Teatro Grande
comunicato stampa
martedì 20 ottobre 2015
La Stagione Opera e Balletto 2015 del Teatro Grande di Brescia prosegue nei giorni 23 e 25 ottobre –
rispettivamente alle ore 20.30 e alle ore 15.30 – con Le Nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart,
assente dal cartellone bresciano da 10 anni.
Per Le Nozze di Figaro il cast è composto dai vincitori del 65° Concorso As.Li.Co. per Giovani Cantanti
d’Europa: vedremo quindi impegnati nei ruoli di Contessa e Conte Federica Lombardi e Vincenzo
Nizzardo, Lucrezia Drei sarà Susanna e Andrea Porta Figaro. Accanto a loro Cecilia Bernini, Marigona
Qerkezi, Francesco Milanese, Matteo Macchioni, Ugo Traquini, Giulia Bolcato e Carlo Checchi. I cantanti
saranno guidati dalla direzione del Maestro Stefano Montanari, musicista di formazione barocca che si è
aperto al repertorio dell’opera italiana sette-ottocentesca con numerosi inviti a dirigere nei teatri di
tradizione italiani.
La regia del capolavoro mozartiano in tournée nei teatri di OperaLombardia è quella del celebre Mario
Martone ripresa nei palcoscenici lombardi da Raffaele Di Florio. Regista teatrale e cinematografico
italiano di grande successo, Mario Martone si è dedicato anche alla messa in scena di opere liriche,
curando, tra le altre, nel 2006 la direzione registica delle Nozze per il Teatro San Carlo di Napoli. Sarà
questo l’allestimento che vedremo sul palcoscenico del Grande, riadattato e ripreso dallo stesso
Martone che ha recentemente affermato: “Sono felice che la mia messa in scena delle Nozze di Figaro
rinasca per il Circuito Lombardo, e con una compagnia di cantanti che iniziano, dopo un importante
concorso vinto, la loro carriera. È una messa in scena pensata, come in genere tutti i miei lavori – e in
particolare gli spettacoli della trilogia Mozart/Da Ponte – come un dispositivo tanto preciso quanto
aperto, in cui ogni cantante è chiamato non ad eseguire delle rigide indicazioni prestabilite ma a
"dialogare" con lo schema della regia, e da questo schema è spinto a cercare in se stesso, nei propri
ricordi, nelle proprie sensazioni, per arrivare ad un teatro vivo, quale la musica di Mozart a mio avviso
richiede. Qui ci sono dei cantanti giovani che non possono certo conoscere la stagione dell'amore
maturo evocata con straziante profondità nelle Nozze di Figaro, ma in loro, come in noi tutti, i dispositivi
dell'illusione e del disincanto, dell'euforia erotica e dei rapporti di potere sono punti sensibili che,
toccati, possono sgorgare come ombre e presentimenti, se non come esperienza vissuta. Ogni opera di
Mozart è un percorso di conoscenza: confido che ascoltare e vedere come questo percorso verrà vissuto
da questi giovani e già bravissimi cantanti possa essere emozionante per gli spettatori…”.
I biglietti per il 23 e il 25 ottobre e per tutta la Stagione Opera e Balletto 2015 sono in vendita alla
Biglietteria del Teatro Grande (dal martedì al venerdì 13.30-19.00, sabato 15.30-19.00, domeniche di
spettacolo 13.30-15.30).
Note musicali di Stefano Montanari
RITORNO ALLE ORIGINI
Le nozze di Figaro…
La mia prima opera! L'Opera che ha segnato la mia vita da direttore d'orchestra, esattamente 10 anni fa,
medesima situazione, la stagione operistica del Circuito Lirico Lombardo, stessa orchestra, I Pomeriggi
musicali di Milano. Evidentemente un'opera a cui sono molto legato anche e soprattutto per motivi
personali.
Mi ritrovo dunque dopo 10 anni al punto di partenza, per me tutto sommato una sfida, come se in questo
momento dovessi tirare le fila del lavoro, dello studio degli ultimi 10 anni, diciamo una sorta di verifica.
È molto interessante rivedere la mia partitura del 2005, e rendersi conto di quello che facevo, che pensavo
e oggi cambio, o che confermo sia dal punto di vista interpretativo che tecnico: mi diverte ed allo stesso
tempo mi sorprende!
Al di là di tutto questo, rimane l'ammirazione e lo stupore di fronte ad un’opera che costringe chi suona, chi
canta e chi dirige ad entrare completamente nel senso profondo della storia, addentrandosi poi negli
aspetti più specificamente retorici del linguaggio musicale e del messaggio anche politico che si cela dietro
al lavoro mozartiano.
Un lavoro che ogni volta lascia sorpresi, per la potenza espressiva del testo e della musica.
In questa edizione trovo un cast giovane ma molto valido, entusiasta, disposto a mettersi in gioco
completamente; i cantanti hanno voglia di entrare nel personaggio e nel ruolo di ogni protagonista
dell'opera, elemento fondamentale senza il quale il castello costruito da Mozart crollerebbe in pochi
secondi!
Buon divertimento!
Note di regia di Mario Martone*
PERCORSI DI CONOSCENZA
Concludo, con l’allestimento di Nozze di Figaro, un viaggio durato sette anni nel teatro di Mozart e Da
Ponte. Ho avuto la libertà di sperimentare un impianto scenico certamente inusuale ma che mi ha
consentito di esplorare pienamente la dimensione teatrale di questo capolavoro.
Non c’è nulla di più potente di un concertato di Mozart sui versi di Da Ponte: diversi personaggi esprimono
stati d’animo, compiono azioni, elaborano pensieri tutti diversi tra loro e tutto avviene
contemporaneamente, esattamente come nella vita. La differenza è che qui la vita è trasfigurata in musica.
Ho immaginato un teatro essenziale, fatto di pochi elementi, ma che consente al palcoscenico di sporgersi
in sala e aprirsi praticamente a trecentosessanta gradi intorno all’orchestra: ciò ha significato poter
schiudere dall’interno il meccanismo teatrale di questi concertati e manifestarlo spero con chiarezza allo
sguardo dello spettatore, che in opere come questa deve essere vigile quanto il suo ascolto.
Se si prende la trilogia mozartiana (Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte) dal lato di ciò che
racconta – il disordine dei sentimenti – colpisce che nell’ultima ci siano due coppie di giovani fidanzati e
nella prima una coppia di coniugi maturi; in mezzo c’è comunque Don Giovanni, la sua indefinibile età, il suo
incontro col castigo. Quello che intendo dire è che questa trilogia poggia sull’intero arco dell’esperienza che
nella vita ciascuno compie quando viene attraversato dal demone ambiguo della seduzione, dall’illusione e
dalla disillusione amorosa, dalla scoperta della doppiezza e della fragilità che tanto spesso si annidano nel
nostro animo. Ma seguendo il percorso a ritroso, che è toccato a me, a concludere la trilogia è il perdono
che la Contessa accorda a suo marito e che quasi all’improvviso conclude Le nozze di Figaro. La conclusione
matura e crepuscolare, bellissima e amara, di una tempesta che ha attraversato tre opere e che ha scosso,
tra commedia e dramma, gli animi non solo del Conte di Almaviva, ma di Fiordiligi, Dorabella, Ferrando,
Guglielmo, Despina, Donn’Anna, Donna Elvira, Leporello, Zerlina, Figaro, Susanna, Cherubino… C’è chi è
sparito tra le fiamme come Don Giovanni e chi forse proprio dalle fiamme è tornato a mostrare la spietata
verità della propria filosofia, come Don Alfonso.
Ma è in Nozze di Figaro che gli uomini e le donne appaiono nella loro essenziale e malinconica fisionomia,
ognuno preso dal proprio rovello, foglie al vento della vanità e della storia, che in quest’opera è ben più di
uno sfondo.
Un ringraziamento a Raffaele Di Florio, che di questa regia conosce ogni segreto.
[* Il testo è tratto dal programma di sala del Teatro San Carlo di Napoli, 2006]
STEFANO MONTANARI Direttore
Diplomato in violino e pianoforte, si perfeziona con Pier Narciso Masi a Firenze e con Carlo Chiarappa a
Lugano. Dal 1995 è primo violino concertatore dell’Accademia Bizantina di Ravenna, ensemble specializzato
in musica antica, con cui effettua tournée in tutto il mondo. È docente di violino barocco al Conservatorio di
Verona e presso varie accademie di alto perfezionamento e ha di recente pubblicato un suo Metodo di
violino barocco. È da diversi anni direttore del progetto giovanile europeo «Jugendspodium. Incontri
musicali Dresda-Venezia». È stato protagonista nel 2007 del Concerto di Natale e nel 2011 del Concerto per
la Festa della Repubblica al Senato, dove ha diretto l’Orchestra Barocca di Santa Cecilia eseguendo come
violino solista Le quattro stagioni di Vivaldi. All’attività di solista affianca quella di direttore ed è ospite
regolare di teatri quali il Donizetti di Bergamo (La Cecchina di Piccinni, Così fan tutte, Don Gregorio di
Donizetti, L’elisir d’amore e Don Pasquale), la Fenice di Venezia (Le quattro stagioni, la Messa in si minore di
Bach, Così fan tutte, L’inganno felice, La cambiale di matrimonio, L’elisir d’amore, numerosi concerti
sinfonici tra cui tre Concerti di Natale in Basilica e L’Eritrea di Cavalli a Ca’ Pesaro) e l’Opéra di Lione (Le
nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte, Die Zauberflöte, Carmen, Le comte Ory). Ha inoltre diretto Il
barbiere di Siviglia a Palermo e Roma, Don Pasquale a Novara, L’elisir d’amore a Lucca, Semiramide
riconosciuta di Porpora a Beaune, Don Giovanni a Toronto, Dido and Aeneas, lo Stabat Mater di Rossini e il
balletto Casanova Remix a Verona, Così fan tutte al Bol’šoj di Mosca. Nel 2015 ha eseguito la nuova
produzione de Il viaggio a Reims ad Amsterdam e ancora Il barbiere di Siviglia e Don Giovanni a Verona,
Dido and Aeneas a Firenze e la Dafne di Caldara a Palazzo Ducale a Venezia. Ha eseguito le Sonate e Partite
di Bach per lo Stresa Festival ed è stato ospite al Festival MiTo con un programma incentrato su Haydn.
Accanto a quella come direttore e come violinista, intensa è anche la sua attività alla tastiera, come
direttore dal cembalo o dal fortepiano e come accompagnatore su tastiere storiche. Collabora con il jazzista
Gianluigi Trovesi, con cui ha partecipato a importanti festival internazionali. Per quanto riguarda gli impegni
venturi, si ricordano: Agrippina ad Anversa, L’elisir d’amore e un concerto sinfonico al Teatro La Fenice di
Venezia, La clemenza di Tito alla Tchaikovsky Concert Hall e Così fan tutte al Bol’šoj di Mosca, concerti a
Firenze con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, a Torino con la Filarmonica del Teatro Regio e agli
Händel-Festspiele di Karlsruhe. Sarà inoltre impegnato in una serie di concerti con il suo ensemble
‘L’Estravagante’ in tournée in Italia ed Europa, con l’Arion Baroque Orchestra di Montréal e tornerà
all’Opéra di Lione, dove dirigerà diverse nuove produzioni, tra cui Die Entführung aus dem Serail e una serie
di concerti barocchi.
MARIO MARTONE REGIA
Napoletano, inizia a lavorare giovanissimo nell’ambito del teatro d’avanguardia con il gruppo ‘Falso
Movimento’ alla fine degli anni ’70. Dopo dieci anni dà vita alla compagnia Teatri Uniti, inizia il suo lavoro
cinematografico, realizzando negli anni ’90 il film Morte di un matematico napoletano, L’amore molesto e
Teatro di guerra. Affronta l’opera nel 1999 realizzando al Teatro San Carlo di Napoli Così fan tutte. Del
2001 è la messa in scena di Lulu al Massimo di Palermo, del 2002 l’inaugurazione della stagione del San
Carlo con Don Giovanni e del 2006 l’allestimento de Le nozze di Figaro. Nel 2004 ha curato la regia di
Matilde di Shabran per il Rossini Opera Festival; nel 2005 ha affrontato al Covent Garden Un ballo in
maschera e ha messo in scena per il Festival di Ravello Il combattimento di Tancredi e Clorinda. È tornato al
ROF nel 2006 per Torvaldo e Dorliska di Rossini e nel 2007 ha inaugurato il Maggio Musicale Fiorentino con
la novità assoluta Antigone di Ivan Fedele. Nel 2008 firma la regia di Falstaff al Théâtre des Champs-Elysées
di Parigi e nel 2009 di Otello al New National Theatre di Tokyo. Del 2011 è il suo primo impegno alla Scala di
Milano con Cavalleria rusticana e Pagliacci, cui segue nel 2012 Luisa Miller con Gianandrea Noseda, con cui
ha anche realizzato Fidelio che ha aperto la stagione 2012 del Teatro Regio di Torino. Nel 2013 ha lavorato
ancora alla Scala di Milano mettendo in scena Oberto, Conte di San Bonifacio. Per il Teatro dell’Opera di
Roma ha diretto Curlew River e The prodigal Son di Britten nella Basilica dell’Ara Coeli. Nel 2014 è ancora al
ROF con Aureliano in Palmira. Nel 2015 torna al Théâtre des Champs-Elysées per Macbeth. Ha presentato
alla Mostra del Cinema di Venezia 2010 il film storico Noi credevamo (vincitore di 7 David di Donatello, tra
cui quello di miglior film dell’anno), per il quale ha immaginato una colonna sonora di brani attinti dal
repertorio lirico dell’Ottocento italiano, eseguiti dall’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino diretta da
Roberto Abbado. Nel suo film su Giacomo Leopardi, Il giovane favoloso, ha utilizzato, accanto alla colonna
sonora originale di Apparat, diversi brani di Gioachino Rossini. È stato direttore del Teatro Stabile di Roma
nel 1999-2000 ed è attualmente direttore del Teatro Stabile di Torino.
RAFFAELE DI FLORIO AIUTO REGIA
Si è formato a Napoli presso l’Accademia di Belle Arti (diploma in scenografia) e l’Università Popolare dello
Spettacolo (diploma in regia) e ha frequentato laboratori teatrali condotti, tra gli altri, da Eugenio Barba,
Yves Lebreton, Leo de Berardinis, Julie Anne Stanzak, Rena Mirecka. In qualità di videomaker, ha diretto vari
cortometraggi, dedicati ad artisti e personaggi del mondo della cultura. Come scenografo ha elaborato
spazi scenici per lavori firmati da Andrea De Rosa, Lisa Ferlazzo Natoli, Nello Mascia, Antonella Monetti,
Anna Redi. È stato fondatore, con Davide Iodice e Marina Rippa, della compagnia LiberaMente, con la quale
ha lavorato in qualità di attore, scenografo e regista. Con Antonello Cossia e Riccardo Veno ha dato vita alla
firma artistica ‘CossiaDiFlorioVeno’. Ha condotto seminari di educazione teatrale per ragazzi a rischio,
laboratori teatrali per attori e corsi di formazione per operatori teatrali. È stato assistente di scena di
Carmelo Bene. Ha collaborato in ambito teatrale con artisti quali Mimmo Paladino e Lello Esposito. Ha
partecipato al film di Antonietta De Lillo Il resto di niente. In ambito lirico ha collaborato con Filippo Crivelli,
Giancarlo Corbelli, Roberto De Simone, Hugo De Ana, Graham Vick, Costantin Costa-Gavras, Andrea De
Rosa, Jean Kalman. Collabora da più di quindici anni con Mario Martone, in qualità di regista e scenografo
assistente, alla realizzazione di opere teatrali, liriche e cinematografiche.
SERGIO TRAMONTI SCENOGRAFO
Pittore, scenografo e costumista, è nato a Piangipane (Ravenna). Debutta nell’opera con Giovanna d’arco al
rogo di Arthur Honegger, regia Franco Enriquez. Nel 1999 inizia il sodalizio con Mario Martone, curando le
scene per Così fan tutte al Teatro San Carlo di Napoli ed al Comunale di Ferrara con Claudio Abbado.
Seguono Lulu al Teatro Massimo di Palermo, Don Giovanni al San Carlo (firmando anche i costumi), Un ballo
in maschera con Antonio Pappano al Covent Garden di Londra, Le nozze di Figaro diretto da Jeffrey Tate al
San Carlo, Antigone al Maggio Fiorentino, Falstaff al Théâtre des Champs-Élysées, Cavalleria rusticana e
Pagliacci diretti da Daniel Harding al Teatro alla Scala, Fidelio al Teatro Reggio di Torino, Luisa Miller e
Oberto alla Scala nel 2012. Allo stesso anno risalgono Il matrimonio inaspettato diretto a Salisburgo da
Riccardo Muti e Maria Stuarda al San Carlo, entrambi con la regia di Andrea De Rosa. Nel 2014 vince il
Premio Abbiati con Cavalleria rusticana al San Carlo, regia Pippo Delbono; cura inoltre le scene di Elektra al
Teatro Petruzzelli di Bari (regia Gianni Amelio) e di Circo equestre Sgueglia (regia Alfredo Arias) per il Napoli
Teatro Festival; Il trovatore al Teatro Municipal di San Paulo diretto da John Neschling e con la regia di
Andrea De Rosa. Nello stesso anno realizza le scene per La dodicesima notte (regia Carlo Cecchi) e per
Aureliano in Palmira al ROF (regia Mario Martone). Nel 2015 disegna e cura le scene per Carmen di Enzo
Moscato, regia Mario Martone e per Luisa Miller al San Carlo (regia Andrea de Rosa, direzione Daniele
Rustioni).
URSULA PATZAK COSTUMISTA
Nata a Monaco di Baviera, si laurea in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 1991 inizia la
sua attività collaborando come assistente costumista di Moidele Bickel per gli spettacoli di Peter Stein e di
Chloè Obolensky al Festival di Salisburgo. Dal 2001 firma i costumi per vari spettacoli di Martone: in prosa I
10 comandamenti, L’opera segreta, Operette morali, Serata a Colono e Carmen; in lirica Matilde di Shabran,
Torvaldo e Dorliska e Aureliano in Palmira al ROF, Le nozze di Figaro al San Carlo, Il combattimento di
Tancredi e Clorinda al Ravello Festival, Falstaff e Macbeth al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, Otello al
New National Theatre di Tokyo, Fidelio al Teatro Regio di Torino, Cavalleria rusticana e Pagliacci, Luisa
Miller e Oberto, Conte di San Bonifacio al Teatro alla Scala di Milano, Curlew River e The Prodigal Son di
Britten alla Basilica dell’Ara Coeli a Roma. Collabora inoltre con Guido Crepax per Lulu al Teatro Massimo di
Palermo e con Sergio Tramonti per Don Giovanni al Teatro San Carlo, sempre per la regia di Martone.
Lavora con Anselm Kiefer per Elektra al Teatro San Carlo. Disegna inoltre i costumi per Andrea De Rosa negli
spettacoli: Idomeneo, Elettra e Curlew River, Maria Stuart. In campo cinematografico ha ideato i costumi
per i film di Martone Il giovane favoloso e Noi credevamo, per Acciaio di Stefano Mordini e per Un giorno
speciale di Francesca Comencini. Ha inoltre lavorato con Luca Ronconi ne Il mercante di Venezia prodotto
dal Piccolo Teatro di Milano e con Jean Louis Martinelli al Teatro di Nanterre-Amandiers per i costumi di
Ithaka di Botho Strauß, di Britannicus di Racine e per il recente L’Avare di Molière.
PASQUALE MARI LIGHT DESIGNER
Light designer e direttore della fotografia, socio fondatore del gruppo di lavoro teatrale e cinematografico
Teatri Uniti. Collaboratore fisso, fin dagli esordi, di Mario Martone, nel tempo lo è diventato, per la prosa,
anche di Toni Servillo, Carlo Cecchi, Valerio Binasco, Arturo Cirillo, Alessandro Gassmann, Luca Zingaretti,
Luigi Lo Cascio, Daniele Luchetti. Negli ultimi anni ha lavorato a numerose produzioni d’opera nei maggiori
festival europei quali Aix-en-Provence, ROF di Pesaro, Salisburgo, collaborando nel corso degli anni con
direttori d’orchestra come Claudio Abbado, Riccardo Muti, Daniel Harding, Daniele Gatti, James Conlon,
Myung-Whun Chung e, tra i registi, Mario Martone, Andrea De Rosa, Gianni Amelio, Marco Bellocchio. Tra
le occasioni più prestigiose in questo campo: Matilde di Shabran al ROF di Pesaro e al Covent Garden,
Falstaff Macbeth al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, Cavalleria rusticana e Luisa Miller al Teatro alla
Scala, Don Pasquale al Teatro Real di Madrid, Elektra al Teatro Petruzzelli di Bari, e Simon Boccanegra che
ha inaugurato la scorsa stagione de La Fenice di Venezia. È stato inoltre light designer de Il flauto magico
dell’Orchestra di Piazza Vittorio e di numerose creazioni del Balletto Civile di Michela Lucenti. In campo
cinematografico ricordiamo Teatro di guerra di Martone, Il bagno turco e Le fate ignoranti di Ferzan
Özpetek, L’ora di religione, Buongiorno, notte e Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio, nonché i recenti
La città ideale di Luigi Lo Cascio e Neve di Stefano Incerti.
DARIO GRANDINI Maestro del coro
Nato a Milano, si diploma in pianoforte e tromba presso il conservatorio della sua città. Segue i corsi di
canto, armonia, contrappunto e direzione d’orchestra e inizia la sua attività musicale nel 1997 come artista
del coro. Ha collaborato con vari complessi milanesi e con numerose istituzioni, quali Orchestra Cantelli,
Milano Classica, I Pomeriggi Musicali, Piccolo Teatro e Teatro alla Scala, effettuando tournées in importanti
teatri italiani ed esteri. Dal 1997 al 2005 è stato assistente per le produzioni di OperaLombardia,
divenendone poi maestro del coro per alcuni allestimenti. Dal 2003 al 2009 è stato maestro del Coro di voci
bianche del Teatro Sociale di Como. Attualmente è assistente di Bruno Casoni e collabora stabilmente con
OperaLombardia, il Teatro alla Scala ed il Teatro Regio di Torino.
VINCENZO NIZZARDO Baritono
Nato nel 1987, inizia lo studio della musica all’età di 6 anni e si iscrive al Conservatorio ‘F. Cilea’ di Reggio
Calabria, dove consegue il diploma in canto con il massimo dei voti e la menzione speciale. Tra i ruoli
debuttati: Dulcamara (L’elisir d’amore) al Teatro F. Cilea di Reggio Calabria e Figaro (Il barbiere di Siviglia) al
Teatro Rendano di Cosenza nel 2013 e al Teatro Valle di Roma nel 2014. Tra le sue esperienze artistiche, si
segnalano anche alcune partecipazioni ad importanti musical: è stato infatti Pierre delle Vigne (Federico II –
La danza del Falcone di Antonio Maiello) al Teatro Massimo di Palermo, Pirandello di Agrigento, Liryk di
Assisi; Frollo (Notre-Dame de Paris di Riccardo Cocciante) all’Arena di Verona, Teatro Regio di Parma, Gran
Teatro di Roma, Carlo Felice di Genova, Gran Teatro all’aperto di Torre del Lago, Anfiteatro di Piazzola sul
Brenta, Anfiteatro in Fiera di Cagliari, Piazza Santa Croce a Firenze, Arcimboldi di Milano, Acciaieria Sonora
di Napoli, Forum Eventi di San Pancrazio Salentino, PalaTrieste, PalaCatania, Pala Arrex di Jesolo,
PalaLivorno, PalaEvangelisti di Perugia, Palaolimpico di Torino, Unipol Arena di Bologna. Ha partecipato a
svariate competizioni, vincendo il primo premio al Concorso ‘P. Benintende’, al Concorso ‘O. Stillo’ di Paola,
alla VI Selezione ‘F. Chopin’ tenutasi a Gizzeria Lido (Lamezia Terme) e il premio speciale di miglior voce
calabrese al XIV Festival ‘R. Leoncavallo’ di Montalto Uffugo. Nel 2014 partecipa a Les contes d’Hoffmann
(Hermann/Schlémil) per OperaLombardia, mentre nel 2015 risulta idoneo al 66° Concorso internazionale
per giovani cantanti lirici d’Europa, collabora al progetto AsLiCo Pocket opera L’elisir d’amore (Dulcamara) e
a Cavalleria rusticana (Silvio) per il Festival Como città della musica. Tra gli impegni futuri, si segnala: L’elisir
d’amore (Dulcamara) e La Cenerentola (Don Magnifico) al Teatro Verdi di Trieste, Il barbiere di Siviglia
all’Opera di Roma, Così fan tutte (Guglielmo) all’Opéra de Rouen.
FEDERICA LOMBARDI Soprano
Ha intrapreso gli studi di canto lirico presso il Liceo musicale ‘A. Masini’ di Forlì, partecipando poi a diverse
masterclass tenute da Fiorenza Cossotto, Mirella Freni e Raina Kabaivanska. Dal 2010 studia presso
l’Accademia A.R.T. Musica di Roma con Romualdo Savastano. Nel 2013 ha partecipato con successo a
concorsi lirici internazionali tenuti in Italia: ha vinto il premio Tuccari ed il premio del pubblico al concorso
‘Ottavio Ziino’ di Roma, il secondo premio al concorso ‘Fausto Ricci’ di Viterbo e due premi speciali al
‘Benvenuto Franci’ di Pienza. Nel 2014 al concorso ‘Francisco Viñas’ di Barcellona le è stato conferito uno
speciale riconoscimento da parte dell’Accademia Chigiana e ha vinto per il 65° Concorso per giovani
cantanti lirici d’Europa il ruolo di Donna Elvira (Don Giovanni), ricoperto nella scorsa stagione di
OperaLombardia. Nel 2015 partecipa ancora al Concorso per giovani cantanti lirici d’Europa, vincendo per il
ruolo di Contessa (Le nozze di Figaro) e in estate canta Nedda (Cavalleria rusticana) per il Festival Como
città della musica.
LUCREZIA DREI Soprano
Nata a Milano nel 1989, ha studiato canto e si è diplomata in flauto traverso. Laureata in lingue e
letterature straniere all’Università Cattolica di Milano, inizia la sua formazione nel coro di voci bianche del
Teatro alla Scala. Interpreta il suo primo ruolo solista a 13 anni ne La piccola volpe astuta di Janáček, diretta
da Sir Andrew Davis. Ha partecipato a numerose produzioni scaligere: tra le altre, è Yniold (Pelléas et
Mélisande) diretta da Georges Prêtre, Un pastore (Tosca), Dimitri (Fedora), soprano solista nel Requiem für
Mignon di Schumann diretto da Roberto Abbado e nei Chichester Psalms di Bernstein diretti da Gustavo
Dudamel. Per OperaLombardia nel 2007 canta Flora (The Turn of the Screw di Britten) e tra il 2011 e il 2014
è interprete principale per il progetto AsLiCo Opera Kids. Nel 2011 è soprano solista nel Requiem di Fauré al
Théâtre du Capitole di Tolosa. Nel 2012 canta brani tratti da La traviata al Teatro Coccia di Novara ed è
Principessa/Fata azzurra (La bella dormente nel bosco di Respighi) al Conservatorio Rimskij-Korsakov di San
Pietroburgo. Nel 2014 interpreta Mademoiselle Jouvenot (Adriana Lecouvreur) per OperaLombardia e
debutta nel ruolo di Norina (Don Pasquale) al Conservatorio di Milano. Nel 2013 vince il primo premio al
Concorso ‘Assami’ di Milano e al Concorso internazionale di musica sacra ‘Montaldi’ di Mantova. Nel 2014
vince il 65° Concorso AsLiCo e il premio Pavarotti al Concorso ‘Viotti’ di Vercelli. Nel 2015 partecipa al
progetto AsLiCo Opera domani The magic flute (Dama) presso la Royal Opera House Muscat in Oman.
ANDREA PORTA Baritono
Si è diplomato a pieni voti presso il Conservatorio ‘N. Paganini’ di Genova nel 1998 sotto la guida di Carmen
Vilalta, perfezionandosi successivamente con Daniela Aimale, Sherman Lowe; attualmente studia con Carlo
Meliciani. È vincitore di concorsi internazionali e borse di studio, tra cui il primo premio al concorso ‘G. Di
Stefano’ di Trapani (1999), il terzo premio al concorso ‘R. Zandonai’ di Riva del Garda (2001), il premio
speciale ‘Nicola Rossi-Lemeni’ al concorso ‘Masini’ di Reggio Emilia (2001) e l’attestato di merito come
finalista al Belvedere Competition di Vienna (2001). Debutta nel 1999 come Mustafà (L’Italiana in Algeri) a
Trapani. In questi anni ha cantato nei maggiori teatri e festival italiani ed europei, come: Carlo Felice di
Genova (Il viaggio a Reims, Così fan tutte, L’elisir d’amore, La vedova allegra, La bohème), Regio di Torino
(Le nozze di Figaro), Comunale di Firenze (Il viaggio a Reims), San Carlo di Napoli (La vedova allegra,
Turandot, Werther), Comunale di Bologna (La Cenerentola), La Fenice di Venezia (La traviata), Opera di
Roma (L’elisir d’amore, Gina di Cilea), Regio di Parma (Un giorno di regno), Bellini di Catania (L’elisir
d’amore, La bohème), Théâtre de la Monnaie di Bruxelles (Il viaggio a Reims), Staatstheater di Stuttgart
(Don Giovanni), Theater an der Wien (Gianni Schicchi), Reina Sofia di Valencia (La traviata, Manon), ROF di
Pesaro (La gazzetta di Rossini), Festival dei Due Mondi di Spoleto (The Medium, Gianni Schicchi) e i
Salzburger Festspiele (Otello). Ha debuttato nel Falstaff (Sir John Falstaff) al Métropole di Metz, La bohème
(Marcello) a Lucca, Livorno e Ravenna, Il barbiere di Siviglia e L’occasione fa il ladro al Verdi di Trieste,
Rusalka al San Carlo di Napoli, Il barbiere di Siviglia, La Cenerentola, L’elisir d’amore e Le nozze di Figaro alla
Semperoper di Dresda. Ha debuttato al Teatro alla Scala con La traviata, che ha aperto la stagione 2013/14.
Ha collaborato con direttori d’orchestra come Riccardo Muti, Daniele Gatti, James Conlon, Lorin Maazel e
con registi come Franco Zeffirelli, Dario Fo, Robert Carsen, Luca Ronconi, Damiano Michieletto, Pierluigi
Pizzi, Dmitri Tcherniakov. Tra gli impegni recenti: Madama Butterfly all’Opera di Roma e La bohème allo
Sferisterio di Macerata.
CECILIA BERNINI Mezzosoprano
Laureata con lode in biotecnologie, si è diplomata all’Istituto musicale ‘F. Vittadini’ di Pavia con Fernando
Cordeiro Opa, con il quale tuttora si perfeziona. Ha approfondito il repertorio barocco con Lavinia Bertotti e
ha frequentato il laboratorio lirico sul Novecento a Forlì, il corso di alto perfezionamento ‘Operando’
all’Accademia di alta formazione musicale di Verona e l’Internationale Sommerakademie der Universität
Mozarteum sotto la guida di Marijan Lipovšek. Ha ricoperto il ruolo di Arsace/Demetrio (Demetrio di
Mysliveček). Ha partecipato al Festival ‘Musica antica’ di Urbino e alla ‘Festa dell’opera’ organizzata dal
Teatro Grande di Brescia. Collabora con l’ensemble di musica antica ‘Il Demetrio’, con il quale ha cantato
alcuni mottetti sacri di Hasse. Ha debuttato come Dritte Dame (Die Zauberflöte) al Teatro Marrucino di
Chieti. È stata selezionata per il ruolo di Clarice (Il mondo della luna di Galuppi) e come mezzosoprano
solista in Ein Sommernachtstraum di Mendelssohn per il Piccolo Festival FVG nell’estate 2014. È stata
finalista al V Internationaler Gesangswettbewerb für Barockoper ‘P. A. Cesti’ di Innsbruck. È stata
protagonista nell’Orfeo ed Euridice per il progetto ‘Micron Junior’ a Torino. In ambito sacro, si è esibita
come solista nella Krönungsmesse di Mozart al Teatro Fraschini di Pavia e ha eseguito in tournée con il
Teatro Lirico di Cagliari la Petite messe solemnelle di Rossini. Attiva anche nel repertorio contemporaneo,
ha fatto parte dell’Orchestra ‘Luciano Berio’ diretta da Carlo Matti. Nel 2015 prende parte al progetto
Opera domani dell’AsLiCo, con Milo, Maya e il giro del mondo di Matteo Franceschini, nel ruolo di Sharma.
MARIGONA QERKEZI Soprano
Nata a Zagabria, si è diplomata presso l’Accademia delle Arti di Pristina in flauto e canto. A 6 anni tiene il
suo primo concerto a Lubiana e a 10 collabora come solista con la Filarmonica del Kosovo. Ha preso parte a
molti festival internazionali e vinto numerose borse di studio in Croazia e in Russia. Si è esibita in Slovenia,
Croazia, Macedonia, Montenegro, Albania, Russia, Italia e Stati Uniti. Ha vinto il secondo premio al Festival
internazionale ‘Marie Kraia’ nel 2014, mentre l’anno successivo partecipa al 66° Concorso internazionale
per giovani cantanti lirici d’Europa, vincendo nella categoria esordienti, e al Concorso lirico internazionale
‘Salice d’Oro’. Ancora nel 2015 è Queen of the Night (progetto AsLiCo Opera domani The Magic Flute)
presso la Royal Opera House Muscat in Oman e Contessa di Almaviva (Le nozze di Figaro) al National
Theatre of Opera and Ballet di Tirana. Si è laureata all’Università di Staffordshire (Regno Unito) in Gestione
aziendale. Ha appena vinto il primo premio al Leyla Gencer Voice Competition di Istanbul.
FRANCESCO MILANESE Basso
Nato a Conegliano (TV) nel 1980, inizia la sua formazione professionale presso il Conservatorio ‘J. Tomadini’
di Udine e la prosegue al Conservatorio ‘A. Steffani’ di Castelfranco Veneto, partecipando alle produzioni de
L’Orfeo, Betly di Donizetti e La traviata. Studia in seguito canto sotto la guida di Elisabetta Tandura e arte
scenica con Lamberto Puggelli, perfezionandosi con Roberto Scandiuzzi e all’Accademia di musica di
Modena con Mirella Freni. La sua attività professionale inizia nel 2011 con il progetto AsLiCo Opera domani
Nabucco (Gran sacerdote di Belo). Recentemente, ha partecipato a Il barbiere di Siviglia al Teatro
Petruzzelli di Bari per il pubblico giovanile. Tra i recenti e i prossimi impegni: Madama Butterfly
(Commissario imperiale) al Teatro Verdi di Padova, Macbeth a Bari e La traviata al Teatro La Fenice di
Venezia.
MATTEO MACCHIONI Tenore
Nato a Sassuolo, inizia fin da bambino a studiare musica. Nel 2007 si diploma in pianoforte con il massimo
dei voti presso l’Istituto superiore di studi musicali ‘A. Peri’ di Reggio Emilia, coltivando parallelamente lo
studio e la passione per il canto lirico. Nel 2010 debutta al Teatro Verdi di Salerno nel ruolo di Nemorino
(L’elisir d’amore). Nel 2012 è finalista al concorso lirico internazionale ‘T. Dal Monte’. Ancora nel 2012
debutta con successo allo Stresa Festival, interpretando il ruolo del Conte d’Almaviva (Il barbiere di Siviglia).
Allievo dell’Accademia del Teatro Carlo Felice di Genova, ha partecipato alle produzioni di Madama
Butterfly (Goro), Le nozze di Figaro (Basilio/Don Curzio), Il barbiere di Siviglia (Conte d’Almaviva). Nel 2014
ha frequentato l’Accademia Rossiniana presso il ROF di Pesaro e ha cantato nel ruolo del Conte di Libenskof
(Il viaggio a Reims), mentre più recentemente è stato l’Abate di Chazeuil (Adriana Lecouvreur) per
OperaLombardia. Ha cantato poi lo Stabat Mater di Rossini a Reggio Emilia e Il barbiere di Siviglia a León
(Spagna). Tra i prossimi impegni: Don Ottavio (Don Giovanni) alle Settimane Musicali di Vicenza, Il barbiere
di Siviglia e Don Giovanni a Clermont-Ferrand e in tournée in Francia, Billy Budd al Carlo Felice di Genova,
La gazza ladra al Rossini Opera Festival.
UGO TARQUINI Tenore
Dopo aver conseguito il diploma di canto presso il Conservatorio ‘L. Refice’ di Frosinone, compie gli studi di
perfezionamento sotto la guida di Nicola Martinucci ed Alfredo Zanazzo. Dal 2013 collabora attivamente
con la Fondazione ‘L. Pavarotti’, cantando all’Arena di Verona nella serata di apertura della stagione 2013,
al Bol’šoj di Mosca in due prestigiosi concerti celebrativi di Pavarotti e al Teatro Rubén Dario a Managua
(Nicaragua). A seguito del Concorso per giovani cantanti lirici d’Europa 2013, prende parte alla produzione
del progetto AsLiCo Opera domani L’Olandese volante (Erik/Timoniere), cui segue la scrittura presso
l’Opernhaus di Magdeburg per lo stesso titolo in lingua originale. Nel 2015, ancora per Opera domani, è
Giangianni (Milo, Maya e il giro nel mondo di Matteo Franceschini) e Tamino (The Magic Flute),
quest’ultimo ruolo ricoperto presso la Royal Opera House Muscat in Oman. Nel 2014 viene selezionato per
prender parte all’accademia di alto perfezionamento ‘Voci pucciniane’ del Festival Pucciniano di Torre del
Lago, cantando nei panni di Rinuccio (Gianni Schicchi). Ha debuttato inoltre in primi ruoli, quali Rodolfo (La
bohème), Pinkerton (Madama Butterfly) e Don Carlo (Don Carlo). Ai titoli artistici affianca una laurea in
ingegneria delle telecomunicazioni.
GIULIA BOLCATO Soprano
Nata a Vicenza nel 1990, inizia gli studi di canto con Rita Lantieri. A vent’anni debutta come Mariuccia (I due
timidi di Rota) al Teatro Malibran di Venezia. Premiata al primo concorso internazionale ‘Musica InCanto’ di
Jesolo nel 2012, è stata protagonista nello stesso anno ne Le donne gelose di Zambon. Ha cantato nei ruoli
di Belinda (Dido and Aeneas) a Tarvisio, Villach e Castelfranco Veneto, e di Fanny (La cambiale di
matrimonio) al Teatro Malibran di Venezia nel 2013. Ha interpretato Susanna (Le nozze di Figaro) al Teatro
Olimpico di Vicenza e Ninetta (La gazza ladra) al Mainfranken Theater Würzburg nel febbraio 2014. È
laureata in lingue, culture e società dell’Asia orientale all’università Ca’ Foscari di Venezia e attualmente
frequenta il terzo anno del corso triennale al Conservatorio ‘B. Marcello’ di Venezia sotto la guida di
Stefano Gibellato. Nel 2015 partecipa al 66° Concorso per giovani cantanti lirici d’Europa, risultando idonea.
Fra i recenti impegni: progetto AsLiCo Opera domani Milo, Maya e il viaggio nel mondo di Matteo
Franceschini (Maya) e Il signor Bruschino (Sofia) al Teatro Olimpico di Vicenza (direttore Giovanni Battista
Rigon, regia Bepi Morassi).
CARLO CHECCHI Baritono
Classe 1985, inizia gli studi di canto lirico presso l’Istituto Musicale ‘F. Vittadini’ di Pavia, per proseguirli
successivamente sotto la guida di Bianca Maria Casoni e, dal 2010, con Carmelo Corrado Caruso;
attualmente si perfeziona sotto la guida di Fernando Cordeiro Opa. Nel luglio 2015 è allievo effettivo
dell’Accademia Rossiniana di Pesaro. Debutta nel 2006 nel ruolo del Sacerdote di Apollo (Apollo et
Hyacinthus di Mozart) al Teatro Carlo Felice di Genova. Nel 2008 partecipa al progetto AsLiCo Opera
domani Così fan tutte. Vincitore del VI Concorso ArteinCanto, debutta nel ruolo di Leporello (Don Giovanni)
nell’agosto 2013. Nello stesso anno, è vincitore del ruolo di Taddeo (L’Italiana in Algeri) al Festival ‘Federico
Cesi’. Nel novembre 2013 partecipa alla produzione di Pagliacci presso il Teatro Lirico di Cagliari (regia di
Franco Zeffirelli). Nel maggio 2014 debutta nel ruolo di Figaro (Il barbiere di Siviglia) presso il Teatro Valle di
Roma, interpretandolo ancora l’anno successivo nei teatri di Livorno, Lucca e Pisa. Nella stagione 2014/15
debutta nel ruolo dello Zio Yakusidé (Madame Butterfly) per OperaLombardia. Nell’aprile 2015 è alla Royal
Opera House Muscat (Oman) per The Magic Flute Opera domani (Papageno). Sempre in aprile è il Conte di
Almaviva (Le nozze di Figaro) al National Theatre of Opera and Ballet di Tirana. Nell’agosto 2015 è Don
Alvaro (Il viaggio a Reims) presso il Teatro Rossini di Pesaro, nell’ambito del Rossini Opera Festival. Svolge
inoltre un’intensa attività concertistica, collaborando con Stresa Festival (2006), Festival MiTo (2007) e
Settimane Barocche di Brescia (2009). Nell’agosto 2014 si esibisce nei Carmina Burana al Teatro Lirico di
Cagliari. Tra i prossimi impegni: Silvano (Un ballo in maschera) e i Carmina Burana al National Theatre of
Opera and Ballet di Tirana.