TORINO SPETTACOLI Teatro Stabile Privato di Interesse Pubblico COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI SCUOLA DI TEATRO “GIUSEPPE ERBA” TEATRO ERBA – 10133 Torino – c. Moncalieri 241 – tel. 011.6615447 TEATRO ALFIERI – 10121 Torino – p. Solferino 2/4 – tel. 011.5623800 TEATRO GIOIELLO – 10129 Torino – v. Colombo 31 – tel. 011.5805768 www.torinospettacoli.it – [email protected] Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Regione Piemonte – Città di Torino Teatro Stabile Privato di Pubblico Interesse Torino Spettacoli la bella abitudine di andare a teatro presentazione dei cartelloni 2009-2010 nei teatri Erba, Alfieri e Gioiello Eventi d’Autunno - Piemonte in scena – Mezzogiorno a Teatro Festival di cultura classica - Festival dell’operetta Fiore all’occhiello - Per Farvi Ridere - Grande Prosa - Solferino di Sera “La grande scatola dei sogni” Teatro Alfieri, 10 giugno ore 21 e Teatro Gioiello, 11 giugno ore 21 Oltre 55 anni di tradizione dal pioniere Giuseppe Erba e 15 anni dal riconoscimento di “Teatro Stabile Privato di Pubblico Interesse” Per Torino Spettacoli il 2009-10 rappresenta un traguardo di profondo significato: 15 anni di intensa attività dal riconoscimento ministeriale del ruolo di Teatro Stabile Privato di Pubblico Interesse. Forte di oltre cinquantacinque anni di tradizione teatrale, avviata nel dopoguerra da quel pioniere che fu Giuseppe Erba, un manager intelligente e un vero precursore della promozione teatrale, Torino Spettacoli festeggia i suoi 15 anni nella veste ufficiale di "strumento" di diffusione della cultura teatrale. Il Teatro Stabile Privato Torino Spettacoli sarà attivo anche per il 2009-10 nei settori della produzione, formazione e perfezionamento, ospitalità, promozione e ricerca. L’attività, nella pienezza dei suoi aspetti e delle sue specializzazioni, sarà indirizzata verso un’approfondita, qualificata e continuativa operatività culturale, strumento di educazione permanente allo spettacolo “a tutto tondo”, per migliorare le abilità e la qualità della vita. L'impegno sarà connotato dal prevalente rapporto con il territorio torinese e piemontese, con attenzione all’integrazione con il patrimonio storico ed architettonico, e dalla continuità del nucleo artistico-tecnico-organizzativo, nonché da una progettualità coerente a livello artistico, culturale e sociale. Questi 10 e 11 giugno, in particolare, hanno il significato di una tappa importante perché permettono di presentare la nuova stagione in relazione alla programmazione dei Teatri Erba, Alfieri e Gioiello con ospitalità scelte nel panorama nazionale e con produzioni della Compagnia stabile Torino Spettacoli. Il tutto, a comporre una “grande scatola dei sogni”, piena di emozione, accessibile per approfondire tematiche, o per scoprire qualcosa di nuovo, una scatola da aprire per aprire la porta e il cuore a quello strumento-sognomezzo straordinario che è il teatro. Gli abbonamenti: per creare "la bella abitudine" di andare a teatro Torino Spettacoli punta alla promozione anche nell'ampia possibilità di scelta offerta dalle varie formule di abbonamento, -da chi si cimenta per la prima volta ai più assidui fino agli addicted-, e nel rigoroso contenimento dei prezzi dei vari abbonamenti, rimasti identici alla passata stagione. L’opportunità di personalizzare al massimo la “mappa” di fruizione permette allo spettatore di costruire il percorso teatrale che lo accompagnerà per la stagione, attingendo da cartelloni diversi, in relazione ai contenuti, ai luoghi di spettacolo e alle tipologie di proposta. Eventi d’autunno 09-10: per un gustoso anticipo di stagione Appuntamento con il teatro interdisciplinare e la comicità di marca per un piacevole e coinvolgente inizio di stagione rivolto a un pubblico di tutte le età. 1 Piemonte in scena 09-10: valorizzazione delle realtà teatrali che operano sul territorio Il cartellone, che nasce dall'impegno pluriennale di Torino Spettacoli per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della regione e delle forze che vi operano, rinnova la presenza di Alfatre Gruppo Teatro, capofila di una rassegna di realtà piemontesi e si conclude con l’immancabile Gelindo della tradizione. 11° Festival di cultura classica: etica, cultura e arte bagaglio dell'uomo moderno Torino Spettacoli crede che il Teatro non possa prescindere da un bagaglio forte di temi e motivi di valenza etica, intellettuale e artistica; per questo riserva uno spazio di significato alla cultura classica. Concepito per portare in scena i capolavori greci e romani, radici alle quali attinge a tutt’oggi la nostra cultura di teatro e di vita, il Festival rinnova il proposito di offrire spettacoli di livello, integrati da serate a tema e approfondimento. Per un coinvolgimento di spettatori, insegnanti e studenti in una fruizione partecipata e consapevole, all’insegna di un dialogo capace di chiarificare la materia poetica, la sua interpretazione e la rappresentazione. Grazie al contributo scientifico di studiosi ed esperti guidati da Pierpaolo Fornaro e alla collaborazione di Piero Nuti e Adriana Innocenti, due personaggi legati al teatro classico da lunga frequentazione ai massimi livelli, la ricerca e l’operatività in questo settore hanno assunto importanza decisiva alla quale danno il loro contributo diverse prestigiose realtà culturali. Grande Prosa 09-10: per una nuova coscienza teatrale Il cartellone di Grande Prosa s’inserisce nell’ambito della volontà di servire ed educare gli spettatori, ascoltandone le richieste, e si conferma “luogo” di proposte qualitativamente valide e abbracciate da un pubblico ampio che rispecchia l'anima del progetto di Torino Spettacoli. Il lavoro in funzione di un’apertura per creare uno scambio libero con un auditorio rappresentativo di ambiti diversi. Lo sguardo dei creatori, di cui la Grande Prosa offre una scelta panoramica, sia attraverso opere originali, sia con la rilettura del repertorio, ci permette di riflettere in un clima espressivo aperto a scritture artistiche differenti e alla contaminazione dei segni, che lascia spazio a lavori di fascinazione, di forza, di energia, alla forte comprensione dell’attimo, alla magia delle utopie di mondi possibili. Sono felice che il pubblico vero si accosti alla Grande Prosa, come appassionato oppure come “neofita”, attratto da una singola proposta, o ancora, perché educatore o operatore del settore. Gli spettatori ci raccontano che si sono divertiti, oppure commossi, o ancora che sono rimasti sorpresi da una lettura registica piuttosto che da un’interpretazione: da tutti emerge che hanno PARTECIPATO all’emozione teatrale. Emozione nella quale credo, da tutta la vita: credo nel teatro come evento totalizzante e che l’evento teatrale si costruisca insieme: partecipatori, dunque, e non solo osservatori da una parte e venditori dall’altra. Lo spettatore ha il diritto di essere motivato ad andare a teatro per migliorare l’input-output della propria quotidianità, per provare un coinvolgimento, o un rifiuto, ma che sia sempre un moto dell’anima, un arricchimento della propria cultura e personalità. Mi piace considerare il teatro UN RISCHIO DELL’ANIMA e del cuore, una sorta di filtro tra la vita e il trascendente. Il Fiore all’occhiello 09-10: il “cult” del Teatro leggero guarda al futuro Il cartellone delle migliori produzioni nazionali -dalla commedia brillante, al musical, alla prova d’attore- che Giuseppe Erba ha ideato e portato a realizzazione negli anni ’70, ha saputo crescere coerente e attuale, mantenendo le caratteristiche che lo hanno reso “grande”. Molto è cambiato dall’inizio, su parecchi fronti, ma il Fiore continua a conservare, e ha anzi consolidato, un motivo fondamentale della sua origine: la volontà di dare un impulso efficace alla vita teatrale. Gli spettatori, oggi meglio informati, più consapevoli e dinamici, seguono le iniziative di Torino Spettacoli con attenzione, con la partecipazione attiva alle rappresentazioni e mantenendo vivo il dialogo, linfa costruttiva per uno Stabile Privato che ha il compito di servire ed educare. Il cartellone, che offre momenti lievi e liberatori, accanto a occasioni di ripiegamento interiore, individuati secondo il criterio essenziale della qualità, è un vero e proprio cult del teatro “leggero”. Torino Spettacoli affronta quindi, con un prezioso bagaglio, con doveri di primo piano e… con la forza dei sogni, il Fiore all’occhiello 09-10, impegnandosi in prima linea: perchè si rinnovi e si diffonda sempre più la passione per il teatro. Festival dell’operetta 09-10: storia d’amore tra Torino Spettacoli e la “piccola lirica” Continua la grande tradizione del repertorio operettistico, grazie alla formazione storica Compagnia Italiana di Operette firmata “Corucci”, che trova all’Alfieri il palcoscenico ideale per un fitto pubblico di appassionati. P.F.R. Per Farvi Ridere 09-10: la libertà di una risata Il titolo della rassegna è un omaggio all’ultimo spettacolo di Gino Bramieri “Riuscire a farvi ridere” e affida alla “libertà di una risata” il compito catartico di una serata passata a contatto con la comicità e i suoi interpreti. Ecco la nuova edizione, ospitata prevalentemente al Gioiello e offerta anche in un abbonamento “dedicato”. Germana Erba 2 TORINO SPETTACOLI Piemonte in scena Valorizzazione delle realtà teatrali che operano in Piemonte al Teatro Erba TEATRO ERBA – da giovedì 24 a domenica 27 settembre (da gio a sab ore 21 – dom ore 16) COMPAGNIA TEATRALE MASANIELLO tre atti di Eduardo De Filippo - regia Alfonso Rinaldi Questi fantasmi con Alfonso Rinaldi, Silvia Ruggiero, Francesco Di Monda, Aniello Santoro, Claudia Di Giulio, Giulia Diglio, Salvatore Puzo, Claudio D’Acierno, Antonio Servillo, Francesca Zago, Piero Sarcina, Cristina Guadagni Testo tra i più celebri di Eduardo De Filippo, Questi Fantasmi! (1945) è ambientato a Napoli in un grande palazzo seicentesco, dove prendono alloggio Pasquale Lojacono e la moglie Maria. In cambio di una permanenza gratuita, Pasquale dovrà sfatare, all’insaputa della moglie, la diceria sull'esistenza di fantasmi nell’appartamento. Tuttavia sarà proprio lui a convincersi che l’amante della moglie, abituale frequentatore della casa, sia uno spirito, e i suoi parenti un branco di spettri che appaiono a reclamare la presenza del capofamiglia. Il terrore è però mitigato dal tornaconto economico, perché Alfredo, il “fantasma”, ha l’abitudine di nascondere denaro nelle tasche degli abiti di Pasquale. L’uomo crede davvero ai fantasmi o finge di credervi per sfuggire ad una realtà che non vuole accettare? La commedia Questi fantasmi!, al tempo stesso tragica, comica e grottesca, è incentrata sull’ambiguità della trama e del suo protagonista. Come affermò lo stesso Autore: “Scrissi la commedia di Pasquale Lojacono per dire che i fantasmi non esistono. I fantasmi siamo noi, ridotti così dalla società che ci vuole ambigui, ci vuole lacerati, insieme bugiardi e sinceri, generosi e vili". TEATRO ERBA – martedì 29 settembre ore 21 COMPANÌA TEATRAL CARLA S. Giromin a veul mariesse 3 atti comicissimi di Dino Belmondo - scene, adattamento e regia TreMaGi con Massimo Marietta, Anin Ferrero, Esa Florio, Marco Moretti, Gianni Marietta, Anna Loiodice, Sergio Coriasso, Luana Moiso, Andrea Marietta, Ada Mercutello Il gruppo, fondato nel 1975 da alcuni giovani del Circolo Giovanile Michele Rua e ribattezzato in onore a Carla Suino che partecipò all’attività fin dal principio, ha un repertorio esclusivamente comico-brillante, perlopiù in piemontese. La scelta è conseguenza dello spirito goliardico del gruppo, che trova ispirazione nella semplicità del teatro popolare. La compagnia è composta da una quindicina di elementi, tra i quali alcuni che, sotto lo pseudonimo di “TreMaGi”, svolgono insieme tutto il lavoro che precede la realizzazione di una commedia: la scelta e l’adattamento del copione, la preparazione delle scene e la regia. In Giromin, nel mondo piccolo borghese di fine anni trenta, una sequenza di imprevisti viene a turbare la tranquillità della famiglia Pautasso: prima la temuta apparizione di un fantomatico figlio illegittimo, poi l’arrivo di un promesso sposo che si rivela un autentico imbecille e, come se non bastasse, l’amata figlia unica s’innamora del giovane avvocato che ha ridicolizzato Pautasso in tribunale. Chi riuscirà a restituire la quasi normalità ai protagonisti? TEATRO ERBA – mercoledì 30 settembre ore 21 GRUPPO TEATRO CARMAGNOLA Domje n’andi, Tonin! commedia dialettale piemontese in tre atti di Carlo Artuffo – adattamento e regia Francesco Rizzati con Gianni Chiavazza, Marina Tuninetti, Margherita Giraudi, Ermanno Mareliati, Elisa Vaschetti Longo, Emanuela Boasso, Michelino Bosco, Mino Canavesio, GioMaria Tesio Costantin e Pero sono stati compagni di scuola alle Elementari, amici per la pelle e di bevute da sempre, e rivali in amore per una vedovella del paese. Uno ha una figlia in età da marito, l’altro un nipote da maritare: perché non combinare un bel matrimonio e rafforzare l’amicizia con una quasi parentela? Ottima idea… ma ben distante dai progetti della signorina in questione, già segretamente innamorata di un altro. Con questa storia paesana, l’autore presenta un efficace e irresistibile carosello di personaggi, tutti da godere nella loro semplice, diretta comicità. E’ anche un’occasione per riscoprire il noto comico piemontese della prima metà del secolo scorso, l’istrionico Carlo Artuffo, uno dei grandi protagonisti della storia teatrale della nostra regione. 3 TEATRO ERBA – da giovedì 1 a domenica 4 ottobre (da gio a sab ore 21 – dom ore 16) ALFATRE GRUPPO TEATRO Soa ecelensa ‘d Porta Palass commedia brillante in tre atti di Amilcare Solferini - adattamento Alfatre Gruppo Teatro con Giovanni Mussotto, Rita Pellegrinelli, Sara Sais, Giancarlo Biò, Marina Bossola, Paolo Cecchetto, Lina Chiriacò, Paola Roscio, Masimo Rolle, Piero Costanza, Nadia Mercuri regia Bruno Monticone Alfatre Gruppo Teatro, ospite storico e leader della rassegna Piemonte in scena si cimenta con un nuovo testo brillante, tutto da gustare per gli amanti del piemontese. Nella tranquilla collina torinese del 1920 e dintorni, una nobile famiglia e con essa il Conte Enrico, vivono una spiritosa commedia degli equivoci, che non lascia tregua alle risate ed al buon umore. Tutto s’incentra sul tentativo di madama Ricardi di riportare alla fedeltà coniugale il conte suo genero. Lo strumento sarà un finto fratello, pure finto ministro, un tale Leone Gallo (in realtà ‘n povr’om ‘d Porta Palass), che avrà l’incarico di spostare le attenzioni amorose della baronessa rivale della figlia, verso quest’ultimo. In un crescendo di equivoci e di esilaranti situazioni la commedia troverà il suo epilogo all’insegna del “tutti felici e contenti”. Vittorio Actis, in arte Amilcare Solferini, nasce a Torino nel 1870. E’ definito poeta e prosatore. Soa ecelensa ‘d Porta Palass, scritta con Guido Marangoni, è una delle commedie di maggior successo, spesso considerata una farsa ma capace di offrire tutti gli elementi del “vaudeville”: il ritmo, il “gusto” per gli equivoci e l’intimo piacere per il divertimento. TEATRO ERBA – mercoledì 23 dicembre ore 21 – sabato 26 dicembre ore 16 domenica 27 dicembre ore 16 - sabato 2 gennaio ore 16 COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI GIOVANNI MUSSOTTO Gelindo di Gian Mesturino – regia Girolamo Angione Scaramantico, affettuoso ritorno di un “must” delle feste di Natale. Tra i pastori del Presepe non manca mai quello che arriva alla capanna portando una pecora sulle spalle: è Gelindo, uno dei personaggi più noti e amati della Natività e del teatro popolare piemontese che da tempo immemorabile ne ha fatto il protagonista di uno storia che di anno in anno ritorna sulle tavole dei palcoscenici per antica e gloriosa tradizione: perché Gelindo, contadino un po’ burbero ma dal cuore d’oro, incarna i sentimenti più autentici. Per obbedire al censimento dell’imperatore, Gelindo lascia la sua casa in Monferrato, attraversa un bosco e, per quella magia che avviene solo nelle favole, si ritrova dalle parti di Betlemme… Lo spettacolo propone l’originale stesura monferrina recitata in italiano, con qualche piacevole momento in dialetto, affidata ad un gruppo di interpreti capeggiati da Giovanni Mussotto, il Gianduja della Famija Turineijsa, qui nei panni di Gelindo. TEATRO ERBA – da martedì 9 a sabato 13 febbraio (dal mar al sab ore 21) TORINO SPETTACOLI in collaborazione con IL CORO/CABANEWS FESTIVAL NAZIONALE DEL CABARET TRELILU Ti vengo a suonare testi e regia del gruppo Per Torino Spettacoli è una conferma collaborativa importante: risale ormai al 2005 la promozione del gruppo al Teatro Erba ed è divertente ricordare la reazione degli interessati: “… ci sono voluti tredici anni per arrivare in maniera massiccia e non con una botta e via, dalla Provincia Granda a Torino...”. Quartetto comico-musicale composto da Filippo Bessone (Pippo, cantante-filosofo nonchè autore dei testi), Piero Ponzo (Peru, ascetico maestro concertatore specializzato in clarinetto ed effetti speciali), Roberto Bella (Bertu, bello ed impossibile, insigne chitarrista e bluesman con uso appropriato di voce), Francesco Bertone (Franco, eclettico professore di contrabbasso e cappellaio matto), formano senza tema di smentita il più importante ensemble di musica “barotta” degli ultimi quindici anni. Famosissimi nella provincia di Cuneo che ha dato loro i natali e sulle cui piazze si esibiscono con immutato fervore dal 1992, hanno iniziato a mettere il capino fuori dal nido intervenendo quali applauditissimi ospiti al FESTIVAL NAZIONALE DEL CABARET 2002 a Torino. Da allora i TRELILU sono diventati a furor di popolo uno degli appuntamenti fissi nei teatri gestiti dalla Torino Spettacoli all’ombra della Mole. Menestrelli del cantar sorridendo ad uso del più puro vernacolo langarolo (come dire che cantano in piemontese), hanno al loro attivo oltre 350 concerti i cui brani sono contenuti in una dozzina di raccolte regolarmente pubblicate ma, quel che più conta, altrettanto regolarmente vendute. Già vincitori di un disco di “platano” (sì, proprio di legno), ai non propriamente autoctoni il significato dei loro testi potrà a tratti sfuggire, ma non c’è da preoccuparsi: qualcuno ha scritto che non è importante quello che dicono ma come lo suonano. 4 TORINO SPETTACOLI Eventi d’autunno Per un gustoso anticipo di stagione Teatri Alfieri e Gioiello TEATRO ALFIERI – da mercoledì 30 settembre a sabato 3 ottobre, ore 21 - fuori abbonamento Luciana De Biase e Antonio Campa presentano MASSIMO RANIERI in concerto TEATRO GIOIELLO – da martedì 6 a domenica 11 ottobre (9 e 10 ottobre ore 21 – 11 ottobre ore 16 - recite al mattino: dal 6 all’8 ottobre ore 10) Il sogno del piccolo imperatore favola musicale di Gian Mesturino - musiche Enrico Messina scena Simone Pastorino - costumi Pendragon coreografie Stefania Montorio - regia Alberto Barbi interpreti Michele Ferrero - Miryam Schiavello - Franco Vaccaro - Alberto Barbi - Raffaele Giangrande Dopo il successo riscosso in estiva e la passata stagione, torna la favola musicale Il sogno del piccolo imperatore. Il giovanissimo principe Ying Zhèng, futuro imperatore Qin Shi Huang della Cina unificata, immortalato dalle grandi imprese di conquista, dalla costruzione della muraglia cinese e dell’esercito di terracotta, è in ritiro in campagna con il nonno e un pedagogo, che hanno il compito di istruirlo sulle tradizioni del suo popolo e sui doveri di un futuro imperatore. Il ragazzino, lontano da qualsiasi aspirazione di comando e potere, vorrebbe dedicarsi ai giochi, ai sogni, alle fantasticherie sui viaggi; e a una vita serena con la dolce Bao, l’amica del cuore. In questo percorso immaginifico, come premonizione del suo sfolgorante, ma anche drammatico avvenire, i suoi sogni lo portano a visitare il momento finale a cui è destinato il suo impero, un mausoleo dorato di gemme, nel quale scorrono fiumi di mercurio che dovrebbero assicurargli l’immortalità. Ma sogni e giochi, tutto precipita, quando giunge l’annuncio della morte dell’imperatore e Ying Zhèng, appena dodicenne, si avvia ad essere incoronato. Il sogno del piccolo imperatore è in realtà un “ponte” fatto di sogni: quello di una ragazzina cinese che vive nella Torino di oggi che sogna d’un giovane principe della Cina antica destinato a diventare un grande imperatore ma che, nel suo cuore bambino è lontano da qualsiasi aspirazione al comando, al potere, alle grandi imprese di conquista. Un sogno che si fa epico e romantico ad un tempo. TEATRO GIOIELLO – da giovedì 15 a domenica 18 ottobre (dal 15 al 17 ottobre ore 21 – 18 ottobre ore 16) BLUE DOLLS The Blue Dolls Show La musica italiana in trio Lo spettacolo offre un viaggio attraverso il tempo dagli anni ’30 agli anni ‘50/’60, gli anni della Radio e della neonata TV, in un crescendo di canzoni romantiche e divertenti. Le Blue Dolls nascono grazie ad una felice intuizione di Paolo Volante, e vengono lanciate al Louisiana Jazz Club di Genova, alla fine del 2005. Dopo i concerti al Blue Note di Milano, al Montreux Jazz Festival, al Jazzonlive di Brescia, alla Cantina Bentivoglio di Bologna, al Brass Group di Palermo, al Cotton Club di Roma, al Naima Jazz Club di Forlì, all’Inoui di Lussemburgo, le Blue Dolls si sono avviate verso il grande successo anche grazie a trasmissioni televisive quali Maurizio Costanzo Show, Markette, Cominciamo Bene, Italia sul 2, Cantando Ballando... Le Blue Dolls sono in tour continuo con innumerevoli concerti nei maggiori teatri e piazze italiani e nei più importanti festival. Nel 2008 hanno ricevuto la Nomination agli Italian Jazz Awards come Best Singers. Le Blue Dolls sono un gruppo vocale basato sull’organico del Trio Lescano o delle Puppini Sisters con un repertorio di canzoni italiane di swing e musica leggera. Lo show delle tre “bambole” parte dal repertorio dei più famosi interpreti, compositori, arrangiatori italiani come Alberto Rabagliati, Pippo Barzizza, Gorni Kramer e il Trio Lescano riproponendone canzoni famosissime come Pippo non lo sa, Maramao perché sei morto?, Baciami piccina… Alla tradizione degli anni ’40, affiancano un repertorio anni ‘50 che va da Renato Carosone al Quartetto Cetra, con incursioni negli anni 60-70 con brani di Mina, Rita Pavone. Il tutto reinterpretato con uno stile unico, accompagnato dalla travolgente presenza scenica, raffinata e acqua e sapone ad un tempo. I brani sono simpaticamente introdotti dai membri del gruppo, tra cenni di storia e un bel po’ di ironia. Il trio è accompagnato da una sezione ritmica composta da: Marco Parodi alla chitarra (autore di buona parte degli arrangiamenti), Paolo Volante al pianoforte (fondatore e direttore artistico del gruppo), Riccardo Vigorè, uno dei migliori contrabbassisti italiani e il grande Luca Rigazio alla batteria. 5 TEATRO ALFIERI – da venerdì 16 a domenica 18 ottobre (ven ore 20.45 – sab ore 15.30 e 20.45 - dom ore 15.30; recita per le scuole: ven 16 ottobre ore 10) MARCELLO CIRILLO Don Bosco musical A 150 anni dalla fondazione dell’ordine dei Salesiani Un musical dedicato alla vita del Santo che ha reinterpretato l'Oratorio con ROBERTO BARTOLETTI PINO DELLE CHIAIEI coreografie Claudio Meloni – scenografia e luci Pepi Morgia testi Renato Biagioli e Piero Castellacci - musiche Alessandro Aliscioni, Achille Oliva regia Piero Castellacci Dopo il successo incontenibile di Forza Venite Gente e di Madre Teresa, ritorna in scena il regista Piero Castellacci con un nuovo musical dedicato alla figura di un grande innovatore dell'Educazione e della storia religiosa italiana: Don Bosco, affidato all’interpretazione del famoso cantante e presentatore televisivo. Don Bosco, 150 anni fa, sognò una carta dei diritti per gli adolescenti costretti fin dalla tenera età a lavorare, consacrandosi come una sorta di precursore dei sindacati dei nostri giorni. “Era un prete che viveva in mezzo alla gente, sulla strada. Un grande uomo con un cuore semplice e un’umiltà infinita”. Umiltà confermata anche dalla sua decisione di fondare un ordine (quello dei Salesiani) che non porta il suo nome ma quello di Francesco di Sales, vescovo francese del XVI secolo. Le musiche e i testi sono stati pensati da Castellacci in collaborazione con Olimpio Petrossi (produttore RCA che ha partecipato alla realizzazione di dischi storici di Venditti, Patty Pravo, Cocciante, De Gregori, Amii Stewart), le coreografie sono di un ballerino di punta per programmi come Domenica In, Premiatissima, Fantastico08, le luci sono a cura di Pepi Morgia (light designer di fama internazionale, regista, scenografo, direttore artistico di festival culturali, ambasciatore Unicef). Senza dimenticare la presenza di Marcello Cirillo, da sempre cantante, pupillo di Arbore ai tempi di Quelli della notte, oggi conosciuto ai più come presentatore televisivo (Mezzogiorno in famiglia, Telethon, Nientepopodimenochè). TEATRO ALFIERI – da martedì 20 a domenica 25 ottobre (gio 22, ven 23, sab 24 ore 20,45 – dom 25 ottobre ore 15,30; recite al mattino: mar 20 e mer 21 ore 10) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI MARIO ACAMPA SILVIA BARBERO VALENTINA BATTISTONE DOMENICO BERARDI SIMONE FARAON RICCARDO GENOVESE L’Asino d’oro uno spettacolo di Gian Mesturino - regia Girolamo Angione Dopo il successo riscosso nella passata stagione, torna L’asino d’oro, firmato da Gian Mesturino (già autore, tra l’altro, di una spassosa edizione del Miles gloriosus di Plauto) e ispirato al romanzo di Lucio Apuleio da Madaura, si avvale delle musiche di Bruno Coli e della regia di Girolamo Angione. Ecco dunque le avventure del giovane Lucio in un’atmosfera fantastica, carica di mistero e di spettacolarità. Assistendo di nascosto alla trasformazione di una matrona in gufo, Lucio vuole sperimentare su di sé tale metamorfosi, ma sbaglia unguento e diventa asino, pur mantenendo facoltà raziocinanti. Per riacquistare sembianze umane, Lucio dovrà subire molte spassose peripezie. Ecco dunque, nell’invenzione continua che dà vita allo spettacolo, fondersi e contrapporsi l’espressività dei dialetti, la seduzione del canto, l’esuberanza dei travestimenti, il gioco dei sensi e della sensualità, in una rocambolesca avventura scenica, tra canzoni, balli e colpi di scena. L’asino d’oro, insieme a Satyricon di Petronio, è l’unico romanzo latino pervenutoci, fatto oggetto nel tempo di studi, critiche, traduzioni, adattamenti, raffigurazioni e rappresentazioni. La parola ai creatori: “Il nostro intento di autori, registi, musicisti, scenografi e interpreti è quello di rivisitarlo disinvoltamente e riproporlo in una chiave scorrevole e briosa, per inculcare alle giovani generazioni, l’amore per la cultura classica, e magari per invogliarle a leggere l’originale…”. 6 TEATRO GIOIELLO – da martedì 20 a sabato 31 ottobre (dal 20 al 24 e dal 27 al 31 ottobre ore 21 – 25 ottobre ore 16) THEATER MOGUL – TEATRO DELLE ERBE MAURIZIO COLOMBI Caveman – L’uomo delle caverne di Rob Becker - regia Teo Teocoli Dopo il grande successo riscosso in America, in Italia e a Torino, torna al Teatro Gioiello uno spettacolo che ha conquistato gli spettatori del Fiore all’occhiello e di Per Farvi Ridere. Si tratta del monologo più longevo nella storia di Broadway. Lo show, in tour mondiale, ha conquistato i cuori di milioni di persone in più di 15 differenti lingue, prodotto in 30 paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Sud Africa, Lettonia, Svezia e Germania. Nella versione italiana, Caveman è interpretato da Maurizio Colombi (già regista dello spettacolo dei record Peter Pan il Musical) e diretto da Teo Teocoli alla sua prima regia teatrale. Frutto di tre anni di studi di antropologia, preistoria, psicologia, sociologia e mitologia, l’opera teatrale originale, scritta da Rob Becker, commediografo, nonché protagonista della versione statunitense, è stata portata sul palco per la prima volta il 26 marzo 1995 allo Helen Hayes Theater di New York, diventando, dopo 2 anni e 702 performance, il monologo di più lunga durata nella storia di Broadway. Questo sguardo preistorico alla battaglia dei sessi è uno studio umoristico che affronta le dinamiche di coppia, spingendo, con forte impronta ironica, sulle incomprensioni tra uomo e donna e su come tali differenze possano creare fraintendimenti. TEATRO ALFIERI – da mercoledì 28 a sabato 31 ottobre (mer 28, gio 29, ven 30, sab 31 ore 20,45) SOSIA & PISTOIA MARCO MARZOCCA Da Giovidì a Giovidì con STEFANO SARCINELLI e MAX PAIELLA di Marco Marzocca e Federico Andreotti - regia Federico Andreotti Attesissimo nuovo spettacolo che propone un inedito cammeo di comicità all’insegna della risata. Ariel, il simpatico domestico filippino, e l’irascibile Notaio avverso agli usi e costumi moderni, sono i due personaggi principali che Marco Marzocca interpreta in questo spettacolo, in cui il pubblico potrà ritrovare il piacere semplice della commedia all’italiana, unito alla forza comica del cabaret. La storia si svolge all’interno dello studio del produttore Stefano Toro, figlio del Notaio Raimondo. Il loro collaboratore domestico è lo sconclusionatissimo Ariel, che non mancherà di combinare disastri di ogni tipo. La storia si sviluppa raccontando una giornata di audizioni organizzata dal produttore Stefano Toro e comincia con un inedito Marco Marzocca, nei panni di sé stesso che, accompagnato dal suo “trucido” agente, propone una sceneggiatura. Nello studio si susseguiranno ben dieci personaggi interpretati ora da Marco Marzocca, ora dall’eclettico Max Paiella, che daranno vita a continui colpi di scena, rivelando nel secondo atto il complesso rapporto tra padre Notaio e figlio. Da Giovidì a Giovidì è uno spettacolo che gioca continuamente sul rapporto tra teatro e cabaret insistendo sulla diversità specifica tra i due generi: la quarta parete, quel muro immaginario che divide l’attore teatrale dal suo pubblico e che invece il cabarettista “rompe” continuamente cercando un rapporto, un’interazione, un contatto. Da Giovidì a Giovidì è una commedia in due atti che non rinuncia al ritmo incredibile di battute alle quali ci ha abituato il cabaret per arrivare attraverso tutti i personaggi di Marzocca, da Ariel al Notaio, da Cassiodoro a Mamma Orsa, a un finale veramente sorprendente. 7 TORINO SPETTACOLI 11° Festival di cultura classica temi e motivi etici, intellettuali e artistici bagaglio dell'uomo moderno Teatri Erba e Alfieri TEATRO ERBA – lunedì 5 ottobre ore 21 COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI Ciò che uno ama - Poeti lirici dell’antica Grecia in scena a cura di Adriana Innocenti ritorna lo spettacolo-conferenza tradotto da Dario Del Corno in omaggio alla 1a edizione del Festival serata inaugurale e di presentazione del Festival a cura di Germana Erba e Pierpaolo Fornaro ingresso libero fino ad esaurimento posti, previa prenotazione "Sono voci poetiche che ci arrivano da lontano. 2600 anni sono trascorsi: eppure le sentiamo come nostre. Parlano infatti di cose che ancora ci riguardano: la dolcezza dell’amore e dell’amicizia, la rabbia dell’odio, il dolore dell’addio, la gioia di un incontro erotico, il piacere dello stare insieme… soprattutto ci parlano dei tanti aspetti e sentimenti della vita con una freschezza nativa, con una nitidezza di linee, una essenzialità che consente di giungere al cuore delle situazioni”. Archiloco, Mimnermo, Alceo, Anacreonte, Alcmane, Ibico, Simonide, Pindaro e Bacchilide… la serata si compone di un primo momento dedicato ai bellissimi versi dei poeti lirici greci con Ciò che uno ama (titolo storico e scaramantico per Torino Spettacoli) e della presentazione del festival con gli artisti e gli esperti coinvolti nell’undicesima edizione. TEATRO ERBA – da martedì 6 a giovedì 8 ottobre (6 e 7 ottobre ore 21; 8 ottobre, ore 10 - recita scolastica) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI PATRIZIA POZZI CARMELO CANCEMI EUGENIO GRADABOSCO RICCARDO GENOVESE Alcesti, appassionante storia d’amore tra mito e cronaca adattamento di Pierpaolo Fornaro e Girolamo Angione - musiche dal vivo Riccardo Genovese scena, costumi e maschere Elisabetta Ajanì - regia Girolamo Angione 5° anno di repliche per uno spettacolo che ha saputo conquistare il pubblico sia per il suo testo che per la intensa messa in scena. La poesia dell’Alcesti di Euripide, per raccontare una delle più appassionanti storie d’amore, quella tra Ted Hughes e Sylvia Plath; una storia d’amore e di morte, così assoluta e travolgente che solo uno dei due poté uscirne vivo; e fu Ted che, a più di trent’anni dal suicidio di Sylvia, rilesse in chiave autobiografica la tragedia dell’eroina che sceglie di morire al posto del marito: Alcesti si confonde con Sylvia e diventa cosciente rimorso. Ma la nostra Alcesti va oltre: il dramma moderno di Sylvia e di Ted sale in primo piano e la tragedia antica va in scena nel salotto londinese di Sylvia in quel febbraio del 1963, in cui si consumò la fine della poetessa. La distanza tra mito e cronaca quasi si annulla, le parole antiche ora feriscono nella loro stessa bellezza poetica e si fanno strumento di una lacerante resa dei conti finale. TEATRO ERBA – da giovedì 8 a domenica 11 ottobre (8, 9, 10 ottobre, ore 21 - 11 ottobre, ore 16) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI – PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO I diversi suoni dell’amore novità assoluta di Enrico Fasella da Saffo, Catullo, Orazio, Marziale Un percorso attraverso l’incontro d’amore, sia esso felice o infelice, consumato oppure soltanto sperato. Lo strumento di analisi è il suono, suono affettivo, suono metrico, suono poetico e palpito recitativo, in un nuovo testo che, attingendo dalle straordinarie fonti antiche (Saffo, Orazio e Marziale) offre sperimentazione linguistico-letteraria e interpretativa. La poesia come sintesi di pensieri che inondano la mente, soprattutto negli attimi in cui l'animo umano cede alle tentazioni del dio Eros. L'antichità è ancora mentore, a noi uomini del ventunesimo secolo, di quanto il desiderio di amore possa raramente disgiungersi dal piacere carnale, dall'incontro delle anime e dei corpi, fino a raggiungere la perfetta unione tra il desiderio e l'estasi. Tre esempi di vita vivente in metriche diverse, ma di pari forza ed impatto: Saffo, Orazio e Marziale. La viva spontaneità di autori che hanno liricizzato in versi di validità perenne l'unica forza che “fa mover gli astri e le stelle”: l'amore. Tra i momenti di particolare suggestione, l'inno ad Afrodite, forse una delle più belle e delicate liriche pervenuteci, in cui Saffo esprime la pena e l'ansia per l'amore non sempre corrisposto. Al maestro di eleganza stilistica e ironia Orazio il compito di dettare i celebri canoni dell'ars vivendi, all’insegna dell'invito a vivere intensamente ogni attimo. 8 TEATRO ERBA – da martedì 13 a domenica 18 ottobre (13 e 14 ottobre ore 10 - 15, 16, 17 ottobre, ore 21 - 18 ottobre, ore 16) ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI Le Troiane di Euripide – regia Adriana Innocenti Troia è distrutta, rasa al suolo: in questo lager le superstiti vittime di tale distruzione sono in attesa di essere assegnate come bottino di guerra ai vincitori. Dove Euripide? Dove la realtà di ieri, di oggi, di sempre? Il grido della disperazione, la domanda continua del perché delle guerre si traduce nel grido doloroso di Adriana Innocenti che interpreta Ecuba proiettandovi il dolore furioso e viscerale di tutte le “madri-terra”, di tutte le donne, le spose, le figlie del mondo che subiscono il gioco viscido e perverso, o semplicemente stupido dei potenti. C’è un passaggio del coro che ha offerto alla regista la chiave di lettura più pertinente per l’interpretazione di tutto lo spettacolo: “Tutto fu inutile, ma se gli Dei ci avessero travolto rovesciando nell’abisso della terra le cose che stanno alla luce, saremmo scomparse senza fama e gli uomini che verranno non ricorderebbero il nostro dolore nei canti delle Muse”. Emerge forte non solo la modernità, ma la dimensione eterna ed universale di questa tragedia alla quale gli ateniesi assistettero alla vigilia della spedizione in Sicilia e alla quale noi assistiamo come monito di rifiuto degli errori a cui porta la sete di dominio e come lamento funebre non solo sulla sorte dei vinti ma anche dei vincitori. TEATRO ERBA – da lunedì 19 a giovedì 22 ottobre (19, 20, 21 ottobre, ore 21 - 22 ottobre ore 10) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI Metamorfosi di Girolamo Angione e Pierpaolo Fornaro, da Ovidio a Kafka - regia Girolamo Angione La favolosa pedagogia delle Metamorfosi ci concilia con la natura stessa e ci rasserena: nel flusso vitale che scorre dalla materia inerte all’intelligenza dell’essere razionale, qualcosa della nostra individuale ansia avrà modo di placarsi. Non saremo per sempre perduti. I miti di metamorfosi che piacquero a Dante, a D’Annunzio e tanti altri successori e interpreti di Ovidio, sono giunti fino a noi come un arazzo meraviglioso che, con raffinatissima ironia, illustra e suggerisce cordiale necessaria speranza. Pierpaolo Fornaro, che alle Metamorfosi ha dedicato un saggio definendole “il classico da riscrivere sempre”, ne ha colto la loro percezione fino alla contemporaneità: “Metamorfosi è il nome della più grande fantasia che dal tempo di Ovidio percorre tutta la letteratura europea. Nell’immaginare un trapasso, un esito della vita che non sia annullamento ma preservazione nel cambiamento, un poeta latino ci offre un salutare schermo al sempre presente timore della morte. Pietre che diventano uomini, Eco che si trasforma in pura voce, Dafne in alloro, Aracne in ragno, Cadmo in serpente non sono soltanto gioco immaginario. La metamorfosi stessa infatti si mostra in metamorfosi e dà via via la prova della nostra forse irreparabile sfiducia esistenziale, e rivela oggi in noi non più la salute dell’animo antico, ma la malattia dell’animo moderno. Al termine del percorso proposto in scena, Kafka esprime – trasformando un uomo in scarafaggio, cioè un individuo innocente in animale reietto e schifoso – la catastrofe dei nostri tempi crudeli, la disumanità angosciante a cui – per oscura colpa nostra – siamo condannati. E la metamorfosi per noi diviene, più che un penoso annichilimento, una metastasi del nostro essere“. TEATRO ALFIERI – da martedì 20 a domenica 25 ottobre (gio 22, ven 23, sab 24 ore 20,45 – dom 25 ottobre ore 15,30 - recite al mattino: mar 20 e mer 21 ore 10) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI MARIO ACAMPA SILVIA BARBERO VALENTINA BATTISTONE DOMENICO BERARDI SIMONE FARAON RICCARDO GENOVESE L’Asino d’oro uno spettacolo di Gian Mesturino - regia Girolamo Angione L'unico romanzo latino pervenutoci intero offre ancora oggi intreccio, ritmo e sagacia davvero rari. Le avventure del giovane Lucio sono tutte intrise di un’atmosfera fantastica, carica di mistero e di trasparente spettacolarità. Ospite del ricco Milone e di sua moglie Pànfila, esperta di magia, riesce ad assistere di nascosto a una delle trasformazioni cui si sottopone quest’ultima. Vedendo che Pànfila, grazie a un unguento, si muta in gufo, Lucio vuole sperimentare su di sé tale metamorfosi ma sbaglia unguento e diventa asino, pur mantenendo facoltà raziocinanti. Per riacquistare sembianze umane, Lucio dovrà cibarsi di rose… Nella trasposizione scenica la magia che ammalia e irretisce il temerario Lucio diviene la magia stessa del teatro, che è metamorfosi per natura. Ecco dunque, nell’invenzione continua che dà vita allo spettacolo, fondersi e contrapporsi l’espressività dei dialetti, la seduzione del canto, l’esuberanza dei travestimenti, il gioco dei sensi e della sensualità, in una rocambolesca avventura scenica all’insegna di quella “curiositas” che muove il mondo dell’Asino d’oro e, forse, il mondo intero. 9 TEATRO ERBA – da venerdì 23 a lunedì 26 ottobre (23 e 24 ottobre ore 21 - 25 ottobre ore 16 - 26 ottobre ore 10) PIERO NUTI Processo a Socrate dalle opere di Platone – scritto e diretto da Piero Nuti Un ritorno a grande richiesta, ormai appuntamento fisso del Festival di cultura classica per una delle più vibranti interpretazioni di Piero Nuti. I dialoghi di Platone dedicati al processo e alla condanna a morte di Socrate rappresentano una delle più alte riflessioni sul senso della giustizia, del dovere dell’uomo e della morte. Lo stesso Socrate, a colloquio con i suoi discepoli, nel momento estremo della condanna capitale, fornisce con le sue parole e con il suo comportamento la prova vivente di una esistenza spesa a testimoniare il valore assoluto dell’obbedienza alle leggi, dell’amore per la patria, della religiosità, della giustizia. Nonostante gli accorati appelli a cercare la salvezza, Socrate va incontro alla morte con la consapevolezza di chi accetta il martirio come prova di altissima umanità, come testimonianza del senso più alto della giustizia. TEATRO ERBA – da martedì 27 a venerdì 30 ottobre (dal 27 al 29 ottobre ore 21 – 30 ottobre ore 10) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI COMPAGNIA TEATRO NUOVO ENRICO FASELLA ALBERTO BARBI ETTORE LALLI MARIO ACAMPA SILVIA BARBERO VALENTINA BATTISTONE SIMONE FARAON ENRICO MESSINA Cabiria, il kolossal! spettacolo multimediale liberamente ispirato alle opere di Pastrone, D’Annunzio, Salgari, Flaubert, Pizzetti di Gian Mesturino e Filippo Crivelli – regia Filippo Crivelli Dopo l’accoglienza riscossa nella passata stagione, torna Cabiria, il kolossal!, realizzata grazie all’interazione di prosa, danza, contributi multimediali e a un’ambientazione di grande impatto visivo, per una proposta di teatro accessibile, aperto al dialogo con il cinema e soprattutto aperto al confronto e alla sensibilità dello spettatore di oggi. Tratto dalle opere di Emilio Salgari e Gustave Flaubert per la geniale intuizione di Giovanni Pastrone, che volle al suo fianco come sceneggiatore Gabriele D'Annunzio, il film Cabiria è diventato una icona emblematica del cinema muto e del cinema italiano, non a caso nato a Torino e vero cimelio del Museo Nazionale del Cinema, che l’ha recentemente restaurato. Fu D'Annunzio a volere come titolo della pellicola Cabiria, in quanto nome della protagonista che il dio Moloch vuole sacrificare. Sulla scia e sulla forza di questo capolavoro, lo spettacolo vuol rendere omaggio a tutte le personalità che hanno contribuito a costruirlo. TEATRO ERBA – da venerdì 30 ottobre a lunedì 2 novembre (30, 31 ottobre, ore 21 - 1 e 2 novembre, ore 21 - lunedì 2 novembre: recita scolastica, ore 10) LUDUS IN FABULA MARINA THOVEZ MARIO ZUCCA Casina di Marina Thovez da Tito Maccio Plauto - scene Nicola Rubertelli – adattamento e regia Marina Thovez Casina è una trovatella che è stata adottata dalla ricca coppia di Lisidamo e Cleustrata. I due hanno già un figlio che si innamora di Casina. La fanciulla è talmente bella che anche il vecchio patrigno, Lisidamo, perde la testa. Cleustrata parteggia per il figlio, ma non essendo possibile un matrimonio tra un uomo libero e una schiava, propone di darla in moglie al giovane scudiero Calino. Lisidamo a sua volta, per non svelare la sua vera intenzione di avere Casina, propone di darla in sposa al vecchio fattore Olimpione, complice delle sue bramosie. Dopo vari litigi tra marito e moglie e tra i due servitori, si decide di affidare al fato la scelta, tramite un sorteggio! Vince Olimpione. E mentre Lisidamo si prepara alla sua notte d’amore, le donne di casa architettano una grande beffa che manderà in bianco i due vegliardi. Plauto è tra i più grandi commediografi mai esistiti. Che rovello, allora, metterlo in scena! Questa Casina conserva tutta la classicità della parola plautina, rimanendo filologicamente fedele al testo. Un testo che è un intreccio fortissimo, ripreso da un originale greco di tale successo e rappresentato per generazioni attraverso diversi secoli e diverse culture da potersi considerare ormai a “prova di pubblico”. Casina è tra le più riuscite commedie di Plauto, perché i personaggi sono ritratti con tali sfaccettature che si affrancano dall’intreccio e aggiungono al perfetto meccanismo comico una piacevolezza fatta di sentimenti, di delicata psicologia. E’ un fregolismo senza fiato, è il teatro nel teatro, è uno scambio di persona all’ennesima potenza, è un gioco che a Plauto -che ha fatto dell’arte di far apparire un personaggio quando meno te lo aspetti uno dei punti chiave della sua vis comica- sarebbe piaciuto molto. Sicuramente una "Casina" così non si é mai vista. 10 TORINO SPETTACOLI Grande Prosa Spettatori per una nuova coscienza teatrale Teatri Erba - Gioiello - Alfieri TEATRO ERBA – da martedì 3 a domenica 15 novembre (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16) DIAGHILEV FLAVIO BUCCI Sarto per Signora di Georges Feydeau - musiche originali di Jacques Offenbach - messinscena Nucci Ladogana Flavio Bucci, un protagonista della scena particolarmente amato dal pubblico del Teatro Erba di Torino, ci propone quest’anno uno scoppiettante Sarto per signora. "Il teatro era il suo vizio. Ci metteva la cura meticolosa dei maniaci.", scrisse Cocteau di Feydeau. Indolente e taciturno, osservatore per natura, dominato insieme da un'ossessione di concretezza e di geometria, Georges Feydeau (1862-1921) visse interamente nella sua opera, una vasta serie di vaudevilles, che si presentarono in origine dissimulati nella pullulante produzione del teatro leggero parigino di fine secolo, e col tempo, invece, hanno sempre più sicuramente acquistato il rilievo dei testi classici, fino ad essere riconosciuti come massimo esempio del teatro comico francese dopo Molière. Feydeau ha lo sguardo freddo e la temerarietà dei grandi autori comici: una volta isolato il suo materiale da una larga fascia sociale, che comprende una certa borghesia e il demi-monde della Belle Époque, egli spinge l'analisi delle situazioni fino ad un estremo maniacale, dove la satira sembra andare al di là di sé stessa e fissarsi in una astratta perfezione dei movimenti, come se al limite - ogni gesto fosse scritto su un impossibile pentagramma. E già questo può far capire perché Feydeau sia stato spesso, giustamente, annoverato tra i padri del teatro moderno. TEATRO ERBA – da martedì 17 a domenica 22 novembre (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16) DIAGHILEV - TORINO SPETTACOLI RENATO CAMPESE MONICA GUAZZINI Casa Tolstoj di Dacia Maraini musiche Pasquale Filastò – costumi Laura Amoruso - impianto scenico e regia Dominick Tambasco La parola a Dacia Maraini: “Casa Tolstoj racconta la storia di un famoso matrimonio, quello di Lev Tolstoj con Sofia Beers. Siamo in Russia negli anni ’60, del secolo decimonono. Non si tratta di un dialogo diretto ma di un parlarsi attraverso i quaderni: lui a lei e lei a lui. Non si erano promessi di leggersi a vicenda anche i pensieri più intimi? Ma quello che all’inizio era un meraviglioso dono d’amore, diventa in seguito una prigionia. Quando si fidanzano Lev e Sofia sono romanticamente innamorati, il bisogno di conoscersi li isola dal resto del mondo. In realtà, come spiegherà poi Tolstoj nella Sonata a Kreuzer, le ragazze di allora non erano affatto preparate al matrimonio: immaginavano il legame a due come promessa di vita fatta solo di delizie e astrazioni amorose. Invece la quotidianità di una moglie russa, per quanto aiutata da tate e serve, era piena di dolori e prove amare. Di fronte a queste realtà Sofia perde ad una ad una le sue illusioni. Possibile che il matrimonio sia solo questo? Eppure l’amore c’era. C’erano i figli con le loro tenerissime presenze, c’erano gli amici, i familiari, i libri, la musica, le passeggiate nei boschi. Ma qualcosa nel cuore ingenuo della ragazza Sofia rimane incompiuto e insoddisfatto. Cercherà di rimediare aiutando il marito, ricopiando quello che lui scriveva frettolosamente di notte. D’altro canto anche Lev, che pure è innamoratissimo della moglie, si renderà conto che la cultura della sua epoca non aiuta gli sposi ad amarsi e rispettarsi, che la gioia di stare insieme sarà guastata dalla noia, dalle trasformazioni dei corpi, dalle tentazioni extramatrimoniali. Casa Tolstoj vuole restituire alla consapevolezza odierna qualcosa che nelle biografie dei grandi uomini non appare: la loro storia più privata”. TEATRO ALFIERI – da martedì 17 a domenica 22 novembre (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) ROSARIO COPPOLINO e ANTONELLO PICCOLO per MOLISE SPETTACOLI CORRADO TEDESCHI DEBORA CAPRIOGLIO L’anatra all’arancia di Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon - regia Ennio Coltorti Una crisi coniugale. Che provoca infedeltà. E conseguenti scontri, liti, tensioni insomma niente di nuovo. Ma se questa sgradevole e diffusa situazione viene a crearsi tra persone civili, allora ecco la novità: niente drammi; ci si incontra, ci si conosce, si fa amicizia, ci si accorda e tutto può rientrare in un razionale ed equilibrato “sottocontrollo”. Ma tutto questo è realmente possibile? 11 TEATRO ERBA – da martedì 24 novembre a domenica 13 dicembre (recite scolastiche ore 10: mar 24, mer 25, lun 30 nov – gio 26, ven 27, sab 28 nov, mar 01, mer 02, gio 03, ven 04, sab 05 e da mar 08 a sab 12 dic ore 21 – dom 29 nov, dom 06 e dom 13 dic ore 16) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI Romeo e Giulietta drammaturgia Girolamo Angione da Shakespeare – regia Enrico Fasella L’amore di Romeo e Giulietta è qualcosa di più che non un semplice sentimento privato, o una banale e insana passione. L’amore, nell’opera shakespeariana, ha una forte carica eversiva e profondamente carnevalesca: infatti, come il carnevale rovescia i rapporti sociali, così l’amore di Romeo e Giulietta non si cura delle convenzioni, degli usi e dei costumi, e sfida istituzioni secolari e fazioni e famiglie d’appartenenza. L’amore, quell’Amore (ma ve ne possono essere altri?) è scandaloso. Perché scandaloso? Perché genera confusione, perché è per propria natura anarchico; è perciò qualcosa che le autorità e la società stessa non riescono mai a imbrigliare del tutto: nonostante l’istituto del matrimonio. Nel Romeo e Giulietta l’amore è carnevale, ribaltamento, commedia e quindi “Vero Amore”. Tutto è maschera, sensualità, beffa del destino, scherzo della divinità che si diverte a prendere in giro due bambini (perché Giulietta, ricordiamolo sempre, ha solo tredici anni), fino a condurli fatalmente alla tragedia finale. Quello che ci colpisce di Giulietta è però il suo profondo, radicale, rapidissimo, mutamento psicologico: da bambina senza volontà disposta a sposare chiunque (Paride, per la precisione), a ragazza tenace e determinata capace di sfidare tutti: padre, madre, promesso sposo e clan, pur di realizzare il suo sogno e cioè la sua volontà. L’amore che rende adulti, insomma. E la trasformazione è così repentina (Shakespeare comprime gli avvenimenti proprio per rendere più efficace l’effetto scenico) che alla fine proviamo pietà persino per gli ottusi genitori: non hanno mai conosciuto davvero la propria figlia! Davvero non sanno chi sia, e cosa sia stata in raltà Giulietta! E cosa può esservi di più triste per un padre e per una madre? Un privilegio questa conoscenza, che il bardo inglese riserva invece e ovviamente, ma anche con un certo qual gusto del paradosso, al pubblico del teatro. Ma si diceva “il carnevale” nella tragedia. Infatti, se non è proprio una festa di carnevale quella in cui Romeo incontra per la prima volta Giulietta poco ci manca. E’ un ballo in maschera ed è grazie al mimetismo della maschera e dei costumi che falsificano la realtà e quindi la ribaltano e quindi la rendono più vera, che il nostro innamorato (fino a quel momento di un’altra) può, del tutto inaspettatamente, rivolgerle la parola. E’ il destino che li fa incontrare; ma è sempre il destino che li divide. TEATRO ERBA – da martedì 15 a domenica 20 dicembre (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16) FAMA FANTASMA TORINO SPETTACOLI MARCO VACCARI Inter 100 anni di storia nerazzurra… in 90 minuti più eventuale recupero di Matteo Colombo – regia Marco Vaccari 1908-2008: cento anni di Inter. E adesso, un nuovo scudetto. Un secolo di storia trascorso tra vittorie e sconfitte, delusioni e successi. Un’epopea a due colori: il nero e l’azzurro. Inter ripercorre la vicenda di una squadra di calcio famosa nel mondo, celebra il centenario della gloriosa formazione milanese, apre le porte del sogno, della leggenda, del mito. Pensato anche per i non interisti, anche per chi non è tifoso, Inter non è solo un “viaggio” tra gli almanacchi, le coppe, gli scudetti e i trofei conservati dalla Società nella sede di Milano. E’ soprattutto una storia di sport e quindi di uomini, di passioni, di sentimenti veri e autentici. Qualcosa di evocativo, di poetico, di magico… dove convivono volti del passato, campioni di oggi, goal da restare a bocca aperta, aneddoti e curiosità raccontati anche attraverso la rivisitazione di brani in prosa e in versi “presi a prestito” dalla letteratura. Questo è Inter: per portare il pallone sul palcoscenico. Una sfida. Una scommessa. Proprio come una partita di calcio. E così, mentre sfogliamo l’album nerazzurro delle fotografie, vediamo scorrere la storia d’Italia. Seguiamo la crescita del nostro Paese negli stadi e nelle piazze dove i bambini giocano a calcio e sognano di diventare grandi campioni. Una sequenza di “quadri” ricca di emozioni in cui capita di farsi condurre da un goleador famoso, da un allenatore blasonato, da uno spettatore innamorato lungo un’ avventura che dura da un secolo. Non importa sapere a memoria risultati e classifiche. Non è essenziale. Ciò che conta è lasciarsi trasportare, seguire l’intuito, stare al gioco e… tornare un po’ bambini immaginando un Meazza shakespeariano, un Lorenzi da favola, un Boninsegna sui sentieri del selvaggio West… salendo tutti a bordo del grande veliero nerazzurro e approdando sull’isola che non c’è, l’isola dell’Inter. Conta accorgersi che il nero e l’azzurro sono in realtà i colori della notte e del mare che ci portiamo dentro. Dopo cento anni, il sogno continua… 12 TEATRO ERBA – da mercoledì 30 dicembre a domenica 31 gennaio (30 dic ore 21 – 31 dic ore 20.45 – 2 gen ore 21 - 3 gen ore 16 – 4 e 5 gen ore 21 – 6 gen ore 16 – dal 7 al 9 gen ore 21 – 10 gen ore 16 – dal 12 al 16 gen ore 21 – 17 gen ore 16 – dal 19 al 23 gen ore 21 – 24 gen ore 16 – dal 26 al 30 gen ore 21 – 31 gen ore 16 - recite per le scuole: 18 e 25 gen ore 10) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI Trappola per topi di Agatha Christie - scene Gian Mesturino – costumi Agostino Porchietto musiche Bruno Coli - regia Piero Nuti Vero e proprio “caso” letterario e teatrale del nostro secolo, Trappola per topi è presentato dal Teatro Stabile Privato Torino Spettacoli in un’edizione da record, capace di registrare il “tutto esaurito” da dodici stagioni consecutive sia a Torino che in tour nazionale. Era il 25 novembre 1952 quando lo spettacolo vide la luce del debutto, con Richard Attenborough e Sheila Sim: Sir Winston Churchill era Primo Ministro in Inghilterra, Truman era Presidente degli Stati Uniti e Stalin capo della Russia. Nei suoi cinquantacinque anni di repliche ininterrotte a Londra, Trappola è stato visto da più di undici milioni di spettatori; lo spettacolo è stato rappresentato in 45 Paesi e tradotto in 24 lingue. Un successo da Guinness, per Agatha Christie, creatrice stupenda di un marchingegno teatrale che si dipana con stupefacente armonia e dove humour e suspense si fondono magicamente, per un unanime riscontro di pubblico e critica: “Il più astuto mistero d’omicidio del Teatro inglese. Penso che Trappola potrebbe andare in scena per sempre” (Daily Telegraph).“Starà almeno un mese?” pare abbia detto la Christie… TEATRO ERBA – da martedì 2 a domenica 7 febbraio (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16) TEATRO STABILE DI BOLZANO PATRIZIA MILANI CARLO SIMONI La professione della Signora Warren di George Bernard Shaw – traduzione Angelo Dallagiacoma - scene Gisbert Jaekel – costumi Roberto Banci regia Marco Bernardi Gradito ritorno al teatro Erba per una Compagnia che il pubblico della Grande Prosa ama in modo particolare: il Teatro Stabile di Bolzano. La Professione della signora Warren fu uno dei primi grandi successi di Georg Bernard Shaw e appartiene allo straordinario ciclo delle “Commedie sgradevoli” del grande drammaturgo inglese. Sgradevoli perché provocatorie. Il tema del passato scabroso della protagonista viene utilizzato da Shaw per confermare la sua logica controcorrente: la signora Warren, tenutaria di una casa di tolleranza gestita con manageriale efficienza e disinvoltura sociale, non si pente del suo passato né si autopunisce con l’isolamento dalla società ma dimostra alla figlia, scandalizzata dalla scoperta dell’origine della fortuna materna, come per una donna della propria condizione la prostituzione fosse l’unico strumento di emancipazione sociale. Non stupisce che l’Inghilterra vittoriana reagisse con sdegno alla prime rappresentazioni di questa commedia… TEATRO ERBA – da martedì 16 a domenica 21 febbraio (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16) MARIO SCACCIA Applauditissimo protagonista di infiniti successi teatrali, torna al Teatro Erba un “big” della scena italiana con un nuovo spettacolo che ci permetterà di apprezzarne tutte le sfumature interpretative. Chi non conosce questo attore? Dalle sue note biografiche leggiamo che, appena reduce della seconda guerra mondiale s’iscrisse nel 1946 all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma, per poi esibirsi con la compagnia di Anton Giulio Bragaglia al Teatro Ridotto di Venezia. Iniziò l’attività professionale, dividendosi fra teatro leggero e prosa, recitando accanto ad attori come Vittorio Gassman, Macario e Memo Benassi e costituendo con Franco Enriquez, Valeria Moriconi e Glauco Mauri la celebre Compagnia dei Quattro per poi proseguire in una carriera eccezionale, interpretando tutte le grandi opere del repertorio. TEATRO ERBA – da martedì 23 a domenica 28 febbraio (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16) PICCOLO TEATRO DI CATANIA Gran Varietà futurista di Marinetti, Majakovskij, Depero, Cangiullo, Petrolini, Maldacea ed altri regia Gianni Salvo Il momento più importante della ricerca del Piccolo Teatro di Catania sul teatro futurista è stato la messa in scena di Gran Varietà futurista di Marinetti, Majakovskij, Depero, Cangiullo, Petrolini, Maldacea ed altri. Riallacciandosi alle suggestioni dei simbolisti francesi, del Cabaret Voltaire, dei dadaisti, del Surrealismo, di Jarry e il rinnovamento della regia operato da Mejerchol’d, il teatro futurista diventava il luogo della creatività e della comunicazione, interagendo con il pubblico per scuotere con ogni mezzo le propaggini più pigre. Uno dei mezzi per raggiungere tale scopo era quello di far ricorso agli espedienti del vecchio Teatro di Varietà e a conferma di ciò Marinetti scrive nel 1913 un vero e proprio manifesto sul Teatro di Varietà, esprimendo la sua ammirazione per Petrolini o Maldacea. 13 TEATRO ERBA – da martedì 2 a domenica 14 marzo (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16) Marlene D. – The Legend di Riccardo Castagnari – interpretato da QUINCE costumi Stefano Cioncolini - al pianoforte Andrea Calvani – regia Riccardo Castagnari 2 nominations per MARLENE D. per il Premio Marius per il teatro musicale a Parigi MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA - MIGLIOR ADATTAMENTO in francese di opera straniera “Quando il trasformismo non è che un alibi per un’incredibile prova d’attore” Riccardo Castagnari è sapiente trasformista, eccezionale interprete dell’icona del cinema Tedesco anni Trenta sotto una luce magica, misteriosa, ironica. Il fatto che sia un uomo a rappresentare la star è una questione di poco rilievo nella riuscita scenica “alla Quince”, definizione di un nuovo genere teatrale creato dallo stesso Castagnari. Rifacendosi alla regola del teatro Elisabettiano dove i ruoli femminili erano calzati da giovani ragazzi, oggi, inaugura la perfetta commistione tra un principe (Prince) e una regina (Queen). Sarebbe limitativo dire di trovarsi di fronte ad una drag-queen, il lavoro minuzioso e la ricerca del dettaglio catapultano lo spettatore in un’atmosfera visionaria, tipica degli anni che hanno caratterizzato l’ascesa della Dietrich, una rivoluzionaria, la prima nella storia del cinema a baciare una donna in pubblico e a vestire i panni di un uomo. Sono diciotto i pezzi musicali realizzati al pianoforte da Andrea Calvani che accompagna Quince nelle magistrali interpretazioni in lingua originale di La Vie en Rose, Jonny, Lili Marleen e tantissimi altri successi. Lo spettacolo ripercorre le tappe artistiche e personali della Dietrich attraverso una sceneggiatura tagliente; i tanti amori della diva turbolenta che mantiene il suo charme impeccabile, trapassano senza lasciare sbavature la perfetta immedesimazione di Castagnari, tra vestiti che sembrano quadri luccicanti e piumaggi d’epoca. Le impeccabili uscite di Marlene-Quince sono rese ancora più affascinanti da efficaci scelte registiche di luci e scenografia che aiutano i comuni mortali a sentirsi parte fondamentale del dietro le quinte di quest’essenza di carisma e bellezza. TEATRO ERBA – da martedì 16 a domenica 21 marzo (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16) TORINO SPETTACOLI ALBERTO BARBI Famiglia in guerra scritto, diretto e interpretato da Alberto Barbi Alberto Barbi, che fa parte del nucleo artistico stabile di Torino Spettacoli ormai da otto anni, propone la nuova produzione Famiglia in guerra, legata ai ricordi della sua famiglia. Anche la genesi è molto personale: durante una sua permanenza nell’ex Jugoslavia, infatti, incontra il dolore e la delusione e, vedendo il disastro, sentendo i ricordi di chi non può perdonare, si ricorda della sua famiglia. E’ una storia vera. Durante la seconda guerra mondiale tre fratelli (il nonno e i due zii dell’autore) si trovano divisi dopo l’otto settembre. Uno va in montagna coi partigiani, il secondo rimane con la repubblica di Salò, il terzo, il più piccolo muore in campo di concentramento. E da allora la famiglia si spacca. Sensi di colpa taciuti, accuse velate, litigi. Eredità litigate case divise e abbandonate. Un quotidiano che ancora 65 anni dopo è segnato dalla guerra… Lo spettacolo coniuga teatro di narrazione e memorie visive. TEATRO ERBA – da martedì 23 a domenica 28 marzo (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16) AGIDI GIULIO CASALE La canzone di Nanda di e con Giulio Casale - regia di Gabriele Vacis dai Diari 1917-1973 di Fernanda Pivano (opera pubblicata da Bompiani) - scenografia e immagini di Lucio Diana Giulio Casale è scrittore, autore e cantattore di grande talento che negli ultimi anni ha saputo farsi apprezzare dal pubblico portando in teatro due spettacoli che si collocano a pieno merito nel genere del “teatro canzone”: Polli d’allevamento di Giorgio Gaber (prod. Teatro Filodrammatici con Fondazione Giorgio Gaber) e Formidabili quegli anni (prod. Tieffe-Stabile d’innovazione) liberamente ispirato al libro di Mario Capanna. Il nuovo spettacolo, che debutterà in prima nazionale al Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, sarà dedicato a una delle figure principali del panorama culturale italiano: la scrittrice e traduttrice Fernanda Pivano, amica dello stesso Giulio Casale e grande estimatrice del suo lavoro. Lo spettacolo ripercorrerà le tappe di un’avventura lunga quasi un secolo attraverso i Diari 1917-1973 (opera pubbilcata da Bompiani) e i racconti originali che la Pivano ha fatto a Casale negli anni della loro frequentazione, dando vita ad un affresco poetico ricco di immagini e melodie. La narrazione sarà accompagnata da immagini inedite e sottolineata da momenti musicali che attraverseranno le tappe più importanti degli artisti legati alla Beat Generation e dei loro più significativi eredi evocati attraverso le parole di Fernanda Pivano, la Nanda. La regia dello spettacolo è affidata all’elegante arte di Gabriele Vacis, considerato uno dei più importanti registi italiani, capace di amplificare la vivida forza di una testimonianza reale e fondere la suggestiva evocazione di un passato, non troppo remoto, con il nostro presente pieno di contraddizioni. 14 TEATRO ERBA – da giovedì 8 a domenica 25 aprile (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16) ARTU’ ENNIO COLTORTI CINZIA MASCOLI GIANLUCA RAMAZZOTTI con ADRIANA ORTOLANI Complici una commedia thriller di Rupert Holmes - adattamento e traduzione Ennio Coltorti e Laura Rosella regia Ennio Coltorti Vincitore del premio “Edgar Allan Poe” come miglior thriller americano mai visto a teatro Complici dell’americano Rupert Holmes, firma dei più intricati thriller d’oltreoceano degli ultimi tempi, è affidato alla regia ed all’interpretazione del maestro del giallo teatrale Ennio Coltorti affiancato dall’oramai consolidata ditta della risata Gianluca Ramazzotti e Cinzia Mascoli, per l’occasione sul palco assieme ad Adriana Ortolani. Complici si può definire “thriller-comedy”, ovvero una di quelle storie che tiene con il fiato sospeso: lo spettatore è spiazzato, disorientato, ma allo stesso tempo, divertito e affascinato da questa “scatola cinese” dove tutto quello che si vede non è come appare. Dove ogni personaggio non è quello che dice di essere ma nasconde varie identità. Rupert Holmes, noto giallista e musicista, è conosciuto in Italia per la trasposizione cinematografica del suo best seller “Le false verità”, presentato a Cannes la scorsa stagione con protagonista Kevin Bacon. Effetti speciali tipici del thriller e del cinema noir tengono desta l’attenzione degli spettatori che diverranno essi stessi “complici” dei protagonisti, appassionandosi fin dalla prima battuta alla ricerca di una soluzione che sveli il mistero. TEATRO ERBA – martedì 27 e mercoledì 28 aprile ore 21 COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI ENRICO FASELLA ANDREA BELTRAMO VALENTINA BATTISTONE STEFANO FIORILLO Cicatrici di Eva Mesturino e Domenico Amodeo - regia Enrico Fasella Secondo anno di repliche per una proposta di profondo significato. Cicatrici è nato dall'ammirazione per il meraviglioso lavoro svolto negli anni da Interplast, associazione di volontariato di chirurgia plastica che opera in realtà disagiate, letteralmente ridonando il sorriso e speranza a individui di Paesi in via di sviluppo colpiti da gravi malformazioni, esiti di ustioni e ferite di guerra. TEATRO ERBA – da martedì 4 a domenica 16 maggio (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16) TORINO SPETTACOLI ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI A piedi nudi nel teatro dall’omonimo libro di Adriana Innocenti Adriana Innocenti e il teatro sono due innamorati indivisibili e così… la bella e divertente autobiografia dell’attrice A piedi nudi nel teatro (pubblicata da Edizioni Biografiche, Milano) diventa… uno spettacolo teatrale! Naturale evoluzione per un testo scoppiettante, sincero, ironico, denso di aneddoti vissuti in prima persona da una delle più vivaci personalità teatrali. Un’artista che tutti ricordano per la memorabile interpretazione dell’Erodiade di Giovanni Testori, ma anche per essere stata Madama Peachum nella storica Opera da tre soldi di Brecht diretta da Strehler, nonché la protagonista di La visita della vecchia signora di Friedrich Dürrenmatt, allestita da Scaparro, solo per citare qualche tappa di una carriera prestigiosa ed emozionante. Sulla scena accanto all’arguta e sorprendente Adriana, l’altro amore di sempre: Piero Nuti. Per una nuova sfida, allegra, briosa, scanzonata e piena di ritmo, che conquisterà il pubblico del Teatro Erba che ha decretato tanti successi della coppia ormai “torinese d’adozione”. TEATRO ERBA – da martedì 18 a domenica 30 maggio (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16) ASS. CULT. TEATROINARIA-STANZELUMINOSE NICOLA PISTOIA PAOLO TRIESTINO ELEONORA VANNI Muratori di Edoardo Erba – musiche Ennio Rega – scene Francesco Montanaro – costumi Sandra Cardini regia Massimo Venturiello Due muratori sono al lavoro, di notte, per chiudere con un muro il palcoscenico di un teatro in disuso. Siamo a Roma, e l’area è stata ceduta al supermercato confinante che deve ampliare il magazzino. Muratori è una commedia dove si lavora e si parla di lavoro, della condizione, delle aspettative, dei sogni e delle amarezze di chi lavora. Ma è anche un inno d’amore al teatro, un irresistibile ritratto di due perdenti, comico, imprevedibile, delicato e poetico. Lo spettacolo, divenuto un vero e proprio “cult”, è giunto alla settima stagione di repliche. All’esasperata concretezza dell’azione portata avanti dai due muratori si contrappone il misterioso disegno di una aristocratica figura femminile quasi irreale. Due mondi diversi, due dimensioni incomprensibili che un interminabile muro vorrebbe tenere separate per evitare il caos che un impossibile rapporto potrebbe generare. Ma è davvero sufficiente alzare un muro per mettersi al riparo dalle nostre diversità? 15 TORINO SPETTACOLI Il Fiore all’occhiello Il “cult”del teatro leggero: musical, prosa brillante e prove d’attore in compagnia degli artisti più amati TEATRO ALFIERI – da venerdì 6 a domenica 15 novembre (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) MANUEL FRATTINI Robin Hood il musical musical originale di Beppe Dati regia Christian Ginepro – in collaborazione con Fabrizio Angelini direzione musicale Giovanni Maria Lori Una leggenda eterna di eroi e malvagi, in un grande musical dove un ladro gentiluomo diventerà il principe della foresta incantata di Sherwood. Ambizione, coraggio, amore, tradimento e avventura. Robin Hood il musical racconta la leggenda di quell’eroe le cui avventure, da 800 anni, si tramandano di foglia in foglia, di cantore in cantore, lasciando ai secoli il compito di affinare questa storia antica. Lo spettacolo è la nuova celebrazione della leggenda di Robin Hood, attraverso la rivisitazione della storia tradizionale all’interno di un contesto creativo dove l’idea è dare più livelli di lettura a un pubblico il più eterogeneo possibile. Abbiamo costruito il carattere dei personaggi e di quel linguaggio visivo che chiamiamo “spettacolarizzazione”, attingendo dalla simbologia delle Favole in quel connubio di magia e intreccio, tipicamente disneiano e bartoniano. In una grande scena che incanta e che attraverso i suoi meccanismi stupisce, vediamo muoversi le maschere di Fra Tuck, di Little John, della Tata, dell’improbabile Re Giovanni, del crudele Sceriffo e dei nostri eroi positivi Marianna e Robin, senza dimenticare Nuvola: una sorta di nodo tra il passato di Robin e l’eroe che conosciamo. Avventori, banditi, popolani, dame, ancelle, servitori, ci accompagneranno in questa bella avventura che racconta, anche, come e perché un uomo può diventare un eroe. TEATRO ALFIERI – da martedì 17 a domenica 22 novembre (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) ROSARIO COPPOLINO e ANTONELLO PICCOLO per MOLISE SPETTACOLI CORRADO TEDESCHI DEBORA CAPRIOGLIO L’anatra all’arancia con Mino Manni, Gloria Bellicchi, Gioietta Gentile di Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon - traduzione e adattamento Ennio Coltorti, Nino Marino, Antonia Piccolo scene Andra Bianchi/Forlani, musiche Dino Scuderi, costumi Rita Forzano regia Ennio Coltorti Una crisi coniugale. Che provoca infedeltà. E conseguenti scontri, liti, tensioni insomma niente di nuovo. Ma se questa sgradevole e diffusa situazione viene a crearsi tra persone civili, allora ecco la novità: niente drammi; ci si incontra, ci si conosce, si fa amicizia, ci si accorda e tutto può rientrare in un razionale ed equilibrato “sottocontrollo”. Ma tutto questo è realmente possibile? Il protagonista de L’anatra all’arancia (raffinato piatto, non a caso riservato alle classi più abbienti) sostiene di sì, tanto da convincere sua moglie, l’altra protagonista, a far venire il proprio amante per il week end nella sua bella casa d’uomo di successo. Ma avendo invitato per lo stesso week end anche la sua segretaria, l’avvenente e disponibile Patty Pat (detta anche Pretty Pat…), i buoni propositi di armonia e civile accordo, non troveranno facile applicazione. L’anatra all’arancia da decenni continua a divertire platee teatrali e cinematografiche; è considerato un testo “sempreverde”, forse perché, oltre a essere una perfetta macchina drammaturgica, vi si ritrovano gli eterni temi dell’amore, della gelosia, della fedeltà (e dell’infedeltà) nell’ambito del nucleo familiare più antico e tradizionale: la coppia con figli. Quello però che lo distingue da altri testi simili, sta soprattutto nel modo in cui viene messa in scena la competitività uomo-uomo, donna-donna (e, perché no? uomo-donna) nonché l’astuzia e l’energia che si è capaci di mettere in campo quando si ama e si vuol riuscire, ad ogni costo, a tenere il compagno/a accanto a sé. Un “sempreverde” tuttavia porta sempre con sé un ulteriore motivo di interesse: i personaggi descritti richiedono attori in grado di riuscire, col loro talento e la loro professionalità, a restituire tutte le loro sfumature adattandole però alla propria identità culturale. Ed è questo che, potendo contare su una compagnia di prim’ordine, ci siamo posti come traguardo, tornando a prendere come punto di riferimento, sebbene con occhi moderni, quella tradizione di commedia “brillante” che ha portato il nostro paese a godere della fortunata stagione di “Commedia all’italiana” e che rivisitata oggi ci spinge a puntare sulla raffinata e potente carica di comicità che può offrire oggi una… “Commedia all’europea”. 16 TEATRO ALFIERI – da martedì 24 a domenica 29 novembre (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) IL SISTINA e TITANUS presentano uno spettacolo di Massimo Ranieri BIANCA GUACCERO Poveri ma belli, il musical un’idea di Pietro Garinei e Guido Lombardo musiche e liriche Gianni Togni – testo Massimiliano Bruno, Edoardo Falcone coreografie Franco Miseria – scene Marco Calzavara – costumi Giovanni Ciacci con ANTONELLO ANGIOLILLO MICHELE CARFORA e con Emi Bergamo Francesca Colapietro regia Massimo Ranieri Uno spettacolo firmato da Massimo Ranieri con le musiche di Gianni Togni ed ispirato al film diretto negli anni 50 da Dino Risi. Nel ruolo della protagonista Giovanna, Bianca Guaccero: un’attrice che il pubblico ha applaudito in teatro, in televisione (Il bene e il male, Capri 2, La terza verità, Assunta Spina e molti altri). Con lei Antonello Angiolillo nei panni di Salvatore e Michele Carfora in quelli di Romolo. Due interpreti che il pubblico teatrale conosce bene per le partecipazioni a musical di successo in scena in queste ultime stagioni. Troviamo poi Emy Bergamo nel ruolo di Marisa, sorella di Romolo e Francesca Colapietro in quello di Annamaria sorella di Salvatore. Con loro un gruppo di 16 solisti e soliste. Più di 230 costumi e un grande allestimento scenografico, per ritrarre una Roma che non c’è più. Uno spettacolo, specchio di un’Italia spensierata e intraprendente, povera ma romantica. Una storia fatta di sentimenti puri e genuini, non mistificati come sono ai giorni nostri, che non ha mancato di far appassionare il pubblico italiano. Ferruccio Cocco (Il Messaggero) ha recensito così lo spettacolo: “Le cose più belle sono quelle che arrivano quando meno te le aspetti…. Lo ha potuto ribadire il pubblico al termine dell’anteprima nazionale di Poveri Ma Belli…. Si sapeva che il musical sarebbe stato di gran qualità, ma nessuno si aspettava di assistere a un capolavoro”. TEATRO ALFIERI – da martedì 1 a domenica 6 dicembre (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) PROJECT LEADER PRODUZIONI in associazione con Murciano Iniziative e Sfera srl Avenue Q - Via della sfiga musiche e liriche Robert Lopez e Jeff Marx – testi Jeff Whitty – pupazzi disegnati da Arturo Brachetti scene Paolo Attardo – costumi Pamela De Santi – con Band dal vivo traduzione e regia Stefano Genovese Nato come idea per una serie televisiva, Avenue Q debutta off-Broadway nel 2002. Dopo un solo anno va in scena a Broadway dove riceve ben 3 Tony Awards, l’equivalente teatrale degli Oscar cinematografici. La maggior parte dei personaggi sono dei pupazzi fatti vivere da attori che recitano, cantano e ballano in scena insieme ai loro alter ego di pezza. La location è una qualunque metropoli contemporanea dove trovare casa non è facile, soprattutto se si hanno pochi soldi. Se sei ricco, puoi permetterti una casa in Avenue A. Altrimenti non ti resta che allontanarti dal centro, cercando in Avenue B, poi in Avenue C, Avenue D…. I nostri eroi vivono in un sobborgo molto lontano dal centro, Avenue Q appunto. La trama è una sorta di spaccato di vita di questo gruppo di amici-vicini di casa dove le diverse storie si intrecciano affrontando temi quali l’amore, il lavoro e la carriera, il razzismo, l’omosessualità… temi trattati in modo comico, sdrammatizzando il tutto in divertenti siparietti “Politically UNcorrect”. Uno spettacolo di pupazzi che piace molto al pubblico adulto, il cui humor più che ai vecchi Muppet americani si rifà a quella nuova comicità il cui passo è stato segnato finora dai vari Simpson, Griffin, South Park. Grazie al fatto che i protagonisti sono innocenti pupazzi, si può parlare di temi scottanti in modo sereno e libero. Il tutto raccontato attraverso bellissime canzoni e continue situazioni comiche. Nato negli Stati Uniti, Avenue Q è già stato presentato in Inghilterra, Svezia, Canada, Finlandia, Filippine, Israele, Messico, Singapore. TEATRO ALFIERI – da martedì 8 a domenica 13 dicembre (8 ore 15.30; 11 ore 20.45; 12 ore 15.30 e 20.45; 13 ore 15.30; recite scolastiche mer 9 e gio 10, ore 10) COMPAGNIA DELLA RANCIA Pinocchio - il grande musical uno spettacolo di Saverio Marconi – musiche Dodi Battaglia, Red Canzian e Robi Facchinetti liriche Stefano D’Orazio e Valerio Negrini – testo Pierluigi Ronchetti e Saverio Marconi - regia Saverio Marconi Pinocchio, uno dei più grandi musical mai realizzati in Italia, dopo aver incantato oltre 350.000 spettatori di ogni età con un allestimento colossale in stile Broadway, torna in scena nei teatri italiani in autunno. Lo spettacolo in agosto sarà rappresentato in lingua originale all’Opera Theatre dell’Arts Center di Seoul: uno dei simboli italiani più conosciuti nel mondo potrà essere applaudito anche dal pubblico coreano, e il regista è al lavoro in questi giorni per preparare la nuova versione del musical adattata a una platea internazionale. La stampa ha accolto con entusiasmo lo spettacolo sin dal suo debutto nel marzo 2003, definendolo come la più grande produzione italiana di sempre; una grande occasione per tuffarsi nel magico mondo del burattino più famoso. Pinocchio è un musical che diverte e commuove, sorprende con grandiosi effetti speciali, spettacolari cambi scena e coloratissimi costumi, trascina con balletti e canzoni che restano nel cuore. 17 TEATRO ALFIERI – da martedì 15 a domenica 20 dicembre (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) LA CONTRADA TEATRO STABILE DI TRIESTE e PROCOPE STUDIO MAURIZIO MICHELI TULLIO SOLENGHI Italiani si nasce e noi lo nacquimo di Maurizio Micheli e Tullio Solenghi – collaborazione ai testi Marco Presta - scene Francesco Scandale costumi Andrea Stanisci - consulenza artistica Michele Mirabella - regia Marcello Cotugno L'Italia sta per festeggiare i 150 anni della sua Unità. Quale miglior occasione per riflettere sugli aspetti del costume e del carattere nazionale che, malgrado il passare dei secoli, non sembrano cambiati e puntualmente si ripropongono? E, dato che l'ironia è, di tutte le riflessioni, la più acuta ed efficace, e il teatro il luogo perfetto per significare la propria identità, Micheli e Solenghi, con la complicità di due amici, di buone riletture e di sfiziose canzoni, propongono Italiani si nasce. E postillano “e noi lo nacquimo”, implicito omaggio al genere del varietà teatrale che, stagionato almeno quanto “l'Unità Nazionale”, rimane a tutt’oggi una ispirazione irresistibile. L'azzardo non è quello della rievocazione nostalgica, bensì del raccontare con l’occhio critico di oggi il carattere degli Italiani nel tempo. Ed ecco che si può ammettere che due monumenti equestri, quelli di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II, d’improvviso si animino, per cominciare a raccontare una storia d’Italia. Il racconto, attraversando i secoli, si sofferma su protagonisti altolocati della storia (Leonardo, Colombo, Cavour…) ma anche sulle più umili comparse (due cristiani che stanno per essere sbranati dai leoni del Colosseo: italiani anche loro, a furia di espedienti rimandano l’esecuzione fino all’arrivo dell’immancabile indulto…). Scopriremo così che tutti sono accomunati dallo stesso irresistibile denominatore comune: l’italianità. Esiste ancora? E come si manifesta oggi? E che fine hanno fatto “Dio, Patria e Famiglia” o i “poeti santi e navigatori”? Forse lo si può meglio scoprire e raccontare scandagliando la storia patria proprio con la comicità del teatro. I due protagonisti, Micheli e Solenghi, coadiuvati da un’affiatata compagnia di attori, si caleranno nel funambolismo dei personaggi, per ripercorrere attraverso caratterizzazioni, trucchi, dialetti e travestimenti, le mille identità necessarie a raccontare i loro ITALIANI. TEATRO ALFIERI – sabato 26 dicembre, ore 17 e ore 20,45 direttamente dal SUD AFRICA Soweto Gospel Choir Il Soweto Gospel Choir, formato nel 2002 sotto la direzione di David Mulovhedzi e Beverly Bryer, ha tra le sue fila i migliori talenti vocali formati nelle molte chiese di Soweto, il grande sobborgo di Johannesburg Sud Africa, ed è riconosciuto come uno dei più importanti gruppi del panorama musicale gospel. Il Coro, che ha come missione la condivisione della gioia e della fede attraverso la musica, è ambasciatore internazionale, insieme a Bono degli U2 e Brad Pitt, della 46664 Foundation di Mandela, fondazione per la lotta all’HIV intitolata dall’ex presidente sudafricano in memoria dei suoi giorni di reclusione a Robben Island, sotto il regime di apartheid (Nelson Mandela prigioniero n°466, imprigionato nel ’64). Il Soweto Gospel Choir, dopo aver conquistato ben due Grammy Awards per il miglior album di musica tradizionale dal mondo, nel 2009 si aggiudica anche il palco dell’81° edizione dei premi Oscar - Annual Academy Awards, ottenendo una nomination nella categoria Miglior Canzone Originale. TEATRO ALFIERI – da mercoledì 30 dicembre a domenica 10 gennaio (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30; 31 dicembre ore 20 - 1 gennaio ore 20,45 – 6 gennaio ore 20,45) COMPAGNIA DELLA RANCIA su licenza di Anfiteatro Musica per conto di The Really Useful Group Ltd. Cats di Andrew Lloyd Webber basato su “Old Possum’s Book of Practical Cats” di T.S.Eliot regia associata e coreografie Daniel Ezralow - regia Saverio Marconi con orchestra dal vivo Uno dei più grandi successi teatrali di tutti i tempi per spettatori, numero di recite e incassi, lo spettacolo verrà proposto in italiano e le meravigliose musiche di Andrew Lloyd Webber saranno eseguite da un’orchestra dal vivo. Cats ha incantato milioni di spettatori con il poetico racconto della notte più speciale dell’anno, in cui i Jellicle Cats - i 25 gatti più famosi del mondo, dispettosi, golosi, raffinati, magici, sensuali - si riuniscono per conoscere il gatto che avrà il privilegio di salire al “Livello Superiore” (Heavyside Layer) e rinascere così a nuova vita. Rappresentato in oltre 20 paesi, lo spettacolo ha toccato circa 250 città in tutto il mondo ed è già stato tradotto in 10 lingue: giapponese, tedesco (con tre versioni per Germania, Austria e Svizzera), ungherese, norvegese, finlandese, olandese, svedese, francese, spagnolo (con due versioni per Messico e Argentina). Basato sul libro di T.S. Eliot Old Possum’s Book Of Practical Cats, in cui i gatti sono protagonisti, Cats debuttò al New London Theatre di Londra nel maggio 1981 e approdò a Broadway l’anno successivo. Fino alla chiusura della produzione originale, il 21 maggio 2002, lo spettacolo ha conquistato decine di premi e ha totalizzato - solo tra Broadway e Londra - 16.794 repliche; la canzone più famosa, “Memory”, è stata incisa da 150 artisti diversi, tra cui Barbra Streisand, Céline Dion e i Tre Tenori (Plácido Domingo, José Carreras e Luciano Pavarotti). 18 TEATRO GIOIELLO – da martedì 29 dicembre a domenica 31 gennaio (dal 29 al 31 dicembre ore 21 - 2 gennaio ore 21 – 3 gennaio ore 16 – dal 5 al 9 gennaio ore 21 – 10 gennaio ore 16 – dal 12 al 16 gennaio ore 21 – 17 gennaio ore 16 – dal 19 al 23 gennaio ore 21 – 24 gennaio ore 16 – dal 26 al 30 gennaio ore 21 – 31 gennaio ore 16) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI Casa Gioiello la nuova commedia di Vera Matthews … e 10! Il teatro italiano “a tenuta” compie 10 stagioni. La Compagnia Torino Spettacoli ha proposto ogni anno titoli che l’hanno posizionato tra i teatri più frequentati: Una notte al bistrot, Forbici Follia, Quant’è che siamo fuori, Pistaaa!, Swish Swish, Swish 2… TEATRO ALFIERI – da martedì 12 a domenica 17 gennaio (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) GIANFRANCO JANNUZZO Girgenti Amore mio… novità assoluta di Angelo Callipo e Gianfranco Jannuzzo Affidiamo alle note dello stesso Gianfranco Jannuzzo, beniamino del Fiore all’occhiello, la presentazione del nuovo spettacolo: “Agrigento è la mia città. Ho imparato ad amarla grazie all’amore che ne hanno i miei genitori. Questo spettacolo è il tentativo sincero e appassionato di dialogare con le proprie radici e, così facendo, restituirle agli altri. Dico proprie, e non mie, a ragion veduta. Girgenti Amore mio… l’ho scritto con Angelo Callipo, che siciliano non è ma che scrive di Sicilia come e meglio di un siciliano, avendo sempre chiara l’idea che a quel “Girgenti” ognuno possa sostituire il nome della propria città o paese perché le emozioni non hanno targhe di appartenenza. Così, augurandomi di divertire il pubblico con un testo completamente nuovo, spero che la mia “Girgenti” possa diventare la “Girgenti” di tutti perché ricordando le esperienze, è nata in me la consapevolezza che non c’è nulla di più personale di un’esperienza che accomuni tutti. La più grande di tutte le esperienze, quella dell’amore per la propria terra”. TEATRO ALFIERI – da martedì 2 a domenica 7 febbraio (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) COMPAGNIA DELLA RANCIA in collaborazione con MUSICAL ITALIA Grease di J.Jacobs - W.Casey – traduzione Michele Renzullo - adattamento Saverio Marconi scene Gabriele Moreschi – costumi Zaira De Vincetiis - coreografie Franco Miseria direzione musicale Simone Manfredini - regia Federico Bellone Grease, il musical dei record, dopo aver conquistato oltre 1.300.000 spettatori in tutta Italia in più di 1000 repliche, a 12 anni dal debutto si conferma ancora un fenomeno senza precedenti. Grease nasce nel 1971, quando Jim Jacobs e Warren Casey decidono di realizzare un musical composto solo per chitarra in un teatro sperimentale di Chicago; lo chiamano “Grease” per evocare i capelli imbrillantinati, patatine fritte e favolose automobili fuoriserie infangate: un successo diventato un “classico” in tutto il mondo, che ha consacrato grandi attori come John Travolta e Richard Gere. Il musical arriva in Italia nel ’97, con la prima fortunata edizione: protagonista, nel ruolo di Sandy, Lorella Cuccarini. In poco tempo Grease ottiene dal pubblico un consenso senza precedenti: sold out nei teatri di tutt’Italia, ha alternato sul palco, dal suo debutto a oggi, quasi 100 artisti. La storia d’amore tra Danny e Sandy e, soprattutto, tanto rock ’n’ roll fanno sì che Grease sia diventato sinonimo di energia pura e divertimento da non perdere. TEATRO ALFIERI – da martedì 9 a domenica 14 febbraio (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) NOCTIVAGUS MASSIMO DAPPORTO BENEDICTA BOCCOLI L’Appartamento di Billy Wilder e I.A.L. Diamond - adattamento Edoardo Erba scene Luca Nardelli - costumi Cristiana Ricceri – musiche Antonino Armagno - regia Patrick Rossi Gastaldi C.C. “Bud” Buxter (Massimo Dapporto), impiegato ambizioso di una grande società di assicurazioni, sa mettersi in luce con i propri superiori prestando ai più libertini… il suo appartamento. Spera così in una fulminante carriera. Paga il prezzo di piccoli disagi che scaturiscono in gag esilaranti con vicini e colleghi. La voce si sparge fine ai piani alti dell’azienda e finalmente può lasciare a J. D. Sheldrake, il grande direttore, campo libero nel suo appartamento. Ma, sorpresa delle sorprese, apprende a malincuore che l’accompagnatrice del suo capo è proprio la donna dei suoi sogni: Fran Kubelik (Benedica Boccoli) gentile, ricercatissima, inarrivabile “ragazza dell’ascensore”. A questo punto Bud dovrà prendere la decisione della sua vita: perdere l’amore o il lavoro. Può l’amore vincere sulla carriera? Sì, questa commedia, lucida, cinica, amara e divertente del grande Wilder dà una risposta affermativa pur mettendo a nudo una società e un mondo del lavoro basati sull’ambizione e la costante ricerca di un miglioramento sociale. I “piccoli disagi” diventano però “grandi rinunce”, quando si parla d’Amore, e allora libero spazio al lieto fine in barba ai soldi. L’ambientazione è anni ’60, così come nel film, vincitore di cinque premi Oscar, come se riconquista, candore, etica e amore fossero valori del passato. Sarà vero? A voi l’ardua sentenza. 19 TEATRO ALFIERI – da martedì 16 a domenica 21 febbraio (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) ARTU’ e EMMEVU TEATRO – TORINO SPETTACOLI in collaborazione con CHROMO FILM e LEA MARTINO FABIO FERRARI MILENA MICONI GIANLUCA RAMAZZOTTI MIRIAM MESTURINO e con la partecipazione straordinaria di RAFFAELE PISU Chat a due piazze - il seguito di “Taxi a due piazze – 20 anni dopo” di Ray Cooney – costumi Elena Palella – scena Nicola Cattaneo – musiche Armando Trovaioli regia Gianluca Guidi Tutto va a gonfie vele per Mario Rossi, tassista, sposato da vent’anni a Barbara a Piazza Irnerio e nello stesso tempo a Carla a Piazza Risorgimento. Mario ha due figli adorabili, Alice a Piazza Irnerio… e Giacomo, a Piazza Risorgimento. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, riesce per anni a vivere nascondendo la verità. La vita gli sorride, il suo segreto è al sicuro, fino a quando un giorno i suoi due figli, una ragazza della prima famiglia e un ragazzo della seconda, si conoscono in chat su internet, e decidono di incontrarsi… Il tassista, aiutato dall’amico Walter, cercherà con ogni mezzo di mantenere il segreto della sua doppia vita. Quel che ne segue è una progressione di equivoci, coincidenze e bugie che, con un ritmo infernale, ci porteranno ad un finale inaspettato. Come in tutte e farse di un maestro della comicità come Ray Cooney, vizi e debolezze umane danno lo spunto per creare un meccanismo irresistibile di situazioni esilaranti che finiranno per implodere una dopo l’altra. Seguito della famosissima Taxi a due piazze, Chat a due piazze è una nuova scoppiettante commedia ai tempi di Facebook. TEATRO ALFIERI – da martedì 23 a domenica 28 febbraio (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) COMPANIA ANTONIO MARQUEZ ANTONIO MÁRQUEZ TRINIDAD ARTIQUEZ DAVID SÁNCHEZ DANIEL FERNÁNDEZ con la partecipazione straordinaria di PACO ROMERO Antonio - un omaggio ad Antonio Ruiz Soler musiche Salvador Bacarisse, Isaac Albéniz, Edouard Lalo, Padre Soler, Reveriano Soutullo, Juan Vert Testo Eva Leiva - coreografía Antonio Márquez, Paco Romero, Nuria Leiva Rocío Coral, Daniel Fernández y Currillo - scene A. Márque/Imán Martín/Luís Callejón - costumi J.L. González/Dolores Ortiz/Encarna Ortiz Questa nuova, importante produzione di Antonio Marquez è un atto d’amore nei confronti di una figura leggendaria per la danza spagnola come Antonio Ruiz Soler, scomparso nel 1996 e noto in tutto il mondo come “Antonio el bailarìn”. Figura poliedrica e geniale, Ruiz ha gettato le fondamenta del grande rinnovamento stilistico e coreografico che ha coinvolto la danza spagnola negli ultimi decenni. Per un incredibile incrocio di percorsi umani e artistici, il personaggio di “Antonio” da vecchio è interpretato in questa sorta di “Opera Flamenca” dal grande Paco Romero, il maestro di Antonio Marquez stesso e a sua volta allievo di Antonio Ruiz; anche grazie a questo “tocco”, l’interpretazione di Marquez è semplicemente indimenticabile per passione interpretativa e coinvolgimento emotivo. Com’è stato detto in Spagna, il “duende”, lo spirito sottostante ad ogni vera interpretazione flamenca, sembra toccare qui con il suo vivo fuoco tre generazioni di straordinari artisti. La traiettoria artistica di Ruiz viene ricostruita a partire da un effervescente caffè di Sevilla, passando per le esperienze americane e cinematografiche… Le musiche hanno un ruolo centrale: oltre a pezzi di flamenco puro, emergono brani selezionati tra il meglio della musica classica spagnola. Antonio, che vede impegnati in scena quindici danzatori e danzatrici, arriva per la prima volta in Italia, sull’onda del successo ottenuto in Spagna e nelle prime tournée internazionali. TEATRO ALFIERI – da martedì 2 a domenica 7 marzo (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) TEATRO BELLINI - Teatro Stabile di Napoli TATO RUSSO Il paese degli idioti con la partecipazione di Annamaria Ackermann di Tato Russo da Fëdor Dostoevskij - scene e costumi Lorenzo Ghiglia – musiche Stefano Marcucci regia Alvaro Piccardi Spettacolo di sconcertante attualità, divertente e inquietante, dalla comicità stralunata e grottesca, ma anche occasione per far conoscere un piccolo capolavoro poco noto di Dostoevskij, ripensato attraverso la grande tradizione umoristica del teatro napoletano e la grande stagione del teatro russo. Nel 1859 Dostoevskij scrisse il romanzo Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti, un testo che metteva alla berlina quel mondo costellato di intellettuali inconcludenti, prepotenti, ipocriti, parassiti della società aristocratico-borghese che popolavano la provincia russa, figure rappresentative di quell'epoca ma che non mancano anche nel nostro tempo. Nella sua libera “reinvenzione” teatrale, Tato Russo ha concentrato la tensione drammaturgica sull’analisi grottesca di un mediocre intellettuale arrogante, che però, come ispirato da Dio, sa usare toni da demiurgo dell’anima, in grado di dominare l’idiozia di un piccolo mondo di provincia. Il nodo centrale è quello di una parabola sul potere e sulle sue tecniche di comunicazione: l’arte di influenzare e affascinare gli sciocchi per perpetuare il proprio dominio... 20 TEATRO ALFIERI – da martedì 9 a domenica 21 marzo (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) PROJECT LEADER PRODUZIONI - MURCIANO INIZIATIVE Pianeta proibito un nuovo straordinario musical il rock musical di Bob Carlton ...da un altro mondo! Così esordiva un famoso giornale inglese per recensire Il Pianeta Proibito, che ha avuto un enorme successo nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Australia, in Giappone e in Spagna. Il musical piace e affascina ed è curioso come questo strano mix dalla trama generalmente leggera, sospesa tra ritmi di narrazione quasi teatrali e un'abbondante dose di canzoni, riesca ad affascinare, se non addirittura elettrizzare, anche le platee più difficili. Lo spettacolo nasce a Londra nel 1988, viene poi trasferito nel West End dove rimane in scena fino al 1993. Nel 1990 vince il prestigioso “Oliver Award” come miglior musical, battendo un kolossal come “Miss Saigon”. Il testo è in gran parte composto da citazioni shakespeariane, tratte dalle migliori opere del grande drammaturgo. Musica, poesia, piglio scatenato e una messa in scena che non risparmia nessuno per due intense ore di spettacolo. Una ventina di canzoni famosissime degli anni '60 e '70 (Elvis Presley, Beach Boys, Jerry Lee Lewis) mettono addosso, già da sole, la voglia di battere il tempo, luci ed effetti speciali ad alta tecnologia, un sottile fumo “cosmico” e Il Pianeta Proibito è servito! Lo spettacolo è ambientato, in un futuro da fantascienza, a bordo di un'astronave della quale gli spettatori sono i passeggeri... un musical unico ed originale. TEATRO ALFIERI – da martedì 23 a domenica 28 marzo (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) COMPAGNIA MARIO CHIOCCHIO CATERINA MURINO PIETRO SERMONTI PAOLO CALABRESI Dona Flor e i suoi due mariti liberamente tratto dal romanzo di Jorge Amado – coreografie Juan Diego Puerta musiche orig. eseguite dal vivo Bubbez Orchestra – costumi Sabrina Chiocchio - regia Emanuela Giordano Esilarante e struggente metafora dei nostri più segreti desideri. Dona Flor è una dolce e pudica creatura bahiana che convola in prime nozze con un adorabile mascalzone, giocatore e sciupafemmine. Alla morte del primo marito, dopo un anno di sofferta vedovanza, si risposa con un morigerato farmacista. Grande maestra di cucina, Dona Flor, natura onesta e schiva, scopre che il suo appetito d’amore non si può saziare con un solo marito, ce ne vogliono due. Lo spiritello vivace del primo amore si intrufolerà nel letto del secondo marito, regalando a Dona Flor l’illusione di una pienezza altrimenti irraggiungibile. Il capolavoro di Amado è un affresco corale, sprigiona incandescente ilarità e poesia visionaria. La trasposizione teatrale, fedele allo spirito dell’autore, affida a Dona Rosilda, madre di Dona Flor il ruolo della “regina della notte”, provocatrice irriverente (e fortemente comica), archetipo della scalatrice sociale, alle tre amiche di Dona Flor il compito di coro “ narrante”: è il paese, il vicolo, il quartiere, voci, consigli, chiacchiere, calunnie, riti magici, cordogli ed esultanze. Seguiremo le vicende della protagonista contrappuntate da alcune sue famose ricette di cucina bahiana, empatiche alchimie di umori altalenanti. TEATRO ALFIERI – da martedì 6 a domenica 11 aprile (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) INDIE OCCIDENTALI GIAN MARCO TOGNAZZI BRUNO ARMANDO e LOMBARDO FORNARA con GIOVANNI ARGANTE e FRANZ CANTALUPO LYDIA GIORDANO La notte più bella della mia vita (Die Panne) di Friedrich Dürrenmatt - traduzione Italo Alighiero Chiusano – adattamento Edoardo Erba scene Andrea Taddei – costumi Silvia Polidori – regia Armando Pugliese Un banale incidente, l’automobile in panne, costringe Alfredo Traps - rappresentante di tessuti- ad una sosta indesiderata. Cercando aiuto trova ospitalità a casa di un vecchio giudice in compagnia di due amici, un pubblico ministero e un avvocato in pensione che gli spiegano, con l’intento di coinvolgerlo, il loro unico passatempo: ricelebrare alcuni importanti processi storici come quello a Socrate, a Gesù e a Federico di Prussia. Tra una bottiglia di vino e l'altra, Traps si ritrova imputato in un vero e proprio processo e, in un'atmosfera sempre più inquietante, il gioco si fa realtà: il protagonista parla, si confessa, la sua vita mediocre acquista improvvisamente risvolti inaspettati; si scopre che Traps ha effettivamente compiuto un delitto divenendo l’amante della giovane moglie del suo principale che, avvertito anonimamente dell’accaduto dallo stesso Traps, è morto di infarto. Il delitto è frutto di una mente assolutamente innocente; la sua cattiveria è originaria e, come tale, esente da sensi di colpa a meno che qualcuno non intervenga a fargli notare che ha compiuto un delitto, a fare emergere i ricordi, come hanno fatto i suoi commensali che lo hanno ospitato processandolo. E così raccontando le vicende della propria vita, rivelando il mistero del suo successo economico, Traps si trova di fronte alla prova della sua colpevolezza e si autoinfligge la condanna a morte che gli era stata sanzionata per gioco. Per Dürrenmatt, quindi, siamo tutti colpevoli: il racconto ne è soltanto la dimostrazione attraverso il paradosso. 21 TEATRO ALFIERI – da mercoledì 14 a domenica 18 aprile (ven ore 20,45 – sab ore 15,30 e 20,45 – dom ore 15,30; recite per le scuole: mer 14 e gio 15, ore 10) TEATRO DELLE ERBE Heidi regia Maurizio Colombi Heidi è uno dei personaggi dei cartoon forse tra i più conosciuti dai bambini. Heidi è una bambina molto allegra che adora la sua casa tra le montagne svizzere e la vita all'aria aperta. Vive lì con il nonno, con le tradizionali caprette a contatto con una natura incontaminata. Il suo carattere vivace e altruista la fa essere la beniamina di tutti e fa sempre divertire tutti quelli che la circondano. Heidi è ottimismo. Convince con la sua verve e la sua spontaneità anche la sua amica Clara a spostarsi dalla città alla montagna e a farle tornare il sorriso e la voglia di vivere. Heidi, da sempre, rappresenta valori quali Amore per la vita, Ottimismo, Altruismo, Amicizia, Spontaneità, Allegria. Una commedia musicale diretta da Maurizio Colombi, apprezzato regista di Peter Pan Il Musical, che farà divertire, commuovere e appassionare. TEATRO ALFIERI – da mercoledì 21 a domenica 25 aprile (23 ore 20.45 – 24 ore 15.30 e 20.45 – 25 ore 15.30 – recite per le scuole: 21 e 22 ore 10) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI Il fantastico mago di Oz in musical liberamente ispirato al romanzo di Lyman Frank Baum musiche Bruno Coli – coreografia e regia Franca Dorato Torna, a grande richiesta, il musical Il fantastico Mago di Oz, ispirato liberamente al celebre romanzo di Lyman Frank Baum, con le musiche originali di Bruno Coli, vede l’interazione di prosa, canto e danza in un’ambientazione di grande impatto visivo. L’allestimento firmato Fondazione Teatro Nuovo può contare sulle risorse artistiche interne a questa struttura unica in Italia, sia a livello scenografico e di allestimento sia a livello interpretativo, con il coinvolgimento dei migliori giovani talenti a costituire un cast dalle piacevole sinergie narrative e spettacolari. La cifra stilistica della regista e coreografa Franca Dorato affida all’interdisciplinarietà il compito di rievocare una storia celebre e amata e, al tempo stesso, tutta da scoprire nei suoi messaggi e nelle sue attuali e universali possibilità comunicative. Lo spettacolo, proposto in anteprima in occasione di Sottodiciotto Film Festival, è patrocinato da Aiace e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino ed è realizzato in collaborazione con il Teatro Stabile di Pubblico Interesse Torino Spettacoli. Una maestrina racconta alla sua classe di allievi una storia: la protagonista di questa avventura, Dorothy, è una bambina che vive in Kansas con gli zii e il cane Toto. Un giorno, un ciclone solleva la casa di Dorothy, con la bambina e il cane, e la trasporta in volo… TEATRO ALFIERI – da martedì 4 a domenica 9 maggio (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30) STEMAL - ALESSANDRO LOPEZ MASSIMO LOPEZ Ciao Frankie One Man Show – Tributo a Frank Sinatra con la Big Band Jazz Company diretta da Gabriele Comeglio e con Giuliano Chiarello regia Giorgio Lopez Perché è stato grande e resterà un grande, Frank Sinatra? Ce lo racconta con il cuore, con la mente e la sua simpatia Massimo Lopez in uno spettacolo di alto livello artistico e musicale secondo la migliore tradizione americana per ricordare e testimoniare il valore di un’eredità artistica e umana. Uno spettacolo articolato attraverso le canzoni del grande Frank interpretate da Massimo Lopez, ed il racconto della sua profonda ammirazione verso l’opera del cantante americano scomparso da un decennio. Il tutto segue un preciso percorso narrativo che dà a Massimo Lopez la possibilità di raccontare in varie sfaccettature sia di se stesso che dell’uomo e dell’artista Sinatra. Un tributo autentico che Massimo Lopez rende a “The Voice”, con l’accompagnamento dal vivo di una big band diretta dal Maestro Gabriele Comeglio. Lo spettatore condivide con Massimo Lopez l’emozione di riascoltare il noto repertorio di Sinatra e il suo indimenticabile swing. Ciao Frankie non è solo musica, è un autentico live One Man Show della durata di circa 2 ore dove non mancano le risate garantite dalle gag e dagli estemporanei momenti di intrattenimento comico ed imitazioni del folto portafoglio di personaggi che Massimo Lopez regala al suo pubblico. Dopo aver superato le 130 repliche lo spettacolo si è arricchito di nuovi spunti comici legati all’attualità e si è perfezionato dal punto di vista musicale. Uno spettacolo adatto per tutte le fasce d’età. 22 TORINO SPETTACOLI Festival dell’Operetta La grande storia d’amore tra Torino Spettacoli e la “piccola lirica” Compagnia Italiana di Operette con Orchestra dal vivo TEATRO ALFIERI – dal 22 al 31 gennaio TEATRO ALFIERI – venerdì 22 gennaio ore 20.45 COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE UMBERTO SCIDA ELENA D’ANGELO ARMANDO CARINI Al Cavallino Bianco musica Ralph Benatzky - Robert Stolz - librettisti H. Muller, E. Charll, R. Gilbert direttore d’orchestra Orlando Pulin – regia e coreografia Serge Manquette La scena è ambientata a San Volfango, nel Salzkammergut. La bella vedova Gioseffa, innamorata dell'avvocato Bellati, è proprietaria dell'hotel “Al Cavallino bianco” e continua a licenziare camerieri perché innamorati di lei. Leopoldo, anch'esso cameriere e anch'esso innamorato di lei deve attendere tempi migliori per poter confessare il suo amore alla bella Gioseffa. Arriva nell'hotel il buffo e ricco industriale Pesamenole accompagnato dalla figlia Ottilia che per faccende di lavoro è in causa con un suo concorrente proprio difeso dall'avvocato Bellati. Leopoldo affitta a Pesamenole la camera occupata normalmente dall'avvocato; si inizia a creare un certo scompiglio, attenuato dall'innamoramento di Bellati per Ottilia che prontamente lo ricambia anche grazie all'aiuto del buon Leopoldo. Ecco giungere nell'hotel anche il professor Hinselmann con sua figlia Claretta e Sigismondo, figlio del concorrente di Pesamenole. Sigismondo e Claretta, conosciutisi durante il viaggio, si innamorano l'uno dell'altra ma l'avvocato Bellati mette in testa a Pesamenole che Sigismondo sarebbe il marito perfetto per sua figlia Ottilia in modo da fondere la sua azienda con quella del suo rivale in causa e riesce a far impegnare la ragazza con l'obiettivo di chiedere in un secondo momento la sua mano. E' l'arrivo dell'arciduca, data la stagione della caccia, che complica ancora di più le cose in un primo momento ma che poi fa in modo che Gioseffa si accorga dell'amore di Leopoldo ricambiandolo, che l'avvocato Bellati si fidanzi con la bella Ottilia, e Sigismondo con la dolce Claretta. TEATRO ALFIERI – sabato 23 e domenica 24 gennaio (sab ore 15.30 e 20.45 – dom ore 15.30) COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE UMBERTO SCIDA ELENA D’ANGELO ARMANDO CARINI La Principessa della Czarda libretto Leo Stein e Bela Jenbach - musiche Emmerich Kálmán direttore d’orchestra Orlando Pulin – regia e coreografia Serge Manquette Una delle più famose produzioni del repertorio operettistico, La Principessa della Czarda, su libretto di Stein e Jenbach e musiche di Kalman andò in scena per la prima volta a Vienna nel 1915. Il primo atto si svolge a Budapest e precisamente all'Orpheum, centro della bella vita dove Edvino, principe di Lyppert-Weilersheim, trascorre le sue serate. Proprio l'Orpheum vede nascere l'amore tra quest'ultimo e Sylvia, la bellissima canzonettista del locale, che si appresta a partire per una tournée negli Stati Uniti. Per questa ragione, Edvino si impegna davanti ad un notaio (assiduo frequentatore del locale) a sposare Sylvia entro otto settimane. La madre di Edvino, Anilde, non tollera questo legame e impone al figlio di sposare sua cugina, la contessina Stasi. Due mesi dopo Edvino, ormai rassegnato, si accinge a sposare Stasi e nel suo palazzo viene organizzata la festa di fidanzamento. Alla festa arriva Sylvia dagli Stati Uniti accompagnata dal conte Boni che si finge suo sposo. Iniziano i colpi di scena: Boni si innamora a prima vista della contessina Stasi, Edvino, dapprima geloso di Boni, ritrova il suo amore per Sylvia. Ma i colpi di scena non sono finiti… 23 TEATRO ALFIERI – martedì 26 e mercoledì 27 gennaio ore 20.45 COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE UMBERTO SCIDA ELENA D’ANGELO ARMANDO CARINI Cin Ci Là musica Virgilio Ranzato - Carlo Lombardo - librettista Carlo Lombardo direttore d’orchestra Orlando Pulin – regia e coreografia Serge Manquette Siamo a Macao. La giovane Timida principessa Myosotis sta per sposarsi ma, al contrario di quanto sarebbe lecito supporre, è triste perchè deve abbandonare i sogni e i giochi della fanciullezza. E anche il principe Ciclamino, suo promesso sposo, è triste per gli stessi motivi e si dimostra scarsamente entusiasta del matrimonio. A Macao c'è questa usanza: durante il periodo di fidanzamento di una principessa, ogni divertimento e ogni lavoro vengono sospesi. Ed è in questo periodo che giunge a Macao la bella Cin Ci Là, attrice cinematografica francese, assieme a Petit Gris il suo accompagnatore ufficiale, innamorato cotto di lei. Il Mandarino di Macao Fonky, padre della principessa Myosotis, decide di affidare i due giovani, così scarsamente entusiasti del matrimonio, alle cure di Cin Ci Là. La bella attrice prende a cuore la cosa e si dedica con particolare interesse all’emancipazione del principe Ciclamino. Petis Gris viene colto da un furibondo attacco di gelosia e per vendicarsi rivolge le proprie attenzioni alla principessa. Accade così che il principe Ciclamino che ha preso gusto alla cosa, si innamora di Cin Ci Là e la vuole sposare. Ma l'attrice saggiamente gli spiega che lei non può e non vuole contrarre nessun legame duraturo. Del resto la principessa Myosotis è ora disposta a lasciare le sue bambole e i suoi sogni e a convolare a giuste nozze con Ciclamino; il che avviene fra le più allegre feste di tutta Macao. TEATRO ALFIERI – giovedì 28 e venerdì 29 gennaio ore 20.45 COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE UMBERTO SCIDA ELENA D’ANGELO ARMANDO CARINI Ballo al Savoy musica Paul Abraham - librettista Alfred Grunwald e Fritz Lohner Beda direttore d’orchestra Orlando Pulin – regia e coreografia Serge Manquette Nizza, 1932. Nel salone di casa Faublas si festeggiano il marchese Aristide e la sua sposina Maddalena, di ritorno dal viaggio di nozze. Ma Aristide riceve un telegramma dalla Tangolita, una danzatrice sua vecchia fiamma, alla quale aveva promesso di trascorrere una serata con lei. La Tangolita vuole che Aristide assolva il suo obbligo quella sera, durante l'annuale ballo al Savoy. Aristide trova una scusa buona: deve recarsi al Savoy per incontrare José Pasodoble, compositore jazz in gran voga, e non può condurre Maddalena con sé, perché i bauli con le toilettes eleganti non sono stati ancora recapitati. Ma José Pasodoble altri non è se non lo pseudonimo di Daisy Parker, amica di Maddalena, che comprende così di essere ingannata. Al Savoy giunge Maddalena, decisa a vendicarsi, celando il suo volto dietro ad un velo e fa colpo su un giovane chiamato Celestino. Intanto Mustafà, diplomatico turco pluridivorziato, si innamora di Daisy. Aristide e la Tangolita si ritirano a cenare in un separé; Maddalena e il suo corteggiatore Celestino si accomodano in quello a fianco. Maddalena decide di concedersi a Celestino. Mentre la direzione del Savoy premia José Pasodoble, rivelandone l’identità, Maddalena annuncia pubblicamente di aver tradito il marito. La vendetta di Maddalena, anziché suscitare scandalo, riceve l'approvazione generale. Intanto Aristide si arrovella: l'ha fatto veramente o no? Poiché Maddalena continua a confermare il tradimento, il marchese chiama l'avvocato per avviare le pratiche di divorzio. Mustafà e Daisy decidono di sposarsi. Sarà la furba Daisy, con uno stratagemma, a strappare a Maddalena la verità… TEATRO ALFIERI – sabato 30 e domenica 31 gennaio (sab ore 15.30 e 20.45 – dom ore 15.30) COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE UMBERTO SCIDA ELENA D’ANGELO ARMANDO CARINI La vedova allegra musica Franz Lehar - librettista Victor Leòn-Leo Stein direttore d’orchestra Orlando Pulin – regia e coreografia Serge Manquette Il Barone Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi, riceve un ordine tassativo dal proprio governo: la signora Anna Glavari, giovane vedova del banchiere di corte, deve a tutti i costi risposarsi con un compatriota. Infatti, se dovesse passare a seconde nozze con uno straniero, il suo capitale abbandonerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e, per la “Cara Patria”, sarebbe la rovina economica. Il Barone Zeta, coadiuvato da Niugus (cancelliere un po’ pasticcione), tenta di convincere il Conte Danilo Danilowich, segretario all’Ambasciata di Parigi, a sposare la ricca vedova. Danilo però non ne vuole sapere perché, fra lui ed Anna c’è già stato del “tenero” prima che lei sposasse il banchiere Glavari; ed ora Danilo, ferito nell’orgoglio, non vuole assolutamente ammettere di essere ancora innamorato di Anna. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per ingelosirlo. Durante una festa che Anna organizza nella sua villa, sia per vedere le reazioni di Danilo e sia per salvare l’onore della moglie del barone Zeta, ella dichiara a tutti gli invitati che intende sposare un francese: il signor Camillo De Rossillon. Danilo furioso abbandona la festa. Tutto sembra perduto, ma Niegus, più per caso che per merito, riesce a sciogliere l’equivoco e a far confessare ad Anna e Danilo il loro amore. 24 TORINO SPETTACOLI P.F.R. Per Farvi Ridere La libertà di una risata Teatro Gioiello TEATRO GIOIELLO – da giovedì 5 a domenica 15 novembre (6 e 7 e dall’11 al 14 novembre ore 21 – 8 e 15 novembre ore 16 - per le scuole: 5 e 10 nov ore 10) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI CARLOTTA IOSSETTI ENRICO FASELLA Un preside speciale di Vera Matthews - regia Enrico Fasella High School Musical? Amici? C’è in ogni dove un grande interesse per il mondo dello spettacolo, vissuto nel suo “dietro le quinte”, nelle sue emozioni, importanti o piccole e quotidiane, intrecciate con gli amori, coi problemi, coi sogni di giovani talenti. Un preside speciale ci permette di scoprire lo straordinario “Saranno Famosi” che opera da una ventina d’anni, formando attori, registi e danzatori attivi in tutto il mondo. E’ l’unico Liceo italiano coreutico e teatrale, il Liceo Teatro Nuovo, con sede a Torino. Quanta paura prima del debutto! Che fatica questo “assolo” dal Lago dei cigni, sarebbe meglio buttarsi su Grease? Quanta voglia di essere “Giulietta”! Sacrifici e passione per un gruppo di giovani futuri attori e danzatori: la sorprendente 5C del Liceo TNT. Istanti di vita dietro le quinte che preludono all'unico momento di grande emozione per un artista: lo spettacolo. La parola al regista Fasella: “una commedia ricca di suggestioni; teatro nel teatro che l'esperta mano di Vera Matthews dirige” TEATRO GIOIELLO – da martedì 17 novembre a martedì 8 dicembre (dal 17 al 21 e dal 24 al 28 novembre ore 21 – 22 e 29 nov ore 16 - dall’1 al 7 dicembre ore 21 – 8 dic ore 16) ESAGERA MARCO CAVALLARO VERUSKA ROSSI LUIGI ROMAGNOLI FABRIZIO GAETANI DOMENICO DE SANTIS Una volta nella vita di Gianni Clementi – regia Felice Della Corte Cos’hanno in comune un piccolo rapinatore romano, un bancario logorroico falso Marxista, un mago siciliano da quattro soldi e una bella ragazza? Assolutamente nulla se non una piccolissima cosa: sono tutti MORTI!!! Sì, siamo in un obitorio e quattro cadaveri sono sotto le lenzuola, tutti si svegliano e tutti vogliono scappare da quel posto convinti di non essere quello che sono. I morti litigano, fanno pace, provano una seduta spiritica, tentano di rubare una macchina, tentano di capire come sono finiti in quel posto ma soprattutto fanno ridere. Si ride della morte, si ride della vita che fu e si trova anche il tempo di commuoversi. A loro si aggiunge un portantino dell’obitorio che tra un colpo di tenaglia ed una telefonata alla moglie stressata dalle griffe e dai vicini che comprano tutto ha uno svenimento mortale. Ritmi serrati, battute dirompenti, momenti di vera poesia per una delle commedie più originali degli ultimi anni, in cui il pubblico s’innamorerà di questi poveri “disgraziati” rimasti “nudi” sotto le lenzuola. TEATRO GIOIELLO – da giovedì 10 a domenica 20 dicembre (dal 10 al 12 e dal 15 al 19 dicembre ore 21 – 13 e 20 dicembre ore 16) TEATRO DEI SATIRI FIONA BETTANINI DIEGO RUIZ Orgasmo e pregiudizio di Fiona Bettanini e Diego Ruiz – regia Ammendola & Pistoia Dal suo debutto nel 1999, Orgasmo e pregiudizio ha collezionato più di 1000 repliche e riscuotendo sempre un enorme successo. Più volte definito dalla stampa un "cult", lo spettacolo è stato rappresentato per 8 stagioni al Teatro dei Satiri di Roma alternando felici incursioni su palcoscenici prestigiosi come l'anfiteatro romano di Ostia Antica, il Teatro Pergolesi di Jesi, lo Zelig a Milano, il Teatro Sociale di Bellinzona, il Teatro Olimpico di Roma. Tradotto in più lingue è attualmente rappresentato nella Repubblica Ceca e ora si appresta a sbarcare in Sud America. Cosa pensano gli uomini della sessualità femminile? Hanno presente quali siano effettivamente le fantasie delle donne? E le donne conoscono i piaceri dell’uomo? E le posizioni ideali per trovare il punto G? Ci sono uomini che lo cercano da anni e ancora non l’hanno trovato. D’altronde mica ci sono dei cartelli! Chi glielo indica poverini? Perché non si riesce mai a fare l’amore sulla lavatrice durante la centrifuga? Qualcuno sa spiegare quale magia c’è a fare l’amore di prima mattina, con l’alito pesante la bocca impastata e le caccole agli occhi? 25 TEATRO GIOIELLO – da martedì 29 dicembre a domenica 31 gennaio (dal 29 al 31 dicembre ore 21 - 2 gennaio ore 21 – 3 gennaio ore 16 – dal 5 al 9 gennaio ore 21 – 10 gennaio ore 16 – dal 12 al 16 gennaio ore 21 – 17 gennaio ore 16 – dal 19 al 23 gennaio ore 21 – 24 gennaio ore 16 – dal 26 al 30 gennaio ore 21 – 31 gennaio ore 16) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI Casa Gioiello la nuova commedia di Vera Matthews … e 10! Il teatro italiano “a tenuta” compie 10 stagioni. Era il novembre 2000 quando il Gioiello apriva i battenti completamente ristrutturato e trasformato da storico cinema in teatro (e cinema). Accanto a una qualificata ospitalità, la Compagnia Torino Spettacoli ha proposto ogni anno titoli che l’hanno posizionato tra i teatri italiani più frequentati: Una notte al bistrot, Forbici Follia, Quant’è che siamo fuori, Pistaaa!. Casa Gioiello è la nuova spassosa commedia dell’autrice best seller Vera Matthews. TEATRO ERBA – da martedì 9 a sabato 13 febbraio ore 21 TORINO SPETTACOLI in collaborazione con IL CORO/CABANEWS FESTIVAL NAZIONALE DEL CABARET TRELILU Ti vengo a suonare testi e regia del gruppo Tutta la straripante comicità della “Provincia Granda” attraverso musica e canzoni di livello. Irrinunciabile per gli appassionati. Una scoperta autentica per chi ancora non conosce il Quartetto di “musica barotta”. Menestrelli del cantar sorridendo ad uso del più puro vernacolo langarolo (come dire che cantano in piemontese), hanno al loro attivo oltre 350 concerti. TEATRO GIOIELLO – da martedì 16 a domenica 28 marzo (dal 16 al 20 marzo ore 21 – 21 e 28 marzo ore 16) ESAGERA TORINO SPETTACOLI MARCO CAVALLARO Pazzi in partenza di Luca Giacomozzi e Marco Cavallaro – scene Federico Marchese regia Alberto Santos Una commedia brillante, corale, dai ritmi frenetici ed intensi. Le vacanze si avvicinano. Due giovani coppie di sposi sono pronte a partire per una vacanza da sogno in un posto esotico. Max e Filippo sono due fratelli che hanno sposato Clara e Giovanna due sorelle, abitano nello stesso pianerottolo. Il giorno della sospirata partenza è arrivato, tutto è pronto ma... non hanno fatto i conti con Pietro, il padre dei due ragazzi, Margherita, madre delle due ragazze, Giorgio, il vicino di casa, Conny una rigida badante, Armadillo 21 un "eccentrico" tassista e Bobby che cerca un andrologo. Equivoci, gags, colpi di scena si susseguiranno l'uno dopo l'altro, sei porte che si aprano e si chiudono a ritmi forsennati per due ore di risate garantite... provare per ridere! TEATRO GIOIELLO – da giovedì 8 a domenica 25 aprile (dall’8 al 10 aprile ore 21 – 11 aprile ore 16 – dal 13 al 17 e dal 20 al 24 aprile ore 21 – 18 e 25 aprile ore 16) SALA UMBERTO PRODUZIONI FABIO AVARO GABRIELE PIGNOTTA ILARIA DI LUCA CRISTIANA VACCARO Ti sposo ma non troppo scene Tiziana Liberotti - costumi Giusy Nicoletti - musiche originali Stefano Switala scritto e diretto da Gabriele Pignotta Dopo il grande successo di Una notte bianca e di Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?, ecco la nuova esilarante commedia sentimentale di Gabriele Pignotta. Dedicata a tutti quelli che hanno già temporeggiato abbastanza e che adesso devono decidere: ci sposiamo o ci lasciamo? Se anche tu sei indeciso e ci stai ancora pensando, vieni a vedere questa commedia... ti confonderemo ancora di più le idee! TI SPOSO, MA NON TROPPO è la prima commedia sentimentale tratta da una storia vera iniziata su FACEBOOK in cui una coppia in crisi prima del matrimonio, un single convinto che seduce per mestiere e un cuore spezzato che sogna l'amore eterno, entrano casualmente in contatto! Da quel momento le vite dei personaggi di questa originalissima commedia romantica si intrecciano dando luogo ad un’interminabile serie di equivoci e di situazioni esilaranti che raccontano il caos sentimentale in cui molti di noi si trovano costantemente! Dal romanticismo universale allo “scetticismo cosmico”, dalla frenetica ossessione per il “rimorchio” alla disperata ricerca del rapporto perfetto, ecco le atmosfere emotive sulle quali si sviluppa una pièce teatrale acuta e coinvolgente che per lo spettatore incuriosito diventa uno specchio nel quale non può e non sa non riconoscersi! 26 TORINO SPETTACOLI Mezzogiorno a teatro Per una “pausa pranzo” diversa dal solito al Teatro Alfieri dal 12 ottobre al 18 dicembre (lun, mar e ven ore 12.45 – mer e gio ore 13.45) L’edizione ‘09-‘10 della rassegna è dedicata all’attrice e regista Stella Bevilacqua, protagonista e grande promotrice delle proposte della Sala Solferino TEATRO ALFIERI - dal 12 al 16 ottobre BARBARA CINQUATTI GIORGIO PERONA CRISTINA PALERMO FRANCO ABBA Ciak per due di Vincenzo Tumminello - regia Stella Bevilacqua Un breve viaggio nel mondo cinema, dove si incontrano alcuni personaggi indimenticabili e dove si potranno rivivere le situazioni più divertenti e intriganti. Un viaggio e un itinerario passando da Pane e tulipani di Silvio Soldini fino a Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek, da Manhattan di Woody Allen a Harry ti presento Sally. Enzo Tumminello, anche autore dell’omonimo libro Ciak per due edito da Il leone verde di Torino, si cimenta per la prima volta con il linguaggio teatrale grazie a un testo pensato appositamente per la formula che caratterizza la Sala Solferino. Lo spettacolo si avvale della regia attenta e sensibile di Stella Bevilacqua. TEATRO ALFIERI - dal 19 al 23 ottobre COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI Il sogno del piccolo imperatore favola musicale di Gian Mesturino - musiche Enrico Messina - regia Alberto Barbi Il sogno del piccolo imperatore è un “ponte” fatto di sogni: quello di una ragazzina cinese che vive nella Torino di oggi che sogna d’un giovane principe della Cina antica destinato a diventare un grande imperatore ma che, nel suo cuore bambino è lontano da qualsiasi aspirazione al comando, al potere alle grandi imprese di conquista. Un sogno che si fa epico e romantico ad un tempo. L’attenta scelta delle fonti si apre così a favola musicale per ritrovare nelle emozioni e negli occhi dolci di Bao la voglia di dialogo anziché di guerra, di condivisione anziché di contrasto. Il giovanissimo principe Ying Zhèng, futuro imperatore Qin Shi Huang della Cina unificata, è in ritiro in campagna con il nonno e un pedagogo, che hanno il compito di istruirlo sull’esercizio del comando, sulle strategie belliche e su i doveri di un futuro imperatore. Il ragazzino vorrebbe dedicarsi ai giochi, ai sogni, alle fantasticherie sui viaggi; e a una vita serena con la dolce Bao, l’amica del cuore. Ma sogni e giochi, tutto precipita… TEATRO ALFIERI - dal 26 al 30 ottobre COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI Metamorfosi di Girolamo Angione e Pierpaolo Fornaro, da Ovidio a Kafka - regia Girolamo Angione La favolosa pedagogia delle Metamorfosi ci concilia con la natura stessa e ci rasserena: nel flusso vitale che scorre dalla materia inerte all’intelligenza dell’essere razionale, qualcosa della nostra individuale ansia avrà modo di placarsi. Non saremo per sempre perduti. I miti di metamorfosi che piacquero a Dante, a D’Annunzio e tanti altri successori e interpreti di Ovidio, sono giunti fino a noi come un arazzo meraviglioso che, con raffinatissima ironia, illustra e suggerisce cordiale necessaria speranza. Pierpaolo Fornaro, che alle Metamorfosi ha dedicato un saggio definendole “il classico da riscrivere sempre”, ne ha colto la loro percezione fino alla contemporaneità: “Metamorfosi è il nome della più grande fantasia che dal tempo di Ovidio percorre tutta la letteratura europea. Nell’immaginare un trapasso, un esito della vita che non sia annullamento ma preservazione nel cambiamento, un poeta latino ci offre un salutare schermo al sempre presente timore della morte. Pietre che diventano uomini, Eco che si trasforma in pura voce, Dafne in alloro, Aracne in ragno, Cadmo in serpente non sono soltanto gioco immaginario. La metamorfosi stessa infatti si mostra in metamorfosi e dà via via la prova della nostra forse irreparabile sfiducia esistenziale, e rivela oggi in noi la malattia dell’animo moderno”. 27 TEATRO ALFIERI - dal 2 al 6 novembre e dal 16 al 20 novembre GIOVANNI MUSSOTTO GIANCARLO BIO’ RITA PELLEGRINELLI MARINA BOSSOLA ENI PAOLONI Ciò per broca di Armando Rossi - regia Bruno Monticone La valorizzazione delle realtà che operano sul territorio piemontese trova continuità nella collaborazione coproduttiva con Alfatre Gruppo Teatro, specializzata nel recupero del repertorio o nella nuova traduzione di commedie in lingua piemontese. La farsa Ciò per broca è tratta dalla pochade francese dell’Ottocento La sposa e la cavalla; fu tradotta prima in italiano e poi, agli inizi del Novecento, in dialetto modenese e in numerosi altri dialetti italiani. La traduzione utilizzata per questa nuova produzione è di Armando Rossi ed è patrimonio ormai storico del teatro piemontese, a suon di equivoci e ritmo serrato. Si tratta di un incontro comico tra un padre e un pretendente in cui la bella figlia richiesta in sposa viene confusa con la cavalla da vendere. La giovane sa della mania del padre di dedicarsi quasi interamente alla sua cavalla ma certo non si aspetta che il padre la confonda con la medesima. Quando l’aspirante futuro sposo, timidissimo, si presenta ecco che avviene la scena esilarante e centrale della commedia: quando si arrabbia e scalcia, bisogna avvicinarsi con prudenza e delicatezza… TEATRO ALFIERI - dal 9 al 13 novembre e dal 9 all’11 dicembre COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI – PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO I diversi suoni dell’amore novità assoluta di Enrico Fasella da Saffo, Catullo, Orazio, Marziale Un percorso attraverso l’incontro d’amore, sia esso felice o infelice, consumato oppure soltanto sperato. Lo strumento di analisi è il suono, suono affettivo, suono metrico, suono poetico e palpito recitativo, in un nuovo testo che, attingendo dalle straordinarie fonti antiche (Saffo, Catullo, Orazio e Marziale) offre sperimentazione linguistico-letteraria e interpretativa. La poesia come sintesi di pensieri che inondano la mente, soprattutto negli attimi in cui l'animo umano cede alle tentazioni del dio Eros. L'antichità è ancora mentore, a noi uomini del ventunesimo secolo, di quanto il desiderio di amore possa raramente disgiungersi dal piacere carnale, dall'incontro delle anime e dei corpi, fino a raggiungere la perfetta unione tra il desiderio e l'estasi. TEATRO ALFIERI - dal 23 al 27 novembre ALBERTO BARBI Famiglia in guerra scritto e diretto da Alberto Barbi E’ una storia vera. Durante la seconda guerra mondiale tre fratelli (il nonno e i due zii dell’autore) si trovano divisi dopo l’otto settembre. Uno va in montagna coi partigiani, il secondo rimane con la repubblica di Salò, il terzo, il più piccolo muore in campo di concentramento. E da allora la famiglia si spacca. Sensi di colpa taciuti, accuse velate, litigi. Eredità litigate case divise e abbandonate. Un quotidiano che ancora 65 anni dopo è segnato dalla guerra. Difficile dimenticare. Impossibile ricordare che la guerra la si fa con gli uomini. Nonostante gli uomini. TEATRO ALFIERI - dal 30 novembre al 4 dicembre ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI Anima appassionata - Gabriele D’Annunzio: romanziere, poeta, drammaturgo adattamento e regia di Adriana Innocenti e Piero Nuti - musiche Paolo Tosti “Appassionata e veemente” è l’anima del poeta: in un brano de Il fuoco, il romanzo autobiografico che descrive la tempestosa relazione di D’Annunzio con “la grande attrice tragica” Eleonora Duse, nei versi immortali de La pioggia nel pineto, in quelli festosi e ammiccanti de L’acerba e nei brani da La figlia di Iorio e La fiaccola sotto il moggio. Una scoperta o riscoperta guidata dalle voci e dalle interpretazioni di due protagonisti della scena. TEATRO ALFIERI - dal 14 al 18 dicembre ENRICO FASELLA ALBERTO BARBI SIMONE FARAON CRISTINA PALERMO Scomparso di Marie Claire Blais – traduzione e adattamento Maria Paola Mossetto - regia Enrico Fasella La parola alla traduttrice e curatrice, prof.ssa Anna Paola Mossetto: “Sussurrato senza essere sommesso, lucido senza indulgere al realismo, l’opera drammaturgica di Marie-Claire Blais ribadisce l’eccezionale sensibilità di questa scrittrice per le questioni legate alle relazioni interpersonali. Scomparso propone una rivisitazione della parabola del Figliol Prodigo, raccontata nel Vangelo secondo Luca, e ispiratrice di opere letterarie, musicali e plastiche. La rilettura attuale focalizza i rapporti fra i componenti di una famiglia borghese e benestante di oggi, i cui valori, più stereotipati che consolidati, vengono messi in discussione dalla partenza improvvisa, del figlio minore. Tale gesto di rivolta, destabilizzante soprattutto per il fratello maggiore, innesca una spirale di dolore e di interrogativi, con un mirabile gioco di confronti fra maschere e volti, fra serena ipocrisia e sofferta autenticità”. 28 TORINO SPETTACOLI Solferino di Sera La rassegna low cost di drammaturgia contemporanea al Teatro Alfieri dal 19 ottobre a venerdì 18 dicembre (da lunedì a venerdì ore 21) TEATRO ALFIERI - dal 19 al 23 ottobre e dal 14 al 18 dicembre TEATRO DEL BARATTO – TORINO SPETTACOLI LUCIANO CARATTO GUIDO TEPPA L’uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello - regia Enrico Fasella Atto unico, scena spoglia e drammatica: un uomo che parla ed un altro che ascolta intervenendo di rado con battute ovvie e banali, alle considerazioni amare del primo, che rivelano terribili verità. L’uomo infatti è in attesa di morire e la vicinanza della morte ha reso più lucida in lui la capacità d’indagare il mistero della vita per penetrarne l’essenza. Gli ha conferito una sorta chiaroveggenza grazie alla quale individuare aspetti dell’esistenza che agli altri uomini sono incomprensibili. TEATRO ALFIERI - dal 26 al 30 ottobre UGO GREGORETTI Finale aperto - Storia della canzone italiana dei primi cinquant'anni del '900 scritto, diretto e interpretato da Ugo Gregoretti Ospite della rassegna è lo strepitoso affabulatore Ugo Gregoretti che presenta così il suo spettacolo: “Sul palco ci sono io, in veste di docente; argomento della lezione e' la produzione discografica italiana di genere evasivo: canzonette, macchiette, monologhi comici, brevissime sceneggiate drammatiche e via dicendo, incise su vecchi dischi di vinile a 78 giri scovati nei mercatini di roba vecchia in tutta Italia e riuniti in una collana discografica edita dalla Fonit Cetra in cinquanta dvd”. Il tutto, in un suggestivo percorso di parola e contributi visivi. La parola ancora a Gregoretti: “Non e' facile spiegare la tecnica di queste rievocazioni; venite a teatro e capirete (e molto probabilmente vi divertirete)!”. TEATRO ALFIERI - dal 2 al 6 novembre ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI Anima appassionata - Gabriele D’Annunzio: romanziere, poeta, drammaturgo adattamento e regia di Adriana Innocenti e Piero Nuti - musiche Paolo Tosti “Appassionata e veemente” è l’anima del poeta protagonista de Il fuoco, il romanzo autobiografico che descrive la tempestosa relazione di D’Annunzio con “la grande attrice tragica” Eleonora Duse. Ormai adottati dal pubblico torinese che li ama moltissimo, i due straordinari artisti si cimentano con l’opera di Gabriele D’Annunzio. Il Vate è proposto nella sua veste di romanziere attraverso momenti dal Fuoco, di poeta grazie a versi immortali come La pioggia nel pineto e di drammaturgo grazie a estratti da La figlia di Iorio e La fiaccola sotto il moggio. Una scoperta o riscoperta guidata dalle voci e dalle interpretazioni di due protagonisti della scena. TEATRO ALFIERI - dal 9 al 13 novembre GIOVANNI MUSSOTTO GIANCARLO BIO’ RITA PELLEGRINELLI MARINA BOSSOLA ENI PAOLONI Ciò per broca di Armando Rossi - regia Bruno Monticone La farsa Ciò per broca è tratta dalla pochade francese dell’Ottocento La sposa e la cavalla; fu tradotta prima in italiano e poi, agli inizi del Novecento, in dialetto modenese e in numerosi altri dialetti italiani. La traduzione utilizzata per questa nuova produzione è di Armando Rossi ed è patrimonio ormai storico del teatro piemontese, a suon di equivoci e ritmo serrato. Si tratta di un incontro comico tra un padre e un pretendente in cui la bella figlia richiesta in sposa viene confusa con la cavalla da vendere. La giovane sa della mania del padre di dedicarsi quasi interamente alla sua cavalla ma certo non si aspetta che il padre la confonda con la medesima. Quando l’aspirante futuro sposo, timidissimo, si presenta ecco che avviene la scena esilarante e centrale della commedia: quando si arrabbia e scalcia, bisogna avvicinarsi con prudenza e delicatezza, grattarla dietro le orecchie… e allora si calma subito, diventa una pecora e non si muove più… 29 TEATRO ALFIERI - dal 16 al 20 novembre ROBERTA BELFORTE, DAVIDE LOVERA, FEDERICA VALLA E GIOELE CALORIO Elena e Maurizio di Elda Brancusi e Maurizio Liberti - coreografia e regia Franca Dorato musiche Gianni Nocenzi a cura di Enrico Messina - immagini Daniele Serra Elena e Maurizio nasce come esperimento di scrittura a distanza. Il testo ha la duplice valenza di confronto tra gli autori Elda Brancusi e Maurizio Liberti, che l’hanno costruito interamente “a distanza”, comunicando tramite canali telematici e, al tempo stesso, tra i protagonisti della pièce. Nel nostro paese spesso assai moralista la questione omosessuale non è mai stata affrontata, preferendo spesso un cauto silenzio. Quest’anno invece, dopo gli “attacchi sanremesi” al mondo gay sono usciti nelle sale svariati film che avevano invece come tema quello dell’accettazione. Questo dialogo tra “anime gemelle” cerca nel suo piccolo di dimostrare come sia possibile una storia d’amore tra una donna etero e un uomo omosessuale che vada al di là delle banali etichette e si levi al di sopra del puro rapporto fisico. TEATRO ALFIERI - dal 23 al 27 novembre COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI – PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO I diversi suoni dell’amore novità assoluta di Enrico Fasella da Saffo, Catullo, Orazio, Marziale Un percorso attraverso l’incontro d’amore, sia esso felice o infelice, consumato oppure soltanto sperato. Lo strumento di analisi è il suono, suono affettivo, suono metrico, suono poetico e palpito recitativo, in un nuovo testo che, attingendo dalle straordinarie fonti antiche (Saffo, Catullo, Orazio e Marziale) offre sperimentazione linguistico-letteraria e interpretativa. La poesia come sintesi di pensieri che inondano la mente, soprattutto negli attimi in cui l'animo umano cede alle tentazioni del dio Eros. L'antichità è ancora mentore, a noi uomini del ventunesimo secolo, di quanto il desiderio di amore possa raramente disgiungersi dal piacere carnale, dall'incontro delle anime e dei corpi, fino a raggiungere la perfetta unione tra il desiderio e l'estasi. TEATRO ALFIERI - dal 30 novembre al 4 dicembre BARBARA CINQUATTI GIORGIO PERONA CRISTINA PALERMO FRANCO ABBA Ciak per due di Vincenzo Tumminello - regia Stella Bevilacqua Ciak per due - Ricette d’amore dal cinema al teatro, è una sorta di percorso gastronomico-sentimentale nel mondo della celluloide che dal grande schermo si sposta sul palcoscenico. Il cibo diventa in questo modo un pretesto, una modalità, per mettere in scena incontri o addii più o meni celebri del cinema. Un girotondo di quattro personaggi che intorno al cibo, a un piatto, a una ricetta, finiscono per conoscersi, sedursi, amarsi e in alcuni casi lasciarsi. TEATRO ALFIERI – dal 9 all’ 11 dicembre GIROLAMO ANGIONE Parlo italiano di Germana Erba e Irene Mesturino - regia Guido Ruffa Quinta stagione di repliche! La più pazza ed esilarante lezione di Italiano a cui vi sia mai capitato di assistere in vita vostra! Che cosa succede quando si ritrova l'antologia di italiano della scuola? Nebbia fitta sulla maggior parte delle cose, ma un certo trasporto per qualche autore o l'improvviso flash del ricordo di un sonetto o dell'inizio di un famoso romanzo? Una nuova esplosione d'odio per il Foscolo o l'Alfieri forieri di un 4 di interrogazione e tuttora sconosciuti? Un senso di sfida della nostra memoria e la voglia di scoprire qualche passo della nostra storia letteraria? Parlo italiano contiene in sé tracce di passione, rabbia o indifferenza letteraria e offre una pedalata -il tempo richiesto da una passeggiata sarebbe tropponella storia letteraria, senza pretese d'essere esaustivo e neanche esauriente, ma con un approccio talvolta sorpreso e talvolta consapevole ad alcune pagine, ad alcuni pensieri, ad alcune variazioni e peculiarità della lingua, secondo un iter cronologico e geografico piacevole, che strizza l'occhio ai giorni nostri. 30 TORINO SPETTACOLI INFORMAZIONI PRATICHE stagione 2009-10 dal 10 giugno: rinnovi e nuovi abbonamenti vendita biglietti singoli cartelloni Eventi d’autunno, Festival cultura classica, Piemonte in scena, Per farvi ridere, Festival dell’operetta, Mezzogiorno a teatro, Solferino di Sera (fino al 30 giugno compreso sono in vigore le tariffe di abbonamento scontatissime “speciale conferenza”) 20 settembre: scadenza prelazione “vecchi abbonamenti” 27 settembre: vendita biglietti singoli cartelloni Fiore occhiello, Grande Prosa Abbonamenti Torino Spettacoli Abbonamento “Fiore all’occhiello”: Elenco spettacoli fissi all’Alfieri Fiore Giovane e Grande: Robin Hood – Anatra arancia – Italiani – Cats – L’appartamento – Pianeta Proibito – La notte più bella – Ciao Frankie + 1 Gioiello a scelta + 2 titoli a scelta tra i cartelloni T.Spettacoli (Eventi, Fiore, Cult.Classica, G.Prosa, PFR e Operetta) FIORE GRANDE a 11 spettacoli: 8 fissi Alfieri + 1 Gioiello a scelta + 2 a scelta tra tutti i cartelloni platea o galleria € 264 (nuovi abbonati) – ridotto speciale (rinnovi, gruppi, convenzionati) € 220 speciale “conferenza stampa” (per chi acquista entro il 30 giugno 09): nuovi abbonati € 242 – speciale (rinnovi, gruppi, convenzionati) € 209 FIORE GIOVANE per i nati dal 1983 su presentazione documento a 11 spettacoli: 8 fissi Alfieri + 1 Gioiello a scelta + 2 a scelta tra tutti i cartelloni prezzo unico platea e galleria € 154 (nuovi e rinnovi) speciale “conferenza stampa” (per chi acquista entro il 30 giugno 09): prezzo unico € 143 Elenco date in abbonamento a posto fisso per Abbonati Fiore Grande e Giovane: MARTEDI’ sera: Robin (10.11) - Anatra (17.11) - Italiani (15.12)- Cats (5.1) - Appartamento (9.2)- Pianeta (9.3) - La notte (6.4) - Ciao Frankie (4.5) MERCOLEDI’ sera: Robin (11.11) - Anatra (18.11) - Italiani (16.12) – Cats (30.12) - Appartamento(10.2) - Pianeta (10.3) – La notte (7.4) – Ciao Frankie (5.5) GIOVEDI’ sera: Robin (12.11) - Anatra (19.11) - Italiani (17.12) - Cats (7.1) - Appartamento (11.2) - Pianeta (11.3) – La notte (8.4) ) – Ciao Frankie (6.5) VENERDI’ sera: Robin (6.11)- Anatra (20.11) - Italiani (18.12) - Cats (8.1) - Appartamento (12.2) - Pianeta (12.3) – La notte (9.4) ) – Ciao Frankie (7.5) SABATO sera: Robin (7.11) - Anatra (21.11) - Italiani (19.12) - Cats (9.1) - Appartamento (13.2) - Pianeta (13.3) – La notte (10.4) ) – Ciao Frankie (8.5) DOMENICA pomeriggio: Robin (8.11) - Anatra (22.11) - Italiani (20.12) - Cats (10.1) - Appartamento (14.2) Pianeta (14.3) – La notte (11.4) ) – Ciao Frankie (9.5) Abbonamento "3+3 Torino Spettacoli": (platea Gioiello dalla fila E, platea Erba dalla fila B, platea Alfieri dalla fila M comprese) platea o galleria € 153 (nuovi abbonati) – ridotto (rinnovi, gruppi, convenzionati): € 141 speciale “conferenza stampa” (per chi acquista entro il 30 giugno 09): prezzo unico € 135 3 spettacoli a scelta tra i cartelloni EVENTI D'AUTUNNO, FIORE ALL’OCCHIELLO e OPERETTA: Asino - Sogno imperatore – Blue Dolls – Uomo caverne - Da giovidì – Don Bosco - Robin Hood – Poveri ma belli – Avenue Q – Pinocchio – Gospel – Casa Gioiello- Girgenti – Grease – Chat a 2 piazze – Antonio – Paese Idioti – Dona Flor – Heidi – Mago Oz - Anatra – Italiani – Cats – Appartamento – Pianeta Proibito – Notte bella – Ciao Frankie - Vedova - Al Cavallino – Principessa Czarda – Cin Ci Là – Ballo Savoy + 3 spettacoli a scelta tra i cartelloni FESTIVAL CULTURA CLASSICA, PFR e GRANDE PROSA: Alcesti - Diversi suoni – Troiane – Metamorfosi –Processo –Asino – Cabiria – Casina - Preside speciale – Una volta nella vita – Orgasmo – Casa Gioiello – Trelilu - Pazzi in partenza – Ti sposo - Sarto signora- Casa Tolstoj – Romeo e Giulietta – Inter – Trappola – Signora Warren – Mario Scaccia – Varietà Futurista – Marlene D. – Famiglia – Complici – A piedi nudi – Muratori – Cicatrici - Paese Idioti - Chat a 2 - Girgenti 31 Abbonamento “Grande Prosa”: Elenco spettacoli Grande Prosa: Alcesti - Diversi suoni amore – Troiane – Metamorfosi – Processo Socrate – Asino d’oro – Cabiria – Casina - Sarto per signora- Casa Tolstoj – Romeo e Giulietta – Inter – Trappola – Signora Warren – Mario Scaccia – Gran Varietà Futurista – Marlene D. – Famiglia in guerra – Complici – A piedi nudi - Muratori - Un preside speciale – Una volta nella vita – Orgasmo e pregiudizio – Casa Gioiello – Trelilu - Pazzi in partenza – Ti sposo – Cicatrici - Paese Idioti – Girgenti – Chat a 2 piazze GRANDE PROSA – 9 spettacoli a scelta: 8 titoli a scelta nel cartellone di Grande Prosa + 1 titolo a scelta tra i cartelloni T.Spettacoli (Eventi, Fiore, Cult.Classica, G.Prosa, PFR e Operetta) intero € 171 (nuovi abbonati) - speciale (rinnovi, gruppi, convenzionati) € 126 speciale “conferenza stampa” (per chi acquista entro il 30 giugno 09): nuovi abbonati € 162 – speciale (rinnovi, gruppi, convenzionati) € 117 G.PROSA GIOVANE per i nati dal 1983 su presentazione documento – 9 spettacoli a scelta: 8 titoli a scelta nel cartellone di Grande Prosa + 1 titolo a scelta tra i cartelloni T.Spettacoli (Eventi, Fiore, Cult.Classica, G.Prosa, PFR e Operetta) prezzo unico nuovo o rinnovo € 108 speciale “conferenza stampa” (per chi acquista entro il 30 giugno 09): prezzo unico € 99 Abbonamento "5+5 Torino Spettacoli": (platea Gioiello dalla fila E, platea Erba dalla fila B, platea Alfieri dalla fila M comprese) platea o galleria € 240 (nuovi abbonati) – ridotto (rinnovi, gruppi, abbonati, convenzionati T. Spettacoli) € 225 speciale “conferenza stampa” (per chi acquista entro il 30 giugno 09): prezzo unico € 220 5 spettacoli a scelta tra i cartelloni EVENTI D'AUTUNNO, FIORE ALL’OCCHIELLO e OPERETTA: Asino - Sogno imperatore – Blue Dolls – Uomo caverne - Da giovidì – Don Bosco - Robin Hood – Poveri belli – Avenue Q – Pinocchio – Gospel – Casa Gioiello - Girgenti – Grease – Chat a 2 piazze – Antonio – Paese Idioti – Dona Flor – Heidi – Mago di Oz - Anatra – Italiani – Cats – Appartamento – Pianeta – Notte più bella – Ciao Frankie - Vedova - Al Cavallino – Principessa Czarda – Cin Ci Là – Ballo Savoy + 5 spettacoli a scelta tra i cartelloni FESTIVAL CULTURA CLASSICA, PFR e GRANDE PROSA: Alcesti - Diversi suoni – Troiane – Metamorfosi – Processo –Asino – Cabiria – Casina - Preside speciale – Una volta nella vita – Orgasmo – Casa Gioiello – Girgenti - Trelilu – Chat a due - Pazzi partenza – Ti sposo - Sarto per signora- Casa Tolstoj – Romeo – Inter – Trappola – Signora Warren – Mario Scaccia – Varietà Futurista – Marlene D. – Famiglia – Complici – A piedi nudi – Muratori – Cicatrici - Paese Idioti Abbonamento “Festival di Cultura Classica”: 3 spettacoli a scelta tra: Alcesti - Diversi suoni amore-Troiane–Metamorfosi –Processo Socrate – Asino d’oro – Cabiria – Casina prezzo unico € 39 - speciale studenti e docenti € 21 Abbonamento “Per Farvi Ridere”: 3 spettacoli a scelta tra: Un preside speciale – Una volta nella vita – Orgasmo e pregiudizio – Casa Gioiello - Girgenti – Trelilu - Chat a due – Pazzi partenza – Ti sposo - Muratori prezzo unico € 45 Abbonamento "Festival dell’Operetta": a 3 spettacoli a scelta Operetta p.unico € 51 Abbonamento “Mezzogiorno a Teatro”: Abbonamento “Solferino di Sera”: a 3 spettacoli a scelta € 3 a 3 spettacoli a scelta € 12 Abbonamento “Piemonte in scena”: a 3 spettacoli a scelta tra Q.fantasmi - Giromin – Domnie – Soa ecelensa – Gelindo € 24 Abbonamento “Buon Teatro a Te” - la formula pensata per i tuoi regali 1 spettacolo a scelta dei cartelloni Festival cultura classica, Grande Prosa e Per Farvi Ridere p.unico € 24,50 – ridotto (under 26, over 60) € 17,50 – speciale (gruppi, abbonati e convenz T.Spettacoli) € 13 N.B. Tutti gli abbonamenti a Torino Spettacoli danno diritto al biglietto ridotto speciale a € 2,50 per tutti i film proiettati all’Erba, all’Alfieri e al Gioiello e al biglietto ridotto per gli spettacoli programmati da Torino Spettacoli a Torino e nei Festival estivi con i quali Torino Spettacoli collabora quali Ferie d’Augusto a Bene Vagienna e Vignaledanza (cfr singole condizioni e giorni di validità). 32 Prezzi biglietti singoli (esclusi diritti di prevendita) FESTIVAL DI CULTURA CLASSICA (in vendita dal 10 giugno sera, dopo la conferenza): Alcesti - Diversi suoni amore-Troiane–Metamorfosi –Processo Socrate –Asino d’oro – Cabiria - Casina p.unico € 23 – over 60 € 16 gruppi, abbonati e convenzionati T.Spettacoli € 12 under 26, studenti e docenti € 8 (ingresso gratuito docenti accompagnatori, 1 ogni 10 allievi) Ciò che uno ama ingresso gratuito su prenotazione al Teatro Erba abb.to 3 spettacoli a scelta: prezzo unico € 39 - spec studenti e docenti € 21 EVENTI D’AUTUNNO (in vendita dal 10 giugno sera): Asino d’oro p.unico € 23 – over 60 € 16 gruppi, abbonati e convenzionati T.Spettacoli € 12 under 26, studenti e docenti € 8 (ingresso gratuito docenti accompagnatori, 1 ogni 10 allievi) Da giovidì a giovidì platea € 24 rid. (gruppi, convenzionati, abbonati) € 21; galleria € 21 - rid € 18 Il sogno piccolo imperatore – Blue Dolls – Uomo caverne (Caveman) (riduzioni da martedì a domenica) p.unico € 23 – ridotto (under 26, over 60) € 16 – speciale (gruppi, abbonati e convenz T.Spettacoli) € 12 Don Bosco (riduzioni valide tutti i giorni) platea: € 25 - rid. (convenzionati, abbonati, under 26, over 60, gruppi) € 15 - galleria € 18 – rid. € 15 replica al mattino 16 ottobre ore 10: posto unico € 8 PIEMONTE IN SCENA (in vendita dal 10 giugno sera – riduz valide dal mar alla dom): p.unico € 12 – ridotto (over 60, under 26, gruppi, abb.ti e conv. T. Spettacoli) € 8 abbto a 3 titoli di Piemonte (a scelta tra Q.fantasmi - Giromin – Domnie – Soa ecelensa - Gelindo): p.unico € 24 Trelilu: p.unico € 23 – ridotto (under 26, over 60) € 16 - speciale (gruppi, abbonati e conv T.Spettacoli) € 12 PER FARVI RIDERE (in vendita dal 10 giugno sera – riduz valide dal mar alla dom): Un preside speciale – Una volta nella vita – Orgasmo e pregiudizio – Casa Gioiello – Trelilu Pazzi in partenza – Ti sposo ma non troppo – Muratori p.unico € 23 – ridotto (under 26, over 60) € 16 - speciale (gruppi, abbonati e conv T.Spettacoli) € 12 abbonamento a 3 spettacoli a scelta Per farvi ridere: prezzo unico € 45 FESTIVAL OPERETTA (in vendita dal 10 giugno sera – riduz valide dal mar alla dom): La vedova allegra - Al Cavallino bianco – Principessa Czarda – Cin Ci Là – Ballo al Savoy p.unico € 23; rid. unico (und26, ov60, abbti, conv, gruppi) € 16 – abb. 3 spettacoli F.Operetta p.unico € 51 MEZZOGIORNO A TEATRO (in vendita dal 10 giugno sera): € 2 – abb.to a 3 titoli a scelta € 3 ingresso gratuito abbonati Torino Spettacoli SOLFERINO DI SERA (in vendita dal 10 giugno sera): € 6 – abb.to a 3 titoli a scelta € 12 ridotto abbonati e convenzionati Torino Spettacoli e gruppi scolastici € 4 GRANDE PROSA (in vendita dal 27 settembre) (riduzioni valide dal martedì alla domenica): Sarto per signora- Casa Tolstoj – Romeo e Giulietta – Inter – Trappola – Signora Warren – Mario Scaccia –Varietà Futurista – Marlene D. – Famiglia in guerra – Complici –Cicatrici - A piedi nudi – Muratori - Un preside speciale – Il sogno piccolo imperatore p.unico € 23 – ridotto (under 26, over 60) € 16 – speciale (gruppi, abbonati e convenz T.Spettacoli) € 12 IL FIORE ALL’OCCHIELLO (in vendita dal 27 settembre) Un preside speciale – Una volta nella vita – Orgasmo e pregiudizio – Casa Gioiello – Trelilu Pazzi in partenza – Ti sposo ma non troppo p.unico € 23 – ridotto (under 26, over 60) € 16 - speciale (gruppi, abbonati e conv T.Spettacoli) € 12 Le Compagnie ospiti stanno definendo i prezzi degli altri spettacoli del Fiore all’occhiello (gamma prezzi indicativamente da € 25 a € 45) 33