ROTOPALCO TEATROSCUOLA STAGIONE 2013.2014 EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE TEATRO STABILE PUBBLICO REGIONALE Redazione: Luigi Pedroni, Diletta Venturelli Grafica e disegni: Antonella Battilani Emilia Romagna Teatro Fondazione Sede legale: Largo Garibaldi 15 - 41124 Modena Sede organizzativa: viale Carlo Sigonio 50/4 – 41124 Modena Tel. 059-2136011 – Fax 059.2138252 Email: [email protected] www.emiliaromagnateatro.com EDITORIALE TEATRO: ISTRUZIONI PER L’USO Nelle scorse stagioni abbiamo titolato questa pubblicazione Spettatori di domani, nella convinzione che il bisogno di teatro debba restare una delle priorità per una società che deve misurare il proprio grado di civiltà anche per la proposta culturale che esprime. I tempi non sono certo favorevoli e le gravi difficoltà economiche sono diventate un ostacolo allo sviluppo del settore della cultura e delle arti, ma questo non può farci rinunciare alla proposta rivolta alle Scuole, nella convinzione che il teatro possa dare un importante contributo al processo di formazione del cittadino. La Stagione rivolta agli spettatori più giovani si apre con Storie appese a un filo della compagnia Teatro del Canguro. Dopo il successo della scorsa stagione con Peter Pan, il regista Lino Terra porta in scena utilizzando l’affermata e suggestiva tecnica del teatro di figura, un nuovo spettacolo che racconta le divertenti vicende di una corda attorcigliata che tenta di trovare “il bandolo della sua matassa”. Dalle storie di una corda, si passa alle vicende di uno dei più grandi eroi della letteratura classica con lo spettacolo Ulisse, chi era costui? della compagnia Tanti Cosi Progetti in collaborazione con il Teatro degli Accettella, che vede protagonista Danilo Conti, nel ruolo dell’astuto Ulisse, dotato di uno straordinario senso pratico e una grande curiosità, capace di risolvere ogni ostacolo con successo grazie al suo incredibile genio. Con La storia di un punto, la compagnia Eventi Culturali propone un’originale e mai prima d’ora raccontata storia del mondo. Una cronaca di uno spazio primordiale, immenso, bianco e silenzioso, di un piccolo punto nero che lo abita e del provvidenziale arrivo di una punta: è da queste premesse che, attraverso oggetti, videoproiezioni e l’interazione dei piccoli spettatori si racconterà la storia del mondo. Permetterà di indagare sull’irrinunciabile valore dell’intelligenza, dell’istinto e della generosità, lo spettacolo LULÙ della compagnia Latoparlato, un racconto originale che susciterà incanto e meraviglia e, in un crescendo di curiosità e stupore, ci incoraggerà ad avere fiducia nelle nostre qualità. La Baracca – Testoni Ragazzi porta in scena uno delle più popolari fiabe per ragazzi: Cappuccetto Rosso. Una rilettura della vicenda in cui i due attori in scena raccontano la favola di Cappuccetto Rosso giocando e interpretando i personaggio e litigandosi il ruolo più ambito: quello del lupo. Una storia di luoghi misteriosi, dove paura e coraggio corrono insieme. A concludere la stagione di Teatro Ragazzi lo spettacolo Cenerentola all’opera, liberamente tratto da “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini, libretto di Jacopo Ferretti e portata in scena dal C.T.A. di Gorizia. Una rappresentazione inedita di Cenerentola, raccontata dall’entusiasmo e dalla passione di Angela, una sarta di scena che conosce perfettamente tutte le canzoni dell’opera e decide di metterla in scena sul suo tavolo di lavoro, con quello che ha a disposizione: manichini, stoffe, scatole, bozzetti, modelli. L’opera viene proposta non solo raccontando la storia di Cenerentola, ma anche tentando di spiegare questo genere di teatro, e il mondo che gli ruota intorno: dati storici, ma anche manie, mode, aneddoti divertenti che hanno accompagnato il successo dell’opera. Per il teatro destinato ai ragazzi delle Scuole Medie Superiori, le proposte spaziano da titoli più classici ad altri più contemporanei. Ad aprire la rassegna sarà Viva l’Italia - le morti di Fausto e Iaio, spettacolo di Roberto Scarpetti per la regia di César Brie. Un testo nuovo, un nuovo autore e un teatrante di lungo corso come César Brie racconteranno uno degli episodi più oscuri ed emblematici del nostro paese, affinché attraverso le emozioni, i sentimenti e la disperazione di persone reali si possa vivere un’esperienza di teatro civile. Segue per la regia di Antonio Latella Il Servitore di due padroni, la nuova produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, dalla commedia di Carlo Goldoni. Latella, dopo aver diretto Un tram che si chiama desiderio, riparte da Goldoni per una versione del Servitore che rappresenta una totale riscrittura che prende forza dalla nostra tradizione per lanciarsi in avanti, nel tempo che deve venire con lo scopo di parlare con la forza della tradizione all’uomo contemporaneo. Dopo Freddo e Ifigenia in Aulide, Marco Plini torna al Teatro delle Passioni firmando la regia di Himmelweg – la via del Cielo. Lo spettacolo parte da un testo di Juan Mayorga che contiene una grande quantità di suggestioni sulla realtà e le sue manipolazioni in relazione alla Shoah e che conserva – afferma il regista – una memoria livida e non patetica utile ad un pubblico giovane che ormai si riferisce alla deportazione come un evento storico lontano e irripetibile, sepolto in un punto della storia distante e nebuloso. Per la regia di Massimo Castri a cui la stagione è dedicata, e in collaborazione con Marco Plini, andrà in scena al Teatro Storchi La Cantatrice Calva, dal celebre testo di Ionesco che racchiude in sé le istanze di un movimento teatrale che abbandona il polveroso accademismo del teatro borghese. In scena saranno due coppia inglesi a rappresentare gli archetipi della borghesia parlando in un tipico salotto borghese senza però essere in grado di comunicare. Dopo il successo de La resistibile ascesa di Arturo Ui che lo ha visto in scena acconto a Umberto Orsini, Luca Micheletti presenta il suo allestimento de La Metamorfosi di Kafka che lo stesso autore definisce come un ricco e abile strumento per raccontare un’esperienza di “disabilità” metaforica e universale. In questo modo, attraverso il teatro, lo spettacolo diventa un laboratorio di analisi non soltanto dei sententi del protagonista ma anche di tutti coloro che si confrontano con la diversità e la difficile strada dell’esistenza. Gradito ritorno sul palco del Teatro Storchi per la compagnia scozzese Charioteer Theatre, diretta da Laura Pasetti, con lo spettacolo in lingua inglese Treasure Island, un viaggio a bordo del vascello dei pirati per riscoprire e ritrovare se stessi. È infatti quello che accadrà a Jim, il protagonista dello spettacolo, che intraprenderà un viaggio in luoghi sconosciuti e pericolosi alla ricerca di qualcosa di prezioso: la propria identità. Un viaggio e un’avventura che simboleggerà metaforicamente il passaggio attraverso la porta che lo divide dall’età adulta, che gli permetterà di trovare in se stesso il coraggio di crescere. Canzoni, zuffe, risate, ma anche intrighi, tradimenti e colpi di scena saranno gli ingredienti principali a cui assisteranno i giovani spettatori, la ciurma di quest’avventura. L’ultimo appuntamento della stagione sarà con le Operette morali, nuovo allestimento per la regia di Mario Martone che da un capolavoro della letteratura italiana ha tratto uno degli spettacoli di maggior successo degli ultimi anni. Le Operette morali rappresentano in questa messa in scena una perfetta orchestrazione di toni sulla vita e sulla morte in cui l’uomo si muove all’interno di una natura cieca, dalla quale non potrà ottenere nulla. TEATRO RAGAZZI TEATRO GIOVANI - RECITE SERALI Le prenotazioni sono aperte a partire da martedì 24 settembre. Modalità di prenotazione: spedire il modulo sul retro via fax al numero 059/2138252 o 059/245332, oppure via e-mail a teatro.ragazzi@ emiliaromagnateatro.com. La prenotazione sarà confermata tramite fax o via mail. Ritiro biglietti: presso la Biglietteria del Teatro Storchi prima dell’inizio dello spettacolo. Biglietti: Ragazzi € 5.00 – Insegnanti: 2 biglietti omaggio per ogni classe e per eventuali accompagnatori di bambini disabili e certificati. Per informazioni: Ufficio Teatro Ragazzi 059/2136055 [email protected] TEATRO GIOVANI – RECITE POMERIDIANE Le prenotazioni sono aperte a partire da martedì 24 settembre. Modalità di prenotazione: spedire il modulo sul retro via fax al numero 059/2138252 o 059/245332, oppurevia e-mail a teatro.ragazzi@ emiliaromagnateatro.com. La prenotazione sarà confermata tramite fax o via mail. Ritiro biglietti: entro il 25 ottobre per gli spettacoli fino a gennaio 2014, entro il 17 gennaio per gli spettacoli da febbraio a maggio 2014. Si consiglia di fissare un appuntamento con la biglietteria (059/2136021) Biglietti: TEATRO STORCHI € 12,00 tranne gli spettacoli fuori abbonamento TEATRO DELLE PASSIONI € 9,00 Insegnanti: 1 omaggio ogni 15 studenti Per informazioni: Ufficio Teatro Ragazzi 059/2136055 [email protected] ORARIO BIGLIETTERIA TEATRO STORCHI Largo Garibaldi, 15 dal martedì al venerdì ore 10.00 - 14.00 Sabato ore 10.00 - 13.00 La biglietteria sarà aperta dal 17 settembre. I biglietti per tutti gli spettacoli serali della stagione 2013/2014 saranno in vendita al pubblico non abbonato da martedì 15 ottobre 2013. Modalità di prenotazione: telefonare alla biglietteria del teatro (059/2136021) dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 o mandare un fax allo 059/234979. Ritiro biglietti: È necessario ritirare i biglietti almeno un mese prima della data dello spettacolo. Biglietti: TEATRO STORCHI € 12,00 tranne gli spettacoli fuori abbonamento TEATRO DELLE PASSIONI € 9,00 Insegnanti: 1 omaggio ogni 15 studenti Biglietto genitori accompagnatori degli studenti residenti fuori Modena: € 12,00 per gli spettacoli allo Storchi e € 9,00 per gli spettacoli al Teatro delle Passioni. Aggiungere i nominativi alle prenotazioni delle scuole. ABBONAMENTI RIDOTTI PER STUDENTI STORCHI QUATTROCARD PASSIONI 6 PASSIONI 10 CARTA TEATRO CARNET 7 TAGLIANDI Platea, balconata e palco Prima e seconda galleria € 40,00 € 48,00 € 70,00 € 60,00 € 108,00 € 65,00 Vendita abbonamenti: da martedì 17 settembre 2013. Solo per gli abbonati è possibile acquistare i biglietti per gli altri spettacoli dal 15 ottobre. Per informazioni: Biglietteria 059/2136021 In caso di annullamento di uno spettacolo, il biglietto sarà rimborsato solo ed esclusivamente entro 10 giorni dalla data dello spettacolo annullato. Dopo tale scadenza non sarà possibile in alcun modo procedere al rimborso. Per evitare disagi organizzativi comunicare eventuali disdette il prima possibile. 2 EATRO RAGAZZI GLI SPETTACOLI Mercoledì 15 e Giovedì 16 gennaio ore 10 Teatro Storchi STORIE APPESE A UN FILO regia Lino Terra con Marco Marconi, Lorella Rinaldi, Rebecca Murgi musiche Luca Losacco Produzione Teatro del Canguro fascia d’età: 4 - 10 anni tecnica utilizzata: teatro di figura durata: 60 minuti C’era una volta una corda, una povera corda che, per troppa fretta o per troppa distrazione, si era irrimediabilmente confusa, arruffata, attorcigliata, imbrogliata, ingarbugliata, avvolta su se stessa, appallottolata. Questo può capitare spesso e non solo alle corde: può succedere a tutti di cadere in una grande confusione così come si piomba giù da un precipizio per accorgersi poi di quanto sia difficile risalire. Quando questo succede non è facile ritrovare il “bandolo della matassa”, sarebbe a dire che, ad esempio, per la nostra corda attorcigliata non è facile riconoscere il suo capo e la sua coda. Occorre dipanare bene ogni intreccio ed assecondare ogni più piccola curva se si vuole arrivare… alla fine della storia. È necessario “tirare tutti i fili” affinché si possano comprendere fino in fondo le vicende che accompagnano i tanti intrichi e i tanti misteriosi grovigli. La corda pian piano prova a srotolarsi e, come un serpente avvinghiato su di un ramo, cerca la strada più giusta verso l’alto o verso il basso o verso la parte che sembra più idonea per procedere spedita “incontro al suo destino”. L’assistono due attori – animatori che, a seconda delle forme che la corda assume nel suo percorso, e a seconda di ciò che s’incontra lungo il cammino, troveranno lo spunto per raccontare altri personaggi, altri luoghi e situazioni, altre piccole storie. Storie appese al filo come i panni stesi al sole ad asciugare… parole che si rincorrono come una matassa che si distende e che pian piano ritrova la sua lineare conclusione, frasi sospese che possono anche andare contro senso. Lo spettacolo cerca di coinvolgere i bambini attraverso un linguaggio surreale e divertente che ricorda quello usato per gioco dai più piccoli, dove la parola può assumere un senso diverso, esasperato e/o distorto e/o assurdo. http://vimeo.com/27151953 Martedì 11 febbraio ore 10 Teatro Storchi ULISSE, CHI ERA COSTUI? regia Danilo Conti con Danilo Conti e Antonella Piroli Produzione Teatro Accettella in collaborazione con Tanti Cosi Progetti fascia d’età: 8 - 14 anni tecnica utilizzata: Teatro di narrazione e di figura durata: 60 minuti L’eroe, nella mitologia greca, è sovente un semidio, uomo o donna figlio di una divinità e una persona mortale; in casi eccezionali può essere anche, come Ulisse, un uomo comune, con coraggio e arguzia decisamente superiori alla norma. Ulisse certamente rappresenta l’uomo moderno: uno straordinario senso pratico e una grande curiosità, uniti al suo incredibile genio, lo rendono capace di risolvere ogni ostacolo con successo. Spesso eroe e mito si intrecciano: l’eroe è accompagnato durante tutto il suo percorso da figure leggendarie e mitologiche. Il ciclope Polifemo, la maga Circe, Eolo Dio dei Venti, le Sirene, la discesa nel regno dei morti, sono solo alcuni momenti del viaggio per mare che Ulisse intraprende per ritornare a Itaca dopo la guerra di Troia. Ulisse attraversa il mare del tempo, un tempo di natura qualitativa, poco importa se il suo viaggio sia durato 10 anni o 10 secondi, saremo noi posteri a misurare in termini di quantità. I temi Ulisse (chi era costui) sono di diversa natura, per suggerirne alcuni: lo sguardo, quello dei soldati greci che spiano da dentro il cavallo, quello di Polifemo, di Ulisse e dei suoi compagni che scrutano l’orizzonte, dei Proci invasi dal terrore per la morte imminente; la sfera, il mondo, l’occhio dall’esterno, il tentativo di rendere perfetto un progetto: il viaggio, verso l’ignoto, ma anche di ritorno a casa; gli oggetti: figure che animano la scena, la loro genesi, la loro funzione, il rapporto con gli attori, con lo spazio scenico, con la musica e la luce. 3 http://www.youtube.com/watch?v=0pRCI-ke2d8 Martedì 25 e mercoledì 26 febbraio ore 10 Teatro Storchi LA STORIA DI UN PUNTO testo e regia Marco Renzi con Stefano Leva e Lorenzo Palmieri musiche originali Rodolfo Spaccapaniccia Produzione Eventi Culturali fascia d’età: 5 - 10 anni tecnica utilizzata: Teatro d’attore, con oggetti, videoproiezioni e interazione con il pubblico durata: 55 minuti La vera, incredibile e mai prima d’ora raccontata, storia del mondo. Cronaca di uno spazio primordiale, immenso, bianco e silenzioso, di un piccolo punto nero che lo abita, della sua solitudine e del suo scoramento. Di una provvidenziale punta che arriva, del loro incontro, di tanti puntini scalmanati che nascono e che prendendosi per mano incredibilmente diventano linee. Fatti di linee curiose che incastrandosi vanno a formare delle inaspettate figure geometriche, che mosse da irrefrenabile attrazione, si compongono disegnando il mondo delle origini, quello in bianco e nero. Storia della prima pioggia, dell’arcobaleno, della scoperta dei colori e di Nerone, il tiranno che li tiene prigionieri. Peripezie della più spettacolare evasione, di colori fuggiaschi che dipingono il mondo intero. L’ira di Nerone, le armate che avanzano e si dispongono. Storia della più lunga e incruenta battaglia che l’umanità abbia mai conosciuto. Di una guerra che ancora oggi si combatte, ogni ora e ogni minuto, e per la quale nessuna goccia di sangue è stata mai versata. Mercoledì 5 e giovedì 6 marzo ore 10 Teatro Storchi LULÙ http://www.youtube.com/watch?v=Y3cPylWlcoY regia Claudio Milani con Claudio Milani Produzione Latoparlato fascia d’età: 3 - 7 anni tecnica utilizzata: Teatro di narrazione e pupazzi durata: 60 minuti In questa storia ci sono tre fratelli nati in un mattino d’estate, dopo una notte piena di lucciole. Il destino li separerà, conducendoli per tre strade diverse. Ma darà loro tre doni - intelligenza, istinto, cuore - sufficienti per cavarsela, diventare grandi e finalmente ritrovarsi, affrontando perfino uno Stregone che può farsi grande come una montagna. Quando la notte sarà più buia, arriveranno le lucciole a indicare loro la strada. E Lulù? Lulù è lo spirito del bosco. È tutto azzurro e blu, come il cielo, il mare e l’acqua della sorgente. Ha gli occhi rotondi, la pancia rotonda e il cuore grande. A Lulù piace: volare sopra al bosco, scavare gallerie, mangiare. Ma la cosa che sa fare meglio è far nascere le lucciole. Dalla sua pancia. Tutti sanno che esiste, ma pochissimi lo hanno visto. Per vederlo bisogna essere molto fortunati. E voi, siete fortunati? L’incanto e la meraviglia suscitati dalle straordinarie vicende dei tre piccoli protagonisti accompagnano gli spettatori, in un crescendo di curiosità e stupore, fino all’epilogo della storia, nel quale tutto si ricompone e l’attesa viene ampiamente ripagata da un arrivo sorprendente. Un racconto sull’irrinunciabile valore dell’intelligenza, dell’istinto e della generosità, che ci incoraggerà ad avere fiducia nelle nostre qualità. 4 WORKSHOP Mercoledì 19 marzo ore 10 Teatro Storchi TREASURE ISLAND tratto dal romanzo di Robert Louis Stevenson drammaturgia e regia Laura Pasetti con cast in via di definizione Produzione Charioteer Theatre spettacolo in lingua inglese fascia d’età: 12 - 18 anni tecnica utilizzata: teatro d’attore in lingua inglese e italiana durata: 70 minuti IN VIAGGIO CON I PIRATI ALLA SCOPERTA DI SE STESSI E DEL MONDO Jim, che ha perso da poco il padre, si trova allo sbando e senza riferimenti. La scuola lo annoia e non è interessato a nulla. Un giorno, dopo l’ennesimo rimprovero, viene allontanato dalla classe. Sarà proprio allora che isolato e fortemente arrabbiato con tutti, farà un incontro straordinario: 4 pirati chiederanno il suo aiuto per cercare il tesoro del Capitano Flint. Jim si ritroverà catapultato in un mondo surreale dove ogni cosa può diventare un’altra. L’immaginazione sarà la nave su cui imbarcarsi: l’unica possibilità rimastagli per liberarsi delle proprie paure. Ogni pirata gli offrirà una chiave di lettura della vita e Jim dovrà scegliere a chi credere e di chi fidarsi per raggiungere l’isola del tesoro e trovare se stesso. Canzoni, zuffe, risate, ma anche intrighi, tradimenti e colpi di scena. Lo spettacolo prevede una condensazione dei temi principali e la drammatizzazione del romanzo di Stevenson come un percorso che coinvolge l’intero pubblico dove la platea diventa la nave e l’isola è l’evocazione dell’immaginario nascosto in ciascuno di noi. Il pubblico sarà a bordo, in viaggio con Jim. Isseremo la bandiera dei pirati e faremo rotta verso ciò che non conosciamo. Le avventure di Jim riproducono la forma del viaggio di ricerca, un viaggio in luoghi sconosciuti e pericolosi alla ricerca di qualcosa di prezioso: la propria identità. Jim attraversa metaforicamente la porta che lo divide dall’età adulta, lasciando la madre e trovando in se stesso il coraggio di crescere. Lo spettacolo Treasure Island è supportato da un laboratorio da svolgersi tra dicembre e gennaio che permetterà agli studenti e agli insegnanti di prepararsi alla visione dello spettacolo. A seguito della visione dello spettacolo, la regista Laura Pasetti e gli attori sono disponibili a rimanere in Teatro per discutere insieme agli studenti delle tematiche dello spettacolo. Gli attori si concentreranno sulle domande sollevate dagli studenti e stimoleranno la conversazione riguardo alle scelte d’interpretazione dei personaggi. Verranno inoltre approfondite le scelte drammaturgiche e la struttura del verso. I workshop e i seminari sono condotti in lingua Inglese. Per ulteriori informazioni o prenotazioni: 059.2136055 [email protected] Mercoledì 2 e Giovedì 3 aprile ore 10 Teatro Storchi CAPPUCCETTO ROSSO regia Fabio Galanti con Carlotta Zini e Fabio Galanti luci Alex Bertacchi costumi Tanja Eick scenografie Fabio Galanti ed Enrico Montalbani Produzione La Baracca – Testoni Ragazzi fascia d’età: 3 - 7 anni tecnica utilizzata: Teatro d’attore e narrazione durata: 55 minuti Un lupo e una bambina o una lupa e un bambino? Cosa importa, l’importante è vivere la storia che tutti noi conosciamo e che ci sorprende sempre. Una storia piena di luoghi misteriosi, dove la paura e il coraggio corrono insieme. Due attori in scena si raccontano la popolare fiaba, giocando ad interpretarne i personaggi e litigandosi il ruolo più ambito: quello del lupo. Con “C’era una volta una piccola, dolce bimba di campagna…” inizia un gioco di narrazione nel quale i protagonisti diventano lupo o lupa, bambino o bambina, entrando ed uscendo dal racconto più volte, proprio come fanno i bambini quando insieme giocano al “facciamo che io ero...”. Una sequenza di scene che, tra corse, rincorse e tante risate, ricostruisce il percorso di Cappuccetto Rosso nel bosco. Alla storia fa da cornice una scenografia semplice, con grandi pannelli di legno che si piegano, si trasformano diventando lo sfondo della narrazione come fossero pagine di un libro illustrato, e che insieme a pochi elementi essenziali (un cuscino rosso, un cestino e degli arbusti di legno), suggeriscono le immagini di luoghi e personaggi. In un susseguirsi di azioni rapide e divertenti i due attori si rincorrono fino ad arrivare alla pancia del lupo, dalla quale usciranno con la voglia di rivivere nuovamente la storia, così come ogni bambino alla fine del libro chiede alla sua mamma di rileggerlo ancora una volta insieme. 5 http://www.youtube.com/watch?v=MYrLd0KpLaU Mercoledì 9 aprile ore 10 Teatro Storchi In collaborazione con il Teatro Comunale Luciano Pavarotti CENERENTOLA ALL’OPERA Cenerentola all’Opera http://www.youtube.com/watch?v=kieuiDpC0_Q liberamente tratto da “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini, libretto di Jacopo Ferretti ideazione, testo e regia Antonella Caruzzi con Serena Di Blasio musiche Gioacchino Rossini editing audio e progetto luci Claudio Parrino Produzione C.T.A. Gorizia fascia di età: 6 - 12 anni tecnica utilizzata: teatro d’attore,teatro di Figure e musica durata: 55 minuti Entriamo nella sartoria di un teatro d’opera. Da qualche parte si sta provando “La Cenerentola” di Rossini, e Angela, mentre lavora ai costumi per i cantanti, ascolta. L’opera le piace, le piace immensamente, e Angela, presa dall’entusiasmo, ce la racconta lei, mettendola in scena sul suo tavolo di lavoro, con quello che ha a disposizione: manichini, stoffe, scatole, bozzetti, modelli. Angela la conosce bene l’opera, ha sentito tutte le prove: la sa praticamente a memoria e sembra conoscere bene anche questo genere di spettacolo, e la sua storia. Così, a modo suo, ce la introduce. E ce la fa “leggere” attraverso il gioco leggero, divertente e divertito, di un raccontare per i bambini così come fanno i bambini, utilizzando le cose con le quali hanno un rapporto quotidiano e che conoscono bene. E qui si racconta il gioco comico e gioioso, e insieme struggente, di arie, duetti, quintetti, recitativi, cavatine. L’opera viene proposta non solo raccontando la storia di Cenerentola, ma anche tentando di spiegare questo genere di teatro, e il mondo che gli ruota intorno: dati storici, ma anche manie, mode, aneddoti divertenti che hanno accompagnato il successo dell’opera. L’Uccello di fuoco SPETTACOLI IN COLLABORAZIONE CON IL TEATRO COMUNALE LUCIANO PAVAROTTI Venerdì 25 ottobre 2013 ore 10 Teatro Comunale Luciano Pavarotti L’UCCELLO DI FUOCO Spettacolo di teatro-danza e narrazione regia Giulia Zeetti di e con Cecilia Ventriglia e Giulia Zeetti scenografie Gianni Ferri e Ayumi Makita costumi Ayumi Makita Produzione ART NIVEAU fascia d’età: 4 – 10 anni tecnica utilizzata: teatro di narrazione, danza e musica durata: 65 minuti Lo spettacolo si è ispirato all’omonima leggenda russa in cui un principe, Ivan, con l’aiuto dell’uccello di fuoco libera dalle grinfie del cattivo Kascej la principessa Vassilissa. In scena, protagonisti della narrazione sono Corpo e Voce, contenitori di musica, movimento e colore. Un’atmosfera magica in cui i canti, i corpi e le loro trasformazioni, invitano i piccoli spettatori a colorare, con la loro fantasia, i luoghi, i personaggi e le emozioni di una fiaba senza tempo. Prima dell’inizio dello spettacolo si terrà un piccolo laboratorio di origami dove verrà insegnato a creare da un semplice foglio di carta una pietra magica, necessaria durante la narrazione. Mercoledì 9 aprile 2014 ore 10 Teatro Storchi CENERENTOLA ALL’OPERA Liberamente tratto da “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini libretto di Jacopo Ferretti ideazione, testo e regia Antonella Caruzzi con Serena Di Blasio musiche Gioacchino Rossini editing audio e progetto luci Claudio Parrino Produzione C.T.A. Gorizia fascia di età: 6 - 12 anni tecnica utilizzata: teatro d’attore, teatro di figure e musica durata: 55 minuti Cenerentola all’opera, liberamente tratto da “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini, libretto di Jacopo Ferretti e portata in scena dal C.T.A. di Gorizia è una rappresentazione inedita di Cenerentola, raccontata dall’entusiasmo e dalla passione di Angela, una sarta di scena che conosce perfettamente tutte le canzoni dell’opera e decide di metterla in scena sul suo tavolo di lavoro, con quello che ha a disposizione: manichini, stoffe, scatole, bozzetti, modelli. L’opera viene proposta non solo raccontando la storia di Cenerentola, ma anche tentando di spiegare questo genere di teatro, e il mondo che gli ruota intorno: dati storici, ma anche manie, mode, aneddoti divertenti che hanno accompagnato il successo dell’opera. CONSIGLI DI LETTURA DELLA BIBLIOTECA COMUNALE ANTONIO DELFINI IL TEATRO IN BIBLIOTECA Gli spettacoli in rassegna sono spesso tratti da libri per l’infanzia e da fiabe. Le Biblioteche del Comune di Modena sono il luogo in cui letteratura e teatro si incontrano. In particolare, la Biblioteca Antonio Delfini raccoglie, seleziona e mette in mostra i suggerimenti di lettura riferiti agli spettacoli proposti. LETTURE IN SALA DELLE STORIE Gli spettacoli della rassegna di Teatro Ragazzi di Emilia Romagna Teatro Fondazione saranno lo spunto per invitare gli attori a sedersi sulla Poltrona del Narratore nella Sala delle Storie della Biblioteca Delfini per leggere una storia. Il calendario degli incontri, a ingresso libero, verrà diffuso dalla Biblioteca Delfini a partire dal mese di ottobre e sarà distribuito presso il Teatro Storchi in occasione di tutti gli spettacoli della rassegna. info: Biblioteca civica Antonio Delfini c.o Canalgrande 103 tel. 059 2032940 www.comune.modena.it/biblioteche Teatro del Canguro STORIE APPESE A UN FILO Mercoledì 15 e giovedì 16 gennaio TEATRO STORCHI ART NIVEAU LULÙ L’UCCELLO DI FUOCO Charioteer Theatre TREASURE ISLAND Mercoledì 19 marzo TEATRO STORCHI Latoparlato Mercoledì 5 e giovedì 6 marzo TEATRO STORCHI Venerdì 25 ottobre Teatro Comunale EATRORAGAZZIMODENA STAGIONE20132014 Eventi Culturali INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Ufficio Teatro Ragazzi e Giovani: 059-2136055 Fax: 059-2138252 Email: [email protected] Le prenotazioni sono aperte a partire dal 24 settembre. LA STORIA DI UN PUNTO Martedì 25 e mercoledì 26 febbraio TEATRO STORCHI Teatro Accettella/ Tanti Cosi Progetti ULISSE, CHI ERA COSTUI? Martedì 11 febbraio TEATRO STORCHI TEATRO STORCHI Largo Garibaldi, 15 - Tel. 059-2136011 BIGLIETTI Ragazzi: € 5,00 Insegnanti: 2 omaggi per ogni classe C.T.A. Gorizia CENERENTOLA ALL’OPERA Mercoledì 9 aprile TEATRO STORCHI La Baracca – Testoni Ragazzi CAPPUCCETTO ROSSO Mercoledì 2 e giovedì 3 aprile TEATRO STORCHI TEATRO STORCHI Stagione teatrale 2013 / 2014 20 - 21 MARZO DAL 16 AL 18 GENNAIO di Heiner Müller regia Valter Malosti con Laura Marinoni, Valter Malosti Fondazione del Teatro Stabile di Torino di Juan Mayorga regia Marco Plini con Giusto Cucchiarini, Marco Maccieri, Luca Mammoli e con i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori di Reggio Emilia e Scandiano Centro Teatrale MaMiMò, Corte Ospitale di Rubiera DAL 28 NOVEMBRE ALL’1 DICEMBRE QUARTETT/LE RELAZIONI PERICOLOSE di Marco Paolini e Mario Brunello collaborazione alla drammaturgia e ai testi Gerardo Guccini con Mario Brunello e Marco Paolini e con Francesca Breschi e Stefano Nanni DAL 27 AL 30 MARZO VERDI, NARRAR CANTANDO HIMMELWEG – LA VIA DEL CIELO OPERETTE MORALI DAL 30 GENNAIO AL 2 FEBBRAIO di Serena Dandini con Lella Costa, Giorgia Cardaci, Orsetta De Rossi, Rita Pelusio di Giacomo Leopardi adattamento e regia Mario Martone con Renato Carpentieri, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Barbara Valmorin Fondazione del Teatro Stabile di Torino DAL 12 AL 18 DICEMBRE 4 APRILE drammaturgia Federico Bellini regia Andrea De Rosa con Giulia Briata, Eleonora Giovanardi, Leonardo Lidi, Annagaia Marchioro, Martina Polla, Filippo Quezel, Massimo Scola, Annamaria Troisi Emilia Romagna Teatro Fondazione da Carlo Goldoni regia Antonio Latella con Marco Cacciola, Giovanni Franzoni, Federica Fracassi, Roberto Latini, Annibale Pavone, Lucia Perasa Rios, Massimiliano Speziani, Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoi Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile del Veneto, Fondazione Teatro Stabile Metastasio di Prato di Walter Fontana regia Ruggero Cara con Angela Finocchiaro, Michele Di Mauro 5 DICEMBRE FERITE A MORTE IL SERVITORE DI DUE PADRONI DAL 9 AL 12 GENNAIO IL DON GIOVANNI VIVERE È UN ABUSO, MAI UN DIRITTO regia e scena Filippo Timi di e con Filippo Timi e con Umberto Petranca, Alexandre Styker, Roberta Rovelli, Marina Rocco, Elena Lietti, Roberto Laureri, Matteo De Blasio, Fulvio Accogli DAL 23 AL 26 GENNAIO NON SI SA COME di Luigi Pirandello regia Federico Tiezzi con Marco Brinzi, Francesco Colella, Elena Ghiaurov, Pia Lanciotti, Sandro Lombardi Compagnia Lombardi Tiezzi DAL 6 AL 9 FEBBRAIO LE VOCI DI DENTRO di Eduardo De Filippo regia Toni Servillo con Toni Servillo, Peppe Servillo, Chiara Baffi, Antonello Cossia, Rocco Giordano, Lucia Mandarini, Gigio Morra, Vincenzo Nemolato, Francesco Paglino, Betti Pedrazzi, Daghi Rondanini Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa / Teatro di Roma /Teatri Uniti DAL 20 AL 23 FEBBRAIO LA CANTATRICE CALVA di Eugène Ionesco regia Massimo Castri con Valentina Banci, Mauro Malinverno, Francesco Borchi, Elisa Cecilia Langone, Fabio Mascagni, Sara Zanobbio Teatro Metastasio Stabile della Toscana 1 - 2 MARZO PANTANI di Marco Martinelli con Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Ermanna Montanari, Francesco Mormino, Laura Redaelli Teatro delle Albe / Ravenna Teatro DAL 13 AL 16 MARZO I PILASTRI DELLA SOCIETÀ di Henrik Ibsen interpretazione e regia Gabriele Lavia Teatro di Roma OPEN DAY DAL 10 AL 13 APRILE LA DISCESA DI ORFEO di Tennessee Williams drammaturgia e regia Elio De Capitani con Cristina Crippa, Elena Russo Arman, Edoardo Ribatto, Luca Toracca, Cristian Giammarini, Corinna Agustoni, Sara Borsarelli, Elio De Capitani, Debora Zuin, Marco Bonadei, Carolina Cametti e Alessandra Novaga Teatro dell’Elfo TEATRO DELLE PASSIONI Stagione teatrale 2013 / 2014 DAL 22 AL 24 OTTOBRE A.H. drammaturga Federico Bellini e Antonio Latella regia Antonio Latella con Francesco Manetti Stabilemobile – Compagnia Antonio Latella DAL 7 AL 9 NOVEMBRE UN BALLO da “Il Ballo” di Irène Némirovsky regia Thea Dellavalle con Lorenzo Bartoli, Ilaria Genatiempo, Sara Lazzaro, Irene Petris, Alice Torriani DAL 13 AL 17 NOVEMBRE VIVA L’ITALIA Le morti di Fausto e Iaio regia César Brie musiche originali Pietro Traldi con Massimiliano Donato, Andrea Bettaglio, Alice Redini, Umberto Terruso, Federico Manfredi Teatro dell’Elfo DAL 5 AL 7 DICEMBRE LOLITA di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani con la collaborazione artistica di Vincenzo Todesco con Olga Bercini e con Babilonia Teatri Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia coproduzione Babilonia Teatri STUDIO SUL SIMPOSIO DI PLATONE 14 - 15 FEBBRAIO POCO LONTANO DA QUI di e con Chiara Guidi e Ermanna Montanari Socìetas Raffaello Sanzio e Teatro delle Albe DAL 18 AL 23 FEBBRAIO EDUCAZIONE SIBERIANA di Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro regia Giuseppe Miale di Mauro con Luigi Diberti, Elsa Bossi, Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Stefano Meglio, Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti Fondazione del Teatro Stabile di Torino/ Teatro Metastasio Stabile della Toscana DAL 5 AL 7 MARZO LA SOFFERENZA INUTILE di e con Leonardo Capuano liberamente tratto da “La rivolta” di Fedor Dostoevskij Benvenuti s.r.l., Armunia/Festival Inequilibrio DAL 18 AL 23 MARZO LA METAMORFOSI dal racconto di Franz Kafka regia e drammaturgia Luca Micheletti con Laura Curino, Luca Micheletti Emilia Romagna Teatro Fondazione, Ctb Teatro Stabile Di Brescia DALL’1 AL 6 APRILE NATALE IN CASA CUPIELLO di Eduardo De Filippo regia e adattamento Fausto Russo Alesi con Fausto Russo Alesi Piccolo Teatro di Milano – Teatro Europa DAL 22 AL 27 APRILE CLOTURE DE L’AMOUR testo e regia di Pascal Rambert con Luca Lazzareschi e Anna Della Rosa Pascal Rambert DAL 7 AL 10 MAGGIO ANNA CAPPELLI, UNO STUDIO di Annibale Ruccello regia Pierpaolo Sepe con Maria Paiato Fondazione Salerno Contemporanea Teatro Stabile di Innovazione DAL 14 AL 16 MAGGIO NOOSFERA MUSEUM di e con Roberto Latini Fortebraccio Teatro EATRO GIOVANI GLI SPETTACOLI Teatro delle Passioni, ore 15 Giovedì 14 novembre VIVA L’ITALIA le morti di Fausto e Iaio di Roberto Scarpetti regia César Brie con Andrea Bettaglio, Federico Manfredi, Massimiliano Donato, Umberto Terruso Teatro dell’Elfo durata: 1 ora 30 minuti Un testo inedito, un nuovo autore e un teatrante di lungo corso come César Brie ci raccontano un fatto di cronaca del passato, uno degli episodi più oscuri ed emblematici della storia del nostro paese. Perché il teatro sia sempre un’esperienza necessaria e al centro della scena ci sia sempre l’essere umano. «Rispetto agli spettacoli definiti di teatro civile - spiega l’autore - in Viva l’Italia non c’è un narratore onnisciente che conduce gli spettatori nei segreti e nei retroscena di un fatto storico: in questo caso la Storia è narrata in prima persona dai personaggi che l’hanno vissuta. Una drammaturgia storica, pensata in forma di monologo, anzi di cinque monologhi intrecciati tra loro a ricostruire un quadro d’insieme». L’ambizione è quella di far rivivere al pubblico il passato come fosse presente, con tutte le emozioni, i sentimenti, la disperazione di persone reali, persone che sono state coinvolte in qualcosa più grande di loro, mentre la vita di tutti i giorni andava avanti, come se non fosse successo niente. La storia raccontata da Viva l’Italia è quella delle morti di Fausto e Iaio, due diciottenni milanesi frequentatori del centro sociale Leoncavallo, uccisi a colpi di pistola la sera del 18 marzo 1978, due giorni dopo il rapimento di Aldo Moro da parte delle BR. Teatro Storchi, ore 15 Martedì 17 dicembre IL SERVITORE DI DUE PADRONI da Carlo Goldoni drammaturgia Ken Ponzo regia Antonio Latella con Marco Cacciola, Giovanni Franzoni, Federica Fracassi, Roberto Latini, Annibale Pavone, Lucia Perasa Rios, Massimiliano Speziani, Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoi Dopo aver diretto il pluripremiato Un tram che si chiama desiderio, Premio Ubu e Premio Hystrio alla regia ad Antonio Latella, Premio Hystrio all’interpretazione e Premio Le Maschere del Teatro come miglior attrice protagonista a Laura Marinoni, Premio Ubu e Premio Le Maschere del Teatro come miglior attrice non protagonista a Elisabetta Valgoi, continua la collaborazione di Antonio Latella con Emilia Romagna Teatro Fondazione con la messa in scena de Il Servitore di due padroni dalla commedia di Carlo Goldoni. Latella riparte “da” Goldoni, “da” come lui stesso spiega, perché questo Servitore è una totale riscrittura che prende forza dalla nostra tradizione per lanciarsi in avanti, nel tempo che deve venire. Parlare con la forza della tradizione all’uomo contemporaneo per Latella oggi è un dovere, più che una necessità: “Goldoni è il nostro teatro scritto, la nostra origine… Arlecchino è il nostro Amleto, non si può non incontrarlo nel proprio cammino teatrale, almeno per me.” La riscrittura del testo goldoniano è stata affidata a Ken Ponzio, giovane autore e drammaturgo formatosi come attore. Nel suo lavoro di riscrittura Ponzio è partito dalla considerazione che il teatro è vivo grazie al costante dialogo con il proprio presente, sotto forma di critica dialettica, e nel suo lavoro ha quindi tenuto conto degli innumerevoli cambiamenti che sono avvenuti nel corso di più di due secoli e mezzo. Ma al contempo ha voluto restituire ai personaggi “veneziani” gli impulsi delle loro maschere originali assieme ad alcuni tratti “provinciali” che tanto caratterizzano noi italiani; mentre a quelli “torinesi” (seguendo un’intuizione di Antonio Latella) ha aggiunto una nota francese nella lingua e nell’identità per renderli anche ai nostri occhi dei “foresti”. Parlano tutti la lingua italiana d’oggi tranne Pantalone il quale, orgoglioso delle proprie origini e troppo potente per adeguarsi alla lingua altrui, parla in veneziano. Nelle sue note di regia Latella scrive: “La menzogna è il tema che appartiene totalmente a questa commedia. Dietro la figura di Arlecchino (Truffaldino) la commedia si nasconde a se stessa, mente. Dietro agli inganni, ai salti, alle capriole del servitore più famoso del mondo la commedia mente agli spettatori: il personaggio che tanto li fa ridere è insieme tutte le menzogne e i colori degli altri personaggi. È uno specchietto per le allodole e sposta il punto di ascolto dell’intera commedia. Non c’è una figura onesta, tutto è falso, è baratto, commercializzazione di anime e sentimenti (…) Cosa resta? Il vuoto, graffiato dal sorriso beffardo delle maschere. (…) Il vuoto, forse l’orrore della nostra contemporaneità. L’orrore dell’uomo che davanti al peso del denaro perde peso (…)” 11 Ph: Luca Del Pia LABORATORI Sulla scorta dei risultati raggiunti con le collaborazioni avviate negli ultimi due anni tra Emilia Romagna Teatro Fondazione e le scuole di Modena e Provincia, il coordinamento e la conduzione dei laboratori drammaturgico-performativi intitolati al Servitore di due padroni e alle Operette morali saranno affidati a Claudio Longhi e al suo gruppo di lavoro. (pag.14) Incontri teorici Blitz Goldoni, ossia primo incontro di presentazione dello spettacolo/progetto in orario scolastico con la totalità delle classi di studenti interessate pensato anche per introdurre il percorso laboratoriale sul Servitore di due padroni e saggiare così l’interesse da parte degli studenti a un avvio effettivo delle collaborazioni: novembre-dicembre 2013 (non più di un incontro a scuola). Incontri laboratoriali Quattro incontri di laboratorio per ciascun gruppo di lavoro, ciascunodella durata di 2 ore fuori dall’orario scolastico, al fine di elaborare il copione e di schizzare la messinscena. Esiti finali Conclusione dei percorsi laboratoriali, sancita da una o più giornate/evento volte alla presentazione pubblica del lavoro svolto. Teatro delle Passioni, ore 15 Giovedì 17 gennaio HIMMELWEG – LA VIA DEL CIELO di Juan Mayorga regia Marco Plini con Giusto Cucchiarini, Marco Maccieri, Luca Mammoli e con i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori di Reggio Emilia e Scandiano Centro teatrale Mamimò, La Corte Ospitale durata: 1 ora 30 minuti Dopo aver diretto Ifigenia in Aulide, frutto del Corso di Alta Formazione Teatrale di Emilia Romagna Teatro, Marco Plini ha debuttato nella scorsa edizione di VIE Festival con Himmelweg – La via del cielo, uno dei testi capitali della produzione letteraria del madrileno Juan Mayorga. Classe 1965, Mayorga è considerato uno dei drammaturghi più rappresentativi della sua generazione: già insignito di importanti riconoscimenti fra cui quello di miglior drammaturgo spagnolo, Mayorga deve il suo successo alla grande attenzione che riserva alla parola, al relativismo che lascia una strada aperta alla libertà di interpretazione dello spettatore e alla sua capacità di rileggere il passato alla luce del presente, in un constante confronto con gli odierni problemi del reale. È in questa ricerca che si inserisce a pieno Himmelweg, opera in cui Mayorga rivede l’evento più tragico del Novecento, la Shoah, da una prospettiva nuova e crudelmente paradossale. Teatro Storchi, ore 15 Venerdì 21 febbraio LA CANTATRICE CALVA di Eugène Ionesco regia Massimo Castri in collaborazione con Marco Plini con Valentina Banci, Francesco Borchi, Elisa Cecilia Langone, Mauro Malinverno, Fabio Mascagni, Sara Zanobbio – scene e costumi Claudia Calvaresi – progetto luci Roberto Innocenti – mu- siche Arturo Annecchino – assistente alla regia Thea Dellavalle Teatro Metastasio Stabile della Toscana durata: 1 ora 10 minuti La Stagione 2013 – 2014 di Emilia Romagna Teatro Fondazione è dedicata a Massimo Castri, uno dei più grandi registi italiani scomparso lo scorso 21 gennaio. Il Teatro Storchi ospita quindi nel suo cartellone La cantatrice calva di Ionesco, ultimo lavoro di Castri che, già colpito dalla malattia, non è riuscito a portare a termine personalmente ma ha affidato a Marco Plini. Scritta esattamente a metà del secolo scorso, nel 1950, La cantatrice calva vede come protagonisti sono due anonime coppie inglesi – gli Smith e i Martin – rappresentati come gli archetipi della borghesia; parlano in un tipico salotto borghese, ma non comunicano, limitandosi a uno scambio di frasi banali e convenzionali, non pensano perché hanno perso la capacità di pensare, non esprimono emozioni e passioni, né le comunicano agli spettatori. Sono prigionieri del conformismo, simili ad automi viventi, senza alcuna sostanza psicologica. Il risultato è una situazione paradossale, comico-grottesca in cui i protagonisti dialogano sul nulla. WORKSHOP Lo spettacolo Treasure Island è supportato da un laboratorio da svolgersi tra dicembre e gennaio che permetterà agli studenti e agli insegnanti di prepararsi alla visione dello spettacolo. A seguito della visione dello spettacolo, la regista Laura Pasetti e gli attori sono disponibili a rimanere in Teatro per discutere insieme agli studenti delle tematiche dello spettacolo. Gli attori si concentreranno sulle domande sollevate dagli studenti e stimoleranno la conversazione riguardo alle scelte d’interpretazione dei personaggi. Verranno inoltre approfondite le scelte drammaturgiche e la struttura del verso. I workshop e i seminari sono condotti in lingua Inglese. Per ulteriori informazioni o prenotazioni: 059.2136055 [email protected] Teatro Storchi, ore 10 Mercoledì 19 marzo TREASURE ISLAND tratto dal romanzo di Robert Louis Stevenson drammaturgia e regia Laura Pasetti con cast in via di definizione produzione Charioteer Theatre spettacolo in lingua inglese durata: 1 ora 10 minuti IN VIAGGIO CON I PIRATI ALLA SCOPERTA DI SE STESSI E DEL MONDO Jim, che ha perso da poco il padre, si trova allo sbando e senza riferimenti. La scuola lo annoia e non è interessato a nulla. Un giorno, dopo l’ennesimo rimprovero, viene allontanato dalla classe. Sarà proprio allora che isolato e fortemente arrabbiato con tutti, farà un incontro straordinario: 4 pirati chiederanno il suo aiuto per cercare il tesoro del Capitano Flint. Jim si ritroverà catapultato in un mondo surreale dove ogni cosa può diventare un’altra. L’immaginazione sarà la nave su cui imbarcarsi: l’unica possibilità rimastagli per liberarsi delle proprie paure. Ogni pirata gli offrirà una chiave di lettura della vita e Jim dovrà scegliere a chi credere e di chi fidarsi per raggiungere l’isola del tesoro e trovare se stesso. Canzoni, zuffe, risate, ma anche intrighi, tradimenti e colpi di scena. Lo spettacolo prevede una condensazione dei temi principali e la drammatizzazione del romanzo di Stevenson come un percorso che coinvolge l’intero pubblico dove la platea diventa la nave e l’isola è l’evocazione dell’immaginario nascosto in ciascuno di noi.Il pubblico sarà a bordo, in viaggio con Jim. isseremo la bandiera dei pirati e faremo rotta verso ciò che non conosciamo. Le avventure di Jim riproducono la forma del viaggio di ricerca, un viaggio in luoghi sconosciuti e pericolosi alla ricerca di qualcosa di prezioso: la propria identità. Jim attraversa metaforicamente la porta che lo divide dall’età adulta, lasciando la madre e trovando in se stesso il coraggio di crescere. 12 Teatro delle Passioni, ore 15 Venerdì 21 marzo LA METAMORFOSI dal racconto di Franz Kafka regia e drammaturgia Luca Micheletti con Laura Curino, Luca Micheletti e due attori in via di definizione Emilia Romagna Teatro Tendazione, ctb Teatro Stabile di Brescia Dopo il successo della fortunata produzione Emilia Romagna Teatro La resistibile ascesa di Arturo Ui che lo ha visto in scena a fianco del Maestro Umberto Orsini, Luca Micheletti firma la regia e la drammaturgia di La metamorfosi dal racconto di Franz Kafka. Celebre è la sorte del protagonista del racconto, Gregor Samsa che si tramuta, senza spiegazioni, in un insetto, facendosi così metafora di una richiesta d’aiuto. Gregor incarna la metafora di un bisogno esistenziale, di una diversità esclusa che cerca un contatto, come afferma lo stesso Micheletti: “Il nesso che il teatro è utile a chiarire è proprio quello tra il protagonista – nell’originale, un anonimo commesso viaggiatore il cui disagio esistenziale si traduce in un incubo – e il disabile all’interno della società contemporanea. Così come la mitologia traduce in chiave allegorico-metaforica i ‘discorsi’ cruciali dell’umanità, la nuova contemporanea ‘mitologia’ di Kafka è in grado di offrire uno straordinario repertorio discorsivo intorno al disagio e alla non accettazione: lo spettacolo teatrale è l’occasione d’affrontare ardue soglie dell’umano innescando possibilità di conoscenza, d’accettazione e supporto del soggetto in difficoltà. (…) Kafka specula intorno alla necessità d’un aiuto concreto e vero, scevro da preconcetti e denso di significato, pronto al sacrificio, all’accettazione e alla metamorfosi, ma non dell’altro, bensì del proprio ‘io’, posto di fronte alla prova dell’incontro e della diversità. La messinscena di un’esperienza che, per quanto estrema, ciascuno può incontrare. Chi vive sul ciglio dell’umanità contribuisce a definirla”. Teatro Storchi, ore 15 Venerdì 28 marzo LABORATORI OPERETTE MORALI di Giacomo Leopardi adattamento e regia Mario Martone con Renato Carpentieri, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Barbara Valmorin la musica per il Coro di morti nello studio di Federico Ruysch e di Giorgio Battistelli (Casa Ricordi – Milano) esecuzione Coro del Teatro di San Carlo diretto da Salvatore Caputo Fondazione del Teatro Stabile di Torino Sulla scorta dei risultati raggiunti con le collaborazioni avviate negli ultimi due anni tra Emilia Romagna Teatro Fondazione e le scuole di Modena e Provincia, il coordinamento e la conduzione dei laboratori drammaturgico-performativi intitolati al Servitore di due padroni e alle Operette morali saranno affidati a Claudio Longhi e al suo gruppo di lavoro. (pag.14) durata: 2 ore 30 minuti compreso intervallo Incontri teorici Torna in scena Operette morali, raccolta di ventiquattro componimenti in prosa, dialoghi e novelle, che Giacomo Leopardi scrive tra il 1824 ed il 1832. In essi troviamo l’anima più profonda dell’autore: il rapporto dell’uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il raffronto tra i valori del passato e la situazione statica e decaduta del presente; la potenza delle illusioni e della gloria. I temi affrontati sono fondamentali, primari: la ricerca della felicita e il peso dell’infelicità, la natura matrigna, la vita che e dolore, noia. Le Operette rappresentano una perfetta orchestrazione di toni sulla vita e sulla morte: nella visione leopardiana, l’uomo si muove all’interno di una natura cieca, dalla quale non può ottenere nulla. Sprezzante verso l’idea di progresso, scientifico e spirituale, il poeta irride le conquiste dell’umanità come pure finzioni, chimere di un progresso senza costrutto. Cosa rimane dunque all’uomo? Un testo al di fuori dal canone della letteratura teatrale per indagare le origini della scrittura teatrale nazionale stessa, per interrogarsi sui suoi potenziali e i suoi limiti. Blitz Leopardi, ossia primo incontro di presentazione dello spettacolo/progetto in orario scolastico con la totalità delle classi di studenti interessate pensato anche per introdurre il percorso laboratoriale sulle Operette morali e saggiare così l’interesse da parte degli studenti a un avvio effettivo delle collaborazioni: gennaio 2014 (non più di un incontro a scuola). Incontri laboratoriali Quattro incontri di laboratorio per ciascun gruppo di lavoro, ciascunodella durata di 2 ore fuori dall’orario scolastico, al fine di elaborare il copione e di schizzare la messinscena. Esiti finali Conclusione dei percorsi laboratoriali, sancita da una o più giornate/evento volte alla presentazione pubblica del lavoro svolto. 13 FORMAZIONE E TEATROGIOVANI TEATRO IN CLASSE Teatro in classe, promosso da Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Il Resto del Carlino e il sostegno di Nordiconad, offre agli studenti delle Scuole Medie Superiori di Modena e Provincia l’opportunità di trasformarsi per un giorno in critici teatrali. Sulla stessa pagina, inoltre, il quotidiano modenese ospita la rubrica “Noi tra palco e realtà” in cui vengono pubblicati approfondimenti sugli spettacoli e il loro legame con l’attualità politica, sociale, culturale, di costume. Una giuria di esperti valuterà gli elaborati e assegnerà riconoscimenti a quelli ritenuti migliori, nel corso di una serata che si terrà al termine della stagione teatrale in cui i ragazzi potranno confrontarsi con critici di professione e con alcuni degli attori protagonisti degli spettacoli recensiti. TEATRO DI CLASSE Giunta alla 21° edizione, la rassegna vede la partecipazione di giovani gruppi teatrali nati all’interno delle Scuole Medie Superiori di Modena e Provincia, che portano in scena libere rivisitazioni di opere celebri come anche creazioni originali da loro concepite. Frutto di un lavoro che si sviluppa lungo il corso dell’intero anno scolastico, il lavoro dei ragazzi è supervisionato da un operatore teatrale professionista che ne accompagna e guida il percorso. La rassegna si estende inoltre anche alla provincia, con alcune recite che si terranno in due sale gestite da Ert: il Teatro Fabbri di Vignola e il Teatro Mac Mazzieri di Pavullo. Per info e prenotazioni 059/2136055 [email protected] EMILIAROMAGNATEATROFONDAZIONE GOLDONI VS/ LEOPARDI viaggio alle origini del teatro italiano (ma non solo…) laboratori drammaturgico-performativi da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni Operette morali di Giacomo Leopardi Sulla scorta delle esperienze già maturate in occasione della presentazione degli spettacoli La resistibile ascesa di Arturo Ui (2011-2012) e Il ratto d’Europa (2012-2013), anche per la stagione 2013-2014 Emilia Romagna Teatro Fondazione propone l’avvio di due diversi percorsi laboratoriali drammaturgico-performativi destinati agli studenti di Modena e Provincia da svolgersi nel corso del futuro anno scolastico, collegati a due diversi spettacoli in cartellone al Teatro Storchi sempre per la prossima stagione: Il servitore di due padroni da Carlo Goldoni, drammaturgia di Ken Ponzio, regia di Antonio Latella (coproduzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile del Veneto, Fondazione Teatro Metastasio), recite: 12-18 dicembre 2013; Operette morali di Giacomo Leopardi, adattamento e regia Mario Martone (produzione Teatro Stabile di Torino), recite: 27-30 marzo 2014. Come nel caso dei precedenti laboratori dedicati all’Arturo Ui e al Ratto d’Europa, agendo in parallelo alla programmazione dei due spettacoli sopra elencati (Il servitore di due padroni e Operette morali) e applicandosi in assoluta autonomia sugli spunti drammaturgici offerti dal canovaccio goldoniano originalee dal corpus delle operette leopardiane, ogni gruppo di lavoro che prenderà parte al progetto si eserciterà nella composizione di un copione e nella sua messinscena. Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni In bilico tra un teatro di maschere e d’attori –curva discendente della bisecolare illustre parabola della italianissima commedia dell’arte – e il mito di una nuova scena regolata – frutto dell’abile gioco combinatorio di un autore che, sulla scorta degli ormai canonici modelli francesi di Molière e Marivaux, vuol tornare a rivestire il ruolo di demiurgo dello spettacolo –, Il servitore di due padroni (1745), funambolica e ipertrofica commedia degli equivoci e degli inganni, dei travestimenti, delle menzogne e delle agnizioni finali, si colloca a metà del percorso di riforma drammaturgica intrapreso da Carlo Goldoni, in ideale equilibrio tra i suoi primi scenari risalenti alla fine degli anni Trenta e il suo capolavoro, emblema del “teatro riformato”: La locandiera (1753). Nel Servitore, sebbene oggi leggibile nella forma di una commedia regolare in tre atti, ancora domina la presenza delle maschere e degli interpreti che sotto ad esse si celano, tanto che il testo nacque da una suggestione di Antonio Sacchi, noto Arlecchino del XVIII secolo, che, a metà degli anni Quaranta, si rivolse a Carlo Goldoni commissionandogli qualche soggetto o scenario. Non per nulla, in un primo momento il drammaturgo si limitò a scrivere, dei tre atti che comprendono Il servitore di due padroni, solamente tre o quattro scene. Elaborò, sostanzialmente, una sorta di ibrido, tra commedia e scenario, ma capace di raggiungere subito un buon successo di pubblico, per divenire poi un copione fatto e finito atto alle stampe. Rimanendo in equilibrio precario tra commedia dell’arte e drammaturgia pre-borghese, Il servitore di due padroni ben si presta così a far esperienza della complessa “riforma goldoniana”, sempre giocata tra i due poli di “Mondo” e “Teatro”, fra esigenze della scena e desiderio di interpretare, nel microcosmo ricreato sulle assi del palcoscenico, la cruda realtà, caratterizzata, alla metà del Settecento, dall’emergere di una nuova classe, la borghesia, e dal tramonto del ceto dominante, l’aristocrazia. Per dirla con Latella, infatti, «Arlecchino è il nostro Amleto». Partendo dall’articolato orizzonte storico, teatrale e letterario che viene ancora offerto a noi dall’opera di Goldoni, in parallelo con la nuova messinscena del Servitore di due padroni firmata da Antonio Latella per Emilia Romagna Teatro Fondazione, tutta incentrata – afferma il regista – sul tema della «menzogna» dietro alla quale resta sospeso il «vuoto, graffiato dal sorriso beffardo delle maschere», si vuole proporre agli studenti degli istituti superiori di secondo grado di Modena e provincia di prender parte a un laboratorio drammaturgico-performativo che, nell’arco di un percorso articolato in un incontro teorico di presentazione e cinque incontri operativi da svolgersi durante l’anno, li conduca a elaborare una breve riscrittura della commedia goldoniana e a metterla concretamente in scena. Operette morali di Giacomo Leopardi Tradizionalmente salutato come uno dei vertici della riflessione filosofica leopardiana, ineguagliabile capolavoro di una prosa ambigua tessuta discienza e humour, le Operette morali, frutto del primo silenzio poetico dell’autore recanatese e, in seguito, della sua ultima e cupa stagione di scrittura, rappresentano il più illustre esempio della tradizione letteraria e dialogica del pensiero filosofico italiano del XIX secolo, ironicamente e “debolmente” posta in opposizione a certi organici e idealistici antropocentrismi del nostro Ottocento, come al travagliato, ma stilisticamente limpido, cattolicesimo sia di memoria petrarchesca sia di rinnovato afflato manzoniano dominanti nella nostra res publica letteraria coeva. A partire dal Dialogo della Natura e di un Islandese o dal Cantico del Gallo silvestre, già presenti nella prima edizione del 1824, stesa e pubblicata in un lampo con le prime 20 operette sorte miracolosamente dalla penna dell’autore in appena un anno, fino al Dialogo di un venditore di almanacchi o alla palinodia semiseria ed estrema a un tempo del Dialogo di Tristano e di un amico, exempla preclari dell’ultimo e più radicale Leopardi, le Operette morali inquadrano e fissano il complesso orizzonte filosofico e antropologico proprio del poeta recanatese, permettendo in prima battuta ai loro fruitori di definirne l’articolato percorso di sviluppo. Al contempo, l’iridescente silloge leopardiana consente di far prova diretta di quella eccentrica tradizione filosofica italiana che ha nel dialogo (da Campanella a Parini) e nei modi ironici e di crudo realismo (da Machiavelli a Giordano Bruno) la sua propria cifra stilistica – una tradizione “stravagante” capace, entro una storia letteraria nazionale tutta fatta di carte e poco incline ad aprirsi alle variegate forme della parola detta, di rinascere abilmente in voce, ancorché lessicalmente precisa e sintatticamente raffinata e aspra, recuperando direttamente i modelli dell’antica letteratura filosofica greca, da Platone a Luciano di Samosata. Partendo dalla capitale opera di Leopardi, in parallelo con la messinscena delle Operette morali firmata da Mario Martone in scena al Teatro Storchi di Modena nella stagione 2013-2014 – spettacolo segnato, secondo il regista, dalla volontà di esplorare la«natura teatrale nascosta» del testo leopardiano, letto «con lo sguardo del teatro del Novecento e della drammaturgia nostra contemporanea» –, si vuole proporre agli studenti degli istituti superiori di secondo grado di Modena e provincia di prender parte a un laboratorio drammaturgico-performativo che, nell’arco di un percorso articolato in un incontro teorico di presentazione e cinque incontri operativi da svolgersi durante l’anno, li conduca a elaborare una breve riscrittura di uno o più dialoghi leopardiani e occuparsi della relativa messinscena. 14 29 dicembre 2013 ore 16 5 gennaio 2014 ore 16 16 febbraio 2014 ore 16 IL RE PESCATORE ERNESTO RODITORE, 20 DECIBEL di Pasquale Buonarota di Fabiana Ruiz Diaz GUARDIANO e Alessandro Pisci e Giacomo Costantini regia Nino D’Introna e Giacomo con Fabiana Ruiz Diaz DI PAROLE Ravicchio e Giacomo Costantini con Pasquale Buonarota, Elena Campanella e Alessandro Pisci Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus teatro d’attore dai 4 anni di e con Guido Castiglia regia Guido Castiglia musiche originali Alberto Zoina Nonsoloteatro Teatro d’attore dai 4 anni messa in scena Louis Spagna ricerca acrobatica Catherine Magis Circo ElGrito Circo Per tutti 9 marzo 2014 ore 16 LA PIETRA E IL BAMBINO testo Guia Risari regia e scene Fabrizio Montecchi con Domenico Sannino e Laura Zeolla musiche Michele Fedrigotti Teatro Gioco Vita Teatro d’ombre e d’attore dai 3 anni Informazioni e biglietteria Abbonamento a 4 spettacoli (Storchi) intero € 26 ridotto bambini fino a 12 anni € 16 ridotto secondo/terzo bambino € 13 riduzione CartaInsieme € 22 riduzione CartaInsieme € 12 riduzione CartaInsieme € 9 Biglietti Bambino fino a 12 anni € 5 Adulto € 8 Sconto di € 1 per i possessori di CartaInsieme Conad Informazioni Ufficio Teatro Ragazzi e Giovani 059.2136055 [email protected] Eventuali note: TITOLO DELLO SPETTACOLO da inviare per fax :059-2138252 oppure 059.234979 (solo recite serali) oppure via mail a [email protected] Stagione 2013-2014 SCHEDA DI PRENOTAZIONE EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE TEATRO STABILE PUBBLICO REGIONALE ............................................................................................................................. Referente ............................................................................................................................. TEATRO DATA E ORA RAGAZZI CLASSE/I NOTE Per informazioni sugli spettacoli e modalità di prenotazione: Ufficio Teatro Ragazzi e Giovani 059.2136055 [email protected] INSEGNANTI NUMERO POSTI PRENOTATI E-mail scuola o privato ............................................................................................................................. Telefono/Fax Indirizzo Scuola Via.............................................................. Cap ............. Città ......................... ............................................................................................................................. Scuola