la bella abitudine di andare a teatro “La grande scatola dei sogni”

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TORINO SPETTACOLI
Teatro Stabile Privato
di Interesse Pubblico
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
SCUOLA DI TEATRO “GIUSEPPE ERBA”
TEATRO ERBA – 10133 Torino – c. Moncalieri 241 – tel. 011.6615447
TEATRO ALFIERI – 10121 Torino – p. Solferino 2/4 – tel. 011.5623800
TEATRO GIOIELLO – 10129 Torino – v. Colombo 31 – tel. 011.5805768
www.torinospettacoli.it – [email protected]
Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Regione Piemonte – Città di Torino
Teatro Stabile Privato di Pubblico Interesse Torino Spettacoli
la bella abitudine di andare a teatro
presentazione dei cartelloni 2009-2010
nei teatri Erba, Alfieri e Gioiello
Eventi d’Autunno - Piemonte in scena – Mezzogiorno a Teatro
Festival di cultura classica - Festival dell’operetta
Fiore all’occhiello - Per Farvi Ridere - Grande Prosa - Solferino di Sera
“La grande scatola dei sogni”
Teatro Alfieri, 10 giugno ore 21 e Teatro Gioiello, 11 giugno ore 21
Oltre 55 anni di tradizione dal pioniere Giuseppe Erba
e 15 anni dal riconoscimento di “Teatro Stabile Privato di Pubblico Interesse”
Per Torino Spettacoli il 2009-10 rappresenta un traguardo di profondo significato: 15 anni di intensa
attività dal riconoscimento ministeriale del ruolo di Teatro Stabile Privato di Pubblico Interesse.
Forte di oltre cinquantacinque anni di tradizione teatrale, avviata nel dopoguerra da quel pioniere che fu
Giuseppe Erba, un manager intelligente e un vero precursore della promozione teatrale, Torino Spettacoli
festeggia i suoi 15 anni nella veste ufficiale di "strumento" di diffusione della cultura teatrale. Il Teatro
Stabile Privato Torino Spettacoli sarà attivo anche per il 2009-10 nei settori della produzione, formazione e
perfezionamento, ospitalità, promozione e ricerca. L’attività, nella pienezza dei suoi aspetti e delle sue
specializzazioni, sarà indirizzata verso un’approfondita, qualificata e continuativa operatività culturale,
strumento di educazione permanente allo spettacolo “a tutto tondo”, per migliorare le abilità e la qualità
della vita. L'impegno sarà connotato dal prevalente rapporto con il territorio torinese e piemontese, con
attenzione all’integrazione con il patrimonio storico ed architettonico, e dalla continuità del nucleo
artistico-tecnico-organizzativo, nonché da una progettualità coerente a livello artistico, culturale e sociale.
Questi 10 e 11 giugno, in particolare, hanno il significato di una tappa importante perché permettono di
presentare la nuova stagione in relazione alla programmazione dei Teatri Erba, Alfieri e Gioiello con
ospitalità scelte nel panorama nazionale e con produzioni della Compagnia stabile Torino Spettacoli. Il tutto,
a comporre una “grande scatola dei sogni”, piena di emozione, accessibile per approfondire tematiche, o per
scoprire qualcosa di nuovo, una scatola da aprire per aprire la porta e il cuore a quello strumento-sognomezzo straordinario che è il teatro.
Gli abbonamenti: per creare "la bella abitudine" di andare a teatro
Torino Spettacoli punta alla promozione anche nell'ampia possibilità di scelta offerta dalle varie formule di
abbonamento, -da chi si cimenta per la prima volta ai più assidui fino agli addicted-, e nel rigoroso
contenimento dei prezzi dei vari abbonamenti, rimasti identici alla passata stagione.
L’opportunità di personalizzare al massimo la “mappa” di fruizione permette allo spettatore di costruire il
percorso teatrale che lo accompagnerà per la stagione, attingendo da cartelloni diversi, in relazione ai
contenuti, ai luoghi di spettacolo e alle tipologie di proposta.
Eventi d’autunno 09-10: per un gustoso anticipo di stagione
Appuntamento con il teatro interdisciplinare e la comicità di marca per un piacevole e coinvolgente inizio
di stagione rivolto a un pubblico di tutte le età.
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Piemonte in scena 09-10: valorizzazione delle realtà teatrali che operano sul territorio
Il cartellone, che nasce dall'impegno pluriennale di Torino Spettacoli per la valorizzazione del patrimonio
storico e culturale della regione e delle forze che vi operano, rinnova la presenza di Alfatre Gruppo Teatro,
capofila di una rassegna di realtà piemontesi e si conclude con l’immancabile Gelindo della tradizione.
11° Festival di cultura classica: etica, cultura e arte bagaglio dell'uomo moderno
Torino Spettacoli crede che il Teatro non possa prescindere da un bagaglio forte di temi e motivi di
valenza etica, intellettuale e artistica; per questo riserva uno spazio di significato alla cultura classica.
Concepito per portare in scena i capolavori greci e romani, radici alle quali attinge a tutt’oggi la nostra
cultura di teatro e di vita, il Festival rinnova il proposito di offrire spettacoli di livello, integrati da
serate a tema e approfondimento. Per un coinvolgimento di spettatori, insegnanti e studenti in una
fruizione partecipata e consapevole, all’insegna di un dialogo capace di chiarificare la materia poetica, la
sua interpretazione e la rappresentazione. Grazie al contributo scientifico di studiosi ed esperti guidati
da Pierpaolo Fornaro e alla collaborazione di Piero Nuti e Adriana Innocenti, due personaggi legati al
teatro classico da lunga frequentazione ai massimi livelli, la ricerca e l’operatività in questo settore
hanno assunto importanza decisiva alla quale danno il loro contributo diverse prestigiose realtà culturali.
Grande Prosa 09-10: per una nuova coscienza teatrale
Il cartellone di Grande Prosa s’inserisce nell’ambito della volontà di servire ed educare gli spettatori,
ascoltandone le richieste, e si conferma “luogo” di proposte qualitativamente valide e abbracciate da un
pubblico ampio che rispecchia l'anima del progetto di Torino Spettacoli. Il lavoro in funzione di un’apertura
per creare uno scambio libero con un auditorio rappresentativo di ambiti diversi. Lo sguardo dei creatori, di
cui la Grande Prosa offre una scelta panoramica, sia attraverso opere originali, sia con la rilettura del
repertorio, ci permette di riflettere in un clima espressivo aperto a scritture artistiche differenti e alla
contaminazione dei segni, che lascia spazio a lavori di fascinazione, di forza, di energia, alla forte
comprensione dell’attimo, alla magia delle utopie di mondi possibili. Sono felice che il pubblico vero si
accosti alla Grande Prosa, come appassionato oppure come “neofita”, attratto da una singola proposta, o
ancora, perché educatore o operatore del settore. Gli spettatori ci raccontano che si sono divertiti, oppure
commossi, o ancora che sono rimasti sorpresi da una lettura registica piuttosto che da un’interpretazione: da
tutti emerge che hanno PARTECIPATO all’emozione teatrale. Emozione nella quale credo, da tutta la vita:
credo nel teatro come evento totalizzante e che l’evento teatrale si costruisca insieme: partecipatori,
dunque, e non solo osservatori da una parte e venditori dall’altra. Lo spettatore ha il diritto di essere
motivato ad andare a teatro per migliorare l’input-output della propria quotidianità, per provare un
coinvolgimento, o un rifiuto, ma che sia sempre un moto dell’anima, un arricchimento della propria cultura
e personalità. Mi piace considerare il teatro UN RISCHIO DELL’ANIMA e del cuore, una sorta di filtro tra la
vita e il trascendente.
Il Fiore all’occhiello 09-10: il “cult” del Teatro leggero guarda al futuro
Il cartellone delle migliori produzioni nazionali -dalla commedia brillante, al musical, alla prova
d’attore- che Giuseppe Erba ha ideato e portato a realizzazione negli anni ’70, ha saputo crescere
coerente e attuale, mantenendo le caratteristiche che lo hanno reso “grande”. Molto è cambiato
dall’inizio, su parecchi fronti, ma il Fiore continua a conservare, e ha anzi consolidato, un motivo
fondamentale della sua origine: la volontà di dare un impulso efficace alla vita teatrale. Gli spettatori,
oggi meglio informati, più consapevoli e dinamici, seguono le iniziative di Torino Spettacoli con
attenzione, con la partecipazione attiva alle rappresentazioni e mantenendo vivo il dialogo, linfa
costruttiva per uno Stabile Privato che ha il compito di servire ed educare. Il cartellone, che offre
momenti lievi e liberatori, accanto a occasioni di ripiegamento interiore, individuati secondo il criterio
essenziale della qualità, è un vero e proprio cult del teatro “leggero”. Torino Spettacoli affronta quindi,
con un prezioso bagaglio, con doveri di primo piano e… con la forza dei sogni, il Fiore all’occhiello 09-10,
impegnandosi in prima linea: perchè si rinnovi e si diffonda sempre più la passione per il teatro.
Festival dell’operetta 09-10: storia d’amore tra Torino Spettacoli e la “piccola lirica”
Continua la grande tradizione del repertorio operettistico, grazie alla formazione storica Compagnia Italiana di
Operette firmata “Corucci”, che trova all’Alfieri il palcoscenico ideale per un fitto pubblico di appassionati.
P.F.R. Per Farvi Ridere 09-10: la libertà di una risata
Il titolo della rassegna è un omaggio all’ultimo spettacolo di Gino Bramieri “Riuscire a farvi ridere” e
affida alla “libertà di una risata” il compito catartico di una serata passata a contatto con la comicità e i
suoi interpreti. Ecco la nuova edizione, ospitata prevalentemente al Gioiello e offerta anche in un
abbonamento “dedicato”.
Germana Erba
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TORINO SPETTACOLI
Piemonte in scena
Valorizzazione delle realtà teatrali che operano in Piemonte
al Teatro Erba
TEATRO ERBA – da giovedì 24 a domenica 27 settembre (da gio a sab ore 21 – dom ore 16)
COMPAGNIA TEATRALE MASANIELLO
tre atti di Eduardo De Filippo - regia Alfonso Rinaldi
Questi fantasmi
con Alfonso Rinaldi, Silvia Ruggiero, Francesco Di Monda, Aniello Santoro, Claudia Di Giulio, Giulia Diglio,
Salvatore Puzo, Claudio D’Acierno, Antonio Servillo, Francesca Zago, Piero Sarcina, Cristina Guadagni
Testo tra i più celebri di Eduardo De Filippo, Questi Fantasmi! (1945) è ambientato a Napoli in un grande
palazzo seicentesco, dove prendono alloggio Pasquale Lojacono e la moglie Maria. In cambio di una
permanenza gratuita, Pasquale dovrà sfatare, all’insaputa della moglie, la diceria sull'esistenza di
fantasmi nell’appartamento. Tuttavia sarà proprio lui a convincersi che l’amante della moglie, abituale
frequentatore della casa, sia uno spirito, e i suoi parenti un branco di spettri che appaiono a reclamare la
presenza del capofamiglia. Il terrore è però mitigato dal tornaconto economico, perché Alfredo, il
“fantasma”, ha l’abitudine di nascondere denaro nelle tasche degli abiti di Pasquale. L’uomo crede
davvero ai fantasmi o finge di credervi per sfuggire ad una realtà che non vuole accettare?
La commedia Questi fantasmi!, al tempo stesso tragica, comica e grottesca, è incentrata sull’ambiguità
della trama e del suo protagonista.
Come affermò lo stesso Autore: “Scrissi la commedia di Pasquale Lojacono per dire che i fantasmi non
esistono. I fantasmi siamo noi, ridotti così dalla società che ci vuole ambigui, ci vuole lacerati, insieme
bugiardi e sinceri, generosi e vili".
TEATRO ERBA – martedì 29 settembre ore 21
COMPANÌA TEATRAL CARLA S.
Giromin a veul mariesse
3 atti comicissimi di Dino Belmondo - scene, adattamento e regia TreMaGi
con Massimo Marietta, Anin Ferrero, Esa Florio, Marco Moretti, Gianni Marietta, Anna Loiodice,
Sergio Coriasso, Luana Moiso, Andrea Marietta, Ada Mercutello
Il gruppo, fondato nel 1975 da alcuni giovani del Circolo Giovanile Michele Rua e ribattezzato in onore a
Carla Suino che partecipò all’attività fin dal principio, ha un repertorio esclusivamente comico-brillante,
perlopiù in piemontese. La scelta è conseguenza dello spirito goliardico del gruppo, che trova ispirazione
nella semplicità del teatro popolare. La compagnia è composta da una quindicina di elementi, tra i quali
alcuni che, sotto lo pseudonimo di “TreMaGi”, svolgono insieme tutto il lavoro che precede la
realizzazione di una commedia: la scelta e l’adattamento del copione, la preparazione delle scene e la
regia. In Giromin, nel mondo piccolo borghese di fine anni trenta, una sequenza di imprevisti viene a
turbare la tranquillità della famiglia Pautasso: prima la temuta apparizione di un fantomatico figlio
illegittimo, poi l’arrivo di un promesso sposo che si rivela un autentico imbecille e, come se non bastasse,
l’amata figlia unica s’innamora del giovane avvocato che ha ridicolizzato Pautasso in tribunale. Chi
riuscirà a restituire la quasi normalità ai protagonisti?
TEATRO ERBA – mercoledì 30 settembre ore 21
GRUPPO TEATRO CARMAGNOLA
Domje n’andi, Tonin!
commedia dialettale piemontese in tre atti di Carlo Artuffo – adattamento e regia Francesco Rizzati
con Gianni Chiavazza, Marina Tuninetti, Margherita Giraudi, Ermanno Mareliati, Elisa Vaschetti Longo,
Emanuela Boasso, Michelino Bosco, Mino Canavesio, GioMaria Tesio
Costantin e Pero sono stati compagni di scuola alle Elementari, amici per la pelle e di bevute da sempre, e
rivali in amore per una vedovella del paese. Uno ha una figlia in età da marito, l’altro un nipote da
maritare: perché non combinare un bel matrimonio e rafforzare l’amicizia con una quasi parentela?
Ottima idea… ma ben distante dai progetti della signorina in questione, già segretamente innamorata di
un altro. Con questa storia paesana, l’autore presenta un efficace e irresistibile carosello di personaggi,
tutti da godere nella loro semplice, diretta comicità.
E’ anche un’occasione per riscoprire il noto comico piemontese della prima metà del secolo scorso,
l’istrionico Carlo Artuffo, uno dei grandi protagonisti della storia teatrale della nostra regione.
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TEATRO ERBA – da giovedì 1 a domenica 4 ottobre (da gio a sab ore 21 – dom ore 16)
ALFATRE GRUPPO TEATRO
Soa ecelensa ‘d Porta Palass
commedia brillante in tre atti di Amilcare Solferini - adattamento Alfatre Gruppo Teatro
con Giovanni Mussotto, Rita Pellegrinelli, Sara Sais, Giancarlo Biò, Marina Bossola, Paolo Cecchetto,
Lina Chiriacò, Paola Roscio, Masimo Rolle, Piero Costanza, Nadia Mercuri
regia Bruno Monticone
Alfatre Gruppo Teatro, ospite storico e leader della rassegna Piemonte in scena si cimenta con un nuovo
testo brillante, tutto da gustare per gli amanti del piemontese.
Nella tranquilla collina torinese del 1920 e dintorni, una nobile famiglia e con essa il Conte Enrico, vivono
una spiritosa commedia degli equivoci, che non lascia tregua alle risate ed al buon umore. Tutto
s’incentra sul tentativo di madama Ricardi di riportare alla fedeltà coniugale il conte suo genero.
Lo strumento sarà un finto fratello, pure finto ministro, un tale Leone Gallo (in realtà ‘n povr’om ‘d Porta
Palass), che avrà l’incarico di spostare le attenzioni amorose della baronessa rivale della figlia, verso
quest’ultimo. In un crescendo di equivoci e di esilaranti situazioni la commedia troverà il suo epilogo
all’insegna del “tutti felici e contenti”.
Vittorio Actis, in arte Amilcare Solferini, nasce a Torino nel 1870. E’ definito poeta e prosatore. Soa
ecelensa ‘d Porta Palass, scritta con Guido Marangoni, è una delle commedie di maggior successo, spesso
considerata una farsa ma capace di offrire tutti gli elementi del “vaudeville”: il ritmo, il “gusto” per gli
equivoci e l’intimo piacere per il divertimento.
TEATRO ERBA – mercoledì 23 dicembre ore 21 – sabato 26 dicembre ore 16
domenica 27 dicembre ore 16 - sabato 2 gennaio ore 16
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
GIOVANNI MUSSOTTO
Gelindo
di Gian Mesturino – regia Girolamo Angione
Scaramantico, affettuoso ritorno di un “must” delle feste di Natale. Tra i pastori del Presepe non manca
mai quello che arriva alla capanna portando una pecora sulle spalle: è Gelindo, uno dei personaggi più
noti e amati della Natività e del teatro popolare piemontese che da tempo immemorabile ne ha fatto il
protagonista di uno storia che di anno in anno ritorna sulle tavole dei palcoscenici per antica e gloriosa
tradizione: perché Gelindo, contadino un po’ burbero ma dal cuore d’oro, incarna i sentimenti più
autentici. Per obbedire al censimento dell’imperatore, Gelindo lascia la sua casa in Monferrato, attraversa
un bosco e, per quella magia che avviene solo nelle favole, si ritrova dalle parti di Betlemme…
Lo spettacolo propone l’originale stesura monferrina recitata in italiano, con qualche piacevole momento in
dialetto, affidata ad un gruppo di interpreti capeggiati da Giovanni Mussotto, il Gianduja della Famija
Turineijsa, qui nei panni di Gelindo.
TEATRO ERBA – da martedì 9 a sabato 13 febbraio
(dal mar al sab ore 21)
TORINO SPETTACOLI in collaborazione con IL CORO/CABANEWS
FESTIVAL NAZIONALE DEL CABARET
TRELILU
Ti vengo a suonare
testi e regia del gruppo
Per Torino Spettacoli è una conferma collaborativa importante: risale ormai al 2005 la promozione del
gruppo al Teatro Erba ed è divertente ricordare la reazione degli interessati: “… ci sono voluti tredici anni
per arrivare in maniera massiccia e non con una botta e via, dalla Provincia Granda a Torino...”.
Quartetto comico-musicale composto da Filippo Bessone (Pippo, cantante-filosofo nonchè autore dei
testi), Piero Ponzo (Peru, ascetico maestro concertatore specializzato in clarinetto ed effetti speciali),
Roberto Bella (Bertu, bello ed impossibile, insigne chitarrista e bluesman con uso appropriato di voce),
Francesco Bertone (Franco, eclettico professore di contrabbasso e cappellaio matto), formano senza tema
di smentita il più importante ensemble di musica “barotta” degli ultimi quindici anni. Famosissimi nella
provincia di Cuneo che ha dato loro i natali e sulle cui piazze si esibiscono con immutato fervore dal 1992,
hanno iniziato a mettere il capino fuori dal nido intervenendo quali applauditissimi ospiti al FESTIVAL
NAZIONALE DEL CABARET 2002 a Torino. Da allora i TRELILU sono diventati a furor di popolo uno degli
appuntamenti fissi nei teatri gestiti dalla Torino Spettacoli all’ombra della Mole. Menestrelli del cantar
sorridendo ad uso del più puro vernacolo langarolo (come dire che cantano in piemontese), hanno al loro
attivo oltre 350 concerti i cui brani sono contenuti in una dozzina di raccolte regolarmente pubblicate ma,
quel che più conta, altrettanto regolarmente vendute. Già vincitori di un disco di “platano” (sì, proprio di
legno), ai non propriamente autoctoni il significato dei loro testi potrà a tratti sfuggire, ma non c’è da
preoccuparsi: qualcuno ha scritto che non è importante quello che dicono ma come lo suonano.
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TORINO SPETTACOLI
Eventi d’autunno
Per un gustoso anticipo di stagione
Teatri Alfieri e Gioiello
TEATRO ALFIERI – da mercoledì 30 settembre a sabato 3 ottobre, ore 21 - fuori abbonamento
Luciana De Biase e Antonio Campa presentano
MASSIMO RANIERI in concerto
TEATRO GIOIELLO – da martedì 6 a domenica 11 ottobre
(9 e 10 ottobre ore 21 – 11 ottobre ore 16 - recite al mattino: dal 6 all’8 ottobre ore 10)
Il sogno del piccolo imperatore
favola musicale di Gian Mesturino - musiche Enrico Messina
scena Simone Pastorino - costumi Pendragon
coreografie Stefania Montorio - regia Alberto Barbi
interpreti Michele Ferrero - Miryam Schiavello - Franco Vaccaro - Alberto Barbi - Raffaele Giangrande
Dopo il successo riscosso in estiva e la passata stagione, torna la favola musicale Il sogno del piccolo
imperatore. Il giovanissimo principe Ying Zhèng, futuro imperatore Qin Shi Huang della Cina unificata,
immortalato dalle grandi imprese di conquista, dalla costruzione della muraglia cinese e dell’esercito di
terracotta, è in ritiro in campagna con il nonno e un pedagogo, che hanno il compito di istruirlo sulle
tradizioni del suo popolo e sui doveri di un futuro imperatore. Il ragazzino, lontano da qualsiasi
aspirazione di comando e potere, vorrebbe dedicarsi ai giochi, ai sogni, alle fantasticherie sui viaggi; e a
una vita serena con la dolce Bao, l’amica del cuore. In questo percorso immaginifico, come premonizione
del suo sfolgorante, ma anche drammatico avvenire, i suoi sogni lo portano a visitare il momento finale a
cui è destinato il suo impero, un mausoleo dorato di gemme, nel quale scorrono fiumi di mercurio che
dovrebbero assicurargli l’immortalità. Ma sogni e giochi, tutto precipita, quando giunge l’annuncio della
morte dell’imperatore e Ying Zhèng, appena dodicenne, si avvia ad essere incoronato. Il sogno del piccolo
imperatore è in realtà un “ponte” fatto di sogni: quello di una ragazzina cinese che vive nella Torino di
oggi che sogna d’un giovane principe della Cina antica destinato a diventare un grande imperatore ma
che, nel suo cuore bambino è lontano da qualsiasi aspirazione al comando, al potere, alle grandi imprese
di conquista. Un sogno che si fa epico e romantico ad un tempo.
TEATRO GIOIELLO – da giovedì 15 a domenica 18 ottobre
(dal 15 al 17 ottobre ore 21 – 18 ottobre ore 16)
BLUE DOLLS
The Blue Dolls Show
La musica italiana in trio
Lo spettacolo offre un viaggio attraverso il tempo dagli anni ’30 agli anni ‘50/’60, gli anni della Radio e
della neonata TV, in un crescendo di canzoni romantiche e divertenti. Le Blue Dolls nascono grazie ad una
felice intuizione di Paolo Volante, e vengono lanciate al Louisiana Jazz Club di Genova, alla fine del 2005.
Dopo i concerti al Blue Note di Milano, al Montreux Jazz Festival, al Jazzonlive di Brescia, alla Cantina
Bentivoglio di Bologna, al Brass Group di Palermo, al Cotton Club di Roma, al Naima Jazz Club di Forlì,
all’Inoui di Lussemburgo, le Blue Dolls si sono avviate verso il grande successo anche grazie a trasmissioni
televisive quali Maurizio Costanzo Show, Markette, Cominciamo Bene, Italia sul 2, Cantando Ballando...
Le Blue Dolls sono in tour continuo con innumerevoli concerti nei maggiori teatri e piazze italiani e nei più
importanti festival. Nel 2008 hanno ricevuto la Nomination agli Italian Jazz Awards come Best Singers. Le
Blue Dolls sono un gruppo vocale basato sull’organico del Trio Lescano o delle Puppini Sisters con un
repertorio di canzoni italiane di swing e musica leggera. Lo show delle tre “bambole” parte dal repertorio
dei più famosi interpreti, compositori, arrangiatori italiani come Alberto Rabagliati, Pippo Barzizza, Gorni
Kramer e il Trio Lescano riproponendone canzoni famosissime come Pippo non lo sa, Maramao perché sei
morto?, Baciami piccina… Alla tradizione degli anni ’40, affiancano un repertorio anni ‘50 che va da
Renato Carosone al Quartetto Cetra, con incursioni negli anni 60-70 con brani di Mina, Rita Pavone. Il tutto
reinterpretato con uno stile unico, accompagnato dalla travolgente presenza scenica, raffinata e acqua e
sapone ad un tempo. I brani sono simpaticamente introdotti dai membri del gruppo, tra cenni di storia e
un bel po’ di ironia. Il trio è accompagnato da una sezione ritmica composta da: Marco Parodi alla chitarra
(autore di buona parte degli arrangiamenti), Paolo Volante al pianoforte (fondatore e direttore artistico
del gruppo), Riccardo Vigorè, uno dei migliori contrabbassisti italiani e il grande Luca Rigazio alla batteria.
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TEATRO ALFIERI – da venerdì 16 a domenica 18 ottobre
(ven ore 20.45 – sab ore 15.30 e 20.45 - dom ore 15.30; recita per le scuole: ven 16 ottobre ore 10)
MARCELLO CIRILLO
Don Bosco musical
A 150 anni dalla fondazione dell’ordine dei Salesiani
Un musical dedicato alla vita del Santo che ha reinterpretato l'Oratorio
con ROBERTO BARTOLETTI PINO DELLE CHIAIEI
coreografie Claudio Meloni – scenografia e luci Pepi Morgia
testi Renato Biagioli e Piero Castellacci - musiche Alessandro Aliscioni, Achille Oliva
regia Piero Castellacci
Dopo il successo incontenibile di Forza Venite Gente e di Madre Teresa, ritorna in scena il regista Piero
Castellacci con un nuovo musical dedicato alla figura di un grande innovatore dell'Educazione e della
storia religiosa italiana: Don Bosco, affidato all’interpretazione del famoso cantante e presentatore
televisivo. Don Bosco, 150 anni fa, sognò una carta dei diritti per gli adolescenti costretti fin dalla tenera
età a lavorare, consacrandosi come una sorta di precursore dei sindacati dei nostri giorni.
“Era un prete che viveva in mezzo alla gente, sulla strada. Un grande uomo con un cuore semplice e
un’umiltà infinita”. Umiltà confermata anche dalla sua decisione di fondare un ordine (quello dei
Salesiani) che non porta il suo nome ma quello di Francesco di Sales, vescovo francese del XVI secolo. Le
musiche e i testi sono stati pensati da Castellacci in collaborazione con Olimpio Petrossi (produttore RCA
che ha partecipato alla realizzazione di dischi storici di Venditti, Patty Pravo, Cocciante, De Gregori, Amii
Stewart), le coreografie sono di un ballerino di punta per programmi come Domenica In, Premiatissima,
Fantastico08, le luci sono a cura di Pepi Morgia (light designer di fama internazionale, regista, scenografo,
direttore artistico di festival culturali, ambasciatore Unicef). Senza dimenticare la presenza di Marcello
Cirillo, da sempre cantante, pupillo di Arbore ai tempi di Quelli della notte, oggi conosciuto ai più come
presentatore televisivo (Mezzogiorno in famiglia, Telethon, Nientepopodimenochè).
TEATRO ALFIERI – da martedì 20 a domenica 25 ottobre
(gio 22, ven 23, sab 24 ore 20,45 – dom 25 ottobre ore 15,30; recite al mattino: mar 20 e mer 21 ore 10)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
MARIO ACAMPA SILVIA BARBERO VALENTINA BATTISTONE DOMENICO BERARDI
SIMONE FARAON RICCARDO GENOVESE
L’Asino d’oro
uno spettacolo di Gian Mesturino - regia Girolamo Angione
Dopo il successo riscosso nella passata stagione, torna L’asino d’oro, firmato da Gian Mesturino (già
autore, tra l’altro, di una spassosa edizione del Miles gloriosus di Plauto) e ispirato al romanzo di Lucio
Apuleio da Madaura, si avvale delle musiche di Bruno Coli e della regia di Girolamo Angione.
Ecco dunque le avventure del giovane Lucio in un’atmosfera fantastica, carica di mistero e di
spettacolarità.
Assistendo di nascosto alla trasformazione di una matrona in gufo, Lucio vuole sperimentare su di sé tale
metamorfosi, ma sbaglia unguento e diventa asino, pur mantenendo facoltà raziocinanti. Per riacquistare
sembianze umane, Lucio dovrà subire molte spassose peripezie. Ecco dunque, nell’invenzione continua
che dà vita allo spettacolo, fondersi e contrapporsi l’espressività dei dialetti, la seduzione del canto,
l’esuberanza dei travestimenti, il gioco dei sensi e della sensualità, in una rocambolesca avventura
scenica, tra canzoni, balli e colpi di scena.
L’asino d’oro, insieme a Satyricon di Petronio, è l’unico romanzo latino pervenutoci, fatto oggetto nel
tempo di studi, critiche, traduzioni, adattamenti, raffigurazioni e rappresentazioni. La parola ai creatori:
“Il nostro intento di autori, registi, musicisti, scenografi e interpreti è quello di rivisitarlo
disinvoltamente e riproporlo in una chiave scorrevole e briosa, per inculcare alle giovani generazioni,
l’amore per la cultura classica, e magari per invogliarle a leggere l’originale…”.
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TEATRO GIOIELLO – da martedì 20 a sabato 31 ottobre
(dal 20 al 24 e dal 27 al 31 ottobre ore 21 – 25 ottobre ore 16)
THEATER MOGUL – TEATRO DELLE ERBE
MAURIZIO COLOMBI
Caveman – L’uomo delle caverne
di Rob Becker - regia Teo Teocoli
Dopo il grande successo riscosso in America, in Italia e a Torino, torna al Teatro Gioiello uno spettacolo
che ha conquistato gli spettatori del Fiore all’occhiello e di Per Farvi Ridere.
Si tratta del monologo più longevo nella storia di Broadway. Lo show, in tour mondiale, ha conquistato i
cuori di milioni di persone in più di 15 differenti lingue, prodotto in 30 paesi, tra cui Stati Uniti, Canada,
Sud Africa, Lettonia, Svezia e Germania. Nella versione italiana, Caveman è interpretato da Maurizio
Colombi (già regista dello spettacolo dei record Peter Pan il Musical) e diretto da Teo Teocoli alla sua
prima regia teatrale. Frutto di tre anni di studi di antropologia, preistoria, psicologia, sociologia e
mitologia, l’opera teatrale originale, scritta da Rob Becker, commediografo, nonché protagonista della
versione statunitense, è stata portata sul palco per la prima volta il 26 marzo 1995 allo Helen Hayes
Theater di New York, diventando, dopo 2 anni e 702 performance, il monologo di più lunga durata nella
storia di Broadway. Questo sguardo preistorico alla battaglia dei sessi è uno studio umoristico che affronta
le dinamiche di coppia, spingendo, con forte impronta ironica, sulle incomprensioni tra uomo e donna e su
come tali differenze possano creare fraintendimenti.
TEATRO ALFIERI – da mercoledì 28 a sabato 31 ottobre
(mer 28, gio 29, ven 30, sab 31 ore 20,45)
SOSIA & PISTOIA
MARCO MARZOCCA
Da Giovidì a Giovidì
con STEFANO SARCINELLI e MAX PAIELLA
di Marco Marzocca e Federico Andreotti - regia Federico Andreotti
Attesissimo nuovo spettacolo che propone un inedito cammeo di comicità all’insegna della risata.
Ariel, il simpatico domestico filippino, e l’irascibile Notaio avverso agli usi e costumi moderni, sono i due
personaggi principali che Marco Marzocca interpreta in questo spettacolo, in cui il pubblico potrà ritrovare
il piacere semplice della commedia all’italiana, unito alla forza comica del cabaret. La storia si svolge
all’interno dello studio del produttore Stefano Toro, figlio del Notaio Raimondo. Il loro collaboratore
domestico è lo sconclusionatissimo Ariel, che non mancherà di combinare disastri di ogni tipo. La storia si
sviluppa raccontando una giornata di audizioni organizzata dal produttore Stefano Toro e comincia con un
inedito Marco Marzocca, nei panni di sé stesso che, accompagnato dal suo “trucido” agente, propone una
sceneggiatura. Nello studio si susseguiranno ben dieci personaggi interpretati ora da Marco Marzocca, ora
dall’eclettico Max Paiella, che daranno vita a continui colpi di scena, rivelando nel secondo atto il
complesso rapporto tra padre Notaio e figlio. Da Giovidì a Giovidì è uno spettacolo che gioca
continuamente sul rapporto tra teatro e cabaret insistendo sulla diversità specifica tra i due generi: la
quarta parete, quel muro immaginario che divide l’attore teatrale dal suo pubblico e che invece il
cabarettista “rompe” continuamente cercando un rapporto, un’interazione, un contatto.
Da Giovidì a Giovidì è una commedia in due atti che non rinuncia al ritmo incredibile di battute alle quali
ci ha abituato il cabaret per arrivare attraverso tutti i personaggi di Marzocca, da Ariel al Notaio, da
Cassiodoro a Mamma Orsa, a un finale veramente sorprendente.
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TORINO SPETTACOLI
11° Festival di cultura classica
temi e motivi etici, intellettuali e artistici bagaglio dell'uomo moderno
Teatri Erba e Alfieri
TEATRO ERBA – lunedì 5 ottobre ore 21
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
Ciò che uno ama - Poeti lirici dell’antica Grecia in scena
a cura di Adriana Innocenti
ritorna lo spettacolo-conferenza tradotto da Dario Del Corno in omaggio alla 1a edizione del Festival
serata inaugurale e di presentazione del Festival a cura di Germana Erba e Pierpaolo Fornaro
ingresso libero fino ad esaurimento posti, previa prenotazione
"Sono voci poetiche che ci arrivano da lontano. 2600 anni sono trascorsi: eppure le sentiamo come nostre.
Parlano infatti di cose che ancora ci riguardano: la dolcezza dell’amore e dell’amicizia, la rabbia dell’odio,
il dolore dell’addio, la gioia di un incontro erotico, il piacere dello stare insieme… soprattutto ci parlano
dei tanti aspetti e sentimenti della vita con una freschezza nativa, con una nitidezza di linee, una
essenzialità che consente di giungere al cuore delle situazioni”. Archiloco, Mimnermo, Alceo, Anacreonte,
Alcmane, Ibico, Simonide, Pindaro e Bacchilide… la serata si compone di un primo momento dedicato ai
bellissimi versi dei poeti lirici greci con Ciò che uno ama (titolo storico e scaramantico per Torino Spettacoli)
e della presentazione del festival con gli artisti e gli esperti coinvolti nell’undicesima edizione.
TEATRO ERBA – da martedì 6 a giovedì 8 ottobre
(6 e 7 ottobre ore 21; 8 ottobre, ore 10 - recita scolastica)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
PATRIZIA POZZI CARMELO CANCEMI EUGENIO GRADABOSCO RICCARDO GENOVESE
Alcesti, appassionante storia d’amore tra mito e cronaca
adattamento di Pierpaolo Fornaro e Girolamo Angione - musiche dal vivo Riccardo Genovese
scena, costumi e maschere Elisabetta Ajanì - regia Girolamo Angione
5° anno di repliche per uno spettacolo che ha saputo conquistare il pubblico sia per il suo testo che per la
intensa messa in scena. La poesia dell’Alcesti di Euripide, per raccontare una delle più appassionanti
storie d’amore, quella tra Ted Hughes e Sylvia Plath; una storia d’amore e di morte, così assoluta e
travolgente che solo uno dei due poté uscirne vivo; e fu Ted che, a più di trent’anni dal suicidio di Sylvia,
rilesse in chiave autobiografica la tragedia dell’eroina che sceglie di morire al posto del marito: Alcesti si
confonde con Sylvia e diventa cosciente rimorso. Ma la nostra Alcesti va oltre: il dramma moderno di
Sylvia e di Ted sale in primo piano e la tragedia antica va in scena nel salotto londinese di Sylvia in quel
febbraio del 1963, in cui si consumò la fine della poetessa. La distanza tra mito e cronaca quasi si annulla,
le parole antiche ora feriscono nella loro stessa bellezza poetica e si fanno strumento di una lacerante
resa dei conti finale.
TEATRO ERBA – da giovedì 8 a domenica 11 ottobre
(8, 9, 10 ottobre, ore 21 - 11 ottobre, ore 16)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI – PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO
I diversi suoni dell’amore
novità assoluta di Enrico Fasella da Saffo, Catullo, Orazio, Marziale
Un percorso attraverso l’incontro d’amore, sia esso felice o infelice, consumato oppure soltanto sperato.
Lo strumento di analisi è il suono, suono affettivo, suono metrico, suono poetico e palpito recitativo, in un
nuovo testo che, attingendo dalle straordinarie fonti antiche (Saffo, Orazio e Marziale) offre
sperimentazione linguistico-letteraria e interpretativa. La poesia come sintesi di pensieri che inondano la
mente, soprattutto negli attimi in cui l'animo umano cede alle tentazioni del dio Eros. L'antichità è ancora
mentore, a noi uomini del ventunesimo secolo, di quanto il desiderio di amore possa raramente
disgiungersi dal piacere carnale, dall'incontro delle anime e dei corpi, fino a raggiungere la perfetta
unione tra il desiderio e l'estasi. Tre esempi di vita vivente in metriche diverse, ma di pari forza ed
impatto: Saffo, Orazio e Marziale. La viva spontaneità di autori che hanno liricizzato in versi di validità
perenne l'unica forza che “fa mover gli astri e le stelle”: l'amore. Tra i momenti di particolare
suggestione, l'inno ad Afrodite, forse una delle più belle e delicate liriche pervenuteci, in cui Saffo
esprime la pena e l'ansia per l'amore non sempre corrisposto. Al maestro di eleganza stilistica e ironia
Orazio il compito di dettare i celebri canoni dell'ars vivendi, all’insegna dell'invito a vivere intensamente
ogni attimo.
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TEATRO ERBA – da martedì 13 a domenica 18 ottobre
(13 e 14 ottobre ore 10 - 15, 16, 17 ottobre, ore 21 - 18 ottobre, ore 16)
ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI
Le Troiane
di Euripide – regia Adriana Innocenti
Troia è distrutta, rasa al suolo: in questo lager le superstiti vittime di tale distruzione sono in attesa di essere
assegnate come bottino di guerra ai vincitori. Dove Euripide? Dove la realtà di ieri, di oggi, di sempre? Il grido
della disperazione, la domanda continua del perché delle guerre si traduce nel grido doloroso di Adriana
Innocenti che interpreta Ecuba proiettandovi il dolore furioso e viscerale di tutte le “madri-terra”, di tutte le
donne, le spose, le figlie del mondo che subiscono il gioco viscido e perverso, o semplicemente stupido dei
potenti. C’è un passaggio del coro che ha offerto alla regista la chiave di lettura più pertinente per
l’interpretazione di tutto lo spettacolo: “Tutto fu inutile, ma se gli Dei ci avessero travolto rovesciando
nell’abisso della terra le cose che stanno alla luce, saremmo scomparse senza fama e gli uomini che verranno
non ricorderebbero il nostro dolore nei canti delle Muse”. Emerge forte non solo la modernità, ma la
dimensione eterna ed universale di questa tragedia alla quale gli ateniesi assistettero alla vigilia della
spedizione in Sicilia e alla quale noi assistiamo come monito di rifiuto degli errori a cui porta la sete di
dominio e come lamento funebre non solo sulla sorte dei vinti ma anche dei vincitori.
TEATRO ERBA – da lunedì 19 a giovedì 22 ottobre
(19, 20, 21 ottobre, ore 21 - 22 ottobre ore 10)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
Metamorfosi
di Girolamo Angione e Pierpaolo Fornaro, da Ovidio a Kafka - regia Girolamo Angione
La favolosa pedagogia delle Metamorfosi ci concilia con la natura stessa e ci rasserena: nel flusso vitale che
scorre dalla materia inerte all’intelligenza dell’essere razionale, qualcosa della nostra individuale ansia avrà
modo di placarsi. Non saremo per sempre perduti. I miti di metamorfosi che piacquero a Dante, a
D’Annunzio e tanti altri successori e interpreti di Ovidio, sono giunti fino a noi come un arazzo meraviglioso
che, con raffinatissima ironia, illustra e suggerisce cordiale necessaria speranza.
Pierpaolo Fornaro, che alle Metamorfosi ha dedicato un saggio definendole “il classico da riscrivere
sempre”, ne ha colto la loro percezione fino alla contemporaneità: “Metamorfosi è il nome della più
grande fantasia che dal tempo di Ovidio percorre tutta la letteratura europea. Nell’immaginare un
trapasso, un esito della vita che non sia annullamento ma preservazione nel cambiamento, un poeta latino
ci offre un salutare schermo al sempre presente timore della morte. Pietre che diventano uomini, Eco che si
trasforma in pura voce, Dafne in alloro, Aracne in ragno, Cadmo in serpente non sono soltanto gioco
immaginario. La metamorfosi stessa infatti si mostra in metamorfosi e dà via via la prova della nostra forse
irreparabile sfiducia esistenziale, e rivela oggi in noi non più la salute dell’animo antico, ma la malattia
dell’animo moderno. Al termine del percorso proposto in scena, Kafka esprime – trasformando un uomo in
scarafaggio, cioè un individuo innocente in animale reietto e schifoso – la catastrofe dei nostri tempi
crudeli, la disumanità angosciante a cui – per oscura colpa nostra – siamo condannati. E la metamorfosi per
noi diviene, più che un penoso annichilimento, una metastasi del nostro essere“.
TEATRO ALFIERI – da martedì 20 a domenica 25 ottobre
(gio 22, ven 23, sab 24 ore 20,45 – dom 25 ottobre ore 15,30 - recite al mattino: mar 20 e mer 21 ore 10)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
MARIO ACAMPA SILVIA BARBERO VALENTINA BATTISTONE DOMENICO BERARDI
SIMONE FARAON RICCARDO GENOVESE
L’Asino d’oro
uno spettacolo di Gian Mesturino - regia Girolamo Angione
L'unico romanzo latino pervenutoci intero offre ancora oggi intreccio, ritmo e sagacia davvero rari. Le
avventure del giovane Lucio sono tutte intrise di un’atmosfera fantastica, carica di mistero e di
trasparente spettacolarità. Ospite del ricco Milone e di sua moglie Pànfila, esperta di magia, riesce ad
assistere di nascosto a una delle trasformazioni cui si sottopone quest’ultima. Vedendo che Pànfila, grazie
a un unguento, si muta in gufo, Lucio vuole sperimentare su di sé tale metamorfosi ma sbaglia unguento e
diventa asino, pur mantenendo facoltà raziocinanti. Per riacquistare sembianze umane, Lucio dovrà
cibarsi di rose…
Nella trasposizione scenica la magia che ammalia e irretisce il temerario Lucio diviene la magia stessa del
teatro, che è metamorfosi per natura. Ecco dunque, nell’invenzione continua che dà vita allo spettacolo,
fondersi e contrapporsi l’espressività dei dialetti, la seduzione del canto, l’esuberanza dei travestimenti,
il gioco dei sensi e della sensualità, in una rocambolesca avventura scenica all’insegna di quella
“curiositas” che muove il mondo dell’Asino d’oro e, forse, il mondo intero.
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TEATRO ERBA – da venerdì 23 a lunedì 26 ottobre
(23 e 24 ottobre ore 21 - 25 ottobre ore 16 - 26 ottobre ore 10)
PIERO NUTI
Processo a Socrate
dalle opere di Platone – scritto e diretto da Piero Nuti
Un ritorno a grande richiesta, ormai appuntamento fisso del Festival di cultura classica per una delle più
vibranti interpretazioni di Piero Nuti.
I dialoghi di Platone dedicati al processo e alla condanna a morte di Socrate rappresentano una delle più
alte riflessioni sul senso della giustizia, del dovere dell’uomo e della morte. Lo stesso Socrate, a colloquio
con i suoi discepoli, nel momento estremo della condanna capitale, fornisce con le sue parole e con il suo
comportamento la prova vivente di una esistenza spesa a testimoniare il valore assoluto dell’obbedienza
alle leggi, dell’amore per la patria, della religiosità, della giustizia. Nonostante gli accorati appelli a
cercare la salvezza, Socrate va incontro alla morte con la consapevolezza di chi accetta il martirio come
prova di altissima umanità, come testimonianza del senso più alto della giustizia.
TEATRO ERBA – da martedì 27 a venerdì 30 ottobre
(dal 27 al 29 ottobre ore 21 – 30 ottobre ore 10)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI COMPAGNIA TEATRO NUOVO
ENRICO FASELLA ALBERTO BARBI ETTORE LALLI MARIO ACAMPA
SILVIA BARBERO VALENTINA BATTISTONE SIMONE FARAON ENRICO MESSINA
Cabiria, il kolossal!
spettacolo multimediale liberamente ispirato alle opere di Pastrone, D’Annunzio, Salgari, Flaubert, Pizzetti
di Gian Mesturino e Filippo Crivelli – regia Filippo Crivelli
Dopo l’accoglienza riscossa nella passata stagione, torna Cabiria, il kolossal!, realizzata grazie
all’interazione di prosa, danza, contributi multimediali e a un’ambientazione di grande impatto visivo, per una
proposta di teatro accessibile, aperto al dialogo con il cinema e soprattutto aperto al confronto e alla sensibilità
dello spettatore di oggi. Tratto dalle opere di Emilio Salgari e Gustave Flaubert per la geniale intuizione di
Giovanni Pastrone, che volle al suo fianco come sceneggiatore Gabriele D'Annunzio, il film Cabiria è diventato una
icona emblematica del cinema muto e del cinema italiano, non a caso nato a Torino e vero cimelio del Museo
Nazionale del Cinema, che l’ha recentemente restaurato. Fu D'Annunzio a volere come titolo della pellicola
Cabiria, in quanto nome della protagonista che il dio Moloch vuole sacrificare. Sulla scia e sulla forza di questo
capolavoro, lo spettacolo vuol rendere omaggio a tutte le personalità che hanno contribuito a costruirlo.
TEATRO ERBA – da venerdì 30 ottobre a lunedì 2 novembre
(30, 31 ottobre, ore 21 - 1 e 2 novembre, ore 21 - lunedì 2 novembre: recita scolastica, ore 10)
LUDUS IN FABULA
MARINA THOVEZ MARIO ZUCCA
Casina
di Marina Thovez da Tito Maccio Plauto - scene Nicola Rubertelli – adattamento e regia Marina Thovez
Casina è una trovatella che è stata adottata dalla ricca coppia di Lisidamo e Cleustrata. I due hanno già un
figlio che si innamora di Casina. La fanciulla è talmente bella che anche il vecchio patrigno, Lisidamo,
perde la testa. Cleustrata parteggia per il figlio, ma non essendo possibile un matrimonio tra un uomo
libero e una schiava, propone di darla in moglie al giovane scudiero Calino. Lisidamo a sua volta, per non
svelare la sua vera intenzione di avere Casina, propone di darla in sposa al vecchio fattore Olimpione,
complice delle sue bramosie. Dopo vari litigi tra marito e moglie e tra i due servitori, si decide di affidare
al fato la scelta, tramite un sorteggio! Vince Olimpione. E mentre Lisidamo si prepara alla sua notte
d’amore, le donne di casa architettano una grande beffa che manderà in bianco i due vegliardi.
Plauto è tra i più grandi commediografi mai esistiti. Che rovello, allora, metterlo in scena! Questa Casina
conserva tutta la classicità della parola plautina, rimanendo filologicamente fedele al testo. Un testo che è
un intreccio fortissimo, ripreso da un originale greco di tale successo e rappresentato per generazioni
attraverso diversi secoli e diverse culture da potersi considerare ormai a “prova di pubblico”. Casina è tra
le più riuscite commedie di Plauto, perché i personaggi sono ritratti con tali sfaccettature che si affrancano
dall’intreccio e aggiungono al perfetto meccanismo comico una piacevolezza fatta di sentimenti, di
delicata psicologia. E’ un fregolismo senza fiato, è il teatro nel teatro, è uno scambio di persona
all’ennesima potenza, è un gioco che a Plauto -che ha fatto dell’arte di far apparire un personaggio quando
meno te lo aspetti uno dei punti chiave della sua vis comica- sarebbe piaciuto molto. Sicuramente una
"Casina" così non si é mai vista.
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TORINO SPETTACOLI
Grande Prosa
Spettatori per una nuova coscienza teatrale
Teatri Erba - Gioiello - Alfieri
TEATRO ERBA – da martedì 3 a domenica 15 novembre (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16)
DIAGHILEV
FLAVIO BUCCI
Sarto per Signora
di Georges Feydeau - musiche originali di Jacques Offenbach - messinscena Nucci Ladogana
Flavio Bucci, un protagonista della scena particolarmente amato dal pubblico del Teatro Erba di Torino, ci
propone quest’anno uno scoppiettante Sarto per signora. "Il teatro era il suo vizio. Ci metteva la cura
meticolosa dei maniaci.", scrisse Cocteau di Feydeau. Indolente e taciturno, osservatore per natura,
dominato insieme da un'ossessione di concretezza e di geometria, Georges Feydeau (1862-1921) visse
interamente nella sua opera, una vasta serie di vaudevilles, che si presentarono in origine dissimulati
nella pullulante produzione del teatro leggero parigino di fine secolo, e col tempo, invece, hanno sempre
più sicuramente acquistato il rilievo dei testi classici, fino ad essere riconosciuti come massimo esempio
del teatro comico francese dopo Molière. Feydeau ha lo sguardo freddo e la temerarietà dei grandi autori
comici: una volta isolato il suo materiale da una larga fascia sociale, che comprende una certa borghesia e
il demi-monde della Belle Époque, egli spinge l'analisi delle situazioni fino ad un estremo maniacale, dove
la satira sembra andare al di là di sé stessa e fissarsi in una astratta perfezione dei movimenti, come se al limite - ogni gesto fosse scritto su un impossibile pentagramma. E già questo può far capire perché
Feydeau sia stato spesso, giustamente, annoverato tra i padri del teatro moderno.
TEATRO ERBA – da martedì 17 a domenica 22 novembre (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16)
DIAGHILEV - TORINO SPETTACOLI
RENATO CAMPESE MONICA GUAZZINI
Casa Tolstoj
di Dacia Maraini
musiche Pasquale Filastò – costumi Laura Amoruso - impianto scenico e regia Dominick Tambasco
La parola a Dacia Maraini: “Casa Tolstoj racconta la storia di un famoso matrimonio, quello di Lev Tolstoj
con Sofia Beers. Siamo in Russia negli anni ’60, del secolo decimonono. Non si tratta di un dialogo diretto
ma di un parlarsi attraverso i quaderni: lui a lei e lei a lui. Non si erano promessi di leggersi a vicenda
anche i pensieri più intimi? Ma quello che all’inizio era un meraviglioso dono d’amore, diventa in seguito
una prigionia. Quando si fidanzano Lev e Sofia sono romanticamente innamorati, il bisogno di conoscersi li
isola dal resto del mondo. In realtà, come spiegherà poi Tolstoj nella Sonata a Kreuzer, le ragazze di allora
non erano affatto preparate al matrimonio: immaginavano il legame a due come promessa di vita fatta solo
di delizie e astrazioni amorose. Invece la quotidianità di una moglie russa, per quanto aiutata da tate e
serve, era piena di dolori e prove amare. Di fronte a queste realtà Sofia perde ad una ad una le sue
illusioni. Possibile che il matrimonio sia solo questo? Eppure l’amore c’era. C’erano i figli con le loro
tenerissime presenze, c’erano gli amici, i familiari, i libri, la musica, le passeggiate nei boschi. Ma qualcosa
nel cuore ingenuo della ragazza Sofia rimane incompiuto e insoddisfatto. Cercherà di rimediare aiutando il
marito, ricopiando quello che lui scriveva frettolosamente di notte. D’altro canto anche Lev, che pure è
innamoratissimo della moglie, si renderà conto che la cultura della sua epoca non aiuta gli sposi ad amarsi e
rispettarsi, che la gioia di stare insieme sarà guastata dalla noia, dalle trasformazioni dei corpi, dalle
tentazioni extramatrimoniali. Casa Tolstoj vuole restituire alla consapevolezza odierna qualcosa che nelle
biografie dei grandi uomini non appare: la loro storia più privata”.
TEATRO ALFIERI – da martedì 17 a domenica 22 novembre
(dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
ROSARIO COPPOLINO e ANTONELLO PICCOLO per MOLISE SPETTACOLI
CORRADO TEDESCHI DEBORA CAPRIOGLIO
L’anatra all’arancia
di Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon - regia Ennio Coltorti
Una crisi coniugale. Che provoca infedeltà. E conseguenti scontri, liti, tensioni insomma niente di nuovo. Ma se
questa sgradevole e diffusa situazione viene a crearsi tra persone civili, allora ecco la novità: niente drammi; ci
si incontra, ci si conosce, si fa amicizia, ci si accorda e tutto può rientrare in un razionale ed equilibrato
“sottocontrollo”. Ma tutto questo è realmente possibile?
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TEATRO ERBA – da martedì 24 novembre a domenica 13 dicembre
(recite scolastiche ore 10: mar 24, mer 25, lun 30 nov – gio 26, ven 27, sab 28 nov, mar 01, mer 02, gio 03,
ven 04, sab 05 e da mar 08 a sab 12 dic ore 21 – dom 29 nov, dom 06 e dom 13 dic ore 16)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
Romeo e Giulietta
drammaturgia Girolamo Angione da Shakespeare – regia Enrico Fasella
L’amore di Romeo e Giulietta è qualcosa di più che non un semplice sentimento privato, o una banale e
insana passione. L’amore, nell’opera shakespeariana, ha una forte carica eversiva e profondamente
carnevalesca: infatti, come il carnevale rovescia i rapporti sociali, così l’amore di Romeo e Giulietta non si
cura delle convenzioni, degli usi e dei costumi, e sfida istituzioni secolari e fazioni e famiglie
d’appartenenza. L’amore, quell’Amore (ma ve ne possono essere altri?) è scandaloso. Perché scandaloso?
Perché genera confusione, perché è per propria natura anarchico; è perciò qualcosa che le autorità e la
società stessa non riescono mai a imbrigliare del tutto: nonostante l’istituto del matrimonio.
Nel Romeo e Giulietta l’amore è carnevale, ribaltamento, commedia e quindi “Vero Amore”. Tutto è
maschera, sensualità, beffa del destino, scherzo della divinità che si diverte a prendere in giro due
bambini (perché Giulietta, ricordiamolo sempre, ha solo tredici anni), fino a condurli fatalmente alla
tragedia finale. Quello che ci colpisce di Giulietta è però il suo profondo, radicale, rapidissimo,
mutamento psicologico: da bambina senza volontà disposta a sposare chiunque (Paride, per la precisione),
a ragazza tenace e determinata capace di sfidare tutti: padre, madre, promesso sposo e clan, pur di
realizzare il suo sogno e cioè la sua volontà. L’amore che rende adulti, insomma. E la trasformazione è
così repentina (Shakespeare comprime gli avvenimenti proprio per rendere più efficace l’effetto scenico)
che alla fine proviamo pietà persino per gli ottusi genitori: non hanno mai conosciuto davvero la propria
figlia! Davvero non sanno chi sia, e cosa sia stata in raltà Giulietta! E cosa può esservi di più triste per un
padre e per una madre? Un privilegio questa conoscenza, che il bardo inglese riserva invece e ovviamente,
ma anche con un certo qual gusto del paradosso, al pubblico del teatro. Ma si diceva “il carnevale” nella
tragedia. Infatti, se non è proprio una festa di carnevale quella in cui Romeo incontra per la prima volta
Giulietta poco ci manca. E’ un ballo in maschera ed è grazie al mimetismo della maschera e dei costumi
che falsificano la realtà e quindi la ribaltano e quindi la rendono più vera, che il nostro innamorato (fino a
quel momento di un’altra) può, del tutto inaspettatamente, rivolgerle la parola.
E’ il destino che li fa incontrare; ma è sempre il destino che li divide.
TEATRO ERBA – da martedì 15 a domenica 20 dicembre
(dal mar al sab ore 21 – dom ore 16)
FAMA FANTASMA TORINO SPETTACOLI
MARCO VACCARI
Inter
100 anni di storia nerazzurra… in 90 minuti più eventuale recupero
di Matteo Colombo – regia Marco Vaccari
1908-2008: cento anni di Inter. E adesso, un nuovo scudetto.
Un secolo di storia trascorso tra vittorie e sconfitte, delusioni e successi. Un’epopea a due colori: il nero e
l’azzurro. Inter ripercorre la vicenda di una squadra di calcio famosa nel mondo, celebra il centenario
della gloriosa formazione milanese, apre le porte del sogno, della leggenda, del mito. Pensato anche per i
non interisti, anche per chi non è tifoso, Inter non è solo un “viaggio” tra gli almanacchi, le coppe, gli
scudetti e i trofei conservati dalla Società nella sede di Milano. E’ soprattutto una storia di sport e quindi
di uomini, di passioni, di sentimenti veri e autentici. Qualcosa di evocativo, di poetico, di magico… dove
convivono volti del passato, campioni di oggi, goal da restare a bocca aperta, aneddoti e curiosità
raccontati anche attraverso la rivisitazione di brani in prosa e in versi “presi a prestito” dalla letteratura.
Questo è Inter: per portare il pallone sul palcoscenico. Una sfida. Una scommessa. Proprio come una
partita di calcio. E così, mentre sfogliamo l’album nerazzurro delle fotografie, vediamo scorrere la storia
d’Italia. Seguiamo la crescita del nostro Paese negli stadi e nelle piazze dove i bambini giocano a calcio e
sognano di diventare grandi campioni. Una sequenza di “quadri” ricca di emozioni in cui capita di farsi
condurre da un goleador famoso, da un allenatore blasonato, da uno spettatore innamorato lungo un’
avventura che dura da un secolo. Non importa sapere a memoria risultati e classifiche. Non è essenziale.
Ciò che conta è lasciarsi trasportare, seguire l’intuito, stare al gioco e… tornare un po’ bambini
immaginando un Meazza shakespeariano, un Lorenzi da favola, un Boninsegna sui sentieri del selvaggio
West… salendo tutti a bordo del grande veliero nerazzurro e approdando sull’isola che non c’è, l’isola
dell’Inter. Conta accorgersi che il nero e l’azzurro sono in realtà i colori della notte e del mare che ci
portiamo dentro. Dopo cento anni, il sogno continua…
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TEATRO ERBA – da mercoledì 30 dicembre a domenica 31 gennaio
(30 dic ore 21 – 31 dic ore 20.45 – 2 gen ore 21 - 3 gen ore 16 – 4 e 5 gen ore 21 – 6 gen ore 16 – dal 7 al 9
gen ore 21 – 10 gen ore 16 – dal 12 al 16 gen ore 21 – 17 gen ore 16 – dal 19 al 23 gen ore 21 – 24 gen ore
16 – dal 26 al 30 gen ore 21 – 31 gen ore 16 - recite per le scuole: 18 e 25 gen ore 10)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI
Trappola per topi
di Agatha Christie - scene Gian Mesturino – costumi Agostino Porchietto
musiche Bruno Coli - regia Piero Nuti
Vero e proprio “caso” letterario e teatrale del nostro secolo, Trappola per topi è presentato dal Teatro
Stabile Privato Torino Spettacoli in un’edizione da record, capace di registrare il “tutto esaurito” da
dodici stagioni consecutive sia a Torino che in tour nazionale. Era il 25 novembre 1952 quando lo
spettacolo vide la luce del debutto, con Richard Attenborough e Sheila Sim: Sir Winston Churchill era
Primo Ministro in Inghilterra, Truman era Presidente degli Stati Uniti e Stalin capo della Russia. Nei suoi
cinquantacinque anni di repliche ininterrotte a Londra, Trappola è stato visto da più di undici milioni di
spettatori; lo spettacolo è stato rappresentato in 45 Paesi e tradotto in 24 lingue. Un successo da
Guinness, per Agatha Christie, creatrice stupenda di un marchingegno teatrale che si dipana con
stupefacente armonia e dove humour e suspense si fondono magicamente, per un unanime riscontro di
pubblico e critica: “Il più astuto mistero d’omicidio del Teatro inglese. Penso che Trappola potrebbe
andare in scena per sempre” (Daily Telegraph).“Starà almeno un mese?” pare abbia detto la Christie…
TEATRO ERBA – da martedì 2 a domenica 7 febbraio (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16)
TEATRO STABILE DI BOLZANO
PATRIZIA MILANI CARLO SIMONI
La professione della Signora Warren
di George Bernard Shaw – traduzione Angelo Dallagiacoma - scene Gisbert Jaekel – costumi Roberto Banci
regia Marco Bernardi
Gradito ritorno al teatro Erba per una Compagnia che il pubblico della Grande Prosa ama in modo
particolare: il Teatro Stabile di Bolzano. La Professione della signora Warren fu uno dei primi grandi
successi di Georg Bernard Shaw e appartiene allo straordinario ciclo delle “Commedie sgradevoli” del
grande drammaturgo inglese. Sgradevoli perché provocatorie. Il tema del passato scabroso della
protagonista viene utilizzato da Shaw per confermare la sua logica controcorrente: la signora Warren,
tenutaria di una casa di tolleranza gestita con manageriale efficienza e disinvoltura sociale, non si pente
del suo passato né si autopunisce con l’isolamento dalla società ma dimostra alla figlia, scandalizzata
dalla scoperta dell’origine della fortuna materna, come per una donna della propria condizione la
prostituzione fosse l’unico strumento di emancipazione sociale. Non stupisce che l’Inghilterra vittoriana
reagisse con sdegno alla prime rappresentazioni di questa commedia…
TEATRO ERBA – da martedì 16 a domenica 21 febbraio (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16)
MARIO SCACCIA
Applauditissimo protagonista di infiniti successi teatrali, torna al Teatro Erba un “big” della scena italiana
con un nuovo spettacolo che ci permetterà di apprezzarne tutte le sfumature interpretative.
Chi non conosce questo attore? Dalle sue note biografiche leggiamo che, appena reduce della seconda guerra
mondiale s’iscrisse nel 1946 all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma, per poi esibirsi con la compagnia di
Anton Giulio Bragaglia al Teatro Ridotto di Venezia. Iniziò l’attività professionale, dividendosi fra teatro
leggero e prosa, recitando accanto ad attori come Vittorio Gassman, Macario e Memo Benassi e costituendo
con Franco Enriquez, Valeria Moriconi e Glauco Mauri la celebre Compagnia dei Quattro per poi proseguire in
una carriera eccezionale, interpretando tutte le grandi opere del repertorio.
TEATRO ERBA – da martedì 23 a domenica 28 febbraio (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16)
PICCOLO TEATRO DI CATANIA
Gran Varietà futurista
di Marinetti, Majakovskij, Depero, Cangiullo, Petrolini, Maldacea ed altri
regia Gianni Salvo
Il momento più importante della ricerca del Piccolo Teatro di Catania sul teatro futurista è stato la messa
in scena di Gran Varietà futurista di Marinetti, Majakovskij, Depero, Cangiullo, Petrolini, Maldacea ed
altri. Riallacciandosi alle suggestioni dei simbolisti francesi, del Cabaret Voltaire, dei dadaisti, del
Surrealismo, di Jarry e il rinnovamento della regia operato da Mejerchol’d, il teatro futurista diventava il
luogo della creatività e della comunicazione, interagendo con il pubblico per scuotere con ogni mezzo le
propaggini più pigre. Uno dei mezzi per raggiungere tale scopo era quello di far ricorso agli espedienti del
vecchio Teatro di Varietà e a conferma di ciò Marinetti scrive nel 1913 un vero e proprio manifesto sul
Teatro di Varietà, esprimendo la sua ammirazione per Petrolini o Maldacea.
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TEATRO ERBA – da martedì 2 a domenica 14 marzo
(dal mar al sab ore 21 – dom ore 16)
Marlene D. – The Legend
di Riccardo Castagnari – interpretato da QUINCE
costumi Stefano Cioncolini - al pianoforte Andrea Calvani – regia Riccardo Castagnari
2 nominations per MARLENE D. per il Premio Marius per il teatro musicale a Parigi
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA - MIGLIOR ADATTAMENTO in francese di opera straniera
“Quando il trasformismo non è che un alibi per un’incredibile prova d’attore”
Riccardo Castagnari è sapiente trasformista, eccezionale interprete dell’icona del cinema Tedesco anni
Trenta sotto una luce magica, misteriosa, ironica. Il fatto che sia un uomo a rappresentare la star è una
questione di poco rilievo nella riuscita scenica “alla Quince”, definizione di un nuovo genere teatrale
creato dallo stesso Castagnari. Rifacendosi alla regola del teatro Elisabettiano dove i ruoli femminili erano
calzati da giovani ragazzi, oggi, inaugura la perfetta commistione tra un principe (Prince) e una regina
(Queen). Sarebbe limitativo dire di trovarsi di fronte ad una drag-queen, il lavoro minuzioso e la ricerca
del dettaglio catapultano lo spettatore in un’atmosfera visionaria, tipica degli anni che hanno
caratterizzato l’ascesa della Dietrich, una rivoluzionaria, la prima nella storia del cinema a baciare una
donna in pubblico e a vestire i panni di un uomo. Sono diciotto i pezzi musicali realizzati al pianoforte da
Andrea Calvani che accompagna Quince nelle magistrali interpretazioni in lingua originale di La Vie en
Rose, Jonny, Lili Marleen e tantissimi altri successi. Lo spettacolo ripercorre le tappe artistiche e
personali della Dietrich attraverso una sceneggiatura tagliente; i tanti amori della diva turbolenta che
mantiene il suo charme impeccabile, trapassano senza lasciare sbavature la perfetta immedesimazione di
Castagnari, tra vestiti che sembrano quadri luccicanti e piumaggi d’epoca.
Le impeccabili uscite di Marlene-Quince sono rese ancora più affascinanti da efficaci scelte registiche di
luci e scenografia che aiutano i comuni mortali a sentirsi parte fondamentale del dietro le quinte di
quest’essenza di carisma e bellezza.
TEATRO ERBA – da martedì 16 a domenica 21 marzo (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16)
TORINO SPETTACOLI
ALBERTO BARBI
Famiglia in guerra
scritto, diretto e interpretato da Alberto Barbi
Alberto Barbi, che fa parte del nucleo artistico stabile di Torino Spettacoli ormai da otto anni, propone la
nuova produzione Famiglia in guerra, legata ai ricordi della sua famiglia. Anche la genesi è molto
personale: durante una sua permanenza nell’ex Jugoslavia, infatti, incontra il dolore e la delusione e,
vedendo il disastro, sentendo i ricordi di chi non può perdonare, si ricorda della sua famiglia. E’ una storia
vera. Durante la seconda guerra mondiale tre fratelli (il nonno e i due zii dell’autore) si trovano divisi
dopo l’otto settembre. Uno va in montagna coi partigiani, il secondo rimane con la repubblica di Salò, il
terzo, il più piccolo muore in campo di concentramento. E da allora la famiglia si spacca. Sensi di colpa
taciuti, accuse velate, litigi. Eredità litigate case divise e abbandonate. Un quotidiano che ancora 65 anni
dopo è segnato dalla guerra… Lo spettacolo coniuga teatro di narrazione e memorie visive.
TEATRO ERBA – da martedì 23 a domenica 28 marzo (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16)
AGIDI
GIULIO CASALE
La canzone di Nanda
di e con Giulio Casale - regia di Gabriele Vacis
dai Diari 1917-1973 di Fernanda Pivano (opera pubblicata da Bompiani) - scenografia e immagini di Lucio Diana
Giulio Casale è scrittore, autore e cantattore di grande talento che negli ultimi anni ha saputo farsi
apprezzare dal pubblico portando in teatro due spettacoli che si collocano a pieno merito nel genere del
“teatro canzone”: Polli d’allevamento di Giorgio Gaber (prod. Teatro Filodrammatici con Fondazione
Giorgio Gaber) e Formidabili quegli anni (prod. Tieffe-Stabile d’innovazione) liberamente ispirato al libro
di Mario Capanna. Il nuovo spettacolo, che debutterà in prima nazionale al Piccolo Teatro di Milano –
Teatro d’Europa, sarà dedicato a una delle figure principali del panorama culturale italiano: la scrittrice e
traduttrice Fernanda Pivano, amica dello stesso Giulio Casale e grande estimatrice del suo lavoro. Lo
spettacolo ripercorrerà le tappe di un’avventura lunga quasi un secolo attraverso i Diari 1917-1973 (opera
pubbilcata da Bompiani) e i racconti originali che la Pivano ha fatto a Casale negli anni della loro
frequentazione, dando vita ad un affresco poetico ricco di immagini e melodie. La narrazione sarà
accompagnata da immagini inedite e sottolineata da momenti musicali che attraverseranno le tappe più
importanti degli artisti legati alla Beat Generation e dei loro più significativi eredi evocati attraverso le
parole di Fernanda Pivano, la Nanda. La regia dello spettacolo è affidata all’elegante arte di Gabriele
Vacis, considerato uno dei più importanti registi italiani, capace di amplificare la vivida forza di una
testimonianza reale e fondere la suggestiva evocazione di un passato, non troppo remoto, con il nostro
presente pieno di contraddizioni.
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TEATRO ERBA – da giovedì 8 a domenica 25 aprile (dal mar al sab ore 21 – dom ore 16)
ARTU’
ENNIO COLTORTI CINZIA MASCOLI GIANLUCA RAMAZZOTTI con ADRIANA ORTOLANI
Complici
una commedia thriller di Rupert Holmes - adattamento e traduzione Ennio Coltorti e Laura Rosella
regia Ennio Coltorti
Vincitore del premio “Edgar Allan Poe” come miglior thriller americano mai visto a teatro
Complici dell’americano Rupert Holmes, firma dei più intricati thriller d’oltreoceano degli ultimi tempi, è
affidato alla regia ed all’interpretazione del maestro del giallo teatrale Ennio Coltorti affiancato
dall’oramai consolidata ditta della risata Gianluca Ramazzotti e Cinzia Mascoli, per l’occasione sul palco
assieme ad Adriana Ortolani. Complici si può definire “thriller-comedy”, ovvero una di quelle storie che
tiene con il fiato sospeso: lo spettatore è spiazzato, disorientato, ma allo stesso tempo, divertito e
affascinato da questa “scatola cinese” dove tutto quello che si vede non è come appare. Dove ogni
personaggio non è quello che dice di essere ma nasconde varie identità. Rupert Holmes, noto giallista e
musicista, è conosciuto in Italia per la trasposizione cinematografica del suo best seller “Le false verità”,
presentato a Cannes la scorsa stagione con protagonista Kevin Bacon. Effetti speciali tipici del thriller e del
cinema noir tengono desta l’attenzione degli spettatori che diverranno essi stessi “complici” dei protagonisti,
appassionandosi fin dalla prima battuta alla ricerca di una soluzione che sveli il mistero.
TEATRO ERBA – martedì 27 e mercoledì 28 aprile ore 21
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
ENRICO FASELLA ANDREA BELTRAMO VALENTINA BATTISTONE STEFANO FIORILLO
Cicatrici
di Eva Mesturino e Domenico Amodeo - regia Enrico Fasella
Secondo anno di repliche per una proposta di profondo significato. Cicatrici è nato dall'ammirazione per il
meraviglioso lavoro svolto negli anni da Interplast, associazione di volontariato di chirurgia plastica che
opera in realtà disagiate, letteralmente ridonando il sorriso e speranza a individui di Paesi in via di
sviluppo colpiti da gravi malformazioni, esiti di ustioni e ferite di guerra.
TEATRO ERBA – da martedì 4 a domenica 16 maggio
(dal mar al sab ore 21 – dom ore 16)
TORINO SPETTACOLI
ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI
A piedi nudi nel teatro
dall’omonimo libro di Adriana Innocenti
Adriana Innocenti e il teatro sono due innamorati indivisibili e così… la bella e divertente autobiografia
dell’attrice A piedi nudi nel teatro (pubblicata da Edizioni Biografiche, Milano) diventa… uno spettacolo
teatrale! Naturale evoluzione per un testo scoppiettante, sincero, ironico, denso di aneddoti vissuti in
prima persona da una delle più vivaci personalità teatrali. Un’artista che tutti ricordano per la
memorabile interpretazione dell’Erodiade di Giovanni Testori, ma anche per essere stata Madama
Peachum nella storica Opera da tre soldi di Brecht diretta da Strehler, nonché la protagonista di La visita
della vecchia signora di Friedrich Dürrenmatt, allestita da Scaparro, solo per citare qualche tappa di una
carriera prestigiosa ed emozionante. Sulla scena accanto all’arguta e sorprendente Adriana, l’altro amore
di sempre: Piero Nuti. Per una nuova sfida, allegra, briosa, scanzonata e piena di ritmo, che conquisterà il
pubblico del Teatro Erba che ha decretato tanti successi della coppia ormai “torinese d’adozione”.
TEATRO ERBA – da martedì 18 a domenica 30 maggio
(dal mar al sab ore 21 – dom ore 16)
ASS. CULT. TEATROINARIA-STANZELUMINOSE
NICOLA PISTOIA PAOLO TRIESTINO ELEONORA VANNI
Muratori
di Edoardo Erba – musiche Ennio Rega – scene Francesco Montanaro – costumi Sandra Cardini
regia Massimo Venturiello
Due muratori sono al lavoro, di notte, per chiudere con un muro il palcoscenico di un teatro in disuso.
Siamo a Roma, e l’area è stata ceduta al supermercato confinante che deve ampliare il magazzino.
Muratori è una commedia dove si lavora e si parla di lavoro, della condizione, delle aspettative, dei sogni
e delle amarezze di chi lavora. Ma è anche un inno d’amore al teatro, un irresistibile ritratto di due
perdenti, comico, imprevedibile, delicato e poetico. Lo spettacolo, divenuto un vero e proprio “cult”, è
giunto alla settima stagione di repliche. All’esasperata concretezza dell’azione portata avanti dai due
muratori si contrappone il misterioso disegno di una aristocratica figura femminile quasi irreale. Due
mondi diversi, due dimensioni incomprensibili che un interminabile muro vorrebbe tenere separate per
evitare il caos che un impossibile rapporto potrebbe generare. Ma è davvero sufficiente alzare un muro
per mettersi al riparo dalle nostre diversità?
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TORINO SPETTACOLI
Il Fiore all’occhiello
Il “cult”del teatro leggero: musical, prosa brillante e prove d’attore
in compagnia degli artisti più amati
TEATRO ALFIERI – da venerdì 6 a domenica 15 novembre
(dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
MANUEL FRATTINI
Robin Hood il musical
musical originale di Beppe Dati
regia Christian Ginepro – in collaborazione con Fabrizio Angelini
direzione musicale Giovanni Maria Lori
Una leggenda eterna di eroi e malvagi, in un grande musical dove un ladro gentiluomo diventerà il
principe della foresta incantata di Sherwood. Ambizione, coraggio, amore, tradimento e avventura.
Robin Hood il musical racconta la leggenda di quell’eroe le cui avventure, da 800 anni, si tramandano di
foglia in foglia, di cantore in cantore, lasciando ai secoli il compito di affinare questa storia antica.
Lo spettacolo è la nuova celebrazione della leggenda di Robin Hood, attraverso la rivisitazione della storia
tradizionale all’interno di un contesto creativo dove l’idea è dare più livelli di lettura a un pubblico il più
eterogeneo possibile. Abbiamo costruito il carattere dei personaggi e di quel linguaggio visivo che
chiamiamo “spettacolarizzazione”, attingendo dalla simbologia delle Favole in quel connubio di magia e
intreccio, tipicamente disneiano e bartoniano. In una grande scena che incanta e che attraverso i suoi
meccanismi stupisce, vediamo muoversi le maschere di Fra Tuck, di Little John, della Tata,
dell’improbabile Re Giovanni, del crudele Sceriffo e dei nostri eroi positivi Marianna e Robin, senza
dimenticare Nuvola: una sorta di nodo tra il passato di Robin e l’eroe che conosciamo.
Avventori, banditi, popolani, dame, ancelle, servitori, ci accompagneranno in questa bella avventura che
racconta, anche, come e perché un uomo può diventare un eroe.
TEATRO ALFIERI – da martedì 17 a domenica 22 novembre
(dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
ROSARIO COPPOLINO e ANTONELLO PICCOLO per MOLISE SPETTACOLI
CORRADO TEDESCHI DEBORA CAPRIOGLIO
L’anatra all’arancia
con Mino Manni, Gloria Bellicchi, Gioietta Gentile
di Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon - traduzione e adattamento Ennio Coltorti, Nino Marino, Antonia Piccolo
scene Andra Bianchi/Forlani, musiche Dino Scuderi, costumi Rita Forzano
regia Ennio Coltorti
Una crisi coniugale. Che provoca infedeltà. E conseguenti scontri, liti, tensioni insomma niente di nuovo.
Ma se questa sgradevole e diffusa situazione viene a crearsi tra persone civili, allora ecco la novità: niente
drammi; ci si incontra, ci si conosce, si fa amicizia, ci si accorda e tutto può rientrare in un razionale ed
equilibrato “sottocontrollo”. Ma tutto questo è realmente possibile? Il protagonista de L’anatra all’arancia
(raffinato piatto, non a caso riservato alle classi più abbienti) sostiene di sì, tanto da convincere sua
moglie, l’altra protagonista, a far venire il proprio amante per il week end nella sua bella casa d’uomo di
successo. Ma avendo invitato per lo stesso week end anche la sua segretaria, l’avvenente e disponibile
Patty Pat (detta anche Pretty Pat…), i buoni propositi di armonia e civile accordo, non troveranno facile
applicazione. L’anatra all’arancia da decenni continua a divertire platee teatrali e cinematografiche; è
considerato un testo “sempreverde”, forse perché, oltre a essere una perfetta macchina drammaturgica,
vi si ritrovano gli eterni temi dell’amore, della gelosia, della fedeltà (e dell’infedeltà) nell’ambito del
nucleo familiare più antico e tradizionale: la coppia con figli. Quello però che lo distingue da altri testi
simili, sta soprattutto nel modo in cui viene messa in scena la competitività uomo-uomo, donna-donna (e,
perché no? uomo-donna) nonché l’astuzia e l’energia che si è capaci di mettere in campo quando si ama e
si vuol riuscire, ad ogni costo, a tenere il compagno/a accanto a sé. Un “sempreverde” tuttavia porta
sempre con sé un ulteriore motivo di interesse: i personaggi descritti richiedono attori in grado di riuscire,
col loro talento e la loro professionalità, a restituire tutte le loro sfumature adattandole però alla propria
identità culturale. Ed è questo che, potendo contare su una compagnia di prim’ordine, ci siamo posti
come traguardo, tornando a prendere come punto di riferimento, sebbene con occhi moderni, quella
tradizione di commedia “brillante” che ha portato il nostro paese a godere della fortunata stagione di
“Commedia all’italiana” e che rivisitata oggi ci spinge a puntare sulla raffinata e potente carica di
comicità che può offrire oggi una… “Commedia all’europea”.
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TEATRO ALFIERI – da martedì 24 a domenica 29 novembre
(dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
IL SISTINA e TITANUS presentano uno spettacolo di Massimo Ranieri
BIANCA GUACCERO
Poveri ma belli, il musical
un’idea di Pietro Garinei e Guido Lombardo
musiche e liriche Gianni Togni – testo Massimiliano Bruno, Edoardo Falcone
coreografie Franco Miseria – scene Marco Calzavara – costumi Giovanni Ciacci
con ANTONELLO ANGIOLILLO MICHELE CARFORA e con Emi Bergamo Francesca Colapietro
regia Massimo Ranieri
Uno spettacolo firmato da Massimo Ranieri con le musiche di Gianni Togni ed ispirato al film diretto negli
anni 50 da Dino Risi. Nel ruolo della protagonista Giovanna, Bianca Guaccero: un’attrice che il pubblico ha
applaudito in teatro, in televisione (Il bene e il male, Capri 2, La terza verità, Assunta Spina e molti
altri). Con lei Antonello Angiolillo nei panni di Salvatore e Michele Carfora in quelli di Romolo. Due
interpreti che il pubblico teatrale conosce bene per le partecipazioni a musical di successo in scena in
queste ultime stagioni. Troviamo poi Emy Bergamo nel ruolo di Marisa, sorella di Romolo e Francesca
Colapietro in quello di Annamaria sorella di Salvatore. Con loro un gruppo di 16 solisti e soliste. Più di 230
costumi e un grande allestimento scenografico, per ritrarre una Roma che non c’è più. Uno spettacolo,
specchio di un’Italia spensierata e intraprendente, povera ma romantica. Una storia fatta di sentimenti
puri e genuini, non mistificati come sono ai giorni nostri, che non ha mancato di far appassionare il
pubblico italiano. Ferruccio Cocco (Il Messaggero) ha recensito così lo spettacolo: “Le cose più belle sono
quelle che arrivano quando meno te le aspetti…. Lo ha potuto ribadire il pubblico al termine
dell’anteprima nazionale di Poveri Ma Belli…. Si sapeva che il musical sarebbe stato di gran qualità, ma
nessuno si aspettava di assistere a un capolavoro”.
TEATRO ALFIERI – da martedì 1 a domenica 6 dicembre
(dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
PROJECT LEADER PRODUZIONI in associazione con Murciano Iniziative e Sfera srl
Avenue Q - Via della sfiga
musiche e liriche Robert Lopez e Jeff Marx – testi Jeff Whitty – pupazzi disegnati da Arturo Brachetti
scene Paolo Attardo – costumi Pamela De Santi – con Band dal vivo
traduzione e regia Stefano Genovese
Nato come idea per una serie televisiva, Avenue Q debutta off-Broadway nel 2002. Dopo un solo anno va in
scena a Broadway dove riceve ben 3 Tony Awards, l’equivalente teatrale degli Oscar cinematografici. La
maggior parte dei personaggi sono dei pupazzi fatti vivere da attori che recitano, cantano e ballano in
scena insieme ai loro alter ego di pezza. La location è una qualunque metropoli contemporanea dove
trovare casa non è facile, soprattutto se si hanno pochi soldi. Se sei ricco, puoi permetterti una casa in
Avenue A. Altrimenti non ti resta che allontanarti dal centro, cercando in Avenue B, poi in Avenue C,
Avenue D…. I nostri eroi vivono in un sobborgo molto lontano dal centro, Avenue Q appunto. La trama è
una sorta di spaccato di vita di questo gruppo di amici-vicini di casa dove le diverse storie si intrecciano
affrontando temi quali l’amore, il lavoro e la carriera, il razzismo, l’omosessualità… temi trattati in modo
comico, sdrammatizzando il tutto in divertenti siparietti “Politically UNcorrect”. Uno spettacolo di pupazzi
che piace molto al pubblico adulto, il cui humor più che ai vecchi Muppet americani si rifà a quella nuova
comicità il cui passo è stato segnato finora dai vari Simpson, Griffin, South Park. Grazie al fatto che i
protagonisti sono innocenti pupazzi, si può parlare di temi scottanti in modo sereno e libero. Il tutto
raccontato attraverso bellissime canzoni e continue situazioni comiche. Nato negli Stati Uniti, Avenue Q è
già stato presentato in Inghilterra, Svezia, Canada, Finlandia, Filippine, Israele, Messico, Singapore.
TEATRO ALFIERI – da martedì 8 a domenica 13 dicembre
(8 ore 15.30; 11 ore 20.45; 12 ore 15.30 e 20.45; 13 ore 15.30; recite scolastiche mer 9 e gio 10, ore 10)
COMPAGNIA DELLA RANCIA
Pinocchio - il grande musical
uno spettacolo di Saverio Marconi – musiche Dodi Battaglia, Red Canzian e Robi Facchinetti
liriche Stefano D’Orazio e Valerio Negrini – testo Pierluigi Ronchetti e Saverio Marconi - regia Saverio Marconi
Pinocchio, uno dei più grandi musical mai realizzati in Italia, dopo aver incantato oltre 350.000 spettatori
di ogni età con un allestimento colossale in stile Broadway, torna in scena nei teatri italiani in autunno.
Lo spettacolo in agosto sarà rappresentato in lingua originale all’Opera Theatre dell’Arts Center di Seoul:
uno dei simboli italiani più conosciuti nel mondo potrà essere applaudito anche dal pubblico coreano, e il
regista è al lavoro in questi giorni per preparare la nuova versione del musical adattata a una platea
internazionale. La stampa ha accolto con entusiasmo lo spettacolo sin dal suo debutto nel marzo 2003,
definendolo come la più grande produzione italiana di sempre; una grande occasione per tuffarsi nel
magico mondo del burattino più famoso. Pinocchio è un musical che diverte e commuove, sorprende con
grandiosi effetti speciali, spettacolari cambi scena e coloratissimi costumi, trascina con balletti e canzoni
che restano nel cuore.
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TEATRO ALFIERI – da martedì 15 a domenica 20 dicembre
(dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
LA CONTRADA TEATRO STABILE DI TRIESTE e PROCOPE STUDIO
MAURIZIO MICHELI TULLIO SOLENGHI
Italiani si nasce
e noi lo nacquimo
di Maurizio Micheli e Tullio Solenghi – collaborazione ai testi Marco Presta - scene Francesco Scandale
costumi Andrea Stanisci - consulenza artistica Michele Mirabella - regia Marcello Cotugno
L'Italia sta per festeggiare i 150 anni della sua Unità. Quale miglior occasione per riflettere sugli aspetti
del costume e del carattere nazionale che, malgrado il passare dei secoli, non sembrano cambiati e
puntualmente si ripropongono? E, dato che l'ironia è, di tutte le riflessioni, la più acuta ed efficace, e il
teatro il luogo perfetto per significare la propria identità, Micheli e Solenghi, con la complicità di due
amici, di buone riletture e di sfiziose canzoni, propongono Italiani si nasce. E postillano “e noi lo
nacquimo”, implicito omaggio al genere del varietà teatrale che, stagionato almeno quanto “l'Unità
Nazionale”, rimane a tutt’oggi una ispirazione irresistibile. L'azzardo non è quello della rievocazione
nostalgica, bensì del raccontare con l’occhio critico di oggi il carattere degli Italiani nel tempo. Ed ecco
che si può ammettere che due monumenti equestri, quelli di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II,
d’improvviso si animino, per cominciare a raccontare una storia d’Italia. Il racconto, attraversando i
secoli, si sofferma su protagonisti altolocati della storia (Leonardo, Colombo, Cavour…) ma anche sulle più
umili comparse (due cristiani che stanno per essere sbranati dai leoni del Colosseo: italiani anche loro, a
furia di espedienti rimandano l’esecuzione fino all’arrivo dell’immancabile indulto…). Scopriremo così che
tutti sono accomunati dallo stesso irresistibile denominatore comune: l’italianità. Esiste ancora? E come si
manifesta oggi? E che fine hanno fatto “Dio, Patria e Famiglia” o i “poeti santi e navigatori”? Forse lo si
può meglio scoprire e raccontare scandagliando la storia patria proprio con la comicità del teatro.
I due protagonisti, Micheli e Solenghi, coadiuvati da un’affiatata compagnia di attori, si caleranno nel
funambolismo dei personaggi, per ripercorrere attraverso caratterizzazioni, trucchi, dialetti e
travestimenti, le mille identità necessarie a raccontare i loro ITALIANI.
TEATRO ALFIERI – sabato 26 dicembre, ore 17 e ore 20,45
direttamente dal SUD AFRICA
Soweto Gospel Choir
Il Soweto Gospel Choir, formato nel 2002 sotto la direzione di David Mulovhedzi e Beverly Bryer, ha tra le
sue fila i migliori talenti vocali formati nelle molte chiese di Soweto, il grande sobborgo di Johannesburg Sud Africa, ed è riconosciuto come uno dei più importanti gruppi del panorama musicale gospel. Il Coro,
che ha come missione la condivisione della gioia e della fede attraverso la musica, è ambasciatore
internazionale, insieme a Bono degli U2 e Brad Pitt, della 46664 Foundation di Mandela, fondazione per la
lotta all’HIV intitolata dall’ex presidente sudafricano in memoria dei suoi giorni di reclusione a Robben
Island, sotto il regime di apartheid (Nelson Mandela prigioniero n°466, imprigionato nel ’64). Il Soweto
Gospel Choir, dopo aver conquistato ben due Grammy Awards per il miglior album di musica tradizionale
dal mondo, nel 2009 si aggiudica anche il palco dell’81° edizione dei premi Oscar - Annual Academy
Awards, ottenendo una nomination nella categoria Miglior Canzone Originale.
TEATRO ALFIERI – da mercoledì 30 dicembre a domenica 10 gennaio
(dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30; 31 dicembre ore 20 - 1 gennaio ore 20,45 – 6 gennaio ore 20,45)
COMPAGNIA DELLA RANCIA su licenza di Anfiteatro Musica per conto di The Really Useful Group Ltd.
Cats
di Andrew Lloyd Webber basato su “Old Possum’s Book of Practical Cats” di T.S.Eliot
regia associata e coreografie Daniel Ezralow - regia Saverio Marconi
con orchestra dal vivo
Uno dei più grandi successi teatrali di tutti i tempi per spettatori, numero di recite e incassi, lo spettacolo
verrà proposto in italiano e le meravigliose musiche di Andrew Lloyd Webber saranno eseguite da
un’orchestra dal vivo. Cats ha incantato milioni di spettatori con il poetico racconto della notte più
speciale dell’anno, in cui i Jellicle Cats - i 25 gatti più famosi del mondo, dispettosi, golosi, raffinati,
magici, sensuali - si riuniscono per conoscere il gatto che avrà il privilegio di salire al “Livello Superiore”
(Heavyside Layer) e rinascere così a nuova vita. Rappresentato in oltre 20 paesi, lo spettacolo ha toccato
circa 250 città in tutto il mondo ed è già stato tradotto in 10 lingue: giapponese, tedesco (con tre versioni
per Germania, Austria e Svizzera), ungherese, norvegese, finlandese, olandese, svedese, francese,
spagnolo (con due versioni per Messico e Argentina). Basato sul libro di T.S. Eliot Old Possum’s Book Of
Practical Cats, in cui i gatti sono protagonisti, Cats debuttò al New London Theatre di Londra nel maggio
1981 e approdò a Broadway l’anno successivo. Fino alla chiusura della produzione originale, il 21 maggio
2002, lo spettacolo ha conquistato decine di premi e ha totalizzato - solo tra Broadway e Londra - 16.794
repliche; la canzone più famosa, “Memory”, è stata incisa da 150 artisti diversi, tra cui Barbra Streisand,
Céline Dion e i Tre Tenori (Plácido Domingo, José Carreras e Luciano Pavarotti).
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TEATRO GIOIELLO – da martedì 29 dicembre a domenica 31 gennaio
(dal 29 al 31 dicembre ore 21 - 2 gennaio ore 21 – 3 gennaio ore 16 – dal 5 al 9 gennaio ore 21 – 10 gennaio
ore 16 – dal 12 al 16 gennaio ore 21 – 17 gennaio ore 16 – dal 19 al 23 gennaio ore 21 – 24 gennaio ore 16 –
dal 26 al 30 gennaio ore 21 – 31 gennaio ore 16)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
Casa Gioiello
la nuova commedia di Vera Matthews
… e 10! Il teatro italiano “a tenuta” compie 10 stagioni. La Compagnia Torino Spettacoli ha proposto ogni
anno titoli che l’hanno posizionato tra i teatri più frequentati: Una notte al bistrot, Forbici Follia,
Quant’è che siamo fuori, Pistaaa!, Swish Swish, Swish 2…
TEATRO ALFIERI – da martedì 12 a domenica 17 gennaio (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
GIANFRANCO JANNUZZO
Girgenti Amore mio…
novità assoluta di Angelo Callipo e Gianfranco Jannuzzo
Affidiamo alle note dello stesso Gianfranco Jannuzzo, beniamino del Fiore all’occhiello, la presentazione
del nuovo spettacolo: “Agrigento è la mia città. Ho imparato ad amarla grazie all’amore che ne hanno i
miei genitori. Questo spettacolo è il tentativo sincero e appassionato di dialogare con le proprie radici e,
così facendo, restituirle agli altri. Dico proprie, e non mie, a ragion veduta. Girgenti Amore mio… l’ho
scritto con Angelo Callipo, che siciliano non è ma che scrive di Sicilia come e meglio di un siciliano, avendo
sempre chiara l’idea che a quel “Girgenti” ognuno possa sostituire il nome della propria città o paese perché
le emozioni non hanno targhe di appartenenza. Così, augurandomi di divertire il pubblico con un testo
completamente nuovo, spero che la mia “Girgenti” possa diventare la “Girgenti” di tutti perché ricordando le
esperienze, è nata in me la consapevolezza che non c’è nulla di più personale di un’esperienza che accomuni
tutti. La più grande di tutte le esperienze, quella dell’amore per la propria terra”.
TEATRO ALFIERI – da martedì 2 a domenica 7 febbraio (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
COMPAGNIA DELLA RANCIA in collaborazione con MUSICAL ITALIA
Grease
di J.Jacobs - W.Casey – traduzione Michele Renzullo - adattamento Saverio Marconi
scene Gabriele Moreschi – costumi Zaira De Vincetiis - coreografie Franco Miseria
direzione musicale Simone Manfredini - regia Federico Bellone
Grease, il musical dei record, dopo aver conquistato oltre 1.300.000 spettatori in tutta Italia in più di 1000
repliche, a 12 anni dal debutto si conferma ancora un fenomeno senza precedenti. Grease nasce nel 1971,
quando Jim Jacobs e Warren Casey decidono di realizzare un musical composto solo per chitarra in un
teatro sperimentale di Chicago; lo chiamano “Grease” per evocare i capelli imbrillantinati, patatine fritte
e favolose automobili fuoriserie infangate: un successo diventato un “classico” in tutto il mondo, che ha
consacrato grandi attori come John Travolta e Richard Gere. Il musical arriva in Italia nel ’97, con la prima
fortunata edizione: protagonista, nel ruolo di Sandy, Lorella Cuccarini. In poco tempo Grease ottiene dal
pubblico un consenso senza precedenti: sold out nei teatri di tutt’Italia, ha alternato sul palco, dal suo
debutto a oggi, quasi 100 artisti. La storia d’amore tra Danny e Sandy e, soprattutto, tanto rock ’n’ roll
fanno sì che Grease sia diventato sinonimo di energia pura e divertimento da non perdere.
TEATRO ALFIERI – da martedì 9 a domenica 14 febbraio
(dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
NOCTIVAGUS
MASSIMO DAPPORTO BENEDICTA BOCCOLI
L’Appartamento
di Billy Wilder e I.A.L. Diamond - adattamento Edoardo Erba
scene Luca Nardelli - costumi Cristiana Ricceri – musiche Antonino Armagno - regia Patrick Rossi Gastaldi
C.C. “Bud” Buxter (Massimo Dapporto), impiegato ambizioso di una grande società di assicurazioni, sa
mettersi in luce con i propri superiori prestando ai più libertini… il suo appartamento. Spera così in una
fulminante carriera. Paga il prezzo di piccoli disagi che scaturiscono in gag esilaranti con vicini e colleghi.
La voce si sparge fine ai piani alti dell’azienda e finalmente può lasciare a J. D. Sheldrake, il grande
direttore, campo libero nel suo appartamento. Ma, sorpresa delle sorprese, apprende a malincuore che
l’accompagnatrice del suo capo è proprio la donna dei suoi sogni: Fran Kubelik (Benedica Boccoli) gentile,
ricercatissima, inarrivabile “ragazza dell’ascensore”. A questo punto Bud dovrà prendere la decisione della
sua vita: perdere l’amore o il lavoro. Può l’amore vincere sulla carriera? Sì, questa commedia, lucida, cinica,
amara e divertente del grande Wilder dà una risposta affermativa pur mettendo a nudo una società e un
mondo del lavoro basati sull’ambizione e la costante ricerca di un miglioramento sociale. I “piccoli disagi”
diventano però “grandi rinunce”, quando si parla d’Amore, e allora libero spazio al lieto fine in barba ai
soldi. L’ambientazione è anni ’60, così come nel film, vincitore di cinque premi Oscar, come se riconquista,
candore, etica e amore fossero valori del passato. Sarà vero? A voi l’ardua sentenza.
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TEATRO ALFIERI – da martedì 16 a domenica 21 febbraio
(dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
ARTU’ e EMMEVU TEATRO – TORINO SPETTACOLI in collaborazione con CHROMO FILM e LEA MARTINO
FABIO FERRARI MILENA MICONI GIANLUCA RAMAZZOTTI MIRIAM MESTURINO
e con la partecipazione straordinaria di RAFFAELE PISU
Chat a due piazze - il seguito di “Taxi a due piazze – 20 anni dopo”
di Ray Cooney – costumi Elena Palella – scena Nicola Cattaneo – musiche Armando Trovaioli
regia Gianluca Guidi
Tutto va a gonfie vele per Mario Rossi, tassista, sposato da vent’anni a Barbara a Piazza Irnerio e nello
stesso tempo a Carla a Piazza Risorgimento. Mario ha due figli adorabili, Alice a Piazza Irnerio… e Giacomo,
a Piazza Risorgimento. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, riesce per anni a
vivere nascondendo la verità. La vita gli sorride, il suo segreto è al sicuro, fino a quando un giorno i suoi
due figli, una ragazza della prima famiglia e un ragazzo della seconda, si conoscono in chat su internet, e
decidono di incontrarsi…
Il tassista, aiutato dall’amico Walter, cercherà con ogni mezzo di mantenere il segreto della sua doppia
vita. Quel che ne segue è una progressione di equivoci, coincidenze e bugie che, con un ritmo infernale, ci
porteranno ad un finale inaspettato. Come in tutte e farse di un maestro della comicità come Ray Cooney,
vizi e debolezze umane danno lo spunto per creare un meccanismo irresistibile di situazioni esilaranti che
finiranno per implodere una dopo l’altra. Seguito della famosissima Taxi a due piazze, Chat a due piazze è
una nuova scoppiettante commedia ai tempi di Facebook.
TEATRO ALFIERI – da martedì 23 a domenica 28 febbraio (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
COMPANIA ANTONIO MARQUEZ
ANTONIO MÁRQUEZ TRINIDAD ARTIQUEZ DAVID SÁNCHEZ DANIEL FERNÁNDEZ
con la partecipazione straordinaria di PACO ROMERO
Antonio - un omaggio ad Antonio Ruiz Soler
musiche Salvador Bacarisse, Isaac Albéniz, Edouard Lalo, Padre Soler, Reveriano Soutullo, Juan Vert
Testo Eva Leiva - coreografía Antonio Márquez, Paco Romero, Nuria Leiva Rocío Coral, Daniel Fernández y
Currillo - scene A. Márque/Imán Martín/Luís Callejón - costumi J.L. González/Dolores Ortiz/Encarna Ortiz
Questa nuova, importante produzione di Antonio Marquez è un atto d’amore nei confronti di una figura
leggendaria per la danza spagnola come Antonio Ruiz Soler, scomparso nel 1996 e noto in tutto il mondo
come “Antonio el bailarìn”. Figura poliedrica e geniale, Ruiz ha gettato le fondamenta del grande
rinnovamento stilistico e coreografico che ha coinvolto la danza spagnola negli ultimi decenni. Per un
incredibile incrocio di percorsi umani e artistici, il personaggio di “Antonio” da vecchio è interpretato in
questa sorta di “Opera Flamenca” dal grande Paco Romero, il maestro di Antonio Marquez stesso e a sua
volta allievo di Antonio Ruiz; anche grazie a questo “tocco”, l’interpretazione di Marquez è semplicemente
indimenticabile per passione interpretativa e coinvolgimento emotivo. Com’è stato detto in Spagna, il
“duende”, lo spirito sottostante ad ogni vera interpretazione flamenca, sembra toccare qui con il suo vivo
fuoco tre generazioni di straordinari artisti. La traiettoria artistica di Ruiz viene ricostruita a partire da un
effervescente caffè di Sevilla, passando per le esperienze americane e cinematografiche…
Le musiche hanno un ruolo centrale: oltre a pezzi di flamenco puro, emergono brani selezionati tra il meglio
della musica classica spagnola. Antonio, che vede impegnati in scena quindici danzatori e danzatrici, arriva per
la prima volta in Italia, sull’onda del successo ottenuto in Spagna e nelle prime tournée internazionali.
TEATRO ALFIERI – da martedì 2 a domenica 7 marzo (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
TEATRO BELLINI - Teatro Stabile di Napoli
TATO RUSSO
Il paese degli idioti
con la partecipazione di Annamaria Ackermann
di Tato Russo da Fëdor Dostoevskij - scene e costumi Lorenzo Ghiglia – musiche Stefano Marcucci
regia Alvaro Piccardi
Spettacolo di sconcertante attualità, divertente e inquietante, dalla comicità stralunata e grottesca, ma
anche occasione per far conoscere un piccolo capolavoro poco noto di Dostoevskij, ripensato attraverso la
grande tradizione umoristica del teatro napoletano e la grande stagione del teatro russo. Nel 1859
Dostoevskij scrisse il romanzo Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti, un testo che metteva alla
berlina quel mondo costellato di intellettuali inconcludenti, prepotenti, ipocriti, parassiti della società
aristocratico-borghese che popolavano la provincia russa, figure rappresentative di quell'epoca ma che non
mancano anche nel nostro tempo. Nella sua libera “reinvenzione” teatrale, Tato Russo ha concentrato la
tensione drammaturgica sull’analisi grottesca di un mediocre intellettuale arrogante, che però, come
ispirato da Dio, sa usare toni da demiurgo dell’anima, in grado di dominare l’idiozia di un piccolo mondo
di provincia. Il nodo centrale è quello di una parabola sul potere e sulle sue tecniche di comunicazione:
l’arte di influenzare e affascinare gli sciocchi per perpetuare il proprio dominio...
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TEATRO ALFIERI – da martedì 9 a domenica 21 marzo (dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
PROJECT LEADER PRODUZIONI - MURCIANO INIZIATIVE
Pianeta proibito un nuovo straordinario musical
il rock musical di Bob Carlton
...da un altro mondo! Così esordiva un famoso giornale inglese per recensire Il Pianeta Proibito, che ha
avuto un enorme successo nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Australia, in Giappone e in Spagna. Il
musical piace e affascina ed è curioso come questo strano mix dalla trama generalmente leggera, sospesa
tra ritmi di narrazione quasi teatrali e un'abbondante dose di canzoni, riesca ad affascinare, se non
addirittura elettrizzare, anche le platee più difficili. Lo spettacolo nasce a Londra nel 1988, viene poi
trasferito nel West End dove rimane in scena fino al 1993. Nel 1990 vince il prestigioso “Oliver Award”
come miglior musical, battendo un kolossal come “Miss Saigon”. Il testo è in gran parte composto da
citazioni shakespeariane, tratte dalle migliori opere del grande drammaturgo. Musica, poesia, piglio
scatenato e una messa in scena che non risparmia nessuno per due intense ore di spettacolo. Una ventina
di canzoni famosissime degli anni '60 e '70 (Elvis Presley, Beach Boys, Jerry Lee Lewis) mettono addosso,
già da sole, la voglia di battere il tempo, luci ed effetti speciali ad alta tecnologia, un sottile fumo
“cosmico” e Il Pianeta Proibito è servito! Lo spettacolo è ambientato, in un futuro da fantascienza, a
bordo di un'astronave della quale gli spettatori sono i passeggeri... un musical unico ed originale.
TEATRO ALFIERI – da martedì 23 a domenica 28 marzo
(dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
COMPAGNIA MARIO CHIOCCHIO
CATERINA MURINO
PIETRO SERMONTI PAOLO CALABRESI
Dona Flor e i suoi due mariti
liberamente tratto dal romanzo di Jorge Amado – coreografie Juan Diego Puerta
musiche orig. eseguite dal vivo Bubbez Orchestra – costumi Sabrina Chiocchio - regia Emanuela Giordano
Esilarante e struggente metafora dei nostri più segreti desideri. Dona Flor è una dolce e pudica creatura
bahiana che convola in prime nozze con un adorabile mascalzone, giocatore e sciupafemmine. Alla morte
del primo marito, dopo un anno di sofferta vedovanza, si risposa con un morigerato farmacista. Grande
maestra di cucina, Dona Flor, natura onesta e schiva, scopre che il suo appetito d’amore non si può
saziare con un solo marito, ce ne vogliono due. Lo spiritello vivace del primo amore si intrufolerà nel letto
del secondo marito, regalando a Dona Flor l’illusione di una pienezza altrimenti irraggiungibile. Il
capolavoro di Amado è un affresco corale, sprigiona incandescente ilarità e poesia visionaria. La
trasposizione teatrale, fedele allo spirito dell’autore, affida a Dona Rosilda, madre di Dona Flor il ruolo
della “regina della notte”, provocatrice irriverente (e fortemente comica), archetipo della scalatrice
sociale, alle tre amiche di Dona Flor il compito di coro “ narrante”: è il paese, il vicolo, il quartiere, voci,
consigli, chiacchiere, calunnie, riti magici, cordogli ed esultanze. Seguiremo le vicende della protagonista
contrappuntate da alcune sue famose ricette di cucina bahiana, empatiche alchimie di umori altalenanti.
TEATRO ALFIERI – da martedì 6 a domenica 11 aprile
(dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
INDIE OCCIDENTALI
GIAN MARCO TOGNAZZI
BRUNO ARMANDO e LOMBARDO FORNARA
con GIOVANNI ARGANTE e FRANZ CANTALUPO LYDIA GIORDANO
La notte più bella della mia vita (Die Panne)
di Friedrich Dürrenmatt - traduzione Italo Alighiero Chiusano – adattamento Edoardo Erba
scene Andrea Taddei – costumi Silvia Polidori – regia Armando Pugliese
Un banale incidente, l’automobile in panne, costringe Alfredo Traps - rappresentante di tessuti- ad una
sosta indesiderata. Cercando aiuto trova ospitalità a casa di un vecchio giudice in compagnia di due amici,
un pubblico ministero e un avvocato in pensione che gli spiegano, con l’intento di coinvolgerlo, il loro
unico passatempo: ricelebrare alcuni importanti processi storici come quello a Socrate, a Gesù e a
Federico di Prussia. Tra una bottiglia di vino e l'altra, Traps si ritrova imputato in un vero e proprio
processo e, in un'atmosfera sempre più inquietante, il gioco si fa realtà: il protagonista parla, si confessa,
la sua vita mediocre acquista improvvisamente risvolti inaspettati; si scopre che Traps ha effettivamente
compiuto un delitto divenendo l’amante della giovane moglie del suo principale che, avvertito
anonimamente dell’accaduto dallo stesso Traps, è morto di infarto. Il delitto è frutto di una mente
assolutamente innocente; la sua cattiveria è originaria e, come tale, esente da sensi di colpa a meno che
qualcuno non intervenga a fargli notare che ha compiuto un delitto, a fare emergere i ricordi, come hanno
fatto i suoi commensali che lo hanno ospitato processandolo. E così raccontando le vicende della propria
vita, rivelando il mistero del suo successo economico, Traps si trova di fronte alla prova della sua
colpevolezza e si autoinfligge la condanna a morte che gli era stata sanzionata per gioco. Per Dürrenmatt,
quindi, siamo tutti colpevoli: il racconto ne è soltanto la dimostrazione attraverso il paradosso.
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TEATRO ALFIERI – da mercoledì 14 a domenica 18 aprile
(ven ore 20,45 – sab ore 15,30 e 20,45 – dom ore 15,30; recite per le scuole: mer 14 e gio 15, ore 10)
TEATRO DELLE ERBE
Heidi
regia Maurizio Colombi
Heidi è uno dei personaggi dei cartoon forse tra i più conosciuti dai bambini. Heidi è una bambina molto
allegra che adora la sua casa tra le montagne svizzere e la vita all'aria aperta. Vive lì con il nonno, con le
tradizionali caprette a contatto con una natura incontaminata. Il suo carattere vivace e altruista la fa
essere la beniamina di tutti e fa sempre divertire tutti quelli che la circondano. Heidi è ottimismo.
Convince con la sua verve e la sua spontaneità anche la sua amica Clara a spostarsi dalla città alla
montagna e a farle tornare il sorriso e la voglia di vivere. Heidi, da sempre, rappresenta valori quali
Amore per la vita, Ottimismo, Altruismo, Amicizia, Spontaneità, Allegria.
Una commedia musicale diretta da Maurizio Colombi, apprezzato regista di Peter Pan Il Musical, che farà
divertire, commuovere e appassionare.
TEATRO ALFIERI – da mercoledì 21 a domenica 25 aprile
(23 ore 20.45 – 24 ore 15.30 e 20.45 – 25 ore 15.30 – recite per le scuole: 21 e 22 ore 10)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
Il fantastico mago di Oz in musical
liberamente ispirato al romanzo di Lyman Frank Baum
musiche Bruno Coli – coreografia e regia Franca Dorato
Torna, a grande richiesta, il musical Il fantastico Mago di Oz, ispirato liberamente al celebre romanzo di
Lyman Frank Baum, con le musiche originali di Bruno Coli, vede l’interazione di prosa, canto e danza in
un’ambientazione di grande impatto visivo. L’allestimento firmato Fondazione Teatro Nuovo può contare
sulle risorse artistiche interne a questa struttura unica in Italia, sia a livello scenografico e di allestimento
sia a livello interpretativo, con il coinvolgimento dei migliori giovani talenti a costituire un cast dalle
piacevole sinergie narrative e spettacolari. La cifra stilistica della regista e coreografa Franca Dorato affida
all’interdisciplinarietà il compito di rievocare una storia celebre e amata e, al tempo stesso, tutta da
scoprire nei suoi messaggi e nelle sue attuali e universali possibilità comunicative. Lo spettacolo, proposto in
anteprima in occasione di Sottodiciotto Film Festival, è patrocinato da Aiace e dal Museo Nazionale del
Cinema di Torino ed è realizzato in collaborazione con il Teatro Stabile di Pubblico Interesse Torino
Spettacoli. Una maestrina racconta alla sua classe di allievi una storia: la protagonista di questa avventura,
Dorothy, è una bambina che vive in Kansas con gli zii e il cane Toto. Un giorno, un ciclone solleva la casa di
Dorothy, con la bambina e il cane, e la trasporta in volo…
TEATRO ALFIERI – da martedì 4 a domenica 9 maggio
(dal mar al sab ore 20.45 – dom ore 15.30)
STEMAL - ALESSANDRO LOPEZ
MASSIMO LOPEZ
Ciao Frankie
One Man Show – Tributo a Frank Sinatra
con la Big Band Jazz Company diretta da Gabriele Comeglio
e con Giuliano Chiarello
regia Giorgio Lopez
Perché è stato grande e resterà un grande, Frank Sinatra? Ce lo racconta con il cuore, con la mente e la
sua simpatia Massimo Lopez in uno spettacolo di alto livello artistico e musicale secondo la migliore
tradizione americana per ricordare e testimoniare il valore di un’eredità artistica e umana. Uno spettacolo
articolato attraverso le canzoni del grande Frank interpretate da Massimo Lopez, ed il racconto della sua
profonda ammirazione verso l’opera del cantante americano scomparso da un decennio. Il tutto segue un
preciso percorso narrativo che dà a Massimo Lopez la possibilità di raccontare in varie sfaccettature sia di
se stesso che dell’uomo e dell’artista Sinatra.
Un tributo autentico che Massimo Lopez rende a “The Voice”, con l’accompagnamento dal vivo di una big
band diretta dal Maestro Gabriele Comeglio. Lo spettatore condivide con Massimo Lopez l’emozione di
riascoltare il noto repertorio di Sinatra e il suo indimenticabile swing. Ciao Frankie non è solo musica, è un
autentico live One Man Show della durata di circa 2 ore dove non mancano le risate garantite dalle gag e
dagli estemporanei momenti di intrattenimento comico ed imitazioni del folto portafoglio di personaggi
che Massimo Lopez regala al suo pubblico. Dopo aver superato le 130 repliche lo spettacolo si è arricchito
di nuovi spunti comici legati all’attualità e si è perfezionato dal punto di vista musicale. Uno spettacolo
adatto per tutte le fasce d’età.
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TORINO SPETTACOLI
Festival dell’Operetta
La grande storia d’amore tra Torino Spettacoli e la “piccola lirica”
Compagnia Italiana di Operette con Orchestra dal vivo
TEATRO ALFIERI – dal 22 al 31 gennaio
TEATRO ALFIERI – venerdì 22 gennaio ore 20.45
COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE
UMBERTO SCIDA ELENA D’ANGELO ARMANDO CARINI
Al Cavallino Bianco
musica Ralph Benatzky - Robert Stolz - librettisti H. Muller, E. Charll, R. Gilbert
direttore d’orchestra Orlando Pulin – regia e coreografia Serge Manquette
La scena è ambientata a San Volfango, nel Salzkammergut. La bella vedova Gioseffa, innamorata
dell'avvocato Bellati, è proprietaria dell'hotel “Al Cavallino bianco” e continua a licenziare camerieri
perché innamorati di lei. Leopoldo, anch'esso cameriere e anch'esso innamorato di lei deve attendere
tempi migliori per poter confessare il suo amore alla bella Gioseffa. Arriva nell'hotel il buffo e ricco
industriale Pesamenole accompagnato dalla figlia Ottilia che per faccende di lavoro è in causa con un suo
concorrente proprio difeso dall'avvocato Bellati.
Leopoldo affitta a Pesamenole la camera occupata normalmente dall'avvocato; si inizia a creare un certo
scompiglio, attenuato dall'innamoramento di Bellati per Ottilia che prontamente lo ricambia anche grazie
all'aiuto del buon Leopoldo. Ecco giungere nell'hotel anche il professor Hinselmann con sua figlia Claretta
e Sigismondo, figlio del concorrente di Pesamenole.
Sigismondo e Claretta, conosciutisi durante il viaggio, si innamorano l'uno dell'altra ma l'avvocato Bellati
mette in testa a Pesamenole che Sigismondo sarebbe il marito perfetto per sua figlia Ottilia in modo da
fondere la sua azienda con quella del suo rivale in causa e riesce a far impegnare la ragazza con l'obiettivo
di chiedere in un secondo momento la sua mano.
E' l'arrivo dell'arciduca, data la stagione della caccia, che complica ancora di più le cose in un primo
momento ma che poi fa in modo che Gioseffa si accorga dell'amore di Leopoldo ricambiandolo, che
l'avvocato Bellati si fidanzi con la bella Ottilia, e Sigismondo con la dolce Claretta.
TEATRO ALFIERI – sabato 23 e domenica 24 gennaio (sab ore 15.30 e 20.45 – dom ore 15.30)
COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE
UMBERTO SCIDA ELENA D’ANGELO ARMANDO CARINI
La Principessa della Czarda
libretto Leo Stein e Bela Jenbach - musiche Emmerich Kálmán
direttore d’orchestra Orlando Pulin – regia e coreografia Serge Manquette
Una delle più famose produzioni del repertorio operettistico, La Principessa della Czarda, su libretto di
Stein e Jenbach e musiche di Kalman andò in scena per la prima volta a Vienna nel 1915.
Il primo atto si svolge a Budapest e precisamente all'Orpheum, centro della bella vita dove Edvino,
principe di Lyppert-Weilersheim, trascorre le sue serate. Proprio l'Orpheum vede nascere l'amore tra
quest'ultimo e Sylvia, la bellissima canzonettista del locale, che si appresta a partire per una tournée negli
Stati Uniti.
Per questa ragione, Edvino si impegna davanti ad un notaio (assiduo frequentatore del locale) a sposare
Sylvia entro otto settimane.
La madre di Edvino, Anilde, non tollera questo legame e impone al figlio di sposare sua cugina, la
contessina Stasi. Due mesi dopo Edvino, ormai rassegnato, si accinge a sposare Stasi e nel suo palazzo
viene organizzata la festa di fidanzamento. Alla festa arriva Sylvia dagli Stati Uniti accompagnata dal
conte Boni che si finge suo sposo. Iniziano i colpi di scena: Boni si innamora a prima vista della contessina
Stasi, Edvino, dapprima geloso di Boni, ritrova il suo amore per Sylvia.
Ma i colpi di scena non sono finiti…
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TEATRO ALFIERI – martedì 26 e mercoledì 27 gennaio ore 20.45
COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE
UMBERTO SCIDA ELENA D’ANGELO ARMANDO CARINI
Cin Ci Là
musica Virgilio Ranzato - Carlo Lombardo - librettista Carlo Lombardo
direttore d’orchestra Orlando Pulin – regia e coreografia Serge Manquette
Siamo a Macao. La giovane Timida principessa Myosotis sta per sposarsi ma, al contrario di quanto sarebbe
lecito supporre, è triste perchè deve abbandonare i sogni e i giochi della fanciullezza. E anche il principe
Ciclamino, suo promesso sposo, è triste per gli stessi motivi e si dimostra scarsamente entusiasta del
matrimonio. A Macao c'è questa usanza: durante il periodo di fidanzamento di una principessa, ogni
divertimento e ogni lavoro vengono sospesi. Ed è in questo periodo che giunge a Macao la bella Cin Ci Là,
attrice cinematografica francese, assieme a Petit Gris il suo accompagnatore ufficiale, innamorato cotto
di lei. Il Mandarino di Macao Fonky, padre della principessa Myosotis, decide di affidare i due giovani, così
scarsamente entusiasti del matrimonio, alle cure di Cin Ci Là. La bella attrice prende a cuore la cosa e si
dedica con particolare interesse all’emancipazione del principe Ciclamino.
Petis Gris viene colto da un furibondo attacco di gelosia e per vendicarsi rivolge le proprie attenzioni alla
principessa. Accade così che il principe Ciclamino che ha preso gusto alla cosa, si innamora di Cin Ci Là e
la vuole sposare. Ma l'attrice saggiamente gli spiega che lei non può e non vuole contrarre nessun legame
duraturo. Del resto la principessa Myosotis è ora disposta a lasciare le sue bambole e i suoi sogni e a
convolare a giuste nozze con Ciclamino; il che avviene fra le più allegre feste di tutta Macao.
TEATRO ALFIERI – giovedì 28 e venerdì 29 gennaio ore 20.45
COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE
UMBERTO SCIDA ELENA D’ANGELO ARMANDO CARINI
Ballo al Savoy
musica Paul Abraham - librettista Alfred Grunwald e Fritz Lohner Beda
direttore d’orchestra Orlando Pulin – regia e coreografia Serge Manquette
Nizza, 1932. Nel salone di casa Faublas si festeggiano il marchese Aristide e la sua sposina Maddalena, di
ritorno dal viaggio di nozze. Ma Aristide riceve un telegramma dalla Tangolita, una danzatrice sua vecchia
fiamma, alla quale aveva promesso di trascorrere una serata con lei. La Tangolita vuole che Aristide
assolva il suo obbligo quella sera, durante l'annuale ballo al Savoy. Aristide trova una scusa buona: deve
recarsi al Savoy per incontrare José Pasodoble, compositore jazz in gran voga, e non può condurre
Maddalena con sé, perché i bauli con le toilettes eleganti non sono stati ancora recapitati. Ma José
Pasodoble altri non è se non lo pseudonimo di Daisy Parker, amica di Maddalena, che comprende così di
essere ingannata. Al Savoy giunge Maddalena, decisa a vendicarsi, celando il suo volto dietro ad un velo e
fa colpo su un giovane chiamato Celestino. Intanto Mustafà, diplomatico turco pluridivorziato, si innamora
di Daisy. Aristide e la Tangolita si ritirano a cenare in un separé; Maddalena e il suo corteggiatore
Celestino si accomodano in quello a fianco. Maddalena decide di concedersi a Celestino. Mentre la
direzione del Savoy premia José Pasodoble, rivelandone l’identità, Maddalena annuncia pubblicamente di
aver tradito il marito. La vendetta di Maddalena, anziché suscitare scandalo, riceve l'approvazione
generale. Intanto Aristide si arrovella: l'ha fatto veramente o no? Poiché Maddalena continua a confermare
il tradimento, il marchese chiama l'avvocato per avviare le pratiche di divorzio. Mustafà e Daisy decidono
di sposarsi. Sarà la furba Daisy, con uno stratagemma, a strappare a Maddalena la verità…
TEATRO ALFIERI – sabato 30 e domenica 31 gennaio (sab ore 15.30 e 20.45 – dom ore 15.30)
COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE
UMBERTO SCIDA ELENA D’ANGELO ARMANDO CARINI
La vedova allegra
musica Franz Lehar - librettista Victor Leòn-Leo Stein
direttore d’orchestra Orlando Pulin – regia e coreografia Serge Manquette
Il Barone Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi, riceve un ordine tassativo dal proprio governo: la
signora Anna Glavari, giovane vedova del banchiere di corte, deve a tutti i costi risposarsi con un
compatriota. Infatti, se dovesse passare a seconde nozze con uno straniero, il suo capitale
abbandonerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e, per la “Cara Patria”, sarebbe la rovina economica. Il
Barone Zeta, coadiuvato da Niugus (cancelliere un po’ pasticcione), tenta di convincere il Conte Danilo
Danilowich, segretario all’Ambasciata di Parigi, a sposare la ricca vedova. Danilo però non ne vuole sapere
perché, fra lui ed Anna c’è già stato del “tenero” prima che lei sposasse il banchiere Glavari; ed ora
Danilo, ferito nell’orgoglio, non vuole assolutamente ammettere di essere ancora innamorato di Anna. Da
parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per ingelosirlo. Durante una
festa che Anna organizza nella sua villa, sia per vedere le reazioni di Danilo e sia per salvare l’onore della
moglie del barone Zeta, ella dichiara a tutti gli invitati che intende sposare un francese: il signor Camillo
De Rossillon. Danilo furioso abbandona la festa. Tutto sembra perduto, ma Niegus, più per caso che per
merito, riesce a sciogliere l’equivoco e a far confessare ad Anna e Danilo il loro amore.
24
TORINO SPETTACOLI
P.F.R. Per Farvi Ridere
La libertà di una risata
Teatro Gioiello
TEATRO GIOIELLO – da giovedì 5 a domenica 15 novembre
(6 e 7 e dall’11 al 14 novembre ore 21 – 8 e 15 novembre ore 16 - per le scuole: 5 e 10 nov ore 10)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
CARLOTTA IOSSETTI ENRICO FASELLA
Un preside speciale
di Vera Matthews - regia Enrico Fasella
High School Musical? Amici? C’è in ogni dove un grande interesse per il mondo dello spettacolo, vissuto nel suo
“dietro le quinte”, nelle sue emozioni, importanti o piccole e quotidiane, intrecciate con gli amori, coi
problemi, coi sogni di giovani talenti. Un preside speciale ci permette di scoprire lo straordinario “Saranno
Famosi” che opera da una ventina d’anni, formando attori, registi e danzatori attivi in tutto il mondo. E’
l’unico Liceo italiano coreutico e teatrale, il Liceo Teatro Nuovo, con sede a Torino. Quanta paura prima del
debutto! Che fatica questo “assolo” dal Lago dei cigni, sarebbe meglio buttarsi su Grease? Quanta voglia di
essere “Giulietta”! Sacrifici e passione per un gruppo di giovani futuri attori e danzatori: la sorprendente 5C del
Liceo TNT. Istanti di vita dietro le quinte che preludono all'unico momento di grande emozione per un artista:
lo spettacolo. La parola al regista Fasella: “una commedia ricca di suggestioni; teatro nel teatro che l'esperta
mano di Vera Matthews dirige”
TEATRO GIOIELLO – da martedì 17 novembre a martedì 8 dicembre
(dal 17 al 21 e dal 24 al 28 novembre ore 21 – 22 e 29 nov ore 16 - dall’1 al 7 dicembre ore 21 – 8 dic ore 16)
ESAGERA
MARCO CAVALLARO VERUSKA ROSSI
LUIGI ROMAGNOLI FABRIZIO GAETANI DOMENICO DE SANTIS
Una volta nella vita
di Gianni Clementi – regia Felice Della Corte
Cos’hanno in comune un piccolo rapinatore romano, un bancario logorroico falso Marxista, un mago
siciliano da quattro soldi e una bella ragazza? Assolutamente nulla se non una piccolissima cosa: sono tutti
MORTI!!! Sì, siamo in un obitorio e quattro cadaveri sono sotto le lenzuola, tutti si svegliano e tutti
vogliono scappare da quel posto convinti di non essere quello che sono. I morti litigano, fanno pace,
provano una seduta spiritica, tentano di rubare una macchina, tentano di capire come sono finiti in quel
posto ma soprattutto fanno ridere. Si ride della morte, si ride della vita che fu e si trova anche il tempo
di commuoversi. A loro si aggiunge un portantino dell’obitorio che tra un colpo di tenaglia ed una
telefonata alla moglie stressata dalle griffe e dai vicini che comprano tutto ha uno svenimento mortale.
Ritmi serrati, battute dirompenti, momenti di vera poesia per una delle commedie più originali degli
ultimi anni, in cui il pubblico s’innamorerà di questi poveri “disgraziati” rimasti “nudi” sotto le lenzuola.
TEATRO GIOIELLO – da giovedì 10 a domenica 20 dicembre
(dal 10 al 12 e dal 15 al 19 dicembre ore 21 – 13 e 20 dicembre ore 16)
TEATRO DEI SATIRI
FIONA BETTANINI DIEGO RUIZ
Orgasmo e pregiudizio
di Fiona Bettanini e Diego Ruiz – regia Ammendola & Pistoia
Dal suo debutto nel 1999, Orgasmo e pregiudizio ha collezionato più di 1000 repliche e riscuotendo
sempre un enorme successo. Più volte definito dalla stampa un "cult", lo spettacolo è stato rappresentato
per 8 stagioni al Teatro dei Satiri di Roma alternando felici incursioni su palcoscenici prestigiosi come
l'anfiteatro romano di Ostia Antica, il Teatro Pergolesi di Jesi, lo Zelig a Milano, il Teatro Sociale di
Bellinzona, il Teatro Olimpico di Roma. Tradotto in più lingue è attualmente rappresentato nella
Repubblica Ceca e ora si appresta a sbarcare in Sud America. Cosa pensano gli uomini della sessualità
femminile? Hanno presente quali siano effettivamente le fantasie delle donne? E le donne conoscono i
piaceri dell’uomo? E le posizioni ideali per trovare il punto G? Ci sono uomini che lo cercano da anni e
ancora non l’hanno trovato. D’altronde mica ci sono dei cartelli! Chi glielo indica poverini? Perché non si
riesce mai a fare l’amore sulla lavatrice durante la centrifuga? Qualcuno sa spiegare quale magia c’è a
fare l’amore di prima mattina, con l’alito pesante la bocca impastata e le caccole agli occhi?
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TEATRO GIOIELLO – da martedì 29 dicembre a domenica 31 gennaio
(dal 29 al 31 dicembre ore 21 - 2 gennaio ore 21 – 3 gennaio ore 16 – dal 5 al 9 gennaio ore 21 – 10 gennaio
ore 16 – dal 12 al 16 gennaio ore 21 – 17 gennaio ore 16 – dal 19 al 23 gennaio ore 21 – 24 gennaio ore 16 –
dal 26 al 30 gennaio ore 21 – 31 gennaio ore 16)
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
Casa Gioiello
la nuova commedia di Vera Matthews
… e 10! Il teatro italiano “a tenuta” compie 10 stagioni. Era il novembre 2000 quando il Gioiello apriva i
battenti completamente ristrutturato e trasformato da storico cinema in teatro (e cinema). Accanto a una
qualificata ospitalità, la Compagnia Torino Spettacoli ha proposto ogni anno titoli che l’hanno posizionato
tra i teatri italiani più frequentati: Una notte al bistrot, Forbici Follia, Quant’è che siamo fuori, Pistaaa!.
Casa Gioiello è la nuova spassosa commedia dell’autrice best seller Vera Matthews.
TEATRO ERBA – da martedì 9 a sabato 13 febbraio ore 21
TORINO SPETTACOLI in collaborazione con IL CORO/CABANEWS
FESTIVAL NAZIONALE DEL CABARET
TRELILU
Ti vengo a suonare
testi e regia del gruppo
Tutta la straripante comicità della “Provincia Granda” attraverso musica e canzoni di livello. Irrinunciabile
per gli appassionati. Una scoperta autentica per chi ancora non conosce il Quartetto di “musica barotta”.
Menestrelli del cantar sorridendo ad uso del più puro vernacolo langarolo (come dire che cantano in
piemontese), hanno al loro attivo oltre 350 concerti.
TEATRO GIOIELLO – da martedì 16 a domenica 28 marzo
(dal 16 al 20 marzo ore 21 – 21 e 28 marzo ore 16)
ESAGERA TORINO SPETTACOLI
MARCO CAVALLARO
Pazzi in partenza
di Luca Giacomozzi e Marco Cavallaro – scene Federico Marchese
regia Alberto Santos
Una commedia brillante, corale, dai ritmi frenetici ed intensi.
Le vacanze si avvicinano. Due giovani coppie di sposi sono pronte a partire per una vacanza da sogno in un
posto esotico. Max e Filippo sono due fratelli che hanno sposato Clara e Giovanna due sorelle, abitano
nello stesso pianerottolo. Il giorno della sospirata partenza è arrivato, tutto è pronto ma... non hanno
fatto i conti con Pietro, il padre dei due ragazzi, Margherita, madre delle due ragazze, Giorgio, il vicino di
casa, Conny una rigida badante, Armadillo 21 un "eccentrico" tassista e Bobby che cerca un andrologo.
Equivoci, gags, colpi di scena si susseguiranno l'uno dopo l'altro, sei porte che si aprano e si chiudono a
ritmi forsennati per due ore di risate garantite... provare per ridere!
TEATRO GIOIELLO – da giovedì 8 a domenica 25 aprile
(dall’8 al 10 aprile ore 21 – 11 aprile ore 16 – dal 13 al 17 e dal 20 al 24 aprile ore 21 – 18 e 25 aprile ore 16)
SALA UMBERTO PRODUZIONI
FABIO AVARO GABRIELE PIGNOTTA ILARIA DI LUCA CRISTIANA VACCARO
Ti sposo ma non troppo
scene Tiziana Liberotti - costumi Giusy Nicoletti - musiche originali Stefano Switala
scritto e diretto da Gabriele Pignotta
Dopo il grande successo di Una notte bianca e di Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?, ecco la
nuova esilarante commedia sentimentale di Gabriele Pignotta. Dedicata a tutti quelli che hanno già
temporeggiato abbastanza e che adesso devono decidere: ci sposiamo o ci lasciamo? Se anche tu sei
indeciso e ci stai ancora pensando, vieni a vedere questa commedia... ti confonderemo ancora di più le
idee! TI SPOSO, MA NON TROPPO è la prima commedia sentimentale tratta da una storia vera iniziata su
FACEBOOK in cui una coppia in crisi prima del matrimonio, un single convinto che seduce per mestiere e
un cuore spezzato che sogna l'amore eterno, entrano casualmente in contatto! Da quel momento le vite
dei personaggi di questa originalissima commedia romantica si intrecciano dando luogo ad
un’interminabile serie di equivoci e di situazioni esilaranti che raccontano il caos sentimentale in cui molti
di noi si trovano costantemente! Dal romanticismo universale allo “scetticismo cosmico”, dalla frenetica
ossessione per il “rimorchio” alla disperata ricerca del rapporto perfetto, ecco le atmosfere emotive sulle
quali si sviluppa una pièce teatrale acuta e coinvolgente che per lo spettatore incuriosito diventa uno
specchio nel quale non può e non sa non riconoscersi!
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TORINO SPETTACOLI
Mezzogiorno a teatro
Per una “pausa pranzo” diversa dal solito
al Teatro Alfieri dal 12 ottobre al 18 dicembre
(lun, mar e ven ore 12.45 – mer e gio ore 13.45)
L’edizione ‘09-‘10 della rassegna è dedicata all’attrice e regista Stella Bevilacqua,
protagonista e grande promotrice delle proposte della Sala Solferino
TEATRO ALFIERI - dal 12 al 16 ottobre
BARBARA CINQUATTI GIORGIO PERONA CRISTINA PALERMO FRANCO ABBA
Ciak per due
di Vincenzo Tumminello - regia Stella Bevilacqua
Un breve viaggio nel mondo cinema, dove si incontrano alcuni personaggi indimenticabili e dove si potranno
rivivere le situazioni più divertenti e intriganti. Un viaggio e un itinerario passando da Pane e tulipani di Silvio
Soldini fino a Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek, da Manhattan di Woody Allen a Harry ti presento Sally.
Enzo Tumminello, anche autore dell’omonimo libro Ciak per due edito da Il leone verde di Torino, si
cimenta per la prima volta con il linguaggio teatrale grazie a un testo pensato appositamente per la
formula che caratterizza la Sala Solferino.
Lo spettacolo si avvale della regia attenta e sensibile di Stella Bevilacqua.
TEATRO ALFIERI - dal 19 al 23 ottobre
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
Il sogno del piccolo imperatore
favola musicale di Gian Mesturino - musiche Enrico Messina - regia Alberto Barbi
Il sogno del piccolo imperatore è un “ponte” fatto di sogni: quello di una ragazzina cinese che vive nella
Torino di oggi che sogna d’un giovane principe della Cina antica destinato a diventare un grande
imperatore ma che, nel suo cuore bambino è lontano da qualsiasi aspirazione al comando, al potere alle
grandi imprese di conquista.
Un sogno che si fa epico e romantico ad un tempo. L’attenta scelta delle fonti si apre così a favola
musicale per ritrovare nelle emozioni e negli occhi dolci di Bao la voglia di dialogo anziché di guerra, di
condivisione anziché di contrasto.
Il giovanissimo principe Ying Zhèng, futuro imperatore Qin Shi Huang della Cina unificata, è in ritiro in
campagna con il nonno e un pedagogo, che hanno il compito di istruirlo sull’esercizio del comando, sulle
strategie belliche e su i doveri di un futuro imperatore. Il ragazzino vorrebbe dedicarsi ai giochi, ai sogni,
alle fantasticherie sui viaggi; e a una vita serena con la dolce Bao, l’amica del cuore. Ma sogni e giochi,
tutto precipita…
TEATRO ALFIERI - dal 26 al 30 ottobre
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
Metamorfosi
di Girolamo Angione e Pierpaolo Fornaro, da Ovidio a Kafka - regia Girolamo Angione
La favolosa pedagogia delle Metamorfosi ci concilia con la natura stessa e ci rasserena: nel flusso vitale che
scorre dalla materia inerte all’intelligenza dell’essere razionale, qualcosa della nostra individuale ansia avrà
modo di placarsi. Non saremo per sempre perduti. I miti di metamorfosi che piacquero a Dante, a
D’Annunzio e tanti altri successori e interpreti di Ovidio, sono giunti fino a noi come un arazzo meraviglioso
che, con raffinatissima ironia, illustra e suggerisce cordiale necessaria speranza.
Pierpaolo Fornaro, che alle Metamorfosi ha dedicato un saggio definendole “il classico da riscrivere
sempre”, ne ha colto la loro percezione fino alla contemporaneità: “Metamorfosi è il nome della più
grande fantasia che dal tempo di Ovidio percorre tutta la letteratura europea. Nell’immaginare un trapasso,
un esito della vita che non sia annullamento ma preservazione nel cambiamento, un poeta latino ci offre un
salutare schermo al sempre presente timore della morte. Pietre che diventano uomini, Eco che si trasforma
in pura voce, Dafne in alloro, Aracne in ragno, Cadmo in serpente non sono soltanto gioco immaginario. La
metamorfosi stessa infatti si mostra in metamorfosi e dà via via la prova della nostra forse irreparabile
sfiducia esistenziale, e rivela oggi in noi la malattia dell’animo moderno”.
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TEATRO ALFIERI - dal 2 al 6 novembre e dal 16 al 20 novembre
GIOVANNI MUSSOTTO GIANCARLO BIO’ RITA PELLEGRINELLI MARINA BOSSOLA ENI PAOLONI
Ciò per broca
di Armando Rossi - regia Bruno Monticone
La valorizzazione delle realtà che operano sul territorio piemontese trova continuità nella collaborazione
coproduttiva con Alfatre Gruppo Teatro, specializzata nel recupero del repertorio o nella nuova
traduzione di commedie in lingua piemontese. La farsa Ciò per broca è tratta dalla pochade francese
dell’Ottocento La sposa e la cavalla; fu tradotta prima in italiano e poi, agli inizi del Novecento, in
dialetto modenese e in numerosi altri dialetti italiani. La traduzione utilizzata per questa nuova
produzione è di Armando Rossi ed è patrimonio ormai storico del teatro piemontese, a suon di equivoci e
ritmo serrato. Si tratta di un incontro comico tra un padre e un pretendente in cui la bella figlia richiesta
in sposa viene confusa con la cavalla da vendere. La giovane sa della mania del padre di dedicarsi quasi
interamente alla sua cavalla ma certo non si aspetta che il padre la confonda con la medesima. Quando
l’aspirante futuro sposo, timidissimo, si presenta ecco che avviene la scena esilarante e centrale della
commedia: quando si arrabbia e scalcia, bisogna avvicinarsi con prudenza e delicatezza…
TEATRO ALFIERI - dal 9 al 13 novembre e dal 9 all’11 dicembre
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI – PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO
I diversi suoni dell’amore
novità assoluta di Enrico Fasella da Saffo, Catullo, Orazio, Marziale
Un percorso attraverso l’incontro d’amore, sia esso felice o infelice, consumato oppure soltanto sperato.
Lo strumento di analisi è il suono, suono affettivo, suono metrico, suono poetico e palpito recitativo, in un
nuovo testo che, attingendo dalle straordinarie fonti antiche (Saffo, Catullo, Orazio e Marziale) offre
sperimentazione linguistico-letteraria e interpretativa. La poesia come sintesi di pensieri che inondano la
mente, soprattutto negli attimi in cui l'animo umano cede alle tentazioni del dio Eros. L'antichità è ancora
mentore, a noi uomini del ventunesimo secolo, di quanto il desiderio di amore possa raramente
disgiungersi dal piacere carnale, dall'incontro delle anime e dei corpi, fino a raggiungere la perfetta
unione tra il desiderio e l'estasi.
TEATRO ALFIERI - dal 23 al 27 novembre
ALBERTO BARBI
Famiglia in guerra
scritto e diretto da Alberto Barbi
E’ una storia vera. Durante la seconda guerra mondiale tre fratelli (il nonno e i due zii dell’autore) si
trovano divisi dopo l’otto settembre. Uno va in montagna coi partigiani, il secondo rimane con la
repubblica di Salò, il terzo, il più piccolo muore in campo di concentramento. E da allora la famiglia si
spacca. Sensi di colpa taciuti, accuse velate, litigi. Eredità litigate case divise e abbandonate. Un
quotidiano che ancora 65 anni dopo è segnato dalla guerra. Difficile dimenticare. Impossibile ricordare che
la guerra la si fa con gli uomini. Nonostante gli uomini.
TEATRO ALFIERI - dal 30 novembre al 4 dicembre
ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI
Anima appassionata - Gabriele D’Annunzio: romanziere, poeta, drammaturgo
adattamento e regia di Adriana Innocenti e Piero Nuti - musiche Paolo Tosti
“Appassionata e veemente” è l’anima del poeta: in un brano de Il fuoco, il romanzo autobiografico che
descrive la tempestosa relazione di D’Annunzio con “la grande attrice tragica” Eleonora Duse, nei versi
immortali de La pioggia nel pineto, in quelli festosi e ammiccanti de L’acerba e nei brani da La figlia di
Iorio e La fiaccola sotto il moggio. Una scoperta o riscoperta guidata dalle voci e dalle interpretazioni di
due protagonisti della scena.
TEATRO ALFIERI - dal 14 al 18 dicembre
ENRICO FASELLA ALBERTO BARBI SIMONE FARAON CRISTINA PALERMO
Scomparso
di Marie Claire Blais – traduzione e adattamento Maria Paola Mossetto - regia Enrico Fasella
La parola alla traduttrice e curatrice, prof.ssa Anna Paola Mossetto: “Sussurrato senza essere sommesso,
lucido senza indulgere al realismo, l’opera drammaturgica di Marie-Claire Blais ribadisce l’eccezionale
sensibilità di questa scrittrice per le questioni legate alle relazioni interpersonali. Scomparso propone una
rivisitazione della parabola del Figliol Prodigo, raccontata nel Vangelo secondo Luca, e ispiratrice di opere
letterarie, musicali e plastiche. La rilettura attuale focalizza i rapporti fra i componenti di una famiglia
borghese e benestante di oggi, i cui valori, più stereotipati che consolidati, vengono messi in discussione dalla
partenza improvvisa, del figlio minore. Tale gesto di rivolta, destabilizzante soprattutto per il fratello
maggiore, innesca una spirale di dolore e di interrogativi, con un mirabile gioco di confronti fra maschere e
volti, fra serena ipocrisia e sofferta autenticità”.
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TORINO SPETTACOLI
Solferino di Sera
La rassegna low cost di drammaturgia contemporanea
al Teatro Alfieri dal 19 ottobre a venerdì 18 dicembre
(da lunedì a venerdì ore 21)
TEATRO ALFIERI - dal 19 al 23 ottobre e dal 14 al 18 dicembre
TEATRO DEL BARATTO – TORINO SPETTACOLI
LUCIANO CARATTO GUIDO TEPPA
L’uomo dal fiore in bocca
di Luigi Pirandello - regia Enrico Fasella
Atto unico, scena spoglia e drammatica: un uomo che parla ed un altro che ascolta intervenendo di rado
con battute ovvie e banali, alle considerazioni amare del primo, che rivelano terribili verità. L’uomo
infatti è in attesa di morire e la vicinanza della morte ha reso più lucida in lui la capacità d’indagare il
mistero della vita per penetrarne l’essenza. Gli ha conferito una sorta chiaroveggenza grazie alla quale
individuare aspetti dell’esistenza che agli altri uomini sono incomprensibili.
TEATRO ALFIERI - dal 26 al 30 ottobre
UGO GREGORETTI
Finale aperto - Storia della canzone italiana dei primi cinquant'anni del '900
scritto, diretto e interpretato da Ugo Gregoretti
Ospite della rassegna è lo strepitoso affabulatore Ugo Gregoretti che presenta così il suo spettacolo: “Sul
palco ci sono io, in veste di docente; argomento della lezione e' la produzione discografica italiana di
genere evasivo: canzonette, macchiette, monologhi comici, brevissime sceneggiate drammatiche e via
dicendo, incise su vecchi dischi di vinile a 78 giri scovati nei mercatini di roba vecchia in tutta Italia e
riuniti in una collana discografica edita dalla Fonit Cetra in cinquanta dvd”. Il tutto, in un suggestivo
percorso di parola e contributi visivi. La parola ancora a Gregoretti: “Non e' facile spiegare la tecnica di
queste rievocazioni; venite a teatro e capirete (e molto probabilmente vi divertirete)!”.
TEATRO ALFIERI - dal 2 al 6 novembre
ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI
Anima appassionata - Gabriele D’Annunzio: romanziere, poeta, drammaturgo
adattamento e regia di Adriana Innocenti e Piero Nuti - musiche Paolo Tosti
“Appassionata e veemente” è l’anima del poeta protagonista de Il fuoco, il romanzo autobiografico che
descrive la tempestosa relazione di D’Annunzio con “la grande attrice tragica” Eleonora Duse. Ormai
adottati dal pubblico torinese che li ama moltissimo, i due straordinari artisti si cimentano con l’opera di
Gabriele D’Annunzio. Il Vate è proposto nella sua veste di romanziere attraverso momenti dal Fuoco, di
poeta grazie a versi immortali come La pioggia nel pineto e di drammaturgo grazie a estratti da La figlia di
Iorio e La fiaccola sotto il moggio. Una scoperta o riscoperta guidata dalle voci e dalle interpretazioni di due
protagonisti della scena.
TEATRO ALFIERI - dal 9 al 13 novembre
GIOVANNI MUSSOTTO GIANCARLO BIO’ RITA PELLEGRINELLI
MARINA BOSSOLA ENI PAOLONI
Ciò per broca
di Armando Rossi - regia Bruno Monticone
La farsa Ciò per broca è tratta dalla pochade francese dell’Ottocento La sposa e la cavalla; fu tradotta
prima in italiano e poi, agli inizi del Novecento, in dialetto modenese e in numerosi altri dialetti italiani.
La traduzione utilizzata per questa nuova produzione è di Armando Rossi ed è patrimonio ormai storico del
teatro piemontese, a suon di equivoci e ritmo serrato. Si tratta di un incontro comico tra un padre e un
pretendente in cui la bella figlia richiesta in sposa viene confusa con la cavalla da vendere. La giovane sa
della mania del padre di dedicarsi quasi interamente alla sua cavalla ma certo non si aspetta che il padre
la confonda con la medesima. Quando l’aspirante futuro sposo, timidissimo, si presenta ecco che avviene
la scena esilarante e centrale della commedia: quando si arrabbia e scalcia, bisogna avvicinarsi con
prudenza e delicatezza, grattarla dietro le orecchie… e allora si calma subito, diventa una pecora e non si
muove più…
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TEATRO ALFIERI - dal 16 al 20 novembre
ROBERTA BELFORTE, DAVIDE LOVERA, FEDERICA VALLA E GIOELE CALORIO
Elena e Maurizio
di Elda Brancusi e Maurizio Liberti - coreografia e regia Franca Dorato
musiche Gianni Nocenzi a cura di Enrico Messina - immagini Daniele Serra
Elena e Maurizio nasce come esperimento di scrittura a distanza. Il testo ha la duplice valenza di confronto tra
gli autori Elda Brancusi e Maurizio Liberti, che l’hanno costruito interamente “a distanza”, comunicando
tramite canali telematici e, al tempo stesso, tra i protagonisti della pièce. Nel nostro paese spesso assai
moralista la questione omosessuale non è mai stata affrontata, preferendo spesso un cauto silenzio.
Quest’anno invece, dopo gli “attacchi sanremesi” al mondo gay sono usciti nelle sale svariati film che
avevano invece come tema quello dell’accettazione. Questo dialogo tra “anime gemelle” cerca nel suo
piccolo di dimostrare come sia possibile una storia d’amore tra una donna etero e un uomo omosessuale
che vada al di là delle banali etichette e si levi al di sopra del puro rapporto fisico.
TEATRO ALFIERI - dal 23 al 27 novembre
COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI – PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO
I diversi suoni dell’amore
novità assoluta di Enrico Fasella da Saffo, Catullo, Orazio, Marziale
Un percorso attraverso l’incontro d’amore, sia esso felice o infelice, consumato oppure soltanto sperato.
Lo strumento di analisi è il suono, suono affettivo, suono metrico, suono poetico e palpito recitativo, in un
nuovo testo che, attingendo dalle straordinarie fonti antiche (Saffo, Catullo, Orazio e Marziale) offre
sperimentazione linguistico-letteraria e interpretativa. La poesia come sintesi di pensieri che inondano la
mente, soprattutto negli attimi in cui l'animo umano cede alle tentazioni del dio Eros. L'antichità è ancora
mentore, a noi uomini del ventunesimo secolo, di quanto il desiderio di amore possa raramente
disgiungersi dal piacere carnale, dall'incontro delle anime e dei corpi, fino a raggiungere la perfetta
unione tra il desiderio e l'estasi.
TEATRO ALFIERI - dal 30 novembre al 4 dicembre
BARBARA CINQUATTI GIORGIO PERONA CRISTINA PALERMO FRANCO ABBA
Ciak per due
di Vincenzo Tumminello - regia Stella Bevilacqua
Ciak per due - Ricette d’amore dal cinema al teatro, è una sorta di percorso gastronomico-sentimentale
nel mondo della celluloide che dal grande schermo si sposta sul palcoscenico. Il cibo diventa in questo
modo un pretesto, una modalità, per mettere in scena incontri o addii più o meni celebri del cinema.
Un girotondo di quattro personaggi che intorno al cibo, a un piatto, a una ricetta, finiscono per
conoscersi, sedursi, amarsi e in alcuni casi lasciarsi.
TEATRO ALFIERI – dal 9 all’ 11 dicembre
GIROLAMO ANGIONE
Parlo italiano
di Germana Erba e Irene Mesturino - regia Guido Ruffa
Quinta stagione di repliche! La più pazza ed esilarante lezione di Italiano a cui vi sia mai capitato di
assistere in vita vostra! Che cosa succede quando si ritrova l'antologia di italiano della scuola? Nebbia fitta
sulla maggior parte delle cose, ma un certo trasporto per qualche autore o l'improvviso flash del ricordo di
un sonetto o dell'inizio di un famoso romanzo? Una nuova esplosione d'odio per il Foscolo o l'Alfieri forieri
di un 4 di interrogazione e tuttora sconosciuti? Un senso di sfida della nostra memoria e la voglia di
scoprire qualche passo della nostra storia letteraria? Parlo italiano contiene in sé tracce di passione,
rabbia o indifferenza letteraria e offre una pedalata -il tempo richiesto da una passeggiata sarebbe tropponella storia letteraria, senza pretese d'essere esaustivo e neanche esauriente, ma con un approccio talvolta
sorpreso e talvolta consapevole ad alcune pagine, ad alcuni pensieri, ad alcune variazioni e peculiarità della
lingua, secondo un iter cronologico e geografico piacevole, che strizza l'occhio ai giorni nostri.
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TORINO SPETTACOLI
INFORMAZIONI PRATICHE stagione 2009-10
dal 10 giugno: rinnovi e nuovi abbonamenti
vendita biglietti singoli cartelloni Eventi d’autunno, Festival cultura classica, Piemonte in scena, Per
farvi ridere, Festival dell’operetta, Mezzogiorno a teatro, Solferino di Sera
(fino al 30 giugno compreso sono in vigore le tariffe di abbonamento scontatissime “speciale conferenza”)
20 settembre: scadenza prelazione “vecchi abbonamenti”
27 settembre: vendita biglietti singoli cartelloni Fiore occhiello, Grande Prosa
Abbonamenti Torino Spettacoli
Abbonamento “Fiore all’occhiello”:
Elenco spettacoli fissi all’Alfieri Fiore Giovane e Grande: Robin Hood – Anatra arancia – Italiani –
Cats – L’appartamento – Pianeta Proibito – La notte più bella – Ciao Frankie + 1 Gioiello a scelta + 2
titoli a scelta tra i cartelloni T.Spettacoli (Eventi, Fiore, Cult.Classica, G.Prosa, PFR e Operetta)
FIORE GRANDE a 11 spettacoli: 8 fissi Alfieri + 1 Gioiello a scelta + 2 a scelta tra tutti i cartelloni
platea o galleria € 264 (nuovi abbonati) – ridotto speciale (rinnovi, gruppi, convenzionati) € 220
speciale “conferenza stampa” (per chi acquista entro il 30 giugno 09): nuovi abbonati € 242 –
speciale (rinnovi, gruppi, convenzionati) € 209
FIORE GIOVANE per i nati dal 1983 su presentazione documento
a 11 spettacoli: 8 fissi Alfieri + 1 Gioiello a scelta + 2 a scelta tra tutti i cartelloni
prezzo unico platea e galleria € 154 (nuovi e rinnovi)
speciale “conferenza stampa” (per chi acquista entro il 30 giugno 09): prezzo unico € 143
Elenco date in abbonamento a posto fisso per Abbonati Fiore Grande e Giovane:
MARTEDI’ sera: Robin (10.11) - Anatra (17.11) - Italiani (15.12)- Cats (5.1) - Appartamento (9.2)- Pianeta
(9.3) - La notte (6.4) - Ciao Frankie (4.5)
MERCOLEDI’ sera: Robin (11.11) - Anatra (18.11) - Italiani (16.12) – Cats (30.12) - Appartamento(10.2) - Pianeta
(10.3) – La notte (7.4) – Ciao Frankie (5.5)
GIOVEDI’ sera: Robin (12.11) - Anatra (19.11) - Italiani (17.12) - Cats (7.1) - Appartamento (11.2) - Pianeta
(11.3) – La notte (8.4) ) – Ciao Frankie (6.5)
VENERDI’ sera: Robin (6.11)- Anatra (20.11) - Italiani (18.12) - Cats (8.1) - Appartamento (12.2) - Pianeta
(12.3) – La notte (9.4) ) – Ciao Frankie (7.5)
SABATO sera: Robin (7.11) - Anatra (21.11) - Italiani (19.12) - Cats (9.1) - Appartamento (13.2) - Pianeta
(13.3) – La notte (10.4) ) – Ciao Frankie (8.5)
DOMENICA pomeriggio: Robin (8.11) - Anatra (22.11) - Italiani (20.12) - Cats (10.1) - Appartamento (14.2) Pianeta (14.3) – La notte (11.4) ) – Ciao Frankie (9.5)
Abbonamento "3+3 Torino Spettacoli":
(platea Gioiello dalla fila E, platea Erba dalla fila B, platea Alfieri dalla fila M comprese)
platea o galleria € 153 (nuovi abbonati) – ridotto (rinnovi, gruppi, convenzionati): € 141
speciale “conferenza stampa” (per chi acquista entro il 30 giugno 09): prezzo unico € 135
3 spettacoli a scelta tra i cartelloni EVENTI D'AUTUNNO, FIORE ALL’OCCHIELLO e OPERETTA:
Asino - Sogno imperatore – Blue Dolls – Uomo caverne - Da giovidì – Don Bosco - Robin Hood – Poveri ma
belli – Avenue Q – Pinocchio – Gospel – Casa Gioiello- Girgenti – Grease – Chat a 2 piazze – Antonio –
Paese Idioti – Dona Flor – Heidi – Mago Oz - Anatra – Italiani – Cats – Appartamento – Pianeta Proibito –
Notte bella – Ciao Frankie - Vedova - Al Cavallino – Principessa Czarda – Cin Ci Là – Ballo Savoy
+
3 spettacoli a scelta tra i cartelloni FESTIVAL CULTURA CLASSICA, PFR e GRANDE PROSA:
Alcesti - Diversi suoni – Troiane – Metamorfosi –Processo –Asino – Cabiria – Casina - Preside speciale – Una
volta nella vita – Orgasmo – Casa Gioiello – Trelilu - Pazzi in partenza – Ti sposo - Sarto signora- Casa
Tolstoj – Romeo e Giulietta – Inter – Trappola – Signora Warren – Mario Scaccia – Varietà Futurista –
Marlene D. – Famiglia – Complici – A piedi nudi – Muratori – Cicatrici - Paese Idioti - Chat a 2 - Girgenti
31
Abbonamento “Grande Prosa”:
Elenco spettacoli Grande Prosa: Alcesti - Diversi suoni amore – Troiane – Metamorfosi – Processo
Socrate – Asino d’oro – Cabiria – Casina - Sarto per signora- Casa Tolstoj – Romeo e Giulietta – Inter –
Trappola – Signora Warren – Mario Scaccia – Gran Varietà Futurista – Marlene D. – Famiglia in guerra –
Complici – A piedi nudi - Muratori - Un preside speciale – Una volta nella vita – Orgasmo e pregiudizio –
Casa Gioiello – Trelilu - Pazzi in partenza – Ti sposo – Cicatrici - Paese Idioti – Girgenti – Chat a 2 piazze
GRANDE PROSA – 9 spettacoli a scelta: 8 titoli a scelta nel cartellone di Grande Prosa + 1 titolo
a scelta tra i cartelloni T.Spettacoli (Eventi, Fiore, Cult.Classica, G.Prosa, PFR e Operetta)
intero € 171 (nuovi abbonati) - speciale (rinnovi, gruppi, convenzionati) € 126
speciale “conferenza stampa” (per chi acquista entro il 30 giugno 09): nuovi abbonati € 162 –
speciale (rinnovi, gruppi, convenzionati) € 117
G.PROSA GIOVANE per i nati dal 1983 su presentazione documento – 9 spettacoli a scelta: 8 titoli a
scelta nel cartellone di Grande Prosa + 1 titolo a scelta tra i cartelloni T.Spettacoli (Eventi, Fiore,
Cult.Classica, G.Prosa, PFR e Operetta) prezzo unico nuovo o rinnovo € 108
speciale “conferenza stampa” (per chi acquista entro il 30 giugno 09): prezzo unico € 99
Abbonamento "5+5 Torino Spettacoli":
(platea Gioiello dalla fila E, platea Erba dalla fila B, platea Alfieri dalla fila M comprese)
platea o galleria € 240 (nuovi abbonati) – ridotto (rinnovi, gruppi, abbonati, convenzionati T. Spettacoli) € 225
speciale “conferenza stampa” (per chi acquista entro il 30 giugno 09): prezzo unico € 220
5 spettacoli a scelta tra i cartelloni EVENTI D'AUTUNNO, FIORE ALL’OCCHIELLO e OPERETTA:
Asino - Sogno imperatore – Blue Dolls – Uomo caverne - Da giovidì – Don Bosco - Robin Hood – Poveri
belli – Avenue Q – Pinocchio – Gospel – Casa Gioiello - Girgenti – Grease – Chat a 2 piazze – Antonio –
Paese Idioti – Dona Flor – Heidi – Mago di Oz - Anatra – Italiani – Cats – Appartamento – Pianeta –
Notte più bella – Ciao Frankie - Vedova - Al Cavallino – Principessa Czarda – Cin Ci Là – Ballo Savoy
+
5 spettacoli a scelta tra i cartelloni FESTIVAL CULTURA CLASSICA, PFR e GRANDE PROSA:
Alcesti - Diversi suoni – Troiane – Metamorfosi – Processo –Asino – Cabiria – Casina - Preside speciale –
Una volta nella vita – Orgasmo – Casa Gioiello – Girgenti - Trelilu – Chat a due - Pazzi partenza – Ti
sposo - Sarto per signora- Casa Tolstoj – Romeo – Inter – Trappola – Signora Warren – Mario Scaccia –
Varietà Futurista – Marlene D. – Famiglia – Complici – A piedi nudi – Muratori – Cicatrici - Paese Idioti
Abbonamento “Festival di Cultura Classica”:
3 spettacoli a scelta tra: Alcesti - Diversi suoni amore-Troiane–Metamorfosi –Processo Socrate –
Asino d’oro – Cabiria – Casina prezzo unico € 39 - speciale studenti e docenti € 21
Abbonamento “Per Farvi Ridere”:
3 spettacoli a scelta tra: Un preside speciale – Una volta nella vita – Orgasmo e pregiudizio – Casa
Gioiello - Girgenti – Trelilu - Chat a due – Pazzi partenza – Ti sposo - Muratori prezzo unico € 45
Abbonamento "Festival dell’Operetta":
a 3 spettacoli a scelta Operetta p.unico € 51
Abbonamento “Mezzogiorno a Teatro”:
Abbonamento “Solferino di Sera”:
a 3 spettacoli a scelta € 3
a 3 spettacoli a scelta € 12
Abbonamento “Piemonte in scena”: a 3 spettacoli a scelta tra Q.fantasmi - Giromin –
Domnie – Soa ecelensa – Gelindo € 24
Abbonamento “Buon Teatro a Te” - la formula pensata per i tuoi regali
1 spettacolo a scelta dei cartelloni Festival cultura classica, Grande Prosa e Per Farvi Ridere
p.unico € 24,50 – ridotto (under 26, over 60) € 17,50 – speciale (gruppi, abbonati e convenz T.Spettacoli) € 13
N.B. Tutti gli abbonamenti a Torino Spettacoli danno diritto al biglietto ridotto speciale a € 2,50 per
tutti i film proiettati all’Erba, all’Alfieri e al Gioiello e al biglietto ridotto per gli spettacoli
programmati da Torino Spettacoli a Torino e nei Festival estivi con i quali Torino Spettacoli collabora
quali Ferie d’Augusto a Bene Vagienna e Vignaledanza (cfr singole condizioni e giorni di validità).
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Prezzi biglietti singoli
(esclusi diritti di prevendita)
FESTIVAL DI CULTURA CLASSICA (in vendita dal 10 giugno sera, dopo la conferenza):
Alcesti - Diversi suoni amore-Troiane–Metamorfosi –Processo Socrate –Asino d’oro – Cabiria - Casina
p.unico € 23 – over 60 € 16
gruppi, abbonati e convenzionati T.Spettacoli € 12
under 26, studenti e docenti € 8 (ingresso gratuito docenti accompagnatori, 1 ogni 10 allievi)
Ciò che uno ama ingresso gratuito su prenotazione al Teatro Erba
abb.to 3 spettacoli a scelta: prezzo unico € 39 - spec studenti e docenti € 21
EVENTI D’AUTUNNO (in vendita dal 10 giugno sera):
Asino d’oro
p.unico € 23 – over 60 € 16
gruppi, abbonati e convenzionati T.Spettacoli € 12
under 26, studenti e docenti € 8 (ingresso gratuito docenti accompagnatori, 1 ogni 10 allievi)
Da giovidì a giovidì platea € 24 rid. (gruppi, convenzionati, abbonati) € 21; galleria € 21 - rid € 18
Il sogno piccolo imperatore – Blue Dolls – Uomo caverne (Caveman)
(riduzioni da martedì a domenica)
p.unico € 23 – ridotto (under 26, over 60) € 16 – speciale (gruppi, abbonati e convenz T.Spettacoli) € 12
Don Bosco (riduzioni valide tutti i giorni)
platea: € 25 - rid. (convenzionati, abbonati, under 26, over 60, gruppi) € 15 - galleria € 18 – rid. € 15
replica al mattino 16 ottobre ore 10: posto unico € 8
PIEMONTE IN SCENA (in vendita dal 10 giugno sera – riduz valide dal mar alla dom):
p.unico € 12 – ridotto (over 60, under 26, gruppi, abb.ti e conv. T. Spettacoli) € 8
abbto a 3 titoli di Piemonte (a scelta tra Q.fantasmi - Giromin – Domnie – Soa ecelensa - Gelindo): p.unico € 24
Trelilu: p.unico € 23 – ridotto (under 26, over 60) € 16 - speciale (gruppi, abbonati e conv T.Spettacoli) € 12
PER FARVI RIDERE (in vendita dal 10 giugno sera – riduz valide dal mar alla dom):
Un preside speciale – Una volta nella vita – Orgasmo e pregiudizio – Casa Gioiello – Trelilu
Pazzi in partenza – Ti sposo ma non troppo – Muratori
p.unico € 23 – ridotto (under 26, over 60) € 16 - speciale (gruppi, abbonati e conv T.Spettacoli) € 12
abbonamento a 3 spettacoli a scelta Per farvi ridere: prezzo unico € 45
FESTIVAL OPERETTA (in vendita dal 10 giugno sera – riduz valide dal mar alla dom):
La vedova allegra - Al Cavallino bianco – Principessa Czarda – Cin Ci Là – Ballo al Savoy
p.unico € 23; rid. unico (und26, ov60, abbti, conv, gruppi) € 16 – abb. 3 spettacoli F.Operetta p.unico € 51
MEZZOGIORNO A TEATRO (in vendita dal 10 giugno sera): € 2 – abb.to a 3 titoli a scelta € 3
ingresso gratuito abbonati Torino Spettacoli
SOLFERINO DI SERA (in vendita dal 10 giugno sera): € 6 – abb.to a 3 titoli a scelta € 12
ridotto abbonati e convenzionati Torino Spettacoli e gruppi scolastici € 4
GRANDE PROSA (in vendita dal 27 settembre)
(riduzioni valide dal martedì alla domenica):
Sarto per signora- Casa Tolstoj – Romeo e Giulietta – Inter – Trappola – Signora Warren – Mario
Scaccia –Varietà Futurista – Marlene D. – Famiglia in guerra – Complici –Cicatrici - A piedi nudi –
Muratori - Un preside speciale – Il sogno piccolo imperatore
p.unico € 23 – ridotto (under 26, over 60) € 16 – speciale (gruppi, abbonati e convenz T.Spettacoli) € 12
IL FIORE ALL’OCCHIELLO (in vendita dal 27 settembre)
Un preside speciale – Una volta nella vita – Orgasmo e pregiudizio – Casa Gioiello – Trelilu
Pazzi in partenza – Ti sposo ma non troppo
p.unico € 23 – ridotto (under 26, over 60) € 16 - speciale (gruppi, abbonati e conv T.Spettacoli) € 12
Le Compagnie ospiti stanno definendo i prezzi degli altri spettacoli del Fiore all’occhiello
(gamma prezzi indicativamente da € 25 a € 45)
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