CORSI TEORICO-PRATICI DI DANZA BAROCCA

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CORSI TEORICO-PRATICI DI DANZA BAROCCA E GESTUALITA'
Deda Cristina Colonna svolge da oltre vent' anni una intensa attività didattica, basata
soprattutto sull’insegnamento della danza barocca e della pratica scenica unita alla
gestualità retorica tipica del teatro del Seicento e del Settecento. I suoi corsi possono
essere adattati alle esigenze di varie Scuole ed Istituzioni (corso intensivo di 3-7 giorni,
corso di 10-15 giorni, classe regolare durante l'anno scolastico) e rivestono un particolare
interesse, oltre che per gli allievi delle scuole di danza, per gli allievi di canto, dei
dipartimenti di musica antica e di clavicembalo nei conservatori. Le lezioni possono essere
tenute in Italiano, Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo. I corsi proposti sono: 1) Corso
di danza barocca per musicisti, 2) Corso di pratica scenica e gestualità per cantanti, 3)
Corso di danza barocca.
1) CORSO DI DANZA PER MUSICISTI
La suite: danza o non danza?
Oggi la danza non è più fra le materie di studio nella formazione dei musicisti e
nonostante i progressi della ricerca filologica la musica per danza - o la musica ispirata
alla danza - viene spesso eseguita ancora senza il necessario riferimento alla pratica della
danza stessa. Nel Seicento la danza costituiva una parte fondamentale dell'esperienza di
ogni musicista, come spiega Guillaume Dumanoir (1664)
“Quando si diploma un maestro nella comunità dei violinisti, non ci si accontenta di fargli
suonare il violino, ma soprattutto gli si fa fare esercizio di danza, al fine di giudicare se sa
fare il suo mestiere, […] che comprende l’arte della danza altrettanto e forse più del
suonare gli strumenti.”
(Guillaume Dumanoir, Roi des Violons, “Le Mariage de la Musique
avec la Danse”, Paris 1664)
In questo corso gli strumentisti hanno la possibilità di studiare le danze della suite
attraverso l'esperienza pratica della danza, affrontando i principali movimenti della suite
con particolare riferimento al tempo ed al carattere.
“… Ma per conoscer meglio il vero
andamento di ciasc’Aria, oltre il frequente essercitio con i Lullisti, trovo che la notitia
dell’Arte di Ballare è d’un gran soccorso; la quale intendendo bene la più gran parte de’
Suonatori di Francia, non è meraviglia che sappiano trovar, e ritener così giusto, il vero
movimento del tempo.”
(G. Muffat, Florilegium, I, 1695)
ARGOMENTI PRINCIPALI
La musica per danza alla fine del Cinquecento: l'asse Italia-Francia
L'opéra-ballet: danza in scena, personaggi e modalità espressive
Country dances di John Playford e contredanses di Raoul Auger Feuillet
Muoversi sulla musica: direzione, intenzione, espressione, o il fraseggio come relazione
tra senso, spazio e tempo
Il plié, o la funzione del levare nella musica per danza
Danza di teatro: chaconne, passacaille, gigue e loure all'Opéra
La suite: carattere, tempo e stile
E' richiesto l'uso di un'aula spaziosa con stereo, lettore DVD, pavimento adatto alla danza
e specchi.
2) CORSO DI PRATICA SCENICA E GESTUALITA'
Parlare la musica: la funzione dell'azione e del gesto nel canto
"Ma sopra tutto, ancorché il recitativo sia detto coi necessari cangiamenti di voce, pause e
punti, egli sarà però sempre languido e fiacco, se non verrà accompagnato da una
convenevole azione. Questa è quella, che dà la forza, la espressione e la vivacità al
discorso. Il gesto è quello, che a meraviglia esprime il carattere di quel personaggio, che
vuolsi rappresentare. L'azione finalmente è quella, che forma un vero attore; quindi Tullio
stesso disse, che tutto il grande ed il bello d'un attore consiste nell'azione: actio, actio,
actio." (Giovanni Battista Mancini, Riflessioni pratiche sul canto figurato, Milano, 1777).
L'opera barocca è ormai entrata a far parte del repertorio di molti Festival e Teatri d'opera;
i cantanti avvertono l'esigenza di aumentare la loro conoscenza degli aspetti teatrali di
questo repertorio, al fine di poter trarre gli spunti necessari dal repertorio originale
per rendere la loro interpretazione stilisticamente corretta e più efficace. In questo corso la
tecnica teatrale viene insegnata particolarmente ai cantanti, con un accento particolare sul
tema della relazione tra la parola - cantata e parlata - , l'azione e la musica.
ARGOMENTI PRINCIPALI
Dalla parola parlata, al gesto e alla musica; nella testa del compositore
La parola cantata quando rappresenta la parola, il pensiero o il canto: diversi livelli in
recitativi e arie
Scambiarsi parole e significati: il dialogo, o l'arte della direzione nel discorso
Il corpo teatrale barocco; la prossemica in scena
Il gesto retorico, o come l'ornamento porta il significato di una frase: gesti oggettivi, gesti
soggettivi, gesti che riflettono la frase musicale
Testo, gesto e sottotesto; come conciliare Stanislavskji con l'opera barocca
Personaggi tipici e convenzioni sceniche corrispondenti
Elementi di dizione e pronuncia italiana
Divinità e personaggi allegorici, personaggi bassi e ruoli en travesti, eroi ed eroine
Si richiede l'uso di un'aula spaziosa. E' necessario un accompagnatore al clavicembalo o
altro strumento.
3) CORSO DI DANZA BAROCCA
"La belle dance è una certa finezza nel movimento, nei passi e nel portamento di tutta la
persona, che non si può esprimere né insegnare per mezzo delle parole" (Michel de Pure,
Idée des spectacles anciens et nouveaux, 1668)
La belle dance, oggi nota come danza barocca, è la tecnica che giunse al suo massimo
splendore nella Francia del Settecento. La danza classica ne è l'erede naturale e ne ha
conservato parte della terminologia dei passi e delle posizioni. Tecnica e repertorio,
lettura delle fonti e studio del sistema di notazione Beauchamps-Feuillet rappresentano i
contenuti di un corso che si rivolge ad allievi che siano già in possesso di una base
tecnica; in alternativa, il corso può essere rivolto anche ad allievi principianti.
E' richiesto l'uso di un'aula spaziosa con stereo, pavimento adatto alla danza e specchi.
In varie soluzioni di durata, i corsi proposti sono già stati attuati presso:
Fondazione Italiana per la Musica Antica - Urbino, Burg Rothenfels, Theater der Klaenge Duesseldorf, Conservatoire de Poitiers, Guildhall School of Music - New York, Ohio State
University Department of Dance, Accademia “F. Gaffurio” - Lodi/ Laboratorio di ricerca
sulla musica vocale del XVI secolo, Scuola di Musica Antica di Venezia, Conservatorio “S.
Giacomantonio” - Cosenza, Conservatorio “G. Nicolini” - Piacenza, Conservatorio “B.
Maderna” - Cesena, Conservatorio “G. Verdi” - Milano, Conservatorio “B. Marcello” Venezia, Istituto Musicale “Briccialdi” - Terni, Accademia Internazionale della Musica /
Scuola Civica - Milano, Accademia dei Filodrammatici - Milano, Istituto di Musica Antica
As.Li.Co. - Como, Nuova Fabbrica dell’Opera Barocca / Civico Istituto Musicale “Brera” Novara, Teatri S.p.A. - Treviso, Conservatorio “F. Torrefranca” - Vibo Valentia,
Copenhagen Renaissance Music Festival.
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