Francesco Macedonio, Antonio
Calenda, Patrick Rossi Gastaldi, Mario
Licalsi, Gino Landi. Ha partecipato al
“Festival Internazionale dell’Operetta”
del Teatro Verdi di Trieste.
Negli ultimi anni ha curato
l’allestimento estivo La rocca degli
usignoli, presentato al Castello di
Duino.
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Mari Delconte è nata a Pirano, in
Istria. Si è avvicinata al teatro nel corso
degli anni Cinquanta, recitando con
la compagnia del Gad Enal Teatro
della Fiaba, conseguendo il diploma
di recitazione dell’Enal Gruppo Arte
Drammatica. Dopo aver lavorato con
numerosi gruppi amatoriali ha debuttato
nel professionismo con la compagnia
I Giovani. Dal 1972 collabora alla Rai
sotto la direzione del regista Ugo
Amodeo, realizzando innumerevoli
lavori radiofonici. Ha inoltre partecipato
a film e sceneggiati Tv, oltre che agli
allestimenti del Festival Internazionale
dell’Operetta del Teatro Verdi di
Trieste. Dal 1988 collabora con il Teatro
Stabile La Contrada, partecipando alla
realizzazione di numerosi spettacoli sotto
la direzione di Francesco Macedonio,
Mario Licalsi e Patrick Rossi Gastaldi.
Fra questi si segnalano Antonio
Freno di Macedonio-Perno, Sorelle
Materassi di Fabio Storelli accanto a
Lauretta Masiero, Isa Barzizza e Ariella
Reggio. Recentemente ha collaborato
all’allestimento di Mrs. Rose di Martin
Sherman.
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GUALTIERO GIORGINI
ORNELLA SERAFINI
Nato a Trieste nel 1960, si avvicina
al teatro alla fine negli anni ’80 sotto
la guida del regista Ugo Amodeo,
affrontando vari testi, tra i quali George
Dandin di Molière e L’uomo dal fiore
in bocca di Pirandello. La sua collaborazione con la Contrada comincia nel
1993, quando affianca Ariella Reggio in
Un baseto de cuor di Claudio Grisancich, sotto la direzione di Francesco
Macedonio. Partecipa a Centocinquanta la gallina canta di Achille Campanile,
diretto da Antonio Calenda e ad alcune
produzioni di teatro per ragazzi. Negli
ultimi anni ha preso parte a Ecco un
uomo libero! di Tom Stoppard, I rusteghi di Goldoni, Cosa dirà la gente? di
Carpinteri e Faraguna, I ragazzi irresistibili di Neil Simon, tutti per la regia di
Macedonio. Numerose le collaborazioni
con il Teatro Lirico “Verdi” per il Festival dell’Operetta: prende parte a diversi
spettacoli lavorando con Gino Landi,
Andreas Paesler, Alberto Fassini, Giulio
Ciabatti e Lorenzo Mariani, che lo vuole
anche per L’opera da tre soldi nell’allestimento dell’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia di Roma.
Nata a Trieste, studia canto jazz a Roma
con Fabrizia Barresi e a Milano con
Tiziana Ghiglioni, con Bob Stoloff della
Berklee School di Boston, con Enrica
Bacchia e con Rita Susowskj. Ha cantato
con Andrea Allione, Ermanno Signorelli,
Mirco Mariottini, Paolo Ganz, Angelo
Comisso, Mario Arcari e dal ’90 canta per
il compositore Alfredo Lacosegliaz (“Cergoleide” Pr. Mittelfest 2005 con Massimo
De Francovich, “Aleluja” e “l’Uomo”). Fa
parte del laboratorio di ricerca di voce e
biorisonanza “AnnaBacchia Vocalsound”.
Insegna canto dal ’92, ora a Trieste
presso la Scuola di Musica 55, e presso
l’Accademia “Città di Trieste”. Nel 2005
collabora con Giuseppe Tornatore come
assistente alla regia per consulenza
musicale (musiche di Morricone) per
la protagonista del film La sconosciuta.
Interpreta come attrice Due passi dentro
e Mandami a dire di Roveredo, La ballata
di Franz di Doblin (Mittelfest 2004, regia
di F. Brambilla), L’altalena che si dondola
sola di B. Tognolini e 5xUNA di E. Luttmann, regia di Marco Casazza. Collabora
con Roberta Biagiarelli e fa parte della
compagnia “SS9Teatro” di Reggio Emilia.
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gli allievi dell’Accademia Teatrale “Città di Trieste
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da sinistra nella foto:
in primo piano RODOLFO KLEMEN e ROCCO MARIA FRANCO
in secondo piano ORLANDO SANNA,
SARA ZANNI, LORENZO ZUFFI,
V
PAOLA SAITTA e TINA SOSIC
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PIERLUIGI SABATTI
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Pierluigi Sabatti è nato a Trieste il 21
maggio 1950. Dopo gli studi superiori,
si è iscritto a giurisprudenza convinto
di diventare magistrato. Quando si è
laureato aveva perso quella convinzione
e cercava la sua strada. Ha insegnato in
una scuola professionale, ha cominciato
a far pratica in un studio legale, è stato
assistente volontario all’Università di
Trieste alla cattedra di diritto
commerciale, ha lavorato all’ufficio
stampa del Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia e quindi all’ufficio del
personale dell’allora Italcantieri fino
ad approdare al “Piccolo”, con il quale
peraltro collaborava sin dal momento
dell’iscrizione all’Università.
Nel quotidiano triestino, dov’è stato
assunto nel 1977 dall’allora direttore
Chino Alessi, Pierluigi Sabatti lavorato
in tutti i settori, escluso lo sport. Ha
ricoperto gli incarichi di segretario di
redazione, di vice capo cronista e quindi
di capo servizio della pagina Istria,
Litorale e Quarnero. Iniziativa questa
proposta e realizzata da Sabatti nel
1991, quando al crollo della Jugoslavia
si sono aperte prospettive per la
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diffusione della stampa italiana in Istria
dove altre al gruppo nazionale italiano,
buona parte della popolazione è in
grado di capire e di leggere in questa
lingua. Sabatti ha aperto e diretto la
redazione a Capodistria.
Attualmente è responsabile delle pagine
dell’Agenda e delle Segnalazioni.
Durante la sua carriera, Sabatti ha
privilegiato i temi riguardanti la politica
estera e, soprattutto della ex Jugoslavia,
e i problemi delle minoranze etniche
con particolare riguardo a quella
italiana in Slovenia e Croazia e a quella
slovena in Italia.
Oltre la lavoro nel quotidiano triestino,
Sabatti ha collaborato con Radio Sound,
la prima “radio privata” triestina,
curandone il settore culturale, e ha
realizzato trasmissioni radiofoniche
per la sede Rai del Friuli Venezia Giulia
e per la seconda rete nazionale, ha
collaborato con TV Capodistria, Limes e
varie altre testate giornalistiche, anche
straniere.
Ha esordito nella narrativa nel 2004
con il libro Un ottobre a Trieste edito
dalla MGS Press, che ha avuto un
lusinghiero riscontro di pubblico. Da
questo romanzo è tratta la commedia
Vola colomba che segna il debutto di
Sabatti come autore teatrale.
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FRANCESCO MACEDONIO
Regista e autore teatrale, Francesco
Macedonio è nato a Idria - località
vicina a Gorizia - da una famiglia di
musicisti. Dopo aver lavorato in vari
collegi della zona, diventa insegnante
elementare di ruolo. L’interesse per
il teatro nasce assai presto e già alla
fine della guerra, Macedonio fonda a
Gorizia una compagnia teatrale per la
quale svolge le mansioni di regista.
La svolta giunge nel 1967, quando il
Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia
gli chiede di mettere in scena un testo
di Vittorio Franceschi, Gorizia 1916,
interpretato dallo stesso Franceschi.
Da allora Macedonio diviene il regista
stabile del Teatro del Friuli-Venezia
Giulia, dirigendo la famosa compagnia
dei “dodici”, gli attori che per numerosi
anni costituirono il gruppo di riferimento
fisso per gli allestimenti di produzione.
Fra gli spettacoli allestiti per lo Stabile,
Sior Todero brontolon con Corrado
Gaipa, Il mio Carso, Avvenimento
nella città di Goga con Gabriele
Lavia, Casa di bambola, L’idealista
con Corrado Pani, Vecchio mondo
con Lina Volonghi, I rusteghi, oltre
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alla fortunatissima trilogia in dialetto
triestino di Carpinteri e Faraguna Le
Maldobrie, Noi delle vecchie province
e L’Austria era un paese ordinato:
uno dei successi più grandi nella storia
teatrale triestina recente.
Nel 1976, assieme agli attori Orazio
Bobbio, Ariella Reggio e Lidia Braico,
Macedonio fonda il Teatro Popolare
La Contrada, del quale è direttore
artistico. In tale veste ha messo in
scena parecchie decine di spettacoli,
spaziando dal teatro in dialetto triestino
a quello in lingua italiana, dal repertorio
brillante a quello drammatico, sino
a numerosi allestimenti per il teatro
ragazzi. Ha inoltre curato la messa
in scena di alcuni spettacoli per la
compagnia dei “Piccoli” di Podrecca e
di alcune opere e operette per il Teatro
Verdi di Trieste.
Tra gli allestimenti più recenti, sono
da ricordare El mulo Carleto e El
serpente de l’Olimpia di Roberto
Damiani ispirati alla figura e alle opere
di Angelo Cecchelin, Antonio Freno di
Macedonio-Perno, L’assente di Bruno
Maier, L’Americano di San Giacomo,
Un nido di memorie, L’ultimo carneval
e I ragazzi di Trieste di Tullio Kezich,
Classe di ferro di Aldo Nicolaj, Due
paia di calze di seta di Vienna e Cosa
dirà la gente? di Carpinteri e Faraguna,
Sariandole di Roberto Curci, Ballando
con Cecilia di Pino Roveredo, Ecco
un uomo libero di Tom Stoppard e I
rusteghi di Goldoni, Zente refada di
Giacinto Gallina e I ragazzi irresistibili
di Neil Simon, con Johnny Dorelli e
Antonio Salines, e Il gatto in tasca di
Feydeau.
Si dedica anche alla scrittura
drammaturgica, componendo, in
collaborazione con Ninì Perno Quela
sera de febraio, Un’Isotta nel
giardino e Antonio Freno. Sue sono
anche numerose commedie pensate
espressamente per il teatro ragazzi.
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SERGIO D’OSMO
FEDERICO CAUTERO
È stato, nel 1954, tra i fondatori del
Teatro Stabile Città di Trieste, divenuto
poi Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Da allora, per trentaquattro anni consecutivi, è stato il direttore dello Stabile
regionale, divenendone il centro vitale
e organizzativo. Nel corso della sua
direzione ha firmato scene e costumi
per decine di spettacoli di prosa, lirici e
d’operetta. In seguito è stato al Teatro
Biondo di Palermo e al Teatro di Roma,
lavorando con registi quali Ronconi,
Strehler, Missiroli, Squarzina. È stato
direttore degli allestimenti scenici del
Teatro dell’Opera di Roma e del Teatro
Verdi di Trieste. Con il Teatro La Contrada ha collaborato più volte, sin dal 1976,
con A casa tra un poco. Tra gli allestimenti più recenti per lo Stabile di Trieste
L’Americano di San Giacomo (1998)
e I ragazzi di Trieste (2005) di Kezich,
Sorelle Materassi di Storelli (1999),
Piccole donne: il musical! di Tonino
Pulci e Stefano Marcucci (2000), Classe
di ferro di Nicolaj (2000), I rusteghi di
Goldoni (2002), Cosa dirà la gente? di
Carpinteri e Faraguna (2004), Sariandole di Roberto Curci (2006).
Uscito dall’Accademia di Venezia,
Federico Cautero inizia la sua carriera
nel 1989 come realizzatore scenografo e
assistente di Pier Paolo Bisleri presso il
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
con lo spettacolo Il viaggio incantato
per la regia di Francesco Macedonio.
Si appassiona d’informatica e inizia
pionieristicamente una lunga sperimentazione nella progettazione in computergrafica di scenografie e allestimenti
cercando di coniugare l’aspetto artistico
a quello tecnico.
Inizia una stretta collaborazione con
Sergio D’Osmo, che lo porta a lavorare
dal Teatro dell’Opera di Roma all’Ente Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.
Firma da scenografo gli allestimenti:
Il campiello (regia F. Macedonio), Il
fuoco del radio (regia Luisa Crismani),
Danubio (regia Giorgio Pressburger),
Rigoletto (regia Simona Marchini) e,
fin dalle prime edizioni, gli allestimenti
dei festival del cinema, “Far East Film”
di Udine.
Nella stagione 2000/2001 diventa
direttore degli allestimenti scenici del
Teatro Verdi di Trieste.
in primo piano
Sergio D’Osmo,
durante le prove
dello spettacolo fra
il direttore di scena
Paolo De Paolis e
l’autore del disegno
luci Alessandro
Macorigh
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FABIO BERGAMO
MASSIMILIANO FORZA
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Ha lavorato assieme a Lele Luzzatti,
Santuzza Calì e Gabriella Pescucci,
collaborando alla messinscena di
spettacoli allestiti da Ronconi, Enriquez,
Macedonio, Calenda, Wajda, Rossi
Gastaldi e altri. Ha firmato i costumi per
spettacoli di prosa, lirica e commedie
musicali, nonché per alcune produzioni
della Rai, spaziando dal repertorio del
Settecento sino a quello attuale.
Dal 1987 collabora alla Contrada, per
la quale ha firmato i costumi di una
quarantina di spettacoli (fra i più recenti
L’Americano di San Giacomo, Sorelle
Materassi, Due paia di calze di seta
di Vienna, L’ultimo carnevàl, Mia fia,
Cosa dirà la gente?, Sariandole).
Collabora con il Festival Pucciniano
di Torre del Lago, con il Festival di
Todi, con il Teatro Lirico Nazionale
di Maribor in Slovenia e con il Teatro
Nazionale di Seoul (Corea).
Recentemente ha realizzato i costumi
per Rigoletto al Politeama Pratese e
per La bohème e Coppelia al Teatro
di Maribor. Negli ultimi anni sono state
allestite nel Triveneto diverse mostre
sui suoi lavori.
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Nato a Trieste, Forza è compositore
di musiche di scena, contrabbassista e
narratore. Terminati gli studi musicali
prende parte a tournée e registrazioni
discografiche con importanti orchestre
sinfoniche e da camera. Dal 1992, per
quattro stagioni televisive, collabora con
Rai2 nel programma di Michele Guardì
“I Fatti Vostri”. Dal 1987 si dedica assiduamente alla composizione di musiche
per il teatro di prosa sperimentandosi
nei più diversi generi. Debutta al Teatro
Stabile di Torino con il regista Giancarlo
Cobelli per il quale compone le musiche
de Il matrimonio di Figaro di P.A.C. de
Beaumarchais. Seguono poi una trentina
di spettacoli per i più importanti teatri
italiani sotto la scrupolosa direzione
di registi quali Francesco Macedonio,
Giuseppe Emiliani, Giorgio Albertazzi,
Marko Sosic, Orietta Crispino, Alessandro Marinuzzi, Giuseppe Pambieri.
Nel campo della narrativa ha esordito
con la raccolta di racconti Antifurti psicologici (Piemme, 2001), cui hanno fatto
seguito Verso dove (Fernandel, 2003),
Lettera ad un’amica (Artè, 2004), No
family man (Traven Books, 2007).
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Finito di stampare
nel mese di ottobre 2007
per conto della
associazione amici della contrada
via del Ghirlandaio, 12
34138 Trieste
www.amicicontrada.it
[email protected]
Stampa
Europrint, Rovigo
Alcuni volumi pubblicati nella
collana dei programmi di sala
la contrada - teatro stabile di trieste
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per informazioni e richieste:
[email protected]
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