AGEVOLAZIONI OFFERTE DAL TEATRO CARCANO ABBONAMENTO A POSTO FISSO A 10 SPETTACOLI POLTRONISSIMA Intero Euro 250 RIDOTTO SOCI ALI Euro 190 Ridotto over 65 residenti a Milano e under 26 Euro 150 L’abbonamento comprende: IL MIO NOME E’ NESSUNO L’ULISSE – QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO – IL GRANDE DITTATORE – DUE DONNE CHE BALLANO – I SUOCERI ALBANESI – UNO SGUARDO DAL PONTE – MATTI DA SLEGARE – LA MANDRAGOLA – ARANCIA MECCANICA LISISTRATA ABBONAMENTO A POSTO LIBERO A 10, 9 oppure 6 SPETTACOLI A SCELTA (*) 10 spettacoli 9 spettacoli 5 spettacoli Intero Euro 280 Euro 252 Euro 180 RIDOTTO SOCI ALI Euro 210 Euro 189 Euro 132 Ridotto over 65 residenti a Milano e under 26 Euro 160 Euro 144 Euro 99 POLTRONISSIMA ABBONAMENTI NOVITA’ 1) ABBONAMENTO CONTEMPORANEO A POSTO LIBERO A 5 SPETTACOLI (*) Comprende: QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO – IL GRANDE DITTATORE – DUE DONNE CHE BALLANO - UNO SGUARDO DAL PONTE - ARANCIA MECCANICA 2) ABBONAMENTO DANZA A POSTO LIBERO A 5 SPETTACOLI (*) Comprende: MARA GALEAZZI & FRIENDS – HUBBARD STREET 2 – COMIX – DARE – IL LAGO DEI CIGNI ovvero Il Canto POLTRONISSIMA 5 spettacoli Intero Euro 112,50 RIDOTTO SOCI ALI Euro 82,50 Ridotto over 65 residenti a Milano e under 26 Euro 62,50 (*) Gli abbonamenti non sono utilizzabili per le rappresentazioni del 31 dicembre 2015, le Iniziative Culturali e Fanta Teatro. TESSERA A SCALARE A 4 SPETTACOLI IN POLTRONISSIMA (*) - NO contributo ALI Valida per: 4 spettacoli per 1 spettatore Oppure 2 spettacoli per 2 spettatori Oppure 1 spettacolo per 4 spettatori PREZZI DEI BIGLIETTI POLTRONISSIMA € 34,00 € 22,00 € 18,00 € 15,00 Intero RIDOTTO SOCI ALI Ridotto over 65 residenti a Milano Ridotto studenti e under 26 POLTRONA / BALCONATA € 25,00 € 17,00 € 14,50 € 13,50 Intero RIDOTTO SOCI ALI Ridotto over 65 residenti a Milano Ridotto studenti e under 26 PER NON MORIRE DI MAFIA (13 ottobre 2015 ore 20.30) Posto unico intero RIDOTTO SOCI ALI Ridotto under 26 e abbonati 2015/16 € 18,00 € 15,00 € 13,50 COLPEVOLE O INNOCENTE? € 10,00 Posto unico numerato LaBarocca in “CHI HA PAURA DI VIVALDI, BACH, HANDEL?” Posto unico numerato adulti senza aperitivo € 15,00 con aperitivo € 20,00 Posto unico numerato bambini senza spuntino € 7,50 con spuntino € 10,00 FANTATEATRO - Speciali Natale e Epifania € 22,00 Poltronissima intero Ridotto over 65 Ridotto studenti e under 26 Poltrona/Balconata intero Ridotto over 65 Ridotto studenti e under 26 € 18,00 € 15,00 € 17,00 € 14,50 € 13,50 PREZZI 31 DICEMBRE 2015 (compresi brindisi e petit buffet): POLTRONISSIMA ore 19.30 ore 22.45 Intero Ridotto over 65 e under 26 € 60,00 € 50,00 € 100,00 € 85,00 € 50,00 € 44,00 € 85,00 € 75,00 POLTRONA/BALCONATA Intero Ridotto over 65 e under 26 ORARI BOTTEGHINO per la Stagione Teatrale 2015-2016: dal 1° al 27 settembre 2015 | dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 18.30 (domenica chiuso) dal 29 settembre 2015 fino a fine stagione | lunedì dalle ore 10.00 alle 18.30; dal martedi al sabato dalle ore 10.00 alle 20.00; venerdi dalle ore 10.00 alle 19.00; domenica dalle ore 14.00 alle 18.30. Giornate di chiusura per festivita 25 dicembre | 26, 27, 28 marzo. ORARI DEGLI SPETTACOLI per la Stagione Teatrale 2015-2016 (salvo diverse indicazioni) martedi, mercoledi, giovedi, sabato ore 20.30 | NOVITA’: venerdì ore 19.30 - domenica ore 16.00 | lunedi riposo 10 ottobre ore 16.00 e ore 20.30 | 23, 24, 26, 27 dicembre ore 17.00 | 31 dicembre ore 19.30 e ore 22.45 1 gennaio ore 17.00 | 4, 5, 6 gennaio ore 17.00 | 9 gennaio ore 16.00 e ore 20.30 | 20 febbraio ore 16.00 e ore 20.30 Per informazioni e prenotazioni od opzioni sugli spettacoli in cartellone: UFFICIO PROMOZIONE TEATRO CARCANO GRUPPI ORGANIZZATI, CRAL, ASSOCIAZIONI CULTURALI, PRO LOCO, BIBLIOTECHE, SCUOLE DI TEATRO e DANZA Riferimento: sig. Luca Graffieti Corso di Porta Romana, 63 – 20122 – Milano (MI) dal martedi al sabato dalle ore 10.00 alle ore 18.30 | domenica dalle ore 14.00 alle ore 18.30 Contributo di € 30,00 del CT Lombardia a favore di 100 Soci ordinari e familiari iscritti ad almeno uno dei Gruppi del CT stesso, che sottoscriveranno l’abbonamento ad almeno 4 spettacoli entro il 31 dicembre 2015. Per usufruire delle agevolazioni esibire la tessera ALI Direzione artistica Sergio Fantoni Fioravante Cozzaglio Il senso del Carcano Quando, un anno fa, abbiamo messo mano alla nuova squadra ci siamo posti il problema di quale, delle possibili identità, era giusta per questo teatro e per questo territorio metropolitano. Non ci siamo chiesti solo che cosa siamo noi, ma quale era l'aspettativa della città, che cosa si aspettavano da noi quelli che guardano al teatro con speranza e interesse. Ci siamo anche chiesti quale è la storia di queste mura e come sono vissute in ambito cittadino, al di là degli episodi recenti. Parliamo di un teatro che, tra alterne vicende, vanta una storia di due secoli. La risposta è stata univoca e convinta: il Carcano, per le sue dimensioni e per la sua storia, è un teatro popolare nell'accezione migliore del termine; sta a noi dargli quel colore e quelle sfumature che lo rendano anche pieno di verità, di sensibile intelligenza, che allarghino le sfere della popolarità e dell'innovazione fino a metterle in comunicazione tra di loro. Noi abbiamo l'ambizione di lavorare per un teatro che sappia coniugare modernità, popolarità, contaminazione dei linguaggi artistici, che rappresenti un punto di congiunzione tra le esperienze di frontiera e quelle che si nutrono dei bisogni e delle attese del pubblico più generalista, che faccia diventare "popolare" quello che pareva destinato agli "intelligenti". Molte delle difficoltà e delle incomprensioni che abbiamo affrontato in questi ultimi decenni nascono infatti dalla frattura che si è generata in Italia tra le avanguardie vecchie e nuove e il teatro di tradizione, quando sarebbe stato più utile e necessario creare una continua osmosi tra i due settori. Con la fondazione del Centro d'arte contemporanea Teatro Carcano e il conseguente riconoscimento ministeriale siamo alla verifica di queste idee, usciamo dallo stretto ambito del teatro di prosa e ci collochiamo in un quadro meno settoriale, facendo della nostra sala un punto di incontro di esperienze artistiche e linguaggi diversi . Infatti al Carcano non faremo "una" stagione, faremo un intreccio di stagioni. Nel calendario troveranno posto la prosa, la danza contemporanea, la musica, il teatro per famiglie, per bambini, per studenti, possibilmente non "punitivo"; oltre naturalmente alle più diverse iniziative di carattere culturale che vanno dai "Processi alla storia" al Caravaggio di Sgarbi. La "prosa" sarà in gran parte, cosa mai successa al Carcano, di drammaturgia contemporanea. Certo, una drammaturgia possibile in una sala da mille posti, non quella dedicata ai teatri da camera. Ne conosciamo e apprezziamo la differenza, il nostro gusto spesso ci porta ad amare il teatro da camera, ma contestiamo l'asserzione che il numero dei posti non permetta emozioni artistiche. Soprattutto se li coniughiamo con una stagione di danza organizzata col nostro partner Spellbound Contemporary Ballet, che parte con Mara Galeazzi, Hubbard Street 2 e arriva al Balletto di Roma, passando attraverso Mummenschanz e alcuni classici più tradizionali; con le iniziative musicali che inauguriamo con La Verdi di Milano, nostro partner per la musica nei prossimi anni; con il teatro-ragazzi che abbiamo affidato a una valorosa compagnia bolognese, con la quale coproduciamo quindici giornate all'insegna della festosità e della creatività. Per le scuole avremo in tutto una trentina di spettacoli, per gli appassionati del genere (perché no?) anche qualche serata di operetta. Il senso di tutto questo è di mischiare il pubblico e i linguaggi: nello studio che abbiamo fatto quest'anno abbiamo scoperto che il pubblico più tradizionalista scopre con gioia che esistono i Kataklò, così come i ragazzi magari imparano che l'operetta può sfociare nel musical o che Cristicchi può raccontare in modo inedito la storia. Oppure che la musica antica non sta necessariamente rinchiusa in un tabernacolo, ma può uscire all'aria aperta ed essere fonte di gioia e di godimento. Abbiamo scoperto che un teatro oggi non è un teatro "di prosa", ma un punto di incontro tra le generazioni e le arti, dove ogni pretesto è buono per vedersi, parlarsi, ascoltare e pensare. Sembra ovvio, ma è il necessario passaggio "ideologico" per fare dei nostri teatri degli organismi vivi. Il senso di tutto questo è allargare con intelligenza il pubblico che frequenta le nostre sale; se dal 1980 a oggi il numero di biglietti venduti in Italia è rimasto invariato (quindici milioni) forse lo dobbiamo anche alla nostra incapacità di mischiare sacro e profano, ad aver fatto della nostra arte un mestiere troppo elitario, quando invece la nostra è un'arte applicata, impura per definizione, collettiva per vocazione anche quando è spinta da grandi egocentriche personalità. Il senso di tutto questo è inventare un modo di essere innovativi e contemporanei senza sentirsi troppo debitori delle esperienze degli altri: ognuno ha la sua strada, la nostra è quella di legare in un unico nodo le intuizioni artistiche, le emozioni collettive, il piacere del divertimento, la forte socialità che ne consegue. Essere colti e popolari insieme è un grande traguardo che a pochi è dato di raggiungere e la nostra ambizione è quella di riunire un gruppo di artisti giovani e moderni attorno a questo progetto. Sergio Fantoni e Fioravante Cozzaglio TEATRO CARCANO STAGIONE 2015/2016 Da martedì 6 a domenica 11 ottobre MUMMENSCHANZ I Maghi del Silenzio Da mercoledì 14 a domenica 25 ottobre SiciliaTeatro Sebastiano Lo Monaco IL MIO NOME E’ NESSUNO - L’ULISSE di Valerio Massimo Manfredi Adattamento e drammaturgia testo Francesco Niccolini Regia Alessio Pizzech Da venerdì 30 ottobre a domenica 1 novembre Mara Galeazzi & Friends GALA INTERNAZIONALE DI DANZA Da mercoledì 4 a domenica 15 novembre Fondazione Teatro di Napoli -Teatro Bellini di Napoli Daniele Russo Elisabetta Valgoi QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO di Dale Wasserman dal romanzo di Ken Kesey Adattamento Maurizio de Giovanni Regia Alessandro Gassmann Da mercoledì 18 a domenica 22 novembre Promo Music – La Versiliana Festival CARAVAGGIO Uno spettacolo di e con Vittorio Sgarbi Regia Angelo Generali Da mercoledì 25 novembre a domenica 6 dicembre Società per Attori Massimo Venturiello Tosca IL GRANDE DITTATORE dal film di Charlie Chaplin Adattamento Massimo Venturiello Regia Giuseppe Marini, Massimo Venturiello Da mercoledì 9 a domenica 20 dicembre Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano Maria Paiato Arianna Scommegna DUE DONNE CHE BALLANO di Josep Maria Benet i Jornet Regia Veronica Cruciani NUOVA PRODUZIONE Giovedì 31 dicembre – Venerdì 1 gennaio MG Eventi Balletto di Mosca “La Classique” LO SCHIACCIANOCI Musica Piotr I. Ciaikovskij Coreografia Marius Petipa Da venerdì 8 a domenica 10 gennaio Inscena Produzioni Compagnia Corrado Abbati MY FAIR LADY Musica Frederick Loewe Adattamento e regia Corrado Abbati Da mercoledì 13 a domenica 24 gennaio Sala Umberto Francesco Pannofino Emanuela Rossi I SUOCERI ALBANESI - Due borghesi piccoli piccoli di Gianni Clementi Regia Claudio Boccaccini Da venerdì 29 a domenica 31 gennaio HUBBARD STREET 2 Coreografie A. Cerudo, T. Marling, I. Rustem L. Landon, B. Arias Da mercoledì 3 a domenica 14 febbraio I Due della Città del Sole Sebastiano Somma UNO SGUARDO DAL PONTE di Arthur Miller Regia Enrico Lamanna Da mercoledì 17 a domenica 21 febbraio Emiliano Pellisari Studio – NoGravity Ltd. NoGravity Dance Company COMIX Una creazione di Emiliano Pellisari Coreografie Emiliano Pellisari, Mariana Porceddu Da mercoledì 24 febbraio a domenica 13 marzo Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano in coproduzione con Mismaonda Enzo Iacchetti Giobbe Covatta MATTI DA SLEGARE di Axel Hellstenius Regia Gioele Dix Da venerdì 18 a domenica 20 marzo Spellbound Contemporary Ballet DARE Coreografia e regia Mauro Astolfi NUOVA PRODUZIONE Da mercoledì 30 marzo a domenica 10 aprile Progetto U.R.T. LA MANDRAGOLA di Niccolò Machiavelli Interpretato e diretto da Jurij Ferrini Da mercoledì 13 a domenica 24 aprile Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini di Napoli ARANCIA MECCANICA di Anthony Burgess Musiche Morgan Regia Gabriele Russo Da mercoledì 27 aprile a domenica 8 maggio Danila Celani per Synergie Teatrali Gaia De Laurentiis Stefano Artissunch LISISTRATA di Aristofane Adattamento e regia Stefano Artissunch Da venerdì 13 a domenica 15 maggio Balletto di Roma IL LAGO DEI CIGNI ovvero Il canto Liberamente ispirato al balletto “ Il lago dei cigni” e all’atto unico di A. Cechov “Il canto del cigno” Musiche Piotr. I. Ciaikovskij Coreografia e regia Fabrizio Monteverde LE INIZIATIVE CULTURALI Martedì 13 ottobre ore 20,30 PER NON MORIRE DI MAFIA di Pietro Grasso Con Sebastiano Lo Monaco Regia Alessio Pizzech Produzione SiciliaTeatro Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia® COLPEVOLE O INNOCENTE? A cura di Elisa Greco - Ore 20,30 Lunedì 19 ottobre Napoleone Bonaparte Lunedì 23 novembre Ronald Reagan Lunedì 14 dicembre Marie Curie Tεatr0inMatεmatica A cura di Maria Eugenia D’Aquino Regia Valentina Colorni -Drammaturgia Riccardo Mini Produzione PACTA . dei Teatri-ScienzaInScena Lunedì 9 novembre ore 11,30 e martedì 15 dicembre ore 15,00 I NUMERI PRIMI E LA CRITTOGRAFIA Lunedì 9 novembre ore 15,00 e martedì 15 dicembre ore 11,30 PARALLELISMI: GEOMETRIE EUCLIDEE E NON Lunedì 30 novembre ore 11,30 APPUNTAMENTO AL LIMITE -Il calcolo sublime Lunedì 30 novembre ore 15,00 L’IRRAZIONALE LEGGEREZZA DEI NUMERI laBarocca - Direttore Ruben Jais al Carcano Sabato 19 marzo ore 12,00 CHI HA PAURA DI VIVALDI? Il Cimento dell’armonia e dell’inventione “Le Quattro Stagioni” Sabato 9 aprile ore 12,00 CHI HA PAURA DI BACH? Estratti da: Suite n. 3 Bwv 1068 in Re Maggiore, Cantata 147 “Herz und Mund und Tat und Leben”, Concerto Brandeburghese n. 3 Bwv 1048 in Sol Maggiore Cantata 211 “Cantata del caffè” Sabato 14 maggio ore 12,00 CHI HA PAURA DI HÄNDEL? Estratti da: Musica per i reali fuochi d’artificio Hwv 351, Messiah Hwv 56 CARCANO BAMBINI/RAGAZZI FANTATEATRO Regia Alessandra Bertuzzi Scenografie Federico Zuntini Venerdì 27 novembre ore 10,00 I TRE PORCELLINI Venerdì 11 dicembre ore 10,00 IL CANTO DI NATALE Mercoledì 23, giovedì 24, sabato 26, domenica 27 dicembre ore 17 Speciale Natale -LA CASA DI BABBO NATALE Da lunedì 4 a mercoledì 6 gennaio ore 17 Speciale Epifania -IMPREVISTI AL CASTELLO Giovedì 21 gennaio ore 10,00 IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI Mercoledì 10 febbraio ore 10,00 SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE Venerdì 26 febbraio ore 10,00 IL MALATO IMMAGINARIO Giovedì 10 marzo ore 10,00 IL FANTASMA DI CANTERVILLE Venerdì 15 aprile ore 10,00 IL LIBRO DELLA GIUNGLA TEATRO CARCANO – corso di Porta Romana, 63 – 20122 Milano M3 Crocetta – Tram 16, 24 – Bus 77, 94 Tel. 02 55181377- 02 55181362 [email protected] - www.teatrocarcano.com I 10 SPETTACOLI IN ABBONAMENTO A GIORNO E POSTO FISSO SiciliaTeatro Sebastiano Lo Monaco IL MIO NOME E’ NESSUNO – L’ULISSE di Valerio Massimo Manfredi Adattamento e drammaturgia testo Francesco Niccolini Con Maria Rosaria Carli, Turi Moricca, Carlo Calderone e un’orchestra di 14 sassofonisti in scena Scene Antonio Panzuto - Costumi Cristina Da Rold Musiche originali Dario Arcidiacono, Davide Summaria Luci Luigi Ascione Regia Alessio Pizzech Da mercoledì 14 a domenica 25 ottobre Valerio Massimo Manfredi – scrittore, archeologo, topografo del mondo antico di fama internazionale – ha dedicato due romanzi a Ulisse: il primo racconta le gesta dell'eroe di Itaca dall'infanzia di Odysseo fino alla distruzione di Troia; il secondo dalla partenza da Ilio dopo la fine tragica e vittoriosa della lunga guerra, fino all'arrivo a Itaca. È una materia così intensa, poetica, tragica e intrisa di sangue e dolore che invece di dar segni di invecchiamento, trova nuova linfa, dubbi e vigore nella prosa di Manfredi, che il regista Alessio Pizzech e il drammaturgo Francesco Niccolini hanno trasformato in materia teatrale: un lungo viaggio tra poesia, disperazione ed erotismo per attraversare la vita di un uomo, anche se quest'uomo ama farsi chiamare Nessuno. Questo Ulisse non procede in linea retta: la sua strada è lunga e contorta, riparte dal suo ritorno a Itaca, dal primo incontro con Telemaco suo figlio. È a lui che racconterà – prima della grande vendetta – dieci anni di guerra e dieci di faticosissimo ritorno verso casa. Sebastiano Lo Monaco, con tutta la sua maestria e passione, dialoga con i molti fantasmi di questa storia, in particolare le donne (Elena per prima, quindi Penelope, e poi Circe, Calypso, Nausicaa, Athena) e gli eroi (Menelao, Aiace e, su tutti, Achille con l'amato Patroclo) che Odysseo ha incontrato sulla sua faticosissima strada. Il risultato sarà una lunga, intensissima narrazione con una voce principe, quella di Lo Monaco, e intorno tutti quei demoni – divinità, mostri, nemici, eroi, vivi e morti, più tutti i ricordi – che ne hanno costellato il viaggio sterminato, descrivendone il destino immortale. Una sinfonia dunque, un canto ricco di poesia, che – pur nel rispetto della tradizione aedica – troverà una forma drammaturgica originale, sorprendente, perché non sarà il furbo Ulisse senza limiti ad apparire allo spettatore, ma un uomo ancora più moderno, sopravvissuto a una guerra dove ha conosciuto la paura e l'orrore, provato da dieci anni di morte e naufragi, mancati ritorni e misteriosi sussurri del desiderio. È evidente che in un contesto del genere, per Sebastiano Lo Monaco, nato a Floridia (Siracusa), è stato come rispondere a un richiamo: cresciuto e formatosi tra classicità ellenica e romana, perdutamente innamorato di Omero e dell'epica classica, si trova nella condizione ideale per affrontare Ulisse e il poema della sua vita, costruendo un grande cunto per il pubblico del teatro e - al tempo stesso - un eccellente strumento di divulgazione e conoscenza per i giovani e gli studenti. Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini di Napoli Daniele Russo Elisabetta Valgoi QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO di Dale Wasserman dall’omonimo romanzo di Ken Kesey Versione italiana Giovanni Lombardo Radice Adattamento Maurizio de Giovanni Con Mauro Marino, Marco Cavicchioli, Giacomo Rosselli, Alfredo Angelici Giulio Federico Janni, Daniele Marino, Antimo Casertano Gilberto Gliozzi, Gabriele Granito, Giulia Merelli Scene Gianluca Amodio Costumi Chiara Aversano Disegno luci Marco Palmieri Musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi Videografie Marco Schiavoni Uno spettacolo di Alessandro Gassmann Da mercoledì 4 a domenica 15 novembre Qualcuno volò sul nido del cuculo è il romanzo che Ken Kesey pubblicò nel 1962 dopo aver lavorato come volontario in un ospedale psichiatrico californiano; racconta, attraverso gli occhi di Randle Mc Murphy – uno sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera – la vita dei pazienti di un ospedale psichiatrico statunitense e il trattamento coercitivo che viene loro riservato. Nel 1971 Dale Wasserman ne realizzò, per Broadway, un adattamento scenico, che costituì la base della sceneggiatura dell’omonimo film di Miloŝ Forman, interpretato da Jack Nicholson ed entrato di diritto nella storia del cinema. Oggi, la drammaturgia di Wasserman torna in scena, rielaborata dallo scrittore Maurizio de Giovanni che, senza tradirne la forza e la sostanza visionaria, l’ha avvicinato a noi, cronologicamente e geograficamente. Randle Mc Murphy diventa quindi Dario Danise e la sua storia e quella dei suoi compagni si trasferiscono nel 1982, nell’Ospedale Psichiatrico di Aversa. Alessandro Gassmann, con il suo talento registico caratterizzato da un’inconfondibile cifra stilistica elegante e al tempo stesso appassionata, firma una messinscena personalissima ma fedele alle intenzioni dell’originale. La malattia, la diversità, la coercizione, la privazione della libertà sono temi che da sempre mi coinvolgono e che amo portare in scena con i miei spettacoli. Dario (il mio McMurphy) è un ribelle anticonformista che comprende subito la condizione alla quale sono sottoposti i suoi compagni di ospedale, creature vulnerabili, passive e inerti. Da quel momento si renderà paladino di una battaglia nei confronti di un sistema repressivo, ingiusto, dannoso e crudele, affrontando così anche un suo percorso interiore che si concluderà tragicamente ma riscatterà una vita fino ad allora sregolata e inconcludente. Un testo che è una lezione d’impegno civile, uno spietato atto d’accusa contro i metodi di costrizione e imposizione adottati all’interno dei manicomi ma anche, e soprattutto, una straordinaria metafora sul rapporto tra individuo e Potere costituito, sui meccanismi repressivi della società, sul condizionamento dell’uomo da parte di altri uomini. Un grido di denuncia che scuote le coscienze e fa riflettere. Alessandro Gassmann Società per Attori Massimo Venturiello Tosca IL GRANDE DITTATORE dal film di Charlie Chaplin copyright©Rot Export – sas Charles Chaplin TM©- Bubbles LNC.SA e/o Export SAS Adattamento Massimo Venturiello Con Lalo Cibelli, Camillo Grassi, Franco Silvestri Gigi Palla, Gennaro Cuomo, Nico di Crescenzo Pamela Scarponi, Alessandro Aiello Musiche Germano Mazzocchetti Scene Alessandro Chiti Costumi Sabrina Chiocchio Luci Umile Vainieri Coreografie Daniela Schiavone Regia Giuseppe Marini, Massimo Venturiello Da mercoledì 25 novembre a domenica 6 dicembre Sono passati più di settant’anni da quando Charlie Chaplin scrisse, interpretò e diresse il suo primo film parlato Il grande dittatore, dedicato al tema della minaccia nazista. Con quel film, Chaplin ridiede coraggio al mondo che credeva ancora nella libertà. E lo fece grazie alla risata, che ora viene riproposta sul palcoscenico nello spettacolo diretto da Giuseppe Marini e Massimo Venturiello. Da quel lontano 1940, il mondo è cambiato. Noi siamo profondamente diversi e così anche l’assetto politico del mondo, eppure la nostra realtà presenta strane e inquietanti analogie con quel tempo. Una crisi economica che ricorda quella del 1929, il crollo delle banche, l’inflazione, la disoccupazione e la depressione. L’attualità del Grande dittatore è quella di tutte le opere d’arte in cui si mette a nudo l’essenza umana. Nel film, come ora nella sua riduzione teatrale, il protagonista si fa letteralmente in due. Da una parte c’è il piccolo ebreo che fa il barbiere nel ghetto in cui il nazismo lo ha rinchiuso e dall’altra c’è il feroce dittatore al quale egli assomiglia tanto da finire con l’assumerne il ruolo, rovesciandone nel messaggio radiofonico finale la violenza in pacifismo. Afferma Venturiello: “Ciò che inventeremo e abiteremo sarà un’altra cosa dal film. Ciò che invece preme di non perdere è l’ironia, il sarcasmo e l’irresistibile comicità di un’opera nella cui messa in scena la musica, composta per l’occasione da Germano Mazzocchetti, e le parti cantate, impreziosite dalla presenza di un’artista come Tosca, saranno grandi protagoniste.” Per Giuseppe Marini “Nello stesso periodo del film l’avventura brechtiana, con l’elaborazione di strumenti concettuali – lo straniamento – come modo di partecipazione critica al mondo della Storia, produceva Terrore e miseria del Terzo Reich e La resistibile ascesa di Arturo Ui. Il nesso tra Chaplin e Brecht è dunque per me molto stimolante e troverà riscontro in ambito registico nella realizzazione dello spettacolo che, come ogni trasposizione teatrale di un’opera cinematografica, prevede irrinunciabili tradimenti, ovvero delle “scelte”. Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano NUOVA PRODUZIONE Maria Paiato Arianna Scommegna DUE DONNE CHE BALLANO di Josep Maria Benet i Jornet Traduzione Pino Tierno Scene Barbara Bessi Luci Gianni Staropoli Musiche Paolo Coletta Regia Veronica Cruciani Da mercoledì 9 a domenica 20 dicembre Due donne che ballano è la prima produzione del Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, costituito a gennaio 2015. Ad interpretarla due autentiche stelle della scena italiana, le pluripremiate Maria Paiato (Premio Borgio Verezzi 1994, Premio Flaiano 2001, Premio della Critica Teatrale 2004, Premio Olimpici del Teatro 2004 e 2007, Maschera d’Oro 2005, Premio Ubu 2005 e 2006, Premio Eleonora Duse 2009, Premio Hystrio 2010) e Arianna Scommegna (Premio Lina Volonghi 1997, Premio della Critica Teatrale 2010, Premio Hystrio 2011, Premio Ubu 2014). Lo spettacolo debutterà in prima nazionale il 24 novembre al Teatro Sociale di Bergamo. Una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Tutte e due schive, energiche, sarcastiche ed eroiche. Si odiano e si detestano perché sono simili, perché ognuna ha bisogno dell'altra, e, nella solitudine delle rispettive vite, sono l'una per l'altra l'unica presenza confortante. Consumano le poche ore alla settimana che passano insieme beccandosi, pungendosi e confessando di sé quello che solo a un estraneo si riesce a confessare. Ballano. Come balla una nave in balìa delle onde. Ballano la danza dell'esistenza dura e difficile di chi porta dentro una sofferenza ma fuori esibisce una faticosa immagine di forza e autosufficienza. Ballano come una coppia estratta dal mazzo della casualità, quando nelle balere due sconosciuti si trovano a ballare insieme. E per questo ballo non ci sono cavalieri, non ci sono uomini possibili, non ci sono mariti, padri o figli ad accompagnarle. Ma solo due donne che ballano. Avrebbero potuto non incontrarsi mai e continuare a ballare da sole come hanno sempre fatto, e invece per loro fortuna il sollievo della coppia finalmente addolcisce un po' la fatica. Veronica Cruciani racconta una minuscola storia come tante ne accadono nei grandi condomini di qualsiasi città, un microcosmo, un ecosistema esistenziale, che attraverso la scrittura di Benet I Jornet diventa un modo gentile, amaro e profondamente ironico di raccontare un’intera società, in cui le persone difficili e scomode sono estromesse e confinate ai margini, ad affrontare in solitudine la pista da ballo del proprio destino. Josep Maria Benet i Jornet, nato nel 1940, è considerato uno dei massimi autori del teatro spagnolo contemporaneo e il padre del teatro catalano. Ha influenzato almeno due generazioni di autori catalani, ha ricevuto numerosi riconoscimenti e le sue opere sono state rappresentate in tutta Europa, in Argentina e negli Stati Uniti. Una curiosità che lega la sua biografia a questo testo è la sua grande passione per i fumetti del passato di cui fa collezione, passione che condivide con la più anziana delle Due donne che ballano. Sala Umberto Francesco Pannofino Emanuela Rossi I SUOCERI ALBANESI - Due borghesi piccoli piccoli di Gianni Clementi Con Andrea Lolli, Silvia Brogi, Maurizio Pepe Filippo Laganà, Elisabetta Clementi Regia Claudio Boccaccini Da mercoledì 13 a domenica 24 gennaio Una famiglia borghese: un padre, una madre e una figlia. Lucio, cinquantacinquenne, consigliere comunale progressista, e Ginevra, cinquantenne, chef in carriera, con un passato fatto di lotte politiche e rivolte generazionali, conducono un’esistenza improntata al politically correct, cercando quotidianamente di trasmettere alla figlia Camilla, sedici anni, il loro stile di vita, pregno di valori importanti, di parole mai banali: l’importanza della politica, della solidarietà, della fratellanza. Ogni occasione è buona per ribadire questi concetti edificanti: a tavola, ascoltando un telegiornale, commentando episodi di vita. Al terzetto si aggiunge l’amica del cuore di Ginevra, Benedetta, erborista alternativa in analisi perenne e ossessivamente a caccia di un compagno, e frequentatrice abituale della casa, sui cui abitanti non manca di riversare le sue fragilità. Come in tutte le famiglie, anche le incombenze pratiche occupano uno spazio importante nella vita di Lucio e Ginevra e la rottura di una tubazione del bagno di servizio, che rischia di allagare l’appartamento sottostante, occupato da un eccentrico tenente colonnello, obbliga i coniugi a chiamare una ditta per il restauro completo del locale. La ditta è formata da due giovani uomini: Igli, 35 anni e Lushan, 18. Sono albanesi, con alle spalle una storia simile a quelle che si leggono tutti i giorni sui giornali: viaggi su barconi fatiscenti, periodi di clandestinità, infine l’agognato permesso di soggiorno e adesso una ditta, con tanto di partita Iva e lavoro in quantità. Un esempio da seguire per Camilla e i giovani come lei, abituati al contrario a situazioni agiate e iperprotettive. E’ questo che Lucio e Ginevra pensano, contemplando la luce che illumina gli sguardi dei due albanesi. Una luce piena di vitalità, voglia di fare, come solo chi ha davvero conosciuto la fame può ancora avere. Ma un giorno Lucio dimentica un importante documento, torna a casa ad un orario imprevisto e le certezze sue e di Ginevra crollano come un castello di carte. A dimostrazione che i vecchi proverbi non passano mai di moda: chi predica bene, razzola male… I Due della Città del Sole Sebastiano Somma UNO SGUARDO DAL PONTE di Arthur Miller Musiche Pino Donaggio Regia Enrico Lamanna Da mercoledì 3 a domenica 14 febbraio Uno sguardo dal ponte, scritto da Arthur Miller nel 1955 e considerato tra i più importanti testi della drammaturgia americana del Novecento, riprende realisticamente una delle pagine più drammatiche del sogno americano vissuto da milioni di italiani, volati in America, nella New York degli anni ’50, alla ricerca di un futuro migliore. Miller racconta la miseria degli immigrati italiani, la loro difficoltà ad adattarsi al nuovo mondo, l’incapacità di comprendere un sistema di leggi che ritengono differente dall’ordine naturale delle cose e, soprattutto, la vacuità del sogno americano. Da ciò scaturirà una tragedia annunziata fin dall’inizio, poiché mettere insieme quelle condizioni disagiate e quei sentimenti e passioni fortissimi non potrà che fatalmente condurre ad un drammatico epilogo. Lo spettacolo messo in scena da Enrico Lamanna riprende il dramma interiore di Eddy Carbone (Sebastiano Somma), della sua famiglia e del suo sogno americano. L’ amore che prova verso la giovane nipote non è altro che la proiezione della sua esigenza di proteggerne la purezza, la necessità di custodirla con la stessa cura di una ceramica preziosa. Un sogno da accarezzare al di là del ponte, sotto un cielo di stelle misto ad un mare dove si naufraga in una voglia di tenerezza. Sebastiano Somma, applaudito a teatro nella stagione 2013/14 nei panni del professor Laurana di A ciascuno il suo di Leonardo Sciascia, è uno dei volti più popolari dello spettacolo italiano, grazie a numerose stagioni come protagonista di fiction televisive di grande successo. Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano in coproduzione con Mismaonda NUOVA PRODUZIONE Enzo Iacchetti Giobbe Covatta MATTI DA SLEGARE di Axel Hellstenius Versione italiana della commedia Elling & Kjell Bjarne Regia Gioele Dix Da mercoledì 24 febbraio a domenica 13 marzo Dopo parecchi anni vissuti in una struttura psichiatrica protetta dove sono diventati amici inseparabili, Elia e Gianni vengono “promossi” e mandati dal sistema sanitario a vivere da soli in un appartamento nel centro della città. Si tratta di un esperimento e di una prova molto importante per loro: dovranno provare a inserirsi nella società civile e dimostrare di saper badare a se stessi. Elia, che non ha mai conosciuto il proprio padre, aveva vissuto sempre solo con la madre, imbastendo con lei un rapporto morboso ed esclusivo. Alla morte della donna, si era perciò rivelato totalmente incapace di prendersi cura di sé e il suo ricovero era stato inevitabile. Il lungo trattamento terapeutico non ha però fiaccato la sua profonda sensibilità e un senso innato dell’autoironia. Gianni, il compagno di avventura, è al contrario un omaccione dai modi ruvidi e spicci, fissato col cibo e soprattutto col sesso, che peraltro non ha ancora avuto modo di sperimentare. È un uomo generoso e impulsivo, la cui fragilità è segno del disperato tentativo di cancellare le ferite procurategli da una madre alcolista e un patrigno violento. Lo spettacolo racconta il percorso tortuoso, complicato ed esaltante che condurrà i due “matti” a slegarsi dai tanti fantasmi piccoli e grandi che li hanno resi infelici per gran parte della loro vita. Entrambi riusciranno a trovare una strada personale per il reinserimento nel mondo. Il “cocco di mamma” troverà nella poesia e nella forza comunicativa delle parole la propria ragione di vita, mentre lo “scimmione” si accorgerà di poter essere utile agli altri con il suo lavoro e il suo buon cuore. È questa l’intuizione forte del testo: l’arte e l’amore come strumenti di guarigione e riscossa, elementi imprescindibili per un’esistenza piena e felice. Particolarmente azzeccata la scelta di affidare a Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta, diretti da Gioele Dix – ovvero a tre dei più apprezzati, riconoscibili, simpatici, popolari e socialmente sensibili personaggi dello spettacolo italiano – il trattamento di un tema rilevante e delicato come quello della malattia mentale. Le loro caratteristiche attoriali e registiche garantiscono un approccio alla materia fresco, ironico, addirittura spassoso e divertente. Nessun tentativo di patetismo, né alcuna traccia di retorica in questo leggero e al tempo stesso intenso ritratto di vita e amicizia, di passioni e dolori, di fobie e scelte coraggiose. Progetto U.R.T. Jurij Ferrini LA MANDRAGOLA di Niccolò Machiavelli Luci Lamberto Pirrone Costumi Nuvia Valestri Pittura scenica Cris Spadavecchia Regia e scenografia Jurij Ferrini Da mercoledì 30 marzo a domenica 10 aprile Ispirata da un motivo erotico-cortese, La Mandragola non è solo una perfetta macchina comica ma anche una meravigliosa allegoria sulla “corruzione della logica politica”, che scambia i vizi della vita pubblica con quelli della vita privata, allargando il suo orizzonte critico anche al clero. In quasi cinque secoli di storia non solo non ha perso mordente sull’attualità, ma al contrario è stata in qualche modo una lucidissima premonizione dei nostri tempi, rivelando la nostra stessa identità di popolo e le radici profonde di un malcostume – ahimè – tutto italiano. Non appena si leva il velo sottile che Machiavelli pone sulla commedia si scorge con una certa chiarezza la perfetta metafora della profonda ignoranza di un intero popolo che rifiuta di vedere la bieca furberia dei pochi facoltosi oligarchi che lo governano. Il prologo comincia come un talk-show, ma subito si entra nella storia, condotta secondo un efficacissimo registro comico, tra gag e piccoli lazzi ben orchestrati. E’ una Mandragola in giacca e cravatta, in cui il testo originale è recitato con brio e fresca disinvoltura strizzando l’occhio alla contemporaneità, con un ottimo uso dei ritmi e della pause e una scelta musicale accattivante. Stesso mix di tradizione e modernità nelle scenografie. La storia si svolge a Firenze nel 1504. Callimaco è innamorato di Lucrezia, moglie dello sciocco dottore in legge messer Nicia. Con l’aiuto del servo Siro e dell’astuto amico Ligurio, Callimaco, in veste di famoso medico, riesce a convincere messer Nicia che l’unico modo per avere figli sia di somministrare a sua moglie una pozione di mandragola, ma il primo che giacerà con lei morirà … Jurij Ferrini, regista e interprete principale, invita a “ guardare madonna Lucrezia come fosse il nostro bellissimo paese: l’Italia. Callimaco è un appassionato amante che vuole “possederla” con uno strampalato stratagemma, facendosi aiutare dal faccendiere Ligurio e dal terribile fra’ Timoteo, sinistra espressione del clero più corrotto. Le cose saranno anche cambiate, ma lo stesso perfetto ingranaggio comico inizia a trascendere la vicenda dei meschini protagonisti e a parlare direttamente a noi … di noi”. Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini di Napoli ARANCIA MECCANICA di Anthony Burgess Con (in o.a.) Alfredo Angelici, Martina Galletta, Sebastiano Gavasso Giulio Federico Janni, Alessio Piazza, Daniele Russo, Paola Sambo Musiche Morgan Scene Roberto Crea Costumi Chiara Aversano Regia Gabriele Russo Da mercoledì 13 a domenica 24 aprile Arancia meccanica rappresenta uno dei romanzi distopici meglio rappresentativi nel suo genere, non meno visionario e lungimirante di un altro classico come 1984 di Orwell, con cui, in modo non casuale, esistono diverse convergenze. A distanza di cinquantuno anni dalla prima pubblicazione del romanzo ci si rende conto di quanto Burgess avesse saputo guardare anche oltre il suo tempo, presagendo, attraverso la storia di Alex e dei suoi amici Drughi, una società sempre più incline al controllo delle coscienze e all'indottrinamento di un "pensiero unico". Il film di Kubrick del 1971, ha saputo tradurre perfettamente il mondo descritto da Burgess, facendo della versione cinematografica di Arancia Meccanica un caposaldo della cinematografia di tutti i tempi. Un film che ha lasciato un segno tale da scoraggiare l'idea di una messinscena. Tuttavia, quando ho letto l'adattamento che lo stesso Burgess ha elaborato a suo tempo per il teatro, sono rimasto sorpreso e coinvolto dalla sua completa autonomia drammaturgica. Nella prima parte al linguaggio originale e caratterizzante dei quattro Drughi, si alternano canzoni in versi corredate di libretto e spartito scritto dallo stesso Burgess. Trovando nella parte musicale uno degli elementi distintivi dell'opera, è stato naturale pensare ad un musicista fuori dagli schemi, prorompente ed originale, un musicista che in qualche modo somigliasse ad Arancia Meccanica, Marco Castoldi in arte Morgan. Così come nel romanzo la storia viene raccontata in prima persona da Alex, il capo carismatico dei Drughi, nella messinscena tutto sarà vissuto come se ci trovassimo in un suo incubo. Ragion per cui, visioni, musiche, ritmo saranno scanditi dal sentire del protagonista. Con Tommaso Spinelli abbiamo curato la traduzione del testo rimanendo fedeli il più possibile alle originarie intenzioni di Burgess. Il lavoro più duro ha riguardato la trasposizione del linguaggio dei Drughi, il Nadsat inventato dallo stesso autore, uno slang inglese con influenze russe. Per non perdere lo straniamento oltre che la violenza che questa parlata ha il potere di trasmettere abbiamo lavorato sui singoli termini con attenzione scrupolosa, in qualche caso confrontandoci con la generazione dei nostri diciottenni, avvezza all'utilizzo di un linguaggio che crei identità. La sottile linea di confine fra bene e male, il rapporto fra vittima e carnefice, la connessione fra la violenza del singolo individuo e quella della società saranno i temi che vorrò portare in evidenza. Gabriele Russo Danila Celani per Synergie Teatrali Gaia De Laurentiis Stefano Artissunch LISISTRATA di Aristofane Con Stefano Tosoni, Gian Paolo Valentini Disegno luci Giorgio Morgese Scenografia Francesco Cappelli Costumi Maria Amurri, Sissi Sossi Fantocci Giuseppe Cordivani Traduzione, adattamento e regia Stefano Artissunch Da mercoledì 27 aprile a domenica 8 maggio Lisistrata è un colto e fantastico viaggio nella poetica di Aristofane, commediografo tra i maggiori del teatro classico. La particolarità della messa in scena sta nella contaminazione fra cabaret e burlesque, evidenziata nelle musiche, nelle atmosfere e nei costumi. Nella storia la guerra non fa da sfondo alla commedia, ma la penetra in tutta la sua drammaticità divenendone protagonista. Lo spettacolo è un omaggio a tutti i caduti per la Patria, in tutte le guerre, che per la bandiera non hanno esitato a sacrificare in silenzio la propria esistenza nella speranza di un domani migliore. Il filo conduttore è il personaggio di Lisistrata, che con lo stratagemma dello sciopero del sesso ricatta i guerrieri spartani ed ateniesi a trattare la pace per porre fine alla guerra del Peloponneso. Proprio la sua fermezza ed arguzia favoriscono il gioco comico ma anche polemico e riflessivo nella commedia. Lisistrata non è solo una donna che convince le altre a negarsi e negare le gioie dell’amore, ma è lei che si fa motore di un dolore universale: “Sciagurate siamo noi donne a portare il peso della guerra, partoriamo i nostri figli e li mandiamo a fare i soldati!”. Visivamente tutto il fantastico di Aristofane viene restituito, sia nella scelta dell’allestimento, sia nell’utilizzo di pupazzi e fantocci che rafforzano l’atmosfera onirica della scena interagendo drammaturgicamente con i protagonisti. In questo modo l’arte del teatro si fa magia capace di rievocare figure di corpi, musiche, parole e immagini come strumenti per esplorare l’animo umano. I protagonisti si affrontano su tre piani rialzati sviluppando al massimo l’azione scenica ed esasperando in maniera giocosa e dinamica gli umori del dramma comico di Aristofane. La scena è bianca, compatta e severa, a delineare uno spazio dove passato e presente si incontrano, dove la satira implacabile, feroce e corrosiva esplode con una grande sequenza di immagini ed uno spirito senza limite aggredendo la società e la Polis ateniese. In collaborazione con Spellbound LA STAGIONE DI DANZA CONTEMPORANEA Mara Galeazzi & Friends GALA INTERNAZIONALE DI DANZA Da venerdì 30 ottobre (ore 19,30) a domenica 1 novembre Una serata di gala con il meglio della danza internazionale: accanto alla figura della stella Mara Galeazzi, già prima ballerina del Royal Ballet di Londra, una rosa di interpreti dai principali Teatri d’Opera europei per una carrellata di brani d’autore all’insegna della coreografia di alta classe. Nata a Brescia, Mara Galeazzi si diploma con il massimo dei voti all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Nel 1992 entra a far parte del Royal Ballet di Londra, ottenendo la promozione a First Artist nel 1995, Solista al termine della stagione 1997/98 e Principal nel 2003. Tra i moltissimi ruoli ricoperti nel repertorio classico, si ricordano quello principale nell’Uccello di Fuoco di Fokine, la Fata Confetto nello Schiaccianoci, Giselle (anche sotto la direzione di Carla Fracci), Myrtha in Giselle, Medora in Le Corsaire, Gamzatti nella Bayadère di Natalia Makarova, il ruolo principale nel divertissement di Paquita. Ha interpretato numerose coreografie di Frederick Ashton (La fille mal gardée; Cinderella; Symphonic Variations), Kenneth MacMillan (Romeo e Giulietta; Manon; Mayerling; La Sagra della Primavera; Song of the Earth), Glen Tetley (La Ronde; Pierrot Lunaire), John Cranko (Onegin), Twyla Tharp (Push comes to Shove), Anthony Tudor (The Leaves are Fading), Rudolf Nureyev (Don Chisciotte), William Forsythe (In the Middle, Somewhat Elevated), Mats Ek (Carmen). E’ apparsa come guest artist con lo Stuttgart Ballet, il Teatro dell’Opera di Roma (sotto la direzione di Carla Fracci) e lo Scottish Ballet e ha danzato con ballerini di primissimo piano come Irek Mukhamedov, Carlos Acosta, Tetsuya Kumakawa e le loro compagnie. Ha ricevuto il Premio Danza & Danza 2006 come Migliore ballerina italiana nel mondo. Nel 2005, al termine di un gala di beneficenza nella sua città natale, è stata nominata Membro Onorario del Soroptimist International, organizzazione senza scopo di lucro che riunisce donne con elevata qualificazione professionale ed opera per la promozione dei diritti umani, dello sviluppo e della pace. Nel 2009 è stata insignita del titolo di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Mara Galeazzi ha inoltre fondato e dirige la “Dancing for the Children Foundation” che si occupa di reperire fondi per l’educazione e il sostegno dei bambini in difficoltà nei Paesi del Terzo Mondo. Dal 2014 si dedica alla carriera di danzatrice free-lance ed è stata per questo nominata Prima Ballerina Ospite del Royal Ballet di Londra. HUBBARD STREET 2 Direttore Terence Marling Direttore delle Attività Artistiche e Direttore HS2 Company Marisa C. Santiago Hubbard Street Dance Chicago Direttore Artistico Glenn Edgerton - Direttore Esecutivo Jason D. Palmquist General Manager Karena Fiorenza Ingersoll – Rehearsal Director Lucas Crandall Coreografo Residente Alejandro Cerrudo - Fondatore Lou Conte Da venerdì 29 (ore 19,30) a domenica 31 gennaio Fondata da Julie Nakagawa e Lou Conte nel 1997 e attualmente guidata da Terence Marling, Hubbard Street 2 ha il compito di preparare i giovani a una carriera nell’ambito della danza contemporanea, assicurando loro un ambiente dinamico e stimolante che incoraggia la crescita artistica di pari passo con l’affinamento di molteplici competenze tecniche. Ad oggi, quattordici membri sono stati promossi alla Compagnia principale, Hubbard Street Dance Chicago, mentre molti altri sono entrati a far parte di compagnie primarie internazionali. Grazie a programmi diversificati e a lunga gittata in grado di coinvolgere le scuole, oltre ad attività specifiche per musei e istituzioni culturali e a un fitto calendario di rappresentazioni di repertorio, i danzatori di HS2 sono in grado di raggiungere un pubblico di migliaia di spettatori ogni anno. La Compagnia ha avuto l’onore di esibirsi su molti palcoscenici di prestigio, tra i quali il “John F. Kennedy Center for the Performing Arts”, il “Joyce SoHo” e il “North Carolina School of the Arts”, e, fuori dagli USA, in Germania, Lussemburgo, Sud Africa e Svizzera. Fin dagli inizi vocata allo sviluppo e promozione dell’arte coreografica attraverso il lavoro di individuazione ed istruzione di nuovi talenti, la Compagnia si distingue per l’istituzione di attività di residenza per i giovani coreografi, che hanno così l’opportunità di creare lavori nuovi e originali ed effettuare prestigiosi master class. HS2 è parte integrante dei programmi che Hubbard Street Dance promuove a favore dei giovani, della scuola e della comunità. Le finalità, avvicinare gli studenti al mondo della danza coltivandone attivamente sensibilità e capacità di approfondimento, riflessione e discussione, aiutandoli a sviluppare un pensiero astratto e analitico, capacità di comprensione e abilità nel problem-solving. PROGRAMMA Lickety-Split (brani da) di Alejandro Cerrudo. Sulle musiche di Devendra Banhart, tre coppie affrontano gli imprevedibili aspetti dell’amore. stop…stop…stop… di Terence Marling. Una coreografia leggera sul tema dell’incomunicabilità. Tra le musiche, brani di Dámaso Pérez Prado, il “re del Mambo”. Long Story Short di Ihsan Rustem. Dall’insicurezza al dubbio, dalla pulsione di libertà, alla calma assoluta. Come le relazioni si rapportano a un progressione di sensazioni e sentimenti intensa e tormentata. From the floor below di Loni Landon. Dalla tragedia della distruzione della propria casa ad opera dell’uragano Sandy si sviluppa un’esplorazione del contrasto tra vuoto e pieno. Changed in its Affection di Bryan Arias. Su musiche di Bach e Dylan, una riflessione sull’identità, identificata negli effetti , semplici e insieme complessi, che produciamo sugli altri. Spellbound Contemporary Ballet DARE Regia e coreografia Mauro Astolfi Danzatori Violeta Wulff Mena, Maria Cossu, Yadira Ramirez Fernandez Claudia Mezzolla, Cosmo Sancilio, Fabio Cavallo, Mario Laterza Giovanni La Rocca, Giuliana Mele Musiche Daniel Hope, Italian Baroque Arias, Frédéric Chopin Musiche originali Luca Salvadori Disegno luci Marco Policastro Produzione realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con Rassegna Tersicore/Auditorium della Conciliazione-Roma e Teatro Sociale AsLiCo-Como Da venerdì 18 (ore 19,30) a domenica 20 marzo Nata per celebrare i primi vent’anni di attività di Spellbound Contemporary Ballet, Dare è una creazione che presenta visivamente negli angoli della scena – di ogni scena – citazioni fatte di gesti, oggetti, atmosfere che hanno scandito un percorso ricco di incontri, collaborazioni e storie appassionate. Dare è richiamare a sé quell’essenza invisibile e solida della compagnia, in una divisione di spazi, di storie che si incrociano, si ritrovano, si riallontanano. La dimensione di uno spazio interno, a noi caro, uno spazio mutevole dove la scena stessa, gli oggetti, le scatole, le piante sperimentano la loro condizione quasi umana; dove la collaborazione tra l’uomo e l’ambiente è un approccio ordinario, dove un letto o uno scatolone da trasloco diventano un’estensione delle nostre braccia, un vestito, un posto dove trovare un equilibrio diverso, una diversa armonia. Dare racchiude e raccoglie un mondo un po’ magico, la dimensione del quotidiano rivista come qualcosa di ancora più eccitante di un evento straordinario. Dare è forse anche una metafora del vivere e la ricerca eterna di una relazione tra noi e gli altri, tra noi e quello che noi stessi abbiamo creato, un recupero delle intuizioni geniali della nostra infanzia dove qualsiasi cosa era un mondo da scoprire, ogni giorno. Applauditissima in Italia e all’estero per l’eccellenza degli interpreti e la versatilità del linguaggio coreografico, Spellbound – fondata nel 1994 dal coreografo Mauro Astolfi, affiancato dal ’96 da Valentina Marini – si è esibita nei maggiori teatri e festival internazionali (Serbia, Germania, Francia, Croazia, Cipro, Thailandia, Svizzera, Spagna, Austria, Stati Uniti, Canada, Bielorussia, Panama, Israele, Russia, Corea, Lussemburgo e prossimamente Inghilterra e Svezia). Competitiva per modernità dei programmi e ricchezza del repertorio, la compagnia è sicuramente tra le proposte artistiche italiane maggiormente apprezzate in campo internazionale, attiva da sempre in progetti di scambio e network in collegamento con la più fertile scena artistica europea. Di particolare rilievo l’attenzione posta allo sviluppo di progetti di formazione ed educazione del pubblico così come di diverse generazioni di danzatori, dinamiche queste che hanno consolidato negli anni un modello vincente di impresa culturale a tutto tondo riconosciuta internazionalmente. Balletto di Roma - Direzione Artistica Roberto Casarotto Luciano Carratoni presenta IL LAGO DEI CIGNI ovvero Il canto Liberamente ispirato al balletto Il Lago dei Cigni e all’atto unico di Anton Cechov Il Canto del Cigno Interpreti Roberta De Simone/Odette, Siro Guglielmi/Siegfried Luca Pannacci/Rothbart, Anna Manes/Odile Musiche Piotr I. Ciaikovskij Costumi Santi Rinciari - Light designer Emanuele De Maria MaÎtre de Ballet Sarah Taylor Allestimento scenico, coreografia e regia Fabrizio Monteverde Da venerdì 13 (ore 19,30) a domenica 15 maggio Tra i più apprezzati autori della scena contemporanea della danza italiana, Fabrizio Monteverde firma per la storica compagnia romana la nuova versione di un classico d’eccezione. Tra le suggestioni di una favola d’amore crudele e i simboli di un’arte che sovrasta la vita, il coreografo reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di Ciaikovskij, garantendo quell’originalità coreografica e registica unica che da sempre ne caratterizza le creazioni e il successo. Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, Il Lago dei Cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Una di quelle “favole d’amore in cui si crede nella giovinezza” avrebbe detto Anton Cechov, scrivendo nell’atto unico Il Canto del Cigno (1887) di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera. Con dichiarata derivazione intellettuale dal grande scrittore russo, il Lago di Monteverde trova nel Canto il proprio naturale compimento drammaturgico e in un percorso struggente di illusioni e memoria porta in scena un gruppo di “anziani” ballerini che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di un finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore, “inevitabile” Lago. Esponente di una generazione di talenti esplosa negli anni Novanta, Monteverde svolge da ormai trent’anni un lavoro di elaborazione stilistica e drammaturgica che ne rende il segno unico e riconoscibile. Sensibile alle suggestioni letterarie e teatrali, la contemporaneità di Monteverde si scorge nelle profondità invisibili di racconti senza tempo, tra le righe di narrazioni moderne e i risvolti psicoanalitici di favole antiche. Maestro di uno stile energico e personale, è autore di un movimento composto di intrecci e spostamenti di peso che ne orientano coerentemente equilibri e curve dinamiche. Il risultato è quello di una gestualità rotonda e morbida che richiama nel corpo l’intenzione del moto per esplodere infine in spigolosità nette e decise. La Compagnia. Placido Amante, Marcos Becerra, Michele Cascarano, Roberta De Simone, Siro Guglielmi, Monika Lepisto, Anna Manes, Luca Pannacci, Valentina Pierini, Azzurra Schena, Raffaele Scicchitano, Sophie Tonello, Claudia Vecchi, Stefano Zumpano. GLI ALTRI SPETTACOLI Creato da Floriana Frassetto, Andres Bossard, Bernie Schürch Interpreti Floriana Frassetto, Giovanni Colombo Raffaella Mattioli, Pietro Montandon Direttore tecnico Dino De Maio Da martedì 6 a domenica 11 ottobre (sabato 10/10 ore 16,00 e ore 20,30) Immergetevi nella magia del silenzio e delle ombre: corpi che mutano e che cambiano, diventando qualsiasi cosa e assumendo ogni forma. E’ lo spettacolo dell’arte visiva, della mimica e del non-verbale arricchito di nuovi sketches, tanto emozionante quanto divertente, che i leggendari Mummenschanz – che la stampa ha definito Les musiciens du silence – portano sul palcoscenico del Carcano, a tre anni dalle trionfali recite di novembre 2013. Le brillanti idee di Mummenschanz – fondato a Parigi nel 1972 da Andres Bossard, Floriana Frassetto e Bernie Schürch, sono state presentate alle platee di tutto il mondo. Oggi rappresentano molto più di un nome. Diventato ormai una forma d’arte, il loro lavoro ha affascinato diverse generazioni di spettatori di ogni età e cultura che, guidati nel lavoro creativo dei Mummenschanz, diventano testimoni di strane creature senza tempo, dalle forme incredibili e colorate che fanno a gara per incantare gli spettatori. Le storie raccontate dai Mummenschanz sono soltanto visive. Non ci sono accompagnamenti musicali, né scenografie … Irrompono sul palcoscenico indossando quello che la nostra società ha depauperato di valore, i nostri scarti: sacchetti dilatati, resti di tubo a fisarmonica, teste di bidoni, fili di ferro o serpentine luminescenti, stralci di stoffa, pezzi di cartone, polistirene, gommapiuma ed altro ancora. Tutti materiali, questi, mossi o modellati in modo da generare una fantasmagoria proteiforme centrata sull’umano, che ci trascina in un insolito girotondo gioioso sorprendendoci, divertendoci e meravigliandoci ogni volta. Teatro visivo, di ombre e di silenzi, di forme cangianti e piene di vita: ma se è vero che “del poeta è il fin la meraviglia”, questa è anche poesia, una poesia che incanta da oltre quarant’anni grandi e piccini. Promo Music in collaborazione con La Versiliana Festival CARAVAGGIO Uno spettacolo di e con Vittorio Sgarbi Musiche composta da Valentino Corvino, violino, elettronica Immagini elaborate da Tommaso Arosio, scenografia e video Regia e luci Angelo Generali Da mercoledì 18 a domenica 22 novembre Caravaggio è doppiamente contemporaneo. E’ contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio. Vittorio Sgarbi Vittorio Sgarbi ci condurrà, attraverso la vita e la pittura rivoluzionaria di Michelangelo Merisi, in uno spettacolo teatrale arricchito dalla musica di Valentino Corvino e dalle immagini delle opera più rappresentative del pittore lombardo curate dal visual artist Tommaso Arosio. MG Eventi Balletto di Mosca “La Classique” Dipartimento della Cultura della Città di Mosca - Moskoncert LO SCHIACCIANOCI Balletto in due atti Musica Piotr I. Ciaikovskij Libretto e coregrafia Marius Petipa Costumi Elik Melikov Scenografie Evgeny Gurenko MaÎtre de Ballet Evgenia Novikova, Andrey Shalin Direttore artistico Elik Melikov Ruoli principali e interpreti Clara Ekaterina Shalyapina /Nedejda Ivanova Principe Alexandr Tarasov/Dmitry Smirnov Giovedì 31 dicembre ore 19,30 e ore 22,45 Venerdì 1 gennaio ore 17,00 Lo Schiaccianoci è uno dei capolavori del balletto dell’Ottocento. Balletto dall’atmosfera natalizia per eccellenza, è l’ultima opera di Marius Petipa, il coreografo dei Teatri Imperiali Russi a fine ‘800. Nello scrivere il libretto, Petipa si ispirò al racconto di E.T.A. Hoffmann, precursore del Romanticismo, Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi. La partitura sonora, composta da Ciaikovskij tra il 1891 1 il 1892, è stata lo sfondo della coreografia di Lev Ivanov, successore di Petipa, presentata per prima volta nel dicembre 1892 al Teatro Marinskij di San Pietroburgo. Il debutto europeo risale al 1934 al Sadler’s Wells di Londra, mentre la prima rappresentazione al Teatro alla Scala di Milano è del 1938. Lo Schiaccianoci è un balletto dalle atmosfere oniriche tipiche della favola, con celebri passaggi come la Danza Russa, il Valzer dei Fiori e la Danza dei Fiocchi di Neve che si affiancano ai vivaci balli di bimbi, le deliziose caratterizzazioni delle bambole meccaniche, la battaglia per i giocattoli tra i topi e i soldati e il lieto fine, che spicca per la grazia e il virtuosismo del grand pas-de-deux, summa dell’arte e del talento dei solisti che si esibiscono. La versione del Balletto di Mosca “La Classique”, come si evince dal nome stesso della Compagnia, predilige una ricostruzione fedele al balletto originale, emblema della tradizione ballettistica russa. Con lo scopo di restituire lo splendore delle coreografie originarie e la veste tradizionale dell’opera, i ballerini, giovani talenti dalla superba tecnica classico-accademica provenienti dalle migliori accademie di Mosca e San Pietroburgo, ricalcano esattamente i passi e i virtuosismi del coreografo. I costumi e le scene, carichi di ornamenti e decorazioni, sono completamente rinnovati rispetto agli allestimenti degli anni passati. Il Balletto di Mosca-La Classique, fondato da Elik Melikov nel 1990 e composta da quarantotto elementi, ha in repertorio i più famosi titoli della tradizione - Giselle, Il lago dei cigni, Don Chisciotte, La bella addormentata. Da alcune stagioni è una presenza fissa del cartellone del Carcano per le feste di fine anno, applaudito immancabilmente da un pubblico numeroso ed entusiasta. Inscena Produzioni Compagnia Corrado Abbati MY FAIR LADY Testi e liriche Alan Jay Lerner Musica Frederick Loewe Adattamento e regia Corrado Abbati Nuova produzione in esclusiva per l’Italia su licenza Edizioni Tams Witmark Music Library – New York Da venerdì 8 a domenica 10 gennaio (venerdì 8/1 ore 19,30 sabato 9/1 ore 16,00 e ore 20,30 domenica 10/1 ore 16,00) Il titolo My Fair Lady accomuna due successi planetari assurti a leggenda, tratti entrambi dalla celeberrima commedia Pigmalione che George Bernard Shaw scrisse nel 1914: il musical di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe (1957) con Rex Harrison e Julie Andrews e il film diretto da George Cukor (1964), ancora con Harrison affiancato questa volta da Andrey Hepburn. E proprio grazie alla sua versione cinematografica, il musical ha fatto il giro del mondo conquistando milioni di spettatori grazie alla piacevolezza delle musiche, l’eleganza dei costumi e la romantica e divertente storia di Eliza, la giovane fioraia che diventa una gran dama per merito delle cure del professor Higgins. Corrado Abbati, da molti anni immancabile e applaudita presenza nei cartelloni del Carcano, affronta la “favola possibile” di Eliza confezionando uno spettacolo brillante e pieno di ritmo, in cui ogni elemento - le coreografie, i ricchi costumi, le scene – è al servizio esclusivo di Sua Maestà la Musica. A lei, probabilmente, si deve buona parte di quel miracolo che è My Fair Lady: un classico del teatro musicale che continua ad essere sempre giovane e seducente. Henry Higgins, eccentrico professore di fonetica, scommette con l’amico Pickering di essere in grado di educare alla buona pronuncia e ai modi raffinati la piccola fioraia Eliza Doolittle, che parla un cockney atroce e sgraziato, fino a farla scambiare per una dama d’alto lignaggio. Ha inizio quindi una rigorosa opera di educazione cui contribuirà anche la madre di Higgins. E’ propria a casa di lei che Eliza farà la conoscenza di Freddy Eynsford Hill che da Eliza resta affascinato. Finalmente Higgins presenta la fanciulla ad una festa d’ambasciata, spacciandola con successo per una duchessa rumena. Eliza, giunta alla svolta della sua vita, non sa cosa fare di sé e del suo futuro, e il suggerimento di Higgins di sposare Pickering la manda su tutte le furie. Minacciando il matrimonio con Freddy, pianta quindi in asso il professore, dimostrandogli una volta per tutte, con la sua rabbia, di porsi ormai sul suo stesso piano. Emiliano Pellisari Studio – No Gravity Ltd. NoGravity Dance Company COMIX Una creazione di Emiliano Pellisari Ideazione sonora, art direction, coreografie, costumi Emiliano Pellisari, Mariana Porceddu Acrobati/danzatori Mariana Porceddu, Antonella Perazzo, Lucia Orru Mirko Simeone, Rocco Ascia, Eva Campanaro Musiche John Coltrane, Bill Evans, Miles Davis, George Gershwin, Emir Kusturica, Bobby McFerrin, Scott Joplin, Django Reinhardt, Gene Harris e a. Consulente musicale Domenico Bulla Editing/mix Davide Terrile/Gli Artigiani Studio Scenografie e attrezzi di scena Emiliano Pellisari Grafica e video BATO Da mercoledì 17 a domenica 21 febbraio (sabato 20/2 ore 16,00 e ore 20,30) Dall’autore di spettacoli raffinati e immaginifici, capace di sbalordire il grande pubblico con immagini strabilianti, arriva uno spettacolo inaspettato, dirompente, diverso dall’immaginario barocco, familiare ai fan di Emiliano Pellisari: un mondo allegro, ispirato alla fantasia del mondo pop, un gioiello del physical theatre. Comix nasce dalla fucina dell’Emiliano Pellisari Studio con le caratteristiche del nouveau cirque: l’atletismo circense si mescola alla poesia del teatro, all’armonia della danza, ai giochi della luce. Dal mondo dei fumetti ecco dunque tante piccole storie fantastiche dove fisicità e comicità creano un mix di ilarità e divertimento. Uno spettacolo che nasce dalle suggestioni dei cartoni animati (Disney, La Pantera Rosa, Braccio di Ferro, Tin Tin, Tim Burton) e dall’arte grafica (Chagall, Keith Haring, Cavandoli e la sua “linea”), in cui si realizzano i sogni eterni dell’uomo: volare nel cielo come gli uccelli, nuotare nel mare come i pesci, scomporre il corpo umano e farlo scomparire come un fantasma. Comix è gioia in movimento, gesto atletico e divertimento a suon di jazz. Lo stile di Pellisari è stato definito dal teatro francese “nouvelle magie et danse aérienne”. I suoi spettacoli, non riconducibili a un genere preciso, combinano la danza con l’arte scenotecnica e la fantasia. La sua carriera artistica è estremamente eclettica: è stato infatti autore teatrale, scrittore, ha fatto esperienza nel cinema come organizzatore, regista e sceneggiatore. Attualmente è scenografo, costumista, illusionista, regista teatrale, coreografo sui generis e, infine, produttore di se stesso. Tutti gli spettacoli prendono vita nel suo studio romano, uno spazio teatrale/atelier dove vengono sviluppate le macchine teatrali e le tecniche coreografiche. Le Iniziative Culturali SiciliaTeatro Sebastiano Lo Monaco PER NON MORIRE DI MAFIA di Pietro Grasso Versione scenica Nicola Fano Adattamento drammaturgico Margherita Rubino Musiche Dario Arcidiacono Scene GiacomoTringali Costumi Cristina Darold Regia Alessio Pizzech Martedì 13 ottobre ore 20,30 Finché la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire. Il silenzio è l’ossigeno grazie al quale i sistemi criminali si riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di mafia, economia e potere si rafforza. I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre più forte, con cittadini sempre meno liberi. Pietro Grasso Il monologo vibrante di un uomo contro. Che mette la sua vita in prima linea per salvare la speranza di un futuro possibile. La testimonianza umana e professionale, le riflessioni, gli interrogativi che l’ex Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso, attuale Presidente del Senato, si pone nel suo libro Per non morire di mafia (scritto con Alberto la Volpe, Sperling & Kupfer, 2009) vengono proposti in versione teatrale in questo spettacolo fortemente voluto da Sebastiano Lo Monaco ed accolto con grande commozione ed ovazioni di pubblico al suo debutto al Festival dei Due Mondi di Spoleto 2010. Se Falcone e Borsellino teorizzarono che per combattere la mafia è necessario conoscerla, il loro “erede”, a sua volta impegnato per più di trent’anni contro la criminalità organizzata, aggiunge che oggi per contrastare la mafia è indispensabile avere la percezione esatta della sua pericolosità, soprattutto nel tentativo di parlarne alle coscienze dei più giovani. E’ partendo da questi presupposti che l’uomo di teatro e il magistrato hanno condiviso la stessa necessità: restituire un’esperienza rendendola simbolica, elaborando un evento che si colloca nel rito collettivo dell’incontro tra il teatro e la società civile, dando vita ad un vero e proprio progetto/spettacolo contro il silenzio: per far parlare, discutere, reagire. Uno spettacolo che trae il suo interesse dalla capacità di sollecitare domande, analisi e una maggiore consapevolezza negli spettatori. Il grido del personaggio in scena è rivolto alle coscienze: su di esse vuole suscitare una presa di posizione e l’assunzione di una speranza possibile che possa dare corpo ad un’utopia per le nuove generazioni. Un monologo quindi che riconduce il teatro alla sua funzione civile ed evocativa. Un teatro capace di disegnare gli uomini, di delineare esperienze di vita che possano divenire modelli. Un teatro che senza intellettualismi vuole dare un contributo al recupero di un senso della civiltà. Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia® Colpevole o Innocente? a cura di Elisa Greco Un format che ha portato in scena protagonisti della Storia e della Politica: Giuseppe Garibaldi, Winston Churchill, Margaret Thatcher, Tony Blair, Artemisia Gentileschi, Erasmo da Rotterdam, Lucrezia Borgia, Francois Mitterrand, Helmut Kohl . A braccio, magistrati, avvocati, personaggi della società civile danno vita ad un dibattimento processuale intorno a un personaggio storico. Sarà Colpevole o Innocente? Al pubblico in sala spetterà il verdetto. I nostri appuntamenti/SAVE THE DATE Lunedì 19 ottobre ore 20,30 Napoleone Bonaparte: colpevole o innocente? Lunedì 23 novembre ore 20,30 Ronald Reagan: colpevole o innocente? Lunedì 14 dicembre ore 20,30 Marie Curie: colpevole o innocente? PACTA . dei Teatri – ScienzaInScena Tεatr0inMatεmatica A cura di Maria Eugenia D’Aquino Regia Valentina Colorni Drammaturgia Riccardo Mini Consulenza scientifica: Alberto Colorni, Tullia Norando, Paola Magnaghi, Renato Betti – Politecnico di Milano Franco Pastrone - Università di Torino Con Maria Eugenia D’Aquino, Massimo Loreto, Riccardo Magherini Annig Raimondi Vladimir Todisco Grande Musiche Maurizio Pisati Scene e effetti sonori, riprese e grafica Ino Lucia, VAS di Davide Ganito Virginio Levrio Carlotta Mercantini, Benedetta Mercantini, Enrico Targetti Luci Fulvio Michelazzi collaborazione ai costumi Sartoria NEGLIA – Milano Graditissimo il ritorno per la stagione 2015/16 degli appuntamenti del Tεatr0inMatεmatica, l’originale iniziativa di PACTA . dei Teatri-Teatro Oscar nata nel 2002 da una felice intuizione di Maria Eugenia D’Aquino, attrice e direttrice artistica del progetto. Questo importante appuntamento del panorama teatrale italiano raccoglie ormai da diversi anni molti consensi dal pubblico e dalle principali istituzioni scientifiche. La chiave del successo è proprio la traduzione di concetti matematici, apparentemente astrusi, in personaggi e trame avvincenti, attraverso cui si svelano i retroscena che hanno tracciato, nel corso della storia, il percorso della conoscenza. Nei tre giorni di programmazione - lunedì 9 novembre, lunedì 30 novembre e martedì 15 dicembre - sono previste due rappresentazioni al giorno, alle 11,30 e alle 15,00; i quattro titoli in cartellone sono stati scelti tra i più significativi e popolari del repertorio. Come di consueto, al termine degli spettacoli i protagonisti e il consulente scientifico accoglieranno domande e commenti da parte degli spettatori. Lunedì 9 novembre ore 11.30 e martedì 15 dicembre ore 15,00 I NUMERI PRIMI E LA CRITTOGRAFIA La maggior parte di noi sa che cosa siano i numeri primi, pochi però conoscono la loro storia, le applicazioni che hanno nella vita di tutti i giorni e soprattutto il loro lato enigmatico. Nello spettacolo, vengono sviscerati tutti gli aspetti più affascinanti e curiosi di questa famiglia di numeri particolari, considerati a ragione come i mattoni su cui si costruisce tutta la matematica, e le molteplici applicazioni che utilizziamo quotidianamente. Un treno corre veloce nella notte. Un controllore ci accompagna nel viaggio notturno, e un viaggiatore misterioso non vuole rivelare che cosa contenga la valigia dalla quale non si separa mai. I vagoni del treno sono altrettanti momenti di storia della matematica e della crittografia, dalla cifratura di Cesare al metodo RSA (quello che regola il nostro bancomat), basato proprio sull’enigma dei numeri primi. Alla scena del vagone del treno si alterna la scena di un accampamento del nemico, in cui due sentinelle che attendono il passaggio del treno si intrattengono giocando con i numeri primi e approdano a interessanti scoperte… Lunedì 9 novembre ore 15,00 e martedì 15 dicembre ore 11,30 PARALLELISMI: GEOMETRIE EUCLIDEE E NON Euclide, un nome che incarna la Geometria. Un nome e un libro: Euclide e gli Elementi. Scritto nel 300 a.C., ancor oggi affascina e stupisce, fa discutere. Da qui nasce lo spettacolo delle geometrie. Il testo si articola in diversi atti unici che indagano le insospettabili analogie della geometria con il linguaggio teatrale: due killer in missione falliscono un attentato perché non considerano che il pianeta terra è uno spazio non euclideo; un vecchio scienziato e un giovane allievo alle prese con una scottante scoperta: uno sguardo alla storia e all’avvincente odissea del quinto postulato di Euclide; l’Amleto shakespeariano scopre, dietro il fantasma del padre, un messaggero giunto a rivelargli le differenze tra terza e quarta dimensione, tra vita letteraria e vita reale; la rilettura di un famoso racconto di fantascienza esplora le vertigini spazio-temporali dell’ ipercubo. Lunedì 30 novembre ore 11,30 APPUNTAMENTO AL LIMITE – Il calcolo sublime Il calcolo infinitesimale è una delle teorie che più ha arricchito la matematica moderna e determinato il progresso scientifico, in quanto è in grado di interpretare il continuo e il movimento. E’ davvero il calcolo sublime, e cioè, ciò che arriva sino alla soglia più alta. Newton e Leibnitz ne sono gli scopritori. Le origini però risalgono ai geometri greci dell’antichità, per poi evolversi nel concetto di numero sino alla sintesi tra geometria e algebra di Cartesio e, ancora, conquistare il concetto di funzione, superare lo scoglio dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo, entrare d’un tratto nel concetto di limite. Lo spettacolo esplora questi temi in chiave teatrale, partendo appunto dall’idea di limite, inteso come non-luogo estremo verso cui tendiamo senza potervi giungere, nel quale la realtà che conosciamo cambia natura, e i rapporti si trasformano: una soglia proibita che conduce ad un mondo capovolto e magico dove, come nel teatro, tutto è finto, ma niente è falso. Nelle scene emergono poco a poco le relazioni che legano i personaggi, le dinamiche dei loro sentimenti, i mutamenti causati dal cambiamento di alcune condizioni. Si tratta della forma teatrale in cui si possono esprimere alcuni dei concetti fondamentali del calcolo infinitesimale quali funzione, continuità, derivata, sistemi dinamici e, sopra a tutti, il concetto di limite. Lunedì 30 novembre ore 15,00 L’IRRAZIONALE LEGGEREZZA DEI NUMERI Una morte misteriosa, un presunto naufragio: così scomparve Ippaso da Metaponto, colpevole di aver scalfito la perfetta razionalità del sistema pitagorico, divulgando il segreto dei numeri irrazionali. Da qui parte lo spettacolo. Pitagora, pi greco, radice quadrata, sezione aurea: numeri e personaggi illustri ruotano intorno a una vicenda densa di mistero e di intrecci. I numeri contengono interruzioni, luoghi dove dovrebbe esserci qualcosa ma dove invece non c’è niente. Lo spettacolo si insinua proprio in questi spazi non misurabili facendo affiorare tracce di matematica e storia, senza tralasciare un’avvincente esplorazione nel mondo della musica, arte nella quale i pitagorici giocarono un ruolo fondamentale. al Carcano laBarocca Direttore Ruben Jais Sabato 19 marzo ore 12,00 CHI HA PAURA DI VIVALDI? Il Cimento dell’armonia e dell’inventione “Le Quattro Stagioni” Sabato 9 aprile ore 12,00 CHI HA PAURA DI BACH? Estratti da: Suite n. 3 Bwv 1068 in Re Maggiore, Cantata 147 “Herz und Mund und Tat und Leben”, Concerto Brandeburghese n. 3 Bwv 1048 in Sol Maggiore Cantata 211 “Cantata del caffè” Sabato 14 maggio ore 12,00 CHI HA PAURA DI HÄNDEL? Estratti da: Musica per i reali fuochi d’artificio Hwv 351, Messiah Hwv 56 “Chi ha paura di Vivaldi, Bach, Händel?” Con questo titolo abbiamo voluto proporre al pubblico del Teatro Carcano tre concerti che intendono avvicinare alla musica classica anche coloro che, giovani e meno giovani, non hanno mai avuto occasione di entrare in contatto con questo incredibile mondo. In ogni concerto verranno eseguiti i brani più famosi e conosciuti di ciascun autore in modo del tutto particolare: racconteremo le storie che hanno stimolato i compositori, smonteremo ogni brano, con esempi musicali suonati dall’orchestra stessa, e lo rimonteremo per ascoltarlo in modo del tutto nuovo. Molti di questi brani sono già “nelle orecchie” di tutti noi perché vengono utilizzati come colonne sonore di campagne pubblicitarie, di suonerie dei telefonini, di colonne sonore di film e serie televisive. Li renderemo vivi coinvolgendo il pubblico in un modo nuovo di ascoltare questi capolavori. I tre autori quasi coetanei (due, Bach e Händel, nati nel 1685) hanno composto capolavori del teatro musicale rimasti nella storia per il loro impatto emotivo e per la bellezza delle loro melodie. Sarà divertente scoprire i trucchi utilizzati per accattivarsi il pubblico della loro epoca e ben oltre. Ruben Jais Sono previste due tipologie di biglietti: una comprensiva di aperitivo/spuntino servito nel foyer del teatro al termine di ciascun concerto, e una che prevede solo la visione dello spettacolo. CARCANO BAMBINI/RAGAZZI FANTATEATRO Regia Alessandra Bertuzzi Scenografie Federico Zuntini FantaTeatro nasce a Bologna nel 2004 dall'incontro di registi, pedagogisti, attori, ed educatori. Il profondo lavoro di ricerca indirizzato a trovare le strade e i linguaggi capaci di destare l'attenzione sia dei bambini che degli adulti, la contaminazione dei diversi linguaggi artistici (arte, musica, teatro di figura, lirica...) e la freschezza tipica del grande cinema di animazione, sono gli ingredienti che portano la compagnia ad imporsi a livello nazionale nell’ambito del teatro-ragazzi. Nel 2010 FantaTeatro incontra la musica d'autore e in collaborazione con Daniele Silvestri, Max Gazzè e Niccolò Fabi realizza il CD Fantafavole, andando a soddisfare la richiesta sempre più forte da parte di insegnanti e genitori di prodotti musicali per l'infanzia. Nel 2011 realizza il secondo CD, Un mondo fantastico. Ad oggi i due CD hanno venduto oltre 12.000 copie, solo nel circuito bolognese. Nel dicembre 2014 esce il terzo CD Insegui i tuoi sogni. Nel 2012 FantaTeatro si apre anche all'esperienza editoriale, realizzando un libro di grande successo, L'orco puzza, una favola ecologica, e replica l'anno successivo con la Regina Carciofona, che affronta tematiche alimentari. A breve sarà in commercio un libro di cucina per bambini Le ricette della regina Carciofona che approfondisce il tema degli alimenti biologici. La programmazione dedicata ai giovanissimi realizzata in collaborazione con FantaTeatro prevede ben sette appuntamenti - più gli Speciali Natale e Epifania - che spaziano dai titoli adatti ai piccoli della scuola dell’infanzia a proposte più “impegnative” di avvicinamento ai classici d’autore, rivolte al I grado delle secondarie. GLI SPETTACOLI IN CARTELLONE PER LE SCUOLE Venerdì 27 novembre ore 10.00 I TRE PORCELLINI Una rivisitazione in chiave ecologica della celebre favola, con tre porcellini rispettosi dell’ambiente, un lupo tenero e vegetariano e tre casette riciclabili. Fascia di età: 3-7 Venerdì 11 dicembre ore 10.00 IL CANTO DI NATALE Lo spettacolo, liberamente ispirato al Canto di Natale di Charles Dickens, racconta la storia di Scrooge, uomo d'affari che pensa solo al successo, al denaro e al lavoro, a discapito della famiglia. Scrooge non apprezza le cose quotidiane e non riesce a godere del tepore del Natale. La svolta della sua esistenza si ha proprio alla vigilia di Natale, quando rientrando a casa più arrabbiato del solito si trova di fronte tre fantasmi, che rappresentano il passato, il presente e il futuro. Questo incontro lo renderà più sensibile e in sintonia con gli altri. Fascia di età: 6 – 11 Giovedì 21 gennaio ore 10.00 IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI Il celebre romanzo scritto da Jules Verne viene portato in scena come film teatrale che incolla l’attenzione dei piccoli spettatori, facendo loro vivere un’avventura mozzafiato. Fascia di età 6 – 11 Mercoledì 10 febbraio ore 10.00 SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE Rigorosamente fedele al testo di Shakespeare, l'opera è stata ridotta e parafrasata, mantenendo però intatta l’intreccio legato agli innamorati e la poesia del testo. Ricco di spunti comici e nel contempo di dolcezza, il Sogno è un’opera che parla di amore e del modo in cui gli uomini lo bramano e si affannano per averlo, dell’innamoramento senza spiegazioni, che causa sofferenza ma allo stesso tempo dona felicità. Fascia di età: 11 – 14 Venerdì 26 febbraio ore 10.00 IL MALATO IMMAGINARIO La divertente opera di Molière viene ridotta e adattata per un pubblico di ragazzi. Una serie di spunti comici e personaggi esilaranti costellano questo spettacolo, il cui testo, riproposto fedelmente, lascia lo spettatore appagato e divertito. Fascia di età 11 – 14 Giovedì 10 marzo ore 10.00 IL FANTASMA DI CANTERVILLE Lo spettacolo, tratto dall’omonima opera di Oscar Wilde, vede in scena undici attori e un’ infinità di effetti speciali, è travolgente e nello stesso tempo poetico. Fascia di età: 9 – 14 Venerdì 15 aprile ore 10.00 IL LIBRO DELLA GIUNGLA Il libro della giungla di Rudyard Kipling è tra i romanzi per ragazzi più amati. Fantateatro ne fa una trasposizione fedele e poetica, coinvolgente per bambini di tutte le età ma anche per i loro genitori, grazie alla presenza in scena di percussionisti che suonano dal vivo. Fascia di età 3 – 7 SPECIALE NATALE - LA CASA DI BABBO NATALE Mercoledì 23, giovedì 24, sabato 26, domenica 27 dicembre ore 17.00 E’ uno show musicale per tutta la famiglia, un’ora e mezza di grande divertimento: protagonista Babbo Natale e i suoi elfi. Sulla scena si alterneranno attori, ballerini, cantanti e acrobati in uno spettacolo imponente che coinvolge il pubblico in una festa collettiva. La musica eseguita dal vivo fa da padrona di casa e regala grandi emozioni. Le musiche dello spettacolo, tratte dai CD prodotti per FantaTeatro Le fantafavole, Un mondo fantastico e Insegui i tuoi sogni editi da Altomusic, sono scritte e interpretate da grandi musicisti italiani come Daniele Silvestri, Max Gazzè e Niccolò Fabi. Eleganti e maestosi sono i balletti creati dal coreografo Daniele Palumbo, capace di dipingere con i movimenti gli ambienti fantastici dello spettacolo. SPECIALE EPIFANIA - FANTAFAVOLE SHOW- IMPREVISTI AL CASTELLO Lunedì 4, martedì 5, mercoledì 6 gennaio ore 17.00 Ancora uno show musicale che vede il pubblico delle famiglie protagonista dall’inizio alla fine grazie alle coinvolgenti e divertentissime animazioni musicali. Un’ora e tre quarti di spassoso divertimento nei quali i personaggi delle fiabe tradizionali si mescolano a quelli originali e ormai conosciuti di FantaTeatro. Tra i protagonisti spiccano il Cavalier Serraturo, prode paladino amante di serrature e lucchetti, l’Orco Puzza, il grande inquinator del mondo, e la Regina Carciofona, amante delle verdure. Sul palco gli attori di FantaTeatro: Umberto Fiorelli, Tommaso Fortunato, Marco Mandrioli, MonaLisa Verhoven, che spiccano per il loro talento e la grande energia. ABBONAMENTO A POSTO FISSO A 10 SPETTACOLI POLTRONISSIMA ● Intero ● Ridotto over 65 residenti fuori Milano, gruppi, cral, biblioteche ● Ridotto over 65 residenti a Milano, studenti, under 26 e insegnanti Per chi rinnova o acquista entro il 29/7 € 250,00 € 240,00 € 190,00 € 180,00 € 150,00 € 140,00 L’abbonamento comprende: Il mio nome è Nessuno L’ULISSE - QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO IL GRANDE DITTATORE - DUE DONNE CHE BALLANO - I SUOCERI ALBANESI - UNO SGUARDO DAL PONTE MATTI DA SLEGARE - LA MANDRAGOLA - ARANCIA MECCANICA - LISISTRATA ABBONAMENTO A POSTO LIBERO A 10, 9 oppure 6 SPETTACOLI A SCELTA * POLTRONISSIMA 10 spett. ● Intero € 280,00 ● Ridotto over 65 residenti fuori Milano, gruppi, cral, biblioteche € 210,00 ● Ridotto over 65 residenti a Milano, studenti, under 26 e insegnanti € 160,00 9 spett. € 252,00 6 spett. € 180,00 € 189,00 € 132,00 € 144,00 € 99,00 Novità – ABBONAMENTO CONTEMPORANEO A POSTO LIBERO A 5 SPETTACOLI L’abbonamento comprende: QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO - IL GRANDE DITTATORE DUE DONNE CHE BALLANO - UNO SGUARDO DAL PONTE - ARANCIA MECCANICA Novità – ABBONAMENTO DANZA A POSTO LIBERO A 5 SPETTACOLI L’abbonamento comprende: MARA GALEAZZI & FRIENDS - HUBBARD STREET 2 - COMIX - DARE IL LAGO DEI CIGNI ovvero Il Canto POLTRONISSIMA ● Intero ● Ridotto over 65 residenti fuori Milano, gruppi, cral, biblioteche ● Ridotto over 65 residenti a Milano, studenti, under 26 e insegnanti € 112,50 € 82,50 € 62,50 ABBONAMENTO A POSTO LIBERO A 5 SPETTACOLI A SCELTA PER STUDENTI E INSEGNANTI * POLTRONISSIMA studenti POLTRONISSIMA insegnanti € 65,00 € 85,00 TESSERA A SCALARE A 4 SPETTACOLI IN POLTRONISSIMA Valida per: ● 4 spettacoli per 1 spettatore ●oppure 2 spettacoli per 2 spettatori ●oppure 1 spettacolo per 4 spettatori € 124,00 *Gli abbonamenti non sono utilizzabili per le rappresentazioni del 31 dicembre, le Iniziative Culturali e FantaTeatro. Tutte le riduzioni per studenti sono applicabili entro il compimento del ventiseiesimo anno di età. POLTRONISSIMA Intero Ridotto over 65 residenti fuori Milano, gruppi, cral, biblioteche, insegnanti Ridotto over 65 residenti a Milano Ridotto studenti e under 26 POLTRONA/BALCONATA Intero Ridotto over 65 residenti fuori Milano, gruppi, cral, biblioteche, insegnanti Ridotto over 65 residenti a Milano Ridotto studenti e under 26 PREZZI DEI BIGLIETTI € 34,00 € 22,00 € 18,00 € 15,00 € 25,00 € 17,00 € 14,50 € 13,50 PER NON MORIRE DI MAFIA (13 ottobre ore 20,30) Posto unico intero € 18,00 Ridotto over 65, gruppi organizzati, insegnanti € 15,00 Ridotto studenti, under 26 e abbonati 15/16 € 13,50 COLPEVOLE O INNOCENTE? Posto unico numerato € 10,00 laBarocca “CHI HA PAURA DI VIVALDI, BACH, HÄNDEL?” Posto unico numerato adulti € 15,00 con aperitivo € 20,00 Posto unico numerato bambini € 7,50 con spuntino € 10,00 FANTATEATRO - Speciali Natale e Epifania Poltronissima intero Ridotto over 65 Ridotto studenti e under 26 Poltrona/Balconata intero Ridotto over 65 Ridotto studenti e under 26 € 22,00 € 18,00 € 15,00 € 17,00 € 14,50 € 13,50 PREZZI 31 DICEMBRE POLTRONISSIMA Intero Ridotto over 65 e under 26 Compresi brindisi e petit buffet ore 22,45 € 100,00 € 85,00 ore 19,30 € 60,00 € 50,00 POLTRONA/BALCONATA Intero € 50,00 € 85,00 Ridotto over 65 e under 26 € 44,00 € 75,00 ORARI BOTTEGHINO Fino al 29 luglio da lunedì a sabato 10 - 18,30 (domenica chiuso). Dall’1 al 27 settembre da lunedì a sabato 10 - 18,30 (domenica chiuso). Dal 29 settembre fino a fine stagione lunedì 10 - 18,30; da martedì a sabato 10 -20; venerdì 10 – 19; domenica 14 - 18,30 Nei giorni in cui non verrà effettuata la replica serale il botteghino chiuderà alle ore 18,30. Giornate di chiusura per festività 25 dicembre; 26, 27, 28 marzo. I biglietti possono essere acquistati: al botteghino del Teatro - corso di Porta Romana, 63 - Tel. 02 55181377- 02 55181362 on-line www.vivaticket.it - www.ticketone.it- www.happyticket.it - www.geticket.it – www.bookingshow.com Orari degli spettacoli (salvo diverse indicazioni) martedì, mercoledì, giovedì, sabato ore 20,30 - NOVITA’: venerdì ore 19,30 - domenica ore 16,00 - lunedì riposo 10 ottobre ore 16 e ore 20,30 - 23, 24, 26, 27 dicembre ore 17 - 31 dicembre ore 19,30 e ore 22,45 1 gennaio ore 17- 4, 5, 6 gennaio ore 17 - 9 gennaio ore 16 e ore 20,30- 20 febbraio ore 16,00 e ore 20,30 SPECIALE SCUOLA: STUDENTI e INSEGNANTI ABBONAMENTO A POSTO LIBERO IN POLTRONISSIMA A 5 SPETTACOLI A SCELTA * Studenti Insegnanti € 65,00 € 85,00 Non utilizzabile per le rappresentazioni del 31 dicembre CALENDARIO DELLE RECITE PER LE SCUOLE PER NON MORIRE DI MAFIA (Medie Inferiori e Superiori) Mercoledì 21 ottobre ore 10,30 Il mio nome è Nessuno -L’ULISSE (Medie Inferiori e Superiori) Venerdì 23 ottobre ore 10,30 Tεatr0inMatεmatica (Medie Inferiori e Superiori) Lunedì 9 novembre ore 11,30 e martedì 15 dicembre ore 15,00 I NUMERI PRIMI E LA CRITTOGRAFIA Lunedì 9 novembre ore 15,00 e martedì 15 dicembre ore 11,30 PARALLELISMI: GEOMETRIE EUCLIDEE E NON QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO (Medie Superiori) Mercoledì 11 novembre ore 10,30 CARAVAGGIO (Medie Superiori) Giovedì 19 e venerdì 20 novembre ore 10,30 FANTATEATRO – I tre porcellini (3-7 anni) ◊ Venerdì 27 novembre ore 10,00 Tεatr0inMatεmatica (Medie Inferiori e Superiori) Lunedì 30 novembre ore 11,30 APPUNTAMENTO AL LIMITE : IL CALCOLO SUBLIME Lunedì 30 novembre ore 15,00 L’IRRAZIONALE LEGGEREZZA DEI NUMERI IL GRANDE DITTATORE (Medie Superiori) Mercoledì 2 dicembre ore 10,30 FANTATEATRO – Il canto di Natale (6-11 anni) ◊ Venerdì 11 dicembre ore 10,00 FANTATEATRO – Il giro del mondo in 80 giorni (6-11 anni) ◊ Giovedì 21 gennaio ore 10 UNO SGUARDO DAL PONTE (Medie Superiori) Martedì 9 febbraio ore 10,30 FANTATEATRO – Sogno di una notte di mezza estate (11-14 anni) □ Mercoledì 10 febbraio ore 10,00 COMIX (Medie Inferiori e Superiori) Venerdì 19 febbraio ore 10,30 FANTATEATRO – Il malato immaginario (11-14 anni) □ Venerdì 26 febbraio ore 10,00 FANTATEATRO – Il fantasma di Canterville (9-14 anni) □ Giovedì 10 marzo ore 10,00 LA MANDRAGOLA (Medie Inferiori e Superiori) Mercoledì 6 e venerdì 8 aprile ore 10,30 FANTATEATRO – Il libro della giungla (3-7 anni) ◊ Venerdì 15 aprile ore 10,00 ARANCIA MECCANICA (Medie Superiori) Mercoledì 20 aprile ore 10,30 LISISTRATA (Medie Inferiori e Superiori) Venerdì 29 aprile e mercoledì 4 maggio ore 10,30 PREZZI DEI BIGLIETTI Posto unico adulti Posto unico studenti e over 65 FANTATEATRO ◊ FANTATEATRO □ € 15,00 € 11,50 € 8,00 € 10,00 Per i gruppi di studenti è prevista una gratuità per l’insegnante accompagnatore ogni 15 paganti. Ingresso gratuito per portatore di handicap non deambulante. Ufficio Promozione del Teatro Carcano per gruppi, insegnanti e studenti corso di Porta Romana, 63 – 20122 Milano Tel. 02 55181377 – 02 55181362 - fax 02 55181355 [email protected] www.teatrocarcano.com Orario fino al 29 luglio e dall’1 settembre fino a fine stagione da lunedì a venerdì ore 10,00-18,30 (sabato e domenica chiuso)