in questo numero Paolo Borsellino. Essendo stato al Rossetti il 21 febbraio Edoardo II al Rossetti dal 1° al 5 marzo Pomeriggi musicali al Rossetti e alla Sala Bartoli dal 12 marzo Roberto Bolle & friends 12 2005 2006 Paolo Borsellino. Es la scheda dello spettacolo Chi combatte con cuore e intelligenza fa più paura di chi combatte con le armi. Paolo Borsellino possedeva cuore e intelligenza e un immenso coraggio, un’inattaccabile lealtà e fermezza nei valori… Per questo faceva paura. Le sue parole, la sua vita, i suoi atteggiamenti sempre lontani dalla retorica, dal clamore rappresentavano un esempio importante per chi – in Sicilia prima, e poi anche molto oltre ai confini dell’isola – desiderava “cambiare le cose”. Cambiare la sua terra, era un’utopia fondamentale per Borsellino: «Palermo non mi piaceva – scriveva infatti – per questo ho imparato ad amarla, perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non piace per poterlo cambiare», rivelando così il senso più segreto e profondo del suo essere uomo e del suo lavoro nella giustizia. È il 1975 quando Paolo Borsellino viene trasferito al tribunale di Palermo. Dopo pochi mesi assieme al Capitano Basile è già impegnato nella prima indagine sulla mafia: da questo momento comincia il suo grande e costante lavoro per contrastare e sconfiggere l’organizzazione mafiosa. Cinque anni più tardi, dopo l’arresto di alcuni criminali di Cosa Nostra, Basile viene ucciso in un agguato. Il giudice e la sua famiglia, per la prima volta, vengono messi sotto scorta. Ma Borsellino continua, nonostante le minacce, a condurre il suo eccezionale lavoro di magistrato e inquirente: continua nel 1983, quando è assassinato il leader del pool antimafia Chinnici; continua quando viene freddato il commissario Beppe Montana, quando si trova a dover proteggere egli stesso il lavoro del pool dall’assurda miopia dei politici… Resta al proprio posto, infine, dopo la Strage di Capaci, quando a morire è Giovanni Falcone, compagno fidato, che il magistrato definiva “il mio scudo”. Una scelta eroica, questa di “rimanere” soprattutto se compiuta nella consapevolezza della propria morte, ugualmente vigliacca, incombente. Resiste a tutto per cinquantasette giorni, in cui paradossalmente è un uomo solo, accerchiato dalla Mafia, da elementi deviati dello Stato, dall’indifferenza. Cinquantasette giorni in cui continua a combattere contro le armi senza armi, per la giustizia. Poi l’esplosione: 19 luglio 1992. In via D’Amelio a Palermo un attentato pone fine alla vita di Paolo Borsellino e della sua scorta, composta da giovani che ne condividono coraggiosamente il destino: Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Claudio Traina, Emanuela Loi, il triestino Walter Cosina… Essendo stato porta in scena gli ultimi pensieri del magistrato, gli ultimi suoi istanti di vita così come li ha immaginati – con la sensibilità e la forza emotiva che sono segno affascinante della sua drammaturgia – Ruggero Cappuccio. Autore e regista dello altri percorsi/Po ssendo stato 21 1 ora e 10’ senza intervallo spettacolo, Cappuccio ha già dato prova del suo talento al pubblico dello Stabile regionale che sicuramente ricorderà le meravigliose suggestioni di Desideri Mortali, o del delicato Lighea – interpretato da Roberto Herlitzka – e la raffinata koinée di suoni e sensi creata per l’Edipo a Colono, prodotto proprio dallo Stabile per la regia di Antonio Calenda. A dare voce a Borsellino, sarà il bravissimo Massimo De Francovich, che ritorna sul palcoscenico del Politeama Rossetti (da cui era assente dal 1994, quando è stato applaudito in Terra di nessuno di Pinter) in un grande ruolo. Accanto a lui un mondo femminile che – con tenerezza e con una dignità d’acciaio – condivide col giudice la coscienza della fine. La madre, la moglie, la sorella, le due figlie: in esse Cappuccio vede «(…) cinque Antigoni, memorie di oliteama Rossetti FEBBRAIO un’infanzia perduta intesa come età della perfezione, della bellezza. Il femminile che distilla un’idea calda e solare della terra, in una parola della Sicilia stessa». Cinque delicate figure che ci accompagnano in una messinscena che deflagra in dodici movimenti ­ – quanti sono quelli di uno Stabat Mater – addensando frasi, sussurri, visioni, per lasciarci infine commossi, turbati, senza fiato, davanti al ritratto di un vero eroe del nostro tempo. Ilaria Lucari Paolo Borsellino. Es l’autore e regista e il protagonista Ruggero Cappuccio Teatro di Benevento LIGHEA o i silenzi della memoria da lui scritto e diretto, interpretato da Roberto Herlitzka e Claudio di Palma, che è stato ospite al Politeama Rossetti nel 2002. Anche Lighea diviene un film. A maggio 2003 gli viene conferita la nomina di Direttore Artistico del Festival Città Spettacolo di Benevento XXIV edizione. Per quanto riguarda il teatro lirico nel gennaio 2004 al Teatro San Carlo di Napoli debutta con l’opera Gustavo III di Svevia per la direzione del Maestro Ferro. Nell’aprile del 2001 il Teatro alla Scala gli affida la regia del Falstaff di G. Verdi per la direzione del M.° Riccardo Muti. A Settembre 1999 è regista dell’opera lirica Nina pazza per amore produzione del Piccolo e della Scala di Milano con la direzione di Riccardo Muti. Tra le sue sceneggiature diventate libri è da ricordare Edipo a Colono per la collana “I quaderni del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia”. autore e regista La carriera di Ruggero Cappuccio è costellata da numerosi successi professionali che lo hanno portato ad essere uno dei più importanti autori e registi italiani. Il suo impegno si articola su molteplici fronti: la direzione di opere teatrali di prosa e liriche, la creazione della sceneggiatura di alcune di esse che poi sono diventati veri e propri testi, il cinema e la direzione di diverse iniziative legate al mondo dello spettacolo e alla cultura più in generale. Moltissimi i suoi lavori e moltissimi i riconoscimenti e i premi che gli sono stati assegnati a cominciare dal Premio IDI assegnato nel ’93 per Delirio Marginale che ottiene anche il Biglietto d’Oro Agis sezione qualità, lo stesso premio gli verrà assegnato per Shakespea Re di Napoli. Nel 1996 Cappuccio scrive e dirige Desideri Mortali oratorio profano per Giuseppe Tomasi di Lampedusa presentato anche allo Stabile regionale nel 1997. La collaborazione con lo Stabile di Trieste diventa davvero importante però con Edipo a Colono interpretato da Roberto Herlitzka e Piera Degli Esposti con debutto in prima Nazionale proprio a Trieste. Nel 1997 a Ruggero Cappuccio viene assegnato il Premio Candoni per il testo Il sorriso di San Giovanni che nell’ottobre del 2003 diviene film aggiudicandosi il riconoscimento Opera Prima del Ministero del Turismo e Spettacolo e nel 1999 il premio UBU. Un’altra importante collaborazione è quella del 1998 con il Teatro Stabile di Roma, diretto da Luca Ronconi che gli affida la regia e la riscrittura del Tieste di Seneca e Le Bacchidi di Plauto. Nell’ottobre del 1999, in prima nazionale per il Festival del ‘900 di Palermo compone, dirige e racconta I silenzi della memoria spettacolo tratto da un racconto di Tomasi di Lampedusa. A febbraio del 2001 l’Ente Teatrale Italiano e il Ministero per le Attività e i Beni Culturali, gli affidano la drammaturgia e la regia de l’Orlando Furioso, progetto che vede impegnati oltre che Roberto Herlitzka, altri numerosi attori importantissimi. A giugno 2001 debutta nell’ambito del Festival ProvocAzione Massimo De Francovich Paolo Borsellino Una carriera lunghissima, quella di Massimo De Francovich, che moltissime volte lo ha portato a calcare il palcoscenico del Politeama Rossetti con veri e propri capolavori del teatro italiano e oggi lo porta con un lavoro molto impegnativo, il teatro sociale di Ruggero Cappuccio. Con quest’ultimo lavoro e con il precedente, Professor Bernardi di Luca Ronconi ha vinto prestigiosi riconoscimenti come il Premio UBU, il Premio Borgio Verezzi, Olimpici del Teatro e il Premio della Critica, tutti assegnati nel 2005. Dall’anno del diploma all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, nel 1957 a oggi sono quasi una cinquantina le sue interpretazioni, tutte dirette dai migliori registi italiani. Di Giorgio De Lullo sono i suoi primi lavori nei primi anni ’60: Sei personaggi in cerca d’autore, altri percorsi/Po ssendo stato rassegna stampa 19 luglio 1992. Con Paolo Borsellino perdono la vita in via D’Amelio a Palermo i cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina e il nostro concittadino Eddie Walter Cosina. All’epoca dell’attentato, Eddie era in polizia già da una decina d’anni, ma non amava il lavoro d’ufficio. Di stanza a Trieste, veniva spesso chiamato a fare da scorta in giro per l’Italia. Nel 1992 accettò di andare a Palermo, pare perché, in periodo di ferie estive, non c’erano molti agenti disponibili. Eddie Walter Cosina avrebbe compiuto 31 anni pochi giorni dopo quel 19 luglio 1992. Con questo spettacolo, che ci fa rivivere uno dei momenti più tragici attraversati dall’Italia nel Secondo Dopoguerra, il Teatro Stabile del FriuliVenezia Giulia desidera anche ricordare il sacrificio di questo giovane triestino. Oratorio civile, intensa vertigine del ricordo, rigoroso percorso della memoria tra verbali giudiziari e cronache, in parte sconosciuto e in parte cancellate dal frettoloso sopravvivere della società ferita, “Paolo Borsellino. Essendo Stato” afferra al cuore e lascia spazio alla mente. Di straordinaria intensità e misura, lontano da pericolosi eccessi di retorica e partecipe di una “non rimozione” in cui la misura del gesto e la struggente pacatezza della voce restituisce al ricordo sussulti inquieti, improvvise ed inattese ironie, rapide discese nella serena disperazione della fine imminente. Giulio Baffi La Repubblica Diario di Anna Frank, I due gentiluomini di Verona. Nel 1964 Zeffirelli lo dirige nell’Amleto, con Aldo Trionfo invece è ne Il piccolo Eyolf e ne L’avventura di Maria (prodotto dal Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia). Alla fine degli anni ’70, Massimo De Francovich è interprete e, per la prima volta regista di Gli esuli e Le cugine. Negli anni ’80 lavora con numerosi registi: per la regia di Sepe è in Come le foglie, nel 1981 è nuovamente con De Lullo in Le tre sorelle, di Mario Missiroli è La villeggiatura, per la regia di Patroni Griffi è in Sei personaggi in cerca d’autore (produzione dello Stabile regionale), di Sciaccaluga è Rosmesholm. Dal 1990 ad oggi Luca Ronconi lo dirige svariate volte, in Strano Interludio, in Gli ultimi giorni dell’umanità, nel Re Lear del 1995, ne I fratelli Karamazoff, nel 2004 è in Tucidide e ne Il Professor Bernardi. Per il cinema è in Pasolini un delitto italiano nel 1996 per la regia di Giordana, nel 1997 è in La mani forti di Bernini, nel 1998 è in Onorevoli detenuti di Planta, nel 1999 per la regia di Roberto Andò è ne Il manoscritto del Principe e nel 2003, per la regia di Michele Placido è nel film La vita nuova. oliteama Rossetti Ruggero Cappuccio ha costruito nella scenografia di Carlo Rescigno e con le musiche di Marco Betta, uno spettacolo di tesa, emozionante lucidità, cui dà irresistibile calore di sentimento la suprema interpretazione di Massimo De Francovich con le donne del Coro, Francesca Caratazzolo, Moira Grassi, Paola Greco, Silvia Santagata, Ada Totano. Carlo Maria Pensa Libero Così torniamo, collettivamente, grazie al teatro, alla religiosità pagana dell’eroe. Un eroe di oggi carismatico al pari degli eroi di ieri, non retorico, ma che la Retorica, come celebrazione, certo meriterebbe. Spiazzante nella sua forza intellettuale, profetico e accorato nell’intuizione del Male, schiacciante nei panni del testimone, del martire. Ma senza esagitazioni. Specchiato nel tormento di un valore fondamentale cui bisogna tendere, e che pure è inafferrabile: la Giustizia. Spettacolo da vivere e vedere. Da declinare come un verbo obbligatorio, salvifico, rigeneratore. Da raccomandare agli altri in quanto Memoria. Rita Sala Il Messaggero Un dramma esemplare pieno di poesia ma soprattutto d’impegno civico, in cui l’arte si sposa al desiderio di riscatto: non a caso il commento musicale è il concerto per arpa di Marco Betta, scritto a poca distanza dalle stragi di Capaci e via D’Amelio da un compositore che si è distinto per l’impegno artistico in memoria delle vittime della mafia. G. De Antonellis Il Domenicale Roberto Bolle & fri la scheda di presentazione Sarà un’emozione indimenticabile poter ammirare dal vivo Roberto Bolle al Politeama Rossetti, in uno spettacolo di danza di straordinario livello. Roberto Bolle & Friends rappresenta uno degli appuntamenti clou nell’ambito della Stagione del Teatro Stabile del FriuliVenezia Giulia che ospita questo evento attesissimo e di eccezionale prestigio in esclusiva per la regione. Tecnica ineccepibile, intensa espressività, rara sensibilità interpretativa, altissima professionalità... Roberto Bolle conquista il pubblico da ogni punto di vista e rappresenta – anche agli occhi dei critici più severi e competenti – un magnetico esempio di perfezione. Ne dà continuamente prova esibendosi nei maggiori teatri del mondo (dal londinese Covent Garden al Bolshoj, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York...) e offrendo meravigliose performances in occasioni di grande rilievo, come è accaduto recentemente alla Cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Torino. Ed ora anche Trieste ha il privilegio di applaudirlo, in un programma che si compone di alcune fra le coreografie più amate e impegnative del repertorio classico e moderno. Roberto Bolle & Friends è concepito come un Galà, dove alle coreografie danzate da Bolle si alternano le esibizioni di alcuni “amici” del ballerino: ovviamente tutti danzatori di altissimo livello e di fama internazionale, che regaleranno agli appassionati momenti di vero incanto. Sul palcoscenico dello Stabile regionale dunque si succederanno étoile di prima grandezza nel mondo della danza, come Silvia Azzoni e Alexander Riabko (entrambi dell’Hamburg Ballet), Anton Bogov dell’Opera di Maribor, Marta Romagna dal Teatro alla Scala, Alessio Carbone dell’Opéra di Parigi e Lars van C a u we n b e r g h dall’Opera di Wiesbaden, Myriam Ould Braham, Irena Veterova, Monica Perego, dell’English national Ballet, e Zenaida Yanovsky del londinese Royal Ballet. Assieme a Roberto Bolle offriranno al pubblico incantevoli brani coreografici classici (da Le Corsaire di Marius Petipa, ad esempio), pas de deux e “assolo” da togliere il fiato (vanno ricordati almeno Diana e Atteone di Vaganova da Petipa e Nisi Dominus di William Tuckett su musiche di Monteverdi), eccellenti coreografie moderne (come La vie en rose di Ben van Cauwenbergh o In the middle somewhat elevated firmata da William Forsythe, in cui si impegnerà lo stesso Bolle). Étoile internazionale di livello assoluto, Roberto Bolle ha toccato in breve tempo le massime vette della carriera di danzatore: alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala è stato notato addirittura da Rudolf Nureyev, che gli danza & iends 2 ore e 30’ con intervallo 25 26 FEBBRAIO Marco Borelli presenta Roberto Bolle & friends Galà di danza con Roberto Bolle Teatro alla Scala, étoile internazionale direzione artistica Marco Borelli assistente alla direzione artistica Paola Belli con le étoiles Silvia Azzoni Anton Bogov Hamburg Ballett Opera di Maribor Alexander Riabko Marta Romagna Hamburg Ballett Teatro alla Scala Alessio Carbone Lars Van Cauwenbergh Dorothée Gilbert Irena Veterova Monica Perego Zenaida Yanowsky Opéra di Parigi Opéra di Parigi English National Ballet Opera di Wiesbaden Opera di Wiesbaden Royal Ballet diretto da Antonio Calenda vendite telefoniche PRENOTAZIONI E PREVENDITA TRIESTE Biglietteria del Politeama Rossetti Viale XX Settembre, 45 - Tel. 040-35.93.511 Ticket Point di Corso Italia - Tel. 040-3498276 MONFALCONE Agenzia Universal Piazza dell’Unità d’Italia, 2 - Tel. 0481-41.04.35 vendite internet GORIZIA Agenzia Appiani Corso Italia, 60 - Tel. 0481-53.02.66 UDINE Associazione Culturale Udine Sipario Piazza Bolzano, 8 - Tel. 0432-20.41.91 ABBONAMENTI CON LE STELLE PLATEA A-B PLATEA C I GALLERIA II GALLERIA 4★★★★ 3★★★ 3★★★ 2★★ www.ilrossetti.it ha affidato il ruolo di Tadzio nel balletto Morte a Venezia di Flindt; nel 1996, appena ventunenne, è stato nominato Primo Ballerino del balletto scaligero da Elisabetta Terabust, dopo aver splendidamente interpretato Romeo e Giulietta. Da allora è stato applaudito protagonista dei maggiori titoli della storia della danza, distinguendosi per perfezione tecnica e appassionata espressività nel repertorio classico, per versatilità, personalità ed eleganza nelle coreografie contemporanee. Ambita guest star per le più prestigiose compagnie di danza, ha ottenuto moltissimi premi, ha danzato fra gli altri per la Regina Elisabetta d’Inghilterra, alla presenza del presidente russo Putin e davanti a Papa Giovanni Paolo II ed è stato onorato da produzioni create per lui dintorni POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE 25 e 26 febbraio 2006 da personalità quali Derek Deane, direttore dell’English National Ballet, e Renato Zanella, direttore del Ballo dell’Opera di Vienna che ha ideato per Bolle Ave Verum, su musiche di Mozart. Per il pubblico dello Stabile regionale danzerà diverse coreografie: oltre quella già citata di Forsythe, presenterà il celeberrimo pas de deux dal Ballo Excelsior e l’emozionante pas de deux da L’histoire de Manon concepita negli anni Settanta da Kenneth MacMillan. Una serata di danza memorabile, dunque, e un’occasione davvero unica di ammirare un ballerino carismatico, dalla presenza scenica solare e seducente che, come pochi, sa armonizzare tecnica ed eleganza, morbidezza e vigore, sicurezza e velocità. Roberto Bolle & friends il protagonista Nato a Casale Monferrato, Roberto Bolle è entrato giovanissimo alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala; il primo a notare il suo talento è stato Rudolf Nureyev, che lo ha scelto per interpretare il ruolo di Tadzio nel balletto Morte a Venezia. Nel 1996, appena due anni dopo il suo ingresso nel balletto scaligero, alla fine di un suo spettacolo di Romeo e Giulietta, viene nominato Primo Ballerino dall’allora direttrice del Ballo, Elisabetta Terabust. Da quel momento è protagonista di balletti classici e contemporanei come La bella addormentata, Cenerentola e Don Chisciotte (Nureyev), Il lago dei cigni (NureyevDowell-Deane-Bourmeister), Schiaccianoci (WrightHynd-Deane-Bart), La Bayadère (Makarova), Etudes (Lander), Excelsior (Dell’Ara), Giselle (anche nella nuova versione di Sylvie Guillem), Spectre de la rose, La Sylphide, Manon, Romeo e Giulietta (MacMillan-Deane), Onegin (Cranko), Notre-Dame de Paris (Petit), La Vedova allegra (Hynd), Ondine, Rendez-vous e Thaïs (Ashton), In the middle somewhat elevated (Forsythe), Tre preludi (Stevenson). Molti anche i ruoli neoclassici: in Agon, Ciajkovskij pas de deux ma soprattutto Apollon musagète, che gli ha permesso di ottenere una candidatura al Premio “Benois de la danse”. Dal 1996 si è intensificata la sua carriera internazionale. Ha danzato con il Royal Ballet, il Balletto Nazionale Canadese, il Balletto di Stoccarda, il Balletto Nazionale Finlandese, la Staatsoper di Berlino, il Teatro dell’Opera di Vienna, la Staatsoper di Dresda, Il Teatro dell’Opera di Monaco di Baviera, il Wiesbaden Festival, l’8° e il 9° Festival Internazionale di Balletto a Tokyo, il Tokyo Ballet, l’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, il Teatro Comunale di Firenze. Derek Deane, direttore dell’English National Ballet, ha creato per lui due produzioni: Il lago dei cigni e Romeo e Giulietta, entrambe rappresentate alla Royal Albert Hall di Londra. In occasione del 10° anniversario dell’Opera del Cairo, ha partecipato ad una spettacolare Aida alle piramidi di Giza e successivamente all’Arena di Verona, per una nuova versione dell’opera trasmessa in mondovisione. Dal dicembre ’98 è Artista Ospite Residente del Teatro alla Scala. Nell’ottobre del 2000 ha inaugurato la stagione del Covent Garden di Londra con Il lago dei cigni nella versione di Anthony Dowell e nel novembre è stato invitato al Bol’soj per celebrare il 75° anniversario di Maija Plisetskaja alla presenza del Presidente Putin. Nel giugno 2002, in occasione del Giubileo, ha danzato a Buckingham Palace al cospetto della Regina d’In- ghilterra: l’evento è stato ripreso in diretta dalla BBC e trasmesso in tutti i paesi del Commonwealth. Nell’ottobre del 2002 al Teatro Bol’soj di Mosca, è stato protagonista con Alessandra Ferri del Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan, nel corso della tournée del Balletto della Scala di Milano. Nel 2003, in occasione dei festeggiamenti per i 300 anni di San Pietroburgo, ha danzato Il lago dei cigni, ancora con il Royal Ballet, al Teatro Mariinskij. E subito dopo, per il ritorno del danza & dintorni/Po Zanella. Invitato al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nell’ambito del III Festival Internazionale del Balletto, Roberto Bolle ha danzato il ruolo del Cavalier Des Grieux ne L’histoire de Manon ed è stato inoltre tra i protagonisti del Gala finale danzando il pas de deux dal Ballo Excelsior e Summer di J. Kudelka. Il 1° Aprile 2004 ha ballato al cospetto di Sua Santità Giovanni Paolo II sul sagrato di Piazza San Pietro, in occasione della giornata della Gioventù. Nel mese di maggio è stato invitato all’Opéra di Parigi, per il balletto Don Chisciotte, e in dicembre per La Bella addormentata. In occasione dell’inaugurazione della Scala di Milano dopo il restauro Fauno Danzante a Mazara del ha danzato accanto ad Vallo, ha danzato l’Aprés- Alessandra Ferri nel balletto dell’opera Europa ricomidi d’un faune di nosciuta. Nel Piermarini Amedeo Amodio. Nella stagione 2003/2004 gli restaurato Bolle ha danzato viene riconosciuto il titolo di anche nel Galà di stelle di fine anno e, nell’aprile 2005, Etoile del Teatro alla Scala. in Giselle, accanto a Nel febbraio del 2004 ha Svetlana Zacharova. danzato trionfalmente al Nel marzo 2005 Roberto Teatro degli Arcimboldi di Bolle è stato invitato a Milano ne L’histoire de Manon, per la prima danzare Apollon musagète al Teatro Mariinskij di volta accanto ad Alessandra San Pietroburgo, in occasione Ferri. Nel mese di marzo è del IV Festival Internazionale apparso in mondovisione al Festival di Sanremo, danzando del Balletto. Nel dicembre 2005 è stato L’Uccello di fuoco, interprete al Covent Garden un assolo appositamente di Londra, accanto a Darcey creato per lui da Renato oliteama Rossetti Bussell, del revival di Sylvia, nella versione di Frederick Ashton, trasmesso a Natale dalla BBC. Fra le sue numerose partners: Altynai Asylmuratova, Darcey Bussell, Lisa-Marie Cullum, Viviana Durante, Alessandra Ferri, Carla Fracci, Isabelle Guérin, Sylvie Guillem, Greta Hodgkinson, Margareth Illmann, Susan Jaffe, Lucia Lacarra, Agnès Letestu, Marianela Nuñez, Elena Pankova, Lisa Pavane, Darja Pavlenko, Laetitia Pujol, Tamara Rojo, Polina Semionova, Diana Visnëva, Zenaida Yanowsky, Svetlana Zacharova. Numerosi i premi ricevuti: nel 1995 ha conseguito sia il Premio “Danza e Danza” che il Premio “Positano” quale giovane promessa della danza italiana. Nel ’99, nella Sala Promoteca del Campidoglio a Roma, gli viene assegnato il Premio “Gino Tani” per aver contribuito con la sua attività a diffondere attraverso il linguaggio del corpo e dell’anima i valori della danza e del movimento. L’anno successivo gli viene conferito in Piazza della Signoria a Firenze il Premio “Galileo 2000” con la consegna del “Pentagramma d’oro”. Riceve inoltre il Premio “Danza e Danza 2001”, il Premio “Barocco 2001” e il Premio “Positano 2001” per l’attività internazionale degli ultimi anni. Dal 1999 è “Ambasciatore di buona volontà” per l’UNICEF. Prima parte Le Corsaire Pas de deux coreografia Marius Petipa musica Riccardo Drigo interpreti Myriam Ould Braham Alessio Carbone Marguerite et Armand Pas de deux coreografia Ben van Cauwenbergh musica Pëtr Ili’c Cajkovskij interpreti Irena Veterova Lars van Cauwenbergh Blind Tango coreografia Edward Clug musica Hugo Diaz interpreti Anton Bogov Manon Lescaut e Il cavalier Des Grieux Pas de deux dal balletto “La dama dalle camelie” coreografia John Neumeier musica Frederick Chopin interpreti Silvia Azzoni Aleksander Riabko Excelsior Pas de deux coreografia Ugo dell’Ara musica Romualdo Marenco interpreti Monica Perego Roberto Bolle Roberto Bolle & friends le étoiles internazionali SILVIA AZZONI Nata a Torino, ha iniziato a studiare danza nella sua città e successivamente ha completato gli studi ad Amburgo alla Scuola dell’Hamburg Ballett con insegnanti quali Dragica Zach, Marianne Kruuse, Ilse Wiedmann e Kevin Haigen. Nel 1993 è entrata a far parte dell’Hamburg Ballett diretto da John Neumeier che la nomina Solista nel 1997 e Prima Ballerina nel 2001. Il suo repertorio include i primi ruoli in tutti i più celebri balletti di Neumeier: Odissea, Sogno di una notte di mezza estate, La Dama delle camelie, Romeo e Giulietta, La Bella Addormentata, Lo Schiaccianoci, Cenerentola, Giselle, Peer Gynt, Illusions- like Swan Lake, The Saga of King Arthur, As you like it, Now and then, Bernstein – Serenade, La Passione di San Matteo, Third Symphony of Gustav Mahler, Shall we dance?, Désir, Sounds of Empty Pages. Inoltre Neumeier ha creato appositamente per lei Préludes CV, Morte a Venezia, Time after time, Messiah, Winterreise. Silvia Azzoni ha anche danzato nelle coreografie di importanti coreografi quali Mats Ek (La Bella Addormentata, She was black, Light Beings), Christopher Wheeldon (VIII, Mercurial Manoeuvres), Natalia Makarova (La Bayadère) e Stephan Thoss (Rennen Hinter dem was flieht). In Germania ha vinto il Dr. Wilhhelm-Oberdorffer-Prize. ANTON BOGOV È nato nel 1975 a Omsko, in Russia. Si diploma alla Scuola di Balletto di Alma-Ata e nel 1992 entra nella compagnia del Teatro. Nel 1993 vince il Concorso di Mosca ed effettua un tour in Giappone. Nel 1994 entra nella Compagnia del Teatro dell’Opera di Maribor. Ha danzato nei più importanti balletti del repertorio classico, come Giselle, Il lago dei cigni, La Sylphide, La fille mal gardée, Don Chisciotte, Romeo e Giulietta, Le spectre de la rose, Shéhérazade, Carmen, Spartacus, Coppelia e La Bayadère. Ospite del Teatro dell’Opera di Lubiana ha effettuato tournée in tutta Europa. Ha vinto premi importanti, in concorsi in Corea, Giappone, Ungheria e Lussemburgo. 10 ALESSIO CARBONE MYRIAM OULD-BRAHAM Alessio Carbone, figlio d’arte, entra alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala nel 1991 per essere poi ingaggiato nella compagnia scaligera all’età di diciotto anni. Nel 1997, dopo un’audizione, è ammesso nel corpo di ballo dell’Opéra di Parigi. Nel 2000 ne diviene Coriphée, nel 2001 Sujet e nel 2002 Premier Danseur. Nel suo repertorio con il Balletto dell’Opéra di Parigi figurano, tra gli altri, i seguenti ruoli: il clown ne Les forains di Roland Petit, il pas de deux dei contadini in Giselle, L’appartement di Mats Ek, il pas de trois ne Il lago dei cigni di Rudolf Nureyev, Mercuzio nel Romeo e Giulietta di Nureyev, il pas de trois in Paquita di Pierre Lacotte da Petipa. Recentemente il suo repertorio si è arricchito di ruoli importanti nei balletti: Jewels, Sinfonia in do, Concerto barocco di George Balanchine, la Fille ne Le mandarin merveilleux di Maurice Béjart, Pavane di Kelemenis, Un trait d’union di Angelin Prejocaj, Doux mensonges di Jirí Kylián, il capo dei gitani nel Don Chisciotte di Nureyev. Nata nel 1982, comincia a studiare danza a Parigi nel 1993 con Yvonne Goubé. Dopo un anno al CNR è ammessa al Conservatoire Supérieur di Parigi nel 1995, per entrare l’anno successivo l’Ecole de danse dell’Opéra di Parigi. Vi frequenta gli ultimi tre corsi e partecipa agli spettacoli annuali, nei quali danza i suoi primi ruoli da solista nel 1998: la Sylphide in Le bal des cadets di David Lichine e Gourouli in Les deux pigeons di Albert Aveline. Entrata nel Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi nel 1999, prende parte a numerose produzioni classiche e contemporanee. Nel corso della “Soirée jeunes danseurs”, nel 2001, danza il Pas de quatre da Jules Perrot, nella versione di Anton Dolin. Partecipa al film Alicia Markova, realizzato da Dominique Delouche, in cui interpreta la variazione tratta da Le chant du rossignol di George Balanchine. Nel 2001 è promossa “coryphée”. Riceve il Prix du Cercle Carpeaux per l’anno 2002 e viene promossa “sujet”. In seguito ha danzato il pas de deux dei contadini nella versione di Giselle adattata da Patrice Bart et Eugéne danza & dintorni/P Polyakov; Cupido e le amiche di Kitri nel Don Chisciotte di Rudolf Nureyev e il ruolo principale e la Principess Fiorina ne La bella addormentata di Rudolf Nureyev, il pas de trois, i quattro cignetti e la solista nella danza napoletana ne Il lago dei cigni di Rudolf Nureyev. Al di fuori dell’Opéra partecipa a Galà e festival in Francia e all’estero. Nel 2005 ha ricevuto il Prix Léonid Massine e il prix de l’AROP. Nel dicembre 2005 è stata promossa “première danseuse”. to, Stelle dell’English National Ballet a Madrid e Saragozza. Ha Interpretato inoltre un ruolo nel film Alexander di Oliver Stone e ha partecipato alla trasmissione Amici. Tra i numerosi riconoscimenti il Premio Positano nel 1999 e la Ginestra d’Oro nel 2003. ALEXANDER RIABKO danzato nelle coreografie di importanti coreografi quali Mats Ek (Light Beings), Nacho Duato (Remanso), Jirí Kylián (Forgotten Land), Christopher Wheeldon (VIII), Petr Zuska (Triple Self), Natalia Makarova (La Bayadère) e Stephan Thoss (Rennen Hinter dem was flieht). Riabko è stato finalista al Prix de Lausanne ed ha vinto il Dr. Wilhhelm-Oberdorffer-Prize. MARTA ROMAGNA MONICA PEREGO Nato a Kiev, si è formato alla locale Scuola di Balletto e poi alla Scuola dell’Hamburg Ballett dove ha studiato con V. Denisenko, A. Nisnevich e K. Haigen. Nel 1996 è entrato a far parte dell’Hamburg Ballett diretto Nel 1990 vince il Primo da John Neumeier che lo ha Premio al concorso “Benetton nominato Solista nel 1999 e Danza”, consistente in una Primo Ballerino nel 2001. Il suo borsa di studio presso la repertorio include i primi ruoli Royal Ballet School di Londra. in tutti i più celebri balletti di Successivamente entra a far Neumeier: Sogno di una parte dell’English National notte di mezza estate, Ballet divenendo Principal Vivaldi or what you Dancer nel 1997. Interpreta i will, Lo Schiacciapiù importanti ruoli classici e noci, Illusions – like novecenteschi, tra i quali Il Swan Lake, Nijinskij, lago dei cigni, La bella Giselle, The Saga of addormentata, Romeo King Arthur, La Dama e Giulietta, Giselle, delle Camelie, Peer Cenerentola, Coppelia, Gynt, Don Giovanni, Don Chisciotte, Who As you like it, La Bella cares?. Dal 2002 balla come Addormentata, Vaslaw, étoile ospite con il Balletto di La Passione di San Roma, il Tokyo City Ballet, il Matteo, Third SymK-Ballet, il Teatro dell’Opera di phony of Gustav MahStoccolma, lo Shangai Ballet. Ha ler, Shall we dance?, partecipato a numerosi Galà, tra Désir, Getting closer e i quali il 50th Birthday Spring and Fall. Inoltre wings in memoria di Lady Neumeier ha creato apposiDiana, Birthday offering tamente per lui Préludes in onore della Principessa Mar- CV, Morte a Venezia, gareth, il Festival di Genzano, il Messiah e Winterreise. Festival dei Due Mondi di Spole- Alexander Riabko ha anche Politeama Rossetti 11 Inizia gli studi di danza classica nel 1985 presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, dove si diploma nel 1993, anno in cui ottiene il premio del Rotary Club come miglior allieva. Entrata subito a far parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, ricopre fin dall’inizio ruoli principali. Nel suo repertorio classico figurano La Sylphide di Peter Schaufuss da August Bournonville, Myrtha nella Giselle di Patrice Bart, Nikja ne La Bayadère di Natalia Makarova da Marius Petipa, Kitri e la Regina delle Driadi nel Don Chisciotte di Rudolf Nureyev, Odette/Odile ne Il lago dei cigni nella versione di Rudolf Nureyev e in quella di Vladimir Bourmeister, Paquita nella versione originale di Marius Petipa, Luisa nello Schiaccianoci di Ronald Hynd, la Taglioni nel Pas de quatre di Anton Dolin e Jules Perrot, la Luce nel Ballo Excelsior, Etudes di Harold Lander. Tra i balletti narrativi del Novecento inter- Seconda parte La vie en rose coreografia Ben van Cauwenbergh musica Edith Piaf, Jacques Brel interpreti Irena Veterova, Lars van Cauwenbergh L’histoire de Manon Pas de deux coreografia Kenneth MacMillan musica Jules Massenet interpreti Marta Romagna Roberto Bolle Claire e Alexandre Pas de deux da “Il lago dei cigni” coreografia John Neumeier musica Pëtr Ili’c Cajkovskij interpreti Silvia Azzoni Aleksander Riabko Nisi Dominus coreografia William Tuckett musica Claudio Monteverdi interprete Zenaida Yanowsky Rubies coreografia George Balanchine musica Igor’ Stravinskij interpreti Alessio Carbone Myriam Ould Braham Diana e Atteone coreografia Agrippina Vaganova da Marius Petipa musica Riccardo Drigo interpreti Monica Perego, Anton Bogov In the middle somewhat elevated coreografia William Forsythe musica Thom Willems interpreti Roberto Bolle Marta Romagna Zenaida Yanowsky preta Giulietta in Romeo e Giulietta e Manon ne L’histoire de Manon di Kenneth MacMillan, e Cenerentola nell’omonimo balletto di Rudolf Nureyev. Molti anche i balletti di Balanchine: è Tersicore in Apollon musagète, La Sonnambula, la Sirena ne Il figliol prodigo, l’Angelo in Serenade, Capriccio per piano, Agon, Titania ne Il Sogno di una notte di mezza estate, Rubies, Theme and variations. Tra i grandi balletti moderni e contemporanei si ricordano Embrace the tiger and return to mountain di Glen Tetley, Three preludes di Ben Stevenson, Les six danses de Chabrier di Roland Petit, In the middle somewhat elevated di William Forsythe. Nel 2001 Marta Romagna è stata nominata Prima Ballerina del Teatro alla Scala. LARS VAN CAUWENBERGH Nato in Belgio, studia alla Higher Ballet School di Anversa. Successivamente entra a far parte del Royal Ballet of Flanders e dell’English National Ballet. Dal 1992 è Primo Ballerino al Teatro dell’Opera di Wiesbaden. Il suo repertorio include: Coppelia e Romeo e Giulietta di F. Ashton, Don Chishiotte di Nureyev, Lo schiaccianoci di P. Schaufuss e di B. Van Cauwenbergh, Cenerentola di V. Panov e di B. Moreland, Giselle, La bella addormentata di Petipa, La Sylphide di Schaufuss e di F. Flindt, Sogno di una notte di mezza estate e La fille mal gardée di H. Spoerli, I Tre moschettieri di Prokovsky, Napoli divertissement di Bournonville, Etudes di Lander, Echoing of the trumpets di Tudor, Symphony in three movements di Christie, Symphony in do di Kylián, Bolero di Béjart, Variations di Verdy, Tango plus e Carmina burana di Wainrot. È inoltre interprete di molte coreografie di Balanchine quali Allegro brillante, I quattro temperamenti, Serenade, Caikovskij pas de deux, Scottish symphony e Capriccio. E numerosissimi sono i balletti di Ben Van Cauwenbergh: Il lago dei cigni, Till Eulenspiegel, Letzten Sommer, Danze Ungheresi, Percussion e Gaité Parisienne. È stato ospite di numerose compagnie fra cui il Théâtre du Capitole di Tolosa, lo Stadtheater di Lucerna, il Theater der Stadt di Bonn, il West Australian Ballet, la Deutsche Oper di Berlino, il Ballet Victor Ullate e il Ballet de l’Opéra di Nizza. Teatro dell’Opera di Skopje dove si esibisce nei ruoli principali di molti balletti tra i quali La fille mal gardée, Don Chichotte, Giselle. Nel 1993 entra a far parte, come Solista, della compagnia del Teatro dell’Opera di Wiesbaden, sotto la direzione di Ben Van Cauwenbergh, che per lei creato Till Eulenspiegel e Il lago dei cigni. La stagione seguente viene nominata Prima Ballerina ed interpreta i ruoli principali in Lo schiaccianoci, Giselle, Apollon musagète, La Sylphide, Romeo e Giulietta, Sogno di una notte di mezza estate, Carmen, Le tre sorelle, La bella addormentata. Ha lavorato con Peter Schaufuss, Maija Plisetskaja, Patricia Neary, Violette Verdy, Valery Panov, Heinz Spoerli. Irena è ospite nelle maggiori compagnie d’Europa e Giappone. Ha vinto due medaglie d’oro allo Yugoslavian Ballet Competition e una medaglia d’argento in Lussemburgo. Nel 1997 ha ricevuto un Premio Speciale dal Ministero della Cultura tedesco. Irena Veterova è anche membro del CID-UNESCO e si esibisce in molti Gala di beneficenza sia per l’UNICEF che per numerose organizzazioni che si occupano di lotta al cancro e all’Aids. IRENA VETEROVA ZENAIDA YANOWSKY Nata a Skopje, in Macedonia, frequenta la Scuola di Ballo di Stato diplomandosi con E. Kusovska del Teatro Bolshoi di Mosca. Diventa Prima Solista al 12 Nata a Lione, in Francia, ma cresciuta a Madrid e a Las Palmas, inizia a studiare con i suoi genitori alla Yanowsky School. Nel 1992 vince la medaglia d’argento al prestigioso Concorso di Varna a cui si aggiungono nel 1993 il Primo Premio allo European Younger Dancer Competition e nel 1994 la medaglia d’oro al Concorso di Jackson negli Stati Uniti. Nel 1993 entra a far parte della compagnia dell’Opéra di Parigi includendo nel suo repertorio Kitri in Don Chisciotte, Caikovskij pas de deux, Esmeralda e Le corsaire pas de deux. Nel 1994 entra a far parte del Royal Ballet e viene promossa First Artist nel 1995, Solista nel 1996, Prima Solista nel 1999 e Prima Ballerina 2001. Da quando è in compagnia danza ne La bella addormentata (la Fata dei Lillà), Il lago dei cigni (Odette/Odile), Giselle (Myrtha), La Bayadère (Gamzatti), Don Chisciotte (la Regina delle Driadi), Raymonda, Cenerentola di F. Ashton, Fearful symmetries di A. Page, Symphony in C e Serenade di Balanchine, Amores di G. Tetley, Concerto di McMillan e Towards poetry di M. Baldwin. Nella stagione 1999-2000 danza Coppelia nella produzione di Ninette de Valois e in Les noces della Nijinskaja. Nella stagione 20002001 debutta in La Valse di F. Ashton. Molti coreografi hanno creato ruoli per lei, tra questi Twyla Tharp in Mr. Wordly Wise, suo primo lavoro per il Royal Ballet e Two part invention; Ashley Page in This house will burn, Chistopher Wheeldon in There where she loves e William Tuckett in The Magpie’s tower (prima assoluta per la compagnia). danza & dintorni Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura - Trieste ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DELL’OPERETTA FRIULI VENEZIA GIULIA diretto da Antonio calenda Pomeriggi Musicali al Rossetti “NEW YORK, NEW YORK” Il fantastico mondo del Musical Domenica 12 marzo 2006 - ore 18, Politeama Rossetti LEONARD BERNSTEIN LEROY ANDERSON COLE PORTER RICHARD RODGERS West Side Story – Suite I Feel Pretty - Maria - Something’s Coming Tonight - One Hand, One Heart - Cool - America The Syncopated Clock Night and Day “The Sound of Music” (“Tutti insieme appassionatamente”) - Suite The Sound of Music - How Can Lowe Survive The Lonely Goatherd – My Favourite Things Sixteen, Going on Seventeen – So Long Farewell Do, Re, Mi – Edelweiss – An Ordinary Couple No Way To Stop It – Maria – Climb Ev’ry Mountain FREDERICK LOEWE HENRY MANCINI LEROY ANDERSON FRANK CHURCHILL JOHN KANDER “My Fair Lady” – Suite I Could Have Danced All Night On The Street Where You Live I’ve Grown Accustomed To Her Face Get Me The Church On Time Moon River Fiddle Faddle Snow White and the Seven Dwarfs (“Biancaneve e i sette nani”) Someday My Prince Will Come Whistle When You Work - I’m Whishing - Heigh ho! Whith a Smile and a Song - The Silly Song - One Song New York, New York Orchestra Filarmonia Veneta Romolo Gessi direttore Orchestra Filarmonia Veneta Sorta nel 1980 per iniziativa del Maestro Armando Gatto, l’Orchestra Filarmonia Veneta “Gian Francesco Malipiero” è stata impegnata per oltre vent’anni nelle stagioni liriche e sinfoniche dei Teatri di tradizione del Veneto, quali Treviso, Rovigo e OperaFestival di Bassano. Dal 1999 è strumento della Regione Veneto, della quale costituisce il terzo polo lirico-sinfonico, per la diffusione della musica e per la promozione culturale. E’ stata sede del Laboratorio internazionale per giovani cantanti e musicisti La bottega diretto da Peter Maag, realizzandone tutte le produzioni. Si è esibita in numerosi Festival internazionali e importanti palcoscenici, dai Concerti del Gonfalone a Roma, al Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, ai Teatri di Modena, Messina, Ravenna, Pisa, Bolzano, Trento, Vercelli, Ferrara, Trieste, alla Fondazione Cini di Venezia, al Mittelfest, alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano e al Teatro Dal Verme della stessa città, ai Teatri di Vichy e di Massy (Francia). Ha registrato per la Rai, ha inciso inediti di Malipiero sotto la direzione di Peter Maag per Naxos, per Bongiovanni La Romanziera e L’Uomo Nero di G. Donizetti ed Il divertimento dei Numi di G. Paisiello, altri Cd con musiche di F. J. Haydn e W. A. Mozart, l’Oratorio Jephte et Helcana di B. Galuppi in prima registrazione assoluta e cd di sinfonie e ouverture dalle opere di Verdi per Rivo Alto. Recentemente è stata impegnata con Nabucco nei teatri di Rovigo, Pisa, Trento, Bolzano, con Madama Butterfly e Traviata a Bassano, con Notte di un nevrastenico e I due timidi di Nino Rota a Rovigo, al Mittelfest di Cividale con L’Occasione fa il ladro di Rossini e, ultimamente, con Trovatore e La Bohème. Alla guida dell’orchestra si sono alternati prestigiosi direttori tra i quali Andretta, Arena, Blake, Campanella, Campori, De Bernart, Ephrikian, Fournillier, Garbarino, Gatti, Gatto (Responsabile artistico fino al 1984), Gessi, Giovaninetti, Gracis, Letonja, Maag, Martin, Morandi, Pesko, Pidò, Piva, Renzetti (Direttore principale dal 1996 al 1997), Rizzi Brignoli, Severini (Direttore principale dal 1984 al 1987), Soudant, Tchakarov. Ha ospitato solisti di rilievo internazionale. Il suo direttore artistico è Giampaolo Maria Bisanti. Dal 2006 Romolo Gessi ne è il direttore ospite principale. Romolo Gessi ha studiato direzione d’orchestra con i maestri Kukuskin, Musin, Renzetti e Kalmar, perfezionandosi al Conservatorio di San Pietroburgo, all’Accademia di Pescara e a Vienna, dove ha ottenuto il diploma dei Wiener Meisterkurse für Dirigenten con il massimo dei voti. Affermatosi in numerosi concorsi di direzione d’orchestra, conseguendo tra l’altro il primo premio al Concorso internazionale Austro-Ungarico di Vienna e Pècs, il secondo premio al Concorso biennale Gusella, quello di miglior classificato al Concorso nazionale di direzione d’opera della Reggia di Caserta, è stato docente di direzione d’orchestra al Conservatorio di Milano, al Centro lirico internazionale di Adria e al Corso di perfezionamento europeo di Spoleto, dove per tre anni ha curato stabilmente la preparazione dell’Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale. Ha diretto opere e concerti sinfonici in Austria, Svizzera, Slovenia, Croazia, Ungheria, Svezia, Russia, Spagna, Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Italia, con varie formazioni orchestrali tra le quali la Wiener KammerOrchester, l’Opera di Stato di Praga, Orchestra Pro Musica Salzburg, Orchestra della Radiotelevisione di Cracovia, Orchestra di Stato Russa di Izevsk, Orchestra Filarmonica di Ploiesti, Pècs Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica di Bacau, I Solisti di Sofia, I Solisti di Alpe Adria, Filarmonia Veneta, Milano Classica, Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Sinfonica di Bari, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra Stabile di Bergamo, Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, Orchestra Sinfonica di Pescara, Filarmonica di Genova, Orchestra Sinfonica delle Marche, Teatro Lirico di Spoleto, Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, Orchestra Sinfonica della Provincia di Catanzaro, Camerata Musicale Vicentina, Karmelós Orchestra, Serenade Ensemble, collaborando con solisti di rilievo internazionale, tra i quali Joaquin Achucarro, Giovanni Angeleri, Emmanuele Baldini, Darko Brlek, Enrico Bronzi, Alessandra Carani, Mario Carbotta, Nazzareno Carusi, Nathan Chizzali, Gabriella Costa, Myriam Dal Don, Giulio Franzetti, Roberta Gottardi, Franco Gulli, Raymond Guyot, Karine Levasseur, Massimo Mercelli, Andrea Montefoschi, Nair, Angelo Persichilli, Francesco Quaranta, Alexandra Reinprecht, Mauro Rossi, Luisa Sello, Črtomir Šiškovič, Giacobbe Stevanato, Antal Szalai, Mariangela Vacatello, Lorna Windsor. Molto apprezzate sono state inoltre le sue collaborazioni con il Mittelfest (L’occasione fa il ladro di Rossini) e con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, per conto del quale ha diretto spettacoli di prosa e musica con alcune delle più prestigiose voci recitanti del Teatro italiano, quali Vittorio Gassman, Piera degli Esposti, Roberto Herlitzka, Ugo Pagliai, Paola Gassman. Ha al suo attivo diverse registrazioni discografiche, radiofoniche e televisive. E’ direttore musicale dell’Orchestra Guido Cantelli di Milano, principale direttore ospite dell’Orchestra Pro Musica Salzburg e della Filarmonia Veneta, direttore stabile dell’Orchestra da camera del Friuli Venezia Giulia e direttore artistico delle Serate Musicali a Villa Codelli. È docente al Conservatorio di Trieste e titolare del corso di Direzione d’orchestra all’Accademia europea di Vicenza. Il Cidim, Comitato nazionale italiano Musica Cim-Unesco, lo ha inserito tra i sei Direttori d’Orchestra italiani del Podium 2000, pubblicazione dedicata ai musicisti, vincitori di rilevanti Concorsi internazionali. “Dal musical all’operetta” Carlos De Antonis tenore Gioele Muglialdo pianoforte Lunedì 20 marzo 2006 - ore 18, Sala Bartoli F. LehÁr M. Costa F. LehÁr F. LehÁr F. LehÁr F. LehÁr A. LLOYD WEBBER L. BERNSTEIN L. BERNSTEIN A. LLOYD WEBBER F. WILDHORN Se le donne vò baciar (Paganini) Canzone di Totò (Scugnizza) O dolce fanciulla (Federica) Vò da Maxim (La vedova allegra) Tu Che m’hai preso il cuor (Il paese del sorriso) Meine Lippen (Giuditta) The music of the nigth (Phantom of the Opera) Maria (West Side Story) Tonight (West Side Story) Don’t cry for me Argentina (Evita) This is the Moment (Jeckyll & Hyde) J. Kern - O. Hammerstein II All the Things you are C.M. SchÖnberg The last night of the world (Miss Saigon) F. WILDHORN Once upon a dream (Jeckyll & Hyde) Carlo De Antonis nasce in Argentina a Tandil nella provincia di Buenos Aires,da genitori italiani e lì compie i primi studi musicali con Andres Risso, Bernardo Moroder e Sofia Galicia. Trasferitosi a Buenos Aires, si perfeziona con i maestri Oscar Ruiz e Natalia Biffis. Attualmente studia Spartito in Italia con il M.° Franco Sioli, baritono e direttore d’orchestra. Dotato di voce facile e particolarmente estesa nel registro acuto è naturalmente incline al canto di agilità ed al bel canto. I suoi autori preferiti sono infatti Rossini e Donizetti. Durante il periodo degli Studi Musicali tiene una nutrita serie di concerti con orchestra in tutta l’Argentina e anche in Cile, Venezuela e Brasile. Dopo il Diploma arrivano le prime opportunità e debutta nel Ruolo di Alfredo in “Traviata” a La Plata in 7 Recite. In seguito al buon esito di “Traviata” viene ingaggiato in 5 recite di “Rigoletto” nel Ruolo del Duca di Mantova, seguito da Fenton in “Falstaff” (4 Recite) e da “Elisir d’Amore” (7 Recite). Gli ottimi risultati conseguiti gli fanno vincere una Borsa di Studio e quindi si trasferisce nel 2000 in Germania, ingaggiato per una tour di concerti con l’Orchestra di San Pietroburgo nei più prestigiosi Teatri dell’area germanica: canta quindi alla Musik Halle di Hamburg, alla Alte Oper di Frankfurt, alla Münchener Philarmonie di Monaco di Baviera, alla Konzert Halle di Lipsia ed alla Schauspielhause di Berlino, ritornando periodicamente in Argentina per repliche di “Rigoletto” ed “Elisir d’amore”. Nell’estate 2005 è stato Nemorino in una bellissima Produzione di “Elisir d’Amore” e successivamente Il Conte d’Almaviva nel “Barbiere di Siviglia” nel Circuito Estivo Toscano e quindi Alfredo in “Traviata”. In autunno ha interpretato “Rigoletto” in Germania, nel ruolo del Duca di Mantova. AlterQuartet “All that’s music!” Viaggio musicale tra Europa e Sudamerica Lunedì 27 marzo 2006 - ore 18, Sala Bartoli musiche di Franz Lehár Astor Piazzolla, José Bragato Johann Strauss, Ernesto Lequona arrangiamenti di Stefano Squarzina, Giulia D’Andrea Morena Mestieri flauto Nicoletta Sanzin arpa Marta Traversi viola Alvise Stiffoni violoncello Il programma di questo pomeriggio nasce da un’esigenza di riproporre, in chiave cameristica, generi musicali considerati (ingiustamente) minori attraverso un ipotetico viaggio che partendo dall’austera Vienna asburgica ci porta fino al languido e soleggiato Sudamerica. Il desiderio di “provare” a cimentarsi in un programma generalmente “riservato” a formazioni standard (pianoforte, voci, come orchestre da camera o quartetti d’archi), la voglia di divertirsi suonando dei “divertissements” musicali... ecco l’origine di questo concerto. Partendo dalla tradizione del cafe chantant, che ebbe il suo massimo splendore nella seconda metà dell’Ottocento (come non ricordare uno dei suoi più grandi estimatori, Toulouse Lautrec?), abbiamo cercato di rivisitare alcune tra le più belle pagine della tradizione operettistica attraverso le timbriche originali e sofisticate dei nostri strumenti. Il flauto “camaleonte” si trasforma, diventa ora suadente voce di soprano nella romanza di Vilja, ora assume le sembianze del Conte Danilo, ora diventa il violino solista, accompagnato dal suono caldo e accattivante della viola e del violoncello. Al posto del pianoforte l’arpa, che in realtà nei salotti non solo viennesi, ma di tutta Europa era strumento preferito alla tastiera nella pratica comune della musica da camera (affermazione che trova riscontro nella continua riscoperta di arie d’opera, fantasie scritte per questo strumento). Ma non solo in Europa. L’America Latina ha nell’arpa (che ha fattezze, tecniche, sonorità leggermente diverse da Paese a Paese) uno dei suoi strumenti predominanti. Ecco quindi che la nostra scelta trova nella seconda parte dedicata a autori sudamericani, una maggiore forza e ragion d’essere. Grazie ai nostri “compagni di viaggio” Giulia e Stefano che hanno aderito con entusiasmo al nostro progetto e ci hanno “sostenuti” con le loro bellissime trascrizioni. I componenti del gruppo (Morena Mestieri flauto, Nicoletta Sanzin arpa, Marta Traversi viola, Alvise Stiffoni violoncello) si sono brillantemente diplomati al conservatorio. Svolgono regolare e intensa attività concertistica (cameristica e collaborando con svariate orchestre) in sedi prestigiose in Italia e all’estero , oltre a dedicarsi parallelamente all’attività didattica. “La Principessa del Musical” Maya Hakvoort live in Trieste Venerdì 31 marzo 2006 - ore 20.30, Politeama Rossetti A. LLOYD WEBBER J. STYNE - B. MERRILL A. MENKEN - S. SCHWARTZ W. DONALDSON D. REEVES D. BLACK - G. STEPHENS A. JOBIM S. LEVAY - M. KUNZE B. MANILOW S. SONDHEIM F. WILDHORN J. ROBERT BROWN B. BACHARACH - H. DAVID M. LEGRAND - A. & M. BERGMAN TUCK & PATTY I. BERLIN S. SCHWARTZ As if we never said goodbye (Sunset Boulevard) Don’t rain on my parade (Funny Girl) Colors of the Wind (Pocahontas) Makin’ Whoopy (The Fabulous Baker Boys) Better Days Weil er au Jazz steht (Off the Wall) Bossa nova-medley Gold von den Sternen (Mozart!) Sweetlife Our Time (Merrily we roll along) Schafft die Männer ran (Jeckyll & Hyde) Stars and the Moon (Songs for a New World) Wives and Lovers Papa Can You Hear Me (Yentl) Take my Breath Away I Got the Sun in the Morning Blue Skies (Annie Get Your Gun) Defying Gravity (Wicked) J. LARSON Seasons of Love (Rent) A. BUTLER, P. MOLINARES Here’s to Love S. LEVAY - M. KUNZE Io sono mia (Elisabeth) Un pianoforte, un’atmosfera raffinata e la emozionante, suadente, incantevole voce della “principessa del musical”, la bravissima Maya Hakvoort: sono questi gli ingredienti dell’imperdibile concerto che il Teatro Stabile regionale organizza il 31 marzo, con la collaborazione dell’Associazione Internazionale dell’Operetta nell’ambito della manifestazione “Pomeriggi musicali al Rossetti”. Nelle due ultime stagioni estive abbiamo avuto l’occasione di applaudire Maya Hakvoort e di restare conquistati dal suo talento, seguendo a Miramare le repliche del musical Elisabeth, dove interpretava il complesso ruolo della protagonista, l’imperatrice Sissi. Ma al di là di questo personaggio – che l’ha resa famosissima in Europa e in particolare a Vienna dove ha cantato fino all’ultima recita al Theater an der Wien – Maya ha al proprio attivo un repertorio ricchissimo di canzoni, di ruoli e arie da vera star del musical. È per questo motivo che la grande cantante ha deciso eccezionalmente di “andare da sola” fra le note dei più grandi titoli del genere, forte delle sue splendide doti vocali e della sua intensità interpretativa. Maya goes solo è infatti il titolo del concerto, a Trieste in prima assoluta per l’Italia: una data unica, da non lasciarsi sfuggire. La cantante, di origine olandese ma ormai austriaca d’adozione, proporrà un ricco programma di musiche bellissime tratte dai classici del musical e vi aggiungerà alcune preziose “chicche”, come l’esecuzione di “Defying Gravity” dal musical Wicked di Stephen Schwarz, che è al momento il maggiore successo in scena a Broadway e che fino ad ora non è mai stato dato nel nostro paese. Si susseguiranno dunque canzoni poetiche, romantiche, spiritose che il pubblico certo potrà riconoscere: melodie da Funny Girl, che abbiamo imparato ad apprezzare nell’interpretazione di Barbra Streisand, o da Rent (la dolce “Seasons of Love”), applaudito anche al Politeama Rossetti alcune stagioni or sono e da Sunset Boulevard di Webber. Immancabile infine un excursus in Elisabeth: dal musical Maya interpreterà “Ich gehör nur mir” cantando – in omaggio agli spettatori italiani – l’intera aria nella nostra lingua. Maya Hakvoort Olandese di nascita, Maya Hakvoort si è formata al conservatorio di Maastricht e ad Amsterdam all’Accademia Kleinkunst e alla Scuola d’arte drammatica “De Trap”. Accanto agli esordi in cortometraggi e come cantante per alcune formazioni jazz e pop, inizia la sua carriera teatrale con Jeans e, fra gli altri, come Liz/Velma in Chicago per una tournée del Balletto reale di Vlaanderen in Olanda e Belgio. All’interpretazione di Fantine nel secondo cast de Les Misérables (ruolo che assume dal 1999 nel primo cast, nella produzione di Duisburg) è seguito il ruolo di Isabella nella prima rappresentazione assoluta di Gaudi. Dal 1994 all’ultima rappresentazione del 25 aprile 1998, Maya Hakvoort recita quale protagonista di Elisabeth a Vienna. Accanto al ruolo di Madame Sans Gene in Catharine (rappresentato in prima assoluta ad Aachen), esordisce all’Akzent Theater come Mrs Lyons in Blood Brothers, in Svizzera inoltre interpreta Rose in Aspects of Love di Andrew Lloyd Webber e Mylady de Winter ne I tre moschettieri. Dopo la tournée olandese di There’s No Business Like Showbusiness per cui ha ottenuto una nomination quale miglior attrice non protagonista e le presenze a diversi Gala (fra gli altri In Love with Musical, la serata dei Vereinigten Bühnen Wien in Cina, il Donauinselfest), ha interpretato Lisa, la sposa del Dottor Jekyll, nella prima edizione austriaca di Jekyll & Hyde (e nel secondo cast è stata pure la prostituta Lucy) e nel 2002 è stata eletta “miglior attrice protagonista olandese all’estero”. Fra le sue registrazioni figurano l’incisione live di Elisabeth, A Musical Christmas in Vienna, In Love with Musicals, Shades of Night, That’s Musical, Marco Bakker-Duetten, There’s No Business Like Showbusiness e l’album con il cast viennese di Jekyll & Hyde. Maya Hakvoort ha interpretato il ruolo del titolo anche nell’ultima ripresa di Elisabeth a Vienna e nelle due edizioni in forma di concerto del musical presso il Parco di Miramare. il programma Domenica 12 marzo 2006 - ore 18, Politeama Rossetti Orchestra Filarmonia Veneta direttore Romolo Gessi “New York New York Il fantastico mondo del musical” musiche di L. Bernstein, L. Anderson, C. Porter, R. Rodgers, F. Loewe, H. Mancini, F. Churchill, J. Kander Lunedì 20 marzo 2006 - ore 18, Sala Bartoli Carlos De Antonis tenore Gioele Muglialdo pianoforte “Dal musical all’operetta” musiche di F. Lehár, M. Costa, A. Lloyd Webber, L. Bernstein, F. Wildhorn, J. Kern, C. M. Schönberg Lunedì 27 marzo 2006 - ore 18, Sala Bartoli AlterQuartet “All that’s music!” Viaggio musicale tra Europa e Sudamerica musiche di F. Lehár, A. Piazzolla, J. Bragato, J. Strauss, E. Lequona Morena Mestieri flauto, Nicoletta Sanzin arpa, Marta Traversi viola, Alvise Stiffoni violoncello Venerdì 31 marzo 2006 - ore 20.30, Politeama Rossetti “La principessa del musical” Maya Hakvoort live in Trieste musiche di A. Lloyd Webber, J. Styne, A. Menken, S. Schwartz, W. Donaldson, D. Reeves, G. Stephens, A. Jobim, S. Levay, B. Manilow, S. Sondheim, F. Wildhorn, J. Robert Brown, B. Bacharach, M. Legrand, Tuck & Patty, I. Berlin, J. Larson, A. Butler Prezzo dei biglietti Concerto “New York New York” (Politeama Rossetti): € 10, € 7,50 Concerto Maya Hakvoort (Politeama Rossetti): € 16, € 13, € 11, € 9 Concerti AlterQuartet, Dal musical all’operetta (Sala Bartoli): € 6 Abbonamento “con le stelle” a quattro spettacoli € 25,00 (prevendita da mercoledì 1° marzo) Informazioni Associazione Internazionale dell’Operetta (Via Ponchielli, 3 - Trieste; Tel. 040-364200; e-mail [email protected]) Prenotazioni e prevendita Biglietteria del Politeama Rossetti (Tel. 040-3593511; www.ilrossetti.it) Ticket Point di Corso Italia, Agenzia Universal di Monfalcone, Agenzia Appiani di Gorizia, Ass. Culturale Udine Sipario, Agenzia Medina Viaggi di San Vito al Tagliamento CallTicket 040-986-986-6 Edoardo II la scheda dello spettacolo È un incontro significativo quello fra Cristopher Marlowe e Antonio Latella. Geniale, estremo, irruente il primo, ha lasciato di sé un’immagine irraggiungibile ed affascinante nella storia del teatro. Il secondo – Antonio Latella - rappresenta una delle personalità più forti e interessanti che la scena italiana degli ultimi anni abbia saputo rivelare. Innovativo, Latella non teme la provocazione, ma ama la poesia: fra questi due estremi è forte di un profondo amore per il teatro e di una seria competenza, concepisce e sviluppa il suo linguaggio scenico e le sue letture critiche sempre acute e di grande suggestione. Il suo esordio a Trieste avviene proprio portando in scena il capolavoro di Marlowe, autore che affronta per la prima volta dopo aver scandagliato a fondo l’altro grande elisabettiano, Shakespeare. Quello di Marlowe è un genio più sfuggente, “irregolare”. Una vita vissuta sul filo della ribellione, del rischio e dell’irrequietezza; una sete di cultura da “uomo rinascimentale” che riflette le contraddizioni dell’epoca elisabettiana, caratterizzata da angusti conflitti religiosi e intrighi politici, ma anche dall’aprirsi delle menti a un orizzonte più ampio che si dilata per dare all’uomo sempre maggiore fiducia e centralità. Una parabola artistica – infine – che s’illumina e si spegne nel breve ma intensissimo arco di cinque anni, densi di successi, di altissima poesia, di impetuose creazioni teatrali, di provocazioni. Christopher Marlowe è tutto questo: stroncato appena ventinovenne da una coltellata ricevuta in una taverna londinese (e probabilmente riconducibile al suo ruolo di spia del Regno e alle sue incaute esternazioni di ateismo e omosessualità, più che a un mero litigio per il conto), egli ci ha lasciato nella propria opera un’eredità appassionata e palpitante. Ne è un esempio singolare l’Edoardo II di cui Antonio Latella ha curato un nuovo allestimento prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria che, in cartellone al Politeama Rossetti, manterrà vivo quel filone di ricerca sul “teatro elisabettiano” cui lo Stabile regionale ha dedicato energia e impegno portando in scena testi shakeasperiani quali Amleto, Otello e il recente Re Lear. Attraverso il linguaggio duro e affascinante di Marlowe, Edoardo II narra di un re che perde la corona a causa del suo amore scabroso per un uomo – Gavestone – che gli è anche inferiore socialmente. I due, dichiarandosi apertamente, si scontrano con Isabella, la moglie del re, a cui si allea l’aristocrazia più conservatrice e potente: Gavestone viene ucciso e la stessa sorte – dopo lunghi tormenti – attende il re. Latella - avvalendosi della traduzione 22 prosaPolitea 2 ore e 45’ con intervallo MARZO Uomo contemporaneo». In questo modo il regista delinea il percorso esistenziale del suo Edoardo che ci giunge – dice Antonio Latella – «come una confessione intima, emotiva, sbattuta in faccia al pubblico. Una confessione prepotente, come può esserlo urlare la propria solitudine». Protagonista dello spettacolo è Danilo Nigrelli, affiancato da Matteo Caccia, Marco Foschi, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Giuseppe Lanino, ed Enrico Roccaforte. Ilaria Lucari di Letizia Russo, una delle autrici più interessanti della nuova drammaturgia italiana - ricostruisce la vicenda in uno spettacolo dominato dall’essenzialità: spazi vuoti, gesti e costumi austeri, per lasciar riverberare la parola di Marlowe «poeta che cerca il suo essere uomo, mette al centro dell’universo della sua ricerca l’uomo stesso; lo rende dio di sé stesso e angelo, bestia vendicatrice pronta ad autodistruggersi. Depura l’uomo da ogni forma di romanticismo e lo rende uomo in cerca della sua ragione d’essere. ama Rossetti 1 5 23 Edoardo II il regista e l’autore Antonio Latella La tempesta di William Shakespeare. Con la produzione del Nuovo Teatro Nuovo in collaborazione con il Festival di Salisburgo/Young Directors Project dirige Porcile di Pier Paolo Pasolini, con il quale vince nel 2004 il premio Teatro Il Primo per la miglior produzione per lo spettacolo. Sempre di Pasolini dirige Bestia da stile. Le regie liriche che portano il suo nome sono: Orfeo di Claudio Monteverdi, per il Teatro dell’Opera di Lione (2004) e Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, per il Teatro Piccinni di Bari. Per la prima volta Antonio Latella arriva al Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia con Edoardo II dell’autore elisabettiano Christopher Marlowe. La sua carriera nel mondo dello spettacolo inizia frequentando la scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Franco Passatore e la Bottega teatrale diretta da Vittorio Gassman, a Firenze. Il suo debutto teatrale avviene nel 1986 con Bonaventura nell’isola dei pappagalli, per la regia di Franco Passatore, nel 1989 è diretto da Walter Pagliaro in Gli attori in buona fede, segue, poi I negri di Genet con la regia di Pippo Di Marca. Nel 1991 è ne Gli ultimi giorni dell’umanità per la regia di Ronconi e in Ulisse e la balena bianca per la regia di Vittorio Gassman. È stato anche al Politeama Rossetti nel 1992 con La moglie saggia di Carlo Goldoni, diretto da Peppino Patroni Griffi. Per la regia di Massimo Castri era in Ifigenia e Aulide e qualche anno dopo in Le smanie della villeggiatura. Ha lavorato spesso anche con il regista Antonio Syxty: Molto rumore per nulla, Pietre (una danza del cuore), Il mercante di Venezia, Il bacio della donna ragno, Misteri, Enrico VI. Ancora diretto da Syxty è il protagonista del suo film di esordio Tartarughe dal becco d’ascia, presentato al pubblico nella primavera del 2000. Sempre nei panni dell’attore è stato diretto da Elio De Capitani in Roberto Zucco di Bernard Koltès e in Sogno di una notte di mezza estate. Dal 1998 decide di abbandonare il mestiere dell’attore per dedicarsi alla regia, campo in cui sviluppa uno stile particolare e provocatorio. Dalle opere di Jean Genet dirige Favola nera; con la produzione del teatro Out-Off dirige Agatha di Marguerite Duras e Otello di William Shakespeare. Dirige poi Macbeth di William Shakespeare, per la produzione del Teatro Argot di Roma. Con la produzione Elsinor è regista di Romeo e Giulietta nel 2000, di Amleto nel 2001, di Riccardo III, I trionfi da Giovanni Testori e La bisbetica domata. Di Jean Genet dirige ancora Stretta sorveglianza, I Negri e Querelle. Nel 2002 dirige Pilade di Pier Paolo Pasolini, per lo Stabile dell’Umbria, nel 2003 dirige La dodicesima notte e Christopher Marlowe Drammaturgo e poeta, grande talento nell’arte e nella vita, Marlowe nacque nel 1564 come William Shakespeare, e lo precedette, anche se di poco, nello sperimentare la metrica e la contaminazione dei generi nella drammaturgia. Uomo rinascimentale, goloso di esperienze, curioso e trasgressivo, aveva compiuto studi di Teologia all’Università di Cambridge, giungendo a posizioni radicalmente eretiche. Al contempo aveva anche iniziato a tradurre Ovidio e Lucano, mentre un altro poeta latino, Virgilio, gli ispirò la composizione della prima tragedia, Didone Regina di Cartagine, che ci è giunta incompiuta. Nel 1587 lasciò Cambridge senza laurearsi e raggiunse Londra in cerca di fortuna. Ma, da studente, era già stato più volte in missione all’estero come agente segreto per il Regno. I suoi viaggi nella cattolica Francia avevano destato i sospetti delle autorità dell’Università e il Consiglio della Corona lo aveva scagionato presso di loro, dichiarandolo al servizio della Regina. Poco tempo dopo il suo arrivo a Londra, Marlowe ottenne un grande successo con la rappresentazione della tragedia in due parti Tamerlano il Grande, barbarico eroe asiatico, conquistatore crudele di popoli e di terre. Dalla traduzione in inglese della leggenda tedesca è tratta La tragica storia del Dottor Faust, il negromante che possiede il segreto delle arti magiche ma per conquistare il godimento pieno e totale dei piaceri, vende l’anima al diavolo. Il protagonista de L’ebreo di Malta invece è un conquistatore di commerci e di tesori e la tragedia che, nell’ultima parte, acquista toni crudelmente farseschi, è possibile che abbia influenzato Il Mercante di Venezia. Ne Il Massacro di Parigi va in scena il massacro di 24 prosaPolitea rassegna stampa Fa la sua prima comparsa nudo, il nuovo sovrano protagonista, vissuto con passione di pelle dallo straordinario Danilo Nigrelli, per cedere poi a lungo nella prima parte quest’arma della corporeità svelata al Gaveston di Marco Foschi. Sarà vendicato dal figlio giovanissimo del vibrante Alessandro Quattro, anche se non concede speranze il termine di queste tre ore tesissime d’ossessione splendidamente animate da una decina di attori formidabili. Franco Quadri La Repubblica San Bartolomeo (1572), l’ambientazione è la corte di Francia nel pieno delle guerre ugonotte, (concluse nel 1589, con l’incoronazione di Enrico IV di Borbone Re di Francia, più o meno quando Marlowe scriveva la tragedia). E quell’Enrico III, circondato di favoriti e incalzato dai nobili, assassinato ma non domato, forse anticipa la figura del protagonista dell’ultima tragedia di Marlowe, l’unica che, all’epoca, non abbia subito tagli dalla censura, appunto Edoardo II. Ma il Re Edoardo ama, riamato. Il legame con il suo amante, Gaveston, è passionale ed elettivo. Condividono gli stessi gusti e amano le arti umanistiche. Sono due uomini del Rinascimento in una corte medievale. La tragedia è ispirata alla narrazione che Raphael Holinshed fa, nel volume “Cronache dell’Inghilterra, della Scozia e dell’Irlanda”, del discusso Plantageneto, Edoardo II appunto, Re d’Inghilterra dal 1307 al 1327. Verso la fine del 1592, a Londra scoppia la peste e viene ordinata la chiusura di tutti i teatri del Regno, riaperti solo nell’estate del 1594. Dall’arrivo a Londra nel 1587 fino a tutto il 1592 e cioè durante i cinque anni che racchiudono l’intera produzione di Marlowe, la sua vita era continuata sempre al limite del rischio e della ribellione. Frequentando intellettuali aristocratici e spie di basso rango, coinvolto più volte in risse e violenze, comunque al servizio della Corona con incarichi segreti ma tutt’altro che prudente e discreto nell’esprimere lucidamente e in pubblico il suo ateismo blasfemo e nell’esibire i suoi gusti sessuali. Trovò la morte nel maggio 1593, a ventinove anni, accoltellato da un commensale in una taverna di Londra. Non è escluso che l’incidente fosse stato commissionato per eliminare quell’agente troppo inaffidabile, quel poeta troppo scandaloso. ama Rossetti Lo spettacolo ha un grande pregio: quello di restituirci il pensiero di Marlowe, che in questo suo testo (l’unico a non essere stato censurato) prende posizione contro la chiesa (ma non contro Dio) e ci parla in modo lucido del tempo in cui è vissuto. Gli attori sono i re del palcoscenico, parlano i loro volti e le loro mani. E il fatto che ad uccidere Edoardo II (che sceglie di morire accettando le scelte dei nobili pur sapendo a cosa sarebbe andato incontro) sia lo stesso attore che interpreta la parte di Gaveston, in 25 fondo ha un suo senso: il ferro incandescente che attraversa il corpo di Edoardo uccidendolo è l’approdo alla liberazione, alla fine del dolore, è un ricongiungersi all’amato Gaveston. Francesca De Sanctis L’Unità Antonio Latella ci dà un Edoardo II che è tra i suoi spettacoli più belli e maturi. La vicenda di Edoardo II ha un impianto corale, seppure attorno a un “perno”molto forte costituito dall’attore che ricopre il ruolo di protagonista, Danilo Nigrelli. Attorno a lui, gli attori prediletti da Latella, quelli che hanno accompagnato e reso possibile in questi anni la sua crescita di regista e il suo successo. Attori che possono scoprire i propri mezzi fino alla nudità, oppure sfumare come ombre in quel crogiulo dove Marlowe mette a fondere la politica attraverso i sentimenti. Attorno a Nigrelli ci sono Marco Foschi e Cinzia Spanò, Annibale Pavone e Rosario Tedesco, anche se tutti e dieci andrebbero menzionati. Gianfranco Capitta S i a m o q u e l lo c h e b e v i a m o . Tutto parla di noi. Anche il caffè che scegliamo. Se bevete un espresso illy per esempio, siete sicuramente tra quelli che amano i piaceri della vita e che non si accontentano tanto facilmente. Anche noi siamo così. Non ci è mai piaciuto fare un caffè qualsiasi. E dopo settant’anni possiamo dire che sappiamo quello che beviamo. so m e t h i n g s a r e j u st b et t e r . il Calendario 21 febbrAIO 2006 - POLITEAMA ROSSETTI MARTEDÌ Teatro Segreto Paolo Borsellino. Essendo stato testo e regia di Ruggero Cappuccio con Massimo De Francovich PLATEA A-B Interi € 20,00 1* PLATEA A Under 25 € 17,00 PLA C/GALL Interi € 12,00 1* PLA C/GALL Under 25 € 10,00 FEBBRAIO sabato 25 25 e 26 febbrAIO 2006 - POLITEAMA ROSSETTI Marco Borelli presenta Roberto Bolle & Friends FEBBRAIO galà di danza con Roberto Bolle e con étolies internazionali PLATEA A-B Interi € 55,00 4* PLATEA A-B Under 25 € PLATEA C Interi € 46,00 3* PLATEA C Under 25 € I GALLERIA Interi € 36,00 3* I GALLERIA Under 25 € II GALLERIA Interi € 28,00 2* II GALLERIA Under 25 € LOGGIONE Interi € 10,00 44,00 37,00 29,00 20,00 DAL 1° al 5 MARZo 2006 - PolITEAMA ROSSETTI domenica 26 FEBBRAIO lunedÌ 27 Teatro Stabile dell’Umbria Edoardo II da Christopher Marlowe regia di Antonio Latella PLATEA A Interi € 28,00 2* PLATEA A Under 25 PLATEA B Interi € 25,00 2* PLATEA B Under 25 PLATEA C Interi € 20,00 1* PLATEA C Under 25 GALLERIE Interi € 15,00 1* GALLERIE Under 25 21 FEBBRAIO € € € € 23,00 20,00 16,00 12,00 mercoleDÌ 1 MARZO DAL 3 marzo 2006 - SALA BARTOLI Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia presenta Aquila sapiens sapiens di Maria Letizia Compatangelo regia di Manuel Giliberti con Osvaldo Ruggieri Interi € 15,00 1* Ridotto Under 25 € 12,50 DAL 9 ALL’11 MARZO 2006 - POLITEAMA ROSSETTI AGR Associati presenta Aeros coreografie di Daniel Ezralow, David Parsons, Moses Pendleton con gli atleti della Federazione Rumena di Ginnastica Artistica e Ritmica PLATEA A-B Interi € 37,00 3* PLATEA A-B Under 25 € 30,00 PLATEA C Interi € 32,00 2* PLATEA C Under 25 € 26,00 I GALLERIA Interi € 26,00 2* I GALLERIA Under 25 € 21,00 II GALLERIA Interi € 22,00 1* II GALLERIA Under 25 € 16,00 LOGGIONE Interi € 7,50 gioveDÌ 2 MARZO VENERDÌ 3 MARZO sabato 4 MARZO 12 marzo 2006 - ore 18 - POLITEAMA ROSSETTI Associazione Internazionale dell’Operetta presenta New York New York Il fantastico mondo del musical Orchestra Filarmonia Veneta direttore Romolo Gessi PLATEA A-B Interi € 10,00 PLATEA C-GALL. Interi € 7,50 16 MARZO 2006 - POLITEAMA ROSSETTI 6 The official tribute to... The Blues Brothers € € € € € 32,00 28,00 23,00 16,00 5,00 2* PLATEA A-B Under 25 € 2* PLATEA C Under 25 € 1* I GALLERIA Under 25 € 1* II GALLERIA Under 25 € 5 MARZO lunedÌ AGR Associati presenta PLATEA A Interi PLATEA B Interi PLATEA C Interi GALLERIE Interi LOGGIONE Interi domenica 28,00 24,00 20,00 13,00 DAL 22 al 26 MARZo 2006 - PolITEAMA ROSSETTI Teatro Stabile di Catania La lunga vita di Marianna Ucria di Dacia Maraini regia di Lamberto Puggelli Prezzi: vedi “Edoardo II” MARZO MARTEDÌ 7 MARZO mercoleDÌ 8 MARZO 28 marzo 2006 - POLITEAMA ROSSETTI Fabbrica e La Biennale di Venezia presentano Scemo di guerra. Roma 4 giugno 1944 uno spettacolo di e con Ascanio Celestini Prezzi:: vedi “Paolo Borsellino. Essendo Stato” gioveDÌ 9 MARZO 20.30 POLITEAMA - altri percorsi Paolo Borsellino. Essendo Stato di Ruggero Cappuccio 20.30 POLITEAMA - danza & dintorni Roberto Bolle & Friends 16.00 POLITEAMA - danza & dintorni Roberto Bolle & Friends 20.30 POLITEAMA - Società dei Concerti Mikhail Pletnev pianoforte Musiche di Mozart, Chopin, Ciaikovskij 08.30 Apertura prevendita “Pomeriggi Musicali al Rossetti”, concerto Orchestra Filarmonia Veneta, concerto Maya Hakvoort. 20.30 POLITEAMA - prosa - Turno PRI Edoardo II di Christopher Marlowe 16.00 POLITEAMA - prosa - Turno E 20.30 POLITEAMA - prosa - Turno A Edoardo II di Christopher Marlowe 20.30 POLITEAMA - prosa - Turno B Edoardo II di Christopher Marlowe 21.00 SALA BARTOLI - altri percorsi Aquila sapiens sapiens di Maria Letizia Compatangelo 20.30 POLITEAMA - prosa - Turno C Edoardo II di Christopher Marlowe 21.00 SALA BARTOLI - altri percorsi Aquila sapiens sapiens di Maria Letizia Compatangelo 16.00 POLITEAMA - prosa - Turno D Edoardo II di Christopher Marlowe 17.00 SALA BARTOLI - altri percorsi Aquila sapiens sapiensdi Maria Letizia Compatangelo 20.30 POLITEAMA - Società dei Concerti Quartetto Artemis Musiche di Mozart, Schubert 08.30 Apertura prenotazioni abb. stelle per “Sei personaggi in cerca d’autore”, “La gente vuole ridere... ancora”, “Scemo di guerra”. Prevendita biglietti da giovedì 9 marzo 21.00 SALA BARTOLI - altri percorsi Aquila sapiens sapiens 21.00 SALA BARTOLI - altri percorsi Aquila sapiens sapiens di Maria Letizia Compatangelo 20.30 POLITEAMA - danza & dintorni Aeros 21.00 SALA BARTOLI - altri percorsi Aquila sapiens sapiens di Maria Letizia Compatangelo appuntamenti Aeros Sono ancora tanti gli appuntamenti di grande interesse in programma nell’ultima parte della stagione 2005-2006. Il cartellone “danza e dintorni” si chiuderà con Aeros, in scena dal 9 all’11 marzo: lo spettacolo, creato dai fondatori dei Momix Daniel Ezralow, David Parsons e Moses Pendleton, e dai creatori di “Stomp” Luke Cresswell e Steve McNicholas, vedrà in scena gli straordinari atleti della Federazione Rumena di Ginnastica Artistica e Ritmica, in un singolare intreccio tra sport e arte. Giovedì 16 marzo sarà invece la volta degli scatenati Blues Brothers, in un tributeshow che toccherà anche Trieste nella sua lunga tournée europea partita qualche anno fa da Londra. Nello show, prodotto dallo stesso team che ha creato il tour del Rocky Horror Show, saranno eseguiti i memorabili brani che hanno reso celebre la colonna sonora del film interpretato da John Belushi e Dan Aykroyd. Il 23 marzo anche la prevendita dei biglietti per uno dei più attesi appuntamenti della stagione, il musical di Mel Brooks The Producers in scena in questi giorni a Milano con Enzo Iachetti e Gianluca Guidi nel ruolo dei protagonisti. Ma anche la prosa riserva numerosi appuntamenti di rilievo: il 3 marzo debutta in Sala Bartoli la nuova produzione del Teatro Stabile, Aquila Sapiens Sapiens, di Maria Letizia Compatangelo con Osvaldo Ruggieri nel ruolo del protagonista. Il 22 marzo è invece previsto il debutto al Rossetti de La lunga vita di Marianna Ucria, dal romanzo di Dacia Maraini, cui faranno seguito il 4 aprile i Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello con Carlo Cecchi e il 18 aprile La gente vuole ridere... ancora con Vincenzo Salemme. The Blues Brothers The Producers 29 il Rossetti News Decine di spettacoli ed eventi culturali in prevendita al Rossetti Grazie all’adesione del Teatro Stabile al circuito Vivaticket di Charta è possibile acquistare alla cassa del Politeama Rossetti i biglietti per centinaia di spettacoli ed eventi culturali in tutta Italia: tra gli eventi teatrali, segnaliamo gli spettacoli in programma alla Scala di Milano, alla Fenice di Venezia e negli altri enti lirici italiani. Alla biglietteria del Rossetti sono anche disponibili i biglietti per il Teatro Giovanni da Udine, per altri eventi in programma al Palasport Carnera, per i musical in scena al Teatro della Luna di Milano, ecc. Tra le mostre segnaliamo le rassegne in programma al Mart di Rovereto: in questi giorni, e fino al prossimo 7 maggio, è possibile prenotare l’ingresso alla mostra “La Danza delle Avanguardie. Dipinti, scene e costumi: da Degas a Picasso, da Matisse a Keith Haring” che comprende mille opere, tra disegni, dipinti, sculture e costumi originali e spiega come i più grandi artisti del XX secolo, da Picasso a Léger, da Mirò a Matisse, da Rauschenberg a Jan Fabre, abbiano scelto il palcoscenico per realizzare le loro idee più innovative. Per la prima volta in Italia una mostra racconta la storia entusiasmante di uno dei luoghi magici della sperimentazione artistica: il teatro di danza. diretto da Antonio calenda “Trieste a Teatro” Periodico del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia www.ilrossetti.com/triesteteatro.asp Anno XV - numero 127 - 21 febbraio 2006 redazione Viale XX Settembre, 45 - 34126 Trieste tel. 040-3593511 fax 040-3593555 www.ilrossetti.it e-mail [email protected] Autorizz. Tribunale di Trieste n° 846 del 30.7.1992 stampa Stella Arti Grafiche,Trieste direttore responsabile Stefano Curti redazione Ilaria Lucari, Ivis Lasagna Dai il voto agli spettacoli sul sito internet www.ilrossetti.it Mentre nel mese di gennaio il numero di visite al sito internet del Rossetti ha segnato un nuovo record, con oltre 15.000 visitatori, la “casa” telematica del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia continua ad arricchirsi di nuovi servizi. Oltre alla possibilità di acquistare i biglietti, di conoscere le ultime notizie sugli spettacoli in programma al Rossetti e alla Sala Bartoli, e al download di file grafici e multimediali, da oggi è anche possibile esprimere un “voto” sugli spettacoli. Aprendo le singole schede, infatti, è possibile assegnare un giudizio da 1 a 5 stelle sugli spettacoli andati in scena al Rossetti e alla Sala Bartoli. Rassegna di danza contemporanea ad aprile e maggio in Sala Bartoli “La Mostra” e “Un’indimenticabile serata”: due “prime” a Milano Come già avvenuto a novembre con la contemporanea presenza a Milano di “Re Lear” al Piccolo Teatro e di “A Different Language” al Teatro dell’Arte, il Teatro Stabile è nuovamente presente nel capoluogo lombardo con due spettacoli: “La mostra” di Claudio Magris è in scena al Teatro dell’Arte per la stagione del CRT Artificio, mentre “Un’indimenticabile serata” con Piera Degli Esposti è in scena alla Sala Pirelli nella stagione del Teatro Franco Parenti. Entrambi gli spettacoli sono diretti da Antonio Calenda. E un’altra produzione dello Stabile, “Fighting Dogs” andrà invece in tour a fine mese a Barcellona. Si terrà nei mesi di aprile e maggio alla Sala Bartoli (il calendario è in via di definizione in questi giorni) una rassegna di danza contemporanea a cura dell’Associazione Arteffetto in collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia. La rassegna, che vuole essere un complemento ideale della stagione di danza che tanto successo ha conseguito quest’anno nella sala principale del Rossetti, vedrà in scena alcune delle più interessanti formazioni italiane impegnate nel campo della danza e del teatro danza. Il calendario completo della rassegna sarà pubblicato nelle prossime settimane sul sito internet del teatro www.ilrossetti.it. Adolfo Levier (Trieste, 1873-1953) - Caffè all’aperto, 1910 - olio su tela, cm 65x92 il colore del benessere sociale Non può esserci stabile ricchezza economica senza ricchezza spirituale. In qualsiasi ambito siano rivolti – dalla sanità allo sviluppo economico, dalla scienza alla cultura, all’arte, al tempo libero – gli interventi della Fondazione sono sempre caratterizzati da concreto impegno verso la collettività. In una società evoluta sono modulazioni che arricchiscono di felici tonalità il colore del benessere sociale.