DOMENICA 23 MAGGIO 2010 ore 20.45 ENRICO RAVA - STEFANO BOLLANI DUO THE THIRD MAN Enrico Rava tromba Stefano Bollani pianoforte ABBONAMENTO CROSSOVER In vendita dal 17 settembre Quello tra Enrico Rava e Stefano Bollani, prima che un fertile sodalizio artistico, è un profondo rapporto umano. Un’intesa che ha permesso la realizzazione di lavori importanti, su disco e in scena, come appunto The Third Man: titolo preso a prestito da Orson Welles, play list che fa scintillare, dentro il perimetro sonoro del modern jazz, le straordinarie personalità dei due artisti. Mentore e allievo, nel gioco delle parti. «L’improvvisazione? È come se, dovendo attraversare un canyon, iniziassi a costruire un ponte sospeso nel vuoto – spiega Bollani, nuovamente ospite del “Giovanni da Udine” dopo l’accoglienza trionfale dello scorso anno – camminandoci al contempo sopra. È fare una cosa diversa ogni sera a farmi sentire vivo». La tromba del mentore e il pianoforte dell’allievo, dunque, in un memorabile concerto che «farà sentire vivi» i performer e chi avrà la fortuna di ascoltarli. Abbonamento a 6 spettacoli predeterminati (Prosa e Musica), a posto unico e data unica. L’acquisto e il ritiro dell’ abbonamento si svolge presso la Biglietteria del Teatro. Alcuni tipi di abbonamenti saranno acquistabili anche on-line (www.teatroudine.it) solo a prezzo intero e ridotto giovani (ragazzi con meno di 25 anni) più i diritti di prevendita. In Biglietteria gli abbonamenti potranno essere pagati con contanti, bancomat, carte di credito, assegni circolari e bancari intestati alla Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine con osservanza del D.Lgs. 21 novembre 2007 n. 231. Spettacoli 1. D’ora in poi; 2. Ute Lemper; 3. I Kiss Your Hands; 4. La Famiglia; 5. Infinitâ; 6. Enrico Rava - Stefano Bollani. Platea I Galleria II Galleria € € € Prezzo unico 108,00 96,00 84,00 Spettacoli fuori abbonamento La Famiglia (Semianyki), replica del 28 marzo 2010 ore 16.00 BIGLIETTI SPETTACOLI CROSSOVER La vendita dei biglietti di terza galleria sarà effettuata solo in caso di esaurimento dei posti nei settori sottostanti, al prezzo unico di 10,00 €. Platea I Galleria II Galleria BIGLIETTERIA € € € Prezzo unico 22,00 20,00 18,00 Tel.: +39 0432 248418 - 19 / Fax: +39 0432 248420 [email protected] • Orari durante la campagna abbonamenti (1° settembre - 5 ottobre 2009) da lunedì a sabato: ore 9.30 - 12.30 e 16.00 - 19.00 Giorni di chiusura: festivi • Orari Stagione 2009/2010 (dal 6 ottobre 2009 fino al termine della Stagione) da lunedì a sabato: ore 16.00 - 19.00 Domenica e festivi chiuso. Nei giorni festivi in cui sia programmato uno spettacolo della stagione ufficiale, la biglietteria aprirà 75 minuti prima dell’inizio dell’evento, a disposizione unicamente per la vendita dello spettacolo del giorno. CALENDARIO PREVENDITE Prevendite speciali Lunedì 5 ottobre per lo spettacolo CATS Lunedì 23 novembre per il concerto RICCARDO MUTI / ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI Prevendite mensili Lunedì 12 ottobre per gli spettacoli di ottobre 2009 Lunedì 26 ottobre per gli spettacoli di novembre 2009 Lunedì 30 novembre per gli spettacoli di dicembre 2009 Lunedì 21 dicembre per gli spettacoli di gennaio 2010 Lunedì 25 gennaio per gli spettacoli di febbraio 2010 Lunedì 22 febbraio per gli spettacoli di marzo 2010 Lunedì 29 marzo per gli spettacoli di aprile 2010 Lunedì 3 maggio per gli spettacoli di maggio e giugno 2010 ORARI PREVENDITE Durante la stagione il primo giorno di prevendita la biglietteria sarà aperta anche la mattina (unicamente per gli spettacoli organizzati e gestiti direttamente dal Teatro Nuovo). Mattina: 9.30-12.30 Pomeriggio: 16.00-19.00 © Studio Patrizia Novajra 2009/2010 print: La Tipografica srl via Trento, 4 - Udine tel. 0432 248411 [email protected] www.teatroudine.it Biglietteria on line: www.teatroudine.it www.vivaticket.it UNA NUOVA STAGIONE AL GIOVANNI DA UDINE CROSSOVER ABBONAMENTO Direzione artistica MICHELE MIRABELLA e DANIELE SPINI SABATO 7 NOVEMBRE 2009 ore 20.45 Compagnia BabyGang D’ORA IN POI come sarebbe se fosse diverso? drammaturgia e regia di Carolina De La Calle Casanova con PAOLO ROSSI nella parte del protagonista Max Stella e con Renato Avallone, Federico Bonaconza, Elisa Bottiglieri, Paolo Faroni, Silvia Paoli, Marco Ripoldi, Valentina Scuderi coreografie di Lara Guidetti musiche originali di Bruno De Franceschi disegno luci di Luna Mariotti costumi di Margherita Maltese LUNEDÌ 18 GENNAIO 2010 ore 20.45 UTE LEMPER LAST TANGO IN BERLIN Ute Lemper voce Vana Gierig pianoforte Tito Castro bandoneon DOMENICA 21 FEBBRAIO 2010 ore 20.45 Promo Music I KISS YOUR HANDS catalogo semiserio delle lettere mozartiane drammaturgia originale di Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni musiche originali e libere trascrizioni da temi mozartiani di Paolo Damiani con Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni Rita Marcotulli pianoforte Paolo Damiani violoncello Gianluigi Trovesi clarinetti SABATO 27 MARZO 2010 ore 20.45 DOMENICA 28 MARZO 2010 ore 16.00 (fuori abbonamento) Licedei Clown Theatre, San Pietroburgo LA FAMIGLIA (SEMIANYKI) con Olga Eliseeva, Alexander Gusarov, Marina Makhaeva, Kasyan Ryvkin, Elena Sadkova, Yulia Sergeeva scene e regia di Boris Petrushansky direzione artistica di Victor Soloviev Anna Orlova et Anvar Libarov direttori dell’Accademia di Clown di S. Pietroburgo Ravil Baygeldinov direzione di scena e effetti speciali luci di Valery Brusiloskiy suono di Sergey Ivanov attrezzeria di Nikolay Orlov costumi di Anna Mamontova Esperpento. Così Ramòn Marìa del Valle Inclàn chiamava le sue farse, grottesche e anarcoidi, e l’esperpento Luci di Bohemia (1920) vede protagonista Max Estrella, poeta cieco deciso a chiudere in baldoria anche gli ultimi istanti della vita. Un antieroe ribattezzato Max Stella da una giovane regista e drammaturga, Carolina De La Calle Casanova, che da quello spunto ripercorre con il suo D’ora in poi la folta galleria di antichi maestri controcorrente, da Baudelaire a Kerouac, da Joseph Roth a Jimmy Hendrix, passando per Marilyn, Van Gogh e Marco Pantani. Tutta gente esagerata, che consuma e brucia la vita e, magari, sconta la fama con la solitudine. È un circo onirico e carnevalesco, incalzante e travolgente, allestito anche per evidenziare il disagio della generazione del Duemila, orfana di padri, cinica e disillusa, al più propensa a clonare i modelli del passato o a consumare, idolatrare e rapidamente gettare quelli effimeri del presente. Nemmeno tanto velatamente, ne esce un affresco sulfureo del nostro tempo, specie di un’Italia allo sbando, corrotta e volgare perché schierata dalla parte della propria ignoranza (come direbbe Adorno). Contenuti al vetriolo immancabili, se a condurre le danze, tra sette giovani compagni di avventure, è Paolo Rossi, piccolo grande attore sempre on the road, tra comicità impietosa e genio surreale, qui punta di diamante di uno spettacolo che, col suo cieco e morente poeta Stella, invita però a tenere gli occhi bene aperti, a chiudere i conti con i miti del passato e a vigilare su ciò che può succedere domani, chissà, d’ora in poi. Cantante, ballerina, attrice. Ma, soprattutto, indiscutibile icona femminile. Ecco la grande, grandissima, Ute Lemper: anti-diva profondamente allergica allo star system e alle sue regole, artista colta e libera sulla cui lunga e luminosa carriera è complicato appiccicare etichette... Dal jazz al pop, da Kurt Weill a Bertolt Brecht, da Elvis Costello a Nick Cave, fino alle applaudite esibizioni con la London Symphony Orchestra o ai percorsi cinematografici con Peter Greenaway (Prospero’s Books), Robert Altman (Prêt-à-Porter) e George Milton (Appetite): nessuna sfida ha mai intimorito, né sembra intimorire, questa splendida femme terrible, pronta a tornare sul palco del Teatro Nuovo, dopo otto anni, con il suo Last Tango in Berlin. Un sogno musicale, denso e affascinante, scritto per voce, pianoforte e bandoneon. Innocenza e licenza, grazia e turpiloquio, candore e irriverenza. Si gioca tra questi estremi la misteriosa essenza dell’uomo Mozart, incantato e dispettoso bambino nella vita e stupefacente musicista in arte. In una parola, genio, ovviamente sregolato, tanto disarmato e sincero quanto impertinente e libero di lingua e di pensiero verso cortigiani, lacché, avversari e invidiosi. E così appare nello squarcio di verità, concesso dal territorio franco della corrispondenza e dei carteggi con familiari, nobili protettori, fan e nemici. Il materiale, anche esilarante e sorprendente, può prestarsi a un catalogo, per forza di cose semiserio, su cui lavorare per variazioni, corto-circuiti di parole, contaminazioni, montaggi di frasi da dire e naturalmente suoni da liberare, anche con improvvisazioni. Come fanno in scena cinque artisti di talento in simbiosi, due voci recitanti (la coppia, anche nella vita, Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni) e un terzetto di maestri del jazz contemporaneo, che mixano composizioni originali con divaganti trascrizioni swingate di arie mozartiane. Il risultato è il piccolo e godibilissimo gioiello teatralmusicale di I Kiss Your Hands, dove le nobili mani da baciare, con tanto d’inchino, sono le stesse da sbertucciare subito dopo, con la gioia infantile della smorfia… Quando la fantasia vola e dilaga in platea. Senza parole ed effetti digitali. Con la magia pura di oggetti che paiono corpi e corpi che paiono oggetti. Si prenda, ad esempio, un interno di famiglia qualsiasi, magari male in arnese: padre ubriacone e scioperato, madre-palla perennemente incinta, quattro marmocchi incontenibili da 5 in condotta, anche un po’ bulli, teppistelli che minacciano di far fuori i genitori pur di ritagliarsi il proprio spazio. Et voilà: una bella famigliola perennemente in lotta per gli equilibri interni di potere, tutta sale e pepe, allegra assai, anche un po’ picchiatella e senza mulini bianchi fuori della finestra! “Semianyki” è la dolcissima voce russa per l’italiano “famiglia” ed è infatti in salsa russa e post-sovietica questo ritratto ad alto tasso comico di interno casalingo, scoppiato, assurdo, contaminato di surrealtà. E così lo dipinge la leggendaria compagnia Licedei di San Pietroburgo, pionieristico e mitico teatro russo di clown e mimi fondato nel 1968 da SLAVA Polunin (il creatore della magia di Slava’s snow show, osannato anche al “Giovanni da Udine”). Ma niente paura, comunque. Anche nel gelo del Baltico «i figli so’ figli, ‘na provvidenza», come direbbe Filumena Marturano. E basta l’arrivo di un nuovo clown-bebè, il quinto della marmaglia schiamazzante, una piuma che volteggia, e il caos della follia cede alla bonaccia della commozione. Miracoli di questo teatro-bambino, ma perfettissimo per ritmo e rigore, che risveglia lo stupore del fanciulletto che è in noi, sempre disponibile a mandare il mondo a gambe all’aria. produzione Passashok productions DOMENICA 18 APRILE 2010 ore 20.45 Sen Hea Ha & Taman Budaya Surakarta Dance Theatre INFINITÂ ideazione e direzione artistica di Sen Hea Ha musiche di György Ligeti, da Études pour piano, libri I, II e III e Musica ricercata coreografi / danzatori Agus Margiyanto, Cahwati, Danang Romhadon, Wahyu Bayu Prasetyan, Susilo (TBS Dance Theatre, Indonesia) e Sen Hea Ha (Corea) costumi di Sen Hea Ha e TBS Dance Theatre Cosa significa globalizzazione? In arte è una porta aperta sull’incontro delle diversità, senza più esotismi, ma come scambio di culture autentiche. Proprio questo è ciò che accade per Infinitâ, firmato da una coreografa coreana, Sen Hea Ha, e danzato dai ballerini classici giavanesi del Taman Budaya Surakarta Dance Theatre, sulla musica contemporanea colta centro-europea di György Ligeti, uno dei grandi protagonisti del secondo Novecento, qui rappresentato da una scelta di pezzi per pianoforte spazianti da un esordio ancora ispirato a Béla Bartók (Musica ricercata) ai linguaggi più avanzati degli anni Ottanta-Novanta (i tre libri delle Études). L’Asia millenaria più raffinata e la modernità si incontrano “naturalmente” attraverso la mise en danse di un’artista laureata negli USA, che conosce lo sciamanesimo e che ha studiato con la Signora del teatro-danza Pina Bausch. Questa inattesa integrazione fra culture diverse lascia allo spettatore lo stupore di una perfetta armonia.