ROTOPALCO
TEATROSCUOLA
STAGIONE 2013.2014
EMILIA ROMAGNA
TEATRO FONDAZIONE
TEATRO STABILE
PUBBLICO REGIONALE
Redazione: Luigi Pedroni,
Diletta Venturelli
Grafica e disegni: Antonella Battilani
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Sede legale: Largo Garibaldi 15 - 41124 Modena
Sede organizzativa: viale Carlo Sigonio 50/4 – 41124 Modena
Tel. 059-2136011 – Fax 059.2138252
Email: [email protected]
www.emiliaromagnateatro.com
EDITORIALE
TEATRO: ISTRUZIONI PER L’USO
Nelle scorse stagioni abbiamo titolato questa pubblicazione Spettatori di domani, nella convinzione che il bisogno di teatro debba restare una delle priorità per una società che deve
misurare il proprio grado di civiltà anche per la proposta culturale che esprime. I tempi non
sono certo favorevoli e le gravi difficoltà economiche sono diventate un ostacolo allo sviluppo del settore della cultura e delle arti, ma questo non può farci rinunciare alla proposta
rivolta alle Scuole, nella convinzione che il teatro possa dare un importante contributo al
processo di formazione del cittadino.
La Stagione rivolta agli spettatori più giovani si apre con Storie appese a un filo della compagnia Teatro del Canguro. Dopo il successo della scorsa stagione con Peter Pan, il regista
Lino Terra porta in scena utilizzando l’affermata e suggestiva tecnica del teatro di figura, un
nuovo spettacolo che racconta le divertenti vicende di una corda attorcigliata che tenta di
trovare “il bandolo della sua matassa”.
Dalle storie di una corda, si passa alle vicende di uno dei più grandi eroi della letteratura
classica con lo spettacolo Ulisse, chi era costui? della compagnia Tanti Cosi Progetti in
collaborazione con il Teatro degli Accettella, che vede protagonista Danilo Conti, nel ruolo
dell’astuto Ulisse, dotato di uno straordinario senso pratico e una grande curiosità, capace
di risolvere ogni ostacolo con successo grazie al suo incredibile genio.
Con La storia di un punto, la compagnia Eventi Culturali propone un’originale e mai prima
d’ora raccontata storia del mondo. Una cronaca di uno spazio primordiale, immenso, bianco
e silenzioso, di un piccolo punto nero che lo abita e del provvidenziale arrivo di una punta: è
da queste premesse che, attraverso oggetti, videoproiezioni e l’interazione dei piccoli spettatori si racconterà la storia del mondo.
Permetterà di indagare sull’irrinunciabile valore dell’intelligenza, dell’istinto e della generosità, lo spettacolo LULÙ della compagnia Latoparlato, un racconto originale che susciterà
incanto e meraviglia e, in un crescendo di curiosità e stupore, ci incoraggerà ad avere fiducia
nelle nostre qualità.
La Baracca – Testoni Ragazzi porta in scena uno delle più popolari fiabe per ragazzi: Cappuccetto Rosso. Una rilettura della vicenda in cui i due attori in scena raccontano la favola
di Cappuccetto Rosso giocando e interpretando i personaggio e litigandosi il ruolo più ambito: quello del lupo. Una storia di luoghi misteriosi, dove paura e coraggio corrono insieme.
A concludere la stagione di Teatro Ragazzi lo spettacolo Cenerentola all’opera, liberamente tratto da “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini, libretto di Jacopo Ferretti e portata
in scena dal C.T.A. di Gorizia. Una rappresentazione inedita di Cenerentola, raccontata
dall’entusiasmo e dalla passione di Angela, una sarta di scena che conosce perfettamente
tutte le canzoni dell’opera e decide di metterla in scena sul suo tavolo di lavoro, con quello
che ha a disposizione: manichini, stoffe, scatole, bozzetti, modelli. L’opera viene proposta
non solo raccontando la storia di Cenerentola, ma anche tentando di spiegare questo genere di teatro, e il mondo che gli ruota intorno: dati storici, ma anche manie, mode, aneddoti
divertenti che hanno accompagnato il successo dell’opera.
Per il teatro destinato ai ragazzi delle Scuole Medie Superiori, le proposte spaziano da titoli più classici
ad altri più contemporanei. Ad aprire la rassegna sarà Viva l’Italia - le morti di Fausto e Iaio, spettacolo di Roberto Scarpetti per la regia di César Brie. Un testo nuovo, un nuovo autore e un teatrante
di lungo corso come César Brie racconteranno uno degli episodi più oscuri ed emblematici del nostro
paese, affinché attraverso le emozioni, i sentimenti e la disperazione di persone reali si possa vivere
un’esperienza di teatro civile. Segue per la regia di Antonio Latella Il Servitore di due padroni, la
nuova produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, dalla commedia di Carlo Goldoni. Latella,
dopo aver diretto Un tram che si chiama desiderio, riparte da Goldoni per una versione del Servitore
che rappresenta una totale riscrittura che prende forza dalla nostra tradizione per lanciarsi in avanti, nel
tempo che deve venire con lo scopo di parlare con la forza della tradizione all’uomo contemporaneo.
Dopo Freddo e Ifigenia in Aulide, Marco Plini torna al Teatro delle Passioni firmando la regia di Himmelweg – la via del Cielo. Lo spettacolo parte da un testo di Juan Mayorga che contiene una grande
quantità di suggestioni sulla realtà e le sue manipolazioni in relazione alla Shoah e che conserva – afferma il regista – una memoria livida e non patetica utile ad un pubblico giovane che ormai si riferisce
alla deportazione come un evento storico lontano e irripetibile, sepolto in un punto della storia distante
e nebuloso.
Per la regia di Massimo Castri a cui la stagione è dedicata, e in collaborazione con Marco Plini, andrà in
scena al Teatro Storchi La Cantatrice Calva, dal celebre testo di Ionesco che racchiude in sé le istanze
di un movimento teatrale che abbandona il polveroso accademismo del teatro borghese. In scena
saranno due coppia inglesi a rappresentare gli archetipi della borghesia parlando in un tipico salotto
borghese senza però essere in grado di comunicare.
Dopo il successo de La resistibile ascesa di Arturo Ui che lo ha visto in scena acconto a Umberto Orsini,
Luca Micheletti presenta il suo allestimento de La Metamorfosi di Kafka che lo stesso autore definisce
come un ricco e abile strumento per raccontare un’esperienza di “disabilità” metaforica e universale. In
questo modo, attraverso il teatro, lo spettacolo diventa un laboratorio di analisi non soltanto dei sententi
del protagonista ma anche di tutti coloro che si confrontano con la diversità e la difficile strada dell’esistenza. Gradito ritorno sul palco del Teatro Storchi per la compagnia scozzese Charioteer Theatre,
diretta da Laura Pasetti, con lo spettacolo in lingua inglese Treasure Island, un viaggio a bordo del
vascello dei pirati per riscoprire e ritrovare se stessi. È infatti quello che accadrà a Jim, il protagonista
dello spettacolo, che intraprenderà un viaggio in luoghi sconosciuti e pericolosi alla ricerca di qualcosa di
prezioso: la propria identità. Un viaggio e un’avventura che simboleggerà metaforicamente il passaggio
attraverso la porta che lo divide dall’età adulta, che gli permetterà di trovare in se stesso il coraggio di
crescere. Canzoni, zuffe, risate, ma anche intrighi, tradimenti e colpi di scena saranno gli ingredienti
principali a cui assisteranno i giovani spettatori, la ciurma di quest’avventura.
L’ultimo appuntamento della stagione sarà con le Operette morali, nuovo allestimento per la regia di
Mario Martone che da un capolavoro della letteratura italiana ha tratto uno degli spettacoli di maggior
successo degli ultimi anni. Le Operette morali rappresentano in questa messa in scena una perfetta
orchestrazione di toni sulla vita e sulla morte in cui l’uomo si muove all’interno di una natura cieca, dalla
quale non potrà ottenere nulla.
TEATRO RAGAZZI
TEATRO GIOVANI - RECITE SERALI
Le prenotazioni sono aperte a partire da martedì 24 settembre.
Modalità di prenotazione: spedire il modulo sul retro via fax al numero 059/2138252 o 059/245332, oppure via e-mail a teatro.ragazzi@
emiliaromagnateatro.com. La prenotazione sarà confermata tramite
fax o via mail.
Ritiro biglietti: presso la Biglietteria del Teatro Storchi prima dell’inizio dello spettacolo.
Biglietti: Ragazzi € 5.00 – Insegnanti: 2 biglietti omaggio per ogni
classe e per eventuali accompagnatori di bambini disabili
e certificati.
Per informazioni: Ufficio Teatro Ragazzi 059/2136055
[email protected]
TEATRO GIOVANI – RECITE POMERIDIANE
Le prenotazioni sono aperte a partire da martedì 24 settembre.
Modalità di prenotazione: spedire il modulo sul retro via fax al numero 059/2138252 o 059/245332, oppurevia e-mail a teatro.ragazzi@
emiliaromagnateatro.com. La prenotazione sarà confermata tramite
fax o via mail.
Ritiro biglietti: entro il 25 ottobre per gli spettacoli fino a gennaio 2014, entro il 17 gennaio per gli spettacoli da febbraio a maggio 2014. Si consiglia di fissare un appuntamento con la biglietteria
(059/2136021)
Biglietti:
TEATRO STORCHI € 12,00 tranne gli spettacoli fuori abbonamento
TEATRO DELLE PASSIONI € 9,00
Insegnanti: 1 omaggio ogni 15 studenti
Per informazioni:
Ufficio Teatro Ragazzi 059/2136055
[email protected]
ORARIO BIGLIETTERIA
TEATRO STORCHI Largo Garibaldi, 15
dal martedì al venerdì ore 10.00 - 14.00 Sabato ore 10.00 - 13.00
La biglietteria sarà aperta dal 17 settembre.
I biglietti per tutti gli spettacoli serali della stagione 2013/2014
saranno in vendita al pubblico non abbonato
da martedì 15 ottobre 2013.
Modalità di prenotazione: telefonare alla biglietteria del teatro
(059/2136021) dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13
o mandare un fax allo 059/234979.
Ritiro biglietti: È necessario ritirare i biglietti almeno un mese
prima della data dello spettacolo.
Biglietti:
TEATRO STORCHI € 12,00 tranne gli spettacoli fuori abbonamento
TEATRO DELLE PASSIONI € 9,00
Insegnanti: 1 omaggio ogni 15 studenti
Biglietto genitori accompagnatori degli studenti residenti fuori Modena:
€ 12,00 per gli spettacoli allo Storchi e € 9,00 per gli spettacoli al Teatro
delle Passioni. Aggiungere i nominativi alle prenotazioni delle scuole.
ABBONAMENTI RIDOTTI PER STUDENTI
STORCHI QUATTROCARD PASSIONI 6 PASSIONI 10 CARTA TEATRO CARNET 7 TAGLIANDI
Platea, balconata e palco Prima e seconda galleria € 40,00
€ 48,00
€ 70,00
€ 60,00
€ 108,00
€ 65,00
Vendita abbonamenti: da martedì 17 settembre 2013.
Solo per gli abbonati è possibile acquistare i biglietti
per gli altri spettacoli dal 15 ottobre.
Per informazioni: Biglietteria 059/2136021
In caso di annullamento di uno spettacolo, il biglietto sarà rimborsato
solo ed esclusivamente entro 10 giorni dalla data dello spettacolo annullato. Dopo tale scadenza non sarà possibile in alcun modo procedere al rimborso. Per evitare disagi organizzativi comunicare eventuali
disdette il prima possibile.
2
EATRO RAGAZZI GLI SPETTACOLI
Mercoledì 15 e Giovedì 16 gennaio
ore 10
Teatro Storchi
STORIE APPESE A UN FILO
regia Lino Terra
con Marco Marconi, Lorella Rinaldi, Rebecca Murgi
musiche Luca Losacco
Produzione Teatro del Canguro
fascia d’età: 4 - 10 anni
tecnica utilizzata: teatro di figura
durata: 60 minuti
C’era una volta una corda, una povera corda che, per troppa fretta o per troppa distrazione,
si era irrimediabilmente confusa, arruffata, attorcigliata, imbrogliata, ingarbugliata, avvolta
su se stessa, appallottolata. Questo può capitare spesso e non solo alle corde: può succedere a tutti di cadere in una
grande confusione così come si piomba giù da un precipizio per accorgersi poi di quanto
sia difficile risalire. Quando questo succede non è facile ritrovare il “bandolo della matassa”,
sarebbe a dire che, ad esempio, per la nostra corda attorcigliata non è facile riconoscere
il suo capo e la sua coda. Occorre dipanare bene ogni intreccio ed assecondare ogni più
piccola curva se si vuole arrivare… alla fine della storia. È necessario “tirare tutti i fili” affinché si possano comprendere fino in fondo le vicende che accompagnano i tanti intrichi
e i tanti misteriosi grovigli. La corda pian piano prova a srotolarsi e, come un serpente
avvinghiato su di un ramo, cerca la strada più giusta verso l’alto o verso il basso o verso la
parte che sembra più idonea per procedere spedita “incontro al suo destino”. L’assistono
due attori – animatori che, a seconda delle forme che la corda assume nel suo percorso, e
a seconda di ciò che s’incontra lungo il cammino, troveranno lo spunto per raccontare altri
personaggi, altri luoghi e situazioni, altre piccole storie. Storie appese al filo come i panni
stesi al sole ad asciugare… parole che si rincorrono come una matassa che si distende e
che pian piano ritrova la sua lineare conclusione, frasi sospese che possono anche andare
contro senso. Lo spettacolo cerca di coinvolgere i bambini attraverso un linguaggio surreale
e divertente che ricorda quello usato per gioco dai più piccoli, dove la parola può assumere
un senso diverso, esasperato e/o distorto e/o assurdo.
http://vimeo.com/27151953
Martedì 11 febbraio
ore 10
Teatro Storchi
ULISSE, CHI ERA COSTUI?
regia Danilo Conti
con Danilo Conti e Antonella Piroli
Produzione Teatro Accettella
in collaborazione con Tanti Cosi Progetti
fascia d’età: 8 - 14 anni
tecnica utilizzata: Teatro di narrazione e di figura
durata: 60 minuti
L’eroe, nella mitologia greca, è sovente un semidio, uomo o donna figlio di una divinità
e una persona mortale; in casi eccezionali può essere anche, come Ulisse, un uomo comune, con coraggio e arguzia decisamente superiori alla norma. Ulisse certamente rappresenta l’uomo moderno: uno straordinario senso pratico e una grande curiosità, uniti al
suo incredibile genio, lo rendono capace di risolvere ogni ostacolo con successo. Spesso
eroe e mito si intrecciano: l’eroe è accompagnato durante tutto il suo percorso da figure
leggendarie e mitologiche. Il ciclope Polifemo, la maga Circe, Eolo Dio dei Venti, le Sirene,
la discesa nel regno dei morti, sono solo alcuni momenti del viaggio per mare che Ulisse
intraprende per ritornare a Itaca dopo la guerra di Troia. Ulisse attraversa il mare del tempo,
un tempo di natura qualitativa, poco importa se il suo viaggio sia durato 10 anni o 10 secondi, saremo noi posteri a misurare in termini di quantità. I temi Ulisse (chi era costui) sono
di diversa natura, per suggerirne alcuni: lo sguardo, quello dei soldati greci che spiano da
dentro il cavallo, quello di Polifemo, di Ulisse e dei suoi compagni che scrutano l’orizzonte,
dei Proci invasi dal terrore per la morte imminente; la sfera, il mondo, l’occhio dall’esterno,
il tentativo di rendere perfetto un progetto: il viaggio, verso l’ignoto, ma anche di ritorno a
casa; gli oggetti: figure che animano la scena, la loro genesi, la loro funzione, il rapporto con
gli attori, con lo spazio scenico, con la musica e la luce.
3
http://www.youtube.com/watch?v=0pRCI-ke2d8
Martedì 25 e mercoledì 26 febbraio
ore 10
Teatro Storchi
LA STORIA DI UN PUNTO
testo e regia Marco Renzi
con Stefano Leva e Lorenzo Palmieri musiche originali Rodolfo Spaccapaniccia
Produzione Eventi Culturali
fascia d’età: 5 - 10 anni
tecnica utilizzata: Teatro d’attore, con oggetti, videoproiezioni e interazione con il pubblico durata: 55 minuti
La vera, incredibile e mai prima d’ora raccontata, storia del mondo. Cronaca di uno spazio
primordiale, immenso, bianco e silenzioso, di un piccolo punto nero che lo abita, della sua
solitudine e del suo scoramento. Di una provvidenziale punta che arriva, del loro incontro,
di tanti puntini scalmanati che nascono e che prendendosi per mano incredibilmente diventano linee.
Fatti di linee curiose che incastrandosi vanno a formare delle inaspettate figure geometriche, che mosse da irrefrenabile attrazione, si compongono disegnando il mondo delle
origini, quello in bianco e nero. Storia della prima pioggia, dell’arcobaleno, della scoperta
dei colori e di Nerone, il tiranno che li tiene prigionieri. Peripezie della più spettacolare evasione, di colori fuggiaschi che dipingono il mondo intero.
L’ira di Nerone, le armate che avanzano e si dispongono. Storia della più lunga e incruenta
battaglia che l’umanità abbia mai conosciuto. Di una guerra che ancora oggi si combatte,
ogni ora e ogni minuto, e per la quale nessuna goccia di sangue è stata mai versata.
Mercoledì 5 e giovedì 6 marzo
ore 10
Teatro Storchi
LULÙ
http://www.youtube.com/watch?v=Y3cPylWlcoY
regia Claudio Milani
con Claudio Milani
Produzione Latoparlato
fascia d’età: 3 - 7 anni
tecnica utilizzata: Teatro di narrazione e pupazzi
durata: 60 minuti
In questa storia ci sono tre fratelli nati in un mattino d’estate, dopo una notte piena di
lucciole.
Il destino li separerà, conducendoli per tre strade diverse. Ma darà loro tre doni - intelligenza, istinto, cuore - sufficienti per cavarsela, diventare grandi e finalmente ritrovarsi,
affrontando perfino uno Stregone che può farsi grande come una montagna. Quando la
notte sarà più buia, arriveranno le lucciole a indicare loro la strada.
E Lulù?
Lulù è lo spirito del bosco. È tutto azzurro e blu, come il cielo, il mare e l’acqua della sorgente. Ha gli occhi rotondi, la pancia rotonda e il cuore grande. A Lulù piace: volare sopra
al bosco, scavare gallerie, mangiare. Ma la cosa che sa fare meglio è far nascere le lucciole.
Dalla sua pancia.
Tutti sanno che esiste, ma pochissimi lo hanno visto. Per vederlo bisogna essere molto
fortunati.
E voi, siete fortunati?
L’incanto e la meraviglia suscitati dalle straordinarie vicende dei tre piccoli protagonisti
accompagnano gli spettatori, in un crescendo di curiosità e stupore, fino all’epilogo della
storia, nel quale tutto si ricompone e l’attesa viene ampiamente ripagata da un arrivo sorprendente. Un racconto sull’irrinunciabile valore dell’intelligenza, dell’istinto e della generosità, che ci incoraggerà ad avere fiducia nelle nostre qualità.
4
WORKSHOP
Mercoledì 19 marzo
ore 10
Teatro Storchi
TREASURE ISLAND
tratto dal romanzo di Robert Louis Stevenson
drammaturgia e regia Laura Pasetti
con cast in via di definizione
Produzione Charioteer Theatre
spettacolo in lingua inglese
fascia d’età: 12 - 18 anni
tecnica utilizzata: teatro d’attore in lingua inglese e italiana
durata: 70 minuti
IN VIAGGIO CON I PIRATI ALLA SCOPERTA DI SE STESSI E DEL MONDO
Jim, che ha perso da poco il padre, si trova allo sbando e senza riferimenti. La scuola lo
annoia e non è interessato a nulla. Un giorno, dopo l’ennesimo rimprovero, viene allontanato dalla classe. Sarà proprio allora che isolato e fortemente arrabbiato con tutti, farà
un incontro straordinario: 4 pirati chiederanno il suo aiuto per cercare il tesoro del Capitano Flint. Jim si ritroverà catapultato in un mondo surreale dove ogni cosa può diventare
un’altra. L’immaginazione sarà la nave su cui imbarcarsi: l’unica possibilità rimastagli per
liberarsi delle proprie paure. Ogni pirata gli offrirà una chiave di lettura della vita e Jim dovrà
scegliere a chi credere e di chi fidarsi per raggiungere l’isola del tesoro e trovare se stesso.
Canzoni, zuffe, risate, ma anche intrighi, tradimenti e colpi di scena. Lo spettacolo prevede
una condensazione dei temi principali e la drammatizzazione del romanzo di Stevenson
come un percorso che coinvolge l’intero pubblico dove la platea diventa la nave e l’isola è
l’evocazione dell’immaginario nascosto in ciascuno di noi. Il pubblico sarà a bordo, in viaggio con Jim. Isseremo la bandiera dei pirati e faremo rotta verso ciò che non conosciamo.
Le avventure di Jim riproducono la forma del viaggio di ricerca, un viaggio in luoghi sconosciuti e pericolosi alla ricerca di qualcosa di prezioso: la propria identità. Jim attraversa
metaforicamente la porta che lo divide dall’età adulta, lasciando la madre e trovando in se
stesso il coraggio di crescere.
Lo spettacolo Treasure Island è supportato
da un laboratorio da svolgersi tra dicembre e
gennaio che permetterà agli studenti e agli insegnanti di prepararsi alla visione dello spettacolo.
A seguito della visione dello spettacolo, la regista Laura Pasetti e gli attori sono disponibili
a rimanere in Teatro per discutere insieme agli
studenti delle tematiche dello spettacolo. Gli
attori si concentreranno sulle domande sollevate dagli studenti e stimoleranno la conversazione riguardo alle scelte d’interpretazione dei
personaggi. Verranno inoltre approfondite le
scelte drammaturgiche e la struttura del verso.
I workshop e i seminari sono condotti in lingua
Inglese.
Per ulteriori informazioni o prenotazioni:
059.2136055
[email protected]
Mercoledì 2 e Giovedì 3 aprile
ore 10
Teatro Storchi
CAPPUCCETTO ROSSO
regia Fabio Galanti
con Carlotta Zini e Fabio Galanti
luci Alex Bertacchi
costumi Tanja Eick
scenografie Fabio Galanti ed Enrico Montalbani
Produzione La Baracca – Testoni Ragazzi
fascia d’età: 3 - 7 anni
tecnica utilizzata: Teatro d’attore e narrazione
durata: 55 minuti
Un lupo e una bambina o una lupa e un bambino?
Cosa importa, l’importante è vivere la storia che tutti noi conosciamo e che ci sorprende
sempre.
Una storia piena di luoghi misteriosi, dove la paura e il coraggio corrono insieme. Due
attori in scena si raccontano la popolare fiaba, giocando ad interpretarne i personaggi e
litigandosi il ruolo più ambito: quello del lupo.
Con “C’era una volta una piccola, dolce bimba di campagna…” inizia un gioco di narrazione nel quale i protagonisti diventano lupo o lupa, bambino o bambina, entrando ed
uscendo dal racconto più volte, proprio come fanno i bambini quando insieme giocano
al “facciamo che io ero...”. Una sequenza di scene che, tra corse, rincorse e tante risate,
ricostruisce il percorso di Cappuccetto Rosso nel bosco.
Alla storia fa da cornice una scenografia semplice, con grandi pannelli di legno che si
piegano, si trasformano diventando lo sfondo della narrazione come fossero pagine di un
libro illustrato, e che insieme a pochi elementi essenziali (un cuscino rosso, un cestino e
degli arbusti di legno), suggeriscono le immagini di luoghi e personaggi.
In un susseguirsi di azioni rapide e divertenti i due attori si rincorrono fino ad arrivare alla
pancia del lupo, dalla quale usciranno con la voglia di rivivere nuovamente la storia, così
come ogni bambino alla fine del libro chiede alla sua mamma di rileggerlo ancora una
volta insieme.
5
http://www.youtube.com/watch?v=MYrLd0KpLaU
Mercoledì 9 aprile
ore 10
Teatro Storchi
In collaborazione con il Teatro Comunale Luciano Pavarotti
CENERENTOLA ALL’OPERA
Cenerentola all’Opera
http://www.youtube.com/watch?v=kieuiDpC0_Q
liberamente tratto da “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini, libretto di Jacopo Ferretti
ideazione, testo e regia Antonella Caruzzi
con Serena Di Blasio
musiche Gioacchino Rossini
editing audio e progetto luci Claudio Parrino
Produzione C.T.A. Gorizia
fascia di età: 6 - 12 anni
tecnica utilizzata: teatro d’attore,teatro di Figure e musica
durata: 55 minuti
Entriamo nella sartoria di un teatro d’opera. Da qualche parte si sta provando “La Cenerentola” di Rossini, e Angela, mentre lavora ai costumi per i cantanti, ascolta. L’opera le piace,
le piace immensamente, e Angela, presa dall’entusiasmo, ce la racconta lei, mettendola in
scena sul suo tavolo di lavoro, con quello che ha a disposizione: manichini, stoffe, scatole,
bozzetti, modelli.
Angela la conosce bene l’opera, ha sentito tutte le prove: la sa praticamente a memoria e
sembra conoscere bene anche questo genere di spettacolo, e la sua storia. Così, a modo
suo, ce la introduce.
E ce la fa “leggere” attraverso il gioco leggero, divertente e divertito, di un raccontare per
i bambini così come fanno i bambini, utilizzando le cose con le quali hanno un rapporto
quotidiano e che conoscono bene. E qui si racconta il gioco comico e gioioso, e insieme
struggente, di arie, duetti, quintetti, recitativi, cavatine.
L’opera viene proposta non solo raccontando la storia di Cenerentola, ma anche tentando
di spiegare questo genere di teatro, e il mondo che gli ruota intorno: dati storici, ma anche
manie, mode, aneddoti divertenti che hanno accompagnato il successo dell’opera.
L’Uccello di fuoco
SPETTACOLI IN COLLABORAZIONE
CON IL TEATRO COMUNALE
LUCIANO PAVAROTTI
Venerdì 25 ottobre 2013 ore 10
Teatro Comunale Luciano Pavarotti
L’UCCELLO DI FUOCO
Spettacolo di teatro-danza e narrazione
regia Giulia Zeetti
di e con Cecilia Ventriglia e Giulia Zeetti
scenografie Gianni Ferri e Ayumi Makita
costumi Ayumi Makita
Produzione ART NIVEAU
fascia d’età: 4 – 10 anni
tecnica utilizzata: teatro di narrazione, danza e musica
durata: 65 minuti
Lo spettacolo si è ispirato all’omonima leggenda russa in cui un
principe, Ivan, con l’aiuto dell’uccello di fuoco libera dalle grinfie
del cattivo Kascej la principessa Vassilissa.
In scena, protagonisti della narrazione sono Corpo e Voce, contenitori di musica, movimento e colore. Un’atmosfera magica in
cui i canti, i corpi e le loro trasformazioni, invitano i piccoli spettatori a colorare, con la loro fantasia, i luoghi, i personaggi e le
emozioni di una fiaba senza tempo.
Prima dell’inizio dello spettacolo si terrà un piccolo laboratorio
di origami dove verrà insegnato a creare da un semplice foglio di
carta una pietra magica, necessaria durante la narrazione.
Mercoledì 9 aprile 2014 ore 10
Teatro Storchi
CENERENTOLA
ALL’OPERA
Liberamente tratto da “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini
libretto di Jacopo Ferretti
ideazione, testo e regia Antonella Caruzzi
con Serena Di Blasio
musiche Gioacchino Rossini
editing audio e progetto luci Claudio Parrino
Produzione C.T.A. Gorizia
fascia di età: 6 - 12 anni
tecnica utilizzata: teatro d’attore, teatro di figure e musica
durata: 55 minuti
Cenerentola all’opera, liberamente tratto da “La Cenerentola” di
Gioacchino Rossini, libretto di Jacopo Ferretti e portata in scena
dal C.T.A. di Gorizia è una rappresentazione inedita di Cenerentola, raccontata dall’entusiasmo e dalla passione di Angela, una
sarta di scena che conosce perfettamente tutte le canzoni dell’opera e decide di metterla in scena sul suo tavolo di lavoro, con
quello che ha a disposizione: manichini, stoffe, scatole, bozzetti,
modelli. L’opera viene proposta non solo raccontando la storia
di Cenerentola, ma anche tentando di spiegare questo genere
di teatro, e il mondo che gli ruota intorno: dati storici, ma anche
manie, mode, aneddoti divertenti che hanno accompagnato il
successo dell’opera.
CONSIGLI DI LETTURA
DELLA
BIBLIOTECA COMUNALE
ANTONIO DELFINI
IL TEATRO IN BIBLIOTECA
Gli spettacoli in rassegna sono spesso tratti da libri per l’infanzia e da fiabe. Le Biblioteche del Comune di Modena sono il luogo in cui letteratura e
teatro si incontrano. In particolare, la Biblioteca Antonio Delfini raccoglie,
seleziona e mette in mostra i suggerimenti di lettura riferiti agli spettacoli
proposti.
LETTURE IN SALA
DELLE STORIE
Gli spettacoli della rassegna di Teatro Ragazzi di Emilia Romagna Teatro
Fondazione saranno lo spunto per invitare gli attori a sedersi sulla Poltrona del Narratore nella Sala delle Storie della Biblioteca Delfini per leggere
una storia. Il calendario degli incontri, a ingresso libero, verrà diffuso dalla
Biblioteca Delfini a partire dal mese di ottobre e sarà distribuito presso il
Teatro Storchi in occasione di tutti gli spettacoli della rassegna.
info:
Biblioteca civica Antonio Delfini
c.o Canalgrande 103
tel. 059 2032940
www.comune.modena.it/biblioteche
Teatro del Canguro
STORIE APPESE
A UN FILO
Mercoledì 15 e giovedì 16 gennaio
TEATRO STORCHI
ART NIVEAU
LULÙ
L’UCCELLO
DI FUOCO
Charioteer Theatre
TREASURE
ISLAND
Mercoledì 19 marzo
TEATRO STORCHI
Latoparlato
Mercoledì 5 e giovedì 6 marzo
TEATRO STORCHI
Venerdì 25 ottobre
Teatro Comunale
EATRORAGAZZIMODENA
STAGIONE20132014
Eventi Culturali
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Ufficio Teatro Ragazzi e Giovani: 059-2136055
Fax: 059-2138252
Email: [email protected]
Le prenotazioni sono aperte a partire
dal 24 settembre.
LA STORIA
DI UN
PUNTO
Martedì 25
e mercoledì 26 febbraio
TEATRO STORCHI
Teatro Accettella/
Tanti Cosi Progetti
ULISSE,
CHI ERA
COSTUI?
Martedì 11 febbraio
TEATRO STORCHI
TEATRO STORCHI
Largo Garibaldi, 15 - Tel. 059-2136011
BIGLIETTI
Ragazzi: € 5,00
Insegnanti: 2 omaggi per ogni classe
C.T.A. Gorizia
CENERENTOLA
ALL’OPERA
Mercoledì 9 aprile
TEATRO STORCHI
La Baracca – Testoni Ragazzi
CAPPUCCETTO
ROSSO
Mercoledì 2 e giovedì 3 aprile
TEATRO STORCHI
TEATRO STORCHI
Stagione teatrale
2013 / 2014
20 - 21 MARZO
DAL 16 AL 18 GENNAIO
di Heiner Müller
regia Valter Malosti
con Laura Marinoni, Valter Malosti
Fondazione del Teatro Stabile di Torino
di Juan Mayorga
regia Marco Plini
con Giusto Cucchiarini, Marco Maccieri,
Luca Mammoli
e con i ragazzi delle scuole medie inferiori
e superiori di Reggio Emilia e Scandiano
Centro Teatrale MaMiMò, Corte Ospitale di Rubiera
DAL 28 NOVEMBRE ALL’1 DICEMBRE
QUARTETT/LE RELAZIONI
PERICOLOSE
di Marco Paolini e Mario Brunello
collaborazione alla drammaturgia e ai testi
Gerardo Guccini
con Mario Brunello e Marco Paolini
e con Francesca Breschi e Stefano Nanni
DAL 27 AL 30 MARZO
VERDI, NARRAR CANTANDO
HIMMELWEG – LA VIA DEL CIELO
OPERETTE MORALI
DAL 30 GENNAIO AL 2 FEBBRAIO
di Serena Dandini
con Lella Costa, Giorgia Cardaci,
Orsetta De Rossi, Rita Pelusio
di Giacomo Leopardi
adattamento e regia Mario Martone
con Renato Carpentieri, Roberto De Francesco,
Iaia Forte, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno,
Paolo Musio, Barbara Valmorin
Fondazione del Teatro Stabile di Torino
DAL 12 AL 18 DICEMBRE
4 APRILE
drammaturgia Federico Bellini
regia Andrea De Rosa
con Giulia Briata, Eleonora Giovanardi,
Leonardo Lidi, Annagaia Marchioro,
Martina Polla, Filippo Quezel,
Massimo Scola, Annamaria Troisi
Emilia Romagna Teatro Fondazione
da Carlo Goldoni
regia Antonio Latella
con Marco Cacciola, Giovanni Franzoni,
Federica Fracassi, Roberto Latini, Annibale Pavone,
Lucia Perasa Rios, Massimiliano Speziani,
Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoi
Emilia Romagna Teatro Fondazione,
Teatro Stabile del Veneto,
Fondazione Teatro Stabile Metastasio di Prato
di Walter Fontana
regia Ruggero Cara
con Angela Finocchiaro, Michele Di Mauro
5 DICEMBRE
FERITE A MORTE
IL SERVITORE DI DUE PADRONI
DAL 9 AL 12 GENNAIO
IL DON GIOVANNI
VIVERE È UN ABUSO, MAI UN DIRITTO
regia e scena Filippo Timi
di e con Filippo Timi e con Umberto Petranca,
Alexandre Styker, Roberta Rovelli, Marina Rocco,
Elena Lietti, Roberto Laureri, Matteo De Blasio,
Fulvio Accogli
DAL 23 AL 26 GENNAIO
NON SI SA COME
di Luigi Pirandello
regia Federico Tiezzi
con Marco Brinzi, Francesco Colella, Elena Ghiaurov,
Pia Lanciotti, Sandro Lombardi
Compagnia Lombardi Tiezzi
DAL 6 AL 9 FEBBRAIO
LE VOCI DI DENTRO
di Eduardo De Filippo
regia Toni Servillo
con Toni Servillo, Peppe Servillo, Chiara Baffi,
Antonello Cossia, Rocco Giordano, Lucia Mandarini,
Gigio Morra, Vincenzo Nemolato, Francesco Paglino,
Betti Pedrazzi, Daghi Rondanini
Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa /
Teatro di Roma /Teatri Uniti
DAL 20 AL 23 FEBBRAIO
LA CANTATRICE CALVA
di Eugène Ionesco
regia Massimo Castri
con Valentina Banci, Mauro Malinverno,
Francesco Borchi, Elisa Cecilia Langone,
Fabio Mascagni, Sara Zanobbio
Teatro Metastasio Stabile della Toscana
1 - 2 MARZO
PANTANI
di Marco Martinelli
con Alessandro Argnani, Luigi Dadina,
Roberto Magnani, Michela Marangoni,
Ermanna Montanari, Francesco Mormino,
Laura Redaelli
Teatro delle Albe / Ravenna Teatro
DAL 13 AL 16 MARZO
I PILASTRI DELLA SOCIETÀ
di Henrik Ibsen
interpretazione e regia Gabriele Lavia
Teatro di Roma
OPEN DAY
DAL 10 AL 13 APRILE
LA DISCESA DI ORFEO
di Tennessee Williams
drammaturgia e regia Elio De Capitani
con Cristina Crippa, Elena Russo Arman,
Edoardo Ribatto, Luca Toracca, Cristian Giammarini,
Corinna Agustoni, Sara Borsarelli, Elio De Capitani,
Debora Zuin, Marco Bonadei,
Carolina Cametti e Alessandra Novaga
Teatro dell’Elfo
TEATRO DELLE
PASSIONI
Stagione teatrale
2013 / 2014
DAL 22 AL 24 OTTOBRE
A.H.
drammaturga Federico Bellini e Antonio Latella
regia Antonio Latella
con Francesco Manetti
Stabilemobile – Compagnia Antonio Latella
DAL 7 AL 9 NOVEMBRE
UN BALLO
da “Il Ballo” di Irène Némirovsky
regia Thea Dellavalle
con Lorenzo Bartoli, Ilaria Genatiempo, Sara Lazzaro,
Irene Petris, Alice Torriani
DAL 13 AL 17 NOVEMBRE
VIVA L’ITALIA
Le morti di Fausto e Iaio
regia César Brie
musiche originali Pietro Traldi
con Massimiliano Donato, Andrea Bettaglio,
Alice Redini, Umberto Terruso, Federico Manfredi
Teatro dell’Elfo
DAL 5 AL 7 DICEMBRE
LOLITA
di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani
con la collaborazione artistica di Vincenzo Todesco
con Olga Bercini
e con Babilonia Teatri
Fondazione Campania dei Festival – Napoli
Teatro Festival Italia coproduzione Babilonia Teatri
STUDIO SUL SIMPOSIO DI PLATONE
14 - 15 FEBBRAIO
POCO LONTANO DA QUI
di e con Chiara Guidi e Ermanna Montanari
Socìetas Raffaello Sanzio e Teatro delle Albe
DAL 18 AL 23 FEBBRAIO
EDUCAZIONE SIBERIANA
di Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro
regia Giuseppe Miale di Mauro
con Luigi Diberti, Elsa Bossi, Ivan Castiglione,
Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino,
Stefano Meglio, Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti
Fondazione del Teatro Stabile di Torino/
Teatro Metastasio Stabile della Toscana
DAL 5 AL 7 MARZO
LA SOFFERENZA INUTILE
di e con Leonardo Capuano
liberamente tratto da “La rivolta”
di Fedor Dostoevskij
Benvenuti s.r.l., Armunia/Festival Inequilibrio
DAL 18 AL 23 MARZO
LA METAMORFOSI
dal racconto di Franz Kafka
regia e drammaturgia Luca Micheletti
con Laura Curino, Luca Micheletti
Emilia Romagna Teatro Fondazione,
Ctb Teatro Stabile Di Brescia
DALL’1 AL 6 APRILE
NATALE IN CASA CUPIELLO
di Eduardo De Filippo
regia e adattamento Fausto Russo Alesi
con Fausto Russo Alesi
Piccolo Teatro di Milano – Teatro Europa
DAL 22 AL 27 APRILE
CLOTURE DE L’AMOUR
testo e regia di Pascal Rambert
con Luca Lazzareschi e Anna Della Rosa
Pascal Rambert
DAL 7 AL 10 MAGGIO
ANNA CAPPELLI, UNO STUDIO
di Annibale Ruccello
regia Pierpaolo Sepe
con Maria Paiato
Fondazione Salerno Contemporanea
Teatro Stabile di Innovazione
DAL 14 AL 16 MAGGIO
NOOSFERA MUSEUM
di e con Roberto Latini
Fortebraccio Teatro
EATRO GIOVANI
GLI SPETTACOLI
Teatro delle Passioni, ore 15
Giovedì 14 novembre
VIVA L’ITALIA
le morti di Fausto e Iaio
di Roberto Scarpetti
regia César Brie
con Andrea Bettaglio, Federico Manfredi, Massimiliano Donato, Umberto Terruso
Teatro dell’Elfo
durata: 1 ora 30 minuti
Un testo inedito, un nuovo autore e un teatrante di lungo corso come César Brie ci raccontano un
fatto di cronaca del passato, uno degli episodi più oscuri ed emblematici della storia del nostro
paese. Perché il teatro sia sempre un’esperienza necessaria e al centro della scena ci sia sempre
l’essere umano.
«Rispetto agli spettacoli definiti di teatro civile - spiega l’autore - in Viva l’Italia non c’è un narratore
onnisciente che conduce gli spettatori nei segreti e nei retroscena di un fatto storico: in questo
caso la Storia è narrata in prima persona dai personaggi che l’hanno vissuta. Una drammaturgia
storica, pensata in forma di monologo, anzi di cinque monologhi intrecciati tra loro a ricostruire
un quadro d’insieme».
L’ambizione è quella di far rivivere al pubblico il passato come fosse presente, con tutte le emozioni, i sentimenti, la disperazione di persone reali, persone che sono state coinvolte in qualcosa
più grande di loro, mentre la vita di tutti i giorni andava avanti, come se non fosse successo niente.
La storia raccontata da Viva l’Italia è quella delle morti di Fausto e Iaio, due diciottenni milanesi
frequentatori del centro sociale Leoncavallo, uccisi a colpi di pistola la sera del 18 marzo 1978,
due giorni dopo il rapimento di Aldo Moro da parte delle BR.
Teatro Storchi, ore 15
Martedì 17 dicembre
IL SERVITORE DI DUE PADRONI
da Carlo Goldoni
drammaturgia Ken Ponzo
regia Antonio Latella
con Marco Cacciola, Giovanni Franzoni, Federica Fracassi, Roberto Latini,
Annibale Pavone, Lucia Perasa Rios, Massimiliano Speziani,
Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoi
Dopo aver diretto il pluripremiato Un tram che si chiama desiderio, Premio Ubu e Premio Hystrio
alla regia ad Antonio Latella, Premio Hystrio all’interpretazione e Premio Le Maschere del Teatro
come miglior attrice protagonista a Laura Marinoni, Premio Ubu e Premio Le Maschere del Teatro
come miglior attrice non protagonista a Elisabetta Valgoi, continua la collaborazione di Antonio
Latella con Emilia Romagna Teatro Fondazione con la messa in scena de Il Servitore di due padroni dalla commedia di Carlo Goldoni.
Latella riparte “da” Goldoni, “da” come lui stesso spiega, perché questo Servitore è una totale riscrittura che prende forza dalla nostra tradizione per lanciarsi in avanti, nel tempo che deve venire.
Parlare con la forza della tradizione all’uomo contemporaneo per Latella oggi è un dovere, più che
una necessità: “Goldoni è il nostro teatro scritto, la nostra origine… Arlecchino è il nostro Amleto,
non si può non incontrarlo nel proprio cammino teatrale, almeno per me.”
La riscrittura del testo goldoniano è stata affidata a Ken Ponzio, giovane autore e drammaturgo
formatosi come attore. Nel suo lavoro di riscrittura Ponzio è partito dalla considerazione che il
teatro è vivo grazie al costante dialogo con il proprio presente, sotto forma di critica dialettica, e
nel suo lavoro ha quindi tenuto conto degli innumerevoli cambiamenti che sono avvenuti nel corso di più di due secoli e mezzo. Ma al contempo ha voluto restituire ai personaggi “veneziani” gli
impulsi delle loro maschere originali assieme ad alcuni tratti “provinciali” che tanto caratterizzano
noi italiani; mentre a quelli “torinesi” (seguendo un’intuizione di Antonio Latella) ha aggiunto una
nota francese nella lingua e nell’identità per renderli anche ai nostri occhi dei “foresti”. Parlano tutti
la lingua italiana d’oggi tranne Pantalone il quale, orgoglioso delle proprie origini e troppo potente
per adeguarsi alla lingua altrui, parla in veneziano.
Nelle sue note di regia Latella scrive: “La menzogna è il tema che appartiene totalmente a questa
commedia. Dietro la figura di Arlecchino (Truffaldino) la commedia si nasconde a se stessa, mente.
Dietro agli inganni, ai salti, alle capriole del servitore più famoso del mondo la commedia mente
agli spettatori: il personaggio che tanto li fa ridere è insieme tutte le menzogne e i colori degli altri
personaggi. È uno specchietto per le allodole e sposta il punto di ascolto dell’intera commedia.
Non c’è una figura onesta, tutto è falso, è baratto, commercializzazione di anime e sentimenti (…)
Cosa resta? Il vuoto, graffiato dal sorriso beffardo delle maschere. (…) Il vuoto, forse l’orrore della
nostra contemporaneità. L’orrore dell’uomo che davanti al peso del denaro perde peso (…)”
11
Ph: Luca Del Pia
LABORATORI
Sulla scorta dei risultati raggiunti con le collaborazioni avviate negli ultimi due anni tra
Emilia Romagna Teatro Fondazione e le scuole
di Modena e Provincia, il coordinamento e la
conduzione dei laboratori drammaturgico-performativi intitolati al Servitore di due padroni e
alle Operette morali saranno affidati a Claudio
Longhi e al suo gruppo di lavoro. (pag.14)
Incontri teorici
Blitz Goldoni, ossia primo incontro di presentazione dello spettacolo/progetto in orario scolastico
con la totalità delle classi di studenti interessate
pensato anche per introdurre il percorso laboratoriale sul Servitore di due padroni e saggiare così
l’interesse da parte degli studenti a un avvio effettivo delle collaborazioni: novembre-dicembre 2013
(non più di un incontro a scuola).
Incontri laboratoriali
Quattro incontri di laboratorio per ciascun gruppo
di lavoro, ciascunodella durata di 2 ore fuori dall’orario scolastico, al fine di elaborare il copione e di
schizzare la messinscena.
Esiti finali
Conclusione dei percorsi laboratoriali, sancita da
una o più giornate/evento volte alla presentazione
pubblica del lavoro svolto.
Teatro delle Passioni, ore 15
Giovedì 17 gennaio
HIMMELWEG – LA VIA DEL CIELO
di Juan Mayorga
regia Marco Plini
con Giusto Cucchiarini, Marco Maccieri, Luca Mammoli
e con i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori di Reggio Emilia e Scandiano
Centro teatrale Mamimò, La Corte Ospitale
durata: 1 ora 30 minuti
Dopo aver diretto Ifigenia in Aulide, frutto del Corso di Alta Formazione Teatrale di Emilia Romagna
Teatro, Marco Plini ha debuttato nella scorsa edizione di VIE Festival con Himmelweg – La via del cielo,
uno dei testi capitali della produzione letteraria del madrileno Juan Mayorga. Classe 1965, Mayorga è
considerato uno dei drammaturghi più rappresentativi della sua generazione: già insignito di importanti
riconoscimenti fra cui quello di miglior drammaturgo spagnolo, Mayorga deve il suo successo alla grande attenzione che riserva alla parola, al relativismo che lascia una strada aperta alla libertà di interpretazione dello spettatore e alla sua capacità di rileggere il passato alla luce del presente, in un constante
confronto con gli odierni problemi del reale. È in questa ricerca che si inserisce a pieno Himmelweg,
opera in cui Mayorga rivede l’evento più tragico del Novecento, la Shoah, da una prospettiva nuova e
crudelmente paradossale.
Teatro Storchi, ore 15
Venerdì 21 febbraio
LA CANTATRICE CALVA
di Eugène Ionesco
regia Massimo Castri
in collaborazione con Marco Plini
con Valentina Banci, Francesco Borchi, Elisa Cecilia Langone, Mauro Malinverno, Fabio Mascagni,
Sara Zanobbio – scene e costumi Claudia Calvaresi – progetto luci Roberto Innocenti – mu-
siche Arturo Annecchino – assistente alla regia Thea Dellavalle
Teatro Metastasio Stabile della Toscana
durata: 1 ora 10 minuti
La Stagione 2013 – 2014 di Emilia Romagna Teatro Fondazione è dedicata a Massimo Castri, uno dei più
grandi registi italiani scomparso lo scorso 21 gennaio. Il Teatro Storchi ospita quindi nel suo cartellone La
cantatrice calva di Ionesco, ultimo lavoro di Castri che, già colpito dalla malattia, non è riuscito a portare a
termine personalmente ma ha affidato a Marco Plini.
Scritta esattamente a metà del secolo scorso, nel 1950, La cantatrice calva vede come protagonisti sono
due anonime coppie inglesi – gli Smith e i Martin – rappresentati come gli archetipi della borghesia; parlano
in un tipico salotto borghese, ma non comunicano, limitandosi a uno scambio di frasi banali e convenzionali,
non pensano perché hanno perso la capacità di pensare, non esprimono emozioni e passioni, né le comunicano agli spettatori. Sono prigionieri del conformismo, simili ad automi viventi, senza alcuna sostanza psicologica. Il risultato è una situazione paradossale, comico-grottesca in cui i protagonisti dialogano sul nulla.
WORKSHOP
Lo spettacolo Treasure Island è supportato da un
laboratorio da svolgersi tra dicembre e gennaio
che permetterà agli studenti e agli insegnanti di
prepararsi alla visione dello spettacolo.
A seguito della visione dello spettacolo, la regista
Laura Pasetti e gli attori sono disponibili a rimanere
in Teatro per discutere insieme agli studenti delle
tematiche dello spettacolo. Gli attori si concentreranno sulle domande sollevate dagli studenti e
stimoleranno la conversazione riguardo alle scelte
d’interpretazione dei personaggi. Verranno inoltre
approfondite le scelte drammaturgiche e la struttura del verso.
I workshop e i seminari sono condotti in lingua Inglese.
Per ulteriori informazioni o prenotazioni:
059.2136055
[email protected]
Teatro Storchi, ore 10
Mercoledì 19 marzo
TREASURE ISLAND
tratto dal romanzo di Robert Louis Stevenson
drammaturgia e regia Laura Pasetti
con cast in via di definizione
produzione Charioteer Theatre
spettacolo in lingua inglese
durata: 1 ora 10 minuti
IN VIAGGIO CON I PIRATI ALLA SCOPERTA DI SE STESSI E DEL MONDO
Jim, che ha perso da poco il padre, si trova allo sbando e senza riferimenti. La scuola lo annoia
e non è interessato a nulla.
Un giorno, dopo l’ennesimo rimprovero, viene allontanato dalla classe. Sarà proprio allora che
isolato e fortemente arrabbiato con tutti, farà un incontro straordinario: 4 pirati chiederanno il
suo aiuto per cercare il tesoro del Capitano Flint. Jim si ritroverà catapultato in un mondo surreale dove ogni cosa può diventare un’altra. L’immaginazione sarà la nave su cui imbarcarsi:
l’unica possibilità rimastagli per liberarsi delle proprie paure. Ogni pirata gli offrirà una chiave
di lettura della vita e Jim dovrà scegliere a chi credere e di chi fidarsi per raggiungere l’isola del
tesoro e trovare se stesso. Canzoni, zuffe, risate, ma anche intrighi, tradimenti e colpi di scena.
Lo spettacolo prevede una condensazione dei temi principali e la drammatizzazione del romanzo di Stevenson come un percorso che coinvolge l’intero pubblico dove la platea diventa
la nave e l’isola è l’evocazione dell’immaginario nascosto in ciascuno di noi.Il pubblico sarà a
bordo, in viaggio con Jim. isseremo la bandiera dei pirati e faremo rotta verso ciò che non conosciamo. Le avventure di Jim riproducono la forma del viaggio di ricerca, un viaggio in luoghi
sconosciuti e pericolosi alla ricerca di qualcosa di prezioso: la propria identità. Jim attraversa
metaforicamente la porta che lo divide dall’età adulta, lasciando la madre e trovando in se
stesso il coraggio di crescere.
12
Teatro delle Passioni, ore 15
Venerdì 21 marzo
LA METAMORFOSI
dal racconto di Franz Kafka
regia e drammaturgia Luca Micheletti
con Laura Curino, Luca Micheletti e due attori in via di definizione
Emilia Romagna Teatro Tendazione, ctb Teatro Stabile di Brescia
Dopo il successo della fortunata produzione Emilia Romagna Teatro La resistibile ascesa
di Arturo Ui che lo ha visto in scena a fianco del Maestro Umberto Orsini, Luca Micheletti
firma la regia e la drammaturgia di La metamorfosi dal racconto di Franz Kafka. Celebre è
la sorte del protagonista del racconto, Gregor Samsa che si tramuta, senza spiegazioni, in
un insetto, facendosi così metafora di una richiesta d’aiuto. Gregor incarna la metafora di
un bisogno esistenziale, di una diversità esclusa che cerca un contatto, come afferma lo
stesso Micheletti: “Il nesso che il teatro è utile a chiarire è proprio quello tra il protagonista
– nell’originale, un anonimo commesso viaggiatore il cui disagio esistenziale si traduce in
un incubo – e il disabile all’interno della società contemporanea.
Così come la mitologia traduce in chiave allegorico-metaforica i ‘discorsi’ cruciali dell’umanità, la nuova contemporanea ‘mitologia’ di Kafka è in grado di offrire uno straordinario
repertorio discorsivo intorno al disagio e alla non accettazione: lo spettacolo teatrale è l’occasione d’affrontare ardue soglie dell’umano innescando possibilità di conoscenza, d’accettazione e supporto del soggetto in difficoltà. (…) Kafka specula intorno alla necessità
d’un aiuto concreto e vero, scevro da preconcetti e denso di significato, pronto al sacrificio,
all’accettazione e alla metamorfosi, ma non dell’altro, bensì del proprio ‘io’, posto di fronte
alla prova dell’incontro e della diversità. La messinscena di un’esperienza che, per quanto
estrema, ciascuno può incontrare. Chi vive sul ciglio dell’umanità contribuisce a definirla”.
Teatro Storchi, ore 15
Venerdì 28 marzo
LABORATORI
OPERETTE MORALI
di Giacomo Leopardi
adattamento e regia Mario Martone
con Renato Carpentieri, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi,
Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Barbara Valmorin
la musica per il Coro di morti nello studio di Federico Ruysch
e di Giorgio Battistelli (Casa Ricordi – Milano)
esecuzione Coro del Teatro di San Carlo
diretto da Salvatore Caputo
Fondazione del Teatro Stabile di Torino
Sulla scorta dei risultati raggiunti con le collaborazioni avviate negli ultimi due anni tra
Emilia Romagna Teatro Fondazione e le scuole
di Modena e Provincia, il coordinamento e la
conduzione dei laboratori drammaturgico-performativi intitolati al Servitore di due padroni e
alle Operette morali saranno affidati a Claudio
Longhi e al suo gruppo di lavoro. (pag.14)
durata: 2 ore 30 minuti compreso intervallo
Incontri teorici
Torna in scena Operette morali, raccolta di ventiquattro componimenti in prosa, dialoghi e novelle, che Giacomo Leopardi scrive tra il 1824 ed il 1832. In essi troviamo l’anima più profonda
dell’autore: il rapporto dell’uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il
raffronto tra i valori del passato e la situazione statica e decaduta del presente; la potenza delle
illusioni e della gloria. I temi affrontati sono fondamentali, primari: la ricerca della felicita e il peso
dell’infelicità, la natura matrigna, la vita che e dolore, noia.
Le Operette rappresentano una perfetta orchestrazione di toni sulla vita e sulla morte: nella visione leopardiana, l’uomo si muove all’interno di una natura cieca, dalla quale non può ottenere
nulla. Sprezzante verso l’idea di progresso, scientifico e spirituale, il poeta irride le conquiste
dell’umanità come pure finzioni, chimere di un progresso senza costrutto. Cosa rimane dunque
all’uomo? Un testo al di fuori dal canone della letteratura teatrale per indagare le origini della
scrittura teatrale nazionale stessa, per interrogarsi sui suoi potenziali e i suoi limiti.
Blitz Leopardi, ossia primo incontro di presentazione dello spettacolo/progetto in orario scolastico
con la totalità delle classi di studenti interessate
pensato anche per introdurre il percorso laboratoriale sulle Operette morali e saggiare così l’interesse da parte degli studenti a un avvio effettivo
delle collaborazioni: gennaio 2014 (non più di un
incontro a scuola).
Incontri laboratoriali
Quattro incontri di laboratorio per ciascun gruppo
di lavoro, ciascunodella durata di 2 ore fuori dall’orario scolastico, al fine di elaborare il copione e di
schizzare la messinscena.
Esiti finali
Conclusione dei percorsi laboratoriali, sancita da
una o più giornate/evento volte alla presentazione
pubblica del lavoro svolto.
13
FORMAZIONE
E TEATROGIOVANI
TEATRO IN CLASSE
Teatro in classe, promosso da Emilia Romagna Teatro Fondazione
in collaborazione con Il Resto del
Carlino e il sostegno di Nordiconad,
offre agli studenti delle Scuole Medie Superiori di Modena e Provincia
l’opportunità di trasformarsi per un
giorno in critici teatrali. Sulla stessa
pagina, inoltre, il quotidiano modenese ospita la rubrica “Noi tra palco
e realtà” in cui vengono pubblicati
approfondimenti sugli spettacoli e il
loro legame con l’attualità politica,
sociale, culturale, di costume.
Una giuria di esperti valuterà gli elaborati e assegnerà riconoscimenti
a quelli ritenuti migliori, nel corso
di una serata che si terrà al termine
della stagione teatrale in cui i ragazzi potranno confrontarsi con critici
di professione e con alcuni degli
attori protagonisti degli spettacoli
recensiti.
TEATRO DI CLASSE
Giunta alla 21° edizione, la rassegna vede la partecipazione di giovani gruppi teatrali nati all’interno
delle Scuole Medie Superiori di
Modena e Provincia, che portano
in scena libere rivisitazioni di opere
celebri come anche creazioni originali da loro concepite. Frutto di
un lavoro che si sviluppa lungo il
corso dell’intero anno scolastico, il
lavoro dei ragazzi è supervisionato
da un operatore teatrale professionista che ne accompagna e guida
il percorso. La rassegna si estende
inoltre anche alla provincia, con alcune recite che si terranno in due
sale gestite da Ert: il Teatro Fabbri
di Vignola e il Teatro Mac Mazzieri
di Pavullo.
Per info e prenotazioni
059/2136055
[email protected]
EMILIAROMAGNATEATROFONDAZIONE
GOLDONI VS/ LEOPARDI
viaggio alle origini del teatro italiano (ma non solo…)
laboratori drammaturgico-performativi da
Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni
Operette morali di Giacomo Leopardi
Sulla scorta delle esperienze già maturate in occasione della presentazione degli spettacoli La resistibile ascesa
di Arturo Ui (2011-2012) e Il ratto d’Europa (2012-2013), anche per la stagione 2013-2014 Emilia Romagna Teatro
Fondazione propone l’avvio di due diversi percorsi laboratoriali drammaturgico-performativi destinati agli studenti
di Modena e Provincia da svolgersi nel corso del futuro anno scolastico, collegati a due diversi spettacoli in cartellone al Teatro Storchi sempre per la prossima stagione:
Il servitore di due padroni da Carlo Goldoni, drammaturgia di Ken Ponzio, regia di Antonio Latella (coproduzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile del Veneto, Fondazione Teatro Metastasio), recite: 12-18
dicembre 2013; Operette morali di Giacomo Leopardi, adattamento e regia Mario Martone (produzione Teatro
Stabile di Torino), recite: 27-30 marzo 2014.
Come nel caso dei precedenti laboratori dedicati all’Arturo Ui e al Ratto d’Europa, agendo in parallelo alla programmazione dei due spettacoli sopra elencati (Il servitore di due padroni e Operette morali) e applicandosi in assoluta autonomia sugli spunti drammaturgici offerti dal canovaccio goldoniano originalee dal corpus delle operette
leopardiane, ogni gruppo di lavoro che prenderà parte al progetto si eserciterà nella composizione di un copione
e nella sua messinscena.
Il servitore di due padroni
di Carlo Goldoni
In bilico tra un teatro di maschere e d’attori –curva discendente della bisecolare illustre parabola della italianissima
commedia dell’arte – e il mito di una nuova scena regolata – frutto dell’abile gioco combinatorio di un autore che,
sulla scorta degli ormai canonici modelli francesi di Molière e Marivaux, vuol tornare a rivestire il ruolo di demiurgo
dello spettacolo –, Il servitore di due padroni (1745), funambolica e ipertrofica commedia degli equivoci e degli inganni, dei travestimenti, delle menzogne e delle agnizioni finali, si colloca a metà del percorso di riforma drammaturgica
intrapreso da Carlo Goldoni, in ideale equilibrio tra i suoi primi scenari risalenti alla fine degli anni Trenta e il suo
capolavoro, emblema del “teatro riformato”: La locandiera (1753).
Nel Servitore, sebbene oggi leggibile nella forma di una commedia regolare in tre atti, ancora domina la presenza
delle maschere e degli interpreti che sotto ad esse si celano, tanto che il testo nacque da una suggestione di Antonio
Sacchi, noto Arlecchino del XVIII secolo, che, a metà degli anni Quaranta, si rivolse a Carlo Goldoni commissionandogli qualche soggetto o scenario. Non per nulla, in un primo momento il drammaturgo si limitò a scrivere, dei tre atti
che comprendono Il servitore di due padroni, solamente tre o quattro scene. Elaborò, sostanzialmente, una sorta di
ibrido, tra commedia e scenario, ma capace di raggiungere subito un buon successo di pubblico, per divenire poi un
copione fatto e finito atto alle stampe.
Rimanendo in equilibrio precario tra commedia dell’arte e drammaturgia pre-borghese, Il servitore di due padroni
ben si presta così a far esperienza della complessa “riforma goldoniana”, sempre giocata tra i due poli di “Mondo” e
“Teatro”, fra esigenze della scena e desiderio di interpretare, nel microcosmo ricreato sulle assi del palcoscenico, la
cruda realtà, caratterizzata, alla metà del Settecento, dall’emergere di una nuova classe, la borghesia, e dal tramonto
del ceto dominante, l’aristocrazia. Per dirla con Latella, infatti, «Arlecchino è il nostro Amleto».
Partendo dall’articolato orizzonte storico, teatrale e letterario che viene ancora offerto a noi dall’opera di Goldoni,
in parallelo con la nuova messinscena del Servitore di due padroni firmata da Antonio Latella per Emilia Romagna
Teatro Fondazione, tutta incentrata – afferma il regista – sul tema della «menzogna» dietro alla quale resta sospeso il
«vuoto, graffiato dal sorriso beffardo delle maschere», si vuole proporre agli studenti degli istituti superiori di secondo grado di Modena e provincia di prender parte a un laboratorio drammaturgico-performativo che, nell’arco di un
percorso articolato in un incontro teorico di presentazione e cinque incontri operativi da svolgersi durante l’anno, li
conduca a elaborare una breve riscrittura della commedia goldoniana e a metterla concretamente in scena.
Operette morali di Giacomo Leopardi
Tradizionalmente salutato come uno dei vertici della riflessione filosofica leopardiana, ineguagliabile capolavoro di
una prosa ambigua tessuta discienza e humour, le Operette morali, frutto del primo silenzio poetico dell’autore recanatese e, in seguito, della sua ultima e cupa stagione di scrittura, rappresentano il più illustre esempio della tradizione
letteraria e dialogica del pensiero filosofico italiano del XIX secolo, ironicamente e “debolmente” posta in opposizione
a certi organici e idealistici antropocentrismi del nostro Ottocento, come al travagliato, ma stilisticamente limpido,
cattolicesimo sia di memoria petrarchesca sia di rinnovato afflato manzoniano dominanti nella nostra res publica
letteraria coeva.
A partire dal Dialogo della Natura e di un Islandese o dal Cantico del Gallo silvestre, già presenti nella prima edizione
del 1824, stesa e pubblicata in un lampo con le prime 20 operette sorte miracolosamente dalla penna dell’autore in
appena un anno, fino al Dialogo di un venditore di almanacchi o alla palinodia semiseria ed estrema a un tempo del
Dialogo di Tristano e di un amico, exempla preclari dell’ultimo e più radicale Leopardi, le Operette morali inquadrano e
fissano il complesso orizzonte filosofico e antropologico proprio del poeta recanatese, permettendo in prima battuta
ai loro fruitori di definirne l’articolato percorso di sviluppo. Al contempo, l’iridescente silloge leopardiana consente di
far prova diretta di quella eccentrica tradizione filosofica italiana che ha nel dialogo (da Campanella a Parini) e nei modi
ironici e di crudo realismo (da Machiavelli a Giordano Bruno) la sua propria cifra stilistica – una tradizione “stravagante”
capace, entro una storia letteraria nazionale tutta fatta di carte e poco incline ad aprirsi alle variegate forme della parola
detta, di rinascere abilmente in voce, ancorché lessicalmente precisa e sintatticamente raffinata e aspra, recuperando
direttamente i modelli dell’antica letteratura filosofica greca, da Platone a Luciano di Samosata.
Partendo dalla capitale opera di Leopardi, in parallelo con la messinscena delle Operette morali firmata da Mario
Martone in scena al Teatro Storchi di Modena nella stagione 2013-2014 – spettacolo segnato, secondo il regista, dalla
volontà di esplorare la«natura teatrale nascosta» del testo leopardiano, letto «con lo sguardo del teatro del Novecento
e della drammaturgia nostra contemporanea» –, si vuole proporre agli studenti degli istituti superiori di secondo grado
di Modena e provincia di prender parte a un laboratorio drammaturgico-performativo che, nell’arco di un percorso
articolato in un incontro teorico di presentazione e cinque incontri operativi da svolgersi durante l’anno, li conduca a
elaborare una breve riscrittura di uno o più dialoghi leopardiani e occuparsi della relativa messinscena.
14
29 dicembre 2013 ore 16
5 gennaio 2014 ore 16
16 febbraio 2014 ore 16
IL RE PESCATORE ERNESTO RODITORE, 20 DECIBEL
di Pasquale Buonarota
di Fabiana Ruiz Diaz
GUARDIANO
e Alessandro Pisci
e Giacomo Costantini
regia Nino D’Introna e Giacomo
con Fabiana Ruiz Diaz
DI PAROLE
Ravicchio
e Giacomo Costantini
con Pasquale Buonarota,
Elena Campanella
e Alessandro Pisci
Fondazione Teatro Ragazzi
e Giovani Onlus
teatro d’attore
dai 4 anni
di e con Guido Castiglia
regia Guido Castiglia
musiche originali Alberto Zoina
Nonsoloteatro
Teatro d’attore
dai 4 anni
messa in scena Louis Spagna
ricerca acrobatica Catherine Magis
Circo ElGrito
Circo
Per tutti
9 marzo 2014 ore 16
LA PIETRA
E IL BAMBINO
testo Guia Risari
regia e scene Fabrizio Montecchi
con Domenico Sannino
e Laura Zeolla
musiche Michele Fedrigotti
Teatro Gioco Vita
Teatro d’ombre e d’attore
dai 3 anni
Informazioni e biglietteria
Abbonamento a 4 spettacoli (Storchi)
intero € 26 ridotto bambini fino a 12 anni € 16
ridotto secondo/terzo bambino € 13
riduzione CartaInsieme € 22 riduzione CartaInsieme € 12
riduzione CartaInsieme € 9
Biglietti
Bambino fino a 12 anni € 5 Adulto € 8
Sconto di € 1 per i possessori di CartaInsieme Conad
Informazioni
Ufficio Teatro Ragazzi e Giovani 059.2136055 [email protected]
Eventuali note:
TITOLO DELLO SPETTACOLO
da inviare per fax :059-2138252
oppure 059.234979 (solo recite serali)
oppure via mail a [email protected]
Stagione 2013-2014
SCHEDA DI PRENOTAZIONE
EMILIA ROMAGNA
TEATRO FONDAZIONE
TEATRO STABILE
PUBBLICO REGIONALE
.............................................................................................................................
Referente .............................................................................................................................
TEATRO
DATA
E ORA
RAGAZZI
CLASSE/I
NOTE
Per informazioni sugli spettacoli e modalità di prenotazione:
Ufficio Teatro Ragazzi e Giovani 059.2136055
[email protected]
INSEGNANTI
NUMERO POSTI PRENOTATI
E-mail scuola o privato .............................................................................................................................
Telefono/Fax
Indirizzo Scuola Via..............................................................
Cap ............. Città .........................
.............................................................................................................................
Scuola